CSV FC - Assiprov lunedì, 13 gennaio 2020
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CSV FC - Assiprov lunedì, 13 gennaio 2020 Prime Pagine 13/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 3 Prima pagina del 13/01/2020 13/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 4 Prima pagina del 13/01/2020 13/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 5 Prima pagina del 13/01/2020 ambiente e protezione civile 13/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43 GIORGIO MAGNANI 6 Boom di iscritti e di corsi salva vita per la Croce Verde 13/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 49 8 Una serata per parlare di come difendere meglio le risorse naturali csv e scenario locale 12/01/2020 Cesena Today 9 Elezioni regionali, Baldazzi (Bonaccini presidente): "La rivoluzione culturale leghista è quanto di peggio possa capitarci" 13/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 10 10 Romiti, i volontari "spazzano" i rifiuti dall' argine del fiume 13/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51 11 Enduro Motor Valley recupera i sentieri dell' Appennino volontariato 13/01/2020 La Repubblica Pagina 3 DI GOFFREDO DE MARCHIS 12 Il Pd teme di deludere le piazze "Non basta, daremo battaglia" Sardine: manca discontinuità 13/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 14 Previdenza sotto controllo: il decennio dell' ultima chance
[ § 1 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 3 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 2 6 6 3 6 5 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 43 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Boom di iscritti e di corsi salva vita per la Croce Verde Serve 5 territori comunali e sta progettando di allargarsi con il sogno di una sede adeguata GIORGIO MAGNANI ivi e di richieste per corsi Blsd. Per l'associazione di Gambettola, nata 28 anni fa, è tempo di bilanci e programmi futuri. Ne parlano il presidente, il tesoriere e il direttore sanitario. Numeri in crescita Il gruppo oggi conta oggi oltre 200 iscritti, tra cui i volontari attivi sono passati da 100 a 120 in appena un anno. Sono 5 i Comuni serviti: sede principale a Gambettola, una sede distaccata a Roncofreddo, mentre opera anche a Longiano, Gatteo e Montiano. Molteplici le attività in campo sanitario e sociale con trasporti anziani, handicap, ammalati, sanitario. Inoltre la formazione e i corsi di educazione sanitaria sono i fiori all'occhiello. Nei mesi scorsi sono stati chiamati anche a tenere corsi a Sant'Agata Feltria. Oltre 6mila servizi effettuati in un anno, una dotazione di 7 mezzi, tra cui 2 ambulanze, 1 automedica, 2 Doblò per trasporto anziani e disabili, 1 autovettura trasporto sociale, 1 pulmino. Sul fronte dei corsi di primo soccorso nel 2019 ha coinvolto oltre 150 persone tra Sala di Cesenatico, Sant'Angelo di Gatteo, Gambettola, Longiano e Roncofreddo. C'è stato l'ingresso di 25 nuovi volontari ed è stata fatta formazione nelle scuole di Sant'Angelo di Gatteo, Gambettola, Longiano e Roncofreddo. Il direttore sanitario «Il nostro scopo è creare cultura di gestione delle emergenze - spiega il direttore sanitario, Giuseppe Sarnataro - in attesa dei soccorsi in caso di necessità. Sono stati centinaia gli studenti coinvolti dai nostri corsi. Molto interesse poi per i corsi Blsd (Basic life suppoort defibrillation), ossia l'insegnamento dell'uso dei defibrillatori. Ci hanno chiamato associazioni sportive, associazioni di commercianti, polizia locale, carabinieri compagnia di Cesenatico, aeronautica militare di Pisignano. Puntiamo a un territorio cardioprotetto. Oramai conoscono la nostra professionalità, anche fuori dal nostro territorio. Per esempio ci hanno chiamato da Roncofreddo, ma anche da Sant'Agata Feltria perché avevano dotato i volontari della sagra del tartufo di defibrillatori e avevano bisogno di insegnarne l'uso. Poi al corso vi hanno preso parte in 50 anche dalle frazioni più lontane». Il presidente Ancora c'è soddisfazione per Volontari in festa che si è tenuta a settembre al parco Fellini. Oltre alla Croce verde vi hanno partecipato il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Savignano, il coordinamento provinciale di protezione civile, il corpo nazionale di soccorsoalpino e speleologico dell'Emilia Romagna, la protezione civile, unità cinofila e altri. Molteplici le attività dimostrative e i laboratori creativi, con Po mpieropoli, simulazioni varie a cura dei volontari della Pubblica assistenza del Rubicone e della Croce verde. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 2 6 6 3 6 5 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile «Abbiamo avuto la partecipazione di tante famiglie è il bilancio del presidente della Croce verde, Gianfranco Pichierri Dalla festa abbiamo raccolto fondi per acquistare dei defibrillatori. Tra le novità 2020 abbiamo l'intenzione anche di sviluppare un progetto specifico rivolto ai parenti di pazienti cardiopatici, poi rifaremo corsi di emergenza pediatrica. Un sogno nel cassetto? Una nuova sede più ampia dell'attuale, dove i volontari abbiamo gli spazi per cambiarsi». Il tesoriere «Anche nel 2020 proseguiremo le attività aggiunge il tesoriere Bruno Gobbi puntiamo poi a potenziare il gruppo di protezione civile operativo sia a livello locale sia nazionale e internazionale. Questo gruppo esiste dal 1996 e quest'anno contiamo di dotarlo di un nuovo mezzo specifico, mentre abbiamo l'obiettivo di studiare un progetto specifico con Gatteo. Sul fronte sanitario vorremmo dotarci di una nuova ambulanza entro il 2021 e stiamo raccogliendo i fondi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 2 6 6 3 6 6 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 49 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile Una serata per parlare di come difendere meglio le risorse naturali FAENZA "Acqua, aria e suolo: la difesa delle risorse naturali in Emilia-Romagna": è l' iniziativa di domani, alle 20.45, al circolo Arci Prometeo in vicolo Pasolini 6. In che modo viene tutelata la biodiversità nelle aree protette dell' Appennino? Cosa si intende per rischio idrogeologico, quali impatti può avere sulla nostra vita e perché è importante porvi rimedio? Quali azioni di monito raggio vengono portate avanti sulla qualità dell' acqua che beviamo e dell' aria che respiriamo? Per rispondere a queste domande interverranno: Gabriele Cassani (Ente parchi e biodiversi tà della Romagna - Parco del gesso), Fausto Pardolesi (Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile) e Alberto Rebucci (Agenzia regionale per la prevenzione, l' ambiente e l' energia). «Vogliamo discutere di gestione e tutela di aria, acqua e suolo sia per capire meglio come l' Emilia-Romagna intervenga in questi ambiti, sia per aumentare la sensibilità sulle politiche di difesa dell' ambiente - spiega Alessandra Festa, presidente del circolo-. Spesso come "spettatori" ci rendiamo conto di quanto siano fondamentali la prevenzione dei rischi ambientali e la salvaguardia delle risorse naturali solo quando ci imbattiamo nelle notizie di catastrofi come quelle che stanno accadendo in Australia, oppure nei disagi che provocano frane ed esondazioni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 2 6 6 3 6 2 § ] domenica 12 gennaio 2020 Cesena Today csv e scenario locale Elezioni regionali, Baldazzi (Bonaccini presidente): "La rivoluzione culturale leghista è quanto di peggio possa capitarci" La candidata della lista civica Bonaccini Presidente Priya Baldazzi risponde a Sirotti-Gaudenzi in merito alla necessità di una "rivoluzione culturale per risolvere il problema delle culle vuote" "La rivoluzione culturale leghista è quanto di peggio possa capitarci". La candidata della lista civica Bonaccini Presidente Priya Baldazzi risponde a Sirotti-Gaudenzi in merito alla necessità di una "rivoluzione culturale per risolvere il problema delle culle vuote" . "Sono rimasta piacevolmente colpita, soprattutto dal passaggio in cui sottolinea, elencando i mali della nostra società contemporanea, la mancanza del necessario "senso spirituale della vita" - spiega Baldazzi - Il candidato alle elezioni regionali promette una rivoluzione culturale color Lega e per capire meglio a cosa si riferisca dovremmo tutti chiederci con quali misure concrete siano stati finora contrastati dal suo partito quei dis-valori di "deresponsabilizzazione, individualismo, nichilismo ed edonismo" che denuncia. Forse alla voce "deresponsabilizzazione" dovremmo pensare al rispetto del governo giallo- verde verso gli impegni presi in Europa dal nostro paese. Per lotta all'"individualismo" dovremmo intendere il ritornello leghista "prima gli Italiani". Forse alla voce "nichilismo" si potrebbero mostrare le immagini di donne e uomini stremati lasciati giorni e giorni sotto il sole cocente o per "edonismo" dovremmo intendere le mitragliate quotidiane di foto di sé stessi (a bocca piena). Le tinte fosche che racconta Sirotti-Gaudenzi disegnano una deriva della nostra società che, pur essendo meno allarmante di quanto vorrebbero farci credere, si può riscontrare a livello nazionale e sovra-nazionale. Certo non riguardano solo la nostra regione. Non credo proprio che gli strumenti per costruire un futuro con più valori (e più figli) siano gli slogan di partito e i comunicati stampa. Credo invece sia necessario recuperare un impegno civico che sia davvero attento alle persone, soprattutto da parte di chi riveste un ruolo politico e ha la possibilità di dare il buon esempio. Occorre conoscere e sottolineare costantemente i valori che hanno fatto grande tutta la nostra regione, tra cui primeggiano la capacità di accogliere ed integrare, il lavoro come strumento di benessere e di riqualificazione del territorio, la forza del volontariato e del Terzo Settore, la capacità di essere veri e pragmatici, ecc.. E' innegabile che abitiamo una terra in cui si viva bene, nonostante i tanti problemi da risolvere, e che si debba ancora intervenire per aiutare le fasce più deboli tra cui le coppie che non fanno figli. Nel frattempo la comunicazione ostinata e populista della Lega, il cui partito ricordo che fino a due anni fa si chiamasse "Lega Nord per l' Indipendenza della Padania" (a proposito di individualismo), continua a non pubblicare un programma, ma solo a soffiare sul fuoco". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 2 6 6 3 6 8 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 10 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Romiti, i volontari "spazzano" i rifiuti dall' argine del fiume Si sono calati in sicurezza con le corde sotto il ponte di Schiavonia «Una comunità matura deve anche sapere rimboccarsi le maniche» FORLÌ Continua l' attività a favore del decoro e della manutenzione da parte del Comitato di quartiere Romiti. Venerdì pomeriggio infatti alcuni volontari sono intervenuti per rimuovere e consegnare ad Alea una quantità notevole di rifiuti solidi urbani abbandonati sull' argine destro del fiume Montone nella zona d' angolo del ponte di Schiavonia e dell' ex Bar Bologna. «I rifiuti erano di vario genere raccontano dal Comitato -: molta plastica, lattine, bottiglie di vetro, una borsa, vestiti usati, pannolini. La "discarica" si protendeva sin alle vicinanza del corso fluviale con pericolo dies sere trasportata dalle correnti verso il mare». L' intervento è stato fatto in sicurezza con attrezzatura adeguata e corde di ancoraggio. «La rimozione era necessaria. Questo è un punto di accesso alla città e i rifiuti abbandonati (oltre al fatto dell' inquinamento territoriale e fluviale) erano visibili per i pedoni che transitavano sul ponte di Schiavonia dando una immagine negativa a cui non vogliamo appartenere. Come cittadini attivi e volontari di quartiere Romiti - spiegano ancora dal Comitato - siamo pronti a seguire le direttive amministrative attraverso patti di collaborazione e corsi di formazione tutelanti per svolgere azioni similari sul territorio. L' azione di oggi assume anche un valore di sensibilizzazione. Oltre ad arrabbiarsi con chi deturpa la città in vari modi, una comunità matura deve anche sapere rimboccarsi le maniche ed intervenire ad eliminare gli sfregi senza delegare sempre gli altri. Il senso civico del rispetto delle persone dei beni comuni è quello che ci deve contraddistinguere, per dare un esempio positivo alle nuove generazioni». Nei giorni scorsi sempre i volontari del Quartiere erano stati impegnati nella pulizia dei tombini che si trovano nel parcheggio vicino al palasport Villa Romiti. Uno dei tanti interventi svolto nel corso di questi ultimi anni. «Siamo partiti sei anni fa spiega il coordinatore Maurizio Naldi -. Iniziammo con il palazzetto dello sport Villa Romiti che era deturpato dalle scritte. L' ab biamo ripulito tutto. Poi siamo passati alle campane per la raccolta del vetro e abbiamo continuato con tanti altri lavori per la comunità e il quartiere. Perché dove fai vedere che ci sei è difficile poi che torni il degrado. Il nostro lavoro è questo: rimboccarsi le maniche e intervenire perché delegare agli altri è troppo facile. Certo da parte di qualche cittadino servirebbe un po' di maturità in più nei comportamenti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 2 6 6 3 6 7 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 51 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Enduro Motor Valley recupera i sentieri dell' Appennino FONTANELICE I volontari di Enduro Motor Valley dedicano per consuetudine il giorno dell' Epifania al ripristino dei sentieri appenninici. «L' obbiettivo principale di quest' anno - spiega Roberto Marchetti, agricoltore di Fontanelice-era riaprire un collegamento fra la strada di crinale di Valmaggiore e il sottostante sentiero che porta alla Chiesuola e a Case Merse. Una frana enorme infatti ha fatto sparire completamente la strada scivolata 300 metri più a valle». «Non abbiamo voluto aprire un sentiero nella stessa zona, evi dentemente molto instabile - continua Giampaolo Pezzi - ci siamo spostati a monte finché non abbiamo trovato un sentiero, in disuso da anni, riaprendo il quale abbiamo fatto un by- pass molto sicuro fra le due strade strategiche per la zona». Il gruppo di volontari era numeroso. In tre sono poi tornati nella zona di Monte Battaglia, per ripulire un' area picnic sommersa dapiante crollate. Le operazioni si sono concluse con una grigliata all' Agriturismo L' Ululato, dove i volontari hanno deciso di dedicare il sentiero all' amico Beppe Stefanelli annegato nel Santerno durante un' escursione in moto. «Così nelle mappe del fuoristrada appenninico - conclude Salvatore Conti - verrà indicato il Sentiero del Cinghia lotto, simpatico soprannome dello sfortunato endurista». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 2 6 6 3 6 4 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 3 La Repubblica volontariato IL RETROSCENA Il Pd teme di deludere le piazze "Non basta, daremo battaglia" Sardine: manca discontinuità Il Colle chiede di fare presto, c' è il rischio incostituzionalità Delrio: serve altra legge DI GOFFREDO DE MARCHIS ROMA - La prova del nove del nuovo Pd si chiama "decreti sicurezza". Aprire a nuovi mondi come le Sardine, l' associazionismo, l' area cattolica del terzo settore significa fare un intervento serio sulle leggi bandiera di Matteo Salvini. Abrogarle sarebbe il segno della vera discontinuità con il precedente governo giallo-verde. E anche un messaggio verso quegli interlocutori esterni che cerca Nicola Zingaretti. Le piazze dei giovani hanno pochi punti programmatici ma uno di questi è certamente una diversa politica dell' accoglienza. La Chiesa si aspetta una correzione di rotta decisa. E poi c' è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha promulgato i decreti ma il secondo è stato accompagnato da una serie di rilievi che il Quirinale si aspetta di vedere applicati al più presto. Anche perché, spiegano al Colle, «quando si scrivono delle note a corredo della firma il pensiero sottostante è che potrebbero esserci dei problemi con la Corte Costituzionale». Ovvero, un pezzo dei decreti Salvini è contro la nostra Carta. Un allarme abbastanza esplicito e grave. Nel Pd c' è il fronte dell' abrogazione, già messa nero su bianco in un provvedimento di legge, ed è guidato da Matteo Orfini, anche avversario delle misure adottate da Marco Minniti sul fenomeno migratorio. Matteo Mauri, viceministro dell' Interno, considera il recepimento dei rilievi del capo dello Stato «il minimo sindacale». Come dire: non basta, è troppo poco. Sulla stessa linea, da sempre, si trova il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio. Le osservazioni del Quirinale toccano una parte del sicurezza bis: sulla sproporzione delle multe per le navi che soccorrono le persone in mare e sulle aggravanti per l' aggressione a pubblici ufficiali. Ma Delrio considera altrettanto pericoloso il primo decreto. «Smontando il sistema degli Sprar e dell' accoglienza diffusa è aumentato il numero degli irregolari. E non sappiamo dove sono andati a finire». Dunque l' intervento deve essere massiccio, incisivo. Una rottura netta col passato. Delrio sta lavorando a una mediazione nei suoi rapporti parlamentari. Con difficoltà perché il M5S frena parecchio. «Vanno adottati subito i rilievi del presidente della Repubblica. Ma è arrivato anche il momento di una riforma organica per una nuova legge sull' immigrazione », dice il capogruppo. E su questo sta cercando di costruire un arduo compromesso. Così i tempi non sono brevissimi. «Mi aspetto il coraggio - dice Orfini - Zingaretti e il capodelegazione Franceschini diano seguito alle loro parole. Perché dal Viminale filtra la volontà di una modifica soft. Non va bene». Il punto è come conciliare la discontinuità dell' esecutivo giallo-rosso con la presenza dei 5 stelle e di Conte, gli stessi che hanno votato e approvato i decreti sicurezza. «Noi abbiamo accettato il taglio dei parlamentari - sottolinea Orfini - , loro accettino le modifiche alle leggi sull' immigrazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 2 6 6 3 6 4 § ] lunedì 13 gennaio 2020 La Repubblica volontariato L' ala "sinistra" del Movimento per il momento è silente. Non si è alzata una voce né da Roberto Fico, né da chi ha espresso dubbi e mal di pancia a suo tempo come i deputati Sarli e Sportiello. «Non c' è una sensibilità simile alla nostra », ammette Delrio. Luigi Di Maio è per il «minimo sindacale», cioè si accolgono le osservazioni del Quirinale e stop. Ma questa posizione, se accettata dal Pd, può spegnere all' origine l' allargamento immaginato dal suo segretario. Mattia Santori, leader delle Sardine, ieri ha criticato l' immobilismo: «Manca discontinuità, è come quando la sinistra ai tempi di Berlusconi non faceva la legge sul conflitto di interessi». L' equilibrio del governo, già molto fragile, rischia di spezzarsi su questo terreno incandescente. Lo ha capito bene Matteo Renzi che infatti rinuncia ad aprire un altro fronte dopo la prescrizione. «Bisogna avere almeno la decenza di ascoltare il capo dello Stato. Poi aspettiamo le valutazioni del governo». La partita, prima ancora che in Parlamento, si gioca in Consiglio dei ministri dove il titolare dell' Interno Luciana Lamorgese deve portare la sua proposta di revisione. E dove i 5 stelle sarebbero chiamati a cambiare la loro posizione sui migranti in maniera radicale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 2 6 6 3 6 3 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore volontariato L' andamento regolare delle uscite dal 2020 al 2030 è un' occasione propizia per sciogliere in anticipo gli squilibri attesi fino al 2045 con il ritiro dal lavoro dei «baby boomers» Previdenza sotto controllo: il decennio dell' ultima chance Davide Colombo - Nei prossimi dieci anni è prevista una mezza tregua sul fronte della spesa pensionistica. Se tutto andrà per il meglio, ovvero se la crescita del Pil non scenderà sotto la media dell' 1,2% in termini reali e il mercato del lavoro continuerà ad espandersi, le uscite previdenziali potrebbero arrivare al 15,6% del prodotto, in calo di tre decimali rispetto al picco che verrà raggiunto alla fine della sperimentazione di Quota 100. Una condizione di cui dovranno tenere conto i tecnici e i politici che nelle prossime settimane riapriranno i tavoli di una nuova riforma. All' inizio degli anni 30 saremo ancora 2,3 punti sopra il livello pre-crisi del 2007 (circa 42 miliardi), ma è un buon punto di arrivo se si considera quello che succede dopo. Già perché nel quindicennio successivo si formerà la "gobba" dovuta al ritiro dei baby boomers. E il livello salirà oltre il 16% del Pil, secondo la stima centrale della Ragioneria generale dello Stato. È uno scenario molto ottimistico. Quello tracciato, invece, dal comitato tecnico della Commissione europea (Epc-Wga) sulla base di un quadro macroeconomico più avverso fotografa un picco al 17% già nel 2030 e si sale oltre il 18% nel 2040. Visto da quelle altezze il confronto politico che si sta aprendo per trovare una soluzione sul dopo-Quota 100 rappresenta, in qualche modo, l' ultima occasione utile per garantire un equilibio al nostro sistema. A partire dagli anni 30, a prescindere dai saldi di finanza pubblica con cui saremo chiamati a fare i conti, i vincoli saranno infatti molto crescenti. La spesa per pensioni sommata a quella sanitaria, per la cura degli anziani e delle non-autosufficienze (Ltc) si collocherà tra il 25 e il 27% del Pil, a seconda delle previsioni nazionali o europee. E da lì in avanti, per un Paese che vorrebbe oggi più asili nido per rilanciare le nascite, il percorso sarà solo in salita. Anche contando su una maggiore offerta dei privati o del terzo settore, le regioni per esempio dovranno pianificare l' apertura di nuove residenze sanitarie assistenziali (Rsa). La transizione demografica prevista dall' Istat dice che tra vent' anni gli italiani con 90 anni o più saranno quasi 1,3 milioni (nel 2019 erano poco più di 740mila), mentre il tasso di dipendenza degli anziani - il rapporto tra over 65 e cittadini in età da lavoro (15-64 anni) - passerà dal 36% di quest' anno al 43,9% del 2030. Le conseguenze sulla spesa previdenziale sono scontate e irreversibili, nel medio termine. Marco Leonardi, uno dei consiglieri del ministro Roberto Gualtieri, ha messo in fila le stime Istat ed Eurostat sul rapporto tra il numero di pensioni e quello degli occupati, un parametro fondamentale della sostenibilità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 2 6 6 3 6 3 § ] lunedì 13 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore volontariato previdenziale. Si passa da 80 pensioni ogni cento occupati di oggi a 93 nel 2045 (100 secondo Eurostat). «È il segno inequivocabile - spiega - che la tensione sui conti delle pensioni è destinata a rimanere a lungo». È in questo contesto di calo demografico e spesa sempre più vincolata all' invecchiamento della popolazione che i policy makers dovranno cimentarsi. Dal 1995, quando abbiamo adottato il sistema di calcolo contributivo, sono stati fatti circa trenta interventi in materia, quasi sempre per aumentare la spesa. Poi è arrivata la riforma Fornero, che ha attuato quello che con la Dini non si ebbe il coraggio di fare subito, lasciando così una transizione costosa con pensioni a calcolo misto-retributivo. La riforma del 2011 garantisce un minore spesa previdenziale per 60 punti di Pil, in termini cumulati, entro il 2060 (stima della Ragioneria generale dello Stato; Nadef 2019). Senza quell' intervento la "gobba" sarebbe già arrivata con tutto il suo peso a schiacciare il resto della spesa sociale; altro che asili nido gratis. È bene tenerne conto prima di varare nuove misure di flessibilità o di "garanzia" per i lavoratori con carriere discontinue e la prospettiva di una pensione leggera. Perché, se le previsioni macroeconomiche possono anche sbagliare, i trend demografici non lasciano scampo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
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