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Prime Pagine

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                      3
 Prima pagina del 13/01/2020
 13/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                            4
 Prima pagina del 13/01/2020
 13/01/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                           5
 Prima pagina del 13/01/2020

ambiente e protezione civile

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 43                                                         GIORGIO MAGNANI    6
 Boom di iscritti e di corsi salva vita per la Croce Verde
 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 49                                                                            8
 Una serata per parlare di come difendere meglio le risorse naturali

csv e scenario locale

 12/01/2020    Cesena Today                                                                                                                9
 Elezioni regionali, Baldazzi (Bonaccini presidente): "La rivoluzione culturale leghista è quanto di peggio possa capitarci"

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 10                                                                           10
 Romiti, i volontari "spazzano" i rifiuti dall' argine del fiume

 13/01/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51                                                                           11
 Enduro Motor Valley recupera i sentieri dell' Appennino

volontariato

 13/01/2020    La Repubblica Pagina 3                                                                           DI GOFFREDO DE MARCHIS    12
 Il Pd teme di deludere le piazze "Non basta, daremo battaglia" Sardine: manca discontinuità
 13/01/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                                                    14
 Previdenza sotto controllo: il decennio dell' ultima chance
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                                     Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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     lunedì 13 gennaio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Boom di iscritti e di corsi salva vita per la Croce Verde
                          Serve 5 territori comunali e sta progettando di allargarsi con il sogno di una sede adeguata

                                                                                                                               GIORGIO MAGNANI

                          ivi e di richieste per corsi Blsd. Per l'associazione di Gambettola, nata 28 anni fa,
                          è tempo di bilanci e programmi futuri. Ne parlano il presidente, il tesoriere e il
                          direttore sanitario. Numeri in crescita Il gruppo oggi conta oggi oltre 200 iscritti,
                          tra cui i volontari attivi sono passati da 100 a 120 in appena un anno. Sono 5 i
                          Comuni serviti: sede principale a Gambettola, una sede distaccata a
                          Roncofreddo, mentre opera anche a Longiano, Gatteo e Montiano. Molteplici le
                          attività in campo sanitario e sociale con trasporti anziani, handicap, ammalati,
                          sanitario. Inoltre la formazione e i corsi di educazione sanitaria sono i fiori
                          all'occhiello. Nei mesi scorsi sono stati chiamati anche a tenere corsi a
                          Sant'Agata Feltria. Oltre 6mila servizi effettuati in un anno, una dotazione di 7
                          mezzi, tra cui 2 ambulanze, 1 automedica, 2 Doblò per trasporto anziani e
                          disabili, 1 autovettura trasporto sociale, 1 pulmino. Sul fronte dei corsi di primo
                          soccorso nel 2019 ha coinvolto oltre 150 persone tra Sala di Cesenatico,
                          Sant'Angelo di Gatteo, Gambettola, Longiano e Roncofreddo. C'è stato
                          l'ingresso di 25 nuovi volontari ed è stata fatta formazione nelle scuole di
                          Sant'Angelo di Gatteo, Gambettola, Longiano e Roncofreddo. Il direttore
                          sanitario «Il nostro scopo è creare cultura di gestione delle emergenze - spiega il direttore sanitario, Giuseppe
                          Sarnataro - in attesa dei soccorsi in caso di necessità. Sono stati centinaia gli studenti coinvolti dai nostri corsi.
                          Molto interesse poi per i corsi Blsd (Basic life suppoort defibrillation), ossia l'insegnamento dell'uso dei defibrillatori.
                          Ci hanno chiamato associazioni sportive, associazioni di commercianti, polizia locale, carabinieri compagnia di
                          Cesenatico, aeronautica militare di Pisignano. Puntiamo a un territorio cardioprotetto. Oramai conoscono la nostra
                          professionalità, anche fuori dal nostro territorio. Per esempio ci hanno chiamato da Roncofreddo, ma anche da
                          Sant'Agata Feltria perché avevano dotato i volontari della sagra del tartufo di defibrillatori e avevano bisogno di
                          insegnarne l'uso. Poi al corso vi hanno preso parte in 50 anche dalle frazioni più lontane». Il presidente Ancora c'è
                          soddisfazione per Volontari in festa che si è tenuta a settembre al parco Fellini. Oltre alla Croce verde vi hanno
                          partecipato il distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Savignano, il coordinamento provinciale di protezione
                          civile, il corpo nazionale di soccorsoalpino e speleologico dell'Emilia Romagna, la protezione civile, unità cinofila e
                          altri. Molteplici le attività dimostrative e i laboratori creativi, con Po mpieropoli, simulazioni varie a cura dei volontari
                          della Pubblica assistenza del Rubicone e della Croce verde.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 6
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[ § 1 5 2 6 6 3 6 5 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                        ambiente e protezione civile

                          «Abbiamo avuto la partecipazione di tante famiglie è il bilancio del presidente della Croce verde, Gianfranco
                          Pichierri Dalla festa abbiamo raccolto fondi per acquistare dei defibrillatori. Tra le novità 2020 abbiamo l'intenzione
                          anche di sviluppare un progetto specifico rivolto ai parenti di pazienti cardiopatici, poi rifaremo corsi di emergenza
                          pediatrica. Un sogno nel cassetto? Una nuova sede più ampia dell'attuale, dove i volontari abbiamo gli spazi per
                          cambiarsi». Il tesoriere «Anche nel 2020 proseguiremo le attività aggiunge il tesoriere Bruno Gobbi puntiamo poi a
                          potenziare il gruppo di protezione civile operativo sia a livello locale sia nazionale e internazionale. Questo gruppo
                          esiste dal 1996 e quest'anno contiamo di dotarlo di un nuovo mezzo specifico, mentre abbiamo l'obiettivo di studiare
                          un progetto specifico con Gatteo. Sul fronte sanitario vorremmo dotarci di una nuova ambulanza entro il 2021 e
                          stiamo raccogliendo i fondi

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 7
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[ § 1 5 2 6 6 3 6 6 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Una serata per parlare di come difendere meglio le risorse naturali

                          FAENZA "Acqua, aria e suolo: la difesa delle risorse naturali in Emilia-Romagna":
                          è l' iniziativa di domani, alle 20.45, al circolo Arci Prometeo in vicolo Pasolini 6.
                          In che modo viene tutelata la biodiversità nelle aree protette dell' Appennino?
                          Cosa si intende per rischio idrogeologico, quali impatti può avere sulla nostra
                          vita e perché è importante porvi rimedio? Quali azioni di monito raggio vengono
                          portate avanti sulla qualità dell' acqua che beviamo e dell' aria che respiriamo?
                          Per rispondere a queste domande interverranno: Gabriele Cassani (Ente parchi
                          e biodiversi tà della Romagna - Parco del gesso), Fausto Pardolesi (Agenzia
                          regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile) e Alberto Rebucci
                          (Agenzia regionale per la prevenzione, l' ambiente e l' energia). «Vogliamo
                          discutere di gestione e tutela di aria, acqua e suolo sia per capire meglio come l'
                          Emilia-Romagna intervenga in questi ambiti, sia per aumentare la sensibilità
                          sulle politiche di difesa dell' ambiente - spiega Alessandra Festa, presidente del
                          circolo-. Spesso come "spettatori" ci rendiamo conto di quanto siano
                          fondamentali la prevenzione dei rischi ambientali e la salvaguardia delle risorse
                          naturali solo quando ci imbattiamo nelle notizie di catastrofi come quelle che
                          stanno accadendo in Australia, oppure nei disagi che provocano frane ed esondazioni».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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                          domenica 12 gennaio 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                              csv e scenario locale

                          Elezioni regionali, Baldazzi (Bonaccini presidente): "La rivoluzione culturale leghista è
                          quanto di peggio possa capitarci"
                          La candidata della lista civica Bonaccini Presidente Priya Baldazzi risponde a Sirotti-Gaudenzi in merito alla
                          necessità di una "rivoluzione culturale per risolvere il problema delle culle vuote"

                          "La rivoluzione culturale leghista è quanto di peggio possa capitarci". La
                          candidata della lista civica Bonaccini Presidente Priya Baldazzi risponde a
                          Sirotti-Gaudenzi in merito alla necessità di una "rivoluzione culturale per
                          risolvere il problema delle culle vuote" . "Sono rimasta piacevolmente colpita,
                          soprattutto dal passaggio in cui sottolinea, elencando i mali della nostra
                          società contemporanea, la mancanza del necessario "senso spirituale della
                          vita" - spiega Baldazzi - Il candidato alle elezioni regionali promette una
                          rivoluzione culturale color Lega e per capire meglio a cosa si riferisca
                          dovremmo tutti chiederci con quali misure concrete siano stati finora
                          contrastati dal suo partito quei dis-valori di "deresponsabilizzazione,
                          individualismo, nichilismo ed edonismo" che denuncia. Forse alla voce
                          "deresponsabilizzazione" dovremmo pensare al rispetto del governo giallo-
                          verde verso gli impegni presi in Europa dal nostro paese. Per lotta
                          all'"individualismo" dovremmo intendere il ritornello leghista "prima gli
                          Italiani". Forse alla voce "nichilismo" si potrebbero mostrare le immagini di
                          donne e uomini stremati lasciati giorni e giorni sotto il sole cocente o per
                          "edonismo" dovremmo intendere le mitragliate quotidiane di foto di sé stessi (a bocca piena). Le tinte fosche che
                          racconta Sirotti-Gaudenzi disegnano una deriva della nostra società che, pur essendo meno allarmante di quanto
                          vorrebbero farci credere, si può riscontrare a livello nazionale e sovra-nazionale. Certo non riguardano solo la nostra
                          regione. Non credo proprio che gli strumenti per costruire un futuro con più valori (e più figli) siano gli slogan di
                          partito e i comunicati stampa. Credo invece sia necessario recuperare un impegno civico che sia davvero attento
                          alle persone, soprattutto da parte di chi riveste un ruolo politico e ha la possibilità di dare il buon esempio. Occorre
                          conoscere e sottolineare costantemente i valori che hanno fatto grande tutta la nostra regione, tra cui primeggiano
                          la capacità di accogliere ed integrare, il lavoro come strumento di benessere e di riqualificazione del territorio, la
                          forza del volontariato e del Terzo Settore, la capacità di essere veri e pragmatici, ecc.. E' innegabile che abitiamo una
                          terra in cui si viva bene, nonostante i tanti problemi da risolvere, e che si debba ancora intervenire per aiutare le fasce
                          più deboli tra cui le coppie che non fanno figli. Nel frattempo la comunicazione ostinata e populista della Lega, il cui
                          partito ricordo che fino a due anni fa si chiamasse "Lega Nord per l' Indipendenza della Padania" (a proposito di
                          individualismo), continua a non pubblicare un programma, ma solo a soffiare sul fuoco".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
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[ § 1 5 2 6 6 3 6 8 § ]

                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                               Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                 csv e scenario locale

                          Romiti, i volontari "spazzano" i rifiuti dall' argine del fiume
                          Si sono calati in sicurezza con le corde sotto il ponte di Schiavonia «Una comunità matura deve anche sapere
                          rimboccarsi le maniche»

                          FORLÌ Continua l' attività a favore del decoro e della manutenzione da parte del
                          Comitato di quartiere Romiti. Venerdì pomeriggio infatti alcuni volontari sono
                          intervenuti per rimuovere e consegnare ad Alea una quantità notevole di rifiuti
                          solidi urbani abbandonati sull' argine destro del fiume Montone nella zona d'
                          angolo del ponte di Schiavonia e dell' ex Bar Bologna. «I rifiuti erano di vario
                          genere raccontano dal Comitato -: molta plastica, lattine, bottiglie di vetro, una
                          borsa, vestiti usati, pannolini. La "discarica" si protendeva sin alle vicinanza del
                          corso fluviale con pericolo dies sere trasportata dalle correnti verso il mare». L'
                          intervento è stato fatto in sicurezza con attrezzatura adeguata e corde di
                          ancoraggio. «La rimozione era necessaria. Questo è un punto di accesso alla
                          città e i rifiuti abbandonati (oltre al fatto dell' inquinamento territoriale e fluviale)
                          erano visibili per i pedoni che transitavano sul ponte di Schiavonia dando una
                          immagine negativa a cui non vogliamo appartenere. Come cittadini attivi e
                          volontari di quartiere Romiti - spiegano ancora dal Comitato - siamo pronti a
                          seguire le direttive amministrative attraverso patti di collaborazione e corsi di
                          formazione tutelanti per svolgere azioni similari sul territorio. L' azione di oggi
                          assume anche un valore di sensibilizzazione. Oltre ad arrabbiarsi con chi deturpa la città in vari modi, una comunità
                          matura deve anche sapere rimboccarsi le maniche ed intervenire ad eliminare gli sfregi senza delegare sempre gli
                          altri. Il senso civico del rispetto delle persone dei beni comuni è quello che ci deve contraddistinguere, per dare un
                          esempio positivo alle nuove generazioni». Nei giorni scorsi sempre i volontari del Quartiere erano stati impegnati
                          nella pulizia dei tombini che si trovano nel parcheggio vicino al palasport Villa Romiti. Uno dei tanti interventi svolto
                          nel corso di questi ultimi anni. «Siamo partiti sei anni fa spiega il coordinatore Maurizio Naldi -. Iniziammo con il
                          palazzetto dello sport Villa Romiti che era deturpato dalle scritte. L' ab biamo ripulito tutto. Poi siamo passati alle
                          campane per la raccolta del vetro e abbiamo continuato con tanti altri lavori per la comunità e il quartiere. Perché
                          dove fai vedere che ci sei è difficile poi che torni il degrado. Il nostro lavoro è questo: rimboccarsi le maniche e
                          intervenire perché delegare agli altri è troppo facile. Certo da parte di qualche cittadino servirebbe un po' di maturità
                          in più nei comportamenti».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 10
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                                                              Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                csv e scenario locale

                          Enduro Motor Valley recupera i sentieri dell' Appennino

                          FONTANELICE I volontari di Enduro Motor Valley dedicano per consuetudine il
                          giorno dell' Epifania al ripristino dei sentieri appenninici. «L' obbiettivo principale
                          di quest' anno - spiega Roberto Marchetti, agricoltore di Fontanelice-era riaprire
                          un collegamento fra la strada di crinale di Valmaggiore e il sottostante sentiero
                          che porta alla Chiesuola e a Case Merse. Una frana enorme infatti ha fatto
                          sparire completamente la strada scivolata 300 metri più a valle». «Non abbiamo
                          voluto aprire un sentiero nella stessa zona, evi dentemente molto instabile -
                          continua Giampaolo Pezzi - ci siamo spostati a monte finché non abbiamo
                          trovato un sentiero, in disuso da anni, riaprendo il quale abbiamo fatto un by-
                          pass molto sicuro fra le due strade strategiche per la zona». Il gruppo di
                          volontari era numeroso. In tre sono poi tornati nella zona di Monte Battaglia, per
                          ripulire un' area picnic sommersa dapiante crollate. Le operazioni si sono
                          concluse con una grigliata all' Agriturismo L' Ululato, dove i volontari hanno
                          deciso di dedicare il sentiero all' amico Beppe Stefanelli annegato nel Santerno
                          durante un' escursione in moto. «Così nelle mappe del fuoristrada appenninico -
                          conclude Salvatore Conti - verrà indicato il Sentiero del Cinghia lotto, simpatico
                          soprannome dello sfortunato endurista».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                                                      volontariato

                          IL RETROSCENA

                          Il Pd teme di deludere le piazze "Non basta, daremo battaglia" Sardine: manca
                          discontinuità
                          Il Colle chiede di fare presto, c' è il rischio incostituzionalità Delrio: serve altra legge

                                                                                                                               DI GOFFREDO DE MARCHIS

                          ROMA - La prova del nove del nuovo Pd si chiama "decreti sicurezza". Aprire
                          a nuovi mondi come le Sardine, l' associazionismo, l' area cattolica del terzo
                          settore significa fare un intervento serio sulle leggi bandiera di Matteo
                          Salvini. Abrogarle sarebbe il segno della vera discontinuità con il precedente
                          governo giallo-verde. E anche un messaggio verso quegli interlocutori
                          esterni che cerca Nicola Zingaretti. Le piazze dei giovani hanno pochi punti
                          programmatici ma uno di questi è certamente una diversa politica dell'
                          accoglienza. La Chiesa si aspetta una correzione di rotta decisa. E poi c' è il
                          presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha promulgato i decreti ma il
                          secondo è stato accompagnato da una serie di rilievi che il Quirinale si
                          aspetta di vedere applicati al più presto. Anche perché, spiegano al Colle,
                          «quando si scrivono delle note a corredo della firma il pensiero sottostante
                          è che potrebbero esserci dei problemi con la Corte Costituzionale». Ovvero,
                          un pezzo dei decreti Salvini è contro la nostra Carta. Un allarme abbastanza
                          esplicito e grave. Nel Pd c' è il fronte dell' abrogazione, già messa nero su
                          bianco in un provvedimento di legge, ed è guidato da Matteo Orfini, anche
                          avversario delle misure adottate da Marco Minniti sul fenomeno migratorio. Matteo Mauri, viceministro dell' Interno,
                          considera il recepimento dei rilievi del capo dello Stato «il minimo sindacale». Come dire: non basta, è troppo poco.
                          Sulla stessa linea, da sempre, si trova il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio. Le osservazioni del Quirinale
                          toccano una parte del sicurezza bis: sulla sproporzione delle multe per le navi che soccorrono le persone in mare e
                          sulle aggravanti per l' aggressione a pubblici ufficiali. Ma Delrio considera altrettanto pericoloso il primo decreto.
                          «Smontando il sistema degli Sprar e dell' accoglienza diffusa è aumentato il numero degli irregolari. E non sappiamo
                          dove sono andati a finire». Dunque l' intervento deve essere massiccio, incisivo. Una rottura netta col passato. Delrio
                          sta lavorando a una mediazione nei suoi rapporti parlamentari. Con difficoltà perché il M5S frena parecchio. «Vanno
                          adottati subito i rilievi del presidente della Repubblica. Ma è arrivato anche il momento di una riforma organica per
                          una nuova legge sull' immigrazione », dice il capogruppo. E su questo sta cercando di costruire un arduo
                          compromesso. Così i tempi non sono brevissimi. «Mi aspetto il coraggio - dice Orfini - Zingaretti e il capodelegazione
                          Franceschini diano seguito alle loro parole. Perché dal Viminale filtra la volontà di una modifica soft. Non va bene». Il
                          punto è come conciliare la discontinuità dell' esecutivo giallo-rosso con la presenza dei 5 stelle e di Conte, gli stessi
                          che hanno votato e approvato i decreti sicurezza. «Noi abbiamo accettato il taglio dei parlamentari - sottolinea Orfini
                          - , loro accettino le modifiche alle leggi sull' immigrazione».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                                                                                   volontariato

                          L' ala "sinistra" del Movimento per il momento è silente. Non si è alzata una voce né da Roberto Fico, né da chi ha
                          espresso dubbi e mal di pancia a suo tempo come i deputati Sarli e Sportiello. «Non c' è una sensibilità simile alla
                          nostra », ammette Delrio. Luigi Di Maio è per il «minimo sindacale», cioè si accolgono le osservazioni del Quirinale e
                          stop. Ma questa posizione, se accettata dal Pd, può spegnere all' origine l' allargamento immaginato dal suo
                          segretario. Mattia Santori, leader delle Sardine, ieri ha criticato l' immobilismo: «Manca discontinuità, è come quando
                          la sinistra ai tempi di Berlusconi non faceva la legge sul conflitto di interessi». L' equilibrio del governo, già molto
                          fragile, rischia di spezzarsi su questo terreno incandescente. Lo ha capito bene Matteo Renzi che infatti rinuncia ad
                          aprire un altro fronte dopo la prescrizione. «Bisogna avere almeno la decenza di ascoltare il capo dello Stato. Poi
                          aspettiamo le valutazioni del governo». La partita, prima ancora che in Parlamento, si gioca in Consiglio dei ministri
                          dove il titolare dell' Interno Luciana Lamorgese deve portare la sua proposta di revisione. E dove i 5 stelle sarebbero
                          chiamati a cambiare la loro posizione sui migranti in maniera radicale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 13
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                          lunedì 13 gennaio 2020
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                                                                                    volontariato

                          L' andamento regolare delle uscite dal 2020 al 2030 è un' occasione propizia per sciogliere in anticipo
                          gli squilibri attesi fino al 2045 con il ritiro dal lavoro dei «baby boomers»

                          Previdenza sotto controllo: il decennio dell' ultima chance

                          Davide Colombo - Nei prossimi dieci anni è prevista una mezza tregua sul
                          fronte della spesa pensionistica. Se tutto andrà per il meglio, ovvero se la
                          crescita del Pil non scenderà sotto la media dell' 1,2% in termini reali e il
                          mercato del lavoro continuerà ad espandersi, le uscite previdenziali
                          potrebbero arrivare al 15,6% del prodotto, in calo di tre decimali rispetto al
                          picco che verrà raggiunto alla fine della sperimentazione di Quota 100. Una
                          condizione di cui dovranno tenere conto i tecnici e i politici che nelle
                          prossime settimane riapriranno i tavoli di una nuova riforma. All' inizio degli
                          anni 30 saremo ancora 2,3 punti sopra il livello pre-crisi del 2007 (circa 42
                          miliardi), ma è un buon punto di arrivo se si considera quello che succede
                          dopo. Già perché nel quindicennio successivo si formerà la "gobba" dovuta
                          al ritiro dei baby boomers. E il livello salirà oltre il 16% del Pil, secondo la
                          stima centrale della Ragioneria generale dello Stato. È uno scenario molto
                          ottimistico. Quello tracciato, invece, dal comitato tecnico della
                          Commissione europea (Epc-Wga) sulla base di un quadro
                          macroeconomico più avverso fotografa un picco al 17% già nel 2030 e si
                          sale oltre il 18% nel 2040. Visto da quelle altezze il confronto politico che si sta aprendo per trovare una soluzione sul
                          dopo-Quota 100 rappresenta, in qualche modo, l' ultima occasione utile per garantire un equilibio al nostro sistema. A
                          partire dagli anni 30, a prescindere dai saldi di finanza pubblica con cui saremo chiamati a fare i conti, i vincoli
                          saranno infatti molto crescenti. La spesa per pensioni sommata a quella sanitaria, per la cura degli anziani e delle
                          non-autosufficienze (Ltc) si collocherà tra il 25 e il 27% del Pil, a seconda delle previsioni nazionali o europee. E da lì
                          in avanti, per un Paese che vorrebbe oggi più asili nido per rilanciare le nascite, il percorso sarà solo in salita. Anche
                          contando su una maggiore offerta dei privati o del terzo settore, le regioni per esempio dovranno pianificare l'
                          apertura di nuove residenze sanitarie assistenziali (Rsa). La transizione demografica prevista dall' Istat dice che tra
                          vent' anni gli italiani con 90 anni o più saranno quasi 1,3 milioni (nel 2019 erano poco più di 740mila), mentre il tasso
                          di dipendenza degli anziani - il rapporto tra over 65 e cittadini in età da lavoro (15-64 anni) - passerà dal 36% di quest'
                          anno al 43,9% del 2030. Le conseguenze sulla spesa previdenziale sono scontate e irreversibili, nel medio termine.
                          Marco Leonardi, uno dei consiglieri del ministro Roberto Gualtieri, ha messo in fila le stime Istat ed Eurostat sul
                          rapporto tra il numero di pensioni e quello degli occupati, un parametro fondamentale della sostenibilità

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 14
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                          lunedì 13 gennaio 2020

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                                   volontariato

                          previdenziale. Si passa da 80 pensioni ogni cento occupati di oggi a 93 nel 2045 (100 secondo Eurostat). «È il
                          segno inequivocabile - spiega - che la tensione sui conti delle pensioni è destinata a rimanere a lungo». È in questo
                          contesto di calo demografico e spesa sempre più vincolata all' invecchiamento della popolazione che i policy
                          makers dovranno cimentarsi. Dal 1995, quando abbiamo adottato il sistema di calcolo contributivo, sono stati fatti
                          circa trenta interventi in materia, quasi sempre per aumentare la spesa. Poi è arrivata la riforma Fornero, che ha
                          attuato quello che con la Dini non si ebbe il coraggio di fare subito, lasciando così una transizione costosa con
                          pensioni a calcolo misto-retributivo. La riforma del 2011 garantisce un minore spesa previdenziale per 60 punti di Pil,
                          in termini cumulati, entro il 2060 (stima della Ragioneria generale dello Stato; Nadef 2019). Senza quell' intervento la
                          "gobba" sarebbe già arrivata con tutto il suo peso a schiacciare il resto della spesa sociale; altro che asili nido gratis.
                          È bene tenerne conto prima di varare nuove misure di flessibilità o di "garanzia" per i lavoratori con carriere
                          discontinue e la prospettiva di una pensione leggera. Perché, se le previsioni macroeconomiche possono anche
                          sbagliare, i trend demografici non lasciano scampo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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