L IMPEGNO OGGI, PER IL DOMANI DI TUTTI - Istituto Omnicomprensivo Montefeltro
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RIVISTA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 7 L' IMPEGNO OGGI, MARZO 2019 PER IL DOMANI DI TUTTI
LA FORZA DELLE IMMAGINI Caratteristica fondamentale di Capolavori è la centralità dell’osservazione delle opere. L’analisi guidata di opere pittoriche, scultoree e architettoniche con il riconosci- mento delle loro caratteristiche peculiari, introduce un momento artistico o una tecnica. AL PASSO DI CIASCUNO Puntando molto alla lettura dell’immagine, il corso si presenta naturalmente inclusivo. Le fotografie e rap- presentazioni di grande formato sono usate per stimo- lare l’interesse dei ragazzi, mentre le pagine dedicate ai momenti artistici e agli artisti stessi sono caratterizzate da due livelli di testo differenziati: il profilo che presenta informazioni di base con puntali riferimenti alle opere e le didascalie a commento delle opere che hanno la fun- zione di approfondire in particolare alcuni concetti. OPERATIVITÀ APP smart content REALTÀ AUMENTATA Capolavori si basa anche sull’operatività: numerosi spunti permettono di far lavorare i ragazzi utilizzando contempora- Un’app gratuita per tutti gli studenti che neamente le conoscenze e le competenze maturate attraver- consente di accedere rapidamente con so l’esame del linguaggio visivo e della storia dell’arte. Per smartphone o tablet ai contenuti digitali invogliarli a entrare direttamente in contatto con le opere, del testo. inoltre, tra i materiali digitali è presente il MAV, un Museo d’Arte Virtuale,, un percorso interattivo alla scoperta di capo- lavori artistici dell’antichità e dei nostri giorni, e una serie di video con la ricostruzione di opere architettoniche in 3D. IL CORSO È DISPONIBILE NELLE EDIZIONI: • PLUS (LIBRO + E-BOOK INTERATTIVO SCARICABILE) • DIGITALE (SOLO E-BOOK INTERATTIVO SCARICABILE) Per maggiori informazioni, rivolgiti al tuo Agente di zona (elenco in www.lascuola.it alla voce CONTATTI - RETE COMMERCIALE)
editoriale Nelle mani dei ragazzi Caterina Lazzarini La tentazione della pagina bianca in questi giorni è forte. Avevamo appena lanciato da qui, il mese scorso, il nostro piccolo invito a riflettere su un tema enorme, quello dell’uguaglianza fra gli uomini, quando la cronaca ha riportato prepotentemente alla ribalta nuovi episodi violenti di razzismo e discriminazione di quelli che ultimamente si stanno infittendo nel nostro Paese, e comportamenti quanto meno inadeguati, al- meno all’apparenza e se saranno verificati come tali, perfino all’interno delle scuole. La deriva a cui stiamo assistendo in Italia e che non può non preoccuparci confluisce purtroppo in una marea montante di intolleranza che sembra attraversare il mondo, e soprattutto i paesi del cosiddetto Occidente industrializzato, quasi come riflesso dell’incapacità di fare i conti con la complessità del presente, e con le conseguenze delle disuguaglianze che, assieme al benessere di alcuni, hanno visto crescere espo- nenzialmente la povertà senza scampo di altri, di troppi altri. Queste pagine mensili vorrebbero rappresentare – lo sappiamo – il nostro modesto contributo al lavoro degli insegnanti: colleghi delle varie discipline offrono spunti per elaborare Unità di Apprendimento che abbiamo pensato, ove possibile, di orientare ai temi di Cittadinanza attiva e convivenza civile. Di questa scelta rimaniamo convinti, in quanto spesso l’unica risposta concreta a problemi talmente gravi da travalicare non dico le responsabilità dei singoli, ma persino quelle dei singoli organismi istituzio- nali, è quella di svolgere con impegno il proprio compito individuale, come formiche pazienti: una piccola trama di regolarità che in qualche modo traccia un sentiero rassicurante, in un perimetro minuscolo, di minuscole certezze. Ma la domanda sul senso intrinseco di questo lavoro e il dubbio ontologico sulla tenuta del formicaio, dietro, affiora. In questo quadro non molto confortante, è stata però ancora la cronaca ad aprire un varco di positività, portando alla luce episodi in cui i ragazzi, gli adolescenti che tutti i giorni incontriamo nelle no- stre classi, hanno contribuito con le loro iniziative virtuose a rafforzare quella corrente di solidarietà e sympatheia che forma la linfa della convivenza tra gli uomini. Mi piacerebbe far seguire ora semplicemente un elenco di nomi, senza com- mento, perché la forza dell’e- vocazione ce li facesse impri- mere nella memoria uno ad uno. Scelgo una via di mezzo e dico solo il minimo necessa- rio ad associare il nome a una persona. Greta Thunberg, la giovane ambientalista con un gruppo di sostenitori. Sd 1 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
editoriale Greta Thunberg, la giovane attivista con un gruppo di sostenitori. Nadia Sparkes, inglese di 13 anni, che si batte contro l’emergenza rifiuti e ha dato vita a una comunità di 4000 ambientalisti che la affianca, oggi ambasciatrice del WWF. José Adolfo Quisocala, peruviano ora 13enne, che a 10 anni ha fondato il Banco dell’Estudiante, banca che ha come moneta corrente i rifiuti riciclabili, raccolti dai ragazzi, e ha vinto il Children’s Climate Prize 2018. Felix Finkbeiner, tedesco oggi ventunenne che, dopo aver piantato il primo albero ad appena 9 anni nel giardino della scuola, ha creato il movimento Plant for the Planet con il quale vuole ripopolare il pianeta di piante per contrastare il global warming. L’elenco, per fortuna troppo lungo per trovare qui spazio adeguato, com- prende da pochi giorni anche i 29 giovani italiani, nati negli anni 2000, premiati dal Presidente Mattarella con il titolo di “Alfieri della Repubblica”. Tra loro ricor- diamo almeno tre ragazze: Alessandra Cortesia, trevigiana di Santa Lucia di Piave, che ha scon- fitto il bullismo a colpi di danza (medaglia d’argento nella break dance alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires); Claudia Gallo, fiorentina, che ha realizzato un progetto di sensi- bilizzazione sui DSA in 32 classi; Rebecca Maria Abate, di Lucera (FG), che ha permesso a una compagna di scuola con grave disabilità di aprire una comunicazione con l'intera classe. Infine, tra i premi collettivi, ricordiamo quello andato a un’intera classe di scuola primaria di Baone (PD), perché «si sono sottoposti al vaccino antinfluenzale per proteggere una compagna immunodepressa. L’iniziativa – recita la motivazione – ha coinvolto anche le maestre e i genitori in un’azione collettiva di solidarietà». Molti altri ancora, ovviamente, sarebbero i casi da ricordare, ma è un’indagine che oggi, con i mezzi della rete, è a portata di tutti e vi invitiamo a farla: è infatti sia confortante che istruttiva. Perché le potenzialità di cambiare in meglio il nostro rapporto con il resto del mondo ci sono, e vanno incentivate, proprio a partire dall’età in cui tutto sembra per fortuna ancora realizzabile e ci sono le energie per innescare il cambiamento. A chi svolge il delicato lavoro di educatore, spetta il dovere di cogliere e incoraggiare ogni piccolo impulso di oggi che può moltiplicarsi e diventare generatore di energia positiva domani. Per il domani di tutti. Sd 2 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
Sd 7 marzo 2019 • ANNO LXIV © Editrice La Scuola Direttrice: Caterina Lazzarini Vicedirettore: Mario Falanga Comitato scienti co: Raffaele Ciambrone (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) Piergiuseppe Ellerani (Università del Salento, Lecce) Mario Falanga (Libera Università di Bolzano) Luigi Dei (Rettore Università di Firenze) Nicola Incampo (Ufficio scuola e pastorale scolastica Diocesi di Tricarico) Patrizia Marletta (Centro di Audiofonologia, Roma) editoriale Paolo Nitti (Università degli Studi dell’Insubria, Varese) Nelle mani dei ragazzi Livia Romano (Università degli Studi di Palermo) Domenico Simeone (Università Cattolica del Sacro Caterina Lazzarini 1 Cuore, Milano) Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza e Brescia) Stefania Pagliara (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) Gian Enrico Manzoni (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia) Redazione: Marco Angeletti Impaginazione: Carlo Zaccheddu rubriche Segreteria di Redazione: Michela Berardi Progetto gra co: Studio Mizar, Bergamo Prendiamoci in parola Copertina: Apotema, Milano L'intercultura Elisabetta Sergio 5 Referenze fotogra che: Archivio Editrice La Scuola, ICP online, Shutterstock Mensile di problemi e orientamenti per la scuola Secondaria di I grado ‒ Anno LXIV ‒ Direttore responsa- bile: Caterina Lazzarini ‒ Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 100 del 3-10-1955. CLIL scienze ISSN 0036-9861 La dissipazione - Friction Direzione, Redazione, Amministrazione: EDITRICE LA and energy SCUOLA S.p.A., 25121 Brescia, via A. Gramsci, 26 ‒ Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 00272780172 ‒ Tel. centr. 030 Flaminia Malvezzi 8 29 93.1 ‒ Fax 030 29 93.299. Quota di abbonamento digitale Annata da settembre 2018 a giugno 2019 (10 fascicoli digitali): € 30,00 Per l’acquisto, visitare il sito www.lascuola.it alla voce RIVISTE. Per informazioni o problematiche di attivazione, % @ Per un pugno di App Aa scrivere a: abbonamenti@lascuola.it La Twitteratura Uf cio Marketing Luca Piergiovanni 10 Per richieste relative a pubblicità o promozioni, scri- vere a: pubblicita@lascuola.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, Al passo di ciascuno di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm), sono riser- La prosocialità vati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del Marina Bottacini 12 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere profes- sionale, economico o commerciale o comunque per Normativa uso diverso da quello personale possono essere ef- Principio di inclusione fettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le e comunità educante Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana n. 108, Mario Falanga 14 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org Sd 3 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto Religione cattolica 15 Matteo Colosio, Luciano Pace, Federica Zoli Italiano 21 Elisa Dagnino, Maria Adelaide Pino Italiano L2 27 Paolo Nitti Inglese 30 Caterina Pavesi Francese 33 Giovanni Favata Geografia 46 Marcello Meinero Tedesco 36 Anita Groeger Matematica 49 Emanuela Zani Spagnolo 39 Paolo Nitti Scienze 58 Francesco Epifani Storia 42 Cinzia Cavalli Tecnologia 61 Elisabetta Pozzi Arte e immagine 65 Renato Pegoraro Musica 68 Fabio Perrone Educazione fisica 70 Manuela Valentini, Samantha Cremonesi Sd 4 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Prendiamoci in parola L'intercultura Elisabetta Sergio Docente di Lettere scuola secondaria di I grado Premessa PROPOSTA DIDATTICA L’argomento che trattiamo nel numero di marzo della rivista La parola “ intercultura” è formata dal prefisso ìnter- che è l’intercultura, visto in una prospettiva “pratica” che com- significa “tra”. È questo un prefisso di parole composte, prenda la valorizzazione di noi stessi e degli altri. derivate dal latino nelle quali il tra sta a indicare condi- Vi sono dei valori che si acquisiscono oltre che nell'am- zione, posizione intermedia fra due oggetti, fra limiti di biente familiare anche al di fuori. Ed è proprio a scuola spazio o, meno comunemente, di tempo. che farete tesoro di questi valori che vi accompagneranno per tutta la vita. A scuola si è sottoposti alle prime forme 1 Lavora sul dizionario individuando tre parole compo- di inserimento sociale oltre i confini. ste col pre sso inter- indicanti: E proprio in aula si sperimentano le prime forme di inseri- ● “posizione intermedia” (per esempio intercostale) mento sociale che travalicano i confini del proprio Paese. ………………………… ………………………… ………………………… Gli studenti con cittadinanza non italiana sono ormai un ● “comunanza e collegamento” (per esempio interdisci- fenomeno strutturale del sistema scolastico italiano, che si plinare). vuole improntato educativamente a evitare separazioni su ………………………… ………………………… ………………………… basi etniche, linguistiche, religiose e culturali. ● “reciprocità” (per esempio interazione) L’Italia ha scelto, fin dall’inizio, di favorire a scuola una piena .………………………… ………………………… ………………………… integrazione di tutti, considerando l’educazione intercultu- rale come dimensione trasversale e sfondo integratore che 2 Scrivi il signi cato dei seguenti verbi formati con il aggrega l’ampio ventaglio delle discipline e degli insegnanti. pre sso inter- e con ciascuno di essi scrivi una frase sul tuo quaderno. Le parole del mese sono quindi: intercultura, multicultura- ● Intercalare ………………………………………………………………… lismo, integrazione, solidarietà, tolleranza. ● Intercedere ………………………………………………………………… La parola: “Intercultura” ● Interdire ………………………………………………………………… Intercultura è un neologismo che viene usato solo al sin- 1 ● Interloquire ………………………………………………………………… golare e indica un insieme di iniziative (viaggi, contatti, 3 Leggi l’affermazione seguente e scrivi sul quaderno soggiorni di studio ecc.) attivate specialmente nel mondo una tua ri essione. della scuola e dell’educazione per favorire nei giovani la «L’integrazione degli alunni con cittadinanza non italiana conoscenza di culture e stili di vita diversi dai propri. deve partire dall’acquisizione delle capacità di capire ed essere capiti e dalla padronanza efficace e approfondita dell’italiano come seconda lingua.» Racconta se hai conosciuto dei compagni stranieri e come ti sei comportato con loro e come la tua scuola li ha accolti. La parola: “Multiculturalismo” Con il termine multiculturalismo si identifica una società in cui più culture, anche molto differenti l’una dall’altra, 1 Dal francese néologisme, a sua volta derivato dal composto convivono mantenendo ognuna la propria identità. greco neos e logos, letteralmente “nuova parola”. Il neologismo Il termine “multiculturalismo” ha una gamma di significati è uno dei modi principali attraverso cui una lingua si rinnova. all’interno di contesti diversi. Sd 5 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche In sociologia, per esempio, è sinonimo di pluralismo etnico, in cui i differenti gruppi etnici vengono aiutati a collaborare e dialogare uno con l’altro senza che ognuno sacrifichi la propria identità particolare. PROPOSTA DIDATTICA Il termine “multiculturalismo” è formato dal prefisso latino multi-, forma compositiva dell’agg. multus, “molto”. Anche “multi” è un primo elemento di parole composte (la maggior parte sono aggettivi) derivate dal latino; signi- fica “di molti..., che ha molti...”; può anche esprimere, più raramente, abbondanza della cosa indicata dal secondo elemento del termine composto. È talora in concorrenza con pluri-, di significato simile e in pochissimi casi con l’elemento poli-, primo elemento di numerose parole composte, derivate dal greco. 1 Con l’aiuto del dizionario spiega il signi cato delle se- guenti parole composte con il pre sso “multi-”. ● Multiforme …………………………………………………… PROPOSTA DIDATTICA ● Multinazionale …………………………………………………… ● Multiproprietà …………………………………………………… 1 Spiega le seguenti espressioni in cui la parola integra- ● Multisala zione è usata in senso generico: …………………………………………………… ● Istituire corsi d’integrazione con insegnamento dell’ita- 2 Con ciascuna delle precedenti parole forma una frase liano per stranieri. sul quaderno. …………………........................................…………….........…………………. ● Concedere un assegno straordinario a integrazione dello Con l’aiuto del dizionario spiega il signi cato delle se- guenti parole composte con il pre sso “pluri-”. stipendio. ● Plurigemellare …………………………………………………… …………………........................................…………….........…………………. ● Mettere, essere, trovarsi in cassa integrazione. ● Plurilingue …………………………………………………… ● Plurimilionario …………………………………………………… …………………........................................…………….........…………………. ● Integrazione [nel senso di cooperazione] tra Stati. ● Plurivalente …………………………………………………… …………………........................................…………….........…………………. ● Integrazione razziale. La parola: “Integrazione” …………………........................................…………….........…………………. Legata a “intercultura” e “multicultura” vi è la parola in- 2 Scrivi due sinonimi e due contrari della parola integra- tegrazione. zione (per esempio completamento). Nel contesto semantico in cui ci muoviamo, il termine sta ………………………….......…… ………………………….......…… a significare l’inclusione dell’individuo nell’ambito di una ………………………….......…… ………………………….......…… collettività, attraverso il processo di socializzazione. 3 Ri etti e racconta. Lo sviluppo di un bambino non è il risultato di un’azione Abbiamo “il mondo in casa” quando diciamo: pedagogica isolata, ma di una serie di atti educativi continua e «La donna che fa le pulizie nel palazzo in cui abito è filip- globale che coinvolge l’ambiente familiare, lo spazio sociale e le pina; la parrucchiera dalla quale vado ogni due settimane, strutture educative e scolastiche. perché costa poco, è cinese; molti miei vicini di casa sono Le difficoltà di ordine economico, psicologico, affettivo, la marocchini; compro il pane e la pizza da un fornaio egi- precarietà di vita dovuta al progetto migratorio, gli atteggiamenti ziano; i miei nipoti vanno a scuola con bambini e ragazzi di dei genitori, costantemente oscillanti fra la stabilizzazione e la tante nazionalità diverse. Tre mesi fa sono stata in ospe- nostalgia del ritorno, si proiettano sul bambino e influenzano dale e le infermiere erano rumene e polacche…». in maniera profonda il processo d’integrazione a scuola con i Come ti comporti tu quando entri in contatto con per- coetanei locali. sone di altre nazionalità? Hai difficoltà a capire o a farti fonte “Educare.it” comprendere oppure sono talmente integrati che non noti alcuna differenza? Sd 6 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche La parola: “Solidarietà” PROPOSTA DIDATTICA Parlare di intercultura e integrazione significa anche par- 1 Spiega, anche con l’aiuto del dizionario, le seguenti lare di solidarietà. espressioni. La parola deriva dal francese solidarité. È un sostantivo in- ● Avere spirito di tolleranza dicante principalmente una forma di impegno etico-sociale ………………………………………................................……………………….. a favore di altri, ovvero un atteggiamento di comprensione ● Ci vuole un po’ di tolleranza per le idee altrui che si manifesta fino al punto di esprimersi in uno sforzo ………………………………………................................……………………….. attivo e gratuito, teso a venire incontro alle esigenze e ai ● Tolleranza zero disagi di qualcuno che abbia bisogno di un aiuto. ………………………………………................................……………………….. PROPOSTA DIDATTICA 2 Scrivi tre sinonimi del termine tolleranza (per esem- pio pazienza) 1 Scrivi tre sinonimi del termine solidarietà (per esem- pio unione) ………………………............………........................................………………….. ……………………………..……..… ………………....…………………… 3 Scrivi tre contrari del termine tolleranza (per esempio ………………....…………………… intolleranza) ………………………............………........................................………………….. 2 Scrivi tre contrari del termine solidarietà (per esem- pio disaccordo) 4 Scrivi tre sinonimi del termine tollerare (per esempio ……………………………..……..… ………………....…………………… sopportare) ………………....…………………… ………………………............………........................................………………….. 3 Nella nostra Costituzione, così nell’articolo 2 è statuito 5 Scrivi più contrari del termine tollerare (per esempio il principio di solidarietà: leggilo e commentalo per iscritto. rifiutare) «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili ………………………............………........................................………………….. dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali 6 Scrivi più espressioni o proverbi legati al termine tol- ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento leranza . dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica ● “Chiudere un occhio” e sociale.» ● ………………………………………................................……………………….. ● ………………………………………................................……………………….. La parola: “Tolleranza” 7 Scrivi una famiglia di parole, partendo dalla parola La parola deriva dal latino tolerantia, derivata a sua volta tolleranza . da tolerare, “sopportare, tollerare”. Il principio di tolleranza si è affermato originariamente intollerabilmente ............….....………… in riferimento alla religione come riconoscimento della libertà di coscienza in nome della coesistenza pacifica di tutte le confessioni e degli orientamenti di fede. Tolleranza In senso più vasto, la tolleranza è intesa come libertà di coscienza, come rispetto di tutte le convinzioni non solo in materia di religione, ma anche di politica, morale e scienza. ............….....………… ............….....………… Quindi come rispetto della diversità. ............….....………… tollerabile Sd 7 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche CLIL scienze La dissipazione - Friction and energy Flaminia Malvezzi Assistente alla direzione scientifica della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Un business appiccicoso Let’s start with a bit of scientific litera- ture, and let’s try to do that in English. Friction is a Sticky Business1, ossia l’attrito è un business appiccicoso: si tratta del titolo di una complessa pub- blicazione scientifica. Un titolo che rende l’idea: un affare appiccicoso. Rainfall Dissipates Energy via Friction with Air2 recita un’altra pubblicazione scientifica. Ossia la pioggia dissipa energia attraverso l’attrito con l’aria. So, friction is sticky and dissipates energy. The simplest example is to think about rubbing your hands: we do it to exploit the friction between hands, which moving against each other, remain stuck together eterno tra un estremo e l’altro senza Si può provare a chiedere agli studenti and dissipate kinetic energy to produce heat. problemi; o una palla dovrebbe rim- come mai succede questo: molto pro- When one object is sliding on another it balzare al suolo tornando alla stessa babilmente riusciranno a identificare starts to slow down due to friction. This altezza da cui è partita, ancora e an- l’attrito come il responsabile di que- means it loses energy. However, the energy cora, senza sosta. Invece noi sappiamo ste deviazioni dal comportamento doesn’t disappear. It changes from moving che nella vita reale le cose non stanno teorico. energy (also call kinetic energy) to heat esattamente così. Il pendolo si ferma energy. This is why we rub our hands to- dopo qualche oscillazione, la palla The keyword here is "friction", and gether when it’s cold. By rubbing them to- rimbalza ad altezze via via più basse. students will easily come up with that gether we generate friction and, therefore, word, if they are questioned about the heat.3 If we accept the principle of conservation reasons for the above fenomena. of mechanical energy, a cart that starts Queste sono quattro idee chiave per from the top of the roller coaster with cominciare. Per essere sistematici, ri- zero initial velocity should easily return prendiamo in mano il concetto della to the same height; or a pendulum should 1 Viewpoint: Magnetic Friction is a conservazione dell’energia meccanica continue swinging; a ball should bounce Sticky Business. Andreas Heinrich, totale: se essa vale, un carrello che to the ground returning to the same IBM Almaden Research Center, 650 parte dalla cima delle montagne russe height from which it started, again and Harry Road, San Jose, CA 95120, USA. again, non-stop. However, we know that, September 10, 2012 – “Physics” 5, 102 con velocità iniziale nulla dovrebbe in real life, things are not like that. The 2 Rainfall Dissipates Energy via Friction ritornare alla stessa altezza senza with Air. By Philip Ball of Nature pendulum stops after some oscillation, the alcuno sforzo; oppure un pendolo magazine. 2012 ball rebounds to lower heights. dovrebbe continuare a oscillare in 3 Tratto da Ducksters.com Sd 8 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Il nostro obiettivo ora è legare la con- PYISICAL servazione dell’energia, o meglio la Units Key-formula Observations QUANTITY non-conservazione dell’energia, alla Forza- force Newton (N) forza di attrito. Un’energia e una forza; Moltiplico la forza parallela allo forse agli studenti sembra una cosa spostamento per lo spostamento da nulla mescolare due grandezze stesso. Se anti-paralleli, il lavoro diverse, ma gli scienziati sanno bene Lavoro- work Joule (J) L=Fparallela*S è negativo. che i passaggi devono essere fatti con Work is Force times Displacement attenzione: se si parla di forza, par- that is parallel to the Force. liamo di Newton, se si parla di energia, si parla di Joule. Paragonarle in modo Kinetic energy Joule (J) acritico sarebbe come paragonare Thermal Joule grammi e centimetri, ossia massa e energy and Cal lunghezza. Come abbiamo già avuto modo di dire in passato (vedi “Scuola e Didattica”, Esercitazione finale ottobre 2018, p. 10) e come si evince Written test. Fill in the gaps with the following words. dalla tabella a destra, il legame tra generate, electricity, friction, object, energy, opposite, disappear, heat energy, energia e forza è ottenuto tramite resistance, contact, coefficients of friction il lavoro. Il lavoro compiuto da una forza è, infatti, il prodotto tra la com- Friction is the …………...............…. of motion when one object rubs against another. ponente parallela allo spostamento Anytime two objects rub against each other, they cause …………...............…. Fri- della forza, e la forza stessa. Se suc- ction works against the motion and acts in the …………...............…. direction. When cede che la forza è “antiparallela allo one …………….. is sliding on another, it starts to slow down due to friction. This spostamento”, ossia ha verso oppo- means it loses …………...............…. However, the energy doesn’t …………...............…. It sto, allora il lavoro risulta negativo. changes from moving energy (also call kinetic energy) to …………...............…. This Poiché, sempre come visto in passato, is why we rub our hands together when it’s cold. By rubbing them together l’attrito è una forza che si oppone we …………...............…. friction and, therefore, heat. A way to reduce friction is to allo spostamento, il lavoro compiuto change the types of materials in …………...............…. with one another. For exam- dall’attrito è sempre negativo. ple, ice contacting with steel would produce less friction than rubber would on In conclusione, ecco la chiave di let- concrete. This is why ice skates slide so easily on the ice, but you don’t slip when tura di quanto riportato sopra. wearing rubber shoes on the sidewalk. These different materials are said to have different "…………...............….". Se è presente l’attrito, l’energia An amazing fact about friction is that: Friction can generate static …………...............….! meccanica totale di un sistema non si conserva, e la differenza tra l’energia finale e quella iniziale è una quantità negativa (l’energia finale è minore di quella iniziale), pari al lavoro della forza di attrito. La dissipazione dovuta all’attrito produce calore, ossia energia termica. How to interpret frictional dissipation. If friction acts on the system, the total mechanical energy will change. The difference between the final mechanical energy and the initial one, is the work due to the frictional force. Frictional dissipation produces heat, i.e. thermal energy. Sd 9 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche % @ Aa Per un pugno di App La Twitteratura Luca Piergiovanni Docente di Lettere ed esperto di Tecnologie dell’apprendimento Premessa La domanda è: noi insegnanti con- E allora prendiamo i nostri smar- Negli ultimi anni le app di Social sciamo in modo approfondito questo tphone, registriamo un account di Network si sono moltiplicate: Snapchat, mondo? Si raccomanda ovunque di classe e iniziamo a portare i social Instagram, fino al più recente Musical.ly colmare il gap che divide la scuola dal media nella didattica di tutti i giorni! (ora diventato Tik Tok), celebre piat- mondo dei più giovani; si auspica l’e- taforma di videosharing musicale che ducazione alla cittadinanza digitale ma tanto appassiona milioni di teenager. sono rare le attività didattiche currico- Riscriviamo i grandi classici lari che presuppongano un utilizzo at- tivo dei social da parte degli studenti. Educare con in social è una interes- Riguardo all’utilizzo di Twitter, ci sono Si preferisce l’intervento di esperti sante via da sperimentare, come di- esempi di best practices internazio- esterni alla scuola che il più delle volte mostrano i tanti esempi di insegnanti nali: la studiosa Jane Hart, fondatrice ci permettono di rimanere nella nostra che comunicano con i loro studenti in Inghilterra del Founder of the Cen- comfort zone fatta di esempi di un uso mediante classi online, piattaforme tre for Learning & Performance Tech- deviato del Web. educational e, appunto, anche i social nologies (C4LPT), si è fatta promotrice I casi di cyberbullismo esistono, ma network. di una iniziativa originale rivolta ai soltanto con una educazione dal basso In particolare, l’esperienza che oramai suoi studenti, poiché indicizza lezioni e costante, che preveda l’uso profes- da svariati anni sta promuovendo l’as- e contenuti didattici condensandoli in sionale della rete, sarà possibile inver- sociazione culturale Twitteratura, con un tweet; o ancora l’insegnante cana- tire la rotta rispetto all’uso distorto dei la sua riscrittura1 mediante Twitter e dese del Quebéc Annie Côté, stanca social. l’app Betwyll di grandi classici della dell'uso improprio del cellulare in classe da parte dei suoi alunni, ha cambiato strategia e ha impostato un progetto pedagogico basato su Twit- ter. Stessa cosa che ha tentato Monica Rankin, docente di Storia alla Dallas University. Ci sono poi sperimentazioni nelle scuole italiane: il premio MedMedia- Edu è stato assegnato a un docente italiano, Filippo Borghesi, che ha usato Twitter come ambiente per l'in- clusione sociale nella sua scuola se- condaria di primo grado “T. Franchini” di Santarcangelo di Romagna. Senza contare che si stanno moltipli- cando anche in Europa gli utilizzi di questo social per pratiche di scrittura collaborativa: il sito francese Twit- tClasses raccoglie oltre un centinaio di esperienze didattiche di lettura e scrittura implementate attraverso l’u- 1 Il metodo di riscrittura è descritto bene in twletteratura.org (consultato in data al tilizzo di Twitter. 23/01/2019) Sd 10 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Per un pugno di app letteratura, conferma come certe atti- poche ma giuste parole, rispetto al commenti, libere interpretazioni, ci- vità di social reading possano essere numero più elevato a cui solitamente tazioni o espressioni delle emozioni portate con successo in classe. siamo abituati ed è facile intuire le provate durante l’atto del leggere. finalità sottese all’intera azione for- Così facendo i ragazzi possono spe- Riscrivere con twitter mativa di Twitter. rimentare un approccio diverso alla Un progetto didattico basato su Twit- pratica della lettura, trasformandola Gruppi di insegnanti e di studenti, de- ter si pone come finalità didattico- in un momento social, poiché il corpus bitamente formati al mondo social (su educative: di tweet che giorno dopo giorno si va rischi e potenzialità), sull’uso didattico ● promuovere l’amore per l’arte della arricchendo permette un confronto di Twitter, sui principi del “giornali- scrittura e della lettura; tra i lettori con interazioni e scambi smo partecipativo” e, più in generale, ● insegnare le regole della scrittura vivi. su quelli del mestiere di giornalista, sintetica; In alcuni casi, è possibile svolgere un si dedicano secondo un calendario ● educare a un uso critico e positivo lavoro redazionale finale, ossia i tweet prestabilito a un’attività di riscrittura del web e dei social media. più interessanti prodotti dai parteci- personalizzata di un’opera letteraria. panti vengono riordinati sotto forma di Una riscrittura con i 280 caratteri am- narrazioni, mediante app come Paper. messi da Twitter e fatta di commenti, Azione didattica li, un tool con una interfaccia semplice considerazioni legate al testo, libere Gruppi di studenti e insegnanti danno e intuitiva grazie al quale si può racco- interpretazioni, citazioni ed espres- vita in classe a una lettura critica gliere ogni sorta di materiale dal web sioni delle emozioni provate durante dell’opera prescelta, seguendo un ca- (immagini, video, tweet e altro), con cui la lettura. lendario condiviso dalla community sviluppare una storia per raccontare impegnata nel progetto. un evento, un prodotto, un’attività... Perché Twitter Alla lettura segue la riscrittura, in- Per interagire con me su Twitter, se- tesa come una sintesi dei passi più guire l’hashtag di questa rubrica: Twitter non è sicuramente il social più salienti del testo trattato o ancora @chocolat3b - #PerUnPugnoApp diffuso tra i ragazzi, ma tra i tanti è una scrittura in tweet sotto forma di Buon cinguettio! quello che, oltre ad essere un efficace strumento per comunicare, infor- marsi, analizzare fenomeni di massa o dare vita a pratiche di giornalismo partecipativo, è anche il più educa- tivo. Il numero limitato dei caratteri costringe a una sintesi e a una “riscrit- tura nella riscrittura”, con un forte la- voro sul piano della sintassi e una ac- centuata attenzione all’uso di verbi e aggettivi da scegliere minuziosamente a seconda del contesto, orientandosi verso quelli più appropriati per l’e- spressione di quel dato pensiero. In questo modo diventa evidente come sia possibile esprimere in ma- niera esaustiva una qualsiasi idea con Sd 11 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Al passo di ciascuno La prosocialità Marina Bottacini Docente di Lettere scuola secondaria di I grado, Verona Comportamenti per una reciprocità positiva La prosocialità è «un comportamento La capacità di essere prosociali si ma- Si tratta di dieci capacità /abilità rag- diretto ad aiutare o beneficiare un’al- nifesta a seguito del riconoscimento gruppabili in tre aree principali: tra persona o un gruppo di persone, dell’altro come distinto da sé. senza aspettarsi ricompense esterne» Lo sviluppo della prosocialità è pro- Area emotiva (Mussen & Eisenberg, 1985). Non esi- gressivo nel corso degli anni ed è for- Consapevolezza di sé Capacità di sa- stono però definizioni di “socialità” temente influenzato dall’ambiente e pere chi si è (conoscere bene sé stessi condivise da tutti gli studiosi che si dai modelli culturali presenti in esso. in tutti gli aspetti: fisico, psicologico, sono occupate del tema. Da studi recenti sembra vi sia anche comportamentale). Le ricerche attorno a questo argo- una predisposizione innata alla pro- Gestione delle emozioni Capacità di mento sono iniziate verso la metà socialità. conoscere le proprie emozioni e sa- degli anni Settanta del secolo scorso. perle regolare; capacità di conoscere Roche, uno studioso del fenomeno, le emozioni altrui per regolare di con- classifica come prosociali dei com- La prosocialità seguenza il proprio comportamento. a scuola Gestione dello stress Capacità di portamenti di qualità solidale nelle relazioni interpersonali che favori- Per tutti questi motivi è indispensa- governare le tensioni attraverso il scono altre persone e aumentano la bile che anche la scuola secondaria si cambiamento dello stile di vita e/o possibilità di reciprocità positiva. attivi attraverso dei percorsi, già pre- dell’ambiente e attraverso il rilassa- La prosocialità vede come attori: visti dalla recente normativa e dalle mento. ● l’emittente, colui che mette in atto linee guida sul bullismo aggiornate Area relazionale comportamenti prosociali; recentemente1, a sviluppare e incre- Comunicazione ef cace Sapersi espri- ● il ricevente, colui che ne beneficia; mentare le abilità che favoriscono la mere in modo efficace in base alla ● l’azione, il fatto che determina il prosocialità in continuità con quanto propria cultura, dichiarando bisogni benessere del ricevente riducendo iniziato alla scuola primaria. e sentimenti, ascoltando e chiedendo la sua sofferenza. I ragazzi nel corso del tempo dovranno aiuto se necessario. La persona che mette in atto compor- sempre di più acquisire competenze Relazioni ef caci Essere in grado di tamenti prosociali dimostra di essere emotive e relazionali in relazione al mantenere relazioni significative, ma autonoma nelle scelte, di avere una loro sviluppo psicologico. saper interrompere le relazioni in buona empatia nei confronti degli al- L’Organizzazione mondiale della sa- modo costruttivo. tri e di assumersi delle responsabilità. nità in un documento del 19932 ha Empatia Capacità di comprendere gli Un’azione prosociale può connotarsi enunciato l’importanza dell’acquisi- altri e di ascoltarli immedesimandosi come: di aiuto (fisico, verbale, psico- zione di abilità e competenze sociali e migliorando le relazioni sociali. logico), di ascolto, di altruismo e di nella scuola: oggi più che mai è indi- valorizzazione dell’altro. spensabile imparare a stare bene con Si è visto come la prosocialità nasca sé stessi e potersi mettere in relazione fin dai primi anni di vita. I bambini con gli altri in modo positivo. 1 Aggiornamento delle Linee di Orienta- piccoli offrono spontaneamente del Nel documento sopra citato le abilità mento per la prevenzione cibo o manifestano gesti affettuosi personali e relazionali che favoriscono e il contrasto del Cyberbullismo, MIUR, (carezze o baci) a chi vedono piangere l'atteggiamento prosociale sono defi- ottobre 2017. nite: life skills education. 2 OMS, Life skills education in schools, o essere triste. 1993. Sd 12 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Al passo di ciascuno Area cognitiva Ma vogliamo dare di seguito degli a seconda delle preconoscenze degli Pensiero creativo Capacità di affron- spunti per attività utili per lo svolgi- alunni e delle loro abilità che è possi- tare ogni situazione e di risolvere que- mento di percorsi mirati alla prosocia- bile rilevare attraverso l’osservazione stioni in modo flessibile e originale. lità, rivolti agli alunni per conoscere occasionale o con griglie strutturate Pensiero critico Saper analizzare in meglio sé stessi e gli altri, per rappor- che consentono di monitorare nel modo consapevole situazioni/infor- tarsi in modo corretto e per riflettere tempo i comportamenti osservati e la mazioni differenti valutandone van- sui propri/altrui comportamenti.3 loro evoluzione. taggi e svantaggi al fine di arrivare a ● Raggruppamento per nome o per decisioni consapevoli. caratteristiche fisiche degli alunni Prendere decisioni Valutare pro e della classe. 3 La modalità di svolgimento delle contro prima di fare una scelta nelle ● Tabella delle qualità positive/punti proposte e la preparazione della classe diverse situazioni di vita tenendo in di forza e di debolezza dei membri si possono trovare in alcuni testi considerazione le diverse possibilità della classe. presentati in bibliografia. di risoluzione e le possibili conse- ● Elenco delle parole gentili e grati- guenze. ficanti che fanno sentire bene una Bibliografia Risolvere problemi Capacità di supe- persona. ● Bandura A. (1997), Autoefficacia. rare problemi che, se tralasciati, pos- ● Analisi di dati relativi ad atti di bul- L’esercizio del controllo, Erickson, sono creare a breve o a lungo termine lismo e possibili conseguenze tra Trento. stress mentale e problemi fisici. gli adolescenti. ● Caprara G.V., Bonino S. (2006), ● Analisi di immagini relative a per- Il comportamento prosociale, Trento, Nello sviluppo della prosocialità as- sone perseguitate o di situazioni di Erickson. sumono un ruolo essenziale tutte le disagio. ● Caprara G.V., Gerbino, M., Luengo competenze, ma in particolare quelle ● Commento di brevi filmati (e/o libri, Kanacri P., Vecchio G.M. (2014), emotive e relazionali in quanto il articoli di giornale..) che riportino Educare alla prosocialità. Teoria e buone soggetto deve essere principalmente scene, episodi di bullismo. prassi, Pearson Italia, Milano-Torino. consapevole di sé, delle proprie emo- ● Role playing, l’allievo come vittima, ● Mussen P. Eisemberg (1985), zioni e della loro gestione, del proprio bullo, spettatore. Le origini delle capacità di interessarsi, modo di interagire per poterle con- ● Analisi in classe di episodi accaduti dividere ed aiutare. Lo sviluppo del trollare. a scuola o in classe. comportamento prosociale nel bambino, ● Autoanalisi: che cosa provo, dico, Bulzoni. Attività prosociali faccio o non faccio quando mi ● Nucci, L.P. (2002), Educare al pensiero in aula sento offeso/gratificato; che cosa morale, Erickson, Trento. invece potrei provare/dire/fare o ● Pajares F., Urdan T. (2007), Le attività condotte in classe con lo non fare per stare meglio e per al- L’autoefficacia degli adolescenti, scopo di favorire la comunicazione e lontanare/dissuadere/scoraggiare? Erickson, Trento. di migliorare le relazioni, la capacità I percorsi, che andranno definiti in ● Roche Olivar R. (2002), L’intelligenza di ascolto e l’empatia tra gli alunni sede programmatoria, possono es- prosociale, Erickson, Trento. favoriscono la conoscenza reciproca sere diversificati per età e per livello e si possono ritenere, se svolte se- condo una metodologia attenta alle differenti modalità di apprendimento e con modalità cooperative, inclusive. Inutile dire che interventi educativi e didattici estemporanei non hanno l’efficacia di percorsi preparati e stu- diati “ad hoc” per le varie situazioni e programmati nel corso di un periodo o di un intero anno scolastico. Sd 13 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Normativa Principio di inclusione e comunità educante Mario Falanga Docente, Libera Università di Bolzano Premessa compresi i disturbi specifici di appren- La Convenzione ONU sui diritti delle dimento». persone con disabilità del 2006 vincola Anche nel quarto settore disciplinare gli Stati firmatari a «riconoscere il di- è previsto tra gli oggetti di studio l’ap- ritto all'istruzione delle persone con profondimento delle «principali tec- disabilità» e a rendere effettivo «un nologie didattiche per l'educazione sistema di istruzione inclusivo a tutti inclusiva, anche con riferimento alle i livelli» (art. 24) per il pieno sviluppo tecnologie compensative». del potenziale umano. L’inclusive education è principio sia Formazione in servizio pedagogico sia giuridico ed è inteso Formazione iniziale Con riferimento alla legge n. 107/2015, anche come corollario dei principi co- e accesso alla docenza si evidenzia il nuovo istituto della for- stituzionali di uguaglianza sostanziale nell’istruzione secondaria mazione in servizio dichiarata «obbli- (art. 3, c. 2, Cost.), di solidarietà (art. Recenti disposizioni legislative hanno gatoria, permanente e strutturale». 2 Cost.) e di diritto all’istruzione che normato la dimensione inclusiva della Le attività di formazione sono defi- esige una “scuola aperta” a tutti (art. formazione degli insegnanti. Il rife- nite dalle singole istituzioni scola- 34, c. 1, Cost.). Una scuola inclusiva ab- rimento va in particolare al D.lgs n. stiche in coerenza, tra l’altro, con il braccia tutti gli studenti, prescindendo 59/2017 che riordina il sistema della Piano nazionale di formazione (Legge dalla loro situazione economica, so- formazione iniziale e di accesso ai ruoli n. 107/2015, art. 1, comma 124). Detto ciale, funzionale e di cittadinanza. di docente nella scuola secondaria e Piano, adottato nel 2016 dal Mini- alla legge delega n. 107/2015 che intro- stero, indica alle scuole le priorità Principio da affermare duce un sistema di formazione perma- per la formazione in servizio, ovvero e applicare nente e obbligatoria dei docenti. le “azioni formative” da inserire nel Per il nostro sistema scolastico il prin- Con riferimento al D.lgs n. 59/2017, co- piano dell’offerta formativa. cipio di inclusione è obiettivo priorita- stituisce titolo di accesso al concorso Tra le priorità figura la formazione rio da perseguire e potenziare (art. 1, per la scuola secondaria il possesso sulle competenze per una scuola comma 7, lett. l, L. 107/2015). Pertanto, congiunto di laurea e di 24 crediti for- inclusiva. In particolare, si legge non è più sufficiente, ancorché neces- mativi universitari o accademici (CFU/ nel Piano nazionale, occorre «inter- saria, la sola affermazione del princi- CFA) in forma curricolare, aggiuntiva o pretare l’inclusione come modalità pio nei documenti identificativi di una extra curricolare in questi quattro set- quotidiana di gestione delle classi» scuola – quali il POF, la Carta dei ser- tori disciplinari: e perciò la formazione deve essere vizi, i regolamenti interni –, bensì la 1. pedagogia, pedagogia speciale e di- rivolta sia agli insegnanti specializ- sua applicazione nelle diverse attività, dattica dell’inclusione zati nel sostegno, che a tutti gli in- in specie tecniche, della vita scolastica. 2. psicologia segnanti curricolari; occorre inoltre Questa applicazione richiede un corpo 3. antropologia orientare la formazione al possesso docente preparato sia in termini re- 4. metodologie e tecnologie didattiche di «adeguate competenze nelle stra- moti, con la formazione iniziale e il generali. tegie didattiche inclusive [e] raffor- reclutamento, sia in termini prossimi, Il primo di questi settori è dedicato alla zare le capacità inclusive di tutti i con la formazione in servizio. La forma- dimensione inclusiva con particolare docenti curricolari». zione degli insegnanti è propedeutica attenzione alle «principali prospettive Il metamessaggio è questo: il pro- e sostentativa di una scuola che vuol di ricerca pedagogica e didattica su cesso d’inclusione va realizzato da essere inclusiva. disabilità e bisogni educativi speciali, tutta la comunità educante. Sd 14 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto Religione cattolica Percorso trasversale per le classi prima, seconda, terza Con l’ossessione di chi fatica con il cibo: Anna Matteo Colosio, Luciano Pace, Federica Zoli Docenti di IRC presso la scuola secondaria Focus teologico* Compito in Situazione In questa Unità didattica si vogliono Secondo la tradizione cristiana, infatti, (CIS) offrire degli spunti per condurre gli la partecipazione all’eucarestia è ali- Dopo aver evocato il senso dell’Unità studenti a comprendere in che senso mento spirituale per la vita dell’anima. attraverso la narrazione, l’insegnante la Chiesa, fin dalle sue origini, celebra Il rifiuto ostinato di accostarsi al pane dividerà la classe in quattro gruppi Gesù come Il pane vivo disceso dal e al vino eucaristico potrebbe com- di studenti. A ciascuno assegnerà il cielo (Gv. 6, 51) nel sacramento dell’eu- portare il deperimento dell’anima, compito di fare una ricerca su uno carestia. tanto quanto l’ostinazione nel non dei quattro gruppi dei misteri del Tutta la vita di Gesù, descritta tappa voler assumere alimenti determina rosario: gaudiosi, luminosi, dolorosi per tappa attraverso i misteri del rosa- il deperimento del corpo. Come la e gloriosi. I gruppi, supportati dalla rio, è espressione della presenza di Dio guarigione da un disturbo alimentare supervisione dell’insegnante, do- che si dona come “cibo” agli uomini, passa dal ritrovare speranza nel rap- vranno produrre una presentazione per alimentare la loro vita spirituale, porto con il cibo, la speranza di vita multimediale, con un software a pia- eterna. In questo senso, così come eterna offerta da Gesù passa, fin dalle cimento, che abbia le seguenti carat- esistono disturbi alimentari del corpo, origini della Chiesa, nel mangiare la teristiche: potrebbero esserci “disturbi alimen- sua carne e bere il suo sangue durante ● associare a ogni mistero un quadro tari” dello spirito. la messa. o un affresco dell’arte occidentale; Giovanni Lanfranco, Madonna del Rosario, 1639 Traguardi di Sviluppo delle Competenze (TSC) Sviluppo Sviluppo Sviluppo disciplinare creatività relazionale (sapere) (saper fare) (saper essere) Individuazione Individuare Associare la vita Individuare le e TSC le tappe di Gesù alla storia modalità con cui la fondamentali e i della salvezza del Chiesa delle origini dati oggettivi della popolo d’Israele. sopravvive ancora vita di Gesù. oggi. Declinazione Individuare con Associare a Indicare quando OA precisione i ogni mistero la Chiesa celebra 20 misteri del del rosario un nell’eucarestia, rosario in alcune brano dell’Antico durante l’anno espressioni Testamento liturgico, i misteri pittoriche dell’arte che esprime del rosario occidentale. la speranza di individuati. ciò che in Gesù e Maria si è realizzato. Sd 15 n. 7 • marzo 2019 • © Editrice La Scuola
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