INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...

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INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
RIVISTA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

                  5
GENNAIO 2019

                                 INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO
INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
CORSO DI FORMAZIONE ON LINE

              CLIL                                                 innovare
                                                                      per
                                                                  apprendere
DAL 20 FEBBRAIO AL 20 APRILE
Per docenti di SS1 e SS2
                                                                                         Con
                                                                                     rilascio di
                                                                                     attestato

PROGRAMMA:         Come funziona la metodologia CLIL e che profilo di competenze deve avere
                   l’insegnante che la vuole applicare? Come si progetta e come si valuta nel
                   CLIL e quali sono le tecnologie più adatte a questo tipo di insegnamento?
                   Il corso on line offre molto materiale di approfondimento, esempi didattici, vi-
                   deolezioni ed esercitazioni pensate per gli insegnanti che vogliano cimentarsi
                   in maniera seria e competente nell’applicazione non episodica ma seria ed
                   efficace del metodo CLIL.

AUTRICI E TUTOR:   Daniela Cuccurullo: docente di lingua inglese, esperta di CLIL e di tecnolo-
                   gie per l’apprendimento e l’insegnamento.
                   Letizia Cinganotto: ricercatrice INDIRE è referente per il Progetto CLIL e
                   per il Progetto Formazione Lingue Scuola Primaria.

              Per iscrizioni: www.lascuola.it       Per informazioni: formazione@lascuola.it
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editoriale
                   Un unico, tutto
                   ciò che vedi...                                                                Caterina Lazzarini

                   2019: ecco l’anno nuovo, con i riti che ne salutano puntualmente l’arrivo. Tutti in
                   fondo, anche allontanandoci dall’infanzia, agglutiniamo in una specie di rito di pas-
                   saggio gioie, dolori, disillusioni, speranze, separando il loglio di ciò che stimiamo
                   consegnato all’anno appena passato dal grano che vorremmo veder germogliare in
                   quello nuovo.
                   La nostra rivista si apre dedicando qualche pensiero e qualche contributo alla sal-
                   vaguardia del nostro Pianeta, facendone elemento di riflessione e di produzione
                   didattica, in modo che il nostro compito di formatori assolva almeno in piccola
                   parte al debito che noi tutti abbiamo (e sentiamo sempre più forte) nei confronti del
                   “mondo che verrà”. Prendiamoci l’impegno che non sia soltanto l’intenzione meritoria
                   dell’inizio di quest’anno, ma che alla fine del prossimo sia ancora grano che sta, sia
                   pure lentamente, germogliando.
                   Per la mia piccola parte, di modesta rapsoda dei contributi alla riflessione e al lavoro
                   didattico che trovano spazio in queste pagine e che testimoniano impegno e passione
                   di tutti i nostri collaboratori, voglio oggi lasciare la parola a uno degli autori antichi
                   che ho maggiormente frequentato, il filosofo Seneca. Lo faccio perché penso since-
                   ramente che occorrano antidoti allo stile di vita frenetico che ci accompagna e di cui
                   spesso ci lamentiamo, e trovo che tornare all’ozio produttivo della meditazione, del
                   pensiero che genera altro pensiero, sia forse il rimedio più potente. Almeno all’inizio
                   dell’anno, quando il mondo della scuola si prende una piccola pausa, ce lo dobbiamo
                   concedere.
                   Fra i tanti passi che avrei potuto selezionare, ho scelto un piccolo stralcio di una delle
                   Epistole a Lucilio, una sorta di manuale per la crescita interiore di un discepolo, vero
                   o fittizio (il “Lucilio” del titolo), scritto nella forma accattivante dell’epistolario.

Busto di Seneca.   Ecco un’altra questione: come dobbiamo comportarci con gli uomini. Che fare? Quali
                   precetti dobbiamo dare? Di risparmiare il sangue umano? Che cosa infima è non
                   nuocere a colui al quale dovresti giovare! Davvero gran motivo di lode, se un uomo
                   è mansueto con un altro uomo. Dovremo raccomandargli di porgere la mano al
                   naufrago, di mostrare la via al viaggiatore, di dividere il pane con chi ha fame? Perché
                   dovrei elencare tutte le cose che si devono fare e quelle che si devono evitare, mentre
                   posso brevemente trasmettergli questa formula sul dovere umano: tutto ciò che vedi –
                   entro cui è racchiuso ogni elemento divino ed umano – è un unico; noi siamo membra
                   di un grande corpo. La natura ci ha creato in relazione di parentela, generandoci dagli
                   stessi elementi e destinati ai medesimi risultati. La natura ha infuso in noi un amore
                   reciproco e ci ha reso “sociali”. Essa mise insieme ciò che è giusto e ciò che è equo; in
                   base a quanto ha stabilito è più miserevole nuocere che ricevere un’offesa; in base al
                   suo ordinamento le nostre mani devono essere pronte ad aiutare. Quel famoso verso
                   «di un antico poeta, Terenzio» sia nel nostro cuore e sulle nostre labbra:
                                   Sono uomo: niente di ciò che è umano reputo estraneo a me.
                   Consideriamo questo: siamo nati per vivere in comune; la nostra società è molto
                   simile ad un arco di pietre che, destinato a cadere se le pietre non si reggessero a
                   vicenda, proprio per questo resta in piedi.

                                                                              Seneca, Epistole a Lucilio, l. 15, 94

                   Buon inizio d’anno a tutti.

                                  Sd             1   n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
Sd 5
gennaio 2019 • yNNO LXIV
© Editrice La Scuola

                                                                          editoriale
Direttrice: Caterina Lazzarini                                            Un unico, tutto ciò che vedi...
Vicedirettore: Mario Falanga
                                                                          Caterina Lazzarini                                  1
Comitato scienti co: Raffaele Ciambrone (Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Piergiuseppe Ellerani (Università del Salento, Lecce)
Mario Falanga (Libera Università di Bolzano)
Luigi Dei (Rettore Università di Firenze)
Nicola Incampo (Ufficio scuola e pastorale
scolastica Diocesi di Tricarico)
                                                                          osservatorio
                                                                          pedagogico e didattico
Patrizia Marletta (Centro di Audiofonologia, Roma)
Paolo Nitti (Università degli Studi dell’Insubria, Varese)
Livia Romano (Università degli Studi di Palermo)                          Una giornata senza zaino
Domenico Simeone (Università Cattolica del Sacro                          Sabrina Zanoni                                     4
Cuore, Milano)
Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro
Cuore, Piacenza e Brescia)
Stefania Pagliara (Università Cattolica del Sacro
Cuore, Milano)
Gian Enrico Manzoni (Università Cattolica del Sacro
Cuore, Brescia)

Redazione: Marco Angeletti

Impaginazione: Carlo Zaccheddu

Segreteria di Redazione: Michela Berardi
                                                                          rubriche
Progetto gra co: Studio Mizar, Bergamo
                                                                          Prendiamoci in parola
Copertina: Apotema, Milano
                                                                          Un futuro ecosostenibile:
Referenze fotogra che: Archivio Editrice La Scuola,
ICP online, Shutterstock
                                                                          la green economy
                                                                          Elisabetta Sergio                         6
Mensile di problemi e orientamenti per la scuola
Secondaria di I grado ‒ Anno LXIV ‒ Direttore re-
sponsabile: Caterina Lazzarini ‒ Autorizzazione del
Tribunale di Brescia n. 100 del 3-10-1955.
ISSN 0036-9861                                                            CLIL scienze
I contributi della rivista sono sottoposti a procedi-
mento di revisione tra pari a doppio cieco anonimo.
                                                                          Conservazione dell’energia
                                                                          meccanica totale - Physics
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SCUOLA S.p.A., 25121 Brescia, via A. Gramsci, 26 ‒ Co-                    works and we are still
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                                                                          alive!
                                                                          Flaminia Malvezzi         9
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(10 fascicoli digitali): € 30,00
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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
                                                                          Al passo di ciascuno
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                                                                          Marina Bottacini         12
del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico
dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto
dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n.
633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere                     Normativa
professionale, economico o commerciale o comun-
que per uso diverso da quello personale possono es-                       Piano Triennale
sere effettuate a seguito di specifica autorizzazione
rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizza-                       dell’Offerta Formativa
zioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta                      in SIDI
Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@
clearedi.org e sito web www.clearedi.org
                                                                          Elena Lazzari, Mario Falanga            14

                                                                                   Sd           2        n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
scuola in atto
Religione cattolica 16
Matteo Colosio, Luciano Pace,
Federica Zoli

Italiano                             21
Elisa Dagnino, Maria Adelaide Pino

Italiano L2                          27
Paolo Nitti

Inglese                              29
Caterina Pavesi

Francese                             32
Giovanni Favata

Tedesco                              35
Anita Groeger

Spagnolo                             38   Geografia                               45
Paolo Nitti                               Marcello Meinero

Storia                               41   Matematica                              49
Cinzia Cavalli                            Giulia Bernardi

                                          Scienze                                 53
                                          Francesco Epifani

                                          Tecnologia                              56
                                          Elisabetta Pozzi

                                          Arte e immagine                         61
                                          Renato Pegoraro

                                          Musica                                  64
                                          Fabio Perrone

                                          Educazione fisica                       66
                                          Manuela Valentini, Samantha Cremonesi

                                                      Sd         3      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
osservatorio
                                      pedagogico e didattico

Una giornata senza zaino
                                                                                                                       Sabrina Zanoni

                                                                                                     Docente di tedesco, IC Mazzano

                                                                                           gli alunni sono costretti a andare a
                                                                                           scuola con zaini così pesanti, simbolo
                                                                                           di una scuola, come dicono i pro-
                                                                                           motori di questo modello scolastico,
                                                                                           formalistica, libresca e nozionistica?
                                                                                           Perché non lasciare in aula i propri
                                                                                           “strumenti di lavoro” – i libri – come
                                                                                           accade per la maggior parte degli im-
                                                                                           piegati?
                                                                                           L’idea è suggestiva e comporta, al di
                                                                                           là del gesto simbolico di eliminare lo
                                                                                           zaino, un ripensamento totale della
                                                                                           didattica e della strutturazione degli
   I presupposti                            in Toscana e che affonda le sue radici         ambienti.2
Il viaggio d’istruzione – o meglio la       verso la fine degli anni Novanta del           Noi nel nostro “piccolo” ci siamo limi-
“gita”, come amano chiamarla ancora         secolo scorso, quando in una scuola            tati a organizzare, vivere e far vivere a
i nostri studenti – è sicuramente uno       primaria di Lucca venne organizzata            una nostra classe seconda una gior-
dei momenti più attesi dell’anno sco-       una “Giornata della Responsabilità”            nata diversa, per permettere ai nostri
lastico. Capita però che per motivi         durante la quale si dimostrò che i             ragazzi un’esperienza nuova di scuola
contingenti (indisponibilità degli in-      bambini potevano organizzarsi re-              (intesa anche come edificio scolastico)
segnanti ad accompagnare, problemi          sponsabilmente senza l’intervento dei          e per (ri)motivarli al desiderio di co-
economici, difficoltà logistiche o altro)   docenti, se inseriti in spazi strutturati      noscere e sapere. Dobbiamo dire però
non si possa organizzare. È accaduto        e dotati di materiale adeguato.                che la progettazione e la realizzazione
anche per una nostra classe lo scorso       La prima formulazione organica del             di questa giornata è stata anche una
anno scolastico e non è stato un mo-        progetto “Scuola Senza Zaino” è del            bella occasione per rimotivare noi do-
mento facile quando lo abbiamo do-          2006, dal 2012 viene sostenuto dalla           centi, visto che ci ritroviamo sempre
vuto comunicare ai ragazzi. Abbiamo         Regione Toscana e nel 2018 il mo-              più spesso schiacciati tra le scadenze
però pensato a un modo per “risarcirli”     dello “Senza Zaino” è stato conside-           del famigerato “programma” (che in
della mancata occasione organizzando        rato come best practice in una ricerca         teoria non esiste più ma che in pratica
per loro, oltre a una bella uscita didat-   sulle didattiche innovative promossa           non ha mai completamente abbando-
tica sul territorio, una giornata senza     dall’OECD1.                                    nato il nostro modus operandi) e le
zaino. Siccome siamo un po’ estero-                                                        numerose incombenze burocratiche,
fili l’abbiamo chiamata No Schoolbag        I riferimenti teorici del Movimento
Day, senza sapere che esiste da tempo       Senza Zaino sono da ricercare nei
un’iniziativa analoga che si chiama più     classici della pedagogia, da Pesta-            1 Per saperne di più scuolasenzazaino.
                                            lozzi a Rousseau, da Dewey a Freinet             org
semplicemente “Senza Zaino Day”.
                                            e a Cousinet, da Steiner a Montessori,         2 Vedi a questo proposito la bella
                                                                                             sperimentazione della Didattica per
Abbiamo agito per “affinità elettive” o     fino a Bruner, Vygotskij, Gardner e
                                                                                             Ambienti Di Apprendimento (DADA) che
per “corrispondenza di amorosi sensi”       Sternberg. L’idea fondante del movi-             alcune scuole stanno portando avanti
– come direbbero i poeti – con un mo-       mento nasce invece da un’intuizione,             sul territorio italiano per valorizzarne il
dello di Scuola che è piuttosto diffuso     o meglio da un’osservazione: perché              sistema educativo, in scuoledada.it

                                                       Sd          4      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
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osservatorio
                                                pedagogico e didattico

rischiando così di sprecare energia ed      da noi docenti, ne hanno discusso e
entusiasmo che ci servirebbero invece       hanno trascritto le loro preferite su
per sperimentare nuovi percorsi.            alcuni cartelloni da appendere per
                                            i corridoi della scuola. Le hanno poi
   La giornata                              copiate anche su dei segnalibri che
                                            hanno costruito con il cartoncino da
Abbiamo suddiviso la mattina in due
                                            distribuire a tutti gli studenti al mo-
blocchi, di due e tre ore rispettiva-
                                            mento dell’uscita (l’affissione dei car-
mente.
                                            telloni e la distribuzione dei segna-
Nelle prime due ore del primo blocco
                                            libri non è però potuta avvenire per
i ragazzi hanno lavorato nell’aula di
                                            problemi organizzativi sorti all’ultimo
Arte a un progetto collegato all’uscita
                                            momento).
didattica che avrebbero fatto di lì a
poco con il materiale fornito dalla         È stata una mattinata trascorsa “ in
docente.                                    leggerezza” che, come ci insegna
Il tema del secondo blocco – le re-         Calvino, non è sinonimo di superfi-
stanti tre ore – consisteva nella let-      cialità. I ragazzi erano entusiasti del
tura e gli “accompagnatori” erano i         privilegio di poter andare a scuola
docenti di Lettere e Geografia. I ra-       senza zavorre, solo con la tracolla
gazzi sono rimasti nella loro consueta      per la merenda, come si fa quando si
aula organizzata però con una diversa       va al cinema o a teatro, in un luogo
disposizione dei banchi.                    di piacere insomma, e leggere l’invi-
Nella prima ora hanno commentato            dia negli occhi dei loro compagni di
alcune fotografie a tema proiettate         scuola li ha resi ancora più orgogliosi.
alla LIM e hanno letto alcuni brani         Dobbiamo ammettere che un inter-
(forniti su fotocopia dal docente) che      vento così sporadico non è riuscito
riguardavano l’esperienza del leggere       a produrre effetti importanti e dura-
raccontata da diversi autori famosi.        turi, ma siamo convinti di aver fatto
Nella seconda ora hanno fatto dei           un piccolo passo assieme ai nostri
giochi a quiz di carattere letterario       ragazzi nella direzione di un modo
divisi in due squadre sul modello           “altro” di vivere la scuola e tracce
della trasmissione televisiva “Per un       positive di questo seppur brevissimo
pugno di libri”.                            percorso sono rimaste anche in noi
Nella terza ora infine hanno ascoltato      docenti che abbiamo organizzato il
alcune frasi sulla lettura scelte e lette   progetto.

                                                      Sd           5     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
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                                                     Prendiamoci in parola

Un futuro ecosostenibile:                                                                                            Elisabetta Sergio

la green economy                                                                                                 Docente di Lettere
                                                                                                        scuola secondaria di I grado

   Premessa                                                      PROPOSTA DIDATTICA
Continuiamo in questo numero della rivista la nostra rifles-     Osserva le seguenti immagini relative alla biodiversità e
sione sui temi del rispetto e della sostenibilità ambientali.    scrivi accanto a ciascuna di esse una didascalia o una tua
Nell’articolo precedente (“Scuola e Didattica”, n°4, p. 7) ab-   ri essione. Ricordati che la biodiversità è un valore ag-
biamo sostenuto che futuro e tecnologia sembrano parlare         giunto e non solo in ecologia!
la stessa lingua, mostrando grande sensibilità all’ambiente
circostante.
Le proposte suggerite dalla green econom (“economia
verde”) sono svariate ed è bene conoscerle per tenerci
aggiornati circa le soluzioni proposte per l'ottimizzazione
del consumo energetico e dello sfruttamento delle risorse
naturali.
Abbiamo consultato GreenSt le per trovare le ultime no-
vità, le ricerche, le normative e le proposte di legge sulla
green economy; in questo mese analizzeremo il signifi-
cato di diverse parole come: bioeconomia, permacultura
in particolare, ma anche energia, biodiversità, plastica
biodegradabile…

   La parola: “Bioeconomia”
Con il termine “bioeconomia” si indica una teoria econo-
mica che ha come obiettivo la sostenibilità ecologica e
sociale.

PROPOSTA DIDATTICA
Il prefisso bio- è la prima parte di parole composte col
significato di vita, come “essere vivente”, “che vive”...
Ricerca sul dizionario il signi cato delle seguenti parole e
per ciascuna riporta un esempio.
Biodegradabile – bioingegneria – biogenia – biotecnologia
– biogeografia – biologia – agrobiotecnologia – bioinfor-             La parola: “Permacultura”
matica
                                                                 Il termine “permacultura” (contrazione di permanent agri-
                                                                 culture) è una pratica antropizzante, ovvero basata sull’in-
   La parola: “Biodiversità”                                     tervento dell’uomo, finalizzata a progettare e gestire pae-
“Biodiversità” significa diversità biologica. Si riferisce       saggi naturali per soddisfare i bisogni della popolazione.
quindi a quel complesso sistema di organismi viventi dalle       Un metodo incentrato su salvaguardia dell’ambiente e cen-
diverse forme e che abitano nei rispettivi ecosistemi. Ne        tralità dell’agricoltura, e sulla convinzione che una cultura
fa parte l’intera variabilità biologica, ovvero geni, specie,    umana non possa sopravvivere a lungo senza la base di
nicchie ecologiche ed ecosistemi.                                un’agricoltura sostenbile.

                                                      Sd          6     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
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                                                                        Energie molto... alternative
                                                                   Leggiamo i due brani seguenti.

PROPOSTA DIDATTICA
 1 Rispondi alle seguenti domande utilizzando il dizionario.
Che cosa significa il termine “antropizzato” in ecologia? Da
che cosa deriva?
Perché possiamo dire che “antropizzato” è una parola po-
lisemica?
 2 Tutti i progetti di permacultura sono differenti nelle tec-
niche adottate, ma hanno in comune una base etica e delle
linee guida comuni (di seguito ti vengono fatti alcuni esempi,
aventi come fonte wikipedia). Ricercane altre consultando
internet nel laboratorio informatico.
● «Cura della terra, cioè il riconoscimento del valore dei si-
   stemi naturali. Gli interventi umani saranno quindi volti a
   non danneggiare o a ripristinare gli equilibri ambientali.»
● «Cura degli esseri umani, anche se rappresentano una
   minima parte nella totalità dei sistemi viventi. Viene va-      Brano 1. Energia: ecco la bicicletta che può alimentare
   lutato di fondamentale importanza soddisfare bisogni            una casa
   fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro         Soddisfare il bisogno di energia elettrica è diventata
   soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche       un’esigenza molto importante nell’ambito della vita
   distruttive su larga scala. Limitando il consumo ai bisogni     contemporanea. Non si tratta però soltanto della necessità
   fondamentali è possibile condividere le risorse in eccesso      di provvedere all’alimentazione degli elettrodomestici e degli
   in modo equo con tutti.»                                        altri dispositivi elettrici della casa.
 3 Recuperiamo alcuni consigli suggeriti da David Holmgren
                                                                   L’esigenza è anche quella di avere a disposizione delle fonti
                                                                   di energia alternative, che si caratterizzino per essere pulite
legati al concetto di permacultura (fonte wikipedia). Fai una
                                                                   e per la possibilità che danno di risparmiare sui consumi.
tua ri essione su ciascun consiglio.
                                                                   In questo senso potrebbe avere un certo riscontro
● «Raccogli e conserva l'energia (prepara il fieno finché c'è il
                                                                   l’invenzione di un imprenditore, che ha messo a punto la
  sole) Raccogliere e conservare l'energia è alla base di tutte
                                                                   bicicletta in grado di produrre 24 ore di energia per la casa
  le culture umane e non. Per energia si intende tutto ciò         soltanto con un’ora di pedalata.
  che può essere immagazzinato e/o mantenuto in buono              La bicicletta, completamente ecosostenibile, riesce a
  stato e che è fondamentale per la sopravvivenza di una           trasformare l’energia cinetica in energia elettrica.
  comunità/cultura.»                                               Chi la utilizza può dedicarsi alla generazione dell’energia
● «Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili (Lascia che la    in qualsiasi momento. Basta pedalare e l’energia viene
  natura faccia il suo corso).»                                    trattenuta da una batteria. Poi si può usare in qualunque
● «Non produrre rifiuti (Il risparmio è il miglior guadagno).»     situazione. Già l’invenzione è stata diffusa in India ed è stata
● «Usa e valorizza la diversità.»                                  utilizzata a loro vantaggio da alcune famiglie, ma anche da
● «Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo (biso-         piccole aziende.
  gna vedere le cose non solo per come sono ma anche per
                                                                                                                        (fonte GreenStyle.it)
  come saranno). Sfruttare i cambiamenti a proprio favore.»

                                                        Sd          7      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
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Brano 2. Elettricità dalle lacrime: piangere servirà a
qualcosa
Si può produrre energia elettrica dalle lacrime e da altre
secrezioni del corpo, come ad esempio la saliva. Gli scienziati
irlandesi dell’Università di Limerick hanno messo a punto una
nuova tecnica davvero curiosa e allo stesso tempo interessante.
Tutto è possibile grazie ad una proteina che si chiama lisozima.
Quando viene posta sotto pressione, riesce a generare
elettricità. I ricercatori ipotizzano che, se potessimo raccogliere
tutta questa energia in maniera efficace, potremmo ricavare una
nuova fonte energetica da sfruttare in moltissime applicazioni.
La lisozima è presente nelle lacrime, nella saliva, nel latte, nel
muco e nei bianchi d’uovo. Si tratta di un enzima che aiuta
a rompere le pareti delle cellule batteriche. Nella sua forma
cristallizzata può essere manipolata per produrre energia
elettrica…
                                             (fonte GreenStyle.it)
                                                                      PROPOSTA DIDATTICA
PROPOSTA DIDATTICA                                                     1 Leggi i titoli seguenti e ricerca informazioni più detta-
                                                                      gliate su queste curiosità.
1 Scrivi tre parole derivate dal termine energia .
 2 Quanti tipi di energia conosci? Riporta cinque tipologie,
                                                                          ●   Arriva la plastica vegetale che allunga la vita degli or-
utilizzando il dizionario. Esempio: energia del vento.                        taggi.
                                                                          ●   Plastica biodegradabile: arriva quella prodotta dalla
 3 Sul tuo quaderno fai un esempio di…                                        fecola di patate.
energia rinnovabile - energia non rinnovabile - energia                   ●   Scoperta la plastica che può essere riciclata all’infinito.
inquinante                                                                ●   Bio-plastica naturale prodotta dall’olio di frittura.
 4 Ricerca sul tuo dizionario il signi cato delle seguenti
                                                                          ●   Asfalto dai rifiuti in plastica: il Ghana punta sul riciclo.
parole, relative all’energia.                                             ●   Da rifiuti a carburante per aerei, il Regno Unito stanzia
Estrazione - accumulazione - sfruttamento - trasporto                         24 mln di euro.
fotosintesi
                                                                       2 Il termine “plastica” sta a indicare una sostanza ca-
 5 Quali possono essere le azioni relative al termine “ener-          pace di acquisire e conservare qualsiasi forma, arte del
gia?” Esempio: produrre, generare, ricavare… Ricercane al-            modellare. Deriva dal greco plassein, “formare”, “pla-
tre utilizzando il dizionario.                                        smare”…
                                                                      Scrivi cinque aggettivi quali cativi riferibili al termine
    Parliamo di plastica                                              plastica. Ad esempio: artificiale, sintetica…
                                                                       3 Scrivi cinque verbi relativi al termine plastica.
Proposte innovative per la plastica
                                                                      Ad es. testare - analizzare…
L’ambiguità di certi prodotti di plastica è quella di avere una
capacità di durata di oltre 450 anni e un periodo di utilizzo di       4 Spiega, utilizzando il dizionario, il signi cato delle
circa 20 minuti.                                                      seguenti espressioni o modi di dire:
Varie sono le soluzioni che sono state escogitate in questi           essere fatto di plastica - faccia di plastica - labbra di
ultimi tempi per mettere a punto la plastica biodegradabile.          plastica - plasticoso
Il problema dell’inquinamento determinato dalla plastica sta
assumendo dimensioni molto ampie, se pensiamo a quanto
tempo occorra prima che la plastica dei nostri rifiuti venga
smaltita efficacemente.
                                            (fonte GreenStyle.it)

                                                           Sd         8         n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                                        CLIL scienze

Conservazione dell’energia
meccanica totale - Physics
works and we are still alive!                                                                                             Flaminia Malvezzi

                                                                                                    Assistente alla direzione scientifica
                                                                                                della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica

                                             Per parlare di conservazione dell’e-                  Un po’ di ripasso
                                             nergia meccanica totale possiamo
                                             in parte rifarci alle sue lezioni. Così          Energica cinetica È l’energia di mo-
                                             capiremo come mai ha pronunciato                 vimento, ha come unità di misura,
                                             «Physics works and I am still alive».            nel Sistema Internazionale, il Joule e
                                                                                              come formula matematica:

                                             «Physics works and I am still alive» is
                                             the final sentence taken from the Physics
                                             lesson taught by Prof. Walter Lewin, in
                                             relation to the conservation of mechanical
                                             energy. Walter Hendrik Gustav Lewin              Energica potenziale È l’energia di po-
                                             was born in The Hague on January                 sizione, ha come unità di misura, nel
                                             29th 1936 and he is an astrophysicist            Sistema Internazionale, il Joule e, nel
                                             who has been living in US since very             caso in cui l’unica forza agente sia la
                                             long time. Professor of physics at the           forza di gravità, ha come formula:
                                             Massachusetts Institute of Technology
                                             (MIT), he is well known for his teaching
                                             activities, for which he was awarded
                                             several prizes. Although criticized
   Un insegnante sopra                                                                                   m= massa
                                             because of some unethical behaviour, his
le righe                                     scientific stature is undeniable and, in                    g= accelerazione di gravità
                                                                                                         h= altezza
«Physics works and I am still alive» è       relation to the didactics of physics, he
la frase finale della lezione di Fisica      has been publishing books and uploading          Pensiamo adesso a un oggetto la-
tenuta dal Prof. Walter Lewin, sulla         video-lessons for many years, which              sciato cadere da una certa altezza h
conservazione dell’energia meccanica.        are certainly very effective, to the point       e con velocità iniziale nulla, in quanto
Walter Hendrik Gustav Lewin è nato a         that he has become a sort of physics web         esso parte da fermo. Cadendo, il
L’Aia il 29 gennaio 1936 ed è astrofisico,   star. In the present lesson about the            corpo aumenta la sua velocità, e di
                                             conservation of total mechanical energy
olandese, naturalizzato statunitense.                                                         conseguenza aumenta la sua energia
                                             we can partly refer to his lessons. We will
Docente di fisica al Massachusetts                                                            cinetica. Tuttavia, noi sappiamo che,
                                             understand why he said «Physics works
Institute of Technology (MIT), è molto                                                        quando si parla di energia, «nulla si
                                             and I am still alive».
noto per la sua attività di insegna-                                                          crea e nulla si distrugge». Quindi, se il
mento, per la quale ha anche ricevuto                                                         corpo sta acquisendo energia cinetica,
diversi premi. È un personaggio eclet-                                                        vuol dire che sta perdendo un’altra
tico che ha pubblicato numerosi libri                                                         forma di energia, ovvero quella poten-
e caricato in rete video-lezioni sicu-                                                        ziale. Infatti, guardando le formule, la
ramente molto efficaci e che lo hanno                                                         velocità aumenta, quindi “E” aumenta,
reso una sorta di star del web della                                                          mentre l’altezza diminuisce quindi
fisica.                                                                                       “Ep” diminuisce.

                                                        Sd            9      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
Il principio di conservazione dell’e-               Qualche esempio
nergia meccanica afferma che la
somma dell’energia potenziale totale             Le montagne russe
e dell’energia cinetica di un corpo,             Supponiamo di partire con il va-
ossia quella che viene chiamata l’e-             goncino da fermi, quindi con ve-
nergia meccanica totale, rimane co-              locità zero, da un’altezza h. Pos-
stante, istante per istante, in assenza          sediamo un’energia potenziale
di forze non conservative.                       che possiamo quantificare con
                                                 la formula mgh (“m” è la no-
                                                 stra massa sommata a quella
Let’s take into consideration the free fall      del carrellino, “g” è l’accelera-
motion, in which an object is dropped            zione di gravità sulla Terra, “h”
from a certain height with zero initial          è l’altezza da cui partiamo).
speed. It is a common experience that,
                                                 Spendiamo questa energia
when falling, the body increases its
                                                 iniziale mano a mano che il vagone scende verso il basso,
speed, i.e. increasing its kinetic energy.
                                                 acquistando energia cinetica. Se poi le montagne russe presentano nuovamente
However, it is well known, when talking
                                                 una salita, noi riusciremo ad arrivare in cima solo se l’altezza è pari a quella
about energy, that «nothing is created
                                                 che avevamo all’inizio. Altrimenti non avremmo energia sufficiente per superare
and nothing is destroyed». So, if the body
is increasing its kinetic energy, it is indeed   quell’altezza, a meno che la velocità di partenza fosse diversa da zero.
losing another form of energy, which is its
potential energy. In fact, looking at the        Il pendolo
formulas, the speed increases, therefore         Incontriamo il nostro Walter
E increases, while the height decreases,         Lewin con un esperimento che si
therefore Ep decreases.                          può fare in classe agevolmente
The conservation of mechanical energy            e in sicurezza. Nelle sue lezioni
implies that the sum of potential                il professore prende un grosso
energy and kinetic energy, which is              pendolo come in figura, lo po-
called total mechanical energy, has got          siziona sotto il suo mento e lo
the same numerical value during the              lascia andare facendo atten-
free-fall motion, in the absence of non-         zione a non imprimere velocità
conservative forces.                             iniziale. È importantissimo che
                                                 la velocità iniziale sia nulla se
                                                 non si vuole essere schiac-
                                                 ciati dal pendolo di ritorno. E
                                                 infatti, poiché l’energia meccanica iniziale è solo
                                                 mgh, tornando indietro l’oggetto si ferma proprio contro il mento del professore,
                                                 senza fargli alcun male. E sotto gli occhi sbigottiti dei suoi studenti.
                                                 In laboratorio di fisica si può ripetere l’esperimento con un piccolo pendolo,
                                                 funziona benissimo. E il professor Lewin alla fine della lezione dice: «Physics
                                                 works and I am still alive!».

                                                    Written test - Fill in the table
                                                                           Initial   Initial     Kinetic     Potential Total mechanical
                                                                           height    speed       energ        energ         energ
                                                                           15 m         0
                                                                           15 m      2 m/s
                                                  Roller coaster*
                                                                           50 m         0
                                                                           50 m      2 m/s
                                                  Si Flags Magic
                                                                           126 m        0
                                                  Mountain (California)

                                                 * Take as total mass 150 kg, which includes cart and children on board.

                                                           Sd         10      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                            %   @
                                       Aa             Per un pugno di App

Imparare con le app                                                                                                    Luca Piergiovanni

                                                                                                     Docente di Lettere ed esperto di
                                                                                                      Tecnologie dell’apprendimento

   Premessa                                 l’app crei una narrazione coerente,            di relazioni parasociali mediante l’uso
                                            con pochi elementi di distrazione.             di personaggi sullo schermo.
Nell’Apple Store, in Google Play e          Aspetti troppo astratti o di fantasia          Le app, in definitiva, soprattutto
in tutte le altre piattaforme che of-       potrebbero compromettere la capa-              quelle di tipo educational, non do-
frono app per dispositivi mobili, di        cità di elaborazione cognitiva, mentre         vrebbero mirare soltanto all’aspetto
applicazioni educational ce ne sono         l'impegno e la concentrazione sono             più ludico dell’apprendimento; se è
a migliaia. Ma quando un’app può            supportati dall'interazione contin-            vero che alla base di una interioriz-
dirsi davvero utile dal punto di vista      gente, come quando un’app risponde             zazione di contenuti c’è un momento
didattico? Quali parametri possiamo         immediatamente a un’azione intra-              ludico, il tutto non deve tramutarsi
applicare per selezionare quelle che        presa dallo studente. Se il ragazzo            in puro intrattenimento. Studiare ri-
possono essere di aiuto al nostro           riesce a impegnarsi con coerenza e             chiede fatica, rigore, impegno e quindi
mestiere di insegnanti e permetterci        concentrazione in un compito, poi              le app educational dovrebbero garan-
di migliorare i processi di apprendi-       ne trarrà dei vantaggi poiché proverà          tire tutto questo: interazione guidata,
mento degli alunni?                         piacere e soddisfazione nel portare            concentrazione, contestualizzazione e
I ricercatori di Science of Learning,       a termine quel compito (motivazione            responsività.
guidati da Kath Hirsh-Pasek, si sono        intrinseca). Al contrario, l’eccesso di        Riflettiamo su tutti questi aspetti
chiesti quando uno strumento così           premi finisce quasi sempre per smi-            quando scegliamo un’app educational
duttile e intuitivo come un’app possa       nuire gli obiettivi educativi a cui mira       da portare in classe, anziché seguire
ritenersi educativo e nel rispondere        quella specifica app.                          le mode dell’ultima uscita!
a questa domanda così importante
hanno elaborato delle linee guida,                                                         Secondo voi, quali caratteristiche
                                                Responsività dell’app
che noi cercheremo di arricchire e di                                                      deve avere un’app per definirsi vera-
implementare con nuovi e interessanti       Un apprendimento si dice signi ca-             mente educativa?
indicatori.                                 tivo quando è inserito in un contesto          Comunicatelo tramite i social e l’ha-
                                            che ha valore per colui che apprende:          shtag #PerunPugnodiApp, grazie!
   Il grado di interazione                  un’app educativa studiata per svilup-
                                            pare insieme allo studente contenuti
Un primo elemento da tenere in con-         collegati alle sue esperienze quoti-
siderazione è il “grado di interazione”     diane, utili per costruirsi dei modelli
che l’app, tramite le sue funzioni, ri-     replicabili nella vita di tutti i giorni,
esce a innescare nello studente. Le         risulterà sicuramente di alto valore
azioni come l'attivazione delle fun-        formativo.
zioni base del touch screen non sono        La “responsività” di un’app, intesa
sufficienti per creare un livello di at-    come la capacità di adattare il proprio
tività tale per cui l’alunno possa pro-     contenuto allo stile e al ritmo di ap-
cedere secondo i propri ritmi di ap-        prendimento di uno studente, è forse
prendimento e con il pieno interesse        di per sé limitata, ma gli sviluppatori
e coinvolgimento.                           potrebbero concentrarsi su alcune
Sappiamo bene come il concetto di           funzioni che favoriscono un appren-
multitasking, spesso sbandierato per        dimento di tipo collaborativo o anche
promuovere la diffusione di disposi-        sociale, come ad esempio la co-co-
tivi tecnologici nelle scuole, in realtà    struzione di documenti o lo sviluppo           1 Vedi J. Medina, Il cervello. Istruzioni per
non esista1. In virtù di ciò, è bene che                                                     l’uso, Boringhieri 2014.

                                                       Sd          11     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                                      Al passo di ciascuno

Verificare l’apprendimento
                                                                                                                       Marina Bottacini

                                                                                                                  Docente di Lettere
                                                                                                 scuola secondaria di I grado, Verona

    La verifica
La parola chiave che vogliamo consi-
derare oggi è veri ca.
Il momento della verifica è sempre un
momento delicato del processo di in-
segnamento-apprendimento.
Verificare significa “accertare la ve-
rità”, pertanto la verifica non può
esimersi dal fare chiarezza su quanto
l’alunno ha appreso.
Ma accertare la verità significa anche
individuare le risultanze di un pro-
cesso in riferimento agli obiettivi di un
percorso, progettato, condotto e con-
cluso parzialmente o completamente.
Il percorso, progettuale in relazione
al curricolo previsto è comune per gli
alunni che seguano la programma-
zione di classe e per quelli per i quali    La durata della prova e gli strumenti          nella soluzione del compito; vice-
è prevista una programmazione diffe-        forniti per svolgerla sono altri ele-          versa le prove non strutturate hanno
renziata. Ciò, in quanto si prevede, in     menti che concorrono alla definizione          il limite di non consentire una totale
base a un’osservazione iniziale, (che       della stessa.                                  omogeneità di valutazione anche se
può essere strutturata attraverso dif-      Due elementi sono, invece, imprescin-          questo problema viene attenuato
ferenti modalità: griglia di osserva-       dibili per rendere una prova di verifica       molto con l’utilizzo di griglie di va-
zione, test, prove orali o scritte…) la     tale: la validità e l’attendibilità.           lutazione predisposte dai docenti di
scelta di percorsi in relazione a quanto    Per validità si intende il fatto che la        un ambito disciplinare, concordate e
proposto dalle Indicazioni Nazionali in     prova verifichi esattamente il rag-            condivise che possano applicarsi a
riferimento all’anno di corso e al ciclo    giungimento dell’obiettivo proposto            determinate tipologie di prove scritte.
d’istruzione, adattando le proposte         attraverso il percorso effettuato; l’at-       Per considerare al meglio le abilità,
e la metodologia alle caratteristiche       tendibilità si riferisce alla possibilità      le conoscenze e le capacità, che si
peculiari della classe (le individualità    di proporre in altre situazioni la prova       esprimono attraverso stili di appren-
degli alunni) e dei differenti contenuti    stessa e ottenendo la stessa efficacia         dimento differenti, è necessario pro-
della materia da insegnare.                 valutativa. Solo rispettando tali pre-         porre nel corso dell’anno, quando
Alcune delle caratteristiche della          supposti è possibile misurare l’ap-            possibile e in relazione alle diverse
prova di verifica, attraverso cui il do-    prendimento in modo corretto.                  abilità degli alunni, prove di verifica
cente assume elementi utili per la ve-      Le prove oggettive, come sappiamo              diversificate sia per tipologia (prove
rifica degli apprendimenti, sono ine-       sono in grado di fornire una maggiore          orali, prove scritte e prove pratiche)
renti la tipologia della prova (orale,      attendibilità, ma non consentono, ad           sia per struttura (quesiti, abbina-
scritta e pratica) e la modalità con cui    esempio, di comprendere la strategia           menti, sintesi, cloze…).
essa viene somministrata (cartacea,         utilizzata per arrivare alla soluzione         Affinché la verifica possa essere ac-
digitale ecc.).                             dei quesiti o l’utilizzo della creatività      cettata serenamente, è necessario che

                                                       Sd          12     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                                      Al passo di ciascuno
obiettivi, attività, metodi, osservazioni   Questo problema può essere in parte             consente inoltre di non far cadere
siano stati scelti, predisposti, curati     risolto richiamando gli argomenti già           nell’oblio le conoscenze.
e, quando possibile, condivisi, con i       trattati all’inizio di ogni lezione e svi-      Inoltre, secondo alcune ricerche psi-
nostri alunni, anche quando pensiamo        luppando alla fine una breve sintesi            cologiche, si apprende meglio quando
non siano in grado di comprendere           di quanto esposto nel corso della le-           si conosce in anticipo il percorso che
appieno il significato dell’esplicitare     zione, la ripetizione consente infatti di       verrà svolto e su che cosa verteranno
le nostre intenzioni.                       fissare nella memoria a lungo termine           le verifiche alla fine del processo. Ciò
                                            i concetti già appresi. Il fatto di richia-     predispone gli studenti in modo pro-
  Quanto dura ciò che                       mare di tanto in tanto alla memoria             attivo verso il compito da svolgere in-
studiamo?                                   ciò che si è appreso per “riutilizzarlo”,       fluenzandone i risultati.
Un problema aperto è quello relativo
alla persistenza degli apprendimenti.
La verifica di un apprendimento,
anche quando si conclude positiva-
mente, è garanzia di un apprendi-
mento duraturo?
Per ottenere una conoscenza che
persista nel tempo sono sufficienti le
prove che proponiamo in itinere o a
fine percorso?
In alcuni casi da un anno scolastico
all’altro (a distanza di pochi mesi) ci
accorgiamo che alcune conoscenze
che pensavamo, a seguito di prove di
verifica, consolidate, in realtà, risul-
tano frammentarie o addirittura as-
senti.

                                                       Sd           13     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                                     Normativa

Piano Triennale dell’Offerta
Formativa in SIDI                                                                                                         Elena Lazzari

                                                                                                                     Dirigente scolastica

   Premessa                                   Principali elementi                        proposte. In questa sezione è pre-
Le scuole stanno affrontando la predi-
                                           innovativi                                    sente inoltre un’area dedicata alla
sposizione del Piano Triennale dell’Of-    La piattaforma resa disponibile nel           descrizione della progettualità rife-
ferta Formativa (PTOF) 2019-2022 ac-       portale SIDI per strutturare il PTOF          rita all’Alternanza Scuola-Lavoro e a
compagnate per la prima volta da una       prevede cinque sezioni:                       quella riferita alla realizzazione del
struttura di riferimento messa a di-       ● La scuola e il suo contesto                 Piano Nazionale Scuola Digitale. Nella
sposizione a partire dal 17 ottobre su     ● Le scelte strategiche                       sezione terza è poi prevista un’area in
una piattaforma realizzata all’interno     ● L’offerta formativa                         cui devono essere descritte le azioni
del portale SIDI.                          ● L’organizzazione                            per l’inclusione scolastica in ottem-
La nota ministeriale 17832 del 16 ot-      ● Il monitoraggio, la verifica e la ren-      peranza a quanto previsto nel d.lgs.
tobre 2018, nel rendere nota l’impor-         dicontazione                               n. 66/2017. Più scontata la presenza
tante novità, precisa che l’obiettivo      La prima sezione contiene i dati che          in questa sezione di un’area dedicata
della piattaforma PTOF è quello di         la scuola ha inserito nel Rapporto di         alla valutazione degli apprendimenti
«sostenere le attività delle istituzioni   Autovalutazione (RAV), dati che ven-          strutturata in coerenza con quanto
scolastiche con alcuni strumenti co-       gono mostrati ma che possono essere           previsto dal d.lgs. n. 62/2017 dunque
muni di riferimento per l’autovaluta-      modificati.                                   con spazio per la descrizione dei cri-
zione (RAV), il miglioramento (PDM),       La seconda sezione contiene i dati in-        teri per l’ammissione o la non am-
la progettualità triennale (PTOF), la      seriti nel Piano di Miglioramento, ma         missione alla classe successiva, per
rendicontazione sociale (RS)».             anch’essi possono essere modificati           l’ammissione o la non ammissione
È pertanto evidente come il Piano          attraverso un’opportuna interlocu-            all’Esame di Stato.
dell’Offerta Formativa introdotto          zione con il NIV (Nucleo Interno di           Nella sezione dedicata all’organizza-
dall’art. 3 del DPR 275/1999, succes-      Valutazione) finalizzata a aggiornare         zione è presente anche uno spazio
sivamente reso triennale e rinnovato       i traguardi e le azioni per il nuovo          dedicato alla descrizione delle Reti a
nel contenuto dall’art. 1, comma 14        triennio. Gli aggiornamenti saranno           cui la scuola aderisce o che la scuola
della L. n. 107/2015, sia un documento     poi automaticamente visualizzabili            promuove. Qui è inoltre previsto l’in-
che deve essere coerente con il ciclo      all’interno del RAV che sarà reso di-         serimento del Piano di Formazione
di valutazione delle istituzioni scola-    sponibile al termine dell’anno scola-         del Personale docente e del Personale
stiche inaugurato dal DPR n. 80 del 28     stico per l’aggiornamento.                    ATA.
marzo 2013. La nota chiarisce che l’u-     La sezione terza è quella che più ri-         La sezione 5 costituisce l’area all’in-
tilizzo dello strumento per l’informa-     prende i contenuti del POF tradizio-          terno della quale sarà possibile ot-
tizzazione del PTOF non costituisce un     nale prevedendosi al suo interno il           temperare all’obbligo di rendiconta-
obbligo, ma è oggetto dell’autonoma        riferimento alle attività curricolari e       zione sociale previsto dal citato DPR
scelta di ciascuna scuola.                 di ampliamento dell’offerta formativa         80/2013 come l’ultima fase del pro-

                                                     Sd          14     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche
                                                       Normativa
cesso triennale di autovalutazione,                                                           e per il conferimento e la rinnova-
                                               Natura giuridica                               zione degli incarichi di insegnamento
definizione degli obiettivi di miglio-
                                            del POF*
ramento, attivazione delle azioni di                                                          (art. 1, c. 80, L. n. 107/2015), coerente
miglioramento e monitoraggio delle          Il Piano dell’Offerta Formativa (POF)             con l´organico assegnato dall´Ufficio
stesse e infine rendicontazione, ossia      delle istituzioni scolastiche rientra             Scolastico Regionale (art. 1, c. 13, L. n.
rappresentazione ai portatori di inte-      nella categoria amministrativa dei                107/2015).
resse degli esiti ottenuti. Tale sezione    “piani e programmi”, cioè degli stru-             Le Istituzioni scolastiche, «con la par-
non è ancora accessibile.                   menti cui ricorre la pubblica ammi-               tecipazione di tutte le sue compo-
                                            nistrazione per la determinazione                 nenti» (art. 3, c. 1, D.P.R. n. 275/1999),
Il documento dopo il completamento
                                            dell’indirizzo politico.                          adottano ogni modalità organizzativa
è destinato a essere pubblicato su
                                            Il Piano obbliga soltanto gli organi              che sia espressione di autonomia pro-
“Scuola in chiaro” in modo da garan-
                                            che devono attuarlo e ha rilevanza                gettuale e sia coerente con gli obiet-
tire oltre alla funzione di progettualità
                                            giuridica verso terzi. Si tratta infatti          tivi generali e specifici di ciascun tipo
didattica, la funzione di strumento di
                                            di un provvedimento amministrativo                e indirizzo di studio, curando la pro-
comunicazione.
                                            ed è anche il più importante atto di              mozione e il sostegno dei processi in-
                                            programmazione dell’Istituzione sco-              novativi e il miglioramento dell’offerta
    Problematiche aperte                    lastica (R. Morzenti Pellegrini) e di in-         formativa.
Il format del PTOF, proposto sul por-       dirizzo dell’intera attività d’istruzione         Ciascuna scuola determina «nel Piano
tale SIDI, se da un lato consente attra-    e formazione. L’inadempimento com-                dell'offerta formativa, il curricolo ob-
verso un’elevata standardizzazione di       porta responsabilità disciplinare.                bligatorio per i propri alunni» (art. 8,
rendere comparabili i documenti delle       Il POF, di durata triennale (art. 3, c. 1,        D.P.R. n. 275/1999).
diverse istituzioni scolastiche, dall’al-   D.P.R. n. 275/1999), ha valenza plurima:          Il POF oltre a riflettere le esigenze
tro rischia di determinare un sostan-       è «documento fondamentale costitu-                del contesto culturale, sociale e eco-
ziale appiattimento e un’eccessiva          tivo dell'identità culturale e proget-            nomico della comunità locale nella
uniformità dei documenti stessi che         tuale delle istituzioni scolastiche»              quale opera la scuola, riconosce le di-
potrebbero rendere più ardua la ge-         che evidenzia «le esigenze didattiche,            verse opzioni metodologiche espresse
stione corretta delle informazioni da       organizzative e progettuali» (art. 1, c.          dalla professionalità dei docenti (art.
parte delle famiglie e degli studenti       5, L. n. 107/2015); «esplicita la proget-         3, c. 2, D.P.R. n. 275/1999), nel quadro
interessati alla lettura del PTOF nella     tazione curricolare, extracurricolare,            dello «sviluppo del metodo coopera-
fase dell’orientamento in entrata al        educativa ed organizzativa» (art. 3, c.           tivo» (art. 1, c. 3, L. n. 107/2015).
momento delle iscrizioni. Il linguaggio     1, D.P.R. n. 275/1999; art. 1, cc. 6 e 14); è     È garante del carattere unitario del
tecnico specialistico adottato e la pre-    documento pubblico (art. 1, c. 17, L. n.          sistema d’istruzione, della valoriz-
senza di sezioni di dubbio interesse        107/2015), e perciò è postato sul Por-            zazione del pluralismo culturale e
per la gran parte degli stakeholders        tale unico della scuola (art. 1, c. 136, L.       territoriale nonché della necessità
di riferimento delle scuole potreb-         n. 107/2015); è «consegnato agli alunni           di attivare azioni di continuità e di
bero non essere funzionali all’effica-      e alle famiglie all’atto dell’iscrizione»         orientamento, e infine, si pone come
cia complessiva dell’operazione intra-      (art. 3, D.P.R. n. 275/1999); è strumento         fondamentale strumento di governo
presa.                                      amministrativo per l´azione didattica             dell’unità scolastica.

                                                                                                               * a cura di Mario Falanga

                                                        Sd           15      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto
                                     Religione cattolica
                                     Percorso trasversale per le classi prima, seconda, terza

Con l’ostinazione di chi
non comprende: Giona
                                                                                           Matteo Colosio, Luciano Pace, Federica
                                                                                                                                     Zoli

                                                                                         Docenti di IRC presso la scuola secondaria

    Focus teologico*                             Traguardi di Sviluppo delle Competenze (TSC)
L’obiettivo di questa Unità di Appren-
                                                                 Sviluppo               Sviluppo                  Sviluppo
dimento è quello di condurre gli stu-
                                                                 disciplinare           creatività                relazionale
denti a riconoscere tre caratteri fon-                           (sapere)               (saper fare)              (saper essere)
damentali collegati al modo in cui Dio,
secondo la fede cattolica, si relaziona       Individuazione     Riconoscere            Apprezzare dal            Individuare tracce
con l’uomo: il tempo, la collaborazione       e TSC              i linguaggi            punto di vista            di questi linguaggi
e la pazienza. Questi tre elementi sono                          espressivi della       artistico, culturale      espressivi presenti
                                                                 fede (simboli,         e spirituale              in ambito locale,
fondamentali in ogni sacramento.
                                                                 preghiere, riti        questi linguaggi          italiano, europeo e
Alla luce del racconto della storia bi-                          ecc.).                 espressivi.               nel mondo.
blica del profeta Giona, simbolo di ogni
uomo che è incapace di comprendere il         Declinazione       Riconosce              Apprezza i                Individua tracce di
volere di Dio sulla sua vita, gli studenti    OA                 tre caratteri          tre caratteri             questi tre caratteri
verranno condotti a comprendere che                              fondamentali           fondamentali              del modo in cui
                                                                 con cui Dio si         dell’agire di Dio         Dio si relazione
il Dio di cui la Bibbia racconta ha i suoi
                                                                 relaziona all’uomo     attraverso il             all’umanità nella
tempi, cerca la collaborazione degli es-                         nei sacramenti:        confronto con             storia biblica di
seri umani e sa portare pazienza con                             il tempo, la           l’autismo e nel           Giona.
loro. Individuate le tracce di questi tre                        collaborazione e la    linguaggio dell’arte
elementi nel racconto di Giona, lo stu-                          pazienza.              culinaria.
dente potrà ri-apprezzarle a confronto
con il disturbo dell’autismo e nello
sperimentarle all’interno dell’arte cu-      l’applicazione TaskAbile, scandendo le             lettura e approfondimento di un
linaria.                                     sotto-attività per tempi, azioni colla-            racconto in cui la storia di Giona
                                             borative e pazienza necessaria. Infine,             è presentata nel suo essere in op-
   Compito in Situazione                     si organizzerà a scuola un momento                 posizione a un Dio capace di col-
(CIS)                                        apposito di festa per condividere i                laborare con lui dandogli tempo e
Ogni alunno dovrà, con l’aiuto di un         dolci degli studenti anche con altre               avendo pazienza.
qualche suo familiare, formulare la ri-      classi. Di fronte ad ogni dolce ci dovrà       ●   Divergenza (fase di esplorazione):
cetta di un dolce che lo rappresenti. Il     essere un foglio di spiegazione.                   spunti di approfondimento sull’au-
nome del dolce sarà: Il pane di Giona.                                                          tismo e sulle arti domestiche.
Una volta elaborata, la ricetta dovrà           Presentazione delle fasi                    ●   Mediaticità (fase di tematizza-
essere trasposta in un QrCode. I Qr-         di lavoro                                          zione): suggerimenti per l’utilizzo
Code verranno poi esposti in classe          Per far svolgere il CIS agli studenti,             di TaskAbile e di QrCode nella di-
e scambiati fra gli studenti. In questo      l’insegnante potrà avvalersi degli ap-             dattica dell’IRC.
modo ciascuno potrà cucinare il dolce        profondimenti e dei suggerimenti che           ●   Osservazione (fase di ri-appropria-
elaborato da un altro compagno/a.            seguono nelle prossime pagine. In                  zione): indicazioni per aiutare l’os-
Per documentare la realizzazione del         particolare, questa sarà la scansione.             servazione e la valutazione dei TSC
dolce, gli alunni potrebbero utilizzare      ● Narrazione (fase di evocazione):                 durante lo svolgimento dell’UdA.

* a cura di Luciano Pace

                                                        Sd          16     n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto
                                                  Religione cattolica

La narrazione*
Un profeta duro di comprendonio
L’insegnante di Religione cattolica (IdRC) si trova in giardino a sorvegliare gli studenti durante la ricreazione. Attento a quello
che succede, a un certo punto sente alcuni commenti di un gruppetto fra loro che parlotta intorno a come poter relazionarsi con un
compagno autistico. In particolare, sembra che l’incapacità di portare pazienza e di riuscire a collaborare “con uno così” sia l’oggetto
della conversazione. La campana suona e, ironia della sorte, l’insegnante è nella classe di quel gruppetto di studenti. La lezione può
cominciare.

Carissime e carissimi, ben trovati.
Immagino che abbiate ancora sentito parlare di quel profeta biblico che è stato per qualche giorno nel ventre di una balena.
Anche se i gesti di alcuni di voi fanno riferimento a “Pinocchio”, non sto parlando di Geppetto. Quella è un’altra storia. Mi
riferisco al profeta biblico Giona. Oggi voglio raccontarvi qualcosa di lui, perché ha molto da insegnarci un aspetto di vita
quotidiana.
Giona viene chiamato da Dio ad andare a Ninive ad annunciare agli abitanti di quella città di convertirsi e tornare alla fede in
Lui. Se non l’avessero fatto, la città sarebbe stata distrutta. Ebbene, sentendo queste parole di Dio, Giona decide di prendere
una nave per andare agli antipodi rispetto a Ninive. Bel tipo Giona: Dio gli chiede una cosa e, come un vero preadolescente
verso i suoi genitori o insegnanti, lui fa esattamente l’opposto! Comunque, siccome a Dio serve proprio la collaborazione di
questo sciagurato, accade che la nave su cui Giona è clandestino incappa in una tempesta. Siccome dopo qualche giorno il
mare e i venti non sembrano calmarsi, Giona decide di parlare al capitano della nave. Gli fa sapere che sta fuggendo da Dio
e che, molto probabilmente, è per questa ragione che la tempesta tormenta i marinai. A queste parole, il capitano decide di
buttare a mare Giona. Così, il cielo e i mari tornano sereni.
Giona si trova quindi in balia delle acque quando viene risucchiato da un grosso pesce, probabilmente una balena. Nel ventre
della balena ha qualche giorno per riflettere sulla sua condotta. Quando finalmente matura la convinzione di andare a Ninive,
la balena lo rigurgita e lo rende nuovamente libero. Così il profeta, non troppo convinto, si reca a Ninive, annuncia ciò che Dio
gli ha detto e gli abitanti si vestono di sacco, fanno penitenza e digiuni e si convertono.
Alla vista di questi fatti Giona, al posto di lodare Dio si indigna profondamente. Se ne va fuori dalla città sotto un albero
di ginepro e chiede a Dio che gli tolga la vita, visto che non riesce a sopportare la vista di questi stolti di Ninive che si sono
convertiti. Ma Dio, ancora una volta, ha altri progetti per Giona. Lo lascia in vita perché non è ancora tempo di interrompere
la loro controversa amicizia.
Una storia interessante, non dite ragazzi? Vi invito ad andare poi a leggerla per vostro conto nell’apposito libro contenuto
nella Bibbia. Molte sono le cose che il racconto di Giona ci può insegnare. Mi permetto di sottolinearne alcune collegate
al modo in cui Dio interagisce con questo profeta duro di comprendonio.
La prima è che Dio ha i suoi tempi. E questi suoi tempi non sono i nostri. La caratteristica dei tempi di Dio è che ad essi non
si può sfuggire: al momento opportuno accadrà ciò che Egli ha detto.
Seconda caratteristica: Dio cerca di collaborare anche con uomini oppositivi, cocciuti e duri di comprendonio come Giona.
Il perché non lo sappiamo, ma questo ci dimostra che Dio potrebbe operare anche in chi non appare molto intelligente
secondo i nostri normali parametri.
Infine, Dio è infinitamente paziente e sa aspettare il momento in cui il profeta
decide di fare la Sua volontà.
Queste tre caratteristiche, tempi opportuni, collaborazione con l’umano
e pazienza sono le modalità con le quali Dio ha interagito con Giona. Sono anche
le modalità con le quali, secondo la fede cattolica, interagisce oggi con i fedeli che
si accostano ai sacramenti. In fondo, se ci pensiamo bene, anche ciascuno di noi
è spesso simile a Giona: un cocciuto stolto che se ne infischia di ciò che Dio dice.
Eppure, seguendo l’insegnamento della Chiesa, Dio nei sacramenti offre a chi lo
desidera il tempo opportuno nel quale ci mostra la sua pazienza nel collaborare
con noi.
Tempo opportuno, collaborazione e pazienza. Che siano queste le caratteristiche
fondamentali delle relazioni umane? Che ne pensate? Non credete che sarebbe
meglio se sviluppassimo un pochino queste tre caratteristiche fra di noi?
Se la risposta è sì, preparatevi: dobbiamo ora fare i conti con l’arte del cucinare.

* a cura di Luciano Pace

                                                            Sd           17      n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
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