INSIEME, PER UN FUTURO PROSSIMO - Istituto Omnicomprensivo ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
CORSO DI FORMAZIONE ON LINE CLIL innovare per apprendere DAL 20 FEBBRAIO AL 20 APRILE Per docenti di SS1 e SS2 Con rilascio di attestato PROGRAMMA: Come funziona la metodologia CLIL e che profilo di competenze deve avere l’insegnante che la vuole applicare? Come si progetta e come si valuta nel CLIL e quali sono le tecnologie più adatte a questo tipo di insegnamento? Il corso on line offre molto materiale di approfondimento, esempi didattici, vi- deolezioni ed esercitazioni pensate per gli insegnanti che vogliano cimentarsi in maniera seria e competente nell’applicazione non episodica ma seria ed efficace del metodo CLIL. AUTRICI E TUTOR: Daniela Cuccurullo: docente di lingua inglese, esperta di CLIL e di tecnolo- gie per l’apprendimento e l’insegnamento. Letizia Cinganotto: ricercatrice INDIRE è referente per il Progetto CLIL e per il Progetto Formazione Lingue Scuola Primaria. Per iscrizioni: www.lascuola.it Per informazioni: formazione@lascuola.it
editoriale Un unico, tutto ciò che vedi... Caterina Lazzarini 2019: ecco l’anno nuovo, con i riti che ne salutano puntualmente l’arrivo. Tutti in fondo, anche allontanandoci dall’infanzia, agglutiniamo in una specie di rito di pas- saggio gioie, dolori, disillusioni, speranze, separando il loglio di ciò che stimiamo consegnato all’anno appena passato dal grano che vorremmo veder germogliare in quello nuovo. La nostra rivista si apre dedicando qualche pensiero e qualche contributo alla sal- vaguardia del nostro Pianeta, facendone elemento di riflessione e di produzione didattica, in modo che il nostro compito di formatori assolva almeno in piccola parte al debito che noi tutti abbiamo (e sentiamo sempre più forte) nei confronti del “mondo che verrà”. Prendiamoci l’impegno che non sia soltanto l’intenzione meritoria dell’inizio di quest’anno, ma che alla fine del prossimo sia ancora grano che sta, sia pure lentamente, germogliando. Per la mia piccola parte, di modesta rapsoda dei contributi alla riflessione e al lavoro didattico che trovano spazio in queste pagine e che testimoniano impegno e passione di tutti i nostri collaboratori, voglio oggi lasciare la parola a uno degli autori antichi che ho maggiormente frequentato, il filosofo Seneca. Lo faccio perché penso since- ramente che occorrano antidoti allo stile di vita frenetico che ci accompagna e di cui spesso ci lamentiamo, e trovo che tornare all’ozio produttivo della meditazione, del pensiero che genera altro pensiero, sia forse il rimedio più potente. Almeno all’inizio dell’anno, quando il mondo della scuola si prende una piccola pausa, ce lo dobbiamo concedere. Fra i tanti passi che avrei potuto selezionare, ho scelto un piccolo stralcio di una delle Epistole a Lucilio, una sorta di manuale per la crescita interiore di un discepolo, vero o fittizio (il “Lucilio” del titolo), scritto nella forma accattivante dell’epistolario. Busto di Seneca. Ecco un’altra questione: come dobbiamo comportarci con gli uomini. Che fare? Quali precetti dobbiamo dare? Di risparmiare il sangue umano? Che cosa infima è non nuocere a colui al quale dovresti giovare! Davvero gran motivo di lode, se un uomo è mansueto con un altro uomo. Dovremo raccomandargli di porgere la mano al naufrago, di mostrare la via al viaggiatore, di dividere il pane con chi ha fame? Perché dovrei elencare tutte le cose che si devono fare e quelle che si devono evitare, mentre posso brevemente trasmettergli questa formula sul dovere umano: tutto ciò che vedi – entro cui è racchiuso ogni elemento divino ed umano – è un unico; noi siamo membra di un grande corpo. La natura ci ha creato in relazione di parentela, generandoci dagli stessi elementi e destinati ai medesimi risultati. La natura ha infuso in noi un amore reciproco e ci ha reso “sociali”. Essa mise insieme ciò che è giusto e ciò che è equo; in base a quanto ha stabilito è più miserevole nuocere che ricevere un’offesa; in base al suo ordinamento le nostre mani devono essere pronte ad aiutare. Quel famoso verso «di un antico poeta, Terenzio» sia nel nostro cuore e sulle nostre labbra: Sono uomo: niente di ciò che è umano reputo estraneo a me. Consideriamo questo: siamo nati per vivere in comune; la nostra società è molto simile ad un arco di pietre che, destinato a cadere se le pietre non si reggessero a vicenda, proprio per questo resta in piedi. Seneca, Epistole a Lucilio, l. 15, 94 Buon inizio d’anno a tutti. Sd 1 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
Sd 5 gennaio 2019 • yNNO LXIV © Editrice La Scuola editoriale Direttrice: Caterina Lazzarini Un unico, tutto ciò che vedi... Vicedirettore: Mario Falanga Caterina Lazzarini 1 Comitato scienti co: Raffaele Ciambrone (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) Piergiuseppe Ellerani (Università del Salento, Lecce) Mario Falanga (Libera Università di Bolzano) Luigi Dei (Rettore Università di Firenze) Nicola Incampo (Ufficio scuola e pastorale scolastica Diocesi di Tricarico) osservatorio pedagogico e didattico Patrizia Marletta (Centro di Audiofonologia, Roma) Paolo Nitti (Università degli Studi dell’Insubria, Varese) Livia Romano (Università degli Studi di Palermo) Una giornata senza zaino Domenico Simeone (Università Cattolica del Sacro Sabrina Zanoni 4 Cuore, Milano) Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza e Brescia) Stefania Pagliara (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) Gian Enrico Manzoni (Università Cattolica del Sacro Cuore, Brescia) Redazione: Marco Angeletti Impaginazione: Carlo Zaccheddu Segreteria di Redazione: Michela Berardi rubriche Progetto gra co: Studio Mizar, Bergamo Prendiamoci in parola Copertina: Apotema, Milano Un futuro ecosostenibile: Referenze fotogra che: Archivio Editrice La Scuola, ICP online, Shutterstock la green economy Elisabetta Sergio 6 Mensile di problemi e orientamenti per la scuola Secondaria di I grado ‒ Anno LXIV ‒ Direttore re- sponsabile: Caterina Lazzarini ‒ Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 100 del 3-10-1955. ISSN 0036-9861 CLIL scienze I contributi della rivista sono sottoposti a procedi- mento di revisione tra pari a doppio cieco anonimo. Conservazione dell’energia meccanica totale - Physics Direzione, Redazione, ymministrazione: EDITRICE LA SCUOLA S.p.A., 25121 Brescia, via A. Gramsci, 26 ‒ Co- works and we are still dice Fiscale e Partita I.V.A. n. 00272780172 ‒ Tel. centr. 030 29 93.1 ‒ Fax 030 29 93.299. alive! Flaminia Malvezzi 9 Quota di abbonamento digitale Annata da settembre 2018 a giugno 2019 (10 fascicoli digitali): € 30,00 Per l’acquisto, visitare il sito www.lascuola.it alla voce RIVISTE. % @ Per un pugno di App Aa Per informazioni o problematiche di attivazione, scrivere a: abbonamenti@lascuola.it Imparare con le app Luca Piergiovanni 11 Uf cio Marketing Per richieste relative a pubblicità o promozioni, scrivere a: pubblicita@lascuola.it I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, Al passo di ciascuno di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm), sono ri- Verificare l’apprendimento servati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso perso- nale del lettore possono essere effettuate nei limiti Marina Bottacini 12 del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere Normativa professionale, economico o commerciale o comun- que per uso diverso da quello personale possono es- Piano Triennale sere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizza- dell’Offerta Formativa zioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta in SIDI Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@ clearedi.org e sito web www.clearedi.org Elena Lazzari, Mario Falanga 14 Sd 2 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto Religione cattolica 16 Matteo Colosio, Luciano Pace, Federica Zoli Italiano 21 Elisa Dagnino, Maria Adelaide Pino Italiano L2 27 Paolo Nitti Inglese 29 Caterina Pavesi Francese 32 Giovanni Favata Tedesco 35 Anita Groeger Spagnolo 38 Geografia 45 Paolo Nitti Marcello Meinero Storia 41 Matematica 49 Cinzia Cavalli Giulia Bernardi Scienze 53 Francesco Epifani Tecnologia 56 Elisabetta Pozzi Arte e immagine 61 Renato Pegoraro Musica 64 Fabio Perrone Educazione fisica 66 Manuela Valentini, Samantha Cremonesi Sd 3 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
osservatorio pedagogico e didattico Una giornata senza zaino Sabrina Zanoni Docente di tedesco, IC Mazzano gli alunni sono costretti a andare a scuola con zaini così pesanti, simbolo di una scuola, come dicono i pro- motori di questo modello scolastico, formalistica, libresca e nozionistica? Perché non lasciare in aula i propri “strumenti di lavoro” – i libri – come accade per la maggior parte degli im- piegati? L’idea è suggestiva e comporta, al di là del gesto simbolico di eliminare lo zaino, un ripensamento totale della didattica e della strutturazione degli I presupposti in Toscana e che affonda le sue radici ambienti.2 Il viaggio d’istruzione – o meglio la verso la fine degli anni Novanta del Noi nel nostro “piccolo” ci siamo limi- “gita”, come amano chiamarla ancora secolo scorso, quando in una scuola tati a organizzare, vivere e far vivere a i nostri studenti – è sicuramente uno primaria di Lucca venne organizzata una nostra classe seconda una gior- dei momenti più attesi dell’anno sco- una “Giornata della Responsabilità” nata diversa, per permettere ai nostri lastico. Capita però che per motivi durante la quale si dimostrò che i ragazzi un’esperienza nuova di scuola contingenti (indisponibilità degli in- bambini potevano organizzarsi re- (intesa anche come edificio scolastico) segnanti ad accompagnare, problemi sponsabilmente senza l’intervento dei e per (ri)motivarli al desiderio di co- economici, difficoltà logistiche o altro) docenti, se inseriti in spazi strutturati noscere e sapere. Dobbiamo dire però non si possa organizzare. È accaduto e dotati di materiale adeguato. che la progettazione e la realizzazione anche per una nostra classe lo scorso La prima formulazione organica del di questa giornata è stata anche una anno scolastico e non è stato un mo- progetto “Scuola Senza Zaino” è del bella occasione per rimotivare noi do- mento facile quando lo abbiamo do- 2006, dal 2012 viene sostenuto dalla centi, visto che ci ritroviamo sempre vuto comunicare ai ragazzi. Abbiamo Regione Toscana e nel 2018 il mo- più spesso schiacciati tra le scadenze però pensato a un modo per “risarcirli” dello “Senza Zaino” è stato conside- del famigerato “programma” (che in della mancata occasione organizzando rato come best practice in una ricerca teoria non esiste più ma che in pratica per loro, oltre a una bella uscita didat- sulle didattiche innovative promossa non ha mai completamente abbando- tica sul territorio, una giornata senza dall’OECD1. nato il nostro modus operandi) e le zaino. Siccome siamo un po’ estero- numerose incombenze burocratiche, fili l’abbiamo chiamata No Schoolbag I riferimenti teorici del Movimento Day, senza sapere che esiste da tempo Senza Zaino sono da ricercare nei un’iniziativa analoga che si chiama più classici della pedagogia, da Pesta- 1 Per saperne di più scuolasenzazaino. lozzi a Rousseau, da Dewey a Freinet org semplicemente “Senza Zaino Day”. e a Cousinet, da Steiner a Montessori, 2 Vedi a questo proposito la bella sperimentazione della Didattica per Abbiamo agito per “affinità elettive” o fino a Bruner, Vygotskij, Gardner e Ambienti Di Apprendimento (DADA) che per “corrispondenza di amorosi sensi” Sternberg. L’idea fondante del movi- alcune scuole stanno portando avanti – come direbbero i poeti – con un mo- mento nasce invece da un’intuizione, sul territorio italiano per valorizzarne il dello di Scuola che è piuttosto diffuso o meglio da un’osservazione: perché sistema educativo, in scuoledada.it Sd 4 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
osservatorio pedagogico e didattico rischiando così di sprecare energia ed da noi docenti, ne hanno discusso e entusiasmo che ci servirebbero invece hanno trascritto le loro preferite su per sperimentare nuovi percorsi. alcuni cartelloni da appendere per i corridoi della scuola. Le hanno poi La giornata copiate anche su dei segnalibri che hanno costruito con il cartoncino da Abbiamo suddiviso la mattina in due distribuire a tutti gli studenti al mo- blocchi, di due e tre ore rispettiva- mento dell’uscita (l’affissione dei car- mente. telloni e la distribuzione dei segna- Nelle prime due ore del primo blocco libri non è però potuta avvenire per i ragazzi hanno lavorato nell’aula di problemi organizzativi sorti all’ultimo Arte a un progetto collegato all’uscita momento). didattica che avrebbero fatto di lì a poco con il materiale fornito dalla È stata una mattinata trascorsa “ in docente. leggerezza” che, come ci insegna Il tema del secondo blocco – le re- Calvino, non è sinonimo di superfi- stanti tre ore – consisteva nella let- cialità. I ragazzi erano entusiasti del tura e gli “accompagnatori” erano i privilegio di poter andare a scuola docenti di Lettere e Geografia. I ra- senza zavorre, solo con la tracolla gazzi sono rimasti nella loro consueta per la merenda, come si fa quando si aula organizzata però con una diversa va al cinema o a teatro, in un luogo disposizione dei banchi. di piacere insomma, e leggere l’invi- Nella prima ora hanno commentato dia negli occhi dei loro compagni di alcune fotografie a tema proiettate scuola li ha resi ancora più orgogliosi. alla LIM e hanno letto alcuni brani Dobbiamo ammettere che un inter- (forniti su fotocopia dal docente) che vento così sporadico non è riuscito riguardavano l’esperienza del leggere a produrre effetti importanti e dura- raccontata da diversi autori famosi. turi, ma siamo convinti di aver fatto Nella seconda ora hanno fatto dei un piccolo passo assieme ai nostri giochi a quiz di carattere letterario ragazzi nella direzione di un modo divisi in due squadre sul modello “altro” di vivere la scuola e tracce della trasmissione televisiva “Per un positive di questo seppur brevissimo pugno di libri”. percorso sono rimaste anche in noi Nella terza ora infine hanno ascoltato docenti che abbiamo organizzato il alcune frasi sulla lettura scelte e lette progetto. Sd 5 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Prendiamoci in parola Un futuro ecosostenibile: Elisabetta Sergio la green economy Docente di Lettere scuola secondaria di I grado Premessa PROPOSTA DIDATTICA Continuiamo in questo numero della rivista la nostra rifles- Osserva le seguenti immagini relative alla biodiversità e sione sui temi del rispetto e della sostenibilità ambientali. scrivi accanto a ciascuna di esse una didascalia o una tua Nell’articolo precedente (“Scuola e Didattica”, n°4, p. 7) ab- ri essione. Ricordati che la biodiversità è un valore ag- biamo sostenuto che futuro e tecnologia sembrano parlare giunto e non solo in ecologia! la stessa lingua, mostrando grande sensibilità all’ambiente circostante. Le proposte suggerite dalla green econom (“economia verde”) sono svariate ed è bene conoscerle per tenerci aggiornati circa le soluzioni proposte per l'ottimizzazione del consumo energetico e dello sfruttamento delle risorse naturali. Abbiamo consultato GreenSt le per trovare le ultime no- vità, le ricerche, le normative e le proposte di legge sulla green economy; in questo mese analizzeremo il signifi- cato di diverse parole come: bioeconomia, permacultura in particolare, ma anche energia, biodiversità, plastica biodegradabile… La parola: “Bioeconomia” Con il termine “bioeconomia” si indica una teoria econo- mica che ha come obiettivo la sostenibilità ecologica e sociale. PROPOSTA DIDATTICA Il prefisso bio- è la prima parte di parole composte col significato di vita, come “essere vivente”, “che vive”... Ricerca sul dizionario il signi cato delle seguenti parole e per ciascuna riporta un esempio. Biodegradabile – bioingegneria – biogenia – biotecnologia – biogeografia – biologia – agrobiotecnologia – bioinfor- La parola: “Permacultura” matica Il termine “permacultura” (contrazione di permanent agri- culture) è una pratica antropizzante, ovvero basata sull’in- La parola: “Biodiversità” tervento dell’uomo, finalizzata a progettare e gestire pae- “Biodiversità” significa diversità biologica. Si riferisce saggi naturali per soddisfare i bisogni della popolazione. quindi a quel complesso sistema di organismi viventi dalle Un metodo incentrato su salvaguardia dell’ambiente e cen- diverse forme e che abitano nei rispettivi ecosistemi. Ne tralità dell’agricoltura, e sulla convinzione che una cultura fa parte l’intera variabilità biologica, ovvero geni, specie, umana non possa sopravvivere a lungo senza la base di nicchie ecologiche ed ecosistemi. un’agricoltura sostenbile. Sd 6 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Energie molto... alternative Leggiamo i due brani seguenti. PROPOSTA DIDATTICA 1 Rispondi alle seguenti domande utilizzando il dizionario. Che cosa significa il termine “antropizzato” in ecologia? Da che cosa deriva? Perché possiamo dire che “antropizzato” è una parola po- lisemica? 2 Tutti i progetti di permacultura sono differenti nelle tec- niche adottate, ma hanno in comune una base etica e delle linee guida comuni (di seguito ti vengono fatti alcuni esempi, aventi come fonte wikipedia). Ricercane altre consultando internet nel laboratorio informatico. ● «Cura della terra, cioè il riconoscimento del valore dei si- stemi naturali. Gli interventi umani saranno quindi volti a non danneggiare o a ripristinare gli equilibri ambientali.» ● «Cura degli esseri umani, anche se rappresentano una minima parte nella totalità dei sistemi viventi. Viene va- Brano 1. Energia: ecco la bicicletta che può alimentare lutato di fondamentale importanza soddisfare bisogni una casa fondamentali quali cibo, abitazione, istruzione, lavoro Soddisfare il bisogno di energia elettrica è diventata soddisfacente e rapporti sociali senza ricorso a pratiche un’esigenza molto importante nell’ambito della vita distruttive su larga scala. Limitando il consumo ai bisogni contemporanea. Non si tratta però soltanto della necessità fondamentali è possibile condividere le risorse in eccesso di provvedere all’alimentazione degli elettrodomestici e degli in modo equo con tutti.» altri dispositivi elettrici della casa. 3 Recuperiamo alcuni consigli suggeriti da David Holmgren L’esigenza è anche quella di avere a disposizione delle fonti di energia alternative, che si caratterizzino per essere pulite legati al concetto di permacultura (fonte wikipedia). Fai una e per la possibilità che danno di risparmiare sui consumi. tua ri essione su ciascun consiglio. In questo senso potrebbe avere un certo riscontro ● «Raccogli e conserva l'energia (prepara il fieno finché c'è il l’invenzione di un imprenditore, che ha messo a punto la sole) Raccogliere e conservare l'energia è alla base di tutte bicicletta in grado di produrre 24 ore di energia per la casa le culture umane e non. Per energia si intende tutto ciò soltanto con un’ora di pedalata. che può essere immagazzinato e/o mantenuto in buono La bicicletta, completamente ecosostenibile, riesce a stato e che è fondamentale per la sopravvivenza di una trasformare l’energia cinetica in energia elettrica. comunità/cultura.» Chi la utilizza può dedicarsi alla generazione dell’energia ● «Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili (Lascia che la in qualsiasi momento. Basta pedalare e l’energia viene natura faccia il suo corso).» trattenuta da una batteria. Poi si può usare in qualunque ● «Non produrre rifiuti (Il risparmio è il miglior guadagno).» situazione. Già l’invenzione è stata diffusa in India ed è stata ● «Usa e valorizza la diversità.» utilizzata a loro vantaggio da alcune famiglie, ma anche da ● «Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo (biso- piccole aziende. gna vedere le cose non solo per come sono ma anche per (fonte GreenStyle.it) come saranno). Sfruttare i cambiamenti a proprio favore.» Sd 7 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Brano 2. Elettricità dalle lacrime: piangere servirà a qualcosa Si può produrre energia elettrica dalle lacrime e da altre secrezioni del corpo, come ad esempio la saliva. Gli scienziati irlandesi dell’Università di Limerick hanno messo a punto una nuova tecnica davvero curiosa e allo stesso tempo interessante. Tutto è possibile grazie ad una proteina che si chiama lisozima. Quando viene posta sotto pressione, riesce a generare elettricità. I ricercatori ipotizzano che, se potessimo raccogliere tutta questa energia in maniera efficace, potremmo ricavare una nuova fonte energetica da sfruttare in moltissime applicazioni. La lisozima è presente nelle lacrime, nella saliva, nel latte, nel muco e nei bianchi d’uovo. Si tratta di un enzima che aiuta a rompere le pareti delle cellule batteriche. Nella sua forma cristallizzata può essere manipolata per produrre energia elettrica… (fonte GreenStyle.it) PROPOSTA DIDATTICA PROPOSTA DIDATTICA 1 Leggi i titoli seguenti e ricerca informazioni più detta- gliate su queste curiosità. 1 Scrivi tre parole derivate dal termine energia . 2 Quanti tipi di energia conosci? Riporta cinque tipologie, ● Arriva la plastica vegetale che allunga la vita degli or- utilizzando il dizionario. Esempio: energia del vento. taggi. ● Plastica biodegradabile: arriva quella prodotta dalla 3 Sul tuo quaderno fai un esempio di… fecola di patate. energia rinnovabile - energia non rinnovabile - energia ● Scoperta la plastica che può essere riciclata all’infinito. inquinante ● Bio-plastica naturale prodotta dall’olio di frittura. 4 Ricerca sul tuo dizionario il signi cato delle seguenti ● Asfalto dai rifiuti in plastica: il Ghana punta sul riciclo. parole, relative all’energia. ● Da rifiuti a carburante per aerei, il Regno Unito stanzia Estrazione - accumulazione - sfruttamento - trasporto 24 mln di euro. fotosintesi 2 Il termine “plastica” sta a indicare una sostanza ca- 5 Quali possono essere le azioni relative al termine “ener- pace di acquisire e conservare qualsiasi forma, arte del gia?” Esempio: produrre, generare, ricavare… Ricercane al- modellare. Deriva dal greco plassein, “formare”, “pla- tre utilizzando il dizionario. smare”… Scrivi cinque aggettivi quali cativi riferibili al termine Parliamo di plastica plastica. Ad esempio: artificiale, sintetica… 3 Scrivi cinque verbi relativi al termine plastica. Proposte innovative per la plastica Ad es. testare - analizzare… L’ambiguità di certi prodotti di plastica è quella di avere una capacità di durata di oltre 450 anni e un periodo di utilizzo di 4 Spiega, utilizzando il dizionario, il signi cato delle circa 20 minuti. seguenti espressioni o modi di dire: Varie sono le soluzioni che sono state escogitate in questi essere fatto di plastica - faccia di plastica - labbra di ultimi tempi per mettere a punto la plastica biodegradabile. plastica - plasticoso Il problema dell’inquinamento determinato dalla plastica sta assumendo dimensioni molto ampie, se pensiamo a quanto tempo occorra prima che la plastica dei nostri rifiuti venga smaltita efficacemente. (fonte GreenStyle.it) Sd 8 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche CLIL scienze Conservazione dell’energia meccanica totale - Physics works and we are still alive! Flaminia Malvezzi Assistente alla direzione scientifica della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica Per parlare di conservazione dell’e- Un po’ di ripasso nergia meccanica totale possiamo in parte rifarci alle sue lezioni. Così Energica cinetica È l’energia di mo- capiremo come mai ha pronunciato vimento, ha come unità di misura, «Physics works and I am still alive». nel Sistema Internazionale, il Joule e come formula matematica: «Physics works and I am still alive» is the final sentence taken from the Physics lesson taught by Prof. Walter Lewin, in relation to the conservation of mechanical energy. Walter Hendrik Gustav Lewin Energica potenziale È l’energia di po- was born in The Hague on January sizione, ha come unità di misura, nel 29th 1936 and he is an astrophysicist Sistema Internazionale, il Joule e, nel who has been living in US since very caso in cui l’unica forza agente sia la long time. Professor of physics at the forza di gravità, ha come formula: Massachusetts Institute of Technology (MIT), he is well known for his teaching activities, for which he was awarded several prizes. Although criticized Un insegnante sopra m= massa because of some unethical behaviour, his le righe scientific stature is undeniable and, in g= accelerazione di gravità h= altezza «Physics works and I am still alive» è relation to the didactics of physics, he la frase finale della lezione di Fisica has been publishing books and uploading Pensiamo adesso a un oggetto la- tenuta dal Prof. Walter Lewin, sulla video-lessons for many years, which sciato cadere da una certa altezza h conservazione dell’energia meccanica. are certainly very effective, to the point e con velocità iniziale nulla, in quanto Walter Hendrik Gustav Lewin è nato a that he has become a sort of physics web esso parte da fermo. Cadendo, il L’Aia il 29 gennaio 1936 ed è astrofisico, star. In the present lesson about the corpo aumenta la sua velocità, e di conservation of total mechanical energy olandese, naturalizzato statunitense. conseguenza aumenta la sua energia we can partly refer to his lessons. We will Docente di fisica al Massachusetts cinetica. Tuttavia, noi sappiamo che, understand why he said «Physics works Institute of Technology (MIT), è molto quando si parla di energia, «nulla si and I am still alive». noto per la sua attività di insegna- crea e nulla si distrugge». Quindi, se il mento, per la quale ha anche ricevuto corpo sta acquisendo energia cinetica, diversi premi. È un personaggio eclet- vuol dire che sta perdendo un’altra tico che ha pubblicato numerosi libri forma di energia, ovvero quella poten- e caricato in rete video-lezioni sicu- ziale. Infatti, guardando le formule, la ramente molto efficaci e che lo hanno velocità aumenta, quindi “E” aumenta, reso una sorta di star del web della mentre l’altezza diminuisce quindi fisica. “Ep” diminuisce. Sd 9 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Il principio di conservazione dell’e- Qualche esempio nergia meccanica afferma che la somma dell’energia potenziale totale Le montagne russe e dell’energia cinetica di un corpo, Supponiamo di partire con il va- ossia quella che viene chiamata l’e- goncino da fermi, quindi con ve- nergia meccanica totale, rimane co- locità zero, da un’altezza h. Pos- stante, istante per istante, in assenza sediamo un’energia potenziale di forze non conservative. che possiamo quantificare con la formula mgh (“m” è la no- stra massa sommata a quella Let’s take into consideration the free fall del carrellino, “g” è l’accelera- motion, in which an object is dropped zione di gravità sulla Terra, “h” from a certain height with zero initial è l’altezza da cui partiamo). speed. It is a common experience that, Spendiamo questa energia when falling, the body increases its iniziale mano a mano che il vagone scende verso il basso, speed, i.e. increasing its kinetic energy. acquistando energia cinetica. Se poi le montagne russe presentano nuovamente However, it is well known, when talking una salita, noi riusciremo ad arrivare in cima solo se l’altezza è pari a quella about energy, that «nothing is created che avevamo all’inizio. Altrimenti non avremmo energia sufficiente per superare and nothing is destroyed». So, if the body is increasing its kinetic energy, it is indeed quell’altezza, a meno che la velocità di partenza fosse diversa da zero. losing another form of energy, which is its potential energy. In fact, looking at the Il pendolo formulas, the speed increases, therefore Incontriamo il nostro Walter E increases, while the height decreases, Lewin con un esperimento che si therefore Ep decreases. può fare in classe agevolmente The conservation of mechanical energy e in sicurezza. Nelle sue lezioni implies that the sum of potential il professore prende un grosso energy and kinetic energy, which is pendolo come in figura, lo po- called total mechanical energy, has got siziona sotto il suo mento e lo the same numerical value during the lascia andare facendo atten- free-fall motion, in the absence of non- zione a non imprimere velocità conservative forces. iniziale. È importantissimo che la velocità iniziale sia nulla se non si vuole essere schiac- ciati dal pendolo di ritorno. E infatti, poiché l’energia meccanica iniziale è solo mgh, tornando indietro l’oggetto si ferma proprio contro il mento del professore, senza fargli alcun male. E sotto gli occhi sbigottiti dei suoi studenti. In laboratorio di fisica si può ripetere l’esperimento con un piccolo pendolo, funziona benissimo. E il professor Lewin alla fine della lezione dice: «Physics works and I am still alive!». Written test - Fill in the table Initial Initial Kinetic Potential Total mechanical height speed energ energ energ 15 m 0 15 m 2 m/s Roller coaster* 50 m 0 50 m 2 m/s Si Flags Magic 126 m 0 Mountain (California) * Take as total mass 150 kg, which includes cart and children on board. Sd 10 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche % @ Aa Per un pugno di App Imparare con le app Luca Piergiovanni Docente di Lettere ed esperto di Tecnologie dell’apprendimento Premessa l’app crei una narrazione coerente, di relazioni parasociali mediante l’uso con pochi elementi di distrazione. di personaggi sullo schermo. Nell’Apple Store, in Google Play e Aspetti troppo astratti o di fantasia Le app, in definitiva, soprattutto in tutte le altre piattaforme che of- potrebbero compromettere la capa- quelle di tipo educational, non do- frono app per dispositivi mobili, di cità di elaborazione cognitiva, mentre vrebbero mirare soltanto all’aspetto applicazioni educational ce ne sono l'impegno e la concentrazione sono più ludico dell’apprendimento; se è a migliaia. Ma quando un’app può supportati dall'interazione contin- vero che alla base di una interioriz- dirsi davvero utile dal punto di vista gente, come quando un’app risponde zazione di contenuti c’è un momento didattico? Quali parametri possiamo immediatamente a un’azione intra- ludico, il tutto non deve tramutarsi applicare per selezionare quelle che presa dallo studente. Se il ragazzo in puro intrattenimento. Studiare ri- possono essere di aiuto al nostro riesce a impegnarsi con coerenza e chiede fatica, rigore, impegno e quindi mestiere di insegnanti e permetterci concentrazione in un compito, poi le app educational dovrebbero garan- di migliorare i processi di apprendi- ne trarrà dei vantaggi poiché proverà tire tutto questo: interazione guidata, mento degli alunni? piacere e soddisfazione nel portare concentrazione, contestualizzazione e I ricercatori di Science of Learning, a termine quel compito (motivazione responsività. guidati da Kath Hirsh-Pasek, si sono intrinseca). Al contrario, l’eccesso di Riflettiamo su tutti questi aspetti chiesti quando uno strumento così premi finisce quasi sempre per smi- quando scegliamo un’app educational duttile e intuitivo come un’app possa nuire gli obiettivi educativi a cui mira da portare in classe, anziché seguire ritenersi educativo e nel rispondere quella specifica app. le mode dell’ultima uscita! a questa domanda così importante hanno elaborato delle linee guida, Secondo voi, quali caratteristiche Responsività dell’app che noi cercheremo di arricchire e di deve avere un’app per definirsi vera- implementare con nuovi e interessanti Un apprendimento si dice signi ca- mente educativa? indicatori. tivo quando è inserito in un contesto Comunicatelo tramite i social e l’ha- che ha valore per colui che apprende: shtag #PerunPugnodiApp, grazie! Il grado di interazione un’app educativa studiata per svilup- pare insieme allo studente contenuti Un primo elemento da tenere in con- collegati alle sue esperienze quoti- siderazione è il “grado di interazione” diane, utili per costruirsi dei modelli che l’app, tramite le sue funzioni, ri- replicabili nella vita di tutti i giorni, esce a innescare nello studente. Le risulterà sicuramente di alto valore azioni come l'attivazione delle fun- formativo. zioni base del touch screen non sono La “responsività” di un’app, intesa sufficienti per creare un livello di at- come la capacità di adattare il proprio tività tale per cui l’alunno possa pro- contenuto allo stile e al ritmo di ap- cedere secondo i propri ritmi di ap- prendimento di uno studente, è forse prendimento e con il pieno interesse di per sé limitata, ma gli sviluppatori e coinvolgimento. potrebbero concentrarsi su alcune Sappiamo bene come il concetto di funzioni che favoriscono un appren- multitasking, spesso sbandierato per dimento di tipo collaborativo o anche promuovere la diffusione di disposi- sociale, come ad esempio la co-co- tivi tecnologici nelle scuole, in realtà struzione di documenti o lo sviluppo 1 Vedi J. Medina, Il cervello. Istruzioni per non esista1. In virtù di ciò, è bene che l’uso, Boringhieri 2014. Sd 11 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Al passo di ciascuno Verificare l’apprendimento Marina Bottacini Docente di Lettere scuola secondaria di I grado, Verona La verifica La parola chiave che vogliamo consi- derare oggi è veri ca. Il momento della verifica è sempre un momento delicato del processo di in- segnamento-apprendimento. Verificare significa “accertare la ve- rità”, pertanto la verifica non può esimersi dal fare chiarezza su quanto l’alunno ha appreso. Ma accertare la verità significa anche individuare le risultanze di un pro- cesso in riferimento agli obiettivi di un percorso, progettato, condotto e con- cluso parzialmente o completamente. Il percorso, progettuale in relazione al curricolo previsto è comune per gli alunni che seguano la programma- zione di classe e per quelli per i quali La durata della prova e gli strumenti nella soluzione del compito; vice- è prevista una programmazione diffe- forniti per svolgerla sono altri ele- versa le prove non strutturate hanno renziata. Ciò, in quanto si prevede, in menti che concorrono alla definizione il limite di non consentire una totale base a un’osservazione iniziale, (che della stessa. omogeneità di valutazione anche se può essere strutturata attraverso dif- Due elementi sono, invece, imprescin- questo problema viene attenuato ferenti modalità: griglia di osserva- dibili per rendere una prova di verifica molto con l’utilizzo di griglie di va- zione, test, prove orali o scritte…) la tale: la validità e l’attendibilità. lutazione predisposte dai docenti di scelta di percorsi in relazione a quanto Per validità si intende il fatto che la un ambito disciplinare, concordate e proposto dalle Indicazioni Nazionali in prova verifichi esattamente il rag- condivise che possano applicarsi a riferimento all’anno di corso e al ciclo giungimento dell’obiettivo proposto determinate tipologie di prove scritte. d’istruzione, adattando le proposte attraverso il percorso effettuato; l’at- Per considerare al meglio le abilità, e la metodologia alle caratteristiche tendibilità si riferisce alla possibilità le conoscenze e le capacità, che si peculiari della classe (le individualità di proporre in altre situazioni la prova esprimono attraverso stili di appren- degli alunni) e dei differenti contenuti stessa e ottenendo la stessa efficacia dimento differenti, è necessario pro- della materia da insegnare. valutativa. Solo rispettando tali pre- porre nel corso dell’anno, quando Alcune delle caratteristiche della supposti è possibile misurare l’ap- possibile e in relazione alle diverse prova di verifica, attraverso cui il do- prendimento in modo corretto. abilità degli alunni, prove di verifica cente assume elementi utili per la ve- Le prove oggettive, come sappiamo diversificate sia per tipologia (prove rifica degli apprendimenti, sono ine- sono in grado di fornire una maggiore orali, prove scritte e prove pratiche) renti la tipologia della prova (orale, attendibilità, ma non consentono, ad sia per struttura (quesiti, abbina- scritta e pratica) e la modalità con cui esempio, di comprendere la strategia menti, sintesi, cloze…). essa viene somministrata (cartacea, utilizzata per arrivare alla soluzione Affinché la verifica possa essere ac- digitale ecc.). dei quesiti o l’utilizzo della creatività cettata serenamente, è necessario che Sd 12 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Al passo di ciascuno obiettivi, attività, metodi, osservazioni Questo problema può essere in parte consente inoltre di non far cadere siano stati scelti, predisposti, curati risolto richiamando gli argomenti già nell’oblio le conoscenze. e, quando possibile, condivisi, con i trattati all’inizio di ogni lezione e svi- Inoltre, secondo alcune ricerche psi- nostri alunni, anche quando pensiamo luppando alla fine una breve sintesi cologiche, si apprende meglio quando non siano in grado di comprendere di quanto esposto nel corso della le- si conosce in anticipo il percorso che appieno il significato dell’esplicitare zione, la ripetizione consente infatti di verrà svolto e su che cosa verteranno le nostre intenzioni. fissare nella memoria a lungo termine le verifiche alla fine del processo. Ciò i concetti già appresi. Il fatto di richia- predispone gli studenti in modo pro- Quanto dura ciò che mare di tanto in tanto alla memoria attivo verso il compito da svolgere in- studiamo? ciò che si è appreso per “riutilizzarlo”, fluenzandone i risultati. Un problema aperto è quello relativo alla persistenza degli apprendimenti. La verifica di un apprendimento, anche quando si conclude positiva- mente, è garanzia di un apprendi- mento duraturo? Per ottenere una conoscenza che persista nel tempo sono sufficienti le prove che proponiamo in itinere o a fine percorso? In alcuni casi da un anno scolastico all’altro (a distanza di pochi mesi) ci accorgiamo che alcune conoscenze che pensavamo, a seguito di prove di verifica, consolidate, in realtà, risul- tano frammentarie o addirittura as- senti. Sd 13 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Normativa Piano Triennale dell’Offerta Formativa in SIDI Elena Lazzari Dirigente scolastica Premessa Principali elementi proposte. In questa sezione è pre- Le scuole stanno affrontando la predi- innovativi sente inoltre un’area dedicata alla sposizione del Piano Triennale dell’Of- La piattaforma resa disponibile nel descrizione della progettualità rife- ferta Formativa (PTOF) 2019-2022 ac- portale SIDI per strutturare il PTOF rita all’Alternanza Scuola-Lavoro e a compagnate per la prima volta da una prevede cinque sezioni: quella riferita alla realizzazione del struttura di riferimento messa a di- ● La scuola e il suo contesto Piano Nazionale Scuola Digitale. Nella sposizione a partire dal 17 ottobre su ● Le scelte strategiche sezione terza è poi prevista un’area in una piattaforma realizzata all’interno ● L’offerta formativa cui devono essere descritte le azioni del portale SIDI. ● L’organizzazione per l’inclusione scolastica in ottem- La nota ministeriale 17832 del 16 ot- ● Il monitoraggio, la verifica e la ren- peranza a quanto previsto nel d.lgs. tobre 2018, nel rendere nota l’impor- dicontazione n. 66/2017. Più scontata la presenza tante novità, precisa che l’obiettivo La prima sezione contiene i dati che in questa sezione di un’area dedicata della piattaforma PTOF è quello di la scuola ha inserito nel Rapporto di alla valutazione degli apprendimenti «sostenere le attività delle istituzioni Autovalutazione (RAV), dati che ven- strutturata in coerenza con quanto scolastiche con alcuni strumenti co- gono mostrati ma che possono essere previsto dal d.lgs. n. 62/2017 dunque muni di riferimento per l’autovaluta- modificati. con spazio per la descrizione dei cri- zione (RAV), il miglioramento (PDM), La seconda sezione contiene i dati in- teri per l’ammissione o la non am- la progettualità triennale (PTOF), la seriti nel Piano di Miglioramento, ma missione alla classe successiva, per rendicontazione sociale (RS)». anch’essi possono essere modificati l’ammissione o la non ammissione È pertanto evidente come il Piano attraverso un’opportuna interlocu- all’Esame di Stato. dell’Offerta Formativa introdotto zione con il NIV (Nucleo Interno di Nella sezione dedicata all’organizza- dall’art. 3 del DPR 275/1999, succes- Valutazione) finalizzata a aggiornare zione è presente anche uno spazio sivamente reso triennale e rinnovato i traguardi e le azioni per il nuovo dedicato alla descrizione delle Reti a nel contenuto dall’art. 1, comma 14 triennio. Gli aggiornamenti saranno cui la scuola aderisce o che la scuola della L. n. 107/2015, sia un documento poi automaticamente visualizzabili promuove. Qui è inoltre previsto l’in- che deve essere coerente con il ciclo all’interno del RAV che sarà reso di- serimento del Piano di Formazione di valutazione delle istituzioni scola- sponibile al termine dell’anno scola- del Personale docente e del Personale stiche inaugurato dal DPR n. 80 del 28 stico per l’aggiornamento. ATA. marzo 2013. La nota chiarisce che l’u- La sezione terza è quella che più ri- La sezione 5 costituisce l’area all’in- tilizzo dello strumento per l’informa- prende i contenuti del POF tradizio- terno della quale sarà possibile ot- tizzazione del PTOF non costituisce un nale prevedendosi al suo interno il temperare all’obbligo di rendiconta- obbligo, ma è oggetto dell’autonoma riferimento alle attività curricolari e zione sociale previsto dal citato DPR scelta di ciascuna scuola. di ampliamento dell’offerta formativa 80/2013 come l’ultima fase del pro- Sd 14 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
rubriche Normativa cesso triennale di autovalutazione, e per il conferimento e la rinnova- Natura giuridica zione degli incarichi di insegnamento definizione degli obiettivi di miglio- del POF* ramento, attivazione delle azioni di (art. 1, c. 80, L. n. 107/2015), coerente miglioramento e monitoraggio delle Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) con l´organico assegnato dall´Ufficio stesse e infine rendicontazione, ossia delle istituzioni scolastiche rientra Scolastico Regionale (art. 1, c. 13, L. n. rappresentazione ai portatori di inte- nella categoria amministrativa dei 107/2015). resse degli esiti ottenuti. Tale sezione “piani e programmi”, cioè degli stru- Le Istituzioni scolastiche, «con la par- non è ancora accessibile. menti cui ricorre la pubblica ammi- tecipazione di tutte le sue compo- nistrazione per la determinazione nenti» (art. 3, c. 1, D.P.R. n. 275/1999), Il documento dopo il completamento dell’indirizzo politico. adottano ogni modalità organizzativa è destinato a essere pubblicato su Il Piano obbliga soltanto gli organi che sia espressione di autonomia pro- “Scuola in chiaro” in modo da garan- che devono attuarlo e ha rilevanza gettuale e sia coerente con gli obiet- tire oltre alla funzione di progettualità giuridica verso terzi. Si tratta infatti tivi generali e specifici di ciascun tipo didattica, la funzione di strumento di di un provvedimento amministrativo e indirizzo di studio, curando la pro- comunicazione. ed è anche il più importante atto di mozione e il sostegno dei processi in- programmazione dell’Istituzione sco- novativi e il miglioramento dell’offerta Problematiche aperte lastica (R. Morzenti Pellegrini) e di in- formativa. Il format del PTOF, proposto sul por- dirizzo dell’intera attività d’istruzione Ciascuna scuola determina «nel Piano tale SIDI, se da un lato consente attra- e formazione. L’inadempimento com- dell'offerta formativa, il curricolo ob- verso un’elevata standardizzazione di porta responsabilità disciplinare. bligatorio per i propri alunni» (art. 8, rendere comparabili i documenti delle Il POF, di durata triennale (art. 3, c. 1, D.P.R. n. 275/1999). diverse istituzioni scolastiche, dall’al- D.P.R. n. 275/1999), ha valenza plurima: Il POF oltre a riflettere le esigenze tro rischia di determinare un sostan- è «documento fondamentale costitu- del contesto culturale, sociale e eco- ziale appiattimento e un’eccessiva tivo dell'identità culturale e proget- nomico della comunità locale nella uniformità dei documenti stessi che tuale delle istituzioni scolastiche» quale opera la scuola, riconosce le di- potrebbero rendere più ardua la ge- che evidenzia «le esigenze didattiche, verse opzioni metodologiche espresse stione corretta delle informazioni da organizzative e progettuali» (art. 1, c. dalla professionalità dei docenti (art. parte delle famiglie e degli studenti 5, L. n. 107/2015); «esplicita la proget- 3, c. 2, D.P.R. n. 275/1999), nel quadro interessati alla lettura del PTOF nella tazione curricolare, extracurricolare, dello «sviluppo del metodo coopera- fase dell’orientamento in entrata al educativa ed organizzativa» (art. 3, c. tivo» (art. 1, c. 3, L. n. 107/2015). momento delle iscrizioni. Il linguaggio 1, D.P.R. n. 275/1999; art. 1, cc. 6 e 14); è È garante del carattere unitario del tecnico specialistico adottato e la pre- documento pubblico (art. 1, c. 17, L. n. sistema d’istruzione, della valoriz- senza di sezioni di dubbio interesse 107/2015), e perciò è postato sul Por- zazione del pluralismo culturale e per la gran parte degli stakeholders tale unico della scuola (art. 1, c. 136, L. territoriale nonché della necessità di riferimento delle scuole potreb- n. 107/2015); è «consegnato agli alunni di attivare azioni di continuità e di bero non essere funzionali all’effica- e alle famiglie all’atto dell’iscrizione» orientamento, e infine, si pone come cia complessiva dell’operazione intra- (art. 3, D.P.R. n. 275/1999); è strumento fondamentale strumento di governo presa. amministrativo per l´azione didattica dell’unità scolastica. * a cura di Mario Falanga Sd 15 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto Religione cattolica Percorso trasversale per le classi prima, seconda, terza Con l’ostinazione di chi non comprende: Giona Matteo Colosio, Luciano Pace, Federica Zoli Docenti di IRC presso la scuola secondaria Focus teologico* Traguardi di Sviluppo delle Competenze (TSC) L’obiettivo di questa Unità di Appren- Sviluppo Sviluppo Sviluppo dimento è quello di condurre gli stu- disciplinare creatività relazionale denti a riconoscere tre caratteri fon- (sapere) (saper fare) (saper essere) damentali collegati al modo in cui Dio, secondo la fede cattolica, si relaziona Individuazione Riconoscere Apprezzare dal Individuare tracce con l’uomo: il tempo, la collaborazione e TSC i linguaggi punto di vista di questi linguaggi e la pazienza. Questi tre elementi sono espressivi della artistico, culturale espressivi presenti fede (simboli, e spirituale in ambito locale, fondamentali in ogni sacramento. preghiere, riti questi linguaggi italiano, europeo e Alla luce del racconto della storia bi- ecc.). espressivi. nel mondo. blica del profeta Giona, simbolo di ogni uomo che è incapace di comprendere il Declinazione Riconosce Apprezza i Individua tracce di volere di Dio sulla sua vita, gli studenti OA tre caratteri tre caratteri questi tre caratteri verranno condotti a comprendere che fondamentali fondamentali del modo in cui con cui Dio si dell’agire di Dio Dio si relazione il Dio di cui la Bibbia racconta ha i suoi relaziona all’uomo attraverso il all’umanità nella tempi, cerca la collaborazione degli es- nei sacramenti: confronto con storia biblica di seri umani e sa portare pazienza con il tempo, la l’autismo e nel Giona. loro. Individuate le tracce di questi tre collaborazione e la linguaggio dell’arte elementi nel racconto di Giona, lo stu- pazienza. culinaria. dente potrà ri-apprezzarle a confronto con il disturbo dell’autismo e nello sperimentarle all’interno dell’arte cu- l’applicazione TaskAbile, scandendo le lettura e approfondimento di un linaria. sotto-attività per tempi, azioni colla- racconto in cui la storia di Giona borative e pazienza necessaria. Infine, è presentata nel suo essere in op- Compito in Situazione si organizzerà a scuola un momento posizione a un Dio capace di col- (CIS) apposito di festa per condividere i laborare con lui dandogli tempo e Ogni alunno dovrà, con l’aiuto di un dolci degli studenti anche con altre avendo pazienza. qualche suo familiare, formulare la ri- classi. Di fronte ad ogni dolce ci dovrà ● Divergenza (fase di esplorazione): cetta di un dolce che lo rappresenti. Il essere un foglio di spiegazione. spunti di approfondimento sull’au- nome del dolce sarà: Il pane di Giona. tismo e sulle arti domestiche. Una volta elaborata, la ricetta dovrà Presentazione delle fasi ● Mediaticità (fase di tematizza- essere trasposta in un QrCode. I Qr- di lavoro zione): suggerimenti per l’utilizzo Code verranno poi esposti in classe Per far svolgere il CIS agli studenti, di TaskAbile e di QrCode nella di- e scambiati fra gli studenti. In questo l’insegnante potrà avvalersi degli ap- dattica dell’IRC. modo ciascuno potrà cucinare il dolce profondimenti e dei suggerimenti che ● Osservazione (fase di ri-appropria- elaborato da un altro compagno/a. seguono nelle prossime pagine. In zione): indicazioni per aiutare l’os- Per documentare la realizzazione del particolare, questa sarà la scansione. servazione e la valutazione dei TSC dolce, gli alunni potrebbero utilizzare ● Narrazione (fase di evocazione): durante lo svolgimento dell’UdA. * a cura di Luciano Pace Sd 16 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
scuola in atto Religione cattolica La narrazione* Un profeta duro di comprendonio L’insegnante di Religione cattolica (IdRC) si trova in giardino a sorvegliare gli studenti durante la ricreazione. Attento a quello che succede, a un certo punto sente alcuni commenti di un gruppetto fra loro che parlotta intorno a come poter relazionarsi con un compagno autistico. In particolare, sembra che l’incapacità di portare pazienza e di riuscire a collaborare “con uno così” sia l’oggetto della conversazione. La campana suona e, ironia della sorte, l’insegnante è nella classe di quel gruppetto di studenti. La lezione può cominciare. Carissime e carissimi, ben trovati. Immagino che abbiate ancora sentito parlare di quel profeta biblico che è stato per qualche giorno nel ventre di una balena. Anche se i gesti di alcuni di voi fanno riferimento a “Pinocchio”, non sto parlando di Geppetto. Quella è un’altra storia. Mi riferisco al profeta biblico Giona. Oggi voglio raccontarvi qualcosa di lui, perché ha molto da insegnarci un aspetto di vita quotidiana. Giona viene chiamato da Dio ad andare a Ninive ad annunciare agli abitanti di quella città di convertirsi e tornare alla fede in Lui. Se non l’avessero fatto, la città sarebbe stata distrutta. Ebbene, sentendo queste parole di Dio, Giona decide di prendere una nave per andare agli antipodi rispetto a Ninive. Bel tipo Giona: Dio gli chiede una cosa e, come un vero preadolescente verso i suoi genitori o insegnanti, lui fa esattamente l’opposto! Comunque, siccome a Dio serve proprio la collaborazione di questo sciagurato, accade che la nave su cui Giona è clandestino incappa in una tempesta. Siccome dopo qualche giorno il mare e i venti non sembrano calmarsi, Giona decide di parlare al capitano della nave. Gli fa sapere che sta fuggendo da Dio e che, molto probabilmente, è per questa ragione che la tempesta tormenta i marinai. A queste parole, il capitano decide di buttare a mare Giona. Così, il cielo e i mari tornano sereni. Giona si trova quindi in balia delle acque quando viene risucchiato da un grosso pesce, probabilmente una balena. Nel ventre della balena ha qualche giorno per riflettere sulla sua condotta. Quando finalmente matura la convinzione di andare a Ninive, la balena lo rigurgita e lo rende nuovamente libero. Così il profeta, non troppo convinto, si reca a Ninive, annuncia ciò che Dio gli ha detto e gli abitanti si vestono di sacco, fanno penitenza e digiuni e si convertono. Alla vista di questi fatti Giona, al posto di lodare Dio si indigna profondamente. Se ne va fuori dalla città sotto un albero di ginepro e chiede a Dio che gli tolga la vita, visto che non riesce a sopportare la vista di questi stolti di Ninive che si sono convertiti. Ma Dio, ancora una volta, ha altri progetti per Giona. Lo lascia in vita perché non è ancora tempo di interrompere la loro controversa amicizia. Una storia interessante, non dite ragazzi? Vi invito ad andare poi a leggerla per vostro conto nell’apposito libro contenuto nella Bibbia. Molte sono le cose che il racconto di Giona ci può insegnare. Mi permetto di sottolinearne alcune collegate al modo in cui Dio interagisce con questo profeta duro di comprendonio. La prima è che Dio ha i suoi tempi. E questi suoi tempi non sono i nostri. La caratteristica dei tempi di Dio è che ad essi non si può sfuggire: al momento opportuno accadrà ciò che Egli ha detto. Seconda caratteristica: Dio cerca di collaborare anche con uomini oppositivi, cocciuti e duri di comprendonio come Giona. Il perché non lo sappiamo, ma questo ci dimostra che Dio potrebbe operare anche in chi non appare molto intelligente secondo i nostri normali parametri. Infine, Dio è infinitamente paziente e sa aspettare il momento in cui il profeta decide di fare la Sua volontà. Queste tre caratteristiche, tempi opportuni, collaborazione con l’umano e pazienza sono le modalità con le quali Dio ha interagito con Giona. Sono anche le modalità con le quali, secondo la fede cattolica, interagisce oggi con i fedeli che si accostano ai sacramenti. In fondo, se ci pensiamo bene, anche ciascuno di noi è spesso simile a Giona: un cocciuto stolto che se ne infischia di ciò che Dio dice. Eppure, seguendo l’insegnamento della Chiesa, Dio nei sacramenti offre a chi lo desidera il tempo opportuno nel quale ci mostra la sua pazienza nel collaborare con noi. Tempo opportuno, collaborazione e pazienza. Che siano queste le caratteristiche fondamentali delle relazioni umane? Che ne pensate? Non credete che sarebbe meglio se sviluppassimo un pochino queste tre caratteristiche fra di noi? Se la risposta è sì, preparatevi: dobbiamo ora fare i conti con l’arte del cucinare. * a cura di Luciano Pace Sd 17 n. 5 • gennaio 2019 • © Editrice La Scuola
Puoi anche leggere