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Biblioteca di Agraria “Gabriele Goidanich” L’entomologia a Bologna tra didattica e ricerca 28 novembre 2019 - 28 febbraio 2020 Biblioteca di Agraria “G. Goidanich” viale Fanin 40 - Bologna Guida alla mostra
Comitato scientifico e organizzatore David Baldo, Giovanni Giorgio Bazzocchi, Giovanni Burgio, Francesco Casadei, Carlo Cencini, Maria Luisa Dindo, Luca Dondini, Gianfranco Filippini, Santolo Francati, Roberta Giannotti, Serena Magagnoli, Stefano Maini, Antonio Martini, Antonio Masetti, Davide Montanari, Claudio Porrini, Federica Rossi, Fabrizio Santi, Fabio Sgolastra. I referenti per ciascuna sezione: 1 - La didattica del passato: Casadei, Maini, Montanari, Rossi (testo di Casadei-Maini) 2 - Le collezioni di ieri e di oggi: Maini, Santi (testo di Santi) 3 - Insetti vivi: Dindo, Francati (testo di Dindo) 4 - Insetti per immagini: Baldo, Filippini, Martini, Magagnoli, Santi (testo di Martini) 5 - Lotta biologica: Burgio (testo di Burgio) 6 - Api e impollinazione: Magagnoli, Porrini, Sgolastra (testo di Sgolastra) 7 - Altri usi degli insetti: Cencini, Dindo, Francati (testo di Francati) Rosalia alpina (foto di S. Magagnoli). Realizzazione editoriale Biblioteca di Agraria “Gabriele Goidanich” Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Viale Fanin, 40 - 40127 Bologna - Tel. 051-2096306 Prima edizione 2019
L’entomologia a Bologna tra didattica e ricerca Sezione 1: La didattica del passato Sezione 2: Le collezioni di ieri e di oggi Sezione 3: Insetti vivi Sezione 4: Insetti per immagini Sezione 5: Lotta biologica Sezione 6: Api e impollinazione Sezione 7: Altri usi degli insetti
Faunae insectorum Germanicae initia oder Deutschlands Insecten gesammelt und herausgegeben Achille Griffini, Entomologia von D. Georg Wolffgang Franz 2. Lepidotteri italiani, Milano, Panzer, Nürnberg : in der Ulrico Hoepli, 1895 (con 149 Felseckerschen Buchhandlung, incisioni). 1796-1809. Ermanno Giglio-Tos, Tra le farfalle. Guida alla conoscenza ed alla determinazione dei principali macrolepidotteri nostrani ad uso dei principianti e dilettanti, Torino, Carlo Clausen Hans Rinck, 1906 (con 54 carte di tavola colorate). 4
Sezione 1: La didattica del passato L’insegnamento scoperte si ricordano i bolognese, sono rilevanti le dell’entomologia ‘tubi malpighiani’ descritti competenze entomologiche all’Università di Bologna in Dissertatio epistolica de di Carlo Emery (1848- nasce nell’anno accademico bombyce; sue sono anche 1925 - nella foto), docente 1900-01, in coincidenza le indagini sulle galle nel di Zoologia sia nella con l’attivazione della Anatome plantarum pars “scuola superiore di altera, ove descrive gli Agraria”. Del corpo insetti galligeni, fondando accademico della scuola così la cecidologia. fanno parte diversi docenti Contemporaneamente, a della facoltà di Scienze Firenze, Francesco Redi matematiche, fisiche e (1626-1698) scrive, nel naturali: tra questi, vi 1684, Osservazioni intorno è il giovane Alessandro agli animali viventi che Ghigi (1875-1970), si trovano negli animali al quale viene affidato viventi: in pratica sono l’insegnamento di Zoologia le prime scoperte sulla ed Entomologia agraria. parassitologia. Altro Studi in campo grande personaggio che si facoltà di Scienze che nella entomologico si erano occupa di insetti è Lazzaro scuola di Agraria. Quanto però sviluppati, già da Spallanzani (1729-1799), all’insegnamento di molto tempo, in Italia e a maestro e collega di Pietro Zoologia ed Entomologia Bologna: qui spiccano, tra Rossi (1738-1804) che, agraria, ad Alessandro gli altri, le figure di Ulisse all’Università di Pisa, è Ghigi succede Alfredo Aldrovandi (1522-1605) il primo cattedratico, a Corti, che è anche e di Marcello Malpighi livello internazionale, libero docente presso la (1628-1694). Il bolognese di una disciplina facoltà di Scienze. Dopo Aldrovandi pubblica definita ‘Insettologia’. Corti, l’insegnamento nel 1602 De animalibus Avvicinandoci ai giorni passa a Guido Grandi insectis libri septem. Sempre nostri, e facendo (1886-1970): la materia all’Università di Bologna, riferimento al periodo nel frattempo assume Malpighi è il primo dell’Italia unita, vanno la denominazione di anatomista e docente ricordati Antonio Berlese Entomologia agraria, a dedicarsi, almeno in (1863-1927) e Filippo mentre le lezioni, parte, allo studio degli Silvestri (1873-1949). dall’anno accademico insetti. Tra le sue principali Tornando al panorama 1928-29, si tengono nel 5
nuovo fabbricato di via si sviluppa presso l’istituto una sezione sulla didattica Filippo Re 6 che ospita una biblioteca specializzata (e sulla ricerca) del passato, il regio istituto superiore tra le più fornite in che vede l’esposizione di Agraria. Con Grandi, Italia. L’importanza di manualistica e che era stato allievo di del “Bollettino”, oggi saggistica (testi di Berlese, Carlo Emery e aveva “Bulletin of Insectology”, Silvestri, Grandi e altri collaborato con Filippo è testimoniata dalle oltre studiosi, bolognesi e Silvestri, l’entomologia 200 riviste di entomologia non), accompagnata da agraria aumenta la propria che nel 1950 arrivavano fascicoli di autorevoli rilevanza culturale. in ‘cambio’; ancora oggi, riviste scientifiche italiane L’attività di ricerca svolta nell’era dell’online, questa ed estere, quali “Redia”, nell’allora laboratorio (poi cifra ammonta a circa “Bulletin of Entomological istituto) di Entomologia 160 testate, di prevalente Research”, “Annales de la viene diffusa tramite provenienza estera. Société Entomologique le pubblicazioni nel Per le esigenze della de France”, “Entomologia “Bollettino”; nel contempo mostra, è stata predisposta Experimentalis et Applicata”, e altre. Filippo Silvestri (al centro in abito chiaro) con un gruppo di colleghi e studenti. Cartolina illustrata spedita a Guido Grandi da Portici il 19 luglio 1924 (Archivio Storico Entomologia). 6
Fotografia di Guido Grandi al lavoro Breve riassunto delle Lezioni di (Archivio Storico Entomologia). anatomia comparata del prof. G. Grandi, Padova, La Litotipo Ed. Universitaria, 1924. Prova di ex-libris di Guido Grandi (Archivio Storico Entomologia). 7
Gli insetti possono assumere forme delle più impensate, si possono distinguere morfologie delle varie parti del corpo di diversissimo tipo, spesso legate a un diverso uso o alla nicchia ecologica occupata. Il cervo volante (Lucanus cervus) è uno dei coleotteri più noti. In questa scatola si osserva la sua biologia e la ricostruzione del suo habitat all’interno di un tronco 8 d’albero.
Sezione 2: Le collezioni di ieri e di oggi L Collezione G. Grandi In passato la collezione è Carlo Menozzi era un a collezione si stata suddivisa in due parti, mirmecologo sistematico compone di 3.900 una metà è stata trasferita di fama internazionale. scatole di cui al Servizio Fitopatologico La collezione “Menozzi” 294 biologiche, della Regione Emilia- contiene diversi olotipi dove è possibile osservare Romagna e nel 2018 la e esemplari esotici di etologia e biologia degli Regione ha restituito la formica. A tutte queste insetti, molto utilizzate sua parte. La parte della scatole se ne aggiungono per la didattica in passato. collezione rimasta nel 57 di imenotteri, Ci sono poi 70 scatole dipartimento è ancora provenienti da diverse che riguardano gli fisicamente divisa dall’altra parti del mondo, raccolti insetti presenti in diverse ed è costituita da 1905 da Don Bruno Bonelli, biocenosi, ad esempio scatole entomologiche sacerdote ed appassionato quelli che si trovano su sistematiche divise in: studioso di entomologia, erba medica, quelli su - 15 Odonata assiduo frequentatore degli canapa, ecc. - 4 Blattoidea entomologi bolognesi a Dieci sono le scatole di - 2 Phasmoidea cominciare dallo stesso mirmecofili, insetti che - 26 Dermaptera Guido Grandi. vivono in simbiosi con le - 2 Mantoidea formiche, e 40 illustrano - 40 Orthoptera le diverse forme e colori - 102 Hemiptera degli insetti. A queste si - 36 Neuroptera aggiungono 117 scatole - 3 Trichoptera che costituiscono la - 4 Mecoptera collezione di imenotteri - 292 Lepidoptera “Guido Grandi”. Sono - 299 Diptera poi presenti un ulteriore - 461 Coleoptera numero di scatole - 619 Hymenoptera entomologiche contenenti insetti da determinare All’interno dell’ordine e che costituiscono Hymenoptera si materiale di studio e per trovano 110 scatole esercitazione. In totale che costituiscono la quindi ci sono circa 51.378 preziosa collezione Gli insetti possono coprire insetti. “Menozzi” di formiche, tutte le frequenze di colore, soprattutto nell’ordine dei Lepidotteri (farfalle). 9
Stadi giovanili di cimice asiatica, Halyomorpha halys, appena fuoriusciti dalle uova (foto di F. Santi). Adulto di Nezara viridula (cimice verde) (foto di S. Francati). 10
Sezione 3: Insetti vivi S arà possibile Gli entomologi del Sarà poi esposta una specie osservare dal vivo DISTAL sono impegnati di “parassitoide”, Exorista alcuni insetti, nella ricerca di metodi larvarum, che depone le oggetto di studio sostenibili di controllo sue uova sulle larve di G. presso i laboratori di delle due cimici, in mellonella e di molti altri Entomologia del DISTAL. particolare della cimice lepidotteri, per svilupparsi Saranno in mostra (nei asiatica, specie invasiva che a loro spese. Gli adulti diversi stadi di sviluppo) sta causando danni ingenti conducono vita libera e, la famigerata “cimice alla nostra agricoltura. appartenendo all’ordine asiatica” (Halyomorpha In mostra sarà anche del Ditteri, hanno halys) e la “cimice verde” possibile vedere uova, aspetto simile a quello di (Nezara viridula), da larve, crisalidi, e adulti di grosse mosche. Saranno tempo naturalizzata nei un lepidottero (Galleria esposti altri insetti, nostri areali. Entrambi mellonella), che vive che vengono allevati a appartengono all’ordine normalmente negli alveari fini non propriamente dei Rincoti (o Emitteri) e nei favi immagazzinati, scientifici, ma a scopo e, in quanto tali, hanno ma che viene allevato, sia “ludico”: dalla blatta un apparato boccale nei laboratori di ricerca fischiante del Madagascar succhiatore perforante, con come quello del DISTAL, (Gromphadorhina cui pungono foglie, steli sia da privati, per vari portentosa) agli insetti e frutti di diverse piante, scopi (le larve, tra l’altro, stecco, che alcuni si iniettano saliva nelle parti sono considerate anche dilettano a tenere anche attaccate e succhiano linfa interessanti come insetti nel salotto di casa! e succhi cellulari. “da pasto”). Adulti di cimice asiatica, Halyomorpha halys, su foglia di fagiolo (foto di S. Francati). 11
Quartus meus liber de Hymenopteris ceterisque animalculis liber . Bononiae MCMXXXIV. Taccuino manoscritto di Guido Grandi (Archivio Storico Entomologia). Guido Grandi, Contributi alla conoscenza degli Imenotteri aculeati. XVI, “Bollettino dell’Istituto di Entomologia della 12 Università di Bologna”, v. 9, 1936/1937.
Sezione 4: Insetti per immagini Illustrazione, fotografia macro, microscopia ottica e microscopia elettronica L’esigenza di rappresentare le sue descrizioni di insetti venendo esposte in aula, per scopi di divulgazione (e di altri invertebrati, accompagnavano le sue scientifica il mondo invero) con numerosissime lezioni. vegetale e animale e xilografie dipinte. Ma sono Con l’invenzione del nello specifico gli insetti, innumerevoli gli esempi di microscopio alla fine del attraverso le immagini, ha studiosi naturalisti, e nello XVI secolo (chiamato fra antica origine. Lo stesso specifico entomologi, che l’altro col nome di vitrum Albrecht Dürer (1471- nel passato e attualmente pulicare in quanto la pulce 1528) dedicò diverse hanno corredato le proprie fu uno dei primi organismi incisioni e acquerelli ricerche con proprie osservati) fiorirono gli alla rappresentazione di illustrazioni, come Carlo studi di microscopia fra animali tra cui un insetto, Emery (1848-1925) cui va ricordato il De Der Hirschkäfer (Cervo titolare della cattedra di Bombyce del bolognese volante, Coleottero Zoologia dell’Università di Marcello Malpighi Lucanide) dipinto ad Bologna e Antonio Berlese (1628-1694) pubblicato acquerello e guazzo (1863-1927). Va senz’altro a Londra nel 1669, in cui nel 1505. A Leonardo ricordato il trattato di lo studioso descrisse la da Vinci (1452-1519) Guido Grandi (1886- complessa anatomia della sono ascrivibili almeno 1970) Introduzione allo larva e dell’adulto del 16 disegni di insetti studio dell’Entomologia del lepidottero Bombix mori (un cerambicide, una 1951, opera corredata da accompagnandola a diverse libellula, una cicala ecc.). quasi 2000 illustrazioni in incisioni. Ma il primo vero trattato parte originali ed in parte La descrizione morfologica illustrato di entomologia ridisegnate per lo più da di un insetto o di sue può essere considerato illustri pittori. parti rimane tuttora uno uno dei tredici volumi Lo stesso Grandi era un strumento indispensabile della Historia naturalis valido illustratore dei per il riconoscimento o di Ulisse Aldrovandi propri studi, come si può per la classificazione di (Bologna, 1522-1605). vedere nei taccuini esposti nuove specie. In passato Infatti nel De animalibus nella mostra. Egli poi (ma talvolta ancora oggi) insectis libri septem, cum commissionò al fratello ci si avvaleva di uno singulorum iconibus ad Alfredo, alla nipote Lea strumento chiamato vivum expressis pubblicato Grandi Fioresi e ad Anna “camera lucida” che, a Bologna nel 1602 Bellomo delle illustrazioni consentendo di osservare Aldrovandi accompagnò e tavole didattiche che, contemporaneamente 13
l’esemplare al microscopio alla luce presente sulla per evidenziare i diversi e il foglio di carta, grazie scena e sfruttando ad tessuti costitutivi dei vari a due specchi posti a esempio le prime luci organi. Queste fette seriali 45 gradi di cui uno dell’alba in modo che gli vengono poi montate semilucido, permetteva insetti, intorpiditi, siano su vetrino e osservate al di rappresentare il meno mobili. microscopio ottico. soggetto nelle sue precise La tecnica microscopica, Un fondamentale proporzioni. che richiede sovente contributo alla scienza La rappresentazione elaborati e lunghi entomologica lo hanno degli insetti attraverso protocolli di preparazione dato infine le tecniche di la macrofotografia ha del soggetto (fissazione, microscopia elettronica a senz’altro apportato chiarificazione ecc.) ed scansione, che consente un grande sostegno è finalizzata a osservarne di osservare dettagli alla didattica e alla particolari anatomici, morfologici a grande divulgazione scientifica. si è poi accompagnata risoluzione, e quella a Richiede spesso molta allo studio istologico trasmissione che, in seguito pazienza per immortalare attraverso il quale il ad inclusione in resina e il soggetto nella posizione soggetto, dopo essere sezione all’ultramicrotomo, e nel contesto utile a stato disidratato e incluso permette di ottenere descriverne peculiari in paraffina, può essere immagini a livello aspetti della biologia. sezionato in fette di pochi ultrastrutturale. Tecnicamente si ottiene micrometri (millesimi equilibrando i tempi di di millimetro) che in posa, il diaframma, la seguito sono colorate sensibilità della fotocamera in maniera differenziale Ginandromorfo di Neodiprion sertifer disegnato con 14 l’ausilio della camera lucida (disegno di A. Martini).
Capo di Vespa crabro (foto macro di F. Santi). Larva di Cucullia chamomillae (foto macro di P. Baronio). 15
Pretarso di Halyomorpha halys al microscopio elettronico a scansione (preparato e scansione di G. Filippini e A. Martini). Sezione di capo di larva di Drosophila suzukii al 16 microscopio ottico (preparato e foto di A. Martini).
Ninfa di Empusa pennata (foto di S. Magagnoli). 17
Ulisse Aldrovandi descrisse per primo in Europa una specie di inset- to parassitoide (Cotesia sp., parassitoide della farfalla cavolaia). Il grande studioso interpretò erroneamente le pupe del parassitoide come “uova avvolte di seta”. In ogni caso il grande studioso, col suo De Animalibus Insectis Libri VII, può essere considerato uno dei precur- sori della entomologia occidentale. 18
Sezione 5: Lotta biologica La lotta biologica inizia per controllare insetti le prime ombre causate ufficialmente negli USA degli agrumi. Da ricordare dal’uso non razionale nel 1890, grazie a un anche il bolognese Ulisse del mezzo chimico, fece progetto avveniristico Aldrovandi, che nel 1602 nascere di fatto la fitoiatria dell’entomologo Riley fu il primo nel mondo moderna: in questo (qui sotto ritratto), occidentale a segnalare contesto la lotta biologica che introdusse due un insetto parassitoide; e riacquistò un ruolo sempre entomofagi di origine l’olandese Antonie van più importante. Con la australiana per controllare Leeuwenhoek, che nel nascita delle biofabbriche, una cocciniglia esotica 1700 descrisse in dettaglio negli anni 70, si sviluppò che stava minacciando il comportamento di un la lotta biologica l’agrumicoltura insetto utile, con un vero e aumentativa (augmentative californiana. Questo proprio esperimento. biological control), che esperimento ebbe un tale Nell’entomologia, quindi, consiste nella introduzione successo, da meritarsi la lotta biologica ha una periodica di artropodi l’appellativo, nei tempi a lunga tradizione, che utili nelle coltivazioni venire, di lotta biologica precede quella dell’utilizzo per combattere specie classica (classical biological degli insetticidi. dannose. E sempre grazie control). Intuizioni sulla Da quella data storica di ai concetti sviluppati grazie lotta biologica, comunque, fine ottocento, la lotta dalla difesa integrata, si ci provengono dai cinesi, biologica è diventata una capì sempre di più il ruolo che utilizzavano già nel delle tecniche principali basilare degli “antagonisti 300 formiche predatrici per combattere le specie naturali”. E proprio dannose. Fu solamente con la valorizzazione e messa in disparte nel conservazione di queste dopo-guerra, quando con specie utili mediante l’uso l’avvento dell’agricoltura di pratiche appropriate, industriale, si pensò nacque quella strategia erroneamente che i chiamata prima “lotta problemi causati da insetti naturale” e poi “lotta potessero essere risolti biologica conservativa esclusivamente con (conservation biological trattamenti chimici sulle control). La lotta colture. Poi la difesa conservativa rappresenta integrata, nata negli anni il fondamento agro- 60, mettendo in luce ecologico su cui impostare 19
tutta la difesa, il “rumore naturali sono prodotti a di sostenibilità, lavora… di fondo” che permea tutta livello mondiale, per essere silenziosamente. E spesso l’agricoltura sostenibile, usati contro 100 specie viene compresa la sua della quale la produzione dannose su circa l’1% importanza proprio integrata e l’agricoltura dell’ambiente coltivato. quando, a causa di errori biologica fanno parte. La lotta biologica ha e scelte non adeguate, Prevenire piuttosto che stimolato la nascita essa viene meno. Non curare, diremo oggi. di diverse scuole di dimentichiamoci mai Stime recenti dicono che entomologia, che hanno questo importante la lotta biologica classica sviluppato le ricerche di principio, per non è utilizzata su circa il etologia, ecologia, fisiologia commettere i soliti vecchi 10% dei terreni coltivati e allevamento degli insetti errori. e che negli ultimi 120 utili, diventate vere e anni almeno 165 specie proprie specializzazioni. Bibliografia di fitofagi sono stati La lotta biologica, che van Lenteren J.C., 2005, controllati con tale tecnica. rappresenta tutt’ora Biological Control, 32:2-7. Nel controllo aumentativo, l’approccio basilare su van Lenteren J.C., 2012, almeno 170 nemici cui pianificare modelli BioControl 57: 1-20. Specie di coccinella, Coccinella 7-punctata, predatore di afidi. 20
Adulto (a sinistra) e larva (a destra) del sirfide (Episyrphus balteatus), uno dei più importanti predatori di afidi in molti ambienti coltivati e naturali. Insetto parassitoide (Lysiphlebus testaceipes), mentre attacca un afide (foto di F. Santi). 21
Operaia di Apis mellifera su fiore (foto di S. Magagnoli). Operaia di Bombus pascuorum su fiore 22 (foto di S. Magagnoli).
Sezione 6: Api e impollinazione “L’ape è, al pari dei ma è ancora poca cosa se dolcificante per l’umanità fertilizzanti, dei fitormoni, si considera il loro ruolo fino alla scoperta dell’uso dei pesticidi, delle macchine, nel mantenimento della della barbabietola e dello uno strumento produttivo, biodiversità nel nostro zucchero di canna. E’ e l’impollinazione guidata pianeta contribuendo alla proprio grazie alla necessità si rivela una tecnica riproduzione di circa il di usufruire di questa C agronomica essenziale”. 90% delle oltre 300.000 risorsa alimentare che è on questa frase specie di piante selvatiche. nata l’apicoltura. Giorgio Celli, L’ape, in particolare Apis Le api però non sono solo professore mellifera, la ben nota ape rappresentate dall’Apis emerito da miele, è tra tutti gli mellifera ma costituiscono dell’Università di Bologna insetti pronubi quella più un gruppo tassonomico, gli scomparso nel 2011, studiata per la sua elevata Apoidei, che comprende esaltava l’importanza della organizzazione sociale e per oltre 20.000 specie api per la produzione l’affascinante modalità con descritte nel mondo e agricola. Infatti circa cui le api bottinatrici (api quasi tutte sono efficienti il 75% delle principali deputate alla raccolta di impollinatori. A differenza colture di interesse agrario nettare e polline dai fiori) dell’ape da miele la dipendono in qualche comunicano alle compagne maggior parte della api misura dal servizio di dove si trova la fonte di sono solitarie e nidificano impollinazione operato cibo. Il rapporto tra uomo nel terreno. Purtroppo sia dalle api e dagli altri insetti e ape è iniziato sin dalla l’ape da miele sia le altre impollinatori, tra cui gli preistoria attraverso la api oggi devono affrontare apoidei selvatici e i ditteri raccolta del miele, prezioso molti fattori di stress di sirfidi, per la produzione nutrimento zuccherino origine antropica che di semi e frutti. A livello che è stato l’unica fonte ne stanno riducendo le monetario è stato popolazioni. stimato che il Conoscere valore del servizio le api e di impollinazione soprattutto si aggiri intorno riscoprirne ai 235 miliardi l’importanza di dollari l’anno. rappresenta un Questi dati già di primo passo per sé indicano fondamentale l’importanza dei per contribuire pronubi per il alla loro benessere umano Maschio e femmina di Osmia cornuta in sopravvivenza. accoppiamento (foto di S. Magagnoli). 23
Galleria mellonella (la camola del miele) tostate con cioccolata e fragole, con crema di nocciola e scaglie di mandorle (piatto e foto di C. Peri). Larve di Tenebrio molitor (la tarma della farina) in cottura (piatto e foto di G. Burgio). 24
Sezione 7: Altri usi degli insetti O ltre ai diversi considerata un’usanza nel complesso gli insetti interessi bizzarra e poco igienica. mostrano un elevato nell’ambiente, Ciononostante anche in contenuto nutrizionale, negli ultimi Europa esistono esempi essendo ricchi di proteine, anni gli insetti hanno attuali di entomofagia, grassi e numerosi altri dimostrato di poter essere come il formaggio con nutrienti. L’aumento valorizzati anche in diversi i “vermi”: si tratta di della popolazione a livello altri ambiti. un formaggio che viene globale porterà, in un Uno dei temi che ha lasciato colonizzare futuro non troppo lontano, recentemente suscitato dalle larve della mosca a modificare le nostre parecchio clamore è Piophilia casei, le quali abitudini alimentari. quello del loro uso modificano la consistenza L’impiego di insetti nell’alimentazione umana. e il sapore del formaggio nell’alimentazione umana L’entomofagia - dal greco stesso, fornendogli un si sta sviluppando su due ἔντομον (éntomon, gusto unico. In Italia ne linee spesso interconnesse insetto) e φαγεῖν (phăgein, esistono diverse versioni, tra loro: l’uso diretto mangiare) - è una pratica dal più noto casu marzu (food), cioè proporre al diffusa in circa l’80% del (formaggio marcio) sardo, pubblico di mangiare mondo; infatti in Paesi al frmag punt (formaggio direttamente gli insetti, come il Messico, l’Ecuador, punto) barese e furmai tal quali o trasformati in la Cina, la Tailandia, lo nis (formaggio nisso) alimenti più tradizionali Zimbabwe o lo Botswana piacentino, oltre al casgiu (come ad esempio pasta gli insetti sono consumati merzu, una versione della o biscotti preparati con abitualmente. Questi Corsica. farine di grilli), oppure popoli spesso utilizzano Il recente interesse l’uso indiretto (feed), insetti a integrazione sviluppato verso cioè utilizzare gli insetti della loro dieta. Benché il l’entomofagia è dovuto per nutrire gli animali consumo di insetti sia una principalmente alla negli allevamenti. Al pratica profondamente possibilità di utilizzare momento sono in fase di radicata nella storia gli insetti come fonte studio diverse tecniche per evolutiva umana (se ne sostituiva, o integrativa, creare grandi allevamenti fanno riferimenti anche principalmente alle di insetti che possano nella Bibbia e in diversi proteine di origine garantire sia una elevata ricettari dell’Antica Roma), animale. L’apporto produzione che rispettare in Occidente questa pratica nutrizionale degli insetti gli standard sanitari nel passato recente ha varia molto a seconda della imposti dalla legislazione. suscitato scarso interesse, specie considerata o del Altro recente tema legato soprattutto perché suo stadio di sviluppo, ma agli insetti è il loro impiego 25
nello smaltimento dei rifiuti. Alcune specie vengono già impiegate per la riduzione della parte organica dei rifiuti urbani; una volta che hanno consumato la frazione organica essi possono poi essere raccolti e riutilizzati per altri scopi, ad esempio sono in fase di studio delle tecniche per poterli impiegare per la produzione di biodisel e Acheta domesticus e Galleria mellonella prima biogas. della cottura in forno (foto di M. Benelli). Banco espositivo presentato alla Notte Europea dei Ricercatori del 2017 con diverse pietanze con insetti (foto di M.L. Dindo). 26
Il “verme” del Mopane raccolto, essicato e venduto al mercato (Zambia, 2007 - foto di C. Cencini). 27
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