L'entomologia a Bologna tra didattica e ricerca - 28 novembre 2019 - 28 febbraio 2020 - Biblioteca di ...

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L'entomologia a Bologna tra didattica e ricerca - 28 novembre 2019 - 28 febbraio 2020 - Biblioteca di ...
Biblioteca di Agraria “Gabriele Goidanich”

L’entomologia a Bologna
 tra didattica e ricerca
  28 novembre 2019 - 28 febbraio 2020
     Biblioteca di Agraria “G. Goidanich”
             viale Fanin 40 - Bologna

        Guida alla mostra
L'entomologia a Bologna tra didattica e ricerca - 28 novembre 2019 - 28 febbraio 2020 - Biblioteca di ...
Comitato scientifico e organizzatore
David Baldo, Giovanni Giorgio Bazzocchi, Giovanni Burgio, Francesco Casadei,
Carlo Cencini, Maria Luisa Dindo, Luca Dondini, Gianfranco Filippini, Santolo
Francati, Roberta Giannotti, Serena Magagnoli, Stefano Maini, Antonio Martini,
Antonio Masetti, Davide Montanari, Claudio Porrini, Federica Rossi, Fabrizio
Santi, Fabio Sgolastra.
I referenti per ciascuna sezione:
1 - La didattica del passato: Casadei, Maini, Montanari, Rossi (testo di Casadei-Maini)
2 - Le collezioni di ieri e di oggi: Maini, Santi (testo di Santi)
3 - Insetti vivi: Dindo, Francati (testo di Dindo)
4 - Insetti per immagini: Baldo, Filippini, Martini, Magagnoli, Santi (testo di Martini)
5 - Lotta biologica: Burgio (testo di Burgio)
6 - Api e impollinazione: Magagnoli, Porrini, Sgolastra (testo di Sgolastra)
7 - Altri usi degli insetti: Cencini, Dindo, Francati (testo di Francati)

                         Rosalia alpina (foto di S. Magagnoli).

Realizzazione editoriale
Biblioteca di Agraria “Gabriele Goidanich”
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Viale Fanin, 40 - 40127 Bologna - Tel. 051-2096306

			Prima edizione 2019
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L’entomologia a Bologna
 tra didattica e ricerca

             Sezione 1:
      La didattica del passato
             Sezione 2:
      Le collezioni di ieri e di
                oggi
             Sezione 3:
            Insetti vivi
            Sezione 4:
       Insetti per immagini
            Sezione 5:
          Lotta biologica
             Sezione 6:
       Api e impollinazione

             Sezione 7:
       Altri usi degli insetti
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Faunae insectorum Germanicae
    initia oder Deutschlands Insecten
    gesammelt und herausgegeben
                                               Achille Griffini, Entomologia
    von D. Georg Wolffgang Franz
                                               2. Lepidotteri italiani, Milano,
    Panzer, Nürnberg : in der
                                               Ulrico Hoepli, 1895 (con 149
    Felseckerschen Buchhandlung,
                                               incisioni).
    1796-1809.

           Ermanno Giglio-Tos, Tra le farfalle. Guida alla conoscenza ed
           alla determinazione dei principali macrolepidotteri nostrani
           ad uso dei principianti e dilettanti, Torino, Carlo Clausen
           Hans Rinck, 1906 (con 54 carte di tavola colorate).
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Sezione 1:
              La didattica del passato
L’insegnamento                   scoperte si ricordano i        bolognese, sono rilevanti le
dell’entomologia                 ‘tubi malpighiani’ descritti   competenze entomologiche
all’Università di Bologna        in Dissertatio epistolica de   di Carlo Emery (1848-
nasce nell’anno accademico       bombyce; sue sono anche        1925 - nella foto), docente
1900-01, in coincidenza          le indagini sulle galle nel    di Zoologia sia nella
con l’attivazione della          Anatome plantarum pars
“scuola superiore di             altera, ove descrive gli
Agraria”. Del corpo              insetti galligeni, fondando
accademico della scuola          così la cecidologia.
fanno parte diversi docenti      Contemporaneamente, a
della facoltà di Scienze         Firenze, Francesco Redi
matematiche, fisiche e           (1626-1698) scrive, nel
naturali: tra questi, vi         1684, Osservazioni intorno
è il giovane Alessandro          agli animali viventi che
Ghigi (1875-1970),               si trovano negli animali
al quale viene affidato          viventi: in pratica sono
l’insegnamento di Zoologia       le prime scoperte sulla
ed Entomologia agraria.          parassitologia. Altro
Studi in campo                   grande personaggio che si      facoltà di Scienze che nella
entomologico si erano            occupa di insetti è Lazzaro    scuola di Agraria. Quanto
però sviluppati, già da          Spallanzani (1729-1799),       all’insegnamento di
molto tempo, in Italia e a       maestro e collega di Pietro    Zoologia ed Entomologia
Bologna: qui spiccano, tra       Rossi (1738-1804) che,         agraria, ad Alessandro
gli altri, le figure di Ulisse   all’Università di Pisa, è      Ghigi succede Alfredo
Aldrovandi (1522-1605)           il primo cattedratico, a       Corti, che è anche
e di Marcello Malpighi           livello internazionale,        libero docente presso la
(1628-1694). Il bolognese        di una disciplina              facoltà di Scienze. Dopo
Aldrovandi pubblica              definita ‘Insettologia’.       Corti, l’insegnamento
nel 1602 De animalibus           Avvicinandoci ai giorni        passa a Guido Grandi
insectis libri septem. Sempre    nostri, e facendo              (1886-1970): la materia
all’Università di Bologna,       riferimento al periodo         nel frattempo assume
Malpighi è il primo              dell’Italia unita, vanno       la denominazione di
anatomista e docente             ricordati Antonio Berlese      Entomologia agraria,
a dedicarsi, almeno in           (1863-1927) e Filippo          mentre le lezioni,
parte, allo studio degli         Silvestri (1873-1949).         dall’anno accademico
insetti. Tra le sue principali   Tornando al panorama           1928-29, si tengono nel

                                                                                           5
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nuovo fabbricato di via        si sviluppa presso l’istituto   una sezione sulla didattica
Filippo Re 6 che ospita        una biblioteca specializzata    (e sulla ricerca) del passato,
il regio istituto superiore    tra le più fornite in           che vede l’esposizione
di Agraria. Con Grandi,        Italia. L’importanza            di manualistica e
che era stato allievo di       del “Bollettino”, oggi          saggistica (testi di Berlese,
Carlo Emery e aveva            “Bulletin of Insectology”,      Silvestri, Grandi e altri
collaborato con Filippo        è testimoniata dalle oltre      studiosi, bolognesi e
Silvestri, l’entomologia       200 riviste di entomologia      non), accompagnata da
agraria aumenta la propria     che nel 1950 arrivavano         fascicoli di autorevoli
rilevanza culturale.           in ‘cambio’; ancora oggi,       riviste scientifiche italiane
L’attività di ricerca svolta   nell’era dell’online, questa    ed estere, quali “Redia”,
nell’allora laboratorio (poi   cifra ammonta a circa           “Bulletin of Entomological
istituto) di Entomologia       160 testate, di prevalente      Research”, “Annales de la
viene diffusa tramite          provenienza estera.             Société Entomologique
le pubblicazioni nel           Per le esigenze della           de France”, “Entomologia
“Bollettino”; nel contempo     mostra, è stata predisposta     Experimentalis et
                                                               Applicata”, e altre.

      Filippo Silvestri (al centro in abito chiaro) con un gruppo di colleghi e
    studenti. Cartolina illustrata spedita a Guido Grandi da Portici il 19 luglio
                       1924 (Archivio Storico Entomologia).

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Fotografia di Guido Grandi al lavoro     Breve riassunto delle Lezioni di
  (Archivio Storico Entomologia).        anatomia comparata del prof. G.
                                         Grandi, Padova, La Litotipo Ed.
                                         Universitaria, 1924.

                     Prova di ex-libris di Guido Grandi
                      (Archivio Storico Entomologia).

                                                                            7
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Gli insetti possono assumere forme
                                delle più impensate, si possono
                                distinguere morfologie delle varie
                                parti del corpo di diversissimo tipo,
                                spesso legate a un diverso uso o alla
                                nicchia ecologica occupata.

    Il cervo volante (Lucanus
    cervus) è uno dei coleotteri
    più noti. In questa scatola si
    osserva la sua biologia e la
    ricostruzione del suo habitat
    all’interno di un tronco
8   d’albero.
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Sezione 2:
        Le collezioni di ieri e di oggi

L
Collezione G. Grandi           In passato la collezione è       Carlo Menozzi era un
          a collezione si      stata suddivisa in due parti,    mirmecologo sistematico
          compone di 3.900     una metà è stata trasferita      di fama internazionale.
          scatole di cui       al Servizio Fitopatologico       La collezione “Menozzi”
          294 biologiche,      della Regione Emilia-            contiene diversi olotipi
dove è possibile osservare     Romagna e nel 2018 la            e esemplari esotici di
etologia e biologia degli      Regione ha restituito la         formica. A tutte queste
insetti, molto utilizzate      sua parte. La parte della        scatole se ne aggiungono
per la didattica in passato.   collezione rimasta nel           57 di imenotteri,
Ci sono poi 70 scatole         dipartimento è ancora            provenienti da diverse
che riguardano gli             fisicamente divisa dall’altra    parti del mondo, raccolti
insetti presenti in diverse    ed è costituita da 1905          da Don Bruno Bonelli,
biocenosi, ad esempio          scatole entomologiche            sacerdote ed appassionato
quelli che si trovano su       sistematiche divise in:          studioso di entomologia,
erba medica, quelli su           - 15 Odonata                   assiduo frequentatore degli
canapa, ecc.                     - 4 Blattoidea                 entomologi bolognesi a
Dieci sono le scatole di         - 2 Phasmoidea                 cominciare dallo stesso
mirmecofili, insetti che         - 26 Dermaptera                Guido Grandi.
vivono in simbiosi con le        - 2 Mantoidea
formiche, e 40 illustrano        - 40 Orthoptera
le diverse forme e colori        - 102 Hemiptera
degli insetti. A queste si       - 36 Neuroptera
aggiungono 117 scatole           - 3 Trichoptera
che costituiscono la             - 4 Mecoptera
collezione di imenotteri         - 292 Lepidoptera
“Guido Grandi”. Sono             - 299 Diptera
poi presenti un ulteriore        - 461 Coleoptera
numero di scatole                - 619 Hymenoptera
entomologiche contenenti
insetti da determinare         All’interno dell’ordine
e che costituiscono            Hymenoptera si
materiale di studio e per      trovano 110 scatole
esercitazione. In totale       che costituiscono la
quindi ci sono circa 51.378    preziosa collezione             Gli insetti possono coprire
insetti.                       “Menozzi” di formiche,          tutte le frequenze di colore,
                                                               soprattutto nell’ordine dei
                                                               Lepidotteri (farfalle).
                                                                                         9
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Stadi giovanili di cimice asiatica, Halyomorpha halys,
           appena fuoriusciti dalle uova (foto di F. Santi).

     Adulto di Nezara viridula (cimice verde) (foto di S. Francati).
10
Sezione 3:
                               Insetti vivi

S
         arà possibile         Gli entomologi del              Sarà poi esposta una specie
         osservare dal vivo    DISTAL sono impegnati           di “parassitoide”, Exorista
         alcuni insetti,       nella ricerca di metodi         larvarum, che depone le
         oggetto di studio     sostenibili di controllo        sue uova sulle larve di G.
presso i laboratori di         delle due cimici, in            mellonella e di molti altri
Entomologia del DISTAL.        particolare della cimice        lepidotteri, per svilupparsi
Saranno in mostra (nei         asiatica, specie invasiva che   a loro spese. Gli adulti
diversi stadi di sviluppo)     sta causando danni ingenti      conducono vita libera e,
la famigerata “cimice          alla nostra agricoltura.        appartenendo all’ordine
asiatica” (Halyomorpha         In mostra sarà anche            del Ditteri, hanno
halys) e la “cimice verde”     possibile vedere uova,          aspetto simile a quello di
(Nezara viridula), da          larve, crisalidi, e adulti di   grosse mosche. Saranno
tempo naturalizzata nei        un lepidottero (Galleria        esposti altri insetti,
nostri areali. Entrambi        mellonella), che vive           che vengono allevati a
appartengono all’ordine        normalmente negli alveari       fini non propriamente
dei Rincoti (o Emitteri)       e nei favi immagazzinati,       scientifici, ma a scopo
e, in quanto tali, hanno       ma che viene allevato, sia      “ludico”: dalla blatta
un apparato boccale            nei laboratori di ricerca       fischiante del Madagascar
succhiatore perforante, con    come quello del DISTAL,         (Gromphadorhina
cui pungono foglie, steli      sia da privati, per vari        portentosa) agli insetti
e frutti di diverse piante,    scopi (le larve, tra l’altro,   stecco, che alcuni si
iniettano saliva nelle parti   sono considerate anche          dilettano a tenere anche
attaccate e succhiano linfa    interessanti come insetti       nel salotto di casa!
e succhi cellulari.            “da pasto”).

                   Adulti di cimice asiatica, Halyomorpha halys,
                     su foglia di fagiolo (foto di S. Francati).                         11
Quartus meus liber de Hymenopteris ceterisque animalculis liber . Bononiae
MCMXXXIV. Taccuino manoscritto di Guido Grandi (Archivio Storico
Entomologia).

           Guido Grandi, Contributi alla conoscenza degli Imenotteri
           aculeati. XVI, “Bollettino dell’Istituto di Entomologia della
12         Università di Bologna”, v. 9, 1936/1937.
Sezione 4:
                  Insetti per immagini
     Illustrazione, fotografia macro, microscopia ottica
                  e microscopia elettronica

L’esigenza di rappresentare    le sue descrizioni di insetti   venendo esposte in aula,
per scopi di divulgazione      (e di altri invertebrati,       accompagnavano le sue
scientifica il mondo           invero) con numerosissime       lezioni.
vegetale e animale e           xilografie dipinte. Ma sono     Con l’invenzione del
nello specifico gli insetti,   innumerevoli gli esempi di      microscopio alla fine del
attraverso le immagini, ha     studiosi naturalisti, e nello   XVI secolo (chiamato fra
antica origine. Lo stesso      specifico entomologi, che       l’altro col nome di vitrum
Albrecht Dürer (1471-          nel passato e attualmente       pulicare in quanto la pulce
1528) dedicò diverse           hanno corredato le proprie      fu uno dei primi organismi
incisioni e acquerelli         ricerche con proprie            osservati) fiorirono gli
alla rappresentazione di       illustrazioni, come Carlo       studi di microscopia fra
animali tra cui un insetto,    Emery (1848-1925)               cui va ricordato il De
Der Hirschkäfer (Cervo         titolare della cattedra di      Bombyce del bolognese
volante, Coleottero            Zoologia dell’Università di     Marcello Malpighi
Lucanide) dipinto ad           Bologna e Antonio Berlese       (1628-1694) pubblicato
acquerello e guazzo            (1863-1927). Va senz’altro      a Londra nel 1669, in cui
nel 1505. A Leonardo           ricordato il trattato di        lo studioso descrisse la
da Vinci (1452-1519)           Guido Grandi (1886-             complessa anatomia della
sono ascrivibili almeno        1970) Introduzione allo         larva e dell’adulto del
16 disegni di insetti          studio dell’Entomologia del     lepidottero Bombix mori
(un cerambicide, una           1951, opera corredata da        accompagnandola a diverse
libellula, una cicala ecc.).   quasi 2000 illustrazioni in     incisioni.
Ma il primo vero trattato      parte originali ed in parte     La descrizione morfologica
illustrato di entomologia      ridisegnate per lo più da       di un insetto o di sue
può essere considerato         illustri pittori.               parti rimane tuttora uno
uno dei tredici volumi         Lo stesso Grandi era un         strumento indispensabile
della Historia naturalis       valido illustratore dei         per il riconoscimento o
di Ulisse Aldrovandi           propri studi, come si può       per la classificazione di
(Bologna, 1522-1605).          vedere nei taccuini esposti     nuove specie. In passato
Infatti nel De animalibus      nella mostra. Egli poi          (ma talvolta ancora oggi)
insectis libri septem, cum     commissionò al fratello         ci si avvaleva di uno
singulorum iconibus ad         Alfredo, alla nipote Lea        strumento chiamato
vivum expressis pubblicato     Grandi Fioresi e ad Anna        “camera lucida” che,
a Bologna nel 1602             Bellomo delle illustrazioni     consentendo di osservare
Aldrovandi accompagnò          e tavole didattiche che,        contemporaneamente
                                                                                       13
l’esemplare al microscopio     alla luce presente sulla      per evidenziare i diversi
e il foglio di carta, grazie   scena e sfruttando ad         tessuti costitutivi dei vari
a due specchi posti a          esempio le prime luci         organi. Queste fette seriali
45 gradi di cui uno            dell’alba in modo che gli     vengono poi montate
semilucido, permetteva         insetti, intorpiditi, siano   su vetrino e osservate al
di rappresentare il            meno mobili.                  microscopio ottico.
soggetto nelle sue precise     La tecnica microscopica,      Un fondamentale
proporzioni.                   che richiede sovente          contributo alla scienza
La rappresentazione            elaborati e lunghi            entomologica lo hanno
degli insetti attraverso       protocolli di preparazione    dato infine le tecniche di
la macrofotografia ha          del soggetto (fissazione,     microscopia elettronica a
senz’altro apportato           chiarificazione ecc.) ed      scansione, che consente
un grande sostegno             è finalizzata a osservarne    di osservare dettagli
alla didattica e alla          particolari anatomici,        morfologici a grande
divulgazione scientifica.      si è poi accompagnata         risoluzione, e quella a
Richiede spesso molta          allo studio istologico        trasmissione che, in seguito
pazienza per immortalare       attraverso il quale il        ad inclusione in resina e
il soggetto nella posizione    soggetto, dopo essere         sezione all’ultramicrotomo,
e nel contesto utile a         stato disidratato e incluso   permette di ottenere
descriverne peculiari          in paraffina, può essere      immagini a livello
aspetti della biologia.        sezionato in fette di pochi   ultrastrutturale.
Tecnicamente si ottiene        micrometri (millesimi
equilibrando i tempi di        di millimetro) che in
posa, il diaframma, la         seguito sono colorate
sensibilità della fotocamera   in maniera differenziale

               Ginandromorfo di Neodiprion sertifer disegnato con
14             l’ausilio della camera lucida (disegno di A. Martini).
Capo di Vespa crabro (foto macro di F. Santi).

Larva di Cucullia chamomillae (foto macro di P. Baronio).
                                                            15
Pretarso di Halyomorpha halys al microscopio elettronico a scansione
     (preparato e scansione di G. Filippini e A. Martini).

                Sezione di capo di larva di Drosophila suzukii al
16             microscopio ottico (preparato e foto di A. Martini).
Ninfa di Empusa pennata (foto di S. Magagnoli).

                                                  17
Ulisse Aldrovandi descrisse per primo in Europa una specie di inset-
     to parassitoide (Cotesia sp., parassitoide della farfalla cavolaia). Il
     grande studioso interpretò erroneamente le pupe del parassitoide
     come “uova avvolte di seta”. In ogni caso il grande studioso, col suo De
     Animalibus Insectis Libri VII, può essere considerato uno dei precur-
     sori della entomologia occidentale.

18
Sezione 5:
                            Lotta biologica
La lotta biologica inizia        per controllare insetti        le prime ombre causate
ufficialmente negli USA          degli agrumi. Da ricordare     dal’uso non razionale
nel 1890, grazie a un            anche il bolognese Ulisse      del mezzo chimico, fece
progetto avveniristico           Aldrovandi, che nel 1602       nascere di fatto la fitoiatria
dell’entomologo Riley            fu il primo nel mondo          moderna: in questo
(qui sotto ritratto),            occidentale a segnalare        contesto la lotta biologica
che introdusse due               un insetto parassitoide; e     riacquistò un ruolo sempre
entomofagi di origine            l’olandese Antonie van         più importante. Con la
australiana per controllare      Leeuwenhoek, che nel           nascita delle biofabbriche,
una cocciniglia esotica          1700 descrisse in dettaglio    negli anni 70, si sviluppò
che stava minacciando            il comportamento di un         la lotta biologica
l’agrumicoltura                  insetto utile, con un vero e   aumentativa (augmentative
californiana. Questo             proprio esperimento.           biological control), che
esperimento ebbe un tale         Nell’entomologia, quindi,      consiste nella introduzione
successo, da meritarsi           la lotta biologica ha una      periodica di artropodi
l’appellativo, nei tempi a       lunga tradizione, che          utili nelle coltivazioni
venire, di lotta biologica       precede quella dell’utilizzo   per combattere specie
classica (classical biological   degli insetticidi.             dannose. E sempre grazie
control). Intuizioni sulla       Da quella data storica di      ai concetti sviluppati grazie
lotta biologica, comunque,       fine ottocento, la lotta       dalla difesa integrata, si
ci provengono dai cinesi,        biologica è diventata una      capì sempre di più il ruolo
che utilizzavano già nel         delle tecniche principali      basilare degli “antagonisti
300 formiche predatrici          per combattere le specie       naturali”. E proprio
                                 dannose. Fu solamente          con la valorizzazione e
                                 messa in disparte nel          conservazione di queste
                                 dopo-guerra, quando con        specie utili mediante l’uso
                                 l’avvento dell’agricoltura     di pratiche appropriate,
                                 industriale, si pensò          nacque quella strategia
                                 erroneamente che i             chiamata prima “lotta
                                 problemi causati da insetti    naturale” e poi “lotta
                                 potessero essere risolti       biologica conservativa
                                 esclusivamente con             (conservation biological
                                 trattamenti chimici sulle      control). La lotta
                                 colture. Poi la difesa         conservativa rappresenta
                                 integrata, nata negli anni     il fondamento agro-
                                 60, mettendo in luce           ecologico su cui impostare

                                                                                           19
tutta la difesa, il “rumore     naturali sono prodotti a         di sostenibilità, lavora…
di fondo” che permea tutta      livello mondiale, per essere     silenziosamente. E spesso
l’agricoltura sostenibile,      usati contro 100 specie          viene compresa la sua
della quale la produzione       dannose su circa l’1%            importanza proprio
integrata e l’agricoltura       dell’ambiente coltivato.         quando, a causa di errori
biologica fanno parte.          La lotta biologica ha            e scelte non adeguate,
Prevenire piuttosto che         stimolato la nascita             essa viene meno. Non
curare, diremo oggi.            di diverse scuole di             dimentichiamoci mai
Stime recenti dicono che        entomologia, che hanno           questo importante
la lotta biologica classica     sviluppato le ricerche di        principio, per non
è utilizzata su circa il        etologia, ecologia, fisiologia   commettere i soliti vecchi
10% dei terreni coltivati       e allevamento degli insetti      errori.
e che negli ultimi 120          utili, diventate vere e
anni almeno 165 specie          proprie specializzazioni.        Bibliografia
di fitofagi sono stati          La lotta biologica, che          van Lenteren J.C., 2005,
controllati con tale tecnica.   rappresenta tutt’ora             Biological Control, 32:2-7.
Nel controllo aumentativo,      l’approccio basilare su          van Lenteren J.C., 2012,
almeno 170 nemici               cui pianificare modelli          BioControl 57: 1-20.

                     Specie di coccinella, Coccinella 7-punctata,
                                  predatore di afidi.
20
Adulto (a sinistra) e larva (a destra) del sirfide (Episyrphus balteatus), uno dei
più importanti predatori di afidi in molti ambienti coltivati e naturali.

    Insetto parassitoide (Lysiphlebus testaceipes), mentre attacca un afide
                               (foto di F. Santi).

                                                                               21
Operaia di Apis mellifera su fiore (foto di S. Magagnoli).

                Operaia di Bombus pascuorum su fiore
22                      (foto di S. Magagnoli).
Sezione 6:
                 Api e impollinazione
“L’ape è, al pari dei           ma è ancora poca cosa se     dolcificante per l’umanità
fertilizzanti, dei fitormoni,   si considera il loro ruolo   fino alla scoperta dell’uso
dei pesticidi, delle macchine, nel mantenimento della        della barbabietola e dello
uno strumento produttivo,       biodiversità nel nostro      zucchero di canna. E’
e l’impollinazione guidata      pianeta contribuendo alla    proprio grazie alla necessità
si rivela una tecnica           riproduzione di circa il     di usufruire di questa

C
agronomica essenziale”.         90% delle oltre 300.000      risorsa alimentare che è
             on questa frase    specie di piante selvatiche. nata l’apicoltura.
             Giorgio Celli,     L’ape, in particolare Apis   Le api però non sono solo
             professore         mellifera, la ben nota ape   rappresentate dall’Apis
             emerito            da miele, è tra tutti gli    mellifera ma costituiscono
dell’Università di Bologna      insetti pronubi quella più   un gruppo tassonomico, gli
scomparso nel 2011,             studiata per la sua elevata  Apoidei, che comprende
esaltava l’importanza della     organizzazione sociale e per oltre 20.000 specie
api per la produzione           l’affascinante modalità con  descritte nel mondo e
agricola. Infatti circa         cui le api bottinatrici (api quasi tutte sono efficienti
il 75% delle principali         deputate alla raccolta di    impollinatori. A differenza
colture di interesse agrario    nettare e polline dai fiori) dell’ape da miele la
dipendono in qualche            comunicano alle compagne maggior parte della api
misura dal servizio di          dove si trova la fonte di    sono solitarie e nidificano
impollinazione operato          cibo. Il rapporto tra uomo   nel terreno. Purtroppo sia
dalle api e dagli altri insetti e ape è iniziato sin dalla   l’ape da miele sia le altre
impollinatori, tra cui gli      preistoria attraverso la     api oggi devono affrontare
apoidei selvatici e i ditteri   raccolta del miele, prezioso molti fattori di stress di
sirfidi, per la produzione      nutrimento zuccherino        origine antropica che
di semi e frutti. A livello     che è stato l’unica fonte    ne stanno riducendo le
monetario è stato                                                         popolazioni.
stimato che il                                                            Conoscere
valore del servizio                                                       le api e
di impollinazione                                                         soprattutto
si aggiri intorno                                                         riscoprirne
ai 235 miliardi                                                           l’importanza
di dollari l’anno.                                                        rappresenta un
Questi dati già di                                                        primo passo
per sé indicano                                                           fondamentale
l’importanza dei                                                          per contribuire
pronubi per il                                                            alla loro
benessere umano           Maschio e femmina di Osmia cornuta in           sopravvivenza.
                        accoppiamento (foto di S. Magagnoli).                          23
Galleria mellonella (la camola del miele) tostate con cioccolata e fragole, con
crema di nocciola e scaglie di mandorle (piatto e foto di C. Peri).

       Larve di Tenebrio molitor (la tarma della farina) in cottura (piatto e
       foto di G. Burgio).
24
Sezione 7:
                  Altri usi degli insetti

O
              ltre ai diversi   considerata un’usanza         nel complesso gli insetti
              interessi         bizzarra e poco igienica.     mostrano un elevato
              nell’ambiente,    Ciononostante anche in        contenuto nutrizionale,
              negli ultimi      Europa esistono esempi        essendo ricchi di proteine,
anni gli insetti hanno          attuali di entomofagia,       grassi e numerosi altri
dimostrato di poter essere      come il formaggio con         nutrienti. L’aumento
valorizzati anche in diversi    i “vermi”: si tratta di       della popolazione a livello
altri ambiti.                   un formaggio che viene        globale porterà, in un
Uno dei temi che ha             lasciato colonizzare          futuro non troppo lontano,
recentemente suscitato          dalle larve della mosca       a modificare le nostre
parecchio clamore è             Piophilia casei, le quali     abitudini alimentari.
quello del loro uso             modificano la consistenza     L’impiego di insetti
nell’alimentazione umana.       e il sapore del formaggio     nell’alimentazione umana
L’entomofagia - dal greco       stesso, fornendogli un        si sta sviluppando su due
ἔντομον (éntomon,               gusto unico. In Italia ne     linee spesso interconnesse
insetto) e φαγεῖν (phăgein,     esistono diverse versioni,    tra loro: l’uso diretto
mangiare) - è una pratica       dal più noto casu marzu       (food), cioè proporre al
diffusa in circa l’80% del      (formaggio marcio) sardo,     pubblico di mangiare
mondo; infatti in Paesi         al frmag punt (formaggio      direttamente gli insetti,
come il Messico, l’Ecuador,     punto) barese e furmai        tal quali o trasformati in
la Cina, la Tailandia, lo       nis (formaggio nisso)         alimenti più tradizionali
Zimbabwe o lo Botswana          piacentino, oltre al casgiu   (come ad esempio pasta
gli insetti sono consumati      merzu, una versione della     o biscotti preparati con
abitualmente. Questi            Corsica.                      farine di grilli), oppure
popoli spesso utilizzano        Il recente interesse          l’uso indiretto (feed),
insetti a integrazione          sviluppato verso              cioè utilizzare gli insetti
della loro dieta. Benché il     l’entomofagia è dovuto        per nutrire gli animali
consumo di insetti sia una      principalmente alla           negli allevamenti. Al
pratica profondamente           possibilità di utilizzare     momento sono in fase di
radicata nella storia           gli insetti come fonte        studio diverse tecniche per
evolutiva umana (se ne          sostituiva, o integrativa,    creare grandi allevamenti
fanno riferimenti anche         principalmente alle           di insetti che possano
nella Bibbia e in diversi       proteine di origine           garantire sia una elevata
ricettari dell’Antica Roma),    animale. L’apporto            produzione che rispettare
in Occidente questa pratica     nutrizionale degli insetti    gli standard sanitari
nel passato recente ha          varia molto a seconda della   imposti dalla legislazione.
suscitato scarso interesse,     specie considerata o del      Altro recente tema legato
soprattutto perché              suo stadio di sviluppo, ma    agli insetti è il loro impiego
                                                                                         25
nello smaltimento dei
rifiuti. Alcune specie
vengono già impiegate
per la riduzione della
parte organica dei rifiuti
urbani; una volta che
hanno consumato la
frazione organica essi
possono poi essere raccolti
e riutilizzati per altri scopi,
ad esempio sono in fase di
studio delle tecniche per
poterli impiegare per la
produzione di biodisel e          Acheta domesticus e Galleria mellonella prima
biogas.                           della cottura in forno (foto di M. Benelli).

  Banco espositivo presentato alla Notte Europea dei Ricercatori del 2017 con
  diverse pietanze con insetti (foto di M.L. Dindo).

26
Il “verme” del Mopane raccolto, essicato e venduto al mercato
              (Zambia, 2007 - foto di C. Cencini).

                                                                27
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