"IL POSTO GIUSTO" PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA - I.C. "G. Marconi" di Concorezzo - 'G. Marconi ...
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I.C. “G. Marconi” di Concorezzo SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “ FALCONE e BORSELLINO” Anno scolastico 2015-2016 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA “IL POSTO GIUSTO” “La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre” (Albert Einstein)
MOTIVAZIONI DELLA SCELTA DEL PROGETTO DIDATTICO Il posto giusto” (autrice Beatrice Masini, illustrazioni Simona Mulazzani), racconta la storia di uno scoiattolo, che dopo il lungo inverno, parte alla ricerca di un posto che ancora non conosce, ma di cui sente il bisogno. Lo scoiattolo non si accontenta di un posto qualsiasi, vuole mettere insieme tutti i suoi sogni e i suoi desideri per trovare il posto migliore del mondo. Lungo il suo viaggio chiede a picchio, tartaruga, cincia, talpa e civetta quale sia il posto giusto e dal momento che non riesce a trovarlo lo costruirà. Sceglierà un “grande albero con radici profonde e rami larghi e lunghi” e ogni animale darà il proprio contributo per la costruzione di un posto pieno di voci, a volte anche silenzioso, dove è bello stare con gli altri ma anche da soli, un luogo che accoglie i bisogni di ciascuno e dove nessuno si sente mai solo, ognuno con le proprie esigenze e le proprie diversità. Il Posto Giusto”, spiega il concetto di “casa” e la prima casa per ogni bambino è la sua mamma. Per questo la paura più grande per i bambini è quella di essere abbandonati da lei. Poi arriva l’altra casa, la seconda, quella con le stanze, il bagno, la cucina, gli angoli segreti, ma i bambini non possiedono tutte le parole giuste per dire cos’è la casa, perché sono troppe e non sanno mai quale scegliere. La casa è uno spazio rubato al vuoto inscatolato tra quattro pareti, un coperchio e un pavimento. Eppure è lì nella casa, che cominciano a concretizzarsi i grandi bisogni: sentirsi al sicuro, e contare qualcosa per qualcuno. Ed è ancora all’interno di quella scatola vuota, anzi piena di cose decisive che non si vedono, i sentimenti e i legami, che nasce lo stile di vita del bambino, quel grumo di pensieri e azioni che egli userà per orientarsi nel mondo e che lo renderà riconoscibile a tutti trovando le ragioni per mettersi in viaggio verso il prossimo imparando ad affrontare le difficoltà e a stare insieme gli uni con gli altri. Il racconto si conclude con questa frase “In quell’altro posto eravamo soli, qui non siamo più soli”. Il posto giusto è dove si sta insieme è la compagnia che fa “il posto giusto”. 2
……..“Alla fine nel grande albero c’era tutto: nidi al riparo dal vento, posti al buio e posti da luce, posti sotto e posti sopra. Ci stavano tutti. E tutti ci stavano bene, come piaceva a ciascuno. Era il posto giusto.” 3
FINALITA’ “La scuola dell’Infanzia è la risposta al diritto dei bambini e delle bambine ad avere l’educazione e la cura in coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionali presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti della Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia e della competenza e li avvia alla cittadinanza (Nuovi Orientamenti-Indicazioni nazionali per il curriculo 2012). Nella scelta della programmazione e nell’organizzazione degli spazi, la scuola assume come criteri di riferimento la funzionalità educativa rispetto ai ritmi, ai tempi di sviluppo e di apprendimento dei bambini, favorendo attività secondo i campi d’esperienza rappresentati negli ambiti del fare e dell’agire del bambino, dove egli è protagonista attivo.” “I bambini hanno l’esigenza di imparare quelle competenze motorie, cognitive, espressive e sociali che servono a renderli autonomi, a farli crescere sicuri di sé, fiduciosi, curiosi, ottimisti” (Anna Oliverio Ferraris) 5
OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI BAMBINI DI 3 ANNI 7
OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI BAMBINI DI 4 ANNI 8
OBIETTIVI FORMATIVI-DIDATTICI BAMBINI DI 5 ANNI 9
LA SCUOLA: CONTESTO DI RELAZIONE, CURA E APPRENDIMENTO Il termine più usato per definire la Scuola dell’Infanzia è contesto che nella sua accezione etimologica di intreccio, assume una particolare pregnanza: CONTESTO come luogo (non solo in senso fisico) dove si situano i processi cognitivi implicati in un’attività e contesto come intreccio di relazioni sociali. La scuola deve aspirare ad essere un luogo di cura a tutto tondo; una cura intesa come il prendersi cura del bambino in ogni aspetto dell’essere persona, da quello affettivo a quello cognitivo, relazionale, comunicativo e fisico. Nella nostra idea di scuola il “prendersi cura assume” un altro significato ben più ampio che è il prendersi cura dello star bene a scuola con se stessi in un contesto che, seppur plurale, non sottovaluta e non tralascia la dimensione individuale. Nella nostra pratica educativa abbiamo condiviso un’idea di scuola che dà importanza e significato ad alcune scelte pedagogiche e di metodo: L’attenzione a creare spazi accoglienti in cui trovano “collocazione” materiali e oggetti che invitano il bambino a esplorare, toccare, assemblare, trasformare, creare…. L’organizzazione dei tempi del quotidiano con scelte mirate a vivere con serenità e distensione sia i momenti di routine (saluto, ricongiungimento, pasto), i momenti dedicati al gioco e quelli dedicati all’attività La diversificazione delle proposte didattiche all’interno di tipologie relazionali modificabili e ricorsivi quali: il grande gruppo sezione, il gruppo omogeneo per età, il gruppo d’intersezione per i laboratori, il piccolo gruppo inclusivo di Spazio Educativo L’educare alla creatività come traguardo possibile e perseguibile da tutti attraverso modi e forme che promuovano il pensiero creativo e originale lontano da stereotipi e strutture pre-costituite dall’adulto. A questo scopo è fondamentale “predisporre contesti pensati e adeguati affinché i bambini possano coltivare 10
e sentire riconosciuto il pensiero divergente inteso come atto creativo e generativo di molteplici soluzioni e risposte” (Guilfort 1965). Educare all’ascolto, educare alla comunicazione con l’altro all’interno di una relazione rispettosa e attenta a cogliere i bisogni e a comprendere emozioni. La lettura ad alta voce di libri e albi illustrati è diventata un rito a cui i bambini vengono accompagnati con lentezza fin da piccolissimi scegliendo con cura i testi più adatti al livello di attenzione e alla maturazione affettiva e cognitiva di chi è in ascolto. L’attività psicomotoria, secondo il Metodo Bernard Aucouturier, ritenuta un’esperienza irrinunciabile per i bambini di 3-4-5 anni. E’ infatti consolidata e condivisa la scelta di proporre a tutti i bambini, con una scansione temporale diversificata, l’attività psicomotoria come ambito privilegiato per favorire l’incontro, lo scambio, la reciprocità. Le scelte adottate, condivise e messe a sistema in questi anni presuppongono una collegialità non scontata che riteniamo essere un valore centrale per una scuola dinamica, organizzata, in fase di ricerca continua. La collegialità si realizza in fase di programmazione all’inizio dell’anno ed in itinere con momenti specifici di collaborazione ed interscambio (riunioni di plesso e di team), sulla base di opportuni progetti laboratoriali d’intersezione. La programmazione educativa-didattica collegiale assicura il rispetto della libertà d’insegnamento. La professionalità dei docenti si arricchisce attraverso il lavoro collaborativo, la riflessione sulle osservazioni delle dinamiche relazionali dei singoli bambini e dei gruppi. 11
PROGETTO ACCOGLIENZA L’ingresso alla Scuola dell’Infanzia costituisce una tappa fondamentale di crescita, che vede il bambino, il più delle volte alla sua prima esperienza in un contesto sociale diverso da quello familiare. Inserirsi in un nuovo ambiente gli offre la possibilità di prendere coscienza delle sue abilità e stabilire molteplici relazioni con adulti e coetanei. FINALITA' Affrontare e superare serenamente il distacco dalla famiglia Acquisire fiducia nelle nuove figure di riferimento Condividere emozioni Favorire l’approccio alle prime regole comuni Promuovere la cooperazione con gli altri attraverso la condivisione di un'esperienza Favorire l'autonomia nella gestione della propria persona OBIETTIVI Incoraggiare un atteggiamento fiducioso verso la scuola Mostrare interesse e curiosità nei confronti di chi è diverso da sé Usare linguaggi diversi per comunicare Riconoscersi nel gruppo di appartenenza 12
TEMPI E MODALITA’ Nel periodo precedente all'inserimento (mese di Giugno) viene convocata un’assemblea con i genitori dei bambini nuovi iscritti per illustrare l’organizzazione della scuola ed il progetto accoglienza. I bambini verranno inseriti nella sezione di appartenenza a piccoli gruppi, in giorni diversi, in base al calendario concordato con i genitori durante la suddetta assemblea. Nel mese di Settembre sono previsti dei colloqui con le famiglie durante i quali viene compilata una scheda di presentazione del bambino. Tutti gli alunni nelle prime due settimane di scuola, frequenteranno solo il turno antimeridiano. Le insegnanti saranno quindi in compresenza per consentire un’accoglienza più individualizzata e il più possibile rassicurante. Indicativamente il periodo dell’inserimento ha la durata di circa un mese. Il consiglio che in genere diamo ai genitori (compatibilmente con le esigenze lavorative) è quello di inserire gradualmente i vari momenti: Mattino (9.30/12.00) Introduzione del pranzo (9.00/13.30) Attività del pomeriggio Pre-scuola (8.00/8.30) Post-scuola (16.00/18.00) L’accoglienza e l’inserimento dei bambini e delle bambine di tre anni non si esauriscono in un limitato periodo di tempo, ma proseguono gradualmente per l’intero anno scolastico con modalità diverse nel rispetto delle esigenze di ognuno. 13
PROPOSTE DIDATTICHE E STRUMENTI Giochi strutturati individuali e di gruppo. Canzoni, rime e filastrocche. Racconti (libri e albi illustrati). Drammatizzazioni. Conversazioni libere e guidate e attività di brainstorming. Ricostruire, discutere, fissare, mediante l’analisi la realtà circostante. Giochi psicomotori con materiali specifici (cubotti, teli, cerchi, corde…). Danze. Ascolto e riproduzione di suoni e rumori (Cd e strumenti musicali). Attività di problem-solving. Travasi, esperimenti, miscugli, impasti (imbuti, contenitori di varie misure, tubi flessibili, colini…). Manipolazione (semi, granaglie, farine, creta). Rappresentazioni grafiche individuali o di gruppo (tempere, rulli, spugne, pennelli, acquerelli, pastelli a cera, matite…). Esplorazioni senso-percettive con materiale di recupero naturale e non (tappi, bottiglie, bottoni, fili, gusci, legni, sassi, conchiglie…). Esplorazioni senso-percettive con materiale cartaceo (carte e cartoni di vari spessori e tipologie, riviste, giornali..). Uscite didattiche. Momenti di festa comuni. Attività con esperti esterni. 14
DOCUMENTAZIONE La documentazione del percorso didattico aiuta il bambino ad assumere la consapevolezza del suo vissuto verso la costruzione di una “memoria personale” che gli consenta di ritrovare e ripercorrere le esperienze compiute in ambito scolastico. Le modalità operative attuate al fine di documentare le attività svolte sono le seguenti: Materiale fotografico Raccolta degli elaborati prodotti dei bambini La verbalizzazione dei vissuti METODOLOGIA La metodologia attuata differenza due piani distinti, uno relativo alla formazione del contesto relazionale e uno relativo alle modalità attuate nella conduzione del progetto: FORMAZIONE DEI GRUPPI METODOLOGIA DIDATTICA Nella progettazione didattica che si articola in percorsi Le attività saranno condotte prevalentemente in duttili, flessibili e ripercorribili, si privilegiano: sezione ma, compatibilmente con le risorse, gli spazi e Situazioni motivanti che suscitano curiosità, e tempi, saranno anche attuati momenti di attività per interesse (vissuti, drammatizzazioni …) età omogenea. La narrazione e il racconto come contenitori affettivi dei processi di scoperta Verranno attivati laboratori di piccolo gruppo a La ricerca e l’esplorazione nell’approccio alla sezioni aperte e laboratori progettati su bisogni conoscenza specifici dei bambini diversamente abili e di bambini Un contesto dinamico in cui lo stile dell’adulto sia con un percorso evolutivo particolare. sempre più empatico e attento a rendere il ruolo del bambino attivo Un contesto adeguato che consenta ai bambini di 15 individuare, gestire e modulare le proprie emozioni
LABORATORI ESPRESSIVI A CLASSI APERTE La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” attua da alcuni anni la metodologia della didattica laboratoriale a sezioni aperte. L’organizzazione ha la caratteristica di essere corrispondente ai bisogni dei bambini e realizzata in modo circolare (il conduttore e il gruppo rimangono fissi e ruotano negli spazi/laboratorio). I laboratori proposti privilegiano il processo di scoperta /conoscenza attraverso il piacere del fare, del creare lontano da stereotipi per sviluppare un pensiero unico ed originale. Ogni gruppo sarà composto da 12/13 bambini appartenenti a diverse sezioni con la conduzione di un docente, oppure un docente in compresenza con l’educatore o l’insegnante di sostegno se nel gruppo è presente un bambino diversamente abile. In questo caso la composizione del gruppo e il numero dei bambini presenti viene personalizzato e modulato dopo attenta valutazione dei bisogni specifici. All’esterno delle sezioni sono stati allestiti alcuni spazi utilizzati sia per i laboratori a sezioni aperte sia per i laboratori di Spazio Educativo: SPAZIO MUNARI: I bambini trovano una serie di materiali di recupero suddivisi per tipo e contenuti in scatole trasparenti. Tale spazio viene anche utilizzato dalle varie Sezioni per attuare progetti particolari e per svolgere l’attività di alternativa all’IRC SPAZIO SCOIATTOLI: (sezione rossa) diventa spazio pittura o spazio laboratorio per piccoli gruppi. Molti materiali ludici e didattici di cui è dotato hanno la particolarità di essere poco conosciuti (perché non presenti nelle sezioni) e quindi curiosi ed invitanti per il bambino che ha la possibilità di vivere momenti pluri-settimanali di laboratorio in piccolo gruppo (5/6 bambini) sviluppando le capacità esplorative, tattili e sensoriali in genere e potenziando quelle di natura linguistica e logico-concettuale. AULA DI PSICOMOTRICITA’: allestita con materiale specifico e adeguatamente strutturato ORTO: adiacente al giardino in uno spazio delimitato da una recinzione è stato realizzato l’orto strutturato con 7 aiuole, una casetta per gli attrezzi, lo spazio per il compostaggio 16
STRUTTURAZIONE DEI LABORATORI A CLASSI APERTE In considerazione del numero delle sezioni, della loro tipologia e degli orari assegnati per l’insegnamento dell’IRC, quest’anno la struttura dei laboratori sarà la seguente: Martedì: SEZIONE VOLPI, FENICOTTERI e DELFINI Giovedì: SEZIONE ANATROCCOLI e RANOCCHI I laboratori inizieranno nel mese di Novembre e si concluderanno nel mese di Aprile. In considerazione della verifica finale di Giugno 2015 che metteva in evidenza quanto era ridotto il tempo dedicato ad ogni laboratorio per far vivere pienamente l’esperienza ai bambini, per quest’anno si propone una diversa organizzazione che consente ai docenti di scegliere 3 percorsi per il proprio gruppo della durata di circa 6/7 incontri. Su un ventaglio di alcune proposte laboratoriali ogni docente ne ha individuato tre in base all’età dei bambini, ai bisogni (soprattutto dei bambini dva inseriti nel gruppo) e alle preferenze dei conduttori. LE PROPOSTE SONO: ORTO PITTURA MANIPOLAZIONE CREATIVITA’ CARTA-CARTONE CUCINA CORPO E MUNARI MOVIMENTO 17
PROGETTO DI “OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE”- Di grande significato il progetto approvato in Collegio Docenti (Giugno 2015) per “l’ottimizzazione delle risorse” che fissa come obiettivi perseguibili: 1. La condivisione delle competenze specifiche dei docenti per farle diventare risorsa spendibile all’interno del plesso, nella formazione e nella gestione dei laboratori e progetti inclusivi 2. La pianificazione, in modo condiviso nel team e nel consiglio di classe, dell’organizzazione delle ore disponibili: sostegni, educatori, compresenze, alternativa IRC, (monte ore disponibile, monte ore necessità effettive e conseguente strutturazione oraria), intendendo per compresenze tutti i momenti di cogestione della classe alla presenza di docente di disciplina e docente sostegno e/o educatore PROGETTO “SPAZIO EDUCATIVO” Nell’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato il progetto “Spazio Educativo”. L’aula rossa è stata attrezzata come spazio utile e fruibile per attività in piccolo gruppo mirate all’inclusione di bambini con diversità psichiche, fisiche, sensoriali. Le risorse presenti nel plesso (insegnati di sostegno, educatori AES), collaborano e progettano percorsi valutando sia i bisogni dei bambini DVA, sia quelli che presentano un’evoluzione più lenta o con particolari bisogni educativi che necessitano di strategie educative e didattiche particolari. 18
LO SPAZIO L’aula rossa è stata attrezzata come spazio utile e fruibile per attività in piccolo gruppo mirate all’inclusione di bambini con disabilità psichiche, fisiche e sensoriali. A tal fine il suddetto spazio è stato attrezzato in questo modo: Angolo morbido con materasso angolare Libreria torre su rotelle per attività di lettura guidata e tasche per lettura spontanea Lavagna magnetica con calamite, lavagna luminosa da tavolo, lavagna di sabbia Materiali atipici per la manipolazione Materiali per infilare, costruire, impilare… Materiali specifici per la coloritura (caratterizzati da prensione ed impugnatura per le disabilità motorie) Incastri e puzzle tattili e sonori Mobile per attività individuali ed in piccolo gruppo suddiviso in: area motricità fine; area grosso-motoria; area sensoriale; area espressiva; area emozionale e linguistica; area logica e cognitiva Attività di ispirazione montessoriana preparate e predisposte dai docenti Casetta con arredi e personaggi Bagno adiacente Tavoli e sedie Pannello di legno posizionato sulla lunga parete per le attività di pittura Carrello/tavolozza dei colori 19
PROGETTO RACCORDO INFANZIA/PRIMARIA Per i bambini di 5 anni viene attuato il progetto di raccordo infanzia/primaria. Tale progetto ha la finalità di favorire nei bambini la conoscenza della scuola primaria (tempi, spazi, modalità). Le visite alla scuola primaria sono tre e si svolgono ad avvenuta pubblicazione del Plesso di assegnazione: Febbraio/Marzo per l’iscrizione simbolica dei bambini al plesso Aprile/Marzo per conoscere gli spazi e svolgere attività didattica con i bambini iscritti nelle classi prime PROGETTO PRE-REQUISITI Il progetto inerente l’acquisizione delle competenze e dei pre-requisiti per la scuola Primaria si pone le seguenti finalità: 1. Favorire l’approccio al codice scritto senza accelerare o forzare il processo di evoluzione. La Scuola dell’Infanzia deve offrire un contesto favorevole, connotato dall’impulso alla scoperta e permeato di giocosità 2. Favorire tempi sempre più lunghi di ascolto e attenzione in un contesto relazionale che favorisca l’autonomia del bambino nell’uso degli strumenti didattici Ogni team sceglie la metodologia (nella propria sezione o in contesti laboratoriali a sezioni aperte) e gli strumenti (astuccio, quaderno, raccoglitore, porta listino). 20
ATTIVITA’ PROPOSTE PER L’A.S. 2015/16 3 anni 4 anni 5 anni Psicomotricità metodo Psicomotricità metodo Aucouturier Psicomotricità metodo Aucouturier Aucouturier (Casc) (Casc) (Esperto esterno + docente Grembo) Da Marzo a Maggio Da Ottobre a Febbraio Da Novembre ad Aprile Attività di raccordo con classi prime della scuola primaria Letture in biblioteca Laboratorio con esperto aule verdi: Giornata Ambientale “Attività nell’orto” “mercato glocale” Teatro Teatro Teatro Evento iniziale intercultura Tutte le uscite a piedi saranno effettuate in collaborazione ai vigili urbani/protezione civile e, se necessario, verrà garantita anche la presenza di un collaboratore scolastico. 21
ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA La Scuola dell’Infanzia “Falcone e Borsellino” è composta da 5 sezioni di cui: Sezione L (eterogenea) Sezione M (bambini di 3/5 anni) Sezione N (bambini di 3/4 anni) Sezione O (bambini di 4/5 anni) Sezione P (bambini di 4/5 anni) Sez. N° alunni/e Insegnanti di sezione Insegnanti di sostegno Educatori AES L 24 Fontana Alessandra - Grembo Vincenza Gemma Montamagni, Righi Alice Carolina Lissoni M 25 Stoppa Cinzia – Billé Raffaella N 23 Beretta Francesca - Meani Ivana Gemma Montemagni, Pezzimenti Alessia Carolina Lissoni 0 24 Meroni Cristina - Brambilla Stefania Mattavelli Paola Barazzetta Lorena P 25 Teruzzi Eugenia – Cassanmagnago Mattavelli Paola, Carolina Barazzetta Lorena Miriam Lissoni L, M, N, O, P Tremolada Ivana (IRC) 22
ORARIO DI FUNZIONAMENTO L’orario di funzionamento è di 10 ore giornaliere: dalle h. 8.00 alle h. 18.00. Dalle h. 8.00 alle h. 8.30 i bambini che frequentano il pre-scuola saranno accolti/e dalle insegnanti a rotazione. Nell’anno in corso per la presenza di bambini DVA l’orario di servizio di alcuni docenti statali è stato modificato per garantire la compresenza al fine di migliorare l’attenzione ai bisogni del singolo. Dalle h. 9.00 tutte le sezioni funzionano regolarmente. Il post-scuola dalle h. 16.00 alle ore 18.00 è gestito da personale comunale. Il post-scuola prevede 3 uscite: Ore 17.00 Ore 17.30 Ore 18.00 UTILIZZAZIONE DELLE COMPRESENZE In tutte le sezioni le insegnanti adottano un orario giornaliero flessibile al fine di garantire la compresenza delle insegnanti nei momenti importanti della giornata, quali l’attività didattica, i laboratori e il momento del pranzo. La presenza del team dalle ore 10.30 per quattro giorni alla settimana permette di svolgere: Attività didattica in sezione in un clima disteso e attento ai bisogni espressivi, con l’attivazione di metodologie adeguate per le diverse fasce d’età (quasi tutte le sezioni sono eterogenee) Attività laboratoriali (in intersezione) di tipo espressivo Attività a piccolo gruppo in presenza di bambini/e con bisogni e attenzioni particolari 23
Attività laboratoriali con esperti esterni a cui va sempre garantita la compresenza di un docente Attività da svolgersi al di fuori del proprio plesso dove, per uno specifico progetto, una sola fascia d’età deve recarsi altrove (teatro, mostre, biblioteca, “continuità” o “intercultura”…). Nel periodo dell’inserimento la compresenza viene utilizzata prevalentemente nella propria sezione con l’obiettivo primario della cura, dell’accoglienza, del consolidamento di riti che creano un clima relazionale affettivo significante. VERIFICA ATTIVITA’ DIDATTICA Si dedica particolare attenzione alla verifica di sezione, suddivisa in due quadrimestri, che scaturisce in un momento di confronto globale di plesso finalizzato a focalizzare positività e criticità del percorso educativo- didattico. Nella verifica si fa riferimento: Alla qualità delle esperienze scolastiche Al contesto organizzativo: - alla destinazione degli spazi; - alla scelta dei tempi e dei materiali; - al coordinamento delle attività di sezione/intersezione e di laboratorio Alla qualità e validità dei progetti con esperti Nei mesi di gennaio e maggio ai genitori viene proposto un incontro di sezione come momento di verifica intermedia e finale di confronto sul percorso didattico. 24
VALUTAZIONE INDIVIDUALE Al termine di ogni anno scolastico, le insegnanti compilano per ogni bambino una scheda/profili dove sono espresse le competenze raggiunte nei vari campi d’esperienza: Il sé e l’altro I discorsi e le parole Il corpo e il movimento La conoscenza del mondo Linguaggi, creatività, espressione I colloqui individuali con la famiglia sono proposti in periodi diversi a seconda delle fasce d’età: 3 anni: a Gennaio 4 anni: a Febbraio 5 anni: a Giugno per la presentazione della scheda/profili. Per casi particolari e per tutte le situazioni che necessitano di un confronto scuola/famiglia costante si possono prevedere colloqui aggiuntivi. 25
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