GEOMUSICA A.S. 2018/2019 - classe 3F Viaggio nelle tradizioni musicali extraeuropee
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Ciao, mi chiamo Sophia, sono una ballerina di tango e vivo in Argentina …ho iniziato a ballare quando vidi un programma televisivo in cui i concorrenti della gara di ballo dovevano scatenarsi in pista per vincere i punteggi più alti, ogni volta provavo a ballare anche io a ritmo, e un giorno decisi di cominciare a ballare a casa, accendendo la radio e ballando, ogni tanto mi mettevo in salone, spostavo tutti i mobili facendo spazio e mi divertivo, quindi una volta presa confidenza con la musica decisi di segnarmi in
una scuola di ballo, che mi porto molto avanti, infatti vinsi molte gare…oggi dunque,sono qui per presentare la musica del mio paese. Io ormai sono una ballerina ditango, che è un ballo basato sull’improvvisazione, caratterizzato da eleganza e passionalità. Il passo base del tango è il passo in sé, dove per passo si intende il normale passo di una camminata Le regole sono semplici, l'uomo guida la donna segue. È caratterizzato da tre ritmi musicali che a loro volta sono divisi in due tipologie di ballo,lamilongae iltango vals il tango è costruito nello stesso tempo in cui si balla, attraverso l'improvvisazione e la comunicazione tra ballerini. Tutto ciò mi ha sempre appassionata, e ora se sono qui a raccontare la mia storia e la storia del tango è perché ballare, ormai, è la mia più grande passione.
Mi chiamo John ho ventiquattro anni e vivo con la mia famiglia nelle campagne del North Carolina negli anni 70. Suono la chitarra da quando avevo sette anni ed è uno degli strumenti più popolari qui, insieme al violino e al banjo. Ormai sono cinque anni che suono in una band country formata da tutta la mia famiglia,infatti la domenica dopo pranzo ci riuniamo tutti insieme e suoniamo le canzoni tipiche del posto che cantiamo e suoniamo ormai da anni. Mio padre e i miei nonni suonavano la chitarra acustica ma grazie alle nuove innovazioni tecnologiche George Beauchamp inventò la chitarra elettrica proprio quì in Carolina dove poi Leo Fender aprirà le prime aziende e comincerà a vendere le chitarre che divennero le più famose al mondo:le Fender. Mi sono appassionato alla musica country e blues grazie ad un genere musicale che nacque negli anni 50 con il nome di bluesgrass,è formato
con lunghi assoli di banjo e di chitarra elettrica sempre con ritmiche blues e country,il suo massimo esponente è stato B.B.King. Sto scrivendo una nuova canzone con mio padre per riuscire ad avere una etichetta discografica dalla Country music,ma soprattutto sogno di diventare come B.B.King e ce la metterò tutta per riuscirci. Mi chiamo BATARI e sono una DANZATRICE SAMAN .Il mio paese è l’INDONESIA . Vi presento la musica del mio paese;e in particolare la DANZA SAMAN. Ho iniziato a ballare a 6 anni in occasione della nascita di mia sorella Intan, e da quel momento non ho più smesso e mi sono esibita varie volte insieme al mio gruppo,in occasioni speciali.La DANZA SAMAN si balla inginocchiati o in altre posizioni a seconda della musica.
Dopo un breve saluto del musicista di kendang (strumento che si suona come un tamburo colpendolo da due lati) ci sediamo tutti in fila uno accanto all’altro e battiamo le mani sul petto e sulle gambe a ritmo; col tempo i movimenti si estendono a braccia e testa;che gira a sinistra e a destra, tutti sincronizzati e sempre più veloci. I gruppi di ballo Saman sono numerosissimi -il mio conta circa 50 persone!- e non sono facili da dirigere,ma è divertente da ballare!!! L'elemento chiave della danza Saman è che tutti i danzatori devono muoversi allo stesso tempo, creando una linea di gesti omogenea. Nel momento in cui la musica diventa più veloce e i movimenti più energetici, la canzone finisce all'improvviso e noi ballerini usciamo di scena, lasciando tutti a bocca aperta.Il limite di tempo minimo per una canzone (con conseguente breve danza) dura dai 15 ai 20 minuti. La DANZA SAMAN è stata dichiarata dall UNESCO “PATRIMONIO ORALE E IMMATERIALE DELL’UMANITà ed è famosa in tutto il mondo per la sua rapidità. Il mio paese la adora e spero di farla conoscere a tutto il mondo occidentale!!!
Mi chiamo Mamadou Kouyatè sono un poeta e cantore, svolgo il ruolo di conservare la tradizione degli avi, vivo nell’ Africa occidentale. Io ero molto vicino al re, ero il suo portavoce presso il popolo e spesso venivo ha rappresentare le relazioni diplomatiche del re con ambasciatori di altri regni. La mia tradizione è nata e si è sviluppata in contesti storici privi di scrittura, di genere il mio mestiere è di tipo familiare e si trasmette in padre e figlio o comunque all’ interno della stessa famiglia. Suono diversi strumenti come il KORA è un antico strumento melodico a 21 corde disposte su un filo un altro strumento è il BALAFON è uno xilofono con genere 21 lamelle cioè 3 scale ma il numero può variare. Sotto ciascuna lama di legno è appesa una zucca tagliata. Un altro aspetto importante era quello di mediare i conflitti interni ai gruppi a cui appartenevano o scontri con altri gruppi.
Ciao mi chiamo Miriam Makeba vivo in America ma la mia terra è il Sudafrica,sono nata Johannesburg nel 1935 e ho 45 anni . Mio padre è morto quando avevo 6 anni di solito cantavo con lui , mi ha insegnato a vivere con la musica e a sentirla scorrere dentro di me è grazie a lui che ho deciso di intraprendere la strada della cantante . Quando ero piccola dopo cena di solito mi riunivo con i mie genitori e miei fratelli per cantare attorno ad un fuoco , mi piaceva molto cantare in compagnia della mia famiglia e della comunità , tutti quanti in gruppo cantavamo delle canzoni e gli altri ballavano a ritmo era molto divertente mi mancano quei momenti . Ho iniziato a cantare negli anni cinquanta a livello professionale con il gruppo Manhattan Brothers per poi formare una mia band, The Skylarks, che univa jazz e musica tradizionale del Sudafrica, ho fatto il mio primo tour negli stati uniti e vivo momentaneamente ancora qui mi manca molto la mia terra soprattutto ora che si sta verificando questo fenomeno chiamato apartheid so che la mia comunità sta soffrendo ma io non posso fare niente non capisco come mai i bianchi debbano covare tutto questo rancore nei nostri confronti, vorrei che tutti convivessero in pace nella mia terra per mantenere veri i miei ricordi in cui la mia casa era una terra di serenità. Pata pata è uno dei brani più significativi per me mi ricorda molto la mia terra avevo 37 anni quando composi questo pezzo ma lo ricordo come se fosse ieri anche se ormai sono passati otto anni . Spero di poter tornare in Sudafrica il prima possibile .
danzatore ballo la capoeira (si pronuncia Capuéra) che racconta il dramma della nostra schiavitù: noi schiavi africani lavoriamo nelle piantagioni e ci alleniamo a combattere, con tecniche di attacco e difesa, calci, prese, schive, dissimulando la lotta con elementi di danza, per non insospettire i colonizzatori, nella maggior parte dei casi non c’è contatto fisico tra noi lottatori- danzatori I movimenti sono sincronizzati ed acrobatici. Qui nello stato di Bahia arriviamo soprattutto di etnia bantu, e portiamo con noi il nostro modo di muoversi, di allenarsi, e anche la nostra ritmica e cultura musicale. Molti schiavi, compreso io, grazie alla capoeira - arte basata sulla forza fisica, i riflessi ma anche sulla malandragem, la scaltrezza - riusciamo a fuggire dalle piantagioni e conquistare la libertà. A partire dai primi anni del 1800, la lotta Capoeira è stata vietata a noi africani insieme ad altre forme culturali e di aggregazione. Con la fine della schiavitù, fu associata alle forme più comuni di delinquenza di strada. Nel 1930 il dittatore brasiliano Getulio Vargas la rivalutò e furono aperte le prime scuole per il suo insegnamento. Nel 1974, la Capoeira fu riconosciuta ufficialmente come sport nazionale brasiliano e ben presto iniziò a diffondersi anche in altri paesi. Per creare il ritmo usiamo strumenti come : -Berimbau (arco musicale) Atabaque (un tamburo) Pandero (tamburello a sonagli) Agogô (campane di legno o metallo) I ritmi che usiamo nella Capoeira sono chiamati toques lo
strumento principe è il berimbau. I Ritmi principali sono: Cavalaria È un ritmo che ricorda il suono di cavalli al galoppo, e consiste in una percussione veloce del berimbau. Amazonas È un ritmo suonato con il berimbau e indica un evento di festa è infatti utilizzato per accogliere e salutare i mestre e gli alunni di altri luoghi ————————————— Ciao, mi chiamo Alyssa, e sono giamaicana Questa nelle foto è Kingstone, la città dove vivo nonchè la capitale
della Giamaica Mi piace molto la musica reggae e suono il basso uno dei suoi principali strumenti . Il reggae è un genere musicale che nacque proprio in Jamaica essenzialmente discendente dallo ska, ma sviluppatosi propriamente come leggera variante del rock strada. Nacque intorno agli anni 70, per essere specifici nel 1967 e ha molte differenze rispetto agli altri generi .È fortemente caratterizzato dalla predominanza del basso sulla chitarra. In una delle prime sessioni di registrazione di questo nuovo genere, venne usato l'organo e la chitarra ritmica per creare un altro tipo di sound. Il nuovo genere presentava un ritmo dall'andamento più spezzato e convulso. Il suo maggior esponente é Bob Marley che trasformò il
reggae non solo sotto l'aspetto musicale e ritmico, ma lo diffuse come culto vero e proprio, cambiando notevolmente quelle che erano le sue radici. La sua musica è dedicata al tema della lotta contro l’oppressione politica e razziale. Bob Marley divenne leader politico spirituale e religioso. La popolarità del reggae arriva al suo apice fra la metà degli anni ’70 e i primissimi anni ’80 quando nel 1980 Bob Marley & The Wailers si esibiscono allo stadio San Siro di Milano, dove suonano davanti a 100mila spettatori: il concerto più grande da loro mai realizzato. La mia canzone preferita è No woman No Cry Che secondo me è un incoraggiamento a rialzarsi sempre nonostante le sofferenze.
Ciao, mi chiamo Ossas sono un musicista Africano. Il mio paese è il Congo che si trova nel centro dell Africa. Ho iniziato a suonare all'età di sei anni perché sentivo sempre mio padre suonare il Djembe, uno strumento a percussione africano, e questo mi piaceva. Vi presento la musica del mio paese.In Africa la musica tradizionale (ma non solo) è caratterizzata dall'utilizzo di particolari strumenti musicali, spesso prodotti con materiali naturali come zucche, corna, pelli, conchiglie anche se attualmente è in uso una vasta tipologia di materiali artificiali, perlopiù in alluminio o in metallo come lattine, stringhe, tappi di bottiglia, bidoni.
Ciao, mi chiamo Aylen (che significa "limpida" o "felice") sono una nativa americana e provengo dall' America del Sud.
A 6 anni ho imparato a ballare la mia prima danza che è quella del sole. É un rituale di purificazione collettiva della durata di quattro giorni che prevede il digiuno, l'autosacrificio e la donazione di sé. Mediante questo atto sacro si rende grazie all'anno trascorso e si invocano le forze divine chiedendo protezione. In questa danza si usano vari strumenti come i sonagli, tamburi, fischietti e flauti. Spesso i partecipanti sono vestiti o mascherati per rappresentare le varie divinità. Si può cantare, ci sono anche degli intervalli dove bisogna pregare o si usano oggetti sacri. Quando c'è questa danza la maggior parte delle volte ballo, però ci sono delle volte in cui suono il flauto. Quest'ultimo è considerato uno degli strumenti musicali più antichi al mondo.
Ciao, mi chiamo Amir e sono un cantante zulù, ho ventiquattro anni e vivo in Africa precisamente in Uganda con mia moglie e i miei tre figli. Sono qui per presentarvi la musica del mio paese. La musica africana é estremamente eterogenea, in quanto riflette la varietà etnica, culturale e linguistica del continente. È caratterizzata dal ritmo frenetico emesso dai suoi dei tamburi. Elementi mediorientali si trovano nella musica dei popoli della costa est del continente, che risente di influenze indiane e persiane. Nell'Africa subsahariana la musica e la danza sono quasi sempre elementi centrali e fondamentali della cultura dei popoli, e sono dotati di grande valore sociale e religioso. Ogni etnia ha una propria tradizione musicale così come ha una propria tradizione letteraria e un proprio insieme di regole e credenze; ogni gruppo sociale possiede un repertorio musicale di riferimento e alcuni sottogeneri appropriati a determinate celebrazioni o semplicemente attività quotidiane come il raccolto nei campi.
Ciò che c'è sempre in ogni variante musicale, è la caratteristica poliritmia, la capacità di sviluppare contemporaneamente diversi ritmi e di mantenerli in modo costante ed uniforme, senza che uno prevarichi su di un altro. Una particolare funzione sociale è rappresentata dalle percussioni e dalle campane che in molte zone vengono utilizzati come strumenti di comunicazione. La musica è, ad esempio, una delle pratiche più note da un griot proprio perché in molti contesti le relazioni sono spesso basate sull'impatto emozionale. Anche il canto è molto diffuso. Durante i funerali si canta per mantenere viva la memoria del defunto e per narrare le imprese degli antenati cui spetta il compito di accogliere l'anima della persona mancata. Le epopee mitiche cantate dai griot, trasmettono gli avvenimenti particolari che fanno parte della storia di una comunità e permettono una trasmissione facilitata proprio dal ritmo della melodia sottostante. La musica tradizionale si trasmette oralmente, dunque non esistono spartiti o forme scritte in cui è possibile rinvenire delle melodie. Tutto viene creato e comunicato direttamente ed è per questo che un aspetto importantissimo è dato dall'improvvisazione.
Ciao, mi chiamo Max Berrù, ho 16 anni e abito in Perù. Sono un grande fan degli Inti Iillimani, un gruppo vocale e strumentale nato nell’ ambito del movimento della Nueva Canciòn Chilena . Oggi il gruppo si è diviso in due e adesso ci sono gli inti Illimani e gli Inti illimani Historìco. Io e la mia famiglia, che è composta da me mio padre mia madre e due miei fratelli, abbiamo formato una band e ognuno suona uno strumento diverso: mia madre suona il bombo leggero, mio padre il siku, mio fratello io charango, mia sorella le maracas e infine io che suono la
triple delle Canarie. È una band fantastica e non abbiamo prove stabilite perché quando stiamo tutti insieme a casa proviamo. Jorge Coulòn è un membro degli Inti illimani e lui è specializzato nel suonare tutti gli strumenti a corde. Io vorrei tanto conoscerlo perché è il mio musicista più bravo ed è grazie a lui che ho imparato a suonare il triple delle canarie, è il mio idolo. Ciao io sono Danilo Vignola un famoso suonatore di Ukulele.
L’ukulele è uno strumento tradizionale a quattro corde, una specie di piccola chitarra con un’accordatura particolare che arrivò alle Hawaii dall’Europa solo a fine Ottocento. E la sua fama non è stata precoce se, come abbiamo visto, fu soltanto grazie ad alcuni film hollywoodiani che venne conosciuto in tutto il mondo. Infatti, anche se alle Hawaii l’ukulele era lo strumento folclorico per eccellenza già a cavallo tra XIX e XX secolo, Montandon nel 1934 e Scotti nel 1941 non ne parlano in nessun modo. Vuoi perché ritenuto forse uno strumento musicale non propriamente indigeno; vuoi perché entrambi gli etnologi forse erano interessati a strumenti più arcaici, sta di fatto che parlando di strumenti musicali del “ciclo austronesoide” (cioè gli strumenti musicali delle varie popolazioni polinesiane di cui gli hawaiiani facevano secondo loro parte) non menzionano l’ukulele. Non è certo bizzarro quindi che l’ukulele non comparisse negli elenchi etnologici degli strumenti musicali fino a dopo la Seconda Guerra Mondiale, mentre è più singolare l’atteggiamento metodologico di autorevoli etnologi dell’epoca che trattavano il tema degli oggetti musicali associando a quelle popolazioni contemporanee soltanto strumenti più arcaici, come a indicare quella gente dedita a usanze folclorico-musicali ‘poco moderne’.
IL SAMBA Ciao, mi chiamo Paulo,ho 16 anni e vivo a Rio de Janeiro. Ormai è da 4 anni che sto suonando in una band. Suono il tamboirim:è un piccolo tamburo suonato in genere con una bacchetta che ha una presenza nella musica brasiliana inversamente proporzionale alla sua dimensione. In genere è uno strumento di arricchimento suonato spesso “da chi si trova con le mani libere”. Nelle parate di samba ha una sua funzione particolare ma in questo caso viene suonato con una bacchetta e una tecnica particolare.Io sono in una band chiamata Ego Kill Talent. Io sono il più giovane e suono il tamborim al posto della batteria. Questa band è stata creata nel 2014 da membri diversi di altri band. Io oggi suono questo strumento perchè durante un concerto c’è venuta una brillante idea: quella di sostituire la batteria con il tamboirim. Ovviamente è molto difficile adesso tenere il ritmo ma sono convinto che riuscirò a cavarmela negli altri concerti che faremo più in la. La samba si sviluppa nel XIX secolo a Salvador de Bahia da un ritmo religioso originario dell’Africa. É proprio agli schiavi, giunti dall’Africa Occidentale per lavorare nelle piantagioni di caffè, che si deve l’affermazione della samba originata da musiche tribali come il naghò, il batuque e il bajao. Significativo anche il nome che sembra derivi da due
parole africane: “sam” che significa paga e “ba” che vuol dire ricevi. Questi primi samba ballati dagli schiavi sui morros, cioè sulle colline, non erano altro che un tentativo di relazionarsi tra di loro: uomini e donne si sfioravano con l’ombelico o con le gambe per dare inizio alla danza. Per molto tempo, poi, in Brasile quando la polizia arrestava qualcuno perché lo sospettava di reato, gli controllava i polpastrelli della mano sinistra, per verificare la presenza o meno di calli derivati dal fatto di suonare strumenti a corde o tamburi
Sono un cantautore cinese mi chiamo wang hubin ho 32 anni e vivo negli anni 50 del 900,sono nato a Pechino il 28 dicembre 1913,e mi sono laureato in musica. Divenni specializzato nella pubblicazione di canzoni soprattutto di quelle della provincia dello xihijang da cui presi molte ispirazioni per le mie canzoni ,nello specifico mi occupavo della traduzione delle canzoni in lingua mandarino nella di varie minoranze etniche tra queste Lift your veil che in cinese significa "solleva il tuo velo" Tra gli strumenti tipici del mio paese si trovano molti strumenti che si suddividono in otto categorie secondo il materiale e sono il dizi, il jinghu, il luo,la pipa,il saxian,lo shimianluo,il xaoluo ,lo haotov,il xiao e il yangqin che sono molti tra gli strumenti tipici solitamente noi in cina suoniamo senza spartito e generalmente impariamo la musica a memoria anche se da qualche decennio si e cominciato a diffondere l'uso dello spartito anche da noi nella nostra musica che qui in Cina ha avuto un forte valore culturale nella nostra storia.
Ogni popolo del mondo esprime la propria cultura in modo diverso in base alle proprie origini, alla cultura e alle tradizioni. Si tratta di un importante arricchimento per tutta l’umanità. La haka neozelandese ne è un esempio. La haka è una danza eseguita come dimostrazione di forza e di integrità dal popolo Maori, in Nuova Zelanda. In origine la danza serviva per spaventare i nemici e rappresentava un rito di guerra che doveva incutere rispetto. La haka ha però anche altri significati. Ad esempio viene eseguita in onore di personaggi importanti che visitano la Nuova Zelanda o in ricordo di guerrieri caduti. Nel corso dei decenni la haka si è
legata alle manifestazioni sportive e la squadra di rugby neozelandese la esegue in occasione di tutte le partite. La haka è stata resa celebre in tutto il mondo, nello stile della Ka Mate, dagli All Blacks, la nazionale di rugby a 15 neozelandese. Prima della danza vera e propria, colui che guida la danza urla ai compagni un ritornello di incitamento, ruolo che nel caso degli All Blacksspetta al giocatore di sangue maori più anziano. Nella Haka troviamo alcuni elementi di base: 1) Pukana: gli occhi dilatati 2) Whetero: la “linguaccia", in segno di sfida (viene fatta solo ad altri uomini) 3) Ngangahu: simile alla Pukana 4) Potete: chiusura degli occhi in alcuni momenti della danza (fatto solo dalle donne) I movimenti della haka richiamano l’energia del fuoco, del nostro corpo e della Terra. La danza rappresenta la forza di una nazione che vuole dimostrare la propria unità. La haka può essere danzata anche dai parenti dello sposo in onore della sposa durante i festeggiamenti per le nozze.
Ciao, io sono Yuriko Sakuraba, ed ho 16 anni. Abito in Giappone ma più precisamente a Kyoto. Provengo da una famiglia che suona il koto da generazioni. Il koto è uno strumento musicale tradizionale giapponese simile ad un arpa, ma messa in orizzontale su un sostegno. Ho iniziato ha suonarlo già da quando avevo tre anni ed è la mia più grande passione. Il panorama musicale popolar del Giappone moderno comprende una grande schiera di cantanti, i cui interessi variano dal rock alla salsa, dal tango al country. Il karaoke, la ben nota forma di spettacolo dilettantistico di canto su una base musicale che si svolge nei bar e nelle piccole discoteche, trova la sua origine proprio in Giappone. La musica Giapponese, come quella orientale in generale, è basata su una scala pentatonica e dà molta importanza alle componenti rumoristiche. Una delle canzoni più popolari del mio paese è Sakura Sakura o Sakura (ciliegio; fiori di ciliegio). Venne composta durante il periodo Edo (1603-1868) per i bambini. È una delle canzoni più popolari della tradizione giapponese nonché una delle più rappresentative del Giappone. Viene suonata principalmente con il koto.
Ciao mi chiamo Asiya e sono una danzatrice del ventre. Mi piace molto danzare, ma vorrei spiegarvi in cosa consiste la mia danza...La danza del ventre è tradizionalmente praticata dalle donne poiché esprime interamente femminilità, vitalità e sensualità. È unica nel suo genere. La danza viene spesso accompagnata da numerosi accessori tra i quali troviamo: Il velo; la prima ballerina ad utilizzare questo tipo di accessorio fu Hanan El Jazairiya che, negli anni venti, conquistò il pubblico avvolgendosi nel velo trasparente per poi farlo volteggiare nell'aria. I cimbalini a dita, piccoli strumenti a percussione in ottone o bronzo che vengono infilati al pollice e al medio di entrambe le mani. Bastone: La danza del bastone deriva da un'arte marziale che si tramutò in danza maschile folcloristica. Questa danza è caratterizzata da gioiosi saltelli Candelabro: La danzatrice si esibisce tenendo in equilibrio sulla testa un candelabro con tanto di candele accese, nelle feste di matrimonio. E il mio preferito; Le Due Spade La danzatrice Tuareg di Tamanrassette esegue durante la danza esercizi di equilibrio con la spada. Ma cosa sarebbe la danza senza la musica? Il ritmo e la melodia, è proprio su questi due pilastri che si basa la musica araba per danza, e sono queste le due ispirazioni che la danzatrice può decidere di seguire, nei suoi passi e nelle movenze del suo corpo. Il ritmo viene scandito dagli strumenti a percussione, principalmente tamburi a calice e tamburi a cornice, mentre la melodia si articola grazie a strumenti a fiato e strumenti a corda e, nella musica araba, risponde a regole che si discostano abbastanza da quelle a cui è abituato un orecchio occidentale.
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