Sintesi del Piano Triennale dell'Offerta Formativa - Istituto ...
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OLTRE IL PROCESSO EDUCATIVO … UN TRAGUARDO POSSIBILE... Durante il percorso della Scuola Primaria i bambini vengono avviati gradualmente a: riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria espe- rienza motoria, emotiva e razionale; distinguere, nell'affrontare in modo logico, i vari argomen- ti e il diverso grado di complessità; avere consapevolezza delle proprie inclinazioni naturali, attitudini, capacità e riuscire ad immaginare il proprio fu- turo; affinare gli strumenti di giudizio per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali e socia- li; avvertire interiormente, sulla base della coscienza perso- nale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado di orientarsi nelle scelte di vita e nei comportamenti so- ciali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli al- tri; porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà. (dal Profilo Educativo, Culturale e Professionale) 2
La scuola primaria è… Il Curricolo della Scuola elaborato sulla base delle INDICAZIONI NAZIONALI La Scuola Primaria è l'ambiente educativo di apprendimento, nel quale ogni fanciullo trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia, di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e di verifica, di esplorazione, di riflessione logico critica e di studio individuale. Gli obiettivi generali del processo formativo sono: valorizzazione dell'esperienza del fanciullo; conoscenza della corporeità come valore; esplicitazione delle idee e dei valori presenti nella propria esperienza; . interpretazione simbolica delle conoscenze; educazione al confronto interpersonale; concezione della diversità delle persone e delle culture come ricchezza; pratica dell'impegno personale e della solidarietà sociale. problema educativo e dell’apprendimento; comprendere che è indispensabile la collaborazione nel rispetto dei rispettivi ruoli. 3 3
La nostra scuola è attrezzata per accogliere alunni diversamente abili, i quali vengono certificati dalla ASL. La scuola promuove incontri del Gruppo di lavoro per l'Inclusività (GLI) e per l'Handicap (GLH) . Per quanto riguarda il Sostegno, l'orario è strutturato in modo che i ragazzi possano seguire il programma della classe. La scuola è attenta a promuovere una corretta e serena inclusione anche di alunni che presentano D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento), A.D.H.D. (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), B.E.S (Bisogni Educativi Speciali) e di alunni con cittadinanza non italiana. Tutto il personale docente si impegna nello studio delle circolari ministeriali, relative alle problematiche DSA, ADHD, BES e si presta particolare attenzione all'individuazione precoce dei disturbi stessi, collaborando con le famiglie e gli enti preposti. A riguardo degli alunni in difficoltà, la scuola mette in atto diverse azioni: Personalizzato) e PEI (Piano Educativo Individualizzato) in caso di handicap. 4
IL PRIMATO DELLA PERSONA La Scuola Primaria "Beata Vergine" offre un' educazione ispirata ai valori cristiani; è una comunità che educa, per cui: Dirigente, docenti, personale non docente, genitori e alunni, concorrono alla formazione e alla crescita della co- munità stessa, pur con ruoli e responsabilità diversi. Viene riconosciuto il primato della persona e il ruolo insosti- tuibile della famiglia. Gli alunni imparano ad essere responsabili e a sentirsi membri di una comunità, capaci di pensare con spirito criti- co e di comprendere i bisogni degli altri. L’apprendimento è stimolato dalle diverse proposte oltre che dalle discipline scolastiche. L'insegnamento è visto come espressione del pluralismo di valori e di scelte culturali adeguate; i progetti di studio assi- curano una continuità didattica efficace e coerente negli o- biettivi, nei metodi e nei contenuti. L'alunno sviluppa com- petenze di lettura e di scrittura e apprende una metodologi- a di lavoro; impara a controllare, selezionare, gestire infor- mazioni; utilizza mezzi e strumenti didattici e culturali e si colloca in una rete di relazioni che favoriscono il processo di crescita e di socializzazione. 5
"CUORE" DEL PROCESSO FORMATIVO: GLI OBIETTIVI La persona dell'alunno è al centro di tutta l'attività educativa e didattica. Secondo lo stile educativo dell'Istituto "Beata Vergine" l'attività si identifica nell'amore preferenziale ai bambini e ai giovani, in conformità con lo spirito della fondatrice Madre Lucia Perotti, per formarli nella mente e nella coscienza, per prepararli alla vita con impegno sereno e accompagnarli in una maturazione umana corretta e adeguata al contesto socio•culturale in cui vivono. Queste finalità sono dinamiche e chiamano a interagire le famiglie e naturalmente tutte le componenti scolastiche. L'identificazione degli obiettivi scaturisce dall'armonica combinazione di due diversi percorsi. Il primo, si fonda sull'esperienza degli allievi e individua, a partire da essa, la formulazione di obiettivi formativi da raggiungere, adeguati alle loro capacità. Il secondo, si ispira al Profilo Educativo e agli obiettivi specifici di apprendimento e considera se e quando gli aspetti dell'uno o degli altri possono inserirsi nella storia narrativa personale o di gruppo degli allievi e possono essere percepiti come traguardi importanti e significativi per la propria crescita individuale. 6
SCELTE DIDATTICO - ORGANIZZATIVE In conformità con quanto previsto dalle norme relative alla Riforma della Scuola Primaria, nelle scelte didattiche organizzative, la Scuola "Beata Vergine", ha organizzato un progetto di articolazione flessibile dell'orario e delle classi dove trovano spazio sia le attività obbligatorie sia quelle facoltative. Il decreto legislativo prevede un orario obbligatorio annu- ale di 29 ore che, nell'ottica della personalizzazione dei piani di studio, si può ampliare con insegnamenti facolta- tivi ed opzionali fino ad un massimo di 3 ore settimanali a cui si aggiunge, per chi lo richiede, il tempo dedicato alla mensa e al doposcuola. L'orario settimanale previsto dalla scuola si articola co- me segue: Lunedì, martedì, giovedì: inizio attività didattica ore 8.15 termine ore 16.30 Mercoledì: inizio attività didattica ore 8.15 termine ore 12.30 Venerdì: inizio attività didattica ore 8.15 termine ore 12.30 con possibilità di usufruire di due ore di studio assistito con la propria insegnante dalle 14 alle 16. 7
ATTIVITÁ OBBLIGATORIE DISCIPLINA CLASSE CLASSE 1°- 2° 3°-4°-5° ITALIANO ore 9 ore 7 MATEMATICA ore 6 ore 5 STORIA ore 1 ore 2 GEOGRAFIA ore 1 ore 2 SCIENZE ore 1 ore 2 INFORMATICA ore 1-2 ore 2 INGLESE ore 2 ore 2 RELIGIONE ore 2 ore 2 MUSICA ore 1 ore 1 ARTE E IMMAGINE ore 2 ore 1 ED. MOTORIA ore 2 ore 2 ED. ALLA CITTADINANZA ore 1 ore 1 ATTIVITÁ FACOLTATIVE (aperte anche agli esterni) Corso di scacchi Corso di musica Corso di danza hip hop in lingua inglese Corso di pattinaggio su rotelle Corso di karatè Corso di minibasket Corso di nuoto (solo per gli alunni) Laboratorio di potenziamento didattico (venerdì pomeriggio, gratuito, solo per gli alunni) 8
ALTRI SERVIZI Pre-scuola: dalle 7.30 (gratuito) Post scuola: dalle ore 16, 30 alle ore 18.30 (a pagamento). Servizio mensa: tutti i giorni è garantito il servizio-mensa, con cu- cina interna, che segue le tabelle dietetiche e i menù approvati da “Milano ristorazione”. Il servizio si effettua con la collaborazione di tutti gli operatori scolastici. 9
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE I genitori, essendo i primi responsabili dell' educazione dei figli, dopo aver aderito al Piano dell' Offerta Formativa con l'atto dell'iscrizione, collaborano con la scuola per l'attuazio- ne degli obiettivi educativi. Essi avranno la possibilità di incontrarsi con i maestri duran- te i colloqui settimanali, quadrimestrali e mediante i propri rappresentanti ai consigli di classe. I genitori dei bambini nati dal 1° Gennaio al 30 Aprile, pos- sono decidere di iscriverli: alla Scuola dell’Infanzia a 2 o a 3 anni; alla Scuola Primaria a 5 o a 6 anni. Si affida ai genitori il compito di decidere con saggezza, prudenza, realismo e consultando gli insegnanti. 10
PROGETTI PROGETTO ACCOGLIENZA La Scuola favorisce l'inserimento dei nuovi alunni, crea un ambiente sereno e cura l'accoglienza perché ogni bambino si senta a proprio agio e coinvolto nell'attività educativa e didat- tica. La scuola ha predisposto un progetto di accoglienza degli a- lunni della prima classe che prevede: un incontro personale con il bambino e i suoi genitori al momento dell' iscrizione; la visita alla scuola per conoscere i bambini che la fre- quentano; un incontro con l'insegnante per l'avvio di una conoscen- za reciproca; l'accompagnamento del bambino nei vari ambienti sco- lastici. Soggetti destinatari del progetto sono, quindi, gli alunni, che nel corso del ciclo scolastico, devono essere guidati a cono- scersi e a conoscere la realtà in cui vivono. 11
PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE Le linee progettuali si muovono nella logica di rafforzare, attraverso interventi mirati, l'educazione alla salute intesa come star bene con se stessi e con gli altri. Destinatari sono gli alunni delle classi, i cui consigli prevedano attività svolte a favorire l'accoglienza, l'integrazione, una corretta alimentazione e la sicurezza a scuola. I contenuti sono legati alle tematiche della fanciullezza, della relazione interpersonale e della mondialità. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA Il progetto si inserisce all'interno delle attività programmate nell'ambito dell'educazione alla Convivenza Civile. Mira alla diffusione della cultura e della sicurezza con riferimento alle diverse aree tematiche: la sicurezza stradale la sicurezza a scuola la tutela dell'ambiente 12
PROGETTO ORTO Finalità: avvicinare gli alunni alle attività proprie della campa- gna; apprezzare l’importanza delle verdure nell’alimentazione; conoscere le caratteristiche dei comuni ortaggi; apprendere mediante l’osservazione, la sperimentazione e il contatto con la natura. Attività: realizzazione dell’orto didattico; preparazione del terreno; concimazione del terreno; semina degli ortaggi; messa a dimora delle piantine; coltivazione e cura durante la crescita; raccolta e degustazione degli ortaggi. 13
PROGETTO “LA REGOLA VALE” Il progetto si propone di portare all’attenzione dei bambini l’importanza delle regole e delle buone maniere, in tutte le occasioni della vita quotidiana. Nella scuola primaria i bambini sono indirizzati a scoprire che le regole hanno tutte una ragione d’essere e che ri- spettarle può diventare anche divertente, oltre che utile. At- traverso testi, giochi, fumetti, simulazioni gli alunni impare- ranno a riconoscere le regole da soli e a trovarne da con- dividere con i compagni e gli insegnanti, per rispettare la libertà di tutti a esprimersi e a lavorare serenamente. 14
PROGETTO “LA VITA UMANA CHE MERAVIGLIA” Durante il corso, gli alunni scoprono che l’uomo è il prodigio più grande dell’Universo. Il progetto mira a far conoscere la meravigliosa storia della vita umana, attraverso un coinvolgente viaggio fotografico nella realtà dalla cellula alla nascita. Il corpo stesso dell’uomo è ben degno dell’immensità del suo spirito: le cellule del nostro corpo, sempre al lavoro e sempre percorse da una dolce fluorescenza energetica, sono mille volte più numerose delle stelle del nostro cielo, eppure questo nostro organismo super- sofisticato si realizza da una scintilla microscopica in nove mesi! Le relatrici, con chiarezza e semplicità, guideranno i bambini verso la conoscenza di una nuova vita! 15
PROGETTO “SCUOLA DI RELIGIONE” La nostra scuola si differenzia dalla scuola di Stato perché ispirata e sostenuta dal messaggio di Gesù Maestro. L’insegnamento della Religione segue, nella sua natura e finalità, il decreto del Presidente della Repubblica (n.204 – 8 maggio 1987): "L'insegnamento della religione cattolica intende favorire lo sviluppo della personalità degli alunni nella dimensione religiosa, pertanto, promuove la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuisce a dare specifica risposta al bisogno di significato di cui essi sono portatori. Soprattutto si cerca di educare gli alunni alla testimonianza della carità, lasciandosi guidare dalle parole del Papa Giovanni Paolo II: ''Seguendo Gesù, unico e vero Salvatore del mondo, voi ragazzi siete invitati a crescere nella conoscenza e nell'amore del Padre Celeste e a porre gesti concreti di amore e di speranza nei solchi della vita di ogni giorno. Così potrà il vostro impegno rendere possibile la pace, a cominciare dai luoghi dove vivete le vostre giornate: la casa, la scuola, la parrocchia, il paese, la città." La carità diventa, così, elemento portante dell’educazione alla fede. La nostra scuola programma momenti di preghiera, sottolineando in modo particolare le festività liturgiche quali l’Avvento, la Quaresima per le quali vengono ideati dei percorsi specifici, inoltre, viene posta particolare attenzione al mese Mariano e al mese missionario. Alcuni momenti di preghiera sono aperti alle famiglie. 16
PROGETTO “BELLA SCRITTURA” Finalità Si intende far acquisire agli alunni: lo sviluppo della percezione spaziale; la capacità di organizzare lo spazio su cui lavorare; la capacità di utilizzare in modo armonico lo strumento per scrivere; la consapevolezza che il corsivo è regolato da leggi precise, il cui rispetto porta ad una scrittura comprensi- bile per tutti. Programma e mezzi didattici Osservazione delle lettere; conoscenza delle lettere attraverso modelli tridimensio- nali, realizzati con pongo, fil di ferro ecc…; riproduzione delle lettere con il proprio corpo; riproduzione del movimento di scrittura attraverso la gestualità e l’acquisizione delle regole calligrafiche. 17
PROGETTO GARE SPORTIVE Il progetto coinvolge tutte le classi della scuola Primaria, dalla prima alla quinta, e si presenta come un’occasione per gli alunni di confrontarsi lealmente e sportivamente sul cam- po di gara, provando a vincere l’emozione e la fatica. In questa mattinata all’aria aperta, i bambini scoprono le belle strutture di questo quartiere milanese particolarmente verde e tranquillo, in particolare il campo sportivo “xxv apri- le”. Qui i bambini si divertono con i compagni e con gli amici di altre classi, si sentono orgogliosi nell’essere ammirati e sostenuti dai loro genitori che possono partecipare attiva- mente alla realizzazione dell’evento. Le gare sportive hanno la durata di una mattina dalle 8.30 alle 12.30 e sono essenzialmente delle prove di: atletica leggera, di salto in lungo, lancio della pallina, e corsa lunga e veloce che i bambini svolgono dopo un adeguato tempo di preparazione in modo tale che conoscano a fondo i gesti at- letici richiesti e in particolare le regole di ogni competizione. 18
PROGETTO: E TWINNING Gemellaggi elettronici tra scuole L’eTwinning è un’iniziativa europea nata per integrare le tecnologie dell’informazione della comunicazione nei sistemi d’istruzione e for- mazione, principalmente, attraverso lo strumento dei gemellaggi elet- tronici tra scuole europee. L’eTwinning propone la costruzione di rapporti basati sullo scambio e la condivisione di risorse digitali, co- me modalità quotidiane di lavoro. Gli strumenti per un gemellaggio elettronico sono: l'utilizzo di Internet, della posta elettronica, di videoconferenze e di tutti i sistemi multimediali e di scambio. Perché sviluppare un progetto con eTwinning? Gli obiettivi sono molteplici: usare le tecnologie dell'informazione e della comunica- zione per accorciare le distanze e consentire agli inse- gnanti e agli alunni di raggiungere realtà differenti; migliorare la conoscenza delle lingue straniere; motivare gli alunni con attività innovative, nuove e inte- ressanti; imparare cose nuove sui diversi sistemi scolastici nelle altre nazioni; migliorare i metodi di insegnamento mettendoli a con- fronto e adottando un diverso approccio; condividere e scambiare opinioni in ambito pedagogico con altri insegnanti arricchendo così la propria esperien- za. Dall’anno scolastico 2012/2013 la nostra scuola ha stabilito un ge- mellaggio con Greentrees Primary School in Inghilterra. Nel nostro progetto di gemellaggio dell’anno scolastico 2017/2018 invece abbiamo coinvolto anche una scuola del Kenya e una del Sud Africa. 19
PROGETTO: TEATRO A SCUOLA IN LINGUA INGLESE "se ascolto dimentico, se guardo capisco, se faccio IMPARO" Attraverso la pratica della comunicazione sul palcoscenico e dell'interpretazione sulla scena, cioè attraverso "IL FARE", il bam- bino è messo nella condizione di sperimentare un diverso modo di apprendimento, che è insieme studio, crescita, relazione con gli altri, consapevolezza del sé e delle proprie capacità. Proprio per- ché si pone l'accento sui momenti del FARE e dello SPERIMEN- TARE, i laboratori teatrali a scuola sono una buona occasione per far comprendere ai bambini in maniera concreta ciò che studiano sui libri. Il teatro è anche il modo in cui ci si impadronisce di tecniche attra- verso le quali si impara a lavorare in gruppo e a scoprire e gestire le proprie capacità e le proprie risorse: la voce, i gesti... un'occa- sione preziosa e istruttiva di crescita culturale con se stessi e con gli altri, come individui e come gruppo. Tenendo conto della teoria delle intelligenze multiple, il teatro in- tende dare la possibilità ad ogni bambino di esprimere le proprie capacità e creatività ad esempio ballare, cantare, recitare, mimare, scrivere, ascoltare, disegnare, collaborare, organizzare …. dando così la possibilità ad ogni bambino di interiorizzare gli aspetti fon- damentali della lingua inglese. Perché il teatro in lingua inglese? L’inglese è ormai diventato un mezzo indispensabile per la comunicazione globale e il teatro è un modo divertente per avvicinare i bambini alla comprensione di que- sta nuova realtà. 20
PROGETTO: CAMBRIDGE -YOUNG LEARNERS ENGLISH (YLE) Cambridge English con British Council L’esame STARTERS è un compendio di tutto ciò che i bambini dovrebbero aver appreso nella scuola primaria (il lessico, le funzioni comunicative, le strutture gram- maticali), un riassunto completo delle quattro competenze: listening, speaking, reading, writing. L’esame fornisce la garanzia che effetti- vamente gli allievi hanno padronanza della lingua prevista nel curri- culo della scuola primaria, in considerazione del fatto che non esiste esame di stato. L’esame Starters ha anche un’altra importante funzione: quella di dare al bambino l’opportunità di sperimentare le proprie capacità, di vincere le proprie paure e insicurezze e di provare una meravigliosa sensazione di soddisfazione nel proprio operato che è di stimolo per ulteriore approfondimento. Il fine di questi esami YLE è determinare la competenza linguistica del candidato, onde poterne certificare il livello secondo il QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue). Dall’anno scolastico 2012/2013, i nostri bambini delle classi quarta e quinta partecipano all’esame di YLE-STARTERS con il British Council. I risultati sono sempre stati molto buoni e i bambini sempre molto en- tusiasti e interessati. La preparazione verrà data a tutti anche a chi non sosterrà l’esame. Chi ha già superato l’esame di STARTERS, è stato preparato per l’esame MOVERS. 21
PROGETTO “PHILOSOPHY FOR CHILDREN” I bambini diventano ora protagonisti dell’esperienza filosofica. “Fare filosofia” con i bambini significa facilitare l’esercizio dialogico, l’ascolto attivo e dunque promuovere il pensiero critico, creativo e affettivo - valoriale. La Philosophy for Children (P4C) con il suo “programma/curricolo” fondato da Matthew Lipman nel 1974 promuove lo sviluppo delle competenze riflessive e consente l’acquisizione di modalità meta- cognitive capaci di sviluppare un modo di operare critico, comples- so, flessibile, interattivo e collaborativo; è un modello educativo ba- sato sull’esperienza laboratoriale della comunità di ricerca che mira al confronto dei punti di vista sulle “cose” del mondo. I bambini sono guidati a giustificare le proprie affermazioni e a inter- rogarsi sulle diverse fonti del sapere, iniziando a distinguere tra strutture razionali e non razionali di pensiero. L’esperienza filosofi- ca permette, inoltre, di valorizzare la forza dell’immaginazione, con- servando il piacere della scoperta e contribuendo a sviluppare un pensiero originale, indipendente, creativo. Fondamentale è l’aspetto collettivo di questa esperienza di pensiero: tramite l’ascolto delle parole degli altri si costruisce un percorso che cam- bia e fa crescere chi vi partecipa. Ultimo, ma non in ordine di importanza, è l’obiettivo di favorire l’integrazione degli alunni stranieri, offrendo un’opportunità in più per esprimersi in quanto membri di una collettività. Il progetto coinvolge tutte e cinque le classi della nostra Scuola Pri- maria. 22
PROGETTO CLIL CLIL, acronimo di “Content and language Integrated learning”, è il metodo indirizzato a far apprendere e usare la lingua straniera, nel nostro caso l’inglese, per veicolare contenuti delle diverse discipline di studio in contesti comunicativi autentici. Il progetto si integra con la programmazione curricolare delle disci- pline coinvolte ed è svolto con la compartecipazione degli insegnanti delle materie interessate. Viene portato avanti sotto forma di esperienza/progetto divertente e stimolante con l'impiego della LIM, di presentazioni in powerpoint e con un ampio ricorso a immagini, filmati, diagrammi e mappe mentali, il cui reperimento è oggigiorno assai facilitato dalla disponibilità di ri- sorse in lingua inglese su internet. Dal punto di vista della glottodidattica, la grande forza del CLIL è quello di applicare a scuola la filosofia dell’ ”imparare facendo”, ov- vero, di dare agli allievi la possibilità di apprendere in modo pratico e concreto la lingua straniera, con attività di coppia e/o di gruppo. Il progetto coinvolge tutte e cinque le classi della nostra Scuola Pri- maria. 23
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