Inquadramento ciclico dei mercati attraverso l"utilizzo di una metodologia quantitativa - Francesco Caruso
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Francesco Caruso Inquadramento ciclico dei mercati attraverso l„utilizzo di una metodologia quantitativa Milano, 13 Aprile 2010 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010- All Rights Reserved
PROGRAMMA DELLA PRESENTAZIONE • La logica di utilizzo di un modello ciclico • Il modello ciclico della Bell Curve (Notley) • La metodologia • L’integrazione con il Composite Momentum • Il modello a sei stadi www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 2
Per quanto riguarda l‟analisi ciclica, una delle basi di partenza più semplici e intuitive è la definizione stessa di trend: un trend viene definito rialzista quando è formato da una successione di massimi e minimi crescenti (e viceversa). I modelli ciclici derivano dall‟osservazione e non fanno altro che integrare e approfondire questa definizione e le sue conseguenze attraverso l‟utilizzo di metodologie algoritmiche e di formule statistiche per l‟individuazione dei cicli a vari livelli temporali: ma la base non cambia. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 3
UN TREND E‟ UNA SEQUENZA DI MASSIMI E MINIMI ORIENTATI NELLA STESSA DIREZIONE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 4
MA UN TREND (AD ES. RIALZISTA) E‟ ANCHE UNA SITUAZIONE DOVE IL MERCATO DA‟ MOLTE OPPORTUNITA‟ DI VENDITA… …MA POCHE DI ACQUISTO www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 5
INOLTRE, LA SOMMA DEI SEGMENTI CHE COMPONGONO IL TREND E‟ MAGGIORE DELLA INTERA AMPIEZZA DEL TREND STESSO PERTANTO, E‟ PIU‟ PRODUTTIVO CERCARE LE GIUNTURE DI ACQUISTO (VENDITA) CHE NON “I” MASSIMI/MINIMI www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 6
La logica migliore, per costruire un modello di analisi ciclico basato su oscillatori, è quello di INDIVIDUARE IL TREND CICLICO PRIMARIO e ENTRARE NELLA DIREZIONE DEL TREND CICLICO PRIMARIO DOPO OGNI CORREZIONE INTERMEDIA O SU OGNI SEGNALE DI RICONFERMA DEL TREND, USANDO IL TREND CICLICO DI BREVE PER IL “FINE TUNING” fino a che NON E‟ CHIARO CHE IL TREND CICLICO PRIMARIO E‟ CAMBIATO. Cosi‟ facendo, si massimizza il potenziale teorico REWARD/RISK offerto da ogni fase, SENZA CERCARE I MASSIMI E I MINIMI DEL TREND www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 7
Modello Ciclico Zona di Distribuzione Struttura del trend Medio termine Struttura del trend Breve termine Modello schematico che ha Schematic l’intento dimodel intended indicare il trend to e Struttura del trend Indicate trend and cyclical rhythm il ritmo ciclico dei time frames e Lungo termine time non frames and notdeiabsolute la dimensione livelli Zona di Accumulazione levels of price magnitude assoluti di prezzo www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 8
MODELLO DELLA CURVA A CAMPANA (“BELL CURVE MODEL”) - Notley I mercati si muovono in movimenti ciclici i quali si combinano e influiscono tra loro in modo interdipendente. Questi movimenti vengono divisi in base al loro arco temporale e vengono pertanto chiamati: Long Term Trend Intermediate Trend Short Term Trend. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 9 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
MODELLO DELLA CURVA A CAMPANA (“BELL CURVE MODEL”) - Notley Sopra ogni altro movimento ciclico domina il trend secolare, che viene identificato e monitorato tramite l'osservazione di lunghissimo periodo. In tal modo si evidenziano le giunture secolari di acquisto/vendita che corrispondono a mutamenti radicali nel tessuto economico e finanziario di un mercato. Nel caso di un titolo, queste giunture corrispondono ai grandi punti di svolta (fasi di crisi - innovazione - introduzione di nuovi prodotto ecc.). www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 10 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
INFLUENZA DEL TREND SECOLARE SUI CICLI DI LT (DOMINANZA) Il termine "secolare" indica quel movimento irreversibile, sottostante e più forte di ogni altro ciclo, che determina la tendenza di fondo - crescita o declino - di un mercato o di un titolo. I trend secolari misurano generazioni; sui mercati essi sono composti da un insieme di cicli di LT e possono persistere per periodi da 10 a 30 anni. I trend secolari sono il risultato di tre fattori: 1 - Pressioni inflattive/deflattive di lungo termine. 2 - Forze di espansione economica di largo respiro che si creano attorno a una combinazione di tecnologie innovative e altamente integrate. La forma e dimensione di una nuova fase di crescita secolare vengono determinate dal tipo e dall'intensità dell'innovazione, dalla durata del periodo tra invenzione ad applicazione commerciale e dalle modalità con cui i consumatori adottano l'innovazione. 3 - Fasi fisiologiche di crescita, maturità e declino successive all'introduzione di un nuovo prodotto da parte di una o più aziende leader. I trend secolari vengono osservati/monitorati tramite i charts annuali. La fase di passaggio da un trend secolare a uno di direzione opposta, o anche da una fase di accumulazione a una fase di rialzo, è un processo che - a meno di eventi catalizzatori del cambiamento di tipo traumatico - richiede un periodo di transizione lungo da uno a due cicli di LT (4-9 anni). Questo periodo di transizione è spesso caratterizzato da enorme volatilità e da grandi opportunità operative in entrambe le direzioni. Un esempio di passaggio traumatico da un trend secolare rialzista a uno secolare ribassista è rappresentato da ciò che è accaduto alla borsa di Tokyo nel 1990, con una fase di contrazione secolare che si è protratta fino a inizio '99. Un esempio contrario di dominanza secolare rialzista è quello della borsa americana, dove dal 1982 i Bull Markets di LT sono più forti ed estesi della media e i Bear Markets sono relativamente contenuti in termini di prezzo e tempo. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 11 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
IL TREND SECOLARE SUL MERCATO AMERICANO 12-D OW JON ES (10, 450. 00, 11,000.98, 9,835.09, 10,997.35, +569.300), XTL (136.783) 20000 20000 15000 15000 10000 10000 5000 5000 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030 2040 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 12 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
INFLUENZA DEL TREND SECOLARE SUI CICLI DI LT (DOMINANZA) CICLO DI LT NORMALE CICLO DI LT DISTORTO DA FATTORI POSITIVI Bull Market Bear Market Bull Market Bear Market SVILUPPO DI UN CICLO DI LT SENZA INFLUENZA DI SVILUPPO DI UN CICLO DI LT (4-4,5 ANNI) SOTTO FORZE STRUTTURALI POSITIVE L'INFLUENZA DI FORZE STRUTTURALI POSITIVE Il Bull Market occupa il 50/60% del tempo e il Bear Il Bull Market occupa il 65/80% del tempo mentre il Market il restante 40/50%. Bear Market occupa il 20/35%, è ridotto in ampiezza e subito dopo riparte un nuovo ciclo rialzista. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 13 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
INFLUENZA DEI FATTORI SECOLARI SULLA FORMA DEI CICLI DI LT L'influenza dei fattori strutturali (trend secolare + innovazione tecnologica) tendono a influenzare e modificare una fase ciclica di LT aumentandone o diminuendone l'inclinazione positiva. Si passa così da un modello ciclico di tipo quadratico o sinusoidale ad uno dei modelli di trend visibili qui sotto: esponenziale, lineare, combinato (= quadratico + lineare). www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 14 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
BEAR MARKETS – TIPOLOGIE, CRITERI E DEFINIZIONI BEAR MARKET - Per Bear Market (Mercato Orso) si intende la fase di contrazione (negativa) del movimento ciclico di LT che ha luogo dopo la fase di distribuzione che conclude il Bull Market. L'avvio del Bear Market è segnalato (come si può anche notare dagli esempi nella pagina seguente) da evidenti rotture grafiche e da segnali quantitativi Short del COT sul MT (Major Trend). La struttura del Bear Market dipende dal grado di presenza e influenza dei fattori secolari positivi, dai livelli di compiacenza raggiunti sull'apice del Bull Market e dalle modalità di sviluppo e conclusione di quest'ultimo (distribuzione, spike esponenziale ecc.). I Bear Markets hanno due componenti - tempo e prezzo - e una serie di obiettivi: 1 - mutare la psicologia dominante di mercato, da positiva/ottimista verso negativa/diffidente; 2 - forzare operatori e investitori a una riduzione/liquidazione dei portafogli azionari; 3 - ripulire i mercati dagli inevitabili eccessi speculativi dell'ultima fase del Bull Market; 4 - allontanare dai mercati l'emotività e l'attenzione dei media. Una discesa che, nell'ambito della sua portata e delle tipologie discusse di seguito, non soddisfi ad almeno tre di questi quattro obiettivi/condizioni non può essere considerata un vero Bear Market. Fino all'inizio degli anni '90 la definizione generalmente accettata di Bear Market era "discesa degli indici generali di almeno il 20/25%, innescata da una salita dei tassi". L'impatto dei due fattori strutturali discussi sopra, in particolare quello dell'innovazione tecnologica, ha stravolto in modo probabilmente definitivo il ciclo di LT e quindi ha reso incerta questa definizione. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 15 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
BEAR MARKETS – TIPOLOGIE, CRITERI E DEFINIZIONI La metodologia di Notley identifica tre tipologie di Bear Market, in relazione al tipo di scenario economico correlato (CONTRAZIONE - RECESSIONE - DEPRESSIONE) e al numero di downlegs (1 - 2 - 3 o più): Tipo "A" - CONTRAZIONE - 1 downleg intermedia Indica la presenza di una forte componente secolare rialzista, che impedisce alle forze ribassiste di esprimersi compiutamente. Ha di solito luogo come ampio movimento laterale/ribassista di modesta inclinazione o come fase di ampio trading range. Durante il suo sviluppo ha luogo una sola fase di panic selling acuto, che spesso corrisponde al minimo della downleg iniziale del calo. L'ampiezza del declino dai massimi, misurata attraverso gli indici generali, è di circa il 15%; per la maggior parte dei singoli titoli questa lettura sale al 25-35% (da 1,5 a 2,5 volte gli indici generali). Tipo "B" - RECESSIONE - 2 downlegs intermedie con minimi decrescenti La presenza di una componente secolare rialzista è inferiore e può essere controbilanciata da elementi negativi quali tassi in aumento, contrazione economica superiore ecc... Durante il suo sviluppo hanno luogo almeno due fasi di panic selling acuto, che corrispondono ai minimi delle downlegs (1) e (2). L'ampiezza del declino dai massimi, misurata attraverso gli indici generali, è di circa il 25%; per la maggior parte dei singoli titoli questa lettura sale al 40-55% (1,5/2,5 volte gli indici generali). Tipo "C" - DEPRESSIONE - 3/4 downlegs intermedie con minimi decrescenti E' un evento molto raro (“Grandaddy Bear”) che ha luogo in presenza di una serie di fattori negativi strutturali. Il calo si struttura in tre o più downlegs intermedie, durante il cui sviluppo hanno luogo lunghe fasi di panic selling acuto. Distruzione delle ricchezze. Esempi recenti: Far East e America Latina 1997/1999, Europa e Usa 2000-2003, mondo 2007-2009. L'ampiezza del declino dai massimi, misurata attraverso gli indici generali, è del 35-50%> per i mercati più maturi, mentre per la maggior parte dei singoli titoli e per i mercati più giovani questa lettura può salire fino al 60-85%. Diverse aziende quotate falliscono o sono costrette a fusioni. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 16 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
BEAR MARKETS – TIPOLOGIE, CRITERI E DEFINIZIONI Tipo "A" - CONTRAZIONE - 1 450 13-S&P 500 (1, 171. 23, 1,194.66, 1,170.69, 1, 194. 37, +24.9399) 450 downleg intermedia 400 400 Indica la presenza di una forte componente secolare rialzista, che 350 350 impedisce alle forze ribassiste di 300 300 esprimersi compiutamente. Ampio movimento laterale/ribassista o 250 250 fase di ampio trading range. Durante il suo sviluppo ha luogo 200 200 una sola fase di panic selling acuto, che spesso corrisponde al minimo della downleg iniziale del 150 150 calo. L'ampiezza del declino dal top, misurata attraverso gli indici 2 generali, è di circa il 15%; per i 2 1 C omposit e momentumD N (-5.53352), C omposite momentumU P (0.00), C omposite momentum (-5.53352) singoli titoli e per gli indici dei 90 80 70 1 3 90 80 70 mercati giovani questa lettura sale 60 50 40 30 3 60 50 40 30 al 25-35% (da 1,5 a 2,5 volte gli 20 10 0 20 10 0 indici generali). -10 -20 -30 -40 -10 -20 -30 -40 Esempio: Indici azionari occidentali -50 -60 -70 1 -50 -60 -70 – 1987 e 1990 1983 -80 1984 1985 1986 1987 1 1988 1989 1990 1991 1992 -80 1993 Caso specifico: indice S&P500 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 17 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
BEAR MARKETS – TIPOLOGIE, CRITERI E DEFINIZIONI Tipo "B" - RECESSIONE - 2 125 13-S&P 500 (1171.230, 1194.660, 1170. 690, 1194.370, +24.9399) 125 downlegs intermedie con minimi 120 115 120 115 decrescenti 110 110 La presenza di una componente 105 105 secolare rialzista è inferiore al caso 100 100 "A" ed è controbilanciata da 95 90 95 90 elementi negativi quali contrazione 85 85 economica, tassi in salita ecc... Durante il suo sviluppo hanno luogo 80 80 almeno due fasi di panic selling 75 75 acuto, che corrispondono ai minimi 70 70 delle downlegs (1) e (2). L'ampiezza 65 65 del declino dai massimi, misurata attraverso gli indici generali, è di 60 1 1 60 circa il 25%; per i singoli titoli e per 90 80 2 2 C omposit e momentumD N (-5.53352), C omposite momentumU P (0.00), C omposite momentum (-5.53352) 90 80 gli indici azionari giovani questa 70 60 50 3 70 60 50 lettura può salire al 40-55% (1,5/2,5 40 30 20 40 30 20 volte gli indici generali). 10 0 -10 10 0 -10 Esempio: USA ‟73-‟74 e „77-‟78 - -20 -20 -30 -40 -50 -30 -40 -50 Hong Kong e Sudamerica - '97-'98 -60 -70 -60 -70 Caso specifico: indice S&P500 -80 1970 1971 1972 1973 1 1974 1975 1976 1977 1 2 1978 -80 1979 2 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 18 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
BEAR MARKETS – TIPOLOGIE, CRITERI E DEFINIZIONI Tipo "C" - DEPRESSIONE - 3/4 1650 1600 13-S&P 500 (1, 171. 23, 1,194.66, 1,170.69, 1, 194. 37, +24.9399) 1650 1600 downlegs interm. con minimi 1550 1500 1550 1500 decrescenti 1450 1400 1450 1400 E' un evento molto raro che ha luogo 1350 1300 1350 1300 in presenza di una serie di fattori 1250 1200 1250 1200 congiunturali o strutturali di forte 1150 1150 negatività. Il calo si struttura in 3 o 1100 1100 più downlegs intermedie, durante il 1050 1050 1000 1000 cui sviluppo hanno luogo lunghe fasi 950 950 di panic selling acuto. Distruzione 900 900 delle ricchezze. L'ampiezza del 850 850 declino, misurata attraverso gli indici 800 800 generali, è del 35-50% o più per i 750 750 mercati più maturi, mentre per i 700 4 1 4 700 singoli titoli e per i mercati più giovani 90 80 3 2 C omposit e momentumD N (-5.53352), C omposite momentumU P (0.00), C omposite momentum (-5.53352) 3 90 80 questa lettura può salire fino al 60- 70 60 50 5 70 60 50 40 40 85%. Diverse aziende quotate 30 20 30 20 falliscono o sono costrette a fusioni. 10 10 0 0 -10 -10 -20 -20 Esempio: USA '29 - Emerging -30 -40 -50 2 -30 -40 -50 Markets '97-'99 – EU+USA 2000-03 -60 -70 -80 -60 -70 -80 Caso specifico: S&P500 1998 1999 2000 1 2001 2002 3 2003 2004 2005 2006 2007 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 19 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
IL MERCATO ITALIANO – CICLI DI LUNGO 10-SPMI B40 (22,962.73, 23,361.56, 22,684.00, 23,103.87, +255.898) 60000 60000 50000 50000 40000 40000 30000 30000 20000 20000 10000 10000 100 C omposit e momentumD N (0.00), C omposite momentumU P (22.9490), Composite moment um (22.9490) 100 90 90 80 80 70 70 60 60 50 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 -10 -10 -20 -20 -30 -30 -40 -40 -50 -50 -60 -60 -70 -70 -80 -80 -90 -90 -100 -100 73 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 010 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved
IL MERCATO ITALIANO – CICLI INTERMEDI 10-SPMI B40 (22,962.73, 23,361.56, 22,684.00, 23,103.87, +255.898) 60000 60000 50000 50000 40000 40000 30000 30000 20000 20000 10000 10000 3 3 100 1 1 C omposit e momentumD N (-46.1645), C omposit e momentumU P (0.00), C omposite momentum (-46.1645) 1 100 90 1 1 4 2 4 90 2 4 5 1 80 2 1 3 80 70 2 2 2 3 70 60 50 3 60 50 40 40 30 30 20 20 10 10 0 0 -10 -10 -20 -20 -30 -30 -40 -40 -50 2 2 -50 -60 -60 -70 -70 1 1 -80 2 3 1 3 1 -80 -90 2 1 -90 1 2 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 2 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved
STRATEGIE DI INGRESSO SUL MERCATO - LA TEORIA DELL'INTERAZIONE FRA CICLO DOMINANTE E CICLO SECONDARIO SELL Il miglior punto di INVERSIONE AL RIBASSO vendita è questo Trend secondario (….) SELL Esecuzione della strategia SELL BUY TREND DOMINANTE CASO 1 CASO 2 (linea continua) SELL BUY INVERSIONE AL RIALZO Trend secondario (….) BUY Esecuzione della strategia Il miglior punto di BUY acquisto è questo www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 22 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
STRATEGIE DI INGRESSO SUL MERCATO - LA TEORIA DELL'INTERAZIONE FRA CICLO DOMINANTE E CICLO SECONDARIO E' fondamentale, nelle strategie di accumulazione/vendita, tarare il momento operativo di entrata sulle giunture di acquisto del trend di periodo inferiore (secondario). Il trend secondario e' il trend di esecuzione della strategia e il suo corretto utilizzo porta a una differenza non trascurabile nell'ottenere il potenziale maggiore da un movimento. TREND DOMINANTE - Negli esempi riportati il trend di LT (quarterly) è dominante mentre quello di IT (monthly) è secondario quando vengono messi in relazione il trend di LT e quello di IT. TIMING DI ESECUZIONE DELLA STRATEGIA – Nel confronto tra due trend, dominante e secondario oppure secondario e di breve, invariabilmente quello piu‟ breve è quello che governa il timing di esecuzione entrata - uscita dal mercato. CONSIDERAZIONI Riguardo al CASO 2 (Modello di inversione non sincronizzato) è importante notare come il punto di entrata ottimale, sia in termini di reward/risk che di potenziale, sia il secondo flesso del trend di grado inferiore (secondario), anche se in termini psicologici questa strategia può essere snervante. Le ESTENSIONI (uplegs 4 e 5) vengono SEMPRE COMPLETAMENTE RITRACCIATE dal movimento ribassista successivo: questo conferma la loro natura di movimenti puramente speculativi. L‟approccio ciclico è valido anche su commodities, tassi e valute, anche se si registrano numerose eccezioni alla casistica presentata, che è sempre valida solo per i mercati azionari. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 23 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
CICLO DI MERCATO E PSICOLOGIA • Fase A>B (upleg 1) - INCREDULITA' • Fase B>C - OPPORTUNITA' • Fase C>D (upleg 2) - CONVINZIONE • Fase D>E - PRESA DI PROFITTO • Fase E>F (upleg 3) – SPECULAZIONE • Fase F>G - COMPIACENZA • Fase G>K - ERRORE • Fase H>I>J – ESTENSIONE/AVIDITA’ • Fase K>L o J> - DELUSIONE • Fase L>M - INDIFFERENZA • Fase M>N - PANICO/DISILLUSIONE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso 24 Copyright © 2010 - All Rights Reserved
I SEI STADI DEL CICLO DI MERCATO EQUITY MKT leading Le borse, l‟economia e i ECONOMIC CYCLE RATES CYCLE 3 tassi di interesse NON hanno cicli coincidenti. La storia prova che le COMMODITIY CYCLE borse anticipano le economie, mentre le politiche dei tassi e le 2 commodities sono di solito lagging (ritardate). 4 1 5 1 www.francescocaruso.ch 6 Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 25
I SEI STADI DEL CICLO DEL TREND La stessa cosa accade nel ciclo di vita del trend: il momentum spesso arriva in connessione o anticipa le svolte del trend, mentre i consueti segnali direzionali arrivano dopo. STADIO TECHNICAL CHARACTERISTICS DEFINIZIONE AVERAGE REWARD/RISK Momentum NEUTRAL TO POSITIVE 1 ACCUMULAZIONE MEDIUM HIGH Technical Trend NEGATIVE TO NEUTRAL Momentum POSITIVE 2 ESPANSIONE HIGH Technical Trend NEUTRAL TO POSITIVE Momentum POSITIVE TO NEUTRAL 3 SPECULAZIONE HIGH MEDIUM Technical Trend POSITIVE Momentum NEUTRAL TO NEGATIVE 4 DISTRIBUZIONE MEDIUM LOW Technical Trend POSITIVE TO NEUTRAL Momentum NEGATIVE 5 CONTRAZIONE LOW Technical Trend NEUTRAL TO NEGATIVE Momentum NEGATIVE TO NEUTRAL 6 CAPITOLAZIONE LOW MEDIUM Technical Trend NEGATIVE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 26
CONNESSIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO STADIO La connessione tra ciclo di mercato e ciclo del trend è la chiave per l‟identificazione del primo attraverso il secondo. La definizione del punto attuale nel ciclo di mercato viene pertanto desunta attraverso l‟esame bottom-up del ciclo azionario, che è il ciclo-leader. Viene identificata la posizione nel ciclo di lungo termine (su base quarterly) di un paniere composta dalle principali blue chips mondiali, divise per settore e per area geografica. L‟indicatore utilizzato è il mio “Composite Momentum”. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 27
FORMULA DELL‟OSCILLATORE “COMPOSITE MOMENTUM” Su Metastock è necessario creare prima I due indicatori “Key” e XTL quarterly expl” e poi creare il terzo indicatore. E‟ sufficiente fare il “cut&paste” delle parti in rosso sull‟Indicator Builder del software. Key FORMULA MOM:=Mov((Mov(C,3,S)-Mov(C,9,S)),1,E) / Mov(C,3,S) *100; Mov( ((Ref(Sum(If(MOM>Ref(MOM,-1),MOM-Ref(MOM,-1),0),5),-1)- (Ref(Sum(If(MOM>Ref(MOM,-1),MOM-Ref(MOM,-1),0),5),-1)/5)+ If(MOM>Ref(MOM,-1),MOM-Ref(MOM,-1),0)) / (Ref(Sum(Abs(MOM-Ref(MOM,-1)),5),-1) - (Ref(Sum(Abs(MOM-Ref(MOM,-1)),5),-1)/5) + Abs(MOM-Ref(MOM,-1)))*100) - Abs( ((Ref(Sum(If(MOM
CONNESSIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO STADIO – POSIZIONE CICLICA LUNGO TERMINE - Aprile 2010 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 29
CONNESSIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO STADIO – POSIZIONE CICLICA MEDIO TERMINE - Aprile 2010 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 30
CONNESSIONE E IDENTIFICAZIONE DELLO STADIO – POSIZIONE CICLICA BREVE TERMINE - Aprile 2010 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 31
IDENTIFICAZIONE DELLA FORZA/PROFITTABILITA‟ SETTORIALE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 32
IDENTIFICAZIONE DELLA FORZA/PROFITTABILITA‟ PER AREE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 33
POSIZIONE DI CICLO ECONOMICO, BORSA E TASSI DI INTERESSE EQUITIES Luglio „08 EQUITIES Luglio „07 EQUITIES Aprile „10 EQUITIES Marzo-Aprile „09 Equity distribution 39.9% 56.2% 0.7% 1.3% 0.0% 2.0% within the 6 Stages www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved
PROBABILITA‟ DI SVILUPPO DEL CICLO AZIONARIO Non si è mai verificato – nemmeno in 2 3 condizioni di secolarità negativa – un ciclo CICLO DI LUNGO di LT composto da una sola upleg TERMINE intermedia. La probabilità maggiore è che questo ciclo sia composto di almeno un‟altra upleg, che si dovrebbe sviluppare nel 2010 e dovrebbe essere dominata dai settori mid+back-end-of-cycle, cioè Basic Materials, IT, Industriali e Energia. 1 L‟ipercomperato presente sul ciclo di CICLO DI MEDIO breve termine rende il mercato azionario TERMINE vulnerabile a partire da maggio-giugno fino a settembre-ottobre: dovesse svilupparsi un calo in questa prossima fase, sarebbe un‟ottima opportunità di EQUITIES acquisto in termini ciclici. autunno „09 EQUITIES Aprile „10 EQUITIES Marzo „09 www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 35
IL REWARD/RISK RATING (RRR) DEGLI ASSETS mercato Long Term Trend RRRating Strategia del modello 01-MSCI WORLD SIDE-TO-UP -2.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 02-MSCI EUROPE SIDE-TO-UP -1.5 ATTENDERE/SOTTOPESARE 03-MSCI USA SIDE-TO-UP -2.5 ATTENDERE/SOTTOPESARE 04-MSCI EMERG SIDE-TO-UP -0.5 MONITORARE 05-DJ STOXX 600 SIDE-TO-UP 0.5 MONITORARE 06-DJ EU STOXX50 NEUTRAL -1.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 07-DAX SIDE-TO-UP 1.5 MANTENERE 08-CAC 40 NEUTRAL -1.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 09-FTSE 100 (UK) SIDE-TO-UP 0.0 MONITORARE I mercati migliori a livello 10-SPMIB40 NEUTRAL -1.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE di RRR sono, nell‟ordine: 11-SMI SIDE-TO-UP -2.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 12-DOW JONES SIDE-TO-UP -2.5 ATTENDERE/SOTTOPESARE 1. NASDAQ 13-S&P 500 SIDE-TO-UP -2.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 2. TOKYO 14-NASDAQ SIDE-TO-UP 3.5 ACQUISTARE/SOVRAPPESARE 15-TOKYO TOPIX NEUTRAL 2.0 MANTENERE 3. DAX 16-HONG KONG HS SIDE-TO-UP 1.0 MANTENERE 4. Hong Kong 17-CRB CASH INDEX SIDE-TO-UP -2.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 18-LIGHT CRUDE UP 2.5 ACQUISTARE/SOVRAPPESARE 19-GOLD UP -0.5 MONITORARE 20-EUR SCHATZ 2Y UP -1.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 21-EUR BOBL 5Y UP -1.5 ATTENDERE/SOTTOPESARE 22-EUR BUND 10Y SIDE-TO-UP -3.0 ATTENDERE/SOTTOPESARE 23-T-NOTE 2Y NEUTRAL -4.0 EVITARE 24-T-NOTE 5Y NEUTRAL -5.0 EVITARE 25-T-NOTE 10Y NEUTRAL -5.0 EVITARE www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 36
A prescindere dal tipo di analisi utilizzata, ci sono due tipi di errori fatali in cui si può incorrere nell‟utilizzo di una metodologia sui mercati finanziari: il primo è sottostimare le anomalie; il secondo il non aver fiducia in ciò che si vede. Il primo errore ha a che fare con un peccato di orgoglio. Il secondo con la scarsa fiducia nel proprio metodo di lavoro. Entrambi portano danni pesanti, sia a livello finanziario che psicologico. www.francescocaruso.ch Dott. Francesco Caruso Copyright © 2010 - All Rights Reserved 37
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