INCONTRARE IL RISORTO - Parrocchia di Orsago
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Editore: Parrocchia di San Benedetto Abate - Redazione Piazza Caduti per la Libertà, 31010 Orsago - Tel 0438/990328 - Direttore responsabile: Alessio Magoga Redazione: Francesco Calignano, Giuseppe Posocco, Mauro Feltrin - Grafica: Gianluca Bonaldo - Iscr. Reg. Stampa del Tribunale di Treviso N. 751 del 18.4.1989 Distribuzione gratuita - Versione a colori in PDF sul sito www.parrocchiadiorsago.it - Spedire gli articoli, separati dalle foto, a: lavocediorsago@gmail.com. fondato nel 1962 - anno 59° - aprile 2021 n° 1 INCONTRARE IL RISORTO P roprio perché viviamo in un contesto fragile, dai contorni incerti ed adombrato da false sicurezze, credo che tutti vorremmo poter veder Gesù Risorto, come Maria di Magdala e, come lei sentirci chiamare per nome. Il Risorto lo si incontra nella Parola, nell’ Eucarestia e nella Comunità. E’ Lui e Lui solo l’ unico punto certo, l’ unico obiettivo da mettere a fuoco per non perderci o sentirci sconfitti, anche dalla pandemia. Ci sentiamo così i discepoli di Emmaus, nella difficoltà a credere nel maestro dopo la sua morte umiliante sulla croce; eppure Lui è lì con loro, li cerca, li affianca, cammina con loro, li rassicura, si ferma a cena, su loro invito “Resta con noi perché si fa sera” e nell’ ascoltarlo (la Parola) e nello spezzare il pane si svela “Risorto” e, finalmente, lo riconoscono. A nche noi abbiamo bisogno di ascoltare e di capire, di emozionarci alle sue parole. Anche noi abbiamo bisogno di sentire la sua presenza che ci rincuora nel silenzio, nella preghiera, nella vicinanza fraterna e cordiale ai fratelli più deboli ed ammalati con un sorriso, una parola incoraggiante ed un augurio per tempi nuovi di speranza, di salute e pace. L’ incontro con il Signore per tutti avviene con gli occhi del cuore, che ci fa palpitare di vero amore, guidati dalla luce dello Spirito. Come afferma Carlo Brogi: “ Quando ami, solo allora Dio vive la tua vita, è il grazie del tuo cuore, la luce nei tuoi occhi.” Sarà ancora un’ altra Pasqua di lockdown, senza le grandi celebrazioni del triduo a cui eravamo abituati. Cerchiamo di riviverla nell’ intimità del nostro cuore e della nostra casa, in dialogo con Lui, ripercorrendo le tappe essenziali della Settimana Santa ; perché la Pasqua è il culmine, l’ apice della nostra vita cristiana , in grado di trasformare ed illuminare le nostre povere vite affnchè diventino lo straordinario di ogni giorno. R ivolgo a voi tutti, ma in particolare ai malati, alle persone sole ed ai giovani il mio più caloroso augurio di gioia ritrovata, che porti frutti di fede, bontà e speranza. Non abbiate paura, Cristo è veramente risorto e ci porge la mano per camminare al nostro fianco. Don Mario
pag 2 apr 2020 scientifiche per le persone, consigli e così ha fondato l’Università della per l’autodifesa, immagini originali Terza Età, un vero e proprio corso CIRCOLO e tanto altro ancora. universitario di cultura con lezioni di CULTURALE P er il senso di responsabilità e di appartenenza che approfondimento dei grandi temi della vita e della conoscenza. “Don Giuseppe Zago” lega i componenti del gruppo Il primo incontro è avvenuto il 3 all’Associazione, i materiali postati dicembre 1991 con l’adesione di oltre sono rispettosi, nei contenuti e nello cinquanta soci, di età da 40 anni in su, stile comunicativo, degli obiettivi da subito molto curiosi, interessati, IL CIRCOLO del Circolo Culturale. Si continuerà contenti della nuova avventura del CULTURALE E probabilmente ancora per un bel po’ sapere. a mantenere lo scambio comunicativo Le lezioni sono state occasioni LA COMUNICAZIONE iniziato, in modo spontaneo e per certi di scambio generazionale perché NEL TEMPO aspetti sorprendente, il 12 giugno capitava che i relatori si trovassero DI COVID 19 2020. Era appena stato costituito il “Gruppo Circolo Culturale” con a far lezione ai maestri che li avevano avuti come alunni alla WhatsApp di cui avvalersi per il scuola elementare ed era ogni volta I n questo periodo di restrizioni per il persistere di Covid 19 le attività del Circolo Culturale sono sospese, passaggio di informazioni su impegni e scadenze dell’Associazione, mettendo un’esperienza emozionante per gli uni come per gli altri. al corrente di questa scelta i soci. Uno Nel settembre 1994 don Giuseppe, specie quelle più apprezzate, come di loro gentile e tempestivo ha postato che si era ammalato, ha affidato gli incontri con gli esperti, le visite questo messaggio: “Complimenti per la guida dell’Università ad un suo guidate ed altri momenti ricreativi. l’iniziativa. E’ una cosa bella che, a iscritto, il prof. Antonio Bottan Vengono mantenuti gli impegni mio parere, rende le persone partecipi e ad un consiglio, con un atto di legati al funzionamento generale di idee ed obiettivi comuni”. Poi si è fiducia e di responsabilizzazione di dell’associazione: l’adeguamento offerto di perfezionare l’immagine tutta l’associazione, invitandola a dei libri sociali, la rendicontazione, del gruppo per meglio identificare continuare nel percorso intrapreso. l’assicurazione di soci e volontari, l’Associazione, così si è aperta la N l’adesionead Anteas el’aggiornamento strada allo scambio comunicativo. Il el 2000 l’Università, intitolata online sulle novità per gli Enti del resto è storia nota. Aggiungiamo ora al suo fondatore, ha assunto la Terzo Settore in cui è compreso anche gli auguri di una Buona Pasqua a tutta denominazione di Circolo Culturale il Circolo Culturale. la Comunità nella speranza ritornare, “Don Giuseppe Zago”, conservando In attesa di tempi migliori, del anche come Circolo Culturale, alle le finalità originarie: vaccino e di una maggior sicurezza attività in presenza. • contribuire a sviluppare Qualità di per la salute, i componenti Vita della persona adulta e anziana con dell’Associazione continuano a iniziative culturali per l’arricchimento mantenersi in contatto usufruendo della conoscenza, specie di ciò che anche dell’applicazione WhatsApp che cambia, per continuare a svolgere permette di condividere informazioni, RICORDANDO DON anche nella Terza Età, un ruolo attivo messaggi, video, immagini etc. L’esperienza del “Gruppo Circolo GIUSEPPE ZAGO e responsabile nella propria comunità; • offrire ai soci opportunità di Culturale” sembra positiva, a parte il incontro, di condivisione di esperienze disturbo delle notifiche dei messaggi che si possono silenziare. La condivisione I l Circolo Culturale “Don Giuseppe Zago”, nel giorno di San Giuseppe e nell’anno speciale di San Giuseppe, e bisogni, di confronto con altri punti di vista, realtà e culture; è libera da vincoli nel senso che i • favorire la riscoperta del piacere partecipanti non sono obbligati a ha partecipato alla santa messa della conoscenza, del gusto di fare postare contributi, possono usufruire di ricordando con profonda riconoscenza e imparare insieme, senza voti ed quanto viene messo in comune da chi don Giuseppe Zago nel 25° anno dalla interrogazione così da considerare il dispone di contenuti considerati utili morte. tempo libero e la terza età come valori e piacevoli per sé e per gli altri. Non La parrocchia per don Giuseppe positivi per sé e per gli altri. ci sono cose più belle ed altre meno doveva essere una comunità importanti. Tutto è apprezzabile perché accogliente in cui c’era posto per Ora tutto è ancora sospeso, dono fatto con il cuore. tutti: bambini, famiglie, gruppi, l’augurio è di poter riprendere Ci sono video musicali, di musica associazioni, religiosi. presto le attività; Covid 19 con le ed arte insieme, di contenuto Ha riservato particolare attenzione limitazioni conseguenti ce ne ha naturalistico, storico, letterario, alle persone anziane perché una fatto comprendere il valore e il peso filosofico…, altri sono dedicati a risorsa preziosa per esperienza, dell’assenza. Ci vengano in aiuto la ricorrenze religiose e civili, ci sono saggezza ed equilibrio corre il rischio Provvidenza insieme alla scienza, poesie, preghiere, riflessioni personali, di isolamento, di solitudine fino al interceda per noi don Giuseppe che notizie di riconoscimenti per meriti decadimento psicofisico. ringraziamo per il dono ricevuto nel personali, inviti alla solidarietà Ha voluto che la comunità di lontano 1991. per situazioni particolari, ricordi Orsago avesse per gli anziani uno di chi ci ha lasciato, rassicurazioni specifico capitolo di storia e di attività
apr 2020 pag 3 CARITAS PARROCCHIALE inverno dove si può, qualche visita CARITAS E medica specialistica per bambini TEMPO DI COVID o qualche bolletta non pagata di luce o acqua, che vengono saldate P enso che sia risaputo che anche ad Orsago, come quasi in tutte le parrocchie, esiste il direttamente da noi perché i soldi vadano a buon fine. Tutto questo è stato ed è centro di “ASCOLTO-RACCOLTA e possibile grazie alla generosità degli DISTRIBUZIONE” della Caritas . ORSAGHESI e non, dai più piccoli In centro, in questo periodo molto della SCUOLA DELL’INFANZIA e delicato a causa del COVID, è PRIMARIA ai gruppi parrocchiali, apparentemente chiuso e di fatto lo dalle singole persone, alle offerte è per il consueto appuntamento del lasciate in chiesa nella cassetta mercoledì pomeriggio. della Caritas, a qualche offerta Questo soprattutto per evitare data personalmente in sede o per assembramenti, inutili code, difficoltà strada, magari in occasione di una per gestire bene le cose, la sicurezza chiacchierata. per chi lo frequenta e per i volontari Dall'altruismo di chi non ha mai che prestano il loro servizio. preteso nemmeno un centesimo Chi ha veramente bisogno del di affitto, a chi quando in tempi nostro servizio sa come trovarci. Sa migliori prendeva qualcosa lasciava che tutte le mattine dalle 7.30 alle un’offerta, assieme a tutti i volontari 8.45/9.00 circa noi ci siamo! che in questi anni ci hanno aiutato ad In quest’ora c’è sempre chi ha andare avanti donando il loro tempo bisogno di vestiario, scarpe, pannoloni, e il loro cuore. carrozzine, guanciali, lenzuola, coperte, giocattoli, oggettistica, BUONA PASQUA stoviglie, ed altre richieste le più Caritas Orsago svariate che cerchiamo di soddisfare. M a è anche il tempo in cui riceviamo le cose, le selezioniamo e le mettiamo in ordine per il motivo che abbiamo appena «Tutto ciò che avete fate anche al più piccolo dei vostri fratelli lo avete fatto a me !» (portandoci a casa magari, cose da detto, non le abbiamo mai consegnate lavare o aggiustare.) durante il normale orario di apertura, Da quando è stata aperta la Caritas ma con una certa regolarità, in base ad adesso le cose sono un po' cambiate anche alle possibilità, una volta al perché è cambiata la mentalità della mese a domicilio. gente, di chi porta il vestiario o quant’ altro. Si è capito che portare cose alla Q ueste borse vanno a famiglie numerose con una persona sola che lavora, un’affitto da pagare, Caritas non significa svuotare la casa per liberarci dalle cose che sono da soli, o che hanno un periodo difficile buttare, perché rotte o sporche ma è causa malattia o perdita di lavoro. un gesto d’amore verso persone che Sono circa 15/17 ogni mese e non ne hanno bisogno veramente e non sempre le stese famiglie. possono comperarle. Questo modo Durante le Feste di Natale e Pasqua di pensare è già una forte conquista. possono essere anche 25 . Ogni mese alla Caritas ci sono C’è poi anche il pane che può dei giorni speciali in cui dedichiamo variare dalle 200.00 alle 250.00 Euro il nostro tempo alle borse spesa, mensili: questo servizio lo facciamo che poi andiamo a consegnare con la collaborazione dell’esercente, personalmente, per non mettere a si passa a fine mese a pagare. disagio chi le riceve. Per regola e Non manca la fornitura di legna all’
pag 4 apr 2020 SCUOLA confronti di questo dato di fatto: una castagna o di una foglia secca, DELL’ INFANZIA quale è il nostro ruolo all’interno di così come l’estate non è una fronda di tali dinamiche? felce verde: quali indizi annunciano NIDO INTEGRATO Le frustrazioni che derivano il suo arrivo? Quali temperature si “Maria Bambina” da queste deprivazioni e la percepiscono? Quali sensazioni si consapevolezza che ne scaturisce, provano? Quali odori e quali suoni ci fa quasi pensare che sia sufficiente si sentono? Cosa accade in questo stare fuori e incontrare persone per tempo ininterrotto? Nell’ottica della NUOVE dare risposta a questo bisogno, ma relazione sensi-apprendimento è (E VECCHIE) SFIDE di fatto, alla luce delle osservazioni indispensabile uscire all’aperto, DELL’EDUCAZIONE condotte sui bambini, ci rendiamo esplorare il materiale nella sua conto che negli ultimi anni, non sono essenza, nella sua semplicità, “Il futuro lo fai tu, con le più abituati a so-stare nella natura e nella sua identità per poi aprirsi a tue mani, con il tuo cuore, hanno sempre maggiori difficoltà a tutte le connessioni che i bambini con il tuo amore, con le tue gestire relazioni con se stessi e con spontaneamente suggeriscono… E passioni, con i tuoi sogni. gli altri. se io adulto non lo faccio per primo? Con gli altri.” Se io adulto non mi sperimento in Basta parlare di “outdoor prima persona, come posso mettere Papa Francesco education” o di “natura maestra”? i bambini nelle condizioni di farlo? Questa natura è maestra solo nel Q uesto periodo storico, che ci ha costretti a vivere una clausura forzata, ci ha permesso di prendere momento in cui noi adulti per primi siamo capaci di ascoltarla. Non è L’adulto quindi diventa il mediatore tra la natura e il bambino. Ecco sufficiente offrire al bambino uno allora che come comunità educante consapevolezza delle conseguenze spazio naturale, poiché quel bambino ci impegniamo affinché si possa delle limitazioni di accesso agli spazi non lo sa gestire autonomamente, recuperare questa dimensione, nella esterni e alle comuni relazioni. Le non vivendo la quotidianità delle consapevolezza che ogni bambino frustrazioni che viviamo a livello esperienze in natura. che si prenderà cura di se stesso e fisico e psicologico possono essere Facciamo disegnare ai bambini dell’altro, saprà prendersi cura anche collegate al “disturbo da deficit di castagne in autunno, fragole in dell’ambiente: è difficile rispettare natura” teorizzato da Louv già nel primavera, arance d’inverno. Così l’ambiente se non rispettiamo noi 2005, intendendo una condizione di facendo il “fuori” diventa un mondo stessi e gli altri. limitate esperienze nell’ambiente standardizzato, bidimensionale …e questa è una sfida continua naturale (inteso sia come natura, che e isolato da contesti realistici: per il servizio 0-6 “Maria Bambina” relazioni tra persone). esplorare una stagione, invece, non di Orsago! significa cogliere qualche elemento Quindi, come educatori che caratterizzante, ma interagire con Nido Integrato e operano all’interno di un “Servizio tutti i sensi e avere l’opportunità Scuola dell’Infanzia 0-6”, da diversi anni e ora con maggior di registrare e annotare le proprie “Maria Bambina” - Orsago urgenza, ci siamo interrogati sulla scoperte. L’autunno è molto più di nostra responsabilità educativa nei
apr 2020 pag 5 vocazione all’accogliere e proteggere imparati dal Coro San Benedetto CHIESA, FAMIGLIA l’altro e averne cura. proprio per questo speciale anno: E SCUOLA IN “Uomo Giusto” contenuto nel libretto COMPAGNIA Le famiglie sono state invitate “Canta con noi la tua fede” e “A San DI SAN GIUSEPPE a partecipare ai due appuntamenti previsti e, attraverso le Preghiere dei Giuseppe” composto (musica e parole) per l’occasione da Agostina Pavan. Fedeli, è stato possibile sottolineare Potete trovare ulteriori informazioni C on la lettera apostolica “Patris corde – Con cuore di Padre”, Papa Francesco ha ricordato il 150° alcuni aspetti che legano la figura di San Giuseppe alla vita della Chiesa, delle Famiglie e dei Servizi che si sull’“Anno di San Giuseppe” attraverso il periodico diocesano L’Azione (con una rubrica dedicata) anniversario della dichiarazione di occupano di educazione. La Santa e il sito chiesacattolica.it . San Giuseppe quale patrono della Messa è stata arricchita da due canti Chiesa Universale. Per l’occasione, dall’8 dicembre 2020 alla festa dell’Immacolata del 2021 si tiene uno speciale “Anno di San Giuseppe”. PREGHIERE DEI FEDELI San Giuseppe può diventare modello di ogni educatore cristiano O San Giuseppe, e riferimento per una pedagogia a Patrono della Chiesa universale, guarda alla immensa famiglia lui ispirata. Avvertiamo il bisogno di che ti è affidata. Benedici la Chiesa, sospingendola sempre più riscoprire il vero senso della paternità. sulle vie della fedeltà evangelica. San Giuseppe, prega per noi. Scrive il Papa: “Padri non si nasce, O San Giuseppe, lo si diventa. E non lo si diventa solo veglia su tutte le famiglie e custodiscile perché vivano l’armonia, perché si mette al mondo un figlio, ma l’unità, la fede, l’amore che regnavano nella Famiglia di Nazaret. perché ci si prende responsabilmente San Giuseppe, prega per noi. cura di lui… Essere padri significa introdurre il figlio all’esperienza della O San Giuseppe, vita, alla realtà. Non trattenerlo, non sei stato per Gesù un padre tenero e accogliente. Benedici tutti imprigionarlo, non possederlo, ma i papà, specialmente quelli che sono soli e dimenticati. Fa’ che renderlo capace di scelte, di libertà, non manchi ai papà l’affetto dei loro figli e ai figli la custodia di partenze… L’amore che vuole amorevole e forte dei loro papà. possedere, alla fine diventa sempre San Giuseppe, prega per noi. pericoloso, imprigiona, soffoca, rende infelici… La felicità di Giuseppe non O San Giuseppe, è nella logica del sacrificio di sé, ma guida le azioni e illumina le scelte che il personale della nostra del dono di sé”. Scuola dell’Infanzia e Asilo Nido devono compiere. Proteggi La nostra Parrocchia in insegnanti, educatrici e famiglie in queste nuove sfide educative. collaborazione con la Scuola San Giuseppe, prega per noi. dell’Infanzia e Nido Integrato, con il Circolo Culturale Don Giuseppe PREGHIERA Zago e con il Coro San Benedetto PER IL ROSARIO ha organizzato due incontri per A SAN GIUSEPPE valorizzare la figura di San Giuseppe: un Rosario a lui dedicato e la Santa Ave o Giuseppe uomo giusto, Messa del 19 marzo in concomitanza Sposo verginale di Maria e padre con il ricordo di don Giuseppe Zago. davidico del Messia; C on i bambini della Scuola Tu sei benedetto fra gli uomini, dell’Infanzia è stata e benedetto è il Figlio di Dio ampiamente trattata la figura di San che a Te fu affidato: Gesù. Giuseppe grazie anche ai supporti San Giuseppe, patrono visivi derivanti dalle opere d’arte della Chiesa universale, quali: la statua del Santo con il custodisci le nostre famiglie bambino Gesù posta nel cortile della nella pace e nella grazia divina, scuola stessa e alcune raffigurazioni e soccorrici nell'ora della nostra presenti nella chiesa parrocchiale. Il morte. tema si è facilmente allacciato a quello della paternità (“Perché il mio papà Amen. è speciale?”), intersecandosi con il concetto più ampio di famiglia e di
s Orsago nella Storia / 5 a cura di Giuseppe Posocco IL CAMPANILE I n questi giorni sono iniziati i lavori di restauro del campanile 1 con rifacimento dell’intonaco, parete Sud della chiesa era diventato pericolante tanto che già nel 1778 fu necessario controllare “se era DELLA CHIESA pulizia della pattina chimica e fuori di piombo da mastro Tomaio SAN BENEDETTO biologica depositatasi sulle pietre, Amadio” e successivamente furono ABATE DI ORSAGO asportazione della vegetazione eseguiti dei lavori di manutenzione Piazza Caduti per la Libertà infestante, chiusura delle fughe la cui descrizione delle spese ci FOTO e delle frattura di varia entità, hanno fornito un suo identikit. 2 3 ripristino delle parti mancanti. Prima di demolire il vecchio Il tutto si sta svolgendo sotto campanile si era infatti tentato un la tutela della “Soprintendenza suo recupero con vari interventi le 3 4 Archeologia, belle arti e paesaggio” cui riparazioni furono eseguite da che ha dichiarato il “Complesso Valentino Buttignol e Michel Salatin della Chiesa parrocchiale, campanile e la copertura della torre campanaria e sagrato di San Benedetto Abate “ sulla cui cuspide fu applicata una di interesse storico. pigna che fu eseguita da Zuane Mentre si stanno svolgendo i Susana e fratello, “il legname e lavori proviamo, in queste pagine, tolle per convergere il campanile” a ricostruire la storia del campanile fu fornito da Giuseppe Polesello i che è lì presente da più di due secoli coppi da Zuane Grellin. a sfidare il tempo con i suoi quasi La pigna portava una croce fatta 40m. di altezza. forgiare e accomodata da Mistro Gottardo Fabbro. L a costruzione del campanile della chiesa di San Benedetto Abate, posto a sinistra di chi guarda Da queste note, tratte dai libri delle scuole e della luminaria, possiamo quindi apprendere anche la facciata principale dell’edificio come era costr uito il vecchio sacro, ebbe iniziò tra il 1788 e il 1789. campanile, la cui parte sommitale L’idea di costruire un nuovo terminava, come abbiamo visto, con campanile per la chiesa maturò con una cuspide, che nelle nostre zone don Valentino Bortolotti (parroco di hanno forma piramidale, fu costruita Orsago dal 1779 al 1806) il quale fece in legno e coperta con appositi eseguire anche diversi lavori per laterizi, quindi non doveva essere gli altri edifici sacri ed ecclesiastici molto acuminata, sulla sommità e portò a termine l’installazione della quale era applicata una boccia del primo organo della chiesa a forma di pigna con una croce in che il precedente parroco Nicolò acciaio. Pelegrinetti lo aveva commissionato a Francesco Merlini ( *... - †1818; organaro assai quotato a Venezia e sacerdote, presente tra il clero della M a ritornando al nuovo campanile sappiamo che la costruzione o meglio il suo chiesa di S. Basso di quella città). completamento si protrasse per Don Valentino Bor tolotti fu parecchio tempo: circa 16 o 17 coadiuvato dalle scuole o anni (infatti nel 1805 la Luminaria confraternite della Beata Vergine versava ancora ai Procuratori o del Carmine e del SS. Sacramento delegati della fabbrica del Campanil: oltre che dalla luminaria che erano Zuane Michilin e Antonio Zanin presenti in parrocchia. somme di denaro) e sapendo Le spese sostenute per l’opera che l’inizio fu preceduto da un furono puntualmente annotate approvvigionamento dei materiali nei registri della luminaria, ora che iniziò nel 1787 con l’acquisto conservati presso l’Archivio Storico “al tagliapietre di Sarone per pietra Parrocchiale, fornendoci così molti che servir deve per la Fabbrica del dettagli storici. Campanile”, l’acquisto di “pietra La costruzione del nuovo viva tolta a Saron” continuò anche Il Campanile, visto da piazza Caduti per la campanile fu motivata dal fatto nell’anno successivo dai diversi Libertà, già avvolto dalle impalcature per gli che quello vecchio addossato alla scalpellini come: Tomaso Melio e imminenti lavori di restauro.
dato un aspetto slanciato tipico dei campanili delle nostre terre, che non fu mai realizzata mentre di fatto fu terminata con una copertura semi- piana coperta di coppi anche perché il costo del campanile, dell’orologio e delle campane fu di lire 14.798 e 11 soldi, molto oneroso per quei tempi (una grande casa allora poteva costare 300 lire). Nel corso dei secoli diversi furono poi gli interventi, fatti eseguire dai parroci sul campanile, volti a conservare l’organismo edilizio e mantenerne la funzionalità della destinazione d’uso. Nella pagina successiva un riquadro riassuntivo tratto dall'archivio. >> il Campanile visto da Piazza Oberdan Cella campanaria in pietre di calcare bianche M.tro Giuseppe Brescancin (Registro il penultimo marcapiano, si trova la della Luminaria di S. Benedetto di 3 cella campanaria con monofore ad Orsago dall’anno 1768 fino al 1797 arco balaustrate dove sono ospitate – note spese sparse). le cinque campane due maggiori, due medie e una piccola, ottenute Presso la famiglia Battistuzzi dalla fusione del bronzo austro- esistono ancora le ruote di un carro ungarico alla fine del primo evento utilizzato per il trasporto delle pietre. bellico poiché dagli stessi furono Questa massiccia torre asportate le precedenti quattro che quadrilatera, la cui base copre circa pesavano rispettivamente 5, 9 e 14 25 m² di superficie, uno dei maggiori quintali, la maggiore che pesava 18 simboli del paese, la si vede subito da quintali fu infranta al suolo, come da lontano, alta, posta al centro tra due relazione fatta dal parroco di allora, ali di caseggiati, per chi arrivando don Michele Sanzovo, sui danni che dalla statale Pontebbana imbocca, subirono chiesa e campanile. attraverso via Garibaldi, lo stradone rettilineo, via Mazzini, nel centro del paese. I l campanile infatti nel 1917, sempre quindi durante la prima guerra mondiale, fu danneggiato I l campanile è for mato da un basamento a tronco di piramidale a base quadrata (di 5 da alcune granate che provocarono cinque fori sulle pareti. Alle campane che furono quindi m. di lato) 2 cui segue l’alto fusto rifuse, per avere un suono più dove sulle pareti poste a sud e squillante e argentino, come dice ad est si aprono delle finestrelle il termine stesso, fu aggiunta alla per l’aerazione e per dare luce lega di rame e stagno dei cannoni al percorso ascensionale posto austriaci, una ulteriore quantità di all’interno; sulla facciata ad est e stagno. quella ad ovest rivolta verso piazza L’ultimo ordine del campanile Caduti per la Libertà sono posizionati è dato dalla parte sommitale: la due grandi orologi a numeri romani lanterna che, posta su un terrazzino che scandiscono il tempo a suon di recintato da una balaustra in pietra carillon di campane. bianca, ha una forma a pianta La nuova campana (detta il “campanon”) Arricchito da elementi ottagonale, adatta a supportare una appositamente addobbata per la cerimonia della architettonici, sulla sommità sopra cuspide piramidale che gli avrebbe consacrazionee le decorazioni del soffitto .
s Archivio a cura di Giuseppe Posocco ditta di Giovanni Morellato di Falzè comune 1989 - Venne elettrificata la quinta, e più LAVORI ESEGUITI di Trevignano, per l’elettrificazione del suono piccola, delle campane (detta comunemente NEGLI ULTIMI delle campane, commissionato dal parroco don la campanella) installata sul campanile per CENTO ANNI Marcello Favero, poi non portata a termine. Fu il richiamare, in passato, con il suo suono, i nuovo parroco don Attilio Durigon ad eseguire ragazzini al catechismo poi dimenticata e SUL CAMPANILE l’opera verso la metà degli anni sessanta. inutilizzata per molto tempo. L’intento del parroco, don Giuseppe Zago, fu 1921 - Venne riparata sia la chiesa che 1977 4 La campana grande, che i quello di rimetterla in funzione per utilizzarla il campanile dai danni di guerra a spese del parrocchiani chiamano comunemente “il nella circostanza della nascita di una nuova vita. Ministero delle Terre Liberate. campanon”, cominciò ad emettere dei“rintocchi Quando i genitori ci parteciperanno di aver sordi” si erano create infatti col tempo delle avuto un nuovo figlio, la campanella verrà 1936 - La mattina della domenica 18 fessure e dovette essere rifusa. suonata per invitare tutti a ringraziare e lodare ottobre 1936 alle ore 4 e 9m. una violenta Il lavoro fu affidato alla premiata ditta De Poli il “Dio della vita” (“La Voce di Orsago”, Anno scossa di terremoto con epicentro nel Cansiglio diVittorioVeneto di indiscussa fama di campanari XXVIII - n.1, marzo 1989). provocò danni enormi a tutta la zona. che eseguirono il nuovo manufatto con le seguenti Il costo del motorino e dell’impianto elettrico, La chiesa subì danni ingenti e la vecchia scritte in rilievo sul bronzo della parete esterna: per mettere in funzione la campana, fu di circa canonica fu resa inagibile. Il campanile non due milioni di lire. subì gravi danni, si staccarono solamente dei “Fusa nel 1921 dalla fonderia Colbacchini, Con l’occasione vennero installati dei telai in frammenti di intonaco dalla parete posta a rifusa nel 1977dala fonderia De Poli”. ferro, con applicate delle reti, per chiudere i fori sud, sopra la porta d’ingresso, come ricordano della cella campanaria onde evitare l’ingresso ai gli anziani. Fu messo in sicurezza eliminando “Venite genti ad adorare il Signore/ Vivos piccioni che da tempo nidificavano all’interno e altri residui e verificato sulle pareti se ci fossero clamo, mortuos plango, fulgura frango” cioè rovinavano i bronzi con le deiezioni. fessurazioni o dissesti generati a causa del sisma. “Chiamo i vivi, piango i morti, rompo i fulmini”. 2015 - Nel campanile, grazie ad un donatore 1946 - Il parroco don Luigi Checchin fece Da lungo tempo infatti le campane con il loro che volle mantenere l’anonimato, venne sistemare il castello campanario con l’applicazione suono a distesa, hanno ricordato e ricordano i installato un concerto di 9 campane a carillon di cuscinetti a sfera che rese meno faticoso e momenti di preghiera, le feste, salutano gli eseguite dalla rinomata fonderia austriaca più facile e preciso il suono delle campane. Il eventi, la nascita di una nuova vita, chiamano GRASSMAYR, con sede a Innsbruck nel Tirolo. lavoro fu eseguito dalla ditta Modellato da Falzè i popoli a raccolta, allontanano tempeste e La benedizione delle campane venne di Campagna, specialisti in questa materia e nubifragi; con i loro rintocchi annunciano la impartita dal parroco Mons. Mario Casagrande, comportò la spesa di circa 137.000 lire (Don morte di un parrocchiano ed inoltre, un tempo, il giorno 23 luglio 2015, nella sede della Marcello Favero “Cronistoria di Orsago”). segnalavano i pericoli e il coprifuoco. fonderia proprio mentre la colata di bronzo Il suono delle campane avviene oggi tramite fuso veniva versata negli stampi. 1959 - Fu installato un nuovo orologio sul motori elettrici che le azionano ma un tempo L’inaugurazione avvenne l’8 dicembre campanile e riparate le scale interne in legno tutto avveniva manualmente attraverso lunghe dello stesso anno con l’apertura del Giubileo realizzate per raggiungere la cella campanaria. funi applicate e movimentate con la forza delle della Misericordia. Il carillon iniziò a funzionare Ecco quanto scrisse il parroco don Marcello braccia a volte di diversi uomini se venivano regolarmente suonando una melodia che è stata Favero nella sua cronistoria in quell’occasione:… suonate tutte quattro contemporaneamente scritta appositamente, ogni carillon ne ha una e orologio nuovo sul campanile: ha incominciato a (la cosidetta“doppiada”) nelle grandi ricorrenze. questa si chiama “Ave di Orsago” (“La Voce di funzionare sabato 27 giugno. Il municipio ha Le campane fanno parte degli accessori Orsago”, Anno 53 - n.3, dicembre 2015). provveduto alla sostituzione del vecchio già degli edifici di culto sono rivestite quindi di inservibile con uno nuovo a carica elettrica e sacralità (sono chiamate appunto sacri bronzi) Nella campana più grande è riportata in munito pure di cariglione (con suonata più breve per cui nel Pontificale romanum è previsto rilievo una dedica in latino del vecchio) ha fatto riparare le scale diventate un rito di benedizione per quelle destinate inservibili e pericolose. al servizio liturgico e per quelle che vengono "ADPERPETUAMREIMEMORIAMPASTORUM, Un particolare ringraziamento alla Spett. alloggiate sul campanile. SORORUM ET FIDELIUM (T.A.) URSACI. VOX Amm.e Comunale per questo provvedimento La nuova campana fu così consacrata PACIS, VOX GAUDII, VOX MANSUETUDINIS tanto atteso e gradito dalla popolazione così domenica 27 novembre 1977 dal delegato CHRISTI ANNO MISERICORDIAE MMXV-XVI" dall’alto dell’artistico campanile l’orologio del Vescovo: Mons. Mario Ghizzo, con la che tradotta recita: scandirà le ore…richiamo a l’eternità. partecipazione di tante persone accorse che Il vecchio orologio aveva funzionamento seguirono con attenzione e partecipazione al "A PERPETUA MEMORIA DEI PASTORI, meccanico vincolato alla forza di gravità di pesi sacro rito celebrato in queste occasioni nelle DELLE SUORE E DEI FEDELI (T.A) DI ORSAGO. che scendevano verso il basso fu più volte andato parrocchie e quindi molto raramente. VOCE DELLA PACE, VOCE DELLA GIOIA VOCE in disuso e riparato. La campana fu consacrata in onore della DELLA MANSUETUDINE DI CRISTO ANNO DELLA Azionava un cariglione con poche note Madonna del Carmine e del patrono della chiesa MISERICORDIA 2015-2016". fornite dalla percussione sulle campane esistenti parrocchiale, San Benedetto, le cui effigi sono che in quel momento non dovevano essere riprodottesullapartesuperioredelmanufatto.Sono Le due lettere “T.A.”, scritte tra parentesi, azionate dal campanaro. invocati e riprodotti anche San Antonio e San Pio X. sono le iniziali del donatore. Il carillon, o meglio la meridiana, come Il lunedì successivo la campana fu collocata veniva chiamata dagli anziani, entrava in nella sua sede sul campanile alla presenza dei 2016 - Il campanile della chiesa fu colpito funzione alle 12 (mezzogiorno e mezzanotte) giovani delle scuole elementari e delle medie da un fulmine che provocò danni alla sommità, e alle nove del mattino; ora in cui, come ho e dei tanti parrocchiani accorsi molti dei quali fu subito messo in sicurezza togliendo le parti appreso, aveva inizio il dibattito in Consiglio si adoperarono per tirare la lunga fune del pericolanti e successivamente riparato il tetto, comunale. paranco utilizzato per issare la campana che sostituita la vecchia croce con una nuova e pian piano si sollevava da terra fino all’altezza installata una nuova punta captatrice per i 1960 - Primo preventivo, emesso dalla della cella del campanile. fulmini.
apr 2020 pag 9 aerei anglo-americani: ne seguì una violenta reazione del comando tedesco che fece incendiare alcune case nei pressi della stazione e addirittura avrebbe voluto continuare nei giorni successivi mettendo a ferro fuoco tutte le altre che si trovavano lungo la strada dalla stazione alla chiesa. L’asilo era nella lista. Le Reverende Suore si raccolsero allora nella loro chiesetta con la Superiora Suor Francesca Pasini a pregare “e con le lacrime agli occhi fecero un voto al Signore, affidando decreto del Vaticano, fino all'8 l’Istituto alla protezione di San PAPA FRANCESCO dicembre 2021, “…è concessa Giuseppe. PROCLAMA l'indulgenza plenaria ai fedeli che Se fossero rimaste salve avrebbero reciteranno "qualsivoglia orazione IL 2021 ANNO legittimamente approvata o atto eretto nel cortile dell’asilo una statua in onore del Santo Patrono DI SAN GIUSEPPE di pietà in onore di San Giuseppe, della Chiesa Cattolica. Il pericolo specialmente nelle ricorrenze del 19 fu scongiurato. marzo e del 1° maggio, nella Festa Il Pontefice, dallo scorso 8 della Santa Famiglia di Gesù, Maria La domenica 15 agosto 1948, dicembre 2020, ha indetto e Giuseppe, nella Domenica di San fu dedicata alla benedizione della l’Anno di San Giuseppe, un anno Giuseppe (secondo la tradizione statua, fu un vero trionfo di cuori e di speciale nella ricorrenza dei 150 bizantina), il 19 di ogni mese e preghiera, tutti i fanciulli si versarono anni dalla proclamazione del ogni mercoledì, giorno dedicato in asilo. Decreto Quemadmodum Deus (dell’8 alla memoria del Santo secondo la Le generazioni di bimbi e di dicembre 1870), con il quale il Beato tradizione latina". fanciulli passeranno dinanzi a quella Pio IX dichiarò San Giuseppe Patrono statua, che domina nel sacro tempio della Chiesa Cattolica. I bimbi della scuola dell’infanzia “Maria Bambina” di Orsago hanno voluto ricordare il giorno della dell’innocenza, e pregheranno perché quei tristi tempi non si In quest’anno "al fine di perpetuare ripetano”. (del giornale “L’Azione”, l'affidamento di tutta la Chiesa ricorrenza di San Giuseppe, 19 marzo, 18 settembre 1948) al potentissimo patrocinio del portando in chiesa due cartelloni, G. Posocco Custode di Gesù…”, si legge nel frutto del loro lavoro, titolandoli: “Giuseppe un papà speciale” e “San Giuseppe: un esempio per tutti i papà…” ognuno ha appeso anche un proprio disegno con una dedica dato che questo giorno è dedicato alla festa dei papà. Proprio nel cortile della scuola dell’infanzia esiste “una magnifica statua in pietra di Vicenza, opera dello scultore Giovanni Bertin da Sacile, collocata su un ricco piedestallo” D ando un’occhiata alla storia, sappiamo che fu fatta erigere dalle Reverende suore come ringraziamento per aver scampato il pericolo di incendi e devastazioni operate dai Tedeschi nell’ultima guer ra dopo che i par tigiani, nella notte del 9 settembre 1944, compirono un atto di sabotaggio Cartelloni preparati dai bimbi della Scuola facendo deragliare un treno che fu Statua di S. Giuseppe con Bimbo (ex voto) fatta dell’Infanzia-Nido Integrato Maria Bambina. poi mitragliato a più riprese dagli erigere dalle suore di Maria Bambina
pag 10 apr 2020 SCOUT ORSAGO REPARTO "A mano e rispettano la natura", ogni Scout lo sa, è il sesto punto della Legge, quella stessa Legge che tutti noi ci siamo impegnati ad osservare il giorno in cui abbiamo recitato la nostra Promessa. Certo che non è sempre facile. La Legge è esigente: se letta bene e compresa affondo, ci si accorge di quanto alcuni punti possano essere a volte complessi da vivere appieno nella vita di ogni giorno. Ma per fortuna, altri sono invece molto più semplici da fare nostri. "Amano e rispettano la natura" sono parole semplici, non hanno bisogno di tante interpretazioni: la Legge ci chiama a vivere nel rispetto del creato e ad impegnarci attivamente nella sua salvaguardia. Eppure, a volte sembra che questo non basti. La singola azione di una sola persona è fondamentale, tuttavia da sola sembra una goccia nell'oceano, troppo piccola per fare la differenza... ma se invece ci uniamo, se invece ci rimbocchiamo collettivamente le maniche nel proteggere e tutelare questo nostro piccolo pianeta, allora davvero potremmo non solo fare la differenza, ma ispirare sempre più gente a unirsi a noi! E cco perché le attività di pulizia delle strade e dei fossi del nostro Paese sono così importanti: raccogliere quei rifiuti diventa molto più che un semplice ripulire la strada, il parcheggio, il fossato. Diventa un'azione pubblica, un gesto che molti altri ci vedranno compiere e che, forse, si sentiranno a loro volta ispirati a ripetere nel loro piccolo. Raccogliere un pacchetto di sigarette dal marciapiede fa molto più rumore che lamentarsi del fatto che sia lì. Attività come quella di pulizia delle strade di Orsago realizzata qualche settimana fa non solo ci permettono di sperimentare sulla pelle il sesto punto della Legge: ci permettono di vivere nel modo più autentico possibile il famoso detto di B.P. "lascia il mondo migliore di come lo hai trovato", nel senso di lasciare a chi verrà non solo un mondo più pulito, ma un mondo di persone un po' migliori.
apr 2020 pag 11 SCOUT ORSAGO del 1982). La comunità capi è continuamente Inutile dire che il nostro è stato in rinnovamento: siamo una dozzina solo un piccolo contributo, che le di giovani, uomini e donne, lavoratori poche ore a disposizione non ci e studenti. Fare il nostro servizio è IN BRUSSA permettevano di percorrere l’intera lunghezza della spiaggia e che, per impegnativo: ma fortunatamente è anche molto bello. Nelle attività addentrarci in certi posti (dove la coi ragazzi, questi sono come dei U ltimo giorno di zona gialla, settimane di didattica a distanza alle spalle, con prospettive concentrazione di rifiuti era molto alta), non eravamo attrezzati; ma come diceva Madre Teresa di volani: più energia ci spendiamo, più energia accumulano, e alla lunga ri- emettono questa energia moltiplicata altrettanto allettanti per quelle Calcutta “Quello che noi facciamo è e riforniscono noi capi in primissima a venire, previsioni meteo per solo una goccia nell’oceano, ma se battuta, ma poi ritornano a casa, domenica 7 marzo ottime, primavera non lo facessimo l’oceano avrebbe con gli amici, a scuola... provare per nell’aria, voglia di uscire, voglia di una goccia in meno”. credere! fare, di parlare e di vedersi dal vivo In quest’ultimo anno, tuttavia, ... voglia di essere scout; l’idea di questo meccanismo si è un po’ rotto: andare al mare per pulire la spiaggia NON INTENDIAMO senza le attività, senza le imprese dai rifiuti è stata, quindi, accolta con MOLLARE L'OSSO e i giochi, senza il servizio, senza i entusiasmo. sentieri e le strade, fare scautismo s'è Non è sempre così facile essere cittadini attivi, come quando il “S e la strada non c’è, inventala”: questo ci han insegnato. È vero: è una delle fatto difficile. Com’è lecito supporre, i capi stessi faticano a recuperare contesto è una passeggiata in le energie che spendono e in molti Brussa, sotto un cielo perfettamente massime più famose di BP; purtroppo momenti lo sforzo sembra vano. terso, accarezzati da qualche debole però qui non si tratta di inventare un Ma non intendiamo mollare l'osso: raggio di un sole quasi primaverile; percorso ma bensì, tra regole, decreti, continueremo ed insisteremo in ma qualche ora con gli occhi rivolti protocolli e protezioni, sembra più di quest'avventura, consapevoli che non non al mare, ma ai suoi residui, procedere a tentoni in una camminata esiste “buono o cattivo tempo, ma cercando di stanare piccoli e grandi notturna, da bendati. buono o cattivo equipaggiamento". pezzi di plastica tra alghe e sabbia, Fortunatamente, siamo stati Affineremo le nostre tecniche, ci ha appesantito i nostri sacchi e pronti: e stiamo facendo del nostro vedremo forse da lontano per un alleggerito le coscienze. meglio per proseguire con le attività, poco ma poi torneremo più desiderosi La maggior parte dei rifiuti si come ben sapete, e per portar avanti che mai di azione, di relazione e di trova verso la pineta (mentre il resto una parvenza di normale (nuovo vocazione! della spiaggia è abbastanza pulito), normale) per i ragazzi e le loro lì abbiamo concentrato i nostri famiglie, e per i capi. sforzi rinvenendo principalmente polistirolo, tappi di bottiglie e lattine (addirittura un reperto dei mondiali
pag 12 apr 2020
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