Infoalzheimer - Stiftung Synapsis

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Infoalzheimer - Stiftung Synapsis
infoalzheimer
Edizione agosto 2020 | no. 3

Care lettrici e                                                 La stasi linfatica
cari lettori,
quanto è accaduto negli ultimi mesi ha confrontato tutti
                                                                favorisce
                                                                l’Alzheimer?
noi a importanti sfide. Sfide che possiamo superare
solo assieme!

La solidarietà e la generosità che il gran numero delle
nostre donatrici e dei nostri donatori ci hanno dimo-
strato durante questo periodo ci ha sopraffatti. Per
questo, voglio esprimere il mio sentito ringraziamento
a tutti coloro che ci hanno sostenuti anche in questi
momenti difficili. Da parte nostra, trasmettiamo la loro
solidarietà e il loro apprezzamento alle ricercatrici e ai
ricercatori che mettono tutta la loro creatività al servizio
della ricerca sull’Alzheimer anche durante la pandemia
di coronavirus. Come per molte altre professioni, i mesi
di chiusura degli istituti di ricerca ha posto gli scienziati
di fronte a grandi sfide. Insieme cerchiamo di affronta-
re al meglio le conseguenze che ne derivano. Tra questi
scienziati c’è anche Gebhart Schertler, che conduce
ricerche di livello mondiale assieme al suo team presso
l’Istituto Paul Scherrer di Villigen.

Anche Stefan Klöppel merita un grande riconoscimen-
to. Assieme al suo gruppo di collaboratrici e colla-
boratori scientifici studia a Berna gli effetti del sonno
profondo sulla malattia di Alzheimer. Nei prossimi
mesi, questi validi studiosi devono recuperare il tempo
perso durante la crisi della COVID-19.

Alla ricerca delle cause che portano all’insorgenza
della malattia di Alzheimer e di altre patologie neuro-
degenerative si indaga in ogni direzione possibile
anche presso le università e le scuole universitarie della
Svizzera. Un approccio interessante è quello seguito            Dott. Steven Proulx
da Steven Proulx, che assieme alla sua squadra intende
scoprire se i disturbi del sistema linfatico possano dar        Presso l’Università di Berna e il Politecnico di Zurigo,
luogo a una demenza.
                                                                un gruppo di ricerca guidato dai dottori Steven Proulx
Trovate maggiori dettagli sugli esiti del progetto nell’ar-     e Miriam Ries indaga i movimenti dei fluidi nel sistema
ticolo che segue.                                               nervoso centrale. Da decenni è in atto una discussione
                                                                sulle vie di deflusso del cosiddetto liquido cerebrospi-
Rinnovo il mio sentito grazie per il generoso sostegno          nale: i ricercatori hanno mostrato come, diversamente
che accordate alla nostra fondazione e vi auguro una            da quanto si riteneva da tempo, questo fluido defluisce
stimolante lettura.
                                                                in gran parte nel sistema linfatico, e non direttamente
                                                                nel sangue.

		Il vostro,                                                    Gli studiosi hanno sviluppato tecniche di imaging
		Franco Rogantini                                              dinamiche per appurare come il deflusso del fluido
		direttore
                                                                cerebrospinale si modifichi in condizioni fisiologiche e
                                                                patologiche diverse. In questo modo sperano di svi-
                                                                luppare nuove strategie tese a migliorare il deflusso
                                                                del fluido, una condizione che potrebbe permettere
                                                                di influire positivamente sulle patologie neurologiche,
                                                                come la sclerosi multipla o la malattia di Alzheimer.
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I depositi proteici nel cervello, costituiti di proteine
malripiegate, sono caratteristici della malattia di
Alzheimer. Si ritiene che contribuiscano alla morte
delle cellule nervose, alla quale si ascrivono i
sintomi tipici di questa patologia. Una delle ragio-
ni di questi accumuli di proteine è l’insufficienza
del loro degrado e della loro rimozione dal cervello.

Uno dei modi in cui le proteine vengono evacuate
dal cervello è attraverso il liquido cerebrale nel
quale esso è immerso. Il cosiddetto liquido
cerebrospinale fuoriesce in gran parte dal cranio
scorrendo lungo i nervi cerebrali attraverso dei fori
nella parete ossea. In tal modo, il liquido cerebro-
spinale e le proteine in esso contenute raggiungono
il sistema linfatico, costituito di vasi linfatici e
linfonodi. Si evita così che le proteine si deposi-
tino nel cervello e vi generino dei danni.                              Dott. Miriam Ries

                                                                        Stiftung, la Fondazione Synapsis – Ricerca Alzhei-
                                                                        mer Svizzera RAS ha sostenuto questo innovativo
                                                                        lavoro di ricerca. Questo supporto ha già permesso
                                                                        di rispondere ad alcune importanti domande.

                                                                        Depositi dovuti a disturbi del deflusso linfatico
                                                                        Grazie al modello murino, il team di ricerca è stato
                                                                        in grado di dimostrare che il deflusso di liquido ce-
                                                                        rebrale nel sistema linfatico si riduce effettivamente
                                                                        con l’età. I risultati delle ricerche finora ottenuti
                                                                        mostrano anche come questo deflusso si presenti
                                                                        precocemente disturbato nei topi che sviluppano
                                                                        depositi proteici patologici nel cervello. Il fatto
                                                                        che il cervello non venga sufficientemente «ripu-
                                                                        lito» potrebbe portare all’accumulo di proteine
                                                                        malripiegate, in grado di danneggiarlo.

                                                                        Stimolazione del flusso linfatico contro l’oblio
                                                                        In una fase successiva si intende chiarire perché
                                                                        questo deflusso si riduce con l’età e perché risulti
In verde: placche di beta-amiloide; in viola: cellule muscolari nelle
pareti vascolari.                                                       pregiudicato già in uno stadio precoce in presenza
                                                                        della malattia di Alzheimer. È in tal senso neces-
Un progetto di ricerca teso allo studio di questo                       sario scoprire se ciò sia dovuto all’ostruzione delle
processo di deflusso è portato avanti presso il                         vie di drenaggio o all’inefficienza dei vasi linfatici.
Politecnico federale di Zurigo e l’Istituto Theodor
Kocher dell’Università di Berna dai dott. Steven                        Stimolando il flusso linfatico, i ricercatori sperano
Proulx e Miriam Ries. In quest’ambito, i ricercatori                    di ritardare, di rallentare o addirittura di impedire
hanno indagato se il percorso di deflusso di queste                     l’insorgenza della malattia di Alzheimer. Interve-
proteine nel sistema linfatico attraverso il liquido                    nendo precocemente sul decorso della malattia,
cerebrale perda parte della sua funzionalità con                        un drenaggio migliore di queste dannose proteine
l’aumentare dell’età o un’insorgenza dell’Alzhei-                       dal cervello potrebbe permettere di conservare
mer. Unitamente alla bernese Heidi Seiler-                              ricordi inestimabili.

                                             Donatrici e donatori fedeli – il nostro bene più prezioso
                                             Nel corso degli anni, un grande numero di donatrici e donatori hanno
                                             sostenuto in maniera importante il lavoro di ricerca della Fondazione
                                             Synapsis con piccoli e grandi contributi. Un grazie di tutto cuore!
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La ricerca sull’Alzheimer in tempo di COVID-19

Gli effetti della pandemia di coronavirus non             Alcuni degli scienziati sostenuti dalla Fondazione
si sono arrestati neppure davanti alla ricerca            Synapsis mettono il loro know-how e le più
sull’Alzheimer. I laboratori di ricerca sono stati        moderne tecnologie a disposizione dello sviluppo
chiusi, e non era più possibile compiere i                di terapie e vaccini contro il coronavirus.
necessari esperimenti. La capacità lavorativa
è stata messa a disposizione della ricerca sul            Tra questi, il prof Gebhard Schertler, attivo presso
coronavirus.                                              l’Istituto Paul Scherrer, nel cantone di Argovia,
                                                          famoso nel mondo intero: «Normalmente studiamo
Durante gli ultimi mesi, i progetti di ricerca soste-     le proteine del sistema nervoso che si manifestano
nuti dalla Fondazione Synapsis – Ricerca Alzheimer        nel caso delle malattie neurodegenerative. Ora
Svizzera RAS non hanno potuto progredire come             utilizziamo queste conoscenze per mettere le
previsto. Infatti, a causa delle regole di igiene e       proteine del virus SARS-CoV-2 a disposizione di
distanziamento, gli istituti di ricerca interessati si    altri gruppi di ricerca per gli esami del sangue.»
sono ritrovati spesso solo limitatamente accessibili
o addirittura chiusi. Taluni esperimenti e studi          Mano nella mano per la ricerca sull’Alzheimer
già avviati hanno in parte dovuto essere ripresi          Per consentire ai progetti di ricerca di conseguire
dall’inizio, e in alcuni casi questo causerà ritardi      gli obiettivi previsti nonostante le attuali restrizio-
dei progetti fino a dodici mesi. Purtroppo, tutto         ni, la Fondazione Synapsis mette a disposizione
questo comporta anche conseguenze finanziarie.            ulteriori fondi. «Ci impegnamo affinché il prezio-
                                                          so operato dei ricercatori da noi finanziati possa
Nuove sfide per i ricercatori                             progredire nel modo più agevole possibile e che
I progetti di ricerca clinica si basano sulla parteci-    i loro stipendi rimangano garantiti», commenta
pazione volontaria di soggetti di test. Nella ricerca     Heide Hess, responsabile del sostegno alla ricerca
sull’Alzheimer, questi sono solitamente persone di        presso la Fondazione Synapsis.
età superiore ai 65 anni: anziane e anziani appar-
tenenti al gruppo di rischio della COVID-19.              In questo modo, la fondazione salvaguarda gli
«Non sappiamo quando potremo continuare il no-            investimenti in atto per progetti già in corso e
stro studio con i soggetti di prova nel laboratorio       garantisce che, anche in tempi difficili, sia possibile
del sonno» , spiega il prof. Stefan Klöppel, dei Servi-   acquisire importanti conoscenze sull’insorgenza e
zi psichiatrici universitari dell’Inselspital di Berna.   sulla futura diagnosi e cura dell’Alzheimer.
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Ciò che conta è l‘istante.
È all’insegna di questo motto che ha visto la luce «Stolen Moments»,
di Anatole Comte e Heike Rindfleisch.

Si tratta di fotografie di Daniel Comte, una delle menti svizzere più
creative e di successo in campo pubblicitario, che nel 2014, all’età di
51 anni, si vide diagnosticare l’Alzheimer. In seguito a questa diagnosi
sono state prodotte numerose immagini di fotografia di strada, che
vengono ora rese pubbliche con un libro e una mostra.

In connessione con le immagini, osservazioni dei sintomi della demenza                                      Ricerca contro
e la sensazione che «qualcosa non va» vengono celebrate in maniera                                          l’oblio
affascinante nell’allestimento.
                                                                                                            Organismo di pubblica
La combinazione di fotografia e demenza si realizza con leggerezza voluta,                                  utilità, la Fondazione
e propone perciò le immagini in un contesto nuovo. Essa schiude tuttavia                                    Synapsis – Ricerca Alzhei-
la strada anche a un nuovo sguardo sulla demenza, e mostra nel contempo                                     mer Svizzera RAS sostiene
quante cose siano ancora possibili nonostante una simile diagnosi.                                          la ricerca sull’Alzheimer
                                                                                                            in Svizzera. Essa fornisce
Con «Stolen Moments» si realizza il grande desiderio di Daniel di rendere                                   in tal modo un contributo
le sue fotografie accessibili al pubblico.                                                                  essenziale al miglioramen-
                                                                                                            to della diagnosticabilità e
Le immagini saranno esposte alla Photobastei di Zurigo dal 4 al 27 settem-                                  della cura dell’Alzheimer e
bre 2020. Il libro sarà disponibile pure da settembre all’indirizzo
                                                                                                            di altre forme di demenza
stolen-moments.ch al prezzo di CHF 80.–, più spese di spedizione.
                                                                                                            in un futuro non lontano.

                                                                                                            Colophon
                                                                                                            Info Alzheimer
                                                                                                            edizione no. 3, agosto 2020
                                                                                                            Editore: Fondazione Synapsis –
                                                                                                            Ricerca Alzheimer Svizzera RAS
                                                                                                            Compare 4 – 6 volte l’anno
                                                                                                            Al fine di poter beneficiare della tariffa
                                                                                                            postale ridotta, ci permettiamo di
                                                                                                            prelevare una tassa di fr. 4.50 all’anno.

                                                                                                            Fondazione Synapsis ―
                                                                                                            Ricerca Alzheimer Svizzera RAS
                                                                                                            Josefstrasse 92
                                                                                                            CH-8005 Zurigo
                                                                             fotografie: © Stolen Moments

                                                                                                            +41 44 272 01 02
                                                                                                            www.alzheimer-synapsis.ch
                                                                                                            info@alzheimer-synapsis.ch

                                                                                                            Conto donazioni
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                                                                                                            IBAN: CH31 0900 0000 8567 8574 7

 Tiriamo a sorte tre esemplari del libro «Stolen Moments»!
 Mandateci, prima del 30 settembre 2020, una e-mail all’indirizzo
 info@alzheimer-synapsis.ch con la menzione «sorteggio»; non dimen-
 ticate di indicare il vostro nome e indirizzo. Buona fortuna!
 (Il libro è disponibile solo in tedesco.)
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