Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest

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Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
TRIMESTRALE DI ATTUALITÀ E BENESSERE • N° 46 • ANNO 12 • DICEMBRE 2020 • COPIA OMAGGIO

                                                                                                    Il valore
                                                                                                    dell’attesa

Di Vita                                                                                  magazine    Dicembre 2020
Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
L’editoriale                                                   La nostra
                                                               squadra
Dicembre è da sempre il mese dell’attesa:                      Giuseppe Cordioli
si pensa ai regali, ai pranzi delle Feste, a qualche giorno
di vacanza. E poi arriva la magia del Natale a scaldare                 Giornalista e
i cuori. Tutti la consideriamo la festa più bella dell’anno,            Direttore Responsabile
perché è il momento in cui ci si ritrova e ci si sente                  di Di Vita magazine
davvero in famiglia. Grandi e piccini devono                            e Casa Di Vita
saper attendere l’arrivo di Babbo Natale e della festa.

L’attesa ha la capacità di trasformarci,                       Oscar di Montigny
di ridefinire le nostre identità, di farci crescere
e rimodulare, in alcuni casi, la nostra stessa esistenza,               Manager, divulgatore e
                                                                        fondatore della startup a
senza mai perdere la speranza.
                                                                        vocazione sociale BYE
Chi non aspetta finisce per perdere l’entusiasmo.
E mai come in questo periodo così tormentato diventa
fondamentale la pazienza. Nella nostra epoca
è diventato molto difficile annoiarsi, o almeno avere          Filippo Brocadello
la capacità di aspettare senza fare qualcosa
                                                                        Medico Chirurgo
nel lasso di tempo che divide il prima e il dopo.                       Specialista in Scienza
Siamo costantemente bombardati da immagini e suoni                      dell’Alimentazione,
che riempiono la nostra vita e, ormai, fanno parte                      Fitoterapeura
del nostro modo di vivere. “Non ho tempo!” è una
delle espressioni che ascoltiamo e diciamo di più.
Tutto accade con una velocità impressionante e sembra          Stefano Polato
impossibile fermarsi, perché si rischia di venire travolti
da un’onda anomala di cose da fare che sembrano                         Direttore dello Space Food
tutte di vitale importanza per l’umanità intera.                        Lab di Argotec
                                                                        e dell’Academy
Abbiamo smesso di usare la sottile arte della sana
                                                                        Avamposto43
indolenza e sembra impossibile godere del “dolce
far niente”. Abbiamo accettato questo cambiamento
epocale, questa piccola rivoluzione dei nostri usi             Selene Cassetta
e costumi. Si saturano i tempi morti come se fosse
impossibile sfruttare l’attesa, godendo della stessa
                                                                        Blogger
come se fosse un bene prezioso.                                         specializzata in
                                                                        turismo sostenibile
Essere con la testa e con l’animo in attesa
di qualcosa che deve accadere è un momento unico
che può essere paragonato alla gioia di quello
che deve succedere.                                            Michela Caputo
In quei momenti in cui aspettiamo che succeda
qualcosa oppure che qualcuno arrivi:                                    Scrittrice di libri
in bilico tra la gioia e l’ansia, un momento folle                      per bambini
che riesce a farci sentire vivi come non mai.
Un tempo lungo in cui accadono tantissime cose,
anche se spesso non ce ne accorgiamo. E per questo
diventa la parte più piena e ricca della nostra vita.          Davide Campagna
Basta saper fare un passo indietro e osservare
                                                                        Food blogger per
quello che ci succede quando siamo sospesi
                                                                        Cotto al Dente, autore
tra due momenti, quello dell’inizio e della fine.                       del libro “Food fitness” e
                                                                        maratoneta per passione
Saper aspettare è un’arte che va coltivata
e ci può dare soddisfazioni enormi.
                                                               Roberto Sammartini
Buone Feste,
La Redazione
                                                                        Food photographer
                                                                        di fama internazionale
Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Cibo Di Vita

Sommario
5 cose che                             Cibo Di Vita                          Cibo Di Vita
questo numero                          Aspetta un momento:                   Piatti unici
mi insegnerà                           è il tempo del cibo                   di stagione

4                                      11                                    20
Esseri grati, essere umani             Cibo Di Vita                          Cibo Di Vita
Restare al tempo                       Ricette veloci                        Zuppa unica
del nostro tempo                       di stagione                           di stagione

6                                      14                                    24

Registrazione Tribunale di Padova      Direttore Responsabile                Foto di copertina e Fotografia
nr. 2179 del 04.06.09                  Giuseppe Cordioli                     Roberto Sammartini
Trimestrale di attualità e benessere
                                       Editore                               Ricette
                                       AD 010 Srl                            Stefano Polato, Davide Campagna
                                       via San Marco, 9/M - 35129 Padova
                                       T. 049 8071966                        Ricette Speciale “Aspettando Natale”
                                       www.ad010.com - redazione@ad010.com   Andrea Valentinetti

                                       Coordinamento generale                Stampa
Il prossimo numero                     Aspiag Service Srl                    Mediagraf S.p.A.
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in tutti i punti vendita               AD 010 Srl                            T. 049 8991511 - www.mediagrafspa.it
Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Cibo Di Vita

Cibo Di Vita                                      Crescita personale                     Iniziative Despar
Panino unico                                      Natale, insegnami                      Despar e Università di Parma
di stagione                                       ad aspettare                           insieme: Obiettivo Benessere

25                                                38                                     46
Speciale                                          Cibo e sport                           Letture di Vita
Aspettando                                        Lo straordinario                       Consigli
Natale                                            potere dell’allenamento                di lettura

26                                                40                                     48
Genitori e bambini                                Iniziative Despar
A ogni limite…                                    Un progetto di valore:
la sua pazienza                                   Despar con San Patrignano

35                                                44

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è quello del supermercato di vicinato,                 Despar Nordovest
dove fare la spesa è un po’ come stare
in famiglia. Il supermercato Despar risponde           @desparnordovest
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Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
5 cose che
questo numero
mi insegnerà
        La mia dimensione                                  Do al cibo

    1   “punto zero”

        Quando intorno a me tutto sembra
                                                       2   il giusto valore

                                                           Il mio rapporto con il cibo merita tempo,
        accelerare, annullando riferimenti                 merita attenzione: cerco di rilassarmi
        e sicurezze, provo a restare “sospeso”             e di staccare da tutto quando mi siedo
        nel tempo, focalizzandomi sulle domande            a tavola, mangio più lentamente,
        che nella mia vita contano e riflettendo           assaporo, apprezzo ogni boccone,
        sulle risposte da darmi. Come se oggi              ascolto il mio corpo e i segnali che
        fosse un nuovo inizio, dove nulla                  mi manda. Solo così ogni pasto può
        è da creare ma solo da riscoprire.                 trasformarsi in un momento speciale.

        Insegno il dono                                    Il movimento

    3
        della pazienza

        Insegnare al mio bambino a essere
                                                       4   mi allena all’attesa

                                                           Fare attività fisica ha una valenza
        paziente è un’opportunità unica                    che va ben oltre il semplice muoversi:
        per riscoprire anch’io insieme a lui               con lo sport il primo allenamento
        l’importanza e il piacere di saper                 che faccio è con la mia costanza
        aspettare. Il periodo del Natale                   e con la mia capacità di attendere.
        è momento più propizio per farlo:                  L’allenamento mi insegna, quindi,
        il tempo lento e condiviso è alla base             che ogni risultato arriva sapendo
        della sua crescita.                                aspettare il giusto tempo e percorrendo
                                                           un percorso verso il mio obiettivo.

        È natale: mi regalo

    5
        il mio tempo

        Approfitto delle Feste per riappropriarmi
        del mio tempo, di un tempo più umano,
        che è fatto di respiri più lenti, di momenti
        dilatati e sospesi, dove incontrare me
        stesso, senza paura di aspettare
        o di restare senza far nulla.
        Mi scrivo una lettera e cerco di fermare
        il presente. È una grande opportunità,
        è il mio momento.

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Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Cibo Digrati,
Esseri  Vita essere umani

Restare
                                                 Nel 1913, tra tutti gli altri eventi oramai consegnati
                                                 alla storia, accadde anche che il prestigioso premio Nobel
                                                 per la letteratura venisse assegnato per la prima volta

al tempo
                                                 in assoluto a una personalità non occidentale. Andò
                                                 infatti al poeta, drammaturgo, musicista e filosofo indiano
                                                 Rabindranath Tagore con una motivazione che suonava
                                                 più o meno così: «la profonda sensibilità, la freschezza
                                                 e la bellezza dei versi con i quali, con consumata capacità,

del nostro
                                                 ha reso il proprio pensiero poetico, espresso in inglese
                                                 con parole proprie, parte della letteratura occidentale».

                                                 A parte il ruolo che intellettualmente, socialmente

tempo
                                                 e spiritualmente quest’uomo ebbe nel definire il perimetro
                                                 dell’India moderna, quel che mi piace evidenziare è quella
                                                 dimensione di sospensione temporale che si avverte
                                                 nel leggere le poesie di Tagore. Nei suoi versi si sente
                                                 il tintinnare dei braccialetti ai polsi delle donne, si vedono
Testi Oscar di Montigny,                         i gesti delle persone che vanno ad attingere acqua al pozzo,
Manager, divulgatore e fondatore della startup   si odono i passi stanchi del viandante che avanza
                                                 sulla strada polverosa, si scoprono i nomi di alberi esotici
a vocazione sociale BYE                          o di fiori che vengono intrecciati in ghirlande profumate,
                                                 si ascolta il fragore delle onde del mare mentre ci sembra
                                                 di starcene su una spiaggia tra le tartarughe che si scaldano
                                                 al sole.

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Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Cibo Di Vita

Nei versi di questo poeta che oltretutto   più o meno consapevolmente                       che ci mettono in evidenza
fu amico di Ghandi come di Einstein,       in una corsa che procede non sempre              quelle che secondo loro sono le notizie
vivono in eterno momenti di un tempo       in maniera lineare e talvolta ci costringe       più interessanti per noi.
quotidiano che rimane sospeso              a balzi in avanti difficili da compensare        Il notissimo storico e divulgatore
nell’armonia dell’ascolto delle voci       che rischiano di sfuggire al nostro              israeliano Yuval Noah Harari, che ha
della natura e di quelle del cuore.        controllo. Pensiamo agli algoritmi               all’attivo quasi 30 milioni di libri venduti
È proprio di Tagore una delle              artificiali di cui negli ultimi anni c’è stata   in 60 lingue, è molto preoccupato
rappresentazioni a mio avviso              una enorme fioritura, per esempio.               che biotecnologia e infotech possano
più poetiche e al contempo                 Che ne siamo coscienti o meno,                   decifrare i processi biochimici che
più illuminanti della soggettività         la nostra vita, soprattutto nei paesi            innescano i nostri pensieri e le nostre
di quella convenzione che chiamiamo        a più alto tasso di digitalizzazione,            emozioni, e creare algoritmi sofisticati
“tempo”. Di quella dimensione              è condizionata e pervasa da essi.                al punto di conoscerci meglio di quanto
con la quale misuriamo il trascorrere      Sono gli algoritmi che ci propongono             noi stessi possiamo fare.
degli accadimenti nostri e del mondo       quale musica ascoltare, (Spotify,                La preoccupazione dipende dal fatto
intero: “la farfalla non conta i mesi      YouTube Music, iTunes ecc.),                     che le persone che stanno portando
ma i momenti, e ha tempo                   che ci suggeriscono quali film vedere            avanti questa ricerca, questa
a sufficienza”.                            (Netflix è certamente il caso                    rivoluzione digitale, sono sì ingegneri
                                           più famoso), che ci indicano cosa                geniali ma non è detto che abbiano
Se per la farfalla nulla è cambiato,       acquistare, (pensa ai consigli                   le competenze per capire appieno
se non il contesto esterno sempre meno     commerciali di Amazon), e anche quali            l’impatto politico filosofico e sociale
ospitale, di certo non possiamo dire       notizie leggere. Infatti, i vari servizi         di quello che fanno, la qual cosa
lo stesso per noi umani.                   di intermediazione delle informazioni            non è certo un dettaglio trascurabile
Attraverso lo sviluppo di tecnologie       quali Facebook, Linkedin, Google News            visto che quello che fanno riprogetta
sempre più sofisticate, ci siamo trovati   ecc., funzionano in base ad algoritmi            uomini e società.

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Il valore dell'attesa - Despar Nord Ovest
Cibo Di Vita

Tutto, dunque, tende ad accelerare           da noi stessi, da un aumento                  e questo, inevitabilmente ti permetterà
intorno a noi, cancellando ogni punto        della consapevolezza che siamo                di entrare in risonanza con esse.
di riferimento, ogni regola, ogni valore,    parte attiva e integrante dell’insieme        La tua emissione di gratitudine farà
ogni sicurezza, rinnegando architetture      e non possiamo pensare e agire                in modo che si accenda nelle persone
sociali e ideologiche secolari.              da individualisti come se ciò non             che incontri quel barlume
E laddove alcuni ne valutano                 producesse impatti sul Tutto. È un vero       di gratitudine ogni volta
potenzialità ed effetti, altri, che sono     viaggio quello che siamo chiamati             che ti incontrano e questo farà in modo
la parte maggiore, invece restano            a fare, e si sa che quando parliamo           che tu riceva continuamente qualcosa
immobili, distratti e anestetizzati          di viaggio dobbiamo essere                    per cui essere grato”.
dal consumo di massa del sogno               consapevoli che esso non inizia mai
dorato di celebrità e ricchezza              dal punto 1. Inizia sempre dal punto 0.       In parole semplici, l’unico modo
da conquistare sui social.                   Il punto 0 è il luogo, l’origine del tutto.   per vivere un’esistenza piena è provare
                                             Per essere pronti a un nuovo inizio,          gratitudine per ciò che siamo
Eppure, siamo molto fortunati.               un nuovo momento 0, non è necessario          e impegnarci a generarla negli altri.
Forse i più fortunati nella storia           creare nient’altro, ma semplicemente          La gratitudine, nella sua essenza,
della nostra specie.                         riscoprire la creazione preesistente          genera nell’uomo la capacità
Come organizzazioni sociali                  a noi.                                        di mettere a fuoco ciò che vale davvero,
e come singoli individui non abbiamo         Sono convinto che il tempo in cui             di ignorare le cose futili e, più in
mai avuto così tanti mezzi                   stiamo vivendo sia proprio quello giusto      generale, i bisogni superflui.
a disposizione per contribuire               per una riscoperta dell’umanità che           Un essere umano colmo di gratitudine
a cambiare la rotta. A partire               sia una rinascita, una nuova nascita.         può seminare negli altri la visione
dalla tecnologia stessa.                     Un momento 0.0 è dove il punto                di un nuovo senso della vita,
Dunque, se le cose globalmente               tra i due zeri è il punto in cui l’Io si      di un nuovo senso di sé stesso
non vanno, la responsabilità è nostra.       specchia sia verso l’interno, verso di Sé,    nella vita.
Un aspetto enormemente sottovalutato         sia verso l’esterno, cioè verso la vita,      Non dobbiamo certo pretendere
in questi ultimi mesi è l’ulteriore          le cose, gli altri.                           di essere la miglior persona al mondo,
accelerazione che le misure                  Un viaggio alla ricerca di questa             ma dobbiamo cogliere l’importanza
per sopravvivere alla pandemia hanno         dimensione puntozero è un ritorno,            di sforzarci di essere la miglior persona
impresso ai processi                         con la mente e con il cuore, al principio,    possibile per-il-mondo.
di digitalizzazione che già andavano         a una condizione originaria che
a velocità supersonica. Un esempio           ci permetta di focalizzarci sulle             Vorrei con queste riflessioni suscitare
su tutti, quanti di noi usavano Teams        domande autentiche, e di riflettere           l’interesse a sentirci ed essere grati
o Zoom per le proprie riunioni               sulle risposte.                               per ogni attimo trascorso su questa
o per i meeting o per le semplici            Chi sono io? Chi siamo noi?                   Terra. A provare gratitudine verso
comunicazioni familiari?                     Come possiamo riappropriarci                  noi stessi e verso gli altri.
Questi strumenti sono entrati                della consapevolezza di essere                Ogni attimo è un dono, un’opportunità
velocemente nelle nostre abitudini           il popolo di questo Pianeta?                  per fare del bene e farlo bene, per fare
quotidiane e sono stati recepiti come                                                      della propria vita un dono e fare
soluzioni salvifiche, tuttavia pochi         Il Cantico delle creature,                    di questo dono qualcosa di significativo
si sono chiesti se contemporaneamente        di San Francesco d’Assisi, che ha             per l’insieme.
sia stato sviluppato un piano                dato inizio alla storia della letteratura
per la tutela della privacy del lavoratore   italiana, è stato scritto dopo una notte
e per i suoi diritti, per esempio,           di dolore terribile. Il giorno precedente
alla disconnessione.                         Francesco si era sottoposto
                                             alla cauterizzazione di una tempia
Detto questo, siccome non c’è alternativa    per combattere un’infezione batterica
al futuro, dobbiamo cercare almeno           della cornea. La gratitudine dopo
di stare al tempo del nostro tempo.          la sofferenza ha prodotto questo inno            Oscar di Montigny
                                             immortale e magnifico.                           www.oscardimontigny.it
Come?                                        Secondo il filosofo Omraam Mikhaël
Rimettendo l’essere umano al centro          Aïvanhov, “se impari a ringraziare,
                                                                                              oscar.dimontigny@gmail.com
di tutti i sistemi. Dobbiamo partire         entri nell’emozione della gratitudine            bye.beyouressence

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Cibo Di Vita

Aspetta un momento:
è il tempo del cibo
Testi Filippo Brocadello, Medico Chirurgo
Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Fitoterapeuta

“Fin dalla tenera età veniamo                se saremo disposti a osservarla,               insostenibili se pensiamo di applicarli
sottoposti a orari, scadenze e regole        quanto la vita ha necessità dei giusti         al nostro quotidiano; è però
che ci costringono a comprimere              tempi, dei giusti spazi, dei giusti ritmi,     incontestabile il fatto che mettere
i nostri ritmi di vita, nella convinzione    senza i quali non può esserci alcun            in pratica la giusta lentezza,
che il tempo non vada sprecato               equilibrio.                                    con pazienza e perseveranza, sia fonte
e che la quantità sia lungamente             Il chicco di grano, una volta seminato,        di benessere.
più importante della qualità.                deve necessariamente riposare sotto
L’autrice ci aiuta a riflettere su questo    il manto di terra in attesa del momento        E questo vale anche per il nostro
presupposto e a riconoscere i pericoli       opportuno per dimostrare al mondo              rapporto con il cibo, il nutrimento
dell’urgenza, quella che ci impone           intero di essere ancora vivo, facendo          del corpo.
il mondo e quella che imponiamo              sbucare il suo piccolo germoglio,              Sedersi a tavola, prendersi un tempo
a noi stessi, per mostrarci una filosofia    origine di una nuova pianta in grado           di pausa, cercare nel pasto
di vita basata invece sul prendersi          di produrre, nella giusta stagione             un momento per rilassarsi e mangiare
il proprio tempo e sul decelerare            e nelle condizioni perfette, il frutto tanto   più lentamente consente di assaporare,
il ritmo frenetico delle nostre vite         atteso: nuovi chicchi per la semina            di godere di aromi e di sapori, di sentirsi
stressanti. L’arte della lentezza            e pane per chi si deve sfamare.                molto più soddisfatti a fine pasto.
ci insegna a disconnetterci                  La goccia d’acqua riposa gelata
dal mondo esterno e a riconnetterci          sulla sua cima innevata per mesi e poi,        Sentirsi appagati è provare
con noi stessi”.                             con i primi tepori primaverili, si scioglie,   un’emozione molto più intensa,
Sono queste le parole di presentazione       scende a valle prima in piccoli rivoli,        significativa e piacevole rispetto
di un piccolo quanto interessante            poi in ruscelli e fiumi, per arrivare          al mero senso di riempimento
volume intitolato proprio “L’arte            infine al mare e poter tornare così            dello stomaco.
della lentezza”, scritto dalla giornalista   nuovamente all’atmosfera dando vita            Ma, per quanto importante,
francese Véronique Aïache.                   e continuità al ciclo dell’acqua tanto         la soddisfazione non è il solo beneficio
                                             importante quanto necessario per ogni          del mangiare con i giusti tempi: fare
Nel sistema sociale nel quale viviamo,       essere vivente.                                bocconi più piccoli e masticarli più
governato dalla filosofia del “tutto                                                        a lungo permette di digerire meglio
e subito”, per intraprendere                 L’economia della natura è zeppa                i cibi, di introdurre meno calorie
un cammino che ci aiuti a raggiungere        di esempi in grado di dimostrarci              e quindi, di mantenere o controllare
un nostro intimo benessere può               che la forza della vita, l’essenza             meglio il peso corporeo. Sono necessari,
risultare utile mettere in atto strategie    del buono e della salute risiedono             infatti, circa venti minuti dall’inizio
mirate a definire, ove possibile, ritmi      proprio nel gustare l’attesa, nel saper        di un pasto perché il cervello
e tempi più consoni al nostro corpo          rispettare i giusti tempi.                     sia in grado di percepire i segnali
e alla nostra mente.                         Questi principi che sottendono                 della sazietà: uno dei vantaggi
Nel processo di riscoperta dei nostri        le leggi della natura e che ci paiono,         più importanti del mangiare
personali tempi biologici ci può essere      in quell’ambito, scontati e persino            con la giusta lentezza è che
di esempio la natura che ci mostra,          banali, sembrano al contrario                  concediamo al nostro corpo il tempo

                                                                                                                                    11
Cibo Di Vita

                                             Per te alcuni suggerimenti pratici
                                             per provare a coltivare con pazienza tempi
                                             e ritmi nuovi nel tentativo di trasformare
                                             il momento del pasto in un momento
                                             speciale:

che gli è necessario per riconoscere
di essere sazio.
                                               Scegli sempre di sederti, possibilmente
                                               in un ambiente tranquillo, gradevole,
Al contrario, mangiando di fretta, i pasti     poco rumoroso, con distrazioni minime.
anziché rappresentare dei momenti
di ristoro e benessere diventano
stressanti, la digestione ne risente,          Presta attenzione al cibo: evita
può avere il sopravvento l’impressione
di avere mangiato troppo poco
                                               di mangiare mentre guidi, mentre
o di avere finito troppo presto                guardi la TV, mentre scrivi o fai dell’altro;
e di avere bisogno di altro cibo.              impara a spegnere o ad allontanarti da
Mangiando velocemente i nostri segnali
naturali di sazietà entrano in azione          ogni dispositivo (smartphone, tablet, pc).
troppo tardi con il risultato che
ci ritroviamo ancora a mangiare oltre
il necessario o, come spesso purtroppo         Fa’ in modo che durante i pasti
accade, fino all’esagerazione.                 non manchino mai cibi ricchi di fibre,
Quando rallentiamo, assaporiamo
                                               che richiedono più tempo per essere
meglio il cibo, prestiamo attenzione           masticati come verdura
ai profumi, ai gusti e alle consistenze,       e frutta fresche.
apprezzando ogni boccone
con completa consapevolezza,
ci alziamo da tavola sentendoci bene           Prova a iniziare il pasto mangiando
dentro, nell’animo, anche se abbiamo
consumato una pietanza semplice
                                               la verdura cruda prima di tutto il resto,
o un pasto frugale, perché quel cibo           come antipasto.
è entrato a far parte di noi, ha nutrito
il nostro corpo e ne abbiamo avuto
la percezione.                                 Appoggia le posate tra una forchettata
                                               e l’altra, aspetta un momento, respira;
Spesso basta fermarsi a pensare
a quello che si sta facendo per riuscire       se mangi con altre persone, divertiti
a rallentare.                                  a chiacchierare tra un boccone e l’altro.
Questa semplice strategia può
spostare la nostra attenzione, aiutando
a focalizzarci nuovamente e di ritrovare       Pensa a un numero minimo
così un senso di controllo. Il controllo       di masticazioni per boccone,
delle situazioni, dei momenti,
delle scelte sarà l’ingrediente strategico     se non riesci a rispettare l’obiettivo
per arrivare a ottenere con pazienza           che hai immaginato prova
un benessere completo imparando
e comprendendo cosa è buono e cosa
                                               ad aggiungere due masticate a quelle
è meno buono per noi.                          che riesci a fare naturalmente.

                                               Prova a preventivare un tempo
                                               di almeno 20-30 minuti da dedicare
                                               a ogni pasto e, possibilmente, anche
                                               più lungo per la sera a cena.

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Cibo Di Vita

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i
         e t te veloc
      Ric agione
        di st

Cruditè di cavolfiore                           Cavolfiore sott’olio                         Polpette di cavolfiore
con noci, mele                                  con cannella,                                con curcuma,
e salsa alla ricotta                            ginepro ed erbe                              uvetta e anacardi
per 1 persona                                   per 1 persona                                per 1 persona

200 g di cime di cavolfiore                     200 g di cime di cavolfiore                  200 g di cime di cavolfiore
Mezza mela                                      1 stecca di cannella                         1 uovo
3 gherigli di noce                              3-4 bacche di ginepro                        Pangrattato integrale q.b.
1 cucchiaino di semi oleosi misti               2-3 ciuffetti di aneto                       Qualche foglia di origano fresco
50 g di ricotta                                 2-3 ciuffetti di coriandolo                  Mezzo cucchiaino di curcuma
1/2 fili di erba cipollina tritata              5 dl di aceto di vino bianco                 Un manciata di anacardi tritati
Qualche goccia di succo di limone               Olio extra vergine di oliva q.b.             1 cucchiaino di uva sultanina
1 cucchiaio di olio 		                                                                       reidratata
extra vergine di oliva                                                                       1 cucchiaio di olio
Sale e pepe nero q.b.                                                                        extra vergine di oliva
                                                                                             Sale e pepe nero q.b.
1. Lava le cime di cavolfiore, elimina          1. Sbollenta le cime per 5 minuti            1. Cuoci le cime a vapore fino a quando
l’acqua in eccesso e tagliale sottilmente.      in acqua bollente e aceto di mele.           si saranno ammorbidite. Schiacciale
Lava la mela, privala del torsolo e tagliala    Scolale e asciugale.                         poi con una forchetta per ridurle in purea.
a fettine con la buccia.                        2. Sistemale nei vasetti con i gambi         2. Riunisci in una ciotola la purea
2. Sbatti energicamente con una                 verso l’interno, aggiungi la cannella,       di cavolfiore, la curcuma, l’origano, l’uva
forchetta la ricotta con il succo di limone,    le bacche di ginepro e le erbe aromatiche.   sultanina, gli anacardi, sale, pepe e poco
l’olio, l’erba cipollina, il sale e il pepe.    Copri completamente con l’olio, lascia       pangrattato (un cucchiaio e mezzo circa,
3. Riunisci in una ciotola il cavolfiore,       riposare per un’ora, quindi aggiungi altro   l’impasto dovrà risultare asciutto
la mela, le noci e i semi oleosi e condisci     olio se necessario.                          ma ancora morbido). Mescola bene.
con la salsa di ricotta.                        3. Chiudi ermeticamente i vasetti,           3. Forma delle polpette di piccole
                                                sterilizzali per 20 minuti a 100 °C          dimensioni e trasferiscile in una leccarda
                                                (completamente immersi in acqua              rivestita con carta forno, cospargile
                                                bollente). Lascia riposare i vasetti         con un cucchiaio d’olio e inforna a 160 °C
                                                per almeno un mese in luogo fresco           fino a doratura.
                                                e asciutto prima di consumarli.

                                     100%
                                      latte
                                            o
                                    italian

                                                         Olio extra vergine
                   Ricotta                             di oliva 100% italiano                         Uva sultanina
                   Despar                                 Despar Premium                             Despar Bio,Logico
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Carciofi crudi,                                 Vellutata di carciofi                           Carciofi trifolati
pere e gorgonzola                               con crumble 			                                 con pinoli,
                                                di mandorle                                     olive e zenzero
per 1 persona                                   per 1 persona                                   per 1 persona

200 g di fondi di carciofo                      400 g di carciofi                               400 g di carciofi
Mezza pera biologica                            1 cucchiaio di rondelle di porro                1 cucchiaino di pinoli
70 g di gorgonzola                              Brodo vegetale (o acqua) q.b.                   1 cucchiaio di olive nere
Il succo di mezzo limone                        2 cucchiai di pane raffermo                     Un pizzico di zenzero grattugiato
Un pizzico di gomasio alle erbe                 integrale tritato fine                          1 ciuffo di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di olio 		                          1 cucchiaio di lamelle di mandorle              Mezzo spicchio di aglio
extra vergine di oliva                          2 cucchiai di olio 		                           1 cucchiaio di olio
                                                extra vergine di oliva                          extra vergine di oliva
                                                Qualche fogliolina di timo                      Un pizzico di sale
                                                Sale e pepe nero q.b.

1. Affetta sottilmente i fondi di carciofo      1. Lava i carciofi, privali delle foglie        1. Lava i carciofi, privali delle foglie
privati della barbetta interna. Trasferiscili   esterne e della parte finale del gambo,         esterne più dure e della parte finale
in una ciotola d’acqua acidulata                tagliali a metà, poi a spicchi.                 del gambo, dividili a metà ed elimina
con il succo di limone per evitare              2. Rosola dolcemente in una casseruola          la barbetta interna. Tagliali a spicchi.
che anneriscano.                                il porro con un cucchiaio d’olio e due          2. Trasferiscili in una padella
2. Lava la pera, privala del torsolo            d’acqua. Una volta ammorbidito,                 antiaderente con aglio, olio, prezzemolo
e affettala sottilmente senza sbucciarla.       aggiungi i carciofi e copri a filo              e zenzero. Cuocili coperti, a fiamma
Asciuga bene le fettine di carciofo,            con il brodo. Cuoci dolcemente. Sala            bassa, fino a quando si saranno
aggiungile alle pere e condiscile               e pepa, poi frulla a ottenere una vellutata     ammorbiditi. Aggiungi poca acqua
con un pizzico di gomasio e un cucchiaio        liscia. Aggiungi poco brodo al bisogno.         al bisogno.
d’olio. Completa con il gorgonzola              3. Mischia il pane raffermo, le mandorle,       3. Tosta leggermente i pinoli
sbriciolato.                                    il timo e l’olio restante. Stendi il composto   in un padellino antiaderente per pochi
                                                in una leccarda rivestita con carta forno       minuti, girandoli spesso. A cottura
                                                e inforna a 160 °C fino a quando il             ultimata, aggiungili ai carciofi e mescola.
                                                composto si sarà tostato leggermente.
                                                4. Servi la vellutata con il crumble.

                                                                                    Da
                                                                                agricoltura
                                                                                biologica

                 Gorgonzola                               Mandorle sgusciate                                  Olive nere
                   Despar                                 Despar Bio,Logico                                    Despar
                                                                                                                                         15
Insalata di finocchi,                        Crema di finocchi                           Finocchi gratinati
mandarino                                    allo zafferano 		                           con olive, acciughe
e pecorino                                   e cipolla                                   e arancia
per 1 persona                                per 1 persona                               per 1 persona

200 g di finocchi                            200 g di finocchi                           200 g di finocchi
1 mandarino                                  1 patata piccola a pezzi                    1 cucchiaino di olive taggiasche
1 cucchiaio di scaglie di pecorino           Mezza cipolla di Tropea sbucciata           1 acciuga sott’olio
stagionato                                   Qualche pistillo di zafferano               1 fetta di pane integrale
2-3 ciuffetti di barbette di finocchio       2 cucchiai di olio evo                      Mezzo spicchio di aglio
2 cucchiai di olio                           Un pizzico di noce moscata                  Un pizzico di scorza d’arancia
extra vergine di oliva                                                                   non trattata grattugiata
                                             1 cucchiaino di aceto balsamico
Sale e pepe rosa q.b.                                                                    1 cucchiaio di olio
                                             Un pizzico di zucchero di cocco
                                                                                         extra vergine di oliva
                                             Acqua o brodo vegetale q.b.
                                                                                         1 macinata di pepe nero
                                             Sale e pepe nero q.b.

1. Monda, lava e taglia i finocchi           1. Elimina la base dei finocchi             1. Monda, lava e taglia i finocchi a metà.
a fettine sottili.                           e tagliali a pezzi (compresi gambi          Sbollentali 5 minuti in acqua bollente
2. Sbuccia il mandarino, elimina             e barbe). Trasferiscili con la patata       non salata.
le nervature bianche e dividi gli spicchi.   in una casseruola, aggiungi olio, sale      2. Trita finemente le olive, l’aglio, il pane
3. Frulla con un mixer a immersione l’olio   e pepe, poi copri a filo con il brodo       integrale, l’acciuga. Mescola e aggiungi
con le barbette di finocchio, il sale        vegetale. Cuoci a fiamma moderata fino      il pepe.
e il pepe rosa.                              a quando il finocchio e la patata saranno   3. Scola i finocchi e adagiali sopra
4. Riunisci in una fondina il finocchio      morbidi. Aggiungi lo zafferano e la noce    una leccarda rivestita con carta forno.
con gli spicchi di mandarino, condisci       moscata, frulla a ottenere una crema        Spolvera i finocchi con il composto
con l’emulsione alle barbette di finocchio   (aggiungi brodo al bisogno).                di pane integrale e inforna in forno
e completa con le scaglie di pecorino.       2. Ammorbidisci la cipolla a rondelle       preriscaldato a 160 °C per 15 minuti circa.
                                             in una padella antiaderente con             Sforna e completa con la buccia d’arancia
                                             un cucchiaio d’olio, l’aceto, lo zucchero   grattugiata e un filo d’olio a crudo.
                                             e poca acqua.
                                             3. Trasferisci la crema di finocchi
                                             in una fondina e guarnisci con la cipolla
                                             in agrodolce.

                                                                                             In olio
                                                                                             di oliva

                                                      Aceto balsamico                             Filetti di acciughe
        Pecorino Toscano DOP                           di Modena IGP                             del Mar Cantabrico
          Despar Premium                              Despar Bio,Logico                           Despar Premium
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Sardine marinate al cocco                                            Crumble di sardine e broccoli
su carpaccio di barbabietole                                         con fichi secchi e noci
per 1 persona                                                        per 1 persona

150 g di filetti di sardine (precedentemente abbattute               150 g di filetti di sardine
in congelatore domestico a -18° C per almeno 96 ore)                 200 g di cime di broccolo
50 ml di bevanda di cocco non zuccherata                             2 fichi secchi
Mezzo limone                                                         Una manciata di gherigli di noce
1 pezzettino di peperoncino rosso fresco                             Qualche fogliolina di maggiorana
2-3 steli di coriandolo                                              1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
200 g di barbabietole                                                Sale e pepe nero q.b.
1 cucchiaino di semi di sesamo nero
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva                           1. Lava le cime di broccolo e cuocile a vapore per 8-10 minuti.
Un pizzico di gomasio alle alghe                                     Tieni da parte.
                                                                     2. Mescola il pangrattato con i fichi secchi sminuzzati, le noci
Un pizzico di sale marino integrale
                                                                     tritate grossolanamente, le foglie di maggiorana e l’olio fino
                                                                     a ottenere delle briciole grossolane.
1. Mescola la bevanda di cocco con il succo di limone,               3. Sciacqua i filetti di sardine, asciugali e adagiali
il peperoncino sminuzzato, gli steli del coriandolo e un pizzico     in una leccarda rivestita con carta forno assieme alle cime
di gomasio. Adagia i filetti di sardina, sciacquati sotto l’acqua    di broccolo. Condisci con poco sale, una macinata di pepe
corrente e sgocciolati, in un recipiente e versa il condimento       e un filo d’olio.
di bevanda di cocco e limone. Copri con pellicola alimentare         4. Cospargi le sardine e i broccoli con la sbriciolata di fichi
e fai riposare un paio d’ore in frigo.                               e noci e inforna a 160 °C fino a quando il crumble si sarà
2. Pela le barbabietole, lavale e affettale sottilmente.             leggermente dorato.
Adagiale su un piatto e condiscile con poco sale e l’olio.
3. Scola i filetti di sardine e adagiali ben sgocciolati
sul carpaccio di barbabietole, completa con il sesamo
e un filo d’olio a crudo.

Seppie su crema di broccolo                                          Seppie con insalata
con capperi, olive e pinoli                                          di radicchio e nocciole
per 1 persona                                                        per 1 persona

150 g di seppie tagliate a listarelle sottili                        150 g di seppie pulite
200 g di cime di broccolo romanesco                                  200 g di radicchio tardivo
1 cucchiaino di olive nere                                           1 manciata di nocciole
1 cucchiaino di capperi dissalati                                    100 g di semi di sesamo
1 cucchiaino di pinoli                                               25 g di olio di sesamo
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva                           Il succo di 1 clementina
1 ciuffo di prezzemolo                                               Mezzo cucchiaino di miele di acacia
1 cucchiaio di scalogno tritato                                      Un pizzico di curcuma in polvere
Brodo vegetale o acqua naturale q.b.                                 Sale e pepe nero q.b.
1 cucchiaino di salsa di soia
                                                                     1. Tosta leggermente i semi di sesamo in una padella
1 pezzettino di lemongrass
                                                                     antiaderente e trasferiscili in un mixer con l’olio di sesamo
Un pizzico di sale e di pepe nero                                    e un pizzico di sale. Frulla mescolando di tanto in tanto fino
                                                                     a ottenere una crema liscia e omogenea. Una volta ridotti
1. Metti le cime di broccolo in una casseruola con l’olio, lo        in crema, aggiungi il succo della clementina, la curcuma,
scalogno e il lemongrass tritati. Copri a filo con brodo e cuoci     una macinata di pepe e il miele. Mescola bene.
a fiamma moderata fino a renderle morbide. Aggiungi sale             2. Lava il radicchio, elimina l’acqua in eccesso e taglia
e pepe, poi frulla a ottenere una crema liscia e densa.              a listarelle. Aggiungi le nocciole tritate grossolanamente e tieni
2. Trita olive, pinoli e prezzemolo; aggiungi l’olio, poi mescola.   da parte.
3. Lava le tagliatelle di seppia, asciugale e trasferiscile          3. Griglia le seppie intere in una griglia ben calda pochi minuti
in una padella antiaderente con un cucchiaio d’olio e la salsa       per lato evitando di formare le classiche righe nere.
di soia, poi saltale per pochi minuti a fiamma moderata.             4. Disponi le seppie sopra l’insalata di radicchio e nocciole,
4. Trasferisci la crema di broccolo a specchio in un piatto,         poi condisci generosamente con la salsa di sesamo,
adagia sopra le tagliatelle di seppia e condisci con il battuto      clementine e curcuma.
di capperi, olive e pinoli.

                                                                                                                                          19
25% proteine animali
Piatto unico di stagione                                   e vegetali da pesce,
                                                           carne, uova e legumi

Coniglio
                                                                                                               50% carboidrati
                                                                                                               da verdura e frutta
                                                           25% carboidrati
                                                           da cereali integrali

al porro
                                                           o patate

patate al finocchietto e carciofi agli aromi

per 1 piatto unico

200 g di fondi di carciofo           1. Adagia il coniglio in una pirofila e condisci con il succo di limone
200 g di patate da fetta             e un pizzico di sale. Fai marinare coperto per mezz’ora. Al termine
                                     sgocciolalo e trasferiscilo in una leccarda rivestita da carta forno
100 g di cosce di coniglio
                                     assieme al porro a rondelle, una macinata di pepe e il vino. Inforna
1 fetta di pane integrale raffermo   in forno preriscaldato a 140 °C fino a cottura.
1 ciuffo di prezzemolo               2. Lava i fondi di carciofo, privali della barbetta, sfrega
Qualche ago di rosmarino             la superficie con metà limone affinché non anneriscano e cuocili
Mezzo spicchio di aglio              a vapore per 5/8 minuti. Sbuccia e lava le patate, tagliale
                                     a pezzettini e cuocile a vapore fino a renderle morbide.
1 spolverata di finocchietto
selvatico essiccato                  3. Trita aglio, prezzemolo e rosmarino assieme al pane raffermo,
                                     mescola e farcisci i carciofo. Condisci con un pizzico di sale
3 cucchiai di olio
extra vergine di oliva               e un cucchiaio di olio. Trasferiscili in una teglia da forno rivestita
                                     da carta forno al naturale e mettili a gratinare in forno preriscaldato
Il succo di mezzo limone
+ mezzo limone                       a 140 °C fino a quando si saranno leggermente dorati.
                                     4. Trasferisci le patate in una ciotola e condiscile con un pizzico
1 cucchiaio di porro a rondelle
                                     di sale, una spolverata di finocchietto selvatico, una macinata
2 cucchiai di vino bianco secco      di pepe nero e un cucchiaio di olio extra vergine di oliva.
                                     Mescola bene.
                                     5. Componi il tuo piatto unico assemblando assieme i fondi
                                     di carciofi gratinati con le cosce di coniglio al porro e le patate
                                     al finocchietto selvatico.

20
A ogni
                                                                           stagione
                                                                             per te
                                                                      i tuoi piatti unici.

                                                                        Scoprili su
                                                                      www.casadivita.it

Piatto unico di stagione

Mix di legumi
agli aromi
cous cous integrale alle verdure, verza al vapore

per 1 piatto unico

50 g di legumi misti secchi                     50 g di verdure miste di stagione              Mezzo spicchio di aglio
(fagioli borlotti, fagioli cannellini,          a pezzetti (broccolo, carota, rapa             2 cucchiai di passata di pomodoro
lenticchie, ceci, altri)                        rossa, cavoletto di Bruxelles, ecc.)
                                                                                               1 cucchiaino di aromi misti secchi
60 g di cous-cous integrale                     60 g di acqua naturale
(o semi integrale)                              o brodo vegetale                               Olio extra vergine di oliva q.b.
200 g di verza                                  Il succo di 1 limone                           Sale e pepe nero q.b.

1. Ammolla i legumi separatamente in acqua e succo                      3. Sfoglia la verza, lava le foglie, sovrapponile foglie e tagliale
di limone, poi sciacquali. Trasferisci in una padella quelli            a listarelle. Cuoci a vapore per 10 minuti sfruttando la cottura
con cottura più lunga con un cucchiaio d’olio, un pezzetto d’aglio,     a castello sopra le altre verdure. Una volta cotte, condisci
le erbe aromatiche e la passata di pomodoro. Copri a filo               con un cucchiaio d’olio, un pizzico di sale e una macinata di pepe.
con acqua naturale e cuoci a fiamma moderata.                           4. Sciacqua sotto l’acqua corrente il cous-cous e cuoci
Aggiungi a seguire i legumi con cottura più breve.                      seguendo le indicazioni riportate sulla confezione. Una volta
Alla fine, aggiungi poco sale.                                          cotto, sgrana bene con una forchetta.
2. Taglia le verdure a pezzetti e cuocile a vapore.                     5. Condisci il cous-cous con le verdure di stagione e componi
Poi condiscile con un pizzico di sale e di pepe e un cucchiaio          il tuo piatto unico aggiungendo le listarelle di verza a vapore
d’olio. Tieni da parte.                                                 e il mix di legumi agli aromi.

                                                                                                                                        21
Cibo Di Vita

22
Cibo Di Vita

Piatto unico di stagione

Baccalà al vapore
al pomodoro
e taggiasche
farro al sedano, pomodori secchi e capperi,
cime di rapa alle mandorle

per 1 piatto unico

200 g di cime di rapa                1. Sciacqua il farro e cuocilo in acqua bollente
80 g di farro decorticato            leggermente salata seguendo le indicazioni
                                     sulla confezione. Una volta cotto, scolalo bene
150 g di tranci di merluzzo fresco
                                     e condiscilo con il succo e la scorza di limone, i capperi
1 pezzo di peperoncino fresco        dissalati, i pomodori secchi tritati, il sedano e l’erba
1 pezzetto di aglio                  cipollina tritata. Completa con una macinata di pepe
1 manciata di mandorle               nero e un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva.
1 mazzetto di erbe aromatiche        2. Elimina le parti dure del gambo e seleziona
miste (salvia, rosmarino, origano,   le cime di rapa più morbide, lavale sotto l’acqua
timo, maggiorana)                    corrente per eliminare qualsiasi residuo terroso.
1/2 fili di erba cipollina           Cuoci le cime in un cestello a vapore coperte sfruttando
                                     il vapore emesso per la cottura del farro fino a quando
1 cucchiaio di dadini
di sedano verde                      si saranno ammorbidite. Nel frattempo, in un padellino
                                     antiaderente rosola leggermente il peperoncino
1 cucchiaio di pomodori
secchi tritati                       con un paio di cucchiai d’olio e un pezzetto d’aglio.
                                     Condisci con l’olio aromatizzato le cime di rapa,
Qualche cappero dissalato
                                     aggiungi un pizzico di sale e le mandorle tagliate
1 cucchiaino di succo di limone      grossolanamente.
+ qualche scorzetta grattugiata
                                     3. Risciacqua il merluzzo e mettilo a cuocere
3 cucchiai di salsa di pomodoro      in un cestello a vapore coperto sfruttando la cottura
1 cucchiaino di olive taggiasche     a castello assieme alle erbe aromatiche. A parte,
1 cucchiaio di cipolla rossa a       in una padella antiaderente, rosola dolcemente
rondelle                             la cipolla con un cucchiaio d’olio e poca acqua,
4 cucchiai di olio                   aggiungi la salsa di pomodoro, le olive e un pizzico
extra vergine di oliva               di sale, mescola bene. Aggiungi anche il merluzzo
Sale e pepe nero q.b.                precedentemente cotto a vapore, lascia amalgamare
                                     i sapori ed evaporare l’eventuale acqua in eccesso
                                     per pochi minuti.
                                     4. Componi il tuo piatto unico assemblando le cime
                                     di rapa alle mandorle, il farro al sedano, i pomodori
                                     secchi e i capperi, e il baccalà con salsa di pomodoro
                                     e olive taggiasche.

                                                                                                  23
Zuppa unica di stagione

Minestra
di cavolo nero
fagioli dell’occhio e zucca
con maltagliati di farro

per 1 zuppa unica

100 g di zucca delica decorticata
100 g di cavolo nero
1 carota
1 cucchiaio di cipolla bianca tritata
50 g di fagioli dall’occhio secchi
2-3 foglie di salvia
1 cucchiaino di succo di limone
1 cucchiaio di olio
extra vergine di oliva
Acqua naturale q.b.
Sale e pepe nero q.b.

per i maltagliati di farro (per 2 persone)

100 g di farina di farro
1 uovo

1. La sera precedente metti in ammollo i fagioli (almeno 12 ore)
in acqua leggermente acidulata con il succo di limone e non salata.
Trascorso il tempo, risciacquali.
2. Prepara l’impasto per i maltagliati su una spianatoia
mescolando la farina con l’uovo e impastando fino a ottenere
una palla liscia. Fai riposare l’impasto per almeno mezz’ora coperto
da pellicola.
3. Lava le verdure, riduci in piccoli pezzi la carota e la zucca
e a listarelle il cavolo. Fai ammorbidire dolcemente la cipolla
in una casseruola con un cucchiaio d’olio e poca acqua.
Aggiungi le verdure, la salvia, i fagioli e copri a filo con acqua
naturale. Fai sobbollire dolcemente fino a cottura.
4. A cottura ultimata, elimina la salvia, aggiungi poco sale
e frulla parte della minestra con un mixer. Aggiungi poca acqua
naturale o brodo vegetale al bisogno per ottenere la consistenza
desiderata.
5. Stendi l’impasto con il matterello o con la sfogliatrice fino
a ottenere sfoglie non troppo sottili, poi ricava rombi irregolari.
Versa i maltagliati di farro nella minestra e lasciali cuocere
per un paio di minuti, aggiungi una macinata di pepe
e completa con un filo d’olio a crudo.

24
Cibo Di Vita

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                    e cime di rapa alla paprica

                    per 1 panino unico

                    200 g di patate
                    200 g di cime di rapa
                    40 g di farina integrale
                    2 uova
                    Mezzo spicchio di aglio
                    2-3 fili di erba cipollina
                    1 cucchiaino di paprica dolce
                    2 cucchiai di olio extra vergine
                    di oliva
                    2 pizzichi di sale

                    1. Sbuccia le patate e tagliale a pezzi.
                    Cuocile a vapore, poi schiacciale con una forchetta
                    e fai intiepidire.
                    2. Monda e lava le cime di rapa, tagliale a pezzi
                    e cuocile in una padella antiaderente con un cucchiaio
                    d’olio, poco sale e la paprica. Aggiungi poca acqua
                    al bisogno e porta a cottura.
                    3. Prepara l’impasto dei waffle: riunisci in una ciotola
                    le patate schiacciate con l’erba cipollina tritata,
                    un uovo, la farina, un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio.
                    Amalgama fino a ottenere un composto denso
                    ma ancora morbido.
                    4. Scalda la piastra per i waffle e cuoci i waffle a fuoco
                    medio un paio di minuti per lato. Se non hai la piastra
                    per i waffle, ricava delle frittelline aiutandoti
                    con un coppa pasta e cuocile nella medesima maniera
                    in una padella antiaderente.
                    5. Rompi l’uovo rimasto in un padellino antiaderente
                    e cuoci mescolando continuamente con un cucchiaio
                    di legno a fiamma moderatafino ad ottenere un uovo
                    strapazzato cercando di mantenerlo morbido
                    e non troppo cotto.
                    6. Servi i waffle intervallandoli con le cime di rapa
                    alla paprica, l’uovo strapazzato e completa
                    con il secondo waffle a chiusura/copertura.

                                                                              25
Aspettando                                   Antipasti
                                             Zuppetta di sedano rapa,
Natale                                       mela verde, quinoa,
                                             mandorle e cavolo nero
Natale...lo aspetti per un anno intero
e ogni anno è un’emozione forte              Insalata di radicchio, mela,
e viva, quasi fosse la prima volta.
Quello che attendi con trepidazione
                                             pera, noci, mandarino,
è un gesto quotidiano e ordinario            grana e aceto balsamico
che compi ogni giorno, il sederti intorno
a un tavolo con i tuoi cari.                 Primo
Ma a Natale, soprattutto in questo
Natale, ha tutto un altro sapore             Risotto al nero di seppia
e tutta un’altra magia.                      con il suo crudo,
Scegli allora di dare valore a questo        origano e basilico
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delle sue tradizioni, dei suoi sapori
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26
Olio extra vergine
Burro da centrifuga
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Parmigiano Reggiano   invecchiato
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Latte fresco          Passata di
alta qualità          pomodoro ciliegino
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Noci in guscio        Arancia di Ribera DOP
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Speciale

Zuppetta                                                Insalata
di sedano rapa                                          di radicchio
mela verde, quinoa,                                     mela, pera, noci, mandarino,
mandorle e cavolo nero                                  grana e aceto balsamico

per 4 persone                                           per 4 persone

1 sedano rapa medio grande                              2 cespi di radicchio tardivo
80 g di zenzero pelato                                  (circa 600 g)
8 topinambur                                            2 pere Williams mature
1 porro                                                 3 mandarini
1 cipollotto                                            1 mela verde Granny Smith
1 patata                                                160 g di grana stagionato
                                                        almeno 18 mesi a scaglie
1 mela verde
                                                        120 g di gherigli di noci
1 l di bevanda di mandorle
                                                        Aneto fresco q.b.
150 g di quinoa bianca
                                                        Aceto balsamico invecchiato q.b.
200 g di cavolo nero
                                                        Olio extra vergine di oliva q.b.
40 g di lamelle di mandorle
                                                        Sale grigio q.b.
1 limone
Cerfoglio o prezzemolo q.b.
                                                        1. Monda, lava e taglia a listarelle lunghe
Rosmarino q.b.
                                                        la mela e le pere. Pela al vivo i mandarini,
Timo q.b.                                               eliminando la parte bianca tra gli spicchi.
1 cucchiaio di olio di semi                             2. Monda e lava il radicchio, elimina la parte
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva              finale e taglia in 3 ogni pezzo, metti
                                                        in una terrina e aggiungi la mela, le pere,
                                                        i mandarini e le scaglie di grana.
1. Pela il sedano rapa e la patata, poi tagliali        3. Condisci con olio, aceto e sale e servi
a cubetti di circa 2 cm di lato l’uno. Fai stufare      in un piatto da portata, ultimando
delicatamente in una casseruola con un filo             la composizione e l’impiattamento
d’olio di semi, il cipollotto, il porro e lo zenzero    con le noci e l’aneto.
tagliati finemente. Aggiungi poi il sedano rapa
e la patata, versa la bevanda di mandorle
e porta a cottura.
2. Una volta cotto tutto, frulla fino a ottenere
una crema morbida. Al bisogno aggiungi acqua.
3. Inforna a 180 °C al cartoccio avvolti
nella carta forno i topinambur con gli aromi,
fino a renderli morbidi e cotti.
4. Tosta leggermente la quinoa in una padella
antiaderente e poi cuocila in acqua
                                                                           G
                                                                        antipli
per circa 10 minuti. Una volta pronta,
aromatizzala con buccia di limone, olio e sale.
5. Taglia il cavolo nero a listarelle lunghe e                         di Na asti
saltale con un filo d’olio, sala leggermente.                                tale
6. Versa la crema di sedano rapa in ciotole
monoporzione, adagia su ognuna 3 pezzi
di topinambur, la quinoa e per finire fettine sottili
di mela verde, mandorle leggermente tostate,
cavolo nero e cerfoglio. Finisci con un filo d’olio
extra vergine a crudo e la buccia di limone.

                                                                                                              29
Speciale

Risotto
al nero
di seppia
con il suo crudo,
origano e basilico

per 4 persone

180/200 g di riso Vialone Nano
(preferibilmente semi integrale)
2 seppie piccole (circa 80/100 g)
4 seppie medie (circa 150/200 g)
100 g di salsa di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cipolla gialla
1 spicchio di aglio
1/3 di cipolla rossa
2 bustine di nero di seppia
Mezzo bicchiere di vino bianco fermo
Il succo di mezzo lime
Brodo di pesce q.b.
2 noci di burro salato q.b.
1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano
grattugiato
Origano fresco q.b.
Basilico fresco q.b.
Sale q.b.

1. Sbuccia e taglia finemente le cipolle,
aggiungi anche l’aglio, stufa per circa 10 minuti
in casseruola con un filo d’olio e una noce
di burro.
2. Aggiungi le seppie medie pulite
(conservando quello che hai tolto) e tagliate
a cubetti di circa 1 cm al massimo, sfuma
con metà vino bianco, aggiungi i loro fegati
e le sacche di nero di seppia, cuoci circa
10 minuti e poi aggiungi la salsa e il concentrato
di pomodoro, cuoci per circa 90 minuti finché
risulterà un ragù asciutto e morbido.
3. Tosta il riso in una padella antiaderente,
sfuma con il vino, aggiungi il brodo di pesce
e il ragù di seppie in tre volte nel tempo
impiegato dal risotto a cuocere.
4. Una volta cotto, togli dal fuoco, fai riposare
1 minuto circa e manteca con una noce di burro,
il Parmigiano grattugiato e la bustina di nero
di seppia. Solo a questo punto assaggia e regola
di sale.
5. Servi, mettendo al centro del risotto il crudo
di seppia a cubetti ottenuto dalle 2 seppie
piccole pulite e condite con olio, sale e lime.
Finisci il tutto con le foglie di basilico e l’origano.

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Speciale

               Rombo
               al vapore
               patata e timo, cavolo,
               carote, olio allo zenzero

               per 4 persone

               2 rombi (pezzatura consigliata
               circa 1,250 Kg cad.)
               4 patate medie
   Il primo    1 limone non trattato
e il secondo   100 ml di olio extra vergine di oliva
 di Natale     50 g di zenzero fresco pulito
               4 carote di media grandezza
               1 cavolo romanesco
               6 rametti di timo
               2 rametti di rosmarino
               4 rametti di maggiorana
               2 foglie di alloro
               2 pezzi di anice stellato
               Timo fresco q.b.
               Brodo vegetale q.b.
               Aceto di mele q.b.
               Sale rosa grosso q.b.
               1 cucchiaino di sale grosso

               1. Pulisci i rombi, assicurandoti di ottenere
               da ognuno 2 filetti grandi e 2 medi.
               Cuoci a vapore le patate, poi con l’aiuto
               di una forchetta, schiacciale e condisci
               con buccia di limone, timo fresco, olio e sale.
               Tieni al caldo.
               2. Per l’olio allo zenzero, scalda l’olio fino
               a 50 °C e metti in infusione lo zenzero a pezzetti,
               lascia raffreddare. Pela le carote, tagliale a pezzi
               piccoli e cuocile in una casseruola, con un filo
               d’olio, aggiungendo di tanto in tanto
               il brodo vegetale, per circa 50 minuti. Porta
               a cottura e frulla aggiungendo olio, aceto
               di mele, sale e succo di limone (la crema dovrà
               risultare liscia e dal sapore fresco e acidulo).
               3. Sbollenta il cavolo in acqua per circa 3-4
               minuti, poi condisci con un filo d’olio a crudo
               e un pizzico di sale.
               4. Cuoci a vapore per circa 6-8 minuti il rombo,
               mettendo nell’acqua gli aromi; verifica
               la cottura e controlla il cambio di colore
               da bianco grigiastro a bianco intenso.
               5. Impiatta: adagia a destra la patata
               schiacciata condita, sulla quale poggiare
               sopra un filetto intero e uno medio. Finisci
               con un cucchiaio di olio allo zenzero. Nella parte
               sinistra del piatto metti la crema di carote
               e il cavolo romanesco.

                                                                  31
Speciale

Crema                                                 Tronchetto
catalana                                              al cacao
agli agrumi                                           cannella, arancia
                                                      e salsa di more

per 4 persone                                         per 2 tronchetti da 350 g

1 lime                                                125 g di burro da centrifuga
1 limone non trattato                                 100 g zucchero di canna
1 arancia non trattata                                100 g di canditi d’arancia
1 mandarino non trattato                              90 g di tuorli d’uova
400 g di bevanda di mandorle                          95 g di uova intere
100 g di latte intero                                 50 g farina di mandorle
100 g di tuorli d’uovo (circa 4-5)                    50 g di farina di farro
90 g di zucchero di canna                             50 g di fecola di patate
+ altro per caramellare                               15 g di cacao amaro in polvere
18 g di amido di mais                                 12 g di cannella in polvere
Un pizzico di sale                                    10 g di miele millefiori
                                                      Mezza bacca di vaniglia
1. In una casseruola versa la bevanda                 5 g di lievito per dolci
di mandorla e il latte, scalda e metti in infusione   Un pizzico di sale
per 10 minuti le scorze grattugiate di tutti
gli agrumi (fai attenzione a non grattugiare          per la salsa di more
la parte bianca amarognola).
2. Al termine, in un’altra casseruola riunisci        2 cestini di more
zucchero e amido, mescola e con una frusta            1 cucchiaio di zucchero
aggiungi i tuorli. Scalda nuovamente il composto
                                                      75 g di acqua naturale
di latte, aggiungilo al composto di tuorli
                                                      Un pizzico di sale
e cuoci mescolando con un cucchiaio di legno
fino ad arrivare alla consistenza di una crema
pasticciera oppure a 82 °C.                           1. In una planetaria (o utilizzando le fruste
Frulla velocemente con un minipimer e metti           elettriche) riunisci il burro ammorbidito a pomata
in cocotte monoporzione.                              con lo zucchero, il sale, la cannella, la vaniglia
3. Lascia riposare in frigo per un paio d’ore,        e il miele, poi monta. Quando la massa risulterà
poi riprendi, versa sopra dello zucchero              montata, aggiungi a filo le uova sbattute
e fai caramellare passando il cannello fino           e poi la farina di mandorle.
a formare una crosta.                                 2. Cambia la frusta con la foglia e inserisci
                                                      in più volte le farine e il cacao setacciati,
                                                      e per ultima la frutta candita.
                                                      3. Riempi con il composto gli stampi
                                                      leggermente imburrati. Fai riposare coperti
                                                      per 4 ore circa.
                                                      4. Cuoci in forno a 160 °C per 30-35 minuti.

                          lci
                                                      5. Per la salsa di more, metti in una padella
                     I do tale                        tutti gli ingredienti, scalda e porta a bollore
                         a                            per 3-4 minuti e poi frulla.
                    di N                              6. Adagia su un piatto i tronchetti e servi
                                                      a fettine con la salsa di more.

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Genitori e bambini

A ogni
limite…
la sua
pazienza
Testi Francesca Munegato,
psicoterapeuta dell’età evolutiva
e Michela Caputo, autrice
di libri per bambini

Ginevra, 7 anni, siede in un angolo imbronciata.
La mamma, accanto a lei, mi spiega
che ultimamente succede spesso: ha visto
la pubblicità di un nuovo giocattolo e ora vuole
andare a comprarlo, e lo vuole subito.
Se non la accontenta? Malumore, poi rabbia, urla.

Ginevra: “Mammaa, andiamo a fare la spesa!”.
Mamma: “Finisco di parlare con Francesca
e andiamo”.
G: “Noo. Subito”.
SUBITO! Ginevra insiste, alza i toni, e la mamma,
sempre più imbarazzata, finisce col cedere.
Mi chiede di trovarci in un momento più tranquillo,
poi esce con la figlia per accontentarla.
Ginevra 1 - mamma 0, a quanto sembra.

Eppure la mia professione di psicoterapeuta
porta a chiedermi: Ginevra ha ottenuto davvero ciò
che voleva? Siamo sicuri che sotto a un capriccio
così intenso ci sia solo il desiderio di un nuovo
gioco e non qualcosa di più?
“Ora te lo compro”, “andiamo subito”, “guarda cosa
ti ha portato il nonno”, “adesso la mamma arriva e te
lo dà…” sono solo alcuni modi di agire da parte di noi
adulti nei confronti delle incalzanti richieste dei più
piccoli. Così i bambini arrivano facilmente a pensare
che non ci siano argini, che non riusciamo
a “tenere” di fronte alla loro urgenza, e finisce
che a dettar legge, in casa, siano proprio loro.
Avere tutto e avere subito non rende più felici
o sereni. Nemmeno i bambini. La soddisfazione
e il piacere dati dal “nuovo”, infatti, sono per lo più
momentanei, passeggeri, e un bambino che piange
o urla, potrebbe domandarci, in realtà, attenzioni,
non giocattoli. Ma la sua impazienza ci rende
impazienti e, in fondo, spesso ci è più facile dire
un sì che dire un no, perché quest’ultimo per essere
accettato deve essere anche capito.

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