Il terzismo nella filiera calzaturiera - Presentazione al Consiglio generale Prof. A. Sinatra - Fondazione Nord Est
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Il terzismo nella filiera calzaturiera Presentazione al Consiglio generale Prof. A. Sinatra Dr R. De Vita Dr S. Ghinoi Università Carlo University of Università Cattaneo LIUC Greenwich, London di Bologna Assocalzaturifici, 16 Novembre 2017
Agenda Introduzione Assocalzaturifici, 16 Novembre 2017 Le principali evidenze 14.00 – 14.30 La necessità di un approccio multi–focale La gestione del processo di cambiamento 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 2/20
Introduzione Obiettivi e contenuti dell’incontro odierno Presentazione sintetica e condivisione dei risultati delle analisi svolte Suggerimento di potenziali aree di intervento Indice del rapporto finale: o Sintesi delle principali evidenze di ricerca o Interpretazione da parte del team di ricerca o I dati raccolti, le analisi sviluppate e le note metodologiche (tutte le slide saranno corredate da alcune note di commento) Schede riassuntive delle pricipali caratteristiche rilevate in ciascun territorio 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 3/20
Introduzione Fattori di complessità In origine il progetto prevedeva lo studio di: o terzisti (requisito conoscitivo) o intere reti di impresa locali, non di un campione (requisito metodologico) I ‘focus group’ organizzati, tuttavia, presentano gruppi internamente molto eterogenei in termini di profili strategici e sempre con bassa numerosità rispetto alla popolazione di riferimento, che ha comportato: o impossibilità di sviluppare test statistici e di impiegare gli algoritmi della Network Analysis o maggiore enfasi su dati qualitativi e testuali La disponibilità nel compilare questionari e partecipare a focus group è stata molto diversa tra imprese e territori, in alcuni casi molto limitata I risultati preliminari sono stati condivisi con la committenza nel mese di ottobre 2017 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 4/20
Introduzione Considerazioni di partenza Le ragioni dello studio Metodologia e Fonti Progetto sviluppato a seguito di uno studio Selezione di un campione di imprese; 8 approfondito sul sistema calzaturiero diversi sistemi locali (Assocalzaturifici) dell’Alto Milanese (2015/2016) 7 focus group – 73 imprese partecipanti e 4 interviste individuali I risultati dello studio preliminare o Analisi qualitativa enfatizzarono la criticità delle relazioni o Utilizzo di software avanzati per la interorganizzative, in particolare nel legare produzione di mappe concettuali imprese di dimensioni e profili strategici Questionari tematici – 77 risposte diversi o Statistica descrittiva Dati di bilancio a livello provinciale Decisione di estendere lo studio su scala o Trend indicatori economico – finanziari nazionale e con focus sui terzisti Dati di commercio internazionale o Trend export e andamento mercati 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 5/20
Principali evidenze rilevate Il settore calzaturiero: Emergono alcuni elementi da tenere in considerazione: o differenze accentuate tra i vari distretti (relazione Nord-Sud) e tra vari tipi di impresa o generale senso di malessere interno al settore, anche se con esempi di successo o la crisi ha prodotto cambiamenti strutturali nel settore e nel suo funzionamento o la globalizzazione è vista positivamente, ma richiede nuovi strumenti per poterla affrontare o è forte la richiesta di un approccio ‘di sistema’ per la promozione del Made in Italy 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 6/20
Principali evidenze rilevate Alcune aziende intervistate non risentono della crisi investendo Stretto collegamento con i clienti (B2B) a cui si offre: o semplicità, affidabilità e rapida fornitura Co-innovazione con i produttori di macchine e dei prodotti attraverso modelli di acquisto dei nuovi impianti con recupero di gestione avanzati efficienza tale da essere competitivi con i o eliminazione degli errori di fornitura concorrenti a basso costo di manodopera o possibilità di operare con ordini ridotti e ripetuti e conseguentemente riduzione del circolante per il cliente Sviluppo di siti web per le vendite in rete o tempestività del servizio al cliente finale Con il risultato di un maggior controllo e Politiche di gestione e comunicazione che migliore conoscenza del mercato, migliore enfatizzano la sostenibilità etica ed ambientale capacità di adattamento ai trend evolutivi, fidelizzazione dei clienti 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 7/20
Principali evidenze rilevate Il profilo strategico dei terzisti Circa 40 aziende partecipanti ai focus group hanno dichiarato di fare terzismo Molti si sono convertiti, o si stanno convertendo, al terzismo puro, anche per l’evoluzione del settore Relazioni difficili con le griffes (tempistiche stringenti, margini bassi) Differenze con le altre imprese: o Modalità di innovazione (prodotti e mercati) o Rapporti con il mercato o Creazione di standard comuni o Miglioramento della gestione o percezione dello sviluppo futuro del proprio distretto o percezione del ruolo delle associazioni 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 8/20
Principali evidenze rilevate Il profilo strategico dei terzisti Relazioni: sviluppare nuovi prodotti/servizi Relazioni: migliorare il rapporto col mercato I terzisti considerano più importante, rispetto ai non terzisti, collaborare con IMPRESE DEL DISTRETTO per migliorare il rapporto col mercato 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 9/20
Principali evidenze rilevate Il profilo strategico dei terzisti Relazioni: creare standard comuni Relazioni: migliorare la modalità di gestione aziendale I terzisti considerano più importante, rispetto ai non I non terzisti considerano più importante, rispetto ai terzisti, collaborare con i CENTRI SERVIZI per terzisti, creare standard comuni con i CLIENTI migliorare la modalità di gestione aziendale 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 10/20
Principali evidenze rilevate In generale si evidenzia pessimismo «Chi fa l’imprenditore oggi è un santo» Preoccupazione circa la continuità aziendale e il ricambio generazionale Distanza di Istituzioni e Associazioni rispetto ai problemi delle imprese Scarsa fiducia tra imprese e limitato senso di appartenenza a una filiera comune 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 11/20
Principali evidenze rilevate E’ in atto un ‘circolo vizioso’ Comportamenti opportunistici/ Frammentazione sleali Innesco delle relazioni tra Le Griffes imprese richiedono rapporti esclusivi Impoverimento Perdita di del tessuto competitività imprenditoriale Minor coordinamento, minor flessibilità, minor servizio La leva per interrompere il circolo vizioso e’ puntare su organizzazioni in grado di fungere da broker – gia’ presenti nel sistema 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 12/20
Principali evidenze rilevate La rivisitazione del modello distrettuale La localizzazione geografica in sè perde rilevanza rispetto al passato e le relazioni locali si impoveriscono Restano invece rilevanti i vantaggi tradizionalmente associati alla co-locazione geografica: o flessibilita’, copertura delle fasi della filiera, specializzazione e servizio o il mantimento della filiera richiede tuttavia il comportamento proattivo dei leader carismatici Il modello a rete è alla base del successo. I terzisti mostrano maggiore interesse a mantenere rapporti di rete; attori di maggiori dimensioni paiono meno coinvolti in tal senso 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 13/20
Principali evidenze rilevate La necessità di promuovere un nuovo paradigma Ostacoli nella relazione tra grandi e piccole imprese: le piccole imprese si sentono ‘incomprese’ e le relazioni sono spesso fondate solo sul prezzo Le relazioni si sviluppano prevalentemente in verticale, attraverso relazioni di fornitura. Spesso il contenuto è limitato a conoscenze tecnologiche, con minimi scambi circa aspetti di mercato o gestionali Alcune imprese (ad esempio, le griffes) e le Istituzioni sono nella posizione ideale di svolgere il ruolo di broker per assicurare il mantenimento di relazioni nella filiera che promuovano innovazione e servizio Per realizzare il cambiamento devono coesistere: Tensione per cambiare + Visione condivisa + Competenze + Azioni 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 14/20
Avviare il cambiamento La creazione e canalizzazione di tensione Nelle aziende, cruciale è il passaggio dall’insoddisfazione rassegnata alla volontà di accettare le sfide della nuova realtà I dati raccolti mettono in evidenza la necessità di cambiare e la Il ruolo del capo azienda è fondamentale consapevolezza da parte di diverse per liberare l’energia presente nelle imprese circa la necessità di un nuovo persone e canalizzarla verso gli obiettivi approccio ‘giusti’ Assocalzaturifici può essere un attore fondamentale in questo processo raccogliendo e diffondendo gli stimoli delle aziende più dinamiche 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 15/20
Indicare il percorso La creazione di una visione condivisa Molte imprese, soprattutto terzisti, desiderano la creazione di una Attori principali in questa fase sono visione comune le grandi imprese e le Associazioni Tra gli ambiti identificati come che hanno già in essere collegamenti prioritari sono identificabili: con diverse imprese e diversi o Garanzia del made in Italy territori. La loro posizione (certificazione) permetterebbe di fare da collante per o Contratti quadro la creazione di una visione condivisa o Promozione di comportamenti virtuosi e penalizzazione di E’ importante che le figure di atteggiamenti scorretti riferimento del settore propongano Il rafforzamento della fiducia tra le una visione comune credibile capace imprese è condizione necessaria di aggregare il consenso perchè si sviluppi una visione 16/11/2017 comune Il terzismo nella filiera calzaturiera 16/20
Realizzare il cambiamento Lo sviluppo di competenze per il cambiamento Il tema della formazione è emerso come Attori coinvolti sono le imprese, aspetto centrale per il rilancio del l’Associazione, le Istituzioni (Università, settore centri di ricerca, scuole di formazione ecc.). Oggi le relazioni correnti sono ‘Formazione’ è da intendersi in senso sporadiche e spesso limitate ad ambiti ampio: molto ristretti: il sistema universitario o delle maestranze può però essere fondamentale in ambiti o manageriale e di cultura di impresa quali, ad esempio, la formazione o imprenditoriale manageriale e di marketing (facoltà economiche) e l’innovazione (facoltà o dei ‘successori’ ingegneristiche) Sono disponibili alcuni strumenti L’uso di tutte le fonti di finanziamento è condizione essenziale innovativi, come ad esempio i ‘living labs’ 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 17/20
Dimostrare che la via scelta e’ quella giusta L’avvio di azioni immediate Devono essere realizzate azioni Il successo delle azioni avviate è il immediate, organizzate con strutture principale combustibile per mantener organizzative leggere, flessibili e per vivo il processo progetti (temporanee) Le azioni più efficaci a livello di sistema sono le azioni trasversali Una prima area di lavoro è quella di (interaziendali/distrettuali) creare dei laboratori per l’innovazione, intesi come spazi aperti ove diversi attori possano Tavoli di confronto e dialogo contribuire a processi co-creativi in ‘verticali’ (grandi griffes con i terzisti modo informale, anche sfruttando le e gli altri attori della filiera) potrebbero avere grande impatto nuove tecnologie 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 18/20
La necessità di un approccio articolato Simultaneità Aver chiara e condividere la prospettiva di lungo termine Avviare azioni immediate per riattivare meccanismi di collaborazione e al tempo stesso di strategie di medio termine considerare la natura e dei fabbisogni di: o diverse tipologie di impresa o diversi territori/distretti 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 19/20
Le nostre conclusioni Sul tavolo per discutere I mutamenti avvenuti nel settore, nei mercati e nelle modalità del loro funzionamento presentano agli imprenditori una sfida non eludibile per la continuità e lo sviluppo -si richiedono più innovazione e maggiori/migliori servizi -la localizzazione perde di importanza mentre sono fondamentali le relazioni -operare in rete è la chiave per il successo L’uscita dallo stato di insoddisfazione o di crisi può avvenire solo se si adegua la struttura e il funzionamento delle singole aziende e del settore alle mutate condizioni (la soluzione non potrà venire dall’esterno) L’assunzione di un ruolo di guida da parte delle aziende leader ridurrebbe i costi del cambiamento e potrebbe contribuire a mantenere vitale una risorsa fondamentale: la filiera produttiva Il settore ha in sè le risorse e le energie potenziali per affrontare le sfide che si presentano, esse oggi sono disperse e non sufficientemente conosciute: occorre liberarle e indirizzarle 16/11/2017 Il terzismo nella filiera calzaturiera 20/20
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