Il tabià come luogo dove informarsi, incontrarsi e immaginare un futuro di Siror - Una proposta rivolta ai nostri compaesani e all'Amministrazione ...
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Il tabià come luogo dove informarsi, incontrarsi e immaginare un futuro di Siror Una proposta rivolta ai nostri compaesani e all'Amministrazione comunale Siror, febbraio 2021
1. Uno sguardo sul paese di Siror forza estetico del tessuto, degli edifici, delle vie principali e di alcune stradine laterali. Il Il paese di Siror, inteso sia come abitato, sia come mantenimento dell’asilo nella centrale struttura l’insieme dei suoi abitanti (la magnifica Villa e che ospita i bimbi bilancia un poco la perdita – Regola di Siror, si sarebbe detto nei secoli sofferta dalla comunità – della scuola elementare passati) esprime ancora una buona vitalità e e del municipio, dopo la fusione dell’antico un’alta qualità della vita. comune con altri tre di Sopra Pieve avvenuta nel 2016. La vita di un abitato: Il centro di Sirór, posto su un terrazzo digradante verso il torrente Cismón, Gli spazi: In un contesto di vite e di abitazioni di offre una notevole serie di opportunità di paese può risultare facile alla comunità che vi aggregazione lungo tutto il corso dell’anno. abita progettare, organizzare e proporre una È uno dei pochi centri di Primiero ancora molteplicità di attività, da vivere in un abitato naturalmente vivaci sul piano socioeconomico. A che, nei periodi di stagione estiva ed invernale, si ciò contribuiscono la presenza di ben tre bar anima di centinaia di turisti residenti per periodi aperti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro e più o meno lunghi. In questi periodi, il Comitato alcune attività commerciali importanti per le tradizione e cultura da almeno due decenni esigenze quotidiane di residenti e turisti. La propone svariate iniziative, adoperando gli spazi cooperativa, una macelleria, un piccolo ortofrutta, del centro abitato, ma anche i nuovi spazi un’edicola-bazar, un negozio di articoli sportivi, guadagnati al paese con la sua espansione edilizia un panificio, un piccolo albergo, un ristorante e degli anni Settanta e Ottanta del Novecento. In un piccolo ufficio turistico creano un polo particolare, l’area del Centro civico, sottostante lo aggregante vitale per un villaggio di montagna di stradone e la chiesa, ma anche quella di Piazza poco più di 1000 abitanti. Due piccoli slarghi con Stil, usata in passato per manifestazioni estive. fontane storiche e alcune sedute qua e là facilitano la sosta all’aperto delle persone. 2. Un’articolata compagine sociale Generano la curiosità del passante le numerose canisèle, che guidano come semplici e popolari Se guardiamo alla realtà di Siror (ma ciò vale, in labirinti alla scoperta di angoli sorprendenti sotto buona parte, anche per tutti gli altri paesi) non è il profilo architettonico e artistico. difficile vedere come la sua vitalità si fondi su un ricco insieme di contatti umani e reti sociali che, Come si anima: Un piccolo aggregato urbano ancor oggi, si sviluppano e alimentano a vicenda. dotato di queste caratteristiche è animato da un flusso costante di persone di tutte le età, che si In paese: In paese s’intrecciano reti sociali, muovono a piedi in tutte le stagioni, e pure da una familiari, di vicinato, di amici e coetanei; le circolazione dei mezzi più disparati che ne associazioni, i gruppi informali, le comunanze e i solcano – a volte con fatica – le stradine gruppi d’interesse, le categorie sociali ed transitabili e ne stipano gli spazi interni con i loro economiche, le aggregazioni temporanee legate a parcheggi. Si tratta di un piccolo centro vitale, ricorrenze tradizionali (feste, riti collettivi civili o che negli ultimi decenni è diventato sempre più religiosi, sagre, filò...), le comunità religiose e le pulito e accogliente grazie agli interventi di non poche reti di volontariato. recupero e salvaguardia di numerosi edifici pubblici e privati. Quasi trent’anni or sono i Nel nuovo Comune: Al di là dei propri confini, dipinti murali popolari, databili dal Cinquecento Siror ha sempre intrecciato rapporti, legami e fino al Novecento, furono restaurati e dialettiche, talora anche tese, con gli altri paesi costituiscono un delicato e piacevole punto di del Soprapieve, con i quali condivide risorse e
problematiche. Pensiamo, ad esempio a certi Allo snodo di più regioni: Le peculiari dinamiche ambiti o questioni territoriali, come la Campagna che si attivano in certi momenti mostrano come con Tonadico, o il transito veicolare da/per San Siror si rapporti anche alla realtà regionale. Martino; oppure a taluni servizi comuni anche Mediante talune attrattive turistiche (come con Transacqua, Ormanico, Fiera, Pieve... Se in Desmontegada e Mercatini di Natale che passato si trattava soprattutto di confini di boschi attraggono migliaia di persone da fuori valle), ma o pascoli da dividersi o gestire, oggi si tratta di anche nell’accesso a servizi non presenti in loco garantire un impiego sostenibile ed equo delle (sanitari, scolastici, culturali...). Spesso questi risorse (territoriali, immateriali, umane e momenti si configurano come “punte” che finanziarie) a vantaggio di tutta la popolazione, interrompono un diagramma vitale sottotono nel ovunque essa sia dislocata nel nuovo comune. contesto di una stagionalità determinata da un turismo pervasivo e consumatore di risorse, In valle: Allargando ancor più lo sguardo, paesaggio e qualità della vita. Rapporti più vediamo la valle di Primiero fisicamente divisa in fruttuosi e non di dipendenza sono possibili, a due ambiti, il sopra e il sotto Pieve. Questa realtà patto che la nostra comunità sappia chi è e come fisica e storica si rispecchia nell’organizzazione vuole porsi in relazione con Feltre e il Veneto, amministrativa, nei costumi, nella parlata, con Trento e il suo ruolo di capoluogo nell’assetto economico, nell’accesso ai servizi e provinciale, ma anche con le altre comunità della in molte altre peculiarità e opportunità più o macroregione dolomitica. meno rilevanti. Valorizzare un paese non Lo sguardo potrebbe spaziare anche oltre, a scale significa per forza sottrarre opportunità agli altri. ancor più ampie ma, per quanto ora interessa Sempre che si abbia una visione chiara e possiamo fermarci qui. condivisa del futuro della valle, in base alla quale valorizzare le differenze concertandole in vista di Una prospettiva: La natura di tutte queste reti e un bene comune. Quale ruolo può ritagliarsi Siror rapporti, di per sé neutra, assume colorazioni in questa prospettiva? Il nostro paese ha delle positive o negative dal loro impiego concreto. carte interessanti e sinora sottovalutate da giocare Laddove esse svolgono la loro attività in chiaro in questa partita. risultano trasparenti, accessibili e costruttive. È così che esse hanno tenuto vive e coese le nostre Fin dove arriva Primiero: Vi sono poi comunità legandole al loro territorio e al problematiche e opportunità che vanno oltre il diritto/dovere dei singoli e collettivo della sua ristretto ambito di valle, allargandosi alle vallate e cura e gestione. ai comuni contermini: Sagron Mis e Canal San In questa prospettiva, sono innumerevoli i Bovo. Anche su questa scala Siror ha svolto e può valori/risorse che queste reti possano ancora svolgere un ruolo determinante. Pensiamo, ad mettere in campo, alle diverse scale territoriali e esempio, all’intrecciarsi dei confini territoriali di sociali. Si tratterà di immaginarne un impiego un tempo verso la Valle del Lozen, Calaita ed non nostalgico, passatista o rievocativo, ma oltre. Oppure, sul versante opposto, alla cerniera invece innovativo e proiettato al futuro. Ispirato dolomitica delle Pale che ci lega a Sagron Mis e all’idea che la tradizione non è che all’Agordino. In questa prospettiva, ci sono dei un’innovazione ben riuscita e che in questa “luoghi” dove confrontarsi e concertare un futuro direzione si possa proseguire. Rileggendo e, comune e essere attivamente presenti: Comunità appunto, innovando secondo le esigenze attuali di Valle, Parco Paneveggio Pale di San Martino, quegli strumenti di convivenza civile e Dolomiti bene UNESCO ed Ecomuseo del Vanoi. convivialità che, per lungo tempo, hanno Qui Siror può agire per ampliare le sue permesso a quelle reti di agire con efficacia. prospettive e respirare aria nuova.
Un’opportunità: È da questi valori e risorse che Un baricentro dell’abitato e della comunità proponiamo di ripartire per alimentare la vitalità e quindi già esiste e già esercita, in taluni momenti, il futuro di Siror. Se nei primi quattro anni di vita una funzione d’aggregazione e di divulgazione. Si del nuovo Comune di Primiero San Martino di tratta solo di ottimizzarla, renderla continuativa e Castrozza la priorità è stata quella di dar assetto potenziarla. L’attuale stato di conservazione unitario alla struttura comunale, in questa nuova riduce però l’impiego del tabià a parte del tornata amministrativa è urgente cogliere fabbricato e pone forti limitazioni d’accesso l’opportunità/necessità di riconoscere e specie alle persone con difficoltà motorie o valorizzare i caratteri propri dei singoli paesi e disabili. delle loro frazioni, finora rimasti in disparte Questo fienile, vecchio di secoli, ha svolto fino a rispetto ai due poli di Fiera e San Martino. metà Novecento, la sua tradizionale funzione di Riteniamo che questa opportunità vada colta non fàbrica dove la materia prima fieno si tanto sul piano meramente amministrativo, trasformava in latte. Sarebbe davvero importante quanto su quello del fitto intreccio di reti di raccontare a cittadini ed ospiti, magari in forma relazione sociali e culturali entro cui ciascun artistica accattivante, come funzionava questa paese si colloca con caratteri ed opportunità fabbrica del tempo andato. Ma questo non è propri. Non per contrapporsi campanilisticamente sufficiente: occorre anche salvaguardarla e agli altri, ma per dare il proprio apporto alla potenziare la funzione che in parte già svolge. nuova compagine comunale. Perciò noi proponiamo che, mediante un accurato 3. Un baricentro per il paese nel tabià restauro (per il quale la vecchia amministrazione comunale aveva già predisposto un progetto), Se Siror vuol continuare a essere un centro di questo prezioso edificio storico diventi fabbrica primo rilevo nella rete degli insediamenti e delle di socialità e d’idee. Una piazza coperta dove comunità primierotte ha bisogno di un baricentro tutti possano informarsi, incontrarsi ed dove concentrare e dal quale diramare i valori e le immaginare futuri possibili e desiderabili. Uno risorse di cui dispone. Un luogo che esprima spazio architettonico aperto e flessibile, ben significati, contenuti e occasioni di vita attrezzato ed accogliente dove siano innanzitutto comunitaria, coerenti con un paese condiviso, offerte informazioni aggiornate alla cittadinanza e accogliente, parsimonioso e realizzato per durare. agli ospiti (albo elettronico comunale, calendario Rammentati questi elementi, risulta facile degli eventi e notizie analoghe). Uno spazio che, comprendere che l’allestimento di un nuovo lungo tutto il corso dell’anno, possa ospitare centro propulsore di iniziative, collocabile nella incontri, allestimenti ed eventi che rendano vive e centralissima struttura del tabià di Via efficaci le risorse e i valori di cui si diceva. In Sant’Andrea, a pochi metri dalla maggior parte altre parole, che permetta di integrare quanto già dei luoghi di incontro ricordati, potrebbe accade con molti altri momenti di vitalità sociale costituire una sorta di spazio-chiave, utile per e culturale. Uno spazio, infine, che all’occorrenza armonizzare le attività più svariate o porsi come possa espandersi anche sulla strada antistante, elemento aggregante in più, un’aggiunta a tutto coinvolgendo così tutti coloro che si trovano a quel che c’è già, magari per pensare, progettare e transitare. Anche questa nuova fabbrica sarebbe creare altro. Insomma, una possibilità da offrire in bello raccontarla ai cittadini attraverso un particolare a forze nuove e giovani di agire nel momento artistico che ne comunichi tessuto storico del centro abitato, accogliente e empaticamente il senso. funzionale alla realizzazione di molte attività.
4. Uno strumento innovativo, ma già collaborazione può divenire uno strumento rodato: i patti di collaborazione tra efficace per garantire sempre maggior vitalità e miglior qualità della vita a Siror. cittadini attivi e Comune La vitalità e la qualità della vita del nostro paese 5. Un’ipotesi sulle possibili attività e sono beni comuni che vanno salvaguardati, curati funzioni nel/dal tabià e continuamente rigenerati. Prima di approfondire la natura delle funzioni che Ora che abbiamo indicato lo strumento attuativo il tabià dovrebbe esercitare e delle attività che si chiave, possiamo intuirne la funzionalità quali potrebbero svolgere a partire da esso, è opportuno attività possono rendere viva la piazza coperta del capire quale sia lo strumento attraverso cui tabià e, di conseguenza, quali funzioni esso cittadini e Comune possono collaborare nella dovrebbe svolgere. salvaguardia di vitalità e qualità della vita del Attività e momenti di fruizione: negli incontri per nostro paese. la formazione di questo documento, è emersa La Costituzione della Repubblica italiana (art. 45) un’ampia raccolta di idee specifiche ma, in questa riconosce il valore della cooperazione e prevede sede, ci limiteremo ad un’elencazione tipologica, che “Stato, Regioni, Città metropolitane, con qualche esempio delle attività che Province e Comuni favoriscono l’autonoma immaginiamo utili per la vitalità del paese: iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla • Servizi informativi regolarmente aggiornati: base del principio di sussidiarietà” (art. 118). Le albo elettronico, info eventi... relative attività si possono attuare con l’adozione • Allestimenti stabili ma flessibili, visivi ma di atti amministrativi di natura non autoritativa anche sonori e multisensoriali... chiamati patti di collaborazione. Il patto di collaborazione è lo strumento con cui Comune e • Offerta regolare di servizi decentrati: punto di cittadini attivi concordano tutto ciò che è accesso al sistema bibliotecario e di consegna necessario ai fini della realizzazione degli libri, sistema di ordinazione e consegna di interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni medicinali, offerta dei servizi della Banca del nel rispetto del principio di sussidiarietà. tempo e simili. Sono già molte le esperienze di applicazione dei • Mostre temporanee: artistiche e d’artigianato, patti da parte di amministrazioni comunali, specie ma anche sul/dal paese, su/da Primiero, nelle aree urbane maggiori. Tra queste anche le sulle/dalle reti locali e sovralocali. città di Trento e Feltre. Meno frequenti quelle di • Incontri: filò, raduni associativi, gruppi piccole realtà comunali come la nostra e con una informali, gruppi di lettura e presentazioni di visione estensiva del concetto di bene comune libri, corsi e offerte formative, appuntamenti quale noi proponiamo. tematici con artigiani, coltivatori, allevatori, Dal punto di vista operativo, il Comune adotta un piccoli produttori, artisti, ed altri “tesori viventi” regolamento generale al quale fa poi seguire, di • Piccole cerimonie di gruppi familiari: ad volta in volta, singoli patti sottoscritti con i esempio in occasione di matrimoni e battesimi, soggetti coinvolti nella specifica attività. A ma anche ricongiunzioni di emigrati o loro seconda dei casi, la durata dei patti può essere sia discendenti... molto breve (annuale o su frazioni di anno), ma • Laboratori: rivolti alla scuola dell’infanzia ed anche pluriennale. elementare, d’arte, architettura e d’artigianato, del Grazie alla loro versatilità, ormai dimostrata da gusto o su altre esperienze sensoriali... molte esperienze, l’applicazione di patti di
• Piccoli spettacoli anche all’aperto: teatro di • Piccolo allestimento stabile di narrazione della burattini, concerti, teatro di strada, giocoleria, fabbrica del latte proiezioni cinematografiche o fotografiche... • Spazio informativo di libera fruizione, stabile • Partenze, tappe o arrivi di visite guidate ed ed aggiornato in tempo reale escursioni: seguendo le guide (fontane, dipinti e • Angolo di consultazione di una selezione di scritture, chiesa, leggende), ma anche con nuove testi di tema locale proposte sul patrimonio artistico di Siror e • Spazio per mostre e allestimenti temporanei, d’escursionismo. Camminare il territorio come tradizionali o multimediali forma di riscoperta, cura e contenimento del suo • Spazio per laboratori artistici, artigianali e consumo e abbandono. sensoriali • Laboratori territoriali e sul paesaggio: • Spazio per spettacoli, concerti, proiezioni, dall’osservatorio di CampoSAZ sui Ronchéti un incontri di gruppo e attività educative monitoraggio del paesaggio, la cura degli spazi • Eventuale zona studio verdi dentro e intorno al paese, il recupero e la • Deposito di arredi e attrezzature cura dei margini dell’abitato. • Servizi igienici? • Il lancio di inchieste di vita che raccontino la comunità a sé stessa e agli altri, con idonee 6. Una sperimentazione per la gestione restituzioni: i lavoratori Luxottica, gli ortolani, la della nuova fabbrica e dei suoi contenuti gente della Campagna, singoli protagonisti ed epopee famigliari... 2021: un anno di prova: Alcune delle attività e • Raccolta e narrazioni di memorie ed esperienze: funzioni che abbiamo elencato potrebbero degli anziani, su temi specifici, talora dolorosi confliggere tra di loro. Altre, invece, dipendono come Isernia e Manduria, ma anche testimonianze dal sistema di apertura e custodia che sarà dirette (sul modello della sedia rossa a adottato. Tutte dovranno comunque essere Mezzano)... ma anche dei giovani su esperienze valutate e tenute presenti in sede di progettazione all'estero, intercultura, Erasmus, viaggi personali, del recupero, in rapporto sia alla realtà fisica sia cammini, come pure quelle di quanti sono al valore storico dell’edificio. arrivati o arriveranno a Siror a partire da altri Per queste ragioni proponiamo di avviare, nel paesi e continenti. corso del 2021, un’attività sperimentale che consenta di: Funzioni del contenitore tabià e degli spazi circostanti: abbiamo già ricordato che la nuova • Verificare la coerenza e l’attuabilità degli fabbrica del tabià dovrà essere il più versatile ed obiettivi generali aperta possibile. Non spetta a noi sindacare sulle • Verificare la funzionalità dello strumento dei soluzioni architettoniche che si dovranno attuare patti tra cittadini e amministrazione per rendere sicuro e adeguato il tabià, tanto più • Verificare le ipotesi sul futuro uso del tabià e, che già esiste un progetto dal quale partire. Ci di conseguenza, il progetto a suo tempo preme piuttosto il fatto che ci sia coerenza tra gli approvato. interventi edilizi e la funzione di baricentro / piazza coperta / fabbrica di socialità e idee che Un’ipotesi di gestione dei contenuti e delle andiamo avanzando. Per avvicinarci a questo attività: Per attuare questa sperimentazione risultato non sarà inutile riassumere qui le proponiamo di immaginare il nuovo tabià come principali funzioni che i suoi spazi dovrebbero si trattasse di una rivista con una sua redazione offrire: che ne curi con regolarità il palinsesto. Come ogni giornale, dovrebbe avere un direttore
responsabile che coordini la redazione, dove profumi del tabià? i gusti del tabià? Delle ciascuno si occupi di sezioni specifiche. Come un rubriche stagionali? giornale, anche il tabià dovrebbe avere una sua • Su questa struttura base si potranno innestare le testata (il/el tabià?) Ben visibile in loco. E magari proposte estemporanee: articoli, reportage, saggi: un sottotitolo (de istà, ma anche d’autunno, come mostre, incontri, corsi, riunioni, ecc. d’inverno e di primavera) che ne scandisca la • Ciò dovrà essere accompagnato da un periodicità e garantisca la distribuzione delle ragionamento complessivo sui vari destinatari e proposte lungo tutto l’anno. fasce d’età da raggiungere e sui linguaggi e media È il caso di precisare che questa nostra proposta da adottare. vuol essere, per quanto possibile, collaborativa, • Al giornale/tabià come luogo fisico si dovrà complementare e coordinata con le eventuali affiancare una sua estensione nello spazio virtuale attività o iniziative di altri gruppi, associazioni o del web e dei social. Sarà quindi da valutare se soggetti che già operano o che volessero proporsi creare un sito o un podcast, delle pagine a Siror. Instagram, Facebook o altro ancora, per tenere aggiornata una parte di utenza, la più giovane, Una visione del calendario della comunità: sulle proposte del tabià. Nell’organizzare le proposte del tabià/giornale la • Al tempo stesso, per raggiungere la consistente redazione dovrà perciò contemperare il nostro popolazione anziana e la comunità locale è da quotidiano tempo lineare (che spesso consuma il valutare una presenza regolare sul bollettino presente e dimentica il passato in vista di un decanale Voci di Primiero. Ma anche altri mezzi futuro a priori progressivo) col tempo circolare tradizionali, come locandine o volantini, e persino della tradizione (che offriva utili punti di il passaparola possono risultare molto efficaci ancoraggio e ritorni nella vita del singolo e della presso le fasce più tradizionali di cittadini. comunità). Dovrà ragionare sulle idee di evento • Il tutto dovrà essere organizzato sulla base di un (accadimento che spesso si sovrappone al temo calendario/sommario trimestrale, predisposto da comunitario ignorandone le ciclicità oppure una redazione, la quale anticipi il contenuto del strumentalizzandole in funzione della dicotomia numero della stagione successiva. tra alta stagione turistica e stagione morta) e di ricorrenza (quotidiana, settimanale, mensile, Un’ipotesi di organigramma: Il funzionamento stagionale, annuale, pluriennale...). Dovrà forse del tabià/rivista, incentrato sullo strumento dei condurre un ragionamento sulla visione patti di collaborazione, necessiterà di un évenémentielle della storia e su quella di lungo organigramma minimo che garantisca un periodo. Gli eventi sono forse il corrispettivo raccordo efficace tra cittadini, gruppi, temporale di quello che sono per lo spazio i non- associazioni ed altri soggetti sociali, da una parte, luoghi? e Amministrazione comunale, dall’altra. In via sperimentale, ipotizziamo i seguenti soggetti: Una fruizione multipla: Riepilogando i contenuti possibili, possiamo immaginare diverse sezioni • L'Amministrazione la quale predispone e del nostro tabià/rivista: approva il regolamento dei patti; concorda, redige e approva i singoli patti; partecipa al lavoro della • Una fruizione libera e sempre disponibile di redazione nelle modalità che riterrà più alcune proposte di base opportune. • Una dotazione minima e costante di rubriche • La redazione, composta da almeno tre persone, fisse che scandiscano il calendario: una rubrica una delle quali con funzione di direttore fotografica mensile? un allestimento sonoro? i responsabile. Essa sollecita e raccoglie le
proposte dei cittadini; le verifica in relazione agli 1. Sottoscrivere il presente Documento “Il tabià obiettivi del progetto; le inserisce nel palinsesto come luogo dove informarsi, incontrarsi e dislocandole nel calendario; supporta e facilita immaginare un futuro di Siror”. Gli aderenti l’attuazione dei patti nei tempi e modi concordati; partecipano alle riunioni della Rete civica; cura la comunicazione del progetto. In prima 2. Manifestare la vicinanza alle idee della battuta, per l’anno di sperimentazione, la cittadinanza attiva che è alla base di questa redazione potrebbe essere curata dal gruppo esperienza; sottoscrittore di questa proposta. 3. Proporre alla Rete civica la realizzazione di • Un referente operativo/gestionale del tabià di iniziative. scelta e incarico comunale. Egli cura la manutenzione ordinaria dell’edificio; ne gestisce Per queste ragioni, i sottofirmati cittadini e arredi e tecnologie in relazione alle attività in compaesani di Siror si dichiarano disponibili a corso e si accerta del loro buon funzionamento. partecipare e collaborare, ciascuno per le proprie • Un responsabile della sorveglianza individuato capacità e possibilità, alla sperimentazione dal Comune attraverso uno specifico patto. In proposta nel corso dell’anno 2021 dal presente prima istanza, finché il tabià non sarà adatto a documento. diventare una piazza coperta sempre agibile, ne curerà le aperture e il controllo giornalieri. In Siror, febbraio 2021 seguito, con l’apertura continuata, non potrà I sottoscrittori: trattarsi di una custodia tradizionale e Vanessa Gubert Daniele Doff Sotta continuativa, troppo onerosa. Ci si dovrà Andrea Orsolin Angelo Franceschinel probabilmente avvalere di un controllo video che Pietro Bettega Andrej Pintar dia garanzia di sicurezza. A secondo della fase, si Chiara Gobber Dino Zanetel potrà valutare l’affidamento di questo ruolo a una Luca Brunet Walter Taufer singola persona, a un’associazione già esistente o Elisa Faoro Sandro Gadenz formata ad hoc (ad esempio un gruppo di Giovanni Doff Sotta Davide Pintar volontari pensionati...), oppure il coinvolgimento Gianfranco Bettega Giacomo Longo di un’attività commerciale nelle vicinanze che Lucia Pradel Lucia Lucian potrebbe averne anche un ritorno economico Bianca Pastori indiretto. Chi ha manifestato vicinanza e desiderio di essere informati: Adriana Stefani Mariano Longo 8. Conclusioni e impegno Claudio Cesari Nicola Chiavarelli Patrizia Toffol Cristina Zorzi Maurizio Salvadori Mariano Turra Tutte le ipotesi qui avanzate dovranno essere Aurelia Longo Elisabetta Castelpietra oggetto di sperimentazione e verifica finale lungo Silvano Doff Sotta Daniela Lucian il corso dell’anno 2021, così da costituire poi la Giada Longo Riccardo Corona base per delle decisioni ponderate e ben fondate, in merito sia alle attività, sia alle funzioni e Referente: all’intervento di riuso del tabià da programmare, Walter Taufer auspichiamo, per l’anno successivo. Per aderire: Un processo partecipato aperto alla comunità e-mail: daperSiror2021@gmail.com Tre sono le possibilità per partecipare all’azione Instagram: @tabia_siror del gruppo di lavoro “da/per Siror”: Facebook: Tabià Siror
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