Il tabià come luogo dove informarsi, incontrarsi e immaginare un futuro di Siror - Una proposta rivolta ai nostri compaesani e all'Amministrazione ...

Pagina creata da Giulio Ferrario
 
CONTINUA A LEGGERE
Il tabià come luogo dove informarsi, incontrarsi e immaginare un futuro di Siror - Una proposta rivolta ai nostri compaesani e all'Amministrazione ...
Il tabià come luogo
dove informarsi,
incontrarsi e immaginare
un futuro di Siror
Una proposta rivolta ai nostri compaesani
e all'Amministrazione comunale

Siror, febbraio 2021
1. Uno sguardo sul paese di Siror                        forza estetico del tessuto, degli edifici, delle vie
                                                         principali e di alcune stradine laterali. Il
Il paese di Siror, inteso sia come abitato, sia come     mantenimento dell’asilo nella centrale struttura
l’insieme dei suoi abitanti (la magnifica Villa e        che ospita i bimbi bilancia un poco la perdita –
Regola di Siror, si sarebbe detto nei secoli             sofferta dalla comunità – della scuola elementare
passati) esprime ancora una buona vitalità e             e del municipio, dopo la fusione dell’antico
un’alta qualità della vita.                              comune con altri tre di Sopra Pieve avvenuta nel
                                                         2016.
La vita di un abitato: Il centro di Sirór, posto su
un terrazzo digradante verso il torrente Cismón,         Gli spazi: In un contesto di vite e di abitazioni di
offre una notevole serie di opportunità di               paese può risultare facile alla comunità che vi
aggregazione lungo tutto il corso dell’anno.             abita progettare, organizzare e proporre una
È uno dei pochi centri di Primiero ancora                molteplicità di attività, da vivere in un abitato
naturalmente vivaci sul piano socioeconomico. A          che, nei periodi di stagione estiva ed invernale, si
ciò contribuiscono la presenza di ben tre bar            anima di centinaia di turisti residenti per periodi
aperti a circa 150 m di distanza l’uno dall’altro e      più o meno lunghi. In questi periodi, il Comitato
alcune attività commerciali importanti per le            tradizione e cultura da almeno due decenni
esigenze quotidiane di residenti e turisti. La           propone svariate iniziative, adoperando gli spazi
cooperativa, una macelleria, un piccolo ortofrutta,      del centro abitato, ma anche i nuovi spazi
un’edicola-bazar, un negozio di articoli sportivi,       guadagnati al paese con la sua espansione edilizia
un panificio, un piccolo albergo, un ristorante e        degli anni Settanta e Ottanta del Novecento. In
un piccolo ufficio turistico creano un polo              particolare, l’area del Centro civico, sottostante lo
aggregante vitale per un villaggio di montagna di        stradone e la chiesa, ma anche quella di Piazza
poco più di 1000 abitanti. Due piccoli slarghi con       Stil, usata in passato per manifestazioni estive.
fontane storiche e alcune sedute qua e là
facilitano la sosta all’aperto delle persone.            2. Un’articolata compagine sociale
Generano la curiosità del passante le numerose
canisèle, che guidano come semplici e popolari           Se guardiamo alla realtà di Siror (ma ciò vale, in
labirinti alla scoperta di angoli sorprendenti sotto     buona parte, anche per tutti gli altri paesi) non è
il profilo architettonico e artistico.                   difficile vedere come la sua vitalità si fondi su un
                                                         ricco insieme di contatti umani e reti sociali che,
Come si anima: Un piccolo aggregato urbano               ancor oggi, si sviluppano e alimentano a vicenda.
dotato di queste caratteristiche è animato da un
flusso costante di persone di tutte le età, che si       In paese: In paese s’intrecciano reti sociali,
muovono a piedi in tutte le stagioni, e pure da una      familiari, di vicinato, di amici e coetanei; le
circolazione dei mezzi più disparati che ne              associazioni, i gruppi informali, le comunanze e i
solcano – a volte con fatica – le stradine               gruppi d’interesse, le categorie sociali ed
transitabili e ne stipano gli spazi interni con i loro   economiche, le aggregazioni temporanee legate a
parcheggi. Si tratta di un piccolo centro vitale,        ricorrenze tradizionali (feste, riti collettivi civili o
che negli ultimi decenni è diventato sempre più          religiosi, sagre, filò...), le comunità religiose e le
pulito e accogliente grazie agli interventi di           non poche reti di volontariato.
recupero e salvaguardia di numerosi edifici
pubblici e privati. Quasi trent’anni or sono i           Nel nuovo Comune: Al di là dei propri confini,
dipinti murali popolari, databili dal Cinquecento        Siror ha sempre intrecciato rapporti, legami e
fino al Novecento, furono restaurati e                   dialettiche, talora anche tese, con gli altri paesi
costituiscono un delicato e piacevole punto di           del Soprapieve, con i quali condivide risorse e
problematiche. Pensiamo, ad esempio a certi              Allo snodo di più regioni: Le peculiari dinamiche
ambiti o questioni territoriali, come la Campagna        che si attivano in certi momenti mostrano come
con Tonadico, o il transito veicolare da/per San         Siror si rapporti anche alla realtà regionale.
Martino; oppure a taluni servizi comuni anche            Mediante talune attrattive turistiche (come
con Transacqua, Ormanico, Fiera, Pieve... Se in          Desmontegada e Mercatini di Natale che
passato si trattava soprattutto di confini di boschi     attraggono migliaia di persone da fuori valle), ma
o pascoli da dividersi o gestire, oggi si tratta di      anche nell’accesso a servizi non presenti in loco
garantire un impiego sostenibile ed equo delle           (sanitari, scolastici, culturali...). Spesso questi
risorse (territoriali, immateriali, umane e              momenti si configurano come “punte” che
finanziarie) a vantaggio di tutta la popolazione,        interrompono un diagramma vitale sottotono nel
ovunque essa sia dislocata nel nuovo comune.             contesto di una stagionalità determinata da un
                                                         turismo pervasivo e consumatore di risorse,
In valle: Allargando ancor più lo sguardo,               paesaggio e qualità della vita. Rapporti più
vediamo la valle di Primiero fisicamente divisa in       fruttuosi e non di dipendenza sono possibili, a
due ambiti, il sopra e il sotto Pieve. Questa realtà     patto che la nostra comunità sappia chi è e come
fisica e storica si rispecchia nell’organizzazione       vuole porsi in relazione con Feltre e il Veneto,
amministrativa, nei costumi, nella parlata,              con Trento e il suo ruolo di capoluogo
nell’assetto economico, nell’accesso ai servizi e        provinciale, ma anche con le altre comunità della
in molte altre peculiarità e opportunità più o           macroregione dolomitica.
meno rilevanti. Valorizzare un paese non                 Lo sguardo potrebbe spaziare anche oltre, a scale
significa per forza sottrarre opportunità agli altri.    ancor più ampie ma, per quanto ora interessa
Sempre che si abbia una visione chiara e                 possiamo fermarci qui.
condivisa del futuro della valle, in base alla quale
valorizzare le differenze concertandole in vista di      Una prospettiva: La natura di tutte queste reti e
un bene comune. Quale ruolo può ritagliarsi Siror        rapporti, di per sé neutra, assume colorazioni
in questa prospettiva? Il nostro paese ha delle          positive o negative dal loro impiego concreto.
carte interessanti e sinora sottovalutate da giocare     Laddove esse svolgono la loro attività in chiaro
in questa partita.                                       risultano trasparenti, accessibili e costruttive. È
                                                         così che esse hanno tenuto vive e coese le nostre
Fin dove arriva Primiero: Vi sono poi                    comunità legandole al loro territorio e al
problematiche e opportunità che vanno oltre il           diritto/dovere dei singoli e collettivo della sua
ristretto ambito di valle, allargandosi alle vallate e   cura e gestione.
ai comuni contermini: Sagron Mis e Canal San             In questa prospettiva, sono innumerevoli i
Bovo. Anche su questa scala Siror ha svolto e può        valori/risorse che queste reti possano ancora
svolgere un ruolo determinante. Pensiamo, ad             mettere in campo, alle diverse scale territoriali e
esempio, all’intrecciarsi dei confini territoriali di    sociali. Si tratterà di immaginarne un impiego
un tempo verso la Valle del Lozen, Calaita ed            non nostalgico, passatista o rievocativo, ma
oltre. Oppure, sul versante opposto, alla cerniera       invece innovativo e proiettato al futuro. Ispirato
dolomitica delle Pale che ci lega a Sagron Mis e         all’idea che la tradizione non è che
all’Agordino. In questa prospettiva, ci sono dei         un’innovazione ben riuscita e che in questa
“luoghi” dove confrontarsi e concertare un futuro        direzione si possa proseguire. Rileggendo e,
comune e essere attivamente presenti: Comunità           appunto, innovando secondo le esigenze attuali
di Valle, Parco Paneveggio Pale di San Martino,          quegli strumenti di convivenza civile e
Dolomiti bene UNESCO ed Ecomuseo del Vanoi.              convivialità che, per lungo tempo, hanno
Qui Siror può agire per ampliare le sue                  permesso a quelle reti di agire con efficacia.
prospettive e respirare aria nuova.
Un’opportunità: È da questi valori e risorse che        Un baricentro dell’abitato e della comunità
proponiamo di ripartire per alimentare la vitalità e    quindi già esiste e già esercita, in taluni momenti,
il futuro di Siror. Se nei primi quattro anni di vita   una funzione d’aggregazione e di divulgazione. Si
del nuovo Comune di Primiero San Martino di             tratta solo di ottimizzarla, renderla continuativa e
Castrozza la priorità è stata quella di dar assetto     potenziarla. L’attuale stato di conservazione
unitario alla struttura comunale, in questa nuova       riduce però l’impiego del tabià a parte del
tornata amministrativa è urgente cogliere               fabbricato e pone forti limitazioni d’accesso
l’opportunità/necessità di riconoscere e                specie alle persone con difficoltà motorie o
valorizzare i caratteri propri dei singoli paesi e      disabili.
delle loro frazioni, finora rimasti in disparte         Questo fienile, vecchio di secoli, ha svolto fino a
rispetto ai due poli di Fiera e San Martino.            metà Novecento, la sua tradizionale funzione di
Riteniamo che questa opportunità vada colta non         fàbrica dove la materia prima fieno si
tanto sul piano meramente amministrativo,               trasformava in latte. Sarebbe davvero importante
quanto su quello del fitto intreccio di reti di         raccontare a cittadini ed ospiti, magari in forma
relazione sociali e culturali entro cui ciascun         artistica accattivante, come funzionava questa
paese si colloca con caratteri ed opportunità           fabbrica del tempo andato. Ma questo non è
propri. Non per contrapporsi campanilisticamente        sufficiente: occorre anche salvaguardarla e
agli altri, ma per dare il proprio apporto alla         potenziare la funzione che in parte già svolge.
nuova compagine comunale.
                                                        Perciò noi proponiamo che, mediante un accurato
3. Un baricentro per il paese nel tabià                 restauro (per il quale la vecchia amministrazione
                                                        comunale aveva già predisposto un progetto),
Se Siror vuol continuare a essere un centro di          questo prezioso edificio storico diventi fabbrica
primo rilevo nella rete degli insediamenti e delle      di socialità e d’idee. Una piazza coperta dove
comunità primierotte ha bisogno di un baricentro        tutti possano informarsi, incontrarsi ed
dove concentrare e dal quale diramare i valori e le     immaginare futuri possibili e desiderabili. Uno
risorse di cui dispone. Un luogo che esprima            spazio architettonico aperto e flessibile, ben
significati, contenuti e occasioni di vita              attrezzato ed accogliente dove siano innanzitutto
comunitaria, coerenti con un paese condiviso,           offerte informazioni aggiornate alla cittadinanza e
accogliente, parsimonioso e realizzato per durare.      agli ospiti (albo elettronico comunale, calendario
Rammentati questi elementi, risulta facile              degli eventi e notizie analoghe). Uno spazio che,
comprendere che l’allestimento di un nuovo              lungo tutto il corso dell’anno, possa ospitare
centro propulsore di iniziative, collocabile nella      incontri, allestimenti ed eventi che rendano vive e
centralissima struttura del tabià di Via                efficaci le risorse e i valori di cui si diceva. In
Sant’Andrea, a pochi metri dalla maggior parte          altre parole, che permetta di integrare quanto già
dei luoghi di incontro ricordati, potrebbe              accade con molti altri momenti di vitalità sociale
costituire una sorta di spazio-chiave, utile per        e culturale. Uno spazio, infine, che all’occorrenza
armonizzare le attività più svariate o porsi come       possa espandersi anche sulla strada antistante,
elemento aggregante in più, un’aggiunta a tutto         coinvolgendo così tutti coloro che si trovano a
quel che c’è già, magari per pensare, progettare e      transitare. Anche questa nuova fabbrica sarebbe
creare altro. Insomma, una possibilità da offrire in    bello raccontarla ai cittadini attraverso un
particolare a forze nuove e giovani di agire nel        momento artistico che ne comunichi
tessuto storico del centro abitato, accogliente e       empaticamente il senso.
funzionale alla realizzazione di molte attività.
4. Uno strumento innovativo, ma già                     collaborazione può divenire uno strumento
rodato: i patti di collaborazione tra                   efficace per garantire sempre maggior vitalità e
                                                        miglior qualità della vita a Siror.
cittadini attivi e Comune

La vitalità e la qualità della vita del nostro paese
                                                        5. Un’ipotesi sulle possibili attività e
sono beni comuni che vanno salvaguardati, curati        funzioni nel/dal tabià
e continuamente rigenerati.
Prima di approfondire la natura delle funzioni che      Ora che abbiamo indicato lo strumento attuativo
il tabià dovrebbe esercitare e delle attività che si    chiave, possiamo intuirne la funzionalità quali
potrebbero svolgere a partire da esso, è opportuno      attività possono rendere viva la piazza coperta del
capire quale sia lo strumento attraverso cui            tabià e, di conseguenza, quali funzioni esso
cittadini e Comune possono collaborare nella            dovrebbe svolgere.
salvaguardia di vitalità e qualità della vita del
                                                        Attività e momenti di fruizione: negli incontri per
nostro paese.
                                                        la formazione di questo documento, è emersa
La Costituzione della Repubblica italiana (art. 45)
                                                        un’ampia raccolta di idee specifiche ma, in questa
riconosce il valore della cooperazione e prevede
                                                        sede, ci limiteremo ad un’elencazione tipologica,
che “Stato, Regioni, Città metropolitane,
                                                        con qualche esempio delle attività che
Province e Comuni favoriscono l’autonoma
                                                        immaginiamo utili per la vitalità del paese:
iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo
svolgimento di attività di interesse generale, sulla
                                                        • Servizi informativi regolarmente aggiornati:
base del principio di sussidiarietà” (art. 118). Le
                                                        albo elettronico, info eventi...
relative attività si possono attuare con l’adozione
                                                        • Allestimenti stabili ma flessibili, visivi ma
di atti amministrativi di natura non autoritativa
                                                        anche sonori e multisensoriali...
chiamati patti di collaborazione. Il patto di
collaborazione è lo strumento con cui Comune e          • Offerta regolare di servizi decentrati: punto di
cittadini attivi concordano tutto ciò che è             accesso al sistema bibliotecario e di consegna
necessario ai fini della realizzazione degli            libri, sistema di ordinazione e consegna di
interventi di cura e rigenerazione dei beni comuni      medicinali, offerta dei servizi della Banca del
nel rispetto del principio di sussidiarietà.            tempo e simili.
Sono già molte le esperienze di applicazione dei        • Mostre temporanee: artistiche e d’artigianato,
patti da parte di amministrazioni comunali, specie      ma anche sul/dal paese, su/da Primiero,
nelle aree urbane maggiori. Tra queste anche le         sulle/dalle reti locali e sovralocali.
città di Trento e Feltre. Meno frequenti quelle di      • Incontri: filò, raduni associativi, gruppi
piccole realtà comunali come la nostra e con una        informali, gruppi di lettura e presentazioni di
visione estensiva del concetto di bene comune           libri, corsi e offerte formative, appuntamenti
quale noi proponiamo.                                   tematici con artigiani, coltivatori, allevatori,
Dal punto di vista operativo, il Comune adotta un       piccoli produttori, artisti, ed altri “tesori viventi”
regolamento generale al quale fa poi seguire, di        • Piccole cerimonie di gruppi familiari: ad
volta in volta, singoli patti sottoscritti con i        esempio in occasione di matrimoni e battesimi,
soggetti coinvolti nella specifica attività. A          ma anche ricongiunzioni di emigrati o loro
seconda dei casi, la durata dei patti può essere sia    discendenti...
molto breve (annuale o su frazioni di anno), ma         • Laboratori: rivolti alla scuola dell’infanzia ed
anche pluriennale.                                      elementare, d’arte, architettura e d’artigianato, del
Grazie alla loro versatilità, ormai dimostrata da       gusto o su altre esperienze sensoriali...
molte esperienze, l’applicazione di patti di
• Piccoli spettacoli anche all’aperto: teatro di         • Piccolo allestimento stabile di narrazione della
burattini, concerti, teatro di strada, giocoleria,       fabbrica del latte
proiezioni cinematografiche o fotografiche...            • Spazio informativo di libera fruizione, stabile
• Partenze, tappe o arrivi di visite guidate ed          ed aggiornato in tempo reale
escursioni: seguendo le guide (fontane, dipinti e        • Angolo di consultazione di una selezione di
scritture, chiesa, leggende), ma anche con nuove         testi di tema locale
proposte sul patrimonio artistico di Siror e             • Spazio per mostre e allestimenti temporanei,
d’escursionismo. Camminare il territorio come            tradizionali o multimediali
forma di riscoperta, cura e contenimento del suo         • Spazio per laboratori artistici, artigianali e
consumo e abbandono.                                     sensoriali
• Laboratori territoriali e sul paesaggio:               • Spazio per spettacoli, concerti, proiezioni,
dall’osservatorio di CampoSAZ sui Ronchéti un            incontri di gruppo e attività educative
monitoraggio del paesaggio, la cura degli spazi          • Eventuale zona studio
verdi dentro e intorno al paese, il recupero e la        • Deposito di arredi e attrezzature
cura dei margini dell’abitato.                           • Servizi igienici?
• Il lancio di inchieste di vita che raccontino la
comunità a sé stessa e agli altri, con idonee            6. Una sperimentazione per la gestione
restituzioni: i lavoratori Luxottica, gli ortolani, la
                                                         della nuova fabbrica e dei suoi contenuti
gente della Campagna, singoli protagonisti ed
epopee famigliari...                                     2021: un anno di prova: Alcune delle attività e
• Raccolta e narrazioni di memorie ed esperienze:        funzioni che abbiamo elencato potrebbero
degli anziani, su temi specifici, talora dolorosi        confliggere tra di loro. Altre, invece, dipendono
come Isernia e Manduria, ma anche testimonianze          dal sistema di apertura e custodia che sarà
dirette (sul modello della sedia rossa a                 adottato. Tutte dovranno comunque essere
Mezzano)... ma anche dei giovani su esperienze           valutate e tenute presenti in sede di progettazione
all'estero, intercultura, Erasmus, viaggi personali,     del recupero, in rapporto sia alla realtà fisica sia
cammini, come pure quelle di quanti sono                 al valore storico dell’edificio.
arrivati o arriveranno a Siror a partire da altri        Per queste ragioni proponiamo di avviare, nel
paesi e continenti.                                      corso del 2021, un’attività sperimentale che
                                                         consenta di:
Funzioni del contenitore tabià e degli spazi
circostanti: abbiamo già ricordato che la nuova          • Verificare la coerenza e l’attuabilità degli
fabbrica del tabià dovrà essere il più versatile ed      obiettivi generali
aperta possibile. Non spetta a noi sindacare sulle
                                                         • Verificare la funzionalità dello strumento dei
soluzioni architettoniche che si dovranno attuare
                                                         patti tra cittadini e amministrazione
per rendere sicuro e adeguato il tabià, tanto più
                                                         • Verificare le ipotesi sul futuro uso del tabià e,
che già esiste un progetto dal quale partire. Ci
                                                         di conseguenza, il progetto a suo tempo
preme piuttosto il fatto che ci sia coerenza tra gli
                                                         approvato.
interventi edilizi e la funzione di baricentro /
piazza coperta / fabbrica di socialità e idee che        Un’ipotesi di gestione dei contenuti e delle
andiamo avanzando. Per avvicinarci a questo              attività: Per attuare questa sperimentazione
risultato non sarà inutile riassumere qui le             proponiamo di immaginare il nuovo tabià come
principali funzioni che i suoi spazi dovrebbero          si trattasse di una rivista con una sua redazione
offrire:                                                 che ne curi con regolarità il palinsesto. Come
                                                         ogni giornale, dovrebbe avere un direttore
responsabile che coordini la redazione, dove            profumi del tabià? i gusti del tabià? Delle
ciascuno si occupi di sezioni specifiche. Come un       rubriche stagionali?
giornale, anche il tabià dovrebbe avere una sua         • Su questa struttura base si potranno innestare le
testata (il/el tabià?) Ben visibile in loco. E magari   proposte estemporanee: articoli, reportage, saggi:
un sottotitolo (de istà, ma anche d’autunno,            come mostre, incontri, corsi, riunioni, ecc.
d’inverno e di primavera) che ne scandisca la           • Ciò dovrà essere accompagnato da un
periodicità e garantisca la distribuzione delle         ragionamento complessivo sui vari destinatari e
proposte lungo tutto l’anno.                            fasce d’età da raggiungere e sui linguaggi e media
È il caso di precisare che questa nostra proposta       da adottare.
vuol essere, per quanto possibile, collaborativa,       • Al giornale/tabià come luogo fisico si dovrà
complementare e coordinata con le eventuali             affiancare una sua estensione nello spazio virtuale
attività o iniziative di altri gruppi, associazioni o   del web e dei social. Sarà quindi da valutare se
soggetti che già operano o che volessero proporsi       creare un sito o un podcast, delle pagine
a Siror.                                                Instagram, Facebook o altro ancora, per tenere
                                                        aggiornata una parte di utenza, la più giovane,
Una visione del calendario della comunità:              sulle proposte del tabià.
Nell’organizzare le proposte del tabià/giornale la      • Al tempo stesso, per raggiungere la consistente
redazione dovrà perciò contemperare il nostro           popolazione anziana e la comunità locale è da
quotidiano tempo lineare (che spesso consuma il         valutare una presenza regolare sul bollettino
presente e dimentica il passato in vista di un          decanale Voci di Primiero. Ma anche altri mezzi
futuro a priori progressivo) col tempo circolare        tradizionali, come locandine o volantini, e persino
della tradizione (che offriva utili punti di            il passaparola possono risultare molto efficaci
ancoraggio e ritorni nella vita del singolo e della     presso le fasce più tradizionali di cittadini.
comunità). Dovrà ragionare sulle idee di evento         • Il tutto dovrà essere organizzato sulla base di un
(accadimento che spesso si sovrappone al temo
                                                        calendario/sommario trimestrale, predisposto da
comunitario ignorandone le ciclicità oppure
                                                        una redazione, la quale anticipi il contenuto del
strumentalizzandole in funzione della dicotomia         numero della stagione successiva.
tra alta stagione turistica e stagione morta) e di
ricorrenza (quotidiana, settimanale, mensile,           Un’ipotesi di organigramma: Il funzionamento
stagionale, annuale, pluriennale...). Dovrà forse       del tabià/rivista, incentrato sullo strumento dei
condurre un ragionamento sulla visione                  patti di collaborazione, necessiterà di un
évenémentielle della storia e su quella di lungo        organigramma minimo che garantisca un
periodo. Gli eventi sono forse il corrispettivo         raccordo efficace tra cittadini, gruppi,
temporale di quello che sono per lo spazio i non-       associazioni ed altri soggetti sociali, da una parte,
luoghi?                                                 e Amministrazione comunale, dall’altra. In via
                                                        sperimentale, ipotizziamo i seguenti soggetti:
Una fruizione multipla: Riepilogando i contenuti
possibili, possiamo immaginare diverse sezioni          • L'Amministrazione la quale predispone e
del nostro tabià/rivista:                               approva il regolamento dei patti; concorda, redige
                                                        e approva i singoli patti; partecipa al lavoro della
• Una fruizione libera e sempre disponibile di
                                                        redazione nelle modalità che riterrà più
alcune proposte di base
                                                        opportune.
• Una dotazione minima e costante di rubriche
                                                        • La redazione, composta da almeno tre persone,
fisse che scandiscano il calendario: una rubrica
                                                        una delle quali con funzione di direttore
fotografica mensile? un allestimento sonoro? i
                                                        responsabile. Essa sollecita e raccoglie le
proposte dei cittadini; le verifica in relazione agli   1. Sottoscrivere il presente Documento “Il tabià
obiettivi del progetto; le inserisce nel palinsesto        come luogo dove informarsi, incontrarsi e
dislocandole nel calendario; supporta e facilita           immaginare un futuro di Siror”. Gli aderenti
l’attuazione dei patti nei tempi e modi concordati;        partecipano alle riunioni della Rete civica;
cura la comunicazione del progetto. In prima            2. Manifestare la vicinanza alle idee della
battuta, per l’anno di sperimentazione, la                 cittadinanza attiva che è alla base di questa
redazione potrebbe essere curata dal gruppo                esperienza;
sottoscrittore di questa proposta.                      3. Proporre alla Rete civica la realizzazione di
• Un referente operativo/gestionale del tabià di           iniziative.
scelta e incarico comunale. Egli cura la
manutenzione ordinaria dell’edificio; ne gestisce       Per queste ragioni, i sottofirmati cittadini e
arredi e tecnologie in relazione alle attività in       compaesani di Siror si dichiarano disponibili a
corso e si accerta del loro buon funzionamento.         partecipare e collaborare, ciascuno per le proprie
• Un responsabile della sorveglianza individuato        capacità e possibilità, alla sperimentazione
dal Comune attraverso uno specifico patto. In           proposta nel corso dell’anno 2021 dal presente
prima istanza, finché il tabià non sarà adatto a        documento.
diventare una piazza coperta sempre agibile, ne
curerà le aperture e il controllo giornalieri. In                                     Siror, febbraio 2021
seguito, con l’apertura continuata, non potrà
                                                        I sottoscrittori:
trattarsi di una custodia tradizionale e
                                                        Vanessa Gubert               Daniele Doff Sotta
continuativa, troppo onerosa. Ci si dovrà
                                                        Andrea Orsolin               Angelo Franceschinel
probabilmente avvalere di un controllo video che        Pietro Bettega               Andrej Pintar
dia garanzia di sicurezza. A secondo della fase, si     Chiara Gobber                Dino Zanetel
potrà valutare l’affidamento di questo ruolo a una      Luca Brunet                  Walter Taufer
singola persona, a un’associazione già esistente o      Elisa Faoro                  Sandro Gadenz
formata ad hoc (ad esempio un gruppo di                 Giovanni Doff Sotta          Davide Pintar
volontari pensionati...), oppure il coinvolgimento      Gianfranco Bettega           Giacomo Longo
di un’attività commerciale nelle vicinanze che          Lucia Pradel                 Lucia Lucian
potrebbe averne anche un ritorno economico              Bianca Pastori
indiretto.
                                                        Chi ha manifestato vicinanza e desiderio di
                                                        essere informati:
                                                        Adriana Stefani              Mariano Longo
8. Conclusioni e impegno                                Claudio Cesari               Nicola Chiavarelli
                                                        Patrizia Toffol              Cristina Zorzi
                                                        Maurizio Salvadori           Mariano Turra
Tutte le ipotesi qui avanzate dovranno essere
                                                        Aurelia Longo                Elisabetta Castelpietra
oggetto di sperimentazione e verifica finale lungo
                                                        Silvano Doff Sotta           Daniela Lucian
il corso dell’anno 2021, così da costituire poi la
                                                        Giada Longo                  Riccardo Corona
base per delle decisioni ponderate e ben fondate,
in merito sia alle attività, sia alle funzioni e        Referente:
all’intervento di riuso del tabià da programmare,       Walter Taufer
auspichiamo, per l’anno successivo.
                                                        Per aderire:
Un processo partecipato aperto alla comunità            e-mail: daperSiror2021@gmail.com
Tre sono le possibilità per partecipare all’azione      Instagram: @tabia_siror
del gruppo di lavoro “da/per Siror”:                    Facebook: Tabià Siror
Puoi anche leggere