Albano Laziale, Orciuoli e emergenza - su

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Albano Laziale, Orciuoli e emergenza - su
Albano Laziale, Orciuoli e
Ferrarini    su   emergenza
Coronavirus:      “Valutare
chiusura dei mercati per
diminuire il contagio”
Sono state ore importanti quelle appena trascorse per i
maggiori esponenti del centrodestra di Albano che stanno
cercando punti di convergenza in vista delle prossime elezioni
per un nuovo governo della Città.
Massimo Ferrarini (Fdi) e Matteo Mauro Orciuoli (Lega) hanno
appena partecipato a una riunione di coalizione in
videoconferenza dove si è parlato di questo difficile momento
di emergenza Coronavirus: “Restando in tema di responsabilità
– dicono Orciuoli e Ferrarini – invitiamo il sindaco Nicola
Marini a voler valutare la chiusura dei mercati settimanali
come del resto stanno facendo altri sindaci. Dispiace
ovviamente per i commercianti ma siamo sicuri che
comprenderanno. Riteniamo che in questo momento sia
fondamentale concentrarci sulla diminuzione dei contagi. La
chiusura dei mercati eviterebbe le aggregazioni di persone
contribuendo alla diminuzione dei casi di Coronavirus.
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Riteniamo che in questo momento sia importante restare uniti
nell’emergenza e apportare un contributo costruttivo in una
situazione davvero difficile per tutti. Invitiamo dunque i
cittadini a restare a casa come stiamo facendo anche noi e
sconfiggere con responsabilità questa terribile malattia”.

Coronavirus, l’OMS dichiara
la pandemia
“Abbiamo valutato che il COVID-19 può essere caratterizzato
come una situazione pandemica”. Lo ha annunciato il capo
dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra
sull’epidemia di coronavirus. “L’Oms ha valutato questa
epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati
sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai
livelli allarmanti di inazione”. “Nei giorni e nelle settimane
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a venire prevediamo un aumento del numero di casi, del numero
di morti e del numero di Paesi colpiti”, ha detto ancora il
direttore generale dell’Oms.

Anguillara Sabazia, scuola di
via     Verdi.     Manciuria
(AnguillaraSvolta): “Che fine
hanno   fatto   le  attività
amministrative      previste
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nell’ordinanza di chiusura?”
ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Verifica puntuale per la
sorveglianza e messa in sicurezza del Plesso Scolastico
materna-primaria di via Verdi ad Anguillara Sabazia.

Questo quanto richiesto dal presidente di “AnguillaraSvolta”
Sergio Manciuria che ha scritto al Commissario prefettizio, al
Segretario comunale e al Responsabile Area Tecnica del Comune
di Anguillara Sabazia nonché all’Autorità Nazionale
Anticorruzione e alla Procura della Repubblica Civitavecchia
esponendo le “condizioni di abbandono e messa in sicurezza del
plesso scolastico di via Verdi” per le quali Manciuria fa
presente che ad oggi non risultano effettuate e comunicate
alcune delle attività amministrative previste nell’ordinanza
sindacale n° 61 del 22 Maggio 2019.
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Infatti nell’ordinanza      della ex prima cittadina oltre a
decretare la chiusura       del plesso scolastico si ordina
l’attivazione del Centro    Operativo Comunale (C.O.C.) al fine
di affrontare l’emergenza   scolastica della struttura e vengono
attivate le funzioni tra cui le predisposizioni tecniche e di
aggiornamento degli scenari di rischio. Indicando anche che
tutte le attività “verranno condotte nei locali dell’edificio
posto in Piazza del Comune n. 1 allo scopo di creare le
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condizioni operative adeguate sul piano funzionale e
logistico, più rispondenti alle esigenze manifestate, in
quanto opportunamente dotati delle attrezzature e degli
strumenti informatici adeguati e numericamente necessari”.

Nell’ordinanza viene anche specificato che le singole
funzioni, nell’ambito delle proprie competenze, si attiveranno
per il coinvolgimento immediato di tutti gli organi preposti
interessati, delle forze dell’ordine ad associazioni di
volontariato,     opportunamente      informando    il   Capo
dell’Amministrazione”.

Il presidente di AnguillaraSvolta fa dunque presente che il
plesso scolastico di via Verdi continua ad essere in completo
stato di abbandono evidenziando l’assenza totale di
sorveglianza e manutenzione che ne accentua lo stato di
supposto pericolo, dichiarato ad Horas dalla ex sindaca, con
il distacco dal manto di copertura di tubazioni, si presume
elettriche o di tutela dai fulmini. E oggi, dopo che a maggio
del 2019 oltre trecento bambini, insieme al personale
scolastico, si sono ritrovati a dover evacuare gli edifici a
seguito dell’ordinanza emanata dalla ex sindaca Sabrina
Anselmo per poi ritrovarsi a dover far lezione all’interno di
containers, il presidente Manciuria chiede a gran voce e con
urgenza di avviare le procedure con le prove sismiche e
statiche in LC 3, ovvero più prove sui materiali e sulle
strutture tali da rendere più credibile il coefficiente
statico, al fine di stabilirne l’effettivo utilizzo prima del
nuovo anno scolastico 2020-2021.

L’Ordinanza 61 del 22/05/2019
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Emergenza       coronavirus,
inosservanza prescrizioni: 15
persone denunciate tra Roma,
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Castel             Gandolfo                e      altri
comuni
ROMA – Nel corso dei servizi di controllo del territorio tesi
alla verifica del rispetto delle misure urgenti decise dal
Governo in tema di gestione e contenimento del virus, nelle
ultime ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma
hanno ulteriormente denunciato 15 persone per “inosservanza
dei provvedimenti dell’Autorità”.

Nel comune di Roma, i Carabinieri hanno denunciato 4 cittadine
romene, tra i 22 e 38 anni, sorprese in strada, in violazione
del D.P.C.M.

Un 25enne romano, invece, è stato fermato dai Carabinieri e,
oltre a non fornire alcun motivo valido della sua presenza in
strada, ha opposto resistenza ai militari, nel tentativo di
eludere i controlli. Oltre alla denuncia per “inosservanza dei
provvedimenti dell’Autorità” dovrà rispondere anche di
resistenza a Pubblico Ufficiale.

A Formello, i Carabinieri hanno denunciato due persone, una
47enne sorpresa a passeggiare nel centro cittadino e un 23enne
fermato a bordo della sua autovettura in marcia su viale
Africa, entrambi senza alcun motivo.

A Castel Gandolfo, in via Pio XI, i Carabinieri hanno fermato
due 19enne a bordo di un’autovettura. Alla richiesta di
motivare la loro presenza in strada, i giovani non hanno
fornito motivate esigenze e sono stati denunciati a piede
libero.

Nel comune di Roiate, i Carabinieri hanno deferito un 38enne
di Bellegra, allontanatosi dal comune di residenza senza
motivo.

Due studentesse, una residente a Sezze e una a Tivoli, sono
invece state sorprese nel comune di Valmontone e, alla
richiesta dei Carabinieri, hanno riferito di essere uscite per
incontrarsi con altri amici. Anche per loro è scattata la
denuncia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”.

I Carabinieri, infine, hanno denunciato anche un 38enne di
Colleferro sorpreso per le vie cittadine senza autorizzazione
e un cittadino di Segni, di 36 anni, sorpreso nel comune di
Colleferro.

A Labico, i Carabinieri hanno fermato per un controllo un
34enne a bordo di un’autovettura che, in mancanza di motivate
esigenze, è stato denunciato per “inosservanza dei
provvedimenti dell’Autorità”.
Albano laziale, l’ospedale
Regina Apostolorum dotato di
rianimazione aspetta ancora
l’autorizzazione     della
Regione Lazio. Silvestroni
(FdI): “Una imperdonabile
imprudenza”
ALBANO LAZIALE (RM) – Marco Silvestroni deputato per Fratelli
d’Italia interviene su quella che ancora oggi è la mancata
autorizzazione da parte della Regione Lazio in merito
all’apertura del reparto di rianimazione dell’Ospedale di
Albano Laziale Regina Apostolorum.

Un ospedale dotato di reparto di rianimazione con tanto di
richiesta – ad oggi rimasta senza riscontro – inoltrata alla
Regione circa 15 giorni fa per avere i respiratori che in
questo particolare momento di emergenza da coronavirus
potrebbe rilevarsi fondamentale per la salute dei cittadini,
specialmente dell’intera area dei Castelli Romani. “Dobbiamo
usare tutte le nostre energie per affrontare l’emergenza
sanitaria. – dichiara l’onorevole Silvestroni – Prima di tutto
dobbiamo mettere tutte le strutture sanitarie nelle condizione
di operare al meglio in sicurezza e al massimo delle
potenzialità. Spero e mi auguro che anche l’ospedale Regina
Apostolorum ad Albano Laziale sia stato messo dalla Regione
Lazio in condizione di sostenere l’emergenza. Il reparto di
rianimazione dell’ospedale Regina Apostolorum, dotato
ovviamente di respiratori, con questa emergenza dovuta dai
contagi da coronavirus spero non abbia trovato intralci
burocratici da parte della Regione. Se così fosse sarebbe una
imperdonabile imprudenza da parte della Regione Lazio in
quanto lasciare reparti di rianimazione chiusi a causa della
burocrazia vorrebbe dire che si pensa ad altro invece di
tutelare per prima la salute dei cittadini”.
Albano laziale, ospedale Regina Apostolorum. Il direttore
 generale si dissocia dalle dichiarazioni dell’on. Silvestroni

Positivo al coronavirus, va a
fare      la     spesa     al
supermercato: rischia 12 anni
di carcere
Nonostante fosse stato trovato positivo al coronavirus faceva
tranquillamente la spesa in un supermercato invece di rimanere
in autoisolamento. Sarebbe un inserviente dell’ospedale di
Sciacca la persona indagata dalla locale Procura che ha aperto
una inchiesta per concorso colposo in epidemia e inosservanza
delle normative disposte per far fronte all’emergenza
Coronavirus. L’inchiesta è nata dopo una denuncia e la
magistratura ha avvisato del caso l’autorità sanitaria. Il
reato di epidemia colposa nella forma aggravata è punito fino
a 12 anni.

Coronavirus, Cina pronta a
inviare personale sanitario
in Italia
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha tenuto ieri un
colloquio telefonico con il suo omologo e consigliere di Stato
cinese, Wang Yi, ribadendo l’amicizia tra i due Paesi e i
nuovi progressi attesi in termini di rapporti bilaterali nella
lotta all’epidemia di COVID-19.

In questa occasione, Di Maio ha informato Wang circa gli
ultimi sviluppi dei contagi e sulle attività di prevenzione e
contenimento dell’epidemia in corso nel territorio italiano,
ringraziando la Cina per la sollecitudine e il sostegno
offerto all’Italia, un fatto che dimostra appieno la
tradizionale amicizia tra i due popoli.

Sottolineando la gravità dell’attuale situazione nella
penisola, il ministro degli Esteri ha ribadito la grande
attenzione posta dal governo all’esperienza cinese nel
contrasto al nuovo coronavirus, da cui Roma sta apprendendo
molto, adottando forti misure per prevenire la diffusione
della malattia.

L’Italia, ha sottolineato Di Maio, sta affrontando una carenza
di forniture e attrezzature mediche, ma spera che la Cina
possa contribuire a far fronte a questa urgenza.

I cinesi d’oltremare che vivono in Italia, ha aggiunto il
ministro, hanno svolto un ruolo attivo nella lotta
all’epidemia. Il nostro Paese, ha quindi promesso Di Maio,
continuerà a prendersi cura della loro salute e sicurezza.

Il ministro degli Esteri e consigliere di Stato cinese, Wang
Yi, ha per parte sua ribadito la piena comprensione da parte
della Cina delle sfide che l’Italia si trova ad affrontare, in
qualità di Paese amico e partner strategico globale.
L’epidemia, ha osservato Wang, non conosce frontiere e
rappresenta un comune nemico dell’umanità. Il ministro cinese
ha così chiesto la solidarietà della comunità internazionale
per contrastare il virus.

A sostegno della visione di una comunità umana unita dal
futuro condiviso, ha proseguito Wang, la Cina si impegna non
solo a fare di tutto per garantire la salute e la sicurezza
dei cinesi, ma anche a contribuire alla salute pubblica
globale.

Non molto tempo fa, la Cina ha donato almeno 20 milioni di
dollari all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per
sostenere la cooperazione internazionale nella lotta ai
contagi di COVID-19.Il Paese, ha aggiunto il ministro cinese,
offre inoltre aiuti, nei limiti delle proprie possibilità, a
quelle nazioni dove la situazione dell’epidemia è più grave o
le condizioni sanitarie sono insufficienti.

Il popolo cinese, ha osservato Wang, non dimenticherà il
prezioso sostegno offerto dall’Italia alla Cina nel momento
più difficile della lotta al nuovo coronavirus. Il Paese, ha
aggiunto il ministro cinese, resterà ora fermamente al fianco
del popolo italiano.

Il ministro degli Esteri cinese ha aggiunto che, nonostante la
Cina stessa abbia ancora bisogno di una grande quantità di
materiale sanitario, il Paese, superando le proprie
difficoltà, offrirà assistenza all’Italia mettendo a
disposizione prodotti medicali, comprese mascherine per il
viso, e accelererà e migliorerà le esportazioni di forniture e
attrezzature per soddisfare le urgenti necessità italiane.
Se l’Italia lo richiederà, ha proseguito Wang, la Cina è
disposta a inviare personale sanitario in Italia per aiutare a
contrastare il nuovo coronavirus. Secondo il ministro, anche
le città e le province, così come le imprese cinesi che godono
di rapporti di amicizia e gemellaggio con le controparti
italiane offriranno il proprio sostegno e aiuti all’Italia.

La battaglia comune contro il nuovo coronavirus, ha spiegato
Wang, contribuirà ad approfondire le relazioni bilaterali tra
i due Paesi e a rafforzare l’amicizia tra i rispettivi popoli.

La Cina, ha aggiunto il ministro, apprezza il fatto che la
controparte italiana abbia prestato grande attenzione alla
salute e alla sicurezza dei cittadini cinesi in Italia e spera
che Roma continuerà a offrire loro il necessario aiuto e
sostegno. Fianco a fianco, ha concluso Wang, Cina e Italia
prevarranno infine sull’epidemia.
Call of Duty Modern Warfare,
arriva Warzone, la battle
royale free to play
Call of Duty Modern Warfare: Warzone è una nuova,
rivoluzionaria esperienza gratuita per tutti. Per poter
giocare, infatti, non sarà necessario acquistare una copia
completa del titolo (qui la nostra recensione), ma basterà
scaricare dallo store il grosso file (quasi 100 giga) e il
gioco è fatto. L’update è disponibile in tutto il mondo su
PlayStation 4, Xbox One e PC. Ma che cos’è Warzone? Semplice,
è un’esperienza battle royale del tutto inedita in cui fino a
150 giocatori possono fare squadra con i propri amici e
scendere nella città immaginaria di Verdansk, un’enorme arena
di combattimento online ricca di azione e divertimento senza
fine. Al lancio, i giocatori si uniranno e combatteranno in
trio in due epiche modalità: una nuova versione della celebre
Battle Royale survival con modalità di gioco nuove e
innovative e una nuovissima modalità originale chiamata
Malloppo, dove le squadre si sfidano per raccogliere più
denaro nella partita.

Come appena accennato, nella modalità Battle Royale presente
nel pacchetto “Warzone”, ci si dovrà lanciare nell’enorme
mondo di Verdansk con
150 giocatori divisi in squadre da tre e combatti per essere
l’ultimo
sopravvissuto in un colossale scontro a fuoco. In questa
modalità di gioco, i players
di tutti i livelli e con tutti gli stili di gioco troveranno
nuovi modi di
giocare ed essere premiati nella modalità sopravvivenza. I
players possono inoltre
raccogliere denaro     durante   il   gioco   per   acquistare
equipaggiamenti,
potenziamenti da campo, serie di uccisioni o gettoni per
resuscitare i compagni
di squadra caduti, presso le stazioni di acquisto situate in
tutta la mappa per
cambiare il corso della guerra. Le squadre possono accettare
contratti,
intraprendere mini-missioni opzionali durante la partita
situate in tutta la
mappa che offrono ricompense epiche al loro completamento, tra
cui un bottino
raro, denaro nel gioco, PE e PE Armi per aiutare la squadra ad
avere la meglio
sulla concorrenza. Se si cade in una partita, non significa
che si è fuori dai
giochi. Nella Battle Royale di Warzone, ci sono diversi modi
in cui i giocatori
possono tornare sul campo di battaglia: Il Gulag è un modo
tutto nuovo di
guadagnare una seconda possibilità di sopravvivenza nella
Battle Royale. Dopo
essere stati eliminati, i giocatori verranno portati nel Gulag
per affrontare
un altro giocatore caduto in uno scontro a fuoco in cui il
vincitore avrà una
possibilità di tornare nuovamente nella partita. Inoltre, i
giocatori possono
guadagnare denaro sufficiente nel gioco per acquistare un kit
per tornare in
vita guarendo sé stessi dopo essere stati abbattuti da un
avversario. I
giocatori possono anche riportare in vita i compagni di
squadra caduti
guadagnando abbastanza denaro durante la partita in modo da
acquistare un
riscatto per un membro del team nelle stazioni di acquisto
sparse sulla mappa.

Warzone presenta anche la nuovissima modalità di combattimento
su larga scala Malloppo, in cui la libertà e la varietà di
gameplay della
Battle Royale incontra l’azione frenetica di Call of Duty. In
Malloppo, le
squadre si lanciano in una gara ricca di azione per
raccogliere quanto più
denaro possibile nel gioco, facendo razzia dele casse di
rifornimento,
eliminando gli avversari, completando i contratti o
controllando le posizioni
fondamentali dei depositi di contanti in tutta la mappa. Ogni
giocatore riceve
respawn illimitati, i propri loadout personali, le serie di
uccisioni e altro
ancora, mentre utilizzano strategie di squadra multiple per
proteggere e
accrescere la propria raccolta di denaro nel gioco. Esistono
diversi modi di
ottenere la vittoria, creando un’infinità di momenti epici e
adottando approcci
creativi per vincere questa gara sul campo di battaglia. Call
of Duty: Warzone
supporta il crossplay e presenta una progressione unificata in
Call of Duty:
Modern Warfare. Per i giocatori che possiedono già la versione
completa di
Modern Warfare, tutti i contenuti già guadagnati – inclusi gli
oggetti del
Battle Pass, Operatori, armi e oggetti di personalizzazione –
verranno
trasferiti su Warzone e tutti gli avanzamenti guadagnati in
questa nuova
modalità di gioco verranno conteggiati nella progressione
complessiva di Modern
Warfare. Per i giocatori che non possiedono la versione
completa di Modern
Warfare, tutti i progressi e gli oggetti che guadagnati in
Warzone saranno
ricompensati nel titolo, nel caso in cui decidessero di
acquistarlo. La nuova
battle royale condivide lo stesso negozio di oggetti e il
sistema Battle Pass
di Modern Warfare che include un nuovo operatore, armi,
progetti armi, skin
operatore, gettoni XP e molto altro. Il sistema Battle Pass
consente ai
giocatori di sbloccare due nuove armi funzionali gratuite,
fino a 300 punti
COD, schede telefoniche e molto altro semplicemente giocando.
Coloro che
vogliono portare il loro gioco a un livello completamente
nuovo possono
acquistare il Battle Pass della seconda stagione per 1.000
punti Call of Duty
per avere accesso e sbloccare fino a 100 livelli di nuovi
contenuti, con lo
sblocco immediato dell’iconico operatore delle forze speciali,
il tenente Simon
“Ghost” Riley. Anche il Defender Pack di Call of Duty
Endowment
(C.O.D.E.) è tornato nel Call of Duty Store per un periodo di
tempo limitato e
comprende undici oggetti digitali nel gioco, tra cui la
variante estetica della
pistola Defender, una mimetica per armi e un orologio. Il 100%
dei proventi
netti di Activision ricevuti dal Pack va direttamente alla
Call of Duty
Endowment, un’organizzazione no profit che aiuta i veterani
negli Stati Uniti e
nel Regno Unito a trovare lavori civili di alta qualità.

Francesco Pellegrino Lise
Roma, prendono alla leggera
le      disposizioni    sul
Coronavirus:    pioggia  di
denunce
ROMA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno
ulteriormente rinforzato la presenza di militari sul
territorio per far fronte alle esigenze imposte dalla
situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19.

In questo contesto, le pattuglie di Carabinieri stanno
dedicando parte della normale attività di controllo del
territorio alla verifica delle misure urgenti decise dal
Governo in tema di gestione e contenimento del virus, a
partire dalla motivata circolazione di persone e veicoli in
strada.

All’interno del GRA, nella sola giornata di ieri, sono state
denunciate a piede libero dai Carabinieri 5 persone, tutte per
inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità: 4 persone – un
romano, due originari della provincia di Oristano, ma
residenti a Roma e un cittadino tunisino, di età compresa tra
i 53 e i 59 anni – sorpresi dai Carabinieri della Stazione
Roma Bravetta seduti ai tavoli esterni di un bar, regolarmente
chiuso, mentre bevevano e mangiavano senza rispettare le
prescrizioni imposte dal Decreto.

Un giovane 23enne, nato a Parigi, ma residente a Roma, è stato
fermato dai Carabinieri della Stazione Roma Macao mentre era a
bordo di uno scooter. Alla richiesta dei militari di esibire
l’autocertificazione prevista per giustificare il suo
spostamento, il giovane attestava di essere in circolazione
per raggiungere l’abitazione di alcuni amici per una cena.
Anche per lui è scattata la denuncia a piede libero ai sensi
dell’art. 650 del Codice Penale.

A largo di Vigna Stelluti, infine, i Carabinieri della
Stazione Roma Ponte Milvio hanno denunciato a piede libero un
cittadino peruviano di 51 anni, il quale, trovato a circolare
a bordo di uno scooter, non ha saputo fornire una legittima
giustificazione circa il motivo del suo spostamento, in
violazione del D.P.C.M. dell’8 marzo scorso.

Sempre ieri, sul litorale, i Carabinieri hanno denunciato la
titolare di un ristorante di Acilia che è stata trovata con il
proprio esercizio commerciale aperto oltre le 18.
Conseguentemente l’esercizio è stato fatto sgomberare ed è
stata inoltrata formale comunicazione al Comune di Roma per
l’emissione del provvedimento di sospensione dell’attività; a
carico della donna è scattato anche il suo deferimento
all’Autorità Giudiziaria di Roma, per “inosservanza dei
provvedimenti dell’Autorità”.

A Fiumicino, nella tarda serata di ieri, i Carabinieri hanno
controllato e denunciato nei pressi di villa Guglielmi una
coppia per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”
poiché, nonostante fossero residenti a Cerveteri, si trovavano
con l’auto a Fiumicino senza una legittima giustificazione.

Sempre per “inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità” sono
state deferite altre 3 persone dai Carabinieri di Ladispoli:
il primo, un cittadino bulgaro residente a Cerveteri, è stato
fermato dai militari a Ladispoli mentre circolava con la
propria auto, senza un giustificato motivo; gli altri 2 sono
stati controllati nella notte mentre girovagavano a Ladispoli
a bordo del proprio mezzo, al di fuori del proprio comune di
residenza.

A Vitinia, invece, i Carabinieri hanno individuato e
denunciato, per deturpamento e imbrattamento di cose altrui, 3
giovani romani che, all’interno della locale stazione
metropolitana, avevano precedentemente imbrattato le pareti
interne dello scalo, con della vernice spray, realizzando le
scritte “COVID-19”.
Roma, picchia la moglie per
l’ennesima volta: arrestato
ROMA – Ieri sera, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma
hanno arrestato un uomo di 65 anni, italiano con precedenti,
per il reato   di   maltrattamenti   in   famiglia   e   lesioni
personali.

A seguito di una segnalazione giunta al 112, i Carabinieri
sono intervenuti presso l’abitazione della coppia in via
dell’Acqua Marcia, dove hanno sorpreso l’uomo, dopo aver
picchiato la compagna, una cittadina peruviana di 51 anni.

La donna, che presentava evidenti ecchimosi al volto, è stata
subito soccorsa dal personale medico e portata al pronto
soccorso dell’ospedale Sandro Pertini dove è stata medicata.
Da successivi accertamenti dei militari, è emerso che l’uomo
si era già reso responsabile di episodi di violenza denunciati
dalla compagna il 6 febbraio scorso presso la Stazione
Carabinieri di Santa Maria del Soccorso.

Dopo l’arrestato il 35enne è stato portato in carcere a Regina
Coeli, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Coronavirus,    attesa   la
chiusura    del   Brennero,
Salvini: “Tutta Europa sia
zona rossa”
E’ attesa in mattinata la ‘chiusura’ del Brennero, come
annunciato ieri dal cancellieri austriaco Sebastian Kurz. I
controlli sanitari, ieri ancora a campione, diventano serrati.
Potranno lasciare l’Italia solo automobilisti in possesso di
un certificato medico che poi dovranno stare in auto-
isolamento per due settimane. I tir potranno, per il momento,
invece transitare dopo la misurazione della temperatura
corporea del camionista.

Oggi nuovo Cdm sull’emergenza coronavirus. Sul tavolo lo
scostamento dal pareggio di bilancio, che sarà poi votato in
giornata dal Parlamento. Voto che avverrà scaglionato per
rispettare le norme sanitarie. E ieri la positività di un
primo parlamentare, il deputato Pedrazzini del misto: lui e io
suoi vicini di scranno non parteciperanno alla seduta odierna.

E arriva un nuovo appello da Matteo Salvini intervistato dal
Corsera che torna criticare il governo dopo l’incontro di
ieri, ribadendo che una drastica chiusura avrebbe senso anche
dal punto di vista economico. “Però, occorre uno stato che
sappia dire: tu chiudi tutto e io ti copro”. Adesso sia tutta
l’Europa a diventare zona rossa, non solo perché il
coronavirus è una minaccia da affrontare con determinazione,
ma anche “per evitare lo squallore delle guerre commerciali
che si stanno preparando”.

Intanto ieri, al ventesimo giorno dell’era del coronavirus,
l’Italia ormai in quarantena da Aosta a Palermo supera la
quota simbolo di 10mila contagiati, 1.004 dei quali guariti, e
fa registrare il più alto numero di vittime: 168 in un solo
giorno, 135 dei quali in Lombardia. Ma non solo. L’aumento del
numero complessivo dei malati – 590 in più rispetto a lunedì,
per un totale di 8.514 – molto più contenuto rispetto ai
giorni precedenti, è dovuto al ritardo dei risultati dei test
effettuati dalla Lombardia: dunque non c’è ancora alcun
rallentamento del virus.

Ecco perché dalle Regioni del Nord, Lombardia e Veneto su
tutte, è arrivato un nuovo appello per un’ennesima stretta:
“chiudete tutto per 15 giorni”. I governatori vogliono che
restino in funzione solo i servizi essenziali mentre negozi
(ad eccezione di quelli di generi alimentari, farmacie e
parafarmacie) e attività produttive vengano chiuse subito. “E’
il tempo della fermezza – sono le parole, chiarissime, di
Fontana – Bisogna chiudere tutto adesso per ripartire il prima
possibile. Le mezze misure non servono”.

Intanto si registra, però un dato positivo. Zero nuovi
contagi: è il dato di ieri che riguarda il Comune di Codogno,
ormai famoso in tutto il mondo dopo aver fatto registrare il
primo ricoverato da coronavirus riconosciuto in Italia. E
immediato è arrivato il commento di Francesco Passerini,
sindaco della città oltre che presidente della Provincia di
Lodi. “Siamo particolarmente felici di questo che ci sembra un
grande risultato ma vogliamo dire che noi, che siamo stati
zona rossa del lodigiano, la quarantena l’abbiamo fatta
seriamente, e certamente è per questo che adesso assistiamo al
calo che speravamo”.

Tutti i 268 passeggeri a bordo del traghetto di una compagnia
italiana proveniente da Palermo, arrivato ieri al porto di La
Goulette di Tunisi, sono stati posti in isolamento domiciliare
e verranno monitorati secondo le nuove norme sanitarie. Lo ha
detto la direttrice generale dell’Osservatorio nazionale delle
malattie nuove ed emergenti, Nissaf Ben Alaya. Si è trattato
dell’ultimo arrivo di una nave passeggeri in Tunisia
dall’Italia prima dell’entrata in vigore della sospensione,
fino al 4 aprile prossimo, delle linee marittime passeggeri
tra i due Paesi disposto dalle autorità tunisine come misura
per limitare la diffusione del coronavirus.
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