IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: Il nostro P.T.O.F anno sc. 2019/2022

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IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: Il nostro P.T.O.F anno sc. 2019/2022
IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
               FORMATIVA:

 Il nostro P.T.O.F              anno sc. 2019/2022

         SCUOLA DELL’INFANZIA
            “CASA DEI BAMBINI”
         Via Attilio Mori, 13 - 46100 Mantova
        Tel. 0376-325446        Fax.0376-289675
             e-mail: casadeibambinimn@gmail.com

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IL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA: Il nostro P.T.O.F anno sc. 2019/2022
“Il bambino è il Tesoro che forma l’unica
               speranza per la futura nostra felicità”

                               “L’educazione è
                  un patto a due, famiglia e scuola,
                devono lavorare insieme per il bene
                                 dei bambini”

                                 Per i genitori
                      “Essi non possono fare tutto
                    da sé ma ritengono opportuno
                 condividere parte del loro dovere.”
                                “Avere affidato
                 i figli alla scuola non li esonera dal
                        loro dovere di educatori”

                       S. Giovanni Antonio Farina
Fondatore dell’ordine delle Suore Maestre di S. Dorotee Figlie dei Sacri Cuori- Vicenza

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INDICE

Cap. 1. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2019-2022: caratteristiche e contenuti ................. 5

La scuola e il suo contesto ................................................................................................................... 7

   Origine e storia della scuola dell’infanzia........................................................................................ 7

   Struttura dell’edificio ....................................................................................................................... 8

   Ubicazione della scuola e contesto sociale ...................................................................................... 9

Cap. 2. Carta d’identità della scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” ............................................ 10

   Identità carismatica ........................................................................................................................ 10

   Identità della scuola ....................................................................................................................... 10

   Consolidare l’identità ..................................................................................................................... 11

   Sviluppo dell’autonomia ................................................................................................................ 11

   Acquisire competenze .................................................................................................................... 11

   Vivere la cittadinanza..................................................................................................................... 12

Cap. 3. I cinque campi di esperienza: traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici
di apprendimento................................................................................................................................ 13

   1. Campo di esperienza “IL SE’ E L’ALTRO” ............................................................................. 13

   2. Campo di esperienza “IL CORPO E IL MOVIMENTO” ......................................................... 14

   3. Campo di esperienza “IMMAGINI, SUONI E COLORI” ........................................................ 14

   4. Campo di esperienza “I DISCORSI E LE PAROLE” ............................................................... 14

   5. Campo di esperienza “LA CONOSCENZA DEL MONDO” ................................................... 15

   Profilo delle competenze del bambino da raggiungere al termine del triennio ............................. 15

Cap. 4. Curriculum ............................................................................................................................. 16

   L’ambiente di apprendimento ........................................................................................................ 17

Cap. 5. Insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) ..................................................................... 18

   Dimensione religiosa – educativa dell’insegnamento I.R.C. ......................................................... 18

Cap. 6. Organizzazione ...................................................................................................................... 20

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Orari e note organizzative .............................................................................................................. 20

       La giornata scolastica ................................................................................................................. 21

   L’accoglienza ................................................................................................................................. 21

       Apertura interculturale ............................................................................................................... 22

   Organico ......................................................................................................................................... 23

   Ristorazione ................................................................................................................................... 24

   Aspetti gestionali............................................................................................................................ 24

Cap. 7. Organi collegiali di partecipazione ........................................................................................ 25

   Una scuola inclusiva che accoglie e valorizza ............................................................................... 25

   Scuola-Famiglia ............................................................................................................................. 25

       Progetto continuità ..................................................................................................................... 26

       Open day .................................................................................................................................... 26

       Incontri con i genitori ................................................................................................................. 26

Cap. 8. Valutazione e Verifica ........................................................................................................... 28

       La documentazione della programmazione ............................................................................... 28

Sintesi del nostro P.T.O.F. ................................................................................................................. 29

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CAP. 1. IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019-2022:
CARATTERISTICHE E CONTENUTI

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F.) insieme al Progetto Educativo(P.E.) è il
documento fondante della nostra scuola dell’infanzia paritaria.
Il PTOF è un progetto nel quale vengono esposti gli aspetti educativi, didattici, curricolari e
organizzativi a servizio dell’utenza. L’obiettivo della nostra scuola è favorire il pieno sviluppo delle
potenzialità dei bambini che la frequentano in un adeguato contesto cognitivo, ludico e affettivo,
garantendo, così, il loro diritto ad avere pari opportunità di educazione, di cura, di relazione, di gioco
e di istruzione anche attraverso l’abbattimento delle disuguaglianze e le eventuali barriere territoriali,
economiche, etniche e culturali per attuare una vera inclusione, favorendone la crescita armonica.
Il P.T.O.F.:
- indica gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale, raccoglie linee d’azione ed
interventi educativi per raggiungere gli obiettivi, riflette le esigenze del contesto territoriale locale nei
suoi aspetti culturali, sociali ed economici.
- E’ redatto in conformità alla Legge n. 107/2015 e tiene conto della legge sull’Autonomia
Scolastica (D.P.R. 275 del 8-3-99) e dallo Statuto.
- E’ strutturato per il triennio 2019-2022 con spazio per adeguarsi annualmente, attraverso
l’aggiornamento delle sue parti in relazione alle nuove esigenze e alle nuove normative.
- Raccoglie i documenti fondamentali in base ai quali viene organizzato il servizio scolastico.
- E’ elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
indicazioni della coordinatrice.
- Le famiglie sono informate di questo fondamentale documento indicando loro dove possono
prenderne visione, inoltre viene condiviso nel momento dell’iscrizione, nelle assemblee di inizio anno
scolastico e a partire da ottobre 2019 è disponibile sul sito internet della scuola.
Il PTOF è uno strumento di pianificazione e si propone obiettivi su base pluriennale, che trovano
progressiva realizzazione nelle progettazioni annuali, mantenendo la sua caratteristica di flessibilità:
è uno strumento “aperto”, pertanto nel corso del triennio saranno possibili integrazioni e modifiche
annuali, da assumere con la stessa procedura che la legge 107/2015 prevede per l’adozione e
l’approvazione del documento generale in base:
• agli esiti dell’autovalutazione;
• ai profondi cambiamenti che interessano la scuola;
• ai nuovi bisogni che emergono dall’utenza;

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• ai nuovi bisogni che emergono dal territorio in cui la Scuola svolge la sua funzione
educativa e formativa;
• ad eventuali nuove proposte;
Il PTOF è il documento che richiama al principio di corresponsabilità ed alleanza educativa tra
Famiglia e Comunità Educante (Legale Rappresentante/Presidente, Amministratori,
Coordinatrice, Docenti, Educatrici, Personale non Insegnante, Volontari) intesa come assunzione di
precisi stili educativi e compiti per il conseguimento delle finalità condivise con le famiglie.

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LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

                             Origine e storia della scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” vede le sue origini nel 1925 ad opera delle Suore Orsoline come
risposta al bisogno d’educazione della società mantovana, ed è oggi una scuola autonoma, aperta a chiunque
accetti la proposta educativa d’ispirazione cattolica. Dal 1975 è gestita dalle Suore Maestre di Santa Dorotea
Figlie dei SS. Cuori, con sede legale in Vicenza. Non facile ricostruire la storia della scuola materna “Casa dei
bambini” in quanto non vi sono documenti che ne possono delineare l’origine e lo sviluppo.
Le persone che attualmente svolgono in essa il loro servizio non hanno memoria storica, perché vi operano da
circa 25 anni soltanto.
Esiste un repertorio di fotografie dell’inaugurazione dell’attuale edificio adibito a scuola dell’infanzia costruito
prima della scuola magistrale e ad essa successivamente annesso come richiesto dalla normativa vigente, per
cui si pensa che la costruzione risalga intorno agli anni ’50.
Tuttavia l’attività educativa era anteriore. Probabilmente la documentazione sulla scuola è stata accantonata
nel cambio di gestione. Certamente, da quando, oltre 70 anni fa, le Suore Orsoline si sono trasferite nello
stabile attuale, il grande portale si è aperto subito, ogni giorno per accogliere bambini orfani della guerra, i
figli delle mondine, e poi…bimbi…bimbi…bimbi.
L’Asilo era privato con una sola sezione. Qui funzionò finché non venne costruito il nuovo edificio, su terreno
di proprietà delle Suore Orsoline e già adibito ad orto.
Il metodo usato inizialmente era quello agazziano, ma nel 1957 – in corrispondenza dell’Assessorato di
Vittorina Gementi - ebbe impulso il metodo Montessoriano e d’allora venne assunta un’insegnate specializzata
in tale metodo. Essa fu sostituita in seguito dalle insegnanti religiose Suor Teresa Sarzi Amadè e Suor Maria
Rosa che nel frattempo avevano acquisito il diploma di specializzazione.
Con l’anno scolastico 1968 – 1969 venne adottato esclusivamente il metodo Agazziano, tuttora applicato anche
in seguito alla fusione dell’istituzione mantovana con la Congregazione delle Suore Maestre di Santa Dorotea
con sede in Vicenza.
Ora la scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” continua la sua vita allietata sempre dalle voci dei bambini, dal
chiacchierio delle mamme che s’incontrano, dai canti e dalle movimentate attività che sempre caratterizzano
l’ambiente educativo.
Il grande prato verde si ravviva ogni anno a primavera e si anima periodicamente di gruppi di bimbi,
d’assemblee di famiglia che amano trascorrere insieme qualche momento festivo o conclusivo dell’anno
scolastico.
Le insegnati religiose sono coadiuvate anche da personale laico ormai bene inserito nelle istituzioni e che ne
condivide il progetto educativo.
La scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” è stata ristrutturata, rinnovata e inaugurata nel 2008.

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L’edificio nuovo si presenta nuovo, bello, ampio e pieno di luce; con la capienza di accogliere 185 bambini i
quali corrono e si divertono negli spazi dell’ambiente.

                                         Struttura dell’edificio
L’edificio scolastico ha un accesso principale in Via Attilio Mori 13, dove si trova la residenza della
Comunità delle Suore Maestre di S. Dorotea, ed un’uscita secondaria in Via Valsesia, 12.
Nel vano d’entrata si aprono la portineria e l’ufficio amministrativo.
Attraverso un cortile si accede allo stabile della scuola dell’infanzia. Esso è su due piani e comprende:
Entrata con spogliatoio a più vani
Due sale da gioco con attrezzature da interno e giochi strutturati e non strutturati.
Una sala per la mensa in comune.
7 aule ampie e spaziose con arredamento adeguato e corridoi d’accesso.
Sala da riposo
Sala per attività psicomotoria
Sala riunioni
Un cortile con giochi da esterno.

Nell’atrio d’entrata, dove i genitori possono sostare in attesa dei bambini, è presente una bacheca
aggiornata con menù della mensa scolastica, calendario scolastico e avvisi.
Nel corridoio adiacente al salone sono a disposizione dei genitori i documenti della scuola: il PTOF,
il progetto educativo, le indicazioni nazionali e alcuni album fotografici degli anni passati.
L’accesso all’edificio e la sicurezza dei bambini sono garantiti dalle insegnanti e dal personale
ausiliario. La portineria offre, in particolare, un servizio d’accoglienza e congedo ed un controllo
selettivo delle persone che chiedono di entrare nella scuola.
L’ambiente scolastico, ristrutturato alla fine del 2008 risponde a tutte le norme igieniche e di sicurezza
secondo la legislazione vigente.1
Quotidianamente la pulizia dei locali è assicurata da personale incaricato a norma di contratto ed è
garantita da interventi straordinari periodici.
Per tutti i bambini regolarmente iscritti e per le persone autorizzate al servizio, viene effettuata
un’assicurazione.

1
    Allegato 1 (Ristrutturazione)
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Nell’anno 2001 il Ministero della Pubblica Istruzione ha riconosciuto la scuola dell’Infanzia “Casa
dei Bambini” scuola paritaria.2

                                 Ubicazione della scuola e contesto sociale
Mantova è una città storica, un piccolo scrigno di cultura e di arte grazie all’eredità lasciata dalla
famiglia dei Gonzaga. È una cittadina turistica, visitata da tante persone da tutta Italia e dal mondo
per le sue bellezze naturali e artistiche: è circondata da tre laghi, gli affluenti del Po che le fanno
corona, i quali la rendono bella, attraente, luogo di richiamo e di divertimento per gli appassionati
della pesca e per coloro che desiderano passare un po’ di tempo sereno viaggiando con le barche o
con la motonave.
Le insegnanti si impegnano con progetti affinché i bambini conoscano la città in cui vivono e la sua
storia.

Le famiglie dei bambini che frequentano la nostra scuola sono molto occupate nel lavoro di uffici,
banche, industrie e di conseguenza viene a ridursi il prezioso tempo da trascorrere con i figli
lasciandoli spesso ai nonni o alle scuole che offrono un tempo più prolungato per loro.
La nostra scuola offre la possibilità di un aiuto alle famiglie, offrendo un tempo prolungato fino alle
18, in modo che i bambini siano protetti e sorvegliati dallo stesso personale.

2
    Allegato 2 (La scuola paritaria)
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“La scuola dell’infanzia paritaria,
                                                     liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini
                                              dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto di educazione”.
                                                                                      (Indicazioni per il Curricolo).

CAP. 2. CARTA D’IDENTITÀ DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “CASA DEI
BAMBINI”

La scuola dell’infanzia “Casa dei Bambini” è una scuola di ispirazione cristiana. Attraverso la propria
azione la scuola concorre a formare negli alunni una originale sintesi tra cultura, fede, e vita. A tal
fine, oltre a promuovere una prima efficace formazione culturale, la scuola favorisce, attraverso
l'esperienza e la testimonianza, lo sviluppo delle virtù che caratterizzano il cristiano e si adopera per
creare al proprio interno un clima educativo atto a stimolare l'accoglienza dell'altro e la partecipazione
costruttiva.

                                        Identità carismatica
                         Cosa offriamo in più rispetto alla scuola statale?
L’impegno delle insegnanti e delle suore è quello di trasmettere ed elaborare insieme ai bambini i
valori cristiani. Centrale è la figura di Gesù ed il suo grande amore verso i bambini e le persone più
bisognose. I bambini sono visti come unici e come dono, da custodire e far crescere con cura.
Si cerca, inoltre, di coinvolgere e siglare con le famiglie un “patto educativo” perché entrambe le
istituzioni (scuola/famiglia) concorrono all’educazione dei bambini e delle bambine.

                                        Identità della scuola
La scuola dell’infanzia concorre all’educazione del bambino promuovendone le potenzialità di
relazione, di autonomia, di creatività e di apprendimento.
Le finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di elevata qualità, garantito dalla professionalità dei docenti e dal dialogo sociale ed
educativo con la comunità.
Alla luce delle finalità generali indicate da leggi, norme dello Stato italiano e del proprio progetto
educativo, la nostra scuola si impegna a creare le condizioni perché ogni bambino possa sviluppare
tutte le sue potenzialità e pone le basi perché ognuno possa realizzare il proprio progetto di vita.
Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.

                                                    10
Consolidare l’identità
                                                 Come?
I bambini a scuola vivono un clima di benessere e serenità in cui possono sperimentare tutte le
dimensioni del proprio io. Vengono rassicurati nei momenti di difficoltà, normali in questi primi atti
di socializzazione. Imparano a conoscersi nei loro pregi e difetti e a riconoscersi come persone uniche
ed irripetibili.
Sperimentano routine in cui si sentono rassicurati e che scandiscono la loro giornata, imparano a
vivere rispettando le regole del vivere comune.

                                       Sviluppo dell’autonomia
                                                 Come?
Quando il bambino entra nella scuola dell’infanzia esce per la prima volta per gran parte della giornata
dal contesto familiare e dal contesto di asilo nido in cui ancora è presente una dimensione “materna”.
Qui i bambini imparano il “fare da sé”, ossia ad avere fiducia nelle proprie capacità e a fidarsi degli
altri, a provare soddisfazione nel riuscire a fare da soli le cose più semplici come l’uso delle posate a
tavola e la gestione delle proprie cose, oppure l’uso dei servizi igienici, o ancora, mettere le scarpe
nel modo corretto e via via cose sempre più complesse.
Il bambino impara a chiedere aiuto e nell’ambiente protetto della scuola dell’infanzia sperimenta i
modi di esprimere insoddisfazione o frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie.

                                         Acquisire competenze
                                    Come? Attraverso quali strategie?
La scuola dell’infanzia è il posto ideale per giocare, muoversi, manipolare, curiosare, porre domande
e imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’osservazione e il confronto con i pari e con le
insegnanti.
Ogni momento della giornata è pensato affinché il bambino cresca nelle autonomie e apprenda nuove
competenze; il bambino impara ad ascoltare e comprendere narrazioni e discorsi, a rievocare azioni
ed esperienze, ad esprimersi attraverso laboratori grafico-pittorici e il linguaggio espressivo del corpo.
La maestra affianca i bambini in questo viaggio alla scoperta delle proprie potenzialità, per aiutarli
ad aumentare la consapevolezza di sé, la propria autostima e motivazione.
Alla proposta formativa si aggiunge la proposta di laboratori interni ed esterni all’istituto con figure
professionali di diversi settori.

                                                   11
Vivere la cittadinanza
                             I bambini di oggi sono gli adulti di domani
All’interno della scuola i bambini imparano a scoprire l’altro da sé ed escono sempre più dalla
dimensione egocentrica per dare importanza anche agli altri e ai loro bisogni. Importanti sono le
regole condivise, chiare, fondate sull’ascolto, il rispetto dell’altro.
Le insegnanti, inoltre, cercano di sensibilizzare i bambini a un comportamento responsabile rispetto
all’ambiente e alla natura attraverso uscite didattiche nel territorio (es. Parcobaleno, fattoria didattica)
e facendo la raccolta differenziata all’interno dell’istituto.
I nostri bambini saranno cittadini adulti in un futuro prossimo, per questo promuoviamo momenti di
incontro con volontari della protezione civile, i vigili del fuoco e la polizia municipale, per il rispetto
delle regole del vivere civile.

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CAP. 3. I CINQUE CAMPI DI ESPERIENZA: TRAGUARDI PER LO SVILUPPO
DELLE COMPETENZE E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi generali sopra descritti si declinano poi in maniera più particolareggiata in obiettivi
specifici, articolati in cinque aree come indicato dalle Nuove Indicazioni Nazionali per il Curricolo
della Scuola dell'infanzia e del Primo Ciclo d'istruzione - 2012.
Nella scuola dell'infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all'insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
L’organizzazione del curricolo per “campi di esperienza” consente di mettere al centro del progetto
educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Un fare e un agire,
sia individuale sia di gruppo, che permettono percorsi di esperienze da utilizzare per compiere
operazioni fondamentali quali: classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare
l'ambiente con cui è in rapporto. Si deve tenere presente che ogni campo d’esperienza riflette una
disciplina della scuola primaria; si devono, pertanto, scegliere i traguardi e fare in base a quelli la
programmazione. Se si arriva a un certo traguardo, si usa una certa metodologia perciò è necessario
fare una riflessione sul metodo utilizzato.
I cinque “campi di esperienza”, denominati IL SE’ E L’ALTRO - IL CORPO E IL MOVIMENTO -
IMMAGINI, SUONI E COLORI - I DISCORSI E LE PAROLE - LA CONOSCENZA DEL
MONDO, sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e
quella successiva nella scuola di base; sono opportunità di riflessione e di dialogo attraverso i quali i
bambini vengono progressivamente introdotti nei sistemi simbolici culturali.
Attenzione all’inclusione: i programmi devono essere personalizzati e si deve lavorare per
competenze; si partirà, quindi, dall’ascolto delle conoscenze del bambino per costruirne di nuove
attraverso la scoperta e la meraviglia.

                        1. Campo di esperienza “IL SE’ E L’ALTRO”
Al termine della scuola dell’infanzia il bambino saprà relazionarsi con gli altri in modo educato,
confrontandosi e argomentando il proprio punto di vista con modi adeguati verso i pari e gli adulti.
Sa riconoscere le proprie emozioni, ha imparato a nominarle e gestirle.
Sa di essere un bambino con una propria storia famigliare, inserito in un contesto di tradizioni e
comunità.

                                                   13
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere
insieme.
Ha appreso le nozioni temporali di passato presente e futuro. È autonomo nella gestione di se e degli
spazi che condivide con i propri coetanei.
Conosce le regole di convivenza.

                2. Campo di esperienza “IL CORPO E IL MOVIMENTO”

Il campo di esperienza “il corpo e il movimento” fissa i seguenti traguardi di sviluppo delle
competenze: il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione
della giornata a scuola.

                3. Campo di esperienza “IMMAGINI, SUONI E COLORI”
All’interno della scuola il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie
possibilità che il linguaggio del corpo consente.
                                             Docenti specializzati sono coinvolti nella scoperta delle
                                               capacità creative dei bambini e li guidano anche con
                                               materiali che permettono di valorizzare la loro creatività.
                                               Per esempio:
                                                         Laboratorio di lettura animata: il bambino ascolta
                                               storie, conosce nuovi mondi e impara a raccontare
                                                         Laboratorio di teatro: il bambino impara a
                                               mettersi in gioco e vincere la timidezza; conosce un
                                               nuovo modo di comunicare
                                                         Visite guidate nei musei: imparano sensibilità per
        la fruizione di opere d’arte.

                   4. Campo di esperienza “I DISCORSI E LE PAROLE”
Durante i tre anni di scuola dell’infanzia il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il
proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi su significati.

                                                    14
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, scopre la presenza di lingue diverse dalla propria.

               5. Campo di esperienza “LA CONOSCENZA DEL MONDO”

Nella scuola dell’infanzia il bambino scopre la bellezza del creato, imparando ad apprezzarla, ma
anche classificarla, raggrupparla, a fare confronti.
Ha familiarità sia con le strategie del contare, del misurare, del pesare quantità individuando anche
posizioni di oggetti e persone nello spazio.

     Profilo delle competenze del bambino da raggiungere al termine del triennio
Al termine del percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che ogni
bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze di base che strutturano la sua crescita personale:
➢ Conosce e gestisce le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati
d'animo propri e altrui, sviluppa un'intelligenza “empatica”.
➢ Consolida la propria autostima, diventa progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei
propri limiti, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.
➢ Sviluppa la curiosità e la voglia di sperimentare, interagisce con le cose e le persone
percependone le reazioni e i cambiamenti.
➢ Condivide esperienze e giochi, usa strutture e risorse comuni, gestisce gradualmente i conflitti e
le regole del comportamento nei contesti “privati” e “pubblici”.
➢ Sviluppa l'attitudine a porre domande, cogliere diversi punti di vista, riflettere, negoziare
significati.
➢ Racconta narra e descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con pluralità
di linguaggi, utilizza la lingua italiana con sempre maggiore proprietà.
➢ Padroneggia abilità di tipo logico, si orienta in relazione a coordinate spazio - temporali nel
mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media e delle tecnologie.
➢ Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni
a situazioni problematiche di vita quotidiana.
➢ E' attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei
progressi realizzati e li documenta.
➢ Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture,
lingue ed esperienze.

                                                   15
16
CAP. 4. CURRICULUM

Ogni anno le insegnanti con la coordinatrice stendono il cammino della proposta formativa con i
bambini tenendo presente uno sfondo integratore che li accompagna in tutto il percorso triennale.

                                   L’ambiente di apprendimento
Il curricolo della scuola dell’infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche
che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti
di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di
apprendimento.
I bambini apprendono attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte,
il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.
Nella relazione educativa, gli insegnanti svolgono una funzione di mediazione e di facilitazione e, nel
fare propria la ricerca dei bambini, li aiutano a pensare e a riflettere meglio, sollecitandoli a osservare,
descrivere, narrare, fare ipotesi, dare e chiedere spiegazioni in contesti cooperativi e di confronto
diffuso.
L’organizzazione degli spazi e dei tempi diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente
educativo e pertanto deve essere oggetto di esplicita progettazione e verifica. In particolare:
        – Lo spazio dovrà essere accogliente, caldo, ben curato, orientato dal gusto estetico,
            espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna insegnante. Lo spazio
            parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione,
            di intimità e di socialità, attraverso l’ambientazione fisica, la scelta di arredamenti e
            oggetti volti a creare un luogo funzionale e invitante;
        – Anche il tempo disteso consente al bambino di vivere con serenità la propria giornata, di
            giocare, esplorare, parlare, capire, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e
            nelle quali si esercita. Le stesse routine: l’ingresso, il pasto, la cura del corpo e
            dell’ambiente, il riposo svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e
            si offrono come base sicura per nuove esperienze e sollecitazioni.

                                                    17
CAP. 5. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (I.R.C.)

L’Insegnamento della Religione Cattolica (I.R.C.) è occasione di sviluppo integrale della personalità
dei bambini, perché apre alla dimensione religiosa, promuove la riflessione sul patrimonio di esperienze
di ciascuno e contribuisce a rispondere al bisogno di significato.
La Nuova Intesa sull’Insegnamento della Religione Cattolica nelle scuole pubbliche (statali e
paritarie) è stata firmata da CEI e MIUR il 28 giugno 2012 ed emanata con il DPR 175 del 20.8.2012,
accompagnata dalla Nota del 6.11.2012 recante norme per l’esecuzione dell’Intesa.
L’I.R.C. è parte integrante del nostro Progetto Educativo secondo il dettato della L.62/2000 e deve essere
accettato da chi sceglie di iscrivere i propri figli nella nostra scuola dell'infanzia paritaria, inteso come
momento culturale alla portata di tutti i bambini della sezione.
L’I.R.C. concorre alle esigenze sollecitate dai mutamenti della società sempre più multietnica e multi religiosa
e va ricordato, ancora una volta, che stiamo parlando di qualcosa che riguarda l’essenziale della nostra proposta
educativa, propria ed identitaria delle scuole dell’infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana.
Nella scuola, che nel tempo è andata gradualmente cambiando, sollecitata dalle trasformazioni di nuovi modelli
culturali, si è sviluppato un costante impegno per rendere l’I.R.C. sempre più efficace e adeguato.

                 Dimensione religiosa – educativa dell’insegnamento I.R.C.
“La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo,
morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini» (L. 53/03, art. 2e); essa fa parte del “sistema
educativo di istruzione e formazione”, il quale prevede per i suoi principi i criteri direttivi, anche “il
conseguimento di una formazione spirituale e morale” (art. 2b).
La nostra Scuola dell’infanzia per “concorrere all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle
bambine” tiene presente e cura anche la dimensione religiosa dello sviluppo del bambino, in quanto
è una scuola di ispirazione cristiana, nella quale il Progetto Educativo sta alla base della proposta
educativa che si ispira al Vangelo di Gesù e quindi è ancorata ad una precisa visione della vita e della
persona, tutte le esperienze sono orientate a cogliere i “segni” della presenza e bontà di Gesù.
Le scuole dell'Infanzia cattoliche o di ispirazione cristiana paritarie come la nostra hanno la loro
ragione d'essere nel fatto che sono nate con lo scopo di offrire una proposta educativa originale e
specifica, rispetto alla proposta offerta da altri tipi di scuole dell'infanzia, come possono essere ad
esempio le scuole dell'infanzia statali.
L'identità cattolica emergere chiaramente:
o nello Statuto della scuola, nel suo Progetto Educativo (PE), nel POF;
o nella proposta culturale;
o nella testimonianza personale di tutta la Comunità Educante.

                                                        18
Questa identità viene condivisa con i Genitori che scelgono una scuola di ispirazione cristiana.
Per la stesura del progetto di Insegnamento della Religione Cattolica, si richiamano il documento del
decennio 2010-2020 della C.E.I. "Educare alla Vita Buona del Vangelo" e l'INTESA tra STATO
ITALIANO e C.E.I. della Chiesa Cattolica del giugno 2012 ed al (D.P.R. 11 febbraio 2010 pubblicato
sulla G.U. del 07.05.2010 n. 105):
Tre sono gli O.S.A.3 della Religione Cattolica predisposti come guida ai “livelli essenziali di
prestazioni”, per un I.R.C. ben inserito nella Scuola dell’Infanzia:

       1. Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di
Dio Creatore.
       2. Scoprire la persona di Gesù di Nazareth come viene presentata dai Vangeli e come viene
           celebrata nelle feste cristiane.
       3. Vivere nella Chiesa come nuovo popolo di Dio, che siamo noi cristiani battezzati in cammino
           verso la patria celeste.

            Drammatizzazione dell’ultima cena fatta durante l’assemblea del mattino

3
    O.S.A.= obiettivi specifici di apprendimento
                                                    19
CAP. 6. ORGANIZZAZIONE

                                                                                                  Il tempo scuola,
                                                                  cadenzato da routine e da attività di vario tipo,
                                                                      è opportunità per lo sviluppo dell’identità,
                                                            dell’autonomia, delle competenze, della cittadinanza.

                                     Orari e note organizzative
L’attività educativo – didattica si svolge dal lunedì al venerdì, sono esclusi i sabati e tutte le festività
civili e religiose previste dal calendario regionale a cui la scuola si attiene.
L’orario della giornata è il seguente:
Entrata: dalle ore 7.30 alle 9.00
Uscita: dalle ore 15.45 alle 16.00

Chi desidera ritirare il bambino dopo il pranzo, lo può fare dalle ore 12.15 alle 13.00 e non oltre per
non disturbare il riposo degli altri bambini.
Per i genitori che ne fanno espressamente richiesta, per motivi di lavoro, si attua un prolungamento
fino alle 18:00.
Le persone che accompagnano a scuola il bambino sono tenute a consegnarlo alle insegnanti e non
lasciarlo sulla porta d’entrata; nel qual caso la scuola si declina da ogni responsabilità.
Per altre assenze si prega di avvisare l’insegnante. Le uscite e le entrate fuori orario sono permesse
solo su richiesta dei genitori. A tutti si richiede il rispetto dell’orario.
Ad ogni famiglia, all’inizio dell’anno, è consegnato il calendario scolastico in cui sono indicate le
festività previste ed i periodi di vacanza. Tale calendario si attiene al calendario scolastico regionale
stabilito per l’anno scolastico in corso.
(Per maggiori informazioni vedi tabella in seguito “La giornata del bambino”)

                                                    20
La giornata scolastica

7.15 – 8.30: La scuola si rende disponibile, per chi ne ha necessità, ad accogliere anticipatamente i
bambini.
8.00 – 9.00: ENTRATA
9.15 – 10.00: Attività di vita pratica
10.00 – 11.00: Attività di sezione
11.00 – 11.15: Servizi
11.15 – 12.00: Pranzo
12.15 – 13.00: Prima uscita
13.00 – 15.15: Riposo / Attività pomeridiane
15.15 – 15.45: Merendino / Gioco libero
15.45 – 16.00: SECONDA USCITA

Oltre le 16.00: servizio d’orario prolungato per chi ne ha fatto specifica richiesta.

Ai genitori è richiesto un atteggiamento di collaborazione nel rispetto degli orari per un migliore
funzionamento della scuola.
N.B.:
9.15: E’ l’inizio della giornata scolastica. Ed è per permettere un’accoglienza serena dei bambini ed
un tranquillo avvio delle attività scolastiche, che si chiede il rispetto dell’orario d’entrata.

ALL’ATTO D’ISCRIZIONE:
Si compila la scheda dell’autocertificazione precisando soprattutto la residenza, il numero telefonico della
famiglia, della sede di lavoro dei genitori, nonché il numero telefonico di altri familiari per consentire un rapido
e sicuro riferimento in caso di necessità.
La scuola non si propone scopi di lucro: il contributo all’atto della conferma e quello mensile sono stabiliti di
anno in anno, tenuto conto dei costi di gestione: i versamenti si fanno nei primi 10 – 12 giorni d’ogni mese.

                                                L’accoglienza
L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce l’inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino in
un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare e nel
quale si attiva quindi una nuova percezione dell’io.
L’accoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, facilita il processo di
“separazione” dall’adulto, particolarmente delicato per i più piccoli, consolida il processo di

                                                        21
“distanziamento”, che è condizione indispensabile e preliminare per l’avvio del processo di
socializzazione.
Il periodo dedicato all’accoglienza e all’inserimento non scandisce solo l’inizio dell’anno scolastico,
ma costituisce l’essenza dell’esperienza educativa delle relazioni, il presupposto di tutto il cammino
scolastico.
L’accoglienza per i bambini nuovi frequentanti prevede un inserimento graduale:
- alcuni giorni (6) con orario 8:30 – 11:00 per abituare il bambino al nuovo mondo della comunità
scuola
- la settimana successiva tutti i bambini restano a pranzo e, per chi lo richiede, inizia la frequenza
piena fino alle 16:00 proponendo il momento del riposo nel primo pomeriggio per tutti i bambini
piccoli.
La scuola accoglie tutti per valorizzare le abilità di ognuno nella consapevolezza che ogni bambino è
portatore della sua storia e deve trovare nella scuola capacità di ascolto e di proposta.
Particolare attenzione viene data ai bambini diversamente abili. La scuola tiene presente il bisogno
del bambino diversamente abile organizzando una corretta assistenza, ma, soprattutto, guardando ai
suoi diritti:
❖    il diritto ad essere accolto, valorizzato, amato;
❖    il diritto a vivere in modo diverso gli stessi diritti di tutti gli altri bambini;
❖    il diritto ad essere messo in condizione di dare il meglio di se stesso;
❖    il diritto a trovare risposte ai suoi bisogni educativi speciali;
❖    il diritto ad sentirsi uguale e diverso.
Per questo accanto alle attività in sezione, si prevedono attività sia nel piccolo gruppo, sia individuali
con il sostegno dell’insegnante di sezione e dell’assistente educatore per offrire proposte
personalizzate e individualizzate sulla base degli effettivi bisogni educativi.
Per ciascun bambino diversamente abile la scuola deve avere la diagnosi clinica e funzionale e il
verbale di accertamento dell’ASL.
Particolare importanza viene data alla collaborazione con la famiglia e con gli specialisti che seguono
il bambino; la collaborazione è la condizione per interventi educativi non solo coordinati, ma
proiettati oltre la scuola e il tempo scolastico.

Apertura interculturale

La nostra scuola accoglie anche i bambini che provengono da altre Nazioni e assume con loro delle
strategie interculturali che aprano al dialogo mettendo al centro la persona e valorizzando la storia di

                                                      22
ognuno per costruire una storia comune di cui ogni bambino è una parola importante. La diversità di
ognuno diventa, allora, risorsa e ricchezza per tutti.
La priorità degli interventi didattici, accanto all’accoglienza e alla socializzazione, sarà centrata sulla
conoscenza della lingua italiana per permettere la relazione e la partecipazione alle attività specifiche
svolte in sezione.

                                               Organico
L’ORGANICO ATTUALE, ANNO 2015 -2016 E’ COSI’ COSTITUITO
1°. Gestore
La coordinatrice
Otto insegnanti
Due collaboratrice
Due portinaie
Quattro personale ATA
Un giardiniere

TUTTO IL PERSONALE E’ IN POSSESSO DI TITOLO DI STUDIO

PER L’ANNO SCOLASTICO 2018 – 2019 I BAMBINI ISCRITTI SONO 170, DIVISI IN 07 SEZIONI

1 SEZIONE                    INSEGNANTE: Baraldi Cristina
2 SEZIONE                    INSEGNANTE: Zilio Monica
3 SEZIONE                    INSEGNANTE: Borella Valentina
4 SEZIONE                    INSEGNANTE: Perobelli Rosa
5 SEZIONE                    INSEGNANTE: Piccardi Cinzia
6 SEZIONE                    INSEGNANTE: Gavioli Jessica
7 SEZIONE                    INSEGNANTE: Novanta Francesca
8 COORDINATRICE              INSEGNANTE: Cogo Giulietta
9 JOLLY                      INSEGNANTE: Mazzon Gabriella e
                                              Bresolin Anna
10 SOSTEGNO                  INSEGNANTE: Tedoldi Elisa
                             INSEGNANTE: Tamalio Ambra

                                                    23
Ristorazione

Dall’anno scolastico 2007 – 08 abbiamo la ristorazione esterna. La ditta che prepara i cibi secondo il menù
dettato dell’ASL è la Sodexo: Centro Cottura: Strada Acque Alte, 9- Castelletto Borgo, Mantova.

                                          Aspetti gestionali
I genitori a gennaio versano la quota di iscrizione e frequenza al gestore della scuola che è di proprietà
dell’ISTITUTO SUORE MAESTRE DI SANTA DOROTEA FIGLIE DEI SACRI CUORI di
VICENZA e la scuola porta il nome di Scuola dell’Infanzia “Casa dei Bambini” via Attilio Mori 13.
L’indirizzo di posta elettronica è casadeibambinimn@gmail.com , telefono: 0376325446, fax:
0376289675.
Nell'atto d'iscrizione si compila una scheda con i dati richiesti…firmando la propria responsabilità e
accettazione. (privacy) e versando una quota d’iscrizione per l'assicurazione del bambino, materiale
didattico, carta igienica, sapone ecc ) L'ISCRIZIONE VIENE RIFATTA OGNI ANNO NEL MESE
DI GENNAIO.
La scuola non si propone scopo di lucro.
Il contributo mensile è stabilito di anno in anno.

RETTE SCOLASTICHE
Per la frequenza la quota mensile è di EURO 175,00 (comprende pranzo e riscaldamento).
Per coloro che richiedono il prolungamento di orario la quota aumenta di EURO 30,00 al mese.

REGOLAMENTO PER TUTTI
Quando il bambino rimane a casa tutto il mese, alla famiglia si richiede la quota mensile per intero,
anche per il mese di GIUGNO (le eccezioni saranno trattate individualmente dal gestore) per
sostenere le spese di gestione della scuola e del personale.

SI CHIEDE PER FAVORE LA PUNTUALITA' NEL VERSARE LA QUOTA MENSILE ENTRO
I PRIMI 10 GIORNI DI OGNI MESE TRAMITE BONIFICO BANCARIO

COORDINATE BANCARIE

IBAN: IT 15 P 02008 11827 000105745299
                                                     24
CAP. 7. ORGANI COLLEGIALI DI PARTECIPAZIONE

                          Una scuola inclusiva che accoglie e valorizza
La nostra scuola:
    ➢ È una scuola inclusiva cioè capace di vera accoglienza dove si impara a vivere con le
        differenze e le diversità, perché il rispetto, la partecipazione e la convivenza non sono solo
        parole ma essenza stessa della nostra scuola.
    ➢ Accoglie le diversità come una ricchezza, per valorizzare e promuovere l’identità personale e
        culturale di ciascuno.

                                            Scuola-Famiglia
Nella scuola dell’infanzia più che in qualsiasi grado di scuola risulta necessaria e irrinunciabile:
• la condivisione della proposta educativa;
• la collaborazione e cooperazione con la famiglia.
Sono queste le condizioni essenziali per sviluppare le potenzialità di ogni bambino.
Collaborare e cooperare comporta:
▪   condividere le finalità;
▪   dividere i compiti senza creare separazione tra le due agenzie;
▪   assumersi le proprie responsabilità.
La famiglia è la sede primaria dell’educazione dei propri figli, è l’ambiente dove il bambino impara
a vivere e a stare di fronte alla realtà.
All’ingresso nella scuola dell’infanzia ogni bambino porta una sua storia personale che gli consente
di possedere un patrimonio di conoscenze e atteggiamenti. Risulta fondamentale costruire una
continuità educativa e un’alleanza con la famiglia, condividendo le finalità ed il progetto educativo e
al tempo stesso, attuare e valorizzare la divisione dei compiti senza creare separazioni, ma vivendo
la corresponsabilità educativa.
Per la crescita di ogni singolo bambino e per la buona riuscita del progetto educativo la nostra scuola
offre e chiede collaborazione con la famiglia e promuove incontri atti a facilitare la conoscenza
reciproca.

                                                   25
Progetto continuità

Le insegnanti della scuola dell’infanzia si impegnano ad accompagnare i bambini nel passaggio alla
scuola primaria. Per questo vengono organizzati incontri in collaborazione con i docenti della scuola
primaria che insieme agli alunni dell’ultimo anno accompagnano i bambini a conoscere i locali della
scuola, operando un vero e proprio “passaggio di testimone”.
Nei prossimi anni intendiamo iniziare questo percorso anche con gli asili nido, dato che sempre più
bambini li frequentano.

Open day

Le iscrizioni per i bambini nuovi vengono aperte a gennaio, in quella occasione i genitori visitano la
scuola e ricevono le principali informazioni. Vengono stabiliti e comunicati sul sito internet e
attraverso volantini due giorni (tendenzialmente uno a dicembre e uno a gennaio) in cui tutto il
personale è a scuola per incontrare i genitori interessati all’iscrizione. Una volta ricevute le iscrizioni
ufficiali, a maggio/giugno viene fatto un incontro nel quale viene presentato il progetto educativo
della scuola e l’organizzazione per l’inserimento dei bambini a settembre.

Incontri con i genitori

    a. Incontro con i genitori (assemblea)
       All’inizio dell’anno scolastico la coordinatrice con le insegnanti promuove un incontro a
       livello generale con i genitori per presentare la proposta formativa e l’organizzazione della
       scuola.
    b. Incontro di sezione
       Durante l’anno scolastico, a febbraio/marzo le insegnanti incontrano i genitori della propria
       sezione per presentare, verificare e informare i genitori del lavoro didattico proposto e attuato
       con i bambini.
    c. Incontri formativi per i genitori
       La scuola durante l’anno propone incontri con i genitori per il confronto e lo scambio in merito
       a tematiche educative con la presenza di esperti su temi inerenti alla proposta formativa
       dell’anno in corso.
    d. Colloqui individuali
       Oltre al primo colloquio di conoscenza del bambino, durante l’anno scolastico le docenti
       insieme ai genitori riflettono e si confrontano sulla crescita del bambino a scuola e individuano
       attenzioni e strategie educative atte a promuovere lo sviluppo del bambino. Le docenti si

                                                    26
mettono a disposizione per i colloqui soprattutto durante l’ultimo anno in vista del passaggio
alla scuola primaria.

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CAP. 8. VALUTAZIONE E VERIFICA

L’osservazione quotidiana, la documentazione, il confronto e la narrazione consentono di descrivere
l’esperienza scolastica mettendo in evidenza i processi che hanno portato il bambino alla maturazione
delle competenze e i traguardi raggiunti in riferimento alle finalità. Le docenti valutano il percorso
formativo/educativo dei singoli alunni in tre fasi:
    INIZIALE: riguarda l’accertamento delle capacità in possesso del bambino al momento del suo
ingresso a scuola
    INTERMEDIA mirata a eventuali interventi personalizzati sul bambino e sul gruppo classe
    FINALE riguarda gli esiti formativi dell’esperienza educativa.

La documentazione della programmazione

La nostra documentazione rappresenta una traccia, una memoria di eventi considerati significativi, di
stili educativi, di scelte effettuate con attenzione che si intende controllare.
Essa assume pieno significato quando serve a rievocare, riesaminare, ricostruire e socializzare; serve
soprattutto a sé stessi per ripensare a ciò che è stato fatto, ma serve anche agli altri per socializzare le
esperienze.
I mezzi utilizzati per documentare sono:
➢ Fascicoli che illustrano le attività realizzate in un laboratorio e descrivono le attività del percorso
didattico;
➢ La sequenza fotografica;
➢ La registrazione di conversazioni e o discussioni;
➢    I cartelloni esposti;
➢ Libro schede individuale: serve per la verifica concreta delle competenze acquisite dal bambino.

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SINTESI DEL NOSTRO P.T.O.F.

Il P.T.O.F. individua                     ✓ Consolidare l’identità
L’IDENTITA’              EDUCATIVA        ✓ Acquisire l’autonomia

della scuola                              ✓ Sviluppare le competenze
                                          ✓ Vivere il senso della cittadinanza

 Il P.T.O.F. presenta la                  5 Campi di esperienza:
 PROPOSTA FORMATIVA                       1. Il sé e l’altro
                                          2. Il corpo e il movimento
 e IL PROFILO DELLE
                                          3. Immagini, suoni e colori
 COMPETENZE DA
                                          4. I discorsi e le parole
 RAGGIUNGERE AL TERMINE
                                          5. La conoscenza del mondo
 DEL TRIENNIO                                  ❖ Insegnamento I.R.C.
                                          6.

                                          -    Persone che vivono la scuola
 Il P.T.O.F. descrive                     -    Accoglienza (modalità/tempi)
 LO STILE EDUCATIVO                       -    Progettazione       dell’ambiente       di

 della scuola                                  apprendimento
                                          -    Modalità di osservazione e valutazione
                                          -    Accogliere e valorizzare le diversità

                                          ▪    Orari e giornata scolastica
                                          ▪    Organico
 Il P.T.O.F. definisce                    ▪    Alleanza scuola-famiglia
 L’ORGANIZZAZIONE                         ▪    Attività      (giochi,   feste,     uscite
 della scuola                                  didattiche)
                                          ▪    Gestone della scuola

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