Piano Triennale dell'Offerta Formativa - PTOF 2015/2018

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Piano Triennale dell'Offerta Formativa - PTOF 2015/2018
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
                                         PTOF 2015/2018

“Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, rivedibile annualmente, è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia”.
(cfr D.P.R. n. 275/1999, modificato dalla Legge n. 107 del 13 luglio 2015, art.14)

                           Scuola Materna “Umberto I” – Corso Matteotti, 48 – Torino- Tel. 011.54.45.32

                                                  email: umbertoprimoto@libero.it
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Premessa
I cambiamenti in atto nella società e nella scuola costituiscono opportunità di miglioramento, che vogliamo
valorizzare per ridefinire la nostra identità di scuola - e di scuola di ispirazione cristiana – e per continuare a immettere
nel nostro agire solide e profonde motivazioni.

Rispondiamo alle attuali istanze di istruzione e di educazione con lo sguardo sia rivolto al passato, per assumerne i
valori culturali, pedagogici e cristiani, che hanno mantenuto viva nel tempo questa antica scuola, sia al presente, per
rilanciare, in modo ancora inedito, valori perenni.

Cenni storici
Nel 1882 Re Umberto dona alla zona, allora priva di istituti di assistenza e di beneficienza, la possibilità di adibirne
uno a tale scopo.

Inizia così la storia di questa nostra scuola: all’origine un dono!

Nel 1899, per iniziativa del “Circolo Piazza d’Armi” e di benemeriti Soci, l’Istituto di pubblica assistenza e
beneficienza diventa Ente. L’Opera Pia viene eretta in Ente Morale con Decreto Regio in data 05.07.1900.

I primi passi sono sostenuti da solidarietà e da spirito di cooperazione, funzionali a un bene civico, morale e
religioso.

Nel 1941 un incendio ha distrutto l’archivio e, con esso, ogni documento attestante la storia della nostra scuola. Ma se
la documentazione è andata persa, lo spirito che animava l’Istituto ha attraversato le fiamme e il tempo ed è giunto fino
ai nostri giorni, intriso di squisita carità evangelica, attraverso il lavoro e la dedizione delle Suore del Cottolengo e delle
Suore Francescane Angeline, di molte insegnanti, di altrettanti amministratori, desiderosi di operare il bene.

La carità evangelica si è contestualizzata, ha intessuto legami, è diventata storia educativa.
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Il 24.10.1994, con provvedimento n. 197-39541, ai sensi delle L.L.R.R. 19.03.1991, n.10 e n.11, la Giunta della
Regione Piemonte delibera il riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato dell’Ente e ne approva lo
Statuto.

In data 05.01.1995, a seguito della predetta Delibera, l’Ente “Scuola Materna Umberto I”, con sede in Torino, Corso
Matteotti, 48 è iscritto al n. 1321 nel Registro delle Persone Giuridiche, istituito presso la Cancelleria del Tribunale di
Torino. L’Ente non ha scopo di lucro.

Con Decreto n. 488/3734 del 28.02.2001, ai sensi della Legge 10 Marzo 2000, n. 62, il Ministero della Pubblica
Istruzione, riconosce paritaria la Scuola Materna “Umberto I”, a decorrere dall’anno scolastico 2000/2001.

La scuola aderisce alla FISM, la Federazione Italiana delle Scuole Materne, che ha come scopo quello di associare le
scuole dell’infanzia cattoliche e/o di ispirazione cristiana perché sul territorio in cui operano insieme ad altre, siano
eloquenti segni di valori cristiani nonché di libertà di scelta educativa da parte delle famiglie.

Inoltre, grazie a una serie di costruttivi incontri tra la Delegazione FISM di Torino e il Comune, la scuola è
convenzionata. Tra le scuole FISM e il Comune di Torino, infatti, è in atto una convenzione in cui si stabiliscono
reciproci rapporti di collaborazione affinché il servizio scolastico sul territorio risulti sempre meglio coordinato.

L’Ente è retto da un Consiglio di Amministrazione composto da nove membri, di cui otto vengono nominati
dall’Assemblea dei Soci e uno, nella persona del Parroco pro – tempore della Parrocchia dei Santi Angeli Custodi, è di
diritto.

Oggi possiamo dire di avere tutto il tempo per crescere e la cura per farlo bene.
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Il contesto culturale e socio economico della zona “Centro” oggi
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SEZIONE PRIMA
                                    Progetto Educativo d’Istituto (PEI)

    1. La Scuola dell’Infanzia “Umberto I”

La Scuola dell’Infanzia “Umberto I” si rivolge a tutte le bambine e a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età residenti nel
Comune di Torino ed eventualmente anche in zone limitrofe, per rispondere al loro diritto di educazione e di cura, in
coerenza con i principi di pluralismo culturale e istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella
Convenzione sui diritti dell’infanzia e nei documenti dell’Unione Europea.

Suo primario impegno è quello di promuovere, nei bambini, in ottemperanza alle vigenti leggi dedicate all’istruzione e
alla formazione, lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza attiva.

Essa intende inoltre intraprendere e realizzare con ciascuna famiglia significative alleanze educative, necessarie sia al
benessere e all’armoniosa crescita di ogni bambino, sia alla serena, trasparente e proficua collaborazione.

    2. La Scuola dell’Infanzia “Umberto I” , scuola di ispirazione cristiana

La Scuola dell’Infanzia “Umberto I” è scuola di ispirazione cristiana perché in essa i principi evangelici vengono
assunti da ogni componente scolastica come esplicite e condivise norme di riferimento, come motivazioni interiori e
come mete educative.

Proprio perché tale, la scuola garantisce all’utenza:

        Un progetto educativo fondato sul valore sommo della persona umana, fatta da Dio “ a sua immagine e
         somiglianza” e per la quale il Padre non ha esitato a donare Gesù, suo Figlio;
        Una comunità professionale educante “alternativa”, capace di porsi a servizio di un progetto integrato, che
         favorisca la crescita di ogni bambino “ in età, sapienza e grazia”;
        Un ambiente scolastico di apprendimento sereno e stimolante, permeato di spirito di accoglienza e di cura,
         dove ogni bambino è accolto e curato nella consapevolezza che ogni cosa fatta a uno solo di “questi miei
         fratelli più piccoli, è fatta a Me”.

Perché l’”Umberto I” è scuola di ispirazione cristiana, incarna nella sua stessa identità e organizzazione, nella sua
struttura, nei suoi spazi e, soprattutto nelle persone che la gestiscono e la rendono funzionale allo scopo, il volto umano
e buono della Chiesa, che accoglie ogni persona mostrandole percorsi di libertà, di verità, di bellezza e di bontà.

    3. Criteri ispiratori dell’offerta formativa

La Scuola dell’Infanzia Paritaria “Umberto I”, nei suoi organismi di gestione e di coordinamento educativo - didattico,
precisa alcuni criteri, da intendersi sia come valori – cardine si cui fondare l’etica del servizio scolastico, sia come
principi di giudizio in base ai quali valutare il servizio stesso.

La centralità della persona, di ogni persona in generale e di ogni bambino in particolare, è il criterio etico fondante il
servizio scolastico.

L’accoglienza è il criterio pedagogico che anima la didattica; è apertura all’altro e luogo privilegiato di incontro;
l’accoglienza sperimentata e offerta genera fiducia, stima, rispetto; promuove crescita globale e positive relazioni. Ogni
bambino è accolto e valorizzato nella sua unicità, considerato nei suoi fondamentali bisogni di cura, di relazione, di
alfabetizzazione a più livelli.
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La collegialità è criterio in base al quale il personale scolastico collabora responsabilmente per raggiungere uno scopo
comune, realizzando un modello di scuola che corrisponde alla specifica natura dell’Umberto I: essere scuola e scuola
di ispirazione cristiana. La collegialità è agita quando compiti e responsabilità nascono da una progettazione comune;
quando competenze e risorse sono valorizzate e messe in circolazione; quando la libertà di insegnamento viene vissuta
come disponibilità a operare scelte all’interno di un progetto realizzato insieme e condiviso.

                                                  Indirizzi Generali
    1. Priorità strategiche a livello educativo – didattico

Tutta la comunità scolastica, mediante ruoli e funzioni proprie, predispone per i bambini l’ambiente di
apprendimento, inteso sia come attenta organizzazione di attività didattiche da realizzare in vari spazi e contesti, sia
come equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove la stessa vita di “routine” svolge
una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offre come base sicura per nuove esperienze.

L’organizzazione degli spazi e dei tempi è elemento di qualità pedagogica; lo spazio deve essere caldo, bello,
accogliente, pulito, ben curato e il tempo disteso, così da consentire al bambino di giocare, parlare, capire, vivere in
serenità la propria giornata scolastica.

Il rispetto e il corretto uso della struttura, delle infrastrutture, degli arredi e del materiale, devono dire la cura e l’amore
per la casa comune.

La predisposizione dell’ambiente di apprendimento, l’organizzazione dei tempi e degli spazi, l’uso della struttura, delle
infrastrutture e del materiale sono oggetto di esplicita progettazione, verifica, valutazione.

La progettazione didattica rappresenta l’azione culturalmente più impegnativa che la comunità scolastica è
chiamata a realizzare. Tutte le insegnanti, singolarmente e collegialmente, interpretano didatticamente le richieste delle
Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia, le attese delle famiglie e della comunità locale e
soprattutto le esigenze di crescita dei bambini.

La pratica della documentazione viene intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione negli
adulti e nei bambini. Essa contribuisce a rendere visibili le modalità e i percorsi di formazione; consente di apprezzare i
progressi dell’apprendimento individuale e i percorsi di gruppo.

L’attività della valutazione risponde a una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e
documenta i percorsi di crescita; evita di classificare e di giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata a
esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità.

L’auto – valutazione è pratica necessaria al mantenimento e al miglioramento della qualità del servizio scolastico; è
analisi puntuale del processo educativo – didattico e di ogni altro ad esso attinente o necessario.

Importanti principi metodologici che la comunità professionale applica alla didattica sono:
valorizzare l’esperienza e le conoscenze dei bambini;
attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità;
favorire l’esplorazione e la scoperta;
incoraggiare l’apprendimento collaborativo;
promuovere consapevolezza del proprio modo di apprendere;
realizzare attività in forma di laboratorio.
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2. Priorità sulle scelte di gestione delle risorse (umane, strumentali, strutturali)
    e di amministrazione

I principali criteri di gestione sono:
 la trasparenza;
 l’ottimizzazione integrata delle risorse;
 la soddisfazione dell’utenza e il raggiungimento degli obbiettivi educativo- didattici;
 il benessere di tutto il personale scolastico;
la formazione continua del personale in servizio.

Ogni risorsa umana, finanziaria e strutturale, viene gestita in funzione della erogazione del principale processo in
atto, che è quello di garantire all’utenza un servizio scolastico di eccellenza.
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SEZIONE SECONDA

                                           Progettazione curricolare

    1. Finalità della Scuola dell’Infanzia

La scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della
competenza e della cittadinanza.

Consolidare l’identità significa vivere serenamente la propria corporeità, stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente
sociale allargato, imparare a conoscersi e a essere riconosciuti come persona unica e irrepetibile. Vuol dire anche
sperimentare diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitare un
territorio, membro di un gruppo, appartenere e una comunità sempre più ampia e plurale, ma ricca di valori comuni.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper
chiedere aiuto; esprimere adeguatamente sentimenti ed emozioni; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni
motivando opinioni, scelte e comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili.

Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e
l’attitudine al confronto; raccontare e rievocare azioni e vissuti e tradurli in tracce personali e condivise; descrivere,
rappresentare e immaginare situazioni ed eventi, attraverso una pluralità di linguaggi.

Vivere prime esperienze di cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire la vita
quotidiana attraverso regole condivise; implica il dialogo, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo
riconoscimento di diritti e doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al
futuro e rispettoso dell’ambiente, degli altri, della natura.

(cfr Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, Settembre 2012).

    2. Competenze attese al termine del percorso triennale in termini di identità, autonomia,
       competenza e cittadinanza

    - Identità (come costruzione del sé, autostima, fiducia nelle proprie risorse)
     Il bambino
Manifesta curiosità; ha voglia di sperimentare; interagisce con le cose, l’ambiente, le persone; condivide esperienze e
giochi; utilizza materiali e risorse comuni; affronta gradualmente i conflitti; inizia a porsi domande di senso su questioni
etiche e morali; coglie i diversi punti di vista; riflette e negozia sui significati; utilizza gli errori come fonte di
conoscenza.

    - Autonomia         (come rapporto sempre più consapevole con gli altri)

     Il bambino
Riconosce ed esprime le proprie emozioni; è consapevole di desideri e paure; avverte gli stati d’animo, propri e altrui;
ha un positivo rapporto con la propria corporeità; ha maturato una sufficiente fiducia in sé; è consapevole delle proprie
risorse e dei propri limiti; riconosce di avere bisogno di aiuto e lo chiede quando pensa di averne bisogno; si relaziona
rivolgendosi all’interlocutore con parole, gesti, sguardo.
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- Competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti)
     Il bambino
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute; comunica e si esprime con pluralità di linguaggi;
utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana; padroneggia le prime abilità di tipo logico; inizia a
interiorizzare le coordinate spazio – temporali; inizia a orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei
media, delle tecnologie; percepisce relazioni e cambiamenti nelle persone e nell’ambiente; rileva le caratteristiche
principali di eventi, oggetti, situazioni; formula ipotesi; cerca soluzioni a situazioni problematiche della vita quotidiana;
è consapevole dei processi realizzati e li documenta.

    - Cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche – sociali e alla riflessività)
    Il bambino
Riconosce le regole del comportamento in contesti pubblici e privati; inizia a interiorizzare il valore delle regole della
convivenza scolastica; è attento alle consegne; collabora con adulti e coetanei; porta a termine lavori e consegne;
riconosce le figure adulte di riferimento; è sensibile alle diversità e alla pluralità di culture, lingue, espressioni; si
esprime in modo personale, con creatività e partecipazione.

    3. Traguardi per lo sviluppo della competenza individuati in riferimento ai campi di esperienza
       e per singole fasce di età

“L’organizzazione del curricolo per campi di esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la
corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini.
Il campo, però, non è solo il luogo dell’operatività, perché le immagini, le parole, gli strumenti, gli artefatti cult urali,
che caratterizzano il sistema simbolico – culturale di riferimento, lo rendono un contesto fortemente evocativo, che
stimola i bambini a dare significato, riorganizzare, rappresentare le proprie esperienze.
Ogni campo educativo, infatti, delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo,
che troveranno poi una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria”.
(Indicazioni Nazionali, settembre 2012).

             Il sé e l’altro
              L’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini

 Il bambino, al termine del percorso triennale:
gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti
e bambini;
sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa controllarli ed
esprimerli in modo adeguato;
sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto
con le altre;
riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini;
pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme;
si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei
percorsi più famigliari;
riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle
città e delle piccole comunità.
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   Il corpo e il movimento
             Identità, autonomia, salute

Il bambino, al termine del percorso triennale:
vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli
consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola;
riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di
sé, di igiene e di sana alimentazione;
prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo,
anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e
all’aperto;
controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella
comunicazione espressiva;
conosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo in stasi e in movimento.

            L’arte, la musica e i “media”
             Linguaggi, creatività, espressione

Il bambino, al termine del percorso triennale:
segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo, sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di
opere d’arte;
comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente;
inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione;
si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative;
utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative;
esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie;
scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e di produzione musicale utilizzando voce, corpo, oggetti;
sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro – musicali;
esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.

            I discorsi e le parole
             Comunicazione, lingua, cultura

Il bambino, al termine del percorso triennale:
usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati;
sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale, che utilizza
in differenti situazioni comunicative;
sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni;
inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra suoni e significati;
ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare
attività e per definire regole;
ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura
con la creatività e la fantasia;
si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando
anche le tecnologie digitali e i nuovi “media”.
   Numeri e spazio, fenomeni e viventi
             La conoscenza del mondo

Il bambino, al termine del percorso triennale:

raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta
quantità;
utilizza simboli per registrarle;
esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo.

Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro
cambiamenti.
Si interessa a macchine e a strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi.

Padroneggia sia le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia quelle necessarie per eseguire le prime
misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità.

Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra,
ecc.;
segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO
    ANNO SCOLASTICO 2016/2017
Progettazione educativo – didattica a.s. 2016-2017

                       Cinque tesori per un principe, una principessa e una strega

Il percorso scelto è un progetto semplice, vicino ai bambini e al loro desiderio di

        scoprire ed esplorare
        conoscere e capire
        imparare e dare senso all’esperienza

Si snoda attraverso il racconto di una storia;

si colloca in uno spazio, reale e fantastico.

I protagonisti in azione regalano ai bambini CINQUE TESORI e numerosi stimoli di apprendimento.

Custoditi nello scrigno del proprio corpo,

i cinque preziosi tesori rappresentano la scintilla che avvia percorsi di crescita sempre più articolati.

Valorizzare il corpo, che ascolta e che parla,

utilizzarlo consapevolmente per entrare in relazione con gli altri e con il mondo,

è la sfida educativa che affrontiamo quest’anno, … insieme!

Anche noi, adulti,

attraverso i sensi del corpo, della mente e del cuore,

con le nostre bambine e i nostri bambini,

desideriamo riscoprire, con l’entusiasmo sincero dei piccoli,

l’avventura di “apprendere a vivere”!

         Le Maestre:        Rosalina La Spina, Silvia Furlan, Rosetta Giannin,Dall’Ava Enrica,

                            Sgarra Manuela, Quatrale Monica, Teora Zaira, Rosmino Elena

                                   La Coordinatrice Didattica: suor Carla Maria Girola
OTTOBRE - 1° UNITÀ DI APPRENDIMENTO

                  SCOPRO IL TESORO DELLA VISTA

COMPETENZE ATTESE:
IL BAMBINO GUARDA E OSSERVA LA REALTÀ, INTERAGISCE CON ESSA LA TRASFORMA E DA ESSA
SI LASCIA TRASFORMARE.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
AFFINARE E UTILIZZARE IL CANALE SENSORIALE DELLA VISTA

CONTENUTI
L’OCCHIO, ORGANO DELLA VISTA FORME, COLORI, LUCI, OMBRE, COORDINATE SPAZIALI…
QUALITÀ RINTRACCIABILI NELL’AMBIENTE SCUOLA E NELLA STAGIONE AUTUNNALE.
NOVEMBRE E DICEMBRE - 2° UNITÀ DI APPRENDIMENTO

                    SCOPRO IL TESORO DEL TATTO

COMPETENZE ATTESE:
IL BAMBINO, MEDIANTE L’UTILIZZO DEL SENSO TATTILE,      PERCEPISCE LA MATERIA, LA
RICONOSCE, LA MANIPOLA, LA TRASFORMA E SI LASCIA MODELLARE.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
AFFINARE E UTILIZZARE IL CANALE SENSORIALE DEL TATTO

CONTENUTI
LA PELLE, ORGANO DEL TATTO.
LE CARATTERISTICHE SPECIFICHE DELLA MATERIA ( CALDO, FREDDO, LISCIO, RUVIDO, SOFFICE,
DURO, MOLLE, PUNGENTE, RUGOSO…) RISCONTRABILI NEL MATERIALE UTILIZZATO DURANTE LE
ATTIVITÀ DIDATTICHE.
GENNAIO E FEBBRAIO - 3° UNITÀ DI APPRENDIMENTO

                   SCOPRO IL TESORO DELL’UDITO

COMPETENZE ATTESE:
IL BAMBINO SI IMMERGE NEL MONDO SONORO, LO PERCEPISCE, LO LEGGE, LO ESPLORA E DA ESSO
SI LASCIA PROVOCARE.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
AFFINARE E UTILIZZARE IL CANALE SENSORIALE DELL’UDITO

CONTENUTI
L’ORECCHIO ORGANO DELL’UDITO ALCUNI STRUMENTI MUSICALI
SUONI E RUMORI DELLA NATURA IL CARNEVALE
MARZO E APRILE - 4° UNITÀ DI APPRENDIMENTO

                       SCOPRO IL TESORO DEL GUSTO

COMPETENZE ATTESE:
IL BAMBINO PERCEPISCE I SAPORI DEGLI ALIMENTI E DELL’ESPERIENZA, INSIEME ALLA
SODDISFAZIONE DI CRESCERE, AL GUSTO DI IMPARARE AL GODIMENTO DI POTER STARE CON GLI
ALTRI.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
AFFINARE E UTILIZZARE IL CANALE SENSORIALE DEL GUSTO

CONTENUTI
LA LINGUA E LE PAPILLE GUSTATIVE
I SAPORI DELLA MENSA SCOLASTICA
I FRUTTI DELLA PRIMAVERA
MAGGIO E GIUGNO - 5° UNITÀ DI APPRENDIMENTO

                SCOPRO IL TESORO DELL’OLFATTO

COMPETENZE ATTESE:
IL BAMBINO MEDIANTE ESPERIENZE OLFATTIVE, SCOPRE CHE LA REALTÀ CHE LO CIRCONDA È,
O PUÒ ESSERE VARIAMENTE PROFUMATA.

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
AFFINARE E UTILIZZARE IL CANALE SENSORIALE DELL’OLFATTO

CONTENUTI
IL NASO ORGANO DELL’OLFATTO
I PROFUMI DELLE COSE DI CASA, DELLE COSE DI SCUOLA, DELLA CAMPAGNA, DELL’ESTATE, DEL
CIBO, DEGLI AMICI…
 Finalità del progetto annuale

Affinare le percezioni dei cinque canali sensoriali
 per suscitare lo stupore, accendere la curiosità, sostenere la motivazione ad apprendere;
 per stimolare il fare e il riflettere sul fare;
 per imparare a rielaborare vissuti ed esperienze;
per arricchire il lessico e utilizzare linguaggi specifici;
per avviare l’intelligenza cognitiva del reale;
per affinare il senso estetico, favorire l’immaginazione, sollecitare la fantasia;
per promuovere la creatività;
per esprimere opinioni, giudizi, emozioni;
per favorire il confronto e la disponibilità all’ascolto reciproco;
per coltivare il senso religioso del dono, della gratitudine, della solidarietà

      Competenze attese
Il bambino utilizza consapevolmente i cinque sensi; attraverso l’attività sensoriale impara ad apprendere, a conoscere e
a interagire correttamente con gli altri e con la realtà.

     Strategie e tecniche didattiche
Circle time: conversazioni, discussioni in gruppo in cui i bambini vengono invitati a sedersi in cerchio, insieme
all’insegnante, e sollecitati a esprimere se stessi;
attività di lettura, ascolto e rielaborazione di racconti;
drammatizzazioni e rappresentazioni teatrali;
attività grafico – pittoriche, giochi motori e di coordinamento, esercizi ritmico – musicali;
giochi e manipolazione di parole, filastrocche, conte, poesie, …;
giochi simbolici, cognitivi, tecnico – costruttivi;
attività percettive eseguite con materiale sensoriale;
attività di routine;
attività di laboratorio

     Contenuti
Vengono selezionati elementi e argomenti, ricchi di stimoli sensoriali, che possono trasformarsi in oggetto di
esplorazione, manipolazione, osservazione, …

     Verifica
Osservazione mirata e sistematica delle capacità percettivo- motorie, linguistiche, mnemoniche e relazionali dei
bambini.
Osservazione di elaborati e/o procedure di apprendimento.
Criteri di verifica: livelli di pre-requisiti posseduti dai bambini in ogni campo di esperienza; bisogni, attitudini,
caratteristiche personali; contesto socio-culturale.

     Valutazione
Ha carattere formativo.
Viene condivisa con i genitori.
Consiste in un giudizio di valore, emesso dall’insegnante, sul grado di maturazione globale raggiunto dal bambino.

     Documentazione
Raccolta ordinata dei prodotti dei bambini, delle osservazioni delle insegnanti, dei colloqui formativi con i genitori.
Scopi: lasciare traccia; conservare la memoria; riprendere e rielaborare, con i bambini e con i genitori, esperienze,
vissuti, emozioni …
      INSERIMENTO - ACCOGLIENZA

                                         A BRACCIA E CUORE APERTI!

COMPETENZA ATTESA:
Superare il distacco e vivere serenamente la giornata scolastica

OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO:
Orientarsi nell’ambiente scolastico e ritrovare la maestra e i compagni

DESTINATARI:
Bambini di 3-4-5 anni

RESPONSABILE:
L’insegnante titolare di sezione

DESCRIZIONE:
 L’insegnante accoglie i bambini nuovi, mezzani e grandi. Predispone l’ambiente, favorisce l’incontro e il ritrovarsi.
Stimola l’attesa per l’arrivo dei piccoli.
I piccoli vengono accolti con gradualità secondo tempi e modalità stabiliti con i genitori. Poiché l’accoglienza è un
processo sempre in atto, si attua giorno per giorno attraverso la cura delle attività di routine.
Arricchimento dell’offerta formativa

                                      Attività di laboratorio

Nel “laboratorio” il bambino viene accompagnato:
    - dalla percezione alla consapevolezza di sé
    - dal fare immediato al fare intenzionale e rielaborato.
Nel laboratorio il gioco diventa consapevole e ogni gesto è preceduto dal pensiero; nell’attività
laboratoriale vengono stimolate azioni cognitive e si avviano processi logici.
Il bambino, facendo intenzionalmente, compie operazioni mentali via via sempre più complesse.
La didattica di laboratorio è attenta alla diversità e al clima di apprendimento.
LABORATORIO DI GIOCO MOTORIO

DESTINATARI
I bambini piccoli, mezzani e grandi che si iscrivono

SPECIALISTA
Fornita dalla società cooperativa con cui si è già in rapporto di collaborazione

DURATA
Dalla prima settimana di ottobre 2016 a maggio 2017
una volta alla settimana

DESCRIZIONE
A cura della specialista

FINALITÀ
Provare piacere nel movimento, sperimentare schemi posturali e motori, controllare l’utilizzo del proprio corpo in
posizione statica e di movimento.

PRODOTTO FINALE
Mini saggio
LABORATORIO GRAFO-MOTORIO

DESTINATARI
Bambini di cinque anni

DURATA
da settembre 2016 a giugno 2017

SPECIALISTA
dott.ssa Emanuela Fanton,Consulente Grafodiagnosta, Rieducatrice della scrittura.

DESCRIZIONE
è scandito in due tempi; il primo è dedicato alla preparazione teorico – pratica delle insegnanti; il secondo vede
coinvolti sia i bambini sia le insegnanti di sezione.
Consiste nel proporre attività didattiche utilizzando il modello funzionale dei principali esperti in questo campo
(R. Olivaux e J. Ajuriaguerra) sullo sviluppo del gesto grafico.
Si conclude con la restituzione della valutazione delle “prove finali” alle insegnanti di sezione da parte della specialista.
Le competenze grafo-motorie rappresentano i pre requisiti necessari all’inserimento dei bambini nella scuola primaria.

ATTIVITÀ PRINCIPALI
Psicomotorie e tecnico – pittografiche sulla libertà del gesto di pre grafismo.

FINALITÀ
rispondere agli effettivi bisogni percettivi e grafo motori dei bambini che si apprestano all’apprendimento della
scrittura, in un’ottica di prevenzione della disgrafia
Scansione delle attività previste

PRIMA PARTE

Corso teorico rivolto alle insegnanti

Titolo: “La grafologia a servizio dell’età evolutiva”

    Mercoledì 07 settembre         ore 9.00 – ore 12.00

    Venerdì 09 settembre           ore 14.00 – ore 17.00

SECONDA PARTE

Gafomotricità in “laboratorio”

 Mercoledì 09 novembre 2016             incontro dei genitori dei bambini cinquenni con la grafologa e
                                         presentazione del progetto
 Mercoledì 11 gennaio 2017              somministrazione dei test ai bambini
 Mercoledì 18 gennaio 2017              restituzione dei test . La grafologa incontra singolarmente ogni
                                         maestra di sezione ; spiega e commenta i test
   Mercoledì 25 gennaio 2017            ore 10.00 – ore 11.30             ore 14.00 – ore 15.30
   Mercoledì 22 febbraio2017            ore 10.00 – ore 11.30             ore 14.00 – ore 15.30
   Mercoledì 22 marzo2017               ore 10.00 – ore 11.30             ore 14.00 – ore 15.30
   Mercoledì 26 aprile2017              ore 10.00 – ore 11.30             ore 14.00 – ore 15.30

                                         La grafologa entra in ogni sezione e lavora con i bambini cinquenni
                                         presenti mentre i bambini piccoli e mezzani osservano . Con la
                                         grafologa lavora pure la maestra titolare di sezione.

 Mercoledì 24 maggio 2017               somministrazione del test finale ai bambini
 Mercoledì 07 giugno 2017               restituzione dei test a ogni maestra titolare di sezione e valutazione
                                         del percorso grafico compiuto da ogni bambino

P.S.La somministrazione dei test è effettuata dalla grafologa, la quale si interfaccia con un gruppo di quattro
    bambini alla volta.
LABORATORIO DI LINGUA INGLESE

DESTINATARI
I bambini mezzani e grandi che si iscrivono

DURATA
Dalla prima settimana di ottobre 2016 a maggio 2017
una volta alla settimana

SPECIALISTA
Damiano Francesca

DESCRIZIONE
Laboratorio interattivo con piccoli gruppi di bambini di età omogenea; in un contesto ludico, motorio, sonoro grafico-
espressivo, la specialista introduce termini, espressioni e vocaboli in lingua inglese.
Questo “avvicinamento” alla lingua straniera, data l’età dei fruitori, avviene in forma esclusivamente orale; per questo
motivo tutte le attività seguono la sequenza: ascolto, comprensione, assimilazione, produzione, verifica.

FINALITÀ
Comprendere e riprodurre semplici espressioni e vocaboli di uso quotidiano legati all’esperienza dei bambini

PRODOTTO FINALE
Mini saggio
Ogni bambino potrà portare a casa il proprio libro e tutti i lavori eseguiti durante l’anno scolastico .
LABORATORIO ESPRESSIVO - LINGUISTICO

                                 La valigia delle sorprese!

Destinatari

I bambini Mezzani

Insegnanti referenti

Catalano Luana, Teora Zaira, Sgarra Manuela

Durata

Da ottobre 2016 ad aprile 2017

Una volta ogni due settimane, dalle ore 13.50 alle ore 15.00

Date:            Ottobre            4e6              18 e 20

                 Novembre          3e8               17 e 22

                 Gennaio           10 e 12           24 e 26

                 Marzo             7e9               21 e 23

                 Aprile            4e6               18 e 20
Descrizione

Vogliamo accompagnare i bambini a esprimere le loro emozioni e i loro pensieri; a esplorare e manipolare la materia,
insieme alle emozioni, ai suoni e alle parole.

Desideriamo favorire, all’interno di un contesto ludico – creativo, lo sviluppo di abilità motorie, senso – percettive e
linguistiche.

Desideriamo “liberare” dalla valigia le parole, perché scorrano fluide, le emozioni, perché facciano bene a tutti, le cose,
perché diventino opere d’arte.

I bambini, divisi in due gruppi, i MAGHI e gli GNOMI, vengono coinvolti in attività di osservazione, di esplorazione,
di manipolazione, di rielaborazione utilizzando materiale sensoriale vario

Si vuole privilegiare l’uso consapevole degli organi di senso, considerati separatamente.

Si occupa lo spazio – aule al primo piano.

Finalità

Sviluppare le potenziali capacità percettive, rielaborando le singole sensazioni;

sperimentare insieme il piacere della creatività;

avvertire il gesto sempre più disinvolto;

liberare pensieri ed emozioni attraverso suoni fluidi e parole chiare

Scansione delle attività

Dalla valigia delle sorprese uscirà il materiale da utilizzare.

Insieme cercheremo di capire di che si tratta e come potrebbe essere trasformato.

        Costruiamo la nostra valigia
        Impasto e … assaggio
        Manipolo e … creo
        O come … ORTO!
        Cosa regalo al mio Principe e alla mia Principessa?
I nostri sensi illumina

PROGETTAZIONE ANNUALE I.R.C.
    Anno Scolastico 2016/2017
Periodo:

                                           Ottobre – prima metà di Novembre

                                               Unità di Apprendimento n. 1

                                      “Dio vide che era cosa buona”

Traguardo per lo sviluppo della competenza
Il bambino sa che la Bibbia è per i cristiani il libro sacro che racconta la storia di un patto di amicizia tra Dio e gli
uomini e quella della creazione del mondo

Obiettivi di apprendimento
Ascoltare e rielaborare il racconto biblico della creazione
Conoscere san Francesco e il Cantico delle Creature
L’angelo custode chi è?
Periodo:

                                         seconda metà di Novembre – Dicembre

                                               Unità di apprendimento n. 2

                                              “Il Signore è con te”

Traguardo per lo sviluppo della competenza
Il bambino intuisce che il Natale è la festa cristiana che avvicina Dio all’uomo

Obiettivo di apprendimento
Ascoltare e rielaborare i racconti evangelici dell’Annunciazione a Maria e della nascita di Gesù a Betlemme
Periodo:

                                                  Gennaio – Febbraio

                                              Unità di apprendimento n. 3

                                        “Molta gente lo ascoltava”

Traguardo per lo sviluppo della competenza
Il bambino impara che Gesù parla e insegna per rivelare, agli uomini che lo ascoltano, quanto Dio sia buono con tutti

Obiettivo di apprendimento
Ascoltare e rielaborare le parabole evangeliche della Misericordia
Periodo:

                                                      Marzo – Aprile

                                               Unità di apprendimento n. 4

                                 “ Quanto è buono il Signore con noi”

Traguardo per lo sviluppo della competenza
Il bambino che ascolta i racconti evangelici della Passione e Risurrezione di Gesù comprende che Dio, in Gesù, è
Amore

Obiettivo di apprendimento
Ascoltare e rielaborare i racconti evangelici della Passione e delle apparizioni di Gesù risorto
Periodo:

                                                    Maggio - Giugno

                                               Unità di apprendimento n. 5

                        “La stanza si riempì del profumo dell’unguento”

Traguardo per lo sviluppo della competenza
Il bambino comprende che le persone possono collaborare, attraverso le loro scelte, a rendere il mondo “profumato di
bene”

Obiettivo di apprendimento
Ascoltare e rielaborare racconti di esperienze di vita buona, vissuta a imitazione di Gesù, con la forza del suo Spirito
Piano Annuale per l’Inclusività (PAI)

Riteniamo l’inclusività un processo di graduale attuazione della convivenza scolastica.
Realizzarla, per noi operatori di questa scuola paritaria di ispirazione cristiana, ancor prima di un’ingiunzione
normativa, rappresenta un imperativo morale, fondato sull’enunciato evangelico “chi accoglie voi, accoglie me” (Mt
10, 40) e significa far scorrere nella vita di ogni giorno la linfa originaria del dono, della carità, della solidarietà, della
cura.

In questo anno 2016/2017, la scuola, per realizzare l’inclusività, opera scelte a livelli diversi:

        Sottoscrive l’“Accordo di Programma” con il Comune di Torino, condividendone scopi e obiettivi.

        Attiva, con gli intenti di:

         1) promuovere abilità e competenze,
         2) prevenire le difficoltà di apprendimento
         3) fornire alle insegnanti una adeguata formazione in servizio
                  un corso teorico per tutte le docenti dal titolo “Educare il gesto grafico”
                  una consulenza specialistica per le insegnanti titolare di sezione (cfr. Laboratorio Grafomotorio)
                  un laboratorio di grafo-motricità per i bambini cinquenni.

        Si impegna in un sistematico confronto collegiale avente per oggetto le osservazioni di casi specifici,
         l’individuazione di strategie didattiche ed educative attuate e da attuare, l’individuazione di eventuali percorsi
         da intraprendere.

Ci accingiamo, collegialmente e individualmente, con fine sensibilità d’animo, intelligente apertura di mente, acuta
capacità percettiva, ad accogliere tutti i bambini ascoltando la storia di ciascuno e riconoscendo, di ognuno, bisogni e
risorse.

La progettazione annuale preparata scaturisce dall’impegno etico e professionale di realizzare, per tutti e per ognuno,
una buona scuola, accogliente, inclusiva, che previene e promuove.
SEZIONE TERZA

         PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: tempi, spazi, persone, attività

    1. Tempi
Calendario scolastico 2016/2017

Settembre 2016          Giovedì 01     inizio attività

                        Giovedì 08     inizio attività didattica per i grandi e i mezzani

                        Lunedì 12      inizio inserimento dei piccoli nuovi iscritti

Ottobre 2016            Lunedì 31      ponte

Novembre 2016           Martedì 01     festa di Tutti i Santi

Dicembre 2016           Giovedì 08     festa dell’Immacolata

                        Venerdì 09     ponte

                        Sabato 24      inizio delle vacanze natalizie

Gennaio 2017            Lunedì 09      ripresa delle attività didattiche

Febbraio 2017           Lunedì 27      Carnevale e inizio settimana dello Sport

                        Martedì 28     Carnevale

Marzo 2017              Mercoledì 01   vacanza

Aprile 2017             Giovedì 13     inizio delle vacanze pasquali

                        Mercoledì 19   ripresa delle attività didattiche

                        Lunedì 24      ponte

                        Martedì 25     festa della Liberazione

Maggio 2017             Lunedì 01      festa del Lavoro

Giugno 2017             Venerdì 02     festa della Repubblica

                        Sabato 24      festa del Santo Patrono

                        Venerdì 30     fine dell’attività didattica
Orario settimanale di apertura e di chiusura della scuola

La scuola è aperta dal lunedì al venerdì, con i seguenti orari:

            Ore 7.45      ore 8.20           pre scuola
            Ore 8.30      ore 9.00           entrata
            Ore 13.00     ore 13.30          uscita anticipata
            Ore 15.30     ore 15.45          uscita
            Ore 15.30     ore 17.30          post scuola
            Ore 16.30                        inizio uscita dal post scuola

Orario di apertura della Segreteria e della Direzione

Dalle ore 8.30 alle ore 10.00        dal lunedì al venerdì

Su appuntamento

Una giornata “tipo”

Nella giornata “tipo” le attività “ routinarie “, scandite con regolare puntualità, rappresentano un contesto strategico per
esercitare, in situazione e in modo consapevole, abilità sociali, cooperative, meta-cognitive.

            Ore 8.30 – ore 9.00              accoglienza, saluto, gioco libero riordino dei giochi, rito del cerchio e del
                                              biscotto, preghiera
            Ore 9.15 – ore 11.00             attività didattiche di aula e di laboratorio
            Ore 11.15 – ore 11.40            gioco libero, igiene personale
            Ore 11.45 – ore 12.40            pranzo
            Ore 12.40 – ore 13.45            gioco libero, igiene personale
            Ore 13.00 – ore 15.00            (per i piccoli) igiene personale e riposo
            Ore 14.00 – ore 15.00            attività didattiche di aula e di laboratorio per grandi e mezzani
            Ore 15.10 – ore 15.30            i “riti” di fine giornata e attesa del ritorno a casa.
2. Spazi
L’edificio scolastico è ubicato su due piani. Al pian terreno vi sono:

         -    l’entrata
         -    un corridoio sul quale si affacciano le aule. Dal corridoio si raggiunge la veranda e l’area esterna
         -    quattro aule di sezione, molto ampie e luminose, e una piccola, polifunzionale
         -    una sala igienica di piccole dimensioni
         -    una segreteria/direzione
         -    un locale cucina comprendente la zona cottura, la dispensa e la zona lavapiatti
         -    un salone polivalente a cui si accede da un corridoio
         -    un’ampia sala igienica.

Al primo piano vi sono:

         - un’entrata di accesso alle aule
         - due aule di sezione
         -uno spogliatoio per il personale
         -una sala igienica per i bambini
Lo spazio esterno è attrezzato con giochi per bambini e pavimentazione antitrauma.

 3. Persone
La scuola accoglie n. 139 bambini e bambine.
Costituiscono la sua più preziosa risorsa.
Tutte le altre risorse, umane e strutturali, sono funzionali al loro benessere e alla loro crescita.
I bambini e le bambine sono suddivisi in sei sezioni;
ogni sezione comprende bambini e bambine di età eterogenea;
il numero dei bambini e delle bambine appartenenti alle singole sezioni è in rapporto alla capienza delle aule.
Le sezioni sono denominate come segue:
        sezione   ROSSA
        sezione   ARANCIONE
        sezione   VERDE
        sezione   AZZURRA
        sezione   GIALLA
        sezione   ROSA

Le insegnanti sono nove, di cui sei sono titolari di sezione; le altre sono impiegate sia per le eventuali supplenze sia
nell’organizzazione di attività di laboratorio e di gestione delle attività di “routine”.
Le specialiste sono due, una è referente del laboratorio di lingua inglese e una del laboratorio di attività motoria.
Le cuoche, nascoste, ma premurose ed efficientissime, sono due , come due è il numero del personale ausiliario,
presente, sempre, nelle occasioni ordinarie e in quelle straordinarie.
La coordinatrice è una; ella interagisce e collabora sia con il Rappresentante Legale dell’Ente sia con il Segretario,
nella gestione, in prospettiva integrata, delle risorse scolastiche .
L’Ente “Scuola Materna Umberto I” è retto da un Consiglio di Amministrazione composto da nove membri, di cui
otto vengono nominati dall’Assemblea dei Soci e uno, nella persona del Parroco pro – tempore della Parrocchia dei
Santi Angeli Custodi, è di diritto.
Nella scuola sono presenti gli organismi collegiali previsti: il collegio dei docenti e il consiglio di interclasse.
In ogni sezione viene eletto annualmente il rappresentante dei Genitori.

Due Genitori sono eletti Rappresentanti per il comitato di verifica economico
4. Attività
Si intendono per attività quegli eventi “tradizionali” che coinvolgono, in vario modo, i bambini, le maestre, il personale
scolastico, i genitori, gli amministratori e il territorio.
Esse, vissute nella novità delle motivazioni che le sostengono ogni volta che vengono riproposte, si imprimono nella
memoria e vi depositano piacevoli sensazioni di godimento.

        La festa dell’accoglienza
         Per stare bene insieme e imparare a crescere in amicizia
         Quando                      inizio mese di Ottobre
         Dove                       a scuola
         Persone coinvolte            tutti i bambini, le maestre e tutto il personale scolastico
         Come                       le maestre, i bambini Grandi e Mezzani organizzano la colazione dell’accoglienza e
                                    la consumano cin i Piccoli, nuovi arrivati.
                                    Ai Piccoli si consegna il “foulard” del colore della sezione di appartenenza

        La castagnata
         Per condividere come comunità scolastica una bella tradizione d’autunno e gustare un frutto prelibato
         Quando                  durante la prima settimana di Novembre
         Dove                    nel cortile della scuola
         Persone coinvolte       tutti i bambini con il personale scolastico e … qualche nonno volontario!
         Come                    le castagne vengono cotte mentre i bambini, seduti in cerchio, osservano, quindi
                                 vengono gustate in allegria e in serena compagnia.

        La festa di Natale
         Per comprendere e interiorizzare il messaggio evangelico della nascita di Gesù e per condividere festa,
         attenzione agli altri, solidarietà, preghiera
         Quando                       dal 15 al 21 dicembre 2016
         Dove                          nel salone della scuola
         Come                         con canti, drammatizzazioni, vendita di panettoni solidali, raccolta di giocattoli,
                                      scambio di auguri
                                      Una sezione di bambini ogni giorno si esibirà, coinvolgendo gli adulti presenti, nella
                                      festa, nella solidarietà, nello scambio sincero di auguri.
         Persone coinvolte             tutti i bambini con le maestre, il personale scolastico, gli amministratori, le famiglie

        La festa di Carnevale
         Per sorridere in allegria e in gioiosa compagnia
         Quando                       il 23 febbraio 2017, “Giovedì Grasso”
         Dove                         a scuola
         Come                         tutti in maschera
                                      Spettacolo a scuola, in data ancora da definire
         Persone coinvolte             tutti bambini, le maestre, il personale scolastico

        La festa di Pasqua
         Per celebrare insieme il Mistero centrale della fede cristiana
         Quando                    il lunedì e il martedì santo, 10 e 11 aprile 2017
         Dove                       nel salone della scuola
         Persone coinvolte          tutti i bambini, le maestre, il personale scolastico, gli amministratori, le famiglie
         Come                      Celebrazione eucaristica
                                   Vendita di colombe con finalità benefica
   Mini saggi
    Per dare valore e visibilità ad alcuni progetti realizzati
    Quando                      durante la seconda settimana di maggio 2017
    Dove                         nel salone della scuola
    Come                        lezioni aperte
    Persone coinvolte            tutti i bambini, le maestre e gli specialisti referenti di laboratorio, le famiglie

   Pizzata con i “Grandi”
    Per vivere un momento magico e speciale prima di spiccare il volo per altre … scuole!
    Quando                 date ancora da definire
    Dove                   In pizzeria
    Come                   Due gruppi di bambini, accompagnati dalle loro maestre, da scuola si recano in
                           pizzeria dove insieme vivono l’esperienza magica di “essere Grandi!”
    Persone coinvolte      I bambini grandi con le loro maestre

   Festa di fine anno scolastico
    Per vivere insieme le emozioni della gratitudine, dell’amicizia offerta e accolta; per scambiarsi saluti e
    considerazioni sull’anno scolastico trascorso insieme; per constatare progressi, gioie e fatiche vissute; per
    interiorizzare i valori pedagogici dell’impegno, della speranza, della cura …; per mettere in scena il progetto
    educativo – didattico realizzato durante l’anno scolastico
    Quando                      entro la prima metà di giugno 2017
    Dove                         in località ancora da definire
    Come                         con modalità ancora da definire
    Persone coinvolte           i bambini, le maestre, il personale scolastico, le famiglie

   Uscite didattiche
    - Uscita di Autunno, con Grandi e Mezzani a Leinì, presso la Fattoria didattica “Naturarte”
    - Uscita di Primavera, con tutti i bambini, a Cavour, presso la Cascina “Mombello”
    - Si prevedono uscite didattiche in città, ancora da definire nei siti da visitare, nelle attività da privilegiare e
        nei tempi da individuare
COLLOQUI SCUOLA – FAMIGLIA
                               “CI VUOLE UN VILLAGGIO PER EDUCARE”

                                                (proverbio africano)

La scuola organizza, con l’intento di realizzare significative alleanze educative con le famiglie e l’effettiva
partecipazione delle stesse alla vita scolastica, il MESE DEI COLLOQI FORMATIVI.

La maestra della sezione AZZURRA                  riceve nei giorni 2, 3, 6, 7 e 8 febbraio 2017

La maestra della sezione ARANCIONE                riceve nei giorni 9, 10, 13, 14 e 15 febbraio 2017

La maestra della sezione VERDE                    riceve nei giorni 16, 17, 20, 21 e 22 febbraio 2017

La maestra della sezione ROSSA                     riceve nei giorni 23 e 24 febbraio e 2 e 3 marzo 2017

La maestra della sezione GIALLA                   riceve nei giorni 2, 3, 6 febbraio 2017

La maestra della sezione ROSA                     riceve nei giorni 7, 8 e 9 febbraio 2017

Orario di ricevimento                             dalle ore 13.30 alle ore 15.30

La partecipazione alla vita scolastica è una sfida grande e importante. Coinvolge sia il futuro dell’educazione
sia quello delle comunità e dei nostri figli.

Dentro la sfida della partecipazione vivono quelle dell’integrazione, dell’orientamento, dell’inclusione.

Le pratiche partecipative rappresentano le più efficaci forme di prevenzione dei disagi e di promozione
sociale dei bambini e delle comunità.
Il Documento, in revisione 01, è stato oggetto di più riesami collegiali, che hanno avuto luogo nei
mesi di giugno e settembre 2016.

E’ stato elaborato dal Collegio Docenti, composto dalle insegnanti:

Catalano Luana

Dall’Ava Enrica

Furlan Silvia

Giannini Rosetta

La Spina Rosalina

Quatrale Monica

Rosmino Elena

Sgarra Manuela

Teora Zaira

La Coordinatrice Didattica                                 La Presidente

Girola suor Carla Maria                                    Dott.ssa Francolino Paola

Data di validazione finale

Torino, 5/6 settembre 2016

Data di condivisione con il Consiglio di Intersezione

Torino, 12 Ottobre 2016
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