IL PIACERE DI ANDARE IN MONTAGNA
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PERIODO PREPUBERE :11-14 ANNI RICERCA DELLA PROPRIA IDENTITA’ medio evo della vita,sia sotto l’aspetto fisico che psicologico ed emozionale = NEBBIA Dall’entusiasmo ancora infantile e dalla curiosità che ancora caratterizza la 1^ media attraversando una 2^ media in cui le trasformazioni psicofisiche cominciano ad evidenziarsi, si passa ad un atteggiamento spesso annoiato e di contestazione della cl 3^ durante la quale la sensazione di disagio e inadeguatezza soprattutto nelle femmine che si stanno trasformando di più, si fa sentire. Spesso manca la capacità di esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni; momenti di tristezza si alternano a momenti di euforia, e l’incazzatura si alterna con estrema disponibilità. Gli adulti non capiscono, sono lontani e il mondo è avvertito come una gabbia dove esistono solo doveri . I genitori danno sempre fastidio ma servono rifugio nella solitudine, con l’amica/o del cuore, o nel gruppo
DEVIANZE SOCIALI PERICOLO !!! EMULAZIONE DI MITI NEGATIVI COMPAGNIE INADEGUATE Per converso ALTRETTANTA POSSIBILITA’ DI INCIDERE POSITIVAMENE i
Questo non è più il mio corpo Le femmine dalla 2^ in poi generalmente non si piacciono, invidiano le altre, si sentono grasse e inadeguate, spesso brutte, e per questo non accettano facilmente di essere di essere fotografate Una vita sportiva allevia ‘le pene’ di questa fase perché ci si confronta su un altro piano E SI SCOPRE DI AVERE DELLE QUALITA APPREZZATE O INVIDIATE DA ALTRI I maschi si accettano di più. Più abituati al confronto su altri piani e meno concentrati sull’estetica, salvo eccezioni, vivono molto più serenamente questa fase evolutiva anche perché sanno essere ironici
Scompensi fisiologici Nell’età evolutiva abbiamo due momenti 1^fase 10-12 anni notevole capacità di movimento e molta capacità di apprendere nuovi schemi motori 2^fase: dai 13 in poi il passaggio dalla fanciullezza alla pubertà dal punto di vista somatico crea una sproporzione tra arti busto
Legge delle alternanze Dal punto di vista motorio riduzione del controllo dei movimenti; scoordinazione a causa della quale si controlla male la propria energia : le azioni sono grossolane e smodate. Per la L delle alternanze ad una crescita ponderale e staturale dello scheletro e della muscolatura non corrisponde il simultaneo adeguamento del sistema nervoso a questa nuova realtà L’adeguamento avviene in seguito e grazie al movimento che lo stimola. Più si fa sport più si accelera il processo di controllo neuro- muscolare
DEBOLEZZA STRUTTURALE muscolo-scheletrica Pericolo di PARAMORFISMI soprattutto a carico della spina dorsale ma anche delle spalle, ginocchia e dei piedi dovuti a posture sbagliate, ad abbigliamento inadatto (scarpe comprese) a borse e zaini scolastici portati male
Dal punto di vista organico c’è una maggiore affaticamento dovuto allo squilibrato rapporto tra il consumo di O2, circolazione e ritmo cardiaco. Il cuore maggiormente stimolato aumenta il numero di battiti ma non la gittata cardiaca ; l’apparato respiratorio aumenta la frequenza delle respirazioni ma non i volumi respiratori
Predisposizione fisiologica il ragazzo di questa età è portato a sforzi di scarsa intensità prolungati nel tempo e a sforzi brevissimi e intensi di 3/6 secondi interrotti da pause e non sarebbe adatto a sforzi intensi e prolungati La pratica sportiva in questa fase è importante per limitare gli scompensi e per creare condizioni ideali per uno sviluppo successivo delle capacità motorie
CHI LO DICE? Gli studi di medicina sportiva sul metabolismo energetico ci dicono che tra le attività più congeniali in questo periodo c’è il podismo, il camminare Quindi ben venga l’alpinismo giovanile
Rapporto diretto attività motoria / qualità della vita Pratica costante di attività sportiva = vantaggi = + endorfine + difese organiche e maggiore efficacia fisica e psichica BENESSERE PSICOLOGICO cervello lavora di più e meglio FISICO organismo che funziona di più e meglio OTTIMISMO E SICUREZZA visione positiva della vita POTENZIAMENTO DELLA STIMA DI SE’ MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA
PRINCIPIO DEL NESSUNO ESCLUSO SE QUESTO E’ VERO PER TUTTI A QUALSIASI ETA’ LO E’ ANCORA DI PIU’ PER CHI VIVE UNA CONDIZIONE DI DIFFICOLTA’ PSICOLOGICA E/O FISICA PERCIO’ NOI EDUCATORI SCOLASTICI ED EXTRASCOLASTICI DOBBIAMO GARANTIRE L’ACCESSIBILITA’ ALL’ATTIVITA’ MOTORIA E ALLO SPORT A TUTTI
Situazioni critiche in rapporto all’età MAGGIORE CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI PROBLEMI Disabilità, diabete, problemi alimentari (anoressia, obesità) lentezza, convinzione di non farcela, inesperienza, ciclo mestruale ragazzi caratteriali atteggiamenti di superficialità e sopravalutazione di sé: bullismo
COME? A SCUOLA si concorda con la famiglia caso per caso Nel caso di disabilità fisica se possibile, raggiungere le mete in modo alternativo con l’aiuto della famiglia o di accompagnatori concordare perchè il ragazzo in svantaggio possa percorrere il tratto più adatto insieme al gruppo Con i caratteriali: coinvolgimento in attività di responsabilizzazione Con ‘i bulli’ patti chiari : lavori socialmente utili per il gruppo e nella peggiore delle ipotesi A CASA!
Nell’ Immaginario comune MONTAGNA= FATICA LA FATICA E’ DA EVITARE Perciò, per la proprietà transitiva EVITARE LA MONTAGNA
In realta’ non è proprio così Per i colleghi La montagna è LA MAMMA L’ASCESA LA SCOPERTA IL LIMITE, L’OSTACOLO che ti blocca o che ti stimola
non è così neppure per i giovani Almeno per la fascia d’età che va dagli 11 ai 14 anni Dal questionario somministrato a 145 alunni di più classi La Montagna è fatica e pericolo solo per 4. Per tutti gli altri : E’ NATURA MERAVIGLIOSA TUTTA DA SCOPRIRE E’ DIVERTENTE E’ SALUTARE perché si fa attività motoria E’ UN LUOGO TRANQUILLO dove non ci sono rumori e nessuno disturba E’ ISTRUTTIVA
Con chi si va in montagna e con che mezzi Ci si va prevalentemente con la famiglia e con la scuola, ma anche con il Grest, d’estate e d’inverno a sciare o con le ciaspole Si va a piedi partendo da casa o da scuola (Tambre) oppure in auto e poi a piedi (Puos)
LA PREPARAZIONE DELLO ZAINO
COSA CI METTO DENTRO? CIBO tutti ACQUA tutti MAGLIETTA E INDUMENTI DI RICAMBIO (quasi tutti) KIT PRONTO SOCCORSO (50%) CELLULARE qualcuno CARTINA SENTIERI pochi TORCIA qualcuno BASTONCINI qln BUSSOLA qln
ANCHE SE NON INDISPENSABILE NON LASCEREI A CASA La macchina fotografica (50%) Il cellulare (30%) Le scarpe di ricambio (qln) La bussola (pochi) Il cannocchiale (pochi) La torcia (pochi)
Punti deboli 1^Essendo ancora piccoli e non autonomi tendono a fare affidamento sugli adulti per quanto riguarda sicurezza ed emergenza 2^ e 3^ in genere più consapevoli e attenti ma c’è ancora margine Perciò: si al cellulare solo per necessità si al gps insieme alla carta topografica Potenziatamento dell’informazione sugli aspetti relativi al pronto soccorso e all’emergenza
MONTAGNA AMICA E SICURA Progetto con il Cai Alpago giunto alla 4^ edizione Sicurezza e prevenzione in ambiente innevato Lezione in classe Questionario Prova pratica in ambiente innevato
motivi per andare in montagna Sintesi delle risposte Si va in montagna per conoscere e osservare l’ambiente le piante gli animali, per vedere panorami splendidi per stare tranquilli, per respirare aria pulita per divertirsi con gli amici per fare qualcosa che fa bene al nostro corpo e alla nostra mente
Motivi per non andarci NON CI SONO MOTIVI PER NON ANDARCI per la maggior parte degli alunni di cl 2 e 3 che hanno avuto modo di fare qualche esperienza escursionistica montagna è fatica per pochi e anche per questi ok solo per tratti brevi e facili Cl 1^ Puos : non si deve andare perché se cadi muori, è pericoloso, posso perdermi, si fa troppa fatica, perché piove e fa freddo, ci sono le frane e posso morire E’ evidente che più si è piccoli e più si abita a quote basse più la si vive come pericolo che come opportunità piacevole e istruttiva. Probabile influenza dei docenti e delle famiglie. Dalla cl 2^ in poi un po’ di informazione e un po’ di esperienza diretta cambia radicalmente l’atteggiamento ed elimina il pregiudizio
In terza Dopo tre anni di piccole esperienze scolastiche ed extrasc. e soprattutto dopo i tre giorni di trekk Alla domanda ‘che cos’è per te la montagna ? Le risposte sono esaltanti !! Vien voglia di organizzare solo trekk per i ragazzi (vedi allegato)
IL PROSSIMO TREKK COME VORRESTI CHE FOSSE? “Vorrei che la prossima escursione in montagna, camminando o arrampicando, fosse una cosa che mi lasciasse il cuore pieno di spirito di andare più su...” (Alessio) Intuitivo e perspicace ma dislessico, incapace di stare fermo un attimo, disattento e di disturbo per gli altri impegno scolastico settoriale: bene solo ed.fisica e tecnologia Sa tutto sui motori, sulla montagna, sull’arrampicata e se la cava bene con il computer Classico elemento che mette in difficoltà famiglia e scuola
Sintesi delle risposte In 1^ camminare a lungo con i compagni immersi nel bosco tra le piante e gli animali, con bei panorami dalla 2^ in poi : stare fuori più giorni, anche in tenda, insieme ai compagni, ‘con meno adulti possibile’ camminare su percorsi non necessariamente più difficili ma istruttivi in 3^ i ragazzi più dotati e già un po’ più esperti hanno voglia di misurarsi con percorsi più difficili e più avventurose: e con situazioni eccitanti : l’arrampicata, la corsa, la carrucola, andare fuori sentiero...
IL CAI A SCUOLA FAR PERVENIRE ALLE SCUOLE ENTRO FINE AGOSTO UN PROGETTO GENERALE che preveda referenze e scopi della collaborazione Cai/Scuola lezioni teoriche in classe uscite in ambiente eventuali costi.
2 parte del progetto A SEGUIRE disponibilità a collaborare con il docente referente dell’attività per un programma dettagliato di interventi calibrato sulla tipologia della classe/i tenendo conto di eventuali alunni problematici COADIUVARE i docenti nell’accompagnamento
DOVE LI PORTO? In Alpago perché ci abito come tutti gli alunni dell’IC Puos d’Alpago dove lavoro; perché lo conosco molto bene e lo devono conoscere anche loro; perché posso partire a piedi da scuola senza costi per nessuno Micro escursioni durante le mie ore e i gruppi sportivi e trekk anche in mtb In Valzoldana (area dolomitica) ha caratteristiche diverse dall’Alpago- Cansiglio (area prealpina carsica) perché la conosco altrettanto bene, e posso utilizzare la casa del campeggio estivo di Pralongo magnificamente gestita dall’uff di ed.fisica di BL Qui organizzo da diversi anni il trekk di 3 giorni per le cl 3 di Puos
PER ME LA MONTAGNA E’ UN’ALLEGORIA DELLA VITA. RAPPRESENTA LA FATICA CHE PORTA SODDISFAZIONE E IL RAGGIUNGERE DEGLI OBIETTIVI SUPERANDO GLI OSTACOLI CHE LA VITA E LA NATURA TI PONGONO GRAZIE DELL’ATTENZIONE E BUONA VITA A TUTTI
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