Cambiamento climatico e variabili meteorologiche di interesse viticolo attualità e tendenze - Federviti

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Cambiamento climatico e variabili meteorologiche di interesse viticolo attualità e tendenze - Federviti
Cambiamento climatico e variabili
meteorologiche di interesse viticolo
       attualità e tendenze
     Luigi Mariani – Unimi Disaa – SAL – Mulsa
            luigimariani957@gmail.com
Cambiamento climatico e variabili meteorologiche di interesse viticolo attualità e tendenze - Federviti
Domenico Tamaro (1859-1939)

                                 Nato a Pirano d'Istria nel 1859, si
                                 trasferisce a Milano ove nel 1878 si
                                 laurea in Scienze Agrarie presso la
                                 Regia Scuola Superiore di Agricoltura
                                 diretta da Gaetano Cantoni.

                                 Per un lungo periodo (1887 - 1900),
                                 dirige la Regia Scuola di Grumello
                                 del Monte, in provincia di
                                 Bergamo, specializzata in viticoltura
                                 e frutticoltura.

                                 Produce un numero considerevole di
 Gaetano Cantoni                 opere, didattiche e scientifiche, di
busto dello scultore
    Ercole Villa                 sperimentazione e di divulgazione.
Facoltà di Agraria
      Milano
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Tamaro e la viticoltura nel Canton Ticino
                                         Fine secolo XIX: viticoltura ticinese in condizioni precarie con
                                         peronospora ed oidio che provocano danni rilevanti
                                         1886: data la mancanza di specialisti locali le autorità del Cantone
                                         incaricano il Prof. Tamaro di studiare i problemi della viticoltura.
                                         Ne deriva un rapporto che indica come prioritaria l’istituzione di
                                         una Cattedra ambulante.
                                         1897: compare la fillossera (scoperta per la prima volta a Morbio
                                         Inferiore e Tremona nel Mendrisiotto) e lo stesso anno nasce il
                                         Servizio Antifillosserico abbinato al vivaio cantonale la cui
                                         direzione è affidata a Guido Fedrigo, allievo della scuola di
                                         viticoltura di Conegliano Veneto.
   L’agronomo Salvino
   Braidot (laureato in                  1902: nasce la Cattedra ambulante e primo titolare è Alderige
scienze agrarie nel 1923                 Fantuzzi, assistente di Tamaro a Verona che svolge la sua azione
 alla Scuola superiore di
agricoltura di Milano. Dal               girando in bicicletta il Ticino e tenendo centinaia di lezioni agli
   1929 al 1937 titolare
della cattedra ambulante
                                         agricoltori.
        di Udine).                       1915: a Mezzana viene creata la scuola di agricoltura e Fantuzzi
http://www.dizionariobiog
raficodeifriulani.it/braidot-            ne assume la Direzione che manterrà fino al 1926.
         salvino/                        Queste persone, insieme all’ing. Giuseppe Paleari, unico con
                                         formazione svizzera (Politecnico federale di Zurigo), introducono e
                                         diffondono il Merlot in Ticino.
Riferimento: Intervento del presidente Gianni Moresi alla cerimonia di consegna dei diplomi della Scuola di
ingegneria - Il centenario del merlot ticinese - https://www.tio.ch/benessere/311935/intervento-del-presidente-gianni-moresi-alla-cerimonia-di-consegna-dei-diplomi-della-scuola-di-ingegneria
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I caratteri salienti del nostro clima
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Dalla PEG alla fase di riscaldamento attuale
  Date di vendemmia a Beaune (1371-2010)

Labbé T., Gaveau F., 2013. Les dates de vendange à Beaune (1371-2010).
Analyse et données d’une nouvelle série vendémiologique, Revue historique, n°
666, 2013/2, p. 333-367.
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Dalla PEG alla fase di riscaldamento attuale
        TEMPERATURE EUROPEE DAL 1655 AL 2017
    La serie storica più strumentale più lunga del mondo

Mariani L., Zavatti F., 2017. Multi-scale approach to Euro-Atlantic climatic cycles based
on phenological time series air temperatures and circulation indexes, Science of the
Total Environment 593–594 (2017) 253–262
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Scenari dei GCM e temperature globali (IPCC, 2013)

DO MODELS OVEREXTIMATE TEMPERATURE RISE?

                       Hadcrut4 – global temperatures (aggiornate al luglio 2018)
                       http://www.climate4you.com/images/HadCRUT4%20GlobalM
                       onthlyTempSince1958%20AndCO2.gif
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Estrapolazione al 2100 delle temperature globali (anomalia su 1961-90)

                          Fonte: Franco Zavatti, 2013 -
                          http://www.climatemonitor.it/wp-
                          content/uploads/2013/10/fig41.png
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TREND - Area rurale Milanese - Ondate di calore
       (dati da Linate 1951-1992; Montanaso 1993-2017)

TX>=33°C (media 1951-2000=2.8 dd; media 2001-2016=11.4 dd)
TX>35°C (media 1951-2000=0.3 dd; media 2001-2016=2.7 dd)
TREND - Area rurale Milanese - Giorni con gelo (T
Gelate tardive - Evento del 26-28 aprile 2016

Irruzione fredda a macroscala (18-21 aprile 2017) e
risposta termica al suolo (anomalia rispetto a media
1986-2015)
Gelate tardive - Evento del 19-21 aprile 2017

Irruzione fredda a macroscala (18-21 aprile 2017) e
risposta termica al suolo (anomalia rispetto a media
1987-2016)
Precipitazioni totali annue per 3 stazioni storiche dell’area italiana
Precipitazioni medie annue (mm) per 12 stazioni dell’area italiana
        (intera serie e sottoperiodi 1961-90 e 1991-2017)
TREND - Intensità pluviometriche per l’area italiana 1973-2017.
 (Elaborazioni su dati di 202 stazioni della rete NOAA GSOD)

                    L Mariani, dati non pubblicati
Significatività dei trend di intensità pluviometrica per l’area italiana

  Test Z di Mann Kendall eseguito con il pacchetto statistico Makesens 1_0 (Salmi
  et al., 2002)

                            L Mariani, dati non pubblicati
Concentrazione delle piogge su pochi eventi più intensi - Trend annuo

Cortesi et al., 2012. Daily precipitation concentration across Europe 1971–
2010, Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 12, 2799–2810, 2012
Risorse e limitazioni termo-pluviometriche pe la vite
Vite come essere fotoautotrofo

                  1. Sole fonte di energia (radiazione)

                  2. La fotosintesi trasforma la
                  radiazione in sostanza organica
                  prodotta a partire da CO2 e H2O

                  3. sostanza organica e in parte usata
                  per produrre energia e in parte vie ne
                  accumulata        negli    organi       di
                  accumulo della sostanza organica
                  (foglie, fusto, radici, organi di riserva)

                  4. La CO2 per la fotosintesi viene
                  dall’atmosfera (De Saussure, 1804).
                  (nel 1960 avevamo 310 ppmv di CO2
                  mentre oggi ne abbiamo 400 -> il
                  potenziale produttivo della vite è
                  aumentato del 18%).
Radiazione                                                      Serbatoio

                                                                                                                                Simboli
                                                                                          fotosinteticamente
Vite – schema di modello di produzione
                                          Radiazione                                                                                                          Rubinetto
                                                                                               attiva PAR
                                         solare globale                                                                                                       Var. guida
                                              [MJ]
                                                                                           intercettata dalla
                                                                                             chioma [MJ]

                                                                                                                                                                    2,4 g m-2 di
                                                                                                           FOTOSINTESI                                     AT       CH2O per MJ
                                                                                                                                                                    m-2 di PAR
                                                                                                                                                                    (RUE)
                                                                               PRODUZIONE POTENZIALE

                                                                                                   LIMITAZIONE TERMICA                                     AT

                                                                             PRODUZIONE LIMITATA PER T
                                         Fase
                                         fenologica                                                                                                         GSR, AT,
                                         (regola la                                                    LIMITAZIONE IDRICA                                   RH, RR
                                         ripartizione
                                         fra i diversi
                                         organi)                      PRODUZIONE LIMITATA PER T & H2O
                                                                                                   ALTRE LIMITAZIONI                                           AT, RH,
                                                                                                   (nutrienti, parassiti,                                        RR
                                                                                                   patogeni, malerbe, ecc.)

                                                         FOGLIE               FUSTI             GRAPPOLI                     RADICI

                                         Cola G, Mariani L, Salinari F, Civardi S, Bernizzoni M, Gatti M, Poni S (2014). Description and testing of a weather-based model for predicting
                                         phenology, canopy development and source–sink balance in vitis vinifera L. cv. Barbera, Agricultural and Forest Meteorology, 184 (2014) 117–136
                                         Mariani L., 2017. Carbon plants nutrition and global food security, Eur. Phys. J. Plus (2017) 132 : 69
=30 MJ m-2
Vite – modello matematico

                                                                                            =111 kg/ha

                            BIBLIOGRAFIA
                            - Cola G, Mariani L, Salinari F, Civardi S, Bernizzoni M, Gatti M, Poni S (2014). Description and testing of a weather-based
                            model for predicting phenology, canopy development and source–sink balance in vitis vinifera L. cv. Barbera, Agricultural and
                            Forest Meteorology, 184 (2014) 117–136
metodi adottati per regolare i “rubinetti” = Curve di risposta
Effetto della temperatura -> Ore normali di caldo (curve di risposta alla
temperatura)

Effetto dell’acqua -> curva di risposta specifica applicata al contenuto
idrico del suolo calcolato con bilancio idrico

Effetto dei nutrienti -> Legge di Mischelrich (curva di risposta ai livelli di
nutrienti)

Effetto dei patogeni fungini, dei parassiti, delle malerbe, ecc. -> curve di
risposta specifiche

Fenologia: soglie di raggiungimento delle diverse fasi definite in base
alle risorse termiche (NHH) stimate con curva di risposta.
Rapporto fra attività vegeto-produttiva della vite e temperatura
Traduzione in curva di risposta

      Un’ora trascorsa a 15°C vale 0,32 NHH, 0,68 LHH.
      Un’ora trascorsa a 30°C vale 0,87 NHH e 0,13 HHH.
Vantaggi rispetto all’approccio a gradi giorno (Winkler, Huglin,…)
Non solo calcolo delle risorse ma anche delle limitazioni termiche

In Winkler più salgono le temperature e più c’è risorsa, il che non può
essere vero (es: del deserto del Sahara).
Stress da carenza idrica - Metodo
approccio: si segue il contenuto idrico del suolo con un bilancio
idrico e poi si applica una curva di risposta.

bilancio idrico: a passo giornaliero riferito ad un terreno con
una data dimensione del serbatorio massimo invasabile (CC-PAP)
per lo strato esplorato dalle radici

Equazione di bilancio (conservazione della massa riferita al
serbatoio terreno):
Cid+1= CId+RRu-ET0d*kc*WLFR+RIS_falda

Bilancio portato avanti su un periodo lungo per evitare effetti di
“memoria“ del sistema (in questo lavoro si è operato sul
pluriennio 1973-2017).
Stime di evapotraspirazione
Svolte con il metodo di Hargreaves e Samani:

ET0=0.0023*(Tx-Tn)0.5 *(Td+17.8)*Ra/2.45

dove:
ET0 = flusso evapotraspirativo in mm d-1
Ra= radiazione solare extraterrestre espressa in MJ m-2 d-1 ricavabili da una
apposita tabella presente nel quaderno FAO 56 e che viene convertita in mm
d’acqua evaporata al giorno divedendo per 2.45
Tx,Tn,Td =temperatura minima, massima e media giornaliera (°C)

ETM=ET0*Kc

ETR=ETM*WLFR
Attività vegetativa in funzione del contenuto idrico del suolo
Curva di risposta

Un giorno trascorso a 300 mm di contenuto idrico vale
0,48 (stress da eccesso=0,52), un giorno trascorso a
200 mm vale 1 (stress=0) e uno trascorso a 70 mm
vale 0,3 (stress da carenza =0,7)
L’areale toscano-romagnolo del Sangiovese
 Analisi fenologica e di risorse/ limitazioni
         termiche, idriche, radiative

 Presentata il 10 settembre 2018 al Master Sanguis Jovis in Montalcino
La rete utilizzata (25 stazioni per il periodo 1973-2018)
Sangiovese – fenologia (data media raggiungimento BBCH89)
Risorse radiative per Sangiovese - Metodo

Risorse radiative per Sangiovese stimate con il modello radiativo a
base termica di Hargreaves e Samani (Quaderno FAO 56, 1998).
- Si parte dalla radiazione solare extraterrestre (ESR) su superficie
inclinata (MJ m-2)
- ESR viene decurtata per il filtro atmosferico con clear sky e per la
copertura nuvolosa
Sangiovese - Risorse Radiative (PAR – MJ m-2)

METODO: Risorse radiative per Sangiovese
stimate con il modello radiativo a base termica di
Hargreaves e Samani (Quaderno FAO 56, 1998). Si
parte dalla radiazione solare extraterrestre (ESR)
su superficie inclinata (MJ m-2). ESR viene
decurtata per il filtro atmosferico con clear sky e
per la copertura nuvolosa .
Sangiovese - Risorse termiche (NHH – ore)
Sangiovese - Stress da eccesso termico (HHH)
Sangiovese – ETM (mm/anno)
Sangiovese - Stress da carenza idrica (giorni)
Dai concetti relativi a risorse e limitazioni alle zonazioni
Il portato dei lavori di zonazione viticola
In ogni terroir
C’è una vocazionalità media (VM)
espressione del clima inteso come i valori medi delle variabili
atmosferiche su un numero congruo di anni (l’ideale è 30)

C’è un potente effetto annata (EA):
C’è la meteorologia come variabilità “giorno per giorno” che
si ripercuote anche sul suolo (attraverso l’idrologia agraria)
Vocazionalità media ed effetto annata

- definizione della vocazione del territorio ai diversi vitigni
- studio dell'effetto annata: si valuta come l’effetto annata
modifica la vocazionalità media (base: dati meteo in tempo reale,
osservazioni fenologiche, ecc. )
Fondamenti osservativi della meteorologia
Osservazioni visive: copertura e tipo di nubi, fenomeni (pioggia,
neve, visibilità ...), fenologia delle colture, diario meteorologico
Misure: con strumenti sufficientemente accurati e ben posizionati
Previsioni: nowcasting, breve medio e lungo termine
Modelli interpretativi e predittivi (dai dati alle informazioni utili
per la viticoltura)

                                                                               BBCH
                                                                               scale

  Source: Lumpkin County vineyard - www.gainesvilletimes.com/archives/79836/
Una chiave di lettura galileiana
                                     Galileo Galilei: padre della meteorologia
                                     moderna perché la sua scuola creò gli
                                     strumenti di base (termometro, pluviometro,
                                     barometro e evaporimetro).

                                     Lettera a Pietro Dini del 21 maggio 1611: “i
                                     primi inventori trovarono et aqquistarono le
                                     cognizioni più eccellenti delle cose naturali e
                                     divine con gli studii e contemplazioni fatte
                                     sopra questo gradissimo libro, che essa
                                     natura continuamente tiene aperto innanzi
                                     a quelli che hanno occhi nella fronte e nel
                                     cervello”; “occhi sulla fronte” per osservare e
                                     “occhi nel cervello” per interpretare.

Immagini di strumenti tratte da Lorenzo Magalotti, Saggi di naturali esperienze fatte nell'Accademia del
Cimento, In Firenze, per Giuseppe Cocchini, 1667 In 16°, pp. CCLXIX [17], ill.; 35,7x25,7 cm, Firenze, Istituto e
Museo di Storia della Scienza, MED 2144, p. III
Conclusioni

Invito a una lettura quantitativa delle risorse e delle limitazioni
imposte dalla meteorologia e dal clima (radiative, termiche e
idriche) alla produzione viticola. Ciò si ottiene:

1. Traducendo le variabili meteo in risposte della vite (modelli
   a curva di risposta)

2. considerando tutte le        risposte   contemporaneamente
   (modelli di produzione)
Fine
Concentrazione delle piogge su pochi eventi più intensi - Trend estivo

Cortesi et al., 2012. Daily precipitation concentration across Europe 1971–
2010, Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 12, 2799–2810, 2012
VENTO FORTE
                             Zurigo – 1895-2010

Numero di giorni con elevata velocità oraria media del vento in inverno (ottobre-
marzo) dal 1895 al 2004 nel clima di Zurigo stazione a intervalli di 5 anni.

Fonte. Wind speed measurements and forest damage in Canton Zurich (Central Europe)
from 1891 to winter 2007, Int. J.. Clim., 30: 347–358 (2010), doi: 10.1002/joc.1895
Alcune osservazioni sulle variabili europee a base
                    termica
Europa - risorse e limitazioni per vite ricavate da TD annua

Equazioni empiriche utilizzate
Europa - risorse e limitazioni ricavate da TD annua 1655-2017
 Medie di sottoperiodo

Variazioni percentuali (media 1655-1700 = 100)
Europa – media delle NHH e delle HHH annue 1655-2017
NHH (ore)
HHH (ore)
YEARLY
               YEARLY TEMPERATURE
               YEARLY TEMPERATURE (1961
                      TEMPERATURE (1991 –
                                        – 1990)
                                  (VARIATION)
                                          2016)

Analisi su dati del dataset globale su grigliato della East Anglia University –
Climate Resarch Unit.
YEARLY
               YEARLY PRECIPITATION
               YEARLY PRECIPITATION (1961
                      PRECIPITATION (1991 –
                                          – 1990)
                                            2016)
                                    (VARIATION)

Analisi su dati del dataset globale su grigliato della East Anglia University –
Climate Resarch Unit.
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