Il nemico invisibile - LA VOCE n.2 / 2020 DELLA SCUOLA APOSTOLICA
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Lettera di presentazione Sommario Redazione: Arrighini Angelo, Cortesi Lorenzo, Dalla Cia Stefano, Ganarin Dario, Giusto Angelo, Scuccato Bruno. SCUOLA APOSTOLICA S. CUORE 24021 ALBINO (BERGAMO), VIA PADRE DEHON 1 Pag. 4-7: La parola di Papa Francesco La settimana sull’enciclica Laudato Sii Carissimi amici e benefattori, da alcuni mesi siamo rinchiusi in casa a causa del coronavirus. Non sappia- Pag. 8-12: Il nostro servizio nella Chiesa mo ancora quando potremo riprendere, in tranquillità, la nostra vita di tutti i Vita dei detenuti, vita da detenuti giorni. «Fitte tenebre - aveva detto papa Francesco il 27 marzo in una piazza S. Pietro completamente vuota - si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio Pag. 13-20: Dossier assordante e di un vuoto desolante».Come i discepoli del Vangelo «anche COVID-19, il nemico invisibile noi siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda». Pag. 21: Preghiera Mai come in questo tempo avvertiamo la necessità di “confortarci a vicenda”. Signore, guarda e libera Forse anche le nostre famiglie sono state duramente provate dalla perdita di una persona cara. Per tutta una serie di concause, il 14 marzo, proprio nell’anniversario della nascita del nostro fondatore p. Leone Dehon, anche un Pag. 22-23: Testimoni del Vangelo confratello della nostra comunità dehoniana di Albino, p. Giosué Torquati, ci Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari ha definitivamente lasciato per ritornare alla “casa del Padre”. Eravamo en- trati come “apostolini” proprio qui alla Scuola Apostolica di Albino lo stesso giorno: il 14 ottobre dell’Anno Santo 1950. Forse qualcuno di voi potrebbe averlo conosciuto anche come “Mago Allegria” per via della sua abilità nei Pag. 24-27: Orizzonte missione giochi di prestigio. Lo affidiamo alla infinita misericordia divina insieme a Internet e la nuova evangelizzazione tutti i nostri cari. Ringraziandovi sempre con tanta riconoscenza per la vostra generosità e per la vostra amicizia, anche a nome di tutta la nostra comunità di Albino un af- fettuosissimo saluto e un augurio di ogni bene nel Signore. Pag. 28-29: La vostra corrispondenza Lettere dei benefattori con risposta p. Angelo Arrighini Pag. 30-31: Proposte di collaborazione Progetti per le nostre missioni e indirizzi delle nostre case 2 3
LA PAROLA DI Papa FRANCESCO delle società consumistiche che faticano al debito ecologico del Nord rispetto al LA PAROLA DI Papa FRANCESCO a cambiare i propri stili di vita. La cura Sud del mondo. Tracciando alcune linee del creato è impegno di tutti, credenti e di un “vangelo della creazione”, Fran- non credenti. cesco prova a rileggere alcuni racconti Servendosi delle più recenti acquisizio- biblici offrendo una visione complessiva ni scientifiche in materia ambientale, della tradizione ebraico-cristiana e spie- l’enciclica affronta temi molto concreti: gando il perché della «tremenda respon- dai mutamenti climatici, alla questione sabilità» dell’essere umano nei confronti dell’acqua, alla tutela della biodiversità, del creato. La cultura dell’usa e getta Papa Francesco non si accontenta di dominio anche sull’ economia e sulla sollecitare la responsabilità di tutti, ma politica», ben sapendo che «il mercato da cerca di arrivare alle cause più profonde solo non garantisce lo sviluppo umano del degrado. Se c’è una logica che genera integrale e l’inclusione sociale». la “cultura dello scarto”, è quella dell’usa Ne deriva, inevitabilmente, quella logica e getta. Le competenze tecniche danno che «porta a sfruttare i bambini, ad a «coloro che detengono la conoscenza abbandonare gli anziani, a ridurre altri LA SETTIMANA LAUDATO SII e soprattutto il potere economico per in schiavitù, a sopravvalutare la capacità sfruttarla un dominio impressionante del mercato di autoregolarsi, a praticare sull’ insieme del genere umano e del la tratta di esseri umani, il commercio di Quale mondo lasciare dopo di noi? mondo intero». Sotto accusa si trovano pelli di animali in via di estinzione e di Dal 16 al 24 maggio prossimo, coronavirus permettendo, per volontà di Papa soprattutto le logiche del dominio “diamanti insanguinati”». Questa è «la Francesco, si svolgerà a Roma la “Settimana Laudato Sii”. Sono già passati cinque tecnocratico e dello sfruttamento delle logica di molte mafie, dei trafficanti di anni dalla pubblicazione di questa sua seconda enciclica. Chiarissima la domanda a persone e delle popolazioni più deboli. organi, del narcotraffico e dello scarto cui il Papa tenta di rispondere: «Quale tipo di mondo vogliamo trasmettere a coloro E’ un dato di fatto che «il paradigma dei nascituri perché non corrispondono che verranno dopo di noi?». tecnocratico tende ad esercitare il proprio ai progetti dei genitori». La cura del creato impegno di tutti Riprendendo le parole dei suoi predecessori, Francesco lancia un grido di allarme, mettendo in guardia non solo dallo sfrut- tamento inconsiderato delle ri- sorse e da una politica miope che guarda al successo imme- diato senza prospettive a lungo termine, ma anchedall’egoismo 4 5
LA PAROLA DI Papa FRANCESCO LA PAROLA DI Papa FRANCESCO oggi un potere che sarà Una ecologia delle istituzioni ricordato per la sua incapacità di Proprio per questo, Francesco parla dell’urgenza di una “ecologia delle istituzioni”. intervenire quando era urgente «Se tutto è in relazione, afferma, anche lo stato di salute delle istituzioni di una e necessario farlo?». Senza società comporta conseguenze per l’ambiente e per la qualità della vita umana. Ogni una “governance mondiale” lesione della solidarietà e dell’amicizia civica provoca danni ambientali». non si va lontano. Visto che la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici, si rende sempre più indispensabile «un accordo sui regimi di governance per tutta la gamma dei cosiddetti beni comuni globali». Purtroppo «l’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente». Un vero sviluppo integrale Papa Francesco non si stanca di insistere di tutto è l’umanità che ha bisogno Sia chiaro, ribadisce il papa: «non ci e sono sempre più numerose le persone sullo sviluppo di processi decisionali di cambiare. Manca la coscienza di sono due crisi separate, una ambientale che vengono scartate, private dei diritti onesti e trasparenti, in modo da poter un’origine comune, di una mutua e un’altra sociale, bensì una sola e umani fondamentali», impegnarsi per il “discernere” quelle politiche e iniziative appartenenza e di un futuro condiviso complessa crisi socio-ambientale». bene comune significa fare scelte solidali imprenditoriali in grado di portare «ad da tutti. Questa consapevolezza di base “Ecologia integrale” e “bene comune” sulla base di «una opzione preferenziale un vero sviluppo integrale». Servono permetterebbe lo sviluppo di nuove si integrano a vicenda. Nel contesto di per i più poveri». processi politici trasparenti, «non convinzioni, di nuovi atteggiamenti e oggi, in cui «si riscontrano tante inequità lasciando spazio alla corruzione che stili di vita». nascondendo il vero impatto ambientale Angelo Arrighini Una governance mondiale di un progetto in cambio di favori, spesso Francesco non si limita a “denunciare”, o le ideologie non ledano il bene comune». porta ad accordi ambigui che sfuggono ma soprattutto si interroga seriamente su Purtroppo, osserva il Papa molto al dovere di informare ed a un dibattito cosa sia possibile fare per «uscire dalla amareggiato: «i vertici mondiali approfondito». spirale di autodistruzione in cui stiamo sull’ambiente degli ultimi anni non Chi ricopre incarichi politici dovrebbe affondando». La Chiesa non pretende hanno risposto alle aspettative perché, per sottrarsi ad una logica puramente assolutamente di definire le questioni mancanza di decisione politica, non hanno “efficientista e “immediatista” oggi scientifiche, né di sostituirsi alla politica. raggiunto accordi ambientali globali dominante. «Molte cose, scrive Papa Può solo sollecitare «un dibattito onesto e realmente significativi ed efficaci». Francesco avviandosi alla fine, devono trasparente, perché le necessità particolari Perché, allora, ostinarsi a «mantenere riorientare la propria rotta, ma prima 6 7
IL NOSTRO SERVIZIO NELLA CHIESA In questi giorni sentiamo il peso di IL NOSTRO SERVIZIO NELLA CHIESA dover stare in casa. “Loro” sono costretti – senza deroghe – a stare in un edificio che si chiama casa (circondariale) ma casa non è. Voi da innocenti, “loro” a convivenza stretta col proprio rimorso (e a volte anche con la certezza della propria innocenza). (Penso anche ai tanti, troppi, che starebbero volentieri in casa se solo ne avessero una). Ordine e separazione momento della malattia, dell’agonia, dell’ultimo In questi giorni, come le persone saluto: esperienza comune (e disumana) del detenute, dobbiamo stare al condannato, ora esperienza degli innocenti. chiuso perché ciascuno può essere In questi giorni, l’impossibilità di incontrare i una minaccia all’incolumità propri cari a colloquio ha innescato una miscela dell’altro. Benché, a differenza di rabbie che è esplosa in una violenza senza Vita dei detenuti, vita da detenuti delle persone detenute, voi giustificazione alcuna e, peggio, senza una siate innocenti. Sperimentiamo finalità. Possiamo, in soggettiva, comprendere quanto sia insopportabile sentirsi il dolore per tutti quegli innocenti che devono Carcere e coronavirus inclusi dentro una zona rossa subire la pena indiscriminata di non poter vedere Tra le attività apostoliche dei Dehonia- dove ciascuno è pericoloso per il nemmeno per un’ora il marito, la moglie, il ni in Italia c’è anche quella del carcere. semplice fatto di abitarci. E senza figlio o figlia, il papà o la mamma che si trovano Siamo presenti a Bologna e a Pisa. In nemmeno conoscere la data del nella zona ancor più rossa del carcere. questo periodo del coronavirus, che tutti “fine pena”. stiamo ancora vivendo con apprensione In questi giorni, come i reclusi e le e che ci obbliga ai “domiciliari”, ci vie- recluse, molti, troppi sperimentano ne spontaneo pensare alle persone che la solitudine e l’isolamento. Il vivono recluse nel carcere. P. Marcello dramma nel dramma di questa Mattè, cappellano al carcere della Dozza pandemia è che separa dai propri di Bologna, ha fatto una riflessione, che cari proprio mentre si avrebbe riportiamo, in quanto aiuta a compren- più bisogno di una vicinanza dere questo problema. affettuosa. Si è costretti a soffrire e perfino a morire senza che Sono cappellano al carcere della Dozza. Mons. Matteo Zuppi e p. Marcello Mattè alcuno possa tenerti per mano, In questi giorni mi sento molto “confra- e, viceversa, senza poter tenere tello” dei vostri parroci e di quanti eserci- porzione di Chiesa costretta agli “arresti la mano della persona amata che tano un ministero pastorale verso questa domiciliari”. soffre. Non poter essere presenti al 8 9
IL NOSTRO SERVIZIO NELLA CHIESA IL NOSTRO SERVIZIO NELLA CHIESA del pane e la preghiera (cf. At 2,42). mia non è soltanto il “digiuno eucaristi- Come Penelope I muri fanno le chiese e noi italiani sap- co”, ma il digiuno dall’incontro. La no- In questi giorni l’incontro con la piamo quanto siano belle e preziose per la stra vita di fede si fa ardua senza la vita porzione di Chiesa, che vive da nostra vita spirituale. Ma siamo noi, per- fraterna, senza l’incontro. Lo dico da cap- sempre reclusa, è precluso a me sone vive, pietre viventi a fare la Chiesa. pellano del carcere, che conosce quanto e a quanti – ministri, volontari, Anche senza muri, anche dentro ai muri. sia difficile mantenere la fede senza l’e- semplicemente amici – cercano Io sento che la ferita inferta dalla pande- sperienza ripetuta della comunione. ogni giorno di tessere la tela di rapporti umani che possano ospitare il desiderio di Dio: lui si accontenta di un quorum molto basso (due o tre) pur di abitare in mezzo a noi. Non ha bisogno di chiese affollate. Tantomeno di carceri sovraffollate. Tela di Penelope, perché a ogni farebbe bene capire comunque. giorno succede una notte nella La vita cristiana e la vita di Chiesa nascono quale un qualche maligno – molto scarne nelle manifestazioni esteriori e cangiante come un virus – semina l’eucaristia, che pure è “fonte e culmine” della la zizzania della divisione, del vita di fede, non si identifica con le forme che rifiuto, dell’esclusione. Non nella storia ha assunto e che l’hanno portata, smettiamo di tessere, perché ad anche nel nostro tempo, a essere “la” forma ogni notte succede un giorno. In questi giorni non possiamo della liturgia e della vita di Chiesa. Ma “in principio non fu così”. La pandemia ci sta Quelle chiavi che scottano celebrare l’eucaristia. La pandemia togliendo alcune forme preziose e incastonate Caro papa Francesco, Noi le chiavi non le buttiamo via, come ci sta costringendo a una forma (cosa molto positiva in sé) nell’espressione non voglio rubarti le chiavi che ti sono non buttiamo via nessuna delle vite che del nostro essere Chiesa che ci quotidiana e ordinaria della nostra vita di fede. state consegnate come successore di per un momento sono state affidate alla Pietro, le chiavi che aprono e chiudono nostra cura. Ci offende la presunzione di Al cuore della comunità cristiana l’accesso al Regno. Scottano troppo e coloro che vorrebbero affidare a chi opera Possiamo vivere questi momenti penso che anche tu, come il Pietro del in carcere il lavoro sporco di recludere le come invito a riscoprire l’essen- maestoso affresco nella Cappella Sistina, persone per escluderle dalla società nella za della nostra vita ecclesiale. non veda l’ora di restituirle. Però, come convinzione – senza riscontri – che punire Ritrovare il significato e il gusto cappellano del carcere, porto anch’io, ed escludere possa creare sicurezza. della Chiesa domestica. Riscopri- insieme a tanti altri operatori penitenziari, Ci offende la presunzione di tanti, troppi, re il valore sacramentale del pane il peso di un mazzo di chiavi che aprono che vorrebbero lavarsi la coscienza con il spezzato in casa. Perfino nella e chiudono. E queste chiavi noi le nostro lavoro sporco. Ma il nostro lavoro cella di un carcere. Perseverare conserviamo in mano, anche se scottano. è nobile, come ogni altro lavoro, ogni attaccati all’essenziale: la parola Molti, troppi ci gridano di chiudere dentro altro servizio rimunerato o volontario che di Dio, la comunione, la frazione chi ha sbagliato e buttare via le chiavi. prende in mano la vita di persone. 10 11
IL NOSTRO SERVIZIO NELLA CHIESA Da cappellano ho la presunzione di Caro papa Francesco, confidiamo di aver credere che sia anzi un servizio sacro, perché sacre sono sempre le persone, fatto buon uso delle chiavi che per qualche momento ci hai affidato e chiediamo la DOSSIER non perché non abbiano mai sbagliato tua benedizione; non tanto per noi, ma (e chi di noi?), ma perché custodiscono soprattutto per le persone che vogliamo l’immagine divina che portiamo in servire. noi anche quando per colpe nostre è p. Marcello Mattè stata offuscata. Il nostro lavoro è un sacramento, perché vuole essere un segno efficace della tua misericordia, nella quale ci raggiungi non perché giusti, ma proprio perché peccatori. Non butteremo mai via quelle chiavi, anche se scottano. Anzi ci ripromettiamo, COVID-19 ti promettiamo, che per ogni volta le abbiamo usate per chiudere le useremo Il nemico invisibile presto per aprire. Per ogni volta qualcuno le abbia usate per Viviamo ancora sotto l’effetto di una sono stati molti e le conseguenze si recludere noi le useremo per includere. presenza imprevista che ha devastato protrarranno nel tempo. Veniamo Per ogni volta siano state usate per dare da mesi la nostra quotidianità e ha a capire, da subito, come le nostre qualcuno per perso, noi le useremo condizionato in modo pesante la vita certezze basate sulla scienza e tecnica perché nessuno si senta mai perso e possa sociale, lavorativa ed economica del non siano poi così consolidate, se basta riaprire le proprie porte a Cristo e alla mondo intero. Non riusciamo ancora un virus sconosciuto a metterle in crisi Papa Francesco, dopo l’Angelus di speranza che sempre egli dona a tutti. a capire gli oggettivi disastri che in modo dirompente. domenica 29 marzo ha detto: Per ogni volta qualcuno le abbia usate ha causato il Covid-19, ma di certo «In questo momento il mio pensiero per chiudere la bocca, noi cercheremo di usarle per aprire i cuori e la bocca al va in modo speciale a tutte le persone L’ospite inatteso che patiscono la vulnerabilità di essere perdono chiesto alle vittime. Possiamo dire che nessuno lo ‘comparto stagno’, isolate dal resto del costretti a vivere in gruppo: case di prevedeva. Quando è scoppiato il caso mondo. Le nazioni sono interconnesse, riposo, caserme… In modo particolare in Cina, lo abbiamo ritenuto come un come mai lo è stato nella storia. La vorrei menzionare le persone nelle incidente di percorso localizzato in rete delle comunicazioni, di tutti i tipi, carceri. Ho letto un appunto ufficiale un Paese lontano, che sarebbe stato attraversa lo spazio terrestre e l’etere; delle Commissione dei Diritti Umani risolto sul posto. Nessuno pensava alcune in tempo reale, altre in tempi che parla del problema delle carceri alla sua silenziosa e nefasta incidenza brevissimi. Basta seguire su internet sovraffollate, che potrebbero diventare sulle persone, e soprattutto alla il movimento aereo per rendersi conto una tragedia. Chiedo alle autorità sua imprevista e veloce diffusione della ragnatela di tracciati su cui si di essere sensibili a questo grave ovunque. muovono i velivoli, e con essi milioni problema e di prendere le misure In un mondo globalizzato, non si può di persone. Questo comporta anche una necessarie per evitare tragedie future». più ragionare in termini di zone a più facile trasmissione di malattie virali. 12 13
Una influenza virale pandemica, più vicina a noi nel tempo (1957- 1960) fu l’asiatica, presto bloccata da un apposito vaccino, ma che si ripresentò diverse volte nel tempo. Le due epidemie virali più prossime a noi sono Ebola, esplosa in Africa nel 1976, e la Sars, avvenuta in Cina nel 2002. Il nemico invisibile Il Coronavirus-Covid-19 è una forma hanno contribuito a diffonderlo in tutte virale nuova che ha trovato la ricerca le parti del mondo. medica impreparata ad affrontarlo. La Come ben sappiamo, gli ultimi mesi lentezza nell’individuarlo, o la volontà trascorsi sono stati carichi di paura per di non volerlo subito ammettere per non tutti. I governi delle nazioni, se pur in spaventare il mondo, ha causato la sua ordine sparso, hanno dovuto riconosce- silenziosa ma inevitabile espansione. re il pericolo e ricorrere a misure drasti- La storia insegna Le circostanze connesse a diversi even- che per contenere il diffondersi dell’in- Non è la prima volta che l’umanità vive cessò di essere una malattia endemica, ti che hanno fatto interagire le masse, fezione virale. una pestilenza virale, anzi convive con la pur con ulteriori espressioni locali. presenza dei virus che, a periodi alterni, A tutt’oggi essa è ancora presente nel emergono con la loro forza distruttiva mondo, con apparizioni sporadiche, ma sull’uomo. Basti pensare alla peste controllata dagli antibiotici diffusi nel nera del 1300, che ebbe origine ai piedi XX secolo. dell’Himalaya. Il bacillo si impiantò Una sua famosa manifestazione, ben stabilmente nelle colonie di roditori descritta dal Manzoni nel romanzo I nella regione in cui passava la via della promessi sposi, ha colpito Milano nel seta e fu portato in Cina tramite le pulci 1629 provocando molti morti. infettate dai topi, e poi si trasmise da Da ricordare è anche la pandemia uomo a uomo attraverso la saliva. Da influenzale virale del 1918-1920, qui iniziò un viaggio interminabile chiamata spagnola, la più grave della che raggiunse tutta l’Europa e il nord storia dell’umanità, che provocò la dell’Africa. Solo nel XVIII secolo morte di quasi 100 milioni di persone. 14 15
Non è stato facile ammettere che dovevamo cambiare in modo brusco le nostre abitudini di vita e prendere atto che la nostra esistenza era in pericolo. Siamo rimasti attoniti di fronte alle cifre dei contagiati, degli ospedalizzati e dei decessi; dover accettare di non poter stare accanto ai propri cari ricoverati e, forse, morti dopo pochi giorni di camera intensiva; sapere che un ‘nemico invisibile’ li aveva attaccati in alcuni organi vitali e trovarsi impotenti di fron- te alla sua azione devastante. La gara di solidarietà Dobbiamo riconoscere che questo Lo stesso possiamo dire per i respon- evento ci ha dato uno scossone, met- sabili politici che hanno agito in unità vissuto i momenti liturgici e di devo- potrebbe essere una gioia, una conqui- tendoci in crisi. Ma è pur vero che la evitando di far emergere le divisioni e zione tramite i mezzi di comunicazione sta, qualcosa che ci innalza. Ma in una crisi può provocare una doppia rea- le convenienze, bensì cercando di tro- moderni. Un popolo invisibile, raccol- situazione e nell’altra dobbiamo essere zione: di bloccarci nella paura o di vare decisioni condivise. Per non par- to nelle singole famiglie, si è trovato a consapevoli che il nostro impegno qui scuoterci e trovare rinnovate energie lare dei gesti più nascosti, ma preziosi, vivere la propria fede in comunione di è perché ci è data una missione». positive per uscirne. Abbiamo assistito di quanti si sono dedicati a dare una intenti e con i loro pastori. «Sarei potuto morire. Io 41 anni, fisi- a un risveglio di unità e di solidarietà. mano a quanti erano soli e in grave ne- Riportiamo due testimonianze signi- co di ferro, nessuna patologia pregres- Innanzitutto nell’ambito sanitario: re- cessità per affrontare il quotidiano. ficative di chi è stato coinvolto diret- sa, sarei potuto morire di coronavirus. sponsabili di strutture, medici, infer- Bello anche l’impegno delle comunità tamente nella crisi del coronavirus, Giusto il tempo di togliere le lenti a mieri, personale vario di servizio e di ecclesiali che, non potendo partecipare un medico e un malato. «C’è grande contatto, qualche telefonata per avvi- pronto intervento… si sono dedicati alle funzioni religiose in chiesa, hanno solidarietà tra noi medici e personale, sare della mia condizione e poi l’ini- con impegno am- si è riscoperto il rapporto tra le per- zio dei 16 giorni di coma farmacolo- mirevole fino allo sone. Sono saltati quei freni inibitori gico. Ma nella fase di semi-coscienza sfinimento. Abbia- che a volte creavano l’imbarazzo nel ho avuto la lucida consapevolezza di mo visto emergere confrontarsi con libertà. Le situazioni non essere mai stato lasciato da solo. il senso di umanità drammatiche ci hanno fatto riscoprire I medici e gli infermieri si sono presi verso “la persona la vera umanità, il valore della perso- cura di me. Ero fiducioso che non sa- sofferente” vista na, l’essere solidali per la stessa causa. rei morto, ero in buone mani. Le mani nel suo valore pro- Questa esperienza mi convince ancora di quelle che sono a loro volta persone fondo. La figura del di più che la nostra esperienza umana con figli e famiglia e che mettono a ri- “buon samaritano” si gioca su quello che ci è stato affida- schio la loro vita per la nostra stessa ci è stata presentata to. Non vuol dire fare discorsi teorici, vita. Apprezzerò la vita, con la grinta dal vivo e in reale ma essere incarnati nella realtà. Oggi e la serenità di avercela fatta. La vita è attualità. è questa sofferenza, in altre situazioni una e non lo dimenticherò». 16 17
Le conseguenze e le prospettive Non possiamo ancora calcolare le reali conseguenze di questa pandemia. Dob- biamo riconoscere che le cose non saranno come prima, se non dopo un lungo tempo di ripresa. Il fatto che il problema abbia coin- volto tutto il mondo fa ben sperare nell’im- pegno di tutti, in reale coinvolgimento, per una ripartenza animata da forte fiducia e solidarietà. Certamente le cose non saranno in tutto e per tut- to come prima. Ci sarà una diversa consapevolezza della fragilità insita anche nella nostra so- cietà, che sovente esprimeva un senti- re e un agire di accentuata sicurezza e autosufficienza. Sarà faticoso far ripartire l’economia assicurando l’immediata funzionalità delle Gli insegnamenti aziende e il lavoro per tutti. Molti Riflettendo su quanto accaduto, pos- ci sono vicine, non familiari. Tutti equilibri salteranno e solo l’ap- siamo fare alcune considerazioni che facciamo parte dello stesso mondo porto responsabile di tutti potrà ci saranno di monito, di revisione, di intriso di precarietà. garantire una ripresa senza ecces- conforto e di incoraggiamento. sivi traumi. Una grande responsa- • Rafforzare il senso di umanità bilità sarà sulle spalle di chi gestisce • Riflettere sulla precarietà della salu- nell’accoglierci e rispettarci, superan- la causa pubblica, come pure la ri- te e della vita, sulla provvisorietà delle do la tendenza alla discriminazione, sposta che verrà dalla base della certezze e dei beni acquisiti, sulla real- perché la realtà può invertirsi rapida- società. Il senso del bene comune tà o possibilità della mortalità propria mente e noi diventare, all’improvviso, dovrà prevalere sugli interessi par- o delle persone care o degli altri. Fare discriminati. ticolari. È molto vero anche per noi introspezione è un’occasione salutare quanto ha detto in un altro contesto in un tempo caratterizzato dall’eccesso • Far tesoro della virtù della prudenza, storico l’on. Aldo Moro: «Se fosse di attenzione all’esteriorità o dalla cor- che si esprime in comportamenti cor- possibile dire “saltiamo questo tempo sa all’accumulo di sicurezze materiali. retti, accortezze igieniche per neutra- e andiamo tutti a domani”, credo che lizzare le infezioni. Siamo chiamati ad tutti accetteremmo di farlo; ma non è pos- • Superare pregiudizi o false credenze: assumere uno stile di vita responsabile sibile. Oggi dobbiamo vivere, oggi è la nostra ritenere che ciò che accade agli altri per tutelare la salute, propria e degli responsabilità. Si tratta di essere fiduciosi e corag- non ci toccherà affatto, si tratti di un altri, evitando condotte imprudenti o giosi al tempo stesso, si tratta di vivere il tempo virus esploso in Cina o di un tumore, nocive al bene comune. che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà». un incidente o la morte di persone che 18 19
• Agire in reciproca collaborazione e a dare il proprio contributo per conso- PREGHIERA solidarietà, superando la spinta all’e- lidare il mosaico del bene che si può goismo, l’autoreferenzialità, il mene- compiere anche in tempo di fragilità. freghismo, le abitudini consolidate, gli L’umiltà significa anche far tesoro di interessi politici o commerciali, per ri- un ritmo di vita più lento e meno agita- scoprire e mettere al centro la dimen- to, in un periodo storico in cui il tempo sione comunitaria nell’adesione e nel sembrava non bastasse mai. In questo rispetto delle normative. La sensibilità senso, l’umiltà, dal latino “humus”, aiu- e la responsabilità reciproca e condivisa ta a riscoprire le radici dell’esistenza e contribuiscono a saldare i vincoli fami- a gustare le ore trascorse in famiglia in liari e sociali. modo più intenso, rilassato, trovando modalità diverse di esprimere gli affetti. • Usare il tempo in modo creativo nel dare risposte innovative ai limiti e alle • La riscoperta della dimensione spiri- restrizioni imposte dall’emergenza, nel tuale. Questo tempo ci ha richiamato al coltivare l’arte come antidoto alla noia, primato della spiritualità: l’apertura a nel gustare un bel film, nel vivere con Dio, il bisogno di pregare, l’appello a riconoscenza stimoli culturali o di sva- mobilitare le risorse interiori. Quando go. Nell’ambito educativo, utilizzare in modo positivo la tecnologia (lezioni le persone vivono momenti di timore o di angoscia, si affidano alla preghiera SIGNORE, GUARDA E LIBERA on line), avere idee e progetti nuovi nel per invocare l’aiuto di Dio, perché ven- Signore Gesù, contesto della vita personale, familiare ga in soccorso delle debolezze umane. guarda noi e l’umanità intera o lavorativa. Lo fa un paziente prima di sottoporsi afflitta da questa nuova epidemia ad un intervento chirurgico, chi vive che sta seminando sofferenza e morte Crescere in umanità e valorizzare l’u- un momento drammatico in aereo, chi in ogni angolo della terra. miltà. Non sempre sono le grandi cose deve sottoporsi a terapie salvavita, chi Ti chiediamo, umilmente, che cambiano la storia del mondo, ma deve sostenere un difficile esame e così difendici da questo morbo terribile quelle piccole e nascoste, che operano via. L’umiltà è il canale che alimenta la e libera dalla sofferenza e dal male nel silenzio e nel nascondimento; sono spiritualità. tutti coloro che vengono contagiati. queste le realtà che sfuggono ai prodigi La grave crisi che abbiamo attraversato Affidiamo alla tua bontà di Padre della scienza e al controllo delle multi- è stata un’occasione propizia per sco- questa nostra umile preghiera, nazionali, ma costringono ad un reali- prire potenzialità nascoste, per prestare mediante l’intercessione della Beata Vergine Maria, stico approccio agli eventi esistenziali. attenzione a ciò che prima forse si tra- salute degli infermi, e di tutti i santi nostri protettori. Il dilagare del contagio ha reso più scurava, per trasformare la “disgrazia” Fa che non soffriamo per questa e per tante nuove malattie consapevoli della fragilità, che con- in ”grazia”. Dice un autore che «l’av- che mettono ansia e preoccupazione nel cuore dei tuoi figli, trasta con il mito dell’autosufficienza versità restituisce agli uomini tutte le così deboli, fragili e paurosi di fronte ai tanti mali e sofferenze o dell’invincibilità, a riconciliarsi con virtù che la prosperità toglie loro». di questo nostro tempo e di questa nostra generazione. i limiti, a fare pace con l’impotenza e da Settimana News Amen. 20 21
TESTIMONI DEL VANGELO che Chiara e le sue compagne mirano a Prende, così, vita la spiritualità incentrata TESTIMONI DEL VANGELO diventare Movimento. E amando tutti sull’amore evangelico: la Spiritualità e sempre lo diffondono in Italia, poi in dell’Unità con spiccata espressione CHIARA LUBICH Europa e nel mondo. comunitaria. L’amore nel tessuto sociale passione per l’unità Chiara si lascia guidare dallo Spirito e universale a cui tutti tendiamo. Vengono universale viene a comprendere che il Movimento coinvolti anche gli ambiti della cultura, è chiamato a innestarsi nelle molteplici della politica, dell’economia, dell’arte realtà del vissuto umano. Coinvolge, nel in un crescendo inaspettato. Si sviluppa tempo, giovani e adulti, bambini e ragaz- così uno stile di vita che, ispirandosi ai Tutto è iniziato con poche ragazze leggendo il vangelo. Siamo nel 1943 in pieno zi, famiglie e sacerdoti, religiosi e reli- valori cristiani, risponde alla diffusa do- conflitto bellico. La giovane Silvia Lubich - questo il suo nome di battesimo - faceva giose di varie congregazioni e anche ve- manda di senso della vita e di autenticità parte dell’A.C., in seguito del Movimento Francescano Cappuccino. Univa i momenti scovi. Diventa una realtà articolata in 18 e contribuisce a portare nel mondo pace di preghiera e di riflessione con l’attività in favore dei poveri, come espressione del diramazioni, quali espressione di un’uni- e unità. Crollano pregiudizi, i semi di ve- “qualunque cosa fate al più piccolo è a Me che lo fate”. Suo desiderio profondo era di ca ispirazione evangelica. rità e di amore insiti nelle diverse culture servire la Chiesa nel contesto di Trento dove è nata e cresciuta. La vita l’ha portata ad Tocca i più diversi ambienti e culture, diventano ricchezza reciproca. orizzonti molto più ampi: a portare Gesù a tutti. Vivendo semplicemente il Vangelo apre fecondi dialoghi nel mondo cattoli- è arrivata in 182 nazioni nel mondo. co, fra singoli, gruppi, movimenti e as- sociazioni, il tutto finalizzato a rafforza- Il granellino di senapa re l’unità tra cristiani di diverse Chiese, Gesù ha parlato del Regno di Dio in ter- dialogo con tutti gli uomini di buona vo- tra credenti di varie religioni e persone mini di piccolo seme che si sviluppa e lontà. Questo ideale ha preso consistenza di convinzioni diverse. È guidata dalla fruttifica. Anche il Movimento dei Foco- quando ha scoperto il volto di Dio Amo- certezza che, insieme, ci si avvia a quella lari è iniziato così. Chiara - questo il suo re. Diventa la scintilla ispiratrice del suo pienezza di verità e a quella fratellanza nome da quando entra nel Terz’Ordine cammino spirituale e dell’opera di unità francescano - ha avuto l’intuizione e il e di pace cui darà vita. Si fa sempre più In comunione con la Chiesa coraggio di seguire un sogno: essere fer- viva in lei la certezza che è l’Amore la Il Movimento dei Focolari si situa in quel dallo Spirito del Signore, da piccolo mento evangelico di unità nel mondo, in salvezza del XX secolo. fenomeno di fioritura dei Movimenti seme si sviluppa in albero che ramifica a ecclesiali che il Papa ha definito “risposta beneficio dell’umanità. Il Movimento dei Il calore dell’amore suscitata dallo Spirito Santo a questa Focolari di Chiara Lubich ha realizzato un La guerra e i bombardamenti rendono la ristretto gruppo di giovani ragazze, drammatica sfida di fine millennio”. È esempio di nuovo umanesimo planetario, vita difficile, dilatano i bisogni materiali attratte dalle sue idealità, si dedica alla stato approvato dalla Santa Sede fin dal profetico ed emancipatore. e spirituali nelle famiglie. Chiara carità nei quartieri di Trento portando 1962 e, con i successivi sviluppi, nel Quest’anno ricorre l’anniversario dei comprende di essere chiamata a spendere cibo e indumenti alle famiglie povere. 1990. Ha avuto vari riconoscimenti dalle cento anni della nascita di Chiara (1920- le sue energie a servizio della gente. Sente l’urgenza di contrastare l’odio Chiese ortodossa, anglicana e luterana; 2008) e, giustamente, viene ricordata Grazie alla sua preparazione culturale, suscitato dal conflitto bellico con l’ideale dalle diverse religioni e da organismi con molteplici manifestazioni quale percorre le zone del Trentino per formare dell’unità portato nel tessuto della culturali e internazionali. testimone del Vangelo. i giovani di Azione Cattolica. Con un società. È in questo sentire evangelico È proprio vero che un’opera suscitata 22 23
ORIZZONTE MISSIONE ORIZZONTE MISSIONE Il mandato missionario agli internauti Mons. Barron propone di introdurre all’inizio dell’anno pastorale o in occasione della giornata missionari mondiale una veglia di preghiera, accompagnata da un rito specifico riservato a quei giovani che intendono svolgere un servizio di evangelizzazione attraverso internet. Insieme con la croce e il Vangelo, agli internauti andrebbe consegnata una chiavetta USB, simbolo della raccolta dati da utilizzare nella nuova forma di apostolato missionario. Dopo l’investitura ufficiale, sostenuti dalla benedizione del Signore e dalla preghiera della comunità, gli internauti Una nuova forma di evangelizzazione sono pronti a partire per la navigazione sul web al fine di raggiungere ogni angolo Da qualche anno Robert Barron, Vescovo Pontificio Consiglio delle Comunicazioni del globo. Le forme di comunicazione ausiliare di Los Angeles, esperto di mezzi di Sociali è intervenuto sovente per ribadire offerte da internet sono molteplici: comunicazione, è impegnato a promuovere che i nuovi mezzi di comunicazione social network, chat, video, blog, siti un nuovo modo di evangelizzazione sono strumenti di educazione e di web. Con il mandato missionario, missionaria, che passa attraverso i arricchimento culturale e spirituale. riservato in modo specifico agli social network. Egli è fermamente Tuttavia vi è l’altra faccia della medaglia internauti, mons. Barron vuole convinto che oggigiorno questa sia la che non va dimenticata: questi nuovi sottolineare che «il nostro strada da percorrere. Nel mondo digitale strumenti, possono essere utilizzati non modo di evangelizzare sta dove si trova di tutto e di più, anche il solo per il bene delle persone, ma anche cambiando, bisogna usare cristiano deve far sentire la sua presenza, per sfruttare, manipolare e corrompere. nuove vie e servirsi discreta, ma efficace. In una recente degli strumenti di intervista, rilasciata il 29 gennaio 2020 al comunicazione più settimanale National Catholic Register, consoni al nostro il Vescovo ha incoraggiato soprattutto le tempo». nuove generazioni, più avvezze all’uso degli strumenti informatici, a servirsi di internet per un’evangelizzazione parallela o alternativa rispetto a quella tradizionale, che per certi versi, egli considera ormai superata. Il nostro tempo ci offre un’opportunità preziosa che bisogna saper cogliere e gestire con saggezza e intelligenza. Del resto già da diversi anni il 24 25
ORIZZONTE MISSIONE ORIZZONTE MISSIONE le strade romane. Tu usa ciò che la nostra usarli per il bene del Vangelo. Questo è Meravigliosi mezzi cultura oggi ti mette a disposizione». stato un grande vantaggio e ha contribuito di evangelizzazione Già Giovanni Paolo II nell’enciclica ad incrementare in modo straordinario Redemptoris missio, sulla permanente la nostra missione evangelica. Sono Mons. Barron è del parere che «i validità del mandato missionario, aveva abbastanza vecchio da ricordare il social media possono funzionare definito i mezzi di comunicazione sociale periodo precedente ai social media e come un meraviglioso mezzo «il primo Areopago del tempo moderno»; posso solo sorridere se penso quanto di evangelizzazione, perché e aggiungeva: « non basta usarli per era difficile trovare materiali, articoli costituiscono una nuova modalità diffondere il messaggio cristiano e il e informazioni di carattere teologico. per esercitare la chiamata al Magistero della Chiesa, ma occorre Quando contrappongo il nostro tempo discepolato ed essere testimoni integrare il messaggio stesso in questa a quel periodo, posso solo dire con tutta di Cristo». E nell’intervista, nuova cultura creata dalla comunicazione sicurezza e senza mezzi termini che, per rivolgendosi soprattutto ai giovani, moderna». molti aspetti, noi ci troviamo nell’epoca aggiunge: «Esorto fortemente la Se riflettiamo attentamente e ci d’oro dell’evangelizzazione». Un numero generazione emergente, che ha confrontiamo con il passato, la nostra epoca sempre più crescente di Parrocchie, i social media nel sangue e nelle può dirsi fortunata: «I social media sono Diocesi e Congregazioni religiose, ma dita, ad approfondire dapprima la esplosi in termini di portata e popolarità anche Istituzioni e Organismi legati tradizione intellettuale e spirituale negli ultimi dieci anni e la Chiesa, a grandi alla Chiesa oggi utilizzano Internet per della Chiesa e a tentare, poi, di bloccati sui sistemi tradizionali di comunicazione linee, ha trovato innumerevoli modi per comunicare, informare ed evangelizzare. propagare questo patrimonio e totalmente chiusi alle novità». Ecco che cosa di fede attraverso i nuovi e suggerisce concretamente: «Avvia un sito web, L’amore nel tessuto sociale straordinari strumenti che oggi realizza dei video per YouTube, lancia una pagina Il Vescovo ha invitato gli internauti ad abbiamo a disposizione. In questa Facebook dedicata al Vangelo, entra in contatto usare un linguaggio costruttivo, fatto di epoca frenetica e tumultuosa non con altre persone mediante Twitter o Instagram. parole buone che siano davvero di gio- possiamo permetterci di essere Ricordati: san Paolo usò la pergamena e vamento per tutti. «Prima di pubblicare evangelizzatori a senso unico, l’inchiostro e percorse per chilometri e chilometri qualcosa sui social – ha affermato mons. Barron – bisognerebbe porsi ogni volta questa domanda: i testi che ho intenzio- ne di pubblicare sono orientati ad aiutare o a scoraggiare, a costruire o a distrug- riassunto in un principio molto sempli- gere, a rincuorare o ad umiliare? Se le ce: ama e pubblica ciò che vuoi». mie ragioni non sono in linea con il co- L’arcivescovo Robert Barron è molto mandamento evangelico dell’amore non attivo su Facebook, YouTube e Twitter, devo assolutamente premere il pulsante dove ha quasi due milioni di persone che invia». Parafrasando una celebre frase di lo seguono on line. La sua notorietà è sant’Agostino, Barron ha detto: «In de- nata nel 2000 con la creazione dell’asso- finitiva il criterio che deve guidare l’in- ciazione Word of Fire Ministries. ternauta, che si è consacrato totalmente alla causa del Vangelo, potrebbe essere p. Lorenzo Cortesi 26 27
RISPOSTE AI LETTORI e la loro esposizione in luoghi suo santissimo cuore. E tu non ammiri, non RISPOSTE AI LETTORI profani». Recentemente mi è capitato adori, non scorri con sguardo devoto, non di leggere, a proposito di questo abbracci con l’animo questa immagine? Hai Reliquie argomento, una pagina del grande umanista Erasmo da Rotterdam. a disposizione delle reliquie così sante, così efficaci del tuo Signore e, trascurate queste, da archiviare Gliela propongo, perché mi sembra la risposta migliore alle sue domande e ne cerchi di ben più estranee? Guardi attonito la tunica o il sudario che si dice di Cristo e Caro Padre, ieri sera nella mia parrocchia ai suoi dubbi: «Se qualcuno indicasse leggi sonnacchioso il suo Vangelo? Amiamo durante la Santa Messa nella festa di don l’orma impressa dai piedi di Cristo, queste pagine del Vangelo con tutto il cuore, Bosco il sacerdote ha portato sull’altare noi cristiani ci prosterneremmo teniamole strette a noi, occupiamocene senza una scatoletta che conteneva un capello del sosta, baciamole, soffermiamoci su di esse, e la adoreremmo. Perché dunque santo e ci ha detto che era una reliquia molto non adoriamo piuttosto l’immagine trasformandoci in esse fino a che non entrino preziosa. Dopo la comunione il sacerdote ha voluto che ci rimettessimo in fila per baciare viva e palpitante che è presente nei a far parte del nostro comportamento». Ciò la reliquia. Eravamo circa quindici persone, Vangeli? Se qualcuno esponesse che qui Erasmo ha detto delle reliquie fisiche per lo più anziani come me, gente che va a la tunica di Cristo, fin dove non ci di Cristo, dovrebbe valere, a maggior ragione, Messa anche nei giorni feriali. Ogni tanto il spingeremmo per poterla baciare? per quelle dei santi e delle sante. Credo che nostro parroco arriva con qualche reliquia di Eppure anche se tirassi fuori tutto non ci sia bisogno di aggiungere altro. santi e di sante. L’anno scorso ha portato una il suo corredo, non vi sarebbe nulla reliquia di Francesco il pastorello veggente di in grado di rappresentare Cristo in p. Lorenzo Cortesi Fatima per ricordare il centenario della sua maniera più espressiva e autentica morte che è avvenuta per l’appunto nel 1919. dei testi evangelici. Per amore di E qualche anno prima il parroco ha esposto in Cristo decoriamo la sua statua di chiesa per una settimana una reliquia di santa La questione delle reliquie dei santi legno o di pietra con oro e gemme Teresa d’Avila. Non sono sicuro, ma credo che fosse un lembo della sua veste. In un altare è molto antica, ma anche molto preziose. Non dovrebbero piuttosto laterale della nostra chiesa c’è un’urna che complessa. Lungo i secoli della essere ornate d’oro, di gemme e di raccoglie perfino una reliquia di Gesù. Io non storia della Chiesa c’è stato di tutto: quanto vi è di più prezioso queste ho mai capito di che cosa si tratti veramente. venerazione e devozione, commercio opere che ci riportano la presenza Il nostro parroco è molto devoto delle reliquie. e speculazione, superstizione e di Cristo più di qualunque altra Soprattutto in quaresima, invita degli esperti fanatismo. Il mercato delle reliquie immagine? Quella non esprime altro e organizza anche delle conferenze per palare non è mai stato toccato dalle crisi che la sua immagine fisica, ammesso della sindone. Forse lui crede che sia un modo economiche; anche oggi, è assai che la rappresenti davvero, mentre per attirare più gente in chiesa. Non lo so, fiorente ed alimenta i furti nelle chiese. le pagine del Vangelo riportano ma io sono molto perplesso. Quando ci porge Basta andare su eBay per rendersi l’immagine vivente di Cristo che una reliquia per baciarla io mi sento molto conto degli affari d’oro che si fanno parla, guarisce, muore, resuscita, e la a disagio. Ieri sera non mi sono messo in processione con gli altri per baciare la reliquia con le reliquie. La Congregazione per rappresentano in maniera così viva di don Bosco e me ne sono andato. Lei che cosa le Cause dei Santi è intervenuta diverse che lo vediamo con più nitidezza che ne pensa? Ho fatto male? Se potrà rispondermi volte in questi anni per dichiarare se lo avessimo innanzi agli occhi. la ringrazio anticipatamente e la saluto. che «sono assolutamente proibiti il Nulla è più simile a Cristo che la sua Giovanni C., Roma commercio, la vendita delle reliquie parola trasmessa dal santuario del 28 29
PROGETTI CONDIVISI PROGETTI CONDIVISI no a fare le bare in una nostra piccola falegnameria. L’acquisto di un campo CONGO: Convitto CONGO Kisangani permette di fare del lavoro agricolo due volte alla settimana. Queste occupazio- per i Pigmei Maison Saint Laurent e ni mirano a far capire ai ragazzi che si Scrive p. Ruaro Silvano: “Anche ora che Maison Sainte Bakhita può vivere con un lavoro onesto. ho compiuto gli ottant’anni, continuo Sono un centro che, da 30 anni, raccoglie a stare vicino ai poveri e soprattutto ai ragazzi e ragazze che vivono nella strada. Pigmei. Ho aperto per i loro bambini Spesso sono cacciati dalle loro stesse fami- Pigmei un Convitto per poterli educare glie, accusati di stregoneria. Presso il Centro degnamente e offrire loro una formazione vi lavorano 21 animatori, compresi due reli- scolastica e umana, improntata ai valori giosi dehoniani e due religiose, con servizi evangelici. Già prevedo l’apertura di un Ha fatto capire a tutti che non è giusto diversi. Convitto per la bambine Pigmee. rassegnarsi alla miseria, all’ignoranza, Il centro ha lo scopo di accogliere, accom- Questo Convitto ha acceso una luce alla discriminazione, ma che è possibile pagnare, riunificare con la famiglia e se- • Costo di un kit scolastico completo nel buio, per cui la gente sa dove può cambiare”. andare, e ha indicato a tutti i genitori di guire dopo la riunificazione, questi ragazzi per gli alunni € 35,00 Nduye un ideale concreto e visibile per La tua liberta offerta e ragazze abbandonati. Alfabetizzazione e • Contributo per il pasto di un mese la formazione e la crescita dei loro figli. è un dono grande lavoro manuale sono le colonne di questa per un ospite € 60,00 CAMERUN: esperienza. I ragazzi hanno scuola al mattino •Contributo per acquisto di un letto Sappiamo che milioni di persone nel e la sera preparano il pane. Alcuni impara- e suppellettili € 150,00 mondo, soprattutto bambini, soffrono CONGO Gbonzunzu qualificato che vi opera. Ci stiamo comunque impegnando a raccogliere i Se non ho fame, la fame o muoiono per fame. Dopo un soggiorno in Camerun, la signora Angela Progetto TALITA KUM 2.0 fondi necessari per avere una struttura È sorto per curare e guarire con cibo, più adatta e sicura. studio meglio è tornata in Italia con la determinazione di aiutare i bambini di una nostra medicine e affetto i bambini malnutriti. Padre Renzo Busana missione. Li ha visti arrivare al mattino Dal gennaio 2011 ad oggi ha potuto senza aver fatto colazione e ripartire la curare qualche migliaio di bimbi. sera senza aver pranzato. E questo tutti i Il primo centro è sorto a Babonde. giorni. Si è impegnata a raccogliere aiuti Un secondo è stato inaugurato a per assicurare a quei bimbi un panino, Gbonzunzu, che dista una trentina di spalmato con un po’ di cioccolata, da chilometri, grazie all’azione missionaria consumare a metà mattina. Possono, così, di p. Renzo Busana. Il secondo è in avere lo stomaco meno vuoto e seguire le una struttura ancora precaria, che non lezioni un po’ più svegli. impedisce la distribuzione del cibo e delle medicine grazie anche al personale Una tua libera offerta Per effettuare offerte deducibili secondo la normativa vigente: allevia la fame di questi “Ass. MISSIONI CASA S. CUORE” via della Villa Parolari, 4 - 38123 Trento bambini. 30 31
LA VOCE DELLA SCUOLA APOSTOLICA UNA CASA PER RITROVARSI UNA CASA PER INCONTRARLO Per ritrovarsi e riprendere in mano la propria vita di persone che avvertono la necessità di cercare e trovare risposte ai tanti perché e dubbi. Tante sono le persone che in questo luogo possono fermarsi per riscoprire il messaggio, la “buona novella” di Gesù. Il servizio offerto dalla Scuola Apostolica di Albino vuole andare incontro al bisogno di tutte quelle sorelle e quei fratelli che vogliono approfondire la loro vocazione cristiana per meglio vivere la loro presenza nel nostro mondo. Anche la vostra collaborazione permette di proseguire questo servizio a beneficio di tutti. La bella intuizione di p. Leone Dehon: “fare di Cristo il cuore del mondo” è la bussola del nostro impegno quotidiano. Grazie per la vostra collaborazione. LA VOCE N. 2 – Aprile – Giugno 2020 DELLA SCUOLA APOSTOLICA Poste Italiane S.p.A Sped.Abb.Post. Via Padre Dehon, 1 - 24021 Albino (Bergamo) D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Tel. 035.758711 art. 1, comma 2, DCB - BO c.c.p. 211243 Autorizzazione Tribunale di Bergamo: 29/11/1958 - n. 360 Sito internet: www.scuolaapostolica.com Con approvazione ecclesiastica Direttore resp.: P. Fernando Armellini Banco Popolare Società Cooperativa IBAN: IT17V 05034 5248 000 000 000 3900 Grafica: Make image.it - Savona (SV) STAMPA: Moderna Industrie Grafiche Bologna (BO) Regolamento europeo per la protezione generale dei dati n. 679-2016 – GDPR Il suo indirizzo è conservato nell’archivio elettronico su server o su sistemi cloud della Casa Generalizia della Congregazione dei Sacerdoti del S. Cuore. Essa si avvale di un centro elaborazione dati di fiducia per la custodia dei dati. Il trattamento consiste nell’estrazione periodica dall’archivio in forma cumu- lativa di indirizzi trasmessi via email al service che provvede alla stampa su carta e alla consegna alla Poste di questa pubblicazione a lei indirizzata . I suoi dati sono inoltre utilizzati dalla nostra segreteria per la corrispondenza epistolare con lei. Non è fatto alcun altro utilizzo, nessuna profilazione né cessione a terzi. Potrà in ogni momento chiedere la correzione o la cancellazione dei dati scrivendo alla Direzione della nostra rivista.
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