Il mondo si unisce a Londra

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Il mondo si unisce a Londra
Newsletter n.06/2012

                       Il mondo si unisce a Londra

Non era mai successo che un segretario generale delle Nazioni unite corresse per le strade di Londra per portare
acceso il fuoco di Olimpia, un segnale importante di un ritorno all’antico spirito di pace delle olimpiadi Elleniche.
Vogliamo illuderci, vogliamo vivere queste olimpiadi nel tempo della crisi e della recessione globale come un momento
di ottimismo, di vitalità, di gioia e di bellezza, allo stesso tempo vogliamo coglierne
gli aspetti positivi e le indicazioni che ci può dare. Per una sera tutto il mondo è
una sola razza, non ci sono debito estero o spread che tengano. È il miracolo
olimpico che si compie quando gli atleti aprono la sfilata, 205 nazioni che fanno di
questa Olimpiade una rappresentanza più ampia dell'Onu. C'è suspense per
l'Argentina, nemica storica della Gran Bretagna per la vicenda delle Falkland-
                                                         Malvinas, invece giù applausi .
                                                         Al      termine non un solo
                                                         tedoforo per       accendere il
                                                         braciere olimpico ma ben 7
                                                         giovani atleti, speranza per il
                                                         futuro dello sport britannico.
                                                         Portando ciascuno una fiaccola
                                                         in un petalo che ha composto il
                                                         fiore, così hanno contribuito
                                                         insieme ad accendere il tripode olimpico dando il via ai giochi.
                                                         Questi giovani hanno la faccia di chi ce la vuol fare e ce l’ha fatta,
                                                         contro tutto e tutti dando un esempio e una spinta che può far bene
                                                         a tutti noi.

                                 Crisi Ilva di Taranto

 Un forte appello al governo nazionale e alle istituzioni locali è venuto da Benedetto XVI affinché sia trovata
una soluzione alla crisi dell'Ilva di Taranto. Il Papa, in occasione dell'Angelus di domenica , ha affermato: ''Mentre
assicuro la mia preghiera e il sostegno della Chiesa, esorto tutti al senso di responsabilità e incoraggio le
istituzioni nazionali e locali a compiere ogni sforzo per giungere ad una equa soluzione della questione, che
tuteli sia il diritto alla salute, sia il diritto al lavoro, soprattutto in questi tempi di crisi economica''. ''Seguo con
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preoccupazione le notizie relative allo stabilimento
Ilva di Taranto - ha detto ancora il Papa - e desidero
manifestare la mia vicinanza agli operai e alle loro
famiglie, che vivono con apprensione questi difficili
momenti''. Il problema dell’Ilva è un problema di tutti e
dobbiamo sperare che ciò che sta avvenendo non si
traduca in una guerra fra vittime ma, che tutti, uniti e
con forza, si pretenda, a diritto, l’assunzione di
responsabilità dello Stato, dell’ azienda siderurgica, delle
istituzioni, della politica, dei sindacati. Gli operai
vorrebbero che il sequestro fosse “ con beneficio d’uso”
cogliendo l’occasione per bonificare e ambientalizzare
gli impianti in 4 anni come promette Clini, sarebbe una
svolta vera dicono i dipendenti determinati a salvare la
sola realtà produttiva della provincia. Non dobbiamo
chiedere lavoro in alternativa all’ambiente sano ma chiedere che si possa vivere, lavorando dignitosamente, in
sicurezza, senza minacce volontarie per la salute.

Vi invitiamo a leggere il Documento dell’Azione Cattolica di Taranto collegandovi al link

       http://www.actaranto.it/Documenti/Nota%20della%20Presidenza%20Diocesana%20sulla%20Questione%20Ilva.pdf

                                  Riforma del lavoro

La riforma del lavoro è stata approvata e secondo il governo dovrebbe garantire un mercato del lavoro più dinamico,
perché caratterizzato da una maggiore flessibilità sia in entrata che in uscita. Due sono stati i nodi cruciali:
                                                          a) La revisione dell’articolo18 dello statuto dei lavoratori che
                                                          darà modo alle aziende di monetizzare il diritto al reintegro
                                                          del dipendente se licenziato per giusta causa, con il solo
                                                          reintegro nei casi discriminatori b) l’allungamento della
                                                          durata dei contratti e del periodo di apprendistato inserendo
                                                          nuove regole per facilitare la successiva assunzione.
                                                          Inoltre secondo l’intento del ministro saranno tutelate
                                                          maggiormente le collaborazioni e le prestazioni professionali
                                                          a partita iva che non potranno durare più di otto mesi in un
anno con nuovi criteri per scoraggiare il lavoro subordinato mascherato da collaborazioni professionali. Stessi principi
di garanzia per i co.co.co per i quali è previsto un salario minimo e una tantum di sostegno nei periodi di
disoccupazione. La riforma prevede la creazione di una assicurazione sociale come fondo di ammortizzatori sociali a
favore dei lavoratori del settore privato e pubblico con contratto a tempo determinato che perdono il lavoro. Per
vedere gli effetti di questa riforma dovremo far passare dei mesi , ma qualche dubbio l’abbiamo. E da quanto emerso
dal confronto Miglio- Fornero forse non solo noi.

MIGLIO E FORNERO A CONFRONTO

La cornice dell'incontro ''La profezia del lavoro. Occupazione e sviluppo nel pensiero di Benedetto XVI''
organizzato a Roma lo scorso 24 luglio, è stata l'occasione per assistere all'inedito duetto tra Mons. Miglio ed il
ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Due pensieri, due prospettive differenti che,sia pure attraverso approcci diversi,
sono giunti alla comune conclusione per cui è necessaria una nuova cultura del lavoro che metta al centro non il posto
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di lavoro, quanto la persona con la sua professionalità. Da
Benedetto XVI - ha spiegato mons.Miglio aprendo l'incontro -
arriva l'insegnamento per cui una nuova cultura del lavoro
può crescere se impariamo a conoscere l'importanza per
l'economia di parole come fiducia e solidarietà, affrontando
anche nodi centrali come il coordinamento dei tempi del
lavoro con la famiglia e la riscoperta di lavori ormai ''sviliti''
come quelli che gravitano intorno all'agricoltura. Di suo, la
Fornero, ha rilanciato ribadendo che bisogna mettere
al centro del mercato del lavoro non il posto, ma la persona, il
suo capitale umano e il suo sapere. "E' l'occupabilità che va
valorizzata non l'attaccamento, a volte esasperato, tra quel
lavoratore e il suo posto di lavoro ''. Giustamente, Mons. Miglio ha motivato il suo discorso alla luce del pensiero di
papa Benedetto e del magistero sociale, richiamando il governo ad interessarsi ai giovani ed a porre tutte le
misure necessarie perchè si superi il momento della crisi attuale. Sullo sfondo, tuttavia, resta una riforma che necessita
ora dei tempi non solo tecnici per essere capita e vissuta e, forse, è questo che lascia qualche perplessità. La Fornero,
infatti, nel presentare la "sua" riforma non è stata comunque in grado di spiegare quali siano gli accorgimenti che si
intende mettere in campo perchè la riforma stessa sia attuata e resa efficace: finchè non si abbatte con decisione il
costo del lavoro, si rende finalmente più agevole l'accesso al credito per le imprese... se, in sostanza, non si dota
il motore non solo della carrozzeria della macchina, ma anche di tutto il corredo necessario... ecco, fino ad allora
resteranno      sullo    sfondo      le  perplessità    che       si  hanno     davanti      alle   occasioni    mancate.

                                                                                                  Giuseppe Patta

                          Campo Nazionale M.LA.C

                                               Procediamo!
                                               Un invito, un sollecito... un incoraggiamento. Procediamo come
                                               Movimento       nazionale,     nelle      nostre     attività. Dopo      il
                                               tour dei campi regionali culmina ora con il campo nazionale di
                                               Cesana Torinese, dal 17 al 21 agosto: tema al centro la comunità,
                                               come soggetto che si interroga e reagisce, nel quale il MLAC opera e con
                                               il quale si possono trovare le vie di uscita dalla crisi attuale. come
                                               movimenti diocesani, con le difficoltà nelle quali stanno venendo a
                                               trovarsi sempre più i nostri territori: il MLAC sta riuscendo a portare un
                                               sostegno, un incoraggiamento, un aiuto.          Procediamo come singoli
                                               lavoratori, precari, alla ricerca o stabilmente occupati: tutti,
                                               indistintamente tutti, con degli interrogativi di senso imposti dal
                                               momento attuale. Buona estate, caldissima sotto tutti i fronti: il
                                               Movimento        Lavoratori       è        entusiasticamente     presente.
                                               Con un pensiero di vicinanza ai lavoratori dell'Ilva di Taranto.

                                                                                                             Giuseppe
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Programma

     Venerdì 17 Agosto
     18.00 arrivi e accoglienza
     21.30 Introduzione al campo e presentazione dei campi regionali / interregionali

     Sabato 18 Agosto
     09.00 "La sinergia tra l'economia ed il lavoro passa attraverso una solidarietà intraprendente"
          a cura di Tiziana Ciampolini, Osservatorio delle povertà Piemonte

     17.00 Laboratori sulle linee di sviluppo del nuovo welfare
          a cura di Tiziana Ciampolini in collaborazione con l'Equipe Nazionale MLAc
     21.30 Presentazione progetti vincitori del V bando della Progettazione Sociale

     Domenica 19 Agosto
     09.30 “Il ruolo delle comunità”: tavola rotonda con
          Alberto Valmaggia (amministratore, già sindaco di Cuneo)
          Beppe Moriano (imprenditore)
          Letterio Amato (giovane lavoratore)
          Fausto Tagliani (Presidente Ac Ferrara)

     16.00 “La riforma del mercato del lavoro alla luce della DSL” incontro/ con gli interventi
          Gaetano Quadrelli (Ufficio Vertenze CISL Torino)
          Chiara Labasin (Ufficio per i Problemi Sociali ed il Lavoro di Torino / Segreteria
     regionale del Progetto Policoro)
          Annamaria Tibaldi (Delegato Ac del Piemonte)
     21.30 "Serata in giallo" a cura del MLAC del Piemonte

     Lunedì 20 Agosto
     09.00 ritiro spirituale c/o Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino
     16.00 visita al dinamitificio Nobel ad Avigliana e rientro
     21.00 cena tipica e serata insieme

     Martedì 21 Agosto
     09.00 conclusioni del campo e presentazione del cammino annuale del MLAC per l'anno
     associativo 2012/2013,          a cura di Giuseppe Patta, Segretario, e dell'Equipe Nazionale
     MLAC
     13.00 pranzo
     14.00 saluti e partenze

   http://www2.azionecattolica.it/appuntamenti/comunita-di-comunita-campo-nazionale-mlac
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Campi Regionali                   Giuseppe

                   In queste ultime settimane si sono conclusi 2 campi interregionali

                                                              SARDEGNA - TOSCANA

                              Campo Interregionale M.L.A.C Sardegna – Toscana

                                La comunità può sconfiggere la crisi? Questa è la domanda che ha animato il campo
                                interregionale Sardegna Toscana, tenutosi a Guspini dal 13 al 15 luglio. La comunità
                                economica, religiosa, civile, la famiglia – piccola comunità queste le sfaccettature date a
                                questo termine carico di significato. La comunità economica si interroga per capire se uno
                                stile diverso, più collaborativo, più attento alle esigenze dei lavoratori, un sistema in cui il
lavoratore è protagonista può essere proposto su larga scala. Abbiamo riflettuto su ciò con il direttore di
Confcooperative Sardegna alla presenza di alcuni presidenti o lavoratori di cooperative sociali. L'entusiasmo poteva far
illudere ma il fatto che le cooperative ha mantenuto, se non aumentato la sua forza lavoro durante questa lunga crisi ci
fa ben sperare che ci sia un altro modo e un altro sistema possibile per uscirne. La comunità religiosa è la Chiesa con la
C maiuscola, quella fatta di persone che non sono indifferenti ai
problemi delle persone, ma che cercano di aiutare il prossimo
anche quando le risorse sono limitate o inesistenti. E così che
nascono cooperative sociali che a distanza di anni occupano
centinaia di persone, nascono famiglie accoglienti che lasciano
tutto per occuparsi di “altri” meno fortunati che diventano
“figli”. In quanto figli partecipano di tutto ciò che ha la famiglia,
collaborando con lei per il bene di tutti. Da questo punto di vista
la testimonianza della comunità Giovanni XXIII è stata
illuminante. Ma non ci si può fermare a questo. L'esperienza dei
giovani di AC della diocesi di Iglesias la dice lunga sul compito
che ciascuno di noi ha nel suo piccolo per cambiare il mondo e
dare speranza alle nuove e alle vecchie generazioni. la comunità
civile si è messa in ascolto e confronto con la realtà locale e
finalmente si sono sentite parole di dialogo. Con le autorità civili
e diversi imprenditori locali è infatti emersa la necessità di un
maggiore dialogo tra istituzioni e società civile. Non solo ascolto delle istanze di ciascuno ma coordinamento tra tutte
le forze della società perché la domanda di uno può essere l'offerta dell'altro. Analizzando il ruolo della famiglia è
emerso che la famiglia, piccola comunità, attenta non solo al mercato ma sempre più all'uomo. Deve essere accogliente
con le famiglie diverse, con chi è in difficoltà e con chi fatica a costruire la sua famiglia e farne un obiettivo primario.
Spesso infatti le offerte che facciamo hanno target troppo stretti e tendono a racchiudere in categorie troppo piccole la
ricchezza dell'uomo e la sua diversità. Ciò che accade allora, magari involontariamente, è che qualcuno si sente escluso.
La famiglia educa i suoi membri e di conseguenza la società. È in famiglia, infatti, che si sviluppano tutte quelle
capacità, relazioni, atteggiamenti che abbiamo visto possono aiutarci a vivere con sobrietà e buon senso. Strumenti
questi indispensabili per uscire dalla crisi.

                                                                                                             Elisabetta Agus

                         CAMPO REGIONALE SICILIA

                                 CAMPO SCUOLA
                          MLAC - PROGETTO POLICORO
                   TRISCINA DI SELINUNTE (TP), 5 - 8 LUGLIO 2012
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Il Campo scuola estivo del MLAC Sicilia, tenuto congiuntamente al Progetto Policoro, dal 05 al 08 Luglio 2012 a
Triscina di Selinunte (TP) ha sviluppato i seguenti temi:
           Accrescimento della conoscenza dell’impresa sociale.
           Sviluppo modalità di lavoro in sinergia fra progetto Policoro e MLAC.
Hanno partecipato al campo scuola: il Segretario Nazionale MLAC Giuseppe Patta – Il Segretario Regionale di Azione
Cattolica Ninni Salerno – Il direttore diocesano della Pastorale del Lavoro di Mazara del Vallo don Antonio Bonacasa -
MLAC Catania - MLAC Acireale – MLAC Caltanissetta - Gruppi del progetto Policoro di Catania – Messina – Ragusa –
Noto – Mazara del Vallo. Tutti gli argomenti sono stati sviluppati dai relatori con competenza e dovizia di particolari ed
hanno suscitato l’interesse dei partecipanti. Il direttore di Banca Etica Steni di Piazza, ha trattato il tema dell’
Economia civile, con particolare riferimento all’impresa sociale (Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 155). Ha messo
in evidenza che i problemi devono essere approcciati in maniera positiva e costruttiva, al punto di essere considerati
come un’opportunità da cogliere per sviluppare nuove iniziative creative e generatrici di attività lavorativa. La Summer
School di Avola antica, per imprenditori con la finalità di favorire l’innovazione sociale e l’economia civile, può essere
vista in tal senso. La relazione del prof. Giuseppe Notarstefano ha avuto come obiettivo principale quello di descrivere i
modelli e gli strumenti per l’analisi e la scelta imprenditoriale, facendo riferimento fra l’altro anche al Libro Verde della
                                                                     Commissione Europea. Attraverso l’analisi di “fattori
                                                                     personali” e “fattori ambientali”egli ha descritto i
                                                                     tratti comuni e le caratteristiche dell’individuo con
                                                                     “propensione a fare impresa”, soffermandosi sulle
                                                                     motivazioni che spingono il lavoratore a scegliere tale
                                                                     strada. Altra attività interessante che ha avuto un
                                                                     carattere pratico è stata quella di simulare attività
                                                                     reali nei Centri Servizi e forme di collaborazione. La
                                                                     simulazione è stata condotta dalla dott.ssa Latino
                                                                     Anita e dal dott. Antonio La Monica . Il dott. Vincenzo
                                                                     Pugliese presidente Cooperativa Sociale “Talenti”,
                                                                     nata dalla sensibilità di don Giuseppe Augello e di un
                                                                     gruppo di persone desiderose di impegnarsi nel
                                                                     sociale, ha descritto la missione della suddetta
                                                                     cooperativa: Promozione e lo sviluppo dell'impresa
                                                                     sociale nel territorio - Organizzazione di progetti ed
                                                                     iniziative sociali che hanno come soggetto la persona.
                                                                     In particolare ha descritto l’attività della comunità
alloggio La Pellicano che prevede, attraverso programmi adeguati, il recupero di minori compresi fra 6 e i 10 anni
segnalati dal Tribunale dei minori o dai Servizi sociali territoriali. Al termine del campo, nei locali della Diocesi di
Mazara del Vallo, don Edoardo Bonacasa ha tenuto una lectio sul vangelo di Marco 6, 1- 6, successivamente abbiamo
partecipato alla celebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Domenico Mogavero vescovo di Mazara del Vallo,
che, poi, gentilmente nei locali della Diocesi ha offerto un pranzo a tutti i partecipanti del Campo Scuola. Ritengo che gli
argomenti trattati siano stati graditi dai partecipanti e che sia stata una bella esperienza formativa e di condivisione
comunitaria di problematiche sociali. A partire dell’esperienza comunitaria di preghiera, le diverse opinioni sugli
argomenti trattati, si sono confrontate, occasionalmente, articolandosi in uno scambio dialettico di esperienze
costruttive che hanno contribuito ad allargare gli orizzonti conoscitivi di ciascuno. Tuttavia ritengo che la vastità e la
pregnanza degli argomenti trattati richieda un tempo di sviluppo e di elaborazione più congruo.

                                                                              Donato Giovanni incaricato MLAC       Sicilia

                               Progettazione Sociale

In questo numero presentiamo il quarto progetto vincitore della
Progettazione Sociale
Il mondo si unisce a Londra
“La pasta è buona per tutto” è il nome dell’iniziativa presentata dal gruppo della diocesi
                             di Sorrento-Castellamare di Stabia, composto da Azione Cattolica, pastorale sociale e del
                             lavoro e pastorale giovanile. Il progetto prevede l’allestimento di un’area della parrocchia,
                             dove la domenica pomeriggio si possono incontrare giovani, anziani e bambini per
                             imparare insieme a lavorare la pasta e utilizzare quella scaduta per realizzare oggetti
                             d’artigianato e successivamente l’organizzazione corsi di cucina per dare ai giovani la
                             possibilità d’imparare un mestiere”. In questi mesi i giovani di Gragnano hanno lavorato
                             tantissimo e sentiamo da loro come procede il Progetto.

“La pasta è buona per tutto”

                                                 Il progetto dei ragazzi della Parrocchia S. Leone II di Gragnano dal titolo
                                                 “La Pasta è Buona per Tutto” ha visto la partecipazione di giovani
                                                 gragnanesi che intendono costruirsi il proprio futuro professionale
                                                 valorizzando le risorse umane, artistiche ed alimentari del territorio che
                                                 abitano. Gragnano, infatti, è un paese campano storicamente molto
                                                 importante, con un forte senso di identità ed attaccamento ai luoghi della
                                                 tradizione, popolato di artisti e opere d’arte di notevole interesse e di
                                                 gente laboriosa che soprattutto, attraverso le industrie agroalimentari,
                                                 hanno migliorato il loro tenore di vita. Il prodotto più famoso è
                                                 sicuramente la pasta, la quale, grazie al microclima locale, che permette
                                                 un essiccamento lento e graduale, è diventato un prodotto noto in tutto il
                                                 mondo. L’altro prodotto famoso della nostra cittadina è senza ombra di
                                                 dubbio il vino, dal sapore fruttato e molto frizzante, che non manca mai
                                                 sulle tavole per accompagnare i momenti più gioiosi della vita. La nostra
                                                 nasce come una piccola realtà volta all'utilizzo innanzitutto del nostro
                                                 prodotto più famoso: la pasta. Questo bene, che affonda le sue radici
                                                 nella gloriosa civiltà romana, la quale intraprese con la sua dominazione
la creazione dell’antico nucleo originario di Gragnano, ci ha
permesso di realizzare vari tipi di oggetti, quali soprammobili,
cornici, bomboniere, candele, segnaposto e oggettistica varia.
È possibile assistere di persona alla creazione dei lavori ogni
venerdì alle 19:00 presso il chiostro sant'Agostino (adiacente la
chiesa di San Leone II), ma si possono visionare le nostre
creazione sulla pagina facebook “La pasta è buona per tutto”.
Inoltre, in collaborazione con lo Slow Food, l’associazione dei
Monti Lattari che ha come obiettivo fondante l’educazione al
gusto per i prodotti autoctoni, abbiamo realizzato i laboratori di
cucina, con cadenza quindicinale, durante i quali si è mostrato ai
partecipanti non solo la preparazione dei piatti tipici (con l’aiuto
di esperti nel settore) ma anche la storia che si cela dietro di essi.
Infine, sono stati allestiti dei laboratori creativi, che si tengono
ogni due settimane, la domenica dalle 16.30 alle 18.30. I
destinatari delle attività sono stati bambini e ragazzi, chiamati a
realizzare piccoli oggetti di pasta, con l’unica consegna di dare
libera espressione alla loro fantasia e creatività. I laboratori
saranno estesi, a partire da settembre, anche alle scuole. La
partecipazione alle attività creative è stata così alta che noi
ragazzi del progetto abbiamo deciso di accostare i laboratori ad ogni manifestazione pubblica a cui abbiamo preso
parte. Il successo è stato tale che un supermercato locale ci ha chiesto di realizzare gli stessi laboratori all’interno della
sua struttura. Il 27 luglio si è tenuta la I° Manifestazione enogastronomica e musicale, realizzata abbinando diversi
generi musicali con primi piatti tipici. La serata si è svolta nell’affascinante scenario del chiostro Sant’Agostino che,
dopo il recente restauro, ha riacquistato le originali caratteristiche medievali. È parte di un antico convento
agostiniano, adiacente alla parrocchia San Leone II, un luogo suggestivo dove la magia del silenzio permette di gustare
più profondamente le bellezze della vita. In questo meraviglioso luogo hanno animato la serata gruppi di giovani
artisti, quali la cantautrice Pina D’Aniello insieme al Gruppo Giovani S. Caterina e chi dell’arte della poesia è
riconosciuto esperto per il suo alto spessore, quale Franco Sorvillo. La musica napoletana tradizionale e le poesie sulla
pasta ed il vino hanno trovato nella I° edizione “Musica e Pasta” una perfetta combinazione con i diversi piatti tipici
gragnanesi che sono stati accompagnati al nostro inimitabile vino.                                           Tari Nastro
Il mondo si unisce a Londra
Dalle Regioni

    Si è conclusa una bella iniziativa dell’ Ac di Livorno, organizzata dal Settore Adulti e MLAC

Durante la visita apostolica ad Arezzo lo scorso
maggio, il Papa ha chiesto di "reagire alla tentazione
dello scoraggiamento". E l'AC livornese si è incontrata,
ha riflettuto, condiviso e pregato per diventare
"Coraggiosi per Scelta"

a.. Coraggiosi di affidarsi a Dio:
diventari poveri nelle nostre sicurezze per donarsi al
Signore, consegnando la nostra esistenza alla comunità
e ai poveri (Suor Raffaella Spezio - Presidente
Fondazione Caritas)
                                                                        I GIOVEDì NEL CHIOSCO 2012
b.. Coraggiosi di scegliere:                                                     Livorno
vivere in pienezza e con speranza il proprio tempo
e scoprire il valore della perseveranza come elemento
essenziale per rimanere fedeli alle proprie scelte
(Diacono Renato Rossi)

c.. Coraggiosi di essere e fare Chiesa e comunità:
sinodalità come stile in un intreccio di presenze che
diventano cammino e un cammino che ci fa lavorare a
rete tra sacerdozio ordinato e sacerdozio universale,
tra movimenti ed associazioni, tra parrocchie, tra
diocesi, in dialogo con
il mondo (Don Gino Berto - salesiano)

d.. Coraggio del quotidiano:
tentativo e tensione di vivere e realizzare la propria
vocazione e collaborare con la propria vita e
testimonianza a ricostruire il tessuto culturale della
società (Nicola Sangiacomo - laico)

Per ulteriori informazioni consultare

         www.azionecattolica.it/aci/MLAC

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