INDIA TRANS-HIMALAYA Punjab-Himachal-Ladakh-Zanskar - Punjab-Himachal-Ladakh ...

Pagina creata da Martina Orsini
 
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INDIA TRANS-HIMALAYA
                     Punjab-Himachal-Ladakh-Zanskar
Da Amritsar alla remota Valle dello Zanskar tra montagne, monasteri e villaggi
                   20 giorni - in hotel, resort e campo tendato
                             3 passeggeri per auto

Un insolito itinerario dal Punjab all’Himachal Pradesh e al Ladakh, che
consente di avvicinarsi alle variegate etnie e religioni dell’India del Nord e
soprattutto ai superbi panorami dell’Himalaya in zone poco frequentate dal
turismo di massa. Dal meraviglioso Tempio d’Oro di Amritsar, il luogo di culto
più sacro della religione sikh, all’interessante Dharamshala, la sede del governo
tibetano in esilio e la residenza ufficiale del Dalai Lama. Da Manali a Leh
attraverso gli alti passi, le valli, gli ampi altipiani, le cime, i ghiacciai, i laghi e i
villaggi della stupenda catena himalayana. Si prosegue poi verso ovest, lungo il
corso dell’Indo, per Lamayuru con l’antico monastero appollaiato sulla cima di
un torreggiante sperone roccioso nel bel mezzo di un bizzarro paesaggio lunare.
Quindi da Kargil verso sud lungo il corso del fiume Suru per fare ingresso nella
remota e aspra valle dello Zanskar, costellata di piccoli villaggi e monasteri:
Rangdum, Dzongkhul, Sani, Padum, Karsha, Stongdey, Zangla… la valle ha
persino il suo Re, sebbene tale carica oggi sia puramente formale e simbolica.
Ritornando verso Leh si segue un percorso poco battuto per visitare i villaggi di
Dah e Hanu dove vive una sparuta comunità di Dardi, probabilmente discendenti
delle milizie erranti di Alessandro Magno…senza dimenticare però i meravigliosi
affreschi e le antiche sculture del Monastero di Alchi.
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PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenza Unica del 3 Agosto 2020

1° giorno / Partenza dall’Italia
Partenza in serata da Milano Malpensa con volo di linea Air India diretto su
Delhi. Pernottamento a bordo.
Pasti: cena a bordo.

2° giorno / Arrivo a Delhi – volo per Amritsar (circa 80 km)
La scenografica chiusura giornaliera del confine India-Pakistan e la
suggestiva cerimonia notturna nel Tempio d’Oro
Arrivo a Delhi al mattino, espletamento delle formalità d’ingresso, e
proseguimento con volo in coincidenza per Amritsar (218 m). Arrivo nella
capitale del Punjab, patria del popolo Sikh, in tarda mattinata. Nel pomeriggio
escursione all’Attari/Wagah Border, la frontiera con il Pakistan, dove si assiste
alla coloratissima e scenografica cerimonia della chiusura del confine. In serata
prima visita del Tempio d’Oro per assistere alla suggestiva Night Palki Ceremony,
la cerimonia della chiusura del “libro sacro”. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione a bordo, pranzo e cena liberi.

Il Tempio d’Oro
Questo gurdwara (tempio) laminato d’oro si erge splendente al centro del suo lago
sacro, offrendo uno spettacolo che alcuni visitatori paragonano alla vista del Taj
Mahal. Lo stile architettonico della struttura, come del resto la religione sikh, è
una mescolanza di elementi hindu e islamici, ma il risultato è assolutamente
originale. La cupola dorata, che si dice sia stata rivestita con 750 kg di oro puro,
rappresenta un fiore di loto rovesciato, simbolo della purezza cui aspirano i sikh.
In conformità con lo spirito di accoglienza senza discriminazioni del sikhismo,
tutti sono ben accetti nel più sacro dei templi. L’atmosfera è autenticamente
spirituale, i fedeli pregano e si bagnano nella vasca sacra, non c’è nulla che incuta
timore reverenziale. Durante il giorno il Guru Granth Sahib, la copia originale del
testo sacro, viene custodita nell’Harmandir Sahib, il tempio di marmo che sorge
nel centro della vasca. All’interno del tempio quattro sacerdoti declamano senza
sosta i brani del testo sacro, a ritmo di musica in un ambiente di grande
suggestione e religiosità. Ogni sera il Guru Grant Sahib viene trasferito con
grande solennità in un altro edificio, l’Akal Takhat, per trascorrervi la notte.
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3° giorno / Amritsar – Dharamshala (circa 210 km)
Il luogo di culto più sacro della religione sikh, partenza per l’Himachal
Pradesh occidentale
Dopo la prima colazione visita del Golden Temple (Tempio d’Oro), il luogo di
culto più sacro della religione sikh, che si trova nel cuore della vecchia Amritsar,
fondata nel 1577 dal quarto guru Ram Das. Nel pomeriggio partenza verso nord-
est per Dharamshala (1.250 m) che si trova nello stato dell’Himachal Pradesh.
Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

4° giorno / Dharamshala
La sede del governo tibetano in esilio e la residenza del Dalai Lama
Dopo la prima colazione si raggiunge la vicina McLeod Ganj, la sede del governo
tibetano in esilio e la residenza di Sua Santità il XIV Dalai Lama, fondata come
presidio britannico intorno al 1850, che funse da centro amministrativo del
governo coloniale fino al disastroso terremoto del 1905. La cittadina poi languì
fino al 1960, quando il Dalai Lama e il suo seguito chiesero asilo politico in
seguito all’invasione cinese del Tibet. Visita del Tsuglagkhang Complex, dove si
trovano la residenza ufficiale del Dalai Lama, il Namgyal Gompa, il Tibet
Museum e la Cappella Centrale. Visita del Secretariat of Tibetan Government in
Exile (la sede del governo tibetano in esilio), con una biblioteca che conserva i
testi tibetani sottratti alla distruzione durante la rivoluzione culturale, e
dell’Istituto Tibetano di medicina e Astrologia, fondato per preservare le antiche
arti dell’amchi (medicina tibetana tradizionale) e dell’astrologia. Pernottamento in
hotel.
Pasti: colazione, pranzo e cena in hotel.

Gli esuli dal Tibet
Fino al Maggio del 1949 il Tibet era un regno autonomo, governato dalla dinastia
religiosa dei Dalai Lama, considerati incarnazioni viventi di Avalokitesvara, la
divinità buddhista (o “bodhisattva”) della compassione. Poi l’esercito l’esercito
popolare di liberazione cinese marciò su Lhasa per “liberare” il popolo tibetano
dalla sua terra e dalla sua cultura. Da allora, circa 1.200.000 tibetani sono stati
uccisi e il 90% del patrimonio culturale del Tibet è stato distrutto. Sottoposti a
inimmaginabili forme di persecuzione, più di 250.000 tibetani hanno preso la
decisione di fuggire dalla loro patria a piedi, attraversando l’Himalaya, per cercare
rifugio in India sulle orme di Sua Santità il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, al
quale fu concesso asilo a Dharamsala nel 1959. Il villaggio di Gangchen
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Kyishong, sotto McLeod Ganj, è adesso la sede ufficiale del governo tibetano in
esilio, con un team di politici ed esperti legali dediti alla causa che si battono per
la liberazione del Tibet e per i diritti di coloro che nel paese sono ancora oppressi.

5° giorno / Dharamshala – Mandi – Manali (circa 230 km)
Verso est alle pendici dell’Himalaya, i templi shivaiti di Mandi e la Valle di
Kullu
Presto al mattino, dopo la prima colazione, partenza verso sud-est per la cittadina
di Mandi, attraverso una zona di media montagna caratterizzata da una
lussureggiante vegetazione dovuta alle piogge del periodo monsonico. Già
importante nodo della Via del Sale verso il Tibet, Mandi è la via d’accesso alla
Valle di Kullu. La cittadina, che ha un’atmosfera più punjabi che himalayana, si
estende attorno alla confluenza del fiume Beas e del torrente Suketi Khad, ed è
costellata di templi shivaiti. Al termine della visita si prosegue verso nord-est
lungo la Valle di Kullu. Arrivo a Manali (2.050 m) in serata. Pernottamento in
hotel
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

6° giorno / Manali
I villaggi di Old Manali e Vashisht, l’antico mandir in legno e pietra
La leggenda vuole che Manu, l’equivalente hindu di Noè, sia sbarcato in questo
luogo per rigenerare l’umanità dopo il diluvio universale: il nome Manali significa
infatti “Casa di Manu”. Dopo la prima colazione intera giornata dedicata a
Manali, costituita da un’insieme di piccoli villaggi, caratterizzati da vecchie case
in pietra, immersi in una paradisiaca atmosfera di tipo alpino. I villaggi di Old
Manali e Vashisht sono i più tranquilli. Visita del tempio induista principale della
città, il Dhungri Van Vihar Mandir, costruito nel 1553. L’edificio vanta quattro
piani in legno e pietra decorati con statue di danzatori ed eroi della mitologa indù.
Tempo a disposizione per visitare il mercato e i piccoli negozietti di artigianato
del centro. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

7° giorno / Manali – Keylong – Sarchu (circa 220 km)
Il Passo Rothang (3.978 m), la Valle di Lahul e il Passo Baralacha (4.950 m)
Dopo la prima colazione partenza verso nord. Si inizia la traversata dell’Himalaya
in direzione di Sarchu con una tappa lunga e faticosa, lungo una strada che fino ad
alcuni anni fa era utilizzata esclusivamente per motivi militari. Da Manali si sale
vertiginosamente con numerosi tornanti attraverso le pinete fino ai brulli pendii
rocciosi sotto il Rothang-La (3.978 metri). Il nome del valico significa
letteralmente “mucchio di cadaveri”, in riferimento alle centinaia di viaggiatori
che vi sono morti assiderati nel corso dei secoli. Superato il passo, la strada
scende a precipizio verso la verde Valle di Lahul, un paesaggio rilassante fatto di
contrafforti rocciosi e rigogliosi prati d’alta quota. Arrivo a Keylong, il capoluogo
del Lahaul, un’accogliente cittadina adagiata lungo un fianco della verdeggiante
Valle di Bhaga. Si prosegue verso nord, attraverso spettacolari paesaggi che con
l’aumento della quota altimetrica diventano sempre più desertici e rocciosi, fino al
Baralacha-La, alla quota mozzafiato di 4.950 metri. Superato il valico si deve
affrontare ancora un ultimo tratto di strada, ridiscendendo leggermente di quota,
prima di giungere a Sarchu (4.280 m), tappa obbligata per i viaggiatori che si
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avventurano in Ladakh via terra. Pernottamento in semplice campo tendato.
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in campo tendato.
N.B. I campi tendati in questa regione sono allestiti per la stagione estiva. E’
richiesto un buon spirito di adattamento perché i servizi sono essenziali. Le tende
sono dotate di due letti, ciascuno fornito di materasso, cuscino, lenzuola e
coperte. I servizi igienici sono annessi alla tenda ma è disponibile solo acqua
fredda. L’elettricità viene erogata da un gruppo elettrogeno e una grande tenda
funge da mensa per i pasti.

8° giorno / Sarchu – Lago Tso Moriri (circa 230 km)
Ingresso in Ladakh, il Passo Lachlung (5,060 m) e il lago turchese al confine
con la Cina
Dopo la prima colazione partenza in direzione nord verso Tso Moriri per un’altra
tappa lunga e faticosa. Si lascia l’Himachal Pradesh per fare ingresso nel Ladakh.
L’ambiente continua ad essere aspro e brullo, a volte incassato tra ripide pareti di
roccia. A tratti si costeggiano dei nevai e non lontano si possono vedere anche
ghiacciai perenni. Si supera il Lachlung-La (5.060 metri), in uno scenario di
valli, ampi altipiani e catene montuose di oltre 7.000 metri e si procede per il lago
turchese di Tso Moriri, il “lago delle montagne”, che si trova a 4.530 metri di
altitudine ed è attraversato dal confine con la Cina. Pernottamento in semplice
campo tendato.
Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in campo tendato.
N.B. Anche per la sistemazione nel campo tendato di Tso Moriri è necessario un
buon spirito di adattamento, poiché i servizi sono davvero essenziali.

9° giorno / Lago Tso Moriri – Leh (circa 210 km)
Il Monastero di Korzok e la terra dei nomadi Khampa
Fino a pochi anni fa questa regione era chiusa agli stranieri data la disputa di
confine con la Cina. Il lago Tso Moriri, uno dei più alti laghi del mondo (4.530 m
di altitudine per una superficie di 120 kmq, lungo 28 chilometri e largo fino a 8),
è leggermente salino e fa parte di un ecosistema protetto molto sensibile dato che
nella sua area vivono alcune specie di uccelli rari (gru dal collo nero, anatra
moretta, svasso collo nero) e una fauna varia (la capra tibetana, la gazzella
tibetana, la volpe rossa, l’asino selvatico, una specie rara di marmotta himalayana,
ecc.). Dopo la prima colazione visita del piccolo Monastero di Korzok, vecchio di
oltre 350 anni, nei pressi del minuscolo villaggio omonimo. E’ l’unico
insediamento umano permanente dato che la regione è frequentata, per i pochi
mesi all’anno in cui è accessibile, solo dai pastori nomadi Khampa, di origine
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tibetana, che migrano attraverso le vallate himalayane in cerca di pascoli per le
loro mandrie di yak e capre pashmina. Si prosegue verso Leh, lungo un percorso
che attraversa la bella zona del Rupsu, dove i Khampa per secoli hanno estratto il
sale dai bacini lacustri della regione per usarlo come merce di scambio in Ladakh.
Arrivo a Leh, capoluogo del Ladakh, situato a 3.500 metri d’altitudine nella Valle
dell’Indo. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

10° giorno / Leh
Il Leh Palace, lo Shanti Stupa e il bazar
Dopo la prima colazione intera giornata dedicata alla visita di Leh dove le
costruzioni moderne si fondono con i fatiscenti edifici della città vecchia fatti di
legno e mattoni di fango. Il decrepito Leh Palace, fatto costruire nel XVII secolo
dal re buddhista del Ladakh, presenta più di qualche somiglianza con il Potala di
Lhasa e le vedute che si godono dal suo tetto sono veramente mozzafiato. Lo
scintillante Shanti Stupa, fatto costruire dai monaci giapponesi per promuovere un
mondo di pace. Il caratteristico bazar dove si trovano interessanti oggetti di
artigianato. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

11° giorno / Leh – Lamayuru – Kargil (circa 220 km)
Gli aspri paesaggi della Valle dell’Indo e il monastero più antico del Ladakh
Dopo la prima colazione partenza verso ovest lungo la Valle dell’Indo. Il Ladakh
è fatto di montagne ed è circondato da montagne. Pareti a strapiombo di roccia e
ghiaccio formano un confine naturale tra la Valle dell’Indo e il Tibet, il Kashmir e
l’Himachal Pradesh, e gli insediamenti umani sono ridotti a strette strisce di
vegetazione avvinghiate ai fiumi che scendono direttamente dai ghiacciai. Lungo
il percorso sosta per la visita di Lamayuru (3.390 m), che sorge in mezzo a
calanchi erosi dagli agenti atmosferici all’imboccatura di una stretta gola.
Secondo la leggenda, un tempo quest’area era il fondo di un lago molto profondo,
ma un santo buddhista rivolse una preghiera agli spiriti guardiani e
miracolosamente le acque si prosciugarono. I depositi geologici intorno a
Lamayuru starebbero di fatto a dimostrare la presenza di un bacino idrico in tempi
remoti, forse prosciugato a causa della recessione di un ghiacciaio. I sedimenti
rimasti sono stati scolpiti dal vento e dalla pioggia in un bizzarro paesaggio lunare
di torri e calanchi. La principale attrazione di Lamayuru è costituita dal Lamayuru
Gompa, il più antico del Ladakh, che risale almeno al X secolo. Appollaiato sulla
cima di un torreggiante sperone roccioso, butterato di grotte artificiali, il gompa
presenta alcuni affreschi, mentre le sale di preghiera contengono chorten decorati
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con pietre preziose, statue di bodhisattva e antiche maschere cham. Al termine
della visita si prosegue per la città di Kargil (2.817 m). Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

12° giorno / Kargil – Sanku – Panikhar – Rangdum (circa 130 km)
Le imponenti vette del Nun e del Kun, il gompa appollaiato sulla cima della
collina
Dopo la prima colazione partenza verso sud lungo la strada carrozzabile che segue
la valle di Suru, verdeggiante e fertile, fino al villaggio di Sanku. Si prosegue per
il villaggio di Panikhar, situato all’ombra delle imponenti vette del Nun (7.135
m) e del Kun (7.087 m). Più a est il ghiacciaio Parkachik precipita nel fiume Suru
dando origine a un paesaggio mozzafiato. Il panorama diventa più selvaggio e
aspro man mano che la strada si addentra nell’arida pianura di Rangdum, battuta
dai venti. La valle di Suru è abitata ancora da musulmani e il confine religioso lo
si raggiunge nel villaggio di Rangdum (3.650 m), un piccolo agglomerato di case
in stile tibetano, stupa e bandiere di preghiera. Le stratificazioni rocciose ai
margini della valle sono state ritorte e attorcigliate, dalla tettonica a zolle, in un
astratto dipinto tridimensionale. Visita del Rangdum Gompa, circa 5 km a sud del
villaggio, appollaiato sulla cima di una bassa collina sovrastante la pianura, le cui
sale di preghiera contengono alcuni pregevoli affreschi. in campo tendato fisso.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in campo tendato.
N.B. Anche per la sistemazione nel campo tendato di Tso Moriri è necessario un
buon spirito di adattamento, poiché i servizi sono davvero essenziali.

13° giorno / Rangdum – Padum (circa 110 km)
La Valle dello Zanskar: un vasto lenzuolo di terra agricola circondato da
ripide pareti rocciose
Dopo la prima colazione si continua verso sud-est sulla polverosa strada
carrozzabile e si supera l’aspro passo Pensi-La (4.400 m), valico che segna
l’ingresso nel bacino idrografico dello Zanskar. Le marmotte abbondano sulle
chiazze erbose tra le rocce e il passo offre vedute mozzafiato del ghiacciaio Drang
Drung, una perfetta lingua di ghiaccio di un bianco scintillante che scende
serpeggiando in mezzo a morene color grigio acciaio. Sul lato più ampio del
passo, la valle si apre in una vasta e piatta pianura all’incrocio dei fiumi Zanskar e
Stod. Questa è una caratteristica peculiare dello Zanskar: un vasto lenzuolo di
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terra agricola circondato da ripide pareti rocciose. Con la discesa finale si
raggiunge la cittadina di Padum (3.670 m), la capitale dello Zanskar. Nei suoi
dintorni gli Yak pascolano placidamente nei campi e la pianura è costellata di
piccole fattorie e villaggi. Padum ha una piccola moschea che serve una ridotta
comunità di mussulmani e due gompa in rovina. Percorrendo una breve distanza a
piedi attraverso la valle sui può raggiungere il monastero medievale di Pibiting,
coronato da un imponente chorten con vedute sulla pianura. Pernottamento in
semplice hotel.
Pasti: colazione in campo tendato, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

14° giorno / Padum – Zangla - Stongdey – Karsha – Padum (circa 90 km)
La residenza abbandonata dei sovrani dello Zanskar, l’impronta del piede di
Marpa, il più antico monastero dello Zanskar
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, lungo la riva orientale del fiume
Zanskar, per la visita del villaggio di Zangla, caratterizzato dal vecchio palazzo
reale in rovina che domina la valle dalla cima di una collina. Residenza dei
sovrani dello Zanskar, i Gyalpo, dal XVI secolo, il palazzo e stato abitato
saltuariamente, dai discendenti della famiglia reale, fino a pochi anni fa. Nelle
vicinanze si trova un vecchio convento di monache buddhiste che merita una
visita per osservarne l’austero stile di vita. Sulla via del ritorno a Padum sosta per
la visita del Gompa di Stongdey costruito nell’XI secolo nel luogo in cui il
Traduttore Marpa lasciò un’impronta del suo piede. Marpa (1012-1096) è famoso
per aver fondato il lignaggio di trasmissione Kagyu, o della “trasmissione orale”,
una delle quattro principali scuole del buddhismo tibetano assieme a
quelle Nyingmapa, Sakyapa e Gelugpa. Situato sulle pendici di una montagna, il
gompa offre uno dei punti panoramici più belli di tutto lo Zanskar. Rientrati a
Padum si procede verso nord per il Gompa di Karsha, il più grande e più antico
monastero buddhista dello Zanskar, che si staglia come una macchia di calce
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bianca sul versante della montagna. Fondato nel X secolo da Phagspa
Sherab dell’ordine dei Gelug-Pa (Berretti Gialli), il complesso monastico
comprende otto templi impreziositi da mirabili affreschi, chorten, sale di preghiera
dove vivono circa 150 monaci. Pernottamento in semplice hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

15° giorno / Padum – Bardan – Muney – Sani – Padum (circa 70 km)
Il gompa dell’ordine monacale Drukpa-Kagyu, il gompa della setta Gelug-Pa,
lo stupa con i resti di Kanishka
Dopo la prima colazione partenza verso sud, lungo la strada per Ruru, per la visita
del Bardan Gompa, posto in posizione spettacolare su uno sperone di roccia
lungo le rive del fiume Tsarap. Appartenente all’ordine monacale dei Drukpa-
Kagyu, il monastero, tra i primissimi di questo lignaggio in Zanskar, fu fondato
nel XVII secolo. L’interno si concentra tutto intorno alla grande sala delle
preghiere, il Dukhang, dove sono custoditi importanti statue di divinità buddhiste
e piccoli stupa fatti in creta, rame, bronzo e legno. Il Gompa è anche famoso per
le antiche maschere cham e le ruote di preghiera in rame. Si prosegue verso sud
per il Gompa di Muney, appartenente alla setta dei Gelug-Pa (i “Virtuosi”), noti
anche come Berretti Gialli, che considerano il Dalai Lama come un’emanazione
di Avalokitesvara, il Bodhisattva della Compassione. Rientro a Padum e
proseguimento verso nord-ovest per il villaggio di Sani dove si trova un antico
monastero costruito su un tratto pianeggiante della valle, lungo le rive del fiume
Doda, secondo la consuetudine dei luoghi di culto più antichi di queste regioni
(come Alchi o Tabo nella Valle dello Spiti). Il sito è molto venerato nella
tradizione del buddhismo vajrayana perché custodisce una statua del famoso
predicatore Naropa e lo stupa con i resti di Kanishka, un maestro che visse intorno
all’anno mille. Alcuni degli affreschi che emergono dalla mistica penombra degli
interni di questo tempio sono attribuiti a Zadpa Dorje celebre pittore dello Zanskar
nel XVIII secolo. Pernottamento in semplice hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

16° giorno / Padum – Dzongkhul – Kargil (circa 240 km)
Le grotte in cui meditò il predicatore Naropa)
Dopo la prima colazione partenza per una lunga e faticosa tappa verso nord per
Kargil. Si percorre a ritroso il tratto di strada che pian piano ci porta fuori dalla
magica valle dello Zanskar. Lungo il percorso sosta per la visita del Monastero di
Dzongkhul, costruito intorno a due grotte che la leggenda vuole siano state il
luogo di meditazione del famoso predicatore Naropa. Le pareti delle grotte
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conservano antichi dipinti attribuiti a Zadpa Dorje.. Arrivo a Kargil nel tardo
pomeriggio. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in hotel.

17° giorno / Kargil – Batalik – Dha-Hanu – Uley Tokpo (circa 160 km)
Il principale campo di battaglia durante la guerra Indo-Pakistana, lungo il
corso dell’Indo, il popolo dei Brokpa o Dardi
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est lungo un entusiasmante percorso
poco battuto per Batalik. Si sale rapidamente verso l’Hamboting-La (4.056 m)
per scendere altrettanto rapidamente verso la Valle dell’Indo e la località di
Batalik, il principale campo di battaglia durante la guerra Indo-Pakistana. Si
prosegue verso sud-est lungo l’Indo per i villaggi di Dha e Hanu per entrare in
contatto con la comunità dei Brokpa, noti anche come Drokpa o Dardi. Le origini
di questa etnia si perdono nella memoria, ma i tratti ariani e la carnagione chiara
hanno portato in molti a concludere che questo popolo discenda dalle milizie
erranti di Alessandro Magno. La maggior parte dei Brokpa segue l’antica
religione animista Bon che gettò le basi del buddhismo tibetano. Si prosegue verso
sud-est, lungo il corso dell’Indo, fino a raggiungere la località di Uley Tokpo
(3.050 m). Pernottamento in resort.
Pasti: colazione in hotel, pranzo con lunch-box, cena in resort.

18° giorno / Uley Tokpo – Mangyu – Alchi – Leh (circa 80 km)
Il villaggio tradizionale e il monastero-fortezza con gli affreschi murali e le
antiche sculture lignee di grande valore
Dopo la prima colazione partenza verso est. Lungo il percorso sosta per la visita
del piccolo e grazioso villaggio tradizionale di Mangyu. Si continua con la visita
del monastero-fortezza di Alchi, abbarbicato all’estremità di una stretta gola. Il
complesso fu fondato nell’XI secolo dal grande traduttore Ring-chen Zangpo, che
vi portò artisti provenienti da vari monasteri del Kashmir, al fine di dare vita ad
affreschi murali e antiche sculture lignee che oggi sono considerati i tesori artistici
più importanti della cultura buddhista in Ladakh. Si prosegue per Leh con arrivo
nel pomeriggio. Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in resort, pranzo in ristorante locale, cena in hotel.

19° giorno / Leh – volo per Delhi
Uno splendido esempio dell’architettura moghul
Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto per il volo per Delhi. Arrivo
a Delhi nel primo pomeriggio e partenza immediata per la visita della Tomba di
Humayun (Patrimonio dell’Umanità UNESCO), uno splendido esempio di
architettura moghul, fatta costruire a metà del XVI secolo dalla prima moglie
dell’imperatore Humayun. Si prosegue con un giro panoramico in bus nella zona
della Porta dell’India con la Residenza Presidenziale e il Palazzo del Parlamento.
Pernottamento in hotel.
Pasti: colazione in hotel, pranzo e cena liberi

20° giorno / Partenza e arrivo in Italia
Dopo la prima colazione un paio d’ore di tempo a disposizione per relax o per gli
ultimi acquisti nella zona di Connaught Place. In tarda mattinata trasferimento
all’aeroporto per il volo di linea Air India diretto per l’Italia. Arrivo a Milano
Malpensa nel tardo pomeriggio.
Pasti: colazione in hotel, pranzo libero, cena a bordo.

Sistemazioni previste:

Amritsar: HyattRegency Hotel, 5* o similare (1 notte)
Dharamshala: WelcomHeritage Grace Cottage o similare (2 notti)
Manali: White Meadows Resort by Mahindra, 4* o similare (2 notti)
Sarchu: Adventure Camp o similare (1 notte)
Tso Moriri: Tso Moriri Camp o similare (1 notte)
Leh: Tsokar Retreat Hotel, 3* o similare (2 notti)
Kargil: The Kargil Hotel, 3* o similare (1 notte)
Rangdum: Nun Kun Camp o similare (1 notte)
Padum: Omasila Hotel o similare (3 notti)
Kargil: The Kargil Hotel, 3* o similare (1 notte)
Uley Tokpo: Ule Ethnic Resort o similare (1 notte)
Leh: Tsokar Retreat Hotel, 3* o similare (2 notti)
Delhi: The Lalit Hotel, 5* o similare (1 notte)
Altre informazioni:

Organizzazione e trasporti – Da Amritsar a Kargil (2°-11° giorno) e da Kargil a
Leh (17°-18° giorno) si utilizzano autovetture tipo Toyota Innova Crysta, per la
Valle dello Zanskar (12°-16° giorno) si utilizzato autovetture tipo Mahindra Xylo,
in tutti i casi con max 3 passeggeri + autista per auto (un veicolo potrebbe avere 4
passeggeri). Per la visita di Amritsar e Delhi si utilizza un minivan. Guide locali
di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8
partecipanti.

Pernottamenti e pasti – Hotel 5* a Amritsar e Delhi, 4* a Dharamsala e Manali,
3* a Leh, Kargil e Uley Tokpo. Semplice hotel a Padum. Tre notti in spartani
campi tendati fissi a Sarchu, Tso Moriri e Rangdum. Trattamento di pensione
completa (eccetto i pasti a Amritsar e Delhi): i pasti vengono consumati in
ristoranti locali o nei ristoranti delle strutture dove sono previsti i pernottamenti.
Alcuni pranzi con lunch-box.

Altimetria – Come specificato nel programma 6 pernottamenti (a Sarchu, Tso
Moriri, Rangdum e Padum) vengono effettuati a più di 3.500 metri di altitudine.
E’ quindi necessario essere in buone condizioni di salute. Si consiglia una visita
medica preventiva. Mal di testa e sensazioni di malessere sono abbastanza
frequenti durante i primi due giorni di viaggio in alta quota.

Clima – Nella regione himalayana clima soleggiato secco e temperato con
temperature diurne attorno ai 25°C-30°C nelle valli (minore sui passi) e notturne
tra i 10°C-15°C. A Amritsar e Delhi clima caldo umido con elevato rischio di
piogge monsoniche nei mesi estivi.

Disposizioni sanitarie – Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria.

Formalità burocratiche – È richiesto il visto consolare ottenibile personalmente
via internet (la procedura deve essere attivata almeno un mese prima della
partenza, l’importo pari a USD 80 + 2,5% di spese bancarie deve essere versato
con la propria carta di credito). È anche possibile ottenere il visto tramite la nostra
intermediazione (al costo di € 95). Il passaporto deve avere una validità di almeno
6 mesi dalla data di partenza del viaggio e 2 pagine libere.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio fisicamente
impegnativo per le elevate altitudini e alcuni lunghi trasferimenti su strade
carrozzabili e/o dissestate. Mezzi di trasporto buoni e confortevoli. Per le
sistemazione nei campi tendato di Sarchu, Tso Moriri e Rangdum è necessario un
buon spirito di adattamento perché i servizi sono davvero essenziali.
Alimentazione discreta, di qualità appena sufficiente i picnic con lunch-box e i
pasti nei ristorantini locali di mezzogiorno.
QUOTAZIONI PER PERSONA da Milano:

€ 3.900 base 10-14 partecipanti con accompagnatore italiano
€ 4.050 base 8-9 partecipanti con accompagnatore italiano

Da aggiungere:
- partenze da altre città                                    su richiesta
- supplemento singola                                           € 640
- supplemento alta stagione aerea                              incluso
- tasse aereoportuali, security e fuel surcharge                € 340 (circa)
- copertura assicurativa di viaggio                        vedi tabella sotto
- costo individuale gestione pratica                             € 90
- visto consolare richiesto tramite nostra intermediazione       € 95

N.B. Il supplemento singola è eliminabile in caso di condivisione camera doppia
con altro partecipante, previa verifica disponibilità.

Data di partenza:
- (a) da lunedì 3 a sabato 22 Agosto 2020 (alta stagione aerea)

OPERATIVO VOLI:
AI 138 03 AUG MILANO MALPENSA – DELHI                    21:00-08:25+1
AI 117 04 AUG DELHI – AMRITSAR                           11:20-12:25
AI 446 21 AUG LEH – DELHI                                11:55-13:30
AI 137 22 AUG DELHI – MILANO MALPENSA                    14:15-19:20

Promozione “Prenota Prima”
Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e
otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all
inclusive”.

Le quotazioni includono:
Voli intercontinentali di linea in classe economica, voli domestici Delhi-Amritsar e
Leh-Delhi, accoglienza e trasferimenti aeroporto/hotel e viceversa, trasporti con
autovetture, pernottamenti, tutti i pasti (eccetto quelli a Amritsar e Delhi), guide
locali di lingua inglese, accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8
partecipanti, gli ingressi ai monasteri e ai siti d’interesse, l’assicurazione come
specificato, guida/dossier informativo sul paese.

Le quotazioni non includono:
I pasti a Amritsar e Delhi, le bevande, le mance, l’assicurazione integrativa
(facoltativa), il visto consolare, le spese personali, gli extra e quant’altro non
espressamente indicato.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive”
- Annullamento del viaggio prima della partenza
- Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000)
- Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24
- Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro)
- Bagaglio fino a € 750
- Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di
  viaggio
- Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità
  permanente

Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese
accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo
dell’importo si evince dalla tabella che segue:

       Quota totale fino a:            Costo a passeggero*
             € 1.000,00                          € 50
             € 2.000,00                          € 90
             € 3.000,00                         € 130
             € 4.000,00                         € 165
             € 5.000,00                         € 190
            € 10.000,00                         € 200

NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese
gestione pratica.
*comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia.

Copertura Integrativa
E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a
€ 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di
€ 55,00, da specificare espressamente all’operatore.

Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro
sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI

•    I servizi locali sono quotati in Euro. I prezzi non sono quindi soggetti ad
adeguamenti valutari.

•      Per ragioni tecnico-organizzative in fase di prenotazione o in corso di viaggio
l’itinerario potrebbe subire delle modifiche, mantenendo invariate quanto più
possibile le visite e le escursioni programmate.

•     Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a
disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non
confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio,
comunicheremo il supplemento.

•      Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal
caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione.
L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non
sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre
pubblicate.

•     L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo
del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto
dell’emissione dei biglietti aerei.

•     Per lo svolgimento di alcuni nostri programmi è necessario l’utilizzo di voli
interni operati da compagnie locali non conformi ai requisiti della Comunità
Europea, indicate all’interno di un elenco comunitario. Le assicurazioni europee
non coprono i disservizi a esse correlati.

Milano, 30.01.2020 n. 1

                              Organizzazione tecnica:
                          I Viaggi di Maurizio Levi
                     Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italy)
                 Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595
          E-Mail: info@viaggilevi.com – Web site: www.viaggilevi.com
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