Il gioco del lotto - Levante News

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Il gioco del lotto
Il gioco del lotto - Levante News
Un giocatore punta una certa somma sull’uscita
 del “42” sulla ruota di Genova. Quale
 probabilità ha di vincere?

• I casi favorevoli sono 5 (i 5numeri estratti)
• I casi possibili sono 90 (i 90 numeri inseriti nell’urna)

La probabilità di vincere è quindi: p = 5/90 = 1/18

Questo significa che, mediamente, dovrei vincere una
 volta su 18, e quindi la vincita dovrebbe valere 18
 volte la puntata; in questo caso il gioco potrebbe
 essere definito equo.
I casi favorevoli sono 5
                           p = 5/90 = 1/18
I casi possibili sono 90

Il gioco è “equo” se       ho pagato 10€

                           vinco 180€
Vincita con   Vincita       % versata
  Giocata      Probabilità    gioco equo    reale         dallo Stato

Numero secco       1/18            18          10,56         58,67

  Estratto         1/90            90           51,7         57,44
determinato
   Ambo           2/801          400,5          235          58,67

   Terno         1/11.748        11.748        4.230         36,01

  Quaterna      1/511.038       511.038       112.800        22,07

  Cinquina     1/43.949.268    43.949.268     5.640.000      12,38
Lotto e la legge dei grandi numeri
Dire che la probabilità che esca il “42” sulla ruota di Genova è 1 su 18 non equivale a
   dire che, ogni 18 estrazioni, viene sicuramente estratto il 42 una volta.

Significa che, su 18 estrazioni, il “42” può non uscire mai o uscire 3 o 4 volte, ma che,
   su 18 milioni di estrazioni, il numero di volte in cui viene estratto il “42” si
   avvicinerà a 1 milione.

Infatti, per la legge dei grandi numeri, con il passare del tempo, la differenza
    percentuale fra il numero più estratto e quello meno estratto tende a zero.

Ma c’è anche il lato oscuro della legge dei grandi numeri: la differenza in termini
  assoluti fra estrazioni del numero più frequente ed estrazioni del numero meno
  frequente aumenta.

Se nelle prime 17 estrazioni il “42” non è uscito, non è detto che debba uscire nella
   18^ estrazione, perché la probabilità che un numero esca ad una data
   estrazione non dipende dalle precedenti, perché la probabilità “non ha
   memoria”.
Differenza fra numero più estratto (59) e numero
  meno estratto (49) su tutte le ruote dal 1939 al
  1950:

1,5%                                    91 estrazioni

Differenza fra numero più estratto (81) e numero
  meno estratto (26) su tutte le ruote dal 1939 al
  2015:

0,5%                            296 estrazioni
Il SuperEnalotto
La probabilità di fare 6 al SuperEnalotto è 1 su
                        622.614.630.
Se avessimo iniziato a giocare il 3 dicembre 1997, data di
   nascita del SuperEnalotto, tutti i martedì, i giovedì e i
     sabati, e non avessimo mai smesso fino ad oggi,
  avremmo avuto una probabilità di fare almeno un 6 di
                   circa uno su 200.000.

Se avessimo iniziato a giocare al SuperEnalotto 200.000
     anni fa, insieme al primo Homo sapiens, e non
   avessimo mai smesso fino ad oggi, spendendo circa
   30.000 di €, avremmo avuto una probabilità di fare
           almeno un 6 pari a uno su 20 (5%).
La Sisal, la società che ancora oggi gestisce il SuperEnalotto,
    ha avuto un’idea semplice quanto geniale, quella di
    mettere in piedi un gioco dal meccanismo facilmente
    comprensibile (indovinare 6 numeri su 90), che garantisca
    vincite elevate. Il successo fu subito enorme.
Alla Sisal non interessa nulla di quanto si aggiudica ciascun
    vincitore. Gli organizzatori mettono da parte ad ogni
    estrazione la loro fetta di guadagno, pari al 40% di tutti i
    soldi raccolti dalla vendita dei biglietti. Non li tengono tutti
    per sé, ma li condivisono con le ricevitorie e lo stato,
    mentre, il restante 60% va rimpolpare il jackpot, che verrà
    diviso tra tutti quelli che centrano il 6.
Il SuperEnalotto è quindi un gioco del tipo “dividi il premio fra
    tutti i vincitori”. Centrare il 6 è davvero difficile!
Gestire il SuperEnalotto è un business miliardario.
  Infatti, quando il jackpot è basso a giocare sono
   in pochi. Tutti vogliono la mega vincita quindi
 aspettano che il jackpot si alzi per poi entrare in
      campo incentivati dal clamore che si crea
 intorno alla cosa grazie a Tv, web e passaparola.
      Più giocatori vuol dire più schedine, e più
    schedine più probabilità che qualcuno vinca.

Jackpot basso                    poche giocate
Jackpot alto                     molte giocate
    Aumenta la probabilità che uno fra tanti vinca
Il più difficile al mondo
La probabilità che qualcuno vinca quando il jackpot è alto non va
   confusa con la probabilità che sia io a vincere: la mia probabilità
   rimane sempre una su 622.614.630. L’eventualità che io vinca
   rimane “praticamente impossibile”. Ogni Paese ha giochi a
   estrazione diversi come per esempio Euro Millions nel quale per
   vincere bisogna indovinare 7 numeri, 5 dei quali sono da scegliere
   su un totale di 50, mentre gli altri due sono estratti in un gruppo di
   11. Di conseguenza il risultato è che indovinare la combinazione
   vincente all’Euro Millions è più facile che vincere al SuperEnalotto.

Il gioco Italiano è di gran lunga il peggiore in classifica dal punto di
    vista delle possibilità effettive di vincita.
Nel Settembre del 2009 lo spot Tv della nuova lotteria
   Sisal riempe di speranza i cuori di tutti i giocatori
   italiani: un tizio esce da una ricevitoria allegro e sereno,
   sale su un bicchiere di plastica e non lo schiaccia, si
   siede su una siepe fiorita che lo sostiene come se non
   esistesse, ha un animo leggero. “La vita è più leggera
   con 4.000 € garantiti per 20 anni”.
Fino a prima in Italia non si era mai visto un gioco che
   garantisse uno stipendio sicuro ogni mese per tanti anni
   e non un premio da riscuotere tutto assieme.
Nel vedere nello spot pubblicitario un cuore che batte con
   la scritta “per l’Abruzzo” (dopo la catastrofe sismica in
   Abruzzo) gli italiani erano incentivanti a giocare.
La prima estrazione del Win For Life avviene il 29
  settembre del 2009 e l’impianto del gioco è
  ancora oggi lo stesso.
  Come funziona il gioco? Piuttosto semplice:
  c’è un’estrazione ogni ora, dalle 8 alle 20, tutti
  i giorni dell’anno; ogni volta vengono estratti
  10 numeri tra l’1 e il 20. Con una giocata da 2
  euro si vince indovinandoli tutti e 10 ma non
  solo, anche indovinandone 9,8 oppure 7, ma
  non solo, anche indovinandone 3,2,1 o
  addirittura nessuno.
  Detto così sembra un grande affare ma non è
  cosi semplice, facciamo una prova:
Soluzione: 1 2 5 7 8 9 12 15 18 19

          PUNTEGGIO               INCASSO
            10 o 0            Circa 100.000 euro

            9o1                 Circa 100 euro

            8o2                 Circa 10 euro

            7o3                  Circa 2 euro

            4,5 o 6                   0
Nella tabella riassumiamo le probabilità di
 vincita nel “Win For Life” :
        Numeri indovinati   Probabilità associata
                                   (in %)

             0 o 10               0,00054
              1o9                  0,054
              2o8                   1,09
              3o7                   7,79
              4o6                  23,87
               5                   34,37
La probabilità di indovinarne 4,5 o 6 è quindi
   dell’82%, e in questi casi non vinco nulla:

                              Bilancio
        Bilancio negativo     Bilancio zero   Bilancio positivo
                                  2%

                            16%

                                       82%
Ma non è tutto! In caso di vincita, questa viene
  divisa fra tutti i vincitori. E’ successo nel mese
  di marzo del 2010, quando sono usciti i
  numeri dall’ 1 al 10, la combinazione più
  giocata, insieme a quella dall’11 al 20.
E cosi ben 59 giocatori hanno fatto 0 o 10, e,
  convinti di aver vinto 4.000 euro al mese per
  20 anni, si sono invece dovuti accontentare di
  poco meno di 68 euro.
I vincoli legislativi contro il gioco
                   d’azzardo
Legge regionale del 30 aprile 2012:
• Distanza minima di almeno 300m. fra sale da gioco e luoghi
  sensibili
• Il veto riguarda non solo le nuove sale da gioco, ma anche
  quelle preesistenti
• Per permettere di affrontare le criticità della normativa,
  l’entrata in vigore della legge è fissata dopo un periodo di 5
  anni, il 2 maggio 2017
Ora, a pochi giorni dall’entrata in vigore prevista, la Giunta
  Regionale:
• Ha annunciato la proroga di un anno
• Considera la legge inadeguata e vuole elaborarne una nuova
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