IL CARCINOMA DELLA VESCICA - INFORMAZIONI PER I PAZIENTI RETE ONCOLOGICA PAZIENTI ITALIA - ROPI - Rete Oncologica ...
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IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti IL CARCINOMA DELLA VESCICA INFORMAZIONI PER I PAZIENTI Sergio Bracarda SC Oncologia Medica e Traslazionale Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni Claudia Caserta SC Oncologia Medica e Traslazionale Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni Claudia Mosillo SC Oncologia Medica e Traslazionale Azienda Ospedaliera Santa Maria, Terni 2
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti SOMMARIO Note di epidemiologia 4 Brevi cenni di anatomia 4 Fattori di rischio 5 Diagnosi precoce e screening 5 Segni e sintomi iniziali 5 Modalità della diagnosi 6 Anatomia patologica e note di biologia molecolare 8 Malattia “superficiale” e malattia “infiltrante la parete muscolare” 8 Trattamento della malattia vescicale superficiale 9 La “TUR” (Chirurgia endoscopica) 9 Le terapie endovescicali 9 Trattamento della malattia vescicale muscolo infiltrante 10 La chirurgia 10 I trattamenti chemioterapici pre- e post operatori 10 I trattamenti integrati di preservazione della vescica 10 Il trattamento della malattia avanzata 11 Chemioterapia 11 Immunoterapia 11 I controlli (follow up) 12 3
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti NOTE DI prognosi migliore), rispetto a quelle infil- tranti la parete muscolare. EPIDEMIOLOGIA Non sono rilevabili significative differenze Globalmente, il tumore della vescica è il su base geografica per quanto riguarda la 4° tumore per incidenza dopo i 50 anni. sopravvivenza. In Italia sono attesi circa 30.000 casi/anno (AIRTUM 2019), con netta prevalenza per il sesso maschile (circa 24.000 casi rispetto ai 5.700 nelle donne), ed esordio preva- BREVI CENNI lente nell’età anziana. DI ANATOMIA Da un punto di vista geografico l’inciden- La vescica è un organo cavo situato nel- za ha gradienti nord-sud differenziati per la pelvi al di sopra della ghiandola pro- sesso: negli uomini troviamo valori più statica. La prostata è attraversata cen- elevati al sud (+10%) rispetto al centro tralmente dal “canale” dell’uretra che (+2%) mentre nelle donne l’incidenza è origina dalla vescica e attraverso il quale più bassa al sud (-10%) anche rispetto al l’urina, prodotta dai reni e pervenuta nel centro (-2%). serbatoio vescica attraverso gli ureteri, fuoriesce all’esterno, grazie al contem- La sopravvivenza a 5 anni è pari al 79%, poraneo rilascio dello sfintere uretrale e dato che va interpretato alla luce della lar- alla contrazione della parete muscolare ga prevalenza di forme superficiali (con della vescica. Uretere Vescica Urina Uretra 4
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti FATTORI DI RISCHIO nessuna modalità di screening ha dato risultati soddisfacenti. Il fumo di sigaretta è da solo responsabile del 50% circa dei tumori del- la vescica; sia la durata SEGNI che l’intensità del fumo E SINTOMI INIZIALI aumentano il rischio di sviluppare una neoplasia EMATURIA vescicale. Altri fattori di rischio noti sono: Il più frequente segno d’esordio della quello professionale malattia, pur essendo tipica anche del- (es. esposizione a le ben più frequenti infezioni delle vie coloranti), responsa- urinarie, è la presenza di sangue visibi- bile di un altro 5-6% le nelle urine (ematuria macroscopica o dei casi, e la dieta in macroematuria). cui sembra chiamato in causa RITENZIONE URINARIA l’alcol. Tra i cancerogeni am- È l’incapacità di svuotare completamente bientali va ricordata la presen- la vescica a causa di ostacoli che si inter- za di arsenico nell’acqua po- pongono sulla via di deflusso. tabile, le amine aromatiche In caso di una lesione localizzata in pros- e i pesticidi agricoli. simità del collo vescicale o allo sbocco degli ureteri in vescica (area del trigono Al contrario, fattori protettivi vescicale) può manifestarsi ritenzione uri- sembrano essere la Vitamina D, il consu- naria: nel primo caso per ostruito deflusso mo quotidiano di frutta e verdura, la plu- dell’urina dalla vescica verso l’uretra men- riparità per le donne e l’assenza di espo- tre nel secondo per mancata progressione sizione al fumo. dell’urina dagli ureteri verso la vescica cui si associa dolore lombare per dilatazione renale a monte (idro-uretero-nefrosi). DIAGNOSI PRECOCE E SCREENING Il tumore della vescica soddisfa alcuni dei criteri indispensabili ad impostare uno screening di popolazione: numerosità e rilevanza della patologia, accettabilità dei trattamenti proponibili, possibilità di rico- noscere la malattia in fase asintomatica (precoce). Manca tuttavia, al momento, un consen- so sul test più appropriato da impiegare, 5
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti STRANGURIA “resezione endoscopica, trans-uretrale, È un disturbo caratterizzato dall’emissio- di tumore vescicale”). ne di urina difficoltosa, lenta e dolorosa. I carcinomi in situ (CIS), possono invece CITOLOGIA URINARIA causare sintomi irritativi molto simili a Trattasi di un esame non invasivo volto quelli dell’ipertrofia prostatica o la cisti- ad evidenziare nelle urine, mediante mi- te infettiva. croscopia, la presenza di cellule urotelia- li atipiche o francamente neoplastiche. Quest’ultime risultano dallo sfaldamento della parte superficiale di alcune forme MODALITÀ di tumore delle vie urinarie. Tuttavia, bi- DELLA DIAGNOSI sogna tener presente la possibile utilità nelle sole forme di alto grado, avendo In caso di un quadro clinico sospetto bassa sensibilità in quelle di basso grado. per neoplasia vescicale, la diagnosi Infezioni, corpi estranei (calcoli), la pre- si realizza mediante effettuazione senza di una neovescica ileale, ne limitano delle seguenti indagini: ulteriormente l’utilizzo. CISTOSCOPIA Trattasi di un esame endosco- pico finalizzato all’esplorazio- ne visiva delle pareti interne di uretra e vescica, in modo da individuare eventuali ano- malie: presenza, numero ed aspetto (solido o sfrangiato) di eventuali neoformazioni, e di verificare sede e funziona- lità degli sbocchi (ostii) degli ureteri in vescica. L’esame è effettuato mediante uno strumento tubulare di piccolo calibro, rigido o flessibile. Du- rante la procedura è possibile effettuare prelievi per confer- ma istologica. In caso di con- ferma dell’iniziale sospetto clinico mediante cistoscopia diagnostica seguirà una rese- zione endoscopica della ma- lattia visibile, definita TUR- BT o TURV (Trans-Urethral Resection of Bladder Tumor: 6
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti INDAGINI STRUMENTALI dale o di altri organi per valutare la pre- (DIAGNOSTICA PER IMMAGINI) senza o meno di metastasi. ECOGRAFIA RISONANZA MAGNETICA (RM) Indagine di I livello. L’ecografia eviden- Indagine di II livello. Fornisce informazioni zia, a vescica distesa, lesioni polipoidi sovrapponibili a quelle della TC e viene aggettanti nel lume. Al contrario non è utilizzata in presenza di controindicazioni in grado di evidenziare lesioni vescicali all’uso della TC stessa (soprattutto, aller- piatte (es: CIS). gia al mezzo di contrasto iodato). URO-TC PET-TC CON FDG Tomografia Computerizzata con effettua- (Fluoro-Desossi-Glucosio) zione di scansioni TC al momento del pas- Non è un esame che fornisce informazioni saggio del mezzo di contrasto nell’appa- utili in questa patologia. rato urinario: indagine di II livello. Questo esame consente di studiare l’intero appa- A seguito della effettuazione degli esami rato urinario per confermare la presenza sopra indicati potrà essere definita l’esten- di lesioni vescicali riscontrate all’esame sione della malattia, espressa mediante la ecografico e valutare la presenza o meno Classificazione TNM, dove T indica l’en- di lesioni uretrali o delle alte vie escretri- tità dell’estensione del Tumore primitivo, ci data la tendenza alla multifocalità dei N la presenza o meno di interessamento tumori uroteliali. Inoltre, le scansioni TC dei linfonodi e la sua eventuale estensio- consentono anche di valutare la presenza ne, e M la presenza o meno di metastasi di un eventuale interessamento linfono- a distanza. 7
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti ANATOMIA presenza o meno di neoplasia sui margini PATOLOGICA di resezione) la cui valutazione da parte dell’oncologo e dell’urologo porterà alla E NOTE DI BIOLOGIA definizione dell’iter terapeutico. MOLECOLARE Recentemente sono comparse alcune nuo- Nel 90% circa dei casi, i tumori vescicali ve proposte di classificazione dei tumori sono costituiti da “carcinomi a cellule uro- vescicali, basate sul riscontro di elementi teliali”. La prima distinzione che occorre diagnostici molecolari (TCGA). Tali parame- fare nell’ambito del carcinoma della ve- tri, che porteranno ad indicazioni più selet- scica è quella fra Malattia Superficiale tive nell’uso degli approcci terapeutici di- (Ta-T1), cioè con infiltrazione neoplastica sponibili (ad esempio espressione di PD-L1 limitata a mucosa e sottomucosa, in ge- per immunoterapia in prima linea, FGF-R nere trattata in modo conservativo (senza per l’uso di agenti a bersaglio molecolare cioè togliere la vescica), e la Malattia Mu- attivi su questo target, altri) non sono tut- scolo-Infiltrante che infiltra (T2) o supera tavia al momento applicabili, in Italia, al di (T3-4) la parete muscolare della vescica, fuori di studi clinici sperimentali. meno frequente ma più aggressiva e che solitamente necessita di un in- tervento di asportazione radi- cale dell’organo (cistectomia). Al momento della prima dia- gnosi il 70% circa dei tumori della vescica è rappresentato da neoplasie uroteliali non infiltranti. La classificazione di un car- cinoma uroteliale in malattia non muscolo-infiltrante e mu- scolo-infiltrante richiede una resezione endoscopica della lesione evidenziata mediante cistoscopia. Nell’ esame istologico rela- tivo ad una resezione endo- scopica o all’intervento di cistectomia, il patologo deve riportare specifici elementi (istotipo, grading, livello di in- filtrazione, presenza di CIS, in- vasione linfatica e vascolare, numero e stato dei linfonodi, 8
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti TRATTAMENTO ti affetti da neoplasia vescicale non Mu- DELLA MALATTIA scolo-Infiltrante a basso rischio verranno sottoposti a soli controlli, singola instil- VESCICALE SUPERFICIALE lazione precoce, oppure a cicli di instilla- zioni endovescicali periodiche con che- La TURV (resezione endoscopica trans-u- mioterapici o Bacillo di Calmette-Guerin, retrale della malattia vescicale) costitui- riservando quest’ultimo alle forme più sce, allo stesso tempo, un approccio dia- impegnative, in cui è raccomandato un gnostico obbligatorio ed il trattamento trattamento di mantenimento fino ad 1-3 iniziale del tumore vescicale. Questa pro- anni in assenza di recidive. Nello stadio cedura consente di acquisire informazioni T1, oppure nelle neoplasie ad alto grado, prognostiche fondamentali: numero e di- o in assenza di parete muscolare alla mensione della/e neoplasia/e, profondità TURV, è indicata una Re-TUR (Seconda di infiltrazione (infiltrazione degli strati che resezione endoscopica trans-uretrale) costituiscono la parete della vescica), gra- volta a verificare la radicalità dell’inter- ding (grado di differenziazione cellulare), vento e, in caso di residuo, a completare presenza di CIS concomitante. la resezione. Sulla base di questi parametri le neoplasie superficiali della vescica vengono distinte Obiettivi della terapia endovescicale, in forme a basso rischio, rischio interme- con chemioterapia o Bacillo di Calmette- dio ed alto rischio, per quanto riguarda la Guerin, sono: il completamento dell’era- probabilità di recidiva e/o progressione a dicazione della neoplasia dopo TURV, la malattia infiltrante la tonaca muscolare. riduzione del tasso delle recidive, l’allun- In base a tal categorizzazione, i pazien- gamento dell’intervallo libero tra TURV ed 9
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti eventuale recidiva, la prevenzione della ramente patologiche alla stadiazione progressione della malattia. strumentale), che siano candidabili ad una chemioterapia con doppietta di far- In caso di fallimento di una terapia en- maci contente cisplatino, è raccomanda- dovescicale con BCG, inteso come persi- to un trattamento chemioterapico neoa- stenza di malattia in corso di trattamento, diuvante (chemioterapia somministrata oppure recidiva al termine delle instilla- prima dell’intervento chirurgico al fine zioni, può essere indicata una cistectomia di ridurre le dimensioni della neoplasia radicale. primitiva e colpire eventuali micrometa- stasi). Questa strategia ha dimostrato di migliorare la prognosi, quindi la speranza di vita in una considerevole percentuale TRATTAMENTO DELLA di pazienti. Se non eseguito prima della MALATTIA VESCICALE chirurgia, un trattamento chemioterapi- co può essere valutato dopo cistectomia MUSCOLO INFILTRANTE quando l’esame istologico depone per neoplasie localmente avanzate (pT3-4 o In caso di carcinomi uroteliali con infil- pN1) e, analogamente a quanto già detto trazione della tonaca muscolare, il trat- per l’approccio neoadiuvante, quando i tamento standard è rappresentato dalla pazienti possono essere candidati ad uno cistectomia radicale (rimozione in blocco schema chemioterapico contentente pla- di vescica, prostata e vescichette seminali tino. Lo scopo della chemioterapia adiu- negli uomini, e di vescica, utero e annessi vante (post-operatoria) è quello di ridurre nelle donne), con linfadenectomia pelvica il rischio di una ripresa di malattia locale estesa. Da notare che in una discreta per- e/o a distanza e migliorare la sopravviven- centuale di uomini sottoposti a cistecto- za agendo su eventuali micrometastasi. mia si può riscontrare un “insospettato” In questi ambiti esistono anche numerosi tumore prostatico. La cistectomia può studi clinici in corso. essere effettuata con metodica robot-as- sisted, per via laparoscopica o a cielo In pazienti selezionati con neoplasia aperto (open). Alla rimozione dell’organo, uroteliale della vescica in stadio non segue una ricostruzione ortotopica (cioè particolarmente esteso (T2-T3 N0 M0), nella stessa sede) dell’organo asportato e in assenza di (neo-vescica) mediante riconfigurazione anche di fattori di una ansa intestinale (ileale). Quando la prognostici ne- ricostruzione ortotopica dell’organo non è gativi quali idro- possibile si ricorre a derivazioni più sem- nefrosi e/o CIS plici come la uretero-cutaneo-stomia bi- concomitante, laterale o la uretero-ileo-cutaneo-stomia può essere an- (Bricker). che valutata una possibile preser- In pazienti con riscontro alla TURV di un vazione della ve- carcinoma uroteliale con stadio > o uguale scica mediante al T2 (in assenza di linfoadenopatie chia- un trattamento 10
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti cosiddetto “trimodale” che comprende nativa, M-VAC), dimostratosi più efficace resezione endoscopica trans-uretrale dell’analogo carboplatino. La principale massimale seguita da un’associazione limitazione a questa scelta è rappresen- concomitante di chemio e radioterapia. tata dalla presenza di insufficienza rena- le, molto frequente in questa patologia. La decisione in merito alla strategia te- Solitamente la terapia di prima linea con rapeutica da seguire dovrebbe essere di- schemi contenenti cisplatino o carbopla- scussa nell’ambito di un gruppo oncolo- tino ha una durata di 3-6 mesi al termine gico multidisciplinare, cioè in presenza dei quali, in caso di risposta o stabilità di di chirurghi urologi, oncologi medici, ra- malattia (valutata con una TC), verrà av- dioterapisti, anatomopatologi, radiologi viato un periodo di controlli clinico-stru- al fine di stabilire il più appropriato iter mentali periodici al fine di evidenziare terapeutico. un’eventuale ripresa di malattia. In caso di progressione di malattia duran- te o dopo il trattamento chemioterapico TRATTAMENTO di prima linea, e persistendo condizioni DELLA MALATTIA fisiche adeguate, potrà essere valutata e AVANZATA proposta al paziente una immunoterapia di seconda linea. Attualmente in Italia è di- sponibile per tale indicazione il pembro- In Italia, il trattamento di prima linea lizumab che ha dimostrato un vantaggio in (ovvero iniziale) del carcinoma uroteliale sopravvivenza rispetto alla mono-chemio- avanzato (metastatico) è rappresentato terapia con vinflunina. Numerosi in que- dalla chemioterapia, quando possibile st’ambito gli studi clinici con farmaci inno- basata su schemi comprendenti cispla- vativi per meccanismo d’azione o bersaglio tino (cisplatino-gemcitabina o, in alter- molecolare o combinazioni di farmaci. 11
IL CARCINOMA DELLA VESCICA Informazioni per i pazienti follow-up I CONTROLLI totale) con sospensione, almeno tempo- (FOLLOW UP) ranea, del trattamento stesso. Ovviamente, i programmi di follow up per pazienti sottoposti a trattamento per ma- Per follow-up si intende l’effettuazione di lattia superficiale (non muscolo-infiltran- controlli periodici dopo aver effettuato un te) e per pazienti con malattia muscolo-in- trattamento a scopo curativo (ad esempio filtrante, sono molto differenti. Nel primo chemioterapia pre-operatoria seguita da caso si tratta di controlli prevalentemente cistectomia). L’intento di tale strategia è endoscopici volti ad individuare eventua- quello di identificare eventuali recidive di li recidive a livello della parete vescicale. malattia. Il termine potrebbe applicarsi Nel secondo caso sono largamente legati anche ad alcuni casi di malattia avanzata ad esami di diagnostica per immagini che nei quali la terapia effettuata abbia porta- andranno a valutare la presenza o meno to ad una risposta di malattia (parziale o di metastasi viscerali, linfonodali o ossee. 12
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