DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MICI - Dott.ssa Nicoletta Sapone Dirigente Medico SSD Endoscopia Digestiva AOU S. Luigi Gonzaga Orbassano (TO) - Regione ...

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DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MICI - Dott.ssa Nicoletta Sapone Dirigente Medico SSD Endoscopia Digestiva AOU S. Luigi Gonzaga Orbassano (TO) - Regione ...
DIAGNOSI E TERAPIA DELLE MICI
        Dott.ssa Nicoletta Sapone
            Dirigente Medico
        SSD Endoscopia Digestiva
         AOU S. Luigi Gonzaga
            Orbassano (TO)
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PDTA: figure coinvolte

• MMG
• LABORATORIO
• GASTROENTEROLOGO
• RADIOLOGO
• ENDOSCOPISTA
• ANATOMOPATOLOGO
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DIAGNOSI

• ANAMNESI
• ESAME OBIETTIVO
• DIAGNOSTICA   (STRUMENTALE, LABORATORIO, …)
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ANAMNESI

• durata, esordio, gravità, sintomi (locali)
• frequenza e modalità evacuative (forma delle feci) (incontinenza)
• abitudini comportamentali ed alimentari (fibre, liquidi, orari e
modalità dei pasti)
• eventi precipitanti (chirurgia, traumi, gravidanza)
                                                    NOSI
• disturbi associati (urinari, sessuali)
                                          RE   DIAG
                                       F A
• farmaci                      A P ER      I ALE
                         B AS T        EN Z
                                   E R
                     NON      DIFFfitoterapia, …)
     • lassativi (automedicazione,
    • terapie concomitanti
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ESAME OBIETTIVO

 • PALPAZIONE ADDOME
 • ESAME ANALE - PERINEALE
 • ESPLORAZIONE RETTALE
DIAGNOSTICA DI
             LABORATORIO
• I livello:
Emocromo, VES, PCR
IgA totali, anti-tTG (nei pazienti con IBS-D e IBS-
  mista)
Esame feci
DIAGNOSTICA DI
             LABORATORIO
• II livello:
 ferritina, proteine totali e QPE, sideremia, calcio,
 vit.B12

  calprotectina

 ASCA, ANCA, anticorpi antiglicani (ACCA,
 ALCA, AMCA)
SIEROLOGIA
• ASCA presentano elevata specificità (90%) per MC

• p-ANCA sono più spesso correlati a RCU (SE 45-
  70%, SP 80-90%), più rari in caso di MC (5-20%)

• Pattern sierologico ASCA/p-ANCA potrebbe
  riflettere assetto immunologico e consentire
  miglior definizione diagnostica MC-RCU

          Papadakis KA, et al. Curr Gastroenterol Rep 1999;1:482-485
L’ ESAME DELLE
      FECI :
 cosa cerchiamo ?
   INDICATORI DI PATOLOGIA

        Hb
        GB
        BATTERI (Salmonella, Shigella, HP, ecc.)
        PARASSITI (Giardia, Tenia, ecc.)
        GRASSI (grassi neutri, ac. grassi)
CALPROTECTINA FECALE
   indicatore di flogosi del digerente inferiore (meno per il superiore)
   correla con grado di attività della flogosi
   indicazioni possibili:
        monitoraggio / recidive IBD
        diagnosi differenziale IBS / IBD
        popolazione pediatriche
        diverticoliti, coliti infettive (?)
DIAGNOSTICA STRUMENTALE
• Nel sospetto clinico-laboratoristico di IBD la procedura
  diagnostica di prima linea deve essere una
  pancolonscopia con ileoscopia retrograda. Devono essere
  eseguite biopsie dell'ileo terminale e di ogni segmento
  colico esaminato.

• Nel caso di pz alla prima diagnosi, deve essere fornita
  una documentazione completa del quadro endoscopico
  di tutti i settori esplorabili (dall'ultima ansa ileale al
  retto).
DIAGNOSTICA STRUMENTALE
• L'ecografia intestinale ha una sensibilità dell'80-90%
  come esame di screening delle IBD. Questa
  metodica presenta il vantaggio di non essere
  invasiva ed essere a basso costo, ma è operatore-
  dipendente e presenta una bassa specificità nella
  differenziazione della RCU dagli altri processi
  infiammatori del colon.
RMN

La RM ( con mdc ev o con mdc per os), data l'assenza di
 radiazioni, è il metodo di scelta complementare
 all'endoscopia e alla biopsia per definire la sede,
 l'estensione e l'attività della malattia, nonchè le
 complicanze extramurali
ENDOSCOPIA CON
            VIDEOCAPSULA

La endoscopia con videocapsula può essere
 considerata come procedura diagnostica nei pazienti
 con forte sospetto clinico-laboratoristico di Crohn
 ileale nei quali le tradizionali indagini endoscopiche
 e radiologiche siano risultate negative e nei quali
 siano state escluse stenosi e fistole
ESAMI STRUMENTALI: QUANDO?

• Diagnosi /conferma diagnosi (entro 1 anno)
• Modificazione dei sintomi e sospetta
  modificazione della diagnosi/estensione
• Sospetta insorgenza di complicanze
• Variazione clinica in funzione di variazione
  terapia /indicazione chirurgica
• Mancata risposta alla terapia
• Follow up per prevenzione neoplasia
MEMENTO
Non esiste GOLD STANDARD diagnostico

La diagnosi è la costruzione di un puzzle che talvolta
 diventa un rompicapo ( esami in disaccordo, esami
 discordanti dalla clinica..)

La diagnosi deve essere confermata nel tempo
TERAPIA
TERAPIA MEDICA DELLE IBD
 Guarigione dell’attacco grave e/o rapido
  miglioramento con un efficace controllo dei
  sintomi
 Guarigione della mucosa
 Prevenzione della riacutizzazione o della recidiva
  post-operatoria
 Guarigione e prevenzione delle complicanze
 Migliorare la qualità della vita
 Protezione integrità intestinale
TERAPIA:
           PARAMETRI UTILI
Localizzazione
Estensione
Attività di malattia
Comportamento
Presenza delle complicanze
Risposta ai precedenti trattamenti
Sicurezza e tollerabilità dei farmaci
TERAPIA MEDICA: FARMACI

5-ASA o SASP        Terapia immunosoppressiva
Steroidi classici   Anticorpi anti TNF
Budesonide          Vedolizumab
Beclometasone
Antibiotici
TOP-DOWN VS STEP-UP

Nessuna differenza in mortalità, gravi infezioni e tumori
TOP-DOWN

Può essere raccomandato in sottogruppi di specifici
pz con un andamento di malattia prevedibilmente
invalidante:
Malattia estesa
Malattia rettale grave
Giovane età
Malattia perianale grave alla diagnosi
Necessità di steroidi alla diagnosi
TOP-DOWN

Precoce stabilizzazione della malattia
Ridotto uso di steroidi
Evitare complicanze terapia steroidea
Riduzione delle complicanze come stenosi e fistole
Diminuzione delle recidive post-operatorie
Più lungo periodo di remissione
Mucosal healing
Miglioramento della qualità di vita
MESALAZINA

• Dose d’attacco: 3.2 - 4.8 g/die
• Mantenimento: 2.4 - 3.2 g/die
• Compliance alla terapia in fase di
  mantenimento: 50%?
• Controllo tossicità: parametri epatici,
  pancreatici, renali (trimestrali per il primo
  anno e poi annuali)
MESALAZINA

Vie di somministrazione
Terapia combinata
Nuove possibilità -sistema MMX:
  monosomministrazione-alto dosaggio-distribuzione
  uniforme
Rilasciamento ph-tempo dipendente
Generico
Quando somministrata per os, una mesalazina non
protetta (non formulata in una preparazione a rilascio
modificato o non somministrata come profarmaco) è
facilmente, rapidamente e quasi completamente assorbita
dallo stomaco e dall'intestino prossimale con conseguente
minima quantità di farmaco che raggiunge la sede
desiderata
TERAPIA STEROIDEA

Il 20-30% dei pazienti non risponde a
  terapia con 5ASA
STEROIDI

Prednisone:
  dose d’attacco 0.7 - 1 mg/Kg/die
  tapering: 5 mg ogni 7-10 giorni
  tapering: dai 25 mg scalare di 2.5 mg ogni 7-
   10 giorni nei pazienti che hanno già
   eseguito un ciclo di steroidi
TERAPIA STEROIDEA
                      LIMITI

effetto anti-infiammatorio transitorio

steroido-dipendenza, recidiva della malattia con
  la riduzione e la sospensione della terapia
  steroidea

steroido-resistenza, necessità di aumentare la
  dose per ottenere lo stesso effetto
NUOVI CORTICOSTEROIDI

Beclometasone dipropionato
Budesonide
Fluticasone
Prendisolone metasulfabenzoato
Flunisolide
Tixocortolo pivalato
STEROIDI TOPICI

• Budesonide
  – 9 mg/die per 8-12 settimane, quindi 6 mg/die
    per almeno 6 mesi
• Beclometasone
  – 10 mg/die per 8 - 12 settimane, quindi 5 mg/die
    per almeno 6 mesi
CONCLUSIONI I
 La budesonide rappresenta la terapia
 di I° scelta nella malattia di Crohn
 lieve-moderata:
Nell’induzione della remissione:
  Stessa efficacia degli steroidi tradizionali con
   ridotti effetti sistemici
                           Campieri M. Gut 1997; 41:209-214

  Efficacia superiore alla mesalazina
                Thomsen OØ., N Engl J Med 1998; 339: 370-74
BECLOMETASONE
         DIPROPIONATO (BDP)
Il BDP sia nella formulazione in compresse sia
   nella formulazione in clismi rappresenta una
   valida opzione terapeutica nel trattamento
   della colite ulcerosa attiva

L’associazione con altri farmaci garantisce una
  maggiore efficacia soprattutto nelle forme
  resistenti

Scarsi effetti collaterali
AZATIOPRINA/6MP
Dose:
  AZA 2 mg/Kg/die
  6MP 1 mg/Kg/die
Latenza di risposta: 8-12 settimane (6
 mesi?)
Controllo tossicità: pre-terapia e ogni
 15 giorni per i primi 3 mesi:
 emocromo, funzione pancreatica; ogni
 3 mesi funzionalità epatica
AZATIOPRINA
     EFFETTI COLLATERALI
pancreatite: effetto da idiosincrasia, il picco di
  incidenza è entro il primo mese, risoluzione
  spontanea con la sospensione del farmaco,
  recidiva della pancreatite alla reintroduzione
  dell’AZA
depressione midollare: effetto dose-dipendente
febbre, dolore addominale, artralgie
epatite acuta
infezioni?
neoplasie: non evidente associazione
AZATIOPRINA E 6-MERCAPTOPURINA
    NELLA MALATTIA DI CROHN
     STEROIDO-DIPENDENTE

Efficacia: 66-70%

Sicurezza: buona

Durata trattamento: 2-5 anni
ANTIBIOTICI
(metronidazolo/ciprofloxacina)
Uso: controverso
Utili:
Estensione transmurale
Rischio di microperforazione
Batteriemia sistemica
Profilassi preoperatoria
Infliximab e MC
1) l’infliximab è indicato nella terapia del morbo di Crohn in fase attiva, grave,
in pazienti adulti non responsivi a trattamenti con corticosteroidi e/o
immunosoppressori oppure in pazienti che non tollerano o che presentano
controindicazioni ai corticosteroidi e/o immunosoppressori;

2) l’infliximab è indicato nella terapia, in pazienti adulti, del morbo di Crohn
fistolizzante in fase attiva, non responsivo alla terapia convenzionale;

3) l’infliximab è indicato nella terapia del morbo di Crohn grave e in fase attiva
in pazienti pediatrici (età: 6-17 anni) non responsivi al trattamento standard con
corticosteroide, immunomodulatore e terapia nutrizionale oppure che abbiano
manifestato intolleranza o controindicazione per questi trattamenti;
Infliximab E RCU

l’infliximab è indicato nella terapia della colite ulcerosa
in fase attiva, di grado moderato-severo, nei pazienti
adulti e pediatrici (6-17 anni) con risposta ai farmaci di
prima      linea     (corticosteroidi,  6-mercaptopurina,
azatioprina) non adeguata e nei pazienti adulti con
controindicazioni all’uso dei farmaci di prima linea; la
FDA ha approvato l’uso di infliximab nei bambini con
colite ulcerosa refrattaria;
Adalimumab e MC
adalimumab è indicato nel trattamento del morbo di Crohn in
pazienti adulti (malattia di grado moderato-severo) e pediatrici (a
partire dai 6 anni di età con malattia di grado severo) che non
hanno risposto alle terapie convenzionali con corticosteroidi e/o
immunosoppressori o che presentino controindicazione o
intolleranza verso tali farmaci (EMA, FDA).
La FDA approva l’utilizzo di adalimumab nei pazienti intolleranti
all’infliximab oppure che hanno manifestato perdita di risposta
terapeutica all’infliximab
Adalimumab e RCU

Adalimumab è indicato nel trattamento degli adulti
 affetti da colite ulcerosa da moderatamente a
 gravemente attiva
Golimumab
è indicato per il trattamento della colite ulcerosa in fase attiva
di grado da moderato a grave, in pazienti adulti che non
hanno risposto in modo adeguato alla terapia convenzionale
inclusi   corticosteroidi   e   6-mercaptopurina     (6-MP)     o
azatioprina (AZA), o che risultano intolleranti o per cui
esista una controindicazione medica a queste terapie
Vedolizumab

Il Vedolizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato
che ha come bersaglio l' integrina α4β7 ( molecola espressa
sulla superficie linfociti )
Vedolizumab e RCU

è indicato per il trattamento di pazienti adulti
con colite ulcerosa attiva da moderata a grave,
che hanno manifestato una risposta inadeguata,
hanno perso la risposta o sono risultati
intolleranti alla terapia convenzionale o alla
somministrazione di un antagonista del fattore
di necrosi tumorale alfa (TNFα).
Vedolizumab e MC

è indicato per il trattamento di pazienti adulti
con malattia di Crohn attiva da moderata a
grave, che hanno manifestato una risposta
inadeguata, hanno perso la risposta o sono
risultati intolleranti alla terapia convenzionale o
alla somministrazione di un antagonista del
fattore di necrosi tumorale alfa (TNFα)
Altre terapie

Circa il 40% dei pazienti con IBD hanno utilizzato
terapie complementari/alternative e si ipotizza che
nel futuro prossimo il numero debba incrementare
TERAPIA COMPLEMENTARE:

Probiotici       Acidi grassi ω-3
Curcuma          Butirrato
Oligosaccaridi   Leucocitoaferesi
Probiotici:
Un microorganismo per essere definito
          probiotico deve:
•   Essere di origine umana
•   Non essere patogeno in natura
•   Essere    resistente    ai   processi    di   tecnologia
    farmaceutica
•   Essere resistente agli acidi gastrici e alla bile
•   Sicurezza di impiego
Probiotici:
                caratteristiche terapeutiche

•   Capacità di colonizzare e proliferare all’interno del canale
    gastrointestinale o delle altre cavità mucose elette ad
    habitat
•   Dimostrazione di effetti nutrizionali e/o terapeutici
•   Capacità di modificare le funzioni biochimiche della
    restante microflora intestinale
•   Capacità di modulare il sistema immunitario dell’ospite
    sia a livello della mucosa intestinale che a livello
    sistemico
PROBIOTICI: ceppi con proprietà
        terapeutiche

•   Bifidobacterium
•   Lactobacillus
•   Escherichia Coli
•   Saccaromyces Boulardii
ECN E RCU
mantenimento della remissione della colite ulcerosa

  nei pazienti con iper-sensibilità o intolleranza verso la Mesalazina
  in abbinamento alla Mesalazina, per ridurne il dosaggio e potenziarne l’azione
  in associazione a tutti gli altri tipi di trattamento (anche al farmaco biologico)
  per allungare la fase remissiva e migliorare la qualità di vita.
  per prevenire le recidive post operatorie nei pazienti operati di ileocolite

proctite ulcerosa
in abbinamento alla terapia farmacologica nei pazienti affetti da Malattia di Crohn
CONCLUSIONS

 Probiotics:
 • May help to balance the gut flora
 • Safe
 • E.coli Nissle and possibly LGG useful in maintenance of
 remission
 •VSL#3 useful in remission maintenance, treatment &
 prevention of pouchitis
 • Rectal L. casei DG promising for mild distal disease
Nutraceutici
Fino a poche decine di anni fa la nutrizione era
considerata solo come prevenzione o
trattamento delle patologie da carenza (es.
scorbuto o anemia da carenza di ferro)

Oggi è emersa chiaramente la potenzialità dei
micronutrienti nel prevenire e trattare
patologie croniche a dosaggi più alti di quelli
richiesti per prevenire una carenza
Nutraceutici

L’aspetto emergente dei nutraceutici è la loro
capacità di esercitare un’azione citoprotettiva
non solo attraverso il classico meccanismo
antiossidante, ma piuttosto grazie alla loro
capacità di modulare funzioni recettoriali e di
interagire con le principali vie di trasduzione del
segnale.
PREBIOTICI

Sostanze alimentari (usualmente carboidrati
complessi non digeribili) che stimolano la crescita
e l'attività di alcuni batteri intestinali ( lactobacillus
e bifidobacterium)
PREBIOTICI

  Fermentazione batterica di carboidrati poco
assorbibili determina una riduzione del pH
luminale con soppressione della crescita di batteri
nocivi e una produzione di butirrato, substrato
chiave per la funzione di barriera mucosa e per il
trofismo delle cellule coliche
PREBIOTICI

 Inulina, fruttosio, lattulosio, psillio
promuovono        la     crescita     di
lattobacilli e bifidobacterium e la
produzione di butirrato
Applicazioni cliniche dei componenti
           biottivi del latte
• Il latte contiente molti polisaccaridi, in
  particolare oligosaccaridi e
  glicosaminoglicani
• Gli oligosaccaridi del latte sono composti
  da lattosio, un nucleo di polilattosamina,
  fucosio o acido sialico
• Inibiscono l'adesione dei batteri patogeni
  sulla superficie mucosa
Latte e TGF beta
• Citochina con attività di
  immunomodulazione e regolazione della
  proliferazione e differenziazione cellulare
• Supplementazione di TGF beta: induzione
  della remissione nell' 80% dei pazienti
  pediatrici con nuova diagnosi di MC e nel
  58% dei bambini con Crohn long standing
Latte e TGF beta
• Supplemento di TGF beta vs. nutrizione enterale
  standard dimostra una significativa maggior
  efficacia nell'indurre remissione e nel diminuire i
  sintomi
• TGF beta supplementazione vs. corticosteroidi:
  uguale efficacia nell'indurre remissione con
  miglioramento del profilo nutrizionale e riduzione
  degli effetti collaterali
Latte e TGF beta

Trattamento di prima linea negli USA per
Crohn pediatrico e complementare o
alternativo nella MC dell'adulto (Modulen)

                 Day et Al. 2006, Navas Lopez et Al. 2008, Hartman et
                 Al. 2008, Soo et Al. 2013
Acido butirrico

È un acido grasso a catena corta presente in natura come
componente di modesta entità della frazione grassa del latte e
dei suoi derivati.

Nell'uomo è una sostanza fisiologica che si forma nel colon a
seguito della fermentazione della fibra alimentare.

Stimola l'assorbimento di acqua e sodio a livello colico.
Acido butirrico

È la principale fonte di energia dei colonociti, stimola il
ricambio e la maturazione fisiologica degli stessi e
gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento
dell'integrità della mucosa e nei processi di riparazione
delle lesioni intestinali.

Abbassa il pH intestinale creando un ambiente
sfavorevole allo sviluppo di batteri patogeni.
Curcumina
Principio attivo della Curcuma longa, pianta tropicale
nativa dell'India, utilizzata in cucina come insaporitore e
colorante.

Riduce l'infiammazione intestinale e l'infiltrazione di
leucociti, monociti e macrofagi.
Curcumina
  Scavenger radicali liberi
  Influenza le chinasi
  Inibisce COX 1 e COX2
  Riduce le citochine proinfiammatorie IL-1, IL-1 beta,
IL-12, TNF alfa e Interferone gamma
  Sopprime l'attivazione di NF-kB
  Riduce la produzione di linfociti T CD4+
  Aumenta l'espressione di citochine antifiammatorie IL-
4 e IL-10
Curcumina

Antinfiammatorio
antiossidante
proapoptotico
chemiopreventivo
antimicrobico
Profilo del paziente candidato alla GMA e risultati
                          clinici

La Granulocitoaferesi con Adacolumn:

 E’ una tecnica utile nell’armamentario terapeutico delle IBD
steroido dipendenti o resistenti.

 In questa popolazione è dimostrata una risposta clinica
favorevole (remissione o risposta parziale) tra il 60 e l’84%

 E’ consigliata in quei pazienti in cui i trattamenti più
standardizzati sono controindicati per inefficacia, tossicità o
intolleranza individuale.

 Adacolumn permette un risparmio di steroidi

 La GMA ha un ottimo profilo di sicurezza

            M.Vecchi, Clinical and Experimental Gastroenterology, Vol 2013:6 Pag.1 - 7
TERAPIA

Dosaggi e durata corretta della terapia
 tradizionale (specie per steroidi ma
   anche mesalazina e azatioprina)
TERAPIA

Era della medicina
 individualizzata e
  personalizzata...
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