Il cancro del fegato Carcinoma epatocellulare e colangiocarcinoma intraepatico - Un'informazione della Lega contro il cancro - Shop

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Il cancro del fegato Carcinoma epatocellulare e colangiocarcinoma intraepatico - Un'informazione della Lega contro il cancro - Shop
Il cancro del fegato
Carcinoma epatocellulare e
colangiocarcinoma intraepatico

Un’informazione della Lega
contro il cancro

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Le Leghe contro il cancro in Svizzera:
prossimità, confidenzialità, professionalità
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro
familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un
centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante
tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e preven-
zione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di
promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di
ammalarsi di cancro.

Impressum

Editrice                                               Nicole Bulliard, Lega svizzera contro il cancro,
Lega svizzera contro il cancro                         Berna
Effingerstrasse 40, casella postale,                   Prof. Dr. med. Bernhard Pestalozzi, Clinica di
3001 Berna, tel. 031 389 91 00,                        oncologia, Ospedale universitario di Zurigo
info@legacancro.ch, www.legacancro.ch                  Dr. med. David Semela, Servizio di gastroen-
                                                       terologia ed epatologia, Ospedale cantonale di
Direzione del progetto e redazione – 2 a edizione
                                                       San Gallo
in francese
Nicole Bulliard, specialista pubblicazioni, Lega       Immagine di copertina
svizzera contro il cancro, Berna                       Adamo ed Eva di Albrecht Dürer

Consulenza scientifica – 2a edizione in francese       Illustrazioni
Prof. Dr. med. Jean-François Dufour, direttore         p. 9: Frank Geisler, illustratore scientifico, Berlino
di clinica e primario del Servizio di epatologia,      pp. 10, 11 e 38: Willi R. Hess, disegnatore scien-
Inselspital, Berna                                     tifico, Berna
Dr. med. Aline Flatz, collaboratrice scientifica,      pp. 29 e 51: Oliver Blank
Lega svizzera contro il cancro
                                                       Immagini
Dr. med. Nicolas Goossens, MD, MSc, capoclini-
                                                       p. 4: ImagePoint, Zurigo
ca scientifico, specialista FMH in gastroenterolo-
                                                       pp. 22 e 32: Shutterstock
gia ed epatologia, Servizio di gastroenterologia
                                                       pp. 46, 56 e 60: iStock
ed epatologia, Ospedale universitario di Ginevra
                                                       Traduzione
Ringraziamo la persona colpita per l’attenta rilet-    Paolo Valenti, Zurigo
tura del manoscritto e il prezioso feedback.
                                                       Lettorato
Rilettura – 2a edizione in francese                    Antonio Campagnuolo, Lugano
Cristina Martínez, specialista traduzione e reda-      Lorenzo Terzi, Lega svizzera contro il cancro,
zione pubblicazioni                                    Berna

Consulenza scientifica – 1a edizione                   Design
Prof. Dr. med. Jean-François Dufour, direttore         Lega svizzera contro il cancro, Berna
di clinica e primario del Servizio di epatologia,
                                                       Stampa
Inselspital, Berna
                                                       Jordi AG, Belp
Ruth Jahn, giornalista scientifica, Zurigo

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese.

© 2019, 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna - 2ª edizione rivista

LSC / 5.2020 / 500 I / 031064012111
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Indice

Editoriale5
Che cos’è il cancro?                              6
Il cancro del fegato                10
Il fegato e gli organi vicini				10
Le funzioni del fegato				           12
I diversi tipi di cancro del fegato 13
Possibili cause e fattori di rischio  15
Cirrosi							15
Epatite							17
Altri fattori di rischio				           18
Possibili sintomi                     21
Esami e diagnosi                            23
Primi accertamenti				23
Esami successivi per precisare la diagnosi		 23
Stadi della malattia                        26
Possibilità di trattamento          28
Interventi chirurgici 				29
Trapianto di fegato				31
Ablazione con tecniche mininvasive		 36
Embolizzazione					37
Terapie medicamentose				40
Radioterapia 					                  44
Quale terapia in quale stadio della malattia?    45
Pianificazione del trattamento			                 45
La mia diagnosi, la mia terapia			                50
Terapia in base allo stadio della malattia 		     51
Trattamento del colangiocarcinoma intraepatico    53
Studi clinici                                    54
Gestione degli effetti indesiderati              55
Ulteriori trattamenti  57
Terapia dell’ascite				57
Terapia del dolore				57
Medicina complementare 59
Rientro nella vita quotidiana 61
Controlli periodici				62
Riabilitazione oncologica				62
Il ritorno al lavoro				       63
Cure palliative               64
Consulenza e informazione                        66

                                                       Il cancro del fegato   3
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Cara lettrice, caro lettore

    Quando nel      Cancro. Sia per i pazienti che per i      sempre possibile in caso di can-
testo è utilizza-
  ta soltanto la
                    loro cari, il momento della diagnosi      cro. Quest’opuscolo spiega quali
           forma    è generalmente uno shock. Im-             trattamenti sono presi in conside-
     maschile o     provvisamente la vita quotidiana          razione in base allo stadio della
     femminile,
                    e le prospettive future sono stra-        malattia, lo stato di funzionamento
 questa si rife-
      risce a en-   volte; la mente è assillata da innu-      del fegato e le condizioni generali
         trambe.    merevoli domande senza risposta,          di salute del paziente.
                    in un alternarsi di speranze, rabbia
                    e paura.                                  Se il cancro del fegato è diagno-
                                                              sticato in uno stadio precoce, le
                    Le informazioni contenute in que-         possibilità di guarigione sono ge-
                    sto opuscolo intendono aiutarla a         neralmente buone. In uno stadio
                    comprendere meglio e ad affron-           più avanzato si riesce spesso a
                    tare la malattia. In queste pagine        rallentarne la progressione e ad
                    sono descritti in modo dettagliato        attenuare i sintomi. Nel caso in cui
                    il cancro del fegato più frequente        non ci si può più aspettare un rista-
                    negli adulti, ossia il carcinoma epa-     bilimento permanente, le misure di
                    tocellulare, e un tumore più raro         accompagnamento contribuiscono
                    che colpisce le vie biliari, il colan-    a preservare e migliorare la qualità
                    giocarcinoma. Trova informazioni          della vita. Non esiti a porre tutte le
                    sugli esami che sono eseguiti per         Sue domande all’équipe curante e
                    porre la diagnosi e definire il tratta-   si lasci aiutare dalle persone che
                    mento, ma anche consigli utili per        Le stanno attorno: parenti, amici e
                    affrontare il periodo dopo le tera-       vicini.
                    pie, oltre a un elenco delle offerte
                    di sostegno che Le possono age-           Nei numerosi opuscoli della Lega
                    volare il rientro nella vita di tutti i   contro il cancro può trovare infor-
                    giorni.                                   mazioni e consigli utili. I consulenti
                                                              specializzati delle Leghe cantonali
                    L’opuscolo tratta solo il cancro del      e regionali contro il cancro e della
                    fegato e non menziona altri tumori        Linea cancro conoscono bene la
                    che possono formare metastasi             situazione in cui si trova e sono
                    nel fegato, come il cancro intesti-       a Sua disposizione per assisterla
                    nale.                                     e consigliarla in tutte le questioni
                                                              relative al cancro. Trova i recapiti
                    Il fegato è un organo vitale che ha la    dei servizi di consulenza alle pa-
                    capacità di rigenerarsi. Non si può       gine 74 e 75.
                    sopravvivere senza fegato, ma tal-
                    volta se ne può asportare una parte.      Le auguriamo ogni bene.
                    L’organo in seguito «ricrescerà» e
                    tornerà a funzionare normalmen-                La Sua Lega contro il cancro
                    te. Un’asportazione parziale non è

                                                                                Il cancro del fegato   5
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Che cos’è il cancro?

Il termine «cancro» denota un in-           I tumori maligni solidi che originano
sieme di malattie diverse che presen-       dai tessuti di rivestimento, come la
tano caratteristiche comuni:                pelle e le mucose, o dai tessuti ghian-
• cellule che, in origine, erano nor-       dolari sono chiamati «carcinomi». La
   mali incominciano a proliferare in       maggior parte dei tumori maligni è
   modo incontrollato, trasforman-          costituita da carcinomi e il cancro del
   dosi così in cellule cancerose;          fegato appartiene a questa categoria.
• le cellule cancerose s’infiltrano nel
   tessuto circostante distruggen-          Tutto ha inizio nella cellula
   dolo e invadendolo;                      I tessuti e gli organi che formano il no-
• le cellule cancerose hanno la ca-         stro corpo sono costituiti da milioni di
   pacità di staccarsi dal loro luogo       cellule. Il nucleo cellulare racchiude
   d’insorgenza per formare nuovi           il piano di costruzione dell’essere
   focolai di malattia in altre parti del   vivente: il patrimonio genetico (ge-
   corpo (metastasi).                       noma) con i suoi cromosomi e geni;
                                            esso è composto dal DNA (acido de-
Quando si parla di «cancro» s’intende       sossiribonucleico), il materiale porta-
una crescita incontrollata, maligna         tore del messaggio genetico.
di cellule corporee. Spesso il cancro       La divisione cellulare dà origine a
è chiamato anche «tumore». Un tu-           nuove cellule, assicurando così il ri-
more è un accumulo patologico di            cambio cellulare. Il patrimonio gene-
cellule che può essere di natura beni-      tico può subire dei danni se, durante
gna o maligna. I tumori maligni sono        il processo di divisione cellulare, si
spesso designati anche con il termine       verificano degli errori oppure per
di «neoplasie». Una neoplasia è una         tante altre cause. Normalmente le
massa di nuova formazione, una neo-         cellule sono in grado di riconoscere e
formazione (dal greco neos = nuovo).        riparare i danni subiti oppure di pro-
Vi sono oltre duecento tipi diversi di      grammare la propria morte. Tuttavia,
cancro. Si opera una distinzione tra        può accadere che tali meccanismi fal-
tumori solidi, che originano dalle cel-     liscano e che le cellule danneggiate
lule di un organo e che formano una         (mutate) riescano a moltiplicarsi li-
massa di cellule (per es. il cancro del     beramente. Tali cellule proliferano in
fegato), e malattie del sistema san-        modo incontrollato e si accumulano
guigno e linfatico (per es. leucemie).      fino a formare un nodulo, un tumore.
Una leucemia può manifestarsi, per
esempio, attraverso un ingrossa-
mento dei linfonodi oppure con alte-
razioni del quadro ematologico.

6   Il cancro del fegato
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Cause                                      per cento delle malattie oncologiche
Le malattie oncologiche sono da ri-        insorgono in persone che hanno su-
condurre a mutazioni del patrimonio        perato i 50 anni di età.
genetico delle cellule. Alcuni dei fat-    Di norma, la divisione cellulare e i
tori che favoriscono tali mutazioni e      meccanismi di riparazione si svol-
che giocano un ruolo nell’insorgenza       gono correttamente. Ciononostante,
del cancro sono:                           con il tempo e l’avanzare dell’età, si
• il naturale processo d’invecchia-        accumulano gli errori nel patrimonio
  mento;                                   genetico che potrebbero dare origine
• lo stile di vita (alimentazione poco     a una malattia oncologica. Con l’età
  equilibrata, attività fisica insuffi-    aumenta quindi il rischio di amma-
  ciente, fumo, alcol, ecc.);              larsi di cancro. Poiché nella nostra
• influssi esterni (per es. virus, so-     società l’aspettativa media di vita è in
  stanze nocive, fumo, raggi UV);          aumento, si assiste a un incremento
• fattori ereditari e genetici.            dei casi di cancro.

Vi sono fattori di rischio influenzabili   Stile di vita
e fattori di rischio non influenzabili.    Lo stile di vita è modificabile. In altre
Si stima che all’incirca un terzo delle    parole, è possibile modificare le pro-
malattie oncologiche potrebbero es-        prie abitudini in fatto di fumo, alcol,
sere evitate eliminando fattori di         alimentazione e movimento. Vivendo
rischio come il tabacco o l’alcol. Le      in modo sano, si può quindi ridurre il
altre malattie oncologiche sono da ri-     proprio rischio di ammalarsi di alcuni
condurre a fattori di rischio non mo-      tipi di cancro.
dificabili o sconosciuti.
In generale, sono molteplici i fattori     Influssi esterni
che concorrono all’insorgenza del          A taluni influssi esterni, come per
cancro. Nel caso singolo, invece,          esempio le polveri sottili, siamo
spesso non è possibile individuare         esposti involontariamente. Le nostre
con esattezza i fattori che hanno cau-     possibilità di mettercene al riparo
sato la malattia.                          sono assai limitate. Da tal altri influssi
                                           esterni, invece, possiamo salvaguar-
Invecchiamento                             darci, per esempio attraverso la pro-
Il naturale processo d’invecchiamento      tezione solare contro i raggi UV o le
favorisce l’insorgenza di malattie on-     vaccinazioni contro i virus che favori-
cologiche. La maggior parte dei tipi di    scono l’insorgenza del cancro.
cancro è tanto più frequente quanto
più avanzata è l’età. Suppergiù il 90

                                                                Il cancro del fegato   7
Fattori genetici                          di cancro comporta indiscutibilmente
Si stima che da cinque a dieci pazienti   un carico emotivo importante.
oncologici su cento presentano un’al-     L’opuscolo intitolato «Quando an-
terazione del patrimonio genetico         che l’anima soffre» (vedi p. 69) della
che accresce il rischio di contrarre il   Lega contro il cancro si sofferma su-
cancro e la cui natura ereditaria può     gli aspetti psicologici della malattia,
essere accertata. In tali casi si parla   suggerendo possibili modalità di
di «tumori ereditari». Le persone con     gestione degli stati d’animo ad essa
una presunta o accertata predisposi-      legati.
zione al cancro dovrebbero poter be-
neficiare di una consulenza genetica.
Non è possibile influire sulla predi-
sposizione stessa, ma alcuni tipi di
cancro possono essere diagnosticati
precocemente oppure prevenuti con
misure profilattiche.

Perché io?
È possibile che si stia chiedendo per-
ché il cancro abbia colpito proprio
Lei. Forse si domanda fra l’altro:
«Che cosa ho sbagliato?». È più che
normale porsi tali interrogativi ed
essere colti dallo sgomento o dalla
rabbia. Le cause che portano all’in-
sorgenza di una malattia oncologica
sono molto complesse e difficili da
capire anche per gli specialisti.
Nessuno può mettersi completa-
mente al riparo dal cancro. Possono
ammalarsi di cancro sia le persone
che conducono una vita sana, sia le
persone con comportamenti a rischio.
Inoltre, di cancro ci si può ammalare
a qualsiasi età. Che una persona si
ammali di cancro oppure no, in parte,
è anche una questione di casualità o
di destino. In ogni caso, una diagnosi

8   Il cancro del fegato
Come si forma un tumore
Esempio: un carcinoma che trae origine da tessuti epiteliali di rivestimento

  1. Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano.

  Tumore maligno                                            Tessuto sano

 2. Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni (in
    rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono in altri
    organi dove formano metastasi.

 Cellule tumorali                                           Vasi sanguigni

                  Vasi linfatici
                                                           Cellule tumorali

                                                                Il cancro del fegato   9
Il cancro del fegato

Il fegato e gli organi vicini                   vano lo stomaco, la cistifellea, il pan-
                                                creas e la milza. Il coledoco, chiamato
Il fegato si trova nella parte superiore        anche «dotto biliare comune», collega
destra dell’addome, appena sotto il             la cistifellea al duodeno, una porzione
diaframma, dove è protetto dalle co-            dell’intestino. È il canale di trasporto
stole. Pesa circa 1,5 chili ed è quindi         della bile, un liquido prodotto dal fe-
uno degli organi più grandi del corpo           gato che serve alla digestione.
umano. Nei dintorni del fegato si tro-

                                            j       k

                                a

                                                        f            g

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                                                        e
                            b

                                    d

Il fegato e gli organi vicini                   e   Pancreas
a Fegato                                        f   Stomaco
b Cistifellea                                   g   Milza
c Coledoco                                      j   Vena cava inferiore
d Duodeno e intestino tenue                     k   Aorta

10   Il cancro del fegato
Il fegato si divide in lobo destro e       Il fegato è ricoperto da una capsula
lobo sinistro. I due lobi sono suddi-      di tessuto connettivo. Solo questa
visi a loro volta in numerosi segmenti     capsula esterna contiene fibre ner-
uniti tra loro. A livello microscopico,    vose in grado di trasmettere il dolore
ogni segmento contiene una moltitu-        al cervello. Questo spiega perché le
dine di lobuli – le unità funzionali del   malattie del fegato sono raramente
fegato – formati da cellule epatiche,      dolorose e spesso rimangono imper-
chiamate «epatociti».                      cettibili per lungo tempo. La capsula

                                                     j

                                            n                o

                  h                                                    i

                                                         m

                            b      c             l

b   Cistifellea                            l    Vena porta
c   Coledoco                               m    Arteria epatica
h   Lobo destro                            n    Vena epatica
i   Lobo sinistro                          o    Tessuto connettivo
j   Vena cava inferiore

                                                                 Il cancro del fegato   11
è ricoperta a sua volta dal peritoneo,      Le funzioni del fegato
una membrana molto sottile e solida
che avvolge gli organi contenuti nella      Il fegato è coinvolto in quasi tutti
cavità addominale.                          i processi metabolici del corpo
                                            umano. Svolge molte funzioni:
Il fegato viene rifornito di un litro e
mezzo di sangue al minuto da due            • produce la bile, un liquido che
vasi sanguigni: l’arteria epatica, che        facilita la digestione dei grassi;
trasporta il sangue ricco di ossigeno,      • trasforma e assimila le sostanze
e la vena porta, che trasporta sangue         nutritive;
ricco di sostanze nutritive dall’inte-      • sintetizza sostanze necessarie
stino, dallo stomaco e da altri organi        all’organismo, ad esempio per
dell’apparato digerente. Entrambi i           la produzione di zuccheri, lipidi e
vasi entrano nel fegato attraverso l’ilo      proteine;
epatico (porta del fegato), una specie      • ripulisce il corpo da elementi
di fossa corrispondente al solco tra-         potenzialmente nocivi, come
sverso nella faccia inferiore dell’or-        sostanze tossiche, medicamenti e
gano. Le vene epatiche drenano il             alcol;
sangue venoso deossigenato e ripu-          • immagazzina zuccheri, vitamine,
lito dal fegato nella vena cava infe-         elementi costitutivi delle proteine,
riore, che sfocia nell’atrio destro del       ferro e sali minerali che servono
cuore. L’aorta è l’arteria principale del     alla coagulazione del sangue e al
corpo umano, da cui si dirama l’arte-         mantenimento del metabolismo
ria epatica.                                  osseo

     Un’eccezione
     Il fegato è l’unico organo del corpo umano capace di rigenerarsi. Può
     tornare alle dimensioni normali dopo una resezione chirurgica parziale.
     Tuttavia, in caso di danni a lungo termine o di malattie croniche come la
     cirrosi perde la facoltà di rigenerazione.

12     Il cancro del fegato
I diversi tipi di cancro del               Un’eccezione è costituita dagli ade-
fegato                                     nomi epatocellulari che invece do-
                                           vrebbero essere se possibile operati,
Il fegato può essere colpito da tumori     in quanto presentano un alto rischio
benigni o maligni, ognuno con una          di degenerazione in tumori maligni.
specifica origine ed evoluzione che        «Adenoma» è un termine generico
può richiedere un intervento o no.         che indica una proliferazione benigna
                                           di tessuto mucoso o ghiandolare. Gli
Tumori benigni                             adenomi non trattati possono talvolta
Un tumore benigno del fegato non si        rompersi e provocare emorragie in-
diffonde oltre l’organo stesso. Non        terne potenzialmente letali.
forma metastasi. Di solito non causa
nemmeno sintomi. Diversi tipi di al-       Tumori maligni
terazioni cellulari benigne possono        Con «cancro del fegato» si intende
interessare il fegato. Le più frequenti    essenzialmente il tumore maligno
sono:                                      che ha origine nelle cellule del fegato,
• l’emangioma, un ammasso di               ossia il carcinoma epatocellulare, op-
  vasi sanguigni; è di gran lunga il       pure un tumore più raro che colpisce i
  più frequente tumore benigno del         dotti biliari all’interno dell’organo, os-
  fegato;                                  sia il colangiocarcinoma intraepatico.
• l’iperplasia nodulare focale, un
  tumore formato da tessuto cicatri-       Carcinoma epatocellulare (HCC)
  ziale;                                   Il carcinoma epatocellulare è un tu-
• l’adenoma epatocellulare, un             more maligno che si forma in seguito
  tumore ghiandolare del fegato che        alla degenerazione maligna delle cel-
  può diventare maligno;                   lule epatiche (epatociti) o delle loro
• il cistoadenoma epatico, che può         cellule progenitrici (cellule staminali
  diventare maligno soprattutto            epatiche), che iniziano a proliferare
  quando è di grandi dimensioni;           in modo incontrollato. Nella maggior
• le cisti epatiche, cavità piene di       parte delle persone colpite, il tumore
  liquido.                                 è associato a una cirrosi (vedi pag.
                                           15). Con la progressione della malat-
I tumori benigni del fegato general-       tia, le cellule tumorali sostituiscono
mente non richiedono un trattamento,       il tessuto epatico sano e ne pregiudi-
a meno che non siano di dimensioni         cano la funzione.
tali da causare disturbi. In questo caso
vengono asportati chirurgicamente.         In rari casi le cellule cancerose del
                                           fegato possono invadere, attraverso

                                                                Il cancro del fegato   13
la circolazione linfatica o sanguigna, i      cellule del cancro originale, ad esem-
linfonodi vicini o altri organi (polmoni,     pio del cancro intestinale. Una me-
ossa, reni, cervello), dove formano           tastasi del cancro intestinale viene
metastasi. Anche in caso di rottura           trattata come un cancro intestinale e
della capsula che avvolge il fegato, il       non come un cancro del fegato. Al fe-
tumore può infiltrare il peritoneo (la        nomeno delle metastasi la Lega con-
membrana che riveste l’addome) o i            tro il cancro ha dedicato un opuscolo
linfonodi vicini. Tuttavia, in genere il      specifico.
carcinoma epatocellulare rimane cir-
coscritto al fegato e non forma meta-         Un cancro che sta diventando
stasi.                                        sempre meno raro
                                              Il cancro del fegato era raro, ma la
Colangiocarcinoma intraepatico                sua frequenza è in aumento. Con
Il colangiocarcinoma intraepatico in-         circa 800 casi all’anno in Svizzera, ri-
sorge nei dotti biliari all’interno del       guarda solo il 2 per cento dei tumori
fegato. I dotti biliari trasportano la bile   registrati. Gli uomini sono colpiti
dal fegato al duodeno, il primo tratto        quasi tre volte più delle donne. Il can-
dell’intestino tenue, o alla cistifellea      cro del fegato è un tumore dell’età
che funge da serbatoio della bile.            avanzata: al momento della diagnosi
                                              poco meno della metà dei pazienti ha
Il cancro può svilupparsi anche nei           tra i 50 e i 69 anni e il 50 per cento ha
dotti biliari esterni al fegato. In questo    già più di 70 anni. Il numero di casi
caso si parla di «colangiocarcinoma           è in costante aumento. Questo feno-
extraepatico», un tumore non descritto        meno è molto probabilmente legato
in questo opuscolo.                           alla diffusione del sovrappeso e del
                                              diabete, poiché ora si può curare l’e-
Tumori primitivi rari del fegato              patite C ed è disponibile un vaccino
Nel fegato possono svilupparsi an-            contro il virus dell’epatite B.
che sarcomi dei tessuti molli, tumori
neuroendocrini e linfomi. Si tratta di        Anche i miglioramenti dell’assistenza
tipi rari di cancro del fegato che non        medica prolungano la speranza di
sono affrontati in queste pagine. Per         vita dei pazienti con una malattia
saperne di più, può leggere ad esem-          cronica del fegato, aumentando con
pio il nostro opuscolo dedicato ai            ciò il rischio che si sviluppi un cancro
sarcomi dei tessuti molli (vedi p. 68).       del fegato.

Metastasi epatiche
Tumori insorti in altri organi possono
formare metastasi che si sviluppano
nel fegato. In questi casi, il tumore
all’interno del fegato è composto da

14   Il cancro del fegato
Possibili cause e fattori di rischio

Numerosi fattori aumentano il ri-          Le persone con uno di questi fattori
schio di sviluppare un cancro del          di rischio dovrebbero evitare possi-
fegato, anche se non ne provocano          bilmente di accumularne altri. Ogni
necessariamente la comparsa. I fat-        fattore di rischio aggiuntivo aumenta
tori più importanti sono la cirrosi e le   la probabilità di sviluppare un cancro
infezioni dai virus dell’epatite B e C.    del fegato.
Un fattore di rischio già menzionato
è anche l’età.
                                           Cirrosi
Possibili fattori di rischio:
• cirrosi: la struttura del fegato è       La cirrosi è il principale fattore di ri-
  alterata dalla presenza di cicatrici;    schio del carcinoma epatocellulare.
• epatite B o C cronica;                   Segna lo stadio finale di un processo
• consumo eccessivo di alcol;              di cicatrizzazione del fegato che dura
• steatosi epatica non alcolica: so-       vari anni. Il tessuto sano residuo è
  vraccarico di grasso nelle cellule       completamente circondato da tes-
  epatiche o «fegato grasso»;              suto cicatriziale ed è caratterizzato da
• ingestione di aflatossine prodotte       lesioni ben delimitate, dure e roton-
  da muffe o funghi (vedi p. 19);          deggianti (noduli). Questo processo
• disturbi metabolici ereditari: ad        infiammatorio cronico provoca varie
  esempio l’emocromatosi (p. 20);          mutazioni nelle cellule epatiche e crea
• in rari casi, gli ormoni sessuali        un terreno fertile per lo sviluppo del
  (androgeni, estrogeni);                  carcinoma epatocellulare (HCC). Un
• malattie autoimmuni del fegato, ad       terzo delle persone affette da cirrosi
  esempio la cirrosi biliare primitiva.    sviluppa il cancro nel corso della vita
                                           e circa il 90 per cento delle persone
                                           con HCC ha anche una cirrosi epatica.

  Diagnosi precoce in individui ad alto rischio
  Le persone che hanno un alto rischio di sviluppare un cancro del fegato
  dovrebbero sottoporsi a una visita medica ogni sei mesi per individuare
  il più precocemente possibile la presenza di un tumore. Il medico di solito
  esegue un’ecografia del fegato ed eventualmente anche un esame del
  sangue (vedi anche p. 23).

  Le persone ad alto rischio sono quelle che:
  • soffrono di cirrosi o di un’epatite B cronica, anche senza cirrosi;
  • presentano diversi fattori di rischio.

                                                                Il cancro del fegato   15
Contrariamente a quanto spesso si         vaso sanguigno che trasporta il san-
crede, la cirrosi non è sempre cau-       gue dall’intestino al fegato (vedi p.
sata da un consumo eccessivo di           11). La vena porta si dilata e il fegato
alcol. Tutte le malattie croniche del     non riceve più sangue a sufficienza.
fegato possono portare alla cirrosi.
                                          Inoltre il flusso sanguigno può essere
Alterazione delle funzioni epatiche       ostacolato dalla formazione di trombi
In caso di cirrosi, il fegato non può     (coaguli di sangue all’interno dei vasi)
più svolgere normalmente diverse          nella vena porta.
funzioni:
• la bilirubina, la sostanza gialla che   Possibili conseguenze:
  colora la bile, non viene eliminata     • sviluppo di una circolazione col-
  correttamente e si può manife-            laterale, ossia un sistema di vasi
  stare un ittero, ossia una colo-          che non trasporta più il sangue
  razione gialla della pelle e della        nel fegato, ma lo aggira. Questo
  sclera degli occhi;                       fenomeno provoca l’ingrossa-
• la produzione di proteine diminu-         mento di altri vasi, per esempio
  isce, con conseguente carenza di          nell’esofago o nello stomaco. Una
  proteine nel sangue e aumento             delle possibili conseguenze sono
  del rischio di edemi (ritenzione          le cosiddette «varici esofagee»,
  di acqua nei tessuti) e di ascite         che possono rompersi e causare
  (accumulo di liquido nell’addome,         un’emorragia grave con vomito di
  vedi p. 57);                              sangue, una situazione di grave
• la mancanza di proteine causa un          pericolo per la vita;
  indebolimento dei muscoli;              • il sangue non passa più per il
• la mancanza di proteine essenziali        fegato, quindi non viene più pu-
  per la coagulazione sanguigna             rificato. Le sostanze tossiche non
  aumenta il rischio di emorragie;          vengono eliminate dall’organismo
• l’equilibrio ormonale è perturbato.       e possono raggiungere il cervello.
                                            Il rischio è lo sviluppo di un’en-
Aumento della pressione nella rete          cefalopatia epatica, con perdita
vascolare della vena porta                  parziale o persino totale di varie
Una cirrosi determina un aumento            funzioni cerebrali. Possono mani-
della resistenza dei vasi sanguigni         festarsi disturbi della coscienza e
all’interno del fegato. La conseguenza      uno stato di stanchezza fino all’a-
è lo sviluppo di una cosiddetta «iper-      patia e al coma.
tensione portale», ossia un aumento
della pressione nella vena porta, il

16   Il cancro del fegato
Controlli                                   in cronica, ma può essere curata.
I pazienti colpiti da cirrosi devono es-    Non esiste un vaccino.
sere controllati regolarmente. I me-
dici raccomandano un esame clinico          Il virus dell’epatite C si trasmette es-
e un’ecografia ogni sei mesi. Senza         senzialmente attraverso il sangue.
controlli regolari la diagnosi è spesso     In Svizzera, il contagio avviene attra-
tardiva, poiché i primi stadi del carci-    verso lo scambio di siringhe usate tra
noma epatocellulare non provocano           tossicodipendenti, tramite aghi conta-
sintomi o quasi.                            minati usati per tatuaggi e piercing o
                                            con altri strumenti non sterili. Prima
                                            del 1992 avvenivano contagi anche tra-
Epatite                                     mite trasfusioni di sangue o trapianti
                                            di organi e, prima del 1987, tramite
L’epatite è un’infiammazione del fe-        l’uso di emoderivati. È possibile anche
gato. Può avere diverse cause: infe-        una trasmissione durante i rapporti
zioni dai virus dell’epatite B o C, abuso   sessuali (in particolare omosessuali)
di alcol, sindrome metabolica (accu-        o dalla madre al figlio durante il parto.
mulo di grasso nelle cellule epatiche),
malattie del metabolismo ereditarie,        In Svizzera circa 40 000 persone sono
malattie autoimmuni, droghe (ille-          infette dal virus dell’epatite C. A dif-
gali), medicamenti, infezioni da di-        ferenza dell’epatite A ed E, che gua-
versi virus, batteri, funghi o parassiti.   riscono sempre, non diventano mai
                                            croniche e non causano cirrosi, l’epa-
Un’epatite che non guarisce entro           tite C si trasforma in cronica nel 70–80
sei mesi diventa un’epatite cronica.        per cento dei casi. Tra il 5 e il 30 per
Le cellule epatiche danneggiate non         cento di casi di epatite C cronica si
sono più rinnovate, ma sostituite da        sviluppa una cirrosi nell’arco di alcuni
tessuto cicatriziale. Questo meccani-       decenni: queste persone sono ad alto
smo può portare alla cirrosi (vedi p. 15)   rischio di carcinoma epatocellulare.
                                            Dal 2017 l’epatite C è curabile con
Infezione da virus dell’epatite C           farmaci antivirali, che permettono
Il virus dell’epatite C può causare         la guarigione in oltre il 90 per cento
un’infiammazione del fegato che di          dei casi, ma non proteggono da una
solito resta per anni asintomatica. Il      nuova infezione.
virus si trasmette attraverso il san-
gue di una persona infetta. L’epatite C     Prevenzione
è quella che più spesso si trasforma        • Le persone affette da epatite C
                                              cronica dovrebbero rinunciare del

                                                                 Il cancro del fegato   17
tutto all’alcol, seguire un’alimenta-    Prevenzione
  zione sana e praticare una regolare      • Le persone affette da epatite B
  attività fisica.                           cronica dovrebbero rinunciare del
• Dovrebbero inoltre farsi vaccinare         tutto all’alcol, seguire un’alimenta-
  contro l’epatite A e B. Attualmente        zione sana e praticare una regolare
  non esiste un vaccino contro               attività fisica.
  l’epatite C.                             • Dovrebbero inoltre farsi vaccinare
                                             contro l’epatite A.
Infezione da virus dell’epatite B          • Esiste un vaccino contro l’epatite
L’epatite B è un’infezione virale molto      B. L’Ufficio federale della sanità
contagiosa che può provocare un’in-          pubblica (UFSP) raccomanda di
fiammazione cronica del fegato, una          farsi vaccinare tra gli 11 e i 15 anni
cirrosi e un carcinoma epatocellu-           di età. Tuttavia, il vaccino può es-
lare. In Svizzera circa 20 000 persone       sere somministrato a qualsiasi età.
sono portatrici di epatite cronica B.      • La vaccinazione è raccomandata
L’infezione si trasmette entrando in         anche ai familiari e ai partner
contatto con i fluidi corporei di una        sessuali delle persone affette da
persona infetta. Negli adulti, l’epatite     epatite B.
B acuta di solito guarisce spontanea-
mente. È disponibile un vaccino.
                                           Altri fattori di rischio
Il virus dell’epatite B si trasmette at-
traverso i fluidi corporei: sangue,        Abuso di alcol
sperma, secrezioni vaginali. L’infe-       Un consumo eccessivo di alcol può
zione si contrae durante rapporti ses-     provocare una malattia cronica del
suali non protetti o con l’uso di aghi     fegato e degenerare in cirrosi e carci-
contaminati (iniezione di droghe, ta-      noma epatocellulare.
tuaggi, piercing) o di altri strumenti
non sterili (lame di rasoio, utensili      Prevenzione
di manicure). In rari casi, può essere     • Si raccomanda di moderare il con-
trasmessa da madre in figlio durante         sumo di bevande alcoliche, di aste-
il parto. Fino al 10 per cento dei casi      nersi dall’assumere alcol durante
di epatite B negli adulti non guarisce       più giorni possibili e di riservarsi
entro sei mesi e diventa cronica. L’e-       il consumo di un bicchiere di vino,
patite B può provocare un carcinoma          ad esempio durante un pranzo
epatocellulare, anche in assenza di          festivo o una serata tra amici.
cirrosi. L’infezione cronica può essere    • In caso di disturbi epatici preesi-
trattata con medicamenti antivirali.         stenti (per es. epatite cronica B o

18   Il cancro del fegato
C o cirrosi), è opportuno evitare         carico di grasso è accompagnato da
  del tutto l’alcol. L’alcol accelera il    un’infiammazione, la steatosi epatica
  danneggiamento del fegato e la            non alcolica, denominata anche «ste-
  progressione verso la cirrosi.            atoepatite non alcolica». La steatosi
                                            epatica non alcolica può evolversi in
Tabagismo                                   cirrosi o carcinoma epatocellulare, di
Il fumo aumenta il rischio di carci-        cui è una delle cause più frequenti.
noma epatocellulare nelle persone
con epatite B o C e steatosi epatica        Prevenzione
non alcolica. Contribuisce alla pro-        • Uno stile di vita sano, associato a
gressione della fibrosi epatica.              un’alimentazione con pochi grassi
                                              e ricca di fibre e a una regolare
Alimentazione                                 attività fisica, aiuta a tenere il peso
Aflatossine                                   sotto controllo.
Le aflatossine sono sostanze tossiche       • I valori dei grassi e degli zuccheri
prodotte da una muffa che si sviluppa         nel sangue devono essere mante-
durante la conservazione impropria            nuti nella norma.
di alimenti come le arachidi, le noci, il
riso o i cereali. Il consumo di cibi con-   Malattie metaboliche ereditarie
taminati aumenta significativamente         Accumulo di ferro, emocromatosi
il rischio di carcinoma epatocellulare.     Si tratta di una malattia ereditaria re-
                                            lativamente frequente, in cui il corpo
In Svizzera il rischio di intossicazione    assorbe una quantità eccessiva di
è basso, ma è più elevato nei Paesi         ferro dagli alimenti e lo immagazzina
subtropicali o tropicali.                   nei tessuti.

Prevenzione                                 Accumulo di rame, malattia di Wilson
• Conservare noci, mandorle e cere-         Questa malattia ereditaria compro-
  ali in un luogo asciutto.                 mette il metabolismo epatico del
• Rispettare la data di scadenza.           rame, che non è più eliminato corret-
                                            tamente con la bile. Ne consegue un
Steatosi epatica non alcolica               accumulo di rame specialmente nel
Proprio come il consumo eccessivo           fegato e nel cervello.
di alcol, anche il sovrappeso, il dia-
bete e la mancanza di esercizio fi-         Il sovraccarico di ferro o rame nel
sico possono favorire l’accumulo di         fegato causa danni che possono sfo-
grasso nelle cellule epatiche. In una       ciare in una cirrosi o in un carcinoma
minoranza dei casi, questo sovrac-          epatocellulare.

                                                                 Il cancro del fegato   19
Prevenzione                                 tiva all’epoca in cui fu introdotta. In se-
• In caso di emocromatosi, regolari         guito però la composizione e il dosag-
  salassi – inizialmente una volta alla     gio della pillola sono stati modificati e
  settimana, in seguito circa quattro       questo rischio è fortemente diminuito.
  volte all’anno – consentono di            Negli uomini l’aumento del rischio è
  ridurre la concentrazione di ferro        associato all’uso di androgeni, pre-
  nell’organismo e il suo accumulo          senti ad esempio negli anabolizzanti.
  nel fegato.
• Chi è affetto dalla malattia di Wil-      Prevenzione
  son può beneficiare di una terapia        • Le persone affette da adenoma
  medicamentosa per prevenire la              epatocellulare non dovrebbero
  cirrosi.                                    assumere ormoni sessuali (pillola
                                              anticoncezionale, anabolizzanti) o
Deficit di alfa-1-antitripsina                dovrebbero interromperne l’uso in
Nelle persone affette da questa ma-           accordo con il medico.
lattia ereditaria è alterato l’enzima al-   • In alcuni casi è consigliata l’aspor-
fa-1-antitripsina, una proteina secreta       tazione chirurgica dell’adenoma.
dalle cellule epatiche. L’enzima non è
più rilasciato in quantità sufficiente      Malattie autoimmuni
nel sangue e si accumula nelle cellule      Nelle malattie autoimmuni, il sistema
epatiche. Il risultato è una cicatrizza-    immunitario aggredisce i propri tes-
zione graduale del fegato, una cirrosi      suti, ad esempio le cellule epatiche,
e, in alcuni casi, un carcinoma epato-      distruggendole come se si trattassero
cellulare. Tuttavia, questa malattia è      di un corpo estraneo o di un agente
più spesso caratterizzata da problemi       patogeno.
polmonari.
                                            Tra i fattori di rischio di cirrosi e, rara-
Prevenzione                                 mente, di cancro del fegato figurano
• Se si è già sviluppata una cirrosi,       un’infiammazione cronica dei dotti
  bisogna prendere in considera-            biliari all’interno del fegato (colan-
  zione un trapianto del fegato.            gite biliare primitiva) e un’infiam-
                                            mazione cronica dei dotti biliari sia
Ormoni sessuali                             interni sia esterni al fegato (colangite
Gli ormoni sessuali possono aumen-          sclerosante primitiva).
tare il rischio di sviluppare un ade-
noma epatocellulare (tumore beni-           Terapia
gno del fegato, vedi p. 13) nelle donne     • Le malattie autoimmuni possono
che assumevano la pillola contraccet-         essere trattate con medicamenti.

20   Il cancro del fegato
Possibili sintomi
Il cancro del fegato rimane spesso
asintomatico per un lungo periodo
e inizia a provocare disturbi solo in
uno stadio avanzato, in gran parte le-
gati agli effetti di una cirrosi epatica
(vedi p. 15). A poco a poco, il fegato
non riesce più a svolgere adeguata-
mente alcune delle sue funzioni e si
manifestano segni di malattia.

Possibili sintomi precoci:
• dolore addominale;
• perdita di peso inspiegabile;
• mancanza d’appetito, nausea,
  febbre persistente;
• debolezza, riduzione del rendi-
  mento fisico.

Possibili sintomi tardivi:
• colorazione giallastra delle sclere
  degli occhi e della pelle (ittero);
• aumento della circonferenza ad-
  dominale;
• rigonfiamento palpabile sotto le
  costole a destra;
• vomito con sangue;
• confusione, apatia.

Questi sintomi non segnalano obbli-
gatoriamente la presenza di un can-
cro, ma possono essere associati an-
che a disturbi benigni. In ogni caso, è
opportuno che siano sempre esami-
nati da un medico.

                                           Il cancro del fegato   21
22   Il cancro del fegato
Esami e diagnosi

In presenza di presunti sintomi di can-      quali potrebbero essere le conse-
cro al fegato, il medico esegue vari ac-     guenze in caso di rinuncia a un de-
certamenti. Tuttavia, non utilizza siste-    terminato esame.
maticamente tutti i metodi diagnostici
elencati di seguito. La loro scelta di-      Gli esami sono valutati nei tempi più
pende dal singolo caso e dai risultati       brevi possibili, tuttavia possono tra-
dei precedenti esami.                        scorrere diversi giorni prima di otte-
                                             nere i risultati e poterle comunicare
                                             il responso. Se l’attesa è snervante e
Primi accertamenti                           desidera parlarne con qualcuno, può
                                             rivolgersi alla Linea cancro o alla Sua
Anamnesi                                     Lega cantonale o regionale contro il
Se sospetta un cancro del fegato, il me-     cancro (vedi pp. 74 e 75).
dico comincia a porre al paziente una
serie di domande sui suoi disturbi, su
eventuali malattie precedenti come,          Esami successivi per
ad esempio, una cirrosi o un’epatite B       precisare la diagnosi
o C, sui possibili fattori di rischio, sui
precedenti in famiglia e sull’eventuale      Questi esami permettono di valutare
assunzione di medicinali.                    la regione del tumore, definirne l’e-
                                             stensione e individuare eventuali me-
Esame obiettivo                              tastasi.
Il secondo passo è l’esame obiet-
tivo. Il medico controlla se gli organi      Diagnostica per immagini
dell’addome sono ingrossati o se c’è         Ecografia addominale
un accumulo di liquido. Il medico            Questo esame sfrutta gli ultrasuoni
esamina attentamente anche piedi e           per visualizzare il fegato e gli altri
gambe alla ricerca di una ritenzione         organi dell’addome. Il paziente è di-
di liquido. Osserva il colore degli oc-      steso sulla schiena. Il medico muove
chi e della pelle per individuare un         sull’addome una sonda che emette
eventuale ittero                             ultrasuoni. I segnali di ritorno sono
                                             trasformati in immagini visualizzate
Informarsi e chiedere consiglio              su uno schermo. L’ecografia consente
Si faccia spiegare tutti gli esami da        di misurare le dimensioni del fegato e
effettuare e non esiti a domandare           di individuare masse solide o liquide
perché sono necessari, quali sono i          (cisti). È possibile anche iniettare un
loro effetti e qual è la diagnosi che        liquido di contrasto in una vena, che
possono confermare. Chieda anche             si diffonde nel fegato attraverso la cir-

                                                                  Il cancro del fegato   23
colazione sanguigna. In questo modo         MRT, inietta prima un liquido di con-
l’ecografia consente di vedere se c’è       trasto in una vena per aumentare la
una proliferazione di vasi sanguigni        precisione dell’immagine. Entrambi
intorno a un eventuale tumore.              gli esami permettono di ottenere im-
                                            magini in sezione e tridimensionali.
Tomografia computerizzata e MRT
Se il sospetto di cancro è confer-          Per i tumori superiori a 2 cm in genere
mato, il medico di solito esegue una        è sufficiente eseguire uno solo di que-
tomografia computerizzata (TC, ba-          sti esami; con tumori più piccoli i due
sata sull’uso di raggi X), o una tomo-      metodi sono combinati per ottenere
grafia a risonanza magnetica (MRT,          un’immagine più accurata.
basata sull’uso di campi magnetici).
All’occorrenza, sia nella TC sia nella

     Determinazione dei marcatori tumorali
     Alcuni tumori rilasciano determinate sostanze nel sangue, i cosiddetti
     «marcatori tumorali», la cui presenza può essere individuata con un’a-
     nalisi del sangue. Il principale marcatore tumorale del cancro del fegato
     si chiama alfa-fetoproteina (AFP).

     La presenza o l’assenza di AFP non conferma né esclude definitiva-
     mente la presenza di un tumore epatico. Ne è solo un indizio. In più
     della metà dei casi di carcinoma epatocellulare, il livello di AFP è supe-
     riore alla norma.

     Tuttavia, un tasso troppo elevato di AFP può anche essere correlato ad
     altre malattie (per es. una cirrosi) o alla gravidanza, quindi non è uno
     strumento diagnostico affidabile. L’andamento del livello del marca-
     tore tumorale è utile in un secondo tempo, poiché fornisce indicazioni
     sull’efficacia del trattamento o sulla progressione della malattia e con-
     sente di controllarne il decorso. Viene misurato prima di cominciare la
     terapia per avere un valore iniziale di riferimento.

24     Il cancro del fegato
Entrambe le tecniche consentono di           esegue una biopsia, i cui risultati pos-
determinare la sede del tumore, la           sono essere essenziali per la scelta
sua estensione, nonché di individuare        della terapia.
eventuali metastasi o la presenza di
un’ipertensione portale (vedi p. 16).        Esami di laboratorio
Se l’esame è sufficientemente accu-          Prelievo di sangue
rato, non è più necessaria una biopsia.      Un esame del sangue viene eseguito
                                             per determinare se il livello del mar-
Prelievo di tessuto (biopsia)                catore tumorale (vedi p. 24) è supe-
La biopsia viene eseguita in anestesia       riore al normale. Inoltre, i valori di
locale. I campioni di tessuto o di cellule   alcuni parametri indicano quanto è
sono analizzati in laboratorio per indi-     compromesso il funzionamento di
viduare la presenza di cellule tumorali.     un fegato affetto da cirrosi. Ad esem-
                                             pio, un fegato malato non degrada
Oggi spesso si rinuncia in un primo          in modo adeguato la bilirubina (vedi
momento a una biopsia poiché la              p. 16) o non produce una sufficiente
qualità delle immagini della TC o            quantità di fattori della coagulazione,
della MRT è generalmente sufficiente         necessari per arrestare le emorragie.
per stabilire se si tratta di un cancro      Oppure sintetizza troppo poca albu-
del fegato o di metastasi epatiche           mina, una proteina importante pro-
di altri tumori. Inoltre, questi esami       dotta dagli epatociti. Se nel sangue
consentono di giudicare con grande           scarseggia l’albumina, possono for-
attendibilità se il tumore è benigno o       marsi edemi (ritenzioni di liquido nei
maligno. In caso di dubbio, tuttavia, si     tessuti).

  Domande da porre dopo la diagnosi
  • Sono stati raccolti tutti i risultati importanti?
  • A che stadio è la mia malattia?
  • Quali sono i trattamenti possibili? Quali entrano in considerazione nel
    mio caso? Quali sono i loro vantaggi e svantaggi?
  • Quali conseguenze avranno sulla mia qualità della vita?
  • Mi consiglierebbe di chiedere un secondo parere?
  • Quanto tempo ho a disposizione per decidere sul trattamento?
  Fonte p. 72

                                                                 Il cancro del fegato   25
Possibili esami complementari                Stadi della malattia
Endoscopia
L’introduzione di un tubo flessibile do-     I vari esami permettono di determi-
tato di una telecamera miniaturizzata        nare le dimensioni del tumore, le parti
all’estremità permette di visualizzare       del fegato colpite e la presenza di me-
aree sospette all’interno dello stomaco      tastasi. Queste informazioni servono
(gastroscopia) o del colon (colonsco-        per definire lo stadio della malattia.
pia). Il medico esegue un’endoscopia
se sospetta che i tumori individuati         Classificazioni TNM e Barcelona
nel fegato siano metastasi di tumori         Clinic Liver Cancer
primari localizzati in un altro organo,      Per determinare l’estensione del tu-
ad esempio nell’intestino crasso.            more e l’interessamento di linfonodi o
                                             di altri organi si usa la classificazione
Arteriografia                                TNM. La lettera «T» indica l’estensione
Per controllare la funzionalità e le ra-     del tumore, la «N» l’interessamento di
mificazioni della circolazione sangui-       linfonodi e la «M» la presenza di me-
gna nell’addome si esegue un esame           tastasi in altri organi.
radiologico dei vasi addominali dopo
aver iniettato un mezzo di contrasto         Più è alto il numero che segue la let-
attraverso un catetere.                      tera, più il cancro è avanzato. «T» va
                                             da 0 a 4, «N» e «M» da 0 a 1, dove
Scintigrafia ossea                           zero equivale all’assenza di T, N o M.
Questo esame viene eseguito quando           La lettera «X» indica che l’eventuale
i sintomi suggeriscono la presenza di        presenza non è valutabile. Questa
metastasi ossee. Per farlo si inietta in     classificazione è utile per descrivere
una vena una sostanza lievemente             il tumore, ma non è sufficiente per
radioattiva. La sostanza si accumula         determinare l’evoluzione della ma-
nelle zone delle ossa dove il metabo-        lattia e per prendere una decisione
lismo è più intenso (ossia, dove ci          sul trattamento.
sono metastasi). Con una speciale
telecamera è possibile misurare la           Nel caso del cancro del fegato questa
distribuzione del mezzo di contrasto         classificazione non serve a molto per-
radioattivo.                                 ché la scelta della terapia dipende da

     Buono a sapersi
     Per il medico, lo stadio della malattia è la base per pianificare il tratta-
     mento e stabilire la prognosi. Non esiti a porgli domande per capire
     meglio a che punto è la Sua malattia.

26     Il cancro del fegato
altri criteri: la funzionalità del fegato,   Stadio avanzato: BCLC C
l’estensione del tumore, la presenza         Il cancro ha invaso i vasi sanguigni del
di metastasi, i sintomi causati dal tu-      fegato o, in rari casi, ha formato delle
more, le condizioni di salute generali       metastasi in altri organi del corpo.
del paziente. Per questo motivo si
utilizza la classificazione Barcelona        La funzionalità epatica può essere lie-
Clinic Liver Cancer (BCLC), che tiene        vemente alterata, con conseguente
conto di questi parametri.                   comparsa di sintomi nel paziente
                                             (vedi p. 21).
La classificazione BCLC si applica
solo al carcinoma epatocellulare. Si         Le funzioni epatiche sono general-
suddivide in cinque stadi, ossia uno         mente preservate.
stadio 0 seguito dagli stadi A, B, C e D.
                                             Stadio terminale: BCLC D
Stadio precoce: BCLC 0-A                     Nello stadio terminale il paziente è
Presenza di un solo focolaio tumo-           debilitato dalla progressione della
rale con diametro massimo di 5 cm,           malattia e dalle metastasi. Le funzioni
o non più di tre focolai tumorali con        corporee sono ridotte. Non è più as-
diametro inferiore a 3 cm ciascuno.          sicurato un adeguato funzionamento
                                             del fegato.
Nessun focolaio tumorale ha invaso
uno dei principali vasi sanguigni del
fegato. Il fegato funziona normal-
mente e il paziente non ha sintomi.

Le funzioni epatiche sono preservate.

Stadio intermedio: BCLC B
In questo stadio di solito si riscon-
trano diversi focolai tumorali (più di
tre focolai o focolai di diametro supe-
riore a 3 cm); tuttavia, tutti i focolai
sono circoscritti al fegato.

Il tumore non ha invaso i vasi sangui-
gni del fegato. La funzionalità epatica
è buona e il paziente non ha sintomi
direttamente correlati al tumore.

Le funzioni epatiche sono preservate.

                                                                 Il cancro del fegato   27
Possibilità di trattamento

In sintesi, ci sono tre terapie princi-                gati tutti i metodi disponibili: la scelta
pali del cancro del fegato:                            dipende dalle condizioni generali del
• asportazione chirurgica del tu-                      paziente, dal funzionamento del fe-
  more (resezione);                                    gato e dallo stadio della malattia. A
• sostituzione del fegato con un                       partire da pagina 45 sarà spiegato
  trapianto;                                           quale terapia è indicata a seconda
• distruzione locale del tumore tra-                   dello stadio della malattia.
  mite ablazione con metodi mini-
  mamente invasivi (mininvasivi) o                     In generale, una guarigione defini-
  tramite embolizzazione.                              tiva dal cancro al fegato è ipotizzabile
                                                       solo se il tumore può essere comple-
Se il tumore non può essere aspor-                     tamente asportato mediante rese-
tato si ricorre alla terapia farmacolo-                zione o trapianto. Se non è possibile
gica (chemioterapia) e alla radiotera-                 rimuoverlo completamente o ha già
pia come trattamenti complementari.                    formato metastasi in altri organi, di
                                                       solito non è più possibile una guari-
Nelle prossime pagine sono descritte                   gione. Ciononostante, una chemiote-
le diverse opzioni terapeutiche. Nel                   rapia o una radioterapia possono ral-
caso specifico non vengono impie-                      lentare la progressione della malattia.

                                            Diagnosi di cancro

                                                 Tumor board
                     Diversi specialisti si riuniscono per discutere sullo stadio della
                                malattia e sugli obiettivi del trattamento.

                                       Una guarigione è possibile?

                          SÌ                                                   NO

                                      Distruzione       Occlusione di
                                      del tumore         vasi sangui-
                     Operazione:      con il calo-      gni nel fegato                    Trattamento
     Trapianto      resezione chi-   re (ablazione       (chemioem-         Chemio-       dei sintomi
     di fegato        rurgica del    termica me-         bolizzazione        terapia      (cure pallia-
                        tumore       diante radio-      o embolizza-                          tive)
                                      frequenza)        zione, TACE o
                                                             TAE)

Fonte: p. 72

28     Il cancro del fegato
Interventi chirurgici                       L’intervento è eseguito da un chi-
                                            rurgo specializzato in chirurgia visce-
Resezione o epatectomia parziale            rale che rimuove l’intero tumore con
Questa procedura è indicata in linea        un margine di tessuto sano (tumo-
di principio per i pazienti con cirrosi     rectomia, vedi schema in basso). A
«compensata», senza segni clinici della     seconda della localizzazione e dell’e-
malattia né complicazioni, oppure per       stensione del tumore, il chirurgo può
quelli che non hanno una cirrosi. È il      decidere di asportare uno o più seg-
trattamento principale in presenza di       menti del fegato (segmentectomia:
uno o più piccoli tumori limitati al fe-    un segmento; bisegmentectomia:
gato, se si giudica che la funzione epa-    due segmenti). Può anche procedere
tica non venga compromessa dall’in-         alla resezione di un lobo del fegato
tervento chirurgico e se la pressione       (lobectomia).
della vena porta è normale.

  La resezione chirurgica
               tumore        margine di resezione

                    tumorectomia                             bisegmentectomia

                                                                                lobo

                  segmentectomia                                lobectomia

                                                                Il cancro del fegato   29
Rafforzare la parte sana del fegato        Dopo l’operazione
In alcuni casi, prima dell’intervento      Nella migliore delle ipotesi, il mar-
può essere necessario un tratta-           gine del tessuto rimosso risulta sano.
mento locale del tumore o una che-         Può però accadere che sul margine
mioterapia per ridurre la massa del        siano visibili tracce del tumore al mi-
tumore. Spesso la resezione parziale       croscopio o anche a occhio nudo. In
richiede un primo ricovero in ospe-        questo caso, il rischio di recidiva au-
dale per preparare l’intervento: circa     menta e può essere necessaria una
sei settimane prima dell’operazione        nuova operazione dopo un periodo
verrà eseguito un intervento chirur-       più o meno lungo.
gico per chiudere il ramo della vena
porta collegato alla porzione di fegato    Dopo l’operazione il fegato «ricresce»
da asportare, così da far affluire più     in poche settimane, persino se sono
sangue alla porzione di fegato sana e      stati asportati tre quarti del tessuto
assicurare una rigenerazione ottimale      epatico.
dopo la resezione (vedi «Embolizza-
zione» a p. 37).                           Possibili rischi e complicazioni
                                           dell’operazione:
Ospedalizzazione                           • infezioni;
La resezione parziale del fegato viene     • emorragie interne;
eseguita in centri specializzati. La du-   • dolore nella regione della cicatrice
rata della degenza è di circa una set-       chirurgica;
timana.                                    • fuoriuscita di bile nella cavità
                                             addominale con conseguente

     Laparoscopia
     Oggi nei centri specializzati si opera spesso con la tecnica laparosco-
     pica. Il chirurgo fa alcune piccole incisioni invece di aprire l’addome.
     Attraverso queste incisioni sono introdotti gli strumenti e una piccola
     telecamera nella cavità addominale. Questa tecnica chirurgica preserva
     meglio i tessuti. La cicatrizzazione dopo l’operazione è spesso più
     veloce che negli interventi chirurgici a cielo aperto e la convalescenza
     è più breve. Per ulteriori informazioni sulla laparoscopia può leggere
     l’opuscolo «La chirurgia dei tumori» (vedi p. 68).

30     Il cancro del fegato
infiammazione qualora durante           sostituzione con quello di un’altra
  l’intervento venga danneggiato un       persona. Il donatore può essere vivo
  dotto biliare importante;               o deceduto. Una persona vivente
• accumulo di liquido nella cavità        può donare solo una parte del pro-
  addominale (ascite, vedi p. 57);        prio fegato. Il trapianto è un’opzione
• emorragie di varici esofagee;           possibile solo nel 20 per cento dei
• insufficienza epatica irreparabile,     pazienti. Dopo il trapianto persiste un
  per questo una resezione parziale       lieve rischio di recidiva. Il trapianto
  può essere presa in considera-          viene eseguito da équipe multidisci-
  zione solo con una buona fun-           plinari in centri specializzati, che com-
  zione epatica.                          prendono un chirurgo specialista in
                                          trapianti.

Trapianto di fegato                       Quando si asporta un fegato malato
                                          si eliminano non solo il tumore, ma
Il trapianto di fegato prevede l’aspor-   anche tutte le altre lesioni precedenti
tazione del fegato malato e la sua        come una cirrosi o un’ipertensione

  Domande da porre prima dell'operazione
  • Quanto tempo ho per rifletterci?
  • Che tipo di operazione è possibile o addirittura indispensabile per me?
  • Il tumore può essere completamente rimosso?
  • Come si svolge l’operazione?
  • Quali complicazioni possono insorgere durante e dopo l’operazione?
  • Avrò bisogno di un’alimentazione artificiale dopo l’operazione?
  • Quali sono le prospettive a lungo termine?
  • Che ripercussioni avrà l’operazione sulla mia vita quotidiana?
  • Chi può darmi consigli sull’alimentazione?
  • Cosa succede dopo l’operazione (durata della degenza in ospedale,
    controlli, riabilitazione)?
  • Dove posso ottenere assistenza e supporto dopo l’operazione?
  • Se non è possibile operare, che opzioni ho a disposizione? Quali sono i
    loro vantaggi?
  • Quale ospedale consiglia per l’operazione?
  Fonte p. 72

                                                               Il cancro del fegato   31
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