Il cancro del fegato Carcinoma epatocellulare e colangiocarcinoma intraepatico - Un'informazione della Lega contro il cancro - Shop
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Il cancro del fegato Carcinoma epatocellulare e colangiocarcinoma intraepatico Un’informazione della Lega contro il cancro ere Legg e onlin
Le Leghe contro il cancro in Svizzera: prossimità, confidenzialità, professionalità Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante tutte le fasi della malattia. Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e preven- zione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di ammalarsi di cancro. Impressum Editrice Nicole Bulliard, Lega svizzera contro il cancro, Lega svizzera contro il cancro Berna Effingerstrasse 40, casella postale, Prof. Dr. med. Bernhard Pestalozzi, Clinica di 3001 Berna, tel. 031 389 91 00, oncologia, Ospedale universitario di Zurigo info@legacancro.ch, www.legacancro.ch Dr. med. David Semela, Servizio di gastroen- terologia ed epatologia, Ospedale cantonale di Direzione del progetto e redazione – 2 a edizione San Gallo in francese Nicole Bulliard, specialista pubblicazioni, Lega Immagine di copertina svizzera contro il cancro, Berna Adamo ed Eva di Albrecht Dürer Consulenza scientifica – 2a edizione in francese Illustrazioni Prof. Dr. med. Jean-François Dufour, direttore p. 9: Frank Geisler, illustratore scientifico, Berlino di clinica e primario del Servizio di epatologia, pp. 10, 11 e 38: Willi R. Hess, disegnatore scien- Inselspital, Berna tifico, Berna Dr. med. Aline Flatz, collaboratrice scientifica, pp. 29 e 51: Oliver Blank Lega svizzera contro il cancro Immagini Dr. med. Nicolas Goossens, MD, MSc, capoclini- p. 4: ImagePoint, Zurigo ca scientifico, specialista FMH in gastroenterolo- pp. 22 e 32: Shutterstock gia ed epatologia, Servizio di gastroenterologia pp. 46, 56 e 60: iStock ed epatologia, Ospedale universitario di Ginevra Traduzione Ringraziamo la persona colpita per l’attenta rilet- Paolo Valenti, Zurigo tura del manoscritto e il prezioso feedback. Lettorato Rilettura – 2a edizione in francese Antonio Campagnuolo, Lugano Cristina Martínez, specialista traduzione e reda- Lorenzo Terzi, Lega svizzera contro il cancro, zione pubblicazioni Berna Consulenza scientifica – 1a edizione Design Prof. Dr. med. Jean-François Dufour, direttore Lega svizzera contro il cancro, Berna di clinica e primario del Servizio di epatologia, Stampa Inselspital, Berna Jordi AG, Belp Ruth Jahn, giornalista scientifica, Zurigo Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese. © 2019, 2009, Lega svizzera contro il cancro, Berna - 2ª edizione rivista LSC / 5.2020 / 500 I / 031064012111
Indice Editoriale5 Che cos’è il cancro? 6 Il cancro del fegato 10 Il fegato e gli organi vicini 10 Le funzioni del fegato 12 I diversi tipi di cancro del fegato 13 Possibili cause e fattori di rischio 15 Cirrosi 15 Epatite 17 Altri fattori di rischio 18 Possibili sintomi 21 Esami e diagnosi 23 Primi accertamenti 23 Esami successivi per precisare la diagnosi 23 Stadi della malattia 26 Possibilità di trattamento 28 Interventi chirurgici 29 Trapianto di fegato 31 Ablazione con tecniche mininvasive 36 Embolizzazione 37 Terapie medicamentose 40 Radioterapia 44 Quale terapia in quale stadio della malattia? 45 Pianificazione del trattamento 45 La mia diagnosi, la mia terapia 50 Terapia in base allo stadio della malattia 51 Trattamento del colangiocarcinoma intraepatico 53 Studi clinici 54 Gestione degli effetti indesiderati 55 Ulteriori trattamenti 57 Terapia dell’ascite 57 Terapia del dolore 57 Medicina complementare 59 Rientro nella vita quotidiana 61 Controlli periodici 62 Riabilitazione oncologica 62 Il ritorno al lavoro 63 Cure palliative 64 Consulenza e informazione 66 Il cancro del fegato 3
Cara lettrice, caro lettore Quando nel Cancro. Sia per i pazienti che per i sempre possibile in caso di can- testo è utilizza- ta soltanto la loro cari, il momento della diagnosi cro. Quest’opuscolo spiega quali forma è generalmente uno shock. Im- trattamenti sono presi in conside- maschile o provvisamente la vita quotidiana razione in base allo stadio della femminile, e le prospettive future sono stra- malattia, lo stato di funzionamento questa si rife- risce a en- volte; la mente è assillata da innu- del fegato e le condizioni generali trambe. merevoli domande senza risposta, di salute del paziente. in un alternarsi di speranze, rabbia e paura. Se il cancro del fegato è diagno- sticato in uno stadio precoce, le Le informazioni contenute in que- possibilità di guarigione sono ge- sto opuscolo intendono aiutarla a neralmente buone. In uno stadio comprendere meglio e ad affron- più avanzato si riesce spesso a tare la malattia. In queste pagine rallentarne la progressione e ad sono descritti in modo dettagliato attenuare i sintomi. Nel caso in cui il cancro del fegato più frequente non ci si può più aspettare un rista- negli adulti, ossia il carcinoma epa- bilimento permanente, le misure di tocellulare, e un tumore più raro accompagnamento contribuiscono che colpisce le vie biliari, il colan- a preservare e migliorare la qualità giocarcinoma. Trova informazioni della vita. Non esiti a porre tutte le sugli esami che sono eseguiti per Sue domande all’équipe curante e porre la diagnosi e definire il tratta- si lasci aiutare dalle persone che mento, ma anche consigli utili per Le stanno attorno: parenti, amici e affrontare il periodo dopo le tera- vicini. pie, oltre a un elenco delle offerte di sostegno che Le possono age- Nei numerosi opuscoli della Lega volare il rientro nella vita di tutti i contro il cancro può trovare infor- giorni. mazioni e consigli utili. I consulenti specializzati delle Leghe cantonali L’opuscolo tratta solo il cancro del e regionali contro il cancro e della fegato e non menziona altri tumori Linea cancro conoscono bene la che possono formare metastasi situazione in cui si trova e sono nel fegato, come il cancro intesti- a Sua disposizione per assisterla nale. e consigliarla in tutte le questioni relative al cancro. Trova i recapiti Il fegato è un organo vitale che ha la dei servizi di consulenza alle pa- capacità di rigenerarsi. Non si può gine 74 e 75. sopravvivere senza fegato, ma tal- volta se ne può asportare una parte. Le auguriamo ogni bene. L’organo in seguito «ricrescerà» e tornerà a funzionare normalmen- La Sua Lega contro il cancro te. Un’asportazione parziale non è Il cancro del fegato 5
Che cos’è il cancro? Il termine «cancro» denota un in- I tumori maligni solidi che originano sieme di malattie diverse che presen- dai tessuti di rivestimento, come la tano caratteristiche comuni: pelle e le mucose, o dai tessuti ghian- • cellule che, in origine, erano nor- dolari sono chiamati «carcinomi». La mali incominciano a proliferare in maggior parte dei tumori maligni è modo incontrollato, trasforman- costituita da carcinomi e il cancro del dosi così in cellule cancerose; fegato appartiene a questa categoria. • le cellule cancerose s’infiltrano nel tessuto circostante distruggen- Tutto ha inizio nella cellula dolo e invadendolo; I tessuti e gli organi che formano il no- • le cellule cancerose hanno la ca- stro corpo sono costituiti da milioni di pacità di staccarsi dal loro luogo cellule. Il nucleo cellulare racchiude d’insorgenza per formare nuovi il piano di costruzione dell’essere focolai di malattia in altre parti del vivente: il patrimonio genetico (ge- corpo (metastasi). noma) con i suoi cromosomi e geni; esso è composto dal DNA (acido de- Quando si parla di «cancro» s’intende sossiribonucleico), il materiale porta- una crescita incontrollata, maligna tore del messaggio genetico. di cellule corporee. Spesso il cancro La divisione cellulare dà origine a è chiamato anche «tumore». Un tu- nuove cellule, assicurando così il ri- more è un accumulo patologico di cambio cellulare. Il patrimonio gene- cellule che può essere di natura beni- tico può subire dei danni se, durante gna o maligna. I tumori maligni sono il processo di divisione cellulare, si spesso designati anche con il termine verificano degli errori oppure per di «neoplasie». Una neoplasia è una tante altre cause. Normalmente le massa di nuova formazione, una neo- cellule sono in grado di riconoscere e formazione (dal greco neos = nuovo). riparare i danni subiti oppure di pro- Vi sono oltre duecento tipi diversi di grammare la propria morte. Tuttavia, cancro. Si opera una distinzione tra può accadere che tali meccanismi fal- tumori solidi, che originano dalle cel- liscano e che le cellule danneggiate lule di un organo e che formano una (mutate) riescano a moltiplicarsi li- massa di cellule (per es. il cancro del beramente. Tali cellule proliferano in fegato), e malattie del sistema san- modo incontrollato e si accumulano guigno e linfatico (per es. leucemie). fino a formare un nodulo, un tumore. Una leucemia può manifestarsi, per esempio, attraverso un ingrossa- mento dei linfonodi oppure con alte- razioni del quadro ematologico. 6 Il cancro del fegato
Cause per cento delle malattie oncologiche Le malattie oncologiche sono da ri- insorgono in persone che hanno su- condurre a mutazioni del patrimonio perato i 50 anni di età. genetico delle cellule. Alcuni dei fat- Di norma, la divisione cellulare e i tori che favoriscono tali mutazioni e meccanismi di riparazione si svol- che giocano un ruolo nell’insorgenza gono correttamente. Ciononostante, del cancro sono: con il tempo e l’avanzare dell’età, si • il naturale processo d’invecchia- accumulano gli errori nel patrimonio mento; genetico che potrebbero dare origine • lo stile di vita (alimentazione poco a una malattia oncologica. Con l’età equilibrata, attività fisica insuffi- aumenta quindi il rischio di amma- ciente, fumo, alcol, ecc.); larsi di cancro. Poiché nella nostra • influssi esterni (per es. virus, so- società l’aspettativa media di vita è in stanze nocive, fumo, raggi UV); aumento, si assiste a un incremento • fattori ereditari e genetici. dei casi di cancro. Vi sono fattori di rischio influenzabili Stile di vita e fattori di rischio non influenzabili. Lo stile di vita è modificabile. In altre Si stima che all’incirca un terzo delle parole, è possibile modificare le pro- malattie oncologiche potrebbero es- prie abitudini in fatto di fumo, alcol, sere evitate eliminando fattori di alimentazione e movimento. Vivendo rischio come il tabacco o l’alcol. Le in modo sano, si può quindi ridurre il altre malattie oncologiche sono da ri- proprio rischio di ammalarsi di alcuni condurre a fattori di rischio non mo- tipi di cancro. dificabili o sconosciuti. In generale, sono molteplici i fattori Influssi esterni che concorrono all’insorgenza del A taluni influssi esterni, come per cancro. Nel caso singolo, invece, esempio le polveri sottili, siamo spesso non è possibile individuare esposti involontariamente. Le nostre con esattezza i fattori che hanno cau- possibilità di mettercene al riparo sato la malattia. sono assai limitate. Da tal altri influssi esterni, invece, possiamo salvaguar- Invecchiamento darci, per esempio attraverso la pro- Il naturale processo d’invecchiamento tezione solare contro i raggi UV o le favorisce l’insorgenza di malattie on- vaccinazioni contro i virus che favori- cologiche. La maggior parte dei tipi di scono l’insorgenza del cancro. cancro è tanto più frequente quanto più avanzata è l’età. Suppergiù il 90 Il cancro del fegato 7
Fattori genetici di cancro comporta indiscutibilmente Si stima che da cinque a dieci pazienti un carico emotivo importante. oncologici su cento presentano un’al- L’opuscolo intitolato «Quando an- terazione del patrimonio genetico che l’anima soffre» (vedi p. 69) della che accresce il rischio di contrarre il Lega contro il cancro si sofferma su- cancro e la cui natura ereditaria può gli aspetti psicologici della malattia, essere accertata. In tali casi si parla suggerendo possibili modalità di di «tumori ereditari». Le persone con gestione degli stati d’animo ad essa una presunta o accertata predisposi- legati. zione al cancro dovrebbero poter be- neficiare di una consulenza genetica. Non è possibile influire sulla predi- sposizione stessa, ma alcuni tipi di cancro possono essere diagnosticati precocemente oppure prevenuti con misure profilattiche. Perché io? È possibile che si stia chiedendo per- ché il cancro abbia colpito proprio Lei. Forse si domanda fra l’altro: «Che cosa ho sbagliato?». È più che normale porsi tali interrogativi ed essere colti dallo sgomento o dalla rabbia. Le cause che portano all’in- sorgenza di una malattia oncologica sono molto complesse e difficili da capire anche per gli specialisti. Nessuno può mettersi completa- mente al riparo dal cancro. Possono ammalarsi di cancro sia le persone che conducono una vita sana, sia le persone con comportamenti a rischio. Inoltre, di cancro ci si può ammalare a qualsiasi età. Che una persona si ammali di cancro oppure no, in parte, è anche una questione di casualità o di destino. In ogni caso, una diagnosi 8 Il cancro del fegato
Come si forma un tumore Esempio: un carcinoma che trae origine da tessuti epiteliali di rivestimento 1. Il tumore incomincia a svilupparsi nel tessuto sano. Tumore maligno Tessuto sano 2. Il tumore si infiltra nei tessuti adiacenti. Attraverso i vasi sanguigni (in rosso/blu) e linfatici (in verde), le cellule tumorali si diffondono in altri organi dove formano metastasi. Cellule tumorali Vasi sanguigni Vasi linfatici Cellule tumorali Il cancro del fegato 9
Il cancro del fegato Il fegato e gli organi vicini vano lo stomaco, la cistifellea, il pan- creas e la milza. Il coledoco, chiamato Il fegato si trova nella parte superiore anche «dotto biliare comune», collega destra dell’addome, appena sotto il la cistifellea al duodeno, una porzione diaframma, dove è protetto dalle co- dell’intestino. È il canale di trasporto stole. Pesa circa 1,5 chili ed è quindi della bile, un liquido prodotto dal fe- uno degli organi più grandi del corpo gato che serve alla digestione. umano. Nei dintorni del fegato si tro- j k a f g c e b d Il fegato e gli organi vicini e Pancreas a Fegato f Stomaco b Cistifellea g Milza c Coledoco j Vena cava inferiore d Duodeno e intestino tenue k Aorta 10 Il cancro del fegato
Il fegato si divide in lobo destro e Il fegato è ricoperto da una capsula lobo sinistro. I due lobi sono suddi- di tessuto connettivo. Solo questa visi a loro volta in numerosi segmenti capsula esterna contiene fibre ner- uniti tra loro. A livello microscopico, vose in grado di trasmettere il dolore ogni segmento contiene una moltitu- al cervello. Questo spiega perché le dine di lobuli – le unità funzionali del malattie del fegato sono raramente fegato – formati da cellule epatiche, dolorose e spesso rimangono imper- chiamate «epatociti». cettibili per lungo tempo. La capsula j n o h i m b c l b Cistifellea l Vena porta c Coledoco m Arteria epatica h Lobo destro n Vena epatica i Lobo sinistro o Tessuto connettivo j Vena cava inferiore Il cancro del fegato 11
è ricoperta a sua volta dal peritoneo, Le funzioni del fegato una membrana molto sottile e solida che avvolge gli organi contenuti nella Il fegato è coinvolto in quasi tutti cavità addominale. i processi metabolici del corpo umano. Svolge molte funzioni: Il fegato viene rifornito di un litro e mezzo di sangue al minuto da due • produce la bile, un liquido che vasi sanguigni: l’arteria epatica, che facilita la digestione dei grassi; trasporta il sangue ricco di ossigeno, • trasforma e assimila le sostanze e la vena porta, che trasporta sangue nutritive; ricco di sostanze nutritive dall’inte- • sintetizza sostanze necessarie stino, dallo stomaco e da altri organi all’organismo, ad esempio per dell’apparato digerente. Entrambi i la produzione di zuccheri, lipidi e vasi entrano nel fegato attraverso l’ilo proteine; epatico (porta del fegato), una specie • ripulisce il corpo da elementi di fossa corrispondente al solco tra- potenzialmente nocivi, come sverso nella faccia inferiore dell’or- sostanze tossiche, medicamenti e gano. Le vene epatiche drenano il alcol; sangue venoso deossigenato e ripu- • immagazzina zuccheri, vitamine, lito dal fegato nella vena cava infe- elementi costitutivi delle proteine, riore, che sfocia nell’atrio destro del ferro e sali minerali che servono cuore. L’aorta è l’arteria principale del alla coagulazione del sangue e al corpo umano, da cui si dirama l’arte- mantenimento del metabolismo ria epatica. osseo Un’eccezione Il fegato è l’unico organo del corpo umano capace di rigenerarsi. Può tornare alle dimensioni normali dopo una resezione chirurgica parziale. Tuttavia, in caso di danni a lungo termine o di malattie croniche come la cirrosi perde la facoltà di rigenerazione. 12 Il cancro del fegato
I diversi tipi di cancro del Un’eccezione è costituita dagli ade- fegato nomi epatocellulari che invece do- vrebbero essere se possibile operati, Il fegato può essere colpito da tumori in quanto presentano un alto rischio benigni o maligni, ognuno con una di degenerazione in tumori maligni. specifica origine ed evoluzione che «Adenoma» è un termine generico può richiedere un intervento o no. che indica una proliferazione benigna di tessuto mucoso o ghiandolare. Gli Tumori benigni adenomi non trattati possono talvolta Un tumore benigno del fegato non si rompersi e provocare emorragie in- diffonde oltre l’organo stesso. Non terne potenzialmente letali. forma metastasi. Di solito non causa nemmeno sintomi. Diversi tipi di al- Tumori maligni terazioni cellulari benigne possono Con «cancro del fegato» si intende interessare il fegato. Le più frequenti essenzialmente il tumore maligno sono: che ha origine nelle cellule del fegato, • l’emangioma, un ammasso di ossia il carcinoma epatocellulare, op- vasi sanguigni; è di gran lunga il pure un tumore più raro che colpisce i più frequente tumore benigno del dotti biliari all’interno dell’organo, os- fegato; sia il colangiocarcinoma intraepatico. • l’iperplasia nodulare focale, un tumore formato da tessuto cicatri- Carcinoma epatocellulare (HCC) ziale; Il carcinoma epatocellulare è un tu- • l’adenoma epatocellulare, un more maligno che si forma in seguito tumore ghiandolare del fegato che alla degenerazione maligna delle cel- può diventare maligno; lule epatiche (epatociti) o delle loro • il cistoadenoma epatico, che può cellule progenitrici (cellule staminali diventare maligno soprattutto epatiche), che iniziano a proliferare quando è di grandi dimensioni; in modo incontrollato. Nella maggior • le cisti epatiche, cavità piene di parte delle persone colpite, il tumore liquido. è associato a una cirrosi (vedi pag. 15). Con la progressione della malat- I tumori benigni del fegato general- tia, le cellule tumorali sostituiscono mente non richiedono un trattamento, il tessuto epatico sano e ne pregiudi- a meno che non siano di dimensioni cano la funzione. tali da causare disturbi. In questo caso vengono asportati chirurgicamente. In rari casi le cellule cancerose del fegato possono invadere, attraverso Il cancro del fegato 13
la circolazione linfatica o sanguigna, i cellule del cancro originale, ad esem- linfonodi vicini o altri organi (polmoni, pio del cancro intestinale. Una me- ossa, reni, cervello), dove formano tastasi del cancro intestinale viene metastasi. Anche in caso di rottura trattata come un cancro intestinale e della capsula che avvolge il fegato, il non come un cancro del fegato. Al fe- tumore può infiltrare il peritoneo (la nomeno delle metastasi la Lega con- membrana che riveste l’addome) o i tro il cancro ha dedicato un opuscolo linfonodi vicini. Tuttavia, in genere il specifico. carcinoma epatocellulare rimane cir- coscritto al fegato e non forma meta- Un cancro che sta diventando stasi. sempre meno raro Il cancro del fegato era raro, ma la Colangiocarcinoma intraepatico sua frequenza è in aumento. Con Il colangiocarcinoma intraepatico in- circa 800 casi all’anno in Svizzera, ri- sorge nei dotti biliari all’interno del guarda solo il 2 per cento dei tumori fegato. I dotti biliari trasportano la bile registrati. Gli uomini sono colpiti dal fegato al duodeno, il primo tratto quasi tre volte più delle donne. Il can- dell’intestino tenue, o alla cistifellea cro del fegato è un tumore dell’età che funge da serbatoio della bile. avanzata: al momento della diagnosi poco meno della metà dei pazienti ha Il cancro può svilupparsi anche nei tra i 50 e i 69 anni e il 50 per cento ha dotti biliari esterni al fegato. In questo già più di 70 anni. Il numero di casi caso si parla di «colangiocarcinoma è in costante aumento. Questo feno- extraepatico», un tumore non descritto meno è molto probabilmente legato in questo opuscolo. alla diffusione del sovrappeso e del diabete, poiché ora si può curare l’e- Tumori primitivi rari del fegato patite C ed è disponibile un vaccino Nel fegato possono svilupparsi an- contro il virus dell’epatite B. che sarcomi dei tessuti molli, tumori neuroendocrini e linfomi. Si tratta di Anche i miglioramenti dell’assistenza tipi rari di cancro del fegato che non medica prolungano la speranza di sono affrontati in queste pagine. Per vita dei pazienti con una malattia saperne di più, può leggere ad esem- cronica del fegato, aumentando con pio il nostro opuscolo dedicato ai ciò il rischio che si sviluppi un cancro sarcomi dei tessuti molli (vedi p. 68). del fegato. Metastasi epatiche Tumori insorti in altri organi possono formare metastasi che si sviluppano nel fegato. In questi casi, il tumore all’interno del fegato è composto da 14 Il cancro del fegato
Possibili cause e fattori di rischio Numerosi fattori aumentano il ri- Le persone con uno di questi fattori schio di sviluppare un cancro del di rischio dovrebbero evitare possi- fegato, anche se non ne provocano bilmente di accumularne altri. Ogni necessariamente la comparsa. I fat- fattore di rischio aggiuntivo aumenta tori più importanti sono la cirrosi e le la probabilità di sviluppare un cancro infezioni dai virus dell’epatite B e C. del fegato. Un fattore di rischio già menzionato è anche l’età. Cirrosi Possibili fattori di rischio: • cirrosi: la struttura del fegato è La cirrosi è il principale fattore di ri- alterata dalla presenza di cicatrici; schio del carcinoma epatocellulare. • epatite B o C cronica; Segna lo stadio finale di un processo • consumo eccessivo di alcol; di cicatrizzazione del fegato che dura • steatosi epatica non alcolica: so- vari anni. Il tessuto sano residuo è vraccarico di grasso nelle cellule completamente circondato da tes- epatiche o «fegato grasso»; suto cicatriziale ed è caratterizzato da • ingestione di aflatossine prodotte lesioni ben delimitate, dure e roton- da muffe o funghi (vedi p. 19); deggianti (noduli). Questo processo • disturbi metabolici ereditari: ad infiammatorio cronico provoca varie esempio l’emocromatosi (p. 20); mutazioni nelle cellule epatiche e crea • in rari casi, gli ormoni sessuali un terreno fertile per lo sviluppo del (androgeni, estrogeni); carcinoma epatocellulare (HCC). Un • malattie autoimmuni del fegato, ad terzo delle persone affette da cirrosi esempio la cirrosi biliare primitiva. sviluppa il cancro nel corso della vita e circa il 90 per cento delle persone con HCC ha anche una cirrosi epatica. Diagnosi precoce in individui ad alto rischio Le persone che hanno un alto rischio di sviluppare un cancro del fegato dovrebbero sottoporsi a una visita medica ogni sei mesi per individuare il più precocemente possibile la presenza di un tumore. Il medico di solito esegue un’ecografia del fegato ed eventualmente anche un esame del sangue (vedi anche p. 23). Le persone ad alto rischio sono quelle che: • soffrono di cirrosi o di un’epatite B cronica, anche senza cirrosi; • presentano diversi fattori di rischio. Il cancro del fegato 15
Contrariamente a quanto spesso si vaso sanguigno che trasporta il san- crede, la cirrosi non è sempre cau- gue dall’intestino al fegato (vedi p. sata da un consumo eccessivo di 11). La vena porta si dilata e il fegato alcol. Tutte le malattie croniche del non riceve più sangue a sufficienza. fegato possono portare alla cirrosi. Inoltre il flusso sanguigno può essere Alterazione delle funzioni epatiche ostacolato dalla formazione di trombi In caso di cirrosi, il fegato non può (coaguli di sangue all’interno dei vasi) più svolgere normalmente diverse nella vena porta. funzioni: • la bilirubina, la sostanza gialla che Possibili conseguenze: colora la bile, non viene eliminata • sviluppo di una circolazione col- correttamente e si può manife- laterale, ossia un sistema di vasi stare un ittero, ossia una colo- che non trasporta più il sangue razione gialla della pelle e della nel fegato, ma lo aggira. Questo sclera degli occhi; fenomeno provoca l’ingrossa- • la produzione di proteine diminu- mento di altri vasi, per esempio isce, con conseguente carenza di nell’esofago o nello stomaco. Una proteine nel sangue e aumento delle possibili conseguenze sono del rischio di edemi (ritenzione le cosiddette «varici esofagee», di acqua nei tessuti) e di ascite che possono rompersi e causare (accumulo di liquido nell’addome, un’emorragia grave con vomito di vedi p. 57); sangue, una situazione di grave • la mancanza di proteine causa un pericolo per la vita; indebolimento dei muscoli; • il sangue non passa più per il • la mancanza di proteine essenziali fegato, quindi non viene più pu- per la coagulazione sanguigna rificato. Le sostanze tossiche non aumenta il rischio di emorragie; vengono eliminate dall’organismo • l’equilibrio ormonale è perturbato. e possono raggiungere il cervello. Il rischio è lo sviluppo di un’en- Aumento della pressione nella rete cefalopatia epatica, con perdita vascolare della vena porta parziale o persino totale di varie Una cirrosi determina un aumento funzioni cerebrali. Possono mani- della resistenza dei vasi sanguigni festarsi disturbi della coscienza e all’interno del fegato. La conseguenza uno stato di stanchezza fino all’a- è lo sviluppo di una cosiddetta «iper- patia e al coma. tensione portale», ossia un aumento della pressione nella vena porta, il 16 Il cancro del fegato
Controlli in cronica, ma può essere curata. I pazienti colpiti da cirrosi devono es- Non esiste un vaccino. sere controllati regolarmente. I me- dici raccomandano un esame clinico Il virus dell’epatite C si trasmette es- e un’ecografia ogni sei mesi. Senza senzialmente attraverso il sangue. controlli regolari la diagnosi è spesso In Svizzera, il contagio avviene attra- tardiva, poiché i primi stadi del carci- verso lo scambio di siringhe usate tra noma epatocellulare non provocano tossicodipendenti, tramite aghi conta- sintomi o quasi. minati usati per tatuaggi e piercing o con altri strumenti non sterili. Prima del 1992 avvenivano contagi anche tra- Epatite mite trasfusioni di sangue o trapianti di organi e, prima del 1987, tramite L’epatite è un’infiammazione del fe- l’uso di emoderivati. È possibile anche gato. Può avere diverse cause: infe- una trasmissione durante i rapporti zioni dai virus dell’epatite B o C, abuso sessuali (in particolare omosessuali) di alcol, sindrome metabolica (accu- o dalla madre al figlio durante il parto. mulo di grasso nelle cellule epatiche), malattie del metabolismo ereditarie, In Svizzera circa 40 000 persone sono malattie autoimmuni, droghe (ille- infette dal virus dell’epatite C. A dif- gali), medicamenti, infezioni da di- ferenza dell’epatite A ed E, che gua- versi virus, batteri, funghi o parassiti. riscono sempre, non diventano mai croniche e non causano cirrosi, l’epa- Un’epatite che non guarisce entro tite C si trasforma in cronica nel 70–80 sei mesi diventa un’epatite cronica. per cento dei casi. Tra il 5 e il 30 per Le cellule epatiche danneggiate non cento di casi di epatite C cronica si sono più rinnovate, ma sostituite da sviluppa una cirrosi nell’arco di alcuni tessuto cicatriziale. Questo meccani- decenni: queste persone sono ad alto smo può portare alla cirrosi (vedi p. 15) rischio di carcinoma epatocellulare. Dal 2017 l’epatite C è curabile con Infezione da virus dell’epatite C farmaci antivirali, che permettono Il virus dell’epatite C può causare la guarigione in oltre il 90 per cento un’infiammazione del fegato che di dei casi, ma non proteggono da una solito resta per anni asintomatica. Il nuova infezione. virus si trasmette attraverso il san- gue di una persona infetta. L’epatite C Prevenzione è quella che più spesso si trasforma • Le persone affette da epatite C cronica dovrebbero rinunciare del Il cancro del fegato 17
tutto all’alcol, seguire un’alimenta- Prevenzione zione sana e praticare una regolare • Le persone affette da epatite B attività fisica. cronica dovrebbero rinunciare del • Dovrebbero inoltre farsi vaccinare tutto all’alcol, seguire un’alimenta- contro l’epatite A e B. Attualmente zione sana e praticare una regolare non esiste un vaccino contro attività fisica. l’epatite C. • Dovrebbero inoltre farsi vaccinare contro l’epatite A. Infezione da virus dell’epatite B • Esiste un vaccino contro l’epatite L’epatite B è un’infezione virale molto B. L’Ufficio federale della sanità contagiosa che può provocare un’in- pubblica (UFSP) raccomanda di fiammazione cronica del fegato, una farsi vaccinare tra gli 11 e i 15 anni cirrosi e un carcinoma epatocellu- di età. Tuttavia, il vaccino può es- lare. In Svizzera circa 20 000 persone sere somministrato a qualsiasi età. sono portatrici di epatite cronica B. • La vaccinazione è raccomandata L’infezione si trasmette entrando in anche ai familiari e ai partner contatto con i fluidi corporei di una sessuali delle persone affette da persona infetta. Negli adulti, l’epatite epatite B. B acuta di solito guarisce spontanea- mente. È disponibile un vaccino. Altri fattori di rischio Il virus dell’epatite B si trasmette at- traverso i fluidi corporei: sangue, Abuso di alcol sperma, secrezioni vaginali. L’infe- Un consumo eccessivo di alcol può zione si contrae durante rapporti ses- provocare una malattia cronica del suali non protetti o con l’uso di aghi fegato e degenerare in cirrosi e carci- contaminati (iniezione di droghe, ta- noma epatocellulare. tuaggi, piercing) o di altri strumenti non sterili (lame di rasoio, utensili Prevenzione di manicure). In rari casi, può essere • Si raccomanda di moderare il con- trasmessa da madre in figlio durante sumo di bevande alcoliche, di aste- il parto. Fino al 10 per cento dei casi nersi dall’assumere alcol durante di epatite B negli adulti non guarisce più giorni possibili e di riservarsi entro sei mesi e diventa cronica. L’e- il consumo di un bicchiere di vino, patite B può provocare un carcinoma ad esempio durante un pranzo epatocellulare, anche in assenza di festivo o una serata tra amici. cirrosi. L’infezione cronica può essere • In caso di disturbi epatici preesi- trattata con medicamenti antivirali. stenti (per es. epatite cronica B o 18 Il cancro del fegato
C o cirrosi), è opportuno evitare carico di grasso è accompagnato da del tutto l’alcol. L’alcol accelera il un’infiammazione, la steatosi epatica danneggiamento del fegato e la non alcolica, denominata anche «ste- progressione verso la cirrosi. atoepatite non alcolica». La steatosi epatica non alcolica può evolversi in Tabagismo cirrosi o carcinoma epatocellulare, di Il fumo aumenta il rischio di carci- cui è una delle cause più frequenti. noma epatocellulare nelle persone con epatite B o C e steatosi epatica Prevenzione non alcolica. Contribuisce alla pro- • Uno stile di vita sano, associato a gressione della fibrosi epatica. un’alimentazione con pochi grassi e ricca di fibre e a una regolare Alimentazione attività fisica, aiuta a tenere il peso Aflatossine sotto controllo. Le aflatossine sono sostanze tossiche • I valori dei grassi e degli zuccheri prodotte da una muffa che si sviluppa nel sangue devono essere mante- durante la conservazione impropria nuti nella norma. di alimenti come le arachidi, le noci, il riso o i cereali. Il consumo di cibi con- Malattie metaboliche ereditarie taminati aumenta significativamente Accumulo di ferro, emocromatosi il rischio di carcinoma epatocellulare. Si tratta di una malattia ereditaria re- lativamente frequente, in cui il corpo In Svizzera il rischio di intossicazione assorbe una quantità eccessiva di è basso, ma è più elevato nei Paesi ferro dagli alimenti e lo immagazzina subtropicali o tropicali. nei tessuti. Prevenzione Accumulo di rame, malattia di Wilson • Conservare noci, mandorle e cere- Questa malattia ereditaria compro- ali in un luogo asciutto. mette il metabolismo epatico del • Rispettare la data di scadenza. rame, che non è più eliminato corret- tamente con la bile. Ne consegue un Steatosi epatica non alcolica accumulo di rame specialmente nel Proprio come il consumo eccessivo fegato e nel cervello. di alcol, anche il sovrappeso, il dia- bete e la mancanza di esercizio fi- Il sovraccarico di ferro o rame nel sico possono favorire l’accumulo di fegato causa danni che possono sfo- grasso nelle cellule epatiche. In una ciare in una cirrosi o in un carcinoma minoranza dei casi, questo sovrac- epatocellulare. Il cancro del fegato 19
Prevenzione tiva all’epoca in cui fu introdotta. In se- • In caso di emocromatosi, regolari guito però la composizione e il dosag- salassi – inizialmente una volta alla gio della pillola sono stati modificati e settimana, in seguito circa quattro questo rischio è fortemente diminuito. volte all’anno – consentono di Negli uomini l’aumento del rischio è ridurre la concentrazione di ferro associato all’uso di androgeni, pre- nell’organismo e il suo accumulo senti ad esempio negli anabolizzanti. nel fegato. • Chi è affetto dalla malattia di Wil- Prevenzione son può beneficiare di una terapia • Le persone affette da adenoma medicamentosa per prevenire la epatocellulare non dovrebbero cirrosi. assumere ormoni sessuali (pillola anticoncezionale, anabolizzanti) o Deficit di alfa-1-antitripsina dovrebbero interromperne l’uso in Nelle persone affette da questa ma- accordo con il medico. lattia ereditaria è alterato l’enzima al- • In alcuni casi è consigliata l’aspor- fa-1-antitripsina, una proteina secreta tazione chirurgica dell’adenoma. dalle cellule epatiche. L’enzima non è più rilasciato in quantità sufficiente Malattie autoimmuni nel sangue e si accumula nelle cellule Nelle malattie autoimmuni, il sistema epatiche. Il risultato è una cicatrizza- immunitario aggredisce i propri tes- zione graduale del fegato, una cirrosi suti, ad esempio le cellule epatiche, e, in alcuni casi, un carcinoma epato- distruggendole come se si trattassero cellulare. Tuttavia, questa malattia è di un corpo estraneo o di un agente più spesso caratterizzata da problemi patogeno. polmonari. Tra i fattori di rischio di cirrosi e, rara- Prevenzione mente, di cancro del fegato figurano • Se si è già sviluppata una cirrosi, un’infiammazione cronica dei dotti bisogna prendere in considera- biliari all’interno del fegato (colan- zione un trapianto del fegato. gite biliare primitiva) e un’infiam- mazione cronica dei dotti biliari sia Ormoni sessuali interni sia esterni al fegato (colangite Gli ormoni sessuali possono aumen- sclerosante primitiva). tare il rischio di sviluppare un ade- noma epatocellulare (tumore beni- Terapia gno del fegato, vedi p. 13) nelle donne • Le malattie autoimmuni possono che assumevano la pillola contraccet- essere trattate con medicamenti. 20 Il cancro del fegato
Possibili sintomi Il cancro del fegato rimane spesso asintomatico per un lungo periodo e inizia a provocare disturbi solo in uno stadio avanzato, in gran parte le- gati agli effetti di una cirrosi epatica (vedi p. 15). A poco a poco, il fegato non riesce più a svolgere adeguata- mente alcune delle sue funzioni e si manifestano segni di malattia. Possibili sintomi precoci: • dolore addominale; • perdita di peso inspiegabile; • mancanza d’appetito, nausea, febbre persistente; • debolezza, riduzione del rendi- mento fisico. Possibili sintomi tardivi: • colorazione giallastra delle sclere degli occhi e della pelle (ittero); • aumento della circonferenza ad- dominale; • rigonfiamento palpabile sotto le costole a destra; • vomito con sangue; • confusione, apatia. Questi sintomi non segnalano obbli- gatoriamente la presenza di un can- cro, ma possono essere associati an- che a disturbi benigni. In ogni caso, è opportuno che siano sempre esami- nati da un medico. Il cancro del fegato 21
22 Il cancro del fegato
Esami e diagnosi In presenza di presunti sintomi di can- quali potrebbero essere le conse- cro al fegato, il medico esegue vari ac- guenze in caso di rinuncia a un de- certamenti. Tuttavia, non utilizza siste- terminato esame. maticamente tutti i metodi diagnostici elencati di seguito. La loro scelta di- Gli esami sono valutati nei tempi più pende dal singolo caso e dai risultati brevi possibili, tuttavia possono tra- dei precedenti esami. scorrere diversi giorni prima di otte- nere i risultati e poterle comunicare il responso. Se l’attesa è snervante e Primi accertamenti desidera parlarne con qualcuno, può rivolgersi alla Linea cancro o alla Sua Anamnesi Lega cantonale o regionale contro il Se sospetta un cancro del fegato, il me- cancro (vedi pp. 74 e 75). dico comincia a porre al paziente una serie di domande sui suoi disturbi, su eventuali malattie precedenti come, Esami successivi per ad esempio, una cirrosi o un’epatite B precisare la diagnosi o C, sui possibili fattori di rischio, sui precedenti in famiglia e sull’eventuale Questi esami permettono di valutare assunzione di medicinali. la regione del tumore, definirne l’e- stensione e individuare eventuali me- Esame obiettivo tastasi. Il secondo passo è l’esame obiet- tivo. Il medico controlla se gli organi Diagnostica per immagini dell’addome sono ingrossati o se c’è Ecografia addominale un accumulo di liquido. Il medico Questo esame sfrutta gli ultrasuoni esamina attentamente anche piedi e per visualizzare il fegato e gli altri gambe alla ricerca di una ritenzione organi dell’addome. Il paziente è di- di liquido. Osserva il colore degli oc- steso sulla schiena. Il medico muove chi e della pelle per individuare un sull’addome una sonda che emette eventuale ittero ultrasuoni. I segnali di ritorno sono trasformati in immagini visualizzate Informarsi e chiedere consiglio su uno schermo. L’ecografia consente Si faccia spiegare tutti gli esami da di misurare le dimensioni del fegato e effettuare e non esiti a domandare di individuare masse solide o liquide perché sono necessari, quali sono i (cisti). È possibile anche iniettare un loro effetti e qual è la diagnosi che liquido di contrasto in una vena, che possono confermare. Chieda anche si diffonde nel fegato attraverso la cir- Il cancro del fegato 23
colazione sanguigna. In questo modo MRT, inietta prima un liquido di con- l’ecografia consente di vedere se c’è trasto in una vena per aumentare la una proliferazione di vasi sanguigni precisione dell’immagine. Entrambi intorno a un eventuale tumore. gli esami permettono di ottenere im- magini in sezione e tridimensionali. Tomografia computerizzata e MRT Se il sospetto di cancro è confer- Per i tumori superiori a 2 cm in genere mato, il medico di solito esegue una è sufficiente eseguire uno solo di que- tomografia computerizzata (TC, ba- sti esami; con tumori più piccoli i due sata sull’uso di raggi X), o una tomo- metodi sono combinati per ottenere grafia a risonanza magnetica (MRT, un’immagine più accurata. basata sull’uso di campi magnetici). All’occorrenza, sia nella TC sia nella Determinazione dei marcatori tumorali Alcuni tumori rilasciano determinate sostanze nel sangue, i cosiddetti «marcatori tumorali», la cui presenza può essere individuata con un’a- nalisi del sangue. Il principale marcatore tumorale del cancro del fegato si chiama alfa-fetoproteina (AFP). La presenza o l’assenza di AFP non conferma né esclude definitiva- mente la presenza di un tumore epatico. Ne è solo un indizio. In più della metà dei casi di carcinoma epatocellulare, il livello di AFP è supe- riore alla norma. Tuttavia, un tasso troppo elevato di AFP può anche essere correlato ad altre malattie (per es. una cirrosi) o alla gravidanza, quindi non è uno strumento diagnostico affidabile. L’andamento del livello del marca- tore tumorale è utile in un secondo tempo, poiché fornisce indicazioni sull’efficacia del trattamento o sulla progressione della malattia e con- sente di controllarne il decorso. Viene misurato prima di cominciare la terapia per avere un valore iniziale di riferimento. 24 Il cancro del fegato
Entrambe le tecniche consentono di esegue una biopsia, i cui risultati pos- determinare la sede del tumore, la sono essere essenziali per la scelta sua estensione, nonché di individuare della terapia. eventuali metastasi o la presenza di un’ipertensione portale (vedi p. 16). Esami di laboratorio Se l’esame è sufficientemente accu- Prelievo di sangue rato, non è più necessaria una biopsia. Un esame del sangue viene eseguito per determinare se il livello del mar- Prelievo di tessuto (biopsia) catore tumorale (vedi p. 24) è supe- La biopsia viene eseguita in anestesia riore al normale. Inoltre, i valori di locale. I campioni di tessuto o di cellule alcuni parametri indicano quanto è sono analizzati in laboratorio per indi- compromesso il funzionamento di viduare la presenza di cellule tumorali. un fegato affetto da cirrosi. Ad esem- pio, un fegato malato non degrada Oggi spesso si rinuncia in un primo in modo adeguato la bilirubina (vedi momento a una biopsia poiché la p. 16) o non produce una sufficiente qualità delle immagini della TC o quantità di fattori della coagulazione, della MRT è generalmente sufficiente necessari per arrestare le emorragie. per stabilire se si tratta di un cancro Oppure sintetizza troppo poca albu- del fegato o di metastasi epatiche mina, una proteina importante pro- di altri tumori. Inoltre, questi esami dotta dagli epatociti. Se nel sangue consentono di giudicare con grande scarseggia l’albumina, possono for- attendibilità se il tumore è benigno o marsi edemi (ritenzioni di liquido nei maligno. In caso di dubbio, tuttavia, si tessuti). Domande da porre dopo la diagnosi • Sono stati raccolti tutti i risultati importanti? • A che stadio è la mia malattia? • Quali sono i trattamenti possibili? Quali entrano in considerazione nel mio caso? Quali sono i loro vantaggi e svantaggi? • Quali conseguenze avranno sulla mia qualità della vita? • Mi consiglierebbe di chiedere un secondo parere? • Quanto tempo ho a disposizione per decidere sul trattamento? Fonte p. 72 Il cancro del fegato 25
Possibili esami complementari Stadi della malattia Endoscopia L’introduzione di un tubo flessibile do- I vari esami permettono di determi- tato di una telecamera miniaturizzata nare le dimensioni del tumore, le parti all’estremità permette di visualizzare del fegato colpite e la presenza di me- aree sospette all’interno dello stomaco tastasi. Queste informazioni servono (gastroscopia) o del colon (colonsco- per definire lo stadio della malattia. pia). Il medico esegue un’endoscopia se sospetta che i tumori individuati Classificazioni TNM e Barcelona nel fegato siano metastasi di tumori Clinic Liver Cancer primari localizzati in un altro organo, Per determinare l’estensione del tu- ad esempio nell’intestino crasso. more e l’interessamento di linfonodi o di altri organi si usa la classificazione Arteriografia TNM. La lettera «T» indica l’estensione Per controllare la funzionalità e le ra- del tumore, la «N» l’interessamento di mificazioni della circolazione sangui- linfonodi e la «M» la presenza di me- gna nell’addome si esegue un esame tastasi in altri organi. radiologico dei vasi addominali dopo aver iniettato un mezzo di contrasto Più è alto il numero che segue la let- attraverso un catetere. tera, più il cancro è avanzato. «T» va da 0 a 4, «N» e «M» da 0 a 1, dove Scintigrafia ossea zero equivale all’assenza di T, N o M. Questo esame viene eseguito quando La lettera «X» indica che l’eventuale i sintomi suggeriscono la presenza di presenza non è valutabile. Questa metastasi ossee. Per farlo si inietta in classificazione è utile per descrivere una vena una sostanza lievemente il tumore, ma non è sufficiente per radioattiva. La sostanza si accumula determinare l’evoluzione della ma- nelle zone delle ossa dove il metabo- lattia e per prendere una decisione lismo è più intenso (ossia, dove ci sul trattamento. sono metastasi). Con una speciale telecamera è possibile misurare la Nel caso del cancro del fegato questa distribuzione del mezzo di contrasto classificazione non serve a molto per- radioattivo. ché la scelta della terapia dipende da Buono a sapersi Per il medico, lo stadio della malattia è la base per pianificare il tratta- mento e stabilire la prognosi. Non esiti a porgli domande per capire meglio a che punto è la Sua malattia. 26 Il cancro del fegato
altri criteri: la funzionalità del fegato, Stadio avanzato: BCLC C l’estensione del tumore, la presenza Il cancro ha invaso i vasi sanguigni del di metastasi, i sintomi causati dal tu- fegato o, in rari casi, ha formato delle more, le condizioni di salute generali metastasi in altri organi del corpo. del paziente. Per questo motivo si utilizza la classificazione Barcelona La funzionalità epatica può essere lie- Clinic Liver Cancer (BCLC), che tiene vemente alterata, con conseguente conto di questi parametri. comparsa di sintomi nel paziente (vedi p. 21). La classificazione BCLC si applica solo al carcinoma epatocellulare. Si Le funzioni epatiche sono general- suddivide in cinque stadi, ossia uno mente preservate. stadio 0 seguito dagli stadi A, B, C e D. Stadio terminale: BCLC D Stadio precoce: BCLC 0-A Nello stadio terminale il paziente è Presenza di un solo focolaio tumo- debilitato dalla progressione della rale con diametro massimo di 5 cm, malattia e dalle metastasi. Le funzioni o non più di tre focolai tumorali con corporee sono ridotte. Non è più as- diametro inferiore a 3 cm ciascuno. sicurato un adeguato funzionamento del fegato. Nessun focolaio tumorale ha invaso uno dei principali vasi sanguigni del fegato. Il fegato funziona normal- mente e il paziente non ha sintomi. Le funzioni epatiche sono preservate. Stadio intermedio: BCLC B In questo stadio di solito si riscon- trano diversi focolai tumorali (più di tre focolai o focolai di diametro supe- riore a 3 cm); tuttavia, tutti i focolai sono circoscritti al fegato. Il tumore non ha invaso i vasi sangui- gni del fegato. La funzionalità epatica è buona e il paziente non ha sintomi direttamente correlati al tumore. Le funzioni epatiche sono preservate. Il cancro del fegato 27
Possibilità di trattamento In sintesi, ci sono tre terapie princi- gati tutti i metodi disponibili: la scelta pali del cancro del fegato: dipende dalle condizioni generali del • asportazione chirurgica del tu- paziente, dal funzionamento del fe- more (resezione); gato e dallo stadio della malattia. A • sostituzione del fegato con un partire da pagina 45 sarà spiegato trapianto; quale terapia è indicata a seconda • distruzione locale del tumore tra- dello stadio della malattia. mite ablazione con metodi mini- mamente invasivi (mininvasivi) o In generale, una guarigione defini- tramite embolizzazione. tiva dal cancro al fegato è ipotizzabile solo se il tumore può essere comple- Se il tumore non può essere aspor- tamente asportato mediante rese- tato si ricorre alla terapia farmacolo- zione o trapianto. Se non è possibile gica (chemioterapia) e alla radiotera- rimuoverlo completamente o ha già pia come trattamenti complementari. formato metastasi in altri organi, di solito non è più possibile una guari- Nelle prossime pagine sono descritte gione. Ciononostante, una chemiote- le diverse opzioni terapeutiche. Nel rapia o una radioterapia possono ral- caso specifico non vengono impie- lentare la progressione della malattia. Diagnosi di cancro Tumor board Diversi specialisti si riuniscono per discutere sullo stadio della malattia e sugli obiettivi del trattamento. Una guarigione è possibile? SÌ NO Distruzione Occlusione di del tumore vasi sangui- Operazione: con il calo- gni nel fegato Trattamento Trapianto resezione chi- re (ablazione (chemioem- Chemio- dei sintomi di fegato rurgica del termica me- bolizzazione terapia (cure pallia- tumore diante radio- o embolizza- tive) frequenza) zione, TACE o TAE) Fonte: p. 72 28 Il cancro del fegato
Interventi chirurgici L’intervento è eseguito da un chi- rurgo specializzato in chirurgia visce- Resezione o epatectomia parziale rale che rimuove l’intero tumore con Questa procedura è indicata in linea un margine di tessuto sano (tumo- di principio per i pazienti con cirrosi rectomia, vedi schema in basso). A «compensata», senza segni clinici della seconda della localizzazione e dell’e- malattia né complicazioni, oppure per stensione del tumore, il chirurgo può quelli che non hanno una cirrosi. È il decidere di asportare uno o più seg- trattamento principale in presenza di menti del fegato (segmentectomia: uno o più piccoli tumori limitati al fe- un segmento; bisegmentectomia: gato, se si giudica che la funzione epa- due segmenti). Può anche procedere tica non venga compromessa dall’in- alla resezione di un lobo del fegato tervento chirurgico e se la pressione (lobectomia). della vena porta è normale. La resezione chirurgica tumore margine di resezione tumorectomia bisegmentectomia lobo segmentectomia lobectomia Il cancro del fegato 29
Rafforzare la parte sana del fegato Dopo l’operazione In alcuni casi, prima dell’intervento Nella migliore delle ipotesi, il mar- può essere necessario un tratta- gine del tessuto rimosso risulta sano. mento locale del tumore o una che- Può però accadere che sul margine mioterapia per ridurre la massa del siano visibili tracce del tumore al mi- tumore. Spesso la resezione parziale croscopio o anche a occhio nudo. In richiede un primo ricovero in ospe- questo caso, il rischio di recidiva au- dale per preparare l’intervento: circa menta e può essere necessaria una sei settimane prima dell’operazione nuova operazione dopo un periodo verrà eseguito un intervento chirur- più o meno lungo. gico per chiudere il ramo della vena porta collegato alla porzione di fegato Dopo l’operazione il fegato «ricresce» da asportare, così da far affluire più in poche settimane, persino se sono sangue alla porzione di fegato sana e stati asportati tre quarti del tessuto assicurare una rigenerazione ottimale epatico. dopo la resezione (vedi «Embolizza- zione» a p. 37). Possibili rischi e complicazioni dell’operazione: Ospedalizzazione • infezioni; La resezione parziale del fegato viene • emorragie interne; eseguita in centri specializzati. La du- • dolore nella regione della cicatrice rata della degenza è di circa una set- chirurgica; timana. • fuoriuscita di bile nella cavità addominale con conseguente Laparoscopia Oggi nei centri specializzati si opera spesso con la tecnica laparosco- pica. Il chirurgo fa alcune piccole incisioni invece di aprire l’addome. Attraverso queste incisioni sono introdotti gli strumenti e una piccola telecamera nella cavità addominale. Questa tecnica chirurgica preserva meglio i tessuti. La cicatrizzazione dopo l’operazione è spesso più veloce che negli interventi chirurgici a cielo aperto e la convalescenza è più breve. Per ulteriori informazioni sulla laparoscopia può leggere l’opuscolo «La chirurgia dei tumori» (vedi p. 68). 30 Il cancro del fegato
infiammazione qualora durante sostituzione con quello di un’altra l’intervento venga danneggiato un persona. Il donatore può essere vivo dotto biliare importante; o deceduto. Una persona vivente • accumulo di liquido nella cavità può donare solo una parte del pro- addominale (ascite, vedi p. 57); prio fegato. Il trapianto è un’opzione • emorragie di varici esofagee; possibile solo nel 20 per cento dei • insufficienza epatica irreparabile, pazienti. Dopo il trapianto persiste un per questo una resezione parziale lieve rischio di recidiva. Il trapianto può essere presa in considera- viene eseguito da équipe multidisci- zione solo con una buona fun- plinari in centri specializzati, che com- zione epatica. prendono un chirurgo specialista in trapianti. Trapianto di fegato Quando si asporta un fegato malato si eliminano non solo il tumore, ma Il trapianto di fegato prevede l’aspor- anche tutte le altre lesioni precedenti tazione del fegato malato e la sua come una cirrosi o un’ipertensione Domande da porre prima dell'operazione • Quanto tempo ho per rifletterci? • Che tipo di operazione è possibile o addirittura indispensabile per me? • Il tumore può essere completamente rimosso? • Come si svolge l’operazione? • Quali complicazioni possono insorgere durante e dopo l’operazione? • Avrò bisogno di un’alimentazione artificiale dopo l’operazione? • Quali sono le prospettive a lungo termine? • Che ripercussioni avrà l’operazione sulla mia vita quotidiana? • Chi può darmi consigli sull’alimentazione? • Cosa succede dopo l’operazione (durata della degenza in ospedale, controlli, riabilitazione)? • Dove posso ottenere assistenza e supporto dopo l’operazione? • Se non è possibile operare, che opzioni ho a disposizione? Quali sono i loro vantaggi? • Quale ospedale consiglia per l’operazione? Fonte p. 72 Il cancro del fegato 31
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