XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce

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XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA
                                               Venerdì 6, Sabato 7
                                      e Domenica 8 Dicembre 2013
                                    acquista una “Stella di Natale”.
                                                           Saremo presenti
                                                                nelle piazze
                                                          di tutti i Comuni
                                                            della provincia.

                                      Educazione

 Prevenzione                                                     Assistenza

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               Trasporto pazienti                  Centro ILMA
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
EDITORIALE

Nastro o cappio rosa?
                                                     Sull’onda delle accese discussioni suscitate
                                                     dal caso dell’attrice Angelina Jolie, la LILT di Lecce,
                                                     in occasione della tradizionale campagna del mese
                                                     di ottobre per la prevenzione del tumore del seno,
                                                     promuoverà iniziative per sensibilizzare la pubblica
                                                     opinione sull’importanza della Prevenzione
                                                               Primaria, ossia della lotta ai fattori
                                                                               di rischio, strumento
                                                                                efficace per contrastare
                                                                                l’avanzata della malattia

Dr. Giuseppe Serravezza
Presidente LILT
Sezione Provinciale di Lecce

O
       ttobre, mese del Nastro Rosa,            giunti e di sicura efficienza scienti-
       il mese in cui istituzioni e opi-
       nione pubblica sono chiamate
a prestare attenzione alla tematica
del cancro al seno, una malattia
                                                fica.
                                                   Peccato che siano parole e di-
                                                scorsi a metà. Peccato che i fatti suo-
                                                nino una musica diversa, la musica
                                                                                          I lavori al Cen
purtroppo in aumento, anche se                  dell’aumento di malattia e dell’ab-
quello che dagli angoli del mondo ri-           bassamento dell’età d’insorgenza.
suona e si ascolta è il refrain ripe-              Per questo la LILT di Lecce non
tuto, il ritornello trionfalistico di           smette di ribadire che la vera lotta al
note vincenti già sentite. Voci e vol-          cancro passa per la lotta ai fattori
ti di solisti e band di professione o           causanti la malattia, che il tumore si
d’occasione che riecheggiano paro-              batte prevenendolo e non cercandolo
le di vittoria e di risoluzione e che ri-       nell’organismo e curandolo quando
mandano a diagnosi tempestive, a                già c’é.
cure e a centri d’eccellenza in gra-               Per questo, per la LILT prov.le di
do di sconfiggere il male. Voci e               Lecce, aderire alla campagna Nastro
volti che cantano e decantano i pro-            Rosa significa ribaltare la cultura
gressi della ricerca, quelli passati e          prevalente che rincorre la malattia
soprattutto quelli a venire, promet-            (e quante corse e maratone si fan-
tendo di battere il nemico e pro-               no per raccogliere fondi per nuovi
mettendo pieno successo. Tanto è                farmaci e nuovi strumenti!) e lavo-
avvenuto anche in occasione della               rare per contrastare l’incidenza del-
recente vicenda dell’attrice ameri-             la malattia.
cana Angelina Jolie.                               Questo significa abbattere false
   I sorrisi e le forme smaglianti              certezze e correggere false pro-
delle donne che sostengono le cam-              messe, significa produrre cono-
pagne Nastro Rosa lanciano dai ma-              scenze e diffonderle, significa spie-
nifesti e dalle interviste messaggi di          gare la prevenzione primaria e di-
forza e di superamento; opinion lea-            vulgarla.
der di settore come medici o gior-                 Allora, da tempo, intendiamo ag-
nalisti e studiosi noti al pubblico lan-        ganciare il Nastro Rosa all’infor-
ciano messaggi di alti traguardi rag-           mazione documentata per dare evi-

2       Lega contro i Tumori | Settembre 2013
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
EDITORIALE

        denza ai numeri e ai dati: oggi si am-    sviluppo, perché
        mala 1 donna su 8, la malattia col-       l’aumento e la diffu-
        pisce età prima risparmiate (20/30        sione della malattia
        anni), il numero di donne morte per       rispondono all’epi-
        cancro al seno negli ultimi decenni       genetica oltre che
        non è diminuito.                          alle condotte e agli
            Intendiamo legare il Nastro Rosa      stili di vita indivi-
        all’etica della comunicazione: è fuor-    duali: no alle cen-
        viante asserire e far credere che lo      trali a biomasse, a
        screening mammografico salvi la           carbone, alle emis-
        vita. Una recente ricerca sul con-        sioni incontrollate,
        senso informato agli screening            alle sofisticazioni
        mammografici ha mostrato come             alimentari.
        l’informazione data alle donne sia           Per tutte queste
        iniqua nel presentare vantaggi e          ragioni aderiamo
        svantaggi della metodica; appaia di       alla rituale campa-
        basso aiuto per i processi di deci-       gna Nastro Rosa
        sione autonoma; risulti silente circa     promuovendo          e
        i falsi allarmi, gli eccessi di diagno-   dando ancor più ri-
        si e di trattamento (interventi chi-      salto alle azioni di
        rurgici, chemioterapia, radiotera-        Prevenzione Prima-
        pia, di fatto evitabili perché non ne-    ria portate avanti
        cessari).                                 tutto l’anno e da più
            Ancora, intendiamo collocare il       di 20 anni nell’inte-
        Nastro Rosa nelle buone prassi di         ra provincia.
        sviluppo politico ed economico del
        territorio perché l’incidenza di ma-
                                                     Illuminare di rosa
                                                  una piazza o un mo-       CAMPAGNA
        lattia è riposta nelle esposizioni am-
        bientali precoci più che alla familia-
        rità o alla ereditarietà: no ai para-
                                                  numento – come
                                                  vuole la tradizione di
                                                  questa ricorrenza –
                                                                            “NASTRO ROSA”
        beni, al bisfenolo, alla tanta chimi-
        ca intorno a noi.
            Intendiamo porre il Nastro Rosa
                                                  è per noi illuminare
                                                  le coscienze e illu-
                                                  minare le azioni dei
                                                                            2013
        nelle tutele giuridico-istituzionali      singoli e della co-       Molte le iniziative programmate
        dei luoghi di nascita, di crescita e di   munità, a tutti i li-
                                                  velli.                    per il mese di ottobre dalla LILT
                                                     Massima infor-         di Lecce, per celebrare il tradizionale
                                                                            appuntamento annuale per
ntro ILMA
                                                  mazione per schia-
                                                  rire le troppe ombre      la prevenzione dei tumori del seno
                                                  ancora esitenti (pro-
                                                  fitti e interessi di
                                                  parte a scapito del-      Nel prossimo mese di ottobre, la LILT di Lecce
                                                  la salute vera) e         promuoverà la tradizionale campagna “Nastro
                                                  massimo coinvolgi-        Rosa”, dedicata alla prevenzione del tumori
                                                  mento e partecipa-        del seno.
                                                  zione attiva per uni-     Molte le iniziative in programma, per le quali si
                                                  re le forze, di tutti     è chiesta la collaborazione di Enti Pubblici ed As-
                                                  quanti, istituzioni,
                                                  associazioni, singo-      sociazioni di Categoria, come la Confcommercio.
                                                  li individui, profes-     I 25 Ambulatori LILT presenti nel territorio del-
                                                  sionisti.                 l’intera provincia intensificheranno le visite se-
                                                     Se così non fosse,     nologiche e l’informazione consapevole con l’in-
                                                  se il Nastro Rosa         segnamento dell’autoesame.
                                                  fosse solo l’occasio-     Nelle piazze, nelle scuole e nei luoghi di lavoro
                                                  ne per celebrare la       – durante tutto il mese - verranno diffusi tutti i
Completato lo scavo per le fondamenta,            forza e l’incisività di   materiali di informazione preparati per la Cam-
sono iniziati i lavori per la costruzione del-    tutto un sistema          pagna Nastro Rosa 2013.
la struttura vera e propria. Inoltre, con la      proteso a curare chi      Verranno organizzati convegni ed incontri di-
messa in sicurezza dell’area, sarà possi-         si ammala, allora         vulgativi rivolti alla popolazione femminile.
bile visitare il Centro anche con i lavori in     per le donne quel         Si presenterà inoltre il numero della rivista LILT
corso.                                            Nastro sarebbe solo       in edizione speciale con il dossier sulla temati-
Sullo stato di avanzamento degli stessi la-       il Cappio a cui sta       ca del tumore al seno.
vori, aggiorneremo la popolazione attra-          appesa e intrappo-        Per concludere il mese della prevenzione fem-
verso il nostro sito (www.legatumorilec-          lata la loro vita che     minile e per ringraziare gli aderenti alla Cam-
ce.org). E’ il sogno che comincia prende-         diviene visibile e de-    pagna, domenica 27 ottobre verranno illuminati
re realtà. Oggi più che mai abbiamo biso-         gna di interesse solo     di luce rosa le piazze e i monumenti dei centri
gno del sostegno di tutti.                        a malattia soprag-        comunali coinvolti e partecipanti all’iniziativa.
                                                  giunta.

                                                                                        Lega contro i Tumori | Settembre 2013     3
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
DOSSIER | CANCRO AL SENO

Mastectomia preventiva,
è scontro tra gli esperti
Angelina Jolie ha deciso di farsi togliere il seno per prevenire il cancro.
Una scelta che ha aperto un acceso dibattito

                                             “È
                                                        sicuramente una         serrato tra gli esperti. La
                                                        situazione com-         maggior parte degli esper-
                                                        plessa, e il discor-    ti, infatti, non è affatto d’ac-
                                             so è diverso per ogni singo-       cordo con l’attrice di Tomb
                                             la donna. Però, se la condi-       Rider considerando la ma-
                                             zione di rischio per il tumo-      stectomia preventiva una
                                             re non genera un’ansia ec-         scelta estrema e quindi non
                                             cessiva, e non trasforma           obbligata.
                                             quindi la vita di tutti i giorni        Il dibattito è aperto. L’at-
                                             in una non-vita, allora obiet-     trice di Hollywood ha deciso
                                             tivamente ci sono più van-         di farsi togliere il seno per
                                             taggi a fare controlli ogni sei    prevenire il cancro avendo
                                             mesi, e scoprire l’eventuale       ereditato dalla sua mamma
                                             tumore in epoca precocissi-        il gene alterato BRCA 1 che,
                                             ma, quando le possibilità di       nel 60-80 % dei casi, predi-
                                             guarigione sono del 98%”.          spone al tumore. Una scel-
                                                 Umberto Veronesi ha            ta che sta contrapponendo i
                                             preso subito le distanze dal-      maggiori esperti in tutto il
                                             la decisione presa da Ange-        mondo, anche in Italia.
                                             lina Jolie di sottoporsi alla           Quello sulla mastecto-
                                             rimozione del seno per pre-        mia radicale preventiva non
                                             venire l’insorgenza di tumo-       è affatto un dibattito nuovo.
                                             ri. Una decisione che ha           Anzi, esiste fin da quando la
                                             aperto un dibattito molto          medicina ci ha messo a di-

4    Lega contro i Tumori | Settembre 2013
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
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sposizione i test genetici. “La ri-      bligata, ma va serena-
cerca genetica è stata molto brava       mente ponderata ri-
a darci la possibilità di trovare        spetto alla decisione di
queste patologie, ma non è anco-         eseguire per tutta la
ra stata altrettanto brava nel dar-      durata della vita uno
ci delle possibili soluzioni a queste    stretto monitoraggio
malattie”, ha ricordato Veronesi. Ad     strumentale degli or-
oggi ci sono due opzioni di fronte a     gani a rischio. “È dove-
una situazione del genere. La pri-       roso precisare che il
ma è quella che ha scelto la Jolie,      percorso che conduce
che dal punto di vista tecnico è la      ad un intervento profi-
meno difficile, ma non esente da         lattico al seno è basato
problemi. Il rischio di tumore non       su indagini genetiche
si annulla, ma rimane un 5% di pro-      e test ematici, e non                                               Umberto Veronesi
babilità che insorga lo stesso. Que-     solo sulla storia fami-
sto tumore, poi, è particolarmente       liare di una madre o di una sorella         stectomia preventiva non è una
cattivo, dato che è legato a cellule     con carcinoma mammario”. Tutta-             scelta obbligata. “Le strade possi-
mammarie residue che non sono            via, non deve essere mai una scel-          bili, in presenza di test genetici che
evidenti e che è difficilissimo eli-     ta emotiva della donna coinvolta. Le        riscontrano mutazioni dei geni
minare completamente. Un se-             donne ad alto rischio di cancro al          BRCA1 o BRCA2, sono due”, con-
condo problema sono le protesi           seno rappresentano una minima               tinua l’esperto ricordando che si
che, in quanto estranee all’organi-      parte della popolazione, una su             può decidere di “sottoporre la pa-
smo, possono portare a una rea-          200, e non più del 5-10% di tutte le        ziente a controlli molto scrupolosi
zione. Il terzo problema, sempre le-     donne affette da tumore, lo sono. “In       e ravvicinati, oppure di ridurre dra-
gato alle protesi, è che anche quel-     questi casi, si parla di tumori ‘ere-       sticamente il rischio come ha fat-
le migliori devono essere sostitui-      ditari’ ed il rischio interessa la          to Angelina Jolie, asportando i seni
te ogni 10 anni obbligando almeno        mammella e l’ovaio.                         e ricostruendoli”. Ma si tratta di una
quattro interventi chirurgici nel                                                    scelta delicatissima, per niente fa-
corso della vita. Per Veronesi c’è             Controlli scrupolosi                  cile, sia perché si tratta di un in-
una seconda opzione sul tavolo:                                                      tervento invasivo sia perché i seni
“Diventare una ‘controllata-spe-             Pertanto le donne nella situa-          ricostruiti con protesi non saranno
ciale’, ovvero fare una ecografia e      zione della Jolie devono affrontare         mai come i seni naturali: “Nem-
una risonanza ogni 6 mesi per te-        anche un’annessiectomia, ovvero             meno se si occupasse dell’inter-
nere la situazione sotto controllo”.     l’asportazione delle ovaie”.                vento il miglior chirurgo plastico”.
Una procedura che dà un’altissima            Dello stesso parere Riccardo                Per chi non rientra nella casi-
probabilità di trovare l’eventuale tu-   Masetti, direttore del centro di se-        stica dell’attrice statunitense, in-
                                                           nologia del Poli-         vece, ci sono norme precise per la
                                                           clinico Gemelli di        prevenzione. Innanzitutto infor-
                                                           Roma. “La scelta          marsi con i propri familiari su
                                                           che ha fatto Ange-        eventuali vicende cliniche della
                                                           lina Jolie è piena-       propria famiglia e chiedere al pro-
                                                           mente motivata,           prio medico quali sono i fattori di ri-
                                                           ma va detto subi-         schio per il tumore del seno. Inol-
                                                           to che non è ob-          tre, fare una mammografia ogni
                                                           bligatoria. Casi          anno dai 40 anni in poi, se il fatto-
                                                           come il suo ri-           re di rischio è medio.
                                                           guardano infatti              Una visita clinica del seno al-
                                                           meno del 10%              meno una volta ogni tre anni, dai 20
                                                           delle pazienti che        ai 40 anni, ed una ogni anno dopo
                                                           affrontano un tu-         i 40. Se il rischio è più elevato, coin-
                                                           more del seno. Si         volgere il proprio medico chieden-
                                                           tratta di quelle          dogli quali test di screening siano
more in fase precocissima, quan-         donne che hanno una forte fami-             i più adatti al proprio caso. Poi ci
do le percentuali di guarigione          liarità e che, sottoponendosi a un          sono delle regole di condotta ge-
sono al 98%.                             test genetico, scoprono di avere            nerali che sono: mantenere il pro-
    Secondo Egidio Riggio, speciali-     delle mutazioni al gene BRCA1 o             prio peso forma, includere l’eser-
sta in chirurgia plastica, ricostrut-    BRCA2. Quando si riscontrano que-           cizio fisico alla routine quotidiana,
tiva ed estetica e microchirurgia        ste anomali in questi geni, il rischio      limitare il consumo di alcool, limi-
presso l’Istituto Nazionale Tumori di    di sviluppo di un tumore del seno           tare l’assunzione di ormoni dopo la
Milano, la chirurgia preventiva non      aumenta fino all’80%”. Tuttavia,            menopausa, allattare al seno, se
deve rappresentare una scelta ob-        anche in questi rari casi, la ma-           possibile.

                                                                                  Lega contro i Tumori | Settembre 2013     5
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DOSSIER | CANCRO AL SENO

Utile in pochi casi                                                                La consultazione
ad alto rischio
Domande e risposte sulla mastectomia profilattica                                  e psicologica nel
                                                                                   Le realtà peggiori sono quelle che

                                               Q
                                                     uante mastectomie pro-
                                                     filattiche si fanno in Ita-   ma si immaginano e basta
                                                     lia? Sono in aumento?
                                              Possiamo stimare che le ma-
                                              stectomie profilattiche annua-

                                                                                   E
                                              li possano raggiungere circa un            ssere portatrici di mutazioni nei
                                              numero di 50-100. Non sono in              geni BRCA pone seri interrogativi
                                              aumento. L’approccio USA                   alla ricerca, alla clinica, alle don-
                                              sembra in parte più aggressi-        ne direttamente interessate, alle scien-
                                              vo per tante ragioni, alcune         ze umane.
                                              delle quali anche medico-le-             Nel 50% dei casi diventano portatri-
                                              gali. In Italia si preferisce un     ci quelle persone che hanno un genito-
                                              approccio personalizzato: con-       re con mutazione nei geni coinvolti nel-
                                              trolli individualizzati per cia-     l’insorgenza di un determinato tumore.
                                              scuna donna, con l’attenzione        Nel caso del tumore al seno su base ere-
alle aspettative di vita (gravidanza, allattamento) e, ove utile e condivi-        ditaria i geni interessati possono com-
so, anche la mastectomia in una minoranza di casi.                                 portare alto rischio di malattia (BRCA1,
Il ragionamento di Angelina Jolie apparentemente non fa una grinza: fac-           BRCA2, TP53) oppure moderato rischio
cio un test, so di avere un elevatissimo rischio di sviluppare un tumore
                                                                                   di malattia (Check-2, Pten, Atm). Le
prima o poi nella vita. Perché non rimuovere il rischio e vivere con meno
                                                                                   mutazioni a carico dei geni BRCA1 e
paura? La questione non è così semplice. Il rischio diminuisce certo, ma
non si azzera. La mastectomia può lasciare una piccola parte di tessu-             BRCA2 sono suscettibili di favorire non
to mammario sotto la pelle, e questo tessuto deve essere tenuto in con-
siderazione. Poi c’è il fatto che un ragionamento apparentemente lineare
non tiene conto dell’impatto psicologico, anche se le ricostruzioni con
chirurgia plastica sono tecnicamente perfette, e delle possibili compli-
canze chirurgiche o dell’insoddisfazione della donna di fronte a un’im-
magine di sé alterata.
Negli ospedali cosa accade? E’ un intervento richiesto dalle donne? Casi
clamorosi come quest’ultimo avranno il loro impatto culturale anche nei
vostri ambulatori. Le donne chiedono informazioni, vogliono sapere. Sono
preparate, conoscono i rischi e si aspettano dai medici equilibrio nel con-
sigliarle. Non chiedono molto la mastectomia profilattica, vogliono sa-
pere cosa sia, ma quasi mai hanno il desiderio di farla. Vogliono, inve-
ce, controlli accurati e personalizzati, e che i medici spieghino loro quan-
to e cosa rischiano. La mastectomia non è nelle loro aspettative, anche
perché rende impossibile l’allattamento (donne che desiderano una gra-
vidanza) e in ogni caso altera la percezione di sé. Certo, gli esempi di
donne molto famose pongono il dubbio. Nessuno dice che la mastec-
tomia profilattica sia sbagliata. Si deve avere un approccio individuale,
sviluppare una buona relazione tra donna e medici e arrivare insieme
a una decisione giusta per quella donna. La decisione in qualche caso
è la mastectomia.                                                                  solo il cancro al seno ma anche all’ova-
Chi dovrebbe sottoporsi a test genetici e con quali accorgimenti? Che              io. Questi geni, definti oncosoppressori,
fare se si è positive al test? Chi è preparato a sentirsi dare la risposta.        quando svolgono la loro funzione con-
Non tutti lo sono. I test sono importantissimi ma hanno un peso psico-             tribuiscono ad evitare che il normale tes-
logico e nelle scelte della vita. Chi ha una familiarità molto alta per tu-        suto mammario si trasformi in tessuto
more può chiedere una valutazione nei centri di eccellenza: non si fa su-          tumorale, quando mutano diventano fat-
bito il test, si procede con colloqui e test e questionari, per arrivare solo      tori di rischio.
quando è il caso, e quando la persona è motivata, al test genetico.                    Migliaia di donne nel mondo arriva-

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medica
rischio genetico
non esistono,

   no all’asportazione e alla ricostru-
   zione dei seni prima di sviluppare la
   malattia (mastectomia preventiva) e
   si tratta sempre di una scelta intima
   e molto faticosa. Così come lo è sce-
   gliere l’alternativa dei controlli stru-
   mentali a cadenza fissa e comunque
   a intervalli non superiori ai sei mesi,
   già dai 25 anni d’età. Ma per quali         che il 70-85% di loro svilupperà un tu-       sottopostasi anche lei a mastectomia
   donne si pone il rischio genetico di svi-   more della mammella. Più specifi-             preventiva dopo la malattia e la per-
   luppare la malattia ?                       camente, si ammalerà il 70% se la             dita della madre e della sorella per
       L’American Society of Clinical On-      mutazione riguarda il gene BRCA1 e            cancro al seno.
   cology (ASCO) individua i criteri: a)       il 55% se la mutazione riguarda il                Accanto alla scelta della mastec-
   donne che abbiano tre o più casi di         gene BRCA2.                                   tomia preventiva attuata volontaria-
   carcinoma mammario in famiglia pri-             La mastectomia preventiva bila-           mente e responsabilmente da alcune
   ma dei 50 anni; b) donne che abbia-         terale, con o senza conservazione di          donne, altre scelgono di intensifica-
                         no in famiglia        areola e capezzolo, riduce il rischio del     re i controlli e di attendere l’esito de-
                         due o più casi di     95% e la mortalità per cancro al seno         gli esami, nella piena conoscenza
                         carcinoma al          del 90%. L’indicazione all’intervento si      che l’eventuale sviluppo di malattia
                         seno e uno o più      pone per donne di età compresa tra            avrà aspetti istologici di maggiore
                         all’ovaio; c) don-    30-50 anni e quando la mutazione ri-          aggressività e di minore responsività
                         ne che abbiano        guarda entrambi i geni BRCA 1 e               ai trattamenti farmacologici.
                         due sorelle en-       BRCA 2 vi è pure l’indicazione per                Per dovere di informazione, va
                         trambe con car-       l’asportazione bilaterale delle ovaie.        aggiunta la questione della negativi-
                         cinoma mam-               Questa la cornice conoscitiva che         tà al test genetico per i geni BRCA1 e
                         mario prima dei       lo stato dell’arte della scienza porge        BRCA2 in donne sospette per anam-
                         50 anni, o che        alle donne dibattute nella difficile          nesi familiare che sviluppano un car-
                         abbiano entram-       scelta personale. Tutto questo, in            cinoma mammario in forma eredita-
                         be una neopla-        piena consapevolezza, è stato sop-
                         sia ovarica, op-      pesato da Silvia Mari, giornalista pub-
                         pure una sorella      blicista laureata in filosofia, quando a
                         con una neopla-       28 anni decise di sottoporsi a ma-
                         sia mammaria e        stectomia preventiva, come racconta
                         l’altra con una       nel suo libro Il rischio: “Se l’unico van-
                         neoplasia ovari-      taggio che ho è quello della cono-
   ca; d) donne che abbiano in famiglia        scenza e la strada più efficace che mi
   tumori in età giovane e/o bilaterali; e)    offre la medicina è quella di agire ora,
   donne che abbiano un tumore al seno         per non vivere nell’attesa e nella
   in un maschio di famiglia.                  paura di ammalarmi, allora io la
       I geni BRCA1 e BRCA2 delle don-         prendo”. E a questa posizione fa eco
   ne che rientrano in queste categorie        quella di un’altra italiana “che forse
   vengono indagati e in caso di riscon-       le realtà peggiori sono quelle che non
   tro delle mutazioni la prospettiva è        esistono ma si immaginano e basta”,

                                                                                            Lega contro i Tumori | Settembre 2013   7
XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
DOSSIER | CANCRO AL SENO

ria, in quanto esiste un 25% di casi           la soppressione della fertilità.
di tumori al seno familiari legati a               La scelta tra mastectomia bila-
geni non ancora identificati.                  terale preventiva e anticipazione
    La ricerca non ha verità assolu-           diagnostica da sorveglianza stretta
te, specie nel settore della diagno-           comporta la conoscenza e la valu-
si e della prognosi oncologica. E’             tazione dei costi complessivi. En-
piuttosto una bussola che individua            trambe le strade intendono inqua-
rotte possibili, lasciando alle navi-          drare i livelli di rischio globale: ri-
ganti la facoltà di scegliere quelle           ducendo le possibilità di sviluppo
più percorribili. Le strutture sani-           della malattia nel primo caso, limi-
tarie hanno il compito di accompa-             tando i danni grazie alla diagnosi
gnare le donne lungo percorsi clinici          precoce nel secondo, nutrendo l’au-
in grado di leggere il rischio ogget-          spicio di un tumore piccolo, localiz-
tivo e di comunicarlo, riservando ac-          zato e senza metastasi, anche mi-
coglienza e dignità al rischio sog-            croscopiche, che pure dopo ven-
gettivamente percepito. La parten-             t’anni dall’asportazione potrebbero
za è l’informazione ampia ed esau-             dare malattia.
riente, da accompagnarsi a occa-
                                                   La consulenza psicologica nei
sioni di decantazione emotiva per
                                               casi di rischio genetico accoglie i
sostenere la donna durante la fase
                                               sentimenti presenti e provati dalle
decisionale. Per informazione com-
                                               donne, la cui identità finisce per
pleta si intende anche l’esplicita-
                                               poggiare su percezioni soggettive di
zione di aspetti molto spesso tra-
scurati, ma che le donne, a poste-
riori, lamentano come tematiche
poco o per nulla trattate, inerenti le
conseguenze dei trattamenti or-
                                               incertezza, di vulnerabilità e, tal-
                                               volta, di incurabilità per le morti fa-
                                               miliari sofferte. Il supporto psico-
                                               logico ha la finalità di rafforzare l’au-
                                                                                           Un caso concret
monali. E’ l’area della sessualità, ar-        tostima e il senso di controllo, en-        Una giovane donna di 28 anni, con
gomento sottaciuto, ma che assume              trambi fortemente intaccati dai con-        decedute per cancro al seno. Qual
valenza di rilievo nella prospettiva           tenuti di una comunicazione dove al         fa l’ecografia al seno e all’apparat
della Qualità di Vita relazionale e del        generico rischio statistico di am-          finora con risultati sempre negati
benessere affettivo. Il desiderio e il         malarsi si sostituisce il proprio e
piacere subiscono consistente ri-              personale rischio concreto. Perché

                                                                                           I
duzione - temporanea e transitoria             andare a ricercare la vulnerabilità            l cancro al seno interessa circa una
oppure protratta e permanente - per            genetica personale significa anda-             donna su 8-10, e solo il 5% di que-
gli effetti collaterali di interventi e te-    re a occupare un posto nuovo e più             sti tumori è ereditario, per altera-
rapie quali le modificazioni/mutila-           insidioso nel continuum tra salute e        zioni di geni (BRCA ed altri, noti e non).
zioni somatiche, la menopausa chi-             malattia, quello del rischio calcola-       Questo 5% si sviluppa in famiglie ad
mica con tutta la sintomatologia               to e determinato, e di non poterlo,         alto rischio, con almeno due casi di
del fenomeno, la compromissione o              da allora in poi, più ignorare.             cancro mammario precoce (prima dei
                                                                                           40 anni) o con un caso di cancro ova-
                                                                                           rico.
                                                                                               La ragazza di 28 anni del nostro
                                                                                           caso sembra appartenere ad una fa-
                                                                                           miglia ad alto rischio. Va detto che, a
                                                                                           priori, solo metà dei membri di una fa-
                                                                                           miglia sono a rischio e che il test ge-
                                                                                           netico va a buon fine solo nel 20-25%
                                                                                           dei casi. Purtroppo, infatti, è spesso
                                                                                           muto. Vale comunque la pena sotto-
                                                                                           porre a test genetico o una parente
                                                                                           prossima della ragazza con malattia
                                                                                           pregressa, oppure la giovane stessa,
                                                                                           tenendo presente che in questo caso le
                                                                                           probabilità di successo si riducono
                                                                                           della metà perché, in quanto sana, lei
                                                                                           ha una probabilità su due di avere o non
                                                                                           avere l’anomalia specifica della sua fa-
                                                                                           miglia.

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                                                                  La consulenza genetica
                                                                  presso l’Istituto Tumori
                                                                “Giovanni Paolo II” di Bari
                                                  L
                                                        a valutazione del rischio di sviluppare una neoplasia da parte di un
                                                        soggetto asintomatico sulla base della sua anamnesi famigliare rap-
                                                        presenta un aspetto importante della prevenzione oncologica di tipo
                                                  secondario. L’opera di prevenzione dei tumori “ereditari” è diretta a sog-
                                                  getti altamente selezionati che presentano un elevato rischio “specifico”
                                                  di sviluppare una o più neoplasie. L’impatto di questo rischio a livello as-
                                                  sistenziale è tale da giustificare l’impiego di tecniche di analisi più sensi-
                                                  bili, e quindi anche più costose, come il test genetico, purché sia
                                                  dimostrata la validità dell’analisi genetica, e il risultato del test si traduca
                                                  in una informazione clinicamente utile.
                                                      La selezione di “soggetti alto rischio”. La consulenza genetica oncolo-
                                                  gica, con eventuale test, ha la finalità di verificare, nel contesto di un nu-
                                                  cleo famigliare, se la ricorrenza di specifici tumori, possa essere o meno
                                                  relata ad una forma di predisposizione geneticamente determinata, con
                                                  differenti implicazioni per i soggetti affetti e i relativi parenti sani. Questa

to di familiarità                                 probabilità va sospettata in presenza di numerosi casi dello stesso tipo di
                                                  tumore tra i parenti, quando vi sono individui colpiti da tumori multipli o
                                                  subentrati in età giovanile (< 36-40 anni), o quando possano essere
                                                  esclusi fattori legati alle abitudini di vita o di tipo ambientale.
                                                      Pertanto vengono definiti ad “alto rischio”: 1) tutti gli individui (donne
                                                  o uomini) portatori di mutazioni genetiche con effetto biologico deleterio
n una madre e una zia materna                     (es. geni BRCA1 e BRCA2); 2) tutti i parenti di 1° grado del caso indice
 le percorso seguire? La ragazza                  (BRCA +) che per fondati motivi rifiutano il test genetico; 3) tutti i membri
 to genitale ogni anno,                           di nuclei famigliari con alta probabilità di mutazione (> 30-50%).
ivi. E’ sufficiente?                                  Il percorso della consulenza : 1) raccolta della storia personale e fa-
                                                  miliare di tumore attraverso la compilazione dell’albero genealogico; 2)
                                                  acquisizione e verifica dei dati clinici disponibili relativi a tutti i casi di tu-
                                                  more della famiglia e valutazione del rischio di mutazione anche con l’au-
        Se l’alterazione genetica nella fa-       silio di software dedicati; 3) eventuale esecuzione del test genetico; 4)
    miglia di appartenenza è nota, e la ra-       consegna del referto (fase post-test), in cui il genetista spiega il significato
                                                  del risultato ottenuto e l’oncologo, in uno o più colloqui di consulenza, pia-
    gazza non ce l’ha, il suo rischio d’am-       nifica uno specifico protocollo di prevenzione; 5) possibilità di usufruire
    malarsi è pari a quello della popola-         di colloqui psicologici in cui poter esprimere emozioni, preoccupazioni,
    zione generale (1 a 10); se invece ri-        vissuti problematici connessi all’esperienza del rischio e alla possibilità di
    sultasse portatrice di mutazione, il ri-      effettuare il test genetico.
    schio può arrivare anche all’80%
        Per completezza, va detto che oltre       Per fissare un appuntamento per una consulenza genetica, telefonare al
    al tumore del seno le persone con mu-         numero 080/5555331 (dal lunedì al venerdì, ore 10-12). Al momento della
                                                  richiesta vengono raccolte le informazioni principali sulla storia perso-
    tazione BRCA hanno un rischio del 20-         nale e famigliare allo scopo di proporre, se necessario, un percorso di
    40% anche di cancro dell’ovaio, raro          consulenza genetica più adatto alla situazione.
    nella popolazione generale (1 a 100) e
    di difficile diagnosi precoce.
        La storia familiare della ragazza del
    nostro caso riguarda solo il cancro
    della mammella. Dai 25 ai 35 anni, le
    linee guida nazionali ed internaziona-
    li suggeriscono ecografia, risonanza
    magnetica nucleare (con e senza con-
    trasto) e visita clinica, annuali. Si trat-
    ta di persone sane, che non si devono
    sentire ammalate (neanche in perico-
    lo) e, in assenza di una sintomatologia
    precisa, non devono frequentare trop-
    po i presidii sanitari.

                                                                                         Lega contro i Tumori | Settembre 2013     9
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DOSSIER | CANCRO AL SENO

I limiti dello screening mammografico

Uno studio dell’Università di Oxford ha evidenziato che un’apprezzabile
diminuzione dei decessi per cancro al seno non ha relazione coi programmi
di prevenzione secondaria

I
    l recente studio condotto all’Uni-           I risultati di questo studio pongo-   tumori non sarebbero stati causa di
    versità di Oxford e pubblicato nel        no conclusioni diverse da quello         danni o di morte.
    Journal of the Royal Society of           commissionato dal Dipartimento               Per dirla con le parole della re-
Medicine evidenzia che accanto al-            della Salute (Marmot Report pub-         sponsabile della ricerca di Oxford, la
l’apprezzabile diminuzione di de-             blicato nel 2012) che riportava tas-     studiosa Toqir Mukhtar: “lo scree-
cessi per cancro al seno, tale fatto          si di mortalità diminuiti del 20% tra    ning del cancro al seno aiuta le
non è correlato all’introduzione dei          le donne invitate allo screening.        donne a livello individuale, ma ri-
programmi di screening mammo-                                                          mane una metodica discutibile per-
                                                                                       ché non dà risposte significative a li-
grafico adottati a partire dagli anni                   Reali benefici                 vello di popolazione ampia. Chi dice
‘80. Lo studio di mortalità ha difat-
                                                                                       che la mammografia salva 1500
ti trovato che la riduzione dei decessi          Il gruppo di ricercatori di Oxford    vite all’anno, come in questi mesi nel
è più significativa nelle donne di età        la pensa diversamente evidenzian-        Regno Unito il Cancer Research e i
inferiore ai 40 anni che solitamen-           do che lo screening favorisce sì         poteri forti affermano a più riprese,
te non rientrano nel target di scree-         l’anticipazione diagnostica ma nel       parla senza evidenze rasentando
ning. Accanto a indubbi benefici in-          contempo favorisce il rischio di so-     la ciarlataneria”.
dividuali, per il singolo caso, lo            vratrattamenti (chirurgia e altre ti-        Parole forti, dunque, che hanno
screening non incide sui grandi nu-           pologie di interventi effettuati ma      il merito di riproporre i limiti dei pro-
meri ossia a riguardo del target              non necessari). E in effetti, lo stes-   grammi di screening e di mantene-
complessivo del Paese (Regno Uni-             so Dipartimento della Salute ha          re acceso il dialogo tra i ricercatori
to) e i fattori correlabili con la mi-        ammesso che per ogni caso di can-        sui dati, sui metodi di studio e di rac-
gliore sopravvivenza sono da ascri-           cro al seno precocemente indivi-         colta delle informazioni e sulle ri-
versi ad altre determinanti, come ad          duato ce ne sono altri tre immessi       cadute in termini di reali benefici di
esempio il miglioramento delle cure.          in percorsi di cura nonostante quei      salute.

10    Lega contro i Tumori | Settembre 2013
L’incidenza del cancro al seno
è in aumento. La malattia colpisce
sempre più donne in giovane età.
I fattori genetici sono responsabili
solo del 5% dei casi, mentre numerose
evidenze scientifiche chiamano in causa
i fattori di rischio presenti nell’ambiente
e nei prodotti di consumo quotidiano

Cancro al seno
e ambiente
L’
       elevata incidenza del cancro al    e favoriscono la proliferazione del-        hanno meno figli (e in più tarda
       seno nei paesi europei più         le cellule neoplastiche. Il rischio è       età), o non ne hanno affatto.
       sviluppati non può essere at-      direttamente proporzionale alla du-             L’allattamento al seno poi ridu-
tribuita solo a fattori ereditari. Stu-   rata dell’esposizione della mam-            ce i rischi. Le ragioni non sono an-
di effettuati su coppie di gemelli in-    mella agli estrogeni circolanti. Se in      cora del tutto note, ma si pensa che
dicano che l’ambiente influisce più       una donna il ciclo mestruale com-           l’allattamento possa modificare le
del fattore genetico sulle probabili-     pare precocemente e la menopau-             cellule mammarie, riducendo la
tà per una donna di ammalarsi di          sa ritarda oltre la media, essa ri-         loro tendenza alla trasformazione in
cancro al seno.                           mane esposta più a lungo.                   senso neoplastico.
                                              Anche il numero di gravidanze di-
  Fattori di rischio accertati            minuisce l’esposizione complessiva          Estrogeni contenuti in prodotti far-
                                          della donna agli estrogeni e riduce         maceutici (Pillola e Terapia Ormo-
Fattori ereditari. La predisposizio-      il rischio. Questa potrebbe essere          nale Sostitutiva). La pillola anti-
ne genetica incide per un 5% dei          una delle cause dell’incremento di          concezionale (che contiene ormoni
casi. Ma il semplice fatto che una        incidenza del cancro al seno nelle          femminili) accresce i rischi di can-
donna sia portatrice di tali varianti     società occidentali, in cui le donne        cro al seno. Il rischio diminuisce len-
genetiche non implica che                                                                        tamente dopo l’interru-
essa svilupperà la malat-                                                                        zione dell’assunzione, per
tia. Stile di vita e fattori                                                                     cessare del tutto nel giro
ambientali influiscono sul                                                                       di 10 anni. Anche l’utiliz-
fatto che tali geni siano o                                                                      zo dopo la menopausa
meno espressi.                                                                                   della Terapia Ormonale
                                                                                                 Sostitutiva può aumenta-
Estrogeni naturali. Pro-                                                                         re il rischio. E’ quindi
dotti dalle ovaie ed essen-                                                                      molto importante che la
ziali per lo sviluppo del                                                                        donna possa prendere in
seno, svolgono, parados-                                                                         esame, con il proprio me-
salmente, un ruolo anche                                                                         dico, tutte le opzioni pri-
nello sviluppo del cancro al                                                                     ma di iniziare una TOS,
seno, in quanto stimolano                                                                        valutando la gravità dei

                                                                                   Lega contro i Tumori | Settembre 2013   11
DOSSIER | CANCRO AL SENO

                                                                                       cloro, oggi bandito, agiscono sul
                                                                                       recettore degli estrogeni;
                                                                                           i policlorobifenili (PCB), usati nei
                                                                                       condensatori e nei trasformatori, e
                                                                                       in taluni materiali per l’edilizia. La
                                                                                       produzione è da tempo cessata in
                                                                                       Europa, ma dato che i PCB sono al-
                                                                                       tamente persistenti, l’esposizione
                                                                                       continua tutt’ora, generalmente at-
                                                                                       traverso il cibo;
                                                                                           le diossine, molecole chimiche di
                                                                                       scarto, rilasciate nella combustione
                                                                                       di carbone, olio o materiali clorurati.
                                                                                       Vengono prodotte da inceneritori,
                                                                                       cartiere e altre fabbriche, come le in-
                                                                                       dustrie metallurgiche. Sono alta-
                                                                                       mente tossiche e si ritrovano in ca-
                                                                                       tena alimentare;
                                                                                           il bisfenolo A (BPA), usato nella
                                                                                       plastica e nelle resine per la pro-
                                                                                       duzione di contenitori per acqua e
                                                                                       generi alimentari, rivestimenti di
sintomi a fronte dei possibili effetti        Esposizione a sostanze chimiche di       lattine in alluminio per cibi e be-
collaterali. Negli Stati Uniti, in Ger-       sintesi. Quelle più chiamate in cau-     vande, stoviglie e posate, sigillanti
mania e in Francia le cifre indicano          sa sono le sostanze dotate di azio-      dentali e biberon (da marzo 2011 vie-
che l’incidenza del cancro al seno è          ne simile a quella degli estrogeni. La   tato nei prodotti per la prima infan-
leggermente diminuita negli ultimi            nostra dipendenza dalle molecole         zia). L’esposizione avviene per il di-
anni, e questo dato è stato messo in          chimiche di sintesi è aumentata in       retto passaggio del BPA dal conte-
correlazione con la drastica ridu-            modo drammatico negli ultimi 50          nitore nel cibo o nelle bevande;
zione del numero di donne a cui vie-          anni. Assai poche quelle adeguata-           i parabeni, conservanti e antios-
ne prescritta la TOS.                         mente testate. Particolare preoc-        sidanti usati negli articoli da toilet-
                                              cupazione destano le molecole chi-       te e nei cosmetici, per esempio nei
                                              miche in grado di indurre, nei test di   deodoranti per le ascelle. Esperi-
Altri fattori di rischio. Oltre a quel-                                                menti in vitro dimostrano che diversi
li succitati, sono i seguenti: radia-         laboratorio, una trasformazione
                                              neoplastica del tessuto mammario         parabeni agiscono da distruttori en-
zioni ionizzanti, aumento pondera-                                                     docrini, mentre il butilparabene ha
le, consumo di alcool e fumo.                 e le sostanze chimiche dotate di at-
                                              tività estrogeno-mimetica. Queste        azione estrogeno-mimetica, dopo
                                              ultime appartengono a un gruppo di       assorbimento cutaneo;
       Fattori ambientali                     sostanze chiamate interferenti or-           i filtri anti-UV, come il benzofe-
                                              monali o “distrutto-
    I fattori ambientali sono consi-          ri endocrini”, cui si
derati responsabili di quella fra-            è esposti per la loro
zione di casi in costante aumento             presenza nell’aria,
che non trova spiegazione nei fattori         negli alimenti, nel-
noti o accertati.                             l’acqua e nei pro-
    Un’ulteriore prova dell’influenza         dotti di consumo
dell’ambiente sulla probabilità di            quotidiano.
sviluppare la patologia è venuta da
una ricerca condotta su donne giap-           Interferenti endo-
ponesi (che tradizionalmente hanno            crini. Ecco quelli
un’incidenza di cancro al seno mol-           più incriminati:
to più bassa rispetto alle donne oc-               i metaboliti del
cidentali) emigrate negli Stati Uni-          pesticida DDT che,
ti. Nel giro di una o due generazio-          benché bandito da
ni, l’incidenza di cancro al seno nel-        decenni in Europa,
le discendenti delle emigrate giap-           si trova ancora nel-
ponesi è infatti aumentata, rag-              la catena alimen-
giungendo livelli di incidenza ana-           tare: il cibo rappre-
loghi a quelli delle donne statuni-           senta quindi la
tensi. L’ambiente può anche influi-           principale via di
re sullo sviluppo del cancro al seno          esposizione. Diver-
nelle donne che hanno un’alta pro-            si altri pesticidi,
babilità di sviluppare la patologia, in       come ad esempio
quanto portatrici di geni predispo-           alcuni insetticidi al
nenti.                                        piretro e il metossi-

12    Lega contro i Tumori | Settembre 2013
CANCRO AL SENO | DOSSIER

none e il 4-MBC. Diverse sostanze            sieme di sostanze chimiche diverse,           luppo del seno nella donna adulta.
chimiche contenute nelle creme               molte delle quali ad attività endo-           Anche gli studi su femmine gravide
solari agiscono da distruttori endo-         crino-mimetica. Esse possono raf-             di roditori, esposte al bisfenolo A
crini, come antiestrogeni, e hanno           forzare l’azione degli estrogeni na-          (BPA), presente in prodotti di con-
effetti sugli animali. Alcuni filtri         turali, anche se presenti a livelli bas-      sumo, hanno dimostrato che l’espo-
anti-UV possono essere assorbiti per         sissimi, di per sé insufficienti a de-        sizione in utero può alterare lo svi-
via transcutanea;                            terminare alcun effetto, e quindi             luppo del tessuto mammario nel
    gli alchil-fenoli, tra cui il nonilfe-   accrescere il rischio; 2) l’effetto ti-       feto, aprendo la strada al cancro al
nolo (NP) e l’octilfenolo (OP) che si        ming: è importante considerare an-            seno nell’animale adulto.
trovano in sostanze plastiche, vernici
                                                                                           La lotta ai fattori ambientali. Le
                                                                                           donne possono modificare il loro sti-
                                                                                           le di vita (ad es. ridurre il consumo
                                                                                           di alcool), ma non possono eserci-
                                                                                           tare alcun controllo su altri fattori
                                                                                           (ad es. il ritardo della menopausa).
                                                                                           Per questo, esistono poche strate-
                                                                                           gie validate per la riduzione del
                                                                                           cancro al seno.
                                                                                               Tuttavia, tenendo in considera-
                                                                                           zione le prove accumulate esse,
                                                                                           sarebbe saggio cercare di ridurre
                                                                                           l’esposizione alle sostanze chimiche
                                                                                           ad azione endocrino-mimetica. Le
                                                                                           donne possono allora limitare l’uso
                                                                                           di prodotti chimici per la casa, evi-
                                                                                           tare le pellicole di plastica per av-
                                                                                           volgere gli alimenti, i prodotti per il
                                                                                           bricolage e i cosmetici contenenti
                                                                                           sostanze a rischio. Possono tenta-
                                                                                           re di ridurre l’assunzione di pestici-
                                                                                           di, consumando frutta e verdura
                                                                                           biologiche, ma le scelte di maggio-
                                                                                           re portata e ricaduta devono esse-
per pareti, inchiostri e detergenti e        che l’esposizione in periodi crucia-          re fatto a monte, dai decisori della
sono impiegati nell’industria tessi-         li dello sviluppo: periodo embrio-fe-         salute pubblica, per incidere nei
le. L’uso del nonilfenolo è oggi rigi-       tale e pubertà. Donne esposte du-             settori di produzione e di vita, con
damente regolamentato; sia l’NP              rante la pubertà a livelli relativa-          leggi e controlli, con politiche di
che l’OP hanno azione estrogeno-             mente alti di DDT avevano probabi-            sviluppo sostenibili, con servizi di
mimetica in alcuni organismi. Si             lità cinque volte maggiori di svilup-         educazione e reale prevenzione pri-
possono trovare come contaminan-             pare in età adulta il cancro al seno,         maria. Agli organismi preposti (l’Uni-
ti nel cibo. L’esposizione può avvenire      rispetto a donne meno esposte. La             versità, i Centri di ricerca, ecc.)
tramite assorbimento transcutaneo,           tragica storia del dietilstilbestrolo         spetta il compito di identificare le so-
per inalazione o attraverso i cibi.          (DES) dimostra che l’esposizione a            stanze pericolose, ad altri quello di
                                             sostanze chimiche estrogeno-mi-               regolamentare e favorire l’uso di so-
    Un altro estrogeno di sintesi, il        metiche durante la vita intrauterina          stanze alternative sicure, sulla base
dietilstilbestrolo (DES), veniva som-        può avere effetti devastanti sullo svi-       delle ricerche scientifiche.
ministrato alle donne negli anni ‘50
e ‘60, per prevenire l’aborto. Non
solo non si dimostrò efficace, ma
raddoppiò il rischio di cancro al
seno nelle figlie delle donne a cui era
stato somministrato. Questo dimo-
stra come un ormone, se presente
nel momento sbagliato (in questo
caso durante lo sviluppo di un feto
femmina) possa causare problemi in
età adulta.
    Che cosa può allora succedere se
le molecole, a cui sono oggi esposte
le donne durante la gravidanza,
esercitano effetti consimili sul feto?
    La ricerca ha messo in rilievo due
fattori critici: 1) l’effetto cocktail: lo
stile di vita moderno espone a un in-

                                                                                        Lega contro i Tumori | Settembre 2013   13
AMBIENTE

Troppi pesticidi nell’olio del Salento
Clamorosa la decisione USA di bloccare circa un centinaio di container
nei porti di New York e Seattle, perché il prodotto presentava residui di clorpirifos etile

Flavia Serravezza

R
      esidui di clorpirifos etile, un          rizzato in Europa, ma non Oltreo-         gioni italiane, tra cui la Puglia. Per
      potente pesticida utilizzato             ceano.                                    questo, il 22 maggio scorso, la Re-
      contro la «mosca dell’ulivo»,                Da diverse settimane, ben 98          gione ha inviato una lettera alle as-
sono stati rilevati in olii pugliesi e sa-     container sono fermi nei porti di New     sociazioni di categoria, ai produtto-
lentini destinati agli americani e             York e Seattle, per un totale di          ri olivicoli, alle società di agrochi-
ora bloccati alla dogana degli Stati           10mila quintali di olio extra vergine     mica, ai rivenditori e ai tecnici, in cui
Uniti. Il fitofarmaco, infatti, è auto-        di alta qualità prodotto in diverse re-   i responsabili del Servizio fitosani-
                                                                                         tario pugliese hanno comunicato
                                                                                         che la sostanza attiva clorpirifos
                                                                                         etile subirà “forti limitazioni d’im-
                                                                                         piego”: l’utilizzo del pesticida è sta-
                                                                                         to revocato su olivo a partire dal 12
                                                                                         giugno scorso e si è inoltre stabili-
                                                                                         to di limitare a un solo trattamento
                                                                                         il suo impiego nei disciplinari di
                                                                                         produzione anche sulle altre coltu-
                                                                                         re in etichetta. Questa singola ap-
                                                                                         plicazione, inoltre, è stata limitata
                                                                                         anche nel tempo, («entro e non ol-
                                                                                         tre il 30 giugno»), per evitare l’uso in
                                                                                         periodi di inoleazione delle drupe.
                                                                                             Peccato che il provvedimento
                                                                                         regionale che impone regole strin-
                                                                                         genti nell’utilizzo di questo pestici-
                                                                                         da, sia scattato solo a seguito dello
                                                                                         stop dei container deciso dalle au-
                                                                                         torità americane. Eppure, la stessa
                                                                                         nota della Regione evidenzia come
                                                                                         «le Norme eco-sostenibili per la
                                                                                         difesa fitosanitaria e il controllo

14     Lega contro i Tumori | Settembre 2013
AMBIENTE

                                                                                          sità parassitarie» e, ancora più gra-
                                                                                          ve, all’«inquinamento durante le
                                                                                          fasi di trasformazione delle olive, per
                                                                                          la promiscuità nella lavorazione
                                                                                          presso i frantoi di partite trattate e
                                                                                          non, con riscontro della sostanza at-
                                                                                          tiva sull’intera partita di olio».
                                                                                              Negli Stati Uniti, l’impiego del fi-
                                                                                          tofarmaco menzionato, benché am-
                                                                                          messo e autorizzato su diverse col-
                                                                                          ture, non può essere utilizzato nel-
                                                                                          le produzioni olivicole. L’olio Ue im-
                                                                                          portato dagli Usa viene per questo
                                                                                          sottoposto a procedure di verifica
                                                                                          preordinate ad accertare l’assenza
                                                                                          del fitofarmaco in questione nel
                                                                                          prodotto: nella ipotesi in cui tale ac-
                                                                                          certamento abbia esito negativo,
delle infestanti delle colture agrarie,   si «punti critici» relativi all’uso di          sono avviate procedure di allerta in
elaborate e pubblicate annualmen-         questa sostanza: dalla «presenza di             tutto il territorio nazionale.
te dalla Regione Puglia, non hanno        deriva per l’impiego su oliveti e su                Secondo il Consorzio nazionale
mai previsto l’impiego di clorpirifos     altre colture limitrofe, come vigne-            degli olivicoltori (Cno) che ha scrit-
etile su olivo, per la sua elevata li-    ti e fruttiferi» al «diffuso utilizzo del-      to ai ministri dell’Agricoltura e del-
posolubilità».                            la sostanza attiva nel periodo di               la Salute, questo problema sta pro-
    Non solo. Dalle indagini avviate      inoliazione delle olive», fino all’
                                          «impiego non razionale di questa so-            vocando danni per circa 100mila
dall’Osservatorio fitosanitario re-
                                          stanza attiva sulle colture e avver-            euro al giorno mettendo a repenta-
gionale, sono stati individuati diver-
                                                                                          glio gli scambi commerciali tra i due
                                                                                          Paesi. E ogni giorno che passa, evi-
                                                                                          denzia Cno, il danno economico au-
                                                                                          menta, essendo l’extravergine un
                                                                                          prodotto di alta qualità con una
                                                                                          scadenza temporale. Sempre la cir-
                                                                                          colare della Regione Puglia, sotto-
                                                                                          linea come «il problema ha deter-
                                                                                          minato maggiori danni nelle produ-
                                                                                          zioni di qualità che rispettano il di-
                                                                                          sciplinare regionale di produzione
                                                                                          integrata e nella produzione di olio
                                                                                          biologico, in quanto in tali prodotti
                                                                                          non è assolutamente consentito la
                                                                                          presenza anche minima di residui di

  Clorpirifos, un’eredità dei gas nervini
                                                                                          fitofarmaci non ammessi». Pertan-
                                                                                          to, d’ora in avanti cambiano le re-
                                                                                          gole: tutti coloro che sono coinvolti
                                                                                          nella filiera produttiva - dice la Re-
                                                                                          gione - hanno l’obbligo di adottare
                                                                                          comportamenti rispettosi della nor-
Il clorpirifos è un pesticida che “galleggia”. A rivelarlo è l’ultimo “Rap-               ma eco sostenibile e della sicurez-
porto nazionale pesticidi nelle acque”, redatto dall’Ispra, l’Istituto su-                za alimentare a tutela dei consu-
periore per la protezione e la ricerca ambientale che lo annovera tra le                  matori. Nella circolare non si parla
sostanze più rilevate nel 2010 nelle acque superficiali. La gran parte                    di eventuali sanzioni per i trasgres-
sono residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura: oltre al clorpi-              sori. Tuttavia, viene ben evidenzia-
rifos, glifosate e il metabolita Ampa, terbutilazina e il metabolita ter-                 to che saranno messi in atto «si-
butilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, Mcpa, lenacil,                     stemi di controllo» per verificare: usi
azossistrobina, diuron, metalaxil, atrazina e il metabolita atrazina-de-
setil.                                                                                    impropri del clorpirifos etile du-
Proibito in America per, in Italia è contenuto in più di 70 pesticidi, è uno              rante i trattamenti fîtosanitari sul-
dei fitofarmaci più presenti nella frutta ed è impiegato in tutti i più dif-              le colture; la vendita presso le fito-
fusi insetticidi per uso domestico.                                                       farmacie oltre il 30 giugno e il suo
Il clorpirifos è figlio dei gas nervini utilizzati nella prima guerra mon-                utilizzo in campo oltre la stessa
diale. Se ingerito o inalato, in particolare dai bambini, può provocare                   data e la presenza di residui nelle
nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, difficoltà di respiro, lacri-                 fasi di ingresso delle olive nei fran-
mazione, tremori, convulsioni, e in casi estremi addirittura stati di                     toi «per evitare inquinamento di oli
coma.                                                                                     sani».

                                                                                       Lega contro i Tumori | Settembre 2013   15
AMBIENTE

                                                                                            Salento da r
                                                                                            nell’uso del
                                                                                            mondo imprenditoriale agricolo. Nel
                                                                                            Salento, ovunque appestato dai car-
                                                                                            telli “Zona avvelenata”, l’uso di di-
                                                                                            serbanti, fungicidi e concimi sinteti-
                                                                                            ci è pratica più che ordinaria anche
                                                                                            tra i piccoli produttori. Anche tra chi
                                                                                            coltiva l’orto per sé. Una stortura fi-
                                                                                            glia di una mancata consapevolezza
                                                                                            degli effetti sulla salute e della faci-

I
   dati elaborati dall’Agenzia Regio-         lizzati. Nel Leccese, due anni fa, ne         lità estrema dell’acquisto dei prodotti
   nale per l’Ambiente nella Rela-            sono stati impiegati 2.032.691 chilo-         tossici, persino nei supermercati.
   zione sullo stato di salute del            grammi, il 15 per cento in più rispetto       Come nel caso del clorpirifos, della
2011 dicono che la Puglia, con                al 2009. Ma dal conteggio sfuggono            famiglia dei pesticidi “organofosfo-
155.555 quintali di prodotto distri-          i dati relativi ad una delle pratiche più     rici”, tra i più utilizzati in agricoltu-
buito nel 2010, è al quarto posto in          diffuse tra le famiglie. Non è, infat-        ra, la cui tossicità è ben evidenziata
Italia per quantità di fitofarmaci uti-       ti, solo una questione relativa al            nei rapporti di ricerca dell’Istituto Su-

 Una petizione contro i pesticidi nel Sale
 Oltre 1000 firme sono state finora            categorie più pericolose; dall’altro,
 raccolte per dire “no” alla chimica in        di regolamentare in modo restritti-
 agricoltura. E’ la petizione “Vietia-         va l’uso di pesticidi “irritanti” e “non
 mo i pesticidi nel Salento” lanciata          classificati”, oltre che dei fertilizzanti
 a giugno 2013 a Castiglione d’Otran-          sintetici. L’obiettivo finale è quello di
 to dall’associazione “Tullia e Gino -         rendere il Salento zona biologica.
 Casa delle Agriculture” e il comita-              La petizione è stata lanciata da
 to “Notte Verde”. Il successo della           Castiglione d’Otranto, ove è in cor-
 campagna di sensibilizzazione con-            so da mesi l’esperimento collettivo
 tro l’uso di fitofarmaci nocivi e l’abu-      di riconversione in orti biologici del-
 so di pesticidi nella campagne sa-            le terre rimaste incolte per anni.
 lentine e pugliesi è la dimostrazio-          Sono state cedute in comodato d’uso
 ne di un’esigenza matura da tempo             gratuito dai legittimi proprietari a un
 sul territorio.                               gruppo di giovani: sette ettari sono
     Le firme, raccolte attraverso             già stati coltivati a cereali antichi e
 banchetti informativi e on line (su           in via d’estinzione, poi si sono ag-
 petizionepubblica.it), saranno con-           giunti gli ortaggi, tra cui i pomodo-
 segnate al ministro dell’Agricoltura,         ri di Morciano. Tutto rigorosamen-
 Nunzia De Girolamo, al presidente             te bio. A portare avanti il progetto,
 della Regione Puglia, Nichi Vendo-            assieme al Comitato Notte Verde, è
 la e al presidente della Provincia An-        la neonata associazione “Tullia e
 tonio Gabellone. Saranno interessati,         Gino - Casa delle Agriculture”, de-
 tuttavia, anche i sindaci dei Comu-           dicata ai precursori del biologico in
 ni salentini.                                 Italia, i coniugi Girolomoni. L’inten-
     Si richiede, da un lato, lo stop as-      to è duplice: recuperare sementi,
 soluto all’utilizzo di fitofarmaci clas-      tecniche, saperi del passato e pro-
 sificati come “tossici”, “molto tos-          vare a fare economia reale, tornan-
 sici” e nocivi”, che rappresentano le         do alla terra e rispettandola.

16    Lega contro i Tumori | Settembre 2013
AMBIENTE

record
lla chimica
  periore di Sanità, che dimostrano
  come il clorpirifos è un interferente
  endocrino, con meccanismi inediti
  ed inattesi ed effetti a lungo termine
  sulla regolazione neuro-endocrina e
  tiroidea. Vuol dire che ha la capacità
  di alterare i meccanismi di regola-
  zione ormonale e causare iperecci-
  tazione del sistema nervoso, soprat-
  tutto nei bambini.
  Gli effetti del clorpirifos sono parti-
  colarmente rilevanti infatti quando
                                             I pesticidi e le conseguenze
  ad essere esposti sono gruppi mag-
  giormente vulnerabili come le donne
  in gravidanza e, di conseguenza, il feto
                                             (gravi) sui bambini
                                             I
  ed i bambini.                                  “pesticidi” sono prodotti utiliz-         “database storico”, che i bambini
                                                 zati in agricoltura a protezione          nati da madri maggiormente espo-
                                                 delle colture da parassiti o inset-       ste in gravidanza a insetticidi orga-
                                             ti. Ne è stato sintetizzato un nume-          noclorati hanno 6-7 volte più pro-

ento                                         ro enorme e le quantità utilizzate
                                             oggi in agricoltura sono impres-
                                             sionanti. I pesticidi si possono tro-
                                             vare in gran parte degli ambienti in
                                                                                           babilità di patologia autistica ri-
                                                                                           spetto ai figli di madri meno espo-
                                                                                           ste. Dalla fine del 2001 l’Environ-
                                                                                           mental Protection Agency (EPA) ha
                                             cui viviamo (case, scuole, luoghi di          vietato negli USA il commercio del
                                             lavoro, ecc.), in alimenti quali frut-        clorpirifos, un insetticida organofo-
                                             ta e verdura, nelle acque sotterra-           sfato tra i più utilizzati per uso re-
                                             nee e potabili, aria, fuliggine e nel         sidenziale. Tale sostanza si trovava
                                             suolo. Sono assorbiti rapidamente             praticamente in tutti campioni di aria
                                             attraverso i polmoni, la cute e il trat-      indoor e nel 60% - 70 % di campio-
                                             to gastro-intestinale. I bambini, in          ni di sangue raccolti da madri e neo-
                                             particolare, sono più esposti.                nati al momento del parto. I loro li-
                                                  Non essendo facilmente degra-            velli ematici risultavano fortemen-
                                             dabili dai microrganismi, né meta-            te correlati, mostrando che il pesti-
                                             bolizzati dagli organismi superiori,          cida attraversa facilmente e rapi-
                                             tendono ad accumularsi in organi e            damente la placenta. I possibili ef-
                                             tessuti e ad entrare nelle catene ali-        fetti conseguenti sullo sviluppo del
                                             mentari. Sono da considerare tra le           nascituro si possono immaginare.
                                             sostanze in assoluto più tossiche
                                             (specie nel medio-lungo termine)
                                             per gli esseri umani: nove dei dodi-
                                             ci prodotti chimici enumerati dalla
                                             Convenzione di Stoccolma, cosid-
                                             detti POPs (Inquinanti Organici Per-
                                             sistenti) sono pesticidi.
                                                  Diversi studi indicano come i
                                             pesticidi costituiscano un serio pro-
                                             blema di salute pubblica, incre-
                                             mentando nell’uomo il rischio di
                                             cancro, malattie neuro-degenerati-
                                             ve, aborti, teratogenesi, malattie
                                             immunologiche, ecc. Uno studio re-
                                             cente ha dimostrato, utilizzando le
                                             stime di esposizione tratte da un

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