XXII GIORNATA DELLA SPERANZA - LILT Lecce
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XXII GIORNATA DELLA SPERANZA Venerdì 6, Sabato 7 e Domenica 8 Dicembre 2013 acquista una “Stella di Natale”. Saremo presenti nelle piazze di tutti i Comuni della provincia. Educazione Prevenzione Assistenza Sostieni le nostre attività ed i nostri progetti. Trasporto pazienti Centro ILMA
EDITORIALE Nastro o cappio rosa? Sull’onda delle accese discussioni suscitate dal caso dell’attrice Angelina Jolie, la LILT di Lecce, in occasione della tradizionale campagna del mese di ottobre per la prevenzione del tumore del seno, promuoverà iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione sull’importanza della Prevenzione Primaria, ossia della lotta ai fattori di rischio, strumento efficace per contrastare l’avanzata della malattia Dr. Giuseppe Serravezza Presidente LILT Sezione Provinciale di Lecce O ttobre, mese del Nastro Rosa, giunti e di sicura efficienza scienti- il mese in cui istituzioni e opi- nione pubblica sono chiamate a prestare attenzione alla tematica del cancro al seno, una malattia fica. Peccato che siano parole e di- scorsi a metà. Peccato che i fatti suo- nino una musica diversa, la musica I lavori al Cen purtroppo in aumento, anche se dell’aumento di malattia e dell’ab- quello che dagli angoli del mondo ri- bassamento dell’età d’insorgenza. suona e si ascolta è il refrain ripe- Per questo la LILT di Lecce non tuto, il ritornello trionfalistico di smette di ribadire che la vera lotta al note vincenti già sentite. Voci e vol- cancro passa per la lotta ai fattori ti di solisti e band di professione o causanti la malattia, che il tumore si d’occasione che riecheggiano paro- batte prevenendolo e non cercandolo le di vittoria e di risoluzione e che ri- nell’organismo e curandolo quando mandano a diagnosi tempestive, a già c’é. cure e a centri d’eccellenza in gra- Per questo, per la LILT prov.le di do di sconfiggere il male. Voci e Lecce, aderire alla campagna Nastro volti che cantano e decantano i pro- Rosa significa ribaltare la cultura gressi della ricerca, quelli passati e prevalente che rincorre la malattia soprattutto quelli a venire, promet- (e quante corse e maratone si fan- tendo di battere il nemico e pro- no per raccogliere fondi per nuovi mettendo pieno successo. Tanto è farmaci e nuovi strumenti!) e lavo- avvenuto anche in occasione della rare per contrastare l’incidenza del- recente vicenda dell’attrice ameri- la malattia. cana Angelina Jolie. Questo significa abbattere false I sorrisi e le forme smaglianti certezze e correggere false pro- delle donne che sostengono le cam- messe, significa produrre cono- pagne Nastro Rosa lanciano dai ma- scenze e diffonderle, significa spie- nifesti e dalle interviste messaggi di gare la prevenzione primaria e di- forza e di superamento; opinion lea- vulgarla. der di settore come medici o gior- Allora, da tempo, intendiamo ag- nalisti e studiosi noti al pubblico lan- ganciare il Nastro Rosa all’infor- ciano messaggi di alti traguardi rag- mazione documentata per dare evi- 2 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
EDITORIALE denza ai numeri e ai dati: oggi si am- sviluppo, perché mala 1 donna su 8, la malattia col- l’aumento e la diffu- pisce età prima risparmiate (20/30 sione della malattia anni), il numero di donne morte per rispondono all’epi- cancro al seno negli ultimi decenni genetica oltre che non è diminuito. alle condotte e agli Intendiamo legare il Nastro Rosa stili di vita indivi- all’etica della comunicazione: è fuor- duali: no alle cen- viante asserire e far credere che lo trali a biomasse, a screening mammografico salvi la carbone, alle emis- vita. Una recente ricerca sul con- sioni incontrollate, senso informato agli screening alle sofisticazioni mammografici ha mostrato come alimentari. l’informazione data alle donne sia Per tutte queste iniqua nel presentare vantaggi e ragioni aderiamo svantaggi della metodica; appaia di alla rituale campa- basso aiuto per i processi di deci- gna Nastro Rosa sione autonoma; risulti silente circa promuovendo e i falsi allarmi, gli eccessi di diagno- dando ancor più ri- si e di trattamento (interventi chi- salto alle azioni di rurgici, chemioterapia, radiotera- Prevenzione Prima- pia, di fatto evitabili perché non ne- ria portate avanti cessari). tutto l’anno e da più Ancora, intendiamo collocare il di 20 anni nell’inte- Nastro Rosa nelle buone prassi di ra provincia. sviluppo politico ed economico del territorio perché l’incidenza di ma- Illuminare di rosa una piazza o un mo- CAMPAGNA lattia è riposta nelle esposizioni am- bientali precoci più che alla familia- rità o alla ereditarietà: no ai para- numento – come vuole la tradizione di questa ricorrenza – “NASTRO ROSA” beni, al bisfenolo, alla tanta chimi- ca intorno a noi. Intendiamo porre il Nastro Rosa è per noi illuminare le coscienze e illu- minare le azioni dei 2013 nelle tutele giuridico-istituzionali singoli e della co- Molte le iniziative programmate dei luoghi di nascita, di crescita e di munità, a tutti i li- velli. per il mese di ottobre dalla LILT Massima infor- di Lecce, per celebrare il tradizionale appuntamento annuale per ntro ILMA mazione per schia- rire le troppe ombre la prevenzione dei tumori del seno ancora esitenti (pro- fitti e interessi di parte a scapito del- Nel prossimo mese di ottobre, la LILT di Lecce la salute vera) e promuoverà la tradizionale campagna “Nastro massimo coinvolgi- Rosa”, dedicata alla prevenzione del tumori mento e partecipa- del seno. zione attiva per uni- Molte le iniziative in programma, per le quali si re le forze, di tutti è chiesta la collaborazione di Enti Pubblici ed As- quanti, istituzioni, associazioni, singo- sociazioni di Categoria, come la Confcommercio. li individui, profes- I 25 Ambulatori LILT presenti nel territorio del- sionisti. l’intera provincia intensificheranno le visite se- Se così non fosse, nologiche e l’informazione consapevole con l’in- se il Nastro Rosa segnamento dell’autoesame. fosse solo l’occasio- Nelle piazze, nelle scuole e nei luoghi di lavoro ne per celebrare la – durante tutto il mese - verranno diffusi tutti i Completato lo scavo per le fondamenta, forza e l’incisività di materiali di informazione preparati per la Cam- sono iniziati i lavori per la costruzione del- tutto un sistema pagna Nastro Rosa 2013. la struttura vera e propria. Inoltre, con la proteso a curare chi Verranno organizzati convegni ed incontri di- messa in sicurezza dell’area, sarà possi- si ammala, allora vulgativi rivolti alla popolazione femminile. bile visitare il Centro anche con i lavori in per le donne quel Si presenterà inoltre il numero della rivista LILT corso. Nastro sarebbe solo in edizione speciale con il dossier sulla temati- Sullo stato di avanzamento degli stessi la- il Cappio a cui sta ca del tumore al seno. vori, aggiorneremo la popolazione attra- appesa e intrappo- Per concludere il mese della prevenzione fem- verso il nostro sito (www.legatumorilec- lata la loro vita che minile e per ringraziare gli aderenti alla Cam- ce.org). E’ il sogno che comincia prende- diviene visibile e de- pagna, domenica 27 ottobre verranno illuminati re realtà. Oggi più che mai abbiamo biso- gna di interesse solo di luce rosa le piazze e i monumenti dei centri gno del sostegno di tutti. a malattia soprag- comunali coinvolti e partecipanti all’iniziativa. giunta. Lega contro i Tumori | Settembre 2013 3
DOSSIER | CANCRO AL SENO Mastectomia preventiva, è scontro tra gli esperti Angelina Jolie ha deciso di farsi togliere il seno per prevenire il cancro. Una scelta che ha aperto un acceso dibattito “È sicuramente una serrato tra gli esperti. La situazione com- maggior parte degli esper- plessa, e il discor- ti, infatti, non è affatto d’ac- so è diverso per ogni singo- cordo con l’attrice di Tomb la donna. Però, se la condi- Rider considerando la ma- zione di rischio per il tumo- stectomia preventiva una re non genera un’ansia ec- scelta estrema e quindi non cessiva, e non trasforma obbligata. quindi la vita di tutti i giorni Il dibattito è aperto. L’at- in una non-vita, allora obiet- trice di Hollywood ha deciso tivamente ci sono più van- di farsi togliere il seno per taggi a fare controlli ogni sei prevenire il cancro avendo mesi, e scoprire l’eventuale ereditato dalla sua mamma tumore in epoca precocissi- il gene alterato BRCA 1 che, ma, quando le possibilità di nel 60-80 % dei casi, predi- guarigione sono del 98%”. spone al tumore. Una scel- Umberto Veronesi ha ta che sta contrapponendo i preso subito le distanze dal- maggiori esperti in tutto il la decisione presa da Ange- mondo, anche in Italia. lina Jolie di sottoporsi alla Quello sulla mastecto- rimozione del seno per pre- mia radicale preventiva non venire l’insorgenza di tumo- è affatto un dibattito nuovo. ri. Una decisione che ha Anzi, esiste fin da quando la aperto un dibattito molto medicina ci ha messo a di- 4 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
CANCRO AL SENO | DOSSIER sposizione i test genetici. “La ri- bligata, ma va serena- cerca genetica è stata molto brava mente ponderata ri- a darci la possibilità di trovare spetto alla decisione di queste patologie, ma non è anco- eseguire per tutta la ra stata altrettanto brava nel dar- durata della vita uno ci delle possibili soluzioni a queste stretto monitoraggio malattie”, ha ricordato Veronesi. Ad strumentale degli or- oggi ci sono due opzioni di fronte a gani a rischio. “È dove- una situazione del genere. La pri- roso precisare che il ma è quella che ha scelto la Jolie, percorso che conduce che dal punto di vista tecnico è la ad un intervento profi- meno difficile, ma non esente da lattico al seno è basato problemi. Il rischio di tumore non su indagini genetiche si annulla, ma rimane un 5% di pro- e test ematici, e non Umberto Veronesi babilità che insorga lo stesso. Que- solo sulla storia fami- sto tumore, poi, è particolarmente liare di una madre o di una sorella stectomia preventiva non è una cattivo, dato che è legato a cellule con carcinoma mammario”. Tutta- scelta obbligata. “Le strade possi- mammarie residue che non sono via, non deve essere mai una scel- bili, in presenza di test genetici che evidenti e che è difficilissimo eli- ta emotiva della donna coinvolta. Le riscontrano mutazioni dei geni minare completamente. Un se- donne ad alto rischio di cancro al BRCA1 o BRCA2, sono due”, con- condo problema sono le protesi seno rappresentano una minima tinua l’esperto ricordando che si che, in quanto estranee all’organi- parte della popolazione, una su può decidere di “sottoporre la pa- smo, possono portare a una rea- 200, e non più del 5-10% di tutte le ziente a controlli molto scrupolosi zione. Il terzo problema, sempre le- donne affette da tumore, lo sono. “In e ravvicinati, oppure di ridurre dra- gato alle protesi, è che anche quel- questi casi, si parla di tumori ‘ere- sticamente il rischio come ha fat- le migliori devono essere sostitui- ditari’ ed il rischio interessa la to Angelina Jolie, asportando i seni te ogni 10 anni obbligando almeno mammella e l’ovaio. e ricostruendoli”. Ma si tratta di una quattro interventi chirurgici nel scelta delicatissima, per niente fa- corso della vita. Per Veronesi c’è Controlli scrupolosi cile, sia perché si tratta di un in- una seconda opzione sul tavolo: tervento invasivo sia perché i seni “Diventare una ‘controllata-spe- Pertanto le donne nella situa- ricostruiti con protesi non saranno ciale’, ovvero fare una ecografia e zione della Jolie devono affrontare mai come i seni naturali: “Nem- una risonanza ogni 6 mesi per te- anche un’annessiectomia, ovvero meno se si occupasse dell’inter- nere la situazione sotto controllo”. l’asportazione delle ovaie”. vento il miglior chirurgo plastico”. Una procedura che dà un’altissima Dello stesso parere Riccardo Per chi non rientra nella casi- probabilità di trovare l’eventuale tu- Masetti, direttore del centro di se- stica dell’attrice statunitense, in- nologia del Poli- vece, ci sono norme precise per la clinico Gemelli di prevenzione. Innanzitutto infor- Roma. “La scelta marsi con i propri familiari su che ha fatto Ange- eventuali vicende cliniche della lina Jolie è piena- propria famiglia e chiedere al pro- mente motivata, prio medico quali sono i fattori di ri- ma va detto subi- schio per il tumore del seno. Inol- to che non è ob- tre, fare una mammografia ogni bligatoria. Casi anno dai 40 anni in poi, se il fatto- come il suo ri- re di rischio è medio. guardano infatti Una visita clinica del seno al- meno del 10% meno una volta ogni tre anni, dai 20 delle pazienti che ai 40 anni, ed una ogni anno dopo affrontano un tu- i 40. Se il rischio è più elevato, coin- more del seno. Si volgere il proprio medico chieden- tratta di quelle dogli quali test di screening siano more in fase precocissima, quan- donne che hanno una forte fami- i più adatti al proprio caso. Poi ci do le percentuali di guarigione liarità e che, sottoponendosi a un sono delle regole di condotta ge- sono al 98%. test genetico, scoprono di avere nerali che sono: mantenere il pro- Secondo Egidio Riggio, speciali- delle mutazioni al gene BRCA1 o prio peso forma, includere l’eser- sta in chirurgia plastica, ricostrut- BRCA2. Quando si riscontrano que- cizio fisico alla routine quotidiana, tiva ed estetica e microchirurgia ste anomali in questi geni, il rischio limitare il consumo di alcool, limi- presso l’Istituto Nazionale Tumori di di sviluppo di un tumore del seno tare l’assunzione di ormoni dopo la Milano, la chirurgia preventiva non aumenta fino all’80%”. Tuttavia, menopausa, allattare al seno, se deve rappresentare una scelta ob- anche in questi rari casi, la ma- possibile. Lega contro i Tumori | Settembre 2013 5
DOSSIER | CANCRO AL SENO Utile in pochi casi La consultazione ad alto rischio Domande e risposte sulla mastectomia profilattica e psicologica nel Le realtà peggiori sono quelle che Q uante mastectomie pro- filattiche si fanno in Ita- ma si immaginano e basta lia? Sono in aumento? Possiamo stimare che le ma- stectomie profilattiche annua- E li possano raggiungere circa un ssere portatrici di mutazioni nei numero di 50-100. Non sono in geni BRCA pone seri interrogativi aumento. L’approccio USA alla ricerca, alla clinica, alle don- sembra in parte più aggressi- ne direttamente interessate, alle scien- vo per tante ragioni, alcune ze umane. delle quali anche medico-le- Nel 50% dei casi diventano portatri- gali. In Italia si preferisce un ci quelle persone che hanno un genito- approccio personalizzato: con- re con mutazione nei geni coinvolti nel- trolli individualizzati per cia- l’insorgenza di un determinato tumore. scuna donna, con l’attenzione Nel caso del tumore al seno su base ere- alle aspettative di vita (gravidanza, allattamento) e, ove utile e condivi- ditaria i geni interessati possono com- so, anche la mastectomia in una minoranza di casi. portare alto rischio di malattia (BRCA1, Il ragionamento di Angelina Jolie apparentemente non fa una grinza: fac- BRCA2, TP53) oppure moderato rischio cio un test, so di avere un elevatissimo rischio di sviluppare un tumore di malattia (Check-2, Pten, Atm). Le prima o poi nella vita. Perché non rimuovere il rischio e vivere con meno mutazioni a carico dei geni BRCA1 e paura? La questione non è così semplice. Il rischio diminuisce certo, ma non si azzera. La mastectomia può lasciare una piccola parte di tessu- BRCA2 sono suscettibili di favorire non to mammario sotto la pelle, e questo tessuto deve essere tenuto in con- siderazione. Poi c’è il fatto che un ragionamento apparentemente lineare non tiene conto dell’impatto psicologico, anche se le ricostruzioni con chirurgia plastica sono tecnicamente perfette, e delle possibili compli- canze chirurgiche o dell’insoddisfazione della donna di fronte a un’im- magine di sé alterata. Negli ospedali cosa accade? E’ un intervento richiesto dalle donne? Casi clamorosi come quest’ultimo avranno il loro impatto culturale anche nei vostri ambulatori. Le donne chiedono informazioni, vogliono sapere. Sono preparate, conoscono i rischi e si aspettano dai medici equilibrio nel con- sigliarle. Non chiedono molto la mastectomia profilattica, vogliono sa- pere cosa sia, ma quasi mai hanno il desiderio di farla. Vogliono, inve- ce, controlli accurati e personalizzati, e che i medici spieghino loro quan- to e cosa rischiano. La mastectomia non è nelle loro aspettative, anche perché rende impossibile l’allattamento (donne che desiderano una gra- vidanza) e in ogni caso altera la percezione di sé. Certo, gli esempi di donne molto famose pongono il dubbio. Nessuno dice che la mastec- tomia profilattica sia sbagliata. Si deve avere un approccio individuale, sviluppare una buona relazione tra donna e medici e arrivare insieme a una decisione giusta per quella donna. La decisione in qualche caso è la mastectomia. solo il cancro al seno ma anche all’ova- Chi dovrebbe sottoporsi a test genetici e con quali accorgimenti? Che io. Questi geni, definti oncosoppressori, fare se si è positive al test? Chi è preparato a sentirsi dare la risposta. quando svolgono la loro funzione con- Non tutti lo sono. I test sono importantissimi ma hanno un peso psico- tribuiscono ad evitare che il normale tes- logico e nelle scelte della vita. Chi ha una familiarità molto alta per tu- suto mammario si trasformi in tessuto more può chiedere una valutazione nei centri di eccellenza: non si fa su- tumorale, quando mutano diventano fat- bito il test, si procede con colloqui e test e questionari, per arrivare solo tori di rischio. quando è il caso, e quando la persona è motivata, al test genetico. Migliaia di donne nel mondo arriva- 6 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
CANCRO AL SENO | DOSSIER medica rischio genetico non esistono, no all’asportazione e alla ricostru- zione dei seni prima di sviluppare la malattia (mastectomia preventiva) e si tratta sempre di una scelta intima e molto faticosa. Così come lo è sce- gliere l’alternativa dei controlli stru- mentali a cadenza fissa e comunque a intervalli non superiori ai sei mesi, già dai 25 anni d’età. Ma per quali che il 70-85% di loro svilupperà un tu- sottopostasi anche lei a mastectomia donne si pone il rischio genetico di svi- more della mammella. Più specifi- preventiva dopo la malattia e la per- luppare la malattia ? camente, si ammalerà il 70% se la dita della madre e della sorella per L’American Society of Clinical On- mutazione riguarda il gene BRCA1 e cancro al seno. cology (ASCO) individua i criteri: a) il 55% se la mutazione riguarda il Accanto alla scelta della mastec- donne che abbiano tre o più casi di gene BRCA2. tomia preventiva attuata volontaria- carcinoma mammario in famiglia pri- La mastectomia preventiva bila- mente e responsabilmente da alcune ma dei 50 anni; b) donne che abbia- terale, con o senza conservazione di donne, altre scelgono di intensifica- no in famiglia areola e capezzolo, riduce il rischio del re i controlli e di attendere l’esito de- due o più casi di 95% e la mortalità per cancro al seno gli esami, nella piena conoscenza carcinoma al del 90%. L’indicazione all’intervento si che l’eventuale sviluppo di malattia seno e uno o più pone per donne di età compresa tra avrà aspetti istologici di maggiore all’ovaio; c) don- 30-50 anni e quando la mutazione ri- aggressività e di minore responsività ne che abbiano guarda entrambi i geni BRCA 1 e ai trattamenti farmacologici. due sorelle en- BRCA 2 vi è pure l’indicazione per Per dovere di informazione, va trambe con car- l’asportazione bilaterale delle ovaie. aggiunta la questione della negativi- cinoma mam- Questa la cornice conoscitiva che tà al test genetico per i geni BRCA1 e mario prima dei lo stato dell’arte della scienza porge BRCA2 in donne sospette per anam- 50 anni, o che alle donne dibattute nella difficile nesi familiare che sviluppano un car- abbiano entram- scelta personale. Tutto questo, in cinoma mammario in forma eredita- be una neopla- piena consapevolezza, è stato sop- sia ovarica, op- pesato da Silvia Mari, giornalista pub- pure una sorella blicista laureata in filosofia, quando a con una neopla- 28 anni decise di sottoporsi a ma- sia mammaria e stectomia preventiva, come racconta l’altra con una nel suo libro Il rischio: “Se l’unico van- neoplasia ovari- taggio che ho è quello della cono- ca; d) donne che abbiano in famiglia scenza e la strada più efficace che mi tumori in età giovane e/o bilaterali; e) offre la medicina è quella di agire ora, donne che abbiano un tumore al seno per non vivere nell’attesa e nella in un maschio di famiglia. paura di ammalarmi, allora io la I geni BRCA1 e BRCA2 delle don- prendo”. E a questa posizione fa eco ne che rientrano in queste categorie quella di un’altra italiana “che forse vengono indagati e in caso di riscon- le realtà peggiori sono quelle che non tro delle mutazioni la prospettiva è esistono ma si immaginano e basta”, Lega contro i Tumori | Settembre 2013 7
DOSSIER | CANCRO AL SENO ria, in quanto esiste un 25% di casi la soppressione della fertilità. di tumori al seno familiari legati a La scelta tra mastectomia bila- geni non ancora identificati. terale preventiva e anticipazione La ricerca non ha verità assolu- diagnostica da sorveglianza stretta te, specie nel settore della diagno- comporta la conoscenza e la valu- si e della prognosi oncologica. E’ tazione dei costi complessivi. En- piuttosto una bussola che individua trambe le strade intendono inqua- rotte possibili, lasciando alle navi- drare i livelli di rischio globale: ri- ganti la facoltà di scegliere quelle ducendo le possibilità di sviluppo più percorribili. Le strutture sani- della malattia nel primo caso, limi- tarie hanno il compito di accompa- tando i danni grazie alla diagnosi gnare le donne lungo percorsi clinici precoce nel secondo, nutrendo l’au- in grado di leggere il rischio ogget- spicio di un tumore piccolo, localiz- tivo e di comunicarlo, riservando ac- zato e senza metastasi, anche mi- coglienza e dignità al rischio sog- croscopiche, che pure dopo ven- gettivamente percepito. La parten- t’anni dall’asportazione potrebbero za è l’informazione ampia ed esau- dare malattia. riente, da accompagnarsi a occa- La consulenza psicologica nei sioni di decantazione emotiva per casi di rischio genetico accoglie i sostenere la donna durante la fase sentimenti presenti e provati dalle decisionale. Per informazione com- donne, la cui identità finisce per pleta si intende anche l’esplicita- poggiare su percezioni soggettive di zione di aspetti molto spesso tra- scurati, ma che le donne, a poste- riori, lamentano come tematiche poco o per nulla trattate, inerenti le conseguenze dei trattamenti or- incertezza, di vulnerabilità e, tal- volta, di incurabilità per le morti fa- miliari sofferte. Il supporto psico- logico ha la finalità di rafforzare l’au- Un caso concret monali. E’ l’area della sessualità, ar- tostima e il senso di controllo, en- Una giovane donna di 28 anni, con gomento sottaciuto, ma che assume trambi fortemente intaccati dai con- decedute per cancro al seno. Qual valenza di rilievo nella prospettiva tenuti di una comunicazione dove al fa l’ecografia al seno e all’apparat della Qualità di Vita relazionale e del generico rischio statistico di am- finora con risultati sempre negati benessere affettivo. Il desiderio e il malarsi si sostituisce il proprio e piacere subiscono consistente ri- personale rischio concreto. Perché I duzione - temporanea e transitoria andare a ricercare la vulnerabilità l cancro al seno interessa circa una oppure protratta e permanente - per genetica personale significa anda- donna su 8-10, e solo il 5% di que- gli effetti collaterali di interventi e te- re a occupare un posto nuovo e più sti tumori è ereditario, per altera- rapie quali le modificazioni/mutila- insidioso nel continuum tra salute e zioni di geni (BRCA ed altri, noti e non). zioni somatiche, la menopausa chi- malattia, quello del rischio calcola- Questo 5% si sviluppa in famiglie ad mica con tutta la sintomatologia to e determinato, e di non poterlo, alto rischio, con almeno due casi di del fenomeno, la compromissione o da allora in poi, più ignorare. cancro mammario precoce (prima dei 40 anni) o con un caso di cancro ova- rico. La ragazza di 28 anni del nostro caso sembra appartenere ad una fa- miglia ad alto rischio. Va detto che, a priori, solo metà dei membri di una fa- miglia sono a rischio e che il test ge- netico va a buon fine solo nel 20-25% dei casi. Purtroppo, infatti, è spesso muto. Vale comunque la pena sotto- porre a test genetico o una parente prossima della ragazza con malattia pregressa, oppure la giovane stessa, tenendo presente che in questo caso le probabilità di successo si riducono della metà perché, in quanto sana, lei ha una probabilità su due di avere o non avere l’anomalia specifica della sua fa- miglia. 8 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
CANCRO AL SENO | DOSSIER La consulenza genetica presso l’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari L a valutazione del rischio di sviluppare una neoplasia da parte di un soggetto asintomatico sulla base della sua anamnesi famigliare rap- presenta un aspetto importante della prevenzione oncologica di tipo secondario. L’opera di prevenzione dei tumori “ereditari” è diretta a sog- getti altamente selezionati che presentano un elevato rischio “specifico” di sviluppare una o più neoplasie. L’impatto di questo rischio a livello as- sistenziale è tale da giustificare l’impiego di tecniche di analisi più sensi- bili, e quindi anche più costose, come il test genetico, purché sia dimostrata la validità dell’analisi genetica, e il risultato del test si traduca in una informazione clinicamente utile. La selezione di “soggetti alto rischio”. La consulenza genetica oncolo- gica, con eventuale test, ha la finalità di verificare, nel contesto di un nu- cleo famigliare, se la ricorrenza di specifici tumori, possa essere o meno relata ad una forma di predisposizione geneticamente determinata, con differenti implicazioni per i soggetti affetti e i relativi parenti sani. Questa to di familiarità probabilità va sospettata in presenza di numerosi casi dello stesso tipo di tumore tra i parenti, quando vi sono individui colpiti da tumori multipli o subentrati in età giovanile (< 36-40 anni), o quando possano essere esclusi fattori legati alle abitudini di vita o di tipo ambientale. Pertanto vengono definiti ad “alto rischio”: 1) tutti gli individui (donne o uomini) portatori di mutazioni genetiche con effetto biologico deleterio n una madre e una zia materna (es. geni BRCA1 e BRCA2); 2) tutti i parenti di 1° grado del caso indice le percorso seguire? La ragazza (BRCA +) che per fondati motivi rifiutano il test genetico; 3) tutti i membri to genitale ogni anno, di nuclei famigliari con alta probabilità di mutazione (> 30-50%). ivi. E’ sufficiente? Il percorso della consulenza : 1) raccolta della storia personale e fa- miliare di tumore attraverso la compilazione dell’albero genealogico; 2) acquisizione e verifica dei dati clinici disponibili relativi a tutti i casi di tu- more della famiglia e valutazione del rischio di mutazione anche con l’au- Se l’alterazione genetica nella fa- silio di software dedicati; 3) eventuale esecuzione del test genetico; 4) miglia di appartenenza è nota, e la ra- consegna del referto (fase post-test), in cui il genetista spiega il significato del risultato ottenuto e l’oncologo, in uno o più colloqui di consulenza, pia- gazza non ce l’ha, il suo rischio d’am- nifica uno specifico protocollo di prevenzione; 5) possibilità di usufruire malarsi è pari a quello della popola- di colloqui psicologici in cui poter esprimere emozioni, preoccupazioni, zione generale (1 a 10); se invece ri- vissuti problematici connessi all’esperienza del rischio e alla possibilità di sultasse portatrice di mutazione, il ri- effettuare il test genetico. schio può arrivare anche all’80% Per completezza, va detto che oltre Per fissare un appuntamento per una consulenza genetica, telefonare al al tumore del seno le persone con mu- numero 080/5555331 (dal lunedì al venerdì, ore 10-12). Al momento della richiesta vengono raccolte le informazioni principali sulla storia perso- tazione BRCA hanno un rischio del 20- nale e famigliare allo scopo di proporre, se necessario, un percorso di 40% anche di cancro dell’ovaio, raro consulenza genetica più adatto alla situazione. nella popolazione generale (1 a 100) e di difficile diagnosi precoce. La storia familiare della ragazza del nostro caso riguarda solo il cancro della mammella. Dai 25 ai 35 anni, le linee guida nazionali ed internaziona- li suggeriscono ecografia, risonanza magnetica nucleare (con e senza con- trasto) e visita clinica, annuali. Si trat- ta di persone sane, che non si devono sentire ammalate (neanche in perico- lo) e, in assenza di una sintomatologia precisa, non devono frequentare trop- po i presidii sanitari. Lega contro i Tumori | Settembre 2013 9
DOSSIER | CANCRO AL SENO I limiti dello screening mammografico Uno studio dell’Università di Oxford ha evidenziato che un’apprezzabile diminuzione dei decessi per cancro al seno non ha relazione coi programmi di prevenzione secondaria I l recente studio condotto all’Uni- I risultati di questo studio pongo- tumori non sarebbero stati causa di versità di Oxford e pubblicato nel no conclusioni diverse da quello danni o di morte. Journal of the Royal Society of commissionato dal Dipartimento Per dirla con le parole della re- Medicine evidenzia che accanto al- della Salute (Marmot Report pub- sponsabile della ricerca di Oxford, la l’apprezzabile diminuzione di de- blicato nel 2012) che riportava tas- studiosa Toqir Mukhtar: “lo scree- cessi per cancro al seno, tale fatto si di mortalità diminuiti del 20% tra ning del cancro al seno aiuta le non è correlato all’introduzione dei le donne invitate allo screening. donne a livello individuale, ma ri- programmi di screening mammo- mane una metodica discutibile per- ché non dà risposte significative a li- grafico adottati a partire dagli anni Reali benefici vello di popolazione ampia. Chi dice ‘80. Lo studio di mortalità ha difat- che la mammografia salva 1500 ti trovato che la riduzione dei decessi Il gruppo di ricercatori di Oxford vite all’anno, come in questi mesi nel è più significativa nelle donne di età la pensa diversamente evidenzian- Regno Unito il Cancer Research e i inferiore ai 40 anni che solitamen- do che lo screening favorisce sì poteri forti affermano a più riprese, te non rientrano nel target di scree- l’anticipazione diagnostica ma nel parla senza evidenze rasentando ning. Accanto a indubbi benefici in- contempo favorisce il rischio di so- la ciarlataneria”. dividuali, per il singolo caso, lo vratrattamenti (chirurgia e altre ti- Parole forti, dunque, che hanno screening non incide sui grandi nu- pologie di interventi effettuati ma il merito di riproporre i limiti dei pro- meri ossia a riguardo del target non necessari). E in effetti, lo stes- grammi di screening e di mantene- complessivo del Paese (Regno Uni- so Dipartimento della Salute ha re acceso il dialogo tra i ricercatori to) e i fattori correlabili con la mi- ammesso che per ogni caso di can- sui dati, sui metodi di studio e di rac- gliore sopravvivenza sono da ascri- cro al seno precocemente indivi- colta delle informazioni e sulle ri- versi ad altre determinanti, come ad duato ce ne sono altri tre immessi cadute in termini di reali benefici di esempio il miglioramento delle cure. in percorsi di cura nonostante quei salute. 10 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
L’incidenza del cancro al seno è in aumento. La malattia colpisce sempre più donne in giovane età. I fattori genetici sono responsabili solo del 5% dei casi, mentre numerose evidenze scientifiche chiamano in causa i fattori di rischio presenti nell’ambiente e nei prodotti di consumo quotidiano Cancro al seno e ambiente L’ elevata incidenza del cancro al e favoriscono la proliferazione del- hanno meno figli (e in più tarda seno nei paesi europei più le cellule neoplastiche. Il rischio è età), o non ne hanno affatto. sviluppati non può essere at- direttamente proporzionale alla du- L’allattamento al seno poi ridu- tribuita solo a fattori ereditari. Stu- rata dell’esposizione della mam- ce i rischi. Le ragioni non sono an- di effettuati su coppie di gemelli in- mella agli estrogeni circolanti. Se in cora del tutto note, ma si pensa che dicano che l’ambiente influisce più una donna il ciclo mestruale com- l’allattamento possa modificare le del fattore genetico sulle probabili- pare precocemente e la menopau- cellule mammarie, riducendo la tà per una donna di ammalarsi di sa ritarda oltre la media, essa ri- loro tendenza alla trasformazione in cancro al seno. mane esposta più a lungo. senso neoplastico. Anche il numero di gravidanze di- Fattori di rischio accertati minuisce l’esposizione complessiva Estrogeni contenuti in prodotti far- della donna agli estrogeni e riduce maceutici (Pillola e Terapia Ormo- Fattori ereditari. La predisposizio- il rischio. Questa potrebbe essere nale Sostitutiva). La pillola anti- ne genetica incide per un 5% dei una delle cause dell’incremento di concezionale (che contiene ormoni casi. Ma il semplice fatto che una incidenza del cancro al seno nelle femminili) accresce i rischi di can- donna sia portatrice di tali varianti società occidentali, in cui le donne cro al seno. Il rischio diminuisce len- genetiche non implica che tamente dopo l’interru- essa svilupperà la malat- zione dell’assunzione, per tia. Stile di vita e fattori cessare del tutto nel giro ambientali influiscono sul di 10 anni. Anche l’utiliz- fatto che tali geni siano o zo dopo la menopausa meno espressi. della Terapia Ormonale Sostitutiva può aumenta- Estrogeni naturali. Pro- re il rischio. E’ quindi dotti dalle ovaie ed essen- molto importante che la ziali per lo sviluppo del donna possa prendere in seno, svolgono, parados- esame, con il proprio me- salmente, un ruolo anche dico, tutte le opzioni pri- nello sviluppo del cancro al ma di iniziare una TOS, seno, in quanto stimolano valutando la gravità dei Lega contro i Tumori | Settembre 2013 11
DOSSIER | CANCRO AL SENO cloro, oggi bandito, agiscono sul recettore degli estrogeni; i policlorobifenili (PCB), usati nei condensatori e nei trasformatori, e in taluni materiali per l’edilizia. La produzione è da tempo cessata in Europa, ma dato che i PCB sono al- tamente persistenti, l’esposizione continua tutt’ora, generalmente at- traverso il cibo; le diossine, molecole chimiche di scarto, rilasciate nella combustione di carbone, olio o materiali clorurati. Vengono prodotte da inceneritori, cartiere e altre fabbriche, come le in- dustrie metallurgiche. Sono alta- mente tossiche e si ritrovano in ca- tena alimentare; il bisfenolo A (BPA), usato nella plastica e nelle resine per la pro- duzione di contenitori per acqua e generi alimentari, rivestimenti di sintomi a fronte dei possibili effetti Esposizione a sostanze chimiche di lattine in alluminio per cibi e be- collaterali. Negli Stati Uniti, in Ger- sintesi. Quelle più chiamate in cau- vande, stoviglie e posate, sigillanti mania e in Francia le cifre indicano sa sono le sostanze dotate di azio- dentali e biberon (da marzo 2011 vie- che l’incidenza del cancro al seno è ne simile a quella degli estrogeni. La tato nei prodotti per la prima infan- leggermente diminuita negli ultimi nostra dipendenza dalle molecole zia). L’esposizione avviene per il di- anni, e questo dato è stato messo in chimiche di sintesi è aumentata in retto passaggio del BPA dal conte- correlazione con la drastica ridu- modo drammatico negli ultimi 50 nitore nel cibo o nelle bevande; zione del numero di donne a cui vie- anni. Assai poche quelle adeguata- i parabeni, conservanti e antios- ne prescritta la TOS. mente testate. Particolare preoc- sidanti usati negli articoli da toilet- cupazione destano le molecole chi- te e nei cosmetici, per esempio nei miche in grado di indurre, nei test di deodoranti per le ascelle. Esperi- Altri fattori di rischio. Oltre a quel- menti in vitro dimostrano che diversi li succitati, sono i seguenti: radia- laboratorio, una trasformazione neoplastica del tessuto mammario parabeni agiscono da distruttori en- zioni ionizzanti, aumento pondera- docrini, mentre il butilparabene ha le, consumo di alcool e fumo. e le sostanze chimiche dotate di at- tività estrogeno-mimetica. Queste azione estrogeno-mimetica, dopo ultime appartengono a un gruppo di assorbimento cutaneo; Fattori ambientali sostanze chiamate interferenti or- i filtri anti-UV, come il benzofe- monali o “distrutto- I fattori ambientali sono consi- ri endocrini”, cui si derati responsabili di quella fra- è esposti per la loro zione di casi in costante aumento presenza nell’aria, che non trova spiegazione nei fattori negli alimenti, nel- noti o accertati. l’acqua e nei pro- Un’ulteriore prova dell’influenza dotti di consumo dell’ambiente sulla probabilità di quotidiano. sviluppare la patologia è venuta da una ricerca condotta su donne giap- Interferenti endo- ponesi (che tradizionalmente hanno crini. Ecco quelli un’incidenza di cancro al seno mol- più incriminati: to più bassa rispetto alle donne oc- i metaboliti del cidentali) emigrate negli Stati Uni- pesticida DDT che, ti. Nel giro di una o due generazio- benché bandito da ni, l’incidenza di cancro al seno nel- decenni in Europa, le discendenti delle emigrate giap- si trova ancora nel- ponesi è infatti aumentata, rag- la catena alimen- giungendo livelli di incidenza ana- tare: il cibo rappre- loghi a quelli delle donne statuni- senta quindi la tensi. L’ambiente può anche influi- principale via di re sullo sviluppo del cancro al seno esposizione. Diver- nelle donne che hanno un’alta pro- si altri pesticidi, babilità di sviluppare la patologia, in come ad esempio quanto portatrici di geni predispo- alcuni insetticidi al nenti. piretro e il metossi- 12 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
CANCRO AL SENO | DOSSIER none e il 4-MBC. Diverse sostanze sieme di sostanze chimiche diverse, luppo del seno nella donna adulta. chimiche contenute nelle creme molte delle quali ad attività endo- Anche gli studi su femmine gravide solari agiscono da distruttori endo- crino-mimetica. Esse possono raf- di roditori, esposte al bisfenolo A crini, come antiestrogeni, e hanno forzare l’azione degli estrogeni na- (BPA), presente in prodotti di con- effetti sugli animali. Alcuni filtri turali, anche se presenti a livelli bas- sumo, hanno dimostrato che l’espo- anti-UV possono essere assorbiti per sissimi, di per sé insufficienti a de- sizione in utero può alterare lo svi- via transcutanea; terminare alcun effetto, e quindi luppo del tessuto mammario nel gli alchil-fenoli, tra cui il nonilfe- accrescere il rischio; 2) l’effetto ti- feto, aprendo la strada al cancro al nolo (NP) e l’octilfenolo (OP) che si ming: è importante considerare an- seno nell’animale adulto. trovano in sostanze plastiche, vernici La lotta ai fattori ambientali. Le donne possono modificare il loro sti- le di vita (ad es. ridurre il consumo di alcool), ma non possono eserci- tare alcun controllo su altri fattori (ad es. il ritardo della menopausa). Per questo, esistono poche strate- gie validate per la riduzione del cancro al seno. Tuttavia, tenendo in considera- zione le prove accumulate esse, sarebbe saggio cercare di ridurre l’esposizione alle sostanze chimiche ad azione endocrino-mimetica. Le donne possono allora limitare l’uso di prodotti chimici per la casa, evi- tare le pellicole di plastica per av- volgere gli alimenti, i prodotti per il bricolage e i cosmetici contenenti sostanze a rischio. Possono tenta- re di ridurre l’assunzione di pestici- di, consumando frutta e verdura biologiche, ma le scelte di maggio- re portata e ricaduta devono esse- per pareti, inchiostri e detergenti e che l’esposizione in periodi crucia- re fatto a monte, dai decisori della sono impiegati nell’industria tessi- li dello sviluppo: periodo embrio-fe- salute pubblica, per incidere nei le. L’uso del nonilfenolo è oggi rigi- tale e pubertà. Donne esposte du- settori di produzione e di vita, con damente regolamentato; sia l’NP rante la pubertà a livelli relativa- leggi e controlli, con politiche di che l’OP hanno azione estrogeno- mente alti di DDT avevano probabi- sviluppo sostenibili, con servizi di mimetica in alcuni organismi. Si lità cinque volte maggiori di svilup- educazione e reale prevenzione pri- possono trovare come contaminan- pare in età adulta il cancro al seno, maria. Agli organismi preposti (l’Uni- ti nel cibo. L’esposizione può avvenire rispetto a donne meno esposte. La versità, i Centri di ricerca, ecc.) tramite assorbimento transcutaneo, tragica storia del dietilstilbestrolo spetta il compito di identificare le so- per inalazione o attraverso i cibi. (DES) dimostra che l’esposizione a stanze pericolose, ad altri quello di sostanze chimiche estrogeno-mi- regolamentare e favorire l’uso di so- Un altro estrogeno di sintesi, il metiche durante la vita intrauterina stanze alternative sicure, sulla base dietilstilbestrolo (DES), veniva som- può avere effetti devastanti sullo svi- delle ricerche scientifiche. ministrato alle donne negli anni ‘50 e ‘60, per prevenire l’aborto. Non solo non si dimostrò efficace, ma raddoppiò il rischio di cancro al seno nelle figlie delle donne a cui era stato somministrato. Questo dimo- stra come un ormone, se presente nel momento sbagliato (in questo caso durante lo sviluppo di un feto femmina) possa causare problemi in età adulta. Che cosa può allora succedere se le molecole, a cui sono oggi esposte le donne durante la gravidanza, esercitano effetti consimili sul feto? La ricerca ha messo in rilievo due fattori critici: 1) l’effetto cocktail: lo stile di vita moderno espone a un in- Lega contro i Tumori | Settembre 2013 13
AMBIENTE Troppi pesticidi nell’olio del Salento Clamorosa la decisione USA di bloccare circa un centinaio di container nei porti di New York e Seattle, perché il prodotto presentava residui di clorpirifos etile Flavia Serravezza R esidui di clorpirifos etile, un rizzato in Europa, ma non Oltreo- gioni italiane, tra cui la Puglia. Per potente pesticida utilizzato ceano. questo, il 22 maggio scorso, la Re- contro la «mosca dell’ulivo», Da diverse settimane, ben 98 gione ha inviato una lettera alle as- sono stati rilevati in olii pugliesi e sa- container sono fermi nei porti di New sociazioni di categoria, ai produtto- lentini destinati agli americani e York e Seattle, per un totale di ri olivicoli, alle società di agrochi- ora bloccati alla dogana degli Stati 10mila quintali di olio extra vergine mica, ai rivenditori e ai tecnici, in cui Uniti. Il fitofarmaco, infatti, è auto- di alta qualità prodotto in diverse re- i responsabili del Servizio fitosani- tario pugliese hanno comunicato che la sostanza attiva clorpirifos etile subirà “forti limitazioni d’im- piego”: l’utilizzo del pesticida è sta- to revocato su olivo a partire dal 12 giugno scorso e si è inoltre stabili- to di limitare a un solo trattamento il suo impiego nei disciplinari di produzione anche sulle altre coltu- re in etichetta. Questa singola ap- plicazione, inoltre, è stata limitata anche nel tempo, («entro e non ol- tre il 30 giugno»), per evitare l’uso in periodi di inoleazione delle drupe. Peccato che il provvedimento regionale che impone regole strin- genti nell’utilizzo di questo pestici- da, sia scattato solo a seguito dello stop dei container deciso dalle au- torità americane. Eppure, la stessa nota della Regione evidenzia come «le Norme eco-sostenibili per la difesa fitosanitaria e il controllo 14 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
AMBIENTE sità parassitarie» e, ancora più gra- ve, all’«inquinamento durante le fasi di trasformazione delle olive, per la promiscuità nella lavorazione presso i frantoi di partite trattate e non, con riscontro della sostanza at- tiva sull’intera partita di olio». Negli Stati Uniti, l’impiego del fi- tofarmaco menzionato, benché am- messo e autorizzato su diverse col- ture, non può essere utilizzato nel- le produzioni olivicole. L’olio Ue im- portato dagli Usa viene per questo sottoposto a procedure di verifica preordinate ad accertare l’assenza del fitofarmaco in questione nel prodotto: nella ipotesi in cui tale ac- certamento abbia esito negativo, delle infestanti delle colture agrarie, si «punti critici» relativi all’uso di sono avviate procedure di allerta in elaborate e pubblicate annualmen- questa sostanza: dalla «presenza di tutto il territorio nazionale. te dalla Regione Puglia, non hanno deriva per l’impiego su oliveti e su Secondo il Consorzio nazionale mai previsto l’impiego di clorpirifos altre colture limitrofe, come vigne- degli olivicoltori (Cno) che ha scrit- etile su olivo, per la sua elevata li- ti e fruttiferi» al «diffuso utilizzo del- to ai ministri dell’Agricoltura e del- posolubilità». la sostanza attiva nel periodo di la Salute, questo problema sta pro- Non solo. Dalle indagini avviate inoliazione delle olive», fino all’ «impiego non razionale di questa so- vocando danni per circa 100mila dall’Osservatorio fitosanitario re- stanza attiva sulle colture e avver- euro al giorno mettendo a repenta- gionale, sono stati individuati diver- glio gli scambi commerciali tra i due Paesi. E ogni giorno che passa, evi- denzia Cno, il danno economico au- menta, essendo l’extravergine un prodotto di alta qualità con una scadenza temporale. Sempre la cir- colare della Regione Puglia, sotto- linea come «il problema ha deter- minato maggiori danni nelle produ- zioni di qualità che rispettano il di- sciplinare regionale di produzione integrata e nella produzione di olio biologico, in quanto in tali prodotti non è assolutamente consentito la presenza anche minima di residui di Clorpirifos, un’eredità dei gas nervini fitofarmaci non ammessi». Pertan- to, d’ora in avanti cambiano le re- gole: tutti coloro che sono coinvolti nella filiera produttiva - dice la Re- gione - hanno l’obbligo di adottare comportamenti rispettosi della nor- Il clorpirifos è un pesticida che “galleggia”. A rivelarlo è l’ultimo “Rap- ma eco sostenibile e della sicurez- porto nazionale pesticidi nelle acque”, redatto dall’Ispra, l’Istituto su- za alimentare a tutela dei consu- periore per la protezione e la ricerca ambientale che lo annovera tra le matori. Nella circolare non si parla sostanze più rilevate nel 2010 nelle acque superficiali. La gran parte di eventuali sanzioni per i trasgres- sono residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura: oltre al clorpi- sori. Tuttavia, viene ben evidenzia- rifos, glifosate e il metabolita Ampa, terbutilazina e il metabolita ter- to che saranno messi in atto «si- butilazina-desetil, metolaclor, cloridazon, oxadiazon, Mcpa, lenacil, stemi di controllo» per verificare: usi azossistrobina, diuron, metalaxil, atrazina e il metabolita atrazina-de- setil. impropri del clorpirifos etile du- Proibito in America per, in Italia è contenuto in più di 70 pesticidi, è uno rante i trattamenti fîtosanitari sul- dei fitofarmaci più presenti nella frutta ed è impiegato in tutti i più dif- le colture; la vendita presso le fito- fusi insetticidi per uso domestico. farmacie oltre il 30 giugno e il suo Il clorpirifos è figlio dei gas nervini utilizzati nella prima guerra mon- utilizzo in campo oltre la stessa diale. Se ingerito o inalato, in particolare dai bambini, può provocare data e la presenza di residui nelle nausea, vomito, crampi addominali, diarrea, difficoltà di respiro, lacri- fasi di ingresso delle olive nei fran- mazione, tremori, convulsioni, e in casi estremi addirittura stati di toi «per evitare inquinamento di oli coma. sani». Lega contro i Tumori | Settembre 2013 15
AMBIENTE Salento da r nell’uso del mondo imprenditoriale agricolo. Nel Salento, ovunque appestato dai car- telli “Zona avvelenata”, l’uso di di- serbanti, fungicidi e concimi sinteti- ci è pratica più che ordinaria anche tra i piccoli produttori. Anche tra chi coltiva l’orto per sé. Una stortura fi- glia di una mancata consapevolezza degli effetti sulla salute e della faci- I dati elaborati dall’Agenzia Regio- lizzati. Nel Leccese, due anni fa, ne lità estrema dell’acquisto dei prodotti nale per l’Ambiente nella Rela- sono stati impiegati 2.032.691 chilo- tossici, persino nei supermercati. zione sullo stato di salute del grammi, il 15 per cento in più rispetto Come nel caso del clorpirifos, della 2011 dicono che la Puglia, con al 2009. Ma dal conteggio sfuggono famiglia dei pesticidi “organofosfo- 155.555 quintali di prodotto distri- i dati relativi ad una delle pratiche più rici”, tra i più utilizzati in agricoltu- buito nel 2010, è al quarto posto in diffuse tra le famiglie. Non è, infat- ra, la cui tossicità è ben evidenziata Italia per quantità di fitofarmaci uti- ti, solo una questione relativa al nei rapporti di ricerca dell’Istituto Su- Una petizione contro i pesticidi nel Sale Oltre 1000 firme sono state finora categorie più pericolose; dall’altro, raccolte per dire “no” alla chimica in di regolamentare in modo restritti- agricoltura. E’ la petizione “Vietia- va l’uso di pesticidi “irritanti” e “non mo i pesticidi nel Salento” lanciata classificati”, oltre che dei fertilizzanti a giugno 2013 a Castiglione d’Otran- sintetici. L’obiettivo finale è quello di to dall’associazione “Tullia e Gino - rendere il Salento zona biologica. Casa delle Agriculture” e il comita- La petizione è stata lanciata da to “Notte Verde”. Il successo della Castiglione d’Otranto, ove è in cor- campagna di sensibilizzazione con- so da mesi l’esperimento collettivo tro l’uso di fitofarmaci nocivi e l’abu- di riconversione in orti biologici del- so di pesticidi nella campagne sa- le terre rimaste incolte per anni. lentine e pugliesi è la dimostrazio- Sono state cedute in comodato d’uso ne di un’esigenza matura da tempo gratuito dai legittimi proprietari a un sul territorio. gruppo di giovani: sette ettari sono Le firme, raccolte attraverso già stati coltivati a cereali antichi e banchetti informativi e on line (su in via d’estinzione, poi si sono ag- petizionepubblica.it), saranno con- giunti gli ortaggi, tra cui i pomodo- segnate al ministro dell’Agricoltura, ri di Morciano. Tutto rigorosamen- Nunzia De Girolamo, al presidente te bio. A portare avanti il progetto, della Regione Puglia, Nichi Vendo- assieme al Comitato Notte Verde, è la e al presidente della Provincia An- la neonata associazione “Tullia e tonio Gabellone. Saranno interessati, Gino - Casa delle Agriculture”, de- tuttavia, anche i sindaci dei Comu- dicata ai precursori del biologico in ni salentini. Italia, i coniugi Girolomoni. L’inten- Si richiede, da un lato, lo stop as- to è duplice: recuperare sementi, soluto all’utilizzo di fitofarmaci clas- tecniche, saperi del passato e pro- sificati come “tossici”, “molto tos- vare a fare economia reale, tornan- sici” e nocivi”, che rappresentano le do alla terra e rispettandola. 16 Lega contro i Tumori | Settembre 2013
AMBIENTE record lla chimica periore di Sanità, che dimostrano come il clorpirifos è un interferente endocrino, con meccanismi inediti ed inattesi ed effetti a lungo termine sulla regolazione neuro-endocrina e tiroidea. Vuol dire che ha la capacità di alterare i meccanismi di regola- zione ormonale e causare iperecci- tazione del sistema nervoso, soprat- tutto nei bambini. Gli effetti del clorpirifos sono parti- colarmente rilevanti infatti quando I pesticidi e le conseguenze ad essere esposti sono gruppi mag- giormente vulnerabili come le donne in gravidanza e, di conseguenza, il feto (gravi) sui bambini I ed i bambini. “pesticidi” sono prodotti utiliz- “database storico”, che i bambini zati in agricoltura a protezione nati da madri maggiormente espo- delle colture da parassiti o inset- ste in gravidanza a insetticidi orga- ti. Ne è stato sintetizzato un nume- noclorati hanno 6-7 volte più pro- ento ro enorme e le quantità utilizzate oggi in agricoltura sono impres- sionanti. I pesticidi si possono tro- vare in gran parte degli ambienti in babilità di patologia autistica ri- spetto ai figli di madri meno espo- ste. Dalla fine del 2001 l’Environ- mental Protection Agency (EPA) ha cui viviamo (case, scuole, luoghi di vietato negli USA il commercio del lavoro, ecc.), in alimenti quali frut- clorpirifos, un insetticida organofo- ta e verdura, nelle acque sotterra- sfato tra i più utilizzati per uso re- nee e potabili, aria, fuliggine e nel sidenziale. Tale sostanza si trovava suolo. Sono assorbiti rapidamente praticamente in tutti campioni di aria attraverso i polmoni, la cute e il trat- indoor e nel 60% - 70 % di campio- to gastro-intestinale. I bambini, in ni di sangue raccolti da madri e neo- particolare, sono più esposti. nati al momento del parto. I loro li- Non essendo facilmente degra- velli ematici risultavano fortemen- dabili dai microrganismi, né meta- te correlati, mostrando che il pesti- bolizzati dagli organismi superiori, cida attraversa facilmente e rapi- tendono ad accumularsi in organi e damente la placenta. I possibili ef- tessuti e ad entrare nelle catene ali- fetti conseguenti sullo sviluppo del mentari. Sono da considerare tra le nascituro si possono immaginare. sostanze in assoluto più tossiche (specie nel medio-lungo termine) per gli esseri umani: nove dei dodi- ci prodotti chimici enumerati dalla Convenzione di Stoccolma, cosid- detti POPs (Inquinanti Organici Per- sistenti) sono pesticidi. Diversi studi indicano come i pesticidi costituiscano un serio pro- blema di salute pubblica, incre- mentando nell’uomo il rischio di cancro, malattie neuro-degenerati- ve, aborti, teratogenesi, malattie immunologiche, ecc. Uno studio re- cente ha dimostrato, utilizzando le stime di esposizione tratte da un Lega contro i Tumori | Settembre 2013 17
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