I rituali funebri nelle diversità etniche e culturali dell'ambiente urbano Death rituals in ethnic and cultural mix of urban environment
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
NUMERO 4 - giugno 2012 Andrea Marcuccetti Laureato in Architettura all’Univer- sità di Firenze nel 1991, consegue nel 2003 il Master in “Progettazione di chiese”. Dal 2005 collabora con la Facoltà di architettura “Sapienza” Roma. Attualmente frequenta il Dot- torato di Ricerca in Spazio del Sacro presso l’Università “Sapienza” Roma e Università di Lille. I rituali funebri nelle diversità etniche e culturali dell’ambiente urbano Death rituals in ethnic and cultural mix of urban environment L’immagine che si ha di un cimitero è quella che The common imaginary of a cemetery directly deriva dal modello ottocentesco, per tanti anni ri- derives from the nineteenth century model which masto matrice dei cimiteri attuali. Ha senso ancora stood for many years at the origin of contemporary oggi progettare cimiteri, in una società sempre più cemeteries. Does designing cemeteries still make digitale e virtuale, dove il ricordo, la memoria sono sense today, in an increasing virtual or digital so- sempre meno legati al luogo di sepoltura, dove le ciety, where the memory is less and less tied to the direttive napoleoniche risultano superate e non più place of burial and where the napoleonic laws do rispondenti alla visione tecnologica del mondo in not corespond anymore to the technological vision cui viviamo? of the world in which we live? È il momento di cominciare a ripensare il concetto It’s time to start rethinking the very concept of ce- stesso di cimitero, oltre la realtà che lo configura metery as a place enclosed in a fence. That ceme- Parole chiave: cimitero; attrattività; repulsione; luo- come un luogo relegato in un recinto. teries are bying is a fact. Their decomposition has go urbano; progetto cimitero; nuovo cimitero; con- Che i cimiteri stiano morendo è un dato di fatto. La already begun inside metropolis, and even if it may cetto di cimitero loro decomposizione è già cominciata nelle grandi be still unthinkable, it will soon become unavoida- metropoli, impensabile ma inevitabile. Bisogna co- ble and sooner or later an evidence. Keywords: cemetery, attraction, repulsion, urban lo- minciare a farsene una ragione, com’è inteso oggi: il So, it seems that we have to accept this: the ceme- cation, design cemetery, new cemetery, the concept of cimitero è morto. Pace all’anima sua. tery is dead. Rest in peace. the cemetery http://in_bo.unibo.it
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti Fig. 1. Jean Fabre a Pariart, espo- sizione Grand Palais, Paris 2011. (foto dell’autore). La nostra cultura secolarizzata non si è resa vignette su Maometto pubblicate in Danimar- una scena del Vangelo per un ritratto di una conto che il cambiamento in atto inevitabil- ca, sia fuori d’Europa sia nella nostra società cantante o Jean Fabre4 contamina immagi- mente e inesorabilmente porterà ad una sem- sempre più multiculturale e multi religiosa). ni religiose con un oggetto sportivo oppure il pre più rapida rivoluzione culturale e sociale, Le comunità si sentono più legate per fede cal- simbolo della croce con insetti. (Fig. 1) dove la separazione dei valori è già di fatto cistica che per fede religiosa. La prima è capa- Il Leone d’oro alla Biennale d’Arte di Venezia scomparsa e Sacro e profano non sono più di- ce di superare le differenze culturali razziali e del 2011 è andato al padiglione tedesco (fig. stinti come si crede. religiose, cosa non sempre possibile o molto 2) dove l’artista Christoph Schlingensief5, per La nostra società oggi è caratterizzata da una difficile per la seconda. manifestare il proprio stato d’animo rispetto cultura cattolica in cui non è più la Chiesa a re- L’evoluzione dell’arte, per esempio, è sempre alla sua esistenza e alla malattia che lo porte- citare il ruolo di promotore. Il sacro è ancora stata ispirata dalla religione cattolica: l’arte rà alla morte, utilizzò il sacro per dissacrare; alla base della nostra cultura ma ha mutato sacra dettava le regole del gusto e della cul- nel Padiglione Italia, poi, il sacro è utilizzato i suoi codici e si è secolarizzato. Sempre più tura. Oggi invece essa è relegata a un ruolo di da Gaetano Pesce6 come espressione artistica spesso mischiamo, o meglio confondiamo il nicchia, per pochi. Il sacro si prende a pretesto per la sua opera, cosi come l’installazione del sacro e il profano1, con la meraviglia e il timo- per le realizzazioni artistiche contemporanee: comune di Salemi. (fig. 3) re di chi non accetta quest’atteggiamento (ba- Orlan2, per esempio, mischia simbolo religio- La recente campagna pubblicitaria di Sky uti- sti ricordare quali tensioni hanno provocato le so e fede calcistica, David La Chapelle3 prende lizza l’aspetto devozionale del sacro e dei mi- http://in_bo.unibo.it 184
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti racoli descritti nel Vangelo per vendere ab- tema in modo coerente e reale, poiché questo bonamenti televisivi: questo denota come la incide inevitabilmente sulle nostre percezioni secolarizzazione oggi ha portato a mischiare del sacro, condizionate come sono da una cul- il sacro con il profano, portandoli a conver- tura secolarizzata.8 gere, mischiandoli, offuscandone il senso e Nei prossimi decenni ogni dieci minuti produr- la riconoscibilità. Fanno riflettere le opere di remo informazioni ed immagini come negli at- Banksy7, l’artista di strada che mette in evi- tuali 2 giorni, non esisterà più il computer ma denza e sintetizza lo stato attuale della società avremmo milioni di microchip diffusi nell’am- Fig. 2. Padiglione tedesco opera contemporanea secolarizzata, che sdogana la biente9 si prevede che entro il 2035 sarà elimi- di Christoph Schlingensief, 2011. sempre più frequente riconversione dei luoghi nata la soglia della povertà, le megalopoli da (foto dell’autore) di culto, non più utilizzati per mancanza di co- oltre 10 milioni di abitanti sono già una realtà munità praticanti, in altre attività (fig. 4). e cresceranno sempre di più, con tutte le pro- Questa riflessione che fotografa lo stato attua- blematiche che questo comporta. le della società contemporanea rispetto al sa- Gli studi in atto rispetto a queste problema- cro, non va dimenticata né trascurata ed è ne- tiche si occupano di fattori quali l’attrattività, cessaria per cominciare ad affrontare questo il brand10 il progetto urbano11 tutto in funzio- http://in_bo.unibo.it 185
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti ne dello sviluppo per la qualità dello spazio e dell’ambiente. Noi siamo così attenti al progresso, alla tec- nologia, alla sostenibilità, ma non ci si rende conto di come siamo legati e condizionati da un evento capitato nel quartiere di Les Halles a Parigi alla fine degli anni 80 del 700, in partico- lare al crollo di un muro..., il muro in questione era dell’area Des Innocentes, dal quale cada- veri e liquami nauseabondi invasero la strada. Nasce il cimitero così come lo conosciamo, quindi un’invenzione napoleonica12 con la qua- le si imponeva di portare fuori dalle città le se- polture, in uno spazio chiuso da un recinto. L’immagine che si ha di un cimitero è quella che deriva dal modello ottocentesco, per tanti anni rimasto matrice dei cimiteri attuali. Se si escludono rari casi, come per esempio il ci- mitero monumentale di Staglieno a Genova, il Monumentale a Milano o il Père Lachaise di Parigi, dove il passeggiare, l’incontrarsi, è di- ventato un’azione di svago e di cultura, la mag- gior parte di essi invece sono spazi lugubri e incutono timore in cui le persone vedono come una liberazione e un sollievo l’uscita dal recin- Fig. 3. “L’Italia in croce” opera di Gaetano Pesce, 2011 e “Le Cene to cimiteriale. di San Giuseppe a Salemi” Padi- Nonostante molti architetti si siano occupati glione Italia 2011. (foto dell’autore) di questo tema, tra l’altro con risultati eccel- lenti dal punto di vista architettonico, come il progetto della cappella di Carlo Scarpa per la tomba Brion a San Vito d’Altivole, il San Cataldo a Modena di Aldo Rossi, il cimitero comunale di Parabita di Alessandro Anselmi, il linguaggio http://in_bo.unibo.it 186
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti Fig. 4. Opere di Banksy “street-art” e le due “joyeux noel”2011. (foto Bansky, senza copyright per scelta dell’autore) percettivo del cimitero non è sostanzialmente i 38 anni appena il 35,9% e sotto i 47 anni il 37% stanza dalla città posizionarlo, quanto tempo cambiato e il singolo edificio, per quanto d’e- della popolazione crede in Dio13 e il 41% delle per raggiungerlo? Inutile auspicare che non levata fattura, non riesce a qualificare ne lo persone dichiara di seguire la religione catto- venga in mente a qualcuno di costruire il cimi- spazio sul quale è costruito né tanto meno lo lica ma non di considerarsi una persona spiri- tero grattacielo perchè una proposta purtrop- spazio urbano circostante: è e resta un luogo tuale e solo il 23% va a messa la domenica?14 po esiste già, a Milano per un cimitero verticale repulsivo. Lo spazio cimiteriale, vero spazio di repulsio- chiamato chiamato “Cielo-infinito”, progetto Ha senso ancora oggi progettare cimiteri, ne, non adatto alla conversione o al riutilizzo, per un edificio di 34 piani proteso verso il cie- in una società sempre più digitale e virtuale, coinvolge gli spazi attigui o in affaccio: una lo, 4mila “camere dedicate” per ospitare fino a dove il ricordo, la memoria sono sempre meno casa all’ingresso di un cimitero o con vista sul 60mila salme, con vista sulla città da parte dei legati al luogo di sepoltura, dove le direttive cimitero risulta difficilmente vendibile o abi- morti questa volta.15 napoleoniche risultano superate e non più ri- tabile, se non con le persiane chiuse, anche a Il cimitero è uno spazio morto, si anima un po’ spondenti alla visione tecnologica del mondo dispetto degli architetti e dei progettisti, inte- solo il 2 novembre nelle piccole comunità, ma in cui viviamo? ressati nella maggior parte dei casi all’aspetto nella grande maggioranza dei casi le persone Ha senso ancora oggi utilizzare sepolture tradi- formale della matrice ottocentesca. rendono omaggio ai loro cari, portando magari zionali e progettare cimiteri tradizionali in una Cosa fare poi nel caso delle megalopoli? Quan- solo un povero crisantemo a testimonianza del società secolarizzata come la nostra dove sotto to spazio destinare al cimitero e a quale di- loro dolore e del loro ricordo. http://in_bo.unibo.it 187
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti Micho Kaku come già abbiamo menziona- to ha scritto: “non esisterà più il computer ma avremmo milioni di microchip diffusi nell’ambiente”. È il momento di cominciare a ripensare il concetto stesso di cimitero, come un luo- go relegato in un recinto, mentre la crema- zione permette di tenere le ceneri in casa o metterle all’interno di oggetti, (Face Tomb, “Urn Light”)16 magari inseriti in spazi urbani, Fig. 5. Andrea Marcuccetti, Face Tomb, Tanexpo 2010 (foto dell’au- o ancora spargerle in natura come sempre tore). più spesso accade, lasciando poi, se si vuole, una traccia, un segno lungo una strada o in un parco, come nella tradizione romana, frantu- mando così la memoria nel tessuto urbano e nell’ambiente. http://in_bo.unibo.it 188
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti A tal proposito, la proposta della “Face Tomb”, presentata al Tanexpo 2010 (Fig. 5) con un’i- dea radicale, che non coinvolgesse solamen- te una singola unità, ma dettasse nuove linee guida, mettendo in discussione l’intero spazio cimiteriale, trasformandolo radicalmente e adeguandolo di fatto alla percezione contem- poranea, fatta d’immagini, mutandolo in una sorta di galleria d’arte dove il defunto si as- sumeva le sue responsabilità e ci “metteva la faccia”, senza ambiguità e timori. Così facendo si modifica il rapporto con la tomba. In altre culture il problema cimitero non si pone. Nell’induismo, nel buddismo, il corpo viene cremato e gettato nel fiume, apparen- temente in modo brutale. In realtà la ritualità dell’evento presenta un aspetto interessante, come direbbe André Malraux.17 corpo. i parenti se ne vanno e la ritualità finisce nel «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Essa, Una comunità “Santa” è fatta di pietre vive, momento in cui il cranio scoppiando libera lo pensando che fosse il custode del giardino, gli non di pietre morte, che portano ad un com- spirito dal corpo, lasciando la pelle come una disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dim- portamento, nostalgico devozionale di nuova buccia e il cadavere agli addetti alla pira. mi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». concezione, che può sfociare nel bere una Nello zoroastrismo e nella cultura indiana Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi birra al Père Lachaise sulla tomba Jim Mor- d’America il corpo è dato in pasto agli uccelli, verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», rison o il 31 ottobre a festeggiare il comple- per non contaminare la natura e così facendo che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non anno e rendere omaggio al duce a Predappio. si torna di fatto alla vita. mi trattenere, perché non sono ancora salito Che i cimiteri stiano morendo è un dato di fat- «D’ailleurs c’est toujours les autres qui meu- al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io to e la loro decomposizione è già cominciata rent » è l’épitafio che si trova sulla tomba di salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e nelle grandi metropoli, impensabile, ma ine- Marcel Duchamp a Rouen. Ha ragione lui, al- Dio vostro». Maria di Màgdala andò subito ad vitabile e prima o poi ce ne renderemo conto. cuni continuano a vivere e fanno parte del- annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» Bisogna cominciare a farsene una ragione, la nostra cultura: Aristotele, Nerone, Giotto, e anche ciò che le aveva detto.(Gv.20, 3, 15) com’è inteso oggi: Il cimitero è morto. Pace Michelangelo, Leonardo da Vinci, Dante, Gali- Come vediamo Gesù Cristo si sottrae alla se- all’anima sua. leo Galilei, sono vivi e vegeti, contemporanei, poltura e sale al Padre con lo spirito e con il http://in_bo.unibo.it 189
NUMERO 4 - giugno 2012 Il cimitero è morto. Pace all’anima sua Andrea Marcuccetti NOTE cinematografico, artista Authentic Urban Places, Ox- altezza,con una capienza di esempi di Roma e Parigi, Otto, Rudolf (1917), Il Sacro, performativo e presentatore ford University Press. 2010 oltre 30.000 Dottorato di Ricerca: Univer- Edizioni Gallone, Milano (Edi- [1] Per esempio chiamiamo televisivo tedesco. [11] Ingallina Patrizia, Nuovi tombe sità La Sapienza di Roma/ zione originale nel 1872) “Santa Santorum della mu- [6] Architetto italiano, desi- scenari per l’attrattività del Université Lille1, (TVES) Lille. [16] Oltre magazine, nei nu- sica” una sala da concerto o gner, sperimentatore di lin- territorio [Nouveaux scéna- meri 1 gennaio, 2 febbraio, Marcuccetti, Andrea (2012), INTERVISTE SUL CONCET- sentiamo dire “il calcio è una guaggi. rios pour l’attractivité du 3marzo 2010. www.oltrema- L’espace du sacré a Rome: le TO DI SACRO: fede/religione per noi”. [7] Artista inglese tra i mag- territoire], Milano, Franco gazine.com visible, l’invisible, les scéna- Angeli. 2009 rios futurs, in Territoire en Professeur émérite Marcel [2] Pseudonimo di Mireille giori esponenti della “street [17] Malraux André, Le Roncayolo. Urbaniste et géo- art”. [12] Editto di Saint Claud Mouvement, Université Lille Suzanne Francette Porte è Musée imaginaire, Folio Es- 1, Sciences et Tecnologie. graphe, Directeur d’études un’artista francese, espo- [8] Andrea Marcuccetti, “La [13] Dati, Istituto di Ricerca sais, Gallimard 1996 à l’Ecole des hautes études nente della Body Art. costruzione dello spazio del sociale dell’Università del Zukin, Sharon, (2010), Na- en sciences sociales, EHEES, sacro nel XXI secolo, in Ita- Piemonte Orientale. quoti- ked City: The Death and Life direttore dal 1991 al 1994 [3] Fotografo statunitense, è of Authentic Urban Places, attivo nei campi della moda, lia e Francia: tra tradizione e diano Repubblica, 20 aprile l’Institut d’Urbanisme de futuro, 2012. BIBLIOGRAFIA Oxford University Press. Paris. Intervista realizzata il della pubblicità e della foto- grafia d’arte. Noto per il suo attrattività e repulsione. I [14] Dati, Deborah De Luca Ingallina, Patrizia (2010), 22/03 - 01/04/2011 stile progetti delle chiese dopo il Università di Milano, quoti- Oltre magazine, nei numeri 1 Nuovi scenari per l’attratti- Architetto Paolo Portoghesi. Grande Giubileo: gli esempi diano Repubblica, 20 aprile gennaio, 2 febbraio, 3 marzo vità del territorio [Nouveaux Saggista, è stato professore surreale e spesso umoristi- scénarios pour l’attractivité co, è considerato uno dei di Roma e Parigi.” Dottorato 2012 2010. www.oltremagazine. ordinario presso la Facoltà di di com du territoire], Franco Angeli, Architettura della Sapienza fotografi più geniali di tutti i [15] Il cimitero grattacielo Milano. tempi. Ricerca: Università “Sapien- è già una realtà, il “Memo- Marcuccetti, Andrea (2012), di Roma. Accademico Ordi- za” Roma /Université Lille1, rial Nécropole Ecumenica” a La costruzione dello spazio Malraux, André (1996), Le nario dalla prestigiosa Acca- [4] Artista, coreografo, re- Musée imaginaire, Folio Es- demia delle Arti del Disegno gista teatrale e scenografo (TVES) Lille, 2012. Santos (San Paulo),che con- del sacro nel XXI secolo, in ta circa 11 Italia e Francia: tra tradizione sais, Gallimard di Firenze e dall’Accademia belga. [9] Micho Kaku, La fisica del di San Luca a Roma. futuro, Codice 2012 milioni di abitanti,è un com- e futuro, attrattività e repul- Hervieu-Leger, Daniele [5] Artista tedesco, dram- (2003), Il pellegrino e il con- Intervista realizzata il [10] Zukin, Sharon, Naked plesso in stile neo-gotico sione. I progetti delle chiese maturgo, regista teatrale e vertito, Il Mulino, Paris 16_12_2011 City: The Death and Life of di 32 piani e 108 metri di dopo il Grande Giubileo: gli operistico oltre che regista http://in_bo.unibo.it 190
Puoi anche leggere