Aprire i nidi ai bambini con bisogni educativi particolari - Raccomandazioni per un'accoglienza extra famigliare inclusiva - Kibesuisse

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Aprire i nidi ai bambini
con bisogni educativi particolari

Raccomandazioni per un’accoglienza
extra famigliare inclusiva
2

Introduzione

I bambini sono una componente es-          creare un’offerta inclusiva di acco-
senziale della società. Ciò si può         glienza complementare alla famiglia e
dire anche dei bambini che necessi-        come realizzarla.
tano di maggiori attenzioni, di un
accompagnamento più assiduo nel            Per i bambini i nidi e altre strutture di
loro sviluppo e di un’assistenza più       accoglienza della prima infanzia sono
intensa da parte delle loro figure di      il primo luogo extrafamiliare di con-
riferimento. Queste raccomandazioni        tatto con la comunità. È qui che il
sono state concepite a partire dall’i-     bambino incontra altri bambini, impa-
dea che tutti i bambini dovrebbero         ra a condividere e a prestare attenzio-
poter frequentare le stesse strutture di   ne al prossimo e instaura, spesso per
accoglienza della prima infanzia e le      la prima volta, un rapporto con altri
stesse scuole.                             bambini al di fuori della famiglia. È qui
                                           che viene preparato alle successive
Gli enti che hanno elaborato questa        transizioni della vita. Durante questa
pubblicazione difendono il principio       importante fase anche i bambini con
di una società in cui la diversità viene   bisogni educativi particolari devono
vissuta e accettata completamente.         poter beneficiare di un sostegno spe-
Sono convinti che il modo più sem-         cifico per riuscire a superare questa
plice per realizzare la partecipazione     tappa e, successivamente, poter pren-
piena ed effettiva nella società sia di    dere parte e fornire il proprio contri-
contemplarla fin dalla nascita.            buto alla vita sociale in modo adegua-
                                           to e in funzione delle proprie capacità.
Questi enti hanno riassunto le proprie     Il presente documento si focalizza
riflessioni sull’inclusione dei bambini    perciò sulla prima infanzia e in modo
con bisogni educativi particolari nei      specifico sui nidi considerati come
nidi dell’infanzia ed elaborato racco-     istituzioni che offrono accoglienza ai
mandazioni in merito. Queste rifles-       bambini fino a quattro anni.
sioni indicano sia alle autorità federa-
li, cantonali e comunali sia agli enti
gestori per quale motivo è opportuno
3

Definizioni

Bambini con bisogni educativi par-         Figura 1
ticolari: sono bambini con difficoltà
nello sviluppo delle loro capacità,
della loro personalità e della loro in-
tegrazione sociale. Necessitano di
aiuto per gestire la loro vita quotidia-
na. Senza un sostegno adeguato, i
nidi non sono in grado di rispondere
ai bisogni educativi di questi bambini.
                                              Esclusione/Separazione
Integrazione/inclusione: questi due
concetti hanno un significato differen-
te e vengono messi in relazione fra
loro in modo diverso. In Svizzera i
termini di integrazione e inclusione
vengono spesso impiegati come sino-
nimi, ma possono anche essere con-
cepiti come fasi diverse. L’integrazione
rappresenta in questo caso una tappa
verso l’inclusione (cfr. figura 1).                   Integrazione

                                                      Inclusione
4

Le sfide

Difficoltà e ritardi nello sviluppo, disa-   Attualmente l’offerta disponibile di so-
bilità mentale o fisica: per i genitori      stegno complementare alla famiglia si
scoprire o venire a conoscenza di una        rivela poco preparata ad accogliere e
diagnosi simile concernente il proprio       accompagnare bambini con educativi
figlio rappresenta un’ardua sfida che        particolari.
può sconvolgere la loro vita.
                                             Tuttavia esistono buone pratiche e
A seconda del tipo e del grado di di-        modelli che verranno presentati in
sabilità, i bambini necessitano di           questo opuscolo.
un’accoglienza intensiva e adeguata
alle loro esigenze.                          L’approccio inclusivo si prefigge l’o-
                                             biettivo dell’inclusione sociale di
Parallelamente i genitori sono costret-      bambini e genitori, affinché possano
ti a dedicare maggior tempo alle cure        continuare a fornire il loro prezioso
dei figli, le preoccupazioni relative al     contributo.
loro benessere aumentano, le famiglie
si trovano sradicate dal proprio con-
testo sociale e raramente dispongono
di un momento di sollievo, poiché le
possibilità di accoglienza extrafamilia-
re non sono numerose.

In assenza di tali opportunità, i geni-
tori non riescono a conciliare lavoro
e famiglia e devono rinunciare a buo-
na parte delle loro attività. I datori di
lavoro perdono quindi preziosa ma-
nodopera e la società deve fare a me-
no di cittadine e cittadini attivi.
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La situazione giuridica

In Svizzera le basi legali per un’inclu-     L’art. 4c sancisce che la presa a carico
sione a partire dalla nascita esistono.      in strutture diurne fa parte dell’offerta
L’uguaglianza di tutti gli esseri umani      di base della pedagogia speciale e che
è iscritta nell’art. 8.2 della Costituzio-   le soluzioni integrative sono da prefe-
ne federale in cui viene dichiarato          rire a quelle di separazione.
esplicitamente che nessuno può es-
sere discriminato a causa di menoma-         Ratificando la Convenzione interna-
zioni fisiche, mentali o psichiche. L’e-     zionale dell’ONU sui diritti del fanciul-
sclusione di persone dall’accesso a          lo, la Svizzera già nel 1997 si è impe-
servizi o offerte viola questo principio.    gnata a prendere in considerazione i
                                             bisogni di sostegno particolare dei
Dal 2004 la Svizzera dispone della           bambini. L’obiettivo è quello di garan-
legge sull’uguaglianza delle persone         tire loro un’integrazione sociale più
con disabilità. L’art. 20.2 chiede ai        completa possibile e di favorire la lo-
Cantoni di promuovere l’integrazione         ro crescita personale anche a livello
dei fanciulli e degli adolescenti con        culturale e spirituale (art. 23). La Con-
disabili nelle scuole regolari attraverso    venzione dell’ONU relativa ai diritti
modalità di scolarizzazione adeguate.        delle persone con handicap, che la
Poiché l’istruzione pubblica è di com-       Svizzera ha sottoscritto nel 2014, si è
petenza cantonale, una legge federale        rivelata determinante per quanto con-
risulta poco efficace. Quando la sco-        cerne l’orientamento inclusivo di tutte
larizzazione speciale è divenuta di          le forme di sostegno. Questo docu-
competenza dei Cantoni nel 2008 nel          mento si prefigge la piena partecipa-
quadro della nuova impostazione del-         zione delle persone con handicap in
la perequazione finanziaria e dei com-       tutti gli ambiti della vita.
piti fra Confederazione e Cantoni
(NPC), questi ultimi hanno stipulato
l’accordo intercantonale sulla colla-
borazione nell’ambito della pedagogia
speciale.
6

L’inclusione genera vantaggi

La creazione di un’offerta di acco-          Per i genitori:
glienza inclusiva complementare alla         I genitori acquistano fiducia e sono
famiglia genera vantaggi a vari livelli.     consapevoli che il loro bambino può
                                             beneficiare di condizioni quadro otti-
Per il bambino:                              mali per la sua crescita emozionale e
I bambini si motivano a vicenda. Trag-       sociale.
gono beneficio da strutture che favo-
riscono il loro sviluppo, acquisiscono       I genitori possono continuare a eser-
familiarità con i rituali e il ritmo delle   citare la propria attività lucrativa ed
giornate e vengono stimolati nel loro        essere finanziariamente autonomi,
desiderio di scoperta.                       poiché hanno la possibilità di conci-
                                             liare lavoro e famiglia. In tal modo è
I bambini con bisogni educativi impa-        possibile ridurre o evitare la dipen-
rano a instaurare e a costruire relazio-     denza dalle assicurazioni sociali.
ni con altri bambini. Fanno parte di
un sistema sociale. La diversità per i       I genitori possono continuare a dedi-
bambini cosiddetti «normodotati» di-         carsi alle loro relazioni, ai loro hobby
venta naturale.                              e ai loro impegni sociali: ciò riduce il
                                             rischio di isolamento sociale.
I bambini con bisogni educativi par-
ticolari imparano a instaurare e a co-       Grazie all’offerta di accoglienza com-
struire relazioni con altri bambini.         plementare alla famiglia i genitori pos-
Fanno parte di un sistema sociale. La        sono recuperare energie, gestire la
diversità per i bambini cosiddetti           propria impegnativa vita quotidiana e
«normodotati» diventa naturale.              restare in salute.
7

Per la società:
Valori come l’integrazione sociale e
l’accettazione della diversità vengono
trasmessi ai genitori e ai bambini.

La possibilità di conciliare lavoro e
famiglia permette al mondo economi-
co di accedere a una preziosa mano-         1

dopera.                                     Dr. phil. Sabine Tanner Merlo,
                                            Prof. Dr. Alois Buholzer, MSc. Ca-
In quanto membri a tutti gli effetti del-   therine Näpflin: Valutazione della
la nostra società, i genitori continuano    fase pilota di KITAplus. Rapporto
a essere partecipi della vita sociale,      della fondazione Kind und Familie,
politica ed economica.                      (bambino e famiglia) KiFa Svizzera,
                                            Risultati della ricerca n° 42/2014;
L’inclusione nell’ambito della prima        PH Lucerna – Alta scuola pedago-
infanzia rende spesso superflue le          gica Lucerna;
strutture speciali.
                                            Stamm, Margrit et al. (2009). Edu-
Diversi studi e ricerche dimostrano         cazione della prima infanzia in
che l’educazione della prima infanzia       Svizzera. Studio di base elaborato
genera ripercussioni utili per l’econo-     su richiesta della Commissione
mia. L’investimento di un franco in         svizzera per l’UNESCO. Università
ambito di educazione prescolastica          di Friburgo.
genera un guadagno per l’economia
stimato all’incirca da due a quattro        Messaggio del Consiglio federale
franchi.1                                   del 29 giugno 2016 (cfr. 3.3) con-
                                            cernente la modifica della legge
                                            federale sugli aiuti finanziari per la
                                            custodia di bambini complemen-
                                            tare alla famiglia.
8

L’unione fa la forza

Un quadro giuridico chiaro con diret-      –p
                                             ersonale pedagogico specializzato
tive applicabili nella pratica e un fi-     nel sostegno alla prima infanzia e
nanziamento garantito costituiscono         terapeuti che sostengono l’inclusio-
una base solida per l’inclusione. Solo      ne, in grado di accompagnare il
con il coinvolgimento e l’interazione       bambino e le persone che vivono
di tutte le parti in causa è possibile      nel suo contesto familiare, di fornire
creare una varietà di modelli e solu-       al personale del nido informazioni
zioni. Il loro sviluppo necessita di:       sugli aiuti, sui corsi e sulla formazio-
                                            ne continua disponibili e, a seconda
–g
  enitori aperti verso opinioni diver-     delle necessità, che collaborano at-
 se e con la pazienza e il coraggio di      tivamente anche in loco.
 sperimentare cose nuove;
                                           Un orientamento inclusivo globale
–u
  na relazione basata sulla fiducia tra   non si può attuare dall’oggi al doma-
 i genitori e le collaboratrici e i col-   ni. Tuttavia tutti i segnali dati dagli
 laboratori del nido;                      enti pubblici, tutte le tappe superate
                                           dagli enti gestori, tutte le tracce la-
– istituti di formazione di base e con-   sciate da genitori, collaboratori, col-
   tinua capaci di adattare la propria     laboratrici e professionisti sono im-
   offerta (corsi, consulenze, coaching)   portanti, poiché incrementano per i
   alle esigenze, affinché sia le colla-   bambini con bisogni educativi parti-
   boratrici e i collaboratori dei nidi    colari le opportunità di crescere con
   sia gli altri professionisti siano      altri bambini e di prendere parte alle
   pronti ad assumere le sfide sum-        varie attività della vita quotidiana.
   menzionate.                             Permettono inoltre ai genitori di con-
                                           ciliare la propria vita professionale e
                                           familiare e di restare membri attivi
                                           della società.
9

Esistono già nidi dell’infanzia che of-    punto: per potersi assicurare la riusci-
frono accoglienza ai bambini con bi-       ta delle offerte di inclusione è indi-
sogni educativi particolari. Qui ogni      spensabile la collaborazione fra tutte
bimbo trova opportunità di gioco e di      le parti in causa (autorità, nidi, peda-
apprendimento, cresce e sviluppa il        gogia speciale, membri della famiglia).
proprio potenziale con altri bimbi.        In special modo il settore pubblico e
                                           gli enti gestori assumono un ruolo de-
Il ventaglio delle misure di sostegno è    cisivo in questo contesto. Il loro impe-
ampio, ma fra l’offerta esistente occor-   gno è determinante per la promozione
re prestare particolare attenzione a un    e la riuscita dell’inclusione.
10

Raccomandazioni
per gli enti pubblici

Gli enti pubblici possono determina-       – Mettono a disposizione mezzi fi-
re l’orientamento dell’offerta dei ni-        nanziari per consentire un’acco-
di per l’infanzia con direttive legali        glienza adeguata e commisurata
e qualitative. Le autorità competenti         alle esigenze dei bambini con biso-
favoriscono lo sviluppo di un’offerta         gni educativi particolari nei nidi
di prossimità che risponde alla do-           dell’infanzia.
manda e ai bisogni.
                                           – Assicurano un sistema di finanzia-
–
 Tengono conto delle situazioni               mento semplice e flessibile.
 e delle esigenze delle famiglie
 di bambini con bisogni educativi          – Assumono il supplemento per l’in-
 particolari quando elaborano basi            clusione del bambino. In tal modo
 legali.                                      le famiglie dovranno farsi carico
                                              soltanto delle tariffe usuali legate al
–A
  dattano le strutture esistenti ai bi-      reddito.
 sogni dei bambini con bisogni edu-
 cativi particolari.

– Incaricano professionisti qualificati
  in pedagogia speciale e nel soste-
  gno alla prima infanzia di offrire un
  accompagnamento al personale del
  nido e di garantire il trasferimento
  delle competenze necessarie.

–
 I nformano l’opinione pubblica
 dell’offerta inclusiva e contribuisco-
 no a vincere perplessità e preoccu-
 pazioni al riguardo.
11

Raccomandazioni
per l’ente gestore

La direzione del nido decide di pro-        – Contribuisce con una chiara ripar-
porre un’offerta inclusiva in modo             tizione dei compiti e una definizione
consapevole: la sua posizione deve             dei ruoli, affinché le collaboratrici e
essere precisata con chiarezza nei             i collaboratori condividano l’ap-
regolamenti, nelle direttive, nei pro-         proccio inclusivo e si impegnino
getti e in eventuali ulteriori documen-        nella collaborazione interdisciplina-
ti importanti.                                 re e nel lavoro di équipe.

– Integra l’approccio inclusivo nel suo    –C
                                              hiede agli enti pubblici di sostene-
   concetto pedagogico e ne realizza         re finanziariamente posti di acco-
   concretamente le istanze.                 glienza per bambini con bisogni
                                             educativi particolari.
– Risponde ai bisogni individuali di ac-
  coglienza e offre soluzioni flessibili.

– È responsabile dell’assunzione di
   personale qualificato e di un’infra-
   struttura adeguata nel nido.

– Contribuisce all’applicazione di stan-
  dard minimi in materia di educazio-
  ne speciale mediante personale qua-
  lificato e il ricorso a competenze o
  modalità di sostegno esterne.
12

Informazioni

Negli scorsi anni sono stati avviati di-    che si occupano di prima infanzia
versi progetti sul tema integrazione/       nell’accoglienza di bambini che pre-
inclusione nell’ambito della prima          sentano bisogni di sostegno in uno o
infanzia.                                   più ambiti del loro sviluppo, in modo
                                            che possano prendere parte attiva-
Progetti                                    mente a varie attività di gruppo. L’AI-
Grazie ad atgabbes, il Ticino offre ai      PE mette a disposizione le proprie
bambini da due a quattro anni, indi-        competenze specifiche, da un lato
pendentemente dai loro bisogni di           fornendo informazioni sull’integrazio-
sostegno, strutture di accoglienza          ne dei bambini con bisogni educativi
attraverso i suoi preasili. I preasili di   particolari e dall’altro rendendosi di-
atgabbes, fondati sul principio peda-       sponibile per lo sviluppo di progetti
gogico dell’inclusione, favoriscono le      di integrazione. L’associazione ha ela-
relazioni fra bambini con bisogni           borato raccomandazioni per permet-
educativi particolari e bambini co-         tere ai bambini e al gruppo di ottene-
siddetti «normodotati». I bimbi pos-        re un’accoglienza e un sostegno ade-
sono imparare facendo esperienza            guati. Svolge inoltre un lavoro di ac-
con il corpo, i sensi e il movimento.       compagnamento e consulenza delle
A Biasca atgabbes ha attivato un par-       équipe educative organizzando il sup-
tenariato con il nido comunale e tra-       porto necessario per l’integrazione.
sferito le proprie competenze e co-         Per info: www.aipe.ch
noscenze, acquisite in ambito di
pedagogia speciale, attivando una           KITAplus, Lucerna: il personale delle
collaborazione con questa struttura         strutture di accoglienza esistenti è
di accoglienza della prima infanzia.        accompagnato dal servizio di peda-
Per info: www.atgabbes.ch                   gogia speciale e all’occorrenza viene
                                            supportato con risorse. In tal modo
L’AIPE (Associazione per l’aiuto all’in-    è possibile creare le competenze ne-
tegrazione nella prima infanzia) so-        cessarie che permettono l’inclusione
stiene nel Canton Ginevra le strutture      della prima infanzia. KITAplus e ki-
13

besuisse collaborano su tutto il ter-
ritorio svizzero di lingua tedesca per
diffondere il progetto KITAplus Lu-
cerna.
Per info:
www.kindertagesstaetten-plus.ch
www.kibesuisse.ch
14

Documenti                                   L’indice per l’inclusione di Booth e
Per ottenere ulteriori ragguagli sull’ac-   Ainscow, nella sua forma adattata
coglienza nei nidi e per domande            alle strutture per la prima infanzia,
riguardanti problematiche relative          rappresenta uno strumento utile per
all’assunzione o alla retribuzione del      il passaggio di un nido a una struttura
personale si rimanda alle pubblica-         inclusiva: Booth, T. & Ainscow, M.
zioni di kibesuisse.                        (2017). Nuovo Index per l’inclusione.
Per info: www.kibesuisse.ch                 Carocci: 4. edizione.

Il Quadro di orientamento per l’edu-
cazione, la formazione e l’accoglienza
della prima infanzia della Rete svizze-
ra per la custodia dei bambini presen-
ta le linee guida con i presupposti
essenziali in materia di pedagogia e
diritti dei bambini.
Per info:
www.rete-custodia-bambini.ch/it/

Il marchio QualiNido attua il quadro
di orientamento in otto ambiti dello
sviluppo della qualità nelle strutture
di accoglienza per l’infanzia (nidi).
Per info: www.quali-nido.ch
15

Impressum
All’elaborazione delle presenti raccomandazioni
hanno collaborato:

Arpsei, Association romande
des praticiens en service éducatif itinérant:
Fabienne Clavien
BVF, Berufsverband Heilpädagogische
Früherziehung: Marianne Bossard, Manuela
Fehr Slongo
Heilpädagogischer Früherziehungsdienst
Luzern: Silvia Felber
insieme Svizzera, Federazione svizzera delle
associazioni dei genitori di persone con
disabilità mentale:
Jill Aeschlimann, Heidi Lauper
kibesuisse, Federazione svizzera delle struttu-
re di accoglienza per l’infanzia:
Nadine Hoch, Liridona Kamberi
KITAplus: Peter Hruza
LCH Lehrerinnen und Lehrer Schweiz:
Marion Heidelberger
Fondazione KiFa, Stiftung Kind und Familie
KiFa: Christian Vonarburg
Associazione Cerebral Svizzera:
Maja Cuk Greiner
visoparents schweiz: Florence Bitterli,
Nina Wetzel

Redazione: alea iacta pr & consulting gmbh
Traduzione: Serena Giudicetti
Elaborazione grafica: Schalter&Walter GmbH

Edizione 2018
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