I LIMITI INTERNI ED ESTERNI DEL PIANETA TERRA
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ARTICOLI I LIMITI INTERNI ED ESTERNI DEL PIANETA TERRA Produzione economica e sviluppo umano: il mito della crescita illimitata – I limiti del nostro pianeta e le esplorazioni spaziali Intervista a Barry G. Goldstein, responsabile del progetto Phoenix Mars Lander della NASA per l’esplorazione di Marte di STEFANO ZAMBERLAN I limiti della crescita to delle risorse, i limiti dello sviluppo su questo pia- e il mito della crescita illimitata neta saranno raggiunti entro i prossimi cento anni. Il risultato più probabile è un declino improvviso ed in- Negli anni Settanta il concetto di limite legato al- controllabile della popolazione e della capacità indu- le risorse naturali e alle attività economiche, ignorato striale. Per scongiurare tale evento si dovrebbero per quasi due secoli dal pensiero dominante, tornò a modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una con- preoccupare la società Occidentale. Le crisi petrolife- dizione di stabilità demografica, ecologica ed eco- re da una parte e i problemi derivanti dall’inqui- nomica sostenibile nel lungo periodo. L’equilibrio namento nei grandi centri abitati e nelle zone indu- globale dovrebbe essere realizzato in modo da soddi- striali dall’altra, dimostrarono rispettivamente che la sfare le necessità di ciascuna persona sul pianeta ga- scarsità delle risorse è un vincolo, e che il progresso rantendo uguali opportunità di realizzare il proprio della scienza non è illimitato e capace di sostituirsi potenziale umano. ad una corretta gestione dei beni pubblici. Il rapporto fu denigrato e accusato di catastrofi- Notevole scalpore suscitò il rapporto Limit of the smo, spesso in modo del tutto arbitrario ed infondato, Growth (i limiti dello sviluppo), tradotto erronea- spinto dallo scetticismo da una parte e da interessi mente in italiano in Rapporto sui limiti della crescita. economici dall’altra. Tuttavia, nel 1992 è stato pub- Questa ricerca fu commissionata al MIT dal Club di blicato un primo aggiornamento del Rapporto, intito- Roma1 1972, e l’autrice principale fu Donella Mea- lato Beyond the Limits (oltre i limiti), nel quale si so- dows. Il rapporto, attraverso una simulazione al steneva che erano già stati superati i limiti della “ca- computer, arriva a descrivere un possibile scenario pacità di carico” del pianeta. futuro inquietante: considerati il tasso di crescita del- Un secondo aggiornamento è arrivato nel 2004 la popolazione, dell’industrializzazione, dell’inqui- con il titolo Limits to Growth: The 30-Year Update. namento, della produzione di cibo e dello sfruttamen- In questo lavoro Donella Meadows, Jorgen Randers e 3
Dennis Meadows hanno aggiornato ed integrato la sorbe materia ed energia dall’esterno per sopravvive- versione originale spostando il focus della ricerca re ed evolvere. Tuttavia, Nicholas Georgescu- dall’esaurimento delle risorse alla degradazione Roegen, fondatore della Bioeconomic, avvertiva che dell’ambiente, affermando come l’impronta ecologi- il pianeta Terra è un sistema chiuso, perché riceve ca2 ha iniziato a superare già intorno al 1980 la capa- solo energia dal Sole. Non solo: l’economia attual- cità di carico della Terra ed è giunta attualmente a mente non si sviluppa attraverso questa fonte energe- superarla del 20%. tica e le risorse rinnovabili, ma usando combustibili Nel 2008 lo scienziato australiano Graham Tur- fossili e minerali non rinnovabili. Dunque, il pianeta, ner ha paragonato i dati previsti nel rapporto I limiti da un punto di vista economico e produttivo, appare dello sviluppo con quelli attuali reali, concludendo come un sistema isolato. Herman Daly ha affermato: che i mutamenti effettivamente avvenuti nella produ- “Chi crede nella crescita illimitata o è un folle o un zione industriale ed agricola, nella popolazione e economista”. nell’inquinamento, sono coerenti con quanto previsto Nonostante le scoperte tecnologiche ed i successi nel 1972: ciò significa che si possono intravedere i nell’esplorazione del cosmo, infatti, non si possono prodromi di un collasso economico nel corso del XXI oggi intravedere scenari concreti in cui si possa anda- secolo. re oltre i limiti del pianeta. La verità è che i limiti che Nonostante il mito della crescita illimitata sia sta- si superano ogni giorno sono quelli della Terra di so- to perciò sfatato, la teoria economica dominante e la stenere l’attività umana così come oggi è organizzata. struttura economico-produttiva hanno continuato sul- Un’attività che rischia di causare crisi ecologiche e la loro strada senza comprenderne le effettive impli- sociali tali da compromettere uno sviluppo futuro cazioni. All’interno dell’economia neoclassica, che rappresenta il pensiero dominante nella scienza eco- nomica attuale, si è sviluppata l’Economia dell’ambiente, che tenta, con la modellizzazione ma- tematica lineare e l’analisi dei singoli problemi, di modificare i flussi di prelievo delle risorse e di riget- to di rifiuti nell’ambiente. Si tenta di risolvere i pro- blemi ambientali sul mercato introducendo dei cor- rettivi: tasse, sussidi, standard di prodotto o di pro- cesso, vincoli, limiti, diritti di proprietà, etc. Purtrop- po un simile approccio appare insufficiente, sia come capacità di incidere sul fenomeno e sia come scarsa capacità degli strumenti analitici utilizzati per coglie- re la complessità della realtà. Infatti, i rapporti sui limiti dello sviluppo prima citati, che mettono in guardia sulla necessità di cambiamenti più radicali, si basano su un approccio scientifico di tipo sistemico3. I limiti del nostro pianeta e l’esplorazione spaziale Kenneth E. Boulding ha attirato molte volte l’attenzione sui limits of the Earth formulando la teo- ria della Spaceship Earth, in base alla quale l’umanità sulla Terra deve comportarsi come un a- stronauta dentro la sua navicella. Il sistema economi- co è un sistema aperto, che può essere paragonato ad una dissipative structure, secondo la teoria di Ilya Barry G. Goldstein, responsabile Prigogine: un sistema lontano dall’equilibrio che as- del progetto Phoenix Mars Lander 4
dell’umanità, e quindi anche l’esplorazione di ciò che dell’acqua per supplire alle esigenze quotidiane degli sta al di là del nostro pianeta. astronauti, evitando il trasporto di grandi quantitativi L’esplorazione fisica dello spazio ha inizio negli d’acqua dalla Terra, la presenza di idrogeno e ossi- anni ‘50 del secolo scorso. Tappe memorabili sono geno potrebbe fornire il combustibile necessario per state il primo volo umano in orbita nel 1961 e lo il viaggio di ritorno alla Terra o verso ulteriori desti- sbarco dell’uomo sulla Luna nel 1969. Tuttavia, an- nazioni. cor oggi il nostro satellite è per lo più inesplorato; re- centemente è stata provata la presenza di quantità no- tevoli di acqua in alcuni punti del sottosuolo lunare. L’esplorazione di Marte L’altro pianeta da sempre considerato per l’esplorazione, data la vicinanza e le condizioni at- La Phoenix Mars Lander è una sonda automatica mosferiche, è Marte. Il pianeta rosso è stato già og- per l’esplorazione del pianeta Marte lanciata nel getto di osservazioni tramite sonde lanciate nella sua 2007 con due obiettivi: lo studio della passata pre- orbita e lander a terra. La missione più importante senza di acqua sul pianeta – un’informazione chiave finora è stata quella della sonda Phoenix, la quale ha per comprendere i passati cambiamenti climatici del verificato la presenza di acqua. pianeta stesso –, e la ricerca di zone che possano so- La presenza di acqua sulla superficie della Luna stenere forme di vita microbiche. Sebbene il lander e di Marte ha importanti conseguenze per la pianifi- Phoenix sia stata la sesta sonda ad atterrare sul piane- cazione di future missioni, soprattutto per installa- ta rosso, la quantità di dati raccolti la rende una delle zioni di basi fisse per gli astronauti. Oltre all’utilizzo missioni più importanti su questo pianeta. La sonda Phoenix Mars Lander durante la sua missione sul pianeta Marte (fonte: NASA) 5
La sonda è stata lanciata il 4 agosto 2007 da Ca- più dato segni di vita. Il 10 novembre 2008, tre mesi pe Canaveral, e dopo un viaggio di dieci mesi e 680 dopo il termine previsto, la missione è stata dichiara- milioni di chilometri, il 25 maggio 2008, è atterrata ta terminata. Gli ingegneri della NASA tenteranno di su Marte. La regione scelta per l’atterraggio si trova mettersi in contatto con la sonda nel prossimo perio- vicino al Polo Nord e, in base ai dati pervenuti dalle do primaverile di Marte, quando il sole potrà nuova- sonde attualmente in orbita attorno al pianeta, contie- mente ricaricare le batterie. Tuttavia, è quasi certo ne la maggior concentrazione di acqua ghiacciata al che la rigidità dell’inverno marziano a quelle latitu- di fuori dei poli. L’operazione è avvenuta nella tarda dini danneggerà irrimediabilmente la funzionalità primavera dell’emisfero marziano settentrionale, della Phoenix. quando il Sole illumina i pannelli solari della sonda “Non c’è nulla che precluda la vita”, ha spiegato per tutto il giorno. lo scienziato Samuel Kounaves, commentando i risul- tati dell'analisi del campione di terra marziana preleva- to dalla sonda Phoenix. “Le analisi chimiche sul terre- La conferma della presenza di ghiaccio no non vi hanno riscontrato niente che possa, in defini- e la composizione del suolo tiva, renderlo inabitabile, benché debbano essere anco- ra identificate alcune, necessarie, sostanze nutritive. Il Il 24 giugno sono iniziati una serie di test chimici suolo di Marte è alcalino e contiene una gran varietà di importanti sulla composizione del terreno. I primi ri- sostanze minerali, non è molto diverso da alcuni tipi di sultati, giunti sulla terra il 26 giugno, hanno mostrato suoli terrestri. Vi potrebbero crescere ortaggi che a- che il terreno superficiale è moderatamente alcalino, mano i terreni alcalini, come l’asparago, naturalmente con un pH compreso tra 8 e 9. Sono stati trovati ioni a patto che vi siano le opportune condizioni ambienta- di magnesio, sodio, potassio e cloruro. Il livello tota- li, meteorologiche, atmosferiche e simili”. le di salinità è modesto. Questi valori sono stati giu- dicati sufficientemente positivi dal punto di vista del- lo sviluppo di forme biologiche. Le analisi di un Intervista a Barry G. Goldstein campione di terreno, raccolto il 30 luglio e riscaldato nel forno presente sulla sonda, hanno fornito la prima Barry G. Goldstein, del Jet Propulsion Labora- prova, con analisi di laboratorio, della presenza la tory della NASA, è il responsabile del progetto Pho- presenza di molecole di acqua e anidride carbonica enix, oltre ad essere annoverabile fra i massimi e- sulla superficie di Marte. Il 31 luglio 2008 la NASA sperti mondiali dell'argomento. Laureato in Matema- ne ha dato l’annunciato ufficiale. Tuttavia, l’acqua in tica con Fisica come materia complementare nel forma liquida non può resistere in superficie a causa 1981 all’Università del Colorado, Goldstein ha diret- della pressione atmosferica eccessivamente bassa, to il progetto Phoenix dall’inizio dello sviluppo della tranne per brevi periodi di tempo ad altitudini inferio- sonda sino alla fine delle operazioni sulla superficie ri. Con l’estensione della missione fino al 30 settem- marziana. In precedenza aveva prestato servizio per il bre 2008 il nuovo obiettivo è diventato quello di rac- Mars Exploration Rover (MER) con la qualifica di cogliere i dati necessari a determinare se il ghiaccio vicedirettore del Sistema di Volo. Al Jet Propulsion si sia trasformato in acqua liquida a sufficienza per Laboratory da 26 anni con vari altri incarichi inge- poter sostenere i processi legati alla vita e se siano gneristici, è tuttora vicedirettore della Divisione 34 presenti gli ingredienti chimici necessari alla vita. (Sistemi Automatici). Ha conseguito un master in L’avvicinarsi dell’inverno marziano ha determi- management alla Peter Drucker School presso il nato una drastica riduzione della quantità di energia College di Claremont nel 2003, e nel 2004 è stato in- ricavata dalla conversione della luce solare attraverso signito dalla NASA di una medaglia per le eccezio- i pannelli fotovoltaici, così il 28 ottobre 2008 la son- nali doti di leadership. Di seguito proponiamo una da è entrata in modalità di sicurezza e la NASA ha breve intervista che Barry Goldstein ci ha rilasciato. quindi accelerato i piani per lo spegnimento dei quat- tro riscaldatori che mantengono la temperatura della Quali erano le aspettative nutrite nell’esaminare i strumentazione. Dal 2 novembre 2008, dopo una dati che sono stati raccolti sull’atmosfera ed il terreno breve comunicazione con la Terra, la sonda non ha di Marte? 6
Barry Goldstein: La scoperta di perclorati, ma Le missioni future della NASA anche di carbonati, è stata estremamente importante e dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea per il progetto Phoenix. I perclorati sulla Terra sono il cibo per la vita in alcuni deserti dell’America del La prossima missione su Marte della NASA de- Sud, e con l’acqua come catalizzatore assieme nominata MSL (Il Mars Science Laboratory) è stata all’energia del sole, ci ha portato a pensare che ci posticipata al 2011. Questa missione dovrà esplorare fosse del potenziale biologico su Marte. il sito dove, con immagini prese dalle sonde orbitali della NASA, vi sono indicazioni di umidità nel pas- Secondo lei tra quanti anni nel prossimo futuro si sato. Il rover cercherà prove di un antico ambiente sarà in grado di organizzare una missione per portare marziano con condizioni più favorevoli per supporta- l’uomo su Marte? re la vita microbiologica e preserverà quelle prove di B.G.: Non ne ho la minima idea, posso solamente un eventuale vita precedente. dire che sarà molto, molto difficile, e che ancora L’attenzione per Marte dell’ESA, l’Agenzia Spa- siamo lontani per quanto riguarda questa possibilità. ziale Europea, rientra nel progetto Aurora, approvato dal Consiglio dell’ESA e dal Consiglio della Ricerca Il Phoenix Mars Lander è stato sviluppato grazie dell’Unione Europea nel 2001. Questo progetto fa ad un lavoro di squadra internazionale. Al programma parte della strategia spaziale dell’Unione Europea e hanno partecipato anche università statunitensi, cana- si pone due obiettivi principali: il primo è di creare le desi, svizzere, tedesche, la Canadian Space Agency ed condizioni per l’esplorazione robotica e umana del alcune imprese aerospaziali. La Italian Space Agency sistema solare, con particolare attenzione alla Luna, a (ASI) ha contribuito con delle trapanazioni della su- Marte e agli asteroidi; il secondo è la ricerca della vi- perficie e con delle analisi di laboratorio del suolo, ol- ta oltre il nostro pianeta. tre a provvedere ad una fornitura di collegamenti per Questi obiettivi scientifici, inoltre, saranno di la trasmissione dei dati. Quanto è stato importante forte stimolo alla creazione di nuova tecnologia con questo aspetto per la qualità del progetto? ricadute civili positive, e rafforzeranno la coopera- B.G.: Estremamente importante. Abbiamo una zione internazionale. Alcune previsioni stimano il partecipazione da parte dell’Italia, della Gran Bre- primo sbarco dell’uomo su Marte fra una trentina tagna, del Canada, della Svizzere, della Danimarca, d’anni. della Finlandia e della Germania. Senza tutti i nostri La prima missione di Aurora sarà la ExoMars, partner non avremmo potuto avere il successo che con lo scopo di caratterizzare dal punto di vista bio- abbiamo ottenuto. logico l’ambiente marziano in preparazione delle al- tre missioni robotiche e, soprattutto, dello sbarco Dopo l’ottimo successo della missione Phoenix, dell’uomo fra una trentina di anni. ExoMars richiede quali saranno gli impegni futuri della vostra squadra? lo sviluppo di un lander europeo, in grado di atterrare B.G.: Tutti i membri della squadra sono passati dolcemente su Marte, muoversi in modo autonomo ad altri incarichi. In questo momento sto dirigendo per circa 40 km in totale, “carotare” la superficie del un settore presso la JPL, Peter Smith sta tenendo pianeta – cioè trapanare il suolo prelevando dei cam- delle lezioni presso la Arizona University e tutti gli pioni – e di eseguire “in loco” le prime analisi chimi- altri membri della squadra stanno lavorando a sva- che e di rimandare i dati a Terra. riati progetti per la NASA ed altre istituzioni. La seconda missione, in collaborazione con la NASA, è la Mars Sample Return, che prevede Dopo l’esperienza di un contatto, con un pianeta l’atterraggio di un’intera navicella, in grado di caro- diverso dalla Terra, seppure indiretto attraverso la tare la superficie marziana, raccogliere campioni sonda Phoenix, è cambiata la sua prospettiva sul stoccandoli al proprio interno, lasciare la superficie mondo e sull’universo? marziana, essere puntuale all’appuntamento con un B.G.: Ho lavorato in molte missioni planetarie veicolo di rientro, in modo che le due navicelle si ag- durante i miei 27 anni alla JPL, per questo motivo gancino in orbita, e ritornare sulla Terra, così come sono sempre stato impressionato dalla maestosità del farebbero una squadra di astronauti. Una missione sistema solare e dell’universo. per la quale si dovrà attendere oltre il 2017. 7
La Luna ritratta in pieno giorno Considerazioni finali conomia e autore di una tra le più rigorose critiche all’inadeguatezza dell’approccio matematico lineare e Per quanto i traguardi raggiunti dall’uomo nel cartesiano ai problemi relativi al rapporto tra ambiente campo tecnologico e dell’esplorazione spaziale siano e sviluppo umano. Egli afferma che tali problemi non notevoli, la Terra rimane il nostro unico pianeta, sono né solo biologici, né solo economici, ma bioeco- l’unica fonte di risorse e la nostra unica casa. nomici, evidenziando la necessità di una decrescita, Mai, come in questo momento così difficile di ovvero di una diminuzione nello spreco di risorse na- crisi economica, finanziaria e di tensioni politiche, si turali in beni e servizi superfui. Georgescu-Roegen, avverte la necessità che i popoli della Terra si renda- analizzando il processo produttivo da un punto di vista no conto che sono in verità appartenenti ad un’unica prettamente fisico, attraverso lo studio della variazione specie biologica che fa parte dell’ecosistema di que- di entropia prodotta dall’attività umana, giunge però sto pianeta che ci da quello che ci serve per vivere. È ad individuare il fine ultimo dell’economia nel “godi- il rapporto con gli altri esseri umani e con l’ambiente mento della vita”, un mix ancora in parte misterioso, che soddisfa i nostri bisogni più importanti, prima composto principalmente da tre macroelementi: le ri- ancora delle disponibilità economiche e dei valori fi- sorse che abbiamo a disposizione, la faticosità del la- nanziari che dovrebbero essere subordinati, ma che voro e l’impiego del tempo libero. invece sono preminenti grazie ad una rovesciata e fit- Dagli studi di Georgescu-Roegen nascerà tizia gerarchia dei valori. Dobbiamo abbandonare la l’Ecological Economics, fondata dal suo allievo logica del profitto, della speculazione finanziaria e Herman Daly, che raccoglie molti dei maggiori eco- del consumismo. nomisti ambientali viventi. Tale impostazione, che si Dobbiamo riappropriarci del nostro tempo, come oppose all’idea di decrescita, si basa sull’assunto che affermava Georgescu-Roegen, fondatore della Bioe- solo uno stato stazionario possa garantire nel lungo 8
periodo il benessere umano. Reder (a cura di), Academic Press. Inc., New York 1974. Allo stato attuale delle cose la decrescita e lo sta- Fritjof Capra, La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997. to stazionario non si escludono a vicenda: lo stato Nicholas Georgescu-Roegen, Analisi economica e processo stazionario può funzionare solo se questo è allineato economico, Sansoni, Firenze 1973. Nicholas Georgescu-Roegen, Energia e miti economici, con la capacità del pianeta di rigenerarsi, capacità at- Bollati Boringhieri, Torino 1982. tualmente superata, quindi prima si dovrebbe pro- Ilya Prigogine, Isabelle Stengers, La nuova alleanza, Einau- grammare una decrescita. di, Torino 1981. Bisogna culturalmente diffondere la differenza Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers, tra produzione-consumo e sviluppo, tra avere e be- William W. Behrens III. The Limits to Growth. New York, nessere. La decrescita bioeconomia non significa di- Universe Books, 1972. Traduzione italiana: I limiti dello minuire il benessere, ma gli sprechi di materia ed e- sviluppo, Mondadori, Milano 1972. nergia. Nelle società industrializzate è emerso il “pa- Donella H. Meadows, Dennis L. Meadows, Jorgen Randers. radosso della felicità”: ad un certo punto Beyond the limits: Confronting Global Collapse, Envision- all’aumentare della ricchezza diminuisce il benessere ing a Sustainable Future. Post Mills, Chelsea Green Publi- shing Company, 1992. Traduzione italiana: Oltre i limiti percepito. La decrescita dovrà basarsi su questi tre dello sviluppo, Il Saggiatore, Milano 1993. elementi: la capacità dell’ambiente di rigenerarsi, la Donella H. Meadows, Jorgen Randers, Dennis L. Meadows. diminuzione del consumismo al di sotto della soglia Limits to Growth: The 30-Year Update. White River Jun- del “paradosso della felicità”, una distribuzione più ction, Chelsea Green Publishing Company, 2004. Trad. it., I equa delle ricchezze, ed il raggiungimento di condi- nuovi limiti dello sviluppo, Mondadori, Milano 2006. zioni di vita dignitose per le popolazioni più povere. Mathis Wackernagel, William Rees. L’impronta ecologica. Se si vuole il benessere per l’umanità, si deve Come ridurre l'impatto dell'uomo sulla terra, Edizioni Am- far sì che il benessere sia di tipo socio-economico e biente, Milano 2004. non consumistico, che sia per tutti i popoli e che sia Graham Turner, «A comparison of The Limits to Growth ecologicamente sostenibile. La voce della società with 30 years of reality», Global Environmental Change, vol. 18, n. 3, Agosto 2008, pp. 397-411. civile si fa sempre più forte, alcuni movimenti nel Zamberlan S., Dalla critica dell’utilità al godimento della mondo economico verso questa direzione si intrave- vita: il pensiero bioeconomico di Nicholas Georgescu Roe- dono, ma è ben poco ancora rispetto a ciò che serve gen, IPEM Edizioni, Pisa 2007. per cambiare il circolo vizioso che rischia di com- promettere per sempre la salute del pianeta e Sitografia dell’uomo. Molto dipenderà dalle decisioni dei http://marsprogram.jpl.nasa.gov grandi centri di potere economico e politico che ver- http://www.esa.int/esaCP/Italy.html ranno prese nei prossimi anni. Stefano Zamberlan Note Stefano Zamberlan è dottore di ricerca in Bioeconomia 1 Il Club di Roma è un’associazione non governativa, non- e svolge attività di ricerca in Economia dell’ambiente profit, fondata nel 1968 attenta ai problemi ambientali e e Storia del pensiero economico dello sviluppo socio-economico dell’uomo. 2 L’impronta ecologica è un indice statistico – introdotto da M. Wackernagel e altri nel 1996 - che misura la richiesta di Bibliografia una specie vivente, mettendo in relazione il suo consumo di risorse con la capacità dell’ecosistema di rigenerarle. 3 Kenneth Boulding, The Economics of the Coming Space- L’approccio sistemico nella scienza – che si afferma tra ship Earth, saggio presentato al “Sixth Resources for the gli anni ’60 e ’70 del Novecento – tiene conto delle inter- Future Forum on Environmental Quality in a Growing relazioni fra i vari elementi di un sistema e dei cicli di re- Economy”, Washington D.C. (USA), 8 Marzo 1966. troazione (dati da azione, reazione e controreazione di o- Herman Daly, Oltre la crescita. L’economia dello sviluppo gni singolo elemento e del sistema nel suo insieme che ha sostenibile, Edizioni di Comunità, Torino 2001. caratteristiche emergenti che le singole parti non hanno) Easterlin, R.A., Does Economic Growth Improve the Hu- che possono amplificare (retroazione positiva) o smorzare man Lot? in Nations and Households in Economic Growth: (retroazione negativa) i fenomeni. Per una sintesi di questa Essays in Honor of Moses Abramovitz, P.A. David, M.W. rivoluzione scientifica si veda F. Capra, La rete della vita. 9
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