I LATTI SPECIALI Paola Melli SOC Clinica pediatrica Udine 2 febbraio 2019 - asuiud

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I LATTI SPECIALI Paola Melli SOC Clinica pediatrica Udine 2 febbraio 2019 - asuiud
I LATTI SPECIALI

Paola Melli
SOC Clinica pediatrica Udine
2 febbraio 2019
I LATTI SPECIALI Paola Melli SOC Clinica pediatrica Udine 2 febbraio 2019 - asuiud
I LATTI SPECIALI

• Prodotti completi dal punto di vista nutrizionale

• Formulazione in nutrienti adattata ad una specifica
  malattia, disturbo o uno stato patologico

• Rientrano tra gli alimenti destinati a fini medici speciali

• Sono prodotti dall’industria alimentare ( spt in polvere),
  secondo procedimenti tecnologici complessi, definiti da
  ESPGHAN/NASPGHAN e da FAO/OMS/Codex Alimentarius
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Classificazione latti speciali

Latti per allergia alle proteine del latte vaccino (eHF, AA)

Latti parzialmente idrolizzati (pHF;HA)

Latti delattosati

Latti per i disordini gastrointestinali funzionali (AR/AS/AC)

Latti per lattanti pretermine e/o basso peso alla dimissione
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Latti speciali e APLV

• L’allergia alle proteine latte vaccino (APLV) è definita dalla
  comparsa di segni/sintomi correlati ad una anomala
  risposta immune dell’ospite dopo ingestione di queste
  proteine

• Principale causa di allergia alimentare nella popolazione <
  3aa con dati di prevalenza attorno al 2- 3%

• Comprende manifestazioni IgE mediate e non IgE-mediate

• Comprende manifestazioni immediate (entro 2 h
  ingestione) e tardive ( da 48 h ad una settimana)
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Terapia dell’APLV

I bb con diagnosi di APLV dovrebbero essere trattati con la
totale esclusione dalla dieta dell’alimento responsabile

Solo per i bb allattati al seno sarebbe consigliabile eliminare
l’alimento responsabile dalla dieta della mamma
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Terapia dell’APLV

Bambini con APLV che non sono allattati al
seno dovrebbero assumere un latte a
ridotta allergenicità ( idrolizzato estensivo,
soia) o, in casi selezionati, un prodotto
basato su una miscela di aminoacidi
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Il sostituto possibile

Formule estensivamente idrolizzate
• Da proteine latte vaccino
• Da proteine vegetali (riso)
Formule a base di aminoacidi
Formule a base proteine intatte soia
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Diversi i meccanismi patogenetici coinvolti
Epitopi lineari e conformazionali

                   Strategia comune

                  Riduzione allergenicità
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Riduzione allergenicità

• Idrolisi enzimatica ( enzimi: pepsina, papaina,
  tripsina…)
Epitopi conformazionali
• Calore
Epitopi sequenziali
• Ultrafiltrazione

Proteine scelte per l’idrolisi: caseina,
  sieroproteine,riso
Definizione di latte ipoallergenico
            per la terapia APLV

 Tollerato da almeno il 90% di bambini con
 documentata allergia al latte vaccino
         ( 95% di confidenza)
L’idrolisato “perfetto”
•   Sempre meno allergenico ( in vivo)
•   Assenza di cross-reattività
•   Buona palatabilità
•   Contenuto bilanciato di AA
•   Profilo lipidico nutrizionalmente valido
•   Presenza di lattosio
•   Costi contenuti

    Valutare sempre l’adeguatezza nutrizionale!
L’idrolisato “perfetto”

   A. Fiocchi et al. Review World Allergy Organization J 2016 9:35
IDROLISATI PROTEICI

 Formule parzialmente idrolizzate (HA): contengono oligopeptidi generalmente < 5 kDa
( ma possono contenere fino al 18% di peptidi > 6kDa e proteine intatte)

Formule estesamente idrolizzate (eHF): più del 90% dei peptidi ha un PM 3.5kDa)

Formule a base di amminoacidi (AAF): solo AA liberi, no frammenti peptidici
Formule HA
• Rientrano tra gli alimenti per lattanti
• Non sono latti ipoallergenici ( possono dare reazioni
  allergiche fino al 50% dei bb atopici)
• Contengono lattosio
• Buon profilo nutrizionale
• Discreta palatabilità
Idrolisati estensivi

• Rientrano tra gli alimenti a fini
 medici speciali
• Sono latti ipoallergenici
• Non sempre è presente lattosio
(maltodestrine)
• Profilo lipidico (spesso MCT)
• Buon profilo nutrizionale
• Palatabilità inferiore agli HA
Formule elementari
• Contengono AA liberi
• Sono le uniche formule per definizione
  anallergiche
• Non contengono lattosio
• Profilo lipidico ( alcune hanno anche MCT)
• Scarsa palatabilità
• Costo elevato
Latti di soia
• Contengono le proteine della soia
• Prive di lattosio
• Supplementate con calcio, fosforo, ferro e
  zinco
• Supplementate con AA ( metionina,
  carnitina, taurina)
• Adeguate dal punto di vista nutrizionale
• Tollerate dalla >parte bb con reazioni IgE-
  mediate e > 6 mesi
Latti di soia
• 7-14% allergia alla soia, spt in bb con APLV
  non IgE- mediata
• Miglior palatabilità
• Costo contenuto

Motivo di preoccupazione:
Contenuto in fitoestrogeni
Soia trans-genica
Idrolisati di riso

• Contengono proteine idrolisate di riso
• Privi di lattosio
• Privi di fitoestrogeni
• Contengono MCT, sciroppo di glucosio,
  saccarosio, amido di mais
• Arricchite in ferro, zinco, AA ( lisina,
  treonina, triptofano, taurina, carnitina)
• Acidi grassi saturi, mono e polinsaturi
• Sicuri dal punto di vista nutrizionale
• Livelli di arsenico nel range di sicurezza
Latti altre specie animali
Composizione dei vari latti og animale
Latte di

 Quantità di proteine simili LV (elevato)
 Contenuto oligosaccaridi >
 Ricco in acidi grassi a corta e media catena
 Quantità modificabili di lattosio
 povero in vitamina B12 e folati
 Cross-reattività con le proteine LV ( caseine)
Latte di                       e di

   Sono latti simili fra di loro
   Più vicini per composizione al LM (proteine
   ridotte, elevati livelli lattosio)
   Minor contenuto in grassi rispetto LM, ma ricchi
   di PUFA
   Latte di cavalla: ricco in acido ascorbico
   Entrambi poveri in acidi grassi trans
   Basso contenuto di ferro
   No nel primo anno di età
Terapia APLV
• Nelle forme non IgE-mediate indicati gli
  idrolisati estensivi o AA di sintesi ( non il latte
  di soia)
• Nelle forme IgE-mediate e sopra i 6 mesi il
  latte di soia può essere indicato
Terapia APLV
• Idrolisati spinti:        Colite allergica; vomito/RGE
                            Forme IgE mediate non severe
                            FPIES

                           Reazioni molto severe ( anafilassi)
• AA di sintesi:           FPIES
                           Reazioni di ipersensibilità agli eHF
                           EE-APLV

• Latte di soia:             Forme IgE mediate, > 6mesi

• Idrolisati di riso:    Possono essere considerati nella terapia
                         Attualmente di seconda scelta
                         Vegani
NOTE BIBLIOGRAFICHE

1.S.Koletzko et al. Diagnostic Approach and Management of Cow’s-
Milk Protein Allergy in Infants and Children: ESPGHAN GI
Committee Practical Guidelines. JPGN vol 55,n 2, August 2012
2.D.Luyt et al. BSCAI guideline for the diagnosis and management
of cow’milk allergy. Clinical et Experimental Allergy;44;642-672
3.A.Fiocchi et al. Diagnosis and rationale for action against cow’s
milk allergy. The WAO DRACMA Guidelines. Pediatric Allergy
Immunol 2010;21 (suppl21):1-125
4.C.Lifschitz et al. Cow’s milk allergy:evidence-based diagnosis and
management for the practitioner. Eur J Pediatr 2015;174:141-150
Prevenzione primaria allergie

“Gli idrolisati estensivi (eHF) e quelli parziali
(pHF) trovano spazio nel prevenire la
sensibilizzazione allergica?”
Prevenzione primaria allergie

Studio GINI     (German infant nutrizional
Intervention)
Prevenzione
      Prevenzioneprimaria
                  primariaallergie
                           allergie
• I bb dello studio GINI sono stati seguiti per 10 anni
• I risultati sono stati pubblicati man mano che
  proseguivano i vari follow-up ( 2003, 2008, 2012 e
  2013)
• Nel 2016 sono stati pubblicati i dati della coorte a 11
  anni e 15 anni di età
Prevenzione primaria allergie

Studio GINI: bias inaccettabili ( diagnosi telefoniche,
valori elevati perdite follow-up, distorsione nei report) con
risultati statisticamente non significativi tranne per
eczema (solo eHF di caseina) ma con n° necessario
da trattare per ottenere l’esito molto alto
RISULTATI non possono essere considerati VALIDI e
tali da dare RACCOMANDAZIONI
Prevenzione primaria allergie

 Raccomandazioni
     Raccomandazioni 2014 2014
                             SIPPS:
                                 SIPPS:
“ “AlAlmomento
        momento non vi   vi èèuna
                                unasicura
                                      sicura
efficacia
   efficaciapreventiva
             preventiva delle
                           delleformule
                                    formule
parzialmente
   parzialmente ed estensivamente
                          estensivamente
idrolizzate
 idrolizzate nelle malattie allergiche
                               allergiche ee
pertanto
     pertanto non
                non si possono
                          possono  daredare
specifiche
     specifiche raccomandazioni in in
pazienti apazienti
            rischio “a rischio “
Prevenzione primaria allergie

I risultati di una recente review sistemica e metaanalisi
di Boyle (2016) “ do not support current guidelines that
recommend the use of hydrolysed formula to prevent
allergic disease in high risk infants”

 Review sistemica di Osborn DA (2018)
NOTE BIBLIOGRAFICHE

1. A. von Berg et al. Allergic manifestation 15 years after early
intervention with hydrolyzed formulas-the GINI study. Allergy
2016;71:210-219
2.R.J.Boyle et al. Prebiotic-supplemented partially hydrolized cow’s
milk formula for the prevention of eczema in higt-risk infants: a
randomized controlled trial Allergy 2016; 71: 701-710
3. Y. Vandenplas et al. Hydrolized Formulas for Allergy Prevention
JPGN vol 58, number 5, May 2014
4.Osborn et al. Formulas containing hydrolised protein for
prevention of allergic disease in infant (Review) 19 october 2018
Latti delattosati
                        Quando?
• Galattosemia
• Intolleranza al lattosio        Utilizzo terapeutico
                                  con miglioramento
• - congenita
                                  sintomi
• - late-onset
• - acquisita

• GE acuta
• Disturbi funzionali    ?
Latti delattosati

ESPGHAN LG 2014
Management GE acuta

o In bb ospedalizzati < 5 anni riduzione media
(18 h) durata di diarrea

o In ambiente domiciliare l’utilizzo routinario
  non è raccomandato
Latti delattosati

 Le formule delattosate non hanno
   effetto su dolore addominale,
meteorismo, flatulenza e diarrea nei
bambini tranne nei casi di deficit di
   lattasi ( late-onset o acquisito)
Latti per i disturbi GI funzionali
50% lattanti con disturbi GI fx
talora combinati:
• Coliche

• Stipsi

• Rigurgiti
Formule per il RGE e il rigurgito

Criteri ROMA IV per la diagnosi di
   RIGURGITO DEL LATTANTE

       In un lattante sano di età compresa tra 3 settimane e 12 mesi
       devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
       1. Rigurgito due o più volte al giorno per 3 o più settimane
       2. Assenza di conati, ematemesi,aspirazione,apnea,
       ritardo di crescita, difficoltà ad alimentarsi o a ingerire, posture
       anomale
LINEE GUIDA NICE

                                                          Nice guideline: 14 January 2015

NICE: National Institute for Nealth and Care Excellence
Linee guida ESPGHAN

• Suggeriscono l’utilizzo dei latti anti-reflusso (AR) solo qualora,
  a seguito di tutte le misure adottate, permangono i rigurgiti e
  vi sia un’importante sintomaticità
• In caso di mancato miglioramento o ritardo di crescita, deve
  essere preso in esame un breve trial (2-4 settimane) di
  allattamento con formule estesamente idrolisate nel sospetto
  di APLV
• No all’aggiunta di ispessenti ( formule casalinghe) che può
  portare ad un aumento calorico e di osmolarità e ad un
  rapporto di nutrienti non controllato
Formule AR

• Latti formulati addensati con amidi
•  o carboidrati non digeribili ( fibre)
• Adeguati dal punto di vista nutrizionale
• Non determinano problemi/difficoltà di
  suzione
• Hanno elevata viscosità
( circa 10 volte > rispetto formule standard)
₌                 Formule AR
• Una formula si considera addensata se raggiunge una
  viscosità di almeno 50 cP

• Viscosità del latte umano: 20-25 cP
                           ₌

• Prima della somministrazione le formule AR hanno
  una viscosità > rispetto formule standard ( 60cP vs 6
  cP) ma molto < rispetto una formula ispessita con
  aggiunta di amido ( circa 170 cP)
Agenti addensanti
Amidi ( precotti o gelatinizzati):
di riso
di mais
di patata
di tapioca

Farina di semi di carruba
Farina di guar ( gomma di guar)
Polisaccaridi della soia
Formule AR
  Caratteristiche ideali latte AR
  Elevata viscosità preferenzialmente modulata dal ph gastrico
  Bassa osmolarità
  Alta digeribilità
  Buona biodisponibilità degli oligoelementi

In commercio esistono diverse formule AR diverse per tipo di
ispessente, profilo proteico ( caseina vs sieroproteine; grado idrolisi),
quantità di lattosio e supplementi ( oligosaccaridi non digeribili
ß-palmitato)
Formule AR

• Riducono numero ed entità dei rigurgiti/vomiti
• Scarsa efficacia su altri sintomi( pianto,
  irritabilità…)
• Miglioramento qualità di vita familiare e
  riduzione perdite di nutrienti
• Non migliorano l’indice di reflusso totale
Approfondimenti
Ispessenti                Viscosità     Digestione    Svuotamemto          Rigurgiti
                                                         gastrico
Farina semi           ↑↑↑             Non digerita          ↓                 ↓
carruba
Amido mais            ↑               normale                                 ↓
                                                             ₌
Amido riso            ↑↑              normale                                 ↓
(pre-gelatinizzato)                                          ₌

    Lo svuotamento gastrico dipende anche dal tipo di proteine: la predominanza
    della caseina se incrementa l’ispessimento del latte AR, potrebbe rallentare lo
    svuotamento gastrico incrementando il RGE post-prandiale
    Viceversa un latte pHF potrebbe accelerare lo svuotamento gastrico
Approfondimenti
Carico di arsenico e riso?
Solo se aggiunto a concentrazioni sopra
0.4 mg/kg
Latte addensato con farina semi carruba e
riduzione assorbimento intestinale di nutrienti e
biodisponibilità di Fe, Ca e Zn ?
Non è stato confermato il malassorbimento (solo
per concentrazioni ≥0.5g/100ml)
né < biodisponibilità di Fe, Ca e Zn che sono
aggiunti a concentrazioni > rispetto Formule
standard
NOTE BIBLIOGRAFICHE

1. R. Rosen et al. Pediatric Gastroesophageal Reflux Clinical
   Practice Guidelines: Joint Recommendations of th NASPGHAN
   and ESPGHAN JPGN, vol 66, number 3, March 2018
2. Jenifer et al. Gastroesophageal Reflux: Management Guidance
   for the Pediatrician. Pediatrics 2013;131:e1684
3. S.Salvatore et al. Thickened infant formula: What to now.
   Nutrition 2018; 49:51-56
Formule anti-stipsi (AS)
   Criteri Roma IV diagnosi stipsi funzionale
   In bambini di età fini a 4 aa devono essere presenti per almeno un
   mese
   1.Due o meno evacuazioni alla settimana
   2.Storia di eccessiva ritenzione delle feci
   3.Storia di evacuazioni dolorose con feci di aumentata consistenza
   4.Storia di emissioni di feci di grandi dimensioni
   5.Riscontro di una grande massa fecale nel retto
   Possono essere utilizzati anche i seguenti criteri addizionali
   6.Almeno un episodio/sett di incontinenza fecale dopo aver acquisito
   controllo ano
   7.Storia di emissioni di feci di grandi dimensioni tali da poter ostruire il
   water
Formule AS
L’acido palmitico sia del LM sia delle formule per lattanti riveste un
ruolo di particolare importanza in quanto:
1) E’ il secondo acido grasso in termini quantitativi
2) Il suo assorbimento dipende dalla sua configurazione
Cosa succede con l’acido palmitico in posizione
beta?
Cosa succede con l’acido palmitico in posizione
alfa?
Formule AS

Le formule AS sono supplementate con una
 miscela di trigliceridi in cui l’acido palmitico è
 strutturato in posizione beta:
 ottimale assorbimento di ac grassi saturi
 Ridotta formazione di saponi degli ac grassi
 Consistenza più cremosa delle feci
 Frequenza evacuazioni risultati non
 significativi
Formule AS
Alcune formule contengono oligosaccaridi non
digeribili ( fibre) quali GOS e FOS con miglioramento
consistenza feci, incremento lattobacilli e bifidobatteri
ma non effetti sulla frequenza evacuazioni

Altre formule contengono quantità di magnesio più elevate rispetto ai latti
formulati standard.
Il magnesio aumenta la velocità del transito ileale (↑ secrezione intraluminale
con effetto osmotico, stimolo colecistochinina, ↑ rilascio ossido nitrico)

                No efficacia di formule HA non supplementate
Latti per le coliche (AC)
 Criteri di Roma IV per la diagnosi di coliche del lattante

In un lattante devono essere soddisfatte le seguenti
condizioni:
Età inferiore ai 5 mesi
Prolungati e ricorrenti episodi di pianto inconsolabile,
agitazione o irritabilità ( riferiti dal caregiver) che esordiscono e
terminano senza cause apparenti e che non possono essere
prevenuti o risolti dal caregiver
Assenza di ritardo di crescita, febbre o patologia

       Meccanismi alla base delle coliche molteplici!
Latti per le coliche (AC)
I latti AC presentano un ridotto contenuto di
lattosio
• Deficit fisiologico di lattasi nei primi mesi di vita
• Fermentazione da parte dei batteri intestinali
  commensali
• Mancano studi di efficacia
• Alcuni latti sono supplementati con probiotici
( Lactobacillus reuterii)
NOTE BIBLIOGRAFICHE

1.   MM.Tabbers et al. Evalutation and treatment of functional constipation
     in infants and children:evidence-based recommanendations from
     ESPGHAN and NASPGHAN. JPGN 2014, vol 58:258-274
2.   Randomized, Double-Blind, Pacebo-Controlled Parallel Clinical Trial
     Assessing the effect of FPS in Infants with Constipation. Nutrients 2018;
     10:1602
3.    V.Sung et al.Treating infant colic with the probiotic Lactobacillus reuteri:
     doble blind, placebo controlled randomised trial. BMJ 2014;348:g2017
4.   CM Taylor et al. Lactobacillus reuteri for Infants with Colic: a Double-
     Blind, Placebo-Controlled,Randomized Clinical Trial. J Pediatr. 2017;
     191:170-178
5.   F.Savino et al. Crying Time and RORγ/FOSP3 Expression in Lactobacillus
     reuteri DSM17938-treated Infants with Colic: A randomized Trial
6.   The Journal of Pediatrics 2017
7.    M.Gordon et al. Dietary modifications for infantile colic .Cochrane
     Database Syst Rev J Pediatric oct 2018
Prebiotico

     “un substrato che è selettivamente usato
      dai microorganismi dell’ospite conferendo
                benefici per la salute”
    Nature Reviews Gastroenterology and Hepatology 2017
“Expert consensus document: The International Scientific
   association for Probiotics and Prebiotics (ISAPP) consensus
      Statement on the definition and scope of prebiotics”
Oligosaccaridi del latte materno
• Terza componente dopo lattosio e grassi
• Miscela di glicani con struttura complessa
• Estrema eterogeneità strutturale
• Centinaia di tipi diversi ( 4 gruppi di base)
• Quantità e qualità variano tra madri diverse e stessa
  madre durante l’allattamento
• Nei pretermine sono in > quantità
• Il colostro ne è molto ricco
Composizione HMOS

Derivano da 5 monosaccaridi di base e tutti contengono lattosio nella parte riducente
Oligosaccaridi dei latti in formula
• GOS ( galatto-oligosaccaridi a cat corta): sintetizzati dal
  lattosio usando una ß galattosidasi batterica, costituiti da una
  parte riducente con glucosio e a seguire una quantità variabile
  di galattosio, grado di polimerizzazione da 3 a 10 monomeri

• FOS (frutto-oligosaccaridi a cat lunga):  estratti dalla cicoria,
  polimeri con un glucosio all’estremità riducente e seguiti da
  una quantità variabile di fruttosio,grado di polimerizzazione
  che va da 20 a 60 monomeri

• Polidestrosio
Rubens
                                         Musei capitolini
                                             Roma

Ambrogio Lorenzetti   GRAZIE PER L’ ATTENZIONE
      Siena
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