LE LINEE GUIDA PER L'USO RESPONSABILE DELL'ANTIMICROBICO
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LINEE GUIDA: FILIERA BOVINA • Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento • Principi generali • Piano di Gestione Sanitaria nell’allevamento bovino da latte • Indicatori gestionali • La diagnosi come requisito per uso prudente dell’antibiotico • Diagnostica della mastite • Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli • Diagnostica delle forme respiratorie • Test di sensibilità all’antibiotico • La terapia antibiotica • Principi di uso prudente • Gestione dell’antibiotico in azienda • Criteri di scelta della terapia antibiotica 43
BIOSICUREZZA • Biosicurezza esterna • Rispetto dei confini dell’allevamento • Acquisto di animali e quarantena • Igiene ambienti, attrezzature e strutture • Alimenti • Acqua di abbeverata • Controllo infestanti e animali estranei • Strumentazione veterinaria • Locali di stabulazione (strutture, aria, deiezioni) • Procedure di pulizia e disinfezione • Gestione sanitaria dell’allevamento • Formazione del personale • Programma vaccinale • Controllo delle parassitosi • Controllo delle malattie enteriche e respiratorie • Controllo delle mastiti • Controllo delle malattie podali • Gestione dei vitelli neonati 44
LINEE GUIDA: FILIERA BOVINA LATTE • Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento • Principi generali • Piano di Gestione Sanitaria nell’allevamento bovino da latte • Indicatori gestionali • La diagnosi come requisito per uso prudente dell’antibiotico • Diagnostica della mastite • Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli • Diagnostica delle forme respiratorie • Test di sensibilità all’antibiotico (definizione dei pannelli di molecole rappresentative e legenda delle molecole rappresentate) • La terapia antibiotica • Principi di uso prudente • Gestione dell’antibiotico in azienda • Criteri di scelta della terapia antibiotica 45
PROTOCOLLI DIAGNOSTICI RACCOMANDATI In caso di Esami diagnostici da eseguire Materiale da campionare Brucella, Salmonella, Listeria, Trueperella, Campylobacter, Coliformi, Streptococchi, Mycoplasma, Leptospira, Coxiella, Chlamydia , Feto abortito, placenta inclusi cotiledoni (tessuti freschi) Aspergillus, Neospora, IBR, BVD, virus di Schmallenberg Aborto Anticorpi vs: Brucella, IBR, BVD, Chlamydia , Leptospira, Neospora, Coxiella, virus di Sangue materno Schmallenberg Paratubercolosi, BVD, Coronavirus, Salmonella, Clostridium, Feci fresche in contenitore ermetico Diarrea degli coproparassiti Carcasse di animali venuti a morte animali adulti Anticorpi vs: Sangue Paratubercolosi, BVD E.coli patogeni, Salmonella, Clostridium, Rotavirus, Coronavirus, BVD, Diarrea dei vitelli Cryptosporidium, Giardia, Coccidi, nematodi e cestodi Carcasse di animali venuti a morte Feci fresche Analisi di routine su • trimestrale: S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca Latte di massa, prelevato dalla superficie del tank dopo latte di massa • bimestrale/trimestrale: BVD virus, IBR anticorpi accurata agitazione (>5 min), con attrezzature sterili. Mastite clinica e S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca e batteri ambientali Latte individuale di quarto o pool di mammella subclinica (Streptococcus uberis , E.coli, Klebsiella, Proteus, Serratia ecc.) Prelievo sterile prima della mungitura S.agalactiae, S.aureus, Mycoplasma bovis, Prototheca Latte individuale di quarto o pool di mammella Controllo prima dell’acquisto BVD virus, IBR Ab (totali e gE), Paratubercolosi Ab (>24-36 mesi), Neospora Sangue Ab, Mycoplasma Ab Tamponi nasali Mannheimia, Pasteurella, Histophilus, Trueperella, Mycoplasma, IBR, BVD, Forme respiratorie VRS, Coronavirus, PI3, IDV Lavaggi bronco-alveolari Carcasse di animali venuti a morte Piani di controllo BVD, IBR, Paratubercolosi, Neospora e certificazione (frequenza definita dal piano sanitario) Sangue e/o latte specifici Sospetto FPT Dosaggio IgG Colostro (failure passive transfer) Dosaggio IgG e gamma-GT Sangue del vitello (2-4 gg di età) 46
PANNELLI DI ANTIBIOTICI Gram + Gram – Gram + Gram – Gram – mastite mastite altre patologie altre patologie respiratorie Ampicillina Ampicillina Acido nalidixico Acido nalidixico Acido nalidixico Cefalotina Cefalotina Ampicillina Ampicillina Ampicillina Ceftiofur Cefazolina Cefalotina Cefalotina Ceftiofur Enrofloxacin Ceftiofur Ceftiofur Cefazolina Enrofloxacin Eritromincina Enrofloxacin Clindamicina Enrofloxacin Florfenicolo Kanamicina Kanamicina Enrofloxacin Florfenicolo Gentamicina Oxacillina SXT Eritromincina Gentamincina Kanamicina Penicillina Sulfametossazolo Florfenicolo Kanamicina Spectinomicina Pirlimicina Tetraciclina Kanamicina SXT SXT Rifampicina Oxacillina Tetraciclina Tetraciclina SXT Penicillina Tilmicosina Tilmicosina Sulfametossazolo Rifampicina Tetraciclina SXT Tilmicosina Tetraciclina Tilmicosina 47
MOLECOLE PROTOTIPO E MOLECOLE RAPPRESENTATE IN PATOLOGIA BOVINA Molecola prototipo Molecole rappresentate dal prototipo Acido nalidixico Acido nalidixico, Flumequine Ampicillina Ampicillina, Amoxicillina Cefalotina Cefalotina, Cefalexina, Cefapirina, Cefazolina, Cefacetrile, Cefalonio Cefazolina (Enterobatteriacee) Cefalotina, Cefalexina, Cefapirina, Cefazolina, Cefacetrile, Cefalonio Ceftiofur Ceftiofur, Cefoperazone, Cefquinome Enrofloxacin Enrofloxacin, Danofloxacin, Marbofloxacin Eritromincina Eritromincina, Spiramicina, Tilosina, Tilmicosina, Tulatromicina Florfenicolo Florfenicolo Gentamicina Gentamicina Kanamicina Kanamicina, Neomicina, Framicetina Oxacillina Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina, Nafcillina Penicillina Penetamato Pirlimicina Pirlimicina, Clindamicina, Lincomicina Rifampicina Rifampicina, Rifaximina Spectinomicina Spectinomicina Sulfametossazolo Tutti i sulfamidici SXT Tutti i sulfamidici potenziati Tetraciclina Tutte le Tetracicline Tilmicosina (Pasteurella e Mannheimia) Tilmicosina, Spiramicina, Tilosina, Tildipirosina 48
LINEE GUIDA: FILIERA BOVINA LATTE • Biosicurezza ed indicatori gestionali di allevamento • Principi generali • Piano di Gestione Sanitaria nell’allevamento bovino da latte • Indicatori gestionali • La diagnosi come requisito per uso prudente dell’antibiotico • Diagnostica della mastite • Diagnostica della diarrea neonatale dei vitelli • Diagnostica delle forme respiratorie • Test di sensibilità all’antibiotico (definizione dei pannelli di molecole rappresentative e legenda delle molecole rappresentate) • La terapia antibiotica • Principi di uso prudente • Gestione dell’antibiotico in azienda • Criteri di scelta della terapia antibiotica 49
PATOLOGIE DELL’ALLEVAMENTO BOVINO IN CUI VENGONO UTILIZZATI ANTIBIOTICI (CONSTABLE PD, GUIDELINES OR ANTIMICROBIAL USE IN CATTLE, 2008) 70% • Terapia e profilassi mastite (intramammaria e/o iniettabile) (Fonte: CReBA) • Malattie enteriche dei vitelli (iniettabile e/o per os) • Malattie respiratorie (iniettabile e/o per os) • Malattie podali (iniettabile) • Artriti settiche (iniettabile) • Metriti (locale o iniettabile) • Setticemie (iniettabile) 50
Persorso diagnostico terapeutico Classificare la forma clinica di mastite (Ruegg 2017): 1. LIEVE (40-50%): solo alterazioni del latte (acquoso, denso, con fiocchi, sangue) 2. MODERATA (30-40%): latte alterato e sintomi mammari (calore, gonfiore, rossore) 3. GRAVE (5-15%): sintomi generali (febbre, disidratazione, depressione, calo ingestione) • Registrare quarto e livello di gravità e prelevare un campione sterile di latte • Verificare periodicamente la distribuzione dei livelli di gravità per validare il livello di sensibilità nella rilevazione delle mastiti di tipo 1 51
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla Terapia solo IMM terapia OFC presuntiva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, Trattare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 52
MASTITE LIVELLO 1 E 2: TRATTARE O NON TRATTARE? • Trattare con antibiotico solo se le probabilità di guarigione batteriologica sono buone • CONOSCENZA DELL’ANAMNESI Fattori di rischio (probabile insuccesso): • Numero di lattazioni (>2) • > 2 precedenti trattamenti per mastiti cliniche nella lattazione corrente • SCC ripetutamente alte (3 conte ≥ 700.000/ml) nella lattazione corrente • Più di un quarto colpito • Patologie croniche concomitanti (zoppie, problemi riproduttivi ecc.) • DISPONIBILITA’ DATI DI LABORATORIO • Infezioni da Prototheca e Lieviti: terapia antibiotica inefficace • Infezioni Mycoplasma, Pasteurella, Pseudomonas, Serratia, T. pyogenes, S.aureus: terapia scarsamente efficace 53
Stima della probabilità di guarigione batteriologica in base all’eziologia e alla durata della terapia i.m. di mastiti cliniche in bovine primipare e pluripare (Pinzon-Sanchez C. et al. JDS, 2010, 94) Durata della terapia Probabilità guarigione batteriologica % Eziologia Fonte bibliografica (giorni) Primipare Pluripare 0 5 0 Gillespie 2002 2 15 10 S.aureus Deluyker 2005 5 25 20 Oliver 2004 8 40 35 0 30 25 Morin 1998 2 60 55 Deluyker 2005 Streptococchi ambientali Hoe 2005 5 70 65 8 80 75 McDougall 2007 0 60 55 Oliver 2004, Hoe 2005, 2 75 70 CNS McDougall 2007, 5 80 75 Van den Borne 2010 8 85 80 0 80 75 Wilson 1999 2 90 85 McDougall 2007 E.Coli 5 90 85 Bradley 2009 8 90 85 Van den Borne 2010, Suojala 2010 0 40 35 Smith 1985 2 50 45 Pyorala 1998 Klebsiella Roberson 2004 5 50 45 8 50 45 Hoe 2005 0 95 90 2 95 90 Roberson 2004 Negativo Pinzon-Sanchez 2010 5 95 90 8 95 90 54
ESEMPIO DI TRACCIABILITÀ 55
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla Terapia solo IMM terapia OFC presuntiva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, Trattare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 56
SCHEMA DI INTERVENTO PER LA TERAPIA DELLA MASTITE CLINICA, SECONDO I PRINCIPI DELL’USO RESPONSABILE DEL FARMACO MASTITE CLINICA Classificare gravità 1: lieve (alterazione latte) 3: grave (sintomi generali) 2: moderata (sintomi locali mammari) Valutazione storia clinica vacca Terapia immediata con antibiotici per via parenterale e terapia di supporto sfavorevole favorevole Valutare opzioni alternative alla OFC Terapia solo IMM terapia (coltura in allevamento) presuntiva sulla base dello antibiotica storico aziendale E.coli Streptococchi S.aureus Non trattare, Trattare secondo Valutare le chances di rivalutare le LG guarigione 57
TERAPIA MIRATA SULLA BASE DELLA DIAGNOSI ON FARM Vantaggi: • Riduzione delle spese/costi per le terapie (farmaci, latte scartato) • Riduzione dei rischi di residui nel latte • Riduzione del rischio di AMR • Miglioramento dell’efficacia della terapia Nessuna differenza tra l’esito (SCC, produzione, probabilità di guarigione, ricaduta, riforma) di mastiti trattate immediatamente ed entro 24 ore (Lago 2011) 58
Studio in USA (Wisconsin) su 8 allevamenti da latte (da 144 a 1797 vacche) Confronto tra casi di mastite (SOLO gravità 1 e 2): 1) trattati “alla cieca” (214 vacche) 2) trattate sulla base della coltura (208 vacche) Risultati: • Riduzione dell’uso dell’antibiotico del 50% • Latte fuori dal tank per un giorno in meno (5.9 gg vs. 5.2 gg) • Nessuna differenza significativa nel tempo di remissione clinica (2,7 gg vs 3,2 gg) • Nessuna differenza significativa nella probabilità di guarigione batteriologica (71% vs. 60%) • Nessuna differenza significativa nella probabilità di nuove infezioni entro 21 gg (50%) • Minore probabilità di terapia secondaria nel gruppo 2 (19%) che nel gruppo 1 (36%) 59
Studio in USA (Wisconsin) su 8 allevamenti da latte (da 144 a 1797 vacche) Confronto tra casi di mastite (SOLO gravità 1 e 2): 1) trattati “alla cieca” (214 vacche) 2) trattate sulla base della coltura (208 vacche) Effetti a lungo termine: • Nessuna differenza significativa nella probabilità di ricaduta e relativo giorno (35% e 78 gg vs. 43% e 82 gg) • Nessuna differenza significativa nella probabilità di riforma o morte e gg relativo nella lattazione successiva (28% e 160 gg vs. 32% e 137 gg) • Nessuna differenza significativa nel SCCLS per il resto della lattazione (4.2 vs. 4.4) • Nessuna differenza significativa tra le produzioni (30.0 Kg vs 30.7 kg) 60
DIAGNOSI IN ALLEVAMENTO (ON FARM CULTURE) Prelievo Semina Incubazione Lettura a 18-24 ore Interpretazione Terapia mirata 61
Condizioni per la diagnosi on farm • Monitoraggio sistematico mastite clinica e SCC • Prelievo sterile del campione • Esami sistematici in parallelo in un laboratorio diagnostico (esame batteriologico ed antibiogramma sui principali patogeni) • Norme di igiene e sicurezza (igiene e disinfezione del luogo di lavoro, igiene del personale, corretto smaltimento dei rifiuti) 62
Criteri di scelta • Farmacodinamica • Farmacocinetica • Importanza dell’antibiotico per l’uomo (WHO) Antibiotico Diagnosi Trattamento Trattamento di massa individuale Metafilassi* Profilassi* I scelta Clinica: sintomatologia Da preferire Possibile Da evitare e/o limitare a casi eccezionali II scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: Da preferire Possibile Da evitare e/o resistenza e/o inefficacia antibiotici limitare a casi di I scelta eccezionali III scelta Diagnosi eziologica + test sensibilità: Esclusivamente Solo in casi Non accettabile resistenza e/o inefficacia antibiotici eccezionali di I e II scelta *solo se previsto in AIC 63
Indicazioni terapeutiche per mastite Microrganismo 1°scelta 2° scelta 3° scelta Terapia intramammaria: Terapia intramammaria: S. agalactiae Penicilline* Penicilline** S. dysgalactiae Terapia intramammaria: Cefalosporine 1-2 g S. uberis Rifaximina Cefalosporine 3-4 g Tiamfenicolo Enterococchi Lincomicina Terapia intramammaria: Terapia intramammaria: Terapia intramammaria: Cefalosporine 3-4 g Penicilline** Penicilline* Macrolidi S.aureus βLatt- Cefalosporine 1-2 g Rifaximina Ev. associata a ter.parent: SNC βLatt- Tiamfenicolo Macrolidi Ev. associata a ter. parent: Lincomicina Fluorochinoloni Lincomicina Cefalosporine di 3-4 g Terapia intramammaria: Valutare se appropriata Terapia intramammaria: Cefalosporine 3-4 g Terapia intramammaria: Rifaximina Macrolidi S. aureus βLatt+ Penicilline* Ev. associata a ter.parent: SNC βLatt+ Cefalosporine 1-2 g Ev. associata a ter. parent: Macrolidi Tiamfenicolo Lincomicina Fluorochinoloni Lincomicina Cefalosporine 3-4 g Valutare se appropriata Ter. parenterale: Escherichia coli Ter. parent: Fluorochinoloni Sulfamidici potenziati Cefalosporine 3-4 g *Penicilline di prima scelta: Oxacillina, Cloxacillina, Dicloxacillina, Nafcillina **Penicilline di seconda scelta: Ampicillina, Amoxicillina, Penicillina, Penetamato 64
Terapia/profilassi in asciutta: ieri • Dagli anni ‘50 uno dei capisaldi della lotta alle mastiti contagiose • Mutata situazione epidemiologica: • calo di infezioni da contagiosi • calo BTMCSS 600 544 506 500 472 432 400 370369383361 348 351 328 320312 301292 281276268279273 300 266 200 100 0 65
Terapia/profilassi in asciutta: oggi • Giustificata solo se preceduta da diagnosi di infezione (LG europee) • Danimarca: positiva in PCR o in coltura • Irlanda: almeno una SCC >200.000 nelle ultime 3 in lattazione • Nuova Zelanda: SCC> 150.000 (120.000 manze) Obiettivi strategici: • aumentare il tasso di guarigione • diminuire il tasso di nuove infezioni 66
Dinamica del rischio di nuove infezioni Parto Messa in asciutta Parto Primariamente Incidenza nuove infezioni ambientali (Strep. sp, , Coliformi) Presenza di infezioni subcliniche Lattazione Asciutta 45-60 gg Journal of Dairy Science, Vol. 64, No. 6, 1981 67
Obiettivo Valutare l’effetto della terapia selettiva (SCC) in asciutta sull’incidenza mastiti in asciutta e nella lattazione successiva (primi 100 gg) Materiali e metodi Selezione di 1657 animali sulla base dell’ultimo dato di SCC al controllo funzionale: • 657 primipare (
Risultati Mastiti cliniche nei quarti trattati vs non trattati • Intero periodo: 1,7 volte (95% CI = 1,4-2,1) • Asciutta: 3,7 volte (95% CI = 1,8-8,3) Esame batteriologico nei quarti trattati vs non trattati • Alla messa in asciutta: nessuna differenza • 12 h dopo il parto: positivo 38% trattati vs. 49% non trattati • 14 gg dopo il parto: riduzione delle differenze SCC nei quarti trattati vs non trattati • Differenze significative • 12 h dopo il parto: 578.000 vs. 772.000 SCC/ml • 14 gg dopo il parto 30.000 vs 46.000 SCC/ml Uso di antibiotici: Ridotto alla messa in asciutta, aumentato per mastiti cliniche Complessivamente ridotto dell’85% 69
Obiettivo • Valutare l’effetto della terapia selettiva (Petrifilm su pool) in asciutta sulla qualità e produzione di latte nella lattazione successiva Materiali e metodi • Selezione di 16 aziende (44-251 vacche, mediana 75) • sempre BTSCC< 250.000 negli ultimi 12 mesi • con regolare monitoraggio SCC individuale • Selezione bovine assegnati random ai 2 gruppi (tot 46% delle bovine presenti): •
307 vacche: Antibiotico + Sigillante 293 vacche. Terapia selettiva + Sigillante Trattate 156 (53,2%) perché positive alla coltura (>5 col=50 UFC/ml) RISULTATI Riduzione del 21% delle terapie Nessuna differenza significativa sul rischio di IMI al parto Nessuna differenza significativa sul rischio di mastite clinica nei primi 120 gg di lattazione PROSPETTIVE Con diagnosi a livello di quarto: riduzione più consistente del consumo di antibiotico! 71
Produzione Cellule somatiche Nessuna differenza significativa su SCC e produzione di latte nei due gruppi 72
Terapia selettiva: una proposta possibile? E’ necessario che i veterinari aziendali valutino, insieme all’allevatore, se sono soddisfatte le condizioni per adottare un trattamento selettivo alla messa in asciutta. 1) Allevamenti potenzialmente in grado di adottare la terapia selettiva: • assenza di patogeni contagiosi (S.aureus e S.agalactiae), • bassa prevalenza di infezioni da altri Streptococchi ambientali • cellule somatiche del latte di massa sempre
• 23 aziende caso con prevalenza media 5,1% (0-12,5%) • 23 aziende controllo • Somministrazione di un questionario sulle caratteristiche strutturali e gestionali • Uso prudente antibiotici • Igiene dei trattamenti IM • Idonea conservazione e gestione degli alimenti
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La terapia selettiva richiede… • Regolari controlli SCC • Ottima gestione complessiva del problema mastiti • Standard elevati di sanità ed igiene della mammella • Assenza di agenti contagiosi di mastite • Un’ottima gestione dell’asciutta • alto tasso di guarigioni (>75%) • basso tasso di nuove infezioni (
Conclusioni • La valutazione del consumo di antibiotico del 2016 su un campione di 121 allevamenti della Regione Emilia Romagna ha rivelato un consumo in DDD molto variabile, con percentuali di CIA rilevanti (33% delle DDD totali) • Consumo prevalente di antimicrobici nella vacca (81%) vs. vitello (19%) • Il benessere e la biosicurezza valutati su un campione di allevamenti (64) mostrano dati con ampio margine di miglioramento • La formazione di veterinari e allevatori è fondamentale per la trasmissione dei concetti di uso prudente su cui deve basarsi la scelta terapeutica (Linee guida RER) • La diagnosi on farm ha dimostrato risultati promettenti sia dal punto di vista dell’uso prudente che dal punto di vista economico, ma va adottato con cautela per i problemi di sicurezza e di affidabilità dei risultati • La terapia selettiva alla messa in asciutta necessita di stringenti prerequisiti • I protocolli terapeutici sono di pertinenza del veterinario aziendale, sia se basati sullo storico aziendale che sui dati di diagnosi on-farm 77
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Piano nazionale di Contrasto dell’antimicrobico-resistenza (PNCAR) 2017-2020 • Integrazione di tutti i settori interessati (umano, veterinario, di sicurezza degli alimenti, agricolo, ambientale) • Individua esiti di salute da ottenere • Indica le azioni da realizzare • sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni da m.o. resistenti • uso appropriato e sorveglianza sul consumo di antimicrobici • potenziamento dei servizi di microbiologia • formazione degli operatori • informazione/educazione della popolazione • ricerca e sviluppo • Definisce azioni e obiettivi a medio (2017-2018) e a lungo (2017-2020) termine • Rimanda a successivi piani operativi e documenti tecnici locali, regionali e nazionali che individuino in dettaglio le specifiche attività e responsabilità operative 79
PNCAR 2017-2020 • Obiettivi di riduzione del consumo di antimicrobici: • >30% di antimicrobici in ambito veterinario nel 2020 vs.2016 • >30% di antibiotici in formulazioni farmaceutiche per via orale (premiscele, polveri e soluzioni orali) nel settore veterinario nel 2020 vs. 2016 • >10% di CIA nel settore veterinario nel 2020 ve. 2016 • Livello di consumo di colistina 5 mg/PCU nel 2020 80
PNCAR 2017-2020 Sorveglianza dei consumi di antibiotici nel settore veterinario • Obiettivi: • rafforzare il sistema di sorveglianza vendite ed uso dei medicinali veterinari (sopr. antimicrobici) • Azioni: • migliorare la tracciabilità attraverso il Sistema Informativo Nazionale per la completa digitalizzazione del medicinale veterinario e della ricetta elettronica sull’intero territorio nazionale (entro 2018) • promuovere lo sviluppo e applicazione di strumenti (linee guida, tools informatici e definizione DDDvet) a supporto dell’attività di controllo ufficiale e autocontrollo per la classificazione degli allevamenti in base al rischio di sviluppo, mantenimento e diffusione di batteri antibioticoresistenti (entro 2018) • analisi e disseminazione risultati di vendita e consumo (report nazionali)(entro 2020) • diffusione della metodologia di calcolo e di valutazione del consumo dei medicinali veterinari per tipologia e consistenza dell’allevamento (DDDvet, DCDvet o altri indicatori) 81
24 January 2017 EMA/CVMP/47873/2017 It’s time to reduce, replace and re-think the use of antimicrobials in animals EMA - EFSA joint opinion on EU measures to reduce antimicrobials use in animals Experts from the European Food Safety Authority (EFSA) and the European Medicines Agency (EMA) have reviewed the measures taken in the European Union (EU) to reduce antimicrobials use in animals and stress that there is no one-size-fits-all solution. Successful strategies follow an integrated, multifaceted approach which takes into account the local livestock production system and involves all relevant stakeholders — from governments to farmers. • Control strategies that have been important drivers for change include setting of national targets to reduce antimicrobial use. • The use of antimicrobials in animals should be reduced to the minimum that is necessary to treat infectious diseases. Other than in exceptional cases, their use to prevent such diseases should be phased out in favour of alternative measures. • Critically important antimicrobials for human medicine should only be used in animals as a last resort. • Alternatives to antimicrobials that have been shown to improve animal health and thereby reduce the need to use antimicrobials include vaccines, probiotics, prebiotics, bacteriophages and organic acids. • However, reducing the use of antimicrobials and finding alternatives is not enough. There is a need to re- think the livestock system by implementing farming practices that prevent the introduction and spread of the disease into farms and by considering alternative farming systems which are viable with reduced use of antimicrobials. Education and awareness of AMR should be addressed to all levels of society but in particular to veterinarians and farmers. 82
AMR e buon governo
Lancet Global Health 2017, November 11
Grazie per l’attenzione norma.arrigoni@izsler.it 85
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