"I giovani porteranno avanti la storia" - Suore della Carità di ...
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EDITORIALE “I giovani porteranno avanti la storia” di Sr Marie Jacqueline Munnier, sdc srmjacqueline@yahoo.it Durante le GMG, in Brasile, il la vera felicità… e come tanti 26 luglio scorso, il Papa Francesco, altri, nel corso dei secoli? nella celebrazione eucaristica della fe- Noi abbiamo scelto l’esem- sta dei santi Gioachino ed Anna, richia- pio dell’umile e santa Nemesia mava il documento di Aparecida, documento di Valle, una suora della Carità che riferimento per la Chiesa che è in America Latina. Indi- stava bene con le giovani e sapeva rizzandosi ai giovani, citava questo brano: relazionarsi con loro. “Conosceva cia- «I giovani e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i scuna, comprendeva i nostri bisogni e ci tratta- giovani perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché va secondo i nostri temperamenti: riusciva a farci accogliere trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita. Que- e amare ciò che ci domandava”. sto rapporto, questo dialogo tra le generazioni è un tesoro A ciascuno e a ciascuna di voi auguro una buona lettura di da conservare e alimentare!» questo numero: speciale per i giovani! In questo numero della nostra rivista, il 17°, tutto centrato sui Non esitate a comunicarci anche brevemente le vostre riso- giovani, le testimonianze che pubblichiamo e che vi propo- nanze e… le vostre proposte per il futuro di «Partout dans niamo, illustrano bene ciò che i giovani possono apportare le monde» al cammino della storia. Ci regalano dinamismo, generosità, entusiasmo, apertura nell’accogliere impegni, nel partecipa- re ad iniziative, nel condividere progetti… Tutto questo per vivere con la comunità cristiana una solidarietà concreta a “… Dico a ciascuno e a ciascuna cominciare da quelli tra loro che sono più svantaggiati… Si tratta - è vero - di giovani che hanno un ideale, il deside- di voi: “metti fede” e la vita avrà rio di dare il meglio di loro stessi, di giovani che attingono un sapore nuovo, la vita avrà una nella fede il gusto di lavorare per edificare un mondo meno bussola che indica la direzione; ingiusto e più bello… “metti speranza” e ogni tuo giorno A proposito del dialogo tra le generazioni, come costruirlo sarà illuminato e il tuo orizzonte se non nella maniera di parlarsi, di comprendersi, di sco- prire il positivo e di valorizzarlo? In un contesto difficile che non sarà più oscuro, ma luminoso; porta tanti giovani a vivere situazioni di angoscia e di di- “metti amore” e la tua esistenza sperazione, genitori ed educatori cercano di trovare, con i sarà come una casa costruita sulla giovani, cammini di incontro, di dialogo che aprono le porte, roccia, il tuo cammino sarà gioioso, cancellano le paure, orientano verso la libertà autentica. «Se i giovani di oggi cercano un amore vero, se i giovani perché incontrerai tanti amici che di oggi cercano la verità, se i giovani di oggi cercano nuovi camminano con te. Metti fede, metti orizzonti», perché non proporre loro la parola di Dio, l’esem- speranza, metti amore!” pio di coloro che si sono lasciati sconvolgere, convertire, guidare da questa Parola, sempre nuova, come Maria, la Papa Francesco, donna sempre giovane, come la Samaritana, in ricerca del- Rio de Janeiro (Brasile), 25 luglio 2013 3
GMG 2013 La Gioventù cattolica indonesiana sul fatto che i discepoli non si scoraggiano, non si lasciano vincere dalla disperazione perché il loro viaggio interiore è radicato in Dio. Per i cristiani, la vita non è una coincidenza, ma il frutto dell’amore e della chiamata ad amare. Tutti sono quindi stati invitati a ringraziare il di Sr Erica Niati, sdc Signore, e a chiedere la grazia del continuo rinnovamento erica.niati@gmail.com dell’Amore che ci abita. I giovani Indonesiani hanno partecipato altre volte alla circa 160 giovani della diocesi di Sintang. GMG, a Madrid, e anche a Sydney ma la GMG 2013 ha Lo scopo delle attività era di approfondire la fede cattolica, creato grande eco e clamore in Indonesia. perché molti giovani sono cattolici a causa della tradizione Quasi 80 giovani cattolici provenienti dalle varie isole familiare e anche perché questo conferisce un certo status. e località dell’Indonesia, insieme con alcuni sacerdoti e L’obiettivo era di far crescere la fede personale di ciascun vescovi sono andati a Rio de Janeiro. partecipante attraverso varie attività: catechismo, giochi, Tutto è stato organizzato dal Comitato Centrale e dalla riflessione e adorazione della Croce; sviluppando il tema Commissione Giovanile GMG sotto la responsabilità della “Io sono salvato per fede” (Ef. 2,8). Conferenza Episcopale indonesiana. La partenza è avvenuta in due fasi tra il 16 e il 18 luglio. A Teramo, Jakarta I giovani erano consapevoli del fatto che la GMG non è Il movimento di aggregazione giovanile degli Oblati di un’occasione per divertirsi, ma un incontro con i giovani Maria Immacolata a Jakarta, ha visto radunarsi quasi di tutto il mondo per approfondire e rafforzare la fede, e 1.000 giovani coinvolti nel lavoro parrocchiale delle promuovere l’armonia religiosa. Diocesi di Sintang e Sepauk. La commissione organizzativa ha lavorato intensamente per mesi I giovani Indonesiani celebrano al fine di preparare l’evento che ha avuto luogo con la gente di Diadema, dal 30 giugno al 6 luglio ed ha avuto grande in Brasile successo. I giovani sono stati coinvolti in uno Come la Chiesa cattolica in Indonesia, spirito di cooperazione e fratellanza, che ha anche i cattolici di Diadema, (un richiesto impegno, autodisciplina, perseveranza, quartiere di San Paolo), hanno una pazienza, cura, e dedizione, da parte di tutti. profonda esperienza di inculturazione, Il tema scelto è stato lo stesso della GMG 2013: che arricchisce la cultura e i costumi “Andate e ammaestrate tutte le nazioni” (Mt 28,19). della popolazione locale. I giovani hanno particolarmente riflettuto La messa Sertaneja è una forma di inculturazione. Questa particolare celebrazione ha solitamente luogo due volte all’anno, una delle quali in giugno o luglio. Si tratta “Cari amici, non dimenticate: siete di una celebrazione eucaristica di ringraziamento per il il campo della fede! Siete gli atleti buon risultato del duro lavoro svolto dalla gente. di Cristo! Siete i costruttori di una La messa è stata celebrata dal vescovo John Philip Saklil Chiesa più bella e di un mondo (Presidente Commissione Gioventù Indonesiana), assistito da Padre Fernando Doren, SVD (parroco di S. Arnaldo migliore. Alziamo lo sguardo verso Jansen, Diadema) insieme ad altri sacerdoti indonesiani, la Madonna. Essa aiuta a seguire Gesù, nella palestra della scuola del quartiere. ci dà l’esempio con il suo “sì” a Dio.” Nella diocesi di Sintang (isola di Borneo) Papa Francesco GMG 2013 Dall’8-11 agosto 2013, ha avuto luogo un Raduno Veglia di preghiera – Copacabana Spirituale presso Bukit Kelam, con la partecipazione di Sabato 27 luglio 2013 4 5
“Per questo oggi vi dico, a ciascuno GMG 2013 di voi: “metti Cristo” nella tua vita e troverai un amico di cui fidarti sempre; “metti Cristo” e vedrai crescere le ali della speranza per percorrere con gioia la via del E tu, chi vuoi essere? futuro; “metti Cristo” e la tua vita sarà piena del suo amore, sarà una vita feconda. Perché tutti noi desideriamo avere una vita feconda, di Maria Caterina De Blasis una vita che sona vita agli altri!” Parrocchia S. Giovanni Battista Civitella Roveto (Aq), Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo Pape François JMJ 2013 Bord de mer de Copacabana, Felicità, commozione, paura, stanchezza, suggestioni, margini delle strade, riparata da scatoloni inumiditi o Jeudi, 25 juillet 2013 nostalgie si mescolano per formare una grande onda che, da logore coperte. Abbiamo visto gli occhi di Gesù che come quella dell’Oceano, si staglia imponente, mozzafiato, ci ringraziavano quando ci avvicinavamo per dar loro ma quasi preoccupante e temibile, per poi andare ad qualcosa da mangiare, consapevoli che si può e si deve fare perché vivessero isolati, li ha chiamati per formare un infrangersi sulla sabbia e tornare indietro nel mare, a molto di più per chi vive ai margini, non solo delle strade, gruppo, una comunità». formare altre onde, a dar vita a nuove emozioni, energia ma anche in quei luoghi impenetrabili che Papa Francesco È per questo che la Giornata Mondiale della Gioventù indispensabile alla vita. ha più volte definito le “periferie dell’esistenza”. È lì che non termina con la Messa di chiusura, ma è un cammino Questi i ricordi che riaffiorano alla mente, questi i brividi dobbiamo essere discepoli, è lì che dobbiamo portare la continuo, una strada in cui c’è posto per tutti e che tutti che si continuano a sentire sulla pelle se si chiudono gli speranza di Cristo. In questo modo potremo dimostrare il possono iniziare a percorrere, senza vergogna, senza il occhi e si torna in Brasile. Ci si ritrova nell’incantevole coraggio di andare controcorrente, la volontà di metterci in timore di essere giudicati dagli altri, ma con il desiderio Copacabana e si rivede tutto il popolo di Dio che lì era gioco, di “metterci la faccia” e “sporcarci le mani” anziché di scoprire qual è la nostra meta, quale la nostra direzione, riunito. A Rio de Janeiro, infatti, i presenti erano molti di lavarle come ha fatto Ponzio Pilato. perché per vivere realmente non si può camminare alla più dei giovani che si potevano fisicamente contare, perché È stato incisivo l’interrogativo del Pontefice al termine cieca, ma bisogna sapere dove andare. ognuno di noi portava con sé e dentro di sé familiari, amici, della Via Crucis: «Sei uno di quelli che si lavano le parrocchiani. Su quella spiaggia c’era la discendenza promessa mani, che fa il finto tonto e guarda dall’altra parte? O ad Abramo, quella che doveva essere numerosa proprio come sei come il Cireneo, che aiuta Gesù a portare quel legno sabbia che è sul lido del mare. Su quella spiaggia, come ci ha pesante, come Maria e le altre donne, che non hanno detto il Papa nel suo primo saluto per la festa di accoglienza, paura di accompagnare Gesù fino alla fine, con amore, c’era “la bellezza del volto giovane di Cristo”. con tenerezza? E tu, come chi di questi vuoi essere? Lo stesso volto di Cristo noi l’abbiamo potuto vedere Come Pilato, come il Cireneo, come Maria? Gesù ti sta proprio in Papa Francesco: nei suoi occhi paterni e profondi, guardando adesso e ti dice: mi vuoi aiutare a portare la nel suo sorriso buono, nelle sue grandi mani che non Croce?». Una domanda precisa, che merita una risposta riuscivano a stare ferme e avrebbero voluto accarezzare altrettanto chiara e sincera. ognuno di noi. Quando dal maxischermo lo abbiamo visto Gesù, però, non ci mette fretta nel rispondere, ci lascia il passare tra la gente, passeggiare tra le miserie della favela tempo necessario per maturare una convinzione che porti Varginha, posare mani e sguardo su quelle persone che, ad un cambiamento, prima di tutto in noi stessi, perché solo nonostante tutto, non si arrendono, quando lo abbiamo visto così potremo essere di aiuto anche agli altri. Ognuno con entrare in quelle modeste abitazioni ci è sembrato davvero di la propria personalità, può mettere a servizio del prossimo scorgere Gesù che, tra le strade della Palestina, non negava a e della propria comunità i suoi carismi e i suoi talenti. nessuno la sua persona. Questo è l’essere discepoli, questo è il mandato che ci ha Abbiamo poi visto il volto di Cristo nei giovani arrivati affidato Papa Francesco, questa è la missione della GMG: da tutte le nazioni, negli sguardi vivi di chi ha capito che capire come far entrare Cristo nella propria vita e riuscire le cose di questo mondo non bastano, anzi non sono nulla a condivedere questa ricchezza, trasmetterla a più persone se non si riesce a dare un senso diverso e più profondo possibili e viverla in maniera comunitaria. alla propria esistenza. Nei ragazzi che, coinvolti e travolti Il Signore, infatti, non ha detto “va”, come ha ricordato dall’energia del popolo carioca, hanno animato con gioia il Pontefice, ma “andate”, perché «quando affrontiamo ogni evento a cui abbiamo partecipato. insieme le sfide, allora siamo forti, scopriamo risorse che Infine abbiamo visto il volto di Cristo nella gente ai non sapevamo di avere. Gesù non ha chiamato gli Apostoli 6 7
PAROLA E VITA La sete dei giovani Pregano per la Pace Troviamo il coraggio di Padre Samih Raad Dì gridare al mondo “pace”. Sacerdote libanese, parocco di Clouange (diocesi di Metz - Francia) Troviamo la forza Dì credere che la pace è un sogno realizzabile. Cercatori di verità, cercatori di felicità… nonostante il male Siamo noi il futuro del mondo esistenziale, le crisi esistenziali… le E se questo futuro deve essere dì pace, parole non mancano per descrivere la sete dei giovani e le sofferenze che li Siamo noi a adoverlo costruire, travagliano, come era già avvenuto Scoprire che la pace è il senso della vita; per le generazioni precedenti. È nascosta nell’aria, Alla ricerca della verità o della Dipinta nel cielo, felicità, ansiosi per il loro avvenire, Custodita nel cuore dì ogni uomo. tutto li preoccupa. La sete di punti di riferimento che sembra essere una delle priorità essenziali di questo Aspetta solo noi per poter fiorire secolo, è in realtà la preoccupazione E sperare dì vivere un’eterna primavera. di tutti i tempi. E in questa ricerca, un buon numero di giovani, si perdono o si consumano nell’inseguire vane Urliamo con tutto il fiato che abbiamo in gola speranze. Che il mondo non é vita senza pace, Sulle strade di Samaria, al pozzo di Che noi non siamo uomini senza dì essa. Giacobbe, Gesù ha incontrato una donna samaritana che può essere il Non aspettiamo… Non aspettiamo modello di tutti i cercatori di felicità. Durante il loro incontro Gesù parla al suo cuore; penetra la La vera adorazione è in spirito e verità (Gv 4,23). Un domani che potrebbe non esserci. sabbia della sua anima arida e assetata di acqua vera. Cristo Nei quartieri della Samaria, nel cammino della sua vita, la elimina la sua debolezza e abbeverando il suo spirito, Samaritana è rigenerata da un nuovo amore, vero e sincero: Gruppo scout - Castellammare di Stabia (Italia - NA) rinnova la Samaritana e le restituisce l’umanità perduta. un amore che non viene mai meno. La donna la cui sete era profondamente intensa, più profonda Attraverso la sua conversione, ella fa l’esperienza di essere del pozzo di Giacobbe, passava da un uomo all’altro. «benedetta» dall’amore, avendo bevuto a sazietà alla La samaritana, sotto molti aspetti, assomiglia a molti giovani sorgente di Cristo. che si avventurano su un’infinità di cammini, cercando elisir Se i giovani d’oggi cercano un amore vero, lo possono che dissetino i loro corpi e le loro anime inaridite. certamente trovare nel Cristo crocifisso il cui fianco trafitto Cercano senza sosta ciò che possa soddisfare i loro bisogni lascia fuoriuscire sangue e acqua. profondi e si immergono in pozzi senza fondo… proprio Se i giovani d’oggi cercano la verità, la felicità, la vera come la samaritana. adorazione… certamente non la troveranno che in Dio, in Attraverso Cristo, la samaritana scopre l’acqua della vita, una vita di santità. Potranno santificare i loro pensieri e l’unica che possa placare la sua sete, solo l’incontro intimo sentimenti, onorando il proprio corpo che è Tempio di Dio. con Gesù potrà colmare il suo abisso. Se i giovani d’oggi cercano nuovi orizzonti, li troveranno I giovani adorano molti idoli che danno loro una sicuramente in Gesù che guarisce. sensazione di soddisfazione. Tuttavia il benefico effetto La gioventù odierna è come la samaritana: rinunciando al di tale adorazione, come un miraggio, non è duraturo. proprio passato, può abbracciare il cammino cristiano che Anziché trovarvi una tenda dell’alleanza, un luogo sacro la condurrà verso un’abbondante vita spirituale in Cristo, o un santuario, vi trovano desolazione, isolamento, attraverso un cammino di trasfigurazione che li renderà disperazione… capaci di lodare il Signore senza fine. 8 9
PAROLA E VITA Maria, la donna Santa Maria, donaci il gusto della vita! che è sempre giovane Santa Maria, donna in cammino, come vorremmo somigliarti nelle nostre corse trafelate. di Padre Samih RAAD Siamo pellegrini come te, e qualche volta ci manca nella bisaccia di viandanti la cartina stradale che dia senso Il Nuovo Testamento ci parla della donna per eccellenza: alle nostre itineranze. Maria. Questa donna che partorisce senza alcun intervento umano e diventa elemento fondante della fede cristiana (Mt Donaci sempre, ti preghiamo, 1,20). Attraverso questa Donna, Dio compie meraviglie: grazie al suo «sì», la salvezza raggiunge tutta l’umanità. il gusto della vita. Gesù, nello svolgere la sua missione, ha guarito molte Fa che i nostri sentieri siano come lo furono i tuoi, donne (Mc 5,25-34; Lc 13,10…). Una peccatrice versa profumo strumento di comunicazione con la gente sui suoi piedi, li lava con le sue lacrime e li asciuga con i e non nastri isolanti entro cui assicuriamo suoi capelli (Gv 12,3)… Numerose donne lo hanno sostenuto la nostra aristocratica solitudine. finanziariamente (Lc 8,3)… Altre sono divenute le prime annunciatrici della Resurrezione del Signore (Lc 24,9). Gesù ha preso le difese di un’adultera e siccome Prendici per mano e, se ci vedi allo sbando, insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi sul ciglio della strada, fermati, di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di Samaritana dolcissima, lei!» (Gv 8,7)… e tutti se ne andarono lasciandolo solo con la donna. per versare sulle nostre ferite l’olio di consolazione Ritroviamo ai piedi della croce, Maria, piena di tenerezza e e il vino della speranza. di sentimenti puri nei confronti del Salvatore del mondo. Al discepolo Giovanni, Gesù dice: «Ecco tua madre» E poi rimettici in carreggiata. (Gv 19,27); e lui divenne suo figlio. Attraverso questa Dalle nebbie di questa valle di lacrime, sublime maternità, con Giovanni noi pure siamo divenuti figli e figlie di questa Donna e di conseguenza siamo tutti in cui si consumano le nostre afflizioni, fratelli e sorelle. facci volgere gli occhi verso i monti San Paolo, nella lettera ai Galati, non fa differenze di da dove verrà l’aiuto. sesso; egli dice: «… non c’è né uomo né donna; perché La Visitazione tutti voi siete uno in Cristo Gesù.» (Gal 3,28) La donna (pittura di Arcabas). E allora sulle nostre strade è portatrice dell’immagine di Dio. All’origine, l’uomo e la donna sono diversi ma entrambi sono in cammino fiorirà l’esultanza del Magnificat. verso la perfezione spirituale. La santità della donna non Come avvenne in quella lontana primavera, si trova nell’uomo, né quella dell’uomo è nella donna… sulle alture della Giudea, quando ci salisti tu. Ciascuno a modo suo è chiamato a camminare verso una personale pienezza spirituale… la donna è la mamma, la sorella, l’amica, l’innamorata, Don Tonino Bello, vescovo Per natura ci sono delle differenze… psicologia maschile e la sposa… sorgente d’amore e tenerezza… un orizzonte femminile, un corpo maschile e femminile, capacità fisiche aperto, un assoluto… una finestra illuminata dalla luce diverse, modi diversi di esprimere l’amore… ma non divina, attraverso la quale si può intuire lo splendore possiamo parlare di diversi livelli intellettuali o spirituali. dell’amore di Dio per l’umanità. Donne e uomini possono raggiungere i più alti livelli di L’umanità trova in Maria l’immagine della persona che ha conoscenza e di santità. raggiunto il culmine dell’amore e della santità. Maria, e … Essere donna è un mistero che sorpassa la donna stessa: solo Maria, è la persona umana per eccellenza. 10 11
PUNTO DI VISTA I giovani come risorsa per una nuova educazione di Francesca Beltrami e Miriam Galmarini Pedagogiste, docenti di Scienze Umane, Istituto Maria Immacolata di Gorgonzola (Milano) segreteria@imigorgonzola.it I mezzi di comunicazione di massa e gli studi delle scienze considerare ciascuno come portatore di bisogni “speciali” persona, condizione per la realizzazione di sé. sociali ci restituiscono spesso una fotografia del mondo che richiedono ascolto, capacità di comprensione al di là Le condizioni sociali ed economiche lanciano ai giovani giovanile con molte ombre sul loro presente e le risposte delle apparenti provocazioni e chiusure. un messaggio di precarietà sul proprio futuro: fornite sono a volte dettate da superficialità e pregiudizi La domanda di lettura del proprio una scuola che assicuri l’acquisizione e sulle responsabilità degli adulti. In questo spazio di vissuto, personale o familiare, denota l’esercizio delle competenze è un’altra riflessione vorremmo presentare un’altra immagine, la motivazione a conoscere se stessi, sfida della formazione perché “a colori”, a partire sia da una nostra analisi della a trovare un equilibrio tra pulsioni consente ai giovani di costruire un condizione dei giovani – riflesso della società complessa in profonde, spesso inconsce, e richieste percorso orientativo come risorsa cui viviamo – sia dal loro sguardo interrogativo che, dietro dell’ambiente, sviluppando la propria a sostegno delle scelte personali e lo spaesamento, chiede fiducia e comprensione e lancia agli intelligenza emotiva. professionali. educatori una sfida a raccogliere i bisogni per trasformarli Per contrastare esperienze estreme Da questa riflessione è emersa in percorsi di crescita. o frammentate, derivanti anche l’immagine di un cammino Agli occhi di alcuni parlare di giovani evoca forme di La scuola nella rete. da condizioni di maggiore possibile con i giovani, che, conformismo, consumismo, egocentrismo, disimpegno, permissivismo e relativismo valoriale in un “circolo pedagogico o anche disagio, solitudine, dipendenze, aggressività, rispetto alle precedenti generazioni, virtuoso”, parte dai loro insicurezza, indeterminatezza di fronte al futuro. educa alla diversità come opportunità di conoscenza di gli adulti possono offrire proposte bisogni e, attraverso l’azione Proprio a partire da ciascuno di questi fenomeni è possibile sé e dell’altro, che è sempre reciproco arricchimento. complementari per garantire uno degli educatori, li aiuta a cogliere lo spunto per percorsi formativi. Partecipare a progetti di cooperazione internazionale, sviluppo integrale della propria trovare e a vivere le forme Si parla di conformismo e omologazione ma il seguire svolgere esperienze di volontariato con soggetti la cui della libertà autentica. le mode, uniformarsi al gruppo rivelano un bisogno diversa abilità diventa fonte da cui attingere, essere di appartenenza e di identità che per l’educatore può immersi in situazioni concrete di bisogno dà spazio trasformarsi nella proposta di esperienze di senso, alle idee dei giovani, alle loro capacità di soluzione dei all’interno di forme di associazionismo con finalità sociali, problemi, di sperimentarsi e fa emergere il loro desiderio culturali, religiose per motivare i giovani a crescere nelle di protagonismo, esercitato in forme di cittadinanza attiva, relazioni e come cittadini responsabili. contro lo stereotipo del disimpegno. L’abitudine al consumo, l’attaccamento a oggetti Il bisogno dell’altro, di comunicazione, di appartenenza, di materiali, l’idea che ogni cosa possa essere facilmente relazioni trova espressione nel costante “essere connessi” e sostituita con il gadget di ultima generazione chiama in “multitasking”: vivere nella rete, che intrappola ma anche causa gli adulti come modelli credibili per educare al sostiene, fa sentire meno soli. Educare ad una cittadinanza valore del denaro, al discernimento tra utile e necessario digitale diventa una priorità non solo di educazione alla e per motivare alla cura delle cose, al senso della giustizia legalità per prevenire azioni illecite, ma soprattutto una nella distribuzione dei beni. scelta etica per supportare la costruzione di una identità L’identità non ancora definita porta spesso alla paura del complessa e responsabile. diverso (in tutte le sue forme: età, cultura, religione, status È tuttavia innegabile un’area di disagio giovanile che socio-economico, provenienza geografica…), paura spesso va sempre più ampliandosi sia per il numero di ragazzi alimentata da pregiudizi e fondata su stereotipi diffusi: coinvolti sia per le forme anche nuove in cui si manifesta: questo ci deve spingere a creare proposte di incontro con alcolismo, disturbi del comportamento alimentare, l’Altro perché solo la conoscenza abbatte le barriere e bullismo, nuove dipendenze richiamano l’educatore a 12 13
dall’Africa all’Europa CAMMINI DELLA MISSIONE La mia esperienza comunitaria 2 1 di Sr Gisèle Pokam, sdc giselepokam@yahoo.fr Desidero comunicarvi la mia esperienza comunitaria a Roma in una comunità interculturale. Ma «comunità interculturale» non è l’espressione appropriata per parlare della vita comunitaria, anche se esprime chiaramente l’idea di una comunità costituita da un gran numero di nazionalità, è questa, infatti, la realtà della comunità della Casa generale a Roma. La nostra comunità, come molte altre comunità religiose, vive una delle sfide tipiche della postmodernità caratterizzata dall’individualismo. Essa è composta da suore anziane che 3 vivono una fede profonda, da giovani suore professe e dalle juniores in formazione che provengono dall’America Latina, dall’Asia, dall’Europa e dall’Africa. Insieme rappresentiamo il volto del Corpo-Congregazione. Le nostre giornate sono occupate dai servizi comunitari e pastorali, oltre ai diversi tipi di studi; pertanto, tenendo presente l’importanza di una formazione integrale, le responsabili ci propongono regolarmente dei week-end di formazione in cui approfondiamo le nostre origini e 1- Casa generalizia delle suore della carità. l’attualizzazione del carisma attraverso la vita della fondatrice il nostro modo di vivere e di relazionarci fra noi. Porci e la Regola di vita. I contenuti sono presentati in modo qualche domanda sulla tendenza ad isolarsi e la difficoltà 2- Una serata di festa. originale collegandoli a varie tematiche inerenti la storia nell’affrontare il diverso sarebbe senz’altro utile. 3- Servizio-accoglienza della congregazione, temi di attualità come l’interculturalità, Mi piace l’espressione di Jean Vanier: La comunità (gruppi di Taizé, l’autorità, l’idea di pellegrinaggio in relazione al nostro luogo della festa e del perdono. La comunità è, infatti, dicembre 2012). carisma, ecc. Sr. Maria Luisa, sr. Catherine e sr. Paola ci un meraviglioso luogo di accoglienza e condivisione, in trasmettono con passione l’eredità della Congregazione che cui anche i nostri limiti, egoismi e parti oscure vengono attraverso il consolidamento dei valori in cui crediamo. mondo, «membra sofferenti di Cristo», a cui manifestiamo loro stesse hanno profondamente integrato nella loro vita di esposti alla luce dell’Amore vero. È solo scoprendoli Personalmente, mi rallegro del cammino di crescita in modi diversi la nostra carità. Le celebrazioni sono «figlie della Chiesa» sull’esempio di S. Giovanna Antida. e accettandoli che possiamo essere amate per ciò che vocazionale percorso in quest’anno sia sul piano umano sempre ben preparate e caratterizzate da elementi delle Siamo tutte consapevoli che se la diversità culturale è una siamo e che diventiamo noi stesse. L’attenzione all’altro che spirituale. Si tratta di un’esperienza di liberazione varie culture che le rendono armoniose e meno monotone. chance per la missione evangelica e per la vita religiosa, diventa allora un impegno costante, il riconoscimento interiore che aiuta non solo a capire se stessi ma anche gli Vivere a Roma offre anche l’occasione di partecipare essa è anche una delle più grandi sfide da affrontare. di un’alleanza che sotto la guida dello Spirito Santo altri. Infatti, le nostre diversità: di cultura, di provenienza, direttamente ai vari momenti della vita della Chiesa e alle Sebbene la diversità culturale faccia parte del nostro illumina le nostre paure, difese, e speranze, ecc. Accettare di età, di lingua, di formazione, di carattere, di missione, di celebrazioni con il Papa. Quest’anno poi le dimissioni di quotidiano, essa assume un significato più profondo d’essere un miscuglio di luci e ombre, di doni e limiti, di sensibilità, di istruzione, di riti, di esperienze sono elementi Papa Benedetto XVI e l’elezione di Papa Francesco sono per la nostra comunità religiosa chiamata ad essere amore e odio, di altruismo ed egocentrismo, di maturità che, nonostante l’adesione a un ideale comune, continuano stati eventi unici nel loro genere. modello di interculturalità, in quanto essa svolge un ruolo e immaturità, ci apre all’incontro con l’altro, diventando a influenzare le nostre relazioni quotidiane. La nostra Desidero terminare con l’invito di S. Giovanna Antida importante nella crescita del dialogo interculturale nella dono reciproco e motivo di festa. «Nella vita comunitaria vita comunitaria diventa l’occasione di una formazione nella lettera a sr. Basile, che sottolinea come questa vita Congregazione e al di là di essa. C’è, infatti, il rischio si vive gli uni per gli altri, per crescere insieme e aprire continua a tutti i livelli, mentre i nostri studi provvedono non sia che un esilio, un deserto attraverso cui dobbiamo di creare dei gruppi culturali, formando una pseudo- le nostre ferite all’infinito perché attraverso di esse si un capitale culturale da far fruttare simultaneamente: un avanzare per raggiungere felicemente la nostra unica e comunità interculturale. Nonostante le difficoltà incontrate manifesti la presenza di Gesù» (Jean Vanier). Solo, itinerario talvolta faticoso ma molto interessante. vera patria che è il cielo. A tal fine dobbiamo imparare a e i malintesi, io credo che la nostra comunità abbia il così la fede sarà vissuta in tutti i suoi aspetti: preghiera, Le celebrazioni liturgiche sono momenti di comunione conoscerci sempre meglio, per accoglierci come un dono desiderio di crescere, e la convinzione che la comunione celebrazioni, prove, condivisione, annuncio, azioni, intensi che, radunandoci attorno a Cristo ci uniscono a sapendo creare legami reciproci rispettosi e profondi, è sempre possibile. Siamo quindi tutte invitate a ripensare incontri, ecc., realizzando l’accoglienza del mistero divino tutte le suore e a tutti i nostri fratelli e sorelle sparsi nel consolidando così la missione. 14 15
dall’Europa all’Africa CAMMINI DELLA MISSIONE Porto nel cuore una gioia profonda di Claire Meslot claire.meslot@wanadoo.fr Claire Meslot ha vissuto un anno in Ciad collaborando con una comunità di suore della Carità. Ha svolto il suo servizio soprattutto in un centro che accoglie i bambini di strada. Claire ha inviato notizie regolarmente, e in questa lettera ci condivide ancora qualcosa della sua esperienza e di ciò che ha scoperto. I bambini proseguono il loro percorso… il loro cammino di uscire di casa per risurrezione. vedere cosa stesse Ciascuno di loro cresce secondo un suo ritmo. Hilaire ha succedendo… bisogno di tempi lunghi. Ha 14 anni e non riesce a trovare I venticinque stabilità… Di tanto in tanto se ne va, senza dire nulla, senza soldati hanno una ragione apparente. È sempre difficile ritrovarlo… L’altro visitato con calma giorno, l’ho incrociato per caso al mercato, e ha accettato di il centro, e la tornare insieme a me. Gli parlo, cercando di comprendere ciò conversazione che non va, ciò che lo spinge ad allontanarsi dal centro così si è protratta per spesso. È difficile capire. Hilaire é stato abbandonato dalla un’ora e mezza. madre quando aveva 6 mesi. Il padre, un soldato vive nella Dopo aver capitale. Il bambino fu affidato alle cure di uno zio. La madre spiegato come il è morta giovane e Hilaire non l’ha mai conosciuta. Dopo la centro funziona sua morte lo zio ha rifiutato di occuparsi del piccolo e lo ha e aver risposto alle molte domande dei militari, è stata la affidato alla nonna… È arrivato al centro per la prima volta volta dei bambini che hanno posto domande di vario genere Molte attività in allegria e con la possibilità di incontrare sanno situarsi geograficamente e hanno poche occasioni tre anni fa. Da allora è stato un continuo alternarsi di periodi ai soldati (la loro vita, le armi, l’uniforme, i camion…) C’era vari gruppi sociali. È importante che i bambini escano dal per impararlo). Tutti strumenti che ora si possono utilizzare trascorsi al centro e ritorni alla vita di prima al mercato. Fino molto interesse ed è stato un bello scambio! Il medico che centro, confrontandosi con un altra autorità (in questo caso gli aiutando i bambini a crescere. a quando non avrà maturato una motivazione personale per era fra loro si è preso cura dei piccoli disturbi che quel giorno animatori), essendo riconosciuti e apprezzati da altri. Un’altra gioia di questo mese è stato il piantare alberi…! rimanere al centro non smetterà di allontanarsene. Hilaire è un erano piuttosto numerosi… Poi i bambini si sono esibiti nella Una delle mie grandi gioie in questo mese è stata l’apertura di Grazie a Mario, un amico italiano che conosce bene il centro, ragazzo sensibile, attento agli altri. Rubare è una conseguenza loro specialità: la danza! Delle vere star, filmati dai militari una piccola biblioteca in una delle classi, un progetto arrivato ci sono stati donati un centinaio di alberi da frutto. Uno dei del modo in cui ha vissuto. Tuttavia lentamente lo si vede che non avevano mai assistito ad un tale spettacolo. Molti a buon fine. Anche se occorre molta pazienza! Alcuni dei progetti dell’ONG per cui lavora prevedeva il rimboschimento crescere, cambiare, e io spero proprio che presto decida di di loro poi, toccati dall’esperienza, hanno chiesto come ragazzi più grandi hanno costruito gli scaffali per i libri. Una nella zona di Balimba. Mario ha compreso come questo rimanere definitivamente… Ma ci vorrà tempo… aiutare i bambini. Speriamo che anche la vita nella caserma signora del posto, Bernadette, ha accettato di occuparsi della avrebbe beneficiato i nostri bambini e ci ha scelto. Abbiamo Questo mese abbiamo avuto la visita di un reggimento di N’Djamena venga positivamente influenzata da questo biblioteca, così viene due volte alla settimana dando vita alla piantato una ventina d’alberi nel giardino del centro e gli altri militare francese. La loro base è a N’Djamena, e sono venuti incontro. biblioteca, e i bambini ne sono contenti. Possono prendere nei nostri campi. I bambini hanno riflettuto sul significato in missione nel sud del Ciad per recensire tutti i francesi Qualche settimana fa, abbiamo potuto far partecipare i libri in prestito che restituiscono la settimana seguente. del «piantare un albero» con l’aiuto di un delegato della presenti in questa area. Poiché a Sarh, non siamo numerosi, bambini a una «colonia di vacanze» locale organizzata Abbiamo anche messo a disposizione album da colorare e guardia forestale di Sarh venuto specialmente per l’occasione. i soldati hanno potuto trascorrere un po’ di tempo con i dai giovani di Sarh. Ogni mattina c’erano delle attività pastelli per i più piccoli. Ci sono anche testi scolastici, mini- Particolarmente importante è stato il momento in cui ogni bambini! Immaginate quattro camion verde scuro che arrivano organizzate per i ragazzi. Un giorno hanno visitato la radio di enciclopedie, e altri libri didattici realizzati in Africa, qualche bambino ha piantato «il suo» albero con grande delicatezza. in piena brousse sul sentiero che porta al centro. Io ero sul Sarh, un altro hanno assistito all’atterraggio e al successivo foto per abbellire le pareti e perfino la cartina del Chad (può I giovani hanno potuto apprezzare l’importanza di prendersi primo camion per indicare la strada e ho visto molti vicini decollo dell’aereo (un aereo arriva due volte alla settimana). sembrare un dettaglio ma è molto importante: i bambini non cura della vita perché possa crescere e svilupparsi… un gesto 16 17
dall’Africa CAMMINI DELLA MISSIONE Egitto simbolico che li ha aiutati a riconciliarsi con il loro passato in in ginocchio. Riparto; lavata dall’acqua di questo giovane cui la cura è spesso mancata… ferito dalla vita e il cui mutamento è così rapido. La sua L’altro giorno mi trovavo con i bambini dopo una delle frequenti piogge di questa stagione, aspettando che l’acqua venisse lentamente riassorbita prima di avventurarsi fuori sorgente interiore, come i miei piedi, si libera gradualmente dal fango di tutta la negatività accumulatasi. Difficile spiegarlo, ma questo gesto è uno dei più bei regali ricevuti La Rivoluzione in Egitto rischiando di infangarsi… Dopo qualche ora, esco dall’aula stando fra i ragazzi. Il punto di vista dei giovani con i giovani, il terreno è intriso d’acqua, le case sembrano Abbiamo concluso l’anno con una piccola festa, a cui hanno palafitte! I piedi sprofondano nella sabbia bagnata, bisogna partecipato le suore della carità, e qualche ex-residente del togliersi i sandali per non perderli. Arrivo all’automobile centro che ci aiuta… Eravamo una settantina. Nel programma parcheggiata all’altro estremo del giardino, il fango arriva alle c’era l’inaugurazione della biblioteca, scenette e danze dei caviglie. Sylvain si avvicina e propone di andare a prendere ragazzi, piccoli regali dati dai padrini a ciascun ragazzo per l’acqua al pozzo per lavare via il fango. Lo guardo stupita i risultati scolastici (2 quaderni e delle caramelle!), un buon e meravigliata da tanta tenerezza. Un’attenzione inattesa e pasto (riso e carne)… E infine la proiezione di filmati delle commovente da parte sua. Ho faticato ad accettare, perché attività dei bambini nel corso dell’anno. avrebbe dovuto attraversare tutto il cortile trasformatosi in Porto nel cuore una gioia profonda, che non svanirà, un po’ sabbia mobile. È difficile lasciare che altri si prendano cura come il profumo, aspirato a pieni polmoni, di una bella rosa di noi! E sperimentando la mia fatica a dire di sì a Sylvain, che non si può dimenticare. Uno spicchio di eternità che comprendo la fatica di Pietro di fronte a Gesù. Non è facile risplende dell’Amore che contiene. Quale Gioia! accogliere l’Amore, forse è più facile offrirlo. Quando diamo, siamo in controllo, quando riceviamo, ci sentiamo vulnerabili. «Testimoniare la nostra fede non riguarda la capacità di fare, Sylvain corre a prendere un secchio, con i piedi inzaccherati ma la povertà che si condivide». ma il cuore che splende. L’amore si esprime al meglio stando Jean Vanier Tutto è cominciato il 25 gennaio 2011 con la Rivoluzione colleghi e collaboratori, a scuola e nei movimenti, cristiani dei giovani Egiziani in cui Facebook ha giocato un ruolo e musulmani, per conoscere la loro percezione della decisivo nella formazione dei gruppi e la comunicazione di rivoluzione, le loro aspirazioni, il loro modo di trascorrere messaggi! Il loro logo era: «Via (parti)»; la loro roccaforte: le vacanze in questa situazione di tensione e le sfide di la piazza «TAHRIR». I giovani protestavano contro la questa nuova rivoluzione. Così abbiamo loro chiesto: in corruzione, il furto delle loro ricchezze e l’ingiustizia quanto giovane cittadino/a in Egitto come consideri questa sociale che dominava il paese. rivoluzione, che cosa vedi nel futuro dell’Egitto? Tutto è ricominciato il 30 giugno 2013 con la «Rivoluzione La maggioranza dei giovani studenti musulmani afferma che degli Egiziani»: giovani, bambini, famiglie, donne, questa rivoluzione era necessaria, perfino obbligatoria visto che impiegati, associazioni, funzionari, polizia, Chiesa i responsabili del paese hanno sprofondato l’Egitto nel gorgo e moschee… a seguito di una petizione a favore della dell’estremismo e del fanatismo e di una mentalità che spinge a rivoluzione: «TAMMAROD contro il presidente», proposta vedere nell’altro solo la sua diversità religiosa o confessionale. da un gruppo di giovani e firmata da 22 milioni di egiziani. Con fierezza dicono di partecipare ogni giorno insieme Questa petizione denuncia l’ingiustizia sociale e il commercio a tutta la famiglia alle manifestazioni scandendo: «No della religione, la discriminazione e il deficit economico. alla violenza, no alla discriminazione e al razzismo, no al La protesta ha invaso tutte le piazze in tutti i dipartimenti, potere terrorista». reclamando libertà di pensiero, democrazia e giustizia Le vacanze sono state un po’ rovinate dagli avvenimenti: sociale, ma soprattutto rifiutando il fanatismo che «Ma faremo qualche gita, ci sono i campeggi, le colonie, si è manifestato nel corso dell’anno in cui i «fratelli … faremo altro! L’essenziale è ristabilire la democrazia che musulmani» sono stati al potere. garantisce la pace… Questo merita qualunque sacrificio». Abbiamo pensato di interrogare i nostri giovani, i nostri Altri giovani cristiani si uniscono ai compatrioti musulmani 18 19
dall’Asia CAMMINI DELLA MISSIONE Libano Le nostre differenze sono una ricchezza di Sr Nada, Sr Manal e Sr Suzanne, sdc Comunità di Nabaa, a Beyrouth (Libano) Vi condivido l’esperienza di tre settimane di colonia, La nostra responsabilità comune: il rispetto organizzate nei locali del gruppo della S. Vincenzo, dell’ambiente! nel quartiere popolare di Nabaa, particolarmente Giovanna Antida e l’accoglienza delle segnato dalla povertà e da relazioni conflittuali di differenze. ogni tipo. Guardare alle nostre differenze in modo Ma una domanda interessa i giovani: «Posso io, 1 nuovo, imparare a gestire i beni, erano gli da solo, cambiare il mondo?» 2 scopi che ci prefiggevamo accogliendo Dalla teoria si passa al quotidiano in cui ognuno 70-80 ragazzi dai 5 ai 14 anni, di diverse è invitato a compiere piccoli gesti concreti che nazionalità e religioni: Libanesi, Palestinesi, a nostra insaputa, possono piano piano cambiare Siriani ed Egiziani, cristiani di vari riti e la realtà quotidiana: pulizia dei locali messi a nostra musulmani… disposizione, rispetto reciproco e rispetto della natura, Dopo un tempo di conoscenza e di scoperta reciproca, messa in comune delle nostre «ricchezze» personali, nuovi sguardi si sono posati sui nostri mondi diversi: condivisione… Diversi ma complementari! Ed è S. Giovanna Antida Uno sguardo evangelico a partire da due testi: a guidarci nel nostro percorso! … L’argomento è stato il Buon Samaritano e la chiesa come un corpo (1 Cor. 12) adattato a ciascun gruppo di età. La dimensione sociale: differenze di nazionalità, di classe sociale, di Vedere in ogni persona il volto di Gesù Cristo e 1- Monastero copto cultura… servirlo nella persona dei poveri. San Menas. 2- Moschea Al-Azar (Il Cairo). violenza sia eliminata e ogni ingiustizia rifiutata. Sperano nel sostenere la rivoluzione, segnalando che i cristiani si che questa nuova fase nella vita politica dia spazio alle sentivano cittadini di serie B al punto che molte famiglie competenze dei giovani che desiderano che la prima sono emigrate, non vedendo possibilità di futuro per i figli. riforma riguardi il sistema educativo, essi desiderano I giovani sottolineano che «l’Egitto è sempre stato un «un’educazione della persona aperta e libera che ama la paese civile e aperto ma con il nuovo governo al potere sua patria, non un’istruzione che forma cittadini «religiosi, si è trasformato in un paese che sostiene il terrorismo e i fanatici, e sottomessi». movimenti estremisti…». Secondo loro «è meglio perdere La Speranza dei giovani ci comunica dinamicità poiché li le vacanze e i corsi di formazione estivi che perdere la vediamo decisi a impegnarsi fino in fondo e a sacrificare tutto convivialità, la solidarietà nella vita del paese! È un ideale per il loro paese, l’Egitto: Perla dei Faraoni, Ancora dei Copti, esigente ma desiderato anche a costo del martirio…» Civiltà dei musulmani e Fonte della loro Ispirazione. Fra i giovani il futuro si accende della speranza che ogni 20 21
dall’Europa CAMMINI DELLA MISSIONE Romania Campo estivo a Husi di Sr. Teresa, Sr. Monica, Sr. Nicoleta, Sr. Maria, Cecilia, Cati, Emanuela, Andrei, Andi Ogni persona è unica! Impariamo ad apprezzarne la Piccoli e grandi hanno così scoperto un nuovo aspetto della bellezza e tutto ciò che di specifico essa può apportare sua vita che li ha interpellati, ed è stato subito tradotto in alcuni alla vita del gruppo… comportamenti di mutua accoglienza e di condivisione osservati dagli animatori, ed espressi nelle varie scenette preparate Abbiamo guardato soprattutto all’opera svolta da Giovanna da ogni gruppo per spiegare ciò che era stato compreso. Antida a Bellevaux. Ciò che ha colpito i ragazzi è la sua La reazione iniziale dei più piccoli è stata: «No! Non preoccupazione: lasciate entrare Giovanna Antida nella prigione per aiutare, Growing in Faith Together (GIFT) – Crescere nella città di Huși, un luogo meraviglioso dove ci sono molti potrebbero farle del male!» fede insieme è il tema del Campo estivo svolto nel mese cattolici e dove la fede è viva e vissuta con molta intensità. di migliorare le condizioni di vita dei prigionieri: I più grandi dicono di «aver imparato da S. Giovanna di luglio 2013 a Huși, una piccola città nel cuore della In sintonia con l’intera Chiesa, che sta vivendo l’Anno alimentazione, igiene… Antida come anche noi siamo invitati ad amare, servire e Moldavia. La Parrocchia Cattolica ”Sant Antonio”, ha della Fede, abbiamo scelto come tema del nostro Campus di restituire dignità alle persone attraverso il rispetto, rispettare ogni persona, chiunque essa sia!» invitato noi, Suore della Carità di Santa Giovanna Antida ”la fede”, come dono di Dio da testimoniare insieme. GIFT il lavoro… essendo attenta alla dimensione umana e Thouret insieme ad alcuni giovani di Bucarest per fare significa dono, regalo, qualcosa di gratuito, che ci viene spirituale della persona qualunque sia il suo passato, la «Il nostro prossimo è ovunque, Dio è ovunque, un campo estivo con i bambini ed i ragazzi di questa affidato da Dio per essere felici. sua disabilità… questo ci basta!» parrocchia e del quartiere Dric, un nuovo quartiere della A questo Campus abbiamo avuto la gioia di conoscere 22 23
VOLTI DI LUCE “L’amore donato è la sola cosa che rimane” Suor Nemesia Valle di Sr Anna Antida Casolino, sdc Postulatrice per le Cause delle Sante della Congregazione acasolino@email.it “Chi è Suor Nemesia Valle”? orfane, seminaristi, leve militari, Se prendiamo in considerazione consorelle, giovani da formare alla l’affermazione fatta dal Papa vita religiosa. Giovanni Paolo II il giorno della Sostando presso il battistero della beatificazione, il 25 aprile del 2004 collegiata di sant’Orso, ad Aosta, sua siamo invitati subito a tendere città natale e dove il 26 giugno 1847 è l’orecchio e a sollevare lo sguardo per stata battezzata con il nome di Giulia, essere iniziati alla sua conoscenza: ciascuno può riandare con la mente tanti ragazzi e giovani, più di 120, con i quali La sera animavamo la S. Messa. Abbiamo “Nemesia – egli dice – è l’esempio di al proprio battesimo. Nulla di diverso abbiamo vissuto dei giorni bellissimi, pieni anche fatto alcune attività manuali legate una santità luminosa protesa verso le da lei: figli di Dio e fratelli di Gesù di gioia e amicizia. In questo tempo abbiamo al tema del giorno. In queste attività i alte vette della perfezione evangelica con gli stessi germi della fede, della avuto l’occasione di sperimentare il modo bambini hanno partecipato con entusiasmo che si traduce nei semplici gesti della speranza, della carità da far fruttificare meraviglioso in cui Dio opera nella nostra e molto interesse. Sempre in questi giorni vita quotidiana interamente spesa per in vita. vita personale e parrocchiale. Il parrocco Pr. abbiamo avuto la possibilità di fare un’ uscita Dio”. Poi, un quadretto, nel quale quasi Andrei Ciobănică ci ha accolto con molta nel bosco, camminando tutti, piccoli e A ciascuno Nemesia potrebbe tutti possiamo collocarci: sua crescita disponibilità, partecipando insieme a grandi, per alcuni km a piedi. dire”Sono stata giovane come te, serena, ad Aosta, tra i giochi con noi nelle attività svolte, sostenendoci I bambini si sono tanto divertiti!!! sono cresciuta in una famiglia che il fratellino, le visite ai nonni, le moralmente e finanziariamente Durante la settimana trascorsa ha conosciuto da vicino il dolore, ho passeggiate nelle vallate, le attese nello stesso tempo. a Huși abbiamo avuto combattuto tante battaglie dentro e del ritorno del papà dai suoi viaggi I ragazzi e i giovani hanno l’opportunità di conoscere fuori di me; ho lottato per vincere i d’affari, le tenerezze di mamma Maria dimostrato che hanno una alcuni parrocchiani, che ci difetti di un temperamento indomito Cristina. Ad un certo punto però, grande capacità di collaborare hanno accolto calorosamente e di un carattere spigoloso come le sopraggiunge il buio, il dolore che e di costruire una nuova facendoci sentire davvero mie montagne. Guarda alla mia vita, viene a turbare una tale bella armonia: umanità. Il nostro come in una grande vi troverai qualcosa di simile alla la perdita della sua giovane mamma. programma consisteva in famiglia. tua.” (In Cammino con Suor Nemesia Valle – A quattro anni Giulia sperimenta lo Giulia proseguirà gli studi, per volere incontri giornalieri in cui Quest’esperienza è stata Fascicolo n. 6, Borgaro Torinese - 2003). strappo dall’affetto più caro al quale del padre, presso le Suore della abbiamo pregato, cantato, veramente un dono di Dio, a farà seguito ciò che oggi si potrebbe Carità, in Francia, dove il soggiorno suonato, abbiamo danzato, cui diciamo il nostro grazie. Dai documenti degli archivi delle chiamare, in senso largo, la custodia, scorrerà tra lo studio, il sollievo, le giocato, abbiamo riflettuto Vogliamo ringraziare il Suore della Carità, dalle biografie, l’affido presso il nonno paterno e la relazioni amicali. Subito dopo gli su temi diversi come: Parrocco di Huși e tutti coloro dalle memorie e dalle testimonianze zia. Morti anche questi, sperimenterà anni di collegio passerà per le città il diritto alla famiglia, che ci hanno accolto mettendo rese da chi l’ha conosciuta e dai suoi un altro passaggio: quello presso di Bordeaux e per Parigi per avere il diritto alla vita, il del loro, i bambini e i giovani stessi scritti, Nemesia emerge come la la nonna materna, a Donnas, dove la possibilità di“conoscere il grande diritto di conoscere Dio, in modo particolare, con donna della bontà quotidiana, l’angelo porterà a termine la scuola elementare mondo”, secondo papà Anselmo. il diritto alla salute, il cui abbiamo vissuto giorni della città in cui vive, la maestra di e riceverà per la prima volta Gesù Un’adolescenza uguale a tante altre diritto di avere un nome. pieni di gioia. vita, l’educatrice operosa di alunne, nell’Eucaristia. che può godere dei doni e delle cure 24 25
VOLTI DI LUCE di un padre di famiglia che vuole Lui, Dio sa… Questa è una profondità società e nella Chiesa cattolica? con una piccola goccia di miele che capiva i nostri bisogni e ci trattava compensare l’assenza della mamma, di senso che vorremmo augurare ai Negli anni trascorsi a Besançon, in con un barile di aceto”, come soleva secondo la nostra indole: riusciva a che vuole offrire il massimo per giovani che non riescono a fare una Francia, Giulia impara perfettamente dire; massima di grande efficacia a farci comprendere ed ad amare quello l’educazione e l’istruzione ai propri lettura pacifica delle tribolazioni nella l’uso della lingua francese, arricchisce contatto con le persone e gli ambienti: che ci chiedeva.” figli che, purtroppo deve affidare a vita familiare, scolastica, sociale, la sua cultura, diventa abile nelle allieve, famiglie, novizie, suore, Tante agenzie educative: famiglia, persone che egli stesso delega per politica in genere, relazionale in arti femminili del tempo, mentre nella scuola, nella chiesa locale, con scuola, parrocchie, associazioni, la formazione umana e spirituale, in specie. Certamente per i casi della la sua personalità si rafforza e si i poveri, per le strade della città di circoli sportivi, avvicinano i giovani. vista della loro realizzazione e del vita: dissidi, separazioni o perdita dei ingentilisce e il suo cuore si fa, via Tortona prima e di Borgaro Torinese, Guardiamo ai giovani di tutto il loro futuro. genitori, famiglie allargate, difficoltà via, più generoso e buono. Ora, è il dopo, ma anche in casa dove è sempre mondo. Quanti di loro potrebbero La limpidezza di questa fase della economiche, dipendenze viziose varie, momento in cui ritiene bella la scelta l’anima e il punto di riferimento per dirci che hanno incontrato adulti così vita di Giulia certamente è dovuta ma anche per le situazioni ordinarie di vivere nella Congregazione delle ogni iniziativa apostolica. È ovunque: attenti, così pazienti, così amabili alla solerzia delle educatrici, ma nei confronti dei quali, non avrà mai che purtroppo vengono riconosciute Suore della carità pur distaccandosi dove c’è un lavoro umile da svolgere, come lei? le sue doti di natura e di grazia le rivalse e che comporrà solo ai piedi come stato di oppressione, di dai suoi orizzonti valdostani e dalle dove c’è una sofferenza da lenire, Suor Nemesia, ci indica una permettono di modellare il carattere, della croce e di Gesù eucaristia, nel sensazione della noia, di piattume, di intenzioni del padre di farla aderire dove un disagio impedisce rapporti traccia di cammino: “La bontà è di affinare l’intelligenza, l’arguzia, la silenzio e nella pace del cuore. troppo normale. ad una richiesta matrimoniale. “Lo sereni, dove la fatica, il dolore, la un balsamo che cauterizza tutte le vivacità, i saperi, lo sguardo fiducioso Sappiamo che tanti adolescenti Chiediamoci: “È possibile ricondursi Spirito del Signore l’ha attesa fin qui povertà limitano la vita. Se proprio piaghe; un profumo che vince ogni sul mondo. potrebbero trovarsi nelle medesime come ha fatto la nostra beata, alla fede per tramutarle la mancanza di affetto in si può parlare di particolarità nel suo malefica esalazione; un’armonia che Tornata in Valle d’Aosta, i suoi occhi circostanze e in uno stato di grande in Dio Padre, farsi abbracciare con un impegno così profondo di bontà che amare c’è da rilevare la relazione con ristabilisce ovunque l’ordine”. vogliono spalancarsi di nuovo su sofferenza per la mancanza di tenerezza, aspettarsi da lui che faccia non le darà più pace, fino all’ultimo le orfane. Non siamo meravigliati, In un vecchio notes sul quale ha scenari di bellezze ineguagliabili: prossimità dei parenti, per essere tutto quello che “lui sa” e che possa giorno della sua esistenza.” perché avendo sopportato la scritto qualcosa per un’orfana, catene superbe di monti perennemente vittime di sfruttatori, di violenze di essere buono per ciascuno e quindi (In cammino con Suor Nemesia Valle, medesima esperienza è lei stessa che leggiamo ancora:“… sii indulgente innevati, natura rigogliosa e ricca che ogni genere. I servizi sociali possono per ogni giovane vita, ancora oggi? fascicolo n. 2 - Borgaro Torinese - 2003). sceglie il ruolo di madre amorosa per con tutti e cerca di comprendere! aiuta il suo cuore a godere del creato essere un male minore, ma non Giulia impara ad affinare il suo A Tortona, in provincia di le sue creature sofferenti. Essere eroici è bello, ma essere miti e ad aprirsi al Creatore. Per questo la sollevano sempre dalla frustrazione. carattere, a distaccarsi dalle cose che Alessandria, nella sua opera educativa A Borgaro Torinese nel 1903 sorgerà è meglio… E il motto della vita è sensibilità, l’amore per il bello e per Vediamo ragazzi demotivati, soli, le impediscono di essere totalmente a cui si dedicherà dopo il noviziato, un nuovo noviziato delle Suore bontà”. il gratuito, sono naturali e spontanei infelici… Auguriamoci per loro tanti di Dio e dei fratelli, ma il lavoro su se Giulia divenuta Suor Nemesia, si della Carità. Vi sarà chiamata Suor in Giulia che ama la sua terra coi suoi gesti, cure e atteggiamenti improntati stessa non è sempre facile: l’orgoglio, preoccuperà di dare alle sue giovani Nemesia come formatrice. Qui, I giovani di oggi potrebbero riferirsi silenzi e i suoi doni, le sue fatiche e ad una grande umanità, con le il temperamento a volte troppo allieve una formazione che duri per la sua, sarà ancora presenza attiva a lei nel mettere in moto ed orientare le sue memorie, i suoi incanti e le sue prerogative squisite della maternità, esuberante ed impulsivo le fanno tutta la vita. Riuscirà a superare la e silenziosa, accanto a chi lavora il dinamismo delle proprie qualità, austerità. della paternità, della fraternità registrare piccole sconfitte; attraverso divisione, normale per quel tempo, nell’interno della casa, in cucina, l’apertura agli altri, la fiducia nei Tutto ciò non deve far credere che ella spirituale… queste però il Signore la chiama ad tra ragazze educande ed orfane, nel parco, nell’orto, ma soprattutto confronti di tutti, la disponibilità di abbia elaborato del tutto la tristezza Una poesia scritta da suor Nemesia, incontri sempre più intimi con Lui. preoccupandosi di dare la stessa accanto alle giovani novizie che un cuore dalle dimensioni dilatate per il vuoto lasciato dalla mamma nome che Giulia assumerà in Ella lo capisce e scrive: “La santità istruzione catechistica, la stessa si avviano su un cammino nuovo, in cui ci sia posto per tanti fratelli e, in seguito per l’allontanamento religione, rivela la ricomposizione non consiste nel fare molte cose o direzione spirituale, creando continui austero, illuminato però dalla gioia e da amare, da portare a Cristo e per del fratello. La sua è una lotta che della sua infanzia-adolescenza- nel farne di grandi, ma nel fare ciò legami di incontri, di amicizia e di dalla bontà, dalla comprensione che trovare lo scopo di vita? Vale sempre non è mai stata alimentata con il giovinezza, nel senso che è riuscita che Dio chiede a noi, con pazienza, solidarietà tra loro, accompagnandone educa alla rinuncia e al sacrificio per il suo assioma: “L’amore donato è risentimento o con la rabbia. Colma a trovare nella sua crescita, nel con amore, donando noi stesse a Lui, i cammini successivi, verso il lavoro, amore. È il cammino segnato dalla la sola cosa che rimane: prima della di sofferenza sì, tanta, aumentata dalla suo punto di riferimento di vita: soprattutto con la fedeltà al proprio verso il matrimonio, verso la vita pazienza che sa attendere e sa trovare tua fine, cerca di aver amato molto!”. sorpresa del secondo matrimonio del l’abbandono alla volontà di Dio. Il dovere frutto di grande amore… Santo religiosa… la via giusta che conviene a ciascuno. Se ne rende ben conto la gente che padre, da una convivenza difficile titolo è “Io non lo so”. Un “non lo è chi si consuma al proprio posto, Può aver imparato dai pedagogisti Suor Nemesia sarà umiliata per va ripetendo: “Oh, il cuore di Suor con la matrigna a Pont-saint-Martin, so” che è la risposta alla domanda del ogni giorno, per il Signore”. che, in campo educativo, occorre un questo suo modo di fare, non sempre Nemesia! È un cuore per tutti!” e dall’uscita di scena del fratello mistero della vita e a ciò che accade. Non è alla portata di tutti questo metodo. Ma il suo non sarà totalmente compreso, ma umilmente continua Siamo certi che le sue linee educative, che non rivedrà mai più. Prevarrà Ma la risoluzione dell’esclamativo- insegnamento? Come fondamento di ispirato da loro, sarà quello suo, il suo cammino. I fatti dimostrano volte a far maturare nelle giovani la graduale e sapiente crescita della risposta: “Dio lo sa!” dà il vero vita, qualunque sia l’età, l’ambiente, dettato dal cuore, quello della bontà, che lei ha ragione. Ricordano le sue un’autentica apertura alla fede, misura dell’accettazione degli eventi, significato al suo stare e al suo andare. il tipo di lavoro, la collocazione nella convinta che “si prendono più mosche novizie: “Ci conosceva ad una ad una, all’amore vicendevole ed ad un 26 27
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