Quanto i bambini fanno oggi insieme tanto saranno in grado di farlo domani da soli - Scuola dell'infanzia Zinelli-Perdoni

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Quanto i bambini fanno oggi insieme tanto saranno in grado di farlo domani da soli - Scuola dell'infanzia Zinelli-Perdoni
ASILO INFANTILE ZINELLI PERDONI
                     VIA TALINA 2 – 25080 PADENGHE SUL GARDA (BS)
                 Tel/fax 0309907216 E.Mail segreteria@scuolainfanziapadenghe.it

                       PAI
              PIANO ANNUALE INCLUSIONE

       Quanto i bambini fanno oggi insieme
   tanto saranno in grado di farlo domani da soli
                                              Vygotskij

                                           PREMESSA
Ogni bambino è portatore di una propria identità e cultura, di esperienze affettive, emotive e
cognitive. Nel contesto scolastico egli entra in contatto con coetanei ed adulti, sperimentando
diversità di genere, di cultura, di stili di vita, mettendo a confronto le proprie competenze ed
esperienze con quelle altrui. Da ciò deriva che la scuola è chiamata a porre al centro del proprio
agire educativo l’unicità della persona che apprende, a porre attenzione alla complessità di
ciascun bambino, mettendone in luce i bisogni, le potenzialità e le risorse.
La direzione così indicata chiama ad abbandonare la concezione della disabilità come problema che
riguarda il singolo individuo, interpretandola alla luce degli ostacoli all’apprendimento e alla
partecipazione che possono “dipendere dal contesto educativo o sorgere dall’interazione degli
alunni con l’ambiente, ossia con le persone, le regole, le istituzioni, le culture e le caratteristiche
socioeconomiche che influenzano le loro vite”. Ecco allora che la scuola è chiamata ad interrogarsi
passando da una logica dell'integrazione delle “diversità “, ad una logica dell'inclusione
intesa quindi come un processo che riconosca la rilevanza della piena partecipazione alla vita
scolastica da parte di “tutti”.

In tale prospettiva la scuola si impegna a:
    - Creare politiche inclusive: Esse incoraggiano la partecipazione degli alunni e del gruppo
        insegnante fin dal primo ingresso nella scuola, forniscono aiuto a tutti gli alunni della
        comunità locale e riducono le spinte all’esclusione. Viene considerato sostegno ogni attività
        in grado di accrescere la capacità della scuola nel rispondere alla diversità degli alunni, e
        tutte le forme di sostegno vengono sviluppate secondo principi inclusivi e in modo
        coordinato all’interno di un quadro unitario.
    - Creare culture inclusive: Questa dimensione crea una comunità sicura, accogliente,
        cooperativa e stimolante, in cui la valorizzazione di ciascuno diviene il punto di partenza per
        ottimizzare i risultati di tutti, diffondendo valori inclusivi condivisi e trasmessi a tutto il
gruppo insegnante, agli alunni, ai membri del Consiglio di Amministrazione e alle famiglie. I
        principi e i valori, nelle culture inclusive della scuola, orientano le decisioni sulle politiche
        educative e gestionali e sulle pratiche quotidiane nella classe, in modo che lo sviluppo della
        scuola divenga un processo continuo.
    -   Creare pratiche inclusive: Questa dimensione promuove pratiche scolastiche che
        riflettono le culture e le politiche inclusive della scuola. Le attività formative vengono
        progettate in modo da rispondere alla diversità degli alunni e gli alunni sono incoraggiati a
        essere attivamente coinvolti in ogni aspetto della loro educazione, valorizzando anche le
        loro conoscenze ed esperienze fuori della scuola. Il personale individua nella collaborazione
        con i colleghi, gli alunni, le famiglie e la comunità locale le risorse materiali e umane per il
        sostegno all’apprendimento e alla partecipazione.

                1. RIFERIMENTI NORMATIVI E BIBLIOGRAFICI
-   Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti
    delle persone handicappate
-   Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n.275 Regolamento recante norme in
    materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo
    1997 n.59
-   MIUR 2006 Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
-   Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 23 febbraio 2006, n. 185 "Regolamento
    recante modalità e criteri per l'individuazione dell'alunno come soggetto in situazione di
    handicap, ai sensi dell'articolo 35, comma 7, della legge 27 dicembre 2002, n. 289"
-   Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009 n.89 Regolamento recante
-   Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione
-   MIUR 2009 Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con la disabilità.
-   Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
    speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
-   MIUR 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
    d’istruzione
-   DGR Regione Lombardia n.3449 del 07/11/06 - Accordo di programma provinciale per
    l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap.

                            2. LA NOZIONE DI INCLUSIONE

La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la programmazione
didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente nozione di
integrazione. Infatti, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizzava sul singolo
soggetto, cui si imputavano deficit o limiti di vario genere e a cui si offriva un aiuto di carattere
didattico e strumentale, l’inclusione attribuisce importanza all’operatività che agisce sul contesto
nella sua globalità. Non sono le persone/bambini che devono essere “adatte o adattate” al
contesto scolastico, alla vita della scuola così come siamo abituati ad organizzarla e scandirla nel
tempo, ma il contesto e l’organizzazione che devono essere strutturati in modo duttile, plurale, così
da potere essere fruibili a diversi livelli di competenze, di conoscenze, di capacità, di possibilità.
Ecco allora che una scuola che “ include” è una scuola che “pensa” e “progetta” dando attenzione
a tutti; una scuola che non si deve muovere solo in condizioni di emergenza, ma che opera sul
binario del miglioramento organizzativo affinché nessuno si percepisca come non appartenente o
non accolto. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che ha come fondamento il riconoscimento
e la valorizzazione delle differenze e rivolge particolare attenzione alla rimozione delle barriere
presenti nel contesto. Tale riconoscimento impone al sistema “scuola” una nuova impostazione con
importanti modifiche da realizzare nella concretezza e nella prassi ordinaria; inoltre, il nuovo punto
di vista, deve essere eletto a linea guida dell’attività educativo - didattica quotidiana, ovvero della
“normalità” (non della “straordinarietà”) del funzionamento scolastico.
L’inclusione viene così a tratteggiarsi come un processo continuo volto a rimuovere gli ostacoli alla
partecipazione e all’apprendimento che possono derivare dalla diversità umana in relazione a
differenze di genere, di provenienza geografica, di appartenenza sociale, di condizione personale.
L’inclusione è un processo che coinvolge tutta la comunità educante, che ne condivide i principi e
si attrezza per concretizzarli nella pratica didattica ed educativa. Essa implica il cambiamento: è un
percorso verso la crescita illimitata degli apprendimenti e della partecipazione di tutti gli alunni,
che va oltre l’integrazione. Il concetto di inclusione scolastica, così delineato, comporta non
soltanto l’affermazione del diritto della persona/bambino ad essere presente in ogni contesto
educativo/scolastico, come era previsto nell’integrazione, ma anche che tale presenza sia dotata di
significato e di senso e consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità e delle
potenzialità di ognuno.

                                           3. FINALITA’
Le finalità della scuola in relazione al tema dell’inclusione si definiscono, in accordo con quanto
proposto dalle Indicazioni Nazionali per il curriculo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione, “a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le
aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali”. In coerenza
con i principi dell’inclusione e dell’integrazione delle culture, la Scuola dell’Infanzia Zinelli Perdoni
considera l’accoglienza della diversità quale valore irrinunciabile, impegnandosi a favorire la messa
in atto di specifiche strategie didattico-organizzative e l’attivazione di percorsi personalizzati al fine
di consolidare e sviluppare pratiche inclusive.

Ne consegue che la scuola si impegna:

   -   a definire pratiche condivise in tema di accoglienza ed inclusione, agendo sul contesto
       educativo al fine di aumentare i livelli di partecipazione di ciascun attore e favorire la
       creazione di una scuola accogliente (rimozione barriere, attivazione facilitatori);
   -   a persegue l’inclusione di tutti gli alunni attraverso la personalizzazione dei percorsi
       educativi e di apprendimento, in particolare per coloro che hanno bisogni educativi speciali
       (BES), e particolari disagi culturali, linguistici e sociali;
   -   a promuovere la dimensione comunitaria e sociale dell'apprendimento mediante
       l’utilizzo del cooperative learnig e del tutoraggio tra pari;
   -   a condividere le linee metodologiche e i presupposti pedagogici con tutto il personale
       educativo ed ausiliario mediante la calendarizzazione di incontri in équipe e percorsi di
       formazione continua del personale in servizio;
   -   a favorire la creazione di una comunità educante promuovendo l’attivazione di sinergie
       e collaborazioni con le famiglie, gli Enti Locali, il sistema Sanitario, l’associazionismo per la
       valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed economiche del territorio.
4. OBIETTIVI PER UNA SCUOLA INCLUSIVA
  - Valorizzare in modo equo tutti gli alunni e il gruppo docente;
  - Accrescere la partecipazione degli alunni — e ridurre la loro esclusione — rispetto alle
          culture, ai curricoli e alle comunità sul territorio;
  -       Riformare le culture, le politiche educative e le pratiche nella scuola affinché corrispondano
          alle diversità degli alunni;
  -       Ridurre gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni, non solo delle
          persone con disabilità o con Bisogni Educativi Speciali;
  -       Apprendere, attraverso tentativi, a superare gli ostacoli all’accesso e alla partecipazione di
  -       Particolari bambini, favorendo quei cambiamenti che possono favorire tutti.
  -       Vedere i bambini, che hanno il sostegno all’apprendimento, come una risorsa puttosto che
          come un problema da superare.
  -       Riconoscere il diritto degli alunni ad essere educati nella propria comunità;
  -       Migliorare la scuola sia in funzione del gruppo docente che degli alunni;
  -       Promuovere il sostegno reciproco tra scuola e comunità.
  (L’Index per l’inclusione Promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola Booth Ainscow)

                                           5. INDICATORI
La scuola dell’infanzia Zinelli Perdoni si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per
rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati
periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali, delineando, in accordo con quanto proposto dall’Index
per l’inclusione, i seguenti indicatori.

      -    La scuola promuove l’accoglienza di tutti gli alunni della comunità locale;
      -    L’insegnamento è progettato tenendo presenti le capacità di apprendimento di tutti gli
           alunni;
      -    Le lezioni stimolano la partecipazione di tutti gli alunni;
      -    Le lezioni sviluppano la comprensione della differenza;
      -    I bambini sono attivamente coinvolti nelle attività di apprendimento e il bambino è
           protagonista del proprio sapere;
      -    La scuola promuove l’apprendimento cooperativo;
      -    La scuola incoraggia il rispetto dei tempi del bambino;
      -    L’ambiente di apprendimento risponde alle esigenze dei bambini;
      -    La scuola utilizza la didattica laboratoriale;
      -    La scuola promuove le routine come momenti di sostegno all’autonomia del bambino;
      -    Gli insegnanti di sostegno e/o assistenti all’autonomia promuovono l’apprendimento e la
           partecipazione di tutti gli alunni della scuola;
      -    Tutti gli alunni prendono parte alle attività esterne all’aula e alle uscite didattiche;
      -    Le attività di formazione aiutano gli insegnanti ad affrontare le diversità degli alunni e a
           valorizzare le differenze individuali dei bambini;
      -    La scuola organizza momenti di partecipazione/formazione per le famiglie sulle politiche
           inclusive;
      -    La scuola prevede momenti di accompagnamento per le famiglie;
      -    Nella pratica didattica ci sono progetti aperti alla partecipazione delle famiglie.
6. DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-GESTIONALE
A) RISORSE PROFESSIONALI ATTIVATE PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

Figura professionale    Compiti e competenze in relazione all’inclusione
Coordinatrice              -   collabora con il gestore per l’efficiente organizzazione della
                               scuola sollecitando la riflessione su tematiche inclusive al fine
                               di definire politiche della scuola orientate in tal senso e di
                               pianificare risorse economiche;
                           -   propone il confronto in collegio per la tematica inclusiva;
                           -   coordina le attività di progettazione didattica e le iniziative
                               finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa a prevalente
                               tematica inclusiva;
                           -   mantiene un ruolo di supervisore educativo nei confronti delle
                               insegnanti;
                           -   propone al legale rappresentante iniziative di aggiornamento
                               e formazione per il personale docente e non docente su
                               tematiche inclusive e in grado di favorire la creazione del
                               gruppo di lavoro;
                           -   si fa promotrice del corretto adempimento normativo;
                           -   cura i rapporti con l'équipe medico-psico-pedagogica in
                               presenza di alunni certificati;
                           -   supporta le insegnanti durante i momenti di confronto e
                               verifica con le famiglie;
                           -   collabora alla stesura delle relazioni per gli specialisti;
                           -   promuove la partecipazione dei genitori alla vita della scuola;
                           -   promuove momenti di condivisione e sensibilizzazione delle
                               famiglie su tematiche inclusive;
                           -   si fa promotrice dell’attivazione di collaborazioni con Enti ed
                               associazioni sul territorio;
                           -   predispone il Rapporto di Autovalutazione

Insegnante di sezione      -   promuove la creazione di un clima positivo in sezione
                               valorizzando le risorse di ciascun bambino;
                           -   progetta l’insegnamento tenendo presente la capacità di
                               apprendimento di tutti gli alunni;
                           -   promuove le routine come momenti di sostegno all’autonomia
                               del bambino;
                           -   predispone momenti di attività laboratoriale;
                           -   promuove l’apprendimento cooperativo;
                           -   adotta strumenti di osservazione al fine di monitorare
                               eventuali situazioni problematiche;
                           -   riferisce alla coordinatrice situazioni problematiche;
                           -   promuove una comunicazione positiva con le famiglie.

Insegnante di              -   partecipa alla programmazione educativa e didattica;
sostegno                   -   cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il
                               gruppo classe;
                           -   svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici,
                               relazionali e didattici;
                           -   partecipa ai momenti di confronto e restituzione con la
                               famiglia;
                           -   partecipa al GLI cooperando per il miglioramento del servizio;
                           -   partecipa alla stesura dei PEI;
-   è contitolare della classe;
                       -   accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’inclusione.

Assistente ad          -   sotto la diretta responsabilità didattica dei docenti, collabora
personam                   per l'effettiva partecipazione dell’alunno alle attività previste
                           dal PTOF;
                       -   affianca l’alunno nelle attività finalizzate all’igiene della propria
                           persona attuando, ove possibile, forme educative che
                           consentano il recupero e/o la conquista dell’autonomia;
                       -   presenzia ai momenti di recupero funzionale collaborando con
                           i terapisti perché gli interventi semplici siano contestuali e
                           correttamente continuati anche al di fuori della presenza del
                           tecnico e su prescrizione dello stesso;
                       -   accompagna l’alunno nelle uscite e nelle attività programmate
                           e autorizzate (dove non sia eventualmente prevista la
                           presenza dell’insegnante) avendo cura di attuare le azioni e le
                           strategie concordate per il raggiungimento degli obiettivi
                           condivisi e definiti soprattutto nell’ambito dell’autonomia
                           personale;
                       -   collabora, in aula o nei laboratori, con l’insegnante nelle
                           attività e nelle situazioni che richiedano un supporto pratico
                           funzionale, ma anche socio-relazionale e/o di facilitazione
                           della comunicazione;
                       -   partecipa alla stesura del Piano Educativo Individualizzato
                           contribuendo, secondo le proprie competenze,
                           all’individuazione delle potenzialità, degli obiettivi, delle
                           strategie/metodologie;
                       -   collabora, visti i progetti particolari, alla realizzazione di
                           iniziative e attività con cui la scuola e i servizi territoriali
                           mirano, congiuntamente, all’integrazione dell’alunno disabile
                           in altre strutture del territorio.
Personale ausiliario   -   aiuta l’alunno negli spostamenti all’interno dell’edificio
                           scolastico;
                       -   assiste l’alunno relativamente ai bisogni primari;
                       -   collabora alla costruzione di un ambiente educativo
                           accogliente e stimolate per la maturazione delle autonomie
                           personali e della comunicazione.
Consiglio di           -   definisce politiche inclusive;
amministrazione        -   reperisce e attribuisce risorse per l’attivazione di progetti
                           inclusivi;
                       -   verifica l’effettiva realizzazione di prassi inclusive che
                           favoriscono il benessere dei diversi attori della scuola.
Figure esterne         -   realizzano progetti ad hoc sul piccolo gruppo;
(psicomotricista,      -   strutturano percorsi in grado si favorire la partecipazione
musico terapeuta)          attiva del bambino, favorendo la relazione tra pari e lo
                           sviluppo dell’autostima.
Servizio Sociali       -   responsabile della presa in carico sociale del minore e del
                           nucleo famigliare;
                       -   supporta e guida la famiglia (pratiche di sostegno);
                       -   fornisce risorse di supporto alla scuola (adempimento
                           normativo);
                       -   partecipa alla consultazione per la definizione del PEI;
                       -   è l’interlocutore privilegiato per l’attivazione di progetti extra-
                           scolastici;
                       -   segnala eventuali situazioni di rischio.
Neuropsichiatria       -   effettua l’accertamento e la valutazione diagnostica;
-   effettua la rivalutazione in itinere;
                                 -   partecipa a momenti di raccordo con le agenzie scolastiche
                                     fornendo la propria consulenza;
                                 -   partecipa a momenti di raccordo con gli specialisti esterni
                                     coinvolti nella presa in carico.
Servizi di consulenza            -   effettuano interventi diretti sul minore e/o sul nucleo
specialistica                        familiare;
                                 -   partecipano a momenti di raccordo con gli operatori e i
                                     referenti della presa in carico;
                                 -   forniscono indicazioni operative per la gestione di situazioni
                                     complesse mettendo in comune strategie e strumenti.
Servizio di consulenza           -   consulenza finalizzata alla stesura del progetto
educativa FISM                       individualizzato per bambini certificati;
                                 -   supporto nella definizione di strategie e metodologie
                                     funzionali;
                                 -   partecipazione a momenti di verifica periodica del progetto.

B) LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Un bisogno educativo speciale (BES) è qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento,
permanente o transitoria, che si evidenzia in ambito educativo e/o di apprendimento.
Il concetto di BES (Bisogni Educativi Speciali), si basa su una visione globale della persona con
riferimento al modello ICF della classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute
(International Classification of Functioning, disability and health), fondata sul profilo di
funzionamento e sull’analisi del contesto, come definito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS).
Si sottolinea come già dalla scuola dell’infanzia sia possibile evidenziare elementi predittivi di
disturbi evolutivi specifici che potranno essere confermati e/o certificati negli anni successivi
(Legge 170/2010, Legge 53/2003).
Quando è presente un alunno BES, nella scuola inclusiva, occorre sapere come operare, per
questo è necessario avere una conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES, delle risorse e
strategie necessarie da attivare. Il riconoscimento formale da parte del collegio docenti e del
Consiglio di Amministrazione, è il primo momento della storia “inclusiva” dell’alunno con BES.

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni
Educativi Speciali comprendenti:
   - disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
   - disturbi evolutivi specifici;
   - alunni in situazione di disagio socio-economico;
   - alunni con svantaggio linguistico e/o culturale.

C) FORMAZIONE DI UN GLI (GRUPPO LAVORO PER L’INCLUSIONE)
Il gruppo di lavoro per l’inclusione si propone di definire le politiche della scuola in tema di
promozione dell’inclusione. Esso svolge le seguenti funzioni:
    - rilevazione dei BES presenti nella scuola su determinazione del consiglio di scuola ;
    - raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi specifici;
    - supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi;
    - rilevazione, maturazione e monitoraggio del livello di inclusività della scuola;
    - elaborazione e aggiornamento del Piano Annuale per l’Inclusività.
Il GLI è composto da: coordinatrice didattica, dalle insegnanti delle sezioni dove sono presenti i
bambini segnalati e dalle insegnanti di sostegno. Il gruppo di lavoro si incontra con scadenza
quadrimestrale.
7. MODELLO DI PRESA IN CARICO EDUCATIVA

Il gruppo di lavoro ha delineato alcune procedure affinché il passaggio dalla famiglia all’ambiente
scolastico diventi non solo il più sereno possibile, ma anche il più efficace.

Accoglienza
L’accoglienza dell’alunno con disabilità si concretizza in due modalità di iscrizione:
1) accogliendo un alunno già certificato al momento dell’iscrizione,
2) sostenendo la famiglia nel processo di certificazione, partendo da elementi osservati durante le
attività e la permanenza scolastica.

     Situazione            Compiti famiglia              Compiti scuola          Compito Ente locale

Alunno certificato       Presentare alla scuola       Acquisire             la
                         la documentazione e          documentazione,
                         la         certificazione    aprire fascicolo alunno
                         attestante la diagnosi
                         Dare      consenso      a    Definire il numero di
                         richiesta                    ore di sostegno
                         dell’insegnante         di
                         sostegno
                         Condividere con la       Condividere con la
                         scuola il protocollo di  famiglia il protocollo di
                         accoglienza              accoglienza
                                                  Richiedere     eventuali Assegnare       incarichi
                                                  ore di assistenza per per            l’assistenza
                                                  l’autonomia            e all’autonomia
                                                  l’integrazione
Segnalazione         in                           Prestare      attenzione
corso                                             nell’individuare       e
                                                  focalizzare il disagio e
                                                  la difficoltà
                        Consenso       per     la Condivisione dei dati
                        richiesta di valutazione con la famiglia
                        all’ASST
                                                  Report e raccordo con
                                                  la NPI
Fasi di accoglienza

                                   Azione                        Figure coinvolte              Tempistica
                  Primo colloquio con i genitori              Coordinatrice,           Maggio-giugno
                                                              Assistente Sociale       (a       seguito       della
PRE-ACCOGLIENZA

                                                                                       conferma dell’iscrizione)
                  Colloquio con gli specialisti               Coordinatrice            Entro giugno
                  Condivisione       delle      informazioni: Coordinatrice,           Settembre            (prima
                  presentazione del caso                      insegnante di sezione, dell’inizio della scuola)
                                                              insegnante di sostegno,
                                                              assistente ad personam
                  Predisposizione degli ambienti              Coordinatrice, insegnate Settembre            (prima
                                                              di sostegno              dell’inizio della scuola)
                  Visite alla scuola da parte dell’alunno Insegnante di sezione, Giugno-settembre
                  (almeno 2)                                  insegnate di sostegno
                  Osservazione                                Insegnante di sezione, Primi 20 giorni
                                                              insegnate di sostegno,
                                                              assistente ad personam
ACCOGLIENZA

                  Colloquio con i genitori                    Coordinatrice,           Entro fine ottobre
                                                              insegnante di sezione,
                                                              insegnate di sostegno,
                                                              assitente ad personam
                  Raccordo con specialisti                    Coordinatrice,           Entro fine ottobre
                                                              insegnante di sezione,
                                                              insegnate di sostegno,
                                                              Assistente sociale

Inserimento

                        Azione                           Figure coinvolte                          Tempi

Definizione routine                            Insegnante di sezione, insegnate di      novembre
                                               sostegno, assistente ad personam
Definizione metodologia di                     Coordinatrice, insegnante di sezione,    novembre
intervento e strategie                         insegnate di sostegno, assistente ad
                                               personam, pedagogista
Definizione obiettivi (in                      Coordinatrice, insegnante di sezione,    novembre
relazione alle aree di                         insegnate di sostegno, assistente ad
intervento)                                    personam, pedagogista
Stesura PEI                                    Coordinatrice, insegnante di sezione,    Entro il 30 novembre
                                               insegnate di sostegno, assistente ad
                                               personam, pedagogista
Incontro di condivisione                       Coordinatrice, insegnante di sezione,    novembre
obiettivi   PEI    con    la                   insegnate di sostegno, assistente ad
famiglia                                       personam
Raccordo con NPI per                           Coordinatrice, insegnante di sezione,    novembre
sottoscrizione allegato E                      insegnate di sostegno, assistente ad
                                               personam, neuropsichiatra

Monitoraggio e verifica

            Azione                                   Figure coinvolte                         Tempi
Verifica in itinere                         Coordinatrice, insegnante di sezione,       Novembre-giugno
                                            insegnate di sostegno, assitente ad
                                            personam
Verifica               intermedia     degli Coordinatrice, insegnante di sezione,       Febbraio
obiettivi del PEI              insegnate di sostegno, assitente ad
                               personam
Monitoraggio               con Coordinatrice, insegnante di sezione, Da definire
specialisti esterni            insegnate di sostegno, assitente ad
                               personam
Verifica finale obiettivi PEI Coordinatrice, insegnante di sezione, Giugno
                               insegnate di sostegno, assitente ad
                               personam
Incontro finale verifica Coordinatrice, insegnante di sezione, Giugno
obiettivi PEI con famiglia     insegnate di sostegno, assitente ad
                               personam
Stesura relazione finale       Coordinatrice,     insegnante      di Giugno
                               sostegno

      8. OBIETTIVI DISCIPLINARI E MODALITA’ DI INTERVENTO

Tenendo conto della situazione di partenza dell’alunno, la scuola si propone di:
1) Valorizzare l’esperienze e la conoscenza tra bambini favorendo un percorso di socializzazione e
di collaborazione tra pari;
2) Attuare interventi adeguati nel rispetto delle diversità predisponendo percorsi specifici;
3) Favorire l’esplorazione e la scoperta, la ricerca, il confronto e il dialogo;

MODALITA’ DI INTERVENTO:
a) individualizzazione
b) personalizzazione dei saperi messi a punto dalla scuola
I percorsi di individualizzazione e di personalizzazione degli apprendimenti vengono promossi:
    - utilizzando pratiche didattiche integranti e metodologie ad hoc per promuovere
       interventi mirati ad incrementare lo sviluppo in tutte le aree di funzionamento dell’alunno
       (come declinato nel PEI su modello ICF);
    - predisponendo momenti di attività individualizzata in rapporto 1:1
    - rispettando i tempi e i ritmi di apprendimento degli alunni
    - promuovendo l’apprendimento per scoperta
    - valorizzando la mediazione tra pari e favorendo l’apprendimento per imitazione
    - condividendo gli obiettivi con tutti i docenti, i genitori ed eventuali servizi di presa in
       carico

ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO E DELLA DIDATTICA
La scuola cerca di rendere più inclusivo il contesto:
    - costruendo un clima positivo e motivante;
    - realizzando una strutturazione degli spazi chiara e funzionale all’autonomia del bambino;
    - prevedendo l’uso di ambienti attrezzati per attività specifiche (palestre, giardino, aula di
       sostegno, stanza per il rilassamento…);
    - organizzando gli arredi in modo da favorire le relazioni tra le persone;
    - articolando la classe in gruppi di apprendimento cooperativo;
    - suddividendo il tempo in scansioni operative per il lavoro diversificato;
    - mettendo a disposizione percorsi opzionali per incentivare la capacità di scelta e sostenere
       nel tempo la motivazione;
    - organizzando i tempi di compresenza in relazione alle attività proposte;
    - utilizzando il territorio come contesto di apprendimento

PROGRAMMAZIONE ANNUALE E PROGETTAZONE INCLUSIVA
La programmazione annuale tiene conto delle dinamiche inclusive: tutti gli alunni, nel rispetto delle
loro competenze, sono coinvolti nella proposta educativa.
I contenuti specifici dei progetti didattici annuali proposti ai bambini si strutturano a partire da:
-   una osservazione iniziale al fine di conoscere caratteristiche e bisogni di ogni bambino;
        -   una stesura delle finalità e degli obiettivi a sostegno dell’azione didattica che tiene
            conto delle dinamiche inclusive;
        - la proposta di attività di laboratori che favoriscano l’esperienza diretta nei campi di
            esperienza.
Annualmente viene definita una tematica che fa da sfondo all’intera programmazione. Mensilmente
si curano i contenuti specifici tenendo presente i diversi percorsi a seconda dell'età e dei ritmi di
apprendimento.
La modalità di accordo tra tempi d’insegnamento e tempi di apprendimento dei bambini è quindi
molto flessibile, vengono messi in primo piano i tempi di ogni bambino.
Tale progettazione educativa può pertanto definirsi “evolutiva”: essa infatti mira ad individuare i
reali bisogni dell’alunno e, attraverso un costante monitoraggio e continui aggiustamenti, si
prefigge obiettivi adeguati e raggiungibili.

                                  Bisogni                    Proposta
                                 dell’alunno                 didattica

                           Rilevazione                           Individuazion
                           competenze                            e competenza
                             attivate                                attesa

                                               Sviluppo
                                               proposta

L’attività didattica proposta viene pertanto attentamente strutturata, gli apprendimenti vengono
facilitati mediante l’utilizzo di mediatori didattici:
-mediatori attivi: prevedono un contatto intensivo con la realtà vissuta, esplorata e sperimentata
(attività manipolatorie, laboratori, progetto orto, uscite sul territorio);
-mediatori iconici: decodificano e interpretano la realtà che viene letta attraverso immagini fisse,
agende. L’immagine è il canale comunicativo privilegiato che aiuta il bambino in difficoltà ad
orientarsi nell’attività con sicurezza ed autonomia;
-mediatori analogici:fingono la realtà, si rifanno al gioco simbolico e alla simulazione, sono
gratificanti e vengono spesso utilizzati come rinforzo;
-mediatori simbolici: si allontanano dalla realtà vissuta, essa viene rappresentata attraverso
codici simbolici condivisi, favoriscono la meta-cognizione.

METODOLOGIE DIDATTICHE INCLUSIVE UTILIZZATE

                  METODOLOGIA                                  ELEMENTI DI EFFICACIA
-Attività in piccolo gruppo;                      Favorire lo sviluppo di competenze sociali e
-Cooperative learning;                            relazionali; stimolare la partecipazione di tutti gli
-Peer-tutoring;                                   alunni; favorire l’apprendimento per imitazione;
-Circle time                                      promuovere l’apprendimento cooperativo.

- Attività per gruppo omogeneo                    Predisporre percorsi educativo-didattici rispondenti al
livello cognitivo favorendo lo sviluppo di competenze
                                                         specifiche. (Predisposizione di attività funzionali al
                                                         raggiungimento degli obiettivi del P.E.I.)

- Didattica multisensoriale: uso costante e              Formulare le proposte didattiche secondo diversi
simultaneo di più canali percettivi – visivo, uditivo,   canali sensoriali consente di adattarsi ai differenti stili
tattile, cinestesico – ;                                 cognitivi dell’alunno incrementando le possibilità di
                                                         apprendimento.

- Didattica laboratoriale                                I laboratori si configurano come spazi accessibili a
                                                         tutti    bambini. Si svolgono numerose attività
                                                         sollecitate dalla presenza di materiali specifici e dalle
                                                         proposte che privilegiano la strategia del problem-
                                                         solving.

-Creazione di una routine;                               Creare i presupposti per sostenere l’autonomia del
-Utilizzo di facilitatori visivi (etichettatura degli    bambino. Favorire l’orientamento spazio-temporale.
ambienti; strutturazione di agende giornaliere)

- Utilizzo CAA                                           Favorire canali comunicativi alternativi a quello
                                                         verbale.

                                9. PROGETTI INCLUSIVI ATTIVATI
Progetto attività psicomotoria: L’esperienza psicomotoria quale risposta al naturale bisogno di
movimento del bambino, inteso come espressione della vita affettiva, psichica, relazionale ed
intellettiva: attività psicomotoria in piccolo gruppo proposta a cadenza settimanale per il bambini
del 2° e 3° anno di scuola. Il percorso è sviluppato e proposto da un tecnico esterno qualificato
per la durata di 15 lezioni. (Si veda scheda tecnica allegata).

Progetto orto: Il progetto orto-giardino vuole proporsi come un’attività nella quale i bambini
vengono stimolati ad utilizzare i propri sensi per mettersi in “contatto con la natura” e sviluppare
abilità diverse, quali l’esplorazione, l’osservazione e la manipolazione. L’orto consente, infatti, di
“imparare facendo”, di sviluppare la manualità e il rapporto reale e pratico con gli elementi naturali
e ambientali, di sviluppare il concetto del “prendersi cura di”, di imparare ad aspettare, di cogliere
il concetto di diversità. Consente inoltre di favorire il lavoro cooperativo, favorendo lo sviluppo
delle competenze relazionali del bambino. Il percorso è indirizzato ai bambini del 2° e 3° anno
mediante attività in piccolo gruppo da aprile a giugno. (Si veda scheda tecnica allegata).

Progetto continuità: il passaggio tra i diversi ordini di scuola rappresenta un momento delicato
per ciascun bambino ed in particolar modo per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali e le loro
famiglie. La necessità garantire un percorso formativo lineare e armonico chiama i diversi ordini di
scuola a coordinarsi sì da garantire un efficace passaggio di informazioni ed una continuità delle
strategie e delle metodologie didattiche risultate funzionali. In allegato la scheda tecnica del
progetto continuità specifica per minori con bisogni educativi speciali che la scuola ha definito in
concertazione con l’Istituto Comprensivo di riferimento e il Nido. (Si veda scheda tecnica allegata).

                                   10. ESPERIENZE DI RETE

La scuola Zinelli Perdoni si propone come facilitatore nella creazione una comunità educante
attivando sinergie e collaborazioni con Enti e associazioni presenti sul territorio al fine di
promuovere un contesto inclusivo. Solo la progettazione concertata tra scuola, ambito pubblico
(responsabile della presa in carico socio-sanitaria) e dimensione comunitaria del territorio
(ambiente di vita naturale del bambino) consente di massimizzare le risorse e le competenze così
offrire al bambino e alla sua famiglia una risposta coerente e flessibile nel corso del tempo. Tale
impostazione consente inoltre di generalizzare in diversi contesti strategie e strumenti specifici
risultati funzionali per il supporto del bambino nel suo percorso di crescita e di autonomia (si pensi
ad esempio l’utilizzo di agende strutturate, storie sociali,… per minori affetti dallo spettro autistico).
In una prospettiva di inclusione la scuola ha instaurato legami di collaborazione con diverse realtà
territoriali e specialistiche:
    - Servizi sociali del Comune di Padenghe sul Garda;
    - A.S.S.T. del Garda, servizio di Neuropsichiatria di Lonato e Salò ;
    - Centro Giocabile Cooperativa La Rondine, centro specializzato per la presa in carico di
         minori con disturbo dello spettro autistico;
    - Centro Medico Psicologico di Lonato;
    - Associazione Luna Onlus sede di Montichiari;
    - Istituto Comprensivo Valtenesi;
    - Medici di base;
    - Associazioni sportive del territorio

             11. STRUMENTI E PROCEDURE DI MONITORAGGIO
     STRUMENTI E                      COME E DA CHI VENGONO                            EFFICACIA
   PROCEDURE PER                            UTILIZZATI
MONITORARE I PROCESSI
    DI INCLUSIONE
Fascicolo personale dell’alunno       Il fascicolo viene costantemente       Consente di tener traccia delle
                                      aggiornato dalla Coordinatrice e       metodologie      di   intervento
                                      dalle insegnati di riferimento.        utilizzate e dei progetti attivati
                                      Contiene      tutto    il  materiale   garantendo      la     continuità
                                      inerente      l’alunno    (Diagnosi    educativa.
                                      Funzionale,        PEI,    eventuali
                                      relazione,      materiale   progetti   Consente di poter disporre e
                                      attivati). In fase di passaggio di     condividere       immediatamente
                                      grado scolastico viene condiviso       informazioni rilevanti per la presa
                                      con i docenti della scuola             in carico.
                                      successiva secondo le modalità
                                      previste dalla legge sulla privacy.    Consente     di   monitorare     il
                                      Conservato in segreteria sotto la      processo di acquisizione delle
                                      responsabilità della Coordinatrice.    competenze nel tempo.
SR 4/5: prove per l'individuazione    Utilizzate dalle insegnanti durante    Verificare l'acquisizione delle
delle abilità di base nel passaggio   i momenti di attività per gruppo di    abilità fonologiche, linguistiche,
dalla scuola dell'infanzia alla       età omogeneo.                          logico-matematiche,             di
scuola primaria                                                              simbolizzazione e lo sviluppo
                                                                             psicomotorio.

                                                                             Individuare           precocemente
                                                                             eventuali fragilità così da agire in
                                                                             un'ottica                 preventiva
                                                                             predisponendo adeguati percorsi
                                                                             didattici     personalizzati       di
                                                                             potenziamento e supporto.
Progetto accoglienza specifico        Riferimento operativo per le figure    Garantire le corrette procedure
per bambini con Bisogni educativi     di coordinamento e le insegnati        amministrative e burocratiche
speciali: definizione di buone        nella fase di accoglienza di un        (documentazione necessaria).
prassi (vedi modello di presa in      bambino con bisogni specifici.
carico     educativo     sezione                                             Favorire la conoscenza del
accoglienza)                                                                 minore da parte del corpo docenti.

                                                                             Predisporre gli ambienti in
                                                                             relazione alle esigenze del
                                                                             minore.

                                                                             Individuare una serie di
                                                                             attività finalizzate ad un positivo
                                                                             inserimento nel nuovo ambiente.
Costruire un rapporto di fiducia
                                                                             con le famiglie che consenta uno
                                                                             scambio sereno e significativo in
                                                                             funzione dei bisogni dei minori.

Questionari di gradimento            Customer satisfation monitorata a       Monitorare la qualità del servizio
                                     cadenza     prefissata mediante         percepita dalle famiglie.
                                     questionari      di     gradimento
                                     somministrati      alle    famiglie.    Favorire l’alleanza educativa con
                                     Rielaborazione dei dati emersi da       la famiglia.
                                     parte della Coordinatrice e
                                     restituzione al Consiglio di            Rilevare i bisogni emergenti delle
                                     amministrazione.                        famiglie sì da dar risposta con
                                                                             politiche e offerte formative
                                                                             aderenti.
Verbali dei collegi                  Stilati in sede di collegio dalla       Condividere informazioni, tener
                                     Coordinatrice e trasmessi al            traccia di quanto deliberato.
                                     C.d.A. per conoscenza.
Rette calmierate                     Il Consiglio di Amministrazione         Promuovere l’accoglienza di tutti
                                     annualmente predispone il piano         gli alunni della comunità locale.
                                     delle rette calcolato sulla base del
                                     reddito familiare in base al modelli    Favorire l’inserimento di minori
                                     ISEE.                                   appartenenti a famiglie con
                                                                             disagio socio-economico
Verbali di trattenimento             Predisposto dalla Coordinatrice in      Corretto adempimento normativo.
                                     concertazione con gli attori della
                                     presa in carico.                        Personalizzazione del percorso
                                     Vengono inoltre acquisiti agli atti:    educativo,          progettazione
                                     • progetto educativo-didattico          condivisa tra scuola, famiglia e
                                     • delibera del collegio docenti         sistema socio-sanitario.
                                     • parere tecnico degli specialisti
                                     che hanno in carico l’alunno
                                     • assenso della famiglia
Verbali di    colloquio    con   i   Stilati dalla Coordinatrice al          Monitorare il processo evolutivo
genitori                             termine del colloquio, condiviso in     del minore.
                                     collegio docenti in relazione a
                                     situazioni problematiche.               Mantenere una documentazione
                                                                             agli atti.
Verbali di colloquio con gli         Stesi dalla Coordinatrice al            Monitorare il processo evolutivo
specialisti                          termine degli incontro di verifica,     del minore.
                                     condivisi con gruppo docente.
                                                                             Mantenere una documentazione
                                                                             agli atti.

                                                                             Registrare indicazioni operative,
                                                                             strumenti e metodologie risultate
                                                                             funzionali in setting estendendole
                                                                             al contesto scolastico.

Formazione degli insegnanti :        Raccolta fabbisogno formativo           Predisporre interventi formativi in
piano annuale formazione.            mediante      intervista      semi-     relazione a specifiche esigenze
                                     strutturata durante momenti di          del corpo docente in relazione ai
                                     équipe (entro ottobre di ogni           minori seguiti.
                                     anno).
                                     Predisposizione di un piano             Fornire strumenti metodologici e
                                     annuale di formazione da parte          competenze specifiche
                                     della Coordinatrice (formazione
                                     obbligatoria e specifica) da            Predisporre        momenti       di
                                     sottoporre     al     C.d.A     per     aggiornamento in grado di
                                     valutazione             sostenibilità   facilitare la creazione del gruppo
                                     economica.                              di lavoro.
                                     Archiviazione       attestati      di
                                     frequenza     da      parte    della    Sostenere percorsi in grado di
                                     Coordinatrice     (in    caso      di   sostenere la motivazione del
formazione             organizzata    personale.
                                       internamente       raccolta    dei
                                       questionari di gradimento).

                                             11.SITUAZIONE

                        STATISTICHE ANNO SCOLASTICO 2018/19                                       NUMERO
Totale alunni                                                                                   100
Alunni con disabilità certificate (Legge 104/92)                                                2
Alunni con Bisogni Educativi Speciali non certificati                                           2
Insegnanti di sostegno                                                                          2
Assistenti alla persona                                                                         2
PEI redatti                                                                                     2

                       12.VALUTAZIONE INCLUSIVITA’ SCUOLA

                                                                                                   PRESENTE
      VALUTAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DELLE                           NON            DA
                                                                                                      ED
                   CRITICITA’                                        PRESENTE     MIGLIORARE
                                                                                                   EFFICACE
Aspetti organizzativi e gestionali                                                        X
Percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli                                    X

 insegnanti
Strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive                                 X
Percorsi di sostegno specifici e mirati                                                   X
Ruolo delle famiglie a supporto delle pratiche inclusive                                  X
Ruolo della comunità a supporto delle pratiche inclusive                                  X
Ruolo dell’Amministrazione a supporto delle pratiche inclusive                            X
Valorizzazione delle risorse esistenti                                                    X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive per la                                 X
realizzazione di progetti inclusivi

Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario che la scuola riconosca i propri
punti di criticità, per superarli, e i punti di forza, per rafforzarli.
Ad oggi si ritiene di dover segnalare quanto segue:

                  PUNTI DI FORZA                                          CRITICITA’ EMERSE
Stabilità corpo docente che consente di garantire la        Ridotta partecipazione delle famiglie in relazione
continuità educativa                                        alle prassi inclusive.
Ambiente di apprendimento funzionale e flessibile           Personale non specificatamente formato sulla
                                                            disabilità
Territorio ricco di risorse per l’attivazione di progetti   Mancanza di tabelle – griglie condivise per
in esterno                                                  l’osservazione sistematica
13. PROGETTUALITA’ DI MIGLIORAMENTO

AMBITO                         DI        OBIETTIVI                          TEMPI        MODALITA’             DI
INTERVENTO/DESCRIZIONE                                                                   VERIFICA
Predisposizione del PEI degli            Adeguarsi alla normativa           Novembre     Condivisione         del
alunni certificati secondo modello       vigente.                           2018         progetto entro il 30
aggiornato MIUR                          Dotarsi di uno strumento                        novembre 2018 con
                                         maggiormente         funzionale                 NPI e famiglia.
                                         all’analisi delle macro aree di                 Monitoraggio obiettivi e
                                         funzionamento consentendo                       strategie di intervento
                                         di definire obiettivi misurabili                nei mesi di marzo e
                                         e coerenti.                                     giugno.
                                         Attenzione al contesto di
                                         apprendimento         mediante
                                         l’individuazione di barriere e
                                         facilitatori (prospettiva bio-
                                         psico-sociale modello ICF)
Revisione          GLI            con    Sensibilizzare e condividere       Novembre     Partecipazione      dei
partecipazione allargata                 priorità di intervento sulle       2018     –   nuovi    membri     agli
- partecipazione di un membro in         tematiche inclusive con le         giugno       incontri previsti per
rappresentanza dei genitori.             famiglie e il Consiglio di         2019         l’anno scolastico 2018-
- partecipazione di un membro in         Amministrazione.                                19.
rappresentanza del Consiglio di          Favorire la creazione di una
amministrazione.                         comunità educante.
- frequenza trimestrale degli
incontri .
Messa a disposizione di schede           Favorire       l’osservazione      Da           Entro il 30 ottobre
per l’osservazione sistematica           strutturata, definire obiettivi    settembre    (preliminare alla stesura
(es. LAP, ICF), check list, griglia di   misurabili e coerenti con le       2018         del PEI), compilazione
rilevazione   dei   comportamenti        fasi di sviluppo in relazione                   dei dati in ingresso e
problematici.                            alle macroaree di                               definizione          degli
                                                                                         obiettivi.
                                                                                         Verifica nel mese di
                                                                                         marzo e giugno.
                                         funzionamento.
                                         Sviluppare strumenti che                        Compilazione in itinere
                                         consentano l’acquisizione di                    della griglia per la
                                         competenze specifiche da                        rilevazione         dei
                                         parte del bambino (es. analisi                  comportamenti
                                         del compito per acquisizione                    problema con schede di
                                         autonomie personali).                           sintesi nel mese di
                                         In caso di presenza di                          marzo e giugno (solo se
                                         comportamenti         problema                  presenti).
                                         individuare strumenti per
                                         sostituire il comportamento
                                         non     adeguato      con    un
                                         comportamento socialmente
                                         accettabile che svolga la
                                         stessa      funzione     e     o
                                         estinguerlo risolvendo alla
                                         base il bisogno che il
                                         comportamento problematico
                                         esprime.
                                         Fornire strumenti per dare
                                         rimandi        oggettivi       e
                                         professionali alle famiglie
                                         circa     l’andamento       del
                                         bambino.
Formazione       specifica     area      Fornire strumenti tecnico-         Giugno       Almeno 1 corso attivato
inclusione (insegnanti di sezione e      operativi      specifici    alle   2019         su tematiche inclusive.
di sostegno)                             insegnanti.                                     Partecipazione       del
                                         Supportarle nella gestione                      corpo     docenti     ad
                                         della comunicazione con le                      almeno il 75% della
famiglie.                                 proposta     formativa
                                   Creazione del gruppo di                   attivata.
                                   lavoro.
Realizzazione di incontri aperti   Sensibilizzazione        della   Giugno   Almeno 1 serata
alle famiglie e al territorio su   comunità;                        2019
tematiche inclusive                valorizzazione/attivazione
                                   delle competenze genitoriali;
                                   valorizzazione           della
                                   corresponsabilità educativa.
Attività di fundraising            Reperire nuove risorse           Giugno   Partecipazione     ad
                                                                    2019     almeno 1 bando

APPROVATO E DELIBERATO DAL COLLEGIO DOCENTI IN DATA 5 SETTEMBRE 2018
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