Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto
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RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 59 INTERNAZIONALE Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto GIANFRANCO CICCARELLA Questo articolo rappresenta la logica continuazione di un precedente contri- buto al Notiziario Tecnico in cui veniva presentato il progetto di realizzazione di reti proprietarie cross-border in Europa, nel Mediterraneo ed in America Latina. Dopo circa sette anni si è ritenuto utile metter a fattor comune quan- to è stato realizzato nelle tre aree geografiche citate, la gamma dell’offerta di servizi ai clienti “wholesale” ed alle aziende multinazionali (MNCs, Multi National Customers), i volumi di traffico smaltito dalle reti cross-border e quanto è stato raggiunto in termini di riduzione dei costi. Pur in un contesto domestico ed internazionale profondamente innovativo, sia dal punto di vista tecnologico che da quello di mercato, in questi sette anni il Gruppo Telecom Italia, attraverso la partecipata TI Sparkle, si è dotato di tre reti proprietarie internazionali in Europa (PEB, Pan European Backbone), nel Mediterraneo (Med Nautilus) ed in America Latina (LA Nautilus), comple- tamente basate sull’impiego del protocollo IP, integrate nell’offerta di servizi di banda gestita (managed bandwidth), IP transit e voce. La realizzazione di queste infrastrutture è avvenuta seguendo costantemente l’evoluzione tec- nologica e quindi con l’impiego di tecnologie “state-of-the-art” quali DWDM, IP e soft-switch; l’aver perseguito questa linea di condotta permette di gesti- re, oggi, un’infrastruttura priva di reti legacy (p.es. centrali TDM, tecnologia ATM) in grado di frenare l’evoluzione verso nuovi servizi. L’articolo è dedicato alla descrizione dell’architettura di rete, dei servizi offer- ti, della copertura geografica della rete di TI Sparkle e delle caratteristiche delle piattaforme di trasporto. Una successiva memoria tratterà delle piattaforme di servizio, dei risultati rag- giunti in termini di Clienti e traffico smaltito e dell’evoluzione architetturale in corso. 1. Quadro di riferimento per un Operatore whole- bing), sia verso nuove categorie di clienti (ITSP, sale come TI Sparkle Internet Telephony Service Provider). In un articolo pubblicato su questa rivista Operando in un mercato deregolamentato, (anno 9 n° 2, ottobre 2000; pp. 15-28) furono caratterizzato da un alto livello di competizione e trattati vari modelli di business relativi alla rac- modelli di business innovativi che tendono a colta e alla terminazione del traffico voce, met- s u p e r a re i l r u o l o d e g l i O p e r a t o r i w h o l e s a l e , tendo in evidenza la crisi del sistema delle TAR diviene fondamentale per TI Sparkle esser in (Total Accunting Rate) e l’affermazione sul mer- grado di competere sia su nuovi mercati (ha già cato di modelli di business alternativi basati su avuto inizio l’espansione verso i paesi dell’Est relazioni di transito innovative (Virtual Transit Europa, del Medio Oriente e dell’Asia), sia con Service) e sulla realizzazione di reti proprietarie nuovi servizi (come servizi di SMS/MMS hub- cross border. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007 59
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 60 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto La spinta di questi trend di mercato si è accen- • per il business wholesale di altri mercati. tuata nel corso degli ultimi anni, alimentata sia L’incremento dei traffici voce e dati trasportati dalla progressiva de-regolamentazione dei mercati da queste infrastrutture testimoniano la validità domestici sia dallo sviluppo tecnologico, che ha strategica di quella scelta. visto l’affermazione delle tecnologie Internet-based (accesso a larga banda mediante tecnologie X- DSL, tecnologie VoIP (Voice over IP) e protocolli 2. Architettura integrata IP-based peer-to-peer. L’attuale quadro di riferimento si caratterizza dunque per: In accordo con le linee strategiche tracciate nella • deregolamentazione completa a livello interna- memoria del 2000, il primo passo per la realizzazione zionale e molto elevata a livello domestico nella di reti backbone internazionali (cross-border) è la maggioranza dei Paesi sviluppati; definizione delle modalità di acquisizione di questa • altissimo livello di competizione con caduta dei capacità: realizzazione ex-novo di un cavo di pro- prezzi e compressione dei margini e quindi trat- prietà, acquisizione di fibre su cavi già esistenti, tamento del servizio voce internazionale a livello ovvero affitto della banda necessaria. Tenendo conto di “commodity”; da un lato dell’ampia disponibilità di cavi posti in • nuovi modelli di business basati su protocolli esercizio da società di servizi (utilities) ed Operatori peer-to-peer, il più noto dei quali, nel campo in alternativi, dall’altro dei costi operativi dati dall’acqui- cui opera TI Sparkle, è Skype; sizione di capacità in affitto, TI Sparkle ha acquisito • forte livello di innovazione sia a livello di marke- in Europa nel 2000 coppie di fibre (dark fibre) su cavi ting che tecnologico. di Operatori terzi minimizzando in questo modo l’in- Anche per i servizi dati (servizi di banda gestita vestimento ed i costi operativi associati. internazionale, servizi di transito IP internazionale) La capacità acquisita deve poter esser sfruttata si è dovuto riscontrare una forte diminuzione dei al massimo delle sue possibilità; è quindi un ele- prezzi dal 2000 ad oggi causata dalla moltiplica- mento chiave la messa in servizio di sistemi DWDM zione di Operatori e reti generata dalla “bolla (Dense Wawelength Division Multiplexing), che per- Internet” degli ultimi anni ’90 e dalla mancata indi- mettono la trasmissione di numerose lunghezza viduazione da parte degli Operatori di applicazioni d’onda (lambda) sulla stessa fibra con velocità di a maggior valore aggiunto. Questi fattori hanno cifra pari a 10 Gbit/s (figura 1). Inoltre, volendo causato un eccesso di offerta ed una focalizza- operare come fornitore di banda internazionale zione sul servizio di IP Transit a scapito dei ricavi offrendo un’ampia gamma di velocità (da E3/DS3 a degli Operatori internazionali. STM-64) è necessario mettere in servizio sistemi Dallo scenario descritto emerge la necessità di SDH per sfruttare le prestazioni di questa tecnolo- una costante innovazione, da realizzare perse- gia mediante topologie ad anello e, più recente- guendo l’obiettivo della costante riduzione dell’im- mente, per mezzo di topologie magliate. porto dell’investimento unitario e dei costi opera- Salendo lungo la pila dei protocolli, una prima tivi, sia dei servizi offerti sia delle modalità con cui alternativa riguarda il posizionamento del proto- questi sono fruiti dai clienti e gestiti dalla strutture collo IP, il suo livello di pervasività e le sue relazioni di TI Sparkle. Se nel 2000 un Operatore internazio- con altre tecnologie (ATM, SDH) spesso poste in nale offriva essenzialmente il servizio di raccolta e alternativa con esso. TI Sparkle ha deciso di adot- terminazione voce, adesso in TI Sparkle sono pre- tare in maniera esclusiva il protocollo IP: senti almeno tre insiemi di servizi: • non realizzando alcuna piattaforma ATM, con- • servizi voce (in tecnologia TDM e VoIP) per siderando questa una tecnologia di breve ter- Operatori fissi e mobili con prestazioni di mine; segnalazione e roaming; • evitando l’attraversamento di sistemi SDH ogni- • servizi dati a livello trasmissivo (con banda varia- qualvolta la velocità lo consenta, e quindi realiz- bili da 155Mbit/s fino a 10 Gbit/s) e IP con presta- zando portanti IP a 2,5 e 10 Gbit/s direttamente zioni di ridondanza/protezione e sicurezza; su sistemi DWDM; • servizi MNCs basati esclusivamente sul proto- • impiegando il protocollo IP per il trasporto, collo IP-MPLS con prestazioni integrate di all’interno del proprio backbone, di tutti i ser- accesso ad Internet, multimedialità e mobilità. vizi voce. La realizzazione, dal 2000, di backbone multi- Sul livello Core precedentemente descritto, insi- servizi in Europa ed USA e nelle regioni di primario stono le piattaforme per i servizi voce e dati con interesse (Mediterraneo e America Latina), piena- sistemi di accesso tendenzialmente specializzati. mente ed esclusivamente basati sull’impiego del Relativamente ai primi, in figura 1 è possibile protocollo IP, è stata quindi una scelta strategica distinguere tra l’interconnessione mediante i tradi- del Gruppo come una diretta conseguenza dello zionali mezzi TDM sulla base del protocollo di scenario regolatorio, tecnologico e di mercato in segnalazione Signalling System #7 e quello basato cui un Operatore wholesale avrebbe dovuto com- su tecnologie Voice over IP (VoIP) basate sui proto- petere. Oggi queste infrastrutture, rappresentano colli di segnalazione H.323 e SIP. un elemento di creazione di valore: Per i secondi, pur nella condivisione del proto- • per il business domestico italiano; collo di trasporto MPLS (Multi Protocol Label • per le partecipate estere del Gruppo in Europa Switching), è stata realizzata una differenziazione e America Latina; a livello di nodi di accesso (edge), distinguendo 60 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 61 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto 3. I servizi offerti Voice Services Voice La tabella 1 raccoglie il portafo- glio di TI Sparkle suddiviso tra ser- Voice vizi voce a livello wholesale per Operatori di rete fissa e mobile, MPLS-IP VPN To Customers servizi dati (IP-based) per DM VoIP Operatori e servizi per i clienti T ice Vo MNCs. Una prima considerazione MPLS-IP VPN fa riferimento all’evoluzione, avve- nuta in pochissimi anni, dello sce- MP NETWO NNI with SDH R Telecom Italia nario di mercato per un Operatore LS Re K me Relay NNI PEB internazionale: dall’offerta del solo Interconn. FIBER MPLS BA servizio di terminazione voce, tail BACKBONE (DWDM) MPLS-IP VPN complementata dall’offerta di NNI with banda trasmissiva su base bilate- Fra 3° party CK rale, si è passati ad un ventaglio di Data Services BO NE offerte voce e dati comprendenti IP Services M un’ampia gamma di prestazioni e P LS Wh oles che si rivolge non solo ai tradizio- Internet ale BGP nali Operatori telefonici, ma anche Carrier Peering a ISP/ITSP (Internet (Telephony) Channalized Access Service Provider), aziende multina- IP onto zionali e società web-based. DWDM BGP = Border Gateway Protocol Per i servizi voce la differenzia- DWDM = Dense Wawelength Division Multiplexing MPLS = Multi Protocol Label Switching zione del servizio avviene a livello NNI = Node Network Interface del modello di busines da adot- PEB = Pan European Backbone TDM = Time Division Multiplexing tare, dei diversi livelli di qualità da VoIP = Voice over IP VPN = Virtual Private Network garantire, dei diversi standard tec- nologici (TDM, VoIP) da offrire in sede di interconnessione, delle FIGURA 1› Architettura di rete integrata multiservizio. diverse prestazioni di transcodifica per il segnale vocale (p. es. da codifica su base ITU-T Recc. tra l’interconnessione per i servizi verso altri G.711 a quelle su base Recc. G.723) e di interla- Operatori (IP Transit) e la gamma dei servizi offerti voro per la segnalazione (p.es. da segnalazione alle aziende MNCs; questo alla luce della diffe- con protocollo ITU-T Recc. H.323 a quella con pro- renza nella tipologia di clienti, prestazioni richieste e velocità delle porte. In ultimo è da Servizi Voce Servizi Banda Int. m e n z i o n a re l a p ro g re s s i v a Servizi per MNCs Wholesale e IP-based disattivazione della piat- 1. Global 1. Bandwidth 1. MPLS / IP-VPN taforma Frame Relay, dedicata Termination • Man. bandwidth/IPLC • Internet + Data + ai clienti MNCs, piattaforma il • Traditional transit • Hard-Patched Transit Voice (on-net, off-net) traffic • Restoration Services • Multicast capability cui spegnimento è previsto a • Hubbing • FE/GE access breve termine con la migra- 2. Wholesale VoIP 2. Mobility Solutions zione dei clienti verso soluzioni • H.323, SIP based 2. IP Transit • Multiple voice • LAN-to-LAN IP-VPN based. coding scheme • DDoS mitigation 3. B-end access solutions I principi architetturali pre- • Enhanced signalling (S@fe) capabilities sentati in questo paragrafo 4. ICT vertical solutions 3. Premium Services 3. Services for s o n o v a l idi non solo pe r il mobile Operators backbone europeo PEB, ma 4. Int. Prepaid • GPRS roaming (GRX) 5. Frame Relay calling cards • SMS Hubbing anche per la rete transatlantica, • MMS Hubbing negli USA, le reti cross-border 5. Services for • MVAS 6. International Leased mobile Operators Circuits MED Nautilus e LA Nautilus e • Signalling for GSM (Int. Roaming, SMS) per le successive acquisizioni di capacità effettuate da TI DDoS = Distributed Denial of Service MPLS = Multi Protocol Label Switching Sparkle. Le relative funzionalità GPRS = General Packet Radio Service MVAS = Mobile Value-Added Services GSM = Global System for Mobile communications SMS = Short Message Service sono complementate dalla par- LAN = Local Area Network VoIP = Voice over IP tecipazione di TI Sparkle in MMS = Multimedia Messaging System VPN = Virtual Private Network MNCs = Multi National Customers numerosi cavi consortili nel Mediterraneo, verso l’Africa ed il Far East descritti nel succes- TABELLA 1› Portafoglio servizi TI Sparkle. sivo paragrafo. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007 61
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 62 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto tocollo IETF SIP) da gestire. Una citazione specifica Per i clienti MNCs, il nucleo portante dell’offerta va al ruolo svolto da TI Sparkle come supporto a è co sti tu i to da servi zi o VPN (Virtual Private TIM nel roaming internazionale. Network) con protocollo IP-MPLS. Il cliente, sia Per i servizi di Managed Bandwidth ai tradizionali esso contrattualmente appartenente a Telecom servizi offerti su base bilaterale a velocità fino a Italia o alle partecipate del Gruppo ovvero alla STM-4, l’offerta si è evoluta comprensiva di servizi stessa TI Sparkle, ha a disposizione un’unica infra- end-to-end con velocità fino a STM-64, ovvero struttura (seamless) IP sulla quale costruire presta- lambda a 10 Gbit/s con accesso con porte Fast zioni aggiuntive quali: Ethernet/Gigabit Ethernet e stringenti requisiti di a livello di accesso disponibilità del circuito. • accesso via CDN ovvero via X-DSL; Per i servizi IP-based, oltre al tradizionale servizio • accesso in mobilità tramite Public Internet con di IP Transit per permettere ai clienti di TI Sparkle di protocolli di sicurezza IPSec (già attivo) e SSL accedere alla Global Internet, di recente è stato lan- (Secure Socket Layer) (da attivare nel corso del ciato il servizio S@fe, che fornisce la rivelazione di 2007); attacchi DDoS (Distribuited Denial of Service), la a livello di servizi “ripulitura” (cleaning) del traffico mediante piat- • accesso ad Internet; taforma ad hoc ed il successivo re-instradamento • multimedialità che implica la gestione di QoS verso l’host oggetto di attacco. Nell’ambito dei servizi differenziate per flussi informativi dati, video; dati TI Sparkle ha inteso sviluppare un’offerta ad hoc • voce con offerte integrati con alcune soluzione per gli Operatori mobili comprendente sia il servizio di di TI; GPRX roaming (GRX), sia innovativi servizi di hubbing a livello di prestazioni (SMS ed MSS). A completamento dei questa suite di • multicast per l’ottimizzazione della banda. servizi, nel corso del 2007 è stato realizzato un field trial per sperimentare la distribuzione di contenuti (informazioni, suonerie, “wallpapers”, voting) per 4. Copertura della rete proprietaria Operatori mobili su scala internazionale. L’obiettivo è quello di sfruttare la rete internazionale di TI Sparkle Nel giugno del 2000 Telecom Italia ha attivato come tramite tra un centro servizi, detentore e al traffico i primi rami della rete cross-border gestore delle informazioni, e gli Operatori mobili che europea in fibra ottica PEB (figura 2). Il nucleo ini- distribuiscono le stesse ai propri clienti finali. ziale della rete si estendeva per una lunghezza di Hamburg Amsterdam Rotterdam London Warsaw Dusseldorf Prague Brussels Frankfurt Strasbourg Paris Munich Vienna Bratislava Kehl Zurich Solo Banda Lyon Milan Caldera PoP Venice (SDH e LAMBDA a 2,5G e 10G) Bordeaux Milan Malpaga PoP e City Ring Turin (SDH e LAMBDA a 2,5G e 10G) PoP Marseilles (solo LAMBDA a 2,5G e 10G) Bilbao PoP Rome North (solo SDH) Rome South Madrid Barcelona Valencia Palermo Trapani Catania Mazara PoP = Point of Presence SDH = Synchronous Digital Hierarchy FIGURA 2› Copertura geografica della rete PEB in Europa. 62 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 63 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto 6900 chilometri attraverso UK, Francia, Olanda, scelta di realizzare reti metropolitane nelle princi- Belgio, Germania, Svizzera ed Italia, con PoP pali città europee. Sono attualmente disponibili city (Point of Presence) nelle principali città europee. ring in fibra ottica a Londra, Parigi, Amsterdam, Successivamente sono stati integrati nella PEB Francoforte, Madrid e Marsiglia. collegamenti ad anello con Austria e Spagna, La naturale estensione della rete PEB, principal- incrementando l’estensione della rete fino a circa mente per applicazioni IP, è verso gli Stati Uniti ed è 11.000 chilometri. L’acquisizione nel 2005 da realizzata per mezzo di banda acquisita su differenti parte di TI Sparkle della rete europea di Tiscali sistemi sottomarini posati nell’Atlantico settentrio- International Network s.a. ha consentito, oltre al nale (Flag Atlantic-1, Apollo, Yellow, Atlantic potenziamento dei collegamenti già disponibili, il Crossing-1). La banda ad oggi acquistata su tali raggiungimento di aree dell’Europa Orientale quali sistemi è di circa 225 Gbit/s, segnando un incre- la Repubblica Ceca, la Slovacchia e, per il mento da 5 a 225 Gbit/s negli ultimi cinque anni e a momento solo con collegamenti in banda, la fine 2007 è previsto un ulteriore incremento per altri Polonia. 50 Gbit/s. Contemporaneamente all’incremento di L’estensione della PEB ha oggi raggiunto banda sulla direttrice Europa-USA ha avuto inizio il 17.000 chilometri. potenziamento della rete all’interno degli Stati Uniti Le crescenti necessità di protezione del traffico tramite la partecipata TI Sparkle North America. I hanno richiesto una modifica dell’architettura di primi PoP sono stati realizzati a New York/Newark e rete, richiedendo la migrazione da una topologia Miami. Successivamente sono stati collegati in rete i basata su anelli ad una topologia “magliata” (cfr. PoP di Ashburn (Washington), Chicago e Palo Alto. anche il paragrafo 5). Questa topologia con circuiti Nel 2007 è stata realizzata l’apertura di punti di pre- con 10 Gbit/s è stata completata nel corso del senza a Los Angeles, Dallas e Atlanta. 2007 tra i PoP europei e il PoP di Milano Malpaga L’estensione del backbone IP verso il Sud e tra quest’ultimo e i PoP di Palermo, Trapani, America utilizza l’infrastruttura di LA Nautilus, Mazara del Vallo, Catania, Roma Sud, Roma Nord società del gruppo TI Sparkle. La rete di LA Nautilus e Milano Caldera. (figura 3) raggiunge un’estensione di circa 30.000 A complemento dell’infrastruttura cross-border km ed è costituita, principalmente, da due anelli: il descritta, la necessità di “avvicinare” il più possi- primo, in fibra ottica, circonda il Sud America bile la rete di TI Sparkle ai siti di particolare inte- (sistemi sottomarini South Atlantic Crossing e resse per i potenziali clienti ha determinato la Pacific Atlantic Crossing, sistema terrestre Trans New York Brookhaven SAC MAC USA PAC TAC PoP Hollywood Approdi Miami St.Croix Fort Amador Puerto Viejo Panama Panama City Balboa Caracas Venezuela Fortaleza Perù Lima Brasile Lurin La Paz Bolivia Rio TH Sao Paulo TH Santos Rio de Janeiro Argentina Valparaiso Buenos Aires Santiago PoP = Point of Presence FIGURA 3› Copertura geografica della rete LA Nautilus in America Latina. NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007 63
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 64 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto Andinean Crossing). L’anello collega tra loro PoP ossia circuiti realizzati per mezzo di capacità di situati a Buenos Aires, Santiago, La Paz, Lima, esclusiva proprietà dei comproprietari. Panama City, Caracas, Rio de Janeiro e San Paulo. Attualmente, la rete proprietaria si estende, oltre Il secondo anello, interconnesso al primo, è realiz- che verso gli USA tramite PEB e Banda zato con banda acquisita sul sistema sottomarino Transatlantica, anche verso il Far East tramite ad anello Middle Atlantic Crossing (Isole Vergini US, capacità “intera” sui sistemi sottomarini SMW3, Florida, New York). I PoP di LANautilus negli USA SAT3/WASC/SAFE e SMW4. È previsto l’acquisto, sono a Miami e New York. entro il 2007, di capacità “intera” transpacifica che, I backbone regionali del Gruppo Sparkle sono collegando il Far East con gli Stati Uniti, consentirà completati dalla rete di Med Nautilus (figura 4), le di realizzare il primo anello di rete proprietaria di cui principali infrastrutture sono costituite dai TIS attorno al globo. sistemi sottomarini mediterranei Lev e Med Nautilus. Il sistema Lev collega Mazara con Yeroskipos (Cipro) e Tel Aviv (Israele). Il sistema 5. Piattaforma trasmissiva DWDM/SDH Med Nautilus collega, in configurazione ad anello, Catania, Chania ed Atene (Grecia), Haifa e Tel Aviv È stato accennato nel precedente paragrafo 3 (Israele). Al momento la Turchia (Istanbul) è rag- che la rete PEB è stata inizialmente realizzata illu- giunta con un ramo singolo.È previsto il raddoppio minando 6.900 chilometri circa di fibra scura (dark del collegamento verso Istanbul e, a breve, la posa fibre) con apparati Lucent Technologies DWDM di un ramo verso Cipro che, unitamente all’uso di (OLS 400G), capaci di multiplare 40 canali a 10 Lev, consentirà di inserire Cipro in configurazione Gbit/s, e SDH (apparati Digital Cross-Connect ad anello nella rete. Il sistema Med Nautilus ha la DACS 4/4/1), con matrici di capacità 80 Gbit/s o potenzialità di 3,84 Tbit/s. 512x512 VC-4, ed apparati ADM-16/1. In linea La rete di TI Sparkle si sviluppa anche su un con la previsione di trasporto di soli segnali VC-4 elevato numero di sistemi sottomarini consortili. Lo e VC4-nC, le singole lambda a 10 Gbit/s sono scopo prioritario di tali sistemi è stato, inizialmente, state terminate su apparati ADM-64 TDM10G quello di consentire la connettività con gli altri equipaggiati con interfacce colorate per la con- Operatori in modalità bilaterale. I sistemi realizzati nessione diretta ai filtri ottici dei sistemi DWDM. negli ultimi anni, invece, sono stati sempre più La possibilità di non utilizzare obbligatoriamente dedicati all’attivazione di collegamenti “interi”, transponder sugli apparati terminali dei sistemi MED Nautilus Italia Istanbul MED Nautilus (progetto) LEV KYNIRAS Grecia PoP Turchia Approdi Palermo Atene Mazara Catania Chania Cipro Yeroskipos Pentaskinos Haifa Tel Aviv Israele PoP = Point of Presence FIGURA 4› Copertura geografica della rete MED Nautilus inel Mediterraneo. 64 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 65 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto DWDM ha permesso di ridurre i costi di realizza- analizzando la matrice di traffico iniziale ed uti- zione di ciascun anello SDH a 10 Gbit/s, a fronte lizzando un opportuno algoritmo di instrada- tuttavia di una minore flessibilità delle intercon- mento. nessioni tra apparati. Le suddette caratteristiche hanno comportato Per la realizzazione delle reti metropolitane una significativa riduzione degli investimenti e dei sono state adottate delle differenziazioni sia di costi operativi che, a parità di capacità da ordine tecnologico, che di configurazione. Pur pro- ampliare in rete, risultano essere minori rispettiva- gettate adottando una topologia ad anello per una mente di circa il 35% ed il 25% rispetto alla topo- capacità massima di 32 canali a 2,5/10 Gbit/s, a logia ad anello. Il processo di trasformazione della livello DWDM la configurazione delle singole mac- topologia di rete è gia iniziato ed ha già interes- chine è stata ottimizzata per una topologia “hub”, sato 27 sistemi Lucent Lambda Unite in Italia ed in linea con la necessità di raccogliere/distribuire il all’estero (figura 5) ed ulteriori quattro nodi traffico dalle principali telehouse delle città verso saranno adeguati nel 2008. destinazioni internazionali, permettendo risparmi Un’ulteriore conseguenza della citata acquisi- negli investimenti delle schede DWDM fino al 33%. zione della rete Tiscali è a livello metropolitano, Nel 2003, sia l’inizio della vendita di servizi di dove sono state integrate le reti TI Sparkle con managed bandwidth a livello STM-16 e STM-64 quelle ex-Tiscali in tecnologia Nortel Networks. con totale trasparenza di trasporto dei byte di L’integrazione delle reti ha dotato il Gruppo di una overhead della trama, sia la disponibilità sul mer- rete di trasporto in grado di offrire collegamenti alle cato di apparati SDH di nuova generazione, hanno maggiori telehouse, nelle principali città europee, indotto ad uno sviluppo architetturale in Europa del attraverso due distinti nodi DWDM della rete a backbone trasmissivo. Questa evoluzione nel 2004 lunga distanza. ha visto l’introduzione in rete dei nuovi apparati SDH che si caratterizzano per una matrice di c ro s s - c o nne ssione di c a pa c ità 3 2 0 Gbi t/s 6. Piattaforma IP (2048x2048 VC-4) ed interfacce STM-1, STM-4, STM-16, STM-64, GbEthernet permettendo la La piattaforma che rende possibile l’integra- disattivazione dei “tradizionali” apparati ADM-64 e zione dei servizi dati e voce offerti da TI Sparkle è il dei DACS 4/4/1. La nuova tecnologia ha consentito backbone IP/MPLS, costituito da un livello di Core di ampliare notevolmente il numero di accessi (P router) comune a tutti i servizi ed uno di Edge complessivi di ciascun nodo, ottenendo, al con- (PE router) specializzato per singolo servizio. tempo, evidenti risparmi economici in termini di Questa scelta architetturale ha consentito di mini- riduzione: mizzare gli investimenti, progettando e dimensio- • del valore dell’investimento pari a circa il 50%; nando il livello Core principalmente sulla base dei • degli spazi fisici di centrale (-75 % circa a parità servizi a maggior richiesta di banda, ossia SEA- di capacità equivalente di cross-connessione); BONE ed in misura minore la voce. I servizi MNCs • dell’assorbimento totale di energia (-80% circa) e GRX introdotti successivamente, richiedono di ciascun sito. minor quantità di banda e l’investimento necessa- I sempre più stringenti requisiti tecnici ed eco- rio è stato limitato all’introduzione di router di edge nomici, insieme ai crescenti volumi di banda da dedicati per singolo servizio, sfruttando l’infrastrut- gestire hanno spinto a condurre un’analisi tecnica tura di Core già esistente. Il disegno complessivo della topologia di rete per identificare i principali della rete è stato realizzato avendo come obiettivo elementi che ne determinano i costi e, di conse- la presenza di una sola tratta di transito, un grado guenza, progettare un’architettura che ottimizzi gli di perdita dei pacchetti
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 66 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto NY - LN - LN - AMS - PH - 8AVn01 TC2n01 DC1n02 AMn02 MEMn01 @10Gbs LN - AMS - THNn01 TC1n01 NW - FR - FR - BR - HALn01 ITNn01 FRKn03 MEMn01 FR - ITXn01 @10Gbs NY - PR - PR - KH - WN - HUDn01 CRBn01 VLZn03 KHLn01 ITXn01 MR - MI - MI - @10Gbs MRSn01 CLDn02 MMXn03 DXC RM - RM - SUDn02 INVn02 Miami TP - PA - TPXn01 PLXn02 Backbone MZ - CT - MDVn01 CTXn02 Backbone Rete magliata (Q1 ’07) Nuova magliatura di Rete (Q4 ’07) Backbone transatlantico ed USA FIGURA 5› Architettura rete magliata (al 12/2007). Le gerarchie trasmissive utilizzate per i link di 1 necessari per soddisfare l’elevata densità di porte backbone e la loro numerosità sono andati aumen- ad alta velocità richiesta su questo PoP e garantire tando rapidamente nel corso degli ultimi anni, princi- di conseguenza gli elevati valori di throughput palmente sulla spinta del forte aumento del traffico necessari, grazie ad una capacità di switching del dovuto alla maggiore disponibilità di banda sull’ac- sistema CRS-1 che, nella configurazione single- cesso resa possibile dalla tec- nologia ADSL. Nella tabella 2 che segue sono riportate le LINX AMS-IX 4 AMS 2 consistenze numeriche dei 2 HAM PoP = Point of Presence LON PRA link di backbone negli anni a 2 4 partire dal 2004 fino a quanto 4 FRA 2 1 DECIX previsto per fine 2007, da cui PAIX 2 4 BRU si può osservare il forte incre- CHICAGO 1 4 2 1 PAR 2 mento di capacità comples- 1 4 NEW 2 4 2 2 siva ed il sempre maggiore 4 LA 2 ZUR utilizzo di gerarchie di tra- ASH 4 12 MAR 6 6 6 VIE sporto a 10 Gbit/s. 4 4 1 2 Questo incremento di 1 ATL capacità si è riflesso anche 1 nella tipologia di apparati 2 MAD 1 MIL impiegata a livello Core dove DAL MIA 2 622 Mbps RM 8 è richiesta una capacità di 2.5 Gbps 6 6 2 forwarding di grosse quantità 10 Gbps ATH di traffico e la disponibilità di Primary PoP PAL 4 to LA SAN SPA Secondary PoP 1 porte ad elevata velocità. 4 6 1 A partire dal 2006 si è IXP/Telehouse SING BAI inoltre proceduto all’introdu- zione sul livello di Core del PoP di Milano dei Terabit FIGURA 6› Architettura BackBone IP (al 12/2007). Router Cisco Systems CRS- 66 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 67 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto • 7513, 7206 e 10008 sul livello di edge per i ser- 2004 2005 2006 2007 vizi ai clienti MNCs; STM-1 12 16 – – • 7206 sul livello di edge per il servizio GRX. STM-4 28 35 36 18 STM-16 25 43 29 51 Poiché uno dei driver fondamentali nel business STM-64 – 2 26 44 IP wholesale internazionale è la capacità di offrire 10 GE – – 13 39 servizi di trasporto a prezzi unitari sempre più bassi, si sta procedendo ad utilizzare in maniera GE = Gigabit Ethernet STM = Synchronous Transport Module massiccia il trasporto del traffico su collegamenti di backbone di tipo 10xGE (Gigabit Ethernet). Tale tecnologia, sebbene attualmente presenti limitate TABELLA 2› Consistenza link di BackBone della piattaforma IP. informazioni per la gestione dei guasti rispetto a quanto reso disponibile dalle informazioni della trama della gerarchia SDH, consente di abbassare shelf adottata, è pari a 1,2 Tbit/s. Visti i positivi in maniera significativa gli investimenti sulle inter- risultati ottenuti su Milano, nel corso del 2007 una facce a 10 Gbit/s dei router. coppia di macchine CRS-1 è stata introdotta anche Questa linea di condotta ha trovato piena appli- sul PoP di Newark, punto strategico della dorsale di cazione nella rete TI Sparkle nei punti di presenza traffico USA-Europa, e nel 2008 sono previsti questi presso i NAP/IXP dove è avvenuta l’introduzione sistemi anche per i PoP di Palermo, punto di dei router Cisco Systems 7609 per ottenere accesso di tutta la clientela del Mediterraneo e su accessi di tipo 1xGE e 10xGE a costi competitivi quelli di Francoforte e Parigi che costituiscono, sia per il collegamento verso il livello Core, sia per rispettivamente, il punto di interconnessione con le il collegamento verso il peering pubblico che verso reti di HanseNet in Germania e TI in Francia. i peering privati. Nel corso del 2007 ulteriori appa- Le tipologie di router impiegati a livello di edge rati di questo tipo saranno impiegati all’interno dei nei PoP, in tecnologia Cisco, variano a seconda del nuovi NAP previsti in Nord America (Los Angeles, servizio erogato ed in particolare: Dallas e Atlanta). In maniera analoga, relativamente • 12016, 12416 e 7609 sul livello di edge per il ai servizi MNCs, l’introduzione dei router Cisco servizio SEA-BONE; 10008 è avvenuta sia per sostituire la piattaforma Amburgo Amsterdam Varsavia Londra Francoforte Palo Alto Bruxelles Praga Newark Chicago Vienna Bratislava Ashburn Parigi Zurigo Los Angeles Bucarest Lione Marsiglia Milano Dallas Atlanta Roma Miami Madrid Istanbul Palermo Atene Tunisi PoP SEA-BONE e MNCs PoP SEA-BONE Santiago San Paolo PoP MNCs NAP/IXP SEA-BONE Singapore Buenos Aires NOTA: più 9 nuovi PoP MNCs nel corso del 2008 la cui localizzazione deve essere definita dalle competenti funzioni di Marketing. PoP = Point of Presence NAP/IXP = Neutral Access Point/Internet Exchange Point FIGURA 7› Punti di presenza (PoP) della piattaforma IP (al 12/2007). NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007 67
RETE INT 26-11-2007 16:22 Pagina 68 CICCARELLA • Evoluzione della Rete Internazionale del Gruppo Telecom Italia: architettura, servizi, copertura geografica e piattaforme di trasporto 7513 oramai tecnologicamente limitata, sia perché 2004 2005 2006 2007 anche in questo caso si è ottenuta una forte ridu- PoP Sea-Bone + 14 14 15 17 zione dei costi unitari di accesso IP, abbattendo del MNCs 50% i costi unitari per la porta E1 e del 60% quelli PoP Sea-Bone 3 4 4 4 unitari per la porta Fast Ethernet. PoP MNCs -- 3 4 5 Nella figura 7 sono rappresentati i punti di pre- NAP/IXP 6 6 8 10 senza TI Sparkle a fine 2007 per i servizi SEA- Totale 23 27 31 36 BONE e MNCs. Per quanto concerne invece gli MNCs = Multi National Customers edge GRX questi sono presenti unicamente nei NAP/IXP = Neutral Access Point/Internet Exchange Point PoP = Point of Presence PoP di Milano, Parigi, Vienna e Miami oltre che nel GRX peering point di AMSIX (Amsterdam). La numerosità complessiva è fornita nella tabella 3. TABELLA 3› Numerosità PoP della piattaforma IP. Relativamente al piano di controllo, tutti i router della rete utilizzano come protocollo di routing interno OSPF e sono configurati come appartenenti ad un’unica area. Il protocollo BGP-4, utilizzato per — ACRONIMI scambiare informazioni di routing con le reti esterne, è invece supportato solo dai router di edge che AS Autonomous System appartengono, a seconda del servizio a cui sono BGP Border Gateway Protocol rivolti, ad Autonomous System (AS) separati: AS DDoS Distributed Denial of Service 6762 di tipo pubblico per il servizio SEA-BONE, AS DWDM Dense Wawelength Division Multiplexing 8244 di tipo pubblico per il servizio MNCs ed AS GPRS General Packet Radio Service 64518 di tipo privato per il servizio GRX. Per lo GSR GigaSwitch Router scambio delle informazioni sulla raggiungibilità delle IMS IP Multimedia Subsystems reti esterne nell’ambito di ciascun AS i router di ITSP Internet Telephony Service Provider edge utilizzano i-BGP in configurazione full mesh. IXP Internet Exchange Point Sfruttando infine le potenzialità messe a dispo- sizione dal protocollo IP/MPLS, sui router SEA- LAN Local Area Network BONE viene trasportato oltre al protocollo IPv4 MNCs Multi National Customers anche il protocollo IPv6, grazie alla funzionalità MPLS Multi Protocol Label Switching denominata 6PE, che consente di configurare un MVAS Mobile Value-Added Services PE (Provider Edge router) in modalità dual stack, NAP Neutral Access Point ossia in grado di supportare in maniera separata su NNI Node Network Interface uno stesso router entrambe le routing table IPv4 e PER Provider Edge Router IPv6, consentendo di fatto di presentarsi all’e- PEB Pan European Backbone sterno come una rete IPv6 nativa e trasportando PoP Point of Presence questo traffico all’interno della rete mediante tun- SDH Synchronous Digital Hierarchy nel di tipo MPLS. SMS Short Message Service STM Synchronous Transport Module 7. Conclusioni TAR Total Accounting Rate TDM Time Division Multiplexing Sono state presentate le motivazioni, le linee VoIP Voice over IP guida e le realizzazioni seguite da TI Sparkle per far VPN Virtual Private Network evolvere la propria infrastruttura di rete in risposta ai cambiamenti del mercato ed al diverso scenario regolatorio. L’attenzione è stata posta sulla descri- zione dei servizi offerti, dell’architettura di rete inte- grata, multiservizio e completamente basata sul Gianfranco Ciccarella in qualità di protocollo IP, delle relative piattaforme di trasporto Exec. Vice President, ha dal 2003 la e della copertura geografica della rete di TI Sparkle. responsabilità della funzione “Network” di Telecom Italia Sparkle e, da marzo 2007 del L’aver realizzato questa rete mediante un coordinamento, in ambito “International attento sfruttamento delle possibilità offerte dalla Wholesale & Broadband Services”, dello tecnologia consente al Gruppo Telecom Italia di sviluppo delle reti delle partecipate europee poter impiegare questo “asset”, in maniera econo- del Gruppo TI. È inoltre membro del CdA di alcune Società del Gruppo Telecom Italia. In micamente competitiva, sia per incrementare i passato il Prof. Ciccarella ha ricoperto vari ricavi provenienti da operatori internazionali sia al incarichi presso la Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli servizio delle proprie partecipate all’estero. (L’Aquila), dove è stato Responsabile della Direzione Didattica. Nel 1997 è diventato Responsabile dell’Information Technology della Un successivo articolo tratterà delle piattaforme Direzione Internazionale di Telecom Italia. Ha svolto anche attività di servizio (voce), dei risultati raggiunti in termini di di ricerca ed ha insegnato presso il Dipartimento di Ingegneria clienti e traffico smaltito e dell’evoluzione architet- Elettrica dell’Università di L’Aquila, divenendo Professore Associato turale in corso. nel 1993. Dal 1990 al 1992 è stato anche “Adjunct Associate Professor” presso Polytechnic University di New York. È autore di due libri e di oltre 60 pubblicazioni e memorie su riviste gianfranco.ciccarella@telecomitalia.it specializzate e congressi internazionali. 68 NOTIZIARIO TECNICO TELECOM ITALIA › Anno 16 n. 3 - Dicembre 2007
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