Progetti e piani per le Frontiere Tecnologiche
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AVVISO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI RSI DELLE PMI Progetti e piani per le Frontiere Tecnologiche Art. 1 - Oggetto e finalità 1. Con Deliberazione della Giunta Regionale del 5 agosto 2008, n. 611 recante “Politica di sviluppo unitaria regionale 2007-2013 – Approvazione degli indirizzi programmatici relativi alla individuazione dei settori strategici sui quali avviare la selezione delle operazioni, delle modalità attuative dell’Asse I - Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva e dell’Attività 1 dell’Asse II - Ambiente e prevenzione dei rischi del POR FESR Lazio 2007-2013 e delle Procedure di accesso alle agevolazioni”1 sono state individuate misure finalizzate a rafforzare la competitività del sistema produttivo attraverso la promozione della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, mediante la definizione di programmi di intervento in particolari filiere dell’innovazione e relative frontiere tecnologiche, particolarmente strategiche per lo sviluppo regionale. 2. Con il presente Avviso si disciplinano i criteri, le condizioni e le modalità di accesso alla procedura di valutazione dei progetti relativi allo sviluppo di nuove “Frontiere tecnologiche” nell’ambito di “Progetti di Ricerca, Sviluppo e Innovazione delle PMI”- di cui all’allegato 8, sezione I della citata DGR n. 611/2008. L’Avviso è finalizzato alla presentazione di proposte relative alla realizzazione di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, anche con l’eventuale ausilio di Organismi di Ricerca, e alle attività ad esso collegate sinergicamente, al fine di promuovere un approccio integrato atto a sviluppare forti sinergie tra sistema della ricerca e mondo produttivo e ad agevolare i processi di trasferimento tecnologico. Le aree tematiche e gli obiettivi tecnologici e produttivi (cosiddette “frontiere tecnologiche”) relativi alla suddetta filiere e rispetto ai quali presentare i progetti sono declinati nell’appendice 1 al presente Avviso. 3. Al fine di attuare la fase operativa della programmazione, la Regione Lazio, per il tramite dell’Organismo intermedio FILAS SpA, invita a presentare progetti sulla base di quanto specificato negli articoli seguenti. 1la DGR n. 611 del 5 agosto 2008 è pubblicata sul supplemento ordinario n. 106 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 33 del 6 settembre 2008. Il testo del POR FESR 2007-2013 e della DGR n. 611 del 5 agosto 2008 sono disponibili sul sito della Regione Lazio, Assessorato Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e partecipazione, sezione Direzione Regionale Programmazione Economica, 1 al seguente indirizzo web: http://www.regione.lazio.it/web2/contents/prog_economica/
Art. 2 - Procedure per l’ammissione dei progetti 1. La Regione Lazio, nell’ambito delle modalità attuative del POR FESR 2007-2013, ha previsto modalità di accesso alle agevolazioni secondo uno schema di procedura atta a favorire il miglior utilizzo delle risorse da parte degli operatori economici. Tale procedura, definita PAI – “Procedura di Accesso Integrato alle agevolazioni” (All. n.7 alla DGR N.611/2008), prevede il sostegno a programmi di investimento attraverso un sistema integrato di strumenti. Questi rappresentano un insieme coordinato di interventi fruibili da parte delle imprese regionali in base alle necessità rappresentate nei piani di sviluppo aziendale. 2. La procedura prevista dal presente avviso per l’ammissione dei progetti è quella della Call for Tender, nella quale devono essere presentati progetti esecutivi descritti in ogni singolo dettaglio. Art. 3 - Soggetti destinatari e settori di attività ammissibili SOGGETTI DESTINATARI: 1. Sono invitate a presentare progetti in forma singola o aggregata: a) le piccole e medie imprese2 (PMI) di produzione e di servizi alla produzione aventi almeno una sede operativa nel territorio regionale e costituite, all’atto della presentazione del progetto di cui al successivo art.9, da almeno 12 mesi. b) Le piccole imprese (PI) classificabili come “nuove imprese innovative” così come definite dal Regolamento 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, esclusivamente in collaborazione (ATI, ATS) con PMI di cui al punto a); Possono presentare progetti anche Consorzi, formalmente costituiti, tra i soggetti destinatari di cui ai precedenti punti a) e b). Nel caso di collaborazione sottoforma di ATI o ATS tra i soggetti destinatari come sopra definiti si dovranno rispettare le seguenti condizioni: - l’Associazione Temporanea di Imprese (ATI) o l’Associazione Temporanea di Scopo (ATS), ove non già costituita, prima dell’invio del formulario di cui al successivo art. 9 deve aver conferito mandato collettivo speciale con rappresentanza ad un’impresa del raggruppamento, la quale presenta il progetto in nome e per conto proprio e dei mandanti.La costituzione dell’Associazione in caso di approvazione del progetto, dovrà essere effettuata entro i termini previsti nell’atto di impegno di cui all’art. 11; - ogni impresa partecipante al progetto deve essere un soggetto giuridico distinto, definito come impresa autonoma ai sensi dell’art. 3 dell’allegato I al Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008; - ogni PMI/PI costituente l’ATI/ATS, non potrà sostenere da sola più del 70% e meno del 20% dei costi complessivi ammissibili; Ogni soggetto destinatario, di cui ai punti a) e b) del presente articolo, non potrà presentare più di un progetto nell’ambito della stessa frontiera tecnologica, sia come impresa singola che come partecipante ad un Consorzio, ATI o ATS, a fronte del presente Avviso. 2Rientranti nella definizione di PMI ai sensi dell’allegato I al Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria), 2 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L214 del 9 agosto 2008.
SETTORI DI ATTIVITÀ AMMISSIBILI: 2. Possono partecipare alla selezione di progetti le imprese operanti in tutti i settori di attività della classificazione ATECO 2007 con esclusione dei seguenti: G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli H – Trasporto e magazzinaggio (limitatamente ai codici 49.32 – 49.39 – 49.42 – 52.21 - 53) I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione K – Attività finanziarie e assicurative L - Attività immobiliari N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese O – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria P – Istruzione T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Sono inoltre escluse dalla partecipazione al presente Avviso, salvo il caso di progetti di riconversione da settori militari a settori civili tecnologicamente avanzati, le imprese operanti nel settore degli armamenti, iscritte al registro nazionale di cui all’art. 3 della Legge 9 luglio 1990, n. 185 e successive modificazioni, ovvero operanti nei settori di cui ai codici 25.40 (fabbricazione di armi e munizioni), 30.30.02 (fabbricazione di missili balistici) e 30.40 (fabbricazione di veicoli militari da combattimento) della Classificazione ATECO 2007. 3. Sono altresì escluse le imprese operanti nei settori ritenuti sensibili dalla vigente normativa comunitaria: a) industria siderurgica b) fibre sintetiche [relativamente alle produzioni individuate dall’Allegato II degli Orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale 2007-2013 (2006/C 54/08)] c) costruzioni navali [secondo la definizione di cui all’art. 2 della Disciplina degli aiuti di Stato alla costruzione navale (2003/C 317/06)] d) industria carbonifera. REQUISITI: 4. I soggetti proponenti, dovranno: a) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e non sottoposti a procedure concorsuali; b) operare nel rispetto delle vigenti normative in materia di edilizia ed urbanistica, in materia di tutela ambientale, sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro, delle normative per le pari opportunità tra uomo e donna e delle disposizioni in materia di contrattazione collettiva nazionale e territoriale del lavoro con particolare riferimento agli obblighi contributivi e a quanto disposto dagli artt. 4 e 7 della LR 18 settembre 2007, n. 16 “Disposizioni dirette alla tutela del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”; c) aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione; d) essere in regola con la disciplina antiriciclaggio di cui al Dlgs 21 novembre 2007, n. 231; e) essere in regola con gli obblighi contributivi mediante presentazione del DURC; f) non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o 3
depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea (clausola Deggendorf); g) non essere stati destinatari, nei sei anni precedenti la data di comunicazione di ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni pubbliche, ad eccezione di quelli derivanti da rinunce da parte delle imprese; h) non trovarsi in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà così come definita dagli Orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea C244 del 1.10.2004; i) non trovarsi nelle condizioni che non consentono la concessione delle agevolazioni ai sensi della normativa antimafia (articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575 e dell’art. 4 del decreto legislativo 8 agosto 1994, n. 490). Art. 4 - Ambito territoriale 1. Intero territorio della regione Lazio. Art. 5 – Contenuti dei progetti 1. I presente avviso è finalizzato alla presentazione di progetti relativi allo sviluppo di Frontiere Tecnologiche, anche attraverso la collaborazione tra imprese. I progetti devono poter valorizzare, attraverso l’intervento finanziario pubblico, attività di ricerca, orientate alla creazione di capacità tecnologiche strategiche e di know-how, in grado di rappresentare presupposti concreti per successive fasi di sviluppo, grazie alle conoscenze accumulate dalle imprese proponenti. Possono essere presentati progetti strutturati sulla base delle attività previste dal successivo comma 2, i cui costi complessivi, con riferimento alle spese riconoscibili indicate al successivo articolo 6, non siano inferiori ad € 300.000,00. Il contributo massimo concedibile,nel limite delle intensità d’aiuto indicate nel successivo art.6, non potrà essere superiore ad € 500.000,00. 2. I progetti devono prevedere lo svolgimento di attività di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale, di cui al successivo comma 3. Congiuntamente al progetto di R&S può essere presentato un progetto che preveda la creazione di una Rete di cooperazione tra imprese e Organismi di Ricerca che sia sinergica e coerente al conseguimento degli obiettivi previsti. Al fine di fornire adeguate indicazioni sulle tematiche relative alle Frontiere tecnologiche, vengono elencate nell’appendice 1 al presente avviso le aree tematiche e gli obiettivi tecnologici. 3. Attività previste. Ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale Programmi di ricerca industriale e Sviluppo Sperimentale di cui alla sezione 7 art. 30 del Regolamento 800/2008 della Commissione del 06/08/2008 in cui la fase di Ricerca Industriale abbia un’incidenza massima del 30% sul costo totale del programma R&S presentato. Sono altresì ammissibili programmi che prevedano la sola fase di Sviluppo Sperimentale. Reti di cooperazione tra imprese e organismi di ricerca Con tale attività si prevede la creazione di reti di collaborazione caratterizzate e strutturate in funzione di obiettivi scientifici e tecnologici chiaramente definiti e di comune interesse 4
per il tessuto imprenditoriale laziale con riferimento alla Frontiera Tecnologica afferente il programma di R&S. Le reti potranno avere anche valenza interdisciplinare purché l’interdisciplinarità sia funzionale agli obiettivi che si intende conseguire e contribuisca a facilitare il coordinamento ed il trasferimento di conoscenze. La rete dovrà essere costituita dal soggetto destinatario, da imprese non partecipanti al programma di R&S ed Organismi di Ricerca. I costi riconoscibili per tale attività saranno esclusivamente quelli sostenuti dal soggetto destinatario. 4. Contenuti del progetto. Il progetto deve essere strutturato sulla base dei seguenti elementi: a) competenze dei soggetti destinatari e dei soggetti coinvolti; b) descrizione dell’idea progettuale e dell’esigenza di mercato da cui deriva, in termini di novità, originalità e utilità delle attività e delle conoscenze acquisibili, con riferimento allo stato dell’arte; c) potenzialità di sviluppo del mercato di riferimento conseguente ai risultati della ricerca; d) obiettivi di breve-medio periodo che si intendono perseguire e attività necessarie per la realizzazione di tali obiettivi; e) investimenti/spese in ricerca, sviluppo che si intendono realizzare e loro costo complessivo con l’esplicitazione dei costi di ciascuna attività; f) programma temporale complessivo del progetto; g) indicazione delle eventuali criticità nello sviluppo del progetto e dei momenti di verifica (milestone). 5. Qualora a seguito della realizzazione del progetto i soggetti destinatari intravedano la necessità di creare nuove imprese innovative o ampliare imprese esistenti sul mercato da almeno 36 mesi, che intendano realizzare investimenti innovativi, potranno essere attivate le risorse dell’ Asse I Azione I.3 del POR FESR (Capitale di Rischio). 6. Le spese ammissibili alle agevolazioni saranno esclusivamente quelle sostenute successivamente alla data di inoltro del formulario di cui all’art. 11e le attività di progetto potranno avere una durata massima di 24 mesi. Art. 6 - Spese ammissibili e intensità dell’aiuto SPESE AMMISSIBILI: Le spese ammissibili sono quelle previste dal Regolamento 800/2008 all’art. 31, con la seguente articolazione : 1) ATTIVITÀ DI RICERCA INDUSTRIALE E SVILUPPO SPERIMENTALE: a) spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario) nella misura in cui essi sono impiegati nel progetto e comunque entro il limite del 40% dell’importo complessivo del programma di R&S; b) costi degli strumenti e delle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto. Se gli strumenti e le attrezzature non sono utilizzati per tutto il loro ciclo di vita per il progetto, sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto stesso, calcolati secondo i principi della buona prassi contabile; 5 c) costi della ricerca contrattuale, delle competenze tecniche e dei brevetti, acquisiti o
ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione, così come i costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca. d) altri costi di esercizio, inclusi costi di materiali, forniture e prodotti analoghi, sostenuti direttamente per effetto dell’attività di ricerca. e) spese generali supplementari derivanti direttamente dal progetto di ricerca nel limite massimo del 10% dell’intero valore del progetto; 2) RETI DI COOPERAZIONE TRA IMPRESE E ORGANISMI DI RICERCA a) spese di personale nella misura in cui essi sono impiegati nella creazione della rete nel limite massimo del 30% del costo totale; b) costi degli strumenti e delle attrezzature limitatamente alle quote di ammortamento corrispondenti alla durata delle attività di creazione della rete, calcolate secondo i principi della buona prassi contabile; c) costi delle competenze tecniche, costi dei servizi di consulenza e di servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di creazione della rete; d) spese generali supplementari derivanti direttamente dall’attività di creazione della rete nel limite massimo del 10% dell’intero valore del progetto; INTENSITÀ DELL’AIUTO: Le intensità di aiuto relative alle tipologia di spesa indicate nei precedenti commi sono conformi alle intensità indicate nella “Disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione”3, nel Regolamento CE n. 800/2008, sezione 7 e nel Decreto Ministeriale 27 marzo 2008, n.87.4 L’intensità d’aiuto viene determinata per ciascun beneficiario in funzione delle sue dimensioni ed eventualmente del requisito di progetto di collaborazione in quanto i soggetti destinatari possono presentarsi in forma aggregata. Per progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale Tipologia di attività Piccola Media Norma di riferimento impresa Impresa Ricerca industriale 70% 60% Art. 31 Reg. CE 800/08 Ricerca industriale in collaborazione 80% 75% Art. 31 Reg. CE 800/08 Sviluppo Sperimentale 45% 35% Art. 31 Reg. CE 800/08 Sviluppo Sperimentale in collaborazione 60% 50% Art. 31 Reg. CE 800/08 Reti di cooperazione: intensità d’aiuto del 50% in “de minimis” soltanto per le PMI ai sensi del regolamento CE 1998/2006. Art. 7 – Erogazione delle agevolazioni Le agevolazioni ai soggetti destinatari, come previsto dalla DGR n.611 del 5 agosto 2008, saranno erogate secondo il seguente schema: - 30% a titolo di anticipazione, previa accettazione dell’atto di impegno di cui all’art. 11 e presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa, rilasciata da un primario istituto di credito o da compagnia assicurativa facente parte dell’elenco ISVAP; - 25% a presentazione di un I SAL pari ad almeno il 50% dell’investimento ammissibile, 3 Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C323 del 30 dicembre 2006 4 Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 117 del 20 maggio 2008 6
corredato da idonea documentazione di spesa e da quant’altro eventualmente previsto dall’atto di impegno; - 25% a presentazione di un II SAL pari ad almeno l’80% dell’investimento ammissibile, corredato da idonea documentazione di spesa e da quant’altro eventualmente previsto dall’atto di impegno; - 20% a saldo, previa verifica della corrispondenza e della congruità della spesa rendicontata rispetto al programma di investimento approvato. Art. 8 - Indicatori di risultato e procedure di monitoraggio dei progetti La scheda progettuale prevede un cronoprogramma delle attività da sviluppare a fronte dell’intervento presentato e la determinazione di alcune milestone misurabili in cui sia possibile effettuare i momenti di verifica del progetto nel suo complesso. La fase di valutazione di cui all’art.11 comma 1, prevede che i valutatori tecnico scientifici esprimano la propria valutazione sul programma presentato e sulle milestone definite con la possibilità di modificare o proporre integrazioni da inserire come condizioni nell’atto d’impegno di cui all’art. 11. Ogni progetto ammesso alle agevolazioni sarà oggetto di monitoraggio allo scopo di: - esaminare e valutare le relazioni periodiche predisposte dai soggetti beneficiari ed il rispetto del cronoprogramma allegato all’atto d’impegno sia dal punto di vista tecnico scientifico che finanziario; - verificare l’ammissibilità di eventuali modifiche progettuali di carattere tecnico – scientifico o relative al quadro finanziario ammesso; - verificare la congruità dei risultati intermedi e finali previsti (milestone); - verifica la congruità e l’ammissibilità delle spese documentate rispetto a quelle previste nel progetto. A conclusione di ogni fase di monitoraggio sarà redatto un report riportante i punti salienti individuati. Il report si concluderà con i seguenti giudizi: - semaforo verde: il progetto procede secondo quando deliberato a suo tempo o con varianti lievi che non pregiudicano l’ottenimento dei risultati finali attesi. - semaforo giallo: si sono riscontrate delle criticità derivanti da scostamenti dai risultati intermedi attesi che comportano varianti tecnico scientifiche od amministrative tali da richiedere alcune modifiche al progetto ammesso. Il report dovrà riportare un suggerimento sulle modifiche da effettuare al progetto, da sottoporre al vaglio dei competenti organi; - semaforo rosso: si sono verificate delle criticità, inadempienze tali da ritenere che il progetto ammesso non possa essere portato a compimento; il report riporterà la proposta di revoca e/o sospensione dell’erogazioni delle agevolazioni da sottoporre all’attenzione del Nucleo di Valutazione. Le attività di monitoraggio, di norma, verranno effettuate in concomitanza con le richieste di erogazione ma, in ogni caso, a cadenza almeno annuale. Art. 9 - Termini e modalità di presentazione dei progetti 1. Organismo intermedio responsabile delle attività è FILAS SpA, Via della Conciliazione, 22 00193 ROMA 2. I soggetti proponenti devono presentare il progetto on line tramite il formulario elettronico che sarà disponibile sul sito www.filas.it. a partire dalle ore 9,00 del 15 giugno 7 2009 fino alle ore 18 del 31 luglio 2009.
Inoltre, il modulo di domanda, scaricabile dal sito sopra citato alla voce “compilazione formulario”, sottoscritto in originale dal Legale Rappresentante, dovrà essere spedito tramite raccomandata a/r, entro e non oltre il 31 agosto 2009 (al riguardo farà fede la data del timbro postale) a: FILAS S.p.A. Via della Conciliazione,22 00193 Roma – ITALIA Sulla busta deve essere indicata, in chiaro, la seguente dicitura: “POR FESR 2007-2013 – Progetti di RSI delle PMI 3. FILAS provvederà all’acquisizione della documentazione ed allo svolgimento delle relative procedure di gestione. Art. 10 – Criteri di ammissibilità e di valutazione 1. AMMISSIBILITÀ. Ai fini della valutazione dei progetti e della formazione della graduatoria, verranno svolte verifiche finalizzate ad accertare l’ammissibilità dei progetti sulla base dei seguenti criteri: - rispetto dei termini e delle modalità di presentazione delle domande; - requisiti soggettivi ed oggettivi dei soggetti destinatari; - completezza delle informazioni fornite e conformità delle stesse rispetto alla specifica modulistica; - conformità dell’operazione alla normativa comunitaria, nazionale e regionaleapplicabile; corrispondenza del progetto alle disposizioni e alle finalità del presente Avviso che garantiscono la coerenza dell’operazione al Quadro Strategico Nazionale, agli obiettivi specifici del POR FESR 2007-2013, alla pianificazione o alla strategia regionale di settore; - dimostrazione della regolarità contributiva mediante presentazione di un DURC rilasciato dai competenti Istituti nel periodo compreso tra la data di pubblicazione del presente Avviso sul BURL e la data di chiusura dei termini di presentazione del modulo di domanda; - capacità finanziaria dei soggetti destinatari a realizzare il progetto, accertata sulla base della dichiarazione di affidabilità economico-finanziaria che riguarda la rispondenza ai seguenti parametri: 1) Parametro di congruenza tra capitale netto e costo del progetto: CN > (CP-I)/3 Ai fini del calcolo di tale parametro, per CN si intende il capitale netto (ai sensi dell’art. 2424 c.c.) quale risulta dall’ultimo bilancio approvato alla data di presentazione della richiesta di ammissione; per CP si intende la somma dei costi complessivi del progetto o di più progetti ove presentati in ambito di frontiere tecnologiche differenti; per I si intende l’importo del contributo o dei contributi richiesto/richiesti dal soggetto destinatario come risulta dal progetto presentato. 2) Parametro di onerosità della posizione finanziaria: OF/F < 10% Ai fini del calcolo di tale parametro, per OF si intendono gli oneri finanziari netti dati dal saldo tra “interessi e altri oneri finanziari” e “altri proventi finanziari”, di cui rispettivamente alle voci C17 e C16 dello schema del conto economico del codice civile; per F si intende il fatturato dato da “ricavi delle vendite e delle prestazioni” di cui alla voce A1 dello schema del conto economico del codice civile. Nel caso di Consorzi, la verifica verrà effettuata sulle società costituenti il Consorzio e partecipanti al progetto, suddividendo, tra esse, il costo del progetto in funzione della 8 quota di partecipazione al Consorzio stesso; analogamente avverrà per le ATI e le ATS.
Il soggetto destinatario si assume l’impegno di comunicare tempestivamente alla Filas gli aggiornamenti delle dichiarazioni nel caso in cui tra la data di presentazione del progetto e la data di approvazione dello stesso siano intervenuti eventi che rendano obsolete le dichiarazioni rese Nel caso di nuove imprese innovative non è necessario che vengano rispettati i parametri riportati ai precedenti punti 1) e 2) del presente paragrafo. Per quanto riguarda le nuove imprese innovative, secondo quanto previsto dall’art. 35 del Regolamento CE n. 800/2008 del 6 agosto 2008, esse devono soddisfare i seguenti requisiti: a) i beneficiari sono piccole imprese esistenti da meno di sei anni al momento della concessione dell’aiuto; b) i costi di R&S del beneficiario rappresentino almeno il 15% del totale dei suoi costi operativi in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto; c) il requisito di cui al punto b) dovrà essere certificato da un revisore dei conti esterno; d) il beneficiario può usufruire dell’aiuto una sola volta nel periodo corrispondente alla definizione di nuova impresa innovativa. 2. VALIDITÀ SCIENTIFICA E TECNICO-ECONOMICA. Accertata l’ammissibilità delle domande sulla base dei criteri indicati al precedente comma 1, i progetti presentati saranno valutati sulla base dei criteri e dei punteggi della sottostante tabella sino ad un massimo di 100 punti. Know-how aziendale o dei soggetti proponenti nel settore specifico del progett ; Competenze del Capo Progetto o dei responsabili tecnici dei singoli soggetti proponente in caso di ATI/ATS SOGGETTO/I Adeguatezza della dimensione e articolazione del network, in relazione agli obiettivi PROPONENTE del progetto, alle attività da svolgere e alla loro gestione, anche temporale Rapporti di collaborazione preesistenti tra i soggetti destinatari Valore aggiunto derivante da proponente costituito in ATI/ATS 0- 45 Rapporto patrimonio netto e costo del progetto superiore al limite minimo di ammissibilità Rapporto tra oneri finanziari e fatturato inferiore al limite minimo di ammissibilità Definizione della proprietà intellettuale tra i soggetti attuatori Potenzialità di rafforzamento della competitività dei partecipanti al progetto in funzione della realizzazione del progetto presentato; ricadute socio-economiche; nuovi investimenti; nuova occupazione. Valenza innovativa del progetto, con riferimento alla novità e all’originalità dei risultati attesi rispetto allo stato dell’arte e allo sviluppo del settore di appartenenza PROGETTO Pervasività dell’innovazione sul mercato di riferimento e potenzialità di trasferimento tecnologico dei risultati Modalità di validazione e diffusione dei risultati Brevetti e know-how già posseduti sulla materia del progetto 0- 45 Attività di R&S svolta con l’ausilio di un Organismo di Ricerca di cui al Regolamento CE 800/2008 e relativa valenza sul progetto Congruità dei tempi di realizzazione e dei costi previsti per l’attuazione del progetto Incidenza della quota della attività di Sviluppo Sperimentale sul progetto complessivo ATTIVITÀ Obiettivi chiari e perseguibili con la creazione della rete Grado di integrazione con il tessuto imprenditoriale attivo nella Frontiera Tecnologica 0-10 AGGIUNTIVA afferente il programma di R&S Saranno ritenuti idonei i progetti che, in base ai parametri sopra indicati, 9 abbiano raggiunto un punteggio minimo di 60 .
Art. 11 - Formazione delle graduatorie 1FILAS provvede alla valutazione tecnico-scientifica dei progetti avvalendosi di esperti scientifici ed aziendali. L’avvio del procedimento di valutazione delle domande decorre dalla data di scadenza per la presentazione delle stesse. La durata prevista per l’iter amministrativo è di complessivi 90 giorni lavorativi. 2I progetti e i risultati della valutazione tecnico-scientifica ed economica saranno sottoposti, per le conseguenti deliberazioni, al Nucleo di Valutazione previsto dalla Deliberazione di Giunta regionale n. 611 del 5 agosto 2008, composto da 3 rappresentanti regionali nominati rispettivamente dalla Direzione Attività Produttive, dalla Direzione Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo, dalla Direzione Programmazione economica, e da 2 esperti designati dalla Filas. Il Direttore della Direzione sviluppo economico ricerca innovazione e turismo, o suo sostituto, assume le Funzioni di Presidente del Comitato. Detto Nucleo, sulla base delle risultanze delle valutazioni eseguite dalla Filas, definisce le graduatorie dei progetti per ogni singola frontiera e, sulla base delle risorse disponibili per ciascuna di esse, delibera in merito ai progetti idonei e finanziabili, idonei ma non finanziabili e non idonei. Deliberà, altresì, in merito ai progetti ritenuti non ammissibili, specificandone i motivi. Qualora ciascuna delle graduatorie di cui sopra non sia tale da assorbire tutti i fondi inizialmente previsti per ogni singola frontiera, di cui al successivo art. 12, il Nucleo potrà proporre di riassegnare i fondi in esubero, in via proporzionale al plafond iniziale, alle altre frontiere in cui risultano progetti idonei ma non finanziabili. La FI.LA.S. S.p.A., sulla base della suddetta delibera, provvede ad inviare la comunicazione contenente l’esito del progetto presentato dai soggetti destinatari e predispone gli atti necessari alla concessione dei contributi. Qualora il soggetto beneficiario non comunichi l’accettazione del progetto (atto di impegno) entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione di cui sopra, allegando altresì la dichiarazione riguardante la data di inizio progetto e l’atto costitutivo dell’ATI, se previsto, sarà considerato rinunciatario e la FI.LA.S. S.p.A., attesa la decadenza del richiedente dall’agevolazione, intenderà risolti di diritto gli impegni ed i rapporti già assunti, dandone comunicazione alla competente Direzione Regionale. 3. I soggetti destinatari, i cui progetti siano stati valutati negativamente, avranno 60 giorni dalla data di comunicazione dell’esito per proporre un eventuale ricorso amministrativo. Art. 12 – Risorse finanziarie 1. I progetti ritenuti idonei saranno ammessi al finanziamento, per ogni singola frontiera tecnologica di cui all’Appendice 1, secondo l’ordine della graduatoria approvata dal Nucleo di valutazione e sino all’esaurimento delle risorse disponibili. Lo stanziamento per la realizzazione dei progetti è pari a € 36.000.000,00 articolato come di seguito riportato: Frontiere Tecnologiche Riparto per attività POR FESR (milioni di euro) Settore Aerospazio – Fondi FESR - attività 1.1 6,0 Settore Bioscienze – Fondi FESR - attività 1.1 4,0 Settore Beni Culturali – Fondi FESR - attività 1.1 4,0 Sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili – 16,0 Fondi FESR – attività 1.1 10 ICT/Multimediale – Fondi FESR – attività 1.1 6,0
Art. 13 – Revoca delle Agevolazioni A. Le agevolazioni saranno revocate dalla Filas nel caso in cui: il progetto non risulti concluso entro 24 (ventiquattro) mesi dalla data di inizio progetto e non sia stata presentata, entro 60 gg dalla data di conclusione del progetto, la relazione finale sul progetto con relativa rendicontazione conclusiva; B. i controlli abbiano riscontrato l’esistenza di documenti irregolari e incompleti per fatti insanabili imputabili al beneficiario; C. il soggetto beneficiario non fornisca la documentazione richiesta o non consenta i controlli; D. non siano stati adempiuti gli obblighi previsti nell’atto di impegno; E. si siano verificate violazioni di legge; F. siano gravemente violate specifiche norme settoriali e/o comunitarie, segnatamente le norme richiamate nel bando; G. le dichiarazioni dei beneficiari dovessero risultare in tutto o in parte non rispondenti al vero. H. le somme già erogate o parte di esse non siano state rendicontate. I. il beneficiario rinunci al finanziamento; Resta salva la facoltà della Regione Lazio di valutare ulteriori casi di revoca non previsti al comma precedente, con particolare riguardo a gravi irregolarità, fatto salvo il rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento. La revoca determina l’obbligo da parte del beneficiario di restituire le somme eventualmente ricevute, maggiorate dagli interessi di mora (in misura pari al tasso Euribor maggiorato di 1 punto percentuale) e della rivalutazione monetaria. Qualora, nel rilevamento delle predette irregolarità, siano coinvolti profili di responsabilità per danni o penale, FI.LA.S. S.p.A. e Regione Lazio si riservano di esperire ogni azione nelle sedi opportune. Art. 14 – Informazioni relative all’avvio del procedimento ai sensi della Legge 241/90 1. Il diritto di accesso di cui all’art. 22 e seguenti della Legge 241/90 viene esercitato mediante richiesta scritta motivata rivolgendosi a FILAS SpA all’indirizzo di cui al precedente articolo 7, con le modalità di cui all’art. 25 della citata legge. 2. Il responsabile del procedimento è il Direttore Generale di FILAS SpA. Art. 15 – Trattamento dei dati personali ai sensi del Dlgs 196/2003 1. I dati personali raccolti saranno trattati anche con strumenti informativi ed utilizzati nell’ambito del procedimento nel rispetto degli obblighi di riservatezza. 2. I beneficiari, partecipando alle procedure di selezione ed accettando i finanziamenti, accettano quanto disposto in materia di informativa stabilito negli articoli 6 e 7 del Reg. CE 1828/2006 ove è prevista la pubblicazione, elettronica o in altra forma, dell’elenco dei beneficiari, delle denominazioni delle operazioni e dell’importo del finanziamento pubblico destinato alle operazioni. 3. Il titolare del trattamento è FILAS. I dati identificativi del/dei responsabile/i del trattamento, designato/i ai sensi dell’art. 29 del Dlgs, sono riportati in un elenco 11 costantemente aggiornato presso FILAS all’indirizzo sopra indicato.
Art. 16 – Norme di rinvio 1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Avviso, si rinvia alla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale in conformità alla quale sono stati predisposti il Programma Operativo regionale FESR 2007-2013 “Obiettivo Competitività regionale e Occupazione” approvato con Decisione della Commissione europea CE n. C(2007) 4584 in data 2/10/2007; il Programma operativo regionale FSE 2007-2013 “Obiettivo Competitività regionale e Occupazione” approvato con Decisione della Commissione europea CE n. C(2007) 5769 in data 21/11/2007; il Programma di Politica di Sviluppo Unitaria 2007-2013 approvata con Deliberazione del Consiglio regionale n. 50 del 16 luglio 2008; la Deliberazione della Giunta regionale n.611 del 5 agosto 2008. 12
APPENDICE 1 Le aree tematiche e gli obiettivi tecnologici e produttivi (cosiddette “frontiere tecnologiche”) sono: DTA: Distretto dell’Aerospazio 1. Soluzioni di comunicazione e tecnologie per i sistemi di navigazione satellitare GNSS (Global Navigation Satellite System) In particolare: 1. Nuove soluzioni tecnologiche per applicazioni innovative di controllo e gestione del traffico terrestre, aereo e navale; 2. Sviluppo di componenti, inclusi i ricevitori, i terminali di utente avanzati e le antenne multi-beam per permettere l’integrazione ottimale delle applicazioni di posizionamento, navigazione e temporizzazione capaci di comunicare con sistemi di telecomunicazione terrestri; 3. Nuove soluzioni tecnologiche per la trasmissione del segnale di navigazione GNSS in aree non coperte dal segnale satellitare. Ricerca e sviluppo di soluzioni infrastrutturali con tecnologie wireless. 2. Tecnologie, architetture e reti per lo sviluppo delle telecomunicazioni satellitari e del sistema GMES (Global Monitoring for Environment and Security) In particolare: 1. Sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per il sistema GMES che permettono l’interoperabilità tra infrastrutture spaziali (Cosmo-Skymed, SPOT5, Pleiades HR, TerraSAR-X, Rapid-Eye, etc) e terrestri nonché la condivisione dei dati allo scopo di sviluppare i servizi prioritari GMES; 2. Nuove soluzioni tecnologiche rivolte all’integrazione dei sistemi di telecomunicazione terrestri e delle soluzioni di comunicazione e navigazione satellitare, nell’ambito dei servizi GMES; 3. Nuove architetture di calcolo distribuito, sistemi multisensoriali cooperativi e non, integrati a sistemi di elaborazione basati sull’intelligenza artificiale. 3. Tecnologie, metodologie e processi innovativi per materiali, componenti ed equipaggiamenti, nanotecnologie per l’aerospazio In particolare: 1. Nuove tecnologie di progettazione, di fabbricazione ed assemblaggio di componenti e/o strutture di impiego aerospaziale realizzate con materiali compositi; 2. Nuove metodologie per la messa a punto di processi innovativi per la realizzazione di strutture e/o componenti avionici, aerospaziali e aeroportuali, anche in termini di riduzione di costi e di tempi; 3. Sviluppo di nuove metodologie e/o di nuove tecnologie di processo per rivestimenti e trattamenti delle superfici, finalizzati al miglioramento delle prestazioni di componenti e sistemi aerospaziali; 4. Sviluppo di nuove metodologie e/o di nuove tecnologie di processo per materiali compositi di nuova concezione (polimerici, ibridi, metallici, ecc.), per materiali metallici e/o 13 ceramici, finalizzati al miglioramento delle prestazioni di componenti e sistemi aerospaziali.
5. Nanotecnologie per l’aerospazio: nuovi materiali (nuove superfici) ultraleggeri, ad alta resistenza, ad alto grado termico; crescita di nanostrutture in microgravità; strumentazione per rivelazione in ambiente spaziale; nanosensori integrati per avionica; computer a basso consumo e ad alta resistenza alla radiazione. materiali ad altissima durezza e bassissimo peso specifico mediante inclusione di nanoparticelle in sistemi a fibre (nanocementazione) per ottenere mezzi a basso consumo e ad alta resistenza meccanica. - coatings ad altissima resistenza termica per esplorazioni e piattaforme spaziali. 14
DTB: Distretto Tecnologico delle Bioscienze 1. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “ROSSE” PER LA SALUTE 1. Diagnostica e prognostica, con nuovi approcci basati su conoscenze di genomica (“microarray” e sviluppo di nuove sonde) e di proteomica, identificazione e validazione di nuovi marker per patologie a genesi multifattoriale, diagnostica in situ per lo studio cellulare e molecolare tramite nanoparticelle o strumentazione a risoluzione nanometrica; 2. Medicina rigenerativa e utilizzo delle cellule staminali, con particolare attenzione all’ingegneria tissutale e a patologie di grande diffusione (cardiovascolari, neurodegenerative, diabete); 3. Ingegneria biomedica e materiali biocompatibili per protesi e dispositivi impiantabili; 4. Applicazioni innovative dell’ICT nel settore salute, in particolare in campo biomedicale e della telemedicina per la diagnosi, il monitoraggio e la cura in remoto; 5. Messa a punto di materiali, vettori e tecniche per la terapia genica; 6. Soluzioni e tecnologie innovative per l’analisi diagnostica di bioimmagini; 7. Strumenti biomedicali per chirurgia minivasiva e trattamenti terapeutici. PER LA FARMACEUTICA 1. Identificazione di nuovi principi attivi, anche di origine naturale; 2. Sviluppo di nuovi farmaci biotecnologici, con tecniche di ingegneria proteica, come proteine, ormoni, antibiotici, vitamine, fattori di crescita; 3. Messa a punto e sviluppo di modelli e sistemi di analisi in vivo, in vitro ed in silico per nuovi farmaci; 4. Approcci di terapie personalizzate, come la farmacogenomica, per aumentare l’efficienza dei trattamenti e prevenire gli eventi avversi da farmaco; 5. Sviluppo di tecniche e metodi di in situ drug delivery. 2. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “VERDI” PER L’AGROALIMENTARE 1. Incremento della sicurezza alimentare tramite la messa a punto di microsistemi innovativi di verifica della qualità, come biosensori o immunosensori per il rilevamento di contaminanti chimici, microbiologici ed OGM; 2. Miglioramento e monitoraggio di processi di produzione e trasformazione agroalimentare, anche tramite l’uso di enzimi e microrganismi; 3. Tecniche avanzate di riconoscimento, certificazione e tracciabilità di prodotti agroalimentari; 4. Monitoraggio e difesa degli agroecosistemi e metodologie biologiche per la coltivazione. 3. BIOSCIENZE E BIOTECNOLOGIE “BIANCHE” PER L’ENERGIA E L’INDUSTRIA 1. Nanobiotecnologie applicate a genomica e proteomica, ad esempio nuovi DNA-chip e protein-chip; 2. Miglioramento dei processi di produzione di biomasse, di biocarburanti, di biogas e di idrogeno tramite fermentazioni microbiche; 3. Tecnologie di valorizzazione e riciclo dei rifiuti agricoli per produzione di biomasse; 4. Sviluppo di nuove biotecnologie microbiche per la produzione di sostanze chimiche, 15 come solventi, acidi organici, aminoacidi;
5. Miglioramento dei processi biologici di trasformazione di prodotti vegetali e animali; 6. Messa a punto di efficaci sistemi di rilevamento e conta di microrganismi; 7. Fabbricazione di biomateriali come tessuti e membrane artificiali; 8. Nuovi processi microbiologici nell’industria tessile e nell’industria conciaria. PER L’AMBIENTE 1. Nuove tecnologie basate sull’impiego di organismi viventi o enzimi, mirate alla prevenzione, monitoraggio e mitigazione dei fenomeni di inquinamento ambientale, sia in ambiente confinato (bioreattori), sia in campo aperto (bioremediation di suoli e/o acque inquinate, di siti industriali dismessi, etc), che per il trattamento di reflui civili ed industriali; 2. Sviluppo di sensori e nanobiosensori per gas sensing (CO, CO2, NOX, ect.) e altri inquinanti; 3. Biocatalisi, anche attraverso immobilizzazione “nanostructuring” di monostrati enzimatici depolimerizzanti per trattamento di rifiuti plastici. 16
DTC: Distretto Tecnologico della Cultura 1. Nuove metodologie, materiali, tecnologie e strumenti diagnostici per il miglioramento di tecniche di protezione del bene culturale finalizzate alla conservazione e monitoraggio degli artefatti In particolare: 1. Sistemi e metodi per la diagnostica (Gammagrafia e radiografia, endoscopia, tomografia neutronica, filassometria NMR in situ, superlaser, ultrasuoni, riflettografia infrarosso, ecc) e sistemi per il restauro; 2. Sistemi per l’analisi e monitoraggio da rischio sismico per gli edifici “di pregio” o oggetto di riqualificazioni; 3. Sistemi per la protezione degli artefatti da agenti patogeni “estremi” (acqua, vento, vegetazione, ecc); 4. Nuovi sistemi per l’analisi e il ripristino dei supporti digitali danneggiati o obsoleti; 5. Sistemi per la climatizzazione (riscaldamento, raffreddamento, deumidificazione) “non continua” di edifici “di pregio”; 6. Utilizzo di materiali innovativi e dispositivi elettronici per la protezione e il controllo della “salute” degli artefatti; 7. Nanotecnologie e materiali innovativi, nanocalci finalizzate a garantire impermeabilità, isolamento e prevenzione dagli agenti inquinanti degli artefatti e degli edifici. 2. Piattaforme multimediali avanzate, sistemi di comunicazione dell’informazione e dei contenuti culturali, modelli innovativi di gestione, digitalizzazione e archiviazione per la fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale In particolare: 1. Processi e tecnologie innovative per la gestione integrata del ciclo di vita dei contenuti culturali (acquisizione, classificazione, archiviazione, gestione diritti, valorizzazione e diffusione) sia di nuova creazione sia provenienti dagli archivi e di titolarità pubblica; 2. Sistemi integrati per l’arredo e illuminazione di edifici e luoghi di “pregio” ecocompatibili, coerenti con l’ambiente e con forte grado di adattabilità a contesti differenti; 3. Tecnologie multimediali e loro piattaforme per la standardizzazione e la costruzione di ambienti digitali di nuova generazione che rappresentino il patrimonio culturale (accessibile e inaccessibile). 3. Piattaforme, sistemi e modelli di business per la tutela, messa in sicurezza e gestione sostenibile dei luoghi “culturali” In particolare: 1. Piattaforme per la gestione integrata ed efficiente di “complessi culturali” (poli museali, siti archeologici, musei diffusi, luoghi di interesse non presidiabili, ecc). 2. Piattaforme innovative e multilingue di Customer Relationship Management per il supporto e l’assistenza del turista culturale. 3. Sistemi integrati per la messa in sicurezza (anche in mobilità) di artefatti o luoghi di pregio dai “rischi umani”. 17
4. Restauro, riqualificazione e valorizzazione di edifici e luoghi vincolati di elevato interesse storico, culturale e paesaggistico In particolare: 1. Materiali, tecniche innovative e elementi strutturali o d’arredo per il restauro e la riqualificazione di edifici antichi e luoghi vincolati. 2. Impiantistica e sensoristica per supportare la riqualificazione di edifici antichi e luoghi vincolati. 3. Soluzioni innovative di energia alternativa per gli edifici antichi. 4. Riprogettazione degli spazi in base a standard alberghieri e ai vincoli in essere, soluzioni di design o artigiane, modelli di business, ecc) per la riqualificazione di antichi luoghi “di pregio” in strutture alberghiere. 5. Piattaforme per la gestione del ciclo produttivo del contenuto culturale, nuove modalità fruitive e diffusive, format narrativi, nuovi modelli produttivi, fruitivi e distributivi per i contenuti culturali e nuove soluzioni infrastrutturali. In particolare: 1. Piattaforme che abilitino nuovi modelli di produzione, gestione dei diritti d’autore, distribuzione e fruizione dei contenuti (banda larga, cinema digitale, eBook, print-on-demand, social networking, ecc) nonché il relativo monitoraggio dei comportamenti degli utenti e dei contributi di ciascun attore della filiera. 2. Soluzioni integrate ed efficienti per la creazione dell’anima “tecnologica” dei nuovi centri culturali multi-funzione (multimediateche, sale d’ascolto, cinema digitali, “sale TV” collettive, ecc). 3. Sistemi integrati per la diffusione di contenuti digitali on-demand in luoghi pubblici. Su tutte le categorie sarà data priorità a piattaforme, progetti e/o prototipi costruiti mediante il ri-utilizzo di tecnologie finanziate da progetti di ricerca europei ma mai messe in produzione. 18
Tecnologie per la sostenibilità ambientale 1. Aree tecnologiche ad alto potenziale innovativo In particolare: SOLARE FOTOVOLTAICO: 1. tecnologie innovative per la produzione di celle di silicio ad alta efficienza ed a concentrazione; 2. tecnologie innovative per la produzione di celle a film sottili o con soluzioni ibride innovative di terza generazione, a costi competitivi; 3. sistemi innovativi a concentrazione per fotovoltaico; 4. componenti innovative per applicazioni nell’edilizia, che integrino celle fotovoltaiche nei materiali di rivestimento e di supporto e nelle superfici vetrate; 5. tecnologie innovative per la produzione di collettori ibridi termicofotovoltaico; SOLARE TERMODINAMICO: 1. tecnologie innovative di generazione di energia da fonte solare a media e alta temperatura ad elevata efficienza; 2. tecnologie solari innovative per la dissalazione; 3. impianti dimostrativi per applicazioni multifunzione (dissalazione acqua di mare, calore per processi industriali, climatizzazione); BIOENERGIA E PRODUZIONE DI ENERGIA: 1. tecnologie innovative per la produzione di biocombustibili di seconda e terza generazione, anche con utilizzo di materiali di scarto; 2. tecnologie innovative per la produzione di energia da biomasse vegetali CELLE A IDROGENO E A COMBUSTIBILE: 1. microcogeneratori basati su celle a combustibile con potenza rispettivamente di 3 e 30 KW con caratteristiche di prestazioni, di affidabilità e di impatto ambientale tali da garantirne una significativa competitività sul mercato; 2. sistemi innovativi di accumulo di idrogeno per applicazioni stazionarie e di trasporto che, a seconda delle applicazioni consentano vantaggi sostanziali in termini di costi (applicazioni stazionarie) e/o di pesi e ingombri (applicazioni di trasporto) rispetto ai sistemi convenzionali di accumulo in serbatoi ad altissima pressione. GENERAZIONE DISTRIBUITA: 1. tecnologie innovative per la produzione di un microcogeneratore di taglia 0.5-1.5 kW, con basse emissioni specifiche e integrato di tutti i controlli e gli ausiliari per interfacciarsi con la rete elettrica. 2. Aree tecnologiche ad alto potenziale applicativo In particolare: EOLICO: 1. impianti innovativi ad alta efficienza nel campo delle basse potenze (inferiore ai 200 kW) a basso impatto ambientale e in grado di funzionare anche a basse velocità del vento; 19
MATERIALI AD ALTA EFFICIENZA PER L’EDILIZIA E ARCHITETTURA BIOCLIMATICA 1. tecnologie innovative per la produzione di componenti per l’edilizia a costi competitivi e ad alto potenziale d’integrazione; 2. sistemi dimostrativi innovativi per la minimizzazione dei flussi energetici per edilizia complessa (terziario, ospedali, centri commerciali); VEICOLI IBRIDI ED ELETTRICI AD ALTA EFFICIENZA 1. tecnologie per lo sviluppo di veicoli ibridi e/o elettrici TECNOLOGIE AVANZATE PER ILLUMINAZIONE: 1. tecnologie innovative per la produzione di sistemi di illuminazione e segnalazione ad altissima efficienza per esterni basate su elettroluminescenza organica e/o diodi elettroluminescenti; 2. tecnologie innovative per la produzione di sistemi di illuminazione per interni basate su elettroluminescenza organica e/o diodi elettroluminescenti; TECNOLOGIE AVANZATE PER L’EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI: 1. tecnologie innovative per la produzione di impianti domestici ad altissima efficienza, con ridotto impatto ambientale sull’intero ciclo di vita in termini di riuso di materiali sia in fase di assemblaggio che di disassemblaggio; 2. tecnologie innovative finalizzate a sfruttare le complementarietà dei componenti, attraverso l’integrazione di sistemi di domotica volti a massimizzare i recuperi di energia e ottimizzarne l’utilizzo; TECNOLOGIE PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEI PROCESSI INDUSTRIALI: 1. tecnologie innovative e a costi competitivi per lo sviluppo di sistemi di combustione MILD – Moderate and Intense Low Oxigen Dilution - (combustione senza fiamma). 2. tecnologie innovative per la produzione a costi competitivi di motori ad alta efficienza di classe EFF1 o superiore; TECNOLOGIE AVANZATE PER IL RICICLO ED IL RIUSO DEI RIFIUTI: 1. tecnologie di recupero, compattazione e riuso di materiali derivanti dalla raccolta differenziata, con particolare riferimento alle componenti metalliche, plastiche ed organiche; 2. tecnologie di recupero e riuso di materiali provenienti dai rifiuti industriali e dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). 20
Tecnologie ICT e Multimediali 1. MULTIMEDIALITÀ E CONTENUTI DIGITALI In particolare: 1. Soluzioni avanzate per la classificazione, il reperimento, la gestione e distribuzione di contenuti multimediali; 2. Soluzioni per l’erogazione /integrazione/fruizione di nuovi servizi multimediali; 3. Soluzioni di piattaforma per applicazioni multimediali in ambienti virtuali. 2. SISTEMI DI TELEMONITORAGGIO, TELECONTROLLO E TELEGESTIONE In particolare: 1. metodi, soluzioni e sistemi avanzati per la manutenzione in campo in connettività locale e remota, condivisione delle informazioni secondo modalità multimediali, gestione evoluta della conoscenza, terminali utenti ad elevata efficacia e usabilità in ambiente aerospaziale; 2. soluzioni ICT per l’aumento dell’efficienza energetica; meccanismi intelligenti e distribuiti di monitoraggio e gestione per le reti di produzione/distribuzione e consumo energetico; adozione di tecnologie a basso impatto e alto rendimento; 3. reti e sensori integrati per il controllo unificato delle emergenze; piattaforma interoperabile per le comunicazioni; piattaforme mobili per il monitoraggio e supporto alle decisioni; tecnologie avanzate di “data fusion”, nell’ambito di prevenzione, emergenza e sicurezza. 3. SISTEMI E TECNOLOGIE ICT PER LE RETI D’IMPRESE In particolare: 1. Soluzioni integrate per l’interoperabilità e la collaborazione tra imprese nell’ambito delle reti collaborative d’imprese; 2. Sviluppo di architetture e piattaforme per supportare la creazione di nuovi servizi e applicazioni interoperabili per un’ampia varietà di business e organizzazioni nella rete d’imprese; 3. Strumenti e tecnologie che abilitino la collaborazione nelle reti d’imprese e la definizione ed esecuzione di compiti e flussi di lavoro in ambiti eterogenei. 4. SISTEMI DI PRODUZIONE DI NUOVA GENERAZIONE In particolare: 1. Soluzioni avanzate di connettività sicura ad alta capacità (wireless e fibre ottiche a basso costo) in ambiente di produzione; 2. Nuove architetture per la gestione di grandi impianti produttivi: miglioramento dell’affidabilità, flessibilità e riconfigurabilità; 3. Soluzioni per l’incremento della sicurezza degli impianti produttivi e per la riduzione delle cause di potenziale pericolo e di incidenti. 5. SISTEMI, SERVIZI E APPLICAZIONI ICT NEL SETTORE DELLE TECNOLOGIE WIRELESS In particolare: 1. Realizzazione di sistemi e di applicazioni in ambiente mobile per voce, dati, video; 2. Nuove soluzioni tecniche per accesso radio e interfaccia radio, ad elevata efficienza spettrale come, ad esempio, le antenne intelligenti e le tecniche di banda ultralarga (Ultra Wide Band); 3. Nuove soluzioni tecnologiche per la sicurezza delle informazioni trasmesse nelle comunicazioni mobili come, ad esempio, i sistemi biometrici e le firme digitali. 21
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