GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO MARZO - APRILE 2022 ISTITUTO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA NEL BIELLESE, NEL VERCELLESE E IN VALSESIA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 DI COSA PARLEREMO MAPPA DEGLI ARGOMENTI ‣ Introduzione: conoscere la guerra ‣ Elementi geografici, storici e politici che hanno portato al conflitto ‣ Ultimi avvenimenti e prospettive
QUANDO C’È LA GUERRA, A DUE COSE BISOGNA PENSARE PRIMA DI TUTTO: IN PRIMO LUOGO ALLE SCARPE, IN SECONDO ALLA ROBA DA MANGIARE; E NON VICEVERSA, COME RITIENE IL VOLGO: PERCHÉ CHI HA LE SCARPE PUÒ ANDARE IN GIRO A TROVAR DA MANGIARE, MENTRE NON VALE L’INVERSO. PRIMO LEVI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 LA FUGA DEGLI UMANI CRESCENTE NUMERO DI PERSONE SFOLLATE ‣ Nel 2020, sono 82.4 milioni le persone “forzatamente sfollate” secondo l’UNHCR ‣ Persone in fuga da persecuzioni, conflitti, violenza, violazioni di diritti umani1 ‣ La metà di queste persone (circa 48 milioni) rimane, senza dimora, entro i confini nazionali2 ‣ L’86% viene ospitato in paesi in via di sviluppo, il 73% in stati confinanti (Turchia 3.7 milioni) ‣ Il 68% origina da 5 nazioni: Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar 1. La perdita di una fissa dimora espone, in particolare la persone più povere, a ulteriori rischi nella difficile ricerca di salvezza e ricostruzione di una nuova vita. 2. Il numero maggiore di “sfollati interni” è relativo al continente africano. SFOLLATO, CONFLITTO IN YEMEN
AFGHANI IN FUGA DA KABUL RIFUGIATI CONGOLESI IN RWANDA COLONNA DI RIFUGIATI SIRIANI VERSO LA TURCHIA SFOLLATI OLTRE CONFINE PER TIPOLOGIE E AREA DI ORIGINE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 LA FUGA DEGLI UMANI IL CASO UCRAINO ‣ “Le conseguenze umanitarie delle guerra saranno devastanti1” DIMENSIONE FLUSSI MIGRATORI2 ‣ 4.3 milioni di persone hanno lasciato il paese dall’inizio del conflitto, stime oltre i 10 milioni nei prossimi mesi (di cui 6.5 interni3) ‣ Circa 2.9 milioni di persone necessitavano supporto umanitario prima dell’invasione Russa, dopo anni di conflitti e incertezza, che hanno già prodotto 850.000 sfollati 1. Filippo Grandi, Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR) 2. Principale destinazione la Polonia, destinazione di quasi il 70% degli Ucraini in fuga dalla guerra 3. Su una popolazione ucraina di 41 milioni di abitanti, circa il 25% è quindi “sfollata” DESTINAZIONE FLUSSI SFOLLATI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 PERCHÉ LA GUERRA È INADATTA ALLA VITA MINACCIA ESISTENZIALE E FERITA DELL’ANIMA ‣ E’ molto più semplice distruggere, che costruire. Per questo gli “eroi sono quelli che fanno la pace e RESIDENTE DI KIEV DI FRONTE ALLA CASA COLPITA DA UN MISSILE RUSSO costruiscono1” ‣ Negazione dello stato di diritto ‣ Minaccia incolumità fisica e trauma profondo (parola greca che vuol dire “ferita”). Quello psicologico, è definito come qualcosa che rompe il consueto modo di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto negativo sulla persona che lo vive2 ‣ Si passa in una dimensione “altra”. Per questo si parla di “scoppio” della guerra, perché tutto si viene sbalzato in un’altra dimensione, un mondo capovolto 1. Nelson Mandela, citazione. 2. “Cosa si intende per trauma psicologico” EMDR Italia ANZIANA PORTATA VIA DA KIEV
REALTÀ CAPOVOLTA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 FLIGHT OR FIGHT LA NATURA DEL CONFLITTO ‣ Il conflitto è una dimensione ineliminabile PASSEROTTI IN LOTTA ‣ I conflitti degli uomini sono molteplici, su differenti livelli: micro (interpersonali); mesa/medi (soggetti plurali); macro (stati)1 ‣ Differenti fonti di conflitto: risorse, priorità, interessi, obbiettivi, ecc. ‣ La gestione “pacifica” può offrire soluzioni “win- win”, di arricchimento nel confronto tra parti ‣ La patologia del conflitto è la sua degenerazione in uno scontro a “somma zero”. Nel caso della guerra, il “conflitto armato” è finalizzato alla resa o all’annientamento dell’avversario 1. Conflitti “micro” avvengono all’interno della famiglia, nella scuola, ecc. Quelli “mesa” possono coinvolgere una pluralità di soggetti (es. sindacati-imprese). Quelli “macro” riguardano dissidi tra Stati, paesi, popoli (rappresentazioni), più o meno motivati. CONFLITTI A SOMMA ZERO - WIN-WIN
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 FLIGHT OR FIGHT EVOLUZIONE DEL CONFLITTO ARMATO ‣ La guerra evolve con la storia degli uomini, in una competizione organizzata tra strumenti EVOLUZIONE LETALITÀ ARMI di difesa e offesa sempre più letali, culminata nell’ordigno atomico ‣ Con gli strumenti di guerra cambiano le strategie, le tattiche operative e tipologie di conflitto1 ‣ Tendenza a ridurre lo scontro diretto e aperto tra eserciti di grandi potenze (proxy war): verso forme di conflitto ibrido, spesso incentrate su teatri urbani2 1. Guerre convenzionali, Non-convenzionali (WMD, terrorismo, cibernetici, economiche), conflitti simmetrici (forze regolari) e asimmetriche (guerriglieri, mercenari). 2. Proxy war sono conflitti per procura in cui le potenze partecipano indirettamente. I teatri urbani rendono difficile delimitare il conflitto ai soli militari con maggior coinvolgimento civili CONFLITTI DIRETTI GRANDI POTENZE
60Km “I KNOW NOT WITH WHAT WEAPONS WORLD WAR III WILL BE FOUGHT, BUT WORLD WAR IV WILL BE FOUGHT WITH STICKS AND STONES” ALBERT EINSTEIN
LA BATTAGLIA DI WATERLOO - 1815 COMBATTENTI CURDI CORRONO PER UNA STRADA DI RAQQA (SIRIA) - 2017 DRONI TURCHI BAYRAKTAR USATI DALLA UCRAINA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 GUERRA GIUSTA? REGOLAMENTAZIONE E LEGITTIMITÀ INTERNAZIONALE ‣ Aspetti etici: guerra “regolata” (legge marziale) e legittimazione ‣ Jus in bello: Norme condotta combattimenti/conflitto armato. PRIGIONIERI DI GUERRA Distinzione (partecipanti-civili/militari), proporzionalità offesa (minaccia). Nozione dei crimini di guerra1 ‣ Jus ad bellum: evoluzione storica, dalla guerra “divina” all’intervento umanitario (multilaterale), concetto dibattuto ‣ Nazioni Unite: finalità mantenimento pace e sicurezza mondiale, proibizione uso forza unilaterale, rispetto di integrità territoriale e indipendenza politica (autodeterminazione), a fondamento dell’ordine internazionale; operazioni peace-keeping/enforcement di protezione e separazione parti in conflitto3 ‣ Eccezioni uso forza: legittima difesa, autorizzazione multilaterale da parte del Consiglio Sicurezza ONU (rarissima, causa potere veto) 1. Il diritto (da rispettare) durante la guerra è definito nell Convenzioni di Ginevra, Hague (strumenti offesa). Per quanto riguarda il riferimento ai “crimini di guerra”, si rimanda al ruolo dell’International Criminal Court (ICC) 2. Il diritto di “fare la guerra”, è un concetto controverso, centrale nella stagione degli interventi umanitari svolti dopo il 1990 di fronte a situazioni di genocidio, pulizia etnica, crimini contro l’umanità. Culmine intervento NATO in Kossovo del 1999 dopo azioni di pulizia etnica perpetuati dal governo serbo sulle minoranza albanesi, seguito da una missione ONU di peace enforcing. 3. Tre le missioni peacekeeping UN ricordiamo UNAMIR (Rwanda), UNTAET (Timor Est) ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
MILITARI UCRAINI IN COMBATTIMENTO ATTACCO CASERMA MILITARE MYKOLAIV Diversi stati hanno richiesto alla Corte Penale Internazionale (ICC) di aprire un procedimento di investigazione della situazione “Ucraina” per eventuali crimini di guerra compiuti dalla Federazione Russa ATTACCHI DISTRUZIONE OSPEDALE PEDIATRICO E TEATRO DI MARIUPOL ATTACCHI SU STRUTTURE SANITARIE, SCOLASTICHE E RELIGIOSE CULTURALI (43)
SOLDATI RUSSI PRIGIONIERI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 GUERRA GIUSTIFICATA L’ULTIMO STRUMENTO DELLA POLITICA ‣ “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi1”…per imporre il proprio volere OPERA DEL GENERALE PRUSSIANO VON CLAUSEWITZ 1780 - 1831 ‣ Finalità: più o meno circoscritta, intervento militare (obbiettivi) e guerra totale (resa politica) ‣ Guerra giustificata: ogni guerra è giusta per chi la decide (autorità politiche), spesso per chi la combatte (i militari); è giusta perché sempre giustificabile ‣ Ruolo della propaganda, la narrativa della guerra e la difficile verifica dei fatti, una situazione resa oggi ancora più complessa dal concetto di guerra ibrida2 1. Secondo il pensiero di von Clausewitz, la guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi. Prospettiva 2. Misto di azioni convenzionali e non; forze regolari e non; dimensioni intra-inter statali; strumenti militari e non (leve economiche, commerciali, finanziarie). MANIFESTI PRIMA GUERRA MONDIALE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 GUERRA UCRAINA FACT CHECKING - FEDERAZIONE RUSSA ‣ Tipologia: “operazione militare speciale” PARTE DELLE 190.000 TRUPPE RUSSE AMMASSATE AL CONFINE ‣ Giustificazione (tattica-ufficiale) demilitarizzazione e de-nazificazione dell’Ucraina1; (strategica) risposta allo strapotere statunitense e alla (possibile) espansione Nato in un territorio (ritenuto) “storicamente” russo ‣ Legalità: operazione militare “preventiva” nei confronti di uno stato indipendente e sovrano, in violazione dell’art. 2 (4) della Carta ONU; violazione che si aggiunge all’annessione della Crimea e al riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Luhansk (2014-2022). ‣ Legittimità: condanna Assemblea Generale ONU, bloccata ogni azioni dal veto Russo CS ONU 1. Nel discorso di Putin viene fatto riferimento al (non provato) “genocidio” nelle repubbliche (autoproclamate) Donbas da parte delle forze nazionaliste Ucraine dopo il (dibattuto) “colpo di stato” del 2014 PRESIDENTE PUTIN - DISCORSO NAZIONE 24/02/2022
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 GUERRA UCRAINA FACT CHECKING - UCRAINA Wolfsangel ‣ Diritto difesa: legittimo di fronte aggressione militare russa, essendo paese indipendente e sovrano entro i confini MILITANTI BATTAGLIONE AZOV internazionali riconosciuti, rappresentato da un presidente e un governo democraticamente legittimato ‣ Questione soggetti filo-Nazisti: Brigata Azov, gruppo paramilitare di estrema destra formatosi nel 2014 per contrastare azioni dei separatisti filorussi nel Donbas ed inquadrato nella Guardia Nazionale (0.5%-2%)1 ‣ Questione richiesta adesione NATO: dopo un percorso di dialogo iniziato nel 1991, nel 2017 il parlamento Ucraino ha adottato una legge che indicava la membership NATO come una priorità strategica, emendando, nel 2019 la costituzione2 1. Alcuni rapporti indipendenti, come Human Rights Watch e agenzie UN, hanno evidenziano violazioni diritti umani perpetuati da membri della Brigata Azov, al pari di altre autorità ucraine e separatisti filo-russi. La brigataI conta 900-1500 combattenti (0.04% delle forze russe). La retorica di Putin sul “nazismo” fa anche riferimento storico al periodo di occupazione tedesca dell’Ucraina dal 1941 al 1944, rimandando a “collaborazionisti del regime”. 2. Nel 2020 il presidente Zelensky ha approvato una nuova “strategie di sicurezza nazionale” che orientava il paese in questo percorso di avvicinamento alla NATO. IL PRESIDENTE ZELENSKY E IL SEGRETARIO NATO NEL 2021
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 NATO NORD ATLANTIC TREATY ORGANIZATION LA DIFESA COLLETTIVA ATLANTICA “Keep the Soviet Union out, the Americans in, and the ‣ Alleanza militare, sorta nel 1949 a difesa e contenimento dell’URSS. Germans downs” Cardine della guerra fredda1 . Lord Hastings Lionel Ismay (Primo Segretario Generale NATO) DISPIEGAMENTO NATO - PATTO DI VARSAVIA 1987 ‣ Funzioni: alleanza difensiva collettiva1 (1949-*) ha modulato il suo ruolo sul territorio europeo (più proattivo) dopo la caduta del Muro di Berlino (1991-2001), e a livello internazionale nella turbolenta fase seguita agli attentati del 9/11, con intervenenti in militari per “gestione di crisi”, con o senza mandato ONU1 ‣ Allargamento: politica della “porta aperta” su base volontaria. Sviluppa partnership anche con paesi-non membri. “Delicati" i casi di Ucraina e Georgia nel “riempire e congelare” lo spazio politico- strategico russo (rapporto UE, fallimento CED)2 ‣ Questione basi e missili: in un’alleanza difensiva, relativamente secondario, per quanto riguarda il nucleare “Triad” (mare, terra, aria) 1. L’Art. 5 del Trattato istitutivo NATO contiene il riferimento alla difesa collettiva: “an armed attack against one or more of them in Europe or North America shall be considered an attack against them all”. Fino ad oggi è stato invocato una sola volta, dopo attacchi 9/11. 2. Dal 1991 interventi militari nei Balcani, Afghanistan (ISAF-RSM, mandato ONU, forze Afghane, 2003-2021*), Corno d’Africa (Pirateria, 2008-16), Libia (azioni militari, UN, 2011), Darfur (umanitaria, 2007), Macedonia (2001-2003); Bosnia ed Erzegovina (embargo, no-fly zone 1992-94, attacchi aerei 1995, UN peace enforcing 1995-2004), Kosovo (1999, KFOR), Iraq (training, 2018) 3. Durante il Summit Nato di Bucharest dell’aprile 2008, venne accolta l’aspirazione dei due paesi ad entrare nell’Alleanza. L’intervento militare russo in Georgia è scoppiato nell’agosto successivo. MEMBRI E DATA INGRESSO NATO
SUMMIT NATO BUCAREST APRILE 2008 CONFLITTO RUSSO GEORGIANO -2008* SOLDATI RUSSI A TSKINHINVALI, CAPITALE SOUTH OSSETHIA - GEORGIA - 08/2008
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UNIONE SOVIETICA SPAZI DI “APPARTENENZA” DIFFERENZIATI ‣ Spazio interno: “Unione Repubbliche Socialiste Sovietiche”. Stato federale, nato nel 1922 sulle ceneri URSS 1922 - 1991 dell’impero Russo. Formato da 15 Repubbliche socialiste di cui la Repubblica Socialista Federativa Russa era la più grande, a sua volta divisa in repubbliche autonome federate (unica forma governo per un territorio enorme) ‣ Spazio satellite: “Patto di Varsavia”. Alleanza politico- militare nata nel 1955 dopo l’ingresso delle Germania Federale nella Nato, formata da 8 Repubbliche popolari e socialiste dell’Europa orientale. Sciolto nel 1991, poco prima della dissoluzione dell’URSS2 1. L’Unione Sovietica inglobava, oltre all’attuale Federazione Russia, i seguenti (attuali) stati: Ucraina, Bielorussia, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Armenia, Azerbaijan, Georgia, Estonia, Lettonia, Lituania, Moldavia. 2. Erano membri del Patto, oltre all’URSS, la Repubblica Socialista Cecoslovacca, la RDT, la Repubblica Popolare Polacca, la Repubblica Popolare Socialista di Albania, Repubblica Popolare di Bulgaria, Repubblica popola di Ungheria. Il patto doveva prevedere la non ingerenza negli affari interni cosa che non avvenne, visti l’interventi URSS ogni volta che uno dei membri manifestò autonomia politico-militare (Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968), secondo la dottrina Breznev, fino alla dottrina Sinatra che, invece, lascio libera scelta senza il terrore di interventi militari. PATTO DI VARSAVIA 1955-1991
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 FEDERAZIONE RUSSA SPAZI DI “APPARTENENZA” DIFFERENZIATI ‣ Spazio attuale: “Federazione Russa”. Stato federale che prende l’eredita istituzionale e in parte “politica” dell’URSS CSI - EAEU ‣ Spazio formale di influenza: Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) formata da 9/15 ex Repubblica socialiste. Uno spazio economico-politico1 cui si è aggiunta l’Unione Economica Eurasiatica (EAEU), nella prospettiva di una maggior integrazione (lanciata 2014). ‣ Spazio post-sovietico: dopo la difesa dei confini rimasti (1-2 guerra Cecena2) l’attenzione “esterna” con una strategia “di inglobamento federale” di autoproclamate “Repubbliche autonome” dopo interventi militari in aree interne al “perimetro minimo di sicurezza” strategica ‣ Rapporto con la Nato: la guerra fredda stabilizzò una granitica spartizione di sfere di influenza in Europa. Dopo la fine URSS si è aperta una lunga transizione dove la “libera collocazione” degli stati e il “momento unipolare” hanno prodotto crescenti tensioni che sono culminate quando la Russia - dopo essersi consolidata al suo interno con Vladimir Putin - è tornata a pensare alle propria sfere di influenza 1. L’Ucraina si è ritirata dalla CSI nel 2018, in seguito al conflitto scoppiato nel Donbas nel 2014 2. La Cecenia è una regione del Caucaso confinante con la Georgia. Le guerre in Cecenia del 1994-96 e 1999 chiusero le spinte di dissoluzione interne alla Federazione Russa. Putin, allora primo ministro, fu deciso a concludere il conflitto del 1999 con ogni mezzo, quale prova di forza. 3. 1-Trasnistria; 2-Abkhazia; 3-South Ossezia; 4-Republic of Crimea; 5-Luhansk People’s Republic; 6- Donetsk People’s Republic. TERRITORI OCCUPATI DALLA RUSSIA (1991-2021)1
QUADRO UCRAINA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA GEOGRAFIA-ECONOMIA ‣ Alcuni rimandano il nome stesso del paese al significato di “margine, confine, periferia”, in ogni caso è di fatto terra di BIO-GEOGRAFIA “confini1” geografici e politici ‣ Conformazione pianeggiante. Sulla direttrice est-ovest è ponte tra le pianure nord-europee e quelle russe, tra la pianura e la steppa. La direttrice nord-sud gioca è anche legata alla centralità del fiume Dneper (Nipro), collegamento sul Mar Nero1. ‣ Dimensioni: seconda per estensione nel continente europeo dopo la Russia, ciò comporta anche inevitabili differenze interne nella composizione della popolazione ‣ Economia: export principale settore agricolo (35%, 2020), ma anche ferro e acciaio (25%)2, cooperazione economica sempre più diretta verso l’Unione Europea 1. Rispetto al Mar Nero, il porto principale e quello di Odessa, dove passa il 70% del commercio del Paese. L’altro Mare e quello di Azov, il cui accesso è in mano alla Russia una volta presa la Crimea. 2. Il 70% della superficie del paese è ad uso agricolo. Ucraina possiede le più grandi riserve di acciaio commerciale. DIMENSIONI PAESE: 600.000 MQ
EXPORT 2019 QUOTA MONDIALE DI PRODUZIONE 70% SUPERFICIE AGRICOLTURA - ZONE AMBIENTALI* DIFFERENZE ETNICO-LINGUISTICHE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA CENNI DI INDIPENDENZA E STABILITÀ ‣ 1922-1990: dopo il crollo dell’impero zarista (1917) e una breve parentesi di indipendenza1, la Repubblica Socialista Sovietica CATENA UMANA KIEV-LVIV - 19901 Ucraina fu elemento costitutivo e disgregante dell’URSS ‣ 1991-2003: referendum indipendenza, smantellamento arsenale nucleare sovietico (Budapest Memorandum)1, riforme istituzionali e difficile transizione verso un’economia di mercato, sotto i presidenti Kravchuk (91-94) e Kuchma (94-05) ‣ 2004-2013: la forza gravitazionale allargamento NATO e UE pesa sugli equilibri politici, che barcollano tra l’attrazione verso questo “polo” e il legame storico con il mondo russo, entrambi con un peso economico commerciale al tempo simile (1/3) 1. La Repubblica Popolare d’Ucraina, nei confini attuali, fu stabilita nel gennaio 1919, la “catena umana” di centinaia di km riportata nella slide, venne organizzata in relazione a quell’evento. 2. Nel quadro del processo di denuclearizzazione, questo accordo venne firmato nel 1994. L’accesso al Trattato di Non Proliferazione dell’Ucrania si accompagnava a garanzie fornite da Russia, Stati Uniti e Regno Unito sul rispetto dell’integrità territoriale ucraino, che non doveva subire la minaccia o l’uso della forza da parte dei sottoscrittori dell’accordo. 3. Nel 2004 si verificò un significativo allargamento ad est della Nato ai paesi baltici, Slovacchia, Romania e Bulgaria, dopo l’allargamento a Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria del 1999. TAPPE ALLARGAMENTO UNIONE EUROPA
VICTOR YUSHCHENKO - VICTOR YANUKOVIYCH RIVOLUZIONE ARANCIONE - PROTESTE BROGLI ELETTORALI - 2004 Presidenziali 2004-05 EU - UKRAINE ACTION PLAN 2005, SEGUITO DALL’ ASSOCIATION AGREEMENT 2008 RIPARTIZIONE VOTI DUE CANDIDATI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA CONTESE E COMPLESSITÀ ‣ Una volta al potere, Yushchenko e il primo ministro Yulia Tymoshenko (2005, 2007-2010) iniziano un percorso per portare GASDOTTI RUSSI VERSO L’EUROPA l’Ucraina verso l’Europa e la Nato ‣ Questo porta ad una ridefinizione dei rapporti economici con la Russia: la “guerra del gas”, quando una disputa su prezzi di forniture e transito del gas russo portò, nel gennaio 2006, ad uno stop per qualche giorno del flusso di gas nel paese e in Europa2 ‣ La crisi economica globale (2008) sprofondò l’Ucraina in una terribile recessione che le impedì di onorare il pagamento delle forniture di gas, nuovamente interrotte per 13 giorni nel gennaio 2009 ‣ Le elezioni presidenziali del 2010 si concludono con la vittoria di Victor Yanukovych, più vicino alla Russia, con cui sigla un intesa sulla contesa dal gas e “congela” il processo di avvicinamento dell’Ucraina a Nato ed Unione Europea3 1. Dopo il crollo URSS il prezzo di vendita all’Ucraina del gas russo e il “costo” di passaggio delle tubature russe in territorio Ucraino vennero pattuite a livelli più economici rispetto agli altri paesi europei. Nel quadro di queste tensioni, il governo Yushchenko dichiarò di non voler estendere l’accordo sulla presenza della flotta russa navale russa in Crimea, regolata da un’intesa del 1997. 2. Nel quadro di quest’accordo, il presidente Yanukovych estende l’ “affitto” delle postazioni navali in Crimea alla Russia di altri 25 anni, fino al 2042. PIL UCRAINA 1990-2015
JULIA TYMOSHENKO- VICTOR YANUKOVIYCH “AFFITTO” POSTAZIONI FLOTTA NAVALE RUSSA MAR NERO - GAS Presidenziali 2010 PATTO DI KHARKIV - APRILE 2010 RIPARTIZIONE VOTI DUE CANDIDATI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA TENSIONI E CONFLITTI ‣ Nel 2011 le relazioni con UE si complicano per poi fermarsi con la scelta del Presidente Yanukoviych di “sospendere”, nel novembre PROTESTE PIAZZA MAIDAN (KIEV) DICEMBRE 2014 2013, l’iter di approvazione dell’accordo di Associazione con l’UE, provando ad allargare la trattativa alla Russia, con cui si negozia un’unione doganale insieme a Bielorussia e Kazakhstan (EAEU) ‣ Questa scelta portò parte del popolo ucraino a tornare in piazza. La protesta, chiamata “Euromaidan”, sfociò nello scontro con le forze dell’ordine degenerando in azioni di violenza generalizzata ‣ Nel febbraio 2014 il Presidente Yanukovych viene destituito da un voto parlamentare. Evento contestato nelle proteste organizzate in alcune aree russofone del paese (sud-est), che ha fatto scattare la risposta russa con l’immediata occupazione della Crimea, seguita alla dichiarazione di indipendenza da parte di forse separatiste “sostenute” dalla Russia delle autoproclamante Repubbliche popolari di Donestsk (DNR) e Luhansk (LHR). 1. La detenzione dal 2011 al 2014, dell’ex primo ministro e candidato presidente Yulia Tymoshenko fu elemento di tensione con l’UE nel processo di associazione, durante la presidenza Yanukoviych. 2. Mentre l’annessione delle Crimea venne recepita dalla Federazione Russa, aprendo un contenzioso legale internazionale, l’indipendenza delle due repubbliche non venne riconosciuta da Mosca fino al febbraio 2022. LA DEGENERAZIONE DEGLI SCONTRI IN VIOLENZA
OPERAZIONE MILITARE RUSSA CRIMEA - 2014 MILIZIE DI DIFESA “AUTONOME” FILO-RUSSE 40.000 Truppe Russe disposte lungo il confine AREE CONTROLLATE DAI SEPARATISTI (2015-2022) REFERENDUM ANNESSIONE CRIMEA - RUSSIA, 16/03/2014 AUTOPROCLAMATE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUHANSK - REFERENDUM 2014
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA SFIDE E LATENZE ‣ L’annessione della Crimea è contestata dall’ONU, ma ogni azione per mettere in atto azioni multilaterali incontra il veto russo nel Consiglio di Sicurezza. Sanzioni economiche vengono quindi imposte da Stati Uniti, ELEZIONE PRESIDENTE PETRO POROSHENKO 2014 UE e altri paesi (2014-15)1. ‣ Il nuovo presidente, Petro Poroshenko, riporta ad “ovest” la direzione del paese riprendendo il dialogo con l’UE e la Nato2. Animato da una piattaforma politica più “nazionalista” in ambito politico, culturale e militare lancia una controffensiva nel Donbas contro i separatisti “filorussi”3 ‣ Tra 2014 e il 2015 con gli Accordi di Minsk 1 e 2, si cerca di raggiungere una difficile intesa, con la mediazione di Francia e Germania incentrata sul: “cessate il fuoco” e parziale smilitarizzazione verificato dal’OSCE; percorsi di autonomia costituzione e re-integrazione economica per le aree “indipendentiste”; ritiro forze straniere; disarmo gruppo “illegali” 1. Le sanzioni colpirono in questa fase individui, compagnie e ufficiali di Russia e separatisti ucraini. Misure che includevano un embargo sulle armi russe, blocco export relativo all’industria petrolifera, aspetti finanziari, settore finanziario (US), bancario. Oltre a Stati Uniti e Unione europea applicarono sanzioni anche Canada, Svizzera, Giappone, Norvegia. 2. Il Presidente Poroshenko firma la parte economica dell’Accordo di Associazione con l’UE nel giugno 2014. Nel 2017 fu adottata dal parlamento una legge che indicava l’ingresso nella NATO quale obbiettivo “strategico per la politica estera e di sicurezza”. 3. Nel 2015 fu approvata una legge per rimuovere simboli legati al periodo comunista, sciogliendo anche i partiti che si ispiravano a quella ideologia. CIRCA 13000 LE VITTIME DEL CONFLITTO NEL DOMBASS (2014-2021)
ACCORDO MINSK II ACCORDO MINSK II TRINCEE SUL FRONTE DEL CONFLITTO TRA UCRAINA E SEPARATISTI FILORUSSI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 UCRAINA L’ASCESA DI ZELENSKY ‣ Elezioni 2019 segnano una conferma e un cambiamento. L’annessione della Crimea e il sostegno di Mosca alle forze PRIMO TURNO ELEZIONI PRESIDENZIALI 2019 separatiste lasciano in netta minoranza le forze apertamente “filorusse” (11%). La competizione quindi si sposta su altre dinamiche: quali il cambiamento della classe politica, la lotta alla corruzione e la fine del conflitto ‣ Con il 72% di consensi al secondo turno viene eletto presidente Volodymyr Zelensky1 che prova a collocarsi su posizioni più “popular-centriste”, stemperando la tensione con le aree russofone del sud-est, pur proseguendo il percorso di associazione con l’UE e maggior “cooperazione” con la Nato2 ‣ L’attuazione di questo disegno si dimostra tuttavia complessa: nel terminare il conflitto, nelle compiere riforme interne, nel rinnovamento politico, con il cambio del “nuovo” governo indicato dal Zelensky dopo appena qualche mese di mandato e un calo di popolarità del presidente 1. Il partito a sostegno di Zelensky, “Servant of the People” traeva il nome dalla serie televisiva dove il candidato impersonificava un professore divenuto presidente dell’Ucraina. 2. Nel 2020 il presidente Zelensky ha approvato una nuova “strategie di sicurezza nazionale” che orientava il paese nel percorso di ingresso nella NATO, dopo che il parlamento aveva emendato la costituzione ucraina nel 2020. CAMPAGNA ELETTORALE 2019
ULTIMI AVVENIMENTI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 ESCALATION MILITARE LA PREPARAZIONE DELL’INTERVENTO ‣ Le regolari esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia sul fronte occidentale (Zapad), per prepararsi ad un possibile ESERCITAZIONE MILITARE RUSSIA-BIELORUSSIA 09/21 scontro NATO, hanno avuto anche una funzione simbolica ‣ L’evento del 2021 (10-16 settembre) ha assunto dimensioni “straordinarie”, con più di 200.000 di truppe coinvolte ‣ Molte di queste truppe sono però rimaste in territorio bielorusso per poi essere ammassate ai confini ucraini a partire da gennaio 2022, fino a lanciare l’offensiva in Ucraina dopo la conclusione dei giochi olimpici di Pechino ‣ Nel dicembre 2021, Mosca rende pubblica la bozza di un possibile accordo “Nato-Russia”, nel quale si chiede alla NATO di non “allargarsi ulteriormente” a partire dall’Ucraina1 1. L’adesione Ucraina alla NATO suscitato negli anni perplessità anche da parte di alcuni membri. Per questo si è a lungo tenuta una posizione sintetizzabile in “non ora non mai” per l’ingresso di Kiev. Posizione funzionale a preservare la politica della “porta aperta” nei confronti di altri paesi che ne vogliano fare parte in futuro, elemento imprescindibile per l’alleanza. NATO-RUSSIA BOZZA PROPOSTA RUSSA (17/12/21)
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 Soft PWR Hard PWR Soft PWR_O Hard PWR_O ESCALATION 10 MILITARE 7.5 Gap 5 Instabilità 2.5 CRESCENTE SOFT - HARD POWER GAP RUSSIA 0 1922 1932 1942 1952 1962 1972 1982 1992 2002 2012 2022 ‣ Prospettiva russa sull’ucraina passa attraverso quattro paradigmi: unione e comunanza (1922-1991); ridefinizione e I POTERI DI RUSSIA E OCCIDENTE SULL’UCRAINA instabilità (1991-2013); divergenza e reazione (2014-2022); conflitto e dimostrazione (2022-*) ‣ Nel tempo la Russia ha eroso il proprio “soft power” in Ucraina, perdendo forza di attrazione nello spazio post-sovietico rispetto ad altre “narrative di proiezione”, quale quella della sempre più vicina UE e della correlata difesa atlantica ‣ Non volendo perdere il legame con il paese, anche per elementi strategici, la Russia ha fatto maggior affidamento al proprio “hard power” per influenzare le scelte di Kiev, arrivando al contempo a negarne l’integrità politica e territoriale per svilire/ annientare le capacità di scelta future di Kiev3 (agendo sulla struttura dei costi rispetto a quella dei benefici) 1. Il Soft Power: è il potere dell’esempio, ovvero un potere capace di attrarre e “indirizzare” il comportamento di terzi senza l’utilizzo della forza (livello politico, economico, culturale, valoriale) 2. L’hard power: è il potere della coercizione, ovvero un potere che utilizza la forza militare ma anche economica per determinare le scelte di terzi. 3. Contemporaneamente, dal 2016 si intensificano gli sforzi della Russia per intaccare, “dal di dentro” il soft-power europeo e occidentale finanziando e sostenendo partiti anti-sistema e anti-europei HARD E SOFT POWER
Unione Ridefinizione Comunanza Instabilità LEONID BREZHNEV SEGRETARIO GENERALE PC URSS 1964-82 A DNIPRO PRESIDENTI KRAVCHUK, KUCHMA, YUSHCHENKO, YANUKOVYCH Divergenza Conflitto Reazione Dimostrazione MILIZIE FILO-RUSSE NELL’AREA DEL DONBAS DISTRUZIONE CITTÀ DI MARIUPOL
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 Sopravvalutato Sottovalutato Capacità russa di gestire conflitto Risposta militare Ucraina OPERAZIONE diretto da parte delle molte (armamenti, determinazione, reclute mandate al fronte 1 sostegno “esterno”) Influenza Russia su minoranze Consenso politico (“rally around MILITARE russofone sud-est paese, the flag”), risolutezza e capacità supporto “internazionale” comunicativa Presidente all’operazione, esclusa la Cina2 Zelensky Resilienza fronte NATO di Velocità avanzamento truppe, compattarsi, sfidando presentando uno “stato di fatto” indirettamente l’azione russa ma all’Occidente (modello Crimea) PREMESSE RAZIONALITÀ E DIVERSITÀ senza “allargare il conflitto” Capacità di influenza su quei “Guerra totale economica” paesi europei un tempo “vicini” e lanciata da US e soprattutto UE, ‣ Dopo aver ammassato 190,000 truppe ai confini dell’Ucraina, il influenza della leva economico- nonostante gli interessi energetica dopo anni Covid economici e le differenze interne 22/02/2022 la Russia riconosce le autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Luhansk*). Due giorni dopo lancia l’azione militare dai confini di IPOTESI PREMESSE OPERAZIONE RUSSA IN UCRAINA NON VERIFICATE Bielorussa, Russia e Crimea ‣ La scelta “estrema e maturata” di lanciare guerra su ampia scala si è “presumibilmente fondata” su presupposti militari, politici ed economici che non si sono verificati sul campo ‣ Tema razionalità (valutazione). Mal posto, non riguarda tanto Putin, quanto il processo di formazione delle scelte politiche che, in un sistema sempre più accentrato nello strapotere del presidente, ha ragionevolmente impedito/ridotto il confronto interno su una scelta strategica di elevata complessità (scarsa coerenza tra risorse, obbiettivi e azioni) ‣ Tema razionalità (riferimento). Rispetto ai sistemi/valori “democratici”, quello autoritario-russo ha un (significativo) controllo del dissenso interno e una (maggior) capacità di “assorbire” costi economici e umani del conflitto totalmente differente2 1. Tre le truppe russe al fronte risultano ci sono anche “coscritti di leva”, che sono stati presi prigionieri dalla truppe ucraine, in aggiunta alla forze regolari “professionali”. 2. Le Nazioni che hanno votato contro la risoluzione di condanna delle Nazioni Unite contro l’invasione russa dell’Ucraina sono sono Siria, Cuba, Bielorussia, Corea del Nord Eritrea. 3. Le truppe statunitensi cadute in Afghanistan e Iraq dal 2001 al 2022 sono inferiori a quelle russe uccise in 20 giorni di conflitto in Ucraina (stime superiori alle 7000 unità). CONFRONTO PUTIN - NARYSHKIN -
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 ESCALATION MILITARE PREVISIONI E AGGIUSTAMENTI ‣ Svanito l’obbiettivo russo di una guerra “veloce” e cambio governo ucraino, l’impossibilità controllare territorio di 600.000 km2 ha verosimilmente portato: MEZZA LUNA CRESCENTE - IL CORRIDOIO VERSO LA TRANSNISTRIA ‣ Modifica delle modalità di ingaggio intensificando (dall’alto e da più lontano), aumento dei bombardamenti e dell’intensità del conflitto sulla popolazione civile anche in chiave punitiva (massacri) e dimostrativa (logica assedio); utilizzo truppe “non russe” (risposta) ‣ Ridefinizione degli obbiettivi strategici nel sud-est (a partire dal Donbas) sempre più incentrati quantomeno sul controllo delle sponde Mar D’Azov e Mar Nero, per aprire un corridoio meridionale con tra la Crimea e le due repubbliche di Luhansk e Donetsk (fino alla Transnistria?) ‣ Il velato ricorso alla “minaccia nucleare” è stato utilizzato dalla Russia per prevenire l’istituzione da parte NATO di una no-fly zone che ridurrebbe definitivamente il vantaggio russo sui cieli (seppur limitato) 1. Pochi giorni dopo l’inizio dell’operazione militare, il presidente Putin ha ordinato di mettere le forze nucleari russe in “allerta alta”, una mossa dal scarso valore operativo ma dall’alto impatto simbolico, quale minaccia ad un possibile allargamento del conflitto da parte di forze NATO.
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 TREGUA (IM)POSSIBILE? DIPLOMAZIA E MEDIAZIONE ‣ Rese impossibili: da parte Russia ritiro da sconfitti equivarrebbe ad una disfatta “sistemica1”; da parte CONFLICT ESCALATION ucraina, legittima difesa dall’aggressione è stata pagata a caro prezzo ed è ormai difficile immaginare “significative” amputazioni propria sovranità territoriale (neutralità NATO meno improbabile) ‣ Attualmente difficile anche raggiungere e “rispettare” una tregua umanitaria (dopo il fallimento Minsk 1-2), più o meno definita nel tempo e nello spazio ‣ Continuare con i tentativi di mediazione (ex-UE): Turchia, Israele, Cina, per provare a “rallentare escalation” e alimentare un dialogo (scambio informazioni) bilaterale/multilaterale 1. I negoziati tra rappresentanti di Ucraina e Federazione Russa sono iniziati immediatamente dopo lo scoppio del conflitto ma non hanno ancora portato ad alcun risultato concreto, nonostante le mediazioni indirette operate da Israele e Turchia che hanno mantenuto un profilo più “cauto” nei confronti delle Russia (sanzioni). Uno degli attori chiave chiave per Mosca rimane la Cina. MEDIAZIONE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 IL RUOLO DELLA TURCHIA RAPPORTI, NEUTRALITÀ, INTERESSI ‣ Turchia è membro NATO ma al contempo ha avuto, anche in ambito militare, relazioni commerciali con la Russia (sistemi antimissile), ha scelto un profilo “neutrale ma non equidistante” nel conflitto1 NEGOZIATI 29 MARZO 2022 ‣ Economico: Russia e Ucraina sono attori significativi nelle spazio economico del Mar Nero e hanno significativi scambi commerciali con la Turchia ‣ Politico: dopo aver guardato all’Europa, la Turchia sta cercando una proprio spazio di “autonoma” anche dall’occidente, intendendo anche preservare il “modello Putin” nella gestione “centralizzata” del potere di Erdogan ‣ Strategico: Russa e Turchia sono “amici nemici” nella spartizione aree influenza in Siria, Libia e Armenia. Per la Turchia confinare con due aree di conflitto (Ucraina e Siria) è estremamente complesso, dato anche il carico di rifugiati siriani interni al paese 1. La Turchia non ha imposto sanzioni a Mosca né chiuso lo il suo spazio areo, allo stesso tempo ha venduto droni al Kiev e chiuso lo stretto del Bosforo al passaggio di navi da guerra. 2. Rapporti tra Siria e Russia sono incentrati su dialogo e competizione, unite dal disegno di affermare il loro ruolo di potenza regionale a scapito della presenza occidentale, in particolare statunitense. Sostengono posizioni differenti nel conflitto siriano, con Mosca intenzionata a sostenere Bashar al-Assad e la Turchia a reprimere ogni aspirazione Curda. Oltre alla Libia, anche in Armenia nel conflitto sul Nagorno-Karabakh tra armeni e azeri hanno posizioni opposte. Concordano sulla promozione di un modello “quasi imperialista” di influenza regionale dopo aver tentato relazioni con occidente, una relazione comunque “fragile” nelle fondamenta. MEDIAZIONE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 IL RUOLO DELLA TURCHIA BOZZE DI UNA INTESA ANCORA LONTANA ‣ “Via libera” ingresso UE della Ucraina, non ingresso NATO con la formazione di un gruppo intervento (che esclude NEGOZIATI 29 MARZO 2022 USA) in grado di rispondere ad aggressioni militari (tra cui Canada, Polonia, Italia) ‣ Riduzione attività militari russe Kiev (parziale ritiro) e Chernihiv (tattica?) ‣ Riferimento ad un ampio tempo (15 anni) per decidere lo status della Crimea, da mettere in campo nel caso di una completa fine delle ostilità ‣ Nessun negoziato per quanto riguarda gli aspetti “territoriali” sulle Repubbliche del Donbas, che verranno discussi a parte ‣ L’eventuale accordo, sarà oggetto referendum in Ucraina LE TRE SPONDE DEL MAR NERO
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 POLARIZZAZIONE DILEMMI OPPOSTI LA PALLA NEL NOSTRO CAMPO ‣ Valore e Valori: vita, benessere (preservazione) oppure libertà, principi (difesa) EQUILIBRI MULTIPLI ‣ Realismo - Idealismo: la ragion di stato (ineluttabilità, rapporti di forza) oppure le ragioni degli uomini (pulsioni, autodeterminazione) ‣ Passato e futuro: radici storiche dei spazi e poteri contro oppure le proiezioni degli uomini ‣ Livello coinvolgimento conflitto: nessuno (radicale), parziale (armi, contenuto), maggiore (no-fly zone) ‣ Conflitto ordinario e straordinario: l’Ucraina, una guerra come altre? DUALISMI
“La civiltà moderna ha posto come proprio fondamento il principio della libertà, secondo il L’Europa è qualcosa più della sua terra quale l’uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita.” La via da percorrere non è facile, né sicura. (Ma deve essere percorsa, e lo sarà!)
Puoi anche leggere