GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE

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GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
GUERRA IN UCRAINA:
 ANALISI E CONTESTO
 MARZO - APRILE 2022

 ISTITUTO PER LA STORIA DELLA RESISTENZA E DELLA SOCIETÀ
 CONTEMPORANEA NEL BIELLESE, NEL VERCELLESE E IN VALSESIA
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 DI COSA
 PARLEREMO
 MAPPA DEGLI ARGOMENTI

 ‣ Introduzione: conoscere la guerra

 ‣ Elementi geografici, storici e politici che
 hanno portato al conflitto

 ‣ Ultimi avvenimenti e prospettive
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CONOSCERE
LA GUERRA
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
QUANDO C’È LA GUERRA, A DUE COSE BISOGNA PENSARE
PRIMA DI TUTTO: IN PRIMO LUOGO ALLE SCARPE, IN SECONDO
ALLA ROBA DA MANGIARE; E NON VICEVERSA, COME RITIENE IL
 VOLGO: PERCHÉ CHI HA LE SCARPE PUÒ ANDARE IN GIRO A
 TROVAR DA MANGIARE, MENTRE NON VALE L’INVERSO.
 PRIMO LEVI
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 LA FUGA DEGLI
 UMANI
 CRESCENTE NUMERO DI PERSONE SFOLLATE

 ‣ Nel 2020, sono 82.4 milioni le persone
 “forzatamente sfollate” secondo l’UNHCR

 ‣ Persone in fuga da persecuzioni, conflitti,
 violenza, violazioni di diritti umani1

 ‣ La metà di queste persone (circa 48 milioni)
 rimane, senza dimora, entro i confini nazionali2

 ‣ L’86% viene ospitato in paesi in via di sviluppo,
 il 73% in stati confinanti (Turchia 3.7 milioni)

 ‣ Il 68% origina da 5 nazioni: Siria, Venezuela,
 Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar
 1. La perdita di una fissa dimora espone, in particolare la persone più povere, a ulteriori rischi nella
 difficile ricerca di salvezza e ricostruzione di una nuova vita.
 2. Il numero maggiore di “sfollati interni” è relativo al continente africano. SFOLLATO, CONFLITTO IN YEMEN
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AFGHANI IN FUGA DA KABUL RIFUGIATI CONGOLESI IN RWANDA

COLONNA DI RIFUGIATI SIRIANI VERSO LA TURCHIA SFOLLATI OLTRE CONFINE PER TIPOLOGIE E AREA DI ORIGINE
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
AREE DI CRISI MONDIALI
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 LA FUGA DEGLI
 UMANI
 IL CASO UCRAINO 

 ‣ “Le conseguenze umanitarie delle guerra
 saranno devastanti1” DIMENSIONE FLUSSI MIGRATORI2

 ‣ 4.3 milioni di persone hanno lasciato il
 paese dall’inizio del conflitto, stime oltre i
 10 milioni nei prossimi mesi (di cui 6.5
 interni3)

 ‣ Circa 2.9 milioni di persone necessitavano
 supporto umanitario prima dell’invasione
 Russa, dopo anni di conflitti e incertezza,
 che hanno già prodotto 850.000 sfollati

 1. Filippo Grandi, Alto Commissario per i rifugiati (UNHCR)
 2. Principale destinazione la Polonia, destinazione di quasi il 70% degli Ucraini in fuga dalla guerra
 3. Su una popolazione ucraina di 41 milioni di abitanti, circa il 25% è quindi “sfollata” DESTINAZIONE FLUSSI SFOLLATI
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
PERCHÉ
SCAPPARE

 VEICOLI IN ENTRATA E USCITA DA KIEV - FEBBRAIO 2022
GUERRA IN UCRAINA: ANALISI E CONTESTO - MARZO - APRILE 2022 - ISTORBIVE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 PERCHÉ LA GUERRA È
 INADATTA ALLA VITA
 MINACCIA ESISTENZIALE E FERITA DELL’ANIMA

 ‣ E’ molto più semplice distruggere, che costruire. Per
 questo gli “eroi sono quelli che fanno la pace e RESIDENTE DI KIEV DI FRONTE ALLA CASA COLPITA DA UN MISSILE RUSSO
 costruiscono1”

 ‣ Negazione dello stato di diritto

 ‣ Minaccia incolumità fisica e trauma profondo (parola
 greca che vuol dire “ferita”). Quello psicologico, è
 definito come qualcosa che rompe il consueto modo
 di vivere e vedere il mondo e che ha un impatto
 negativo sulla persona che lo vive2

 ‣ Si passa in una dimensione “altra”. Per questo si
 parla di “scoppio” della guerra, perché tutto si viene
 sbalzato in un’altra dimensione, un mondo capovolto

 1. Nelson Mandela, citazione.
 2. “Cosa si intende per trauma psicologico” EMDR Italia
 ANZIANA PORTATA VIA DA KIEV
REALTÀ CAPOVOLTA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 FLIGHT OR
 FIGHT
 LA NATURA DEL CONFLITTO

 ‣ Il conflitto è una dimensione ineliminabile
 PASSEROTTI IN LOTTA
 ‣ I conflitti degli uomini sono molteplici, su differenti
 livelli: micro (interpersonali); mesa/medi (soggetti
 plurali); macro (stati)1

 ‣ Differenti fonti di conflitto: risorse, priorità,
 interessi, obbiettivi, ecc.

 ‣ La gestione “pacifica” può offrire soluzioni “win-
 win”, di arricchimento nel confronto tra parti

 ‣ La patologia del conflitto è la sua degenerazione in
 uno scontro a “somma zero”. Nel caso della guerra,
 il “conflitto armato” è finalizzato alla resa o
 all’annientamento dell’avversario
 1. Conflitti “micro” avvengono all’interno della famiglia, nella scuola, ecc. Quelli “mesa” possono
 coinvolgere una pluralità di soggetti (es. sindacati-imprese). Quelli “macro” riguardano dissidi tra
 Stati, paesi, popoli (rappresentazioni), più o meno motivati. CONFLITTI A SOMMA ZERO - WIN-WIN
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 FLIGHT OR
 FIGHT
 EVOLUZIONE DEL CONFLITTO ARMATO

 ‣ La guerra evolve con la storia degli uomini, in
 una competizione organizzata tra strumenti EVOLUZIONE LETALITÀ ARMI

 di difesa e offesa sempre più letali, culminata
 nell’ordigno atomico

 ‣ Con gli strumenti di guerra cambiano le
 strategie, le tattiche operative e tipologie di
 conflitto1

 ‣ Tendenza a ridurre lo scontro diretto e aperto
 tra eserciti di grandi potenze (proxy war):
 verso forme di conflitto ibrido, spesso
 incentrate su teatri urbani2
 1. Guerre convenzionali, Non-convenzionali (WMD, terrorismo, cibernetici, economiche), conflitti
 simmetrici (forze regolari) e asimmetriche (guerriglieri, mercenari).
 2. Proxy war sono conflitti per procura in cui le potenze partecipano indirettamente. I teatri urbani
 rendono difficile delimitare il conflitto ai soli militari con maggior coinvolgimento civili CONFLITTI DIRETTI GRANDI POTENZE
60Km

“I KNOW NOT WITH WHAT WEAPONS WORLD WAR III WILL BE FOUGHT,
 BUT WORLD WAR IV WILL BE FOUGHT WITH STICKS AND STONES”
 ALBERT EINSTEIN
LA BATTAGLIA DI WATERLOO - 1815

COMBATTENTI CURDI CORRONO PER UNA STRADA DI RAQQA (SIRIA) - 2017 DRONI TURCHI BAYRAKTAR USATI DALLA UCRAINA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 GUERRA
 GIUSTA?
 REGOLAMENTAZIONE E LEGITTIMITÀ INTERNAZIONALE

 ‣ Aspetti etici: guerra “regolata” (legge marziale) e legittimazione

 ‣ Jus in bello: Norme condotta combattimenti/conflitto armato. PRIGIONIERI DI GUERRA
 Distinzione (partecipanti-civili/militari), proporzionalità offesa
 (minaccia). Nozione dei crimini di guerra1

 ‣ Jus ad bellum: evoluzione storica, dalla guerra “divina”
 all’intervento umanitario (multilaterale), concetto dibattuto

 ‣ Nazioni Unite: finalità mantenimento pace e sicurezza mondiale,
 proibizione uso forza unilaterale, rispetto di integrità territoriale e
 indipendenza politica (autodeterminazione), a fondamento
 dell’ordine internazionale; operazioni peace-keeping/enforcement
 di protezione e separazione parti in conflitto3

 ‣ Eccezioni uso forza: legittima difesa, autorizzazione multilaterale
 da parte del Consiglio Sicurezza ONU (rarissima, causa potere veto)
 1. Il diritto (da rispettare) durante la guerra è definito nell Convenzioni di Ginevra, Hague (strumenti
 offesa). Per quanto riguarda il riferimento ai “crimini di guerra”, si rimanda al ruolo
 dell’International Criminal Court (ICC)
 2. Il diritto di “fare la guerra”, è un concetto controverso, centrale nella stagione degli interventi
 umanitari svolti dopo il 1990 di fronte a situazioni di genocidio, pulizia etnica, crimini contro
 l’umanità. Culmine intervento NATO in Kossovo del 1999 dopo azioni di pulizia etnica perpetuati
 dal governo serbo sulle minoranza albanesi, seguito da una missione ONU di peace enforcing.
 3. Tre le missioni peacekeeping UN ricordiamo UNAMIR (Rwanda), UNTAET (Timor Est) ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
MILITARI UCRAINI IN COMBATTIMENTO ATTACCO CASERMA MILITARE MYKOLAIV
 Diversi stati hanno richiesto alla Corte Penale Internazionale (ICC) di aprire un
 procedimento di investigazione della situazione “Ucraina” per eventuali crimini
 di guerra compiuti dalla Federazione Russa

ATTACCHI DISTRUZIONE OSPEDALE PEDIATRICO E TEATRO DI MARIUPOL ATTACCHI SU STRUTTURE SANITARIE, SCOLASTICHE E RELIGIOSE CULTURALI (43)
SOLDATI RUSSI PRIGIONIERI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 GUERRA
 GIUSTIFICATA
 L’ULTIMO STRUMENTO DELLA POLITICA

 ‣ “La guerra non è che la continuazione della politica
 con altri mezzi1”…per imporre il proprio volere OPERA DEL GENERALE PRUSSIANO VON CLAUSEWITZ 1780 - 1831

 ‣ Finalità: più o meno circoscritta, intervento militare
 (obbiettivi) e guerra totale (resa politica)

 ‣ Guerra giustificata: ogni guerra è giusta per chi la
 decide (autorità politiche), spesso per chi la
 combatte (i militari); è giusta perché sempre
 giustificabile

 ‣ Ruolo della propaganda, la narrativa della guerra e
 la difficile verifica dei fatti, una situazione resa oggi
 ancora più complessa dal concetto di guerra ibrida2

 1. Secondo il pensiero di von Clausewitz, la guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un
 vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con
 altri mezzi. Prospettiva
 2. Misto di azioni convenzionali e non; forze regolari e non; dimensioni intra-inter statali; strumenti
 militari e non (leve economiche, commerciali, finanziarie). MANIFESTI PRIMA GUERRA MONDIALE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 GUERRA
 UCRAINA
 FACT CHECKING - FEDERAZIONE RUSSA

 ‣ Tipologia: “operazione militare speciale”
 PARTE DELLE 190.000 TRUPPE RUSSE AMMASSATE AL CONFINE
 ‣ Giustificazione (tattica-ufficiale) demilitarizzazione e
 de-nazificazione dell’Ucraina1; (strategica) risposta allo
 strapotere statunitense e alla (possibile) espansione
 Nato in un territorio (ritenuto) “storicamente” russo

 ‣ Legalità: operazione militare “preventiva” nei confronti
 di uno stato indipendente e sovrano, in violazione
 dell’art. 2 (4) della Carta ONU; violazione che si
 aggiunge all’annessione della Crimea e al
 riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e
 Luhansk (2014-2022).

 ‣ Legittimità: condanna Assemblea Generale ONU,
 bloccata ogni azioni dal veto Russo CS ONU

 1. Nel discorso di Putin viene fatto riferimento al (non provato) “genocidio” nelle repubbliche
 (autoproclamate) Donbas da parte delle forze nazionaliste Ucraine dopo il (dibattuto) “colpo di
 stato” del 2014 PRESIDENTE PUTIN - DISCORSO NAZIONE 24/02/2022
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 GUERRA
 UCRAINA
 FACT CHECKING - UCRAINA
 Wolfsangel

 ‣ Diritto difesa: legittimo di fronte aggressione militare russa,
 essendo paese indipendente e sovrano entro i confini MILITANTI BATTAGLIONE AZOV
 internazionali riconosciuti, rappresentato da un presidente e
 un governo democraticamente legittimato

 ‣ Questione soggetti filo-Nazisti: Brigata Azov, gruppo
 paramilitare di estrema destra formatosi nel 2014 per
 contrastare azioni dei separatisti filorussi nel Donbas ed
 inquadrato nella Guardia Nazionale (0.5%-2%)1

 ‣ Questione richiesta adesione NATO: dopo un percorso di
 dialogo iniziato nel 1991, nel 2017 il parlamento Ucraino ha
 adottato una legge che indicava la membership NATO come
 una priorità strategica, emendando, nel 2019 la
 costituzione2
 1. Alcuni rapporti indipendenti, come Human Rights Watch e agenzie UN, hanno evidenziano
 violazioni diritti umani perpetuati da membri della Brigata Azov, al pari di altre autorità ucraine e
 separatisti filo-russi. La brigataI conta 900-1500 combattenti (0.04% delle forze russe). La retorica
 di Putin sul “nazismo” fa anche riferimento storico al periodo di occupazione tedesca dell’Ucraina
 dal 1941 al 1944, rimandando a “collaborazionisti del regime”.
 2. Nel 2020 il presidente Zelensky ha approvato una nuova “strategie di sicurezza nazionale” che
 orientava il paese in questo percorso di avvicinamento alla NATO. IL PRESIDENTE ZELENSKY E IL SEGRETARIO NATO NEL 2021
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 NATO
 NORD ATLANTIC TREATY ORGANIZATION

 LA DIFESA COLLETTIVA ATLANTICA
 “Keep the Soviet Union out, the Americans in, and the
 ‣ Alleanza militare, sorta nel 1949 a difesa e contenimento dell’URSS. Germans downs”
 Cardine della guerra fredda1 . Lord Hastings Lionel Ismay (Primo Segretario Generale NATO)
 DISPIEGAMENTO NATO - PATTO DI VARSAVIA 1987
 ‣ Funzioni: alleanza difensiva collettiva1 (1949-*) ha modulato il suo
 ruolo sul territorio europeo (più proattivo) dopo la caduta del Muro
 di Berlino (1991-2001), e a livello internazionale nella turbolenta fase
 seguita agli attentati del 9/11, con intervenenti in militari per
 “gestione di crisi”, con o senza mandato ONU1

 ‣ Allargamento: politica della “porta aperta” su base volontaria.
 Sviluppa partnership anche con paesi-non membri. “Delicati" i casi
 di Ucraina e Georgia nel “riempire e congelare” lo spazio politico-
 strategico russo (rapporto UE, fallimento CED)2

 ‣ Questione basi e missili: in un’alleanza difensiva, relativamente
 secondario, per quanto riguarda il nucleare “Triad” (mare, terra, aria)

 1. L’Art. 5 del Trattato istitutivo NATO contiene il riferimento alla difesa collettiva: “an armed attack
 against one or more of them in Europe or North America shall be considered an attack against
 them all”. Fino ad oggi è stato invocato una sola volta, dopo attacchi 9/11.
 2. Dal 1991 interventi militari nei Balcani, Afghanistan (ISAF-RSM, mandato ONU, forze Afghane,
 2003-2021*), Corno d’Africa (Pirateria, 2008-16), Libia (azioni militari, UN, 2011), Darfur (umanitaria,
 2007), Macedonia (2001-2003); Bosnia ed Erzegovina (embargo, no-fly zone 1992-94, attacchi
 aerei 1995, UN peace enforcing 1995-2004), Kosovo (1999, KFOR), Iraq (training, 2018)
 3. Durante il Summit Nato di Bucharest dell’aprile 2008, venne accolta l’aspirazione dei due paesi ad
 entrare nell’Alleanza. L’intervento militare russo in Georgia è scoppiato nell’agosto successivo. MEMBRI E DATA INGRESSO NATO
SUMMIT NATO BUCAREST APRILE 2008

CONFLITTO RUSSO GEORGIANO -2008* SOLDATI RUSSI A TSKINHINVALI, CAPITALE SOUTH OSSETHIA - GEORGIA - 08/2008
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UNIONE
 SOVIETICA
 SPAZI DI “APPARTENENZA” DIFFERENZIATI

 ‣ Spazio interno: “Unione Repubbliche Socialiste
 Sovietiche”. Stato federale, nato nel 1922 sulle ceneri URSS 1922 - 1991
 dell’impero Russo. Formato da 15 Repubbliche socialiste
 di cui la Repubblica Socialista Federativa Russa era la
 più grande, a sua volta divisa in repubbliche autonome
 federate (unica forma governo per un territorio enorme)

 ‣ Spazio satellite: “Patto di Varsavia”. Alleanza politico-
 militare nata nel 1955 dopo l’ingresso delle Germania
 Federale nella Nato, formata da 8 Repubbliche popolari
 e socialiste dell’Europa orientale. Sciolto nel 1991, poco
 prima della dissoluzione dell’URSS2

 1. L’Unione Sovietica inglobava, oltre all’attuale Federazione Russia, i seguenti (attuali) stati: Ucraina,
 Bielorussia, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Armenia, Azerbaijan, Georgia, Estonia, Lettonia,
 Lituania, Moldavia.
 2. Erano membri del Patto, oltre all’URSS, la Repubblica Socialista Cecoslovacca, la RDT, la
 Repubblica Popolare Polacca, la Repubblica Popolare Socialista di Albania, Repubblica Popolare di
 Bulgaria, Repubblica popola di Ungheria. Il patto doveva prevedere la non ingerenza negli affari
 interni cosa che non avvenne, visti l’interventi URSS ogni volta che uno dei membri manifestò
 autonomia politico-militare (Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968), secondo la dottrina Breznev,
 fino alla dottrina Sinatra che, invece, lascio libera scelta senza il terrore di interventi militari. PATTO DI VARSAVIA 1955-1991
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 FEDERAZIONE
 RUSSA
 SPAZI DI “APPARTENENZA” DIFFERENZIATI

 ‣ Spazio attuale: “Federazione Russa”. Stato federale che prende l’eredita
 istituzionale e in parte “politica” dell’URSS
 CSI - EAEU
 ‣ Spazio formale di influenza: Comunità degli Stati Indipendenti (CSI)
 formata da 9/15 ex Repubblica socialiste. Uno spazio economico-politico1
 cui si è aggiunta l’Unione Economica Eurasiatica (EAEU), nella prospettiva
 di una maggior integrazione (lanciata 2014).

 ‣ Spazio post-sovietico: dopo la difesa dei confini rimasti (1-2 guerra
 Cecena2) l’attenzione “esterna” con una strategia “di inglobamento
 federale” di autoproclamate “Repubbliche autonome” dopo interventi
 militari in aree interne al “perimetro minimo di sicurezza” strategica

 ‣ Rapporto con la Nato: la guerra fredda stabilizzò una granitica spartizione
 di sfere di influenza in Europa. Dopo la fine URSS si è aperta una lunga
 transizione dove la “libera collocazione” degli stati e il “momento
 unipolare” hanno prodotto crescenti tensioni che sono culminate quando
 la Russia - dopo essersi consolidata al suo interno con Vladimir Putin - è
 tornata a pensare alle propria sfere di influenza

 1. L’Ucraina si è ritirata dalla CSI nel 2018, in seguito al conflitto scoppiato nel Donbas nel 2014
 2. La Cecenia è una regione del Caucaso confinante con la Georgia. Le guerre in Cecenia del
 1994-96 e 1999 chiusero le spinte di dissoluzione interne alla Federazione Russa. Putin, allora
 primo ministro, fu deciso a concludere il conflitto del 1999 con ogni mezzo, quale prova di forza.
 3. 1-Trasnistria; 2-Abkhazia; 3-South Ossezia; 4-Republic of Crimea; 5-Luhansk People’s Republic; 6-
 Donetsk People’s Republic. TERRITORI OCCUPATI DALLA RUSSIA (1991-2021)1
QUADRO
UCRAINA
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 GEOGRAFIA-ECONOMIA

 ‣ Alcuni rimandano il nome stesso del paese al significato di
 “margine, confine, periferia”, in ogni caso è di fatto terra di BIO-GEOGRAFIA
 “confini1” geografici e politici

 ‣ Conformazione pianeggiante. Sulla direttrice est-ovest è
 ponte tra le pianure nord-europee e quelle russe, tra la
 pianura e la steppa. La direttrice nord-sud gioca è anche
 legata alla centralità del fiume Dneper (Nipro), collegamento
 sul Mar Nero1.

 ‣ Dimensioni: seconda per estensione nel continente europeo
 dopo la Russia, ciò comporta anche inevitabili differenze
 interne nella composizione della popolazione

 ‣ Economia: export principale settore agricolo (35%, 2020),
 ma anche ferro e acciaio (25%)2, cooperazione economica
 sempre più diretta verso l’Unione Europea

 1. Rispetto al Mar Nero, il porto principale e quello di Odessa, dove passa il 70% del commercio del
 Paese. L’altro Mare e quello di Azov, il cui accesso è in mano alla Russia una volta presa la Crimea.
 2. Il 70% della superficie del paese è ad uso agricolo. Ucraina possiede le più grandi riserve di
 acciaio commerciale. DIMENSIONI PAESE: 600.000 MQ
EXPORT 2019 QUOTA MONDIALE DI PRODUZIONE

70% SUPERFICIE AGRICOLTURA - ZONE AMBIENTALI* DIFFERENZE ETNICO-LINGUISTICHE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 CENNI DI INDIPENDENZA E STABILITÀ

 ‣ 1922-1990: dopo il crollo dell’impero zarista (1917) e una breve
 parentesi di indipendenza1, la Repubblica Socialista Sovietica CATENA UMANA KIEV-LVIV - 19901
 Ucraina fu elemento costitutivo e disgregante dell’URSS

 ‣ 1991-2003: referendum indipendenza, smantellamento
 arsenale nucleare sovietico (Budapest Memorandum)1,
 riforme istituzionali e difficile transizione verso un’economia di
 mercato, sotto i presidenti Kravchuk (91-94) e Kuchma (94-05)

 ‣ 2004-2013: la forza gravitazionale allargamento NATO e UE
 pesa sugli equilibri politici, che barcollano tra l’attrazione
 verso questo “polo” e il legame storico con il mondo russo,
 entrambi con un peso economico commerciale al tempo
 simile (1/3)

 1. La Repubblica Popolare d’Ucraina, nei confini attuali, fu stabilita nel gennaio 1919, la “catena
 umana” di centinaia di km riportata nella slide, venne organizzata in relazione a quell’evento.
 2. Nel quadro del processo di denuclearizzazione, questo accordo venne firmato nel 1994. L’accesso
 al Trattato di Non Proliferazione dell’Ucrania si accompagnava a garanzie fornite da Russia, Stati
 Uniti e Regno Unito sul rispetto dell’integrità territoriale ucraino, che non doveva subire la
 minaccia o l’uso della forza da parte dei sottoscrittori dell’accordo.
 3. Nel 2004 si verificò un significativo allargamento ad est della Nato ai paesi baltici, Slovacchia,
 Romania e Bulgaria, dopo l’allargamento a Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria del 1999. TAPPE ALLARGAMENTO UNIONE EUROPA
VICTOR YUSHCHENKO - VICTOR YANUKOVIYCH RIVOLUZIONE ARANCIONE - PROTESTE BROGLI ELETTORALI - 2004
 Presidenziali
 2004-05

EU - UKRAINE ACTION PLAN 2005, SEGUITO DALL’ ASSOCIATION AGREEMENT 2008 RIPARTIZIONE VOTI DUE CANDIDATI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 CONTESE E COMPLESSITÀ

 ‣ Una volta al potere, Yushchenko e il primo ministro Yulia
 Tymoshenko (2005, 2007-2010) iniziano un percorso per portare
 GASDOTTI RUSSI VERSO L’EUROPA
 l’Ucraina verso l’Europa e la Nato

 ‣ Questo porta ad una ridefinizione dei rapporti economici con la
 Russia: la “guerra del gas”, quando una disputa su prezzi di
 forniture e transito del gas russo portò, nel gennaio 2006, ad uno
 stop per qualche giorno del flusso di gas nel paese e in Europa2

 ‣ La crisi economica globale (2008) sprofondò l’Ucraina in una
 terribile recessione che le impedì di onorare il pagamento delle
 forniture di gas, nuovamente interrotte per 13 giorni nel gennaio
 2009

 ‣ Le elezioni presidenziali del 2010 si concludono con la vittoria di
 Victor Yanukovych, più vicino alla Russia, con cui sigla un intesa
 sulla contesa dal gas e “congela” il processo di avvicinamento
 dell’Ucraina a Nato ed Unione Europea3
 1. Dopo il crollo URSS il prezzo di vendita all’Ucraina del gas russo e il “costo” di passaggio delle
 tubature russe in territorio Ucraino vennero pattuite a livelli più economici rispetto agli altri paesi
 europei. Nel quadro di queste tensioni, il governo Yushchenko dichiarò di non voler estendere
 l’accordo sulla presenza della flotta russa navale russa in Crimea, regolata da un’intesa del 1997.
 2. Nel quadro di quest’accordo, il presidente Yanukovych estende l’ “affitto” delle postazioni navali in
 Crimea alla Russia di altri 25 anni, fino al 2042. PIL UCRAINA 1990-2015
JULIA TYMOSHENKO- VICTOR YANUKOVIYCH “AFFITTO” POSTAZIONI FLOTTA NAVALE RUSSA MAR NERO - GAS
 Presidenziali
 2010

 PATTO DI KHARKIV - APRILE 2010 RIPARTIZIONE VOTI DUE CANDIDATI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 TENSIONI E CONFLITTI

 ‣ Nel 2011 le relazioni con UE si complicano per poi fermarsi con la
 scelta del Presidente Yanukoviych di “sospendere”, nel novembre
 PROTESTE PIAZZA MAIDAN (KIEV) DICEMBRE 2014
 2013, l’iter di approvazione dell’accordo di Associazione con l’UE,
 provando ad allargare la trattativa alla Russia, con cui si negozia
 un’unione doganale insieme a Bielorussia e Kazakhstan (EAEU)

 ‣ Questa scelta portò parte del popolo ucraino a tornare in piazza.
 La protesta, chiamata “Euromaidan”, sfociò nello scontro con le
 forze dell’ordine degenerando in azioni di violenza generalizzata

 ‣ Nel febbraio 2014 il Presidente Yanukovych viene destituito da un
 voto parlamentare. Evento contestato nelle proteste organizzate
 in alcune aree russofone del paese (sud-est), che ha fatto
 scattare la risposta russa con l’immediata occupazione della
 Crimea, seguita alla dichiarazione di indipendenza da parte di
 forse separatiste “sostenute” dalla Russia delle autoproclamante
 Repubbliche popolari di Donestsk (DNR) e Luhansk (LHR).

 1. La detenzione dal 2011 al 2014, dell’ex primo ministro e candidato presidente Yulia Tymoshenko fu
 elemento di tensione con l’UE nel processo di associazione, durante la presidenza Yanukoviych.
 2. Mentre l’annessione delle Crimea venne recepita dalla Federazione Russa, aprendo un
 contenzioso legale internazionale, l’indipendenza delle due repubbliche non venne riconosciuta
 da Mosca fino al febbraio 2022. LA DEGENERAZIONE DEGLI SCONTRI IN VIOLENZA
OPERAZIONE MILITARE RUSSA CRIMEA - 2014 MILIZIE DI DIFESA “AUTONOME” FILO-RUSSE

 40.000 Truppe Russe
 disposte lungo il confine

 AREE CONTROLLATE DAI SEPARATISTI (2015-2022)
REFERENDUM ANNESSIONE CRIMEA - RUSSIA, 16/03/2014 AUTOPROCLAMATE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUHANSK - REFERENDUM 2014
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 SFIDE E LATENZE

 ‣ L’annessione della Crimea è contestata dall’ONU, ma ogni azione per
 mettere in atto azioni multilaterali incontra il veto russo nel Consiglio di
 Sicurezza. Sanzioni economiche vengono quindi imposte da Stati Uniti, ELEZIONE PRESIDENTE PETRO POROSHENKO 2014
 UE e altri paesi (2014-15)1.

 ‣ Il nuovo presidente, Petro Poroshenko, riporta ad “ovest” la direzione
 del paese riprendendo il dialogo con l’UE e la Nato2. Animato da una
 piattaforma politica più “nazionalista” in ambito politico, culturale e
 militare lancia una controffensiva nel Donbas contro i separatisti
 “filorussi”3

 ‣ Tra 2014 e il 2015 con gli Accordi di Minsk 1 e 2, si cerca di raggiungere
 una difficile intesa, con la mediazione di Francia e Germania incentrata
 sul: “cessate il fuoco” e parziale smilitarizzazione verificato dal’OSCE;
 percorsi di autonomia costituzione e re-integrazione economica per le
 aree “indipendentiste”; ritiro forze straniere; disarmo gruppo “illegali”

 1. Le sanzioni colpirono in questa fase individui, compagnie e ufficiali di Russia e separatisti ucraini.
 Misure che includevano un embargo sulle armi russe, blocco export relativo all’industria
 petrolifera, aspetti finanziari, settore finanziario (US), bancario. Oltre a Stati Uniti e Unione europea
 applicarono sanzioni anche Canada, Svizzera, Giappone, Norvegia.
 2. Il Presidente Poroshenko firma la parte economica dell’Accordo di Associazione con l’UE nel
 giugno 2014. Nel 2017 fu adottata dal parlamento una legge che indicava l’ingresso nella NATO
 quale obbiettivo “strategico per la politica estera e di sicurezza”.
 3. Nel 2015 fu approvata una legge per rimuovere simboli legati al periodo comunista, sciogliendo
 anche i partiti che si ispiravano a quella ideologia. CIRCA 13000 LE VITTIME DEL CONFLITTO NEL DOMBASS (2014-2021)
ACCORDO MINSK II

ACCORDO MINSK II TRINCEE SUL FRONTE DEL CONFLITTO TRA UCRAINA E SEPARATISTI FILORUSSI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 UCRAINA
 L’ASCESA DI ZELENSKY

 ‣ Elezioni 2019 segnano una conferma e un cambiamento.
 L’annessione della Crimea e il sostegno di Mosca alle forze
 PRIMO TURNO ELEZIONI PRESIDENZIALI 2019
 separatiste lasciano in netta minoranza le forze apertamente
 “filorusse” (11%). La competizione quindi si sposta su altre
 dinamiche: quali il cambiamento della classe politica, la lotta
 alla corruzione e la fine del conflitto

 ‣ Con il 72% di consensi al secondo turno viene eletto presidente
 Volodymyr Zelensky1 che prova a collocarsi su posizioni più
 “popular-centriste”, stemperando la tensione con le aree
 russofone del sud-est, pur proseguendo il percorso di
 associazione con l’UE e maggior “cooperazione” con la Nato2

 ‣ L’attuazione di questo disegno si dimostra tuttavia complessa:
 nel terminare il conflitto, nelle compiere riforme interne, nel
 rinnovamento politico, con il cambio del “nuovo” governo
 indicato dal Zelensky dopo appena qualche mese di mandato e
 un calo di popolarità del presidente
 1. Il partito a sostegno di Zelensky, “Servant of the People” traeva il nome dalla serie televisiva dove il
 candidato impersonificava un professore divenuto presidente dell’Ucraina.
 2. Nel 2020 il presidente Zelensky ha approvato una nuova “strategie di sicurezza nazionale” che
 orientava il paese nel percorso di ingresso nella NATO, dopo che il parlamento aveva emendato la
 costituzione ucraina nel 2020. CAMPAGNA ELETTORALE 2019
ULTIMI
AVVENIMENTI
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 ESCALATION
 MILITARE
 LA PREPARAZIONE DELL’INTERVENTO

 ‣ Le regolari esercitazioni congiunte di Russia e Bielorussia sul
 fronte occidentale (Zapad), per prepararsi ad un possibile ESERCITAZIONE MILITARE RUSSIA-BIELORUSSIA 09/21
 scontro NATO, hanno avuto anche una funzione simbolica

 ‣ L’evento del 2021 (10-16 settembre) ha assunto dimensioni
 “straordinarie”, con più di 200.000 di truppe coinvolte

 ‣ Molte di queste truppe sono però rimaste in territorio
 bielorusso per poi essere ammassate ai confini ucraini a
 partire da gennaio 2022, fino a lanciare l’offensiva in Ucraina
 dopo la conclusione dei giochi olimpici di Pechino

 ‣ Nel dicembre 2021, Mosca rende pubblica la bozza di un
 possibile accordo “Nato-Russia”, nel quale si chiede alla
 NATO di non “allargarsi ulteriormente” a partire dall’Ucraina1

 1. L’adesione Ucraina alla NATO suscitato negli anni perplessità anche da parte di alcuni membri. Per
 questo si è a lungo tenuta una posizione sintetizzabile in “non ora non mai” per l’ingresso di Kiev.
 Posizione funzionale a preservare la politica della “porta aperta” nei confronti di altri paesi che ne
 vogliano fare parte in futuro, elemento imprescindibile per l’alleanza. NATO-RUSSIA BOZZA PROPOSTA RUSSA (17/12/21)
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022
 Soft PWR Hard PWR
 Soft PWR_O Hard PWR_O

 ESCALATION 10

 MILITARE
 7.5
 Gap
 5
 Instabilità
 2.5
 CRESCENTE SOFT - HARD POWER GAP RUSSIA 0 1922 1932 1942 1952 1962 1972 1982 1992 2002 2012 2022

 ‣ Prospettiva russa sull’ucraina passa attraverso quattro
 paradigmi: unione e comunanza (1922-1991); ridefinizione e I POTERI DI RUSSIA E OCCIDENTE SULL’UCRAINA
 instabilità (1991-2013); divergenza e reazione (2014-2022);
 conflitto e dimostrazione (2022-*)

 ‣ Nel tempo la Russia ha eroso il proprio “soft power” in Ucraina,
 perdendo forza di attrazione nello spazio post-sovietico
 rispetto ad altre “narrative di proiezione”, quale quella della
 sempre più vicina UE e della correlata difesa atlantica

 ‣ Non volendo perdere il legame con il paese, anche per elementi
 strategici, la Russia ha fatto maggior affidamento al proprio
 “hard power” per influenzare le scelte di Kiev, arrivando al
 contempo a negarne l’integrità politica e territoriale per svilire/
 annientare le capacità di scelta future di Kiev3 (agendo sulla
 struttura dei costi rispetto a quella dei benefici)
 1. Il Soft Power: è il potere dell’esempio, ovvero un potere capace di attrarre e “indirizzare” il
 comportamento di terzi senza l’utilizzo della forza (livello politico, economico, culturale, valoriale)
 2. L’hard power: è il potere della coercizione, ovvero un potere che utilizza la forza militare ma anche
 economica per determinare le scelte di terzi.
 3. Contemporaneamente, dal 2016 si intensificano gli sforzi della Russia per intaccare, “dal di dentro”
 il soft-power europeo e occidentale finanziando e sostenendo partiti anti-sistema e anti-europei HARD E SOFT POWER
Unione Ridefinizione
Comunanza Instabilità

 LEONID BREZHNEV SEGRETARIO GENERALE PC URSS 1964-82 A DNIPRO PRESIDENTI KRAVCHUK, KUCHMA, YUSHCHENKO, YANUKOVYCH

Divergenza Conflitto
 Reazione Dimostrazione

 MILIZIE FILO-RUSSE NELL’AREA DEL DONBAS DISTRUZIONE CITTÀ DI MARIUPOL
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022 Sopravvalutato Sottovalutato

 Capacità russa di gestire conflitto Risposta militare Ucraina

 OPERAZIONE
 diretto da parte delle molte (armamenti, determinazione,
 reclute mandate al fronte 1 sostegno “esterno”)

 Influenza Russia su minoranze Consenso politico (“rally around

 MILITARE
 russofone sud-est paese, the flag”), risolutezza e capacità
 supporto “internazionale” comunicativa Presidente
 all’operazione, esclusa la Cina2 Zelensky
 Resilienza fronte NATO di
 Velocità avanzamento truppe,
 compattarsi, sfidando
 presentando uno “stato di fatto”
 indirettamente l’azione russa ma
 all’Occidente (modello Crimea)
 PREMESSE RAZIONALITÀ E DIVERSITÀ senza “allargare il conflitto”
 Capacità di influenza su quei “Guerra totale economica”
 paesi europei un tempo “vicini” e lanciata da US e soprattutto UE,
 ‣ Dopo aver ammassato 190,000 truppe ai confini dell’Ucraina, il influenza della leva economico- nonostante gli interessi
 energetica dopo anni Covid economici e le differenze interne
 22/02/2022 la Russia riconosce le autoproclamate Repubbliche di
 Donetsk e Luhansk*). Due giorni dopo lancia l’azione militare dai confini di IPOTESI PREMESSE OPERAZIONE RUSSA IN UCRAINA NON VERIFICATE
 Bielorussa, Russia e Crimea

 ‣ La scelta “estrema e maturata” di lanciare guerra su ampia scala si è
 “presumibilmente fondata” su presupposti militari, politici ed economici
 che non si sono verificati sul campo

 ‣ Tema razionalità (valutazione). Mal posto, non riguarda tanto Putin,
 quanto il processo di formazione delle scelte politiche che, in un sistema
 sempre più accentrato nello strapotere del presidente, ha
 ragionevolmente impedito/ridotto il confronto interno su una scelta
 strategica di elevata complessità (scarsa coerenza tra risorse, obbiettivi e
 azioni)

 ‣ Tema razionalità (riferimento). Rispetto ai sistemi/valori “democratici”,
 quello autoritario-russo ha un (significativo) controllo del dissenso
 interno e una (maggior) capacità di “assorbire” costi economici e umani
 del conflitto totalmente differente2
 1. Tre le truppe russe al fronte risultano ci sono anche “coscritti di leva”, che sono stati presi
 prigionieri dalla truppe ucraine, in aggiunta alla forze regolari “professionali”.
 2. Le Nazioni che hanno votato contro la risoluzione di condanna delle Nazioni Unite contro
 l’invasione russa dell’Ucraina sono sono Siria, Cuba, Bielorussia, Corea del Nord Eritrea.
 3. Le truppe statunitensi cadute in Afghanistan e Iraq dal 2001 al 2022 sono inferiori a quelle russe
 uccise in 20 giorni di conflitto in Ucraina (stime superiori alle 7000 unità). CONFRONTO PUTIN - NARYSHKIN -
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 ESCALATION
 MILITARE
 PREVISIONI E AGGIUSTAMENTI

 ‣ Svanito l’obbiettivo russo di una guerra “veloce” e cambio governo
 ucraino, l’impossibilità controllare territorio di 600.000 km2 ha
 verosimilmente portato: MEZZA LUNA CRESCENTE - IL CORRIDOIO VERSO LA TRANSNISTRIA

 ‣ Modifica delle modalità di ingaggio intensificando (dall’alto e da
 più lontano), aumento dei bombardamenti e dell’intensità del
 conflitto sulla popolazione civile anche in chiave punitiva
 (massacri) e dimostrativa (logica assedio); utilizzo truppe “non
 russe” (risposta)

 ‣ Ridefinizione degli obbiettivi strategici nel sud-est (a partire dal
 Donbas) sempre più incentrati quantomeno sul controllo delle
 sponde Mar D’Azov e Mar Nero, per aprire un corridoio
 meridionale con tra la Crimea e le due repubbliche di Luhansk e
 Donetsk (fino alla Transnistria?)

 ‣ Il velato ricorso alla “minaccia nucleare” è stato utilizzato dalla
 Russia per prevenire l’istituzione da parte NATO di una no-fly zone
 che ridurrebbe definitivamente il vantaggio russo sui cieli (seppur
 limitato)

 1. Pochi giorni dopo l’inizio dell’operazione militare, il presidente Putin ha ordinato di mettere le forze
 nucleari russe in “allerta alta”, una mossa dal scarso valore operativo ma dall’alto impatto
 simbolico, quale minaccia ad un possibile allargamento del conflitto da parte di forze NATO.
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 TREGUA
 (IM)POSSIBILE?
 DIPLOMAZIA E MEDIAZIONE

 ‣ Rese impossibili: da parte Russia ritiro da sconfitti
 equivarrebbe ad una disfatta “sistemica1”; da parte CONFLICT ESCALATION
 ucraina, legittima difesa dall’aggressione è stata
 pagata a caro prezzo ed è ormai difficile immaginare
 “significative” amputazioni propria sovranità
 territoriale (neutralità NATO meno improbabile)

 ‣ Attualmente difficile anche raggiungere e “rispettare”
 una tregua umanitaria (dopo il fallimento Minsk 1-2),
 più o meno definita nel tempo e nello spazio

 ‣ Continuare con i tentativi di mediazione (ex-UE):
 Turchia, Israele, Cina, per provare a “rallentare
 escalation” e alimentare un dialogo (scambio
 informazioni) bilaterale/multilaterale
 1. I negoziati tra rappresentanti di Ucraina e Federazione Russa sono iniziati immediatamente dopo
 lo scoppio del conflitto ma non hanno ancora portato ad alcun risultato concreto, nonostante le
 mediazioni indirette operate da Israele e Turchia che hanno mantenuto un profilo più “cauto” nei
 confronti delle Russia (sanzioni). Uno degli attori chiave chiave per Mosca rimane la Cina. MEDIAZIONE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 IL RUOLO DELLA
 TURCHIA
 RAPPORTI, NEUTRALITÀ, INTERESSI

 ‣ Turchia è membro NATO ma al contempo ha avuto, anche in ambito
 militare, relazioni commerciali con la Russia (sistemi antimissile), ha
 scelto un profilo “neutrale ma non equidistante” nel conflitto1 NEGOZIATI 29 MARZO 2022
 ‣ Economico: Russia e Ucraina sono attori significativi nelle spazio
 economico del Mar Nero e hanno significativi scambi commerciali con la
 Turchia

 ‣ Politico: dopo aver guardato all’Europa, la Turchia sta cercando una
 proprio spazio di “autonoma” anche dall’occidente, intendendo anche
 preservare il “modello Putin” nella gestione “centralizzata” del potere di
 Erdogan

 ‣ Strategico: Russa e Turchia sono “amici nemici” nella spartizione aree
 influenza in Siria, Libia e Armenia. Per la Turchia confinare con due aree
 di conflitto (Ucraina e Siria) è estremamente complesso, dato anche il
 carico di rifugiati siriani interni al paese

 1. La Turchia non ha imposto sanzioni a Mosca né chiuso lo il suo spazio areo, allo stesso tempo ha
 venduto droni al Kiev e chiuso lo stretto del Bosforo al passaggio di navi da guerra.
 2. Rapporti tra Siria e Russia sono incentrati su dialogo e competizione, unite dal disegno di
 affermare il loro ruolo di potenza regionale a scapito della presenza occidentale, in particolare
 statunitense. Sostengono posizioni differenti nel conflitto siriano, con Mosca intenzionata a
 sostenere Bashar al-Assad e la Turchia a reprimere ogni aspirazione Curda. Oltre alla Libia, anche
 in Armenia nel conflitto sul Nagorno-Karabakh tra armeni e azeri hanno posizioni opposte.
 Concordano sulla promozione di un modello “quasi imperialista” di influenza regionale dopo aver
 tentato relazioni con occidente, una relazione comunque “fragile” nelle fondamenta. MEDIAZIONE
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 IL RUOLO DELLA
 TURCHIA
 BOZZE DI UNA INTESA ANCORA LONTANA

 ‣ “Via libera” ingresso UE della Ucraina, non ingresso NATO
 con la formazione di un gruppo intervento (che esclude NEGOZIATI 29 MARZO 2022
 USA) in grado di rispondere ad aggressioni militari (tra cui
 Canada, Polonia, Italia)

 ‣ Riduzione attività militari russe Kiev (parziale ritiro) e
 Chernihiv (tattica?)

 ‣ Riferimento ad un ampio tempo (15 anni) per decidere lo
 status della Crimea, da mettere in campo nel caso di una
 completa fine delle ostilità

 ‣ Nessun negoziato per quanto riguarda gli aspetti
 “territoriali” sulle Repubbliche del Donbas, che verranno
 discussi a parte

 ‣ L’eventuale accordo, sarà oggetto referendum in Ucraina

 LE TRE SPONDE DEL MAR NERO
MICHELE GAIETTA, MARZO 2022

 POLARIZZAZIONE
 DILEMMI OPPOSTI
 LA PALLA NEL NOSTRO CAMPO

 ‣ Valore e Valori: vita, benessere (preservazione)
 oppure libertà, principi (difesa) EQUILIBRI MULTIPLI

 ‣ Realismo - Idealismo: la ragion di stato
 (ineluttabilità, rapporti di forza) oppure le ragioni
 degli uomini (pulsioni, autodeterminazione)

 ‣ Passato e futuro: radici storiche dei spazi e poteri
 contro oppure le proiezioni degli uomini

 ‣ Livello coinvolgimento conflitto: nessuno (radicale),
 parziale (armi, contenuto), maggiore (no-fly zone)

 ‣ Conflitto ordinario e straordinario: l’Ucraina, una
 guerra come altre?

 DUALISMI
“La civiltà moderna ha posto come proprio
 fondamento il principio della libertà, secondo il
L’Europa è qualcosa più della sua terra quale l’uomo non deve essere un mero strumento
 altrui, ma un autonomo centro di vita.”

 La via da percorrere non è facile, né sicura.
 (Ma deve essere percorsa, e lo sarà!)
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