L 'ultimo saluto di Somma Vesuviana a Mario Cerciello Rega il carabiniere ucciso a Roma
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L 'ultimo saluto di Somma Vesuviana a Mario Cerciello Rega il carabiniere ucciso a Roma ROMA – Si sono celebrate a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Maria del Pozzo stracolma di persone, dove circa un mese fa il carabiniere si era sposato con Rosa Maria Esilio, le esequie del vice brigadiere Mario Cerciello Rega . Gremita di persone anche la piazza che ha accolto uno scrosciante applauso commosso l’ingresso del feretro, avvolto dal tricolore, portato in chiesa a spalla da sei carabinieri, scortati da colleghi in alta uniforme. Al suo arrivo, i tre squilli di tromba del silenzio fuori ordinanza dell’Arma e i rintocchi delle campane. A seguire, la famiglia di Mario Cerciello Rega, la moglie accanto alla madre, Silvia, i fratelli Paolo e Lucia, e gli altri familiari. La moglie ha deposto sopra alcune foto del loro matrimonio, il cappello d’ordinanza e la maglia del Napoli, di cui Mario era tifoso. Ad officiare la cerimonia funebre è stato l’Ordinario militaremonsignor Santo Marcianò, il quale durante l’omelia ha detto: “Cari amici, quanto è accaduto è ingiusto! E l’essere qui, professare la nostra fede in Cristo Risorto, non ci esime, anzi ci obbliga, alla denuncia di ciò che è ingiusto. Ci spinge, oggi, a levare un grido che si unisce alla tante e diverse voci che in questi giorni hanno formato un unico coro, testimoniando la straordinarietà dell’uomo e del carabiniere Mario, ma anche chiedendo che venga fatta giustizia e che eventi come questo non accadano più” aggiungendo “Quello che è accaduto è ingiusto. Basta piangere servitori dello Stato, figli di
una Nazione che sembra aver smarrito quei valori per i quali essi arrivano a immolare la vita!“. Il monsignore rivolgendosi alle istituzioni presenti in chiesa, le ha invitate a prendere Cerciello Rega come “esempio“. Molte le cariche istituzionali presenti, compresi il presidente della Camera Roberto Fico, i due vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e la sindaca di Roma, Virginia Raggi. Al suo arrivo, Salvini è stato accolto dagli applausi ed alcune donne lo hanno intercettato dicendogli: “Proteggete i nostri ragazzi”. Tra gli esponenti del Governo presenti alle esequie, anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e il ministro dell’ambiente Sergio Costa, oltre alla vicepresidente della Camera Mara Carfagna e al vicepresidente del Senato Ignazio La Russa . In chiesa erano presenti anche i anche i componenti dell’associazione Cavalieri dell’ Ordine di Maltadella quale il vicebrigadiere dei Carabinieri Cerciello Rega faceva parte svolgendo attività di volontariato. Nella chiesa c’era la corona di fiori inviata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, mentre all’esterno sono esposte quelle delle altre autorità, compresa quella del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ieri ha trascorso più di un’ora con i familiari nella camera ardente a Roma, e che oggi non gli è stato possibile essere presente alla cerimonia. Il sindaco del paese di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, ha disposto il lutto cittadino. L’Ordinario militare ha ricordato l’empatia e lo spirito di servizio di Mario Cerciello Rega, che incarnava “la missione del carabiniere alla perfezione”. Marcianò ha indirizzato anche un monito al Paese: “Non è nostro compito dire se servano leggi più rigide o soltanto leggi più giuste, ma una cosa osiamo chiedervela: Metteteci il cuore! Fate anche voi della vita degli altri il senso della vostra vita, consapevoli che quanto operate o non operate è rivolto a uomini concreti: a cittadini e stranieri, a uomini e donne delle Forze Armate
e Forze dell’Ordine, ai quali non possiamo non rinnovare il grazie e l’incoraggiamento della Chiesa e della gente! E se voi, responsabili della cosa pubblica, e tutti noi sapremo meglio imparare, da uomini come Mario, il senso dello Stato e del bene comune, l’Italia risorgerà”. L ‘ultimo saluto al carabiniere Mario Cerciello Rega ucciso a Roma Maria Rosa Esilio, moglie di Mario Cerciello Rega, ha scelto con il cuore cosa leggere in chiesa per i funerali di suo marito: la lettera dedicata alle mogli dei carabinieri, la stessa lettera che le avevano dedicato al matrimonio con il suo Mario lo scorso 13 giugno, e che esattamente un mese dopo, il 13 luglio, giorno del compleanno del militare, la moglie di un altro carabiniere le ha postato sulla pagina Facebook, ringraziandola per avergliela fatta conoscere. “Un giorno il buon Dio – ha cominciato Rosa Maria – stava creando un modello di donna da destinare a moglie di carabiniere“. Nella lettera il dialogo tra Dio e un angelo con il Signore che spiega perché la moglie del carabiniere deve essere diversa dalle altre. “Deve essere indipendente – ha proseguito Rosa Maria – possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo. Le daremo un cuore particolarmente forte, capace di sopportare il dolore delle separazioni, di dare amore senza riserve, di offrire energie al marito nei momenti più difficili e di continuare a lottare anche quando è carico di lavoro è stanco“. Dopo l’omelia, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, ha chiesto “rispetto e riconoscenza” leggendo un discorso di commiato. “Mi compete l’onere più pesante,
parlare di un ragazzo morto a 35 anni“. Dopo aver raccontato la carriera di Cerciello Rega e averne tracciato un ritratto, il comandante generale ha detto :”Il cuore di Mario è stato trafitto da undici coltellate, è bene che noi tutti si eviti la dodicesima: giusti i dibattiti, sono legittimi, ma non oggi. E i toni non siano la dodicesima coltellata”. Nel corso della commemorazione il Generale Nistri ha voluto anche ricordare i 953 carabinieri feriti o gravemente contusi nell’adempimento del dovere e “che dall’inizio dell’anno hanno tutelato i diritti di tutti a cominciare dalle vittime fragile, a cominciare dai diritti dei più poveri, a cominciare dai diritti dei criminali. Questo è il rispetto che mi permetto di chiedere.“. Nistri ha chiesto rispetto “per un uomo che è morto per tutelare i diritti di tutti, a partire dal diritto all’equo trattamento che ha ogni persona, anche una persona che viene arrestata per aver compiuto un orrendo crimine“ed ha quindi ha ricordato i colleghi Emanuele Anzini (falciato all’alt da un ubriaco a giugno, in provincia di Bergamo) e Vincenzo Di Gennaro, ucciso questa primavera nel foggiano, durante una sparatoria, oltre ai 953 carabinieri feriti dall’inizio dell’anno. Il generale Nistri ha concluso con un ringraziamento: “Grazie Mario, per aver ricordato a me e a tutti, testimoniandolo con i fatti, chi sia davvero il Carabiniere, cosa davvero debba fare un carabiniere e quali siano i valori a cui si deve ispirare”. La politica perde una persona seria. Guido Crosetto lascia il
Parlamento per una scelta di vita di Giovanna Vitale* Guido Crosetto “Quest’Aula mi ha reso una persona migliore” dice Guido Crosetto nel suo ultimo discorso alla Camera. Dieci minuti intensi, salutati da una standing ovation: compagni di partito e avversari, tutti in piedi ad applaudirlo, commossi. E pure a lui, al gigante buono di Fratelli d’Italia, alla fine scappa una lacrima. Furtiva, ma piena di quella umanità che in Parlamento in tanti gli riconoscono. Alle sei di sera, rientrato a casa da comune cittadino, fatica a trattenere l’assalto del figlio di 4 anni: “Papà vieni”, urla. E lui: “Stasera sono tornato prima del solito, oggi per me è una giornata forte, il Parlamento è un pezzo della mia vita. Ho fatto una scelta, ho fatto prevalere la testa e sacrificato il cuore. Però il cuore fa male” sospira. E allora perché lo ha fatto? “Per riprendermi la vita. Dal 2001 al 2013 ho fatto tre legislature, poi per cinque anni sono rimasto fuori: in quel periodo mi sono accorto di aver trascurato molte cose, di aver perso terreno rispetto a quello che facevo prima. Mi sono ricostruito l’esistenza, ho ricominciato daccapo e non mi sarei più ributtato nel vortice della politica, se Giorgia (Meloni, ndr) non avesse insistito“.
Guido Crosetto e Giorgia Meloni In quei 5 anni si è risposato e ha fatto due figli, quanto c’entra con la sua scelta di oggi? “C’entra, ovviamente, come pure il mio lavoro da imprenditore e il ruolo alla guida dell’Aiad, la federazione delle aziende nel comparto difesa e aerospazio”. E non riusciva a conciliare? “Non puoi far bene due cose così totalizzanti. O almeno, io non ci riesco. Per carità, c’è un sacco di gente che ha due famiglie, ma io sono monogamo” sorride. Ma allora perché si è ricandidato? “È stata una richiesta di Giorgia, per darle una mano. Quando abbiamo fondato FdI avevamo due anime, una rappresentata da Ignazio La Russa, una da me, poteva sembrare una presa di distanza. E poi io l’avevo detto esplicitamente, sia al nostro congresso nazionale a Trieste, sia in campagna elettorale, che avrei accettato solo con questo patto. Tant’è che non ho corso nel collegio uninominale di Cuneo, che era il più sicuro d’Italia per il centrodestra, ma al proporzionale“. Cosa non dimenticherà mai? “Quando da sottosegretario alla Difesa sono tornato dall’Afghanistan con la bara di un caporal maggiore, morto mentre cercava di
disinnescare una mina. Quando ha capito che stava per esplodere si è gettato sull’ordigno, riparando con il proprio corpo i compagni che erano intorno a lui, salvandoli. Davanti a quel feretro io mi chiedevo: “Ma dove ha preso questa forza?”. Poi ho capito: lo ha fatto perché aveva consapevolezza del suo ruolo e della divisa che indossava. Qualcosa che lo rendeva migliore di se stesso. E’ la stessa cosa che l’Aula ha fatto a me“. La cosa più divertente che ricorda? “Le diatribe con Tremonti, quella volta che gli dissi che la sua manovra era da psichiatria. Io ero relatore e alla fine gli votai contro, non era mai successo prima e non è più capitato, dopo”. Hanno cercato di trattenerla? “Sì. In tanti, soprattutto Giorgia, che per me è come una sorella, è un rapporto che va oltre la politica. Che io comunque continuerò a fare, anche su Twitter: non rinuncerò mai a dire la mia“. Cosa le ha detto oggi la Meloni? “Nulla, non è venuta neanche in aula. Ed era la cosa più triste che potesse dirmi“. * intervista tratta dal quotidiano la Repubblica Consultazioni di Governo. I partiti al Quirinale, ma manca l’accordo ROMA – Dopo il nulla di risolto nel vertice di ieri sera, nel centrodestra regna il caos. Nella prima mattinata di oggi tutti i leader si sono ritrovati a Palazzo Grazioli da Silvio Berlusconi di Forza Italia affiancato dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. Partecipano al vertice Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti della Lega, Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia . Il tentativo è quello di trovare una soluzione alla mancanza di un Governo nella diciottesima legislatura. E fare il punto in vista dell’incontro al Colle con il presidente Sergio Mattarella per l’ultimo giro di consultazioni.
Forza Italia ribadisce senza mezzi termini la sua contrarietà al nuovo tentativo di Luigi Di Maio di spaccare la coalizione, ribadendo di non essere disponibile a dare un appoggio esterno a un esecutivo Lega-M5S. E dice “no” anche all’ipotesi di un governo del presidente. A ribadirlo stamattina la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli ospite del programma “Circo Massimo” su Radio Capital: “Come il centrodestra sta unito nel dire no alla proposta di Di Maio, è unito nel dire no a un governo del Presidente“. Ieri sera Salvini avrebbe mantenuto la sua posizione contraria ad un “governo del Presidente” spiegando a Berlusconi che senza un governo politico che dia garanzie agli italiani sarebbe meglio andare al voto al più presto. Il leader di Forza Italia avrebbe ribadito al leader della Lega che Forza Italia non intende rimanere fuori da un eventuale governo politico con i M5S, avvertendo che non darà mai il via libera ad appoggi esterni.
Nel frattempo con l’arrivo al Quirinale della delegazione del Movimento 5 Stelle, composta da Luigi Di Maio e dai capigruppo di Camera e Senato Giulia Grillo e Danilo Toninelli, ha preso il via il terzo e ultimo ciclo di consultazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la formazione del nuovo governo, al termine del quale il Capo dello Stato potrebbe prendere una sua iniziativa, se le forze politiche si dimostreranno ancora incapaci di dar vita ad una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un esecutivo. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Agi, si è appreso di una telefonata intercosa stamane fra Di Maio e Salvini prima che il segretario della Lega prendesse parte al summit della sua coalizione. Al termine, Luigi Di Maio ha detto: “Se c’è la volontà si può ancora fare un governo politico. Sono disponibile a scegliere con Salvini un premier terzo con un contratto di governo che preveda condizioni non trattabili che sono il reddito di cittadinanza, l’abolizione della Fornero e una serie di misure anti-corruzione“. Il leader M5s ha aggiunto: “Non siamo disponibili a votare la fiducia a governi tecnici. Se c’è buona volontà si può ancora fare un governo politico” proseguendo: “Se non ci sono condizioni per governo politico, consapevole dei problemi degli italiani e che non faccia solo quadrare i conti, allora per noi si deve tornare al voto nella consapevolezza che sarà un ballottaggio: ora è chiaro che ci sono due realtà politiche che competono per governo di questo Paese e gli italiani sceglieranno” e concluso “Quando dico vogliamo fare un contratto con la Lega stiamo considerando una forza politica: la novità è che siamo disposti a trovare un presidente del Consiglio insieme. Se abbiamo eletto delle cariche istituzionali è bene che continuino a fare le cariche istituzionali”. Sul fronte dei possibili candidati premier di un eventuale governo di “tregua”, in testa alle classifiche figura anche il nome di Carlo Cottarelli, già commissario alla spending review: “Non mi ha chiamato
nessuno“, risponde a Circo Massimo. Ma non nega che “sarebbe pronto a prendersi le proprie responsabilità” ritenendo però che “per mettere al riparo da certi rischi l’economia italiana ci vuole un governo politico. I mercati finanziari al momento sono tranquilli, c’è molta liquidità. Non c’è un’emergenza economica in questo momento. Non serve un esecutivo alla Monti“. E conclude: “Se non c’è qualche choc esterno non mi aspetto un aumento particolare degli spread anche con le elezioni a ottobre“. Alle 11 sono arrivati al Colle , i rappresentanti del centrodestra e Salvini si è messo in campo personalmente : “Abbiamo offerto al presidente della Repubblica la mia disponibilità di dare vita a un governo di centrodestra che cominci a risolvere tutti i problemi del Paese. Il Colle ci dia modo di trovare la maggioranza“, afferma dopo l’incontro con il capo dello Stato, confermando una linea comune decisa nel corso di un vertice di coalizione che si è tenuto nella prima mattina a Palazzo Grazioli. Subito dopo i colloqui la distanza fra Lega e M5s è aumentata con una nuova rottura innescata dalle rispettive dichiarazioni incrociate. Di Maio ha affermato: “Salvini non ha i numeri per formare un governo“. Ma il capogruppo leghista della Camera Giancarlo Giorgetti di rimando replica: “Di Maio non conta più un c..., il leader incaricato sarà Salvini”. Il Partito Democratico intanto osserva da spettatore: “Mi pare che adesso il problema sia di qualcun altro“, ha detto il segretario reggente Maurizio Martina . Questa mattina al Nazareno per un vertice allargato sono arrivati oltre a Martina, Ettore Rosato, Graziano Delrio, Lorenzo Guerini, Andrea Romano, Matteo Orfini e i ministri Marco Minniti e Carlo Calenda. Atteso Andrea Marcucci. La riunione è allargata anche alle minoranze, sono presenti infatti Dario Franceschini, Andrea Orlando, Gianni Cuperlo, Antoci (in rappresentanza di Michele Emiliano) prima delle partecipazione delle
delegazione Pd alle consultazioni al Quirinale. Come ben noto i dem al momento sono gli unici intenzionati a sostenere un eventuale governo tecnico. “Noi pensiamo che a questo punto sia urgente dare una soluzione alla crisi. Basta traccheggiare, basta con il gioco dell’oca. Supporteremo l’iniziativa del Presidente della Repubblica fino in fondo. Bisogna fare tutti un passo avanti, il Paese viene prima di tutto”, ha dichiarato il segretario reggente del Pd Maurizio Martina al termine delle consultazioni, facendo appello alla responsabiltà di tutte le altre forze politiche. Dal portavoce di Matteo Renzi era arrivata la smentita di contatti con Luigi Di Maio: “A differenza di quanto riportato ancora oggi da alcuni quotidiani, Matteo Renzi non ha mai incontrato né si è mai sentito con Luigi Di Maio. Tra i due non ci sono stati dopo il 4 marzo né contatti, né trattative, né sms“. Nel pomeriggio, a partire dalle 16, intervallate di 20 minuti, le udienze con Leu, Autonomie Senato, Gruppi Misti di Senato e Camera. Quindi alle 17.30 e alle 18 gli incontri con i presidenti della Camera, Roberto Fico, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Al momento scompare all’orizzonte la prospettiva di un governo “di tregua” che, nelle intenzioni del Quirinale, sarebbe dovuto durare
fino a dicembre per proteggere l’Italia da alcune tegole, incominciando dall’aumento dell’Iva al 25 per cento quale conseguenza dell’impossibilità di approvare in tempo la manovra finanziaria 2019. Ma alla alla luce delle dichiarazioni rilasciate, dopo i colloqui al Quirinale, da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sulla base dei numeri parlamentari le possibilità di questo tipo di governo sono pressochè inesistenti. Negli ambienti del Quirinale la parola è cambiata. Al posto dell’esecutivo “di tregua” adesso si parla esplicitamente di governo “elettorale“. cioè necessario esclusivamente ad accompagnare il paese alle urne, il più in fretta possibile (compatibilmente con le ferie estive). Negli ultimi giorni qualcuno immaginava che questo compito lo avrebbe potuto tranquillamente svolgere Paolo Gentiloni, senza bisogno di mettere in campo altre personalità. Ma negli ultimi giorni pare sia prevalsa l’esigenza di affrontare il voto-bis con figure più “indipendenti” del pur equilibrato ed apprezzato Gentiloni, specialmente se l’attuale presidente del Consiglio dovesse correre per il Pd quale “candidato premier”. Non sarebbe in fondo una prima volta. Già nel 1979 il quinto governo Andreotti fu creato apposta per portare l’Italia alle urne, e così il sesto gabinetto Fanfani, nel suo caso correva l’anno 1987. Più ci si addentra nella ipotetica “Terza Repubblica”, e più ci accorgiamo che in realtà somiglia sempre di più alla Prima. (notizia in aggiornamento) Spaccatura Berlusconi-Salvini sulle presidenze. Il leader della Lega: “Alla Camera votiamo il candidato M5S” ROMA – Stamattina è in corso dalle 9 un vertice a palazzo Grazioli tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Un incontro per tentare in extremis di evitare la spaccatura del centrodestra. Ieri la leader di FdI aveva chiesto un vertice per provare a superare le divisioni. Un altro vertice si è tenuta alle prime ore dell’alba all’hotel Forum da Beppe Grillo dello “stato maggiore del M5S”.
Di Maio con Fraccaro lasciano l’hotel Forum Prima dell’assemblea congiunta prevista alle 9 che dovrebbe ratificare la candidatura di Riccardo Fraccaro alla presidenza della Camera. Nell’albergo dove alloggia Grillo sono arrivati il capo politico M5S Luigi Di Maio, i deputati Alfonso Bonafede e Stefano Buffagni, Alessandro Di Battista e lo stesso Fraccaro. Alle 10,30 si riparte: quarta votazione alla Camera, la terza al Senato . Nella notte vi è stato un colpo di scena nella rosa dei candidati M5S per la presidenza della Camera. Con un blitz a poche ore dall’assemblea dei gruppi congiunti i capigruppo del Movimento Giulia Grillo e Danilo Toninelli hanno annunciato che il candidato ufficiale alla guida di Montecitorio è Riccardo Fraccaro. Roberto Fico (M5S)
“Fraccaro ha esperienza, essendo stato segretario dell’ufficio di presidenza della Camera“, spiegano fonti vicine ai vertici del M5S motivando così la virata notturna dalla scelta di Roberto Fico – dato per favorito nelle ultime ore – a quella dell’esponente del Trentino Alto Adige, tra i parlamentari più vicini a Luigi Di Maio e “supervisore“, assieme a Alfonso Bonafede, della giunta romana di Virginia Raggi nei mesi critici (che non sembrano essersi conclusi) dell’amministrazione del Comune di Roma Capitale. La “frattura” nel centrodestra destra si è consumato ieri sera alle 18 quando Matteo Salvini è arivato al al Senato dopo aver comunicato a Silvio Berlusconi la decisione della Lega: al Senato, già alla seconda chiama, i leghisti hanno votato Anna Maria Bernini. Una rottura clamorosa con l’ex-Cavaliere, deciso ad andare al ballottaggio sul nome di Paolo Romani, con l’ intento di chiudere l’intesa con M5S, per ora sulle presidenze delle Camere ma in prospettiva anche sul governo. Ma il via libera M5S alla senatrice azzurra non chiude i giochi: la Bernini si è ritirato per rispetto al suo partito proprio mentre la Lega dava semaforo verde al grillino Roberto Fico ed adesso potrebbe individuare un suo candidato per il Senato. La senatrice di Forza Italia Anna Maria Bernini, Dietro le quinte sono in corso le grandi manovre : il leader grillino Di Maio ammette di aver sentito “più volte” sia Salvini che il reggente del Pd Maurizio Martina. Il leader della Lega, a parte una pausa pranzo, entra ed esce dal gruppo del Carroccio per continui incontri e contatti. Ma il Pd è troppo diviso per entrare in partita,
Renzi sembra irremovibile: “siamo all’opposizione restiamo fuori dai giochi“. La reazione di Berlusconi non si è fatta attendere: “Dalla Lega arriva un atto di ostilità a freddo“, dichiara. I voti del Carroccio assegnati alla Bernini “rompono l’unità della coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Lega-M5S“. In un vertice a Palazzo Grazioli, Berlusconi ha detto alla senatrice di Forza Italia: “Non possiamo accettare candidature scelte da altri”. La reazione di Berlusconi non si è fatta attendere: “Dalla Lega arriva un atto di ostilità a freddo”, dice. La Bernini ha immediatamente offerto la propria disponibilità a ritirarsi in assenza del sostegno di Berlusconi. Salvini ha motivato la scelta di appoggiare la candidatura della Bernini come un atto di responsabilità per uscire dal pantano. “Abbiamo dato la disponibilità a votare un’esponente di Forza Italia, speriamo che anche altri abbiano lo stesso senso di responsabilità“ed aggiunge: “Il M5s sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro, noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro“. La leader di Fratelli d’ Italia Giorgia Meloni lancia un appello a fare un passo avanti perché “questo delicato passaggio sulle presidenze delle Camere non si risolva in un liberi tutti”. e si dice disponibile ad un nuovo vertice dei partiti di centrodestra “nella speranza che ci sia ancora un margine per ricomporre“. Più “scafato” il senatore Ignazio La Russa per il quale la mossa di Salvini è una “manovra” per smuovere lo stallo ed aggiunge : “Sta a Berlusconi trovare il colpo magico per sventare chi tenta di divaricare il centrodestra“.
Il Movimento 5 Stelle ha provato ad insinuarsi nella frattura creata dalla Lega: “Siamo disponibili a sostenere l’esponente di Forza Italia Anna Maria Bernini o un profilo simile“, twitta in serata Luigi Di Maio. Una decisione appoggiata anche da Alessandro Di Battista: “Ho fatto opposizione a Berlusconi come pochi in questi anni, ma se Salvini propone Bernini al Senato è giusto votarla”, scrive l’ex deputato del M5S su Facebook , dopo aver detto che lasciava la politica per occuparsi di suo figlio… Al Senato la Lega ed il M5s potrebbero eleggere da soli il presidente già dalla terza votazione prevista per domani, poichè nel terzo scrutinio da regolamento il quorum è pari alla maggioranza assoluta dei voti dei presenti, contando tra i voti anche le schede bianche. Quindi Lega e Movimento 5 stelle, alleandosi, potrebbero contare su 170 senatori, 58 del Carroccio e 112 del Movimento 5 stelle. Non a caso Salvini con una nota dichiara di essere disponibile ad appoggiare un candidato M5s a Montecitorio: “Vista la disponibilità dei 5 Stelle a sostenere un candidato del centrodestra alla presidenza del Senato, noi ne appoggeremo uno dei 5stelle alla presidenza alla camera. Aspettiamo di conoscere nomi“. Maria Elisabetta Alberti Casellati I giochi per l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato dopo la “rottura” tra Lega e Forza Italia causata dall’annuncio, da parte di Matteo Salvini, del suo appoggio al M5S per Montecitorio sono infatti
ancora tutti aperti . Nelle ore notturne, infatti, sembra ritornare in auge l’ipotesi di una ricucitura interna al centrodestra sul nome di Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il suo nome sarebbe stato proposto a Berlusconi come punto di caduta tra FI e Lega e l’ex Cavaliere ci starebbe riflettendo, è questa la novità che emerge a tarda notte. Una novità che potrebbe incontrare anche l’ok del M5S: Di Maio, infatti, in serata aveva dato il proprio via libera alla candidatura di Anna Maria Bernini – la quale come detto ha poi declinato o “di un profilo simile“. Potrebbe ritardare la chiama dei senatori che oggi devono eleggere il presidente del Senato, ma, a norma del regolamento di Palazzo Madama, la seduta dovrebbe cominciare regolarmente all’ora prevista, cioè le 10,30. Al momento, secondo quanto si apprende da ambienti del centrodestra, non c’è l’accordo per posticipare l’appuntamento, ma se ne sta parlando. L’unica cosa certa è che entro oggi dovrà essere eletto il presidente del Senato visto che subito dopo la terza votazione ci dovrà essere per forza il ballottaggio sui due nomi che hanno riportato più voti. Di tutto di più…. “Così mi sono tolto il dente cariato e non ci sono più polemiche” Il sindaco di Trieste di Forza Italia liquida con queste parole la propria decisione di togliere dalla facciata del Municipio lo striscione di Amnesty recante la scritta “Verità per Giulio Regeni” (fonte: Facebook) La conversazione è incentrata su Raffaella Fico. “Ma quella sta con Balotelli che se la tromberà due-tre volte e poi la molla“, è convinta la Polanco. “Che poi, te lo dico, a me una che va con un negro mi fa schifo“, ribatte Berlusconi suscitando la reazione dell’olgettina: “Papi, ma io sono negra!“. “No tesoro, lascia stare, tu sei abbronzata“… Conversazione registrata di nascosto da Marysthell Polanco, il video è stato depositato nell’ambito dell’inchiesta Ruby Ter (fonte: il Fatto Quotidiano). P.S. e poi criticano la nostra rubrica “Dicono che“…..
Referendum costituzionale, consigli per un voto consapevole da parte di Beppe Grillo leader-padre-pardone M5s “Il secondo cervello sta nella pancia, e voi dovete votare con l’intestino, ma senza cagarvi addosso” (fonte: blog beppegrillo.it) … e quelli del senatore 5 Stelle Vito Petrocelli: “Lasciamoci guidare dalla pancia, dall’istinto e votiamo! #IoDicoNo”. (fonte: Twitter) Tra una mazzata e l’altra sul referendum costituzionale, irrompe l’argomento calcio. Il Ministro Boschi: “Una cosa in comune io e lei ce l’abbiamo: siamo tutti e due milanisti!“. Salvini: “Andiamo a vedere Fiorentina-Milan, così vediamo il conflitto di interessi?“. Boschi: “Questo volentieri, anche se ci sono già andata. Ero vestita di rosso e nero ed i fiorentini si sono arrabbiati“. Salvini: “Non ti preoccupare, ti porto io a San Siro…” (fonte: programma tv Otto e mezzo – La7) Primi segnali di squilibrio da dibattito referendario. “Troppo lungo il dibattito sul referendum”. Così chiama il 113 e lancia un falso allarme bomba. Il caso al circolo Arci Bonelle di Pistoia, i Carabinieri hanno denunciato un 37enne (fonte: quotidiano La Stampa) Al termine di un servizio sulla crisi dei bordelli svizzeri, arriva la riflessione dell’onorevole Ignazio La Russa (Fratelli d’ Italia-An) “Io rimango sbalordito dal fatto che ancora oggi ci siano tante persone che hanno bisogno di fare sesso a pagamento. In Italia io farei una grande informazione a partire dalla scuola sull’assurdità del sesso a pagamento” ( fonte: programma tv
“L’Aria che tira” – La7 ) Pietro Salvino marito della deputata pentastellata Claudia Mannino, già candidato con il Movimento5Stelle a sindaco di Capaci , è furioso “Proprio oggi non ho comprato delle spugnette Vileda visto che questa meretrice dell’etere conduttrice de #lariachetira (Myrta Merlino, ndr) ha più volte infangato personalmente anche me e le persone che stimo nel M5S dicendo falsità sul conto del M5S. #vileda e #findus rinunciate a sponsorizzare la propaganda renziana immediatamente e chiedete scusa o non venderete più una sarda surgelata né una spugnina!!! Di vedere quella porcata di trasmissione ovviamente non se ne parla neanche se la conduzione passasse a Papa Francesco!!” (fonte: Facebook) Pierluigi Bersani dopo l’ultima direzione Pd “Sono stato trattato come un rottame. Ma a buttarmi fuori dal partito, che è casa mia, ci può riuscire solo la Pinotti se schiera l’Esercito” (fonte: agenzia ANSA) Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dopo aver definito i vertici del Movimento 5 Stelle delle “mezze pippe”, torna sull’argomento “Il fenomeno grillino è emerso perché gran parte della politica tradizionale è costituita anch’essa da mezze pippe e da pippe intere, gente che quando parla ti fa venire una crisi depressiva. Sì, anche nel Pd ho trovato pippe e fior di farabutti” (fonte: You Tube) Lo stakanovismo social di Renato Brunetta capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati “Al contrario di Renzi, io non ho uno spin doctor internazionale o italiano. Non ho né un Jim Messina né un Filippo Sensi. Mi sveglio alle 6 e mezza e vado avanti fino a che non crollo. Inizio a leggere i giornali e parto coi primi
messaggi. Poi twitto quello che penso e ritwitto quello che mi piace. Domenica, per esempio, dovevo andare al centro commerciale di Castel Romano per cambiare un vestito? Bene, ho twittato sia dalla macchina che dal camerino“(fonte: Corriere della Sera) Il presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene alla Camera e risponde all’attacco di Brunetta “In 30 mesi lei ha potuto fare carne di porco della democrazia parlamentare, e nonostante questo la fiducia nella sua persona è crollata di 30 punti. Studi la teoria dei contratti dell’ultimo premio Nobel: l’azzardo morale è imbrogliare…” con uno sfottò: “L’onorevole Brunetta è evidentemente giù di morale per la mancata assegnazione del Nobel, che anche quest’anno incomprensibilmente non è andato da quelle parti”suscitando le proteste del centrodestra. (fonte: Camera dei deputati TV ) L’ultima battaglia dell’onorevole Carlo Sibilia del Movimento5 Stelle, in favore di un concorrente di X Factor che si è sentito tradito dal montaggio della trasmissione “#IoStoConDanilo: tutta la mia solidarietà a Danilo D’Ambrosio, 25enne di Mirabella Eclano ‘truffato’ da X factor e dalla falsità della TV“…”Io sono con te, continua a fare musica, metal rules!” (fonte: Facebook) Le ultime parole….di Fabrizio Corona: 28 aprile 2016: “Fabrizio Corona torna in tv ed è show, ‘Io mai più in carcere’”. 12 ottobre 2016: “Fabrizio Corona torna in carcere, arrestato dopo il sequestro di 1,7 milioni di euro nascosti nel controsoffitto” (fonte: dal sito dell’Agenzia Ansa ) E Lele Mora aggiunge: “I soldi che hanno trovato a Corona sono pochi, per uno che faceva anche cinque eventi a sera, pure adesso. Lo so per certo perché ho fatto il nero e per questo ho
pagato, con la galera. Corona ha molti soldi, più di quelli che gli hanno preso. Avrà messo via una decina di milioni di euro. Io invece non ho neanche le mutande, mi hanno sequestrato tutto. Non ho un conto in banca, vivo grazie allo stipendio che mi passa mio figlio e a qualche regalo degli amici, chi 100, chi 1000 euro ogni tanto. Ai tempi d’oro guadagnavo tra i 10 e i 100 milioni l’anno, li ho buttati via in stupidaggini. Ma non rimpiango nulla. Sul comodino del letto ho una statuetta di Mussolini e la foto della Madonna di Medjugorje. Sì, sono ancora mussoliniano, ma non fascista” ( fonte: intervista a La Zanzara, Radio 24 ) Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ci delizia con una finestra sul ritratto più celebre del pianeta: “La Gioconda sorride per una semplice ragione: è compiaciuta di esistere, guarda tutti noi essendo pronta per ognuno di noi. Insomma, è la più grande troia che sia mai stata dipinta“ (fonte: nel corso di un incontro dedicato a Giotto ) Il senatore della Lega Nord Giacomo Stucchi nonché presidente del Copasir, diffonde gli scatti della partenza per Bucarest dall’aeroporto di Orio al Serio. Fotografa anche una famiglia rom pronta a salire a bordo, e commenta… “In partenza per Bucarest. Compagnia #lowcost. Vera low-cost. #nuoveesperienze” (fonte: Facebook) L’onorevole Michaela Biancofore (Forza Italia) si lancia in alcune importanti previsioni per l’autunno-inverno. Economiche ? Sociali ? Politiche ? Non proprio “Sulla moda per me verde in ogni sfumatura e tanto bianco. Abiti dunque con le sfumature della natura e il candore delle cime innevate. Per i profumi essenze di sandalo, tabacco e mirra: mistero e intensità” (fonte: Il Giornale) Sulle tv e sui siti dei più importanti media americani è stato pubblicato un video del 2005 nel quale Donald Trump candidato repubblicano alla presidenza Usa parla con un presentatore tv, si
lasciava andare ai seguenti commenti… “Ci ho provato, a scoparla. Mi sono mosso su di lei come una cagna. Ed era sposata. Poi di colpo la vedo, aveva le grosse tette finte e tutto quanto. Era rifatta… Sono attratto dalle belle donne e comincio a baciarle subito, è come un magnete. Bacio, senza aspettare. E quando sei una star puoi fare quello che vuoi. Afferrale dalla f**a. Puoi fare tutto” (fonte: Washington Post ) Tv2000 intercetta Antonio Razzi senatore di Forza Italia dal parrucchiere, e lo intervista proprio su quest’ultima vicenda “Trump in difficoltà? Mah… io questo non credo. Non condivido quando si va a ricordare i fatti successo 11 anni fa. Tutti, donne, uomini, chi è che non ha uno scheletro nell’armadio? Se andiamo a riprendere tutto quello che è successo negli anni precedenti non ci cantidiamo nessuno. Le offese di Trump alle donne? Guarda, molte volte tra uomini si dicono tante cose. Ma anche tra donna! Sa anche nel nostro Parlamento quante cose si dice? Ma sono battute, non bisogna riprendere quelle battute che viene rivolte… che è state rivolte alle donne, figurati. Le donne, poi, numero uno. Senza le donne noi non facciamo niente!“
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