Il Governo Conte Documento di analisi e approfondimento dei componenti del nuovo esecutivo - Confimi Bergamo

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Il Governo Conte Documento di analisi e approfondimento dei componenti del nuovo esecutivo - Confimi Bergamo
Il Governo Conte

Documento di analisi e
approfondimento dei componenti
del nuovo esecutivo
Composizione del Governo Conte

• Prof. Avv. Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri
• Dep. Luigi Di Maio. Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dello Sviluppo Economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali
• Sen. Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’Interno

•   Dep. Riccardo Fraccaro, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta
•   Sen. Avv. Giulia Bongiorno, Ministro per la Pubblica Amministrazione
•   Sen. Avv. Erika Stefani, Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie
•   Sen. Barbara Lezzi, Ministro per il Sud
•   Dep. Lorenzo Fontana, Ministro per la Famiglia e la Disabilità
•   Prof. Paolo Savona, Ministro per gli Affari Europei

•   Prof. Enzo Moavero Milanesi, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
•   Dep. Avv. Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia
•   Dott.ssa Elisabetta Trenta, Ministro della Difesa
•   Prof. Giovanni Tria, Ministro dell’Economia e delle Finanze
•   Sen. Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
•   Gen. Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
•   Sen. Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
•   Dott. Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
•   Dott. Alberto Bonisoli, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
•   Dep. Giulia Grillo, Ministro della Salute

• Dep. Giancarlo Giorgetti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzione di Segretario dei Consiglio dei
  Ministri                                                                                                                                  2
Presidente del Consiglio dei Ministri

             Giuseppe Conte
             Nato a Volturara Appula (Foggia) nel 1964, avvocato civilista e professore universitario. Laurea in giurisprudenza conseguita
             presso l'università «La Sapienza» di Roma (1988). Borsista presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche negli anni 1992-1993.
             Perfezionamento degli studi giuridici presso: Yale University (USA, 1992), Duquesne University (USA, 1992), International
             Kultur Institut (Austria, 1993), Université Sorbonne (Francia, 2000), Girton College (Regno Unito, 2001), New York University
             (USA, 2008 e 2009). Professore di corsi ufficiali, corsi integrativi e seminari in materia di diritto civile e commerciale presso la
             facoltà di giurisprudenza dell‘Università di «Roma Tre» (1996-97 e 1997-98), la facoltà di giurisprudenza dell'università
             «LUMSA» di Roma (1996-97 e 1997-98) e altri atenei italiani ed esteri. Nel 2000 e nel 2002 ha conseguito l'idoneità prima a
             professore associato, poi a professore ordinario di diritto privato. Professore ordinario di diritto privato nella facoltà di
             giurisprudenza presso l’«Università di Firenze» e docente di diritto privato nella facoltà di economia dell'università «LUISS»
             di Roma. Dal 2006 responsabile scientifico dei corsi per "giurista d'impresa" della «LUISS Business School». Dal 2006
             condirettore dei corsi di perfezionamento e specializzazione in "il nuovo diritto delle telecomunicazioni", presso l‘«Università
             di Firenze». È avvocato patrocinante in cassazione. Autore di pubblicazioni sul diritto privato, sul diritto d’impresa, sul diritto
             ambientale, sul diritto civile, sul diritto commerciale e sulle regole del mercato finanziario.

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Vicepresidente del Consiglio dei Ministri
Ministro dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Politiche Sociali

                               Luigi Di Maio
                                Nato ad Avellino nel 1986. Diplomato al liceo classico, giornalista pubblicista. Fondatore di una impresa di e-commerce, web
                                marketing e social media marketing. Eletto per la prima volta alla Camera nel 2013, ne è divenuto vicepresidente. Rieletto
                                nel 2018 nel collegio uninominale di Acerra. Ha guidato la delegazione del M5S in tutte le fasi delle consultazioni per la
                                formazione del nuovo Governo, decidendo infine di allearsi con la Lega. Insieme al leader di quest’ultima forza, Matteo
                                Salvini, ha dato l’approvazione politica al cd. “contratto di governo” come base programmatica dell’esecutivo.

Approfondimento
Secondo l’accordo di Governo M5S-Lega è necessaria: l'introduzione di una legge sul salario minimo orario, la fine degli apprendistati gratuiti per le libere
professioni e la riduzione strutturale del cuneo fiscale. Inoltre, per riparare l’abolizione dei voucher occorre introdurre un apposito strumento attivabile per via
telematica attraverso un'apposita piattaforma digitale, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio. È prevista una profonda riforma e un potenziamento dei
centri per l'impiego. Particolare attenzione sarà rivolta al contrasto della precarietà, causata anche dal “jobs act”.
Di Maio sostiene che per aiutare le PMI bisogna superare gli ostacoli burocratici e finanziari. Occorrono maggiori fondi per favorire lo sviluppo di queste
imprese, rompendo le rigide catene del Patto di stabilità, ma occorre anche dare a queste imprese la possibilità concreta di accedervi in maniera semplice e in
tempi rapidi. Ecco perché, nel rapporto "Promuovere la competitività delle Piccole e medie imprese", oltre a un aumento delle risorse per le PMI e lo sviluppo
dell'imprenditorialità diffusa, è stato chiesto alla Commissione europea di garantire appalti pubblici trasparenti, meno burocrazia sui fondi europei, un accesso
al credito più agevolato, più risorse e strumenti per l'internazionalizzazione. Bisogna concentrarsi su settori specifici come il manifatturiero, le nuove tecnologie,
le costruzioni sostenibili, i veicoli verdi e le smart grids. Il fronte della sostenibilità è centrale: una catena del valore più verde, che comprenda la rifabbricazione,
la riparazione, la manutenzione, il riciclaggio e la progettazione eco-compatibile, può offrire considerevoli opportunità commerciali a numerose PMI. Anche
l'approvvigionamento di energia a costi contenuti è fondamentale: le imprese europee hanno il costo dell'energia più alto del mondo e bisogna avviare un
deciso processo di decarbonizzazione e autoproduzione.
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Vicepresidente del Consiglio dei Ministri
Ministro dell’Interno

                               Matteo Salvini
                                Nato a Milano nel 1973. Svolge attività politica sin da giovanissimo. E’ stato eletto consigliere comunale di Milano (carica
                                ricoperta dal 1993 al 2012 e nuovamente dal 2015 in poi) e membro del Parlamento Europeo (carica ricoperta dal 2004 al
                                2009 e poi ancora dal 2014 al 2018, quando si è dimesso a seguito dell’elezione in Senato). Prima di diventare Senatore, era
                                stato membro della Camera per brevi periodi dopo le elezioni del 2008 e del 2013: in entrambi i casi si era dimesso per
                                incompatibilità con altri ruoli elettivi già ricoperti. Ha guidato la delegazione della Lega in tutte le fasi delle consultazioni per
                                la formazione del nuovo Governo (ad eccezione del primo incontro con la Presidente del Senato), decidendo infine di
                                allearsi con il M5S. Insieme al leader di quest’ultima forza, Luigi Di Maio, ha dato l’approvazione politica al cd. “contratto di
                                governo” come base programmatica dell’esecutivo.

Approfondimento
Come Ministro dell’Interno Salvini toccherà da vicino le tematiche dell’immigrazione, rapporti con le confessioni religiose e sicurezza. Per quanto riguarda
l’immigrazione, il “contratto di governo” stabilisce la creazione di centri di detenzione (in tutte le regioni) per gli immigrati irregolari, la valutazione nel Paese
d’origine - in strutture che garantiscano la tutela dei diritti umani - delle domande di richiesta di asilo, la nascita di accordi bilaterali con i paesi di transito e di
origine dei richiedenti asilo e la volontà di intervenire sul regolamento di Dublino, stabilendo il principio di equa ripartizione dei richiedenti asilo tra i vari paesi
dell’Unione Europea, con parametri oggettivi e quantificabili. In tema di rapporti con le altre confessioni religiose sarà istituito un registro dei ministri di culto, la
tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee, la predisposizione di strumenti adeguati per la chiusura di tutte le associazioni islamiche radicali
e di moschee e luoghi di culto irregolari. Per concludere la sicurezza vedrà un aumento dei fondi e delle dotazioni per le forze dell’ordine, oltre che l’assunzione
di nuovo personale, il contrasto al gioco d’azzardo, come il divieto di assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni per società che operano nel settore e
l’introduzione di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile, la velocizzazione delle procedure di sgombero delle abitazioni occupate abusivamente.
Per finire sarà effettuata la chiusura, nel breve periodo, tutti i campi Rom irregolari, per arrivare poi nel medio periodo alla chiusura anche di quelli regolari.

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Ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia Diretta

                              Riccardo Fraccaro
                               Nato a Montebelluna (TR) nel 1981. Laureto in Giurisprudenza. Impiegato. Nel 2013 è stato eletto deputato del M5S in
                               Trentino Alto Adige. Nella XVII legislatura è stato membro prima della Commissione Affari Costituzionali e poi della
                               Commissione Politiche UE. E’ stato inoltre Segretario d’aula, facendo parte dell’ufficio di presidenza della Camera. Ha svolto
                               attività politica soprattutto sul tema dei vitalizi per i parlamentari cessati dal mandato. Il 4 marzo 2018 è stato rieletto alla
                               Camera, sempre in Trentino Alto Adige. Nella nuova legislatura è stato eletto “Questore anziano” (cioè il più votato dei tre
                               Questori) della Camera.

Approfondimento
Fraccaro, negli ultimi anni, ha lavorato assiduamente per contenere i costi della politica: il suo emendamento taglia-affitti approvato nel 2014 ha permesso alla
Camera di risparmiare 77 milioni di euro di affitti d’oro, il più grande risparmio ottenuto dal M5S a beneficio dei cittadini. In prima linea nelle battaglie del M5S
su acqua pubblica, energia, rifiuti, ambiente e informazione, è firmatario di due proposte di legge sul conflitto di interessi e sulla democrazia diretta. È inoltre
sua la proposta del cosiddetto “reddito energetico” , progetto che si basa su un fondo pubblico che serve per finanziare l’installazione di impianti fotovoltaici
sulle case dei cittadini, a partire da quelli con redditi più bassi ma destinato a tutti. Gratuitamente.

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Ministro per la Pubblica Amministrazione

                             Giulia Bongiorno
                             Nata a Palermo nel 1966. Laureata in Giurisprudenza all'università di Palermo. Avvocato patrocinante in Cassazione. Titolare
                             di un primario studio legale specializzato in diritto penale dell'economia e in reati contro la pubblica amministrazione. E’
                             stata parte di processi mediatici. Tra i suoi clienti: Giulio Andreotti; personaggi dello spettacolo e sportivi; Raffaele Sollecito;
                             l’avvocato e parlamentare di FI, Niccolò Ghedini. Nel 2006 è stata eletta alla Camera con Alleanza Nazionale. Fino al 2008 ha
                             fatto parte della Commissione Giustizia. Rieletta nel 2008, fino al 2013 è stata presidente della Commissione Giustizia. Nel
                             2010 ha aderito a Futuro e Libertà per l’Italia, non venendo più eletta nelle successive elezioni. Nel 2018, dopo l’annuncio
                             della sua candidatura in più collegi proporzionali, è stata eletta senatrice con la Lega.

Approfondimento
Si è dichiarata favorevole alle unioni civili per le coppie omosessuali e all'istituzione di una legge contro l'omofobia. Si è espressa per l'ampliamento
della legittima difesa nell'ordinamento italiano ed è sostenitrice dei principi di certezza ed effettività della pena. Ha fornito un contributo decisivo
all’introduzione nell'ordinamento italiano del reato di stalking. Impegnata anche nel sociale, ha fondato nel 2007 insieme a Michelle Hunziker l'associazione
onlus "Doppia difesa", in aiuto delle donne vittime di abusi e maltrattamenti.
È stata presidente dell’Organismo di Vigilanza di Terna Plus S.r.l, Presidente dell'Organismo di Vigilanza dell'Ospedale Israelitico e membro dell’Organismo di
Vigilanza di Poste Italiane fino ai primi mesi del 2018.
Dal 2012 fa parte del CdA della Juventus Football Club S.p.A. in qualità di supervisore dell’area legale.

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Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie

                              Erika Stefani
                              Nata a Valdagno (VI) nel 1971. Laureata in Giurisprudenza. Avvocato.
                              Prima di approdare in Parlamento, ha fatto una lunga carriera a livello amministrativo e territoriale. Alle elezioni comunali del
                              2009 si è presentata come candidata del Carroccio a Trissino, è stata eletta e ha ricoperto le cariche di vice sindaco e
                              assessore all'Urbanistica. Nel 2013 è stata eletta senatrice con la coalizione di centrodestra alle elezioni politiche. Durante la
                              legislatura, è stata vicepresidente del gruppo Ln-Aut dal 15 luglio 2014, membro della Giunta delle elezioni e elle immunità
                              parlamentari, componente della Commissione Giustizia. Inoltre ha fatto parte della Commissione parlamentare di inchiesta
                              sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere; del Comitato parlamentare per i procedimenti di accusa; della
                              Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza. Nella scorsa legislatura ha presentato come prima firmataria
                              numerose proposte di legge, nella maggior parte dei casi volte a introdurre modifiche nel codice penale. Alle elezioni del 4
                              marzo ha ripetuto il successo ottenuto alle precedenti politiche ed è stata rieletta nel collegio uninominale di Vicenza. Ora
                              approda al ministero chiamato ad occuparsi dei rapporti con le Regioni.

Approfondimento
Ha presentato un ddl per il contrasto alla ludopatia e per la razionalizzazione dei punti di rivendita di gioco pubblico (287). Si è spesa in Parlamento per la
protezione dei minori, presentando un ddl per inasprire i reati di costrizione al matrimonio, induzione al viaggio finalizzato al matrimonio (2441) e costrizione al
matrimonio di persona minorenne e norme in materia di affidamento condiviso dei figli minori (1441). Si è impegnata anche per iniziative in sostegno delle
forze dell'ordine (1588), legittima difesa (1784) e difesa del patrimonio (867) (2147).

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Ministro per il Sud

                              Barbara Lezzi
                              Nata a Lecce nel 1972. Impiegata. Alle elezioni politiche del 2013 è stata eletta senatrice in Puglia. Nella XVII legislatura è
                              stata membro (e vicepresidente fino al gennaio 2016) della Commissione Bilancio e della Commissione Politiche della UE.
                              Cinque anni dopo è stata rieletta in Senato vincendo nel collegio uninominale di Nardò a danno di candidati avversari
                              politicamente di peso quali il viceministro uscente allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova (PD), e l’ex presidente del
                              Consiglio, Massimo D’Alema (LeU).

Approfondimento
Contraria alle decisioni prese dal PD sulla questione dell’ILVA di Taranto che, secondo l’On. Lezzi, non tutelano la salute dei cittadini (Interventi in Parlamento,
18 febbraio e 19 febbraio 2015)

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Ministro per la Famiglia e le Disabilità

                              Lorenzo Fontana

                              Nato a Verona nel 1980. Laureato in scienze politiche e in storia della civiltà cristiana. Dopo essere stato consigliere
                              comunale a Verona, per due mandati dal 2009 al 2018 è stato membro del Parlamento Europeo, dove ha guidato la
                              delegazione della Lega Nord ed è stato vicepresidente della Commissione per la cultura, l’istruzione e lo sport e membro
                              della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.
                              Nel 2016, insieme a Giancarlo Giorgetti, è stato nominato vicesegretario federale della Lega Nord. Dal 2017 è vicesindaco di
                              Verona con deleghe alle politiche della casa, alle relazioni internazionali, ai fondi Ue, alle politiche demografiche, alle
                              politiche per la smart city, all’innovazione tecnologica. Nel 2018 è stato eletto deputato nella circoscrizione Veneto 2.
                              All’inizio della legislatura è stato eletto vicepresidente della Camera.

Approfondimento
È contrario alle unioni civili ; ha partecipato al corteo organizzato il 19 maggio 2018 dai movimenti “pro vita” per chiedere l’abolizione della legge 194
sull’interruzione di gravidanza e ha definito l’ordinanza emessa a marzo 2017 dalla Corte d’Appello di Trento, cha ha sancito il diritto genitoriale per due padri,
“una sconfitta per la società”.

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Ministro per gli Affari Europei

                              Paolo Savona
                              Nato a Cagliari nel 1936. Laureato in Economia e commercio nel 1961. Dopo varie esperienze universitarie, dal 1976 al 1980
                              è stato direttore generale di Confindustria. È stato DG e AD della BNL., ha presieduto il Fondo Interbancario di Tutela dei
                              Depositi, di Impregilo, di Gemina, Aeroporti di Roma e Consorzio Venezia Nuova. E’ stato Ministro dell'industria, del
                              commercio e dell'artigianato, con delega al riordinamento delle partecipazioni statali, nel governo Ciampi (aprile 1993-aprile
                              1994). Nel biennio 2005-2006, durante il governo Berlusconi III, è stato a capo del Dipartimento per le Politiche Comunitarie
                              della Presidenza del Consiglio coordinando il Comitato tecnico per la Strategia di Lisbona. Da ultimo è stato presidente di
                              Euklid, fondo hedge fintech con base a Londra, fino allo scorso 23 maggio. È titolare del corso sulla geopolitica del gas
                              presso la LUISS Business School a Roma. Fin dalla firma del trattato europeo del 1992 si è dichiarato contrario
                              all'accettazione dei parametri di Maastricht in quanto privi di base scientifica e troppo rigidi per un'economia che richiede
                              flessibilità; ha inoltre considerato impreparata l'Italia a entrare nell'euro esprimendo il suo dissenso in un pamphlet intitolato
                              «L'Europa dai piedi di argilla» (1995). Negli ultimi anni ha espresso posizioni critiche – che ne hanno poi ostacolato la
                              nomina a Ministro dell’Economia nella prima lista di ministri elaborata dal premier incaricato Conte - nei confronti
                              dell’Unione economica e monetaria e della partecipazione italiana ad essa

Approfondimento
Non si definisce antieuropeista, ma dice di essere per l’Europa unita, ma critica l’élite di Bruxelles e la moneta unica. Il 3 ottobre 2015 partecipò ad un convegno
durante il quale fu presentato “il piano B” per uscire dall’euro. Ha più volte sostenuto che la Germania continui ad applicare “la sostanza del Piano economico
avanzato nel 1936 da Walter Funk, ministro dell’economia nazista, il quale prevedeva che la Germania divenisse il “paese d’ordine” in Europa, che il suo sviluppo
fosse prevalentemente industriale, con qualche concessione per l’alleato storico, la Francia, e che gli altri paesi europei si concentrassero nella produzione
agricola e svolgessero funzioni di serbatoio di lavoro; infine che le monete europee confluissero nell’area del marco, per seguirne le regole”.

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Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

                              Enzo Moavero Milanesi
                              Nato a Roma nel 1954. Giurista e avvocato. Ha ottenuto il primo incarico governativo nella XI Legislatura nel Governo
                              Amato, nel quale si è occupato di risanamento degli enti pubblici. In seguito, nel 1994, Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato
                              sottosegretario agli Affari europei. Dal 1995 al 2000 è stato scelto quale capo gabinetto da Mario Monti, al tempo
                              commissario europeo, prima al mercato interno e poi alla concorrenza. Dal 2002 al 2005 è stato vice segretario generale
                              della Commissione europea. Nel 2011 è stato nominato ministro per gli Affari Europei nel governo Monti. Si è candidato al
                              Senato nel 2013 nella lista “Con Monti per l'Italia” nel Lazio senza essere eletto. Nel marzo 2013 è stato chiamato dal
                              Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a far parte del gruppo ristretto che aveva lo scopo di avanzare proposte
                              programmatiche in materia economico-sociale ed europea (c.d. gruppo dei Saggi). Nell’aprile 2013 è stato riconfermato al
                              ministero per gli Affari Europei anche nel nuovo governo guidato da Enrico Letta. Nel 2017 è stato nominato consigliere del
                              Presidente del Consiglio per la promozione della candidatura di Milano a sede dell'Agenzia europea per i medicinali. È
                              professore di Diritto dell'Unione Europea presso la School of Government dell'Università LUISS di Roma.

Approfondimento
Teorico dei negoziati a «geometrie variabili», è un negoziatore molto garbato, non ha bisogno di battere pugni sul tavolo: il suo segreto è essere sempre
presente ai lavori preparatori. Con Monti e Grilli mise il veto contro la Merkel che si opponeva, nel Consiglio europeo del giugno 2012, allo scudo anti-spread,
rivelatosi uno strumento fondamentale, assieme alla strategia della Banca centrale europea, per il salvataggio dell’Unione monetaria.

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Ministro della Giustizia

                              Alfonso Bonafede
                              Nato a Mazara del Vallo (TP) nel 1976.
                              Laureato in giurisprudenza e dottore di ricerca in Diritto privato. È avvocato a Firenze. Avvicinatosi nel 2006 ai “Meet-Up”
                              ispirati da Grillo e da allora divenuto sempre più operativo all’interno del Movimento, anche occupandosi della Piattaforma
                              Rousseau, è stato eletto deputato nel 2013 per la prima volta e riconfermato nelle ultime elezioni. Entrambe le elezioni sono
                              avvenute in Toscana. Nella scorsa legislatura ha presentato varie proposte di legge in materia di giustizia o relative a temi
                              collegati alla giustizia, in particolare su: divorzio breve; determinazione e risarcimento del danno non patrimoniale; tutela dei
                              risparmiatori possessori di azioni di grandi imprese in stato di insolvenza a causa di fatto illecito degli amministratori; class
                              action. In piena campagna elettorale, era già stato presentato come futuro Ministro della Giustizia del Governo M5S.

Approfondimento
Molto vicino al capo politico del Movimento Luigi Di Maio, tanto da essere stato chiamato a partecipare ai lavori per la stesura del Contratto di governo con la
Lega. Da deputato ha presentato una proposta di legge sulla class action, approvata alla Camera e poi arenatasi al Senato. Nel 2016, insieme a Riccardo
Fraccaro e Giancarlo Cancelleri, è entrato a far parte del gruppo di coordinamento e supporto dei comuni governati dai Cinquestelle costituito da Di Maio,
allora responsabile degli enti locali del Movimento, occupandosi del centro e della Sardegna e poi puntando i riflettori anche su Roma. Da subito designato alla
carica di Ministro della giustizia dal M5S, ha dichiarato che i temi prioritari sarebbero: conflitto di interessi, intercettazioni, prescrizione e un nuovo piano
carceri. Particolarmente interessato anche ai temi legati alla tutela del consumatore (telecomunicazioni ed erogazione Servizi elettrico e gas): tra gli incarichi
svolti come avvocato ha fatto anche il conciliatore tra imprese e clienti finali dei servizi elettrico e gas.

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Ministro della Difesa

                             Elisabetta Trenta
                             Nata a Cantù nel 1976. Laureata in Scienze politiche. Ha conseguito due Master in materia di cooperazione internazionale.
                             Analista, ha svolto attività di coordinamento per numerosi progetti in materia di cooperazione internazionale. Tra il 2005 e il
                             2006 è stata consigliere per la missione “Antica Babilonia 9” su incarico del Ministero della Difesa e «»esperto senior” nella
                             Task Force Iraq, a Nassirya, per conto del Ministero degli Esteri. Nel 2009 è stata capitano della Riserva nella missione Unifil
                             in Libano. Nel 2012 ha coordinato un progetto in Libia per la riduzione degli armamenti illegali. E' vicedirettore e docente
                             del master in Intelligence e sicurezza della Link Campus University di Roma. Ha collaborato con il Centro militare di studi
                             strategici (Cemiss). Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni
                             del 4 marzo.

Approfondimento
Sul piano interno dovrà affrontare la questione degli accordi governo-governo (G2G), un punto che il comparto invoca da tempo per rafforzare il
sostegno all’export militare. Intende agire in linea con gli indirizzi del “Libro Bianco” e, ad integrazione di essi, investire sul capitale umano.
Particolarmente sensibili sono i dossier esterni, sia in Europa, sia in ambito Nato. Nel continente, il progetto di Difesa comune (inesistente nel contratto di
governo) procede spedito, con 13 miliardi di euro che la Commissione prevede di destinare al Fondo europeo per la difesa (Edf) nel prossimo quadro di
finanziamento 2021-2027. La partita per aggiudicarsi le risorse è già iniziata, e vede Francia e Germania da tempo impegnate a guidare il processo. In
fase di delicata negoziazione c’è il programma di sviluppo dell’industria (Edidp) per 500 milioni nel biennio 2019-2020, mentre il Consiglio è a lavoro per
la nuova tranche dei progetti di cooperazione strutturata permanente (Pesco). L’Italia ha fino ad ora dimostrato un atteggiamento proattivo. Per quanto
riguarda l’Alleanza Atlantica, la Trenta avrà il compito di “confermare” l’impegno italiano (come scritto nel contratto) a fronte dell’intenzione dichiarata di
partnership con la Russia. Per il nuovo ministro della Difesa, il battesimo di fuoco sarà a Bruxelles tra meno di due settimane, quando incontrerà i colleghi
dell’Alleanza, tutti chiamati ai preparativi in vista del Summit dei capi di Stato e di governo di luglio.

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Ministro dell’Economia e delle Finanze

                               Giovanni Tria
                               Nato a Roma nel 1948. Laureato in giurisprudenza. È stato docente di Economia, Macroeconomia e Storia dell’economia all’
                               «Università di Perugia» e «La Sapienza» di Roma. È professore ordinario di Economia politica all’Università di Roma «Tor
                               Vergata». Dal 2017 è preside della Facoltà di Economia. Ha svolto consulenze nei Ministeri dell’Economia, degli Esteri, della
                               Pubblica amministrazione e del Lavoro. E’ stato presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione della Presidenza del
                               Consiglio a Caserta, dal gennaio 2010 al marzo 2016. Fa parte del comitato scientifico della Fondazione Magna Carta.
                               È stato, dal 2002 al 2006 e dal 2009 al 2012, membro del Consiglio di amministrazione dell’Organizzazione internazionale
                               del lavoro (OIL). Collabora con il quotidiano Il Foglio.

Approfondimento

Il Prof. Tria analizza le proposte economiche del contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. In particolare, il reddito di cittadinanza è definito come
una misura non ancora chiara, che “oscilla tra una indennità di disoccupazione un poco rafforzata ed un provvedimento, improbabile, tale da configurare una
società in cui una parte della popolazione produce e l’altra consuma”. La flat tax, invece, ha un obiettivo, definito “più interessante”, di riduzione della pressione
fiscale come condizione di una politica di crescita. Per finanziare queste misure il Prof. Tria non esclude, in via di principio, che si possa ricorrere ad un aumento
delle imposte indirette come l’IVA.
In un articolo comparso su Il Sole 24 Ore, il Prof. Tria, insieme a Renato Brunetta, analizza i grandi fallimenti che hanno segnato l’Unione monetaria dell’Europa,
che ha favorito, in maniera erronea, l’eccesso di virtù (surplus delle “formiche” come la Germania) produce più danni dell’eccesso di deficit (dei paesi “cicala”).
Da qui la necessità, secondo Tria e Brunetta, di un grande piano di investimenti pubblici produttivi fuori dai parametri europei, necessario per rilanciare l’UE.
Infine, per quanto riguarda la «questione Euro» ,in un altro articolo, si pronuncia in favore delle tesi di Giorgio La Malfa e Paolo Savona secondo cui è la
Germania che dovrebbe uscire dall’euro perché il suo surplus della bilancia commerciale non è compatibile con il regime di cambi fissi che vige nell’eurozona.

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Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

                              Gian Marco Centinaio
                               Nato a Pavia nel 1971. Attivo in politica sin da giovane.
                               Tra il 2009 al 2014 è stato vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Pavia. Nel 2013 è stato eletto per la prima
                               volta in Senato con la Lega Nord. Unico membro del partito in Commissione Istruzione e Beni culturali. Dal luglio 2014,
                               dopo le dimissioni del predecessore Massimo Bitonci, e fino alla conclusione della XVII legislatura è stato presidente del
                               Gruppo parlamentare Lega Nord in Senato. Rieletto nel collegio uninominale di Pavia come candidato unitario della
                               coalizione di centrodestra, nella nuova legislatura è stato confermato presidente del Gruppo parlamentare in Senato. In tale
                               veste ha partecipato a tutte le fasi delle consultazioni per il nuovo governo insieme al leader del partito Salvini e al suo
                               omologo alla Camera, On. Giorgetti.

Approfondimento
Critico su Imu Agricola, si è speso anche sulla questione delle quote latte e della direttiva Bolkestein e in difesa degli agricoltori. Ha presentato come primo
firmatario, tra gli altri, un ddl recante una nuova disciplina delle imposte sui redditi delle persone fisiche e delle società (2005) e un ddl recante nuove norme in
materia di incentivi fiscali e contrasto alla delocalizzazione delle imprese (2743)

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Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

                                Sergio Costa
                                Nato a Napoli nel 1959. Laureato in Scienze Agrarie. Ha conseguito un master in Diritto dell'ambiente. Entrato nel Corpo
                                Forestale, ne è diventato comandante regionale in Campania, occupandosi anche di indagini sui rifiuti tossici interrati
                                nell’area tra le province di Napoli e Caserta. Nel 2017, con l’accorpamento della Forestale nei Carabinieri, è diventato
                                generale di brigata dell'Arma. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima
                                delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento
Da ministro, adesso, il generale dovrà per prima cosa regolarizzare il suo rapporto con l'Arma. L'articolo 1483 del Codice dell'ordinamento militare impone a
tutti i militari in servizio "di mantenersi fuori in ogni circostanza dalle competizioni politiche". Possono essere iscritti ai partiti, ma non avere incarichi interni. Per
questo motivo Costa, sull'esempio di altri suoi colleghi, dopo l'annuncio di marzo da parte di Di Maio si è messo in licenza temporanea in attesa dell'esito delle
elezioni. La sua rimane tuttavia una posizione unica nel suo genere: mai un alto ufficiale in servizio era sceso in campo senza lasciare il suo ruolo o passare dal
voto. Il Generale è stato uno dei sostenitori della Legge 68 sugli ecoreati .Nel 2015, quando entrò in vigore la riforma della pubblica amministrazione voluta
dall'allora ministro Marianna Madia, Costa fu molto critico nei confronti della scelta di accorpare la forestale alle altre Armi per "razionalizzare" le forze di
polizia. Disperdendo quello che, a suo avviso, era un ventaglio di competenze esclusive della forestale, tra cui il contrasto alle ecomafie.

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Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

                               Danilo Toninelli
                               Nato a Soresina (CR) nel 1974. Assicuratore. Alle elezioni politiche del 2013 è stato eletto deputato in Lombardia. Nella XVII
                               legislatura è stato vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali. Ha presentato numerose proposte di legge in
                               materia di riforma del sistema elettorale ed è stato, alla Camera, il referente del Gruppo M5S nel dibattito sulle riforme
                               istituzionali Alle elezioni politiche del 2018 è stato eletto in Senato, sempre in Lombardia. Nella nuova legislatura è stato
                               eletto presidente dei Senatori del M5S. In tale veste ha partecipato, insieme al capo politico Di Maio e alla sua omologa alla
                               Camera, On. Grillo, alle consultazioni per la formazione del nuovo governo.

Approfondimento
Come Ministro delle Infrastrutture dovrà subito occuparsi dei dossier caldi su Autostrade per l'Italia, Fca e Fs, tre tra i principali gruppi industriali del paese, e
poi confrontarsi con grandi e piccole imprese di costruzioni, che da un anno aspettano le maxi-gare della Torino-Lione, in programma per il luglio prossimo.
Dal punto di vista della normativa di settore, Toninelli dovrà completare il pacchetto dei decreti attuativi del codice appalti - all’appello ne mancano molti tra
cui débat public, qualificazione delle stazioni appaltanti, collaudo, a cui si aggiungono le Linee Guida dell’Anac in corso di revisione - e dare piena attuazione al
nuovo sistema di regole. Altro tema cruciale sarà quello della transizione della progettazione e degli appalti verso il digitale, in una parola il BIM. Entro il 2025
l’utilizzo di metodi e strumenti elettronici di modellazione sarà obbligatorio per tutte le nuove opere. Un nuovo paradigma al quale i progettisti, ma soprattutto
le pubbliche amministrazioni, devono adeguarsi.

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Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

                                Marco Bussetti
                                Nato a Milano nel 1962. Ha conseguito la laurea specialistica magistrale in Scienze e Tecniche delle attività motorie presso
                                l’Università“Cattolica” di Milano. È entrato nel mondo della scuola come docente di educazione fisica nelle scuole medie nel
                                concorso del 1984. Dal 2011, dopo aver vinto il concorso, è dirigente scolastico per la scuola primaria e secondaria e per gli
                                Istituti educativi. Ha guidato l’Istituto tecnico di Corbetta (MI). Dopo avere ricoperto vari incarichi all’interno
                                dell’amministrazione regionale lombarda della scuola, dal luglio 2015 è dirigente dell’Ufficio di Milano del Provveditorato
                                scolastico della Lombardia. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S presentata da Luigi Di Maio prima delle
                                elezioni del 4 marzo.

Approfondimento
Il curriculum riporta una lista di pubblicazioni – libri e dvd – che riguardano, tra l’altro, il tema dell’educazione sostenibile, la promozione sportiva e le
prospettive in quest’ambito della scuola italiana, la danza e gli sport di squadra nella scuola. Con molta probabilità non cancellerà la “buona scuola” ma la
modificherà, dando pure spazio, così come è nel programma del Centrodestra, alla scuola privata. Una conferma ulteriore arriva dalla lettura del contratto per il
“governo del cambiamento” nel quale si scommette sulla formazione obbligatoria dei docenti e nel perfezionamento dell’alternanza scuola-lavoro. Magari
differenziando le ore in base ai diversi indirizzi. Ma ci potrebbe essere, fra i primi atti di Bussetti, l’attuazione dei concorsi regionali già previsti dalla legge 107 e
più volte indicati dal Carroccio come priorità del nostro sistema scolastico. Ma si vedrà pure come si muoverà relativamente alle 55mila maestre con diploma
magistrali che, senza un correttivo di legge, da settembre potranno avere solo incarichi a tempo determinato.

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Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

                               Alberto Bonisoli
                               Nato nel 1961 a Mantova. Laureato all’Università Bocconi di Milano. Ha svolto attività di docenza alla Bocconi. Oggi guida la
                               Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, istituzione privata presente in 80 Paesi che dal 1980 si occupa in Italia di moda,
                               grafica e design. Presidente della rete delle Scuole di Moda. Ha fatto parte dell’iniziale “squadra di governo” del M5S
                               presentata da Luigi Di Maio prima delle elezioni del 4 marzo.

Approfondimento
Sostiene la separazione tra il Ministero dei beni e attività culturali e quello del turismo. La sua proposta si basa su tre punti fondamentali: investire l’1% del PIL
nel settore, dare un forte impulso alla digitalizzazione e applicare il concetto di “cultura diffusa” per riportare la cultura nelle periferie urbane e superare il
disagio sociale. Sul turismo, intende promuovere il nostro paese all’estero, creare una cabina di regia per coordinare a livello centrale tutti gli sforzi degli enti
locali e favorire il turismo di qualità attraendo per esempio studenti stranieri che quando torneranno nel loro paese di origine saranno ambasciatori del Made in
Italy.

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Ministro della Salute

                              Giulia Grillo
                              Nata a Catania nel 1975. Laureata in medicina e chirurgia. Nel 2013 è stata eletta per la prima volta alla Camera, venendo
                              assegnata dal suo Gruppo parlamentare alla Commissione Affari Sociali. A più riprese è stata capogruppo M5S nella
                              Commissione Affari Sociali. È stata la referente del Gruppo parlamentare in materia di sanità. La sua azione si è concentrata
                              soprattutto sul settore farmaceutico (i contenuti del programma elettorale del M5S in materia erano da lei ispirate). Di
                              particolare rilievo:
                              - la presentazione della proposta di legge recante: "Norme per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani
                              e della cura delle malattie rare";
                              - la presentazione di una risoluzione volta ad impegnare l’allora Governo Renzi a regolare la materia degli accordi tra
                              Agenzia italiana del farmaco e case farmaceutiche per la formazione dei prezzi dei medicinali.
                              Rieletta nel 2018 alla Camera, è divenuta capogruppo del M5S partecipando alle consultazioni per la formazione del nuovo
                              governo insieme al capo politico Luigi Di Maio e al suo omologo in Senato, Danilo Toninelli.

Approfondimento
Il Presidente della Federazione Fnomceo (ordine dei medici-chirurghi) Filippo Anelli, ha diramato una nota pubblica in cui scrive: «La scelta di un medico per la
Salute è un ottimo inizio per il Governo, e, insieme alle pagine sulla Sanità del Contratto di Governo, segno di una politica lungimirante che ha a cuore la Sanità
pubblica e la Salute dei cittadini». La Grillo non è contraria ai vaccini ma è contraria alla legge emanata da Gentiloni-Lorenzin che secondo la sua
interpretazione si basa sulla coercizione. La proposta del M5S, invece, “punta sulla raccomandazione come metodo per ottenere la maggiore copertura
vaccinale possibile. Ciò significa aumentare l’adesione consapevole della popolazione alle vaccinazioni, attraverso campagne di vaccinazione ed efficaci
programmi di comunicazione tra medici e genitori, in modo da sviluppare un senso più alto di partecipazione dell’individuo alla gestione della salute pubblica.
La proposta di legge prevede delle clausole di salvaguardia: in caso di particolari emergenze sanitarie o compromissione dell'immunità di gregge che possa
causare specifici episodi epidemici, il Ministro della Salute può ricorrere a un decreto e a misure obbligatorie al fine di tutelare la salute pubblica”.
Sulla questione del gioco d’azzardo e sulla sua pubblicità ha sempre assunto una posizione fortemente contraria.
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Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

                              Giancarlo Giorgetti
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                              commercialista nel capoluogo lombardo. Ha avviato l’attività politica con l’elezione a sindaco del suo paese natale, alla
                              guida di una lista civica. Di lì è cominciato l’avvicinamento alla Lega Nord, con la quale è stato eletto deputato per la prima
                              volta nel 1996. Da allora è sempre stato rieletto alla Camera ricoprendo il ruolo di presidente della Commissione Bilancio
                              nelle legislature XVI (2008-13) e XIV (2001-06). Nella legislatura in corso è stato eletto presidente del Gruppo Lega alla
                              Camera. In tale veste ha partecipato alle consultazioni al Quirinale al fianco di Salvini e del suo omologo al Senato, Sen.
                              Centinaio. Figura chiave nel partito prima sotto la gestione di Bossi e poi sotto quella di Salvini, tra il 2002 al 2012 ha
                              ricoperto il ruolo di segretario nazionale della Lega Lombarda. Nel 2016, insieme a Lorenzo Fontana, neo ministro alla
                              Famiglia e alle Disabilità, è stato nominato vicesegretario federale della Lega Nord.

Approfondimento
Non usa i social network e preferisce agire “dietro le quinte” piuttosto che apparire in prima persona. In una delle rare interviste rilasciate, pubblicata il 24
febbraio 2018 da Varese News, nella quale ha affrontato diverse questioni delicate per la Lega, tra cui i problemi finanziari del partito.

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