Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà

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Centrodestra
autolesionista                                          Green pass: fiducia al Senato
 di CRISTOFARO SOLA
                                                            Casellati convoca la Conferenza dei capigruppo per stabilire tempi
N         ella destra italiana il tafazzismo
          è tornato. Che bella notizia! È
          tuttavia storia vecchia che, a de-
stra, se una cosa funziona non ci si sforzi
di farla andare meglio ma ci si dia da fare
                                                          di discussione e data del voto. In aula testo già approvato alla Camera

per mandarla in rovina. Dopo l’autoaf-
fondamento del Popolo delle Libertà non
era stato facile ricostruire nel campo del
centrodestra un rapporto di fiducia tra le
varie anime che lo compongono. La stel-
la polare seguita per restare uniti è stata
quella di ascoltare il sentimento maggio-
ritario nel Paese. E, per quel poco che
possano valere, i sondaggi sulle intenzio-
ni elettorali degli italiani lo confermano.
Troppa grazia perché a qualcuno non ve-
nisse voglia di mettersi di traverso.
   Ha cominciato Giorgia Meloni che,
nell’intestardirsi a non salire sul carro del
Governo Draghi in nome di una proclama-
ta coerenza morale, ha visto l’opportunità
di “fare cassa” elettorale dall’opposizione
a danno dei suoi alleati. Per arrivare dove,
non si capisce. Ad assestare bordate alla
casa comune ci hanno poi pensato alcu-
ni esponenti di Forza Italia, preoccupati
delle loro sorti personali nel caso in cui
la liaison tra il leader leghista e il vecchio
leone di Arcore dovesse sfociare nell’au-
spicata unificazione dei due partiti. Ha
dell’imbarazzante il comportamento vele-
noso di esponenti forzisti, presenti al Go-
verno, che spendono più tempo a marcare
i distinguo da Matteo Salvini che a dire
una parola che sia una contro l’oscena fa-
ziosità, ancorché ridicola, di Enrico Letta.
Come se non bastasse, ci si è messa anche
la fronda interna alla Lega, la cosiddetta
“ala nordista”, a sparare alla schiena del
“Capitano”, facendolo passare per il pa-
rente scomodo di cui ci si vergogna ma
che bisogna tollerare per il bene della fa-
miglia.
   Ragazzi, sveglia! Se siete a fare i feno-
meni nelle stanze del potere romano o i
“condottieri” in qualche regione d’Italia
lo dovete a quel “marziano” di Matteo
Salvini. È necessario che vi si ricordi dove
eravate grazie alle vostre miopie da botte-
gai padani nel 2013, quando il giovanotto
vi ha preso per mano per fare della Lega
il primo partito italiano (il vantaggio vir-
tuale di Fratelli d’Italia assegnato dai son-
daggi è un’illusione ottica)? Non lo dicia-
mo esplicitamente perché la volgarità non
è nelle nostre corde, ma eravate proprio lì:
ci siamo capiti. Mollare Salvini sulla bat-
taglia per non estendere il Green pass in-
discriminatamente a tutta la popolazione
non è una genialata.
   Giocare a fare i “draghiani” più di Ma-
rio Draghi non vi porta da nessuna parte,
se non a essere gli “utili idioti” che lavo-
rano per il nemico senza accorgersene.
Il popolo della destra certi smarcamen-
ti a favore di telecamere li ha già vissuti
drammaticamente sulla propria pelle ai
tempi dell’apoteosi di Silvio Berlusconi,
nel 2009. Li ricordate Gianfranco Fini e
l’opera demolitoria – suggerita da chi lo
sappiamo, e neanche a farlo apposta era
un inquilino del Quirinale – orchestrata
per scavare la fossa a un leader che avreb-
be potuto finalmente compiere la svolta               di recente l’ha fatta e ciò lo ha reso vulne-   done le dimissioni, Salvini avrebbe dovu-      fa”, alias Fratelli d’Italia prima versione.
liberale attesa dal Paese?                            rabile. Vogliamo dirlo? Aver ceduto sulla       to fare muro anziché accompagnarlo alla        Nessuna meraviglia se adesso la delusio-
   A Via Bellerio ci sarebbe qualcuno che             questione Durigon è stato un clamoroso          porta.                                         ne patita per il trattamento riservato nel
si è accomodato sulla sponda del fiume                boomerang che adesso gli ritorna contro.           Ora, nel Lazio – e non solo nel Lazio       partito a Durigon condurrà quello stesso
nella convinzione di vedere passare il ca-            Quando i “governisti” della Lega si sono        – il popolo della destra che era stato or-     popolo a snobbare le urne delle Comunali
davere del proprio leader. L’occasione po-            uniti al coro della sinistra nel condanna-      gogliosamente missino e poi di Alleanza        di Roma, dove il centrodestra avrebbe po-
trebbe essere prossima: una débâcle della             re la presa di posizione dell’ex sottose-       Nazionale prima del suicidio politico di       tuto camminare sugli allori per prendersi
Lega sotto la “linea Gotica” alle comunali            gretario all’Economia, Claudio Durigon,         Gianfranco Fini, si era fidato della nuova     il Campidoglio.
di ottobre. Ora, non è che Salvini sia l’es-          sull’intestazione dei giardinetti pubblici      Lega sovranista e meno della conventicola
sere perfettissimo, qualche stupidaggine              di Latina ad Arnaldo Mussolini, chieden-        dei “quattro amici al bar di Via della Scro-                        (Continua a pagina 2)
Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà
2     L’OPINIONE delle Libertà                                                                                                                        Giovedì 16 Settembre 2021

(Continua dalla prima pagina)                    sco Greco, anche lui fra pochi mesi pen-         zione politica che li renda possibili, oltre    dell’Esecutivo, specie se accoppiata ad
                                                 sionato.                                         che augurabili e, in questo senso, Draghi       una riforma elettorale non semplicemente
Centrodestra                                         Sullo sfondo si agita un fantasma a suo
                                                 modo muto, pure lui, che rimembra anche
                                                                                                  presidente potrebbe essere, ferme restan-
                                                                                                  do tutte le garanzie procedurali, una sor-
                                                                                                                                                  maggioritaria (un sistema proporzionale
                                                                                                                                                  con premio di maggioranza, specie se sen-
autolesionista                                   nominalmente i tempi oscuri di Licio Gel-
                                                 li con la sua P2 ora, diciamo, così espatria-
                                                                                                  ta di suggerimento, una semplice ma forte
                                                                                                  indicazione, a considerare una evoluzione
                                                                                                                                                  za preferenze, ha qualcosa di contraddit-
                                                                                                                                                  torio in sé e aumenta inoltre il peso della
di CRISTOFARO SOLA                               ta, segretamente come è ovvio, col nome          della nostra democrazia verso uno Re-           partitocrazia) ma basata sui collegi uni-

O
        ra torna tutto in discussione con        di Ungheria, finita nelle indagini della         pubblica presidenziale, che io considero        nominali come nel Regno Unito, nell’Ita-
        l’inquietante prospettiva per i ro-      Procura retta da Greco per le rivelazio-         auspicabile per due ordini di motivi.           lia giolittiana o nelle proposte del referen-
        mani che, dopo anni di disastri          ni, nomi e cognomi compresi, confessate             Il primo è evidente: rendere finalmente      dum Segni, risolverebbe invece davvero il
        grillini, rispunti un vecchio arnese     da un avvocato a un pm che, con insolita         più stabile l’Esecutivo (in Italia i governi,   problema.
della sinistra (Roberto Gualtieri del Par-       decisione, ha sollevato non lievi critiche       in media, superano di poco l’anno di vita)          Un problema che non possiamo non
tito Democratico) a riportare indietro le        proprio contro Greco per il troppo tempo-        così da poter affrontare i problemi con         porci, se solo pensiamo alle difficoltà a
lancette dell’orologio ad acqua del Pincio.      reggiare nelle indagini su questa Loggia,        una visione a più lungo termine, senza          confrontarci, avendo rappresentanti sem-
Ma non ci sono soltanto i pesi massimi           col suo contenuto esplosivo di nomi eccel-       l’assillo continuo di puntellare una mag-       pre diversi, con Paesi che hanno invece
dei partiti a ingarbugliare la scena. Siamo      lenti.                                           gioranza instabile, cosa che attualmente,       governi stabili (specie in Europa) o alle
quasi in autunno ed è tempo di funghi. In            Nomi, peraltro, finiti nei verbali e,        nelle quasi sempre necessarie coalizioni,       difficoltà che hanno ministri che cessano
questi giorni spuntano ovunque, non solo         all’inizio, nelle mani di Davigo, allora nel     continuamente si verifica per le esigenze       dall’incarico prima ancora di finire il ne-
porcini e prataioli ma anche “intellettua-       Consiglio superiore della magistratura, la       contraddittorie di visibilità dei partiti,      cessario apprendistato.
li” di destra che sfoderano ricette miraco-      cui segretaria è ora indagata per averne         fatto che rende l’azione governativa trop-          In materia di elezioni parlamentari,
lose. Tra questi, Filippo Rossi di “Buona        parlato un po’ di qua e un po’ di là. Tant’è     po compromissoria e di norma frammen-           poi, la mancanza di ogni possibilità per
destra”.                                         vero che Il Fatto Quotidiano e La Repub-         taria.                                          l’elettore di scegliere l’eletto con l’attuale
   Le cose che dice sono il trionfo dell’au-     blica hanno in mano la lista che scotta             Il secondo, meno evidente, ma forse          legge, non comporta solo la mancanza di
tolesionismo. La sua ricetta? Una destra         ma hanno deciso di non pubblicarla per           persino più importante, è quello di re-         ogni rapporto diretto di rappresentanza,
normale, sana di mente, gentile, che rom-        il rispetto delle indagini. Il che è quanto      stituire il suo ruolo al Parlamento. Nelle      ma anche il rischio di selezionare le can-
pa con l’altra faccia di quell’unico mondo:      meno sorprendente, sol che si pensi alla         democrazie parlamentari il Governo si           didature principalmente sulla base della
la destra sovranista, cattiva, tossica. Ep-      valanga di pubblicazioni di questi due           regge e si legittima sulla fiducia delle ca-    fedeltà, vera o presunta, alle segreterie dei
pure, se c’è stata un’impresa per la quale       giornali, alla faccia del segreto istruttorio    mere e questo comporta che, molto spes-         partiti mentre, in un collegio uninomina-
Silvio Berlusconi sarà citato nei libri di       e, spesso, grazie alle veline fatte circolare    so, un deputato di maggioranza non possa        le, le qualità personali del candidato di-
storia è l’aver sdoganato la destra post-fa-     dagli stessi eroici pm.                          votare liberamente contro una legge, a          ventano importanti, perché possono fare
scista introducendola a pieno titolo nelle           Si è venuto anche a sapere di un’indagi-     cui pure sarebbe in coscienza contrario,        la differenza tra la vittoria o la sconfitta.
dinamiche del cosiddetto “arco costitu-          ne parallela avviata dalla Procura di Peru-      perché questo potrebbe mettere a rischio        Un capo dell’Esecutivo eletto diretta-
zionale”. Una conquista da custodire ge-         gia perché, secondo voci attendibili, nel-       la stabilità del Governo (e il contrario se     mente dal popolo e un Parlamento eletto
losamente.                                       la lista dei nomi vi sarebbe quello dell’ex      è all’opposizione). Questo comporta che         in collegi uninominali: così riformerei
   Oggi, come si dice a Napoli, “Se ne           procuratore proprio di Perugia: Luigi De         la disciplina dei gruppi di partito divie-      l’assetto istituzionale del nostro Paese e
vene cacchio cacchio” “l’intellettuale” di       Ficchy. L’indagine è top secret. Come lo         ne prioritaria, vanificando in gran parte       credo che il centrodestra, ma soprattutto
turno a spiegarci, dalla pagina on line di       sono quelle in seguito avviate a Roma, Ca-       la libertà dei rappresentanti del popolo e      quella Lega convintamente liberale che
“Formiche. net”, che la buona destra ita-        tania, Firenze, Reggio, Potenza. Tutti zitti     il ruolo stesso del Parlamento (Winston         – a mio personale giudizio – ne è diven-
liana dovrebbe prendere esempio dai cu-          e muti. Una vera e propria congiura del si-      Churchill lamentava di dover ammettere          tato il naturale asse portante, dovrebbe
gini gollisti francesi che si sono opposti       lenzio. Per ora.                                 che, un sistema puramente parlamenta-           intestarsene il progetto, avendo presente
al lepenismo impedendogli di prevalere               Anche la Cassazione è interessata in         re, poteva funzionare solo se c’era “the        non solo il presente, ma anche lo sviluppo
in Francia. Dichiara testualmente Rossi:         un quadro di accuse e controaccuse in-           whip”, la frusta, a controllare i deputati).    futuro e il ruolo in Europa della Nazione.
“Marine Le Pen non vince mai proprio             terne alla casta giudiziaria, fra detti e non       In una Nazione in cui però il capo               Fu ripresa da Alcide De Gasperi una si-
perché c’è una destra gollista che si oppo-      detti, allusioni, ammiccamenti, messaggi         dell’Esecutivo sia legittimato diretta-         gnificativa frase di James Freeman Clar-
ne al sovranismo e al radicalismo. Insom-        trasversali e un regolamento di conti già        mente dal voto popolare, il Parlamento          ke: “L’uomo politico guarda alle prossime
ma, due recinti politici distinti e distanti”.   da tempo avviato e che il prezioso libro di      può approvare e disapprovare, insomma           elezioni e al successo del proprio partito,
Bravo furbo! Così la sinistra e personaggi       Luca Palamara e Alessandro Sallusti ha           legiferare ed esercitare un reale control-      lo statista alla prossima generazione e al
alla Emmanuel Macron la spunteranno              illuminato. In questo quadro, da ultimo          lo, con ben maggiore libertà, perché il         successo del proprio Paese”.
sempre. Il dramma della destra france-           arricchito da un’intervista di Milena Ga-        Governo è comunque sempre al riparo ed              Bene, fermo restando – con un po’ di
se è di non aver avuto in questi anni un         banelli a Greco sul Corriere della Sera, il      è questa la ragione per cui il Parlamento       necessario spirito pratico – che le elezioni
Silvio Berlusconi in grado di sollecita-         procuratore si è sfogato, non solo lamen-        americano è quello che si trova ad assomi-      è meglio comunque vincerle, individuare
re un sano revisionismo all’interno del          tando la “campagna mediatica compatta e          gliare maggiormente all’idea originale di       una strada per modernizzare il Paese, con
mondo storicamente presidiato dal Front          violenta come quella che è in corso in que-      Parlamento.                                     un occhio allo sviluppo e al rafforzamento
national, oggi Rassemblement National.           sti mesi”(di simili campagne, ma molto              Negli Stati Uniti la separazione dei po-     della sua democrazia (oltre che alla difesa,
Nell’Oltralpe, la strada giusta ancora au-       più violente compatte e durature, i com-         teri, tra Esecutivo e Legislativo, è reale e    ferma e costante, della libertà di ognuno),
spicabile resta quella che passa per il pie-     ponenti del mitico Pool ne hanno precise         questo fa sì che, molto spesso, il presiden-    è in ogni caso cosa giusta e decorosa e vale
no recupero di Marine Le Pen alle ragioni        conoscenze, basta pensare alla loro guer-        te debba discutere e concordare per dav-        la pena di rifletterci, anche se siamo sem-
politiche e alla visione del gollismo, non la    ra mediatica contro il decreto Biondi e a        vero il sostegno a una legge con i gruppi       pre distratti dalle cure pressanti del pre-
sua ghettizzazione e il congelamento dei         favore delle manette “altrimenti non con-        parlamentari e perfino con ogni singolo         sente.
voti – tanti – che la Le Pen drena nel cuore     fessano”) e quindi sferrando un attacco a        deputato o senatore. Il che, se ci si pensa,
profondo della Francia.                          freddo contro Davigo, già suo compagno           rende davvero il Parlamento americano
   E qui da noi che si fa? A sentire Rossi,      di manette nel Pool, definendo irrespon-         un luogo dove si discute e si decide.
per tenere a bada i “cattivi” sovranisti,        sabile il suo comportamento per avere               Non è però essenziale che il capo dell’E-
alle Comunali di Roma va sostenuta la            fatto uscire notizie dal “perimetro inve-        secutivo sia necessariamente un presiden-
candidatura di Carlo Calenda, il rampollo        stigativo”.                                      te della Repubblica eletto dal popolo, po-
della “meglio” borghesia radical-chic ca-            Piercamillo Davigo non ci sta. Anzi, a       trebbe anche essere il primo ministro, con
pitolina, contro quella del candidato unico      sentire il “Fatto” intende querelare il vec-     un capo dello Stato di garanzia e simbolo
del centrodestra Enrico Michetti. Ragaz-         chio compagno “e sarà un’emozione se-            dell’unità nazionale (con funzioni uguali,
zi, comprendiamo la voglia di mettersi in        guire il processo – ha detto Mattia Feltri       insomma, a quelle di un Re costituziona-
                                                 su La Stampa – quale delle due rettitudini       le) ma è necessario che sia comunque un            QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE,
mostra fingendo di avere un pensiero in-                                                                                                                 LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI
telligente, ma bersi il cervello è troppo.       (di cui il Pool era per vox populi l’inflessi-   premier eletto direttamente in elezioni
   Mozione d’ordine: prima che parlino in        bile custode) ha subito una flessione? Non       generali, se si vuole un Esecutivo stabile e
pubblico, alcol test per tutti gli intellet-     esistono innocenti ma solo colpevoli che         un Parlamento realmente sovrano.                 IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE
tuali, o sedicenti tali, di destra. Mettendo     l’hanno fatta franca, disse una volta Da-           Nell’immediato Dopoguerra, dopo
da parte l’ironia, lo diciamo senza mezzi        vigo. Se dovessimo prenderlo alla lettera,       vent’anni di Governo Mussolini, vi era                 Registrazione al Tribunale di Roma
termini: cari politici e intellettuali della     saremmo alla finalissima”.                       un’enorme e acritica diffidenza verso ogni
                                                                                                  forma di Governo forte o semplicemente                        n.8/96 del 17/01/96
parte avversa alla sinistra –come il miti-
co Walter Veltroni appellava il centrode-                                                         troppo solido per cui, nel disegnare l’as-
stra – la ricreazione è finita. Basta giochi e                                                    setto costituzionale, si esagerò nel farlo          Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA
giochetti di palazzo e castronerie sparate
in libertà, c’è da ritrovare compattezza e
                                                 L’elezione diretta                               dipendere completamente da ogni “sbalzo
                                                                                                  d’umore” parlamentare. All’epoca della
                                                                                                                                                        Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI
                                                                                                                                                            Caporedattore: STEFANO CECE
unità d’intenti. Non vi è concesso suici-
darvi politicamente, perché, dopo anni di
                                                 del capo dell’esecutivo                          costituente, Piero Calamandrei, inutil-
                                                                                                  mente, fece notare che il sistema america-
                                                                                                                                                            AMICI DE L’OPINIONE soc. cop.
strapotere della sinistra, c’è un popolo che     di GIUSEPPE BASINI                               no, con i suoi pesi e contrappesi, realizza-
                                                                                                  va già un modello utilizzabile di stabilità e                  Impresa beneficiaria
attende disperatamente il proprio turno

                                                 L’
                                                         ormai prossima elezione del nuo-         democrazia, da noi si volle invece dar vita              per questa testata dei contributi
per governare il Paese. Stavolta cercate di
non deluderlo. Sarebbe un’inemendabile                   vo presidente della Repubblica           a un parlamentarismo perfetto che però,                    di cui alla legge n. 250/1990
vigliaccata.                                             rende d’attualità una riflessione        come avrebbero dimostrato i decenni se-               e successive modifiche e integrazioni
                                                         sul ruolo di questa istituzione e,       guenti, sarebbe sfociato nel suo opposto
                                                 più in generale, sul ruolo, la formazione e      e cioè in un Parlamento privato pratica-               IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094
                                                 i poteri dell’Esecutivo. Voglio soffermar-       mente dei suoi poteri sulla formazione
Quelle liti nel pool come                        mi su questo punto perché, se probabil-
                                                 mente è vero che la presenza di un uomo
                                                                                                  delle leggi per poter dare – senza peraltro
                                                                                                  riuscirci realmente –un minimo di stabili-       Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA

fra i polli di Renzo                             come Mario Draghi rafforzerebbe ulte-
                                                 riormente il peso della presidenza della
                                                                                                  tà ai governi.
                                                                                                     Le leggi di iniziativa parlamentare, sfa-
                                                                                                                                                      Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it

                                                 Repubblica, fino quasi a prefigurarne un         vorite da regolamenti delle Camere tutti
di PAOLO PILLITTERI                              cambio di ruolo, non è detto che ciò debba       tesi ad assicurare praticamente solo l’a-
                                                                                                                                                          Amministrazione - Abbonamenti

C
                                                                                                                                                           amministrazione@opinione.it
       ome si sa, è in atto una sorda guer-      essere considerato negativamente (data           zione governativa, sono ormai veramente
       ra interna alla magistratura, sorda       anche l’assoluta correttezza istituzionale       poche e l’attività parlamentare si limita
       ma anche un po’ muta perché poco          dell’uomo).                                      quasi (e anche lì con poco successo) agli              Stampa: Centro Stampa Romano -
       “divulgata” dai giornali e che ha            I cambiamenti istituzionali, oltre alle       emendamenti, ma senza che questo abbia                   Via Alfana, 39 - 00191 - ROMA
come protagonisti due ex giudici del Pool,       rigide norme che li regolano, debbono            dato stabilità ai governi: ben 67 in 74 anni
Piercamillo Davigo, in pensione e France-        sempre essere preceduti da una matura-           di Repubblica. L’elezione diretta del capo          CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00
Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà
Giovedì 16 Settembre 2021                                                       CULTURA                                                                 L’OPINIONE delle Libertà             3

  Come difendersi dal relativismo scientifico
D
         io non gioca a dadi con l’univer-                                                                                                          complicati dall’azione della resistenza
         so. Questa frase, scritta da Albert                              di ALESSANDRO CAPEZZUOLI (*)                                              dell’aria, nondimeno noi consideriamo
         Einstein all’amico Niels Bohr, sin-                                                                                                        cadute di gravi nelle quali tale resistenza
         tetizza molto bene la natura pro-                                                                                                          gioca un ruolo sostanzialmente nullo.
babilistica della meccanica quantistica,                                                                                                               I progressi veramente grandi del-
una teoria che mette in dubbio la natura                                                                                                            la conoscenza della natura si sono avuti
deterministica su cui si basa la fisica clas-                                                                                                       seguendo una via quasi diametralmen-
sica. La contrapposizione tra le due teo-                                                                                                           te opposta a quella dell’induzione. Una
rie, nei primi anni del Novecento, è stata                                                                                                          concezione intuitiva dell’essenziale di un
molto forte. Da una parte, a sostenere il                                                                                                           grosso complesso di cose porta il ricerca-
principio della causa e dell’effetto, c’erano                                                                                                       tore alla proposta di un principio ipotetico
nientepopodimeno che Galileo e Newton,                                                                                                              o di più principi di tal genere. Dal princi-
dall’altra, a sostenere il principio dell’a-                                                                                                        pio (sistema di assiomi) egli deduce per
zione e della “probabilità” che si verifichi                                                                                                        via puramente logico-deduttiva le conse-
una certa conseguenza, c’erano dei gigan-                                                                                                           guenze in maniera più completa possibile.
ti come Bohr, Schroedinger, Heisenberg e                                                                                                            Queste conseguenze estraibili dal prin-
Dirac. Einstein dubitava. Dubitava che la                                                                                                           cipio, spesso attraverso sviluppi e calcoli
natura fosse descritta in termini probabi-                                                                                                          noiosi, vengono poi messe a confronto con
listici ed espresse il suo dubbio attraverso                                                                                                        le esperienze e forniscono così un criterio
quella frase divenuta celebre. Dal suo can-                                                                                                         per la giustificazione del principio am-
to, Bohr gli rispose con un altro dubbio                                                                                                            messo. Il principio (assiomi) e le conse-
“relativistico”: piantala di dire a Dio come                                                                                                        guenze formano insieme quella che si dice
deve giocare!                                                                                                                                       una “teoria”. Ogni persona colta sa che i
   Il dubbio è una caratteristica essen-                                                                                                            più grandi progressi della conoscenza del-
ziale del pensiero filosofico e scientifico.                                                                                                        la natura – per esempio, la teoria della gra-
Hanno dubitato Aristotele, Socrate, Car-                                                                                                            vitazione di Newton, la termodinamica, la
tesio, Galileo, Newton e Einstein, solo per                                                                                                         teoria cinetica dei gas, l’elettrodinamica
citarne alcuni. Il dubbio, però, deve avere                                                                                                         moderna – hanno tutti avuto origine per
origine da basi solide e non sempre que-                                                                                                            questa via, e che il loro fondamento è di
sto accade. Il relativismo scientifico nasce                                                                                                        natura ipotetica.
proprio dalla mancanza di un pensiero                                                                                                                  A questo punto, è utile fermarsi con le
critico e di una conoscenza approfondita                                                                                                            noiose considerazioni di carattere scien-
di un certo argomento. Pochi avrebbero                                                                                                              tifico e soffermarsi su quanto è accaduto
il coraggio di mettere in dubbio la teoria        perazione distruttiva molto grave perché         Lev Davidovich Landau, quello che, qual-         negli ultimi due anni in merito alla gestio-
della relatività, molti, invece, hanno la         permette di far passare una palese men-          che anno più tardi, divenne il principale        ne della pandemia. Con un’avvertenza: il
presunzione di mettere in dubbio l’inter-         zogna non contraddetta in una rassicu-           fisico teorico dell’Unione Sovietica. In         mio punto di vista è senz’altro influenza-
pretazione dei dati statistici. La differen-      rante falsa verità. L’unica verità. Questa       quel caso, il dubbio era più che legittimo       to dal pensiero scientifico einsteiniano.
za tra i due comportamenti è abbastanza           perdita totale di razionalità è frutto di una    e il destinatario della critica era egli stes-   In primo luogo, non c’è stato un dibattito
legittima e deriva in parte dalla profonda        decadente cultura scientifica collettiva,        so un critico feroce nei propri confronti,       scientifico qualitativamente accettabile.
diversità tra le teorie basate sul metodo         ormai ridotta ai minimi termini, e di una        disponibile a prendere in considerazione         Anzi, non c’è stato nessun dibattito. I dub-
scientifico deduttivo e l’adozione di mo-         diffusa “scienza delle opinioni” attraver-       osservazioni che avrebbero potuto sia            bi, anche i più legittimi, sono stati etichet-
delli induttivi empirici attraverso i quali       so la quale, chiunque, anche grazie a quei       sostenere che confutare le sue teorie. Si        tati con due immagini dispregiative e stu-
vengono descritti dei fenomeni (naturali,         social che “hanno dato voce agli imbecil-        potrebbe dire che un dubbio diventa legit-       pidamente discriminatorie: da una parte
sociali, medici) attraverso la raccolta dei       li”, per dirlo con le parole di Umberto Eco,     timo quando dimostra l’errore e falsifica        ci sono gli intelligenti e dall’altra ci sono
dati e la loro interpretazione. Anzi, “le”        può affermare qualsiasi teoria farlocca          una teoria. L’atteggiamento di Einstein          i cavernicoli “complottisti”. I dati, anche
loro interpretazioni. Da una parte ci sono        senza un vero e proprio contraddittorio          nei confronti della scienza era basato su        quelli più evidenti, sono stati travisati e
le previsioni teoriche, che vengono veri-         e senza il rischio di passare per una sana       questa idea di dubbio e fu alla base delle       usati ad arte per creare false narrazioni,
ficate sperimentalmente e hanno due ca-           gogna pubblica mediatica. La società del         riflessioni che fece in seguito Karl Popper,     spaccature e conflitti sociali. La scienza è
ratteristiche fondamentali: si basano sulla       politicamente corretto vieta categorica-         il filosofo del razionalismo critico, in me-     diventata un circo che non procede né per
matematica, l’unica scienza esatta (o qua-        mente di dire apertamente a un idiota che        rito alla critica e alla falsificazione scien-   induzione né tantomeno per deduzione:
si) a disposizione dell’uomo, e sono ripro-       è un idiota.                                     tifica, ovvero all’atteggiamento antidog-        procede per contraddizioni, per fedi e per
ducibili sperimentalmente. Dall’altra par-            Galileo Galilei, Dante Alighieri e René      matico che non va alla ricerca di conferme       opinioni da bar portate avanti dalle tifose-
te ci sono la raccolta dei dati, organizzata      Magritte erano politicamente scorret-            ma di confutazioni. Popper criticò feroce-       rie. La scienza è diventata una nuova reli-
in maniera più o meno rigorosa, l’analisi         ti. La scienza e l’arte sono politicamente       mente il metodo induttivo, obiettando che        gione salvifica che vende l’immortalità e
e le conclusioni a cui si giunge applican-        scorrette. La vita è politicamente scorret-      le leggi scientifiche non vengono ricavate       un nuovo dio in cui credere. Un dio che ha
do uno o più modelli. Il metodo deduttivo         ta. Bisognerebbe iniziare a farsene una          dall’osservazione ripetuta di puri fatti, ma     le sembianze dell’opinionista da copertina
contro il metodo induttivo.                       ragione. La domanda, a questo punto, po-         sono sempre precedute da un’intuizione           e che riesce a convincere i suoi discepoli
   Si potrebbe semplificare “informati-           trebbe essere: “Quando un dubbio e ragio-        sulla natura delle cose o da un’ipotesi di       senza grosse difficoltà, spesso mentendo
camente” la questione, facendo ricorso            nevole?”. La risposta si può trovare in un       lavoro palese o inconscia. In altre parole,      palesemente (come del resto fanno tutte le
alla differenza tra la logica top-down e          aneddoto scientifico di qualche anno fa.         Popper era un ultrà del metodo deduttivo         religioni). Giocando a dadi, per l’appunto,
la logica bottom-up, ma è evidente che            Nel 1930, a Lipsia, di fronte alla Società te-   galileiano (sempre sia lodato), Einstein         ma non nel senso einsteiniano. Giocando a
ci troviamo di fronte a un problema ben           desca di Fisica, si svolse una conferenza a      era un po’ più equilibrato, ma pur sempre        giocare sui numeri e sulle diverse rappre-
più complesso. La logica induttiva (bot-          cui partecipò Albert Einstein. Al termine        tifoso. Insomma, Popper era un po’ come          sentazioni della realtà. Giocando con le
tom-up) alla base del processo di raccolta        del suo intervento, “Albertone” si rivolse       Tirzan in “Eccezzziunale veramente” ed           paure, con le parole, con il pensiero unico
e di produzione dei dati statistici, sebbene      al pubblico per sollecitare qualche do-          Einstein come Oronzo Canà ne “L’allena-          e con decine di narrazioni contraddittorie
si basi su metodi scientifici, ha delle fra-      manda. Dall’ultima fila si alzò un ragazzo       tore nel pallone”.                               che non c’entrano nulla con la ragione e
gilità intrinseche che nella logica dedut-        magrolino, con due occhi vispi e un enor-            Lo stesso Einstein scrisse queste paro-      non c’entrano nulla nemmeno con la reli-
tiva sono molto meno accentuate. I dati           me ciuffo simile a quello di Cameron Diaz        le a proposito del metodo induttivo: l’im-       gione. Peccato che, per qualcuno, non sia
statistici hanno bisogno di una chiave di         nel film “Tutti pazzi per Mary”. Il ragaz-       magine più semplice che ci si può forma-         affatto vero che la scienza, come la religio-
lettura, che spesso può essere diversa in         zo non conosceva bene la lingua tedesca          re dell’origine di una scienza empirica è        ne, non si possano discutere. La scienza si
base al modello adottato (e spesso può es-        e con una certa aria di superiorità disse:       quella che si basa sul metodo induttivo.         discute eccome, perché soltanto attraver-
sere sbagliata), la teoria scientifica, al con-   “Quello che ha detto il professor Einstein       Fatti singoli vengono scelti e raggruppati       so il confronto socratico è possibile arri-
trario, “è” una chiave di lettura che trova       non è stupido, ma la seconda equazione           in modo da lasciare emergere con chia-           vare a qualcosa che somigli alla verità. Si
conferma nell’esperimento e nella raccol-         che ha scritto non deriva dalla prima. Essa      rezza la relazione legiforme che li connet-      può arrivare perfino a sostenere che “Dio
ta dei dati. È per questo che la lettura di       richiede, infatti, delle ulteriori assunzioni    te. Tramite il raggruppamento di queste          è morto” e a discuterne civilmente. La sto-
un dato statistico non è quasi mai univoca,       che non sono state fatte e, inoltre, quel che    regolarità è possibile conseguire ulterior-      ria sarebbe stata diversa, se Einstein, quel
ed è per questo che i dati e le statistiche       è peggio, non soddisfa un criterio di inva-      mente regolarità più generali, fino a con-       giorno, avesse detto: “Signor Landau, lei è
possono essere usati per mentire autore-          rianza, come invece dovrebbe essere”.            figurare – in considerazione dell’insieme        un “complottista” e la mia equazione non
volmente con (falso) rigore scientifico.              Ovviamente, l’atmosfera diventò subito       disponibile dei singoli fatti – un sistema       si discute”.
Difendersi dalle “statistiche taroccate” è        gelida e surreale. C’era chi sghignazzava,       più o meno unitario, tale che la mente che          Si potrebbe obiettare che le mie rifles-
molto difficile, l’unico strumento effica-        chi, indignato e incredulo, esprimeva il         guarda le cose a partire dalle generaliz-        sioni riguardino un ambito scientifico eli-
ce è rappresentato dal dubbio cartesiano.         proprio dissenso con cenni del capo e chi        zazioni raggiunte per ultimo potrebbe, a         tario e che fanno una subdola distinzione
Il dubbio insieme al razionalismo critico         si chiedeva perché era stata data la parola      ritroso, per via puramente logica, perve-        tra scienze maggiori e scienze minori.
e alla capacità di guardare un certo feno-        a uno studentello che puzzava ancora di          nire di nuovo a singoli fatti particolari. Un    Sono fermamente convinto che non esi-
meno da diverse prospettive rappresenta-          latte e che aveva osato mettere in dubbio        pur rapido sguardo allo sviluppo effettivo       stano scienze maggiori e scienze minori,
no degli ottimi strumenti per avvicinarsi         le parole di Einstein. Per la maggioran-         della scienza mostra che i grandi progres-       esistono scienziati maggiori e scienziati
alla verità.                                      za, quel dubbio era illegittimo e non ave-       si della conoscenza scientifica solo in pic-     minori, ed esiste il “paradosso del relati-
   Queste due caratteristiche, in un mo-          va senso. Einstein non faceva parte della        cola parte si sono avuti in questo modo.         vismo scientifico”, quello in cui gli scien-
mento storico di profonda disgregazione           maggioranza. Cominciò ad accarezzare i           Infatti, se il ricercatore si avvicinasse alle   ziati maggiori sono aperti ai dubbi e al
sociale e intellettuale, pieno di giornalisti     suoi baffetti da sparviero e ad osservare        cose senza una qualche idea (Meinung)            dialogo e gli scienziati minori sono vani-
saputelli e pseudo-scienziati televisivi che      attentamente la lavagna. Dopo qualche            preconcetta, come potrebbe egli mai af-          tosi, irascibili, intolleranti alle critiche e ai
vendono facili certezze alla popolazione          minuto, si rivolse alla platea e disse: “L’os-   ferrare, dal mezzo di una enorme quan-           confronti, con un ego spropositato e incli-
(salvo poi smentirle a petto nudo sulle ri-       servazione è perfettamente corretta. Vi          tità della più complicata esperienza, fatti      ni all’autocelebrazione. La scienza è una
viste di gossip, sul red carpet o nei salotti     prego pertanto di dimenticare tutto quel-        i quali sono semplicemente sufficienti a         cosa seria che merita di essere discussa e
dei talk show), sono a volte a torto, a volte     lo che vi ho detto quest’oggi”.                  rendere palesi relazioni legiformi? Galilei      contraddetta, non merita certamente di
a ragione, abbinate alla parola “complot-             C’è da dire che il ragazzo disobbediente,    non avrebbe mai potuto trovare la legge          essere umiliata.
tismo” e a una tipologia di persone igno-         in quel caso, non era esattamente lo stere-      della caduta libera dei gravi senza l’idea
ranti e inutilmente sospettose. Associare i       otipo dell’ignorante che “le scie chimiche,      preconcetta stando alla quale, sebbene i            (*) Funzionario Istat e responsabile osser-
ragionevoli dubbi al complottismo è un’o-         il 5G, il microchip… complotto!”. Ma era         rapporti che noi di fatto troviamo, sono         vatorio dati professioni e competenze Aidr
Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà
4     L’OPINIONE delle Libertà                                                    POLITICA                                                           Giovedì 16 Settembre 2021

  Il politicamente corretto sostanziale
O
         gni decennio dovrebbe fare i conti                                                                                                      massimo con strumenti civilistici che non
         con le proprie necessità dialetti-                                      di LUIGI TRISOLINO                                              rischiano di sporcare la fedina penale in
         che impellenti. Il nuovo decen-                                                                                                         virtù di una brutta idea espressa in modo
         nio, figlio caotico di più decenni                                                                                                      genericamente retrogrado. Se un concetto
bisognosi ma incuranti, necessita di una                                                                                                         resta un’idea può essere contrastato con
riforma giudiziaria che rivaluti la giuri-                                                                                                       strumenti non penalistici, dato che il di-
sdizione, attribuendole dignità operativa,                                                                                                       ritto penale liberal-costituzionale (nazio-
braccia intellettuali e certezze giuridiche                                                                                                      nale e sovranazionale) è fondato sui prin-
sostanziali. Per capire le esigenze dell’og-                                                                                                     cìpi di legalità, materialità ed offensività,
gi in prospettiva ostinata e volenterosa                                                                                                         inscindibilmente.
verso un migliore domani, in questo pezzo                                                                                                            Ci sono strumenti culturali, anzitutto,
di mondo, al tempo attuale, non possiamo                                                                                                         per contrastare espressioni che potrebbe-
non ricordare gli sforzi evolutivi dei secoli                                                                                                    ro deprimere le libertà intellettuali degli
scorsi, in cui ha preso brillantemente pie-                                                                                                      io-personali, per eventuali “categorie”
de il liberalismo penale.                                                                                                                        o più propriamente per individualità. Il
   Il secolo XIX ha costituito una traver-                                                                                                       legislatore ha inaugurato una tipologia
sata della storia istituzionale, e in genera-                                                                                                    di sanzione che è la sanzione pecuniaria
le umana, in mezzo al magma dei princìpi                                                                                                         civile, come è avvenuto per l’ingiuria che
figli della primula Rivoluzione francese,                                                                                                        appunto è stata depenalizzata. Sarebbe
quella illuminata. L’Ottocento però è stato                                                                                                      contraddittorio un ordinamento giuridico
anche contenitore, artefice, testimone del-                                                                                                      che nel suo sistemico complesso da un lato
le istanze reazionarie e conservatrici del                                                                                                       depenalizza l’ingiuria, a cui è riservato
cosiddetto periodo della Restaurazione,                                                                                                          un istituto sanzionatorio nuovo per la le-
segnato nel suo convenzionale inizio dal                                                                                                         galità italiana (ossia la sanzione pecunia-
Congresso di Vienna. Di quel Congresso,                                                                                                          ria civile), e dall’altro lato strizza l’occhio
comunque, occorre rivalutarne positiva-                                                                                                          alla pan-penalizzazione su ogni fronte. Il
mente il motto “conservare progredendo”.                                                                                                         sistema è per definizione coerente, non
   La separazione dei poteri statuali, ma                                                                                                        contraddittorio, tanto che nella teoria ge-
anche la separazione tra la giustizia civi-                                                                                                      nerale del diritto si studiano i criteri di ri-
le e quella penale, la pubblicità delle pro-                                                                                                     soluzione delle antinomie.
cedure, il giudizio di sola legittimità in                                                                                                           Dove un tempo fiorivano progressismi
Cassazione, l’obbligo di motivazione del-                                                                                                        plurimi, promuovendo risposte a geome-
le sentenze, il doppio grado di giudizio, il                                                                                                     trie variabili di fronte o nel bel mezzo delle
divieto di tortura e la cosiddetta umaniz-                                                                                                       problematiche, oggi si elevano monumen-
zazione delle pene, a rigor del vero delle                                                                                                       ti alla retorica cambiamentista di massa,
ricostruzioni storiche, erano – ed erano                                                                                                         priva di effettivi cambiamenti risolutivi. Il
viste come – il portato della cultura tecni-                                                                                                     politicamente corretto vero, ed in quanto
co-giuridica francese. Quest’ultima aveva                                                                                                        tale dannoso, non è un mero stile, dato che
ispirato, negli anni della Restaurazione,                                                                                                        ognuno è figlio delle proprie battaglie con
tutti i governi dell’Europa continenta-          di un qualche atto che egli ha considera-       problema del politicamente corretto nel         le proprie sensibilità, tra equilibri e rie-
le nella loro opera di riforma del sistema       to come trasgressione delle norme su cui        punto in cui questo si sposa con il popu-       quilibri civil-sociali da attraversare. Il po-
giudiziario. L’importanza degli interventi       poggiava la vita sociale”.                      lismo giustizialista (non giustiziale), il      liticamente corretto sostanziale è quello
di politica giudiziaria avvenuti in Francia,        Dall’incipit dell’opera si apprende come     quale a sua volta diviene populisticamen-       che nella retorica dell’ufficioso senso co-
così, era stata riconosciuta anche in Italia,    l’Autore abbia concepito l’operatività del      te corretto da salotto. Populismo e poli-       mune eleva il diritto penale a soluzione fi-
dove quei princìpi sistemici del diritto,        diritto penale, e la sua esistenza stessa       ticamente corretto si sposano per paura         nale del male e delle insensibilità cultura-
sempre in condendo non appena condito,           sotto forma di “giustizia penale”, come un      di perdere colpi di fronte ad un aumento        li dilaganti. Il politicamente corretto che
contribuirono a modernizzare la cultura          “fatto”: in consonanza con la qualificazio-     delle produzioni letterarie liberal-garan-      esce dal vaso di Pandora del razionalismo
giurisdizionale.                                 ne che la tradizione ha da sempre connes-       tiste, nel mondo accademico e in quello         empirico è quel panteismo penalistico a
   Un grande studioso penalista, autore di       so alla ontologia dell’oggetto principe del     dell’editoria culturale, tecnico-giuridica e    base giustizialista che si ciba della cultura
pregevoli opere giuridiche e filosofiche,        diritto penale (il fatto), salutato, appunto,   sociologica.                                    del nemico da abbattere processualmente,
un uomo che dell’Ottocento ha vissuto            con la dictio di diritto del fatto. Una tale       D’altronde il politicamente corretto che     di neo-giacobinismo, di culto per la stru-
varie esperienze di battaglie progressiste       icastica definizione, seppur nel pressap-       rappresenta un problema per la civiltà di       mentalizzazione della paura quale deter-
in prima persona, e in prima linea, dall’a-      pochismo discernitivo in seno al quale è        diritto non è il politicamente corretto ver-    renza senza rieducabilità.
desione alle idee liberali, al contrasto dei     sorta, risulta comunque rappresentativa         bale o formale, bensì quello sostanziale. Il        Certamente non il neo-linguismo mili-
Borboni, alla partecipazione alla primave-       di una caratterizzazione in simbiosi con il     politicamente corretto sostanziale non è        tante degli evoluzionisti sociali, ma la sola
ra civica dei moti del 1848, Enrico Pessina,     principio di materialità, postulato dell’of-    la Lilli Gruber che augura una buona se-        pan-penalizzazione della società rappre-
merita qui tutta la sentita ammirazione,         fensività, di quella parte dell’ordinamen-      rata a tutte e tutti: quello è un modo un po’   senta una minaccia per gli individui tutti
oltre che la breve menzione di alcuni suoi       to giuridico che, già dallo stesso Pessina,     militante d’altri recenti tempi che resta       e per la salute della civiltà liberaldemo-
peculiari passi, indici del suo pensiero, su     veniva avvertita quale piattaforma “estre-      nello stile linguistico, ed emotivo, di una     cratica. Solo la componente pan-penali-
cui sicuramente occorre riflettere. Il Pro-      ma” del sistema giuridico.                      personalità libera di esprimersi nella sua      stica e la Cancel culture rappresentano il
fessore Pessina, nel volume primo dei suoi          Una tendenza che oggi si tinge il volto      importanza e intensità. Il politicamente        politicamente corretto sostanziale, vero:
“Elementi di diritto penale”, edizione del       di farisaico progressismo di maniera, è         corretto vero, in quanto tale pericoloso,       l’unico elemento capace di farsi dittatura
1882, nella parte prima della “Introduzio-       la tendenza a pan-penalizzare la società        è quello sostanziale, ossia quello delle        invisibile sulla pelle morale e civica dei
ne” sottotitolata con la dizione “Nozioni        civile e – con il consenso facile di questa     pan-penalizzazioni che si fanno strumen-        cittadini. Solo quella pan-penalizzazione
preliminari sul diritto penale e sulla sua       – la civiltà giuridica, la cultura mediati-     to di assorbimento della persona in carne       del politicamente corretto è l’unico ele-
cognizione scientifica”, scriveva quanto         ca. Il pan-penalismo quale misura non           e ossa entro le categorie funzionali a una      mento falsamente progressista da fron-
segue: “Un fatto che, per la sua riprodu-        di estrema ragione ma di prima spiaggia         retorica di massa, di volta in volta egemo-     teggiare con un empiristico raziocinio
zione in tutti i luoghi e in tutti i tempi che   dove piazzare gli ombrelloni problematici       ne. Il politicamente corretto vero è quello     legalitario, in un rinnovamento evolutivo
forman parte del dominio della storia, può       del vivere associato, a rigore, rappresenta     che sostituisce lo strumento dell’azione        nella costituzionalità dei diritti, e degli
dirsi una costante tradizione dell’umana         la cifra statolatrica anti-personologica e      civilistica di risarcimento del danno in-       obblighi.
famiglia si è quello della giustizia penale,     anti-individualista dei sistemi di giusti-      giusto, di natura (per esempio) morale,             Tra civilizzazioni vuote e riflettori re-
per cui l’uomo, considerandosi come inve-        zia umana. La cultura che vuole pan-pe-         con una sanzione penale. Il politicamen-        torici accesi: che sia nero o rosso il colore
stito di un sacro mandato, ha sottoposto il      nalizzare la civiltà socio-giuridica è una      te corretto corrompe la libertà espressiva      del politicamente corretto pan-penale, il
suo simile alla efficacia di una punizione,      cultura strutturalista tendenzialmente          delle opinioni, alcune delle quali andreb-      risultato batte sempre sullo stesso spento
quando il medesimo si è renduto autore           egemonizzatrice: essa rappresenta il vero       bero contrastate con altre opinioni, o al       grigio, per tutte e tutti, appunto.
Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà
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