Green pass: fiducia al Senato - L'Opinione delle Libertà
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DL353/2003 (conv. in L 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma / Tariffa ROC Poste Italiane Spa Spedizione in Abb. postale Quotidiano ideato e rifondato da ARTURO DIACONALE - Anno XXVI n. 167 - Euro 0,50 Giovedì 16 Settembre 2021 Centrodestra autolesionista Green pass: fiducia al Senato di CRISTOFARO SOLA Casellati convoca la Conferenza dei capigruppo per stabilire tempi N ella destra italiana il tafazzismo è tornato. Che bella notizia! È tuttavia storia vecchia che, a de- stra, se una cosa funziona non ci si sforzi di farla andare meglio ma ci si dia da fare di discussione e data del voto. In aula testo già approvato alla Camera per mandarla in rovina. Dopo l’autoaf- fondamento del Popolo delle Libertà non era stato facile ricostruire nel campo del centrodestra un rapporto di fiducia tra le varie anime che lo compongono. La stel- la polare seguita per restare uniti è stata quella di ascoltare il sentimento maggio- ritario nel Paese. E, per quel poco che possano valere, i sondaggi sulle intenzio- ni elettorali degli italiani lo confermano. Troppa grazia perché a qualcuno non ve- nisse voglia di mettersi di traverso. Ha cominciato Giorgia Meloni che, nell’intestardirsi a non salire sul carro del Governo Draghi in nome di una proclama- ta coerenza morale, ha visto l’opportunità di “fare cassa” elettorale dall’opposizione a danno dei suoi alleati. Per arrivare dove, non si capisce. Ad assestare bordate alla casa comune ci hanno poi pensato alcu- ni esponenti di Forza Italia, preoccupati delle loro sorti personali nel caso in cui la liaison tra il leader leghista e il vecchio leone di Arcore dovesse sfociare nell’au- spicata unificazione dei due partiti. Ha dell’imbarazzante il comportamento vele- noso di esponenti forzisti, presenti al Go- verno, che spendono più tempo a marcare i distinguo da Matteo Salvini che a dire una parola che sia una contro l’oscena fa- ziosità, ancorché ridicola, di Enrico Letta. Come se non bastasse, ci si è messa anche la fronda interna alla Lega, la cosiddetta “ala nordista”, a sparare alla schiena del “Capitano”, facendolo passare per il pa- rente scomodo di cui ci si vergogna ma che bisogna tollerare per il bene della fa- miglia. Ragazzi, sveglia! Se siete a fare i feno- meni nelle stanze del potere romano o i “condottieri” in qualche regione d’Italia lo dovete a quel “marziano” di Matteo Salvini. È necessario che vi si ricordi dove eravate grazie alle vostre miopie da botte- gai padani nel 2013, quando il giovanotto vi ha preso per mano per fare della Lega il primo partito italiano (il vantaggio vir- tuale di Fratelli d’Italia assegnato dai son- daggi è un’illusione ottica)? Non lo dicia- mo esplicitamente perché la volgarità non è nelle nostre corde, ma eravate proprio lì: ci siamo capiti. Mollare Salvini sulla bat- taglia per non estendere il Green pass in- discriminatamente a tutta la popolazione non è una genialata. Giocare a fare i “draghiani” più di Ma- rio Draghi non vi porta da nessuna parte, se non a essere gli “utili idioti” che lavo- rano per il nemico senza accorgersene. Il popolo della destra certi smarcamen- ti a favore di telecamere li ha già vissuti drammaticamente sulla propria pelle ai tempi dell’apoteosi di Silvio Berlusconi, nel 2009. Li ricordate Gianfranco Fini e l’opera demolitoria – suggerita da chi lo sappiamo, e neanche a farlo apposta era un inquilino del Quirinale – orchestrata per scavare la fossa a un leader che avreb- be potuto finalmente compiere la svolta di recente l’ha fatta e ciò lo ha reso vulne- done le dimissioni, Salvini avrebbe dovu- fa”, alias Fratelli d’Italia prima versione. liberale attesa dal Paese? rabile. Vogliamo dirlo? Aver ceduto sulla to fare muro anziché accompagnarlo alla Nessuna meraviglia se adesso la delusio- A Via Bellerio ci sarebbe qualcuno che questione Durigon è stato un clamoroso porta. ne patita per il trattamento riservato nel si è accomodato sulla sponda del fiume boomerang che adesso gli ritorna contro. Ora, nel Lazio – e non solo nel Lazio partito a Durigon condurrà quello stesso nella convinzione di vedere passare il ca- Quando i “governisti” della Lega si sono – il popolo della destra che era stato or- popolo a snobbare le urne delle Comunali davere del proprio leader. L’occasione po- uniti al coro della sinistra nel condanna- gogliosamente missino e poi di Alleanza di Roma, dove il centrodestra avrebbe po- trebbe essere prossima: una débâcle della re la presa di posizione dell’ex sottose- Nazionale prima del suicidio politico di tuto camminare sugli allori per prendersi Lega sotto la “linea Gotica” alle comunali gretario all’Economia, Claudio Durigon, Gianfranco Fini, si era fidato della nuova il Campidoglio. di ottobre. Ora, non è che Salvini sia l’es- sull’intestazione dei giardinetti pubblici Lega sovranista e meno della conventicola sere perfettissimo, qualche stupidaggine di Latina ad Arnaldo Mussolini, chieden- dei “quattro amici al bar di Via della Scro- (Continua a pagina 2)
2 L’OPINIONE delle Libertà Giovedì 16 Settembre 2021 (Continua dalla prima pagina) sco Greco, anche lui fra pochi mesi pen- zione politica che li renda possibili, oltre dell’Esecutivo, specie se accoppiata ad sionato. che augurabili e, in questo senso, Draghi una riforma elettorale non semplicemente Centrodestra Sullo sfondo si agita un fantasma a suo modo muto, pure lui, che rimembra anche presidente potrebbe essere, ferme restan- do tutte le garanzie procedurali, una sor- maggioritaria (un sistema proporzionale con premio di maggioranza, specie se sen- autolesionista nominalmente i tempi oscuri di Licio Gel- li con la sua P2 ora, diciamo, così espatria- ta di suggerimento, una semplice ma forte indicazione, a considerare una evoluzione za preferenze, ha qualcosa di contraddit- torio in sé e aumenta inoltre il peso della di CRISTOFARO SOLA ta, segretamente come è ovvio, col nome della nostra democrazia verso uno Re- partitocrazia) ma basata sui collegi uni- O ra torna tutto in discussione con di Ungheria, finita nelle indagini della pubblica presidenziale, che io considero nominali come nel Regno Unito, nell’Ita- l’inquietante prospettiva per i ro- Procura retta da Greco per le rivelazio- auspicabile per due ordini di motivi. lia giolittiana o nelle proposte del referen- mani che, dopo anni di disastri ni, nomi e cognomi compresi, confessate Il primo è evidente: rendere finalmente dum Segni, risolverebbe invece davvero il grillini, rispunti un vecchio arnese da un avvocato a un pm che, con insolita più stabile l’Esecutivo (in Italia i governi, problema. della sinistra (Roberto Gualtieri del Par- decisione, ha sollevato non lievi critiche in media, superano di poco l’anno di vita) Un problema che non possiamo non tito Democratico) a riportare indietro le proprio contro Greco per il troppo tempo- così da poter affrontare i problemi con porci, se solo pensiamo alle difficoltà a lancette dell’orologio ad acqua del Pincio. reggiare nelle indagini su questa Loggia, una visione a più lungo termine, senza confrontarci, avendo rappresentanti sem- Ma non ci sono soltanto i pesi massimi col suo contenuto esplosivo di nomi eccel- l’assillo continuo di puntellare una mag- pre diversi, con Paesi che hanno invece dei partiti a ingarbugliare la scena. Siamo lenti. gioranza instabile, cosa che attualmente, governi stabili (specie in Europa) o alle quasi in autunno ed è tempo di funghi. In Nomi, peraltro, finiti nei verbali e, nelle quasi sempre necessarie coalizioni, difficoltà che hanno ministri che cessano questi giorni spuntano ovunque, non solo all’inizio, nelle mani di Davigo, allora nel continuamente si verifica per le esigenze dall’incarico prima ancora di finire il ne- porcini e prataioli ma anche “intellettua- Consiglio superiore della magistratura, la contraddittorie di visibilità dei partiti, cessario apprendistato. li” di destra che sfoderano ricette miraco- cui segretaria è ora indagata per averne fatto che rende l’azione governativa trop- In materia di elezioni parlamentari, lose. Tra questi, Filippo Rossi di “Buona parlato un po’ di qua e un po’ di là. Tant’è po compromissoria e di norma frammen- poi, la mancanza di ogni possibilità per destra”. vero che Il Fatto Quotidiano e La Repub- taria. l’elettore di scegliere l’eletto con l’attuale Le cose che dice sono il trionfo dell’au- blica hanno in mano la lista che scotta Il secondo, meno evidente, ma forse legge, non comporta solo la mancanza di tolesionismo. La sua ricetta? Una destra ma hanno deciso di non pubblicarla per persino più importante, è quello di re- ogni rapporto diretto di rappresentanza, normale, sana di mente, gentile, che rom- il rispetto delle indagini. Il che è quanto stituire il suo ruolo al Parlamento. Nelle ma anche il rischio di selezionare le can- pa con l’altra faccia di quell’unico mondo: meno sorprendente, sol che si pensi alla democrazie parlamentari il Governo si didature principalmente sulla base della la destra sovranista, cattiva, tossica. Ep- valanga di pubblicazioni di questi due regge e si legittima sulla fiducia delle ca- fedeltà, vera o presunta, alle segreterie dei pure, se c’è stata un’impresa per la quale giornali, alla faccia del segreto istruttorio mere e questo comporta che, molto spes- partiti mentre, in un collegio uninomina- Silvio Berlusconi sarà citato nei libri di e, spesso, grazie alle veline fatte circolare so, un deputato di maggioranza non possa le, le qualità personali del candidato di- storia è l’aver sdoganato la destra post-fa- dagli stessi eroici pm. votare liberamente contro una legge, a ventano importanti, perché possono fare scista introducendola a pieno titolo nelle Si è venuto anche a sapere di un’indagi- cui pure sarebbe in coscienza contrario, la differenza tra la vittoria o la sconfitta. dinamiche del cosiddetto “arco costitu- ne parallela avviata dalla Procura di Peru- perché questo potrebbe mettere a rischio Un capo dell’Esecutivo eletto diretta- zionale”. Una conquista da custodire ge- gia perché, secondo voci attendibili, nel- la stabilità del Governo (e il contrario se mente dal popolo e un Parlamento eletto losamente. la lista dei nomi vi sarebbe quello dell’ex è all’opposizione). Questo comporta che in collegi uninominali: così riformerei Oggi, come si dice a Napoli, “Se ne procuratore proprio di Perugia: Luigi De la disciplina dei gruppi di partito divie- l’assetto istituzionale del nostro Paese e vene cacchio cacchio” “l’intellettuale” di Ficchy. L’indagine è top secret. Come lo ne prioritaria, vanificando in gran parte credo che il centrodestra, ma soprattutto turno a spiegarci, dalla pagina on line di sono quelle in seguito avviate a Roma, Ca- la libertà dei rappresentanti del popolo e quella Lega convintamente liberale che “Formiche. net”, che la buona destra ita- tania, Firenze, Reggio, Potenza. Tutti zitti il ruolo stesso del Parlamento (Winston – a mio personale giudizio – ne è diven- liana dovrebbe prendere esempio dai cu- e muti. Una vera e propria congiura del si- Churchill lamentava di dover ammettere tato il naturale asse portante, dovrebbe gini gollisti francesi che si sono opposti lenzio. Per ora. che, un sistema puramente parlamenta- intestarsene il progetto, avendo presente al lepenismo impedendogli di prevalere Anche la Cassazione è interessata in re, poteva funzionare solo se c’era “the non solo il presente, ma anche lo sviluppo in Francia. Dichiara testualmente Rossi: un quadro di accuse e controaccuse in- whip”, la frusta, a controllare i deputati). futuro e il ruolo in Europa della Nazione. “Marine Le Pen non vince mai proprio terne alla casta giudiziaria, fra detti e non In una Nazione in cui però il capo Fu ripresa da Alcide De Gasperi una si- perché c’è una destra gollista che si oppo- detti, allusioni, ammiccamenti, messaggi dell’Esecutivo sia legittimato diretta- gnificativa frase di James Freeman Clar- ne al sovranismo e al radicalismo. Insom- trasversali e un regolamento di conti già mente dal voto popolare, il Parlamento ke: “L’uomo politico guarda alle prossime ma, due recinti politici distinti e distanti”. da tempo avviato e che il prezioso libro di può approvare e disapprovare, insomma elezioni e al successo del proprio partito, Bravo furbo! Così la sinistra e personaggi Luca Palamara e Alessandro Sallusti ha legiferare ed esercitare un reale control- lo statista alla prossima generazione e al alla Emmanuel Macron la spunteranno illuminato. In questo quadro, da ultimo lo, con ben maggiore libertà, perché il successo del proprio Paese”. sempre. Il dramma della destra france- arricchito da un’intervista di Milena Ga- Governo è comunque sempre al riparo ed Bene, fermo restando – con un po’ di se è di non aver avuto in questi anni un banelli a Greco sul Corriere della Sera, il è questa la ragione per cui il Parlamento necessario spirito pratico – che le elezioni Silvio Berlusconi in grado di sollecita- procuratore si è sfogato, non solo lamen- americano è quello che si trova ad assomi- è meglio comunque vincerle, individuare re un sano revisionismo all’interno del tando la “campagna mediatica compatta e gliare maggiormente all’idea originale di una strada per modernizzare il Paese, con mondo storicamente presidiato dal Front violenta come quella che è in corso in que- Parlamento. un occhio allo sviluppo e al rafforzamento national, oggi Rassemblement National. sti mesi”(di simili campagne, ma molto Negli Stati Uniti la separazione dei po- della sua democrazia (oltre che alla difesa, Nell’Oltralpe, la strada giusta ancora au- più violente compatte e durature, i com- teri, tra Esecutivo e Legislativo, è reale e ferma e costante, della libertà di ognuno), spicabile resta quella che passa per il pie- ponenti del mitico Pool ne hanno precise questo fa sì che, molto spesso, il presiden- è in ogni caso cosa giusta e decorosa e vale no recupero di Marine Le Pen alle ragioni conoscenze, basta pensare alla loro guer- te debba discutere e concordare per dav- la pena di rifletterci, anche se siamo sem- politiche e alla visione del gollismo, non la ra mediatica contro il decreto Biondi e a vero il sostegno a una legge con i gruppi pre distratti dalle cure pressanti del pre- sua ghettizzazione e il congelamento dei favore delle manette “altrimenti non con- parlamentari e perfino con ogni singolo sente. voti – tanti – che la Le Pen drena nel cuore fessano”) e quindi sferrando un attacco a deputato o senatore. Il che, se ci si pensa, profondo della Francia. freddo contro Davigo, già suo compagno rende davvero il Parlamento americano E qui da noi che si fa? A sentire Rossi, di manette nel Pool, definendo irrespon- un luogo dove si discute e si decide. per tenere a bada i “cattivi” sovranisti, sabile il suo comportamento per avere Non è però essenziale che il capo dell’E- alle Comunali di Roma va sostenuta la fatto uscire notizie dal “perimetro inve- secutivo sia necessariamente un presiden- candidatura di Carlo Calenda, il rampollo stigativo”. te della Repubblica eletto dal popolo, po- della “meglio” borghesia radical-chic ca- Piercamillo Davigo non ci sta. Anzi, a trebbe anche essere il primo ministro, con pitolina, contro quella del candidato unico sentire il “Fatto” intende querelare il vec- un capo dello Stato di garanzia e simbolo del centrodestra Enrico Michetti. Ragaz- chio compagno “e sarà un’emozione se- dell’unità nazionale (con funzioni uguali, zi, comprendiamo la voglia di mettersi in guire il processo – ha detto Mattia Feltri insomma, a quelle di un Re costituziona- su La Stampa – quale delle due rettitudini le) ma è necessario che sia comunque un QUOTIDIANO LIBERALE PER LE GARANZIE, mostra fingendo di avere un pensiero in- LE RIFORME ED I DIRITTI CIVILI telligente, ma bersi il cervello è troppo. (di cui il Pool era per vox populi l’inflessi- premier eletto direttamente in elezioni Mozione d’ordine: prima che parlino in bile custode) ha subito una flessione? Non generali, se si vuole un Esecutivo stabile e pubblico, alcol test per tutti gli intellet- esistono innocenti ma solo colpevoli che un Parlamento realmente sovrano. IDEATO E RIFONDATO DA ARTURO DIACONALE tuali, o sedicenti tali, di destra. Mettendo l’hanno fatta franca, disse una volta Da- Nell’immediato Dopoguerra, dopo da parte l’ironia, lo diciamo senza mezzi vigo. Se dovessimo prenderlo alla lettera, vent’anni di Governo Mussolini, vi era Registrazione al Tribunale di Roma termini: cari politici e intellettuali della saremmo alla finalissima”. un’enorme e acritica diffidenza verso ogni forma di Governo forte o semplicemente n.8/96 del 17/01/96 parte avversa alla sinistra –come il miti- co Walter Veltroni appellava il centrode- troppo solido per cui, nel disegnare l’as- stra – la ricreazione è finita. Basta giochi e setto costituzionale, si esagerò nel farlo Direttore Responsabile: ANDREA MANCIA giochetti di palazzo e castronerie sparate in libertà, c’è da ritrovare compattezza e L’elezione diretta dipendere completamente da ogni “sbalzo d’umore” parlamentare. All’epoca della Condirettore: GIANPAOLO PILLITTERI Caporedattore: STEFANO CECE unità d’intenti. Non vi è concesso suici- darvi politicamente, perché, dopo anni di del capo dell’esecutivo costituente, Piero Calamandrei, inutil- mente, fece notare che il sistema america- AMICI DE L’OPINIONE soc. cop. strapotere della sinistra, c’è un popolo che di GIUSEPPE BASINI no, con i suoi pesi e contrappesi, realizza- va già un modello utilizzabile di stabilità e Impresa beneficiaria attende disperatamente il proprio turno L’ ormai prossima elezione del nuo- democrazia, da noi si volle invece dar vita per questa testata dei contributi per governare il Paese. Stavolta cercate di non deluderlo. Sarebbe un’inemendabile vo presidente della Repubblica a un parlamentarismo perfetto che però, di cui alla legge n. 250/1990 vigliaccata. rende d’attualità una riflessione come avrebbero dimostrato i decenni se- e successive modifiche e integrazioni sul ruolo di questa istituzione e, guenti, sarebbe sfociato nel suo opposto più in generale, sul ruolo, la formazione e e cioè in un Parlamento privato pratica- IMPRESA ISCRITTA AL ROC N.8094 i poteri dell’Esecutivo. Voglio soffermar- mente dei suoi poteri sulla formazione Quelle liti nel pool come mi su questo punto perché, se probabil- mente è vero che la presenza di un uomo delle leggi per poter dare – senza peraltro riuscirci realmente –un minimo di stabili- Sede di Roma - Via Teulada, 52 - 00195 - ROMA fra i polli di Renzo come Mario Draghi rafforzerebbe ulte- riormente il peso della presidenza della tà ai governi. Le leggi di iniziativa parlamentare, sfa- Telefono: 06/53091790 - red@opinione.it Repubblica, fino quasi a prefigurarne un vorite da regolamenti delle Camere tutti di PAOLO PILLITTERI cambio di ruolo, non è detto che ciò debba tesi ad assicurare praticamente solo l’a- Amministrazione - Abbonamenti C amministrazione@opinione.it ome si sa, è in atto una sorda guer- essere considerato negativamente (data zione governativa, sono ormai veramente ra interna alla magistratura, sorda anche l’assoluta correttezza istituzionale poche e l’attività parlamentare si limita ma anche un po’ muta perché poco dell’uomo). quasi (e anche lì con poco successo) agli Stampa: Centro Stampa Romano - “divulgata” dai giornali e che ha I cambiamenti istituzionali, oltre alle emendamenti, ma senza che questo abbia Via Alfana, 39 - 00191 - ROMA come protagonisti due ex giudici del Pool, rigide norme che li regolano, debbono dato stabilità ai governi: ben 67 in 74 anni Piercamillo Davigo, in pensione e France- sempre essere preceduti da una matura- di Repubblica. L’elezione diretta del capo CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19:00
Giovedì 16 Settembre 2021 CULTURA L’OPINIONE delle Libertà 3 Come difendersi dal relativismo scientifico D io non gioca a dadi con l’univer- complicati dall’azione della resistenza so. Questa frase, scritta da Albert di ALESSANDRO CAPEZZUOLI (*) dell’aria, nondimeno noi consideriamo Einstein all’amico Niels Bohr, sin- cadute di gravi nelle quali tale resistenza tetizza molto bene la natura pro- gioca un ruolo sostanzialmente nullo. babilistica della meccanica quantistica, I progressi veramente grandi del- una teoria che mette in dubbio la natura la conoscenza della natura si sono avuti deterministica su cui si basa la fisica clas- seguendo una via quasi diametralmen- sica. La contrapposizione tra le due teo- te opposta a quella dell’induzione. Una rie, nei primi anni del Novecento, è stata concezione intuitiva dell’essenziale di un molto forte. Da una parte, a sostenere il grosso complesso di cose porta il ricerca- principio della causa e dell’effetto, c’erano tore alla proposta di un principio ipotetico nientepopodimeno che Galileo e Newton, o di più principi di tal genere. Dal princi- dall’altra, a sostenere il principio dell’a- pio (sistema di assiomi) egli deduce per zione e della “probabilità” che si verifichi via puramente logico-deduttiva le conse- una certa conseguenza, c’erano dei gigan- guenze in maniera più completa possibile. ti come Bohr, Schroedinger, Heisenberg e Queste conseguenze estraibili dal prin- Dirac. Einstein dubitava. Dubitava che la cipio, spesso attraverso sviluppi e calcoli natura fosse descritta in termini probabi- noiosi, vengono poi messe a confronto con listici ed espresse il suo dubbio attraverso le esperienze e forniscono così un criterio quella frase divenuta celebre. Dal suo can- per la giustificazione del principio am- to, Bohr gli rispose con un altro dubbio messo. Il principio (assiomi) e le conse- “relativistico”: piantala di dire a Dio come guenze formano insieme quella che si dice deve giocare! una “teoria”. Ogni persona colta sa che i Il dubbio è una caratteristica essen- più grandi progressi della conoscenza del- ziale del pensiero filosofico e scientifico. la natura – per esempio, la teoria della gra- Hanno dubitato Aristotele, Socrate, Car- vitazione di Newton, la termodinamica, la tesio, Galileo, Newton e Einstein, solo per teoria cinetica dei gas, l’elettrodinamica citarne alcuni. Il dubbio, però, deve avere moderna – hanno tutti avuto origine per origine da basi solide e non sempre que- questa via, e che il loro fondamento è di sto accade. Il relativismo scientifico nasce natura ipotetica. proprio dalla mancanza di un pensiero A questo punto, è utile fermarsi con le critico e di una conoscenza approfondita noiose considerazioni di carattere scien- di un certo argomento. Pochi avrebbero tifico e soffermarsi su quanto è accaduto il coraggio di mettere in dubbio la teoria perazione distruttiva molto grave perché Lev Davidovich Landau, quello che, qual- negli ultimi due anni in merito alla gestio- della relatività, molti, invece, hanno la permette di far passare una palese men- che anno più tardi, divenne il principale ne della pandemia. Con un’avvertenza: il presunzione di mettere in dubbio l’inter- zogna non contraddetta in una rassicu- fisico teorico dell’Unione Sovietica. In mio punto di vista è senz’altro influenza- pretazione dei dati statistici. La differen- rante falsa verità. L’unica verità. Questa quel caso, il dubbio era più che legittimo to dal pensiero scientifico einsteiniano. za tra i due comportamenti è abbastanza perdita totale di razionalità è frutto di una e il destinatario della critica era egli stes- In primo luogo, non c’è stato un dibattito legittima e deriva in parte dalla profonda decadente cultura scientifica collettiva, so un critico feroce nei propri confronti, scientifico qualitativamente accettabile. diversità tra le teorie basate sul metodo ormai ridotta ai minimi termini, e di una disponibile a prendere in considerazione Anzi, non c’è stato nessun dibattito. I dub- scientifico deduttivo e l’adozione di mo- diffusa “scienza delle opinioni” attraver- osservazioni che avrebbero potuto sia bi, anche i più legittimi, sono stati etichet- delli induttivi empirici attraverso i quali so la quale, chiunque, anche grazie a quei sostenere che confutare le sue teorie. Si tati con due immagini dispregiative e stu- vengono descritti dei fenomeni (naturali, social che “hanno dato voce agli imbecil- potrebbe dire che un dubbio diventa legit- pidamente discriminatorie: da una parte sociali, medici) attraverso la raccolta dei li”, per dirlo con le parole di Umberto Eco, timo quando dimostra l’errore e falsifica ci sono gli intelligenti e dall’altra ci sono dati e la loro interpretazione. Anzi, “le” può affermare qualsiasi teoria farlocca una teoria. L’atteggiamento di Einstein i cavernicoli “complottisti”. I dati, anche loro interpretazioni. Da una parte ci sono senza un vero e proprio contraddittorio nei confronti della scienza era basato su quelli più evidenti, sono stati travisati e le previsioni teoriche, che vengono veri- e senza il rischio di passare per una sana questa idea di dubbio e fu alla base delle usati ad arte per creare false narrazioni, ficate sperimentalmente e hanno due ca- gogna pubblica mediatica. La società del riflessioni che fece in seguito Karl Popper, spaccature e conflitti sociali. La scienza è ratteristiche fondamentali: si basano sulla politicamente corretto vieta categorica- il filosofo del razionalismo critico, in me- diventata un circo che non procede né per matematica, l’unica scienza esatta (o qua- mente di dire apertamente a un idiota che rito alla critica e alla falsificazione scien- induzione né tantomeno per deduzione: si) a disposizione dell’uomo, e sono ripro- è un idiota. tifica, ovvero all’atteggiamento antidog- procede per contraddizioni, per fedi e per ducibili sperimentalmente. Dall’altra par- Galileo Galilei, Dante Alighieri e René matico che non va alla ricerca di conferme opinioni da bar portate avanti dalle tifose- te ci sono la raccolta dei dati, organizzata Magritte erano politicamente scorret- ma di confutazioni. Popper criticò feroce- rie. La scienza è diventata una nuova reli- in maniera più o meno rigorosa, l’analisi ti. La scienza e l’arte sono politicamente mente il metodo induttivo, obiettando che gione salvifica che vende l’immortalità e e le conclusioni a cui si giunge applican- scorrette. La vita è politicamente scorret- le leggi scientifiche non vengono ricavate un nuovo dio in cui credere. Un dio che ha do uno o più modelli. Il metodo deduttivo ta. Bisognerebbe iniziare a farsene una dall’osservazione ripetuta di puri fatti, ma le sembianze dell’opinionista da copertina contro il metodo induttivo. ragione. La domanda, a questo punto, po- sono sempre precedute da un’intuizione e che riesce a convincere i suoi discepoli Si potrebbe semplificare “informati- trebbe essere: “Quando un dubbio e ragio- sulla natura delle cose o da un’ipotesi di senza grosse difficoltà, spesso mentendo camente” la questione, facendo ricorso nevole?”. La risposta si può trovare in un lavoro palese o inconscia. In altre parole, palesemente (come del resto fanno tutte le alla differenza tra la logica top-down e aneddoto scientifico di qualche anno fa. Popper era un ultrà del metodo deduttivo religioni). Giocando a dadi, per l’appunto, la logica bottom-up, ma è evidente che Nel 1930, a Lipsia, di fronte alla Società te- galileiano (sempre sia lodato), Einstein ma non nel senso einsteiniano. Giocando a ci troviamo di fronte a un problema ben desca di Fisica, si svolse una conferenza a era un po’ più equilibrato, ma pur sempre giocare sui numeri e sulle diverse rappre- più complesso. La logica induttiva (bot- cui partecipò Albert Einstein. Al termine tifoso. Insomma, Popper era un po’ come sentazioni della realtà. Giocando con le tom-up) alla base del processo di raccolta del suo intervento, “Albertone” si rivolse Tirzan in “Eccezzziunale veramente” ed paure, con le parole, con il pensiero unico e di produzione dei dati statistici, sebbene al pubblico per sollecitare qualche do- Einstein come Oronzo Canà ne “L’allena- e con decine di narrazioni contraddittorie si basi su metodi scientifici, ha delle fra- manda. Dall’ultima fila si alzò un ragazzo tore nel pallone”. che non c’entrano nulla con la ragione e gilità intrinseche che nella logica dedut- magrolino, con due occhi vispi e un enor- Lo stesso Einstein scrisse queste paro- non c’entrano nulla nemmeno con la reli- tiva sono molto meno accentuate. I dati me ciuffo simile a quello di Cameron Diaz le a proposito del metodo induttivo: l’im- gione. Peccato che, per qualcuno, non sia statistici hanno bisogno di una chiave di nel film “Tutti pazzi per Mary”. Il ragaz- magine più semplice che ci si può forma- affatto vero che la scienza, come la religio- lettura, che spesso può essere diversa in zo non conosceva bene la lingua tedesca re dell’origine di una scienza empirica è ne, non si possano discutere. La scienza si base al modello adottato (e spesso può es- e con una certa aria di superiorità disse: quella che si basa sul metodo induttivo. discute eccome, perché soltanto attraver- sere sbagliata), la teoria scientifica, al con- “Quello che ha detto il professor Einstein Fatti singoli vengono scelti e raggruppati so il confronto socratico è possibile arri- trario, “è” una chiave di lettura che trova non è stupido, ma la seconda equazione in modo da lasciare emergere con chia- vare a qualcosa che somigli alla verità. Si conferma nell’esperimento e nella raccol- che ha scritto non deriva dalla prima. Essa rezza la relazione legiforme che li connet- può arrivare perfino a sostenere che “Dio ta dei dati. È per questo che la lettura di richiede, infatti, delle ulteriori assunzioni te. Tramite il raggruppamento di queste è morto” e a discuterne civilmente. La sto- un dato statistico non è quasi mai univoca, che non sono state fatte e, inoltre, quel che regolarità è possibile conseguire ulterior- ria sarebbe stata diversa, se Einstein, quel ed è per questo che i dati e le statistiche è peggio, non soddisfa un criterio di inva- mente regolarità più generali, fino a con- giorno, avesse detto: “Signor Landau, lei è possono essere usati per mentire autore- rianza, come invece dovrebbe essere”. figurare – in considerazione dell’insieme un “complottista” e la mia equazione non volmente con (falso) rigore scientifico. Ovviamente, l’atmosfera diventò subito disponibile dei singoli fatti – un sistema si discute”. Difendersi dalle “statistiche taroccate” è gelida e surreale. C’era chi sghignazzava, più o meno unitario, tale che la mente che Si potrebbe obiettare che le mie rifles- molto difficile, l’unico strumento effica- chi, indignato e incredulo, esprimeva il guarda le cose a partire dalle generaliz- sioni riguardino un ambito scientifico eli- ce è rappresentato dal dubbio cartesiano. proprio dissenso con cenni del capo e chi zazioni raggiunte per ultimo potrebbe, a tario e che fanno una subdola distinzione Il dubbio insieme al razionalismo critico si chiedeva perché era stata data la parola ritroso, per via puramente logica, perve- tra scienze maggiori e scienze minori. e alla capacità di guardare un certo feno- a uno studentello che puzzava ancora di nire di nuovo a singoli fatti particolari. Un Sono fermamente convinto che non esi- meno da diverse prospettive rappresenta- latte e che aveva osato mettere in dubbio pur rapido sguardo allo sviluppo effettivo stano scienze maggiori e scienze minori, no degli ottimi strumenti per avvicinarsi le parole di Einstein. Per la maggioran- della scienza mostra che i grandi progres- esistono scienziati maggiori e scienziati alla verità. za, quel dubbio era illegittimo e non ave- si della conoscenza scientifica solo in pic- minori, ed esiste il “paradosso del relati- Queste due caratteristiche, in un mo- va senso. Einstein non faceva parte della cola parte si sono avuti in questo modo. vismo scientifico”, quello in cui gli scien- mento storico di profonda disgregazione maggioranza. Cominciò ad accarezzare i Infatti, se il ricercatore si avvicinasse alle ziati maggiori sono aperti ai dubbi e al sociale e intellettuale, pieno di giornalisti suoi baffetti da sparviero e ad osservare cose senza una qualche idea (Meinung) dialogo e gli scienziati minori sono vani- saputelli e pseudo-scienziati televisivi che attentamente la lavagna. Dopo qualche preconcetta, come potrebbe egli mai af- tosi, irascibili, intolleranti alle critiche e ai vendono facili certezze alla popolazione minuto, si rivolse alla platea e disse: “L’os- ferrare, dal mezzo di una enorme quan- confronti, con un ego spropositato e incli- (salvo poi smentirle a petto nudo sulle ri- servazione è perfettamente corretta. Vi tità della più complicata esperienza, fatti ni all’autocelebrazione. La scienza è una viste di gossip, sul red carpet o nei salotti prego pertanto di dimenticare tutto quel- i quali sono semplicemente sufficienti a cosa seria che merita di essere discussa e dei talk show), sono a volte a torto, a volte lo che vi ho detto quest’oggi”. rendere palesi relazioni legiformi? Galilei contraddetta, non merita certamente di a ragione, abbinate alla parola “complot- C’è da dire che il ragazzo disobbediente, non avrebbe mai potuto trovare la legge essere umiliata. tismo” e a una tipologia di persone igno- in quel caso, non era esattamente lo stere- della caduta libera dei gravi senza l’idea ranti e inutilmente sospettose. Associare i otipo dell’ignorante che “le scie chimiche, preconcetta stando alla quale, sebbene i (*) Funzionario Istat e responsabile osser- ragionevoli dubbi al complottismo è un’o- il 5G, il microchip… complotto!”. Ma era rapporti che noi di fatto troviamo, sono vatorio dati professioni e competenze Aidr
4 L’OPINIONE delle Libertà POLITICA Giovedì 16 Settembre 2021 Il politicamente corretto sostanziale O gni decennio dovrebbe fare i conti massimo con strumenti civilistici che non con le proprie necessità dialetti- di LUIGI TRISOLINO rischiano di sporcare la fedina penale in che impellenti. Il nuovo decen- virtù di una brutta idea espressa in modo nio, figlio caotico di più decenni genericamente retrogrado. Se un concetto bisognosi ma incuranti, necessita di una resta un’idea può essere contrastato con riforma giudiziaria che rivaluti la giuri- strumenti non penalistici, dato che il di- sdizione, attribuendole dignità operativa, ritto penale liberal-costituzionale (nazio- braccia intellettuali e certezze giuridiche nale e sovranazionale) è fondato sui prin- sostanziali. Per capire le esigenze dell’og- cìpi di legalità, materialità ed offensività, gi in prospettiva ostinata e volenterosa inscindibilmente. verso un migliore domani, in questo pezzo Ci sono strumenti culturali, anzitutto, di mondo, al tempo attuale, non possiamo per contrastare espressioni che potrebbe- non ricordare gli sforzi evolutivi dei secoli ro deprimere le libertà intellettuali degli scorsi, in cui ha preso brillantemente pie- io-personali, per eventuali “categorie” de il liberalismo penale. o più propriamente per individualità. Il Il secolo XIX ha costituito una traver- legislatore ha inaugurato una tipologia sata della storia istituzionale, e in genera- di sanzione che è la sanzione pecuniaria le umana, in mezzo al magma dei princìpi civile, come è avvenuto per l’ingiuria che figli della primula Rivoluzione francese, appunto è stata depenalizzata. Sarebbe quella illuminata. L’Ottocento però è stato contraddittorio un ordinamento giuridico anche contenitore, artefice, testimone del- che nel suo sistemico complesso da un lato le istanze reazionarie e conservatrici del depenalizza l’ingiuria, a cui è riservato cosiddetto periodo della Restaurazione, un istituto sanzionatorio nuovo per la le- segnato nel suo convenzionale inizio dal galità italiana (ossia la sanzione pecunia- Congresso di Vienna. Di quel Congresso, ria civile), e dall’altro lato strizza l’occhio comunque, occorre rivalutarne positiva- alla pan-penalizzazione su ogni fronte. Il mente il motto “conservare progredendo”. sistema è per definizione coerente, non La separazione dei poteri statuali, ma contraddittorio, tanto che nella teoria ge- anche la separazione tra la giustizia civi- nerale del diritto si studiano i criteri di ri- le e quella penale, la pubblicità delle pro- soluzione delle antinomie. cedure, il giudizio di sola legittimità in Dove un tempo fiorivano progressismi Cassazione, l’obbligo di motivazione del- plurimi, promuovendo risposte a geome- le sentenze, il doppio grado di giudizio, il trie variabili di fronte o nel bel mezzo delle divieto di tortura e la cosiddetta umaniz- problematiche, oggi si elevano monumen- zazione delle pene, a rigor del vero delle ti alla retorica cambiamentista di massa, ricostruzioni storiche, erano – ed erano priva di effettivi cambiamenti risolutivi. Il viste come – il portato della cultura tecni- politicamente corretto vero, ed in quanto co-giuridica francese. Quest’ultima aveva tale dannoso, non è un mero stile, dato che ispirato, negli anni della Restaurazione, ognuno è figlio delle proprie battaglie con tutti i governi dell’Europa continenta- di un qualche atto che egli ha considera- problema del politicamente corretto nel le proprie sensibilità, tra equilibri e rie- le nella loro opera di riforma del sistema to come trasgressione delle norme su cui punto in cui questo si sposa con il popu- quilibri civil-sociali da attraversare. Il po- giudiziario. L’importanza degli interventi poggiava la vita sociale”. lismo giustizialista (non giustiziale), il liticamente corretto sostanziale è quello di politica giudiziaria avvenuti in Francia, Dall’incipit dell’opera si apprende come quale a sua volta diviene populisticamen- che nella retorica dell’ufficioso senso co- così, era stata riconosciuta anche in Italia, l’Autore abbia concepito l’operatività del te corretto da salotto. Populismo e poli- mune eleva il diritto penale a soluzione fi- dove quei princìpi sistemici del diritto, diritto penale, e la sua esistenza stessa ticamente corretto si sposano per paura nale del male e delle insensibilità cultura- sempre in condendo non appena condito, sotto forma di “giustizia penale”, come un di perdere colpi di fronte ad un aumento li dilaganti. Il politicamente corretto che contribuirono a modernizzare la cultura “fatto”: in consonanza con la qualificazio- delle produzioni letterarie liberal-garan- esce dal vaso di Pandora del razionalismo giurisdizionale. ne che la tradizione ha da sempre connes- tiste, nel mondo accademico e in quello empirico è quel panteismo penalistico a Un grande studioso penalista, autore di so alla ontologia dell’oggetto principe del dell’editoria culturale, tecnico-giuridica e base giustizialista che si ciba della cultura pregevoli opere giuridiche e filosofiche, diritto penale (il fatto), salutato, appunto, sociologica. del nemico da abbattere processualmente, un uomo che dell’Ottocento ha vissuto con la dictio di diritto del fatto. Una tale D’altronde il politicamente corretto che di neo-giacobinismo, di culto per la stru- varie esperienze di battaglie progressiste icastica definizione, seppur nel pressap- rappresenta un problema per la civiltà di mentalizzazione della paura quale deter- in prima persona, e in prima linea, dall’a- pochismo discernitivo in seno al quale è diritto non è il politicamente corretto ver- renza senza rieducabilità. desione alle idee liberali, al contrasto dei sorta, risulta comunque rappresentativa bale o formale, bensì quello sostanziale. Il Certamente non il neo-linguismo mili- Borboni, alla partecipazione alla primave- di una caratterizzazione in simbiosi con il politicamente corretto sostanziale non è tante degli evoluzionisti sociali, ma la sola ra civica dei moti del 1848, Enrico Pessina, principio di materialità, postulato dell’of- la Lilli Gruber che augura una buona se- pan-penalizzazione della società rappre- merita qui tutta la sentita ammirazione, fensività, di quella parte dell’ordinamen- rata a tutte e tutti: quello è un modo un po’ senta una minaccia per gli individui tutti oltre che la breve menzione di alcuni suoi to giuridico che, già dallo stesso Pessina, militante d’altri recenti tempi che resta e per la salute della civiltà liberaldemo- peculiari passi, indici del suo pensiero, su veniva avvertita quale piattaforma “estre- nello stile linguistico, ed emotivo, di una cratica. Solo la componente pan-penali- cui sicuramente occorre riflettere. Il Pro- ma” del sistema giuridico. personalità libera di esprimersi nella sua stica e la Cancel culture rappresentano il fessore Pessina, nel volume primo dei suoi Una tendenza che oggi si tinge il volto importanza e intensità. Il politicamente politicamente corretto sostanziale, vero: “Elementi di diritto penale”, edizione del di farisaico progressismo di maniera, è corretto vero, in quanto tale pericoloso, l’unico elemento capace di farsi dittatura 1882, nella parte prima della “Introduzio- la tendenza a pan-penalizzare la società è quello sostanziale, ossia quello delle invisibile sulla pelle morale e civica dei ne” sottotitolata con la dizione “Nozioni civile e – con il consenso facile di questa pan-penalizzazioni che si fanno strumen- cittadini. Solo quella pan-penalizzazione preliminari sul diritto penale e sulla sua – la civiltà giuridica, la cultura mediati- to di assorbimento della persona in carne del politicamente corretto è l’unico ele- cognizione scientifica”, scriveva quanto ca. Il pan-penalismo quale misura non e ossa entro le categorie funzionali a una mento falsamente progressista da fron- segue: “Un fatto che, per la sua riprodu- di estrema ragione ma di prima spiaggia retorica di massa, di volta in volta egemo- teggiare con un empiristico raziocinio zione in tutti i luoghi e in tutti i tempi che dove piazzare gli ombrelloni problematici ne. Il politicamente corretto vero è quello legalitario, in un rinnovamento evolutivo forman parte del dominio della storia, può del vivere associato, a rigore, rappresenta che sostituisce lo strumento dell’azione nella costituzionalità dei diritti, e degli dirsi una costante tradizione dell’umana la cifra statolatrica anti-personologica e civilistica di risarcimento del danno in- obblighi. famiglia si è quello della giustizia penale, anti-individualista dei sistemi di giusti- giusto, di natura (per esempio) morale, Tra civilizzazioni vuote e riflettori re- per cui l’uomo, considerandosi come inve- zia umana. La cultura che vuole pan-pe- con una sanzione penale. Il politicamen- torici accesi: che sia nero o rosso il colore stito di un sacro mandato, ha sottoposto il nalizzare la civiltà socio-giuridica è una te corretto corrompe la libertà espressiva del politicamente corretto pan-penale, il suo simile alla efficacia di una punizione, cultura strutturalista tendenzialmente delle opinioni, alcune delle quali andreb- risultato batte sempre sullo stesso spento quando il medesimo si è renduto autore egemonizzatrice: essa rappresenta il vero bero contrastate con altre opinioni, o al grigio, per tutte e tutti, appunto.
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