IL MELOGRANO SETTEMBRE 2021 - APSP Margherita Grazioli
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I.R. Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo SETTEMBRE 2021 edito dal Club Interassociativo TuttaPovo n. 2 / 2021 / 45° num. pub. IL MELOGRANO
IL MELOGRANO IN QUESTO NUMERO Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo SETTEMBRE 2021 Vi racconto 3 n. 2 / 2021 / 45° num. pub. a cura di don Ruggero Fattor COMITATO DI REDAZIONE 18 luglio 2021: riuniti per ricordare Direttore: i nostri cari e per inaugurare Paolo Giacomoni l’avvio dell’attività dei volontari 4 a cura di Nicoletta Tomasi con un breve pensiero di Don Ruggero Fattor In redazione: Michela Bernardi - Lucrezia Bertolini Erica Ciresa - Nicoletta Tomasi Foto: “La sveglia del mattino”, Servizio Educatori/animazione i volontari e l’oratorio di Povo 7 Centro Diurno e Servizi a cura di Erica Ciresa Fonti varie Hanno collaborato: Don Ruggero Fattor “Noi e il nostro servizio civile”. Elisabetta e Martino - giovani di Servizio Civile I ragazzi del Servizio Civile si raccontano, Riccardo Petroni Risto3 dopo un anno d’esperienza Residenti della struttura presso il Centro Diurno e il Centro Servizi 9 Servizio Animazione a cura di Elisabetta e Martino - giovani di Servizio Civile Chiara Colombini Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a dar vita a questo numero de “Il Covid ci ha cambiato la vita “Il Melograno” supplemento al periodico trimestrale TuttaPovo dalla notte al giorno” 11 a cura di Michela Bernardi In copertina: Melagrana Progetto “Chiedi chi erano i Beatles” 14 Stampa: a cura di Riccardo Petroni Publistampa Arti grafiche - Pergine Valsugana (TN) Risto3 e l’Apsp di Povo: un sodalizio quasi ventennale 16 Fai da te: fiori di carta 18 Residenti e Servizio Animazione Filastrocche de sti ani 19 Residenti e Servizio Animazione Dalla RSA e dal Centro Diurno Cartoline dalla RSA e dal Centro Diurno 20 Il Forest Stewardship Council® (FSC®) garantisce tra l’altro che legno e derivati non provengano da foreste ad alto valore Divertimento di conservazione, dal taglio illegale o a raso La pagina del Buonumore 22 e da aree dove sono violati i diritti civili e le tradizioni locali. 2 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 /
La vera “MALATTIA” Vi racconto e la vera “GUARIGIONE” Non fa male la SCHIENA, fa male il CARICO e i PESI da portare. a cura di Don Ruggero Fattor Non fanno male gli OCCHI, fanno male l’INGIUSTIZIA, la FALSITÀ e l’ARROGANZA. S Non fa male la TESTA, i tratta di un fotogramma, di un di un nuovo incontro, a breve tempo. fanno male i PENSIERI, le momento particolare e di un ge- Rimasto solo, ho incominciato a ripen- CHIACCHIERE o certi SILENZI. sto altamente significativo nella sare alla “lezione” e al “dono essenziale vicenda di N. N. È una storia di vita vera di vita” appena ricevuti. A N. N. non Non fa male la GOLA, e che può filtrare il tempo che abbiamo mancava qualcosa da mangiare, ma un fa male quello che NON SI ESPRIME attraversato (e che pare non ancora del gesto di tenerezza che riempie la fame liberamente. tutto finito!) e mettere in chiara evidenza di affetto che tutti possediamo. quei sentimenti che non sempre espri- A suo tempo, una poetessa milanese Non fa male lo STOMACO, miamo, ma che ci abitano dentro: nei no- aveva espresso questo bisogno interio- fa male quello che l’ANIMA non stri pensieri e nel profondo del cuore. re, invisibile, ma essenziale, con versi digerisce. N.N. è un giovane di 18 anni. Se gli memorabili: “Abbiamo fame di tenerezza chiedi l’età, però, lui ti dirà che ne ha 16. / in un mondo, / dove tutto abbonda, / Non fa male il FEGATO, Poi ti spiega che due anni “li ha persi”. A siamo poveri / di questo sentimento / che fanno male la RABBIA, l’ODIO, sei anni, infatti, un improvviso proble- è come una carezza...” (Alda Merini) il RANCORE, l’INVIDIA o la stolta ma neurologico gli ha causato un coma Quell’abbraccio non ha fatto bene GELOSIA. profondo. Il tunnel oscuro sembrava solo a N. N., ma ad entrambi: perché la non finire mai e non c’era neppure la tenerezza è terapeutica e fa star bene Non fa male il CUORE, certezza di poter di nuovo uscire alla chi la offre e chi la riceve. fa male l’AMORE. luce. Fortunatamente le speranze e le Erroneamente, qualcuno confonde preghiere dei suoi familiari ebbero un la tenerezza con il sentimentalismo, Ed è proprio lui, l’AMORE stesso, esito positivo. Al suo risveglio, il piccolo che si traduce in parole e in gesti un po’ che contiene la più potente aveva due anni in più = “gli anni per- sdolcinati, melensi e, comunque, super- MEDICINA si”, come li definisce lui stesso, in tono ficiali. Gli uomini, in particolare, con la che cura e che guarisce. un po’ scherzoso. Se la lunga malattia loro ridicola pretesa di appartenere al ha lasciato qualche segno dal punto di “sesso forte”, temono che la tenerezza Tratta da “La vecchia guaritrice vista fisico e intellettivo, non lo ha pri- li faccia apparire “deboli”. In realtà, la dell’anima” di Ada Luz Marquez vato per nulla del buon umore e della tenerezza è “la forza di un amore umile” gioia di vivere. Dopo un incontro e una (Dostoevskij). Bisogna essere forti per visita di serena amicizia, mentre i ge- essere capaci di autentica tenerezza. nitori erano già in cortile, fuori dalla Papa Francesco esorta a non avere pau- porta di casa, N. N. se ne stava ancora ra della tenerezza: “Quanto bisogno di fermo, là, presso la tavola, dove erano tenerezza ha, oggi, il mondo!” e spiega che rimasti dei dolcetti e un po’ di frut- essa possiede una “forza rivoluzionaria”. ta. Supponendo che volesse prendere Quella mattina, con il suo abbrac- qualcosa da “rosicchiare” e da gustare cio, N. N. ha contribuito – forse, anzi, durante il viaggio di ritorno, gli chiedo: senz’altro, a sua insaputa – a questa ri- “Cerchi qualcosa?” - “Che cosa ti manca?” voluzione mite ma necessaria: la “rivo- Senza dire nulla, N. N. mi guarda, luzione della tenerezza”, la rivoluzione si avvicina a me con quattro salti e mi dell’a tu per tu anche fisico, la rivoluzio- stringe forte, abbracciandomi con ca- ne di sentirsi un autentico e unico “noi” lore grande e con spontaneo affetto. nello scambio del volersi bene. E, rispondendo, aggiunge: “Mi manca- P.S. Non è, forse, quello che abbiamo va questo!”. Subito dopo, visibilmente visto e documentato nei molti mesi pas- soddisfatto, scappa via anche lui per sati o che stiamo sperimentando (anco- raggiungere i genitori e salire in mac- ra) anche noi? china con loro: custodendo e coltivan- Con un abbraccio di sincera e fra- do, però, nel suo cuore l’attesa e la gioia terna tenerezza, vostro “don” IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 3
18 luglio 2021: riuniti per ricordare i nostri cari e per inaugurare l’avvio dell’attività dei volontari a cura di Nicoletta Tomasi con un breve pensiero di Don Ruggero Fattor “O ggi è un giorno importan- un cuore, un bacetto, un saluto. te, oggi vogliamo festeg- Tu ci sei, vicino a ognuno di loro, giare la speranza di poter- tu ci sei, dalla loro parte mentre lottano, ci riabbracciare, di poterci tenere la tu ci sei e raccogli l’ultimo respiro, mano e camminare insieme nei nostri la resa d’amore a te. giardini. Tu ci sei, muori con loro per portarli Oggi è il giorno in cui vogliamo lassù dire grazie a tutte le persone che in dove con loro sarai in eterno, per sempre. questi 2 lunghi anni si sono prese cura, anzi: si sono prese a cuore, i nostri Tu ci sei e sei tu che li consoli, cari… giorno dopo giorno con abnega- che li abbracci, che tieni loro la mano, zione e tenacia. Vogliamo dire grazie a che trasformi in fiducia serena la loro tutti i collaboratori che, facendosi for- paura. za, hanno sacrificato molto della loro Tu ci sei, perché non abbandoni nessuno, vita personale per stare vicino, nelle tu che sei stato abbandonato da tutti. varie forme, ai residenti e hanno tenu- to in vita questa casa. Tu ci sei e sei il respiro Oggi è anche il giorno del saluto a di quanti in questi giorni coloro che il Covid si è portato via. Per non hanno più respiro. ognuno di loro pianteremo nel nostro giardino un fiore eterno che resterà piantato nella terra perché fare me- moria ci aiuti ad essere più rispettosi, più solidali, più umani. Vorrei introdurre questo momen- to di ricordo con alcune delle parole che Ernesto Oliviero ha scritto per i morti di Brescia. Al termine di questa breve lettura alcuni di noi pianteran- no davanti all’altare un fiore che chia- meranno per nome: perché il nostro ricordo possa rimanere PER SEMPRE in questo giardino e nei nostri cuori”. Tu ci sei. Sono convinto che tu ci sei accanto alle persone che muoiono sole, sole, con a volte incollato sul vetro della rianimazione il disegno di un nipote, 4 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
Tu ci sei, sei lì, per farli respirare per sempre. Sembra una speranza, ma è di più di una speranza: è la certezza del tuo amore senza limiti. Nicoletta Tomasi Tanto o poco, in maniera esplicita o non, tutte le rappresentanze di casa “M. Grazioli” erano presenti: a comin- ciare dai residenti, ai rispettivi fami- liari; da chi ha responsabilità direzio- nale e di cura sanitaria, a chi svolge ogni altro bel servizio a vario livello; da chi è chiamato all’animazione spiri- tuale, a chi si offre come volontario. È stato un incontro all’aperto/in giardi- no (in libertà?), di gioia (fino alle lacri- me, per alcuni), di lode spontanea e di corale riconoscenza al Signore: nella certezza che Egli ci precede, è sempre presente, vede e conosce le necessità di ognuno, ascolta la nostra flebile voce o il nostro grido (di dolore o di rabbia), non ci fa mancare mai la pre- ziosità dei suoi doni, compresa la tre- gua di pioggia per quel pomeriggio. Nelle parole introduttive del sig. Sergio Casetti, in quelle di accoglienza della presidente Nicoletta Tomasi e, poi, nel corso della celebrazione euca- ristica, pur con modalità diverse ma ben complementari, abbiamo liberato i nostri “sogni”, facendoli brillare: alcu- ni di speranza, alcuni di emozioni, al- cuni di pensieri – di desideri e di pro- getti, altri di ricordi. Mentre abbiamo fatto grata, esplici- ta e specifica memoria dei “nostri” cari morti a causa del Covid-19 – Zoraide - Alice - Carla - Elio - Diana Luisetta - Luigi - Mario - Vittoria. Rosa - Mirella - Ester - Mario - Amabilia - Luciano - Rita - Lucina - Gabriele - Rosa - Sandro - Nerina - Caterina - Flora –, abbiamo “tentato” (almeno!) di aiutarci a vicenda nel festeggiare le relazioni ritrovate (dopo lunghi mesi di situazione “perce- pita” come isolamento, chiusura, solitu- dine, abbandono) e nel fare in modo che I cuori sono stati creati, “artigianalmente”, dalle mani e dalla creatività di Danilo Degasperi, per anni collaboratore della Margherita Grazioli e attualmente volontario del nostro Centro Servizi. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 5
un certo tipo di relazione sia davvero possono essere le tre parole riassuntive Fraternamente e con affetto, Rugge- ricercata, ritrovata e realizzata all’alba di quella serata e di quella s. Messa e ro, “vostro” don. di ogni giornata e nello scorrere del ser- – perché no? – un ottimo, anche se impe- vizio quotidiano. “COLLABORAZIO- gnativo, programma di vita per il doma- Si riporta qui di seguito l’articolo NE” (sincera, effettiva e costante) + ni. Personalmente, ho caricato al pubblicato su L’Adige dd. 25/07/2021 a “CURA” (attenzione, stima e sostegno massimo le mie batterie di grande gioia cura di Paolo Giacomoni. vicendevole) + “CUORE” (sempre più nell’essere stato lì con voi e per voi: ne grande e più aperto possibile a 360°): valeva e ne è valsa proprio la pena! 6 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
“La sveglia del mattino” i volontari e l’oratorio di Povo a cura di Erica Ciresa A umenta sempre di più il numero delle persone che Grazie. aderiscono all’iniziativa “Sveglia del mattino” e Grazie lo dico io a Voi trovano piacevole questo squillo in casa il lunedì e a Voi persone “grandi” il giovedì di ogni settimana compresi vigilie e settimana di così ricchi di storia ferragosto. Nel parlare con loro si avverte un’aumentata e di storie confidenza e fiducia, il desiderio di ricevere la telefonata. I a Voi che amate raccontare dialoghi non riguardano solo uno scambio di informazioni con lentezza e nostalgia ma coinvolgono la sfera affettiva ed emozionale. le vicende di una vita Ora vi raccontiamo di come le persone coinvolte hanno vissuta intensamente percepito questo servizio: abbiamo raccolto la poesia di difficile, piena, essenziale. una volontaria, che per motivi di lavoro non può più con- tinuare il servizio; i pensieri degli anziani; i commenti dei Grazie giovani dell’Oratorio che hanno partecipato a uno specifico perché con una semplicità disarmante progetto. con estrema calma con quel pizzico di malinconia che commuove sapete riassumere in poche semplici parole LA VOCE DI UNA VOLONTARIA ciò che alla fine conta davvero nella vita. Sandra ha voluto donarci questa poesia prima di salutare noi e gli anziani del progetto e ci esprime la sua commozione Non chiedete altro che di essere ascoltati nell’approcciarsi agli anziani della “Sveglia del mattino” ed io che mi sono fermata un po’ con voi ho camminato al vostro fianco adattandomi al vostro ritmo ho goduto della vostra compagnia. Mi avete trasmesso la saggezza di chi ha visto molte lune come solo i nonni riescono a fare e resa orgogliosa di essere stata parte per qualche minuto della vostra vita. Grazie. I GIOVANI DELLA PARROCCHIA desiderando fare qual- che attività per gli anziani in periodo di pandemia, si sono ri- volti a noi tramite la loro animatrice Arianna. Con lei è stata individuata la possibilità di contattare quegli anziani della sveglia del mattino che desideravano fare quest’esperienza di dialogo al telefono con i ragazzi. Si era deciso di partire a marzo ma i Decreti, istituendo la zona arancio e rossa, hanno interrot- to la partenza più volte, solo verso la fine di aprile è stato pos- sibile iniziare. Ogni mercoledì pomeriggio di maggio in orario serale c’è stato un intenso scambio tra anziani e giovani: gli anziani proponevano poesie, o raccontavano di qualche episo- dio del passato, spiegavano qualche ricetta e chiedevano ai ragazzi se potevano passare da casa per un saluto. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 7
I ragazzi facevano delle domande per stuzzicare l’anzia- LA VOCE DEI RAGAZZI no al dialogo, chi sentiva i dialoghi con gli anziani dall’altra «È stata un’esperienza positiva, in cui è stato bello poter stanza ha colto una bella complicità arricchita da qualche avere la possibilità di dialogare con qualcuno e di provare aneddoto e qualche gustosa ricetta. ad essere vicini agli anziani, che di questi tempi rischiano di Il Centro servizi ha sostenuto il progetto, credendo che essere molto isolati. Il timore iniziale di parlare con persone lo scambio tra le generazioni porti sempre un grande bene- sconosciute è sempre sparito più in fretta del previsto e que- ficio ad entrambe le parti, e che in tempo di pandemia, sia sto ha aiutato chi riceveva la telefonata ad aprirsi». da sostenere il più possibile questo tipo di relazione. Si è of- ferta quindi una solida formazione, consapevoli del fatto «Attraverso questa esperienza ho capito il potere dell’a- che il dialogo al telefono non fosse né scontato né facile. La scolto perché a volte basta davvero poco per fare la diffe- formazione, costituita da due incontri online, è stata così renza nella giornata di qualcuno». articolata: • un incontro con una ragazza del servizio civile presso il «Sono contento di aver partecipato a questo progetto, il Servizio Welfare e Coesione Sociale del Comune di quale mi ha fatto capire che anche una semplice telefonata Trento che sta facendo un’esperienza simile nel rione di può essere un momento di serenità durante questi mesi di Clarina. Esperienza diretta che ha entusiasmato i ragaz- pandemia. zi e ha rotto gli indugi a partire. Inizialmente avevo qualche timore nel parlare con per- • Un incontro dedicato alla privacy e gestione di una tele- sone sconosciute e con interessi totalmente diversi dai miei, fonata con la dott.ssa Mariella Petrillo e l’equipe di Cen- ma tutti gli anziani contattati erano entusiasti e aperti al tro Servizi e l’educatrice del Servizio Welfare e Coesione dialogo». Sociale. Questo percorso ha aiutato i giovani a recepire alcune «Gli anziani al telefono mi danno tanta gioia e molta attenzioni fondamentali nel dialogo con l’anziano. soddisfazione: ti fanno sentire bene; al telefono mi dicono che si sentono sicuri e pieni di orgoglio a parlare con nuove persone, e se sentono la voce di un giovane si aprono e par- LA VOCE DEGLI ANZIANI lano più volentieri». Le telefonate dei ragazzi sono state molto gradite, mi sembrava di parlare con il mio nipote della loro età. Erano molto loquaci e pieni di domande molto pertinenti, per me Il personale di Centro Servizi desidera ringraziare tutti i non è stato difficile il dialogo: abbiamo parlato di ricette, collaboratori che contribuiscono a vario titolo alla buona pandemia, scuola, spero ci sia ancora un’occasione simile. riuscita del progetto. 8 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
“Noi e il nostro servizio civile” I ragazzi del Servizio Civile si raccontano, dopo un anno d’esperienza presso il Centro Diurno e il Centro Servizi a cura di Elisabetta e Martino - giovani di Servizio Civile T utto è iniziato l’1 settembre Alla mattina anch’io vado a casa In quest’anno di servizio ho fatto 2020. Per entrambi era una delle persone anziane e le aiuto a sa- un po’ di tutto: lettura del giornale, nuova esperienza, una nuova lire sul pulmino. Quando accompa- ginnastica dolce, giochi cognitivi e opportunità per metterci in gioco e co- gno gli anziani a casa sento che mi passeggiate. noscere il mondo del lavoro. salutano, desiderosi di incontrarci Di recente ho partecipato al pro- Mi presento, sono Elisabetta una nuovamente il giorno dopo; e poi, getto “Conosciamo l’Italia”: in incon- ragazza di 24 anni, ho frequentato la all’indomani, mi accorgo che sono tri che avvengono a cadenza settima- scuola professionale per parrucchieri, contenti di rivedermi e questo mi fa nale e attraverso delle immagini ho fatto servizio civile nel centro diur- molto piacere. parliamo con un piccolo gruppo di no di Povo, con gli anziani, in attività Nel Centro Diurno le varie attività anziani delle varie regioni italiane di accompagnamento sul pullmino e vengono svolte in piccoli gruppi con- raccontandoci i ricordi che abbiamo, di animazione. dotte dalle operatrici. Il Centro Diurno scoprendo il territorio, i monumenti Mi presento, sono Martino, un ra- è un servizio dedicato a persone an- più famosi, i piatti tipici e varie leg- gazzo di 21 anni che ha studiato alla ziane che non vogliono stare sole, che gende del posto. È stato interessante scuola di Grafica Pubblicitaria a Tren- desiderano avere la propria libertà e le anche per me scoprire territori mai to (Istituto Artigianelli), ho seguito il proprie relazioni. visitati e proponendo la Sardegna me progetto del centro servizi dove ero di Nel corso della mattinata vengono ne sono innamorata. supporto alle attività che l’azienda svolte delle passeggiate, attività di gin- proponeva. nastica dolce, vari giochi cognitivi. Martino racconta: Dopo il pranzo gli utenti ascoltano la Vi racconto alcune attività che ho Elisabetta racconta: lettura del giornale e poi si dedicano avuto modo di affiancare. Al Centro Diurno gli utenti arriva- ad una bella pennichella. La sveglia del mattino, è un’attività no da casa con il pulmino e i ragazzi di Nel pomeriggio si gioca a carte, si di compagnia telefonica per gli utenti Servizio Civile salgono sul mezzo legge una storia dei vecchi tempi, si esterni. Il progetto viene seguito da come accompagnatori, per aiutare le canta in compagnia e si fanno giochi volontari esterni, ma anch’io qualche persone a salire e scendere. di gruppo. volta mi sono messo in gioco, chia- mando le persone al telefono e avver- tendo che le persone erano felici di essere contattate. È stato importante sostenerle e tenerle vicino a noi du- rante il periodo di pandemia. Un altro progetto che mi ha visto coinvolto è partito nella stagione in- vernale con animazione, giochi per la mente, svolgimento di letture ecc. su- bito frenato però dalla zona rossa e anch’io, a malincuore, sono rimasto a casa qualche mese in permesso straor- dinario. Nel mese di luglio, appena la pan- demia ha subito una frenata nei con- tagi, si è ripreso con le attività; una volontaria, da anni nel centro servizi, IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 9
ha proposto agli utenti iscritti “Caffè trice del centro, portavamo dei dise- opere create e sono stimolati a conti- per la mente” (Giochi di Sudoku, giochi gni da far colorare ai nostri anziani, e nuare nella pittura. Io ho preparato un di matematica ecc). Io ho potuto aiuta- loro felici li coloravano con i colori a titolo artistico e appeso i disegni cer- re nel triage e seguire le attività di per- matita, pennarello o acquerello. Poi, cando di valorizzare il lavoro di cia- sona. quando andavamo a trovarli nuova- scuno. Da quando i disegni sono espo- Con le attività del centro servizi mente, ci davano il loro disegno finito sti altri residenti si sono aggiunti e ho scoperto e appreso che un Centro e ci chiedevano altri disegni da colora- altri disegni sono arrivati. Mi sono Servizi è importante, perché stimola re. In un anno abbiamo ricevuto così sentito valorizzato anch’io nelle mie l’utente esterno a riscoprire nuovi tanti disegni colorati che abbiamo capacità proprio realizzando questo orizzonti e nuovi insegnamenti e co- pensato con i colleghi “cosa facciamo”? lavoro. noscenze per se stesso. È nata l’idea di allestire delle reti all’en- In questo ultimo periodo ho segui- trata principale degli alloggi per espor- Ora speriamo di trovare la nostra to di persona il progetto di valorizza- re i disegni sulla parete e dare così co- strada: abbiamo appreso tanto in que- zione dei disegni colorati dagli anziani lore e nuova luce al corridoio. Questa sti mesi e desideriamo ancora crescere degli alloggi. scelta dà valore al lavoro degli anziani: e metterci in gioco nel mondo del lavo- Una volta in settimana facevo il appendendo i loro disegni hanno uno ro. Ringraziamo l’APSP Grazioli per la giro degli alloggi, assieme a un’opera- spazio dedicato a loro per esporre le bella opportunità. 10 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
“Il Covid ci ha cambiato la vita dalla notte al giorno” a cura di Michela Bernardi e Chiara Colombini È proprio con questa semplice frase che viene presentato il progetto «Diari della terza età» proposto dall’associazione culturale “Rifiuti Speciali” grazie al contributo e alla collaborazione della Fondazione Caritro e della Fondazione Museo Sto- rico di Trento promotrici del bando “Condividiamo memorie 2021”. Un progetto ideato e portato avanti da Fe- derica Chiusole, Manuela Fischietti e Maura Pettorruso. Il progetto nasce dall’idea di racco- gliere e costruire una memoria storica utilizzando riflessioni scritte da parte di persone anziane sul tema della pan- demia in corso, mantenendo così “vivi” nel tempo le emozioni e i ricordi Durante l’incontro iniziale con Fe- di questa esperienza che ormai da un derica è stato consegnato ad ogni par- anno e mezzo convive con tutti noi. tecipante un quaderno-diario nel qua- A condurre gli ospiti di sei Centri le ciascuno poteva annotare i suoi Diurni di Trento in questo percorso di pensieri. scrittura diaristica sono due attrici e Per facilitare il compito della scrit- formatrici: Manuela Fischietti e Fede- tura e mantenere una costante regia rica Chiusole. sul progetto è stato affidato a Chiara, A guidare il gruppo del nostro Cen- una giovane impegnata nel Servizio tro è Federica Chiusole che a fine giu- Civile presso il Centro Diurno, il ruolo gno è venuta a trovarci raccontandoci di conduttrice del percorso: Chiara in- cosa sarebbe stato e quanta importan- contra settimanalmente i partecipanti za poteva avere questo nuovo progetto sia per noi parteci- per momenti di scambio individuale e/o in piccolo gruppo. panti che per coloro che in futuro avrebbero potuto com- Quelle pagine di diario, che da bianche destavano qual- prendere e conoscere più da vicino quello che tutto il che preoccupazione, un po’ alla volta hanno iniziato a riem- mondo sta attraversando a seguito di questa emergenza pirsi di confidenze, dubbi, timori, sfoghi e molte speranze sanitaria. per il domani. Una volta iniziato a lavorare su cosa hanno rappresen- Ripensare a quanto vissuto e che ancora stiamo vivendo tato e rappresentano termini per certi versi nuovi ma or- consente a ciascuno di noi di riflettere sulle proprie emozio- mai così “quotidiani” come lockdown, pandemia, Covid, re- ni, sui pensieri e sui vissuti e, condividendoli con altri, per- strizioni, vaccini… gli anziani hanno presto iniziato a dar mette di sentirsi sostenuti e a nostra volta sostenere chi voce ai loro sentimenti e alle loro emozioni. abbiamo vicino, diventando risorsa l’uno per l’altro. Nelle parole dei partecipanti emerge spesso che in que- Al progetto partecipano una decina di persone: per la sto anno e mezzo il telegiornale ha influenzato gli stati d’a- maggior parte sono anziani frequentanti il Centro Diurno, nimo, che in certi momenti era difficile anche guardare la ai quali si sono aggiunti alcuni residenti degli adiacenti Al- televisione che non era più uno strumento per distrarsi ma loggi Protetti. rendeva tutto ancora più difficile. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 11
In tutte le testimonianze legate alla convivenza con Alla fine di agosto il percorso di raccolta di memorie e la pandemia si coglie un oscillare di emozioni e senti- testimonianze si concluderà ma il progetto non è ancora fi- menti, un’altalena tra speranza e sconforto, tra rabbia e nito perché i tanti quaderni che saranno raccolti (analogo fiducia. lavoro è stato svolto in contemporanea in altri Centri Diur- Durante gli incontri si è fatta strada, un po’ alla volta, ni del Comune di Trento) diventeranno un podcast radiofo- anche la consapevolezza che poterne parlare insieme a nico, durante il quale alcuni brani saranno messi in onda qualcuno rendeva le paure e le preoccupazioni un pochino per gli ascoltatori, e infine tutto il materiale verrà elaborato più facili da affrontare, e questo è diventato uno dei motivi dal Museo Storico per renderlo patrimonio e testimonianza per il quale di settimana in settimana è stato sempre più per le generazioni future, quelle a cui racconteremo la “sto- semplice proseguire nella scrittura dei diari. ria del Covid” sperando che non riescano a comprenderla Alcuni brani degli stessi sono stati letti ad alta voce, in del tutto perché mai più vissuta da altri dopo di noi… accordo con i protagonisti, in occasione dell’incontro di Riportiamo in queste pagine alcune delle frasi più signi- metà progetto svolto alla fine di luglio: in questo incontro ficative raccolte in questi due mesi di impegno, immaginan- Federica ha suggerito di provare anche a guardare al dopo, do che tanti pensieri saranno probabilmente comuni a mol- a quando tutto questo finirà, cercando di immaginare, so- ti tra coloro che leggono, e sperando di regalare attraverso gnare, esprimere i nostri desideri per quando potremo ri- queste righe anche un raggio di speranza e di ottimismo per prenderci spazi e libertà attualmente limitati… il domani. «Con il virus e l’uso della mascherina su naso e bocca ho imparato a parlare e a capire attraverso gli occhi. Dopo il Coronavirus non saremo migliori: gli uomini non imparano, dimenticano. «Finalmente la smettiamo con le bugie, finalmente basta con “è un’influen- Il virus ci ha insegnato che in un mondo za”, finalmente ammettiamo che il virus è contagioso e pericoloso. dove si continuano ad innalzare muri, la natura ci ha dimostrato che i confini non Durante il lockdown mi sono sentita impotente: non potevo uscire di casa, non esistono. potevo andare in paese a fare la spesa e non potevo incontrare nessuno. For- tunatamente mio figlio mi portava la spesa e con la scusa potevamo scambia- La vita è un ciclo continuo, sempre in re due parole. Durante questo periodo ho ascoltato moltissima musica e mi movimento: se i bei tempi passano, pas- sono riavvicinata come facevo un tempo al mondo della lettura. seranno anche i momenti difficili». Il coronavirus appiattisce il nostro quotidiano, preoccupa la nostra mente L.M. e, soprattutto, livella le differenze sociali. Durante il lockdown seguivo quotidianamente il telegiornale: la scena dei “La pandemia avrà cambiato il mondo, il militari di Bergamo con i camion pieni di bare mi ha riportato alla mente il nostro modo di vivere, le abitudini; ci ha romanzo “I promessi sposi” quando in quel periodo a Milano era scoppiata chiusi nelle case ma non ci ha mai tolto la la peste. Purtroppo vedendo questa scena sono affiorate molte emozioni e libertà di volare con la fantasia.” qualche lacrima ha bagnato il mio viso”. A.L. L.S. 12 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
«All’inizio avevo paura di contagiarmi e di contagiare le «Ci sono giorni in cui mi chiedo se torneremo alla norma- persone a me care… Il giorno del vaccino ho provato mol- lità, se la vita che conoscevamo tornerà… tissime emozioni: paura, angoscia, felicità, agitazione». Con la pandemia ho capito che una grande percentuale di G.P. persone sono egoiste: ecco perché la fine del Covid è anco- ra lontana! A tante, troppe persone, manca il buonsenso e il significato della parola “RINUNCIA”. «Crudele e disumano non poter piangere sulla bara di una Io amo la libertà, amo il suo sapore e il suo profumo; quel persona cara: è la dura legge della pandemia. senso di uomo libero. Amo l’incontro nelle amicizie, amo Il virus ha distrutto moltissime cose, ci ha cambiato la l’altro, amo il potersi guardare negli occhi sinceri, amo il vita dalla sera al mattino. mare, amo le montagne, amo il sole e la luna… Ecco il mio All’inizio mi sembrava di essere in un film ma poi, pur- desiderio: poter riassaggiare tutto ciò che amo! troppo, ho capito che era la dura verità. Quando sentii del Il cuore non va in quarantena, ma continua ad amare an- primo contagio in Cina ho pensato che in Italia non sareb- che a distanza. I sogni non contagiano perciò continuia- be potuto arrivare ma invece mi sbagliavo. mo a credere in un domani migliore. Da lì a poco il virus è arrivato in Italia e poi da noi, in Trentino. È una guerra in cui crollano i nostri sacrifici anziché le case, crollano le nostre certezze anziché i monumenti, crollano i Non bisognerebbe mail dare niente per scontato, neanche nostri progetti anziché i palazzi: e le rovine pesano sul cuore». le cose che consideriamo più abitudinarie: una parola, un abbraccio, una passeggiata… La vita che stiamo vivendo F.F. ce lo sta insegnando». E. S. “La guerra è un conflitto tra stati, tra paesi che trascinano i popoli gli uni contro gli altri: c’è un nemico fisico. In que- sto caso l’avversario lo si può combattere con le armi di «Nessuno di noi era pronto a cambiare il proprio modo di distruzione della guerra. vivere a causa del virus. E ora che siamo più forti e sap- Contro il virus le armi sono prevenzione e cura, proprio il piamo che un giorno tutto questo finirà – grazie anche al contrario della guerra. vaccino – abbiamo compreso ancora di più cosa nella vita è davvero importante. Durante il lockdown sentivo tutti i giorni per telefono una mia cara amica così che potevamo passare un po’ di tempo Il virus può tenere in ostaggio il mondo intero, allontana- insieme anche senza vederci. Nei mesi di chiusura mio figlio re le persone… Ma non può bloccare i pensieri e la speran- veniva a portarmi la spesa ma lo vedevo molto impaurito. za per un futuro migliore. Lui aveva paura del Covid: paura di averlo e di passarmelo. Durante il lockdown mi mancava moltissimo l’affetto e il Quando mi portava la spesa entrambi indossavamo la ma- contatto con le persone a me care. Quando ho potuto ri- scherina e questo mi faceva strano: ero in casa mia, con vedere i miei nipoti, tutti muniti di mascherina, è stato mio figlio, e dovevamo indossare la mascherina per colpa meraviglioso». di un piccolissimo virus a noi ancora sconosciuto.” R. C. I.Z. «Il Coronavirus è peggio di una guerra – e io me la ricordo…, dove il nemico è pur sempre un uomo con cui si può trattare; mentre è impossibile qualunque accordo con un virus micidiale che minaccia la nostra sopravvivenza. Resta il dubbio se la tragedia in atto sia un segnale della natura, oppure una manifestazione della pazzia degli uomini. Nel periodo del lockdown non potevo uscire di casa. Le mie figlie – grazie al permesso speciale – venivano a trovarmi, a portarmi la spesa e a vedere come stavo. Loro erano la mia fonte di contatto con il mondo esterno. Se penso alla scritta “COVID” nera messa su un foglio bianco mi viene alla mente l’immagine di un buco nero: senza fine, senza spazio, tempo e forma… Una cosa che c’è ma non si conosce, una cosa che fa paura e che spaventa. Una cosa quasi surreale, che non sai se crederci o meno». P.C. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 13
Progetto “Chiedi chi erano i Beatles” a cura di Riccardo Petroni T utto è nato quando il comico la nascita dei Beatles, gruppo che ora- Ma cosa c’entrava il mandolino? trentino Lucio Gardin, Diret- mai è entrato a pieno titolo nella storia Era proprio questo il bello e l’innova- tore artistico delle “Feste Vigi- della musica del ’900. tivo. liane”, ha contattato Riccardo Petroni, Ma che senso poteva avere fare da “Franco Giuliani ha rimesso in grande appassionato dei Beatles e gli solo uno spettacolo del genere, si è movimento una tradizione che in ha chiesto per la prima sera di apertu- chiesto Riccardo? Ecco che ha subito Trentino era andata completamente ra di quella bella manifestazione po- pensato di coinvolgere l’amico Franco scomparendo” ha detto Riccardo al polare (prevista per il 18 giugno scor- Giuliani, musicista e compositore e riguardo. “Il mandolino infatti non ha so), di fare uno spettacolo dal vivo in co-fondatore della prestigiosa “Scuola solo, come si pensa di consueto, una Piazza Cesare Battisti, proprio sul mi- J. Novak di Villa Lagarina”. tradizione napoletana, bensì è stato tico quartetto di Liverpool. Un colpo di telefono a Franco e il uno strumento diffusissimo in tutto il Riccardo ha ovviamente subito “duo” era fatto: Riccardo sul palcosce- territorio trentino fino al tardo Otto- detto di sì, pensando che utilizzare i nico come presentatore (già in prece- cento: ogni famiglia aveva infatti al- Beatles per trasmettere positività, en- denza aveva fatto questa esperienza) e meno un componente che lo sapesse tusiasmo e voglia di combattere e di Franco al mandolino a riproporre dal suonare. E fortunatamente ancora superare questi mesi trascorsi così dif- vivo con sue partiture gli stupendi oggi musicisti come Franco vogliono ficili, di tristezza e grigiore, sarebbe brani dei Beatles (accompagnato da portare avanti e far riscoprire questa stata una cosa molto bella, tantopiù basi preregistrate da lui stesso impo- usanza”. “Al riguardo c’è da tenere che nel 2021 si celebrano i 60 anni dal- state). presente”, ha proseguito Petroni, “che 14 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
nella tradizione trentina c’è il grande causa del virus non è stato possibile sto stesso spettacolo anche in tutte le Maestro roveretano Giacomo Sartori, farli “live”), rispettivamente a Natale e Case di Risposo del Trentino? uno dei massimi compositori di musi- a Pasqua dello scorso anno. Detto e fatto. La Presidente Nico- ca per mandolino, per questo cono- Un altro colpo di telefono, questa letta Tomasi si è resa subito disponibi- sciuto a livello mondiale. E che pro- volta alla Presidente dell’Apsp Mar- le a portare avanti questo progetto. Un prio a Rovereto, in un laboratorio di gherita Grazioli di Povo Nicoletta To- dono quindi che l’Apsp Margherita liuteria in Corso Rosmini, è stato pro- masi e al Direttore generale Patty Ri- Grazioli di Povo si propone di estende- dotto il “Mozzani”, un tipo particolare gatti e la cosa è fatta, con grandissimo re a tutte le strutture della nostra pro- di mandolino modificato dal liutaio entusiasmo. E così lo spettacolo è stato vincia. E sempre la Presidente Tomasi Mozzani, che Franco suonerà proprio effettuato, dal vivo, il 9 agosto scorso ha proposto, in aggiunta, di donare in occasione dell’evento in oggetto”. sia alle ore 10 che alle ore 16,30, negli questo evento anche alla popolazione, Un vero “ponte caleidoscopico” stupendi giardini circostanti il bell’e- come segno di vitalità e di voglia di quindi tra la “tradizione trentina” e la dificio della “Grazioli”, con grandissi- reagire e andare avanti, sempreché la “beat generation” degli anni Sessanta. ma soddisfazione da parte di tutti. situazione pandemica lo consenta e Bene: lo spettacolo alle “Feste Vi- Ma non solo, visto che l’obiettivo comunque, ovviamente, sempre nel giliane” è stato fatto con grande suc- comune è quello di donare un mo- rispetto di tutte le normative. cesso, con il titolo “Chiedi chi erano i mento di felicità e leggerezza agli spet- D’altro canto ce lo avevano detto Beatles” (tratto dalla nota canzone de- tatori ospiti di quella Rsa, che così tan- proprio i Beatles, in una loro famosis- gli “Stadio”) e sia Riccardo che Franco to hanno sofferto, insieme alle loro sima canzone: “Ed alla fine, avrai rice- sono rimasti molto contenti. famiglie, in questo lunghissimo perio- vuto tanto amore quanto ne avrai Tanto contenti che è venuta loro do di pandemia, perché non fare que- dato”! un’altra idea. Visto che la musica dei Beatles è quella dell’attuale generazione dei nonni, e anche il mandolino era uno strumento suonato dai nonni, perché non andare a proporre questo spetta- colo agli anziani nelle Case di Riposo trentine a partire proprio dall’Apsp Margherita Grazioli di Povo? “Apsp” di Povo dove Franco Giuliani aveva già inviato nel 2020 la registrazione di due concerti fatti appositamente per loro e trasmessi all’interno della Rsa (a IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 15
Risto3 e l’Apsp di Povo: un sodalizio quasi ventennale È ormai da una decina d’anni che Risto3 gestisce il servizio di ristorazione dell’Apsp di Povo ed è piuttosto recente la notizia del rinnovo della gestio- ne per i prossimi nove anni: una conferma che permetterà alla Cooperati- va di introdurre alcune importanti novità rispetto agli anni precedenti. La ga- ranzia del servizio è assicurata dal sistema di Gestione Integrato, che garantisce alti standard qualitativi di produzione e gestione, avallato da numerose certifica- zioni e rigorosi controlli di filiera. Come sempre, quelli portati in tavola saranno pasti confezionati con ingre- dienti di qualità, con delle migliorie legate ai prodotti messi a disposizione che per oltre l’80% saranno di provenienza locale o biologici. I pasti saranno cucinati privilegiando cotture al forno e al vapore e adattando le preparazioni alle diete specifiche che prevedono per alcuni Residenti pasti di consistenze adattate in modo da poter essere ingeriti facilmente anche da chi presenta difficoltà di de- glutizione. Non mancheranno poi cibi pensati appositamente per chi ha bisogno di essere nutrito anche durante la notte: per alcuni residenti affetti da wande- ring (vagabondaggio) è un comportamento frequente tra i malati di demen- za girovagare spendendo molte energie e a rischio di malnutrizione. Tra le novità, oltre all’ammodernamento della cucina con l’introduzione di nuove apparecchiature per il confezionamento dei pasti, Risto3 ha inserito in organico un pasticciere che cucinerà torte e dolci di vario tipo, e potrà preparare gelati fatti in casa. 16 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
Risto3 è da sempre attenta alla for- mazione del suo personale di sala e di cucina, che accompagna in tutte le fasi lavorative in modo da poter offrire ai clienti un servizio sempre eccellente e attento alle esigenze della persona. In un’ottica di cura per il servizio e per i suoi destinatari e al fine di in- formare il “cliente – utente” Risto3 da questo mese all’ingresso della Apsp ha messo a disposizione un Totem infor- mativo, sul cui schermo sarà possibile consultare i menù del giorno visualiz- zando le caratteristiche degli alimenti proposti, compresa la presenza di al- lergeni. Tali informazioni sono visibili anche sul portale della Apsp in modo che tutti i familiari possano accedervi facilmente. Di seguito il link: https://apsppovo.risto3cloud.it/menu Oltre a quanto sopra sintetica- mente riportato sono previsti al fine di migliorare la comunicazione, in- contri e focus-group tra cucina-opera- tori di piano e responsabile della qua- lità. Appena possibile verrà attivata la presenza del cuoco ai piani al fine di migliorare ulteriormente la distribu- zione delle pietanze. Nei prossimi numeri cercheremo di tenervi informati riguardo alle pro- poste e iniziative. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 17
Fai da te: fiori di carta Residenti e Servizio Animazione Carta, colla e colori sono i materiali utilizzati per la costruzione di fiori di forme diverse. Disegniamo semplici figure geometriche, alle quali arriviamo per tentativi, immaginando di scomporre il fiore aperto e svilupparlo su un piano. 1 2 3 4 La figura ottenuta, ritagliata secondo la traccia del disegno, viene piegata e sagomata disponendo le varie parti similmente al fiore reale. Per ottenere la forma del fiore definitivo si è completato il disegno con piccoli taglietti e la posizione di sovrapposizione dei petali, poi incollati. 5 6 7 8 9 10 11 12 Una cannuccia per bibite sostituisce il gambo del fiore, le foglie anch’esse di carta piegate e poi incollate al gambo come fiore stesso. Arrangiarsi per noi è un imperativo: disegno tracciato con una scodellina, bicchierino. Lavoro in spazi ridotti. Coloritu- ra fiori e cannucce e incollature in posizioni fantasiose. Per il tutorial si ringrazia il residente Umberto 18 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
Filastrocche de sti ani Residenti e Servizio Animazione Q uando eravamo piccoli era li attira si rischia di perderle, ma se abitudine ricordare a memo- provate a raccontarle ad un bimbo ve- ria delle frasi in rima o fila- drete che resterà estasiato perché as- strocche; non ricordiamo chi ce le ha sieme alla filastrocca passano emozio- insegnate perché ci venivano raccon- ni, affetto e attenzione che fanno tate da tutti i familiari, la mamma, la sentire i bambini considerati e cocco- nonna, gli zii indifferentemente, in lati. Le filastrocche si usavano nei più quanto erano patrimonio di tutti. disparati contesti: imboccando i bam- Quando siamo diventati grandi le bini, giocando con loro o per insegna- abbiamo ripetute ai nostri figli e nipo- re loro alcune cose come i nomi delle ti e insegnate anche a loro, adesso che dita o a mangiare tutto quello che vie- i bambini hanno Tv e smartphone che ne proposto senza lamentarsi. Ocio bel so fradel Son famà Domani è festa Recia bela so sorela Va a robar Si mangia la minestra Entra nel porton Robar no se pòl La minestra non mi piace Din don din don Va nel casetin che gh’è Si mangia pane e brace en panetin La brace è troppo nera Damelo a mi che son Si mangia pane e pera Salto bel alto el pu picenin La pera è troppo bianca Endovina endò che Si mangia pane e panca salto La panca è troppo dura Salto per tera C’era una volta un re Si va a letto addirittura E tuti zo per tera Seduto sul sofà Che disse alla sua serva: “Raccontami una storia” Bela manina dove sei stata? Daverzi la boca La storia incominciò: (accarezzando la manina) che el gnoco el te “C’era una volta un re... “dalla nonnina” toca Cosa ti ha dato? daverzela ben che “Pane e late” el gnoco el te ven Pollice: pan non c’è Gate gate gate Indice: come faremo (fare il solletico al bimbo) Medio: lo compreremo Anulare: ce n’è un bocconcino Mignolo: dallo a me che sono il più piccolino Si ringraziano i Residenti del Secondo Piano e il Servizio Animazione IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 19
/ dalla RSA e dal Centro Diurno Pizza in comp agnia Cartoline dalla RSA e dal Centro Diurno con musica Grigliata in giardino S. Messa con i familiari Orto Progetto “Diari della terza età” 20 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
Giardinaggio Progetto “Costruiamo l’Italia ” Raccolta ed essiccazione Bricolage Vaso di fiori realizzato con la della lavand a lana Colorare o Relax al parc IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 21
/ Divertimento La pagina del Buonumore LA CITTÀ Trova tutte le parole nascoste nello schema, tenendo presente che posso- no essere scritte in diagonale, in oriz- zontale e in verticale. ABITANTI BORGO CAPITALE CAPOLUOGO CENTRO CITTADINI COMUNE CONTRADA LUOGO PAESE POPOLO POSTO PROVINCE Soluzione del n. 44 marzo 2021: 2007, Gollin, Ferrari e Peruzzi, Una palestra per la mente, Trento, Erickson (pag. 140) 1. La luna; 2. Lo specchio; 3. La luce 22 / Il Melograno / N. 2 / SETTEMBRE 2021 / IL MELOGRANO
I m m a gi n i ? i / Concorso fotografico T Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo IL MELOGRANO DICEMBRE 2018 n. 3 / 2018 / 37° num. pub. I.R. Inviaci una fotografia Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo MARZO 2019 I.R. n. 1 / 2019 / 38° num. pub. che raffigura uno scorcio, un particolare IL MELOGRANO naturalistico/architettonico del nostro sobborgo Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo DICEMBRE 2019 n. 3 / 2019 / 40° num. pub. I.R. per il prossimo numero de “Il Melograno”. IL MELOGRANO I.R. Invia la foto entro il 15 novembre 2021 all’indirizzo email: info@apspgrazioli.it Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo MARZO 2020 edito dal Club Interassociativo TuttaPovo n. 1 / 2020 / 41° num. pub. IL MELOGRANO indicando il titolo, nome, cognome dell’autore e un indirizzo email. Nel caso di autori minorenni indicare Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo DICEMBRE 2020 I.R. sia il nome dell’autore della foto sia quello del genitore/responsabile del minore. edito dal Club Interassociativo TuttaPovo n. 3 / 2020 / 43° num. pub. IL MELOGRANO I.R. La foto va corredata da un’autocertificazione che attesti la proprietà dell’immagine, seguendo la seguente dicitura: Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo MARZO 2021 edito dal Club Interassociativo TuttaPovo n. 1 / 2021 / 44° num. pub. IL MELOGRANO Il sottoscritto ..................................................................................................................................................... nato a ........................................................................................................ il ............................................................ dichiara di essere l’autore/il responsabile dell’autore Inserto del periodico trimestrale TuttaPovo edito dal Club Interassociativo TuttaPovo SETTEMBRE 2021 I.R. n. 2 / 2021 / 45° num. pub. della foto allegata e autorizza l’APSP “M. Grazioli” IL MELOGRANO a utilizzare la stessa all’interno della pubblicazione aziendale “Il Melograno”. Data ......................................................... Firma .................................................................................................. IL MELOGRANO N. 2 / SETTEMBRE 2021 / Il Melograno / 23
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