Giocare con Dio - Il Centro Don Vecchi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 Giocare con Dio di don Gianni Antoniazzi La maturità è una vera opera d’ar- te: crescere significa fare anche qualche fatica. La volta scorsa ab- biamo fatto un cenno a chi avanza negli anni ma non vuole diventare maturo. Qui riflettiamo sull’impor- tanza del gioco: essere responsabili non significa farsi musoni. Anzi. Seri sì, ma mai seriosi. Già l’antico filo- sofo Platone ricordava che la vita va condotta come il più nobile dei giochi. Un racconto narra che un giullare giunse al villaggio; osser- vandolo, una madre spiegò al figlio che quell’uomo era “vicino all’Al- tissimo” perché donava il sorriso e aggiunse: “Dio è il più grande com- pagno di gioco”. È davvero maturo chi mantiene uno spirito gioioso. In ogni attività occorre la passio- ne, l’entusiasmo e la vivacità che i ragazzi usano quando giocano fra loro. Un antico libro della scrittura sostiene che Dio stesso non smette di giocare con la Sapienza (Pr 8,30- 31). Forse in questo periodo tanto delicato si dovrebbero coltivare due disposizioni: la responsabilità e la voglia di dilettarsi con la vita. Com- plice anche il Covid19, ci si trova un po’ a mal partito. Già i bambini non vivono appieno un gioco di gruppo ma si fermano davanti agli schermi; i ragazzi hanno un’agenda tanto pie- na da non avere spazio per lo svago spensierato; gli adulti hanno smesso di sorridere delle proprie attività: le affrontano in modo servile, sen- za lo spirito di avventura e scoper- ta. Splendido un motto dei lupetti: “Tutto col gioco e niente per gioco”. Con le debite modifiche, potrebbe forse valere anche per gli adulti.
Il bello della vita Ludicità a ogni età di Plinio Borghi Riservare del tempo all’evasione ludica è indispensabile per i bambini e utile agli adulti Ne trae giovamento l’equilibrio fisico, mentale e spirituale. All’anziano “allunga” la vita Se qualcuno pensa che dedicare un difetti istintivi che spesso tendono teorizzava quanto fosse importante po’ di attenzione al gioco sia una a manifestarsi anche da adulti, più riservare del tempo al gioco e come perdita di tempo, ovvero una distra- ancora da vecchi. Io sono cresciuto ci si doveva comportare nel prati- zione da faccende ben più importan- con una nonna che aveva l’abitudine carlo. Più di recente (1938) lasciò ti alle quali dover dedicare i nostri di intrattenersi con un’amica vicina un importante riferimento anche lo preziosi momenti di evasione, sba- di casa per un paio d’ore al giorno storico olandese J. Huizinga col suo glia di grosso. Troverà pronti medici, giocando a carte. Nulla di male, “Homo ludens”, ispirandosi niente- psicologi, sociologi e financo teolo- se non fosse che litigavano come meno che alla Iucunditas di San Tom- gi a smentirlo clamorosamente. Oh, matte per un nonnulla. Alle stesse maso D’Aquino, che nella sua Summa ben s’intende, parliamo di quella scene da bar si assiste spesso pure Teologica si muove peraltro in sinto- sporadica attività ricreativa atta a fra persone meno anziane, magari nia con lo stesso Aristotele. Non amo scaricare la tensione ordinaria deri- col condimento di parolacce e be- le citazioni, il più delle volte prive di vante dai gravami che la vita c’im- stemmie. Dicono che gridare e liti- un adeguato supporto di conoscenza pone, come lo studio, il lavoro, gli gare sia il sale di molti giochi. Non tale da giustificarne l’uso, come nel affari, lo sport, il volontariato, l’im- sono d’accordo e gli ameni esempi mio caso, ma queste le ritengo mini- pegno religioso, ecc., e che non in- così abilmente introdotti nei film di mali per contrapporle a chi aborri- duca a sua volta accanimento o ten- Don Camillo mi danno ragione: ne va sce il gioco per esaltare in alterna- sione, anticamera della ludopatia, della dignità di chi se ne rende pro- tiva forme più qualificanti come la tanto subdola quanto diffusa e del- tagonista e l’emotività così distorta cultura, lo sport e quant’altro. Altro la quale abbiamo già parlato a suo diventa l’anticamera di quell’acca- errore: sì, guai a impoverire il ricor- tempo. Se ne deduce che anche tale nimento da evitare. Fatta la quadra so doveroso a tutte quelle cose, an- attività va praticata con l’equilibrio sul merito e sul metodo, rimangono che in termini professionali e agoni- necessario, altrimenti correremmo tutti quegli aspetti positivi che indu- stici se vogliamo, ma parimenti guai l’altro rischio, quello di regredire cono a fare dell’evasione ludica un a sottovalutare l’azione di supporto a livello infantile, quando invece il momento di estrema utilità per tutti determinante che il gioco riveste gioco è una delle tre parti essenzia- e non da oggi, se anche un filosofo per qualsiasi tipo d’impresa, fosse li della prima fase evolutiva: man- del calibro di Aristotele nel IV seco- anche quella dell’apostolato. Quan- giare, dormire, giocare. Tuttavia, lo a.C. incluse nella sua più ampia ti santi hanno ottenuto conversioni guarda caso, proprio ai bambini dob- “Etica Nicomachea” nientemeno che con la giocosità! Lo stesso Tommaso biamo ispirarci, da un verso per non un trattato sulla “Eutrapelia”, cioè Moro ha lasciato forti testimonianze esagerare e dall’altro per correggere la “virtuosa giocosità”, nella quale in merito... ops! Ci sono ricaduto. L’editrice L’incontro La nostra editrice pubblica anche: Sole sul nuovo giorno, un quaderno mensile utile per la meditazione quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta i passaggi più importanti dei di- scorsi tenuti dal Pontefice; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e delle fondamentali regole mora- li per un cristiano, edito in 8 mila copie. Il settimanale è pubblicato in 5 mila copie in distribuzione gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versio- ne digitale scaricabile dal sito in- ternet www.centrodonvecchi.org 2 ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
L'intervista Divertirsi per crescere di Matteo Riberto Giocare aiuta i bambini a crescere e sviluppare la capacità di vivere e stare in società Il Covid ha limitato le occasioni di gioco per i piccoli che hanno bisogno di attenzione «Il gioco per un bambino è tutto: gra- a bambini piccoli, anche di 9 mesi. a tv e smartphone. Devono stimo- tificazione, leggerezza. È una dimen- Bambini che non si staccano dal te- larli, aiutarli a dare sfogo alla loro sione fondamentale che lo prepara lefono e che quando i genitori glielo fantasia". alla vita». Il dottor Vito Francesco tolgono fanno il diavolo a quattro, D’Amanti è segretario veneziano del- si gettano a terra e si fanno venire Ci fa qualche esempio? le Federazione italiana medici pedia- spasmi affettivi. Ho visto poi molti "A volte vedo una corsa ai giocatto- tri. Con lui approfondiamo il valore casi di autolesionismo: braccia ta- li, a comprarne sempre di nuovi. Poi del gioco per i bambini, una delle ca- gliate. Mi è capitata una ragazzina capita magari che il bambino scarta tegorie che ha sofferto di più gli ef- di 13 anni che aveva le gambe com- il giocattolo e si interessa alla scato- fetti e le limitazioni della pandemia pletamente devastate. È un fenome- la. Un consiglio è quello di lasciare e che ha maggior bisogno di riconqui- no che è esploso, esacerbato anche libero il bambino. Accompagnarlo stare spazi di libertà e divertimento. dalla solitudine provocata dallo stare per la casa, magari farlo cercare tra i per ore davanti alla tv o al compu- cassetti e fargli scegliere liberamen- Dottore, prima di approfondire ter. E poi c’è stato un aumento dei te un oggetto. Un oggetto semplice, l’aspetto del gioco ci dice come problemi di alimentazione". per noi banale, può far scaturire in sono stati gli ultimi due anni per i lui interesse e stimolare il gioco. Poi bambini? Cioè? c’è la fantasia dei genitori, giocare "Difficili. I bambini hanno bisogno "Già partivamo da una situazione a fare i cuochi, i dottori o altro. Io di movimento ed essere costretti in preoccupante. In Veneto si parlava poi consiglio sempre ai genitori di casa è stato vissuto da alcuni come di un 28% di bambini in sovrappeso leggere ai bambini libri ad alta voce, una prigionia. Molte famiglie hanno e di un 12% di obesi. Ma il quadro è anche se hanno solo sei mesi. Sem- case piccole e per queste, e i loro peggiorato. Ho visto un aumento del bra che non capiscano ma in realtà bambini, è stato tutto più complica- 50% dei bimbi in sovrappeso e que- immagazzinano e la lettura da alta to. Ho visto una quantità di disturbi sto è un fenomeno di cui capiremo la voce li stimola portando benefici". che non mi era mai capitato di af- gravità e la portata in futuro". frontare in più di 30 anni". Dottore, un’ultima domanda extra. Andiamo sull’aspetto del gioco. È in corso la campagna vaccinale Per esempio? Quanto è importante per i bambini? dei bimbi tra i 5 e i 12 anni. Cosa si "È aumentato il fenomeno della vi- "È fondamentale. È leggerezza, gra- sente di dire alle famiglie? deodipendenza. E mi riferisco anche tificazione, divertimento. Ma non "Di aderire e non dar retta alle fake c’è solo questo. Attraverso il gioco il news. Non è vero che i bambini non bambino cresce, impara a stare con possono ammalarsi di Covid, anche gli altri e a vivere in società. Ogni in forme gravi; e non è vero che il gioco ha le sue regole, che vanno numero dei bimbi che hanno par- rispettate per partecipare e trarne tecipato al programma di sviluppo soddisfazione. È anche la vita ha le clinico dei vaccini è limitato. Era sue regole. Giocando il bambino im- adeguato e in linea con quello degli para a confrontarsi con le regole e adulti. Il vaccino è sicuro anche per i quindi si allena a stare in società". bambini, li protegge e va fatto". I momenti di socialità e gioco sono Il nostro settimanale stati limitati dalla pandemia… Ogni settimana L'incontro è di- "È vero e per questo – e mi riferisco stribuito gratuitamente in 5 mila in particolare ai più piccoli – è anco- copie in molte parrocchie e nei ra più fondamentale in questo mo- posti più importanti della cit- mento il ruolo dei genitori. Devono tà. Inoltre è consultabile anche dare attenzione ai bambini, giocare sul sito www.centrodonvecchi.org Vito Francesco D'Amanti con loro e non parcheggiarli davanti ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 3
Sottovoce Più gioco meno giocattoli di don Gianni Antoniazzi Forse ai nostri bambini regaliamo troppi giochi mentre insieme. I videogiochi fortificano probabilmente altre invece potremmo donare loro un po’ di tempo per sva- facoltà, certo utili. E tuttavia il gioco fatto di persona garsi insieme. Probabilmente loro non cercano anzitutto è così prezioso che non è sbagliato se una parrocchia un “gioco” ma un “giocatore” col quale condividere la mette a disposizione qualche spazio perché i ragazzi bellezza del tempo libero. Soprattutto nel mondo dei che ne avessero bisogno, possano condividere l’allegria maschi, i legami costruiti durante le partite, diventano di una partita, gli anziani abbiano un tavolo dove or- poi amicizie formidabili. Di fatto, è più facile conoscere ganizzare un torneo o proporre una tombola a premi. la personalità degli altri, mentre si gioca (don Bosco). Gli affetti edificati in questo modo vanno in profondità e diventano stabili. A tal punto il gioco è prezioso che anche in età avanzata sarebbe un dono avere qualche amico per condividere una partita. Che bello quando, durante la benedizione delle famiglie, si scoprono co- mitive di amici che giocano in casa attorno a un tavolo. Succede poco ma è sempre una sorpresa nobile. Il gioco, anche per un anziano, non solo tiene la mente in eser- cizio, ma rende vive relazioni di amicizia che altrimenti sarebbero trascurate. Per esempio: il gioco delle carte, talora snobbato in passato, spinge a ritrovarsi in 4: e se talora nasce qualche dissapore, si resta comunque le- gati, quantomeno per continuare a fare qualche partita In punta di piedi Subdola dipendenza Venezia passerà alla storia anche per il gioco d’azzar- cuno non si conosce la vita finché non si perde tutto il do. Molti hanno frequentato la città per il suo Casinò. capitale al gioco. A mio modesto parere, tuttavia, è de- Credo di conoscere un poco questo mondo: per 5 anni, leterio impiegare i soldi nel gioco. Ho incontrato gente a Sant’Antonio del Lido la sede estiva delle sale da gioco che ha versato l’intero TFR nelle macchinette dei bar. È distava poche centinaia di metri dalla mia chiesa. Ho un fatto visto in alcune vecchie parrocchie ma a Carpe- visto gente, poca, uscire allegra e altre persone, molte, nedo non siamo esenti da queste fatiche. Ho conosciuto perdere le proprie risorse. Per mio conto trovo gravissi- persone che, ottenuta una piccola somma al “Gratta e mo mettere insieme gioco e soldi. È vero che in questo Vinci”, hanno poi perso un patrimonio inseguendo l’idea modo l’eccitazione cresce. Ho letto che secondo qual- di avere la fortuna dalla propria parte. Di solito nessuno si ferma prima di toccare il fondo. Vedo gente spendere con facilità soldi in Internet dove par sempre di usare il denaro in modo soltanto virtuale. Qui in parrocchia abbiamo il gruppo dei giocatori anonimi che potrebbe dare infinite testimonianze su questi argomenti. Invito a frequentarlo se qualcuno fra i lettori ne avesse biso- gno: danno una mano concreta in molte circostanze. Mi verrebbe poi il desiderio di fare un cenno ai più giovani: qualcuno viene persuaso a impiegare gli anni più belli e fecondi della vita a servizio di uno sport agonistico. Non guadagnano che qualche piccola soddisfazione, al momento preziosa. Poi però la vita presenta il conto e si scopre di aver lasciato sul tappeto verde dell’esi- stenza ben più di quanto mai si sia potuto raccogliere. 4 ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
Camminare insieme Bastava poco… di don Sandro Vigani I giochi moderni aiutano i bimbi a familiarizzare con la tecnologia che dominerà il mondo A volte però isolano. È importante riscoprire il carattere sociale dei giochi di un tempo Quando vado a far visita ad una fami- piera alta, campanon, penoea, quattro bambino, si inventavano con quello che glia, non di rado incontro bambini che, cantoni, salto della corda, ruba bandie- c’era. Quattro pezzi di legno e qualche al divano o distesi sul tappeto, giocano ra, le belle statuine. Tutti giochi che chiodo servivano per costruire un’im- con la playstation. Mi viene immediato si facevano all’aperto, nei campi e sui probabile nave che facevamo galleggia- il confronto tra il mio modo di giocare prati. Notevole era il gioco degli india- re nel canale vicino a casa. Due tavole d’un tempo ormai lontano, e i giochi dei ni e cowboy, che vedeva due squadre strette diventavano i nostri sci nei gior- bambini e dei ragazzi di oggi. I bambi- opporsi, specie nelle serate estive, al ni nevosi d’inverno. Gli scatoloni si tra- ni di oggi sono i “nativi digitali”: quelli posto delle pistole e delle frecce la mi- sformavano in casette. Quali erano le cioè che sono nati con la rete, con inter- tica cerbottana. Per il gioco delle biglie caratteristiche fondamentali dei giochi net, e perciò molti dei loro giochi sono costruivamo lunghe e articolare piste di di un tempo? Aria aperta, perché non legati a questi nuovi strumenti, che sabbia, con trabocchetti e passaggi dif- c’erano il traffico e i pericoli di oggi, e sanno utilizzare molto più degli adulti. ficili: chi arrivava per primo al traguar- tanta socializzazione! I nostri giochi, In ogni caso i giochi moderni hanno una do vinceva le biglie degli altri giocato- infatti, venivano vissuti in gruppo: non buona parte di tecnologia, si muovono, ri. Durante la sagra patronale i giochi era immaginabile poter giocare da soli. parlano… Quali erano invece i giocat- vedevano opporsi le diverse frazioni: E poi tanta creatività, perché in assen- toli di un tempo? Diciamo subito che erano i giovani che in questa occasio- za di giocattoli il gioco dovevamo inven- una volta c’erano pochissimi giocattoli, ne davano il meglio di sé. Noi, piccoli, tarlo o costruirlo con le nostre mani. I perché non erano previsti dal bilancio assistevamo e facevamo il tifo per la giochi moderni sviluppano l’intuitività e familiare. Qualche bambola, per i più nostra squadra. I giochi in questo caso aiutano i bambini a familiarizzare con fortunati un cavallino a dondolo. Solo erano il tiro alla fune, la corsa dei sac- gli strumenti informatici che si avviano le famiglie ricche potevano acquistare chi, spaccare le pignatte bendati, pren- a governare il mondo di domani. Ciò giocattoli per i loro figli. Mia madre mi dere con la bocca una rana nel mastello che spesso manca ai ragazzi, oggi, è la racconta ancora con gioia quando suo pieno d’acqua, prendere con la bocca possibilità di giocare assieme. Per molti padre portò a casa dalla Germania, una moneta nascosta in un piatto pieno motivi, che qui non possiamo indagare, dove lavorava durante la guerra, una di marmellata, molti giochi di corsa o troppo spesso i nostri figli e nipoti sono piccola macchina da cucire giocattolo, di forza, e infine il più atteso, il palo costretti a giocare da soli. Ben venga- stupendo ed inatteso regalo per le sue della cuccagna. Palo alto e bel oliato, al no, perciò, tutte le occasioni che pos- bambine. I nostri giochi erano la trot- quale cercavano di arrampicarsi i rap- sono aiutare i ragazzi a stare assieme tola, la fionda, le biglie, le figurine con presentanti di ogni frazione, finché uno giocando, per imparare a conoscersi, i calciatori… Poi tanti che non aveva- riusciva ad aggrapparsi al ben di Dio le- a condividere e prendere le giuste mi- no bisogno di acquisti: tana per tutti, gato alla cima. Altri giochi, quand’ero sure tra sé e il mondo che li circonda. Camere disponibili ai Centri don Vecchi 6 e 7 Al Centro don Vecchi numero 6 de- gli Arzeroni, a non molta distanza dalla zona commerciale Aev del Terraglio e dall’ospedale dell’An- gelo, può esserci la disponibilità di qualche stanza per chi doves- se trascorrere un certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere i propri pa- renti ricoverati in città. Queste stanze sono a disposizione anche di chi abbia per qualsiasi motivo una necessità abitativa di caratte- re temporaneo. Per prenotare una stanza cosiddetta di "formula uno" è possibile chiamare lo 0413942214. ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 5
Divertirsi tra le righe A caccia di lettori Per i più piccoli di Matteo Riberto dalla Redazione «Continuiamo a lavorare d'intesa con i Pediatri di Libera Scelta, e Non solo l’ampliamento della bibliote- per più di un anno ha girato per la cit- con il supporto dei Pediatri della ca Vez. La città sta potenziando i suoi tà facendo tappa anche nei luoghi più nostra Azienda sanitaria, soste- servizi dedicati agli amanti dei libri periferici. Il bilancio di Bibliobus, come nendo una proposta per i genitori cercando, al contempo, di avvicinare detto, è positivo. In sintesi, hanno frui- importantissima per i loro bambi- sempre di più le nuove generazioni alla to del servizio oltre 3500 adulti e 2850 ni. Difficilmente infatti possono lettura. «Chi non legge, a 70 anni, avrà bambini; sono stati prestati 7802 libri e coesistere perplessità riguardo vissuto una sola vita: la propria. Chi leg- si sono iscritti alla Rete Biblioteche Ve- la vaccinazione e la situazione di ge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando nezia 464 nuovi utenti. Le tappe sono pressione crescente cui assistiamo nel territorio, ai punti tampone, Caino uccise, quando Renzo sposò Lu- state rese vive da animazioni curate da nelle farmacie: tutti dobbiamo cia, quando Leopardi ammirava l’infini- professionisti del teatro e del gioco, con perseguire la scelta responsabi- to…perché la lettura è un’immortalità 52 appuntamenti sparsi per la città che le della vaccinazione, e i genitori all’indietro», diceva Umberto Eco. Per hanno coinvolto più di 600 bambini e ra- sono chiamati a farla responsabil- riuscire ad avvicinare sempre più bam- gazzi. Il servizio ha anche garantito un mente per i propri figli, perché le bini – spesso rapiti da altri interessi: presidio culturale anche durante il pe- opportunità ci sono da tempo e il computer, film, videogiochi – è fonda- sante periodo della pandemia, quando risultato finale delle titubanze e mentale aumentare l’offerta. Perché se le biblioteche non potevano accogliere della perplessità rischia di essere è vero che è la domanda a trainare l’of- gli utenti nelle sale di lettura. «Ci siamo a favore del contagio che avanza, ferta, è anche vero il contrario. In tal messi sullo stesso piano delle più impor- delle quarantene e degli isolamen- senso – è noto il progetto intorno alla tanti città e abbiamo portato la cultura ti nelle famiglie, del tracciamen- Vez – sono però in corso anche altre ini- e la lettura in particolare in ogni angolo to che non riesce più ad essere ziative. In alcuni casi si tratta di proget- del nostro vasto territorio urbano, at- efficiente come in condizioni di ti già avviati che sono stati confermati, tuando concrete politiche di inclusione ridotta circolazione virale, delle in altri ampliamenti e rafforzamenti sociale – ha sottolineato l’assessore alla ore passate in coda ad attendere dei servizi. La biblioteca di Favaro, per coesione sociale Simone Venturini pre- con i figli ai centri tampone». Con queste parole il direttore generale esempio, ha raddoppiato i suoi orari – sentando i numeri del progetto - Que- dell’Usl 3 Edgardo Contato riba- da 30 a 60 ore settimanali – ed è ora sta è la strada in cui crediamo e che disce l’invito a tutte le famiglie a aperta anche al sabato. Continua poi – e continueremo a percorrere». Bibliobus vaccinare i bambini dai 5 agli 11 lo citiamo perché ha dimostrato di esse- continuerà il suo itinerario con tante anni. La Serenissima ha già dispo- re particolarmente amato dai bambini iniziative e animazioni dedicate ai più sto gli orari, per tutto il mese, del- - il progetto Bibliobus: la biblioteca a piccoli anche nel 2022. Pe scoprire tutti le sedute dedicate ai più piccoli. quattro ruote che nei suoi primi 15 mesi gli appuntamenti del 2022 basta scri- Al momento poco più del 22% dei ha dimostrato di essere particolarmen- vere su Google o su qualsiasi motore bambini è stato vaccinato o ha pre- te amata dall’utenza. Per chi non cono- di ricerca Bibliobus Venezia ed entrare notato l’appuntamento. L’azienda scesse Bibliobus, si tratta di un camper nella pagina del Comune che presenta sanitaria auspica che le adesioni attrezzato appunto a biblioteca che l’elenco di tutte le tappe in cantiere. possano crescere rapidamente, per mettere al sicuro i più piccoli e dare un’ulteriore spallata a un virus che – al momento – continua a macinare contagi. Gli appunta- menti dedicati alle vaccinazioni dei più piccoli a gennaio sono i se- guenti: al Palaexpo di Marghera, da martedì a giovedì dalle 15.00 alle 19.30; il sabato dalle 9.00 alle 13.00; la domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 (il 30 gennaio solo la mattina); all'Ospe- dale di Venezia, lunedì 31 gennaio dalle 14.00 alle 16.50; al Palazzet- to di Dolo dal lunedì al sabato dal- le 16.00 alle 19.00 e la domenica dalle 08.30 alle 19.00; al Padiglio- ne Aspo di Chioggia dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 18.30 e la domenica dalle 11.30 alle 13.30. 6 ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
Viaggio nella mente La forza dell’ottimismo (parte 2) di Nelio Fonte Considerando sotto diversi punti di ti, facendosi aiutare principalmente e allunga la vita". Proprio a riguardo vista l'importanza di essere ottimi- dall'assunzione di un atteggiamento alcuni ricercatori olandesi hanno os- sti o quanto meno la necessità di propositivo e volontariamente lega- servato che uomini e donne più otti- avere un pensiero positivo, prose- to ad un pensiero positivo e a tutto misti avevano tassi di mortalità più guiamo le nostre riflessioni su altri ciò al quale con forza ed energia vi- bassi, soprattutto per le malattie buoni motivi per seguire una giu- tale questo è riferito. E come dice cardiovascolari. E quindi riflettiamo sta strada verso il benessere. Inco- il cantautore Jovannotti: "Io penso approfonditamente ed alleniamo la minciamo col constatare che "una positivo perché son vivo ...perché nostra mente al pensiero positivo e persona con una mentalità rivolta son vivo!". Ottimismo vuol dire an- alle azioni a questo legate perchè all'ottimismo sa senz'altro vivere al che dare un notevole contributo è stato dimostrato che ciò fa cre- meglio!" E questo perché considera alla fiducia in sé stessi, che in so- scere la nostre difese immunitarie. i problemi delle opportunità e per stanza significa far aumentare la Possiamo in tal senso prendere in questo è difficile che si lamenti, propria autostima. Infatti ciò con- altrettanta considerazione il fatto mentre è più facile che abbia sem- valida quanto l'ottimismo si possa e che "l'ottimismo fa bene alla salute" pre una parola buona per tutti e che debba coltivare, allenando la nostra e non perché essere positivi risul- lo si veda perennemente col sorri- mente in ogni luogo e ad ogni età, ta, nell'opinione comune, come un so sulle labbra. Un ottimista è ben verso tutto quello che ci permette tratto di personalità innato, che si visto e ben considerato dal mondo di affrontare qualsiasi problema con riscontra nelle persone che vedo- esterno e ciò lo agevola in ogni oc- un'ottica nuova. Un modo diverso di no il famoso bicchiere mezzo pie- casione. Cambiando prospettiva vedere le cose; che ci faccia supe- no piuttosto che mezzo vuoto, ma possiamo constatare che una opi- rare gli ostacoli che inevitabilmente bensì che l'essere ottimisti sia una nione molto diffusa sull'ottimismo incontriamo nel nostro percorso del caratteristica, una qualità che può afferma che il mondo ha una preva- vivere quotidiano, con maggior fi- essere acquisita da chiunque. At- lenza di fattori positivi e che quindi ducia e garanzia nei mezzi utilizzati tenzione però, perché "l'ottimismo il bene possa prevalere sempre sul e nei risultati ottenuti. Un aforisma si può apprendere solo se c'è tanta male. L'ottimismo in pratica risulta adeguato che si presta molto all'ar- volontà e impegno". Già dall'inizio come la tendenza tipica di coloro gomento stesso è questo: "Non ba- del secolo 21esimo dagli Stati Uni- che, in qualsiasi condizione negati- sta guardare, occorre osservare con ti, il professore di psicologia Martin va si trovino, siano portati a vede- gli occhi che vogliono vedere e che Seligman (foto sotto), ci ha dimo- re le cose favorevolmente. Inoltre credono in quello che vedono" (Ga- strato, grazie ai suoi studi, che gli avere una concezione ottimistica lileo Galilei). Inoltre, un'altra affer- effetti del pensiero positivo posso- della vita aiuta spesso le persone mazione che si sente dire spesso è no avere risvolti anche sulla salute ad uscire da situazioni sconvenien- quella che "l'ottimismo fa stare bene psichica e non solo su quella fisica. Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contributi della gente di buona volontà che ven- gono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 7
Viaggio nel tempo L’evoluzione di de Chardin di Adriana Cercato Teilhard de Chardin, sebbene ordina- sempre più complessi preveda una siamo dunque passati dalla scimmia, to sacerdote, non tralasciò la ricerca dimensione spirituale della stessa, all’homo habilis, capace di costruire come scienziato, più precisamente che non può essere dimostrata dalla utensili di pietra, all’homo erectus, come geologo e paleontologo. Le scienza, ma che ha un ruolo deter- che conosceva il fuoco, all’homo sa- sue ricerche di paleontologo (scienza minante nel suo destino. In effetti, la piens. L’homo sapiens è quello desti- che studia le piante e gli esseri vi- scienza ha sempre fatto proprio il si- nato a convergere nel Punto Omega, venti vissuti sulla Terra in epoche ge- stema che cerca di studiare un feno- cioè il punto di convergenza naturale ologiche anteriori alla presente), lo meno scomponendolo nelle sue parti dell’umanità, di natura trascenden- spingeranno ben presto a tentare di più semplici, perdendo conseguente- te. In questa ottica Dio diventa il individuare una legge che descriva la mente di vista la totalità e – in defi- Primo Motore dell’evoluzione ascen- capacità della materia di organizzar- nitiva – il destino ultimo del mondo. dente dell’universo, un motore che si in forme nuove rispetto a quelle L’opera di Teilhard prevede che lo ha la funzione di risollevare tutta la del passato.Il suo intento era quel- spirito o anima si collochi all’interno creazione dalla sua natura entropica, lo di rimanere all’interno di ciò che della materia, quando una certa so- di disfacimento. Ed ecco che a que- affermava la scienza del suo tempo, glia di aggregazione è raggiunta, non sto punto appare la figura di Gesù nel mantenendo al contempo l’uomo al escludendo peraltro – in questo pro- corso della storia. La prefigurazione centro. Ne derivò inevitabilmente cesso - un intervento speciale di Dio, del destino ultimo dell’universo è in- che il discorso si facesse più am- che infonde lo spirito. L’azione di Dio fatti affidata alla speranza e alla fede pio, chiamando in causa, – oltre alla è necessaria non solo per l’uomo, ma in Cristo, non visto come uomo stori- scienza – anche la filosofia e la reli- per la creazione nella sua totalità. È co, ma come Colui che solo è in grado gione. Vista da una prospettiva stori- in questa ottica che Teilhard afferma di ricondurre – attraverso il suo inse- ca, la materia dell’universo dimostra che la coscienza, pur apparendo in gnamento e il suo sacrificio – l’uomo di concentrarsi progressivamente in modo evidente solo nell’uomo, ha in a Dio, così che è solo suo il merito forme sempre più organizzate, no- realtà un’estensione cosmica, per cui se l’universo continua la sua marcia. nostante l’apparente scivolamento il principio che sostiene l’universo è Questo processo, di trasformazione verso la disgregazione, imposto dal lo stesso contenuto nella coscienza in trasformazione, porterà l’Univer- secondo principio della termodina- umana. Ad un certo punto dell’evo- so fino alla fine dei tempi, quando lo mica, secondo cui l’effetto distrutti- luzione vi sarebbe “un salto”, dove sviluppo evolutivo globale avrà avuto vo nella materia, che osserviamo ad nessuno stadio intermedio è possibi- il suo compimento e sfocerà nella pa- esempio nella morte e disgregazione le. Si arriva in questo modo a quella rusia realizzata da Gesù, cioè quan- del corpo, è una funzione crescente che l’autore definisce “la super-vi- do si potrà dire: “Erit in omnibus nel tempo. In realtà, io credo che la ta”, quando il pensiero, o coscien- omnia Deus” (1Corinzi 15,28), ovvero capacità intrinseca della materia di za, diventa caratteristica distintiva quando tutto sarà stato sottomesso passare da forme semplici a sistemi dell’uomo. In circa 7 milioni di anni, a Dio, affinché Dio sia tutto in tutti. Centro di Solidarietà Cristiana Papa Francesco Vi invitiamo a visitare il Centro di So- lidarietà Cristiana Papa Francesco. È un ambiente accogliente, semplice, familiare, diverso dai supermercati ai quali siamo abituati. Desidera essere un luogo di fraternità concreta: chi può dà una mano mentre chi ha biso- gno trova un soccorso. Al momento il Centro si occupa di raccogliere e di- stribuire abiti, di provvedere a mobili usati, di impiegare il cibo in prossimi- tà di scadenza, che rimane invenduto negli scaffali della grande distribuzio- ne. Il Centro offre anche alimenti a lunga scadenza che giungono da Agea e dal Banco alimentare di Verona. 8 ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
Dal cuore Memorie di quartiere di Luciana Mazzer La cara Maria Pia è venuta a farmi avendo dimensione contenute era entravo nel negozietto mi piace- la sua visita prenatalizia portando- ordinato, con le preti coperte da va moltissimo l’odore tutto parti- mi profumatissimi rami di calican- altissimi scaffali di legno, come il colare che mi accoglieva, un mix tus del suo giardino. Notando l’as- retrobottega su cui ogni tipologia d’inchiostro, carta quaderni nuovi, senza del consueto grande presepe merceologica aveva la sua altret- profumo. A carnevale era tutto un e quello ben più essenziale di que- tanto ordinata collocazione. Papà via vai di bambini per l’acquisto di sto natale, mi dice del suo, acqui- ci andava per il materiale di can- coriandoli, stelle filanti, mascheri- stato dal padre alla fine degli anni celleria: nastri per la macchina da ne (per intenderci alla Zorro, allo- quaranta nel negozio “della Cuo- scrivere, grandi libri paga e altri ra c’erano solo quelle), cappelli di co”. Era uno dei negozi dei portici registri dalle grandi dimensioni cartone colorato, per i più fortuna- del grande palazzo della piazza. per l’ufficio della sua officina che ti anche per l’acquisto di costume Cartoleria, profumeria, giocattoli, la signora Antonietta faceva arri- di Arlecchino o Pinocchio. Passati bigiotteria, biglietti augurali per vare apposta per lui. Mamma vi gli anni, la signora Cuoco cedette ogni ricorrenza e solennità; prima acquistava la crema viso Venus, il negozio alla non più giovane, di natale statuine (rigorosamente contenuta in bianchi vasetti di nubile signorina Citton, ben nota in gesso allora la plastica ancora vetro opaline, la cipria Paglieri e a noi tutti nati e vissuti a Carpe- non esisteva), capanne, tutto l’oc- la lavanda Coldinava nella traspa- nedo per la sua costante presenza corrente per fare il presepe com- rente bottiglietta con l’immagine come bibliotecaria della Biblioteca presa carta blu a stelline dorate della contadinella con in mano un parrocchiale della Società dei Tre- per il cielo e quella striata marro- mazzo del profumato fiore, il sa- cento Campi. Nel negozio lo stesso ne e verde per montagne e colline, pone Cadum per noi tre e il ver- ordine, le stesse tipologie merceo- stelle comete di sottile cartone de sapone Palmolive per papà. Io logiche. Nel frattempo io ero dive- brillantinato (bastava toccarle per andavo nel negozio per l’acquisto nuta signorina e, come mie molte avere dita brillanti e stella meno di quaderni, matite, inchiostro, coetanee, per gli acquisti andavo “splendente”), palline di vetro per pennini, colori; anni dopo per lo a Mestre, divenendo con mamma l’albero. Nel negozietto di Anto- smalto trasparente, frutto di ri- cliente di un’altrettanto storico nietta Cuoco trovavi ogni cosa e nunce e conservate paghette, che negozio: la profumeria Gatto. I ne- se non c’era lei lo avrebbe fatto mia sorella, maggiore di me di otto gozi dei portici di Carpenedo: salo- arrivare. Una sorta di centro com- anni e con il precoce spirito da be- ne parrucchiere, pulisecco, Citton, merciale di allora. Sobria e ordina- ghina, puntualmente faceva spari- colori e ferramenta e fruttivendolo ta nel vestire, la stessa cura che re: "È bruttissimo, non è serio per dei fratelli Angelon, continuarono aveva per la sua persona la signo- una bambina di dodici anni avere ancora a lungo ad essere meta di ra l’aveva per il negozio, che pur lo smalto sulle unghie!". Quando necessari e differenziati acquisti. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimentari, la frutta e la verdura, i mobili, gli indu- menti e gli oggetti per la casa, distri- buiti al Centro Papa Francesco, siano destinati esclusivamente ai senza tet- to, ai disperati e ai mendicanti. In re- altà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 9
Proverbi africani L'ingenuità di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano L’ingenuità, quale carattere di una rose). “I beni degli idioti vengono proverbi. “La bisaccia di mio padre persona, facilmente preda dell’in- consumati dagli indovini” (Bamoun, è enorme, grande come la terra e ganno, è considerata, nella cultura Cameroun) (ogni falsa pubblicità ba- il cielo” (rispetta tuo padre e con- africana, come manifestazione di una sterebbe per ottenere dall’ingenuo i sultalo: ascolta i suoi consigli prima debolezza delle facoltà intellettuali. suoi averi). “Povero cane, preso in di decidere qualcosa d’importante Pur essendo tollerata e ben capita ostaggio da qualcuno, s’immagina nella tua vita…e non essere ingenuo. come un limite naturale di una per- che è lui a fare vivere la sua fami- Lui ti può donare la sua esperienza). sonalità, l’Ingenuità comporta però glia” (Tutsi, Rwanda). “Se un figlio “L’anziano ha delle riserve di cose delle conseguenze negative sulla va- del lignaggio ti insulta, significa che, meravigliose. Tu ne puoi approfittare lutazione sociale della sua vittima. l’altro ieri, hanno parlato male di te oggi; domani ce ne saranno delle al- All’ingenuo non vengono facilmen- in famiglia” (Dida, Costa d’Avorio) tre” (va spesso dai tuoi parenti: ogni te affidate responsabilità delicate e (Pericolosità dell’ingenuità infantile. volta tu ci troverai delle buone cose di grande importanza. Si teme, per Al bambino non bisogna mai raccon- che ti aspettano. Prima di affrontare esempio, che i segreti, i beni, i servi- tare i segreti, perché è talmente in- i problemi del domani, bisogna vin- zi da egli tenuti, vengano facilmente genuo che divulga tutto ciò che ha cere quelli di oggi). “Il vecchio che carpiti da qualche astuto nemico, e sentito…ma forse anche gli adulti, non ha la bisaccia, mangia i suoi po- quindi la vita individuale o collettiva attraverso i pettegolezzi?). “L’astuto modori con la buccia” (se tu non hai si ritroverebbe in pericolo per la sua dice la bugia, il bambino e l’ubria- forza, dovrai sopportare molte cose. imperizia. Ed ecco i proverbi, anche co sono i re della verità” (Bakwa Se tu non porti gli strumenti neces- alcuni che parlano della Debolez- cienze, Congo RDC) (paragonando sari, dovrai accontentarti di poco. Se za. “Colui che vuole riprendere da il bambino all’ubriaco nella rivela- tu non hai un posto dove nascondere un bambino un uccellino, lo inganna zione della verità (in vino veritas!), i resti del tuo pasto, ciò che cade con una caramella” (Hutu, Rwanda) la sapienza spiega il grado di inge- dai tuoi capelli o dalle unghie, non (l’ingenuo è talmente debole e pe- nuità che caratterizza la personali- lasciarli sul posto; potrebbero esse- ricoloso che, quando qualcuno vuole tà del fanciullo). “La fiducia di una re utilizzati per farti una stregone- ottenere da lui un’informazione, un banda di terra gli fa immaginare che ria. Se tu non hai intelligenza, sarai bene o un servizio più importante, la pioggia non arriverà mai” (Hutu, imbrogliato dappertutto). “Ci si può lo inganna con qualche altro bene Rwanda) (la persona ingenua è poco informare della rotondità della bi- o servizio di minore importanza ed previdente). Per continuare, chiedia- saccia di un uomo; non ci si informa egli cade nella trappola). “Un inge- mo l’aiuto dei Warega (Congo RDC) del contenuto del piccolo paniere nuo regalò una mucca che teneva in con la loro “corda della saggezza”. della donna” (Fai ad un uomo tutte prestito”(Tutsi, Rwanda) (le persone Si sospende alla corda una piccola le domande che desideri; con una ingenue sono eccessivamente gene- bisaccia, a cui vengono legati questi donna, sii discreto!!!). (116/continua) Domanda per entrare ai Centri don Vecchi Ai Centri don Vecchi il turnover degli appartamenti è costante. Chi pen- sasse di presentare domanda d’inse- rimento, mettendosi in lista d'attesa, può consegnarla in direzione al Cen- tro don Vecchi 2 di via dei Trecento campi a Carpenedo. Per richiedere un alloggio occorre: non avere meno di 65 anni e più di 83; trovarsi in una condizione economica modesta; es- sere normalmente autosufficienti; disporre di un garante che si assu- ma la responsabilità di intervenire qualora la persona abbia necessità di una diversa collocazione, in se- guito alla perdita dell’autonomia. 10 ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
Per trasparenza Per il Centro di Solidarietà Cristiana Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore del funzionamento della nuova opera di bene Il fratello e i nipoti della defunta a € 100, per onorare la memoria Maria Luisa Barretta hanno della loro cara congiunta. 5x1000 sottoscritto quattro azioni, pari a € Un modo concreto per aiutare 200, per onorare la memoria della È stata sottoscritta quasi mezza loro cara congiunta. azione, pari a € 20, in memoria dei Molti già cominciano con la dichia- defunti: Palmira, Nello ed Esterino. razione dei redditi. Ricordiamoci Il nipote del defunto Mario della scelta del 5x1000. Non sono cifre stellari ma ugualmente pre- Galliccioli ha sottoscritto un’azione, I parenti della defunta Liliana hanno ziose. Con 5 pani e 2 pesci Gesù pari a € 50, per onorare la memoria sottoscritto quasi mezza azione, ha sfamato una folla. Il 5x1000 non dello zio. pari a € 20, in sua memoria. costa niente e sostiene la Fonda- zione Carpinetum. Si tratta di uno La figlia della defunta Magda Una persona ha sottoscritto un strumento gratuito che lo Stato Girardini ha sottoscritto mezza quinto di azione, pari a € 10, per italiano mette nelle nostre mani. azione abbondante, pari a € 30, per ricordare al Signore i defunti: Al momento di fare la nostra di- onorare la memoria di sua madre. Adriano, Palmira, Lina e Lino. chiarazione dei redditi, possiamo indicare nell’apposita casella a Le nipoti della defunta Rosanna La signora Coco ha sottoscritto un quale ente destinare il contributo. Lovadina hanno sottoscritto quinto di azione, pari a € 10, in Tre possibilità di scelta un’azione, pari a € 50, per onorare suffragio di suo marito Alberto e la memoria di questa loro cara zia. dei defunti della sua famiglia. Se credete opportuno il lavoro fat- to con gli anziani e le famiglie in difficoltà proponiamo di dare il È stata sottoscritta un’azione, pari Una persona che ha chiesto 5x1000 alla Fondazione Carpinetum a € 50, in memoria del defunto l’anonimato ha sottoscritto due dei Centri don vecchi: codice fisc. Giovanni Favaretto. azioni, pari a € 100. 94064080271. Se invece preferite sostenere i bambini si può aiutare il È stata sottoscritta un’azione, pari I signori Giorgio, Annamaria, Mario, Centro Infanzia Il Germoglio che da a € 50, in suffragio dell’anima della Stella, Enzo, Bianca, Giordano, più di 100 anni si occupa della for- defunta Annamaria. Carlo e l’ing. Paolo Piovesana mazione e della crescita dei bam- hanno sottoscritto cinque azioni, bini in via Ca’ Rossa: codice fisc. L’associazione “50 e più” dei pari a € 250, per onorare la 90178890274. Da ultimo invece, per commercianti in pensione ha memoria del prof. Gino Ricciardi. chi ritiene di sostenere le donne in sottoscritto due azioni, pari a € 100, difficoltà da secoli c’è l’Associazione per onorare i defunti appartenuti È stata sottoscritta un’azione, pari Piavento: codice fisc. 90017970279. alla categoria ed in particolare a € 50, per commemorare i defunti Come destinarlo quelli morti nell’ultimo anno: Livio, delle famiglie Bayo, Gori e Marchi. Se compili il Modello 730 o il Modello Franco, Gianfranco, Aldo, Luigi, Redditi, nel riquadro “Sostegno del Maria Teresa e Guido. La signora Giovanna Miele ha volontariato…” firma e scrivi il codi- sottoscritto quasi mezza azione, ce fiscale dell'ente prescelto. Se non Il figlio della defunta Virginia pari a € 20, per ricordare i defunti: sei tenuto a presentare la dichia- Michelini ha sottoscritto due Ferdinando, Mario e Paolo. razione dei redditi puoi comunque azioni, pari a € 100, per onorare la donare il tuo 5x1000: nella scheda memoria della sua cara madre. È stata sottoscritta quasi mezza fornita insieme alla Certificazio- azione, pari a € 20, in ricordo di ne Unica dal tuo datore di lavoro Una signora ha sottoscritto Giancarlo Florio. o dall’ente che eroga la pensione, un’azione, pari a € 50, in memoria firma nel riquadro “Sostegno del dei suoi famigliari defunti: I figli di Gianna e Francesco hanno volontariato…” e scrivi nel riquadro Adelaide, Ferdinando, Matteo, sottoscritto un’azione abbondante, il codice fiscale dell'ente prescelto. Antonietta, Gino, Lina, Giuseppe, pari a € 60, per onorarne la memoria. Inserisci la scheda in una busta chiu- sa e scrivici “Destinazione 5x1000 Ir- Elsa e Teresa. pef” insieme al tuo cognome, nome Il signor Umberto Bottecchia e e codice fiscale, consegnala poi gra- I parenti della defunta Ofelia la figlia dottoressa Paola hanno tuitamente ad un ufficio postale, al (chiamata Loredana) Patrizio, sottoscritto un’azione, pari a € 50, Caf oppure al tuo commercialista. hanno sottoscritto due azioni, pari per ricordare i loro cari defunti. ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022 11
Il punto di vista Il sacramento dell’addio? di don Fausto Bonini Lamentarsi della situazione, va di va alla famiglia e alla chiesa, ma bisogna uscire dal recinto dei “ra- moda. Questa mattina è stata la nella cresima che è collocata in un gazzi della mia parrocchia” e fare volta di un diacono scoraggiato per momento sbagliato della crescita una proposta ai giovani che il Si- la situazione della sua parrocchia. dei ragazzi, che, a quel momento gnore ci fa incontrare. A Venezia ci A parte la carità che funziona, mi della loro vita, preferiscono leva- sono 25.000 studenti universitari, diceva, tutto il resto va a rotoli. La re l’ancora e prendere il largo dal- molti dei quali risiedono in città o gente frequenta meno la chiesa, le le situazioni totalizzanti. Il gruppo a Mestre. A Mestre ce ne sono cir- persone anziane si sono affeziona- degli amici con i quali si va “al lar- ca 5.000 molti dei quali risiedono te alla Messa “ascoltata” per tele- go” conta più delle altre aggrega- qui da noi. Per non contare poi i visione, al catechismo ci sono pochi zioni e prevale sul resto. E allora, giovani che cominciano a lavorare. ragazzi, i gruppi hanno pochi par- mi domando, quei ragazzi e quel- E allora, secondo me, bisogna rom- tecipanti. Per non parlare poi dei le ragazze sono persi per sempre? pere il circuito chiuso dei “giovani giovani che non si vedono più nep- Ritengo proprio di no. Non sono della mia parrocchia” che non fre- pure con il cannocchiale. “Dopo la sociologo o psicologo, ma qualche quentano più e pensare ai giovani cresima – mi diceva – i ragazzi non esperienza sul campo l’ho matura- che il Signore mette sulla nostra si vedono più. Deserto quasi totale, ta e ve la voglio raccontare. Sulla strada e che il richiamo parroc- salvo qualche rara eccezione”. Già falsariga della sapienza proposta chiale non affascina più. Soprattut- sentita questa lamentela. Vale per nella Sacra Scrittura, che è paro- to in città dove le persone, giovani tutte le parrocchie, anche prima la di Dio, dove sta scritto che “Per compresi, si spostano e scelgono della pandemia, tanto è vero che il ogni cosa c’è il suo momento… c’è una loro chiesa di riferimento e le sacramento della cresima da sacra- un tempo per demolire e un tempo attività che vengono proposte. In mento della maturità è diventato il per costruire… un tempo per getta- città ormai non esiste più la par- “sacramento dell’addio”, nonostan- re sassi e un tempo per raccoglier- rocchia “territoriale”, quella del te tutti gli sforzi che si fanno, tanto li… un tempo per stracciare e un territorio in cui abito, ma la par- che mi viene da pensare che sia la tempo per cucire”, così nella cre- rocchia di “elezione”, quella che cresima fuori posto, collocata nel scita dei ragazzi ci sono dei tempi ognuno sceglie per le proposte momento sbagliato della crescita in cui gli equilibri precedenti subi- che trova perché corrispondono dei ragazzi. L’anomalia non sta nei scono una frattura. Uno di questi alle proprie esigenze. Allora che ragazzi che a quell’età rompono momenti è il passaggio dalla scuola fare e come fare nel concreto? il cordone ombelicale che li lega- superiore all’università. Si rompo- Ne scriverò nel prossimo numero. no tutti gli equilibri precedenti nei rapporti con la famiglia, la parroc- chia, il gruppo sportivo, il gruppo Per chi ha un di amici. Non si è più minorenni, basso reddito ma maggiorenni. Si sceglie l’univer- Tutti i concittadini che han- sità o il lavoro e, soprattutto per no un reddito inferiore ai chi continua a studiare, l’università 6000 euro “annuali” possono ti porta lontano da casa, spesso in prendere contatto col “Ban- un’altra città. Molti restano lontani co solidale” dell’Ipermercato da casa tutta la settimana. Qua- per ricevere ogni settimana si sempre si sfilacciano i rapporti un pacco di viveri in maniera precedenti, quelli del “gruppo”, e totalmente gratuita in rap- si costruiscono rapporti nuovi, si porto al numero di compo- vivono esperienze nuove. Una pro- nenti della relativa famiglia. posta cristiana può trovare il clima Giorni di apertura: martedì e favorevole per inserirsi in questo giovedì dalle ore 9 alle 12. nuovo percorso educativo. Solo che Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
Puoi anche leggere