Giocare con Dio - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022

Giocare
con Dio
di don Gianni Antoniazzi

La maturità è una vera opera d’ar-
te: crescere significa fare anche
qualche fatica. La volta scorsa ab-
biamo fatto un cenno a chi avanza
negli anni ma non vuole diventare
maturo. Qui riflettiamo sull’impor-
tanza del gioco: essere responsabili
non significa farsi musoni. Anzi. Seri
sì, ma mai seriosi. Già l’antico filo-
sofo Platone ricordava che la vita
va condotta come il più nobile dei
giochi. Un racconto narra che un
giullare giunse al villaggio; osser-
vandolo, una madre spiegò al figlio
che quell’uomo era “vicino all’Al-
tissimo” perché donava il sorriso e
aggiunse: “Dio è il più grande com-
pagno di gioco”. È davvero maturo
chi mantiene uno spirito gioioso.
In ogni attività occorre la passio-
ne, l’entusiasmo e la vivacità che i
ragazzi usano quando giocano fra
loro. Un antico libro della scrittura
sostiene che Dio stesso non smette
di giocare con la Sapienza (Pr 8,30-
31). Forse in questo periodo tanto
delicato si dovrebbero coltivare due
disposizioni: la responsabilità e la
voglia di dilettarsi con la vita. Com-
plice anche il Covid19, ci si trova un
po’ a mal partito. Già i bambini non
vivono appieno un gioco di gruppo
ma si fermano davanti agli schermi;
i ragazzi hanno un’agenda tanto pie-
na da non avere spazio per lo svago
spensierato; gli adulti hanno smesso
di sorridere delle proprie attività:
le affrontano in modo servile, sen-
za lo spirito di avventura e scoper-
ta. Splendido un motto dei lupetti:
“Tutto col gioco e niente per gioco”.
Con le debite modifiche, potrebbe
forse valere anche per gli adulti.
Il bello della vita

                       Ludicità a ogni età
                       di Plinio Borghi

Riservare del tempo all’evasione ludica è indispensabile per i bambini e utile agli adulti
Ne trae giovamento l’equilibrio fisico, mentale e spirituale. All’anziano “allunga” la vita
Se qualcuno pensa che dedicare un         difetti istintivi che spesso tendono      teorizzava quanto fosse importante
po’ di attenzione al gioco sia una        a manifestarsi anche da adulti, più       riservare del tempo al gioco e come
perdita di tempo, ovvero una distra-      ancora da vecchi. Io sono cresciuto       ci si doveva comportare nel prati-
zione da faccende ben più importan-       con una nonna che aveva l’abitudine       carlo. Più di recente (1938) lasciò
ti alle quali dover dedicare i nostri     di intrattenersi con un’amica vicina      un importante riferimento anche lo
preziosi momenti di evasione, sba-        di casa per un paio d’ore al giorno       storico olandese J. Huizinga col suo
glia di grosso. Troverà pronti medici,    giocando a carte. Nulla di male,          “Homo ludens”, ispirandosi niente-
psicologi, sociologi e financo teolo-      se non fosse che litigavano come          meno che alla Iucunditas di San Tom-
gi a smentirlo clamorosamente. Oh,        matte per un nonnulla. Alle stesse        maso D’Aquino, che nella sua Summa
ben s’intende, parliamo di quella         scene da bar si assiste spesso pure       Teologica si muove peraltro in sinto-
sporadica attività ricreativa atta a      fra persone meno anziane, magari          nia con lo stesso Aristotele. Non amo
scaricare la tensione ordinaria deri-     col condimento di parolacce e be-         le citazioni, il più delle volte prive di
vante dai gravami che la vita c’im-       stemmie. Dicono che gridare e liti-       un adeguato supporto di conoscenza
pone, come lo studio, il lavoro, gli      gare sia il sale di molti giochi. Non     tale da giustificarne l’uso, come nel
affari, lo sport, il volontariato, l’im-   sono d’accordo e gli ameni esempi         mio caso, ma queste le ritengo mini-
pegno religioso, ecc., e che non in-      così abilmente introdotti nei film di      mali per contrapporle a chi aborri-
duca a sua volta accanimento o ten-       Don Camillo mi danno ragione: ne va       sce il gioco per esaltare in alterna-
sione, anticamera della ludopatia,        della dignità di chi se ne rende pro-     tiva forme più qualificanti come la
tanto subdola quanto diffusa e del-        tagonista e l’emotività così distorta     cultura, lo sport e quant’altro. Altro
la quale abbiamo già parlato a suo        diventa l’anticamera di quell’acca-       errore: sì, guai a impoverire il ricor-
tempo. Se ne deduce che anche tale        nimento da evitare. Fatta la quadra       so doveroso a tutte quelle cose, an-
attività va praticata con l’equilibrio    sul merito e sul metodo, rimangono        che in termini professionali e agoni-
necessario, altrimenti correremmo         tutti quegli aspetti positivi che indu-   stici se vogliamo, ma parimenti guai
l’altro rischio, quello di regredire      cono a fare dell’evasione ludica un       a sottovalutare l’azione di supporto
a livello infantile, quando invece il     momento di estrema utilità per tutti      determinante che il gioco riveste
gioco è una delle tre parti essenzia-     e non da oggi, se anche un filosofo        per qualsiasi tipo d’impresa, fosse
li della prima fase evolutiva: man-       del calibro di Aristotele nel IV seco-    anche quella dell’apostolato. Quan-
giare, dormire, giocare. Tuttavia,        lo a.C. incluse nella sua più ampia       ti santi hanno ottenuto conversioni
guarda caso, proprio ai bambini dob-      “Etica Nicomachea” nientemeno che         con la giocosità! Lo stesso Tommaso
biamo ispirarci, da un verso per non      un trattato sulla “Eutrapelia”, cioè      Moro ha lasciato forti testimonianze
esagerare e dall’altro per correggere     la “virtuosa giocosità”, nella quale      in merito... ops! Ci sono ricaduto.

                                                                                         L’editrice L’incontro
                                                                                     La nostra editrice pubblica anche:
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                                                                                     mensile utile per la meditazione
                                                                                     quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                     Francesco, settimanale che riporta
                                                                                     i passaggi più importanti dei di-
                                                                                     scorsi tenuti dal Pontefice; Favole
                                                                                     per adulti, quindicinale di racconti
                                                                                     di fantasia con una finalità morale;
                                                                                     Il libro delle preghiere, delle verità
                                                                                     e delle fondamentali regole mora-
                                                                                     li per un cristiano, edito in 8 mila
                                                                                     copie. Il settimanale è pubblicato
                                                                                     in 5 mila copie in distribuzione
                                                                                     gratuita in tutta la città, ma può
                                                                                     essere letto anche con la versio-
                                                                                     ne digitale scaricabile dal sito in-
                                                                                     ternet www.centrodonvecchi.org

2                                                                                         ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022
L'intervista

                             Divertirsi per crescere
                             di Matteo Riberto

Giocare aiuta i bambini a crescere e sviluppare la capacità di vivere e stare in società
Il Covid ha limitato le occasioni di gioco per i piccoli che hanno bisogno di attenzione
«Il gioco per un bambino è tutto: gra-           a bambini piccoli, anche di 9 mesi.       a tv e smartphone. Devono stimo-
tificazione, leggerezza. È una dimen-             Bambini che non si staccano dal te-       larli, aiutarli a dare sfogo alla loro
sione fondamentale che lo prepara                lefono e che quando i genitori glielo     fantasia".
alla vita». Il dottor Vito Francesco             tolgono fanno il diavolo a quattro,
D’Amanti è segretario veneziano del-             si gettano a terra e si fanno venire      Ci fa qualche esempio?
le Federazione italiana medici pedia-            spasmi affettivi. Ho visto poi molti       "A volte vedo una corsa ai giocatto-
tri. Con lui approfondiamo il valore             casi di autolesionismo: braccia ta-       li, a comprarne sempre di nuovi. Poi
del gioco per i bambini, una delle ca-           gliate. Mi è capitata una ragazzina       capita magari che il bambino scarta
tegorie che ha sofferto di più gli ef-            di 13 anni che aveva le gambe com-        il giocattolo e si interessa alla scato-
fetti e le limitazioni della pandemia            pletamente devastate. È un fenome-        la. Un consiglio è quello di lasciare
e che ha maggior bisogno di riconqui-            no che è esploso, esacerbato anche        libero il bambino. Accompagnarlo
stare spazi di libertà e divertimento.           dalla solitudine provocata dallo stare    per la casa, magari farlo cercare tra i
                                                 per ore davanti alla tv o al compu-       cassetti e fargli scegliere liberamen-
Dottore, prima di approfondire                   ter. E poi c’è stato un aumento dei       te un oggetto. Un oggetto semplice,
l’aspetto del gioco ci dice come                 problemi di alimentazione".               per noi banale, può far scaturire in
sono stati gli ultimi due anni per i                                                       lui interesse e stimolare il gioco. Poi
bambini?                                         Cioè?                                     c’è la fantasia dei genitori, giocare
"Difficili. I bambini hanno bisogno                "Già partivamo da una situazione          a fare i cuochi, i dottori o altro. Io
di movimento ed essere costretti in              preoccupante. In Veneto si parlava        poi consiglio sempre ai genitori di
casa è stato vissuto da alcuni come              di un 28% di bambini in sovrappeso        leggere ai bambini libri ad alta voce,
una prigionia. Molte famiglie hanno              e di un 12% di obesi. Ma il quadro è      anche se hanno solo sei mesi. Sem-
case piccole e per queste, e i loro              peggiorato. Ho visto un aumento del       bra che non capiscano ma in realtà
bambini, è stato tutto più complica-             50% dei bimbi in sovrappeso e que-        immagazzinano e la lettura da alta
to. Ho visto una quantità di disturbi            sto è un fenomeno di cui capiremo la      voce li stimola portando benefici".
che non mi era mai capitato di af-               gravità e la portata in futuro".
frontare in più di 30 anni".                                                               Dottore, un’ultima domanda extra.
                                                 Andiamo sull’aspetto del gioco.           È in corso la campagna vaccinale
Per esempio?                                     Quanto è importante per i bambini?        dei bimbi tra i 5 e i 12 anni. Cosa si
"È aumentato il fenomeno della vi-               "È fondamentale. È leggerezza, gra-       sente di dire alle famiglie?
deodipendenza. E mi riferisco anche              tificazione, divertimento. Ma non          "Di aderire e non dar retta alle fake
                                                 c’è solo questo. Attraverso il gioco il   news. Non è vero che i bambini non
                                                 bambino cresce, impara a stare con        possono ammalarsi di Covid, anche
                                                 gli altri e a vivere in società. Ogni     in forme gravi; e non è vero che il
                                                 gioco ha le sue regole, che vanno         numero dei bimbi che hanno par-
                                                 rispettate per partecipare e trarne       tecipato al programma di sviluppo
                                                 soddisfazione. È anche la vita ha le      clinico dei vaccini è limitato. Era
                                                 sue regole. Giocando il bambino im-       adeguato e in linea con quello degli
                                                 para a confrontarsi con le regole e       adulti. Il vaccino è sicuro anche per i
                                                 quindi si allena a stare in società".     bambini, li protegge e va fatto".

                                                 I momenti di socialità e gioco sono            Il nostro settimanale
                                                 stati limitati dalla pandemia…
                                                                                            Ogni settimana L'incontro è di-
                                                 "È vero e per questo – e mi riferisco
                                                                                            stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                 in particolare ai più piccoli – è anco-
                                                                                            copie in molte parrocchie e nei
                                                 ra più fondamentale in questo mo-          posti più importanti della cit-
                                                 mento il ruolo dei genitori. Devono        tà. Inoltre è consultabile anche
                                                 dare attenzione ai bambini, giocare        sul sito www.centrodonvecchi.org
Vito Francesco D'Amanti                          con loro e non parcheggiarli davanti

ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022                                                                                        3
Sottovoce

                       Più gioco meno giocattoli
                       di don Gianni Antoniazzi

Forse ai nostri bambini regaliamo troppi giochi mentre       insieme. I videogiochi fortificano probabilmente altre
invece potremmo donare loro un po’ di tempo per sva-         facoltà, certo utili. E tuttavia il gioco fatto di persona
garsi insieme. Probabilmente loro non cercano anzitutto      è così prezioso che non è sbagliato se una parrocchia
un “gioco” ma un “giocatore” col quale condividere la        mette a disposizione qualche spazio perché i ragazzi
bellezza del tempo libero. Soprattutto nel mondo dei         che ne avessero bisogno, possano condividere l’allegria
maschi, i legami costruiti durante le partite, diventano     di una partita, gli anziani abbiano un tavolo dove or-
poi amicizie formidabili. Di fatto, è più facile conoscere   ganizzare un torneo o proporre una tombola a premi.
la personalità degli altri, mentre si gioca (don Bosco).
Gli affetti edificati in questo modo vanno in profondità
e diventano stabili. A tal punto il gioco è prezioso che
anche in età avanzata sarebbe un dono avere qualche
amico per condividere una partita. Che bello quando,
durante la benedizione delle famiglie, si scoprono co-
mitive di amici che giocano in casa attorno a un tavolo.
Succede poco ma è sempre una sorpresa nobile. Il gioco,
anche per un anziano, non solo tiene la mente in eser-
cizio, ma rende vive relazioni di amicizia che altrimenti
sarebbero trascurate. Per esempio: il gioco delle carte,
talora snobbato in passato, spinge a ritrovarsi in 4: e se
talora nasce qualche dissapore, si resta comunque le-
gati, quantomeno per continuare a fare qualche partita

In punta di piedi

Subdola dipendenza
Venezia passerà alla storia anche per il gioco d’azzar-      cuno non si conosce la vita finché non si perde tutto il
do. Molti hanno frequentato la città per il suo Casinò.      capitale al gioco. A mio modesto parere, tuttavia, è de-
Credo di conoscere un poco questo mondo: per 5 anni,         leterio impiegare i soldi nel gioco. Ho incontrato gente
a Sant’Antonio del Lido la sede estiva delle sale da gioco   che ha versato l’intero TFR nelle macchinette dei bar. È
distava poche centinaia di metri dalla mia chiesa. Ho        un fatto visto in alcune vecchie parrocchie ma a Carpe-
visto gente, poca, uscire allegra e altre persone, molte,    nedo non siamo esenti da queste fatiche. Ho conosciuto
perdere le proprie risorse. Per mio conto trovo gravissi-    persone che, ottenuta una piccola somma al “Gratta e
mo mettere insieme gioco e soldi. È vero che in questo       Vinci”, hanno poi perso un patrimonio inseguendo l’idea
modo l’eccitazione cresce. Ho letto che secondo qual-        di avere la fortuna dalla propria parte. Di solito nessuno
                                                             si ferma prima di toccare il fondo. Vedo gente spendere
                                                             con facilità soldi in Internet dove par sempre di usare
                                                             il denaro in modo soltanto virtuale. Qui in parrocchia
                                                             abbiamo il gruppo dei giocatori anonimi che potrebbe
                                                             dare infinite testimonianze su questi argomenti. Invito
                                                             a frequentarlo se qualcuno fra i lettori ne avesse biso-
                                                             gno: danno una mano concreta in molte circostanze. Mi
                                                             verrebbe poi il desiderio di fare un cenno ai più giovani:
                                                             qualcuno viene persuaso a impiegare gli anni più belli
                                                             e fecondi della vita a servizio di uno sport agonistico.
                                                             Non guadagnano che qualche piccola soddisfazione, al
                                                             momento preziosa. Poi però la vita presenta il conto
                                                             e si scopre di aver lasciato sul tappeto verde dell’esi-
                                                             stenza ben più di quanto mai si sia potuto raccogliere.

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Camminare insieme

                             Bastava poco…
                             di don Sandro Vigani

I giochi moderni aiutano i bimbi a familiarizzare con la tecnologia che dominerà il mondo
A volte però isolano. È importante riscoprire il carattere sociale dei giochi di un tempo
Quando vado a far visita ad una fami-         piera alta, campanon, penoea, quattro        bambino, si inventavano con quello che
glia, non di rado incontro bambini che,       cantoni, salto della corda, ruba bandie-     c’era. Quattro pezzi di legno e qualche
al divano o distesi sul tappeto, giocano      ra, le belle statuine. Tutti giochi che      chiodo servivano per costruire un’im-
con la playstation. Mi viene immediato        si facevano all’aperto, nei campi e sui      probabile nave che facevamo galleggia-
il confronto tra il mio modo di giocare       prati. Notevole era il gioco degli india-    re nel canale vicino a casa. Due tavole
d’un tempo ormai lontano, e i giochi dei      ni e cowboy, che vedeva due squadre          strette diventavano i nostri sci nei gior-
bambini e dei ragazzi di oggi. I bambi-       opporsi, specie nelle serate estive, al      ni nevosi d’inverno. Gli scatoloni si tra-
ni di oggi sono i “nativi digitali”: quelli   posto delle pistole e delle frecce la mi-    sformavano in casette. Quali erano le
cioè che sono nati con la rete, con inter-    tica cerbottana. Per il gioco delle biglie   caratteristiche fondamentali dei giochi
net, e perciò molti dei loro giochi sono      costruivamo lunghe e articolare piste di     di un tempo? Aria aperta, perché non
legati a questi nuovi strumenti, che          sabbia, con trabocchetti e passaggi dif-     c’erano il traffico e i pericoli di oggi, e
sanno utilizzare molto più degli adulti.      ficili: chi arrivava per primo al traguar-    tanta socializzazione! I nostri giochi,
In ogni caso i giochi moderni hanno una       do vinceva le biglie degli altri giocato-    infatti, venivano vissuti in gruppo: non
buona parte di tecnologia, si muovono,        ri. Durante la sagra patronale i giochi      era immaginabile poter giocare da soli.
parlano… Quali erano invece i giocat-         vedevano opporsi le diverse frazioni:        E poi tanta creatività, perché in assen-
toli di un tempo? Diciamo subito che          erano i giovani che in questa occasio-       za di giocattoli il gioco dovevamo inven-
una volta c’erano pochissimi giocattoli,      ne davano il meglio di sé. Noi, piccoli,     tarlo o costruirlo con le nostre mani. I
perché non erano previsti dal bilancio        assistevamo e facevamo il tifo per la        giochi moderni sviluppano l’intuitività e
familiare. Qualche bambola, per i più         nostra squadra. I giochi in questo caso      aiutano i bambini a familiarizzare con
fortunati un cavallino a dondolo. Solo        erano il tiro alla fune, la corsa dei sac-   gli strumenti informatici che si avviano
le famiglie ricche potevano acquistare        chi, spaccare le pignatte bendati, pren-     a governare il mondo di domani. Ciò
giocattoli per i loro figli. Mia madre mi      dere con la bocca una rana nel mastello      che spesso manca ai ragazzi, oggi, è la
racconta ancora con gioia quando suo          pieno d’acqua, prendere con la bocca         possibilità di giocare assieme. Per molti
padre portò a casa dalla Germania,            una moneta nascosta in un piatto pieno       motivi, che qui non possiamo indagare,
dove lavorava durante la guerra, una          di marmellata, molti giochi di corsa o       troppo spesso i nostri figli e nipoti sono
piccola macchina da cucire giocattolo,        di forza, e infine il più atteso, il palo     costretti a giocare da soli. Ben venga-
stupendo ed inatteso regalo per le sue        della cuccagna. Palo alto e bel oliato, al   no, perciò, tutte le occasioni che pos-
bambine. I nostri giochi erano la trot-       quale cercavano di arrampicarsi i rap-       sono aiutare i ragazzi a stare assieme
tola, la fionda, le biglie, le figurine con     presentanti di ogni frazione, finché uno      giocando, per imparare a conoscersi,
i calciatori… Poi tanti che non aveva-        riusciva ad aggrapparsi al ben di Dio le-    a condividere e prendere le giuste mi-
no bisogno di acquisti: tana per tutti,       gato alla cima. Altri giochi, quand’ero      sure tra sé e il mondo che li circonda.

                                                                                                 Camere disponibili
                                                                                             ai Centri don Vecchi 6 e 7
                                                                                             Al Centro don Vecchi numero 6 de-
                                                                                             gli Arzeroni, a non molta distanza
                                                                                             dalla zona commerciale Aev del
                                                                                             Terraglio e dall’ospedale dell’An-
                                                                                             gelo, può esserci la disponibilità
                                                                                             di qualche stanza per chi doves-
                                                                                             se trascorrere un certo periodo
                                                                                             a Mestre per lavorare oppure, ad
                                                                                             esempio, per assistere i propri pa-
                                                                                             renti ricoverati in città. Queste
                                                                                             stanze sono a disposizione anche
                                                                                             di chi abbia per qualsiasi motivo
                                                                                             una necessità abitativa di caratte-
                                                                                             re temporaneo. Per prenotare una
                                                                                             stanza cosiddetta di "formula uno"
                                                                                             è possibile chiamare lo 0413942214.

ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022                                                                                          5
Divertirsi tra le righe

A caccia di lettori                                                                                 Per i più piccoli
                                                                                                      di Matteo Riberto
dalla Redazione                                                                              «Continuiamo a lavorare d'intesa
                                                                                             con i Pediatri di Libera Scelta, e
Non solo l’ampliamento della bibliote-         per più di un anno ha girato per la cit-      con il supporto dei Pediatri della
ca Vez. La città sta potenziando i suoi        tà facendo tappa anche nei luoghi più         nostra Azienda sanitaria, soste-
servizi dedicati agli amanti dei libri         periferici. Il bilancio di Bibliobus, come    nendo una proposta per i genitori
cercando, al contempo, di avvicinare           detto, è positivo. In sintesi, hanno frui-    importantissima per i loro bambi-
sempre di più le nuove generazioni alla        to del servizio oltre 3500 adulti e 2850      ni. Difficilmente infatti possono
lettura. «Chi non legge, a 70 anni, avrà       bambini; sono stati prestati 7802 libri e     coesistere perplessità riguardo
vissuto una sola vita: la propria. Chi leg-    si sono iscritti alla Rete Biblioteche Ve-    la vaccinazione e la situazione di
ge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando        nezia 464 nuovi utenti. Le tappe sono         pressione crescente cui assistiamo
                                                                                             nel territorio, ai punti tampone,
Caino uccise, quando Renzo sposò Lu-           state rese vive da animazioni curate da
                                                                                             nelle farmacie: tutti dobbiamo
cia, quando Leopardi ammirava l’infini-         professionisti del teatro e del gioco, con
                                                                                             perseguire la scelta responsabi-
to…perché la lettura è un’immortalità          52 appuntamenti sparsi per la città che       le della vaccinazione, e i genitori
all’indietro», diceva Umberto Eco. Per         hanno coinvolto più di 600 bambini e ra-      sono chiamati a farla responsabil-
riuscire ad avvicinare sempre più bam-         gazzi. Il servizio ha anche garantito un      mente per i propri figli, perché le
bini – spesso rapiti da altri interessi:       presidio culturale anche durante il pe-       opportunità ci sono da tempo e il
computer, film, videogiochi – è fonda-          sante periodo della pandemia, quando          risultato finale delle titubanze e
mentale aumentare l’offerta. Perché se          le biblioteche non potevano accogliere        della perplessità rischia di essere
è vero che è la domanda a trainare l’of-       gli utenti nelle sale di lettura. «Ci siamo   a favore del contagio che avanza,
ferta, è anche vero il contrario. In tal       messi sullo stesso piano delle più impor-     delle quarantene e degli isolamen-
senso – è noto il progetto intorno alla        tanti città e abbiamo portato la cultura      ti nelle famiglie, del tracciamen-
Vez – sono però in corso anche altre ini-      e la lettura in particolare in ogni angolo    to che non riesce più ad essere
ziative. In alcuni casi si tratta di proget-   del nostro vasto territorio urbano, at-       efficiente come in condizioni di
ti già avviati che sono stati confermati,      tuando concrete politiche di inclusione       ridotta circolazione virale, delle
in altri ampliamenti e rafforzamenti            sociale – ha sottolineato l’assessore alla    ore passate in coda ad attendere
dei servizi. La biblioteca di Favaro, per      coesione sociale Simone Venturini pre-        con i figli ai centri tampone». Con
                                                                                             queste parole il direttore generale
esempio, ha raddoppiato i suoi orari –         sentando i numeri del progetto - Que-
                                                                                             dell’Usl 3 Edgardo Contato riba-
da 30 a 60 ore settimanali – ed è ora          sta è la strada in cui crediamo e che
                                                                                             disce l’invito a tutte le famiglie a
aperta anche al sabato. Continua poi – e       continueremo a percorrere». Bibliobus         vaccinare i bambini dai 5 agli 11
lo citiamo perché ha dimostrato di esse-       continuerà il suo itinerario con tante        anni. La Serenissima ha già dispo-
re particolarmente amato dai bambini           iniziative e animazioni dedicate ai più       sto gli orari, per tutto il mese, del-
- il progetto Bibliobus: la biblioteca a       piccoli anche nel 2022. Pe scoprire tutti     le sedute dedicate ai più piccoli.
quattro ruote che nei suoi primi 15 mesi       gli appuntamenti del 2022 basta scri-         Al momento poco più del 22% dei
ha dimostrato di essere particolarmen-         vere su Google o su qualsiasi motore          bambini è stato vaccinato o ha pre-
te amata dall’utenza. Per chi non cono-        di ricerca Bibliobus Venezia ed entrare       notato l’appuntamento. L’azienda
scesse Bibliobus, si tratta di un camper       nella pagina del Comune che presenta          sanitaria auspica che le adesioni
attrezzato appunto a biblioteca che            l’elenco di tutte le tappe in cantiere.       possano crescere rapidamente,
                                                                                             per mettere al sicuro i più piccoli
                                                                                             e dare un’ulteriore spallata a un
                                                                                             virus che – al momento – continua
                                                                                             a macinare contagi. Gli appunta-
                                                                                             menti dedicati alle vaccinazioni
                                                                                             dei più piccoli a gennaio sono i se-
                                                                                             guenti: al Palaexpo di Marghera,
                                                                                             da martedì a giovedì dalle 15.00
                                                                                             alle 19.30; il sabato dalle 9.00 alle
                                                                                             13.00; la domenica dalle 9.00 alle
                                                                                             13.00 e dalle 15.00 alle 19.30 (il 30
                                                                                             gennaio solo la mattina); all'Ospe-
                                                                                             dale di Venezia, lunedì 31 gennaio
                                                                                             dalle 14.00 alle 16.50; al Palazzet-
                                                                                             to di Dolo dal lunedì al sabato dal-
                                                                                             le 16.00 alle 19.00 e la domenica
                                                                                             dalle 08.30 alle 19.00; al Padiglio-
                                                                                             ne Aspo di Chioggia dal lunedì al
                                                                                             sabato dalle 16.30 alle 18.30 e la
                                                                                             domenica dalle 11.30 alle 13.30.

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Viaggio nella mente

                             La forza dell’ottimismo (parte 2)
                             di Nelio Fonte

Considerando sotto diversi punti di           ti, facendosi aiutare principalmente      e allunga la vita". Proprio a riguardo
vista l'importanza di essere ottimi-          dall'assunzione di un atteggiamento       alcuni ricercatori olandesi hanno os-
sti o quanto meno la necessità di             propositivo e volontariamente lega-       servato che uomini e donne più otti-
avere un pensiero positivo, prose-            to ad un pensiero positivo e a tutto      misti avevano tassi di mortalità più
guiamo le nostre riflessioni su altri          ciò al quale con forza ed energia vi-     bassi, soprattutto per le malattie
buoni motivi per seguire una giu-             tale questo è riferito. E come dice       cardiovascolari. E quindi riflettiamo
sta strada verso il benessere. Inco-          il cantautore Jovannotti: "Io penso       approfonditamente ed alleniamo la
minciamo col constatare che "una              positivo perché son vivo ...perché        nostra mente al pensiero positivo e
persona con una mentalità rivolta             son vivo!". Ottimismo vuol dire an-       alle azioni a questo legate perchè
all'ottimismo sa senz'altro vivere al         che dare un notevole contributo           è stato dimostrato che ciò fa cre-
meglio!" E questo perché considera            alla fiducia in sé stessi, che in so-      scere la nostre difese immunitarie.
i problemi delle opportunità e per            stanza significa far aumentare la          Possiamo in tal senso prendere in
questo è difficile che si lamenti,              propria autostima. Infatti ciò con-       altrettanta considerazione il fatto
mentre è più facile che abbia sem-            valida quanto l'ottimismo si possa e      che "l'ottimismo fa bene alla salute"
pre una parola buona per tutti e che          debba coltivare, allenando la nostra      e non perché essere positivi risul-
lo si veda perennemente col sorri-            mente in ogni luogo e ad ogni età,        ta, nell'opinione comune, come un
so sulle labbra. Un ottimista è ben           verso tutto quello che ci permette        tratto di personalità innato, che si
visto e ben considerato dal mondo             di affrontare qualsiasi problema con       riscontra nelle persone che vedo-
esterno e ciò lo agevola in ogni oc-          un'ottica nuova. Un modo diverso di       no il famoso bicchiere mezzo pie-
casione. Cambiando prospettiva                vedere le cose; che ci faccia supe-       no piuttosto che mezzo vuoto, ma
possiamo constatare che una opi-              rare gli ostacoli che inevitabilmente     bensì che l'essere ottimisti sia una
nione molto diffusa sull'ottimismo             incontriamo nel nostro percorso del       caratteristica, una qualità che può
afferma che il mondo ha una preva-             vivere quotidiano, con maggior fi-         essere acquisita da chiunque. At-
lenza di fattori positivi e che quindi        ducia e garanzia nei mezzi utilizzati     tenzione però, perché "l'ottimismo
il bene possa prevalere sempre sul            e nei risultati ottenuti. Un aforisma     si può apprendere solo se c'è tanta
male. L'ottimismo in pratica risulta          adeguato che si presta molto all'ar-      volontà e impegno". Già dall'inizio
come la tendenza tipica di coloro             gomento stesso è questo: "Non ba-         del secolo 21esimo dagli Stati Uni-
che, in qualsiasi condizione negati-          sta guardare, occorre osservare con       ti, il professore di psicologia Martin
va si trovino, siano portati a vede-          gli occhi che vogliono vedere e che       Seligman (foto sotto), ci ha dimo-
re le cose favorevolmente. Inoltre            credono in quello che vedono" (Ga-        strato, grazie ai suoi studi, che gli
avere una concezione ottimistica              lileo Galilei). Inoltre, un'altra affer-   effetti del pensiero positivo posso-
della vita aiuta spesso le persone            mazione che si sente dire spesso è        no avere risvolti anche sulla salute
ad uscire da situazioni sconvenien-           quella che "l'ottimismo fa stare bene     psichica e non solo su quella fisica.

                                                                                         Testamento a favore della
                                                                                          Fondazione Carpinetum
                                                                                         La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                         scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                         accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                         senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                         palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                         più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                         stiene solo con le offerte e i contributi
                                                                                         della gente di buona volontà che ven-
                                                                                         gono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                         neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                         fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                         avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                         lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                         grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                         in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                         vantaggio del prossimo che ha bisogno.

ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022                                                                                             7
Viaggio nel tempo

                       L’evoluzione di de Chardin
                       di Adriana Cercato

Teilhard de Chardin, sebbene ordina-      sempre più complessi preveda una          siamo dunque passati dalla scimmia,
to sacerdote, non tralasciò la ricerca    dimensione spirituale della stessa,       all’homo habilis, capace di costruire
come scienziato, più precisamente         che non può essere dimostrata dalla       utensili di pietra, all’homo erectus,
come geologo e paleontologo. Le           scienza, ma che ha un ruolo deter-        che conosceva il fuoco, all’homo sa-
sue ricerche di paleontologo (scienza     minante nel suo destino. In effetti, la    piens. L’homo sapiens è quello desti-
che studia le piante e gli esseri vi-     scienza ha sempre fatto proprio il si-    nato a convergere nel Punto Omega,
venti vissuti sulla Terra in epoche ge-   stema che cerca di studiare un feno-      cioè il punto di convergenza naturale
ologiche anteriori alla presente), lo     meno scomponendolo nelle sue parti        dell’umanità, di natura trascenden-
spingeranno ben presto a tentare di       più semplici, perdendo conseguente-       te. In questa ottica Dio diventa il
individuare una legge che descriva la     mente di vista la totalità e – in defi-    Primo Motore dell’evoluzione ascen-
capacità della materia di organizzar-     nitiva – il destino ultimo del mondo.     dente dell’universo, un motore che
si in forme nuove rispetto a quelle       L’opera di Teilhard prevede che lo        ha la funzione di risollevare tutta la
del passato.Il suo intento era quel-      spirito o anima si collochi all’interno   creazione dalla sua natura entropica,
lo di rimanere all’interno di ciò che     della materia, quando una certa so-       di disfacimento. Ed ecco che a que-
affermava la scienza del suo tempo,        glia di aggregazione è raggiunta, non     sto punto appare la figura di Gesù nel
mantenendo al contempo l’uomo al          escludendo peraltro – in questo pro-      corso della storia. La prefigurazione
centro. Ne derivò inevitabilmente         cesso - un intervento speciale di Dio,    del destino ultimo dell’universo è in-
che il discorso si facesse più am-        che infonde lo spirito. L’azione di Dio   fatti affidata alla speranza e alla fede
pio, chiamando in causa, – oltre alla     è necessaria non solo per l’uomo, ma      in Cristo, non visto come uomo stori-
scienza – anche la filosofia e la reli-     per la creazione nella sua totalità. È    co, ma come Colui che solo è in grado
gione. Vista da una prospettiva stori-    in questa ottica che Teilhard afferma      di ricondurre – attraverso il suo inse-
ca, la materia dell’universo dimostra     che la coscienza, pur apparendo in        gnamento e il suo sacrificio – l’uomo
di concentrarsi progressivamente in       modo evidente solo nell’uomo, ha in       a Dio, così che è solo suo il merito
forme sempre più organizzate, no-         realtà un’estensione cosmica, per cui     se l’universo continua la sua marcia.
nostante l’apparente scivolamento         il principio che sostiene l’universo è    Questo processo, di trasformazione
verso la disgregazione, imposto dal       lo stesso contenuto nella coscienza       in trasformazione, porterà l’Univer-
secondo principio della termodina-        umana. Ad un certo punto dell’evo-        so fino alla fine dei tempi, quando lo
mica, secondo cui l’effetto distrutti-     luzione vi sarebbe “un salto”, dove       sviluppo evolutivo globale avrà avuto
vo nella materia, che osserviamo ad       nessuno stadio intermedio è possibi-      il suo compimento e sfocerà nella pa-
esempio nella morte e disgregazione       le. Si arriva in questo modo a quella     rusia realizzata da Gesù, cioè quan-
del corpo, è una funzione crescente       che l’autore definisce “la super-vi-       do si potrà dire: “Erit in omnibus
nel tempo. In realtà, io credo che la     ta”, quando il pensiero, o coscien-       omnia Deus” (1Corinzi 15,28), ovvero
capacità intrinseca della materia di      za, diventa caratteristica distintiva     quando tutto sarà stato sottomesso
passare da forme semplici a sistemi       dell’uomo. In circa 7 milioni di anni,    a Dio, affinché Dio sia tutto in tutti.

                                                                                       Centro di Solidarietà
                                                                                     Cristiana Papa Francesco
                                                                                     Vi invitiamo a visitare il Centro di So-
                                                                                     lidarietà Cristiana Papa Francesco. È
                                                                                     un ambiente accogliente, semplice,
                                                                                     familiare, diverso dai supermercati ai
                                                                                     quali siamo abituati. Desidera essere
                                                                                     un luogo di fraternità concreta: chi
                                                                                     può dà una mano mentre chi ha biso-
                                                                                     gno trova un soccorso. Al momento il
                                                                                     Centro si occupa di raccogliere e di-
                                                                                     stribuire abiti, di provvedere a mobili
                                                                                     usati, di impiegare il cibo in prossimi-
                                                                                     tà di scadenza, che rimane invenduto
                                                                                     negli scaffali della grande distribuzio-
                                                                                     ne. Il Centro offre anche alimenti a
                                                                                     lunga scadenza che giungono da Agea
                                                                                     e dal Banco alimentare di Verona.

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Dal cuore

                             Memorie di quartiere
                             di Luciana Mazzer

La cara Maria Pia è venuta a farmi           avendo dimensione contenute era        entravo nel negozietto mi piace-
la sua visita prenatalizia portando-         ordinato, con le preti coperte da      va moltissimo l’odore tutto parti-
mi profumatissimi rami di calican-           altissimi scaffali di legno, come il    colare che mi accoglieva, un mix
tus del suo giardino. Notando l’as-          retrobottega su cui ogni tipologia     d’inchiostro, carta quaderni nuovi,
senza del consueto grande presepe            merceologica aveva la sua altret-      profumo. A carnevale era tutto un
e quello ben più essenziale di que-          tanto ordinata collocazione. Papà      via vai di bambini per l’acquisto di
sto natale, mi dice del suo, acqui-          ci andava per il materiale di can-     coriandoli, stelle filanti, mascheri-
stato dal padre alla fine degli anni          celleria: nastri per la macchina da    ne (per intenderci alla Zorro, allo-
quaranta nel negozio “della Cuo-             scrivere, grandi libri paga e altri    ra c’erano solo quelle), cappelli di
co”. Era uno dei negozi dei portici          registri dalle grandi dimensioni       cartone colorato, per i più fortuna-
del grande palazzo della piazza.             per l’ufficio della sua officina che       ti anche per l’acquisto di costume
Cartoleria, profumeria, giocattoli,          la signora Antonietta faceva arri-     di Arlecchino o Pinocchio. Passati
bigiotteria, biglietti augurali per          vare apposta per lui. Mamma vi         gli anni, la signora Cuoco cedette
ogni ricorrenza e solennità; prima           acquistava la crema viso Venus,        il negozio alla non più giovane,
di natale statuine (rigorosamente            contenuta in bianchi vasetti di        nubile signorina Citton, ben nota
in gesso allora la plastica ancora           vetro opaline, la cipria Paglieri e    a noi tutti nati e vissuti a Carpe-
non esisteva), capanne, tutto l’oc-          la lavanda Coldinava nella traspa-     nedo per la sua costante presenza
corrente per fare il presepe com-            rente bottiglietta con l’immagine      come bibliotecaria della Biblioteca
presa carta blu a stelline dorate            della contadinella con in mano un      parrocchiale della Società dei Tre-
per il cielo e quella striata marro-         mazzo del profumato fiore, il sa-       cento Campi. Nel negozio lo stesso
ne e verde per montagne e colline,           pone Cadum per noi tre e il ver-       ordine, le stesse tipologie merceo-
stelle comete di sottile cartone             de sapone Palmolive per papà. Io       logiche. Nel frattempo io ero dive-
brillantinato (bastava toccarle per          andavo nel negozio per l’acquisto      nuta signorina e, come mie molte
avere dita brillanti e stella meno           di quaderni, matite, inchiostro,       coetanee, per gli acquisti andavo
“splendente”), palline di vetro per          pennini, colori; anni dopo per lo      a Mestre, divenendo con mamma
l’albero. Nel negozietto di Anto-            smalto trasparente, frutto di ri-      cliente di un’altrettanto storico
nietta Cuoco trovavi ogni cosa e             nunce e conservate paghette, che       negozio: la profumeria Gatto. I ne-
se non c’era lei lo avrebbe fatto            mia sorella, maggiore di me di otto    gozi dei portici di Carpenedo: salo-
arrivare. Una sorta di centro com-           anni e con il precoce spirito da be-   ne parrucchiere, pulisecco, Citton,
merciale di allora. Sobria e ordina-         ghina, puntualmente faceva spari-      colori e ferramenta e fruttivendolo
ta nel vestire, la stessa cura che           re: "È bruttissimo, non è serio per    dei fratelli Angelon, continuarono
aveva per la sua persona la signo-           una bambina di dodici anni avere       ancora a lungo ad essere meta di
ra l’aveva per il negozio, che pur           lo smalto sulle unghie!". Quando       necessari e differenziati acquisti.

                                                                                              Il nostro aiuto
                                                                                             è rivolto a tutti
                                                                                     Molti pensano che i generi alimentari,
                                                                                     la frutta e la verdura, i mobili, gli indu-
                                                                                     menti e gli oggetti per la casa, distri-
                                                                                     buiti al Centro Papa Francesco, siano
                                                                                     destinati esclusivamente ai senza tet-
                                                                                     to, ai disperati e ai mendicanti. In re-
                                                                                     altà tutto ciò che viene raccolto e che
                                                                                     si può ricevere a fronte di un’offerta
                                                                                     simbolica, destinata ai costi di gestio-
                                                                                     ne, è a disposizione di chiunque abbia
                                                                                     una difficoltà ad arrivare alla fine del
                                                                                     mese: disoccupati, precari, lavorato-
                                                                                     ri con stipendio inadeguato, famiglie
                                                                                     numerose o in situazioni di disagio.
                                                                                     Per fortuna di prodotti e materiali ne
                                                                                     abbiamo spesso in abbondanza: chi ne
                                                                                     avesse bisogno non esiti a farsi avanti!

ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022                                                                                          9
Proverbi africani

                        L'ingenuità
                        di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

L’ingenuità, quale carattere di una        rose). “I beni degli idioti vengono       proverbi. “La bisaccia di mio padre
persona, facilmente preda dell’in-         consumati dagli indovini” (Bamoun,        è enorme, grande come la terra e
ganno, è considerata, nella cultura        Cameroun) (ogni falsa pubblicità ba-      il cielo” (rispetta tuo padre e con-
africana, come manifestazione di una       sterebbe per ottenere dall’ingenuo i      sultalo: ascolta i suoi consigli prima
debolezza delle facoltà intellettuali.     suoi averi). “Povero cane, preso in       di decidere qualcosa d’importante
Pur essendo tollerata e ben capita         ostaggio da qualcuno, s’immagina          nella tua vita…e non essere ingenuo.
come un limite naturale di una per-        che è lui a fare vivere la sua fami-      Lui ti può donare la sua esperienza).
sonalità, l’Ingenuità comporta però        glia” (Tutsi, Rwanda). “Se un figlio       “L’anziano ha delle riserve di cose
delle conseguenze negative sulla va-       del lignaggio ti insulta, significa che,   meravigliose. Tu ne puoi approfittare
lutazione sociale della sua vittima.       l’altro ieri, hanno parlato male di te    oggi; domani ce ne saranno delle al-
All’ingenuo non vengono facilmen-          in famiglia” (Dida, Costa d’Avorio)       tre” (va spesso dai tuoi parenti: ogni
te affidate responsabilità delicate e        (Pericolosità dell’ingenuità infantile.   volta tu ci troverai delle buone cose
di grande importanza. Si teme, per         Al bambino non bisogna mai raccon-        che ti aspettano. Prima di affrontare
esempio, che i segreti, i beni, i servi-   tare i segreti, perché è talmente in-     i problemi del domani, bisogna vin-
zi da egli tenuti, vengano facilmente      genuo che divulga tutto ciò che ha        cere quelli di oggi). “Il vecchio che
carpiti da qualche astuto nemico, e        sentito…ma forse anche gli adulti,        non ha la bisaccia, mangia i suoi po-
quindi la vita individuale o collettiva    attraverso i pettegolezzi?). “L’astuto    modori con la buccia” (se tu non hai
si ritroverebbe in pericolo per la sua     dice la bugia, il bambino e l’ubria-      forza, dovrai sopportare molte cose.
imperizia. Ed ecco i proverbi, anche       co sono i re della verità” (Bakwa         Se tu non porti gli strumenti neces-
alcuni che parlano della Debolez-          cienze, Congo RDC) (paragonando           sari, dovrai accontentarti di poco. Se
za. “Colui che vuole riprendere da         il bambino all’ubriaco nella rivela-      tu non hai un posto dove nascondere
un bambino un uccellino, lo inganna        zione della verità (in vino veritas!),    i resti del tuo pasto, ciò che cade
con una caramella” (Hutu, Rwanda)          la sapienza spiega il grado di inge-      dai tuoi capelli o dalle unghie, non
(l’ingenuo è talmente debole e pe-         nuità che caratterizza la personali-      lasciarli sul posto; potrebbero esse-
ricoloso che, quando qualcuno vuole        tà del fanciullo). “La fiducia di una      re utilizzati per farti una stregone-
ottenere da lui un’informazione, un        banda di terra gli fa immaginare che      ria. Se tu non hai intelligenza, sarai
bene o un servizio più importante,         la pioggia non arriverà mai” (Hutu,       imbrogliato dappertutto). “Ci si può
lo inganna con qualche altro bene          Rwanda) (la persona ingenua è poco        informare della rotondità della bi-
o servizio di minore importanza ed         previdente). Per continuare, chiedia-     saccia di un uomo; non ci si informa
egli cade nella trappola). “Un inge-       mo l’aiuto dei Warega (Congo RDC)         del contenuto del piccolo paniere
nuo regalò una mucca che teneva in         con la loro “corda della saggezza”.       della donna” (Fai ad un uomo tutte
prestito”(Tutsi, Rwanda) (le persone       Si sospende alla corda una piccola        le domande che desideri; con una
ingenue sono eccessivamente gene-          bisaccia, a cui vengono legati questi     donna, sii discreto!!!). (116/continua)

                                                                                         Domanda per entrare
                                                                                         ai Centri don Vecchi
                                                                                      Ai Centri don Vecchi il turnover degli
                                                                                      appartamenti è costante. Chi pen-
                                                                                      sasse di presentare domanda d’inse-
                                                                                      rimento, mettendosi in lista d'attesa,
                                                                                      può consegnarla in direzione al Cen-
                                                                                      tro don Vecchi 2 di via dei Trecento
                                                                                      campi a Carpenedo. Per richiedere
                                                                                      un alloggio occorre: non avere meno
                                                                                      di 65 anni e più di 83; trovarsi in una
                                                                                      condizione economica modesta; es-
                                                                                      sere normalmente autosufficienti;
                                                                                      disporre di un garante che si assu-
                                                                                      ma la responsabilità di intervenire
                                                                                      qualora la persona abbia necessità
                                                                                      di una diversa collocazione, in se-
                                                                                      guito alla perdita dell’autonomia.

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Per trasparenza

Per il Centro di Solidarietà Cristiana
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore del funzionamento della nuova opera di bene
Il fratello e i nipoti della defunta        a € 100, per onorare la memoria
Maria Luisa Barretta hanno                  della loro cara congiunta.                           5x1000
sottoscritto quattro azioni, pari a €                                               Un modo concreto per aiutare
200, per onorare la memoria della           È stata sottoscritta quasi mezza
loro cara congiunta.                        azione, pari a € 20, in memoria dei     Molti già cominciano con la dichia-
                                            defunti: Palmira, Nello ed Esterino.    razione dei redditi. Ricordiamoci
Il nipote del defunto Mario                                                         della scelta del 5x1000. Non sono
                                                                                    cifre stellari ma ugualmente pre-
Galliccioli ha sottoscritto un’azione,      I parenti della defunta Liliana hanno
                                                                                    ziose. Con 5 pani e 2 pesci Gesù
pari a € 50, per onorare la memoria         sottoscritto quasi mezza azione,
                                                                                    ha sfamato una folla. Il 5x1000 non
dello zio.                                  pari a € 20, in sua memoria.            costa niente e sostiene la Fonda-
                                                                                    zione Carpinetum. Si tratta di uno
La figlia della defunta Magda                Una persona ha sottoscritto un          strumento gratuito che lo Stato
Girardini ha sottoscritto mezza             quinto di azione, pari a € 10, per      italiano mette nelle nostre mani.
azione abbondante, pari a € 30, per         ricordare al Signore i defunti:         Al momento di fare la nostra di-
onorare la memoria di sua madre.            Adriano, Palmira, Lina e Lino.          chiarazione dei redditi, possiamo
                                                                                    indicare nell’apposita casella a
Le nipoti della defunta Rosanna             La signora Coco ha sottoscritto un      quale ente destinare il contributo.
Lovadina hanno sottoscritto                 quinto di azione, pari a € 10, in             Tre possibilità di scelta
un’azione, pari a € 50, per onorare         suffragio di suo marito Alberto e
la memoria di questa loro cara zia.         dei defunti della sua famiglia.         Se credete opportuno il lavoro fat-
                                                                                    to con gli anziani e le famiglie in
                                                                                    difficoltà proponiamo di dare il
È stata sottoscritta un’azione, pari        Una persona che ha chiesto
                                                                                    5x1000 alla Fondazione Carpinetum
a € 50, in memoria del defunto              l’anonimato ha sottoscritto due
                                                                                    dei Centri don vecchi: codice fisc.
Giovanni Favaretto.                         azioni, pari a € 100.                   94064080271. Se invece preferite
                                                                                    sostenere i bambini si può aiutare il
È stata sottoscritta un’azione, pari        I signori Giorgio, Annamaria, Mario,    Centro Infanzia Il Germoglio che da
a € 50, in suffragio dell’anima della        Stella, Enzo, Bianca, Giordano,         più di 100 anni si occupa della for-
defunta Annamaria.                          Carlo e l’ing. Paolo Piovesana          mazione e della crescita dei bam-
                                            hanno sottoscritto cinque azioni,       bini in via Ca’ Rossa: codice fisc.
L’associazione “50 e più” dei               pari a € 250, per onorare la            90178890274. Da ultimo invece, per
commercianti in pensione ha                 memoria del prof. Gino Ricciardi.       chi ritiene di sostenere le donne in
sottoscritto due azioni, pari a € 100,                                              difficoltà da secoli c’è l’Associazione
per onorare i defunti appartenuti           È stata sottoscritta un’azione, pari    Piavento: codice fisc. 90017970279.
alla categoria ed in particolare            a € 50, per commemorare i defunti                Come destinarlo
quelli morti nell’ultimo anno: Livio,       delle famiglie Bayo, Gori e Marchi.
                                                                                    Se compili il Modello 730 o il Modello
Franco, Gianfranco, Aldo, Luigi,
                                                                                    Redditi, nel riquadro “Sostegno del
Maria Teresa e Guido.                       La signora Giovanna Miele ha            volontariato…” firma e scrivi il codi-
                                            sottoscritto quasi mezza azione,        ce fiscale dell'ente prescelto. Se non
Il figlio della defunta Virginia             pari a € 20, per ricordare i defunti:   sei tenuto a presentare la dichia-
Michelini ha sottoscritto due               Ferdinando, Mario e Paolo.              razione dei redditi puoi comunque
azioni, pari a € 100, per onorare la                                                donare il tuo 5x1000: nella scheda
memoria della sua cara madre.               È stata sottoscritta quasi mezza        fornita insieme alla Certificazio-
                                            azione, pari a € 20, in ricordo di      ne Unica dal tuo datore di lavoro
Una signora ha sottoscritto                 Giancarlo Florio.                       o dall’ente che eroga la pensione,
un’azione, pari a € 50, in memoria                                                  firma nel riquadro “Sostegno del
dei suoi famigliari defunti:                I figli di Gianna e Francesco hanno      volontariato…” e scrivi nel riquadro
Adelaide, Ferdinando, Matteo,               sottoscritto un’azione abbondante,      il codice fiscale dell'ente prescelto.
Antonietta, Gino, Lina, Giuseppe,           pari a € 60, per onorarne la memoria.   Inserisci la scheda in una busta chiu-
                                                                                    sa e scrivici “Destinazione 5x1000 Ir-
Elsa e Teresa.
                                                                                    pef” insieme al tuo cognome, nome
                                            Il signor Umberto Bottecchia e
                                                                                    e codice fiscale, consegnala poi gra-
I parenti della defunta Ofelia              la figlia dottoressa Paola hanno         tuitamente ad un ufficio postale, al
(chiamata Loredana) Patrizio,               sottoscritto un’azione, pari a € 50,    Caf oppure al tuo commercialista.
hanno sottoscritto due azioni, pari         per ricordare i loro cari defunti.

ANNO 18 - N° 3 / Domenica 16 gennaio 2022                                                                                11
Il punto di vista

                       Il sacramento dell’addio?
                       di don Fausto Bonini

Lamentarsi della situazione, va di        va alla famiglia e alla chiesa, ma              bisogna uscire dal recinto dei “ra-
moda. Questa mattina è stata la           nella cresima che è collocata in un             gazzi della mia parrocchia” e fare
volta di un diacono scoraggiato per       momento sbagliato della crescita                una proposta ai giovani che il Si-
la situazione della sua parrocchia.       dei ragazzi, che, a quel momento                gnore ci fa incontrare. A Venezia ci
A parte la carità che funziona, mi        della loro vita, preferiscono leva-             sono 25.000 studenti universitari,
diceva, tutto il resto va a rotoli. La    re l’ancora e prendere il largo dal-            molti dei quali risiedono in città o
gente frequenta meno la chiesa, le        le situazioni totalizzanti. Il gruppo           a Mestre. A Mestre ce ne sono cir-
persone anziane si sono affeziona-         degli amici con i quali si va “al lar-          ca 5.000 molti dei quali risiedono
te alla Messa “ascoltata” per tele-       go” conta più delle altre aggrega-              qui da noi. Per non contare poi i
visione, al catechismo ci sono pochi      zioni e prevale sul resto. E allora,            giovani che cominciano a lavorare.
ragazzi, i gruppi hanno pochi par-        mi domando, quei ragazzi e quel-                E allora, secondo me, bisogna rom-
tecipanti. Per non parlare poi dei        le ragazze sono persi per sempre?               pere il circuito chiuso dei “giovani
giovani che non si vedono più nep-        Ritengo proprio di no. Non sono                 della mia parrocchia” che non fre-
pure con il cannocchiale. “Dopo la        sociologo o psicologo, ma qualche               quentano più e pensare ai giovani
cresima – mi diceva – i ragazzi non       esperienza sul campo l’ho matura-               che il Signore mette sulla nostra
si vedono più. Deserto quasi totale,      ta e ve la voglio raccontare. Sulla             strada e che il richiamo parroc-
salvo qualche rara eccezione”. Già        falsariga della sapienza proposta               chiale non affascina più. Soprattut-
sentita questa lamentela. Vale per        nella Sacra Scrittura, che è paro-              to in città dove le persone, giovani
tutte le parrocchie, anche prima          la di Dio, dove sta scritto che “Per            compresi, si spostano e scelgono
della pandemia, tanto è vero che il       ogni cosa c’è il suo momento… c’è               una loro chiesa di riferimento e le
sacramento della cresima da sacra-        un tempo per demolire e un tempo                attività che vengono proposte. In
mento della maturità è diventato il       per costruire… un tempo per getta-              città ormai non esiste più la par-
“sacramento dell’addio”, nonostan-        re sassi e un tempo per raccoglier-             rocchia “territoriale”, quella del
te tutti gli sforzi che si fanno, tanto   li… un tempo per stracciare e un                territorio in cui abito, ma la par-
che mi viene da pensare che sia la        tempo per cucire”, così nella cre-              rocchia di “elezione”, quella che
cresima fuori posto, collocata nel        scita dei ragazzi ci sono dei tempi             ognuno sceglie per le proposte
momento sbagliato della crescita          in cui gli equilibri precedenti subi-           che trova perché corrispondono
dei ragazzi. L’anomalia non sta nei       scono una frattura. Uno di questi               alle proprie esigenze. Allora che
ragazzi che a quell’età rompono           momenti è il passaggio dalla scuola             fare e come fare nel concreto?
il cordone ombelicale che li lega-        superiore all’università. Si rompo-             Ne scriverò nel prossimo numero.
                                          no tutti gli equilibri precedenti nei
                                          rapporti con la famiglia, la parroc-
                                          chia, il gruppo sportivo, il gruppo
                                                                                                      Per chi ha un
                                          di amici. Non si è più minorenni,                           basso reddito
                                          ma maggiorenni. Si sceglie l’univer-              Tutti i concittadini che han-
                                          sità o il lavoro e, soprattutto per               no un reddito inferiore ai
                                          chi continua a studiare, l’università             6000 euro “annuali” possono
                                          ti porta lontano da casa, spesso in               prendere contatto col “Ban-
                                          un’altra città. Molti restano lontani             co solidale” dell’Ipermercato
                                          da casa tutta la settimana. Qua-                  per ricevere ogni settimana
                                          si sempre si sfilacciano i rapporti                un pacco di viveri in maniera
                                          precedenti, quelli del “gruppo”, e                totalmente gratuita in rap-
                                          si costruiscono rapporti nuovi, si                porto al numero di compo-
                                          vivono esperienze nuove. Una pro-                 nenti della relativa famiglia.
                                          posta cristiana può trovare il clima              Giorni di apertura: martedì e
                                          favorevole per inserirsi in questo                giovedì dalle ore 9 alle 12.
                                          nuovo percorso educativo. Solo che

                                          Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                          a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                          5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                          Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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