Gens Nova Magazine - Periodico riservato ai soci dell'Associazione Culturale Gens Nova Onlus Ottobre - Dicembre 2016
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Gens Nova Magazine Periodico riservato ai soci dell’Associazione Culturale Gens Nova Onlus Ottobre - Dicembre 2016
SOMMARIO 4 Struttura ed utilizzo della Banca Dati del DNA: USA e ITALIA a confronto 6 Progetto “Tuteliamo i diritti” 7 Diritti e tutela dei minori 8 Il fenomeno migratorio in Puglia Proteggere i diritti umani tra universalismo e 10 multiculturalismo. Il contributo dei sistemi regionali ed il loro rapporto con le Autorità Nazionali 12 Cyberbullismo: un fenomeno 2.0 14 I rischi della rete 15 Cyberbullismo: progetto scuole parola ai presidenti! 16 Le scuole ringraziano 18 Manifestazione “Natale è …. 2016” 19 “Dillo a Gens Nova” Rivista a cura di Gens Nova Onlus
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 3 L’ EDITORIALE DEL PRESIDENTE Credo sia giunto il momento di occuparci ancora più inten- samente del tragico fenomeno del femminicidio, problema che nel corso di questi anni abbiamo trattato e rispetto al quale ci siamo veramente impegnati con fatti concreti. Si avvicina il trimestre che comprende il mese di Marzo, nel quale viene ricordata la figura della donna come vittima di abusi, soprusi e violenze di ogni genere. Proprio per questo io mi auguro e spero che, sia noi come associazione che in particolar modo le Istituzioni, finalmen- te pongano la giusta attenzione su questa problematica, ri- spetto alla quale si è fatto veramente poco, sia a livello pre- ventivo che a livello repressivo: purtroppo le normative vigenti dimostrano ogni giorno che a fronte di 118 omicidi compiuti nel solo 2016 a danno di donne da parte di ex mariti, ex fidanzati, attuali mariti o attuali fidanzati, a pochissimi è stato dato il massimo della pena o comunque una pena esemplare. Questo non va bene. Anche l’aspetto repressivo deve avere la sua efficacia. Sotto il profilo preventivo, sicuramente sono aumentati i numeri d’incontri, di dibattiti, di eventi, ma siamo ancora lontani anni luce dal risultato auspicato. Non è fa- cile far cambiare in pochi anni una mentalità ormai radicata nel tessuto sociale. Anche in questo consiste l’opera di Gens Nova nelle scuole, è proprio qui infatti, parlando ai giovani che cercheremo di far sì che anche le nuove generazioni abbiano un maggior ri- spetto per la vita in generale ed in particolar modo per la figura della donna che non deve esser assolutamente percepita in modo differente o inferiore a se stessi. Volevo approfittare di questo editoriale per ringraziare con il cuore tutti coloro che hanno avuto fiducia in noi, ci auguriamo di avere sempre più sostenitori e consensi, perchè alla fine non facciamo altro che divulgare gratuitamente una serie di notizie, informazioni e consigli utili per una sana crescita della società di questo Paese. AVV. ANTONIO MARIA LA SCALA Presidente Nazionale Gens Nova Onlus e Penelope Italia Onlus
4 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 STRUTTURA ED UTILIZZO DELLA BANCA DATI DEL DNA: USA E ITALIA A CONFRONTO CASAMASSIMA, 28 MAGGIO 2016 I l 28 maggio 2016, presso l’aula Magna dell’Università Lum Jean Monnet di Casamassima si è svol- to il convegno proposto dall’asso- ciazione Gens Nova Onlus e Penelope Italia Onlus, dal titolo: “Struttura ed utilizzo della banca dati del DNA, un confronto tra USA e Italia”. Lo stesso evento è stato presentato anche all’Ho- tel Sheraton di Milano Malpensa, il 24 maggio 2016. A parlarne, degli aspetti e delle attività svolte in USA, è stato Adams Dwin- ght, già direttore del Laboratorio Na- zionale dell’FBI di Quantico. Adams, ha iniziato come agente speciale nel 1983 a Menphis, Tennessee, nel Fede- ral Bureau of Investigation. Soltanto nel 1987 è entrato a far parte del Laboratorio dell’FBI, dove ha diretto un gruppo di ricerca che “ha sviluppato e reso pos- sibile le procedure di test del DNA in ultima analisi, utilizzati per l’FBI di tutto il mondo”. Le sue ricerche e i suoi continui studi, hanno fatto si che il Laboratorio dell’FBI fosse il primo, tra i tanti, per contrastare il crimine pubblico. Tuttavia tale laboratorio, afferma Adams nel corso del convegno interna- zionale, è stato adoperato più che per individuare criminali, per scagionare innocenti. Infatti attraverso analisi del profilo genetico di vittime e autori è possibile, in molti casi, impedire ulteriori ingiustizie condannando persone innocenti. Adams ha operato e gestito la banca dati del DNA per ventitré anni, per l’intera FBI. Ha evidenziato come tale strumento sia stato adoperato anche per identificare cadaveri, non identificati. A tal proposito, ha affermato: “gli USA, grazie alla banca dati del DNA, hanno identificato quasi 3.000 su 4.500 casi di persone non identificate, vale a dire quasi il 70%”. Il fenomeno del- le persone scomparse negli Stati Uniti è molto esteso, tra gli 80.000 e i 90.000 casi all’anno, con il ritrovamento soltanto di una parte di questi. Grazie al prelievo del DNA a familiari o parenti delle persone scomparse e all’uso del DNA mitocon- driale o Y STR, si riesce a identificare circa 3.000 cadaveri. Gli USA, inoltre si avvalgono di NamUS, un database nazionale che offre gratuitamente test del DNA e altri servizi di me- dicina legale, come l’antropologia e l’odontoiatria, provvisto di due banche dati: una per le persone scomparse e una per quelle non identificate. Il test del DNA, poi, è stato utilizzato come mezzo di prova all’interno di tutti i livelli dei tribunali federali e statali, degli USA, per casi che richiedevano tale pro- cedura. Adams, ha affermato, di aver testimoniato quasi più di 130 volte, analizzando e spiegando, alla presenza dei giudici, le proprie ricerche e l’operato del Laboratorio dell’FBI. In Italia, a differenza del sistema statunitense, c’è una real- tà che molto spesso non viene presa in considerazione nella
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 5 sua totalità salvo pochi casi che saltano alla ribalta della cronaca: quella delle persone scomparse. Secondo i dati del Ministero degli Interni, dal 1974 al 2016 sono scom- parse circa 37.000 persone, di cui oltre 18.000 minori. “Un dato drammatico che avrebbe dovuto svegliare in particolare modo le istituzioni che in questi anni hanno dor- mito su quest’argomento”, ha dichiarato il Presidente Nazionale di Gens Nova On- lus e Penelope Italia Onlus, nonché l’Avv. Prof. Antonio Maria La Scala, avvocato pe- ca Sicurezza del Ministero degli Interni, ricerca e l’obbligo di raccogliere il DNA da nalista del Foro di Bari. Soltanto nel 2016 mentre il laboratorio centrale sarà presso il cadaveri e resti di persone non identificate.” è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il dipartimento dell’Amministrazione Peni- Peccato che su 2.500 persone non identi- DPR n. 87, che dà attuazione alla legge del tenziaria. Il regolamento stabilisce anche le ficate, 1.100 siano già state sepolte senza 30.06.2009, n. 85, per l’istituzione della modalità di acquisizione dei campioni bio- effettuare il prelievo. Banca dati del DNA. All’art 7, in partico- logici, di gestione e tipizzazione dei profili All’evento ha partecipato la nota condut- lare, viene regolamentato anche l’utilizzo del DNA, nonché di alimentazione della trice del programma “Chi l’ha visto?”, che e il prelievo del DNA da consanguinei a banca dati, di trattamento e di accesso per va in onda tutti i mercoledì sera alle ore seguito del ritrovamento di cadaveri e resti via informatica e telematica. Altre modali- 21:15, Dott.ssa FEDERICA SCIAREL- cadaverici di persone scomparse. Tale DPR tà espresse riguardano le analisi di campio- LI, che con il suo intervento ha arricchi- è stato approvato, in definitiva soltanto nel- ni biologici e dei profili di DNA estratti, to i contenuti dell’incontro sottolineando lo scorso 25.03.2016. Il regolamento disci- e stabilisce i tempi di conservazione degli l’importanza ed il ruolo dei mezzi di co- plina lo scambio dei dati sul DNA per le stessi. Sarà possibile anche effettuare la municazione nella ricerca delle persone finalità di cooperazione transfrontaliera di cancellazione dei profili e la distribuzione scomparse. cui alle decisioni del Consiglio dell’Unione dei campioni nei casi di assoluzione con Europea n. 2008/615/Gai e n. 2008/616/ sentenza definitiva; a seguito di avvenuta Gai del 23.06.2008. Oggi la Banca dati identificazione del cadavere e dei resti ca- Oriana Clemente del DNA, in Italia, si occuperà di facilitare daverici; una volta decorsi i termini o se (Laureanda in Giurisprudenza le attività di identificazione delle persone violate le disposizioni di legge, ex art. 9 presso l’Università LUM scomparse, mediante acquisizione di ele- legge 85/2009. Jean Monnet e menti informativi della persona scomparsa Adesso, però, l’Italia ha ancora molto da Responsabile Gens Nova Onlus allo scopo di ottenere il profilo del DNA e fare, perché, come spiega l’avv. La scala “ e Penelope Puglia Onlus di effettuare i conseguenti confronti. Sarà sulla carta abbiamo raggiunto il massimo che per Altamura) collocata presso il dipartimento di Pubbli- chiedevamo, ottenendo l’immediatezza della
6 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 PROGETTO “TUTELIAMO I DIRITTI” I l 1 luglio 2016 l’Associazione Cul- le sedi dove hanno attuazione turale Gens Nova Onlus e l’Assesso- i servizi ed i progetti Welfare. rato al Welfare del Comune di Bari, Sino ad oggi il progetto ha stipulano un protocollo d’intesa a visto la realizzazione di ben 4 sostegno del progetto “TUTELIAMO I incontri e L’Associazione Gens DIRITTI”. Il progetto è finalizzato alla re- Nova, con il suo Presidente alizzazione d’ iniziative di sensibilizzazione , formazione, sostegno ed educazione alla Nazionale l’Avv. Antonio La legalità, oltre che prevenzione e contrasto Scala in qualità di relatore, ha alla violenza e si compone di varie attività preso parte a tre di queste ini- rivolte ad un vasto pubblico tra cui bam- ziative: bini, adolescenti, adulti, operatori sociali Il 9 novembre 2016 presso la e socio-sanitari ed appartenenti alle forze scuola media “Duse” di Bari dell’ordine. per un incontro intitolato “Atti Ciò che si intende realizzare, in forma vandalici e violenza contro il totalmente gratuita, è la promozione bene comune” ; il 23 novembre ed organizzazione d’incontri tematici 2016 presso il Centro Ascolto e percorsi di formazione sui temi della per le Famiglie a Japigia, per un prevenzione e sui profili di responsabi- incontro che entrava nel meri- lità civile e penale; offrire un servizio di to di come tutelarsi da femmi- assistenza legale gratuita per i cittadini nicidio e violenza di genere; il dietro segnalazione dell’Assessorato al 5 dicembre 2016 sempre pres- Welfare; realizzare importanti eventi e so la scuola media “Duse” di campagne di comunicazione su gravi Bari , l’incontro ha trattato il al loro giovane pubblico. fenomeni sociali come il bullismo, il fenomeno del cyber bullismo, bullismo A tal proposito, l’opera di sensibilizza- cyber bullismo, il femminicidio e simi- ed adescamento online. zione che da tempo l’Ass. Gens Nova li. Alle iniziative in questione ha rela- realizza negli istituti scolastici di Bari e Il progetto avrà la durata di un anno zionato anche il Presidente Regiona- provincia, sta risultando molto efficace ma potrà essere ripetuto e rimodulato le dell’Associazione Penelope Onlus ed incisiva, ricevendo feedback estre- in base ai risultati raggiunti che potran- nonché sovrintendente della Polizia mamente positivi da studenti, docenti no essere presentati durante un moneto di Stato, Antonio Genchi, insieme al e genitori. Per questa ragione ogni gior- pubblico finale. Sost. Commissario della Polizia di Sta- no alcuni suoi rappresentanti, in forma Le iniziative cittadine sono realizzate in to, Dipartimento della Polizia Postale, totalmente gratuita, girano la regione accordo con l’Assessorato in base agli Michele Orlando, i quali avvalendosi per diffondere questo fondamentale spazi ed ai tempi concordati in itine- di filmati e racconti efficaci, hanno of- messaggio educativo nei confronti delle re durante l’anno e comunque presso ferto una panoramica forte e d’impatto nuove generazioni.
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 7 di reato, come per esempio il ricongiungimento familiare. Il reale problema, dunque, riguarda tutti quei minori italiani e stranieri dei quali non si ha più alcuna traccia e che non si sono ricongiunti alle famiglie di origine. La dott.ssa Caterina Chinnici, magistrato italia- no, attualmente europarlamentare e Co-presi- dente dell’ Intergruppo per i diritti dei minori al Parlamento Europeo ha relazionato inqua- drando quella che è la realtà in cui vivono tan- ti minori di tutto il mondo, cioè una realtà di abusi e violenze, di guerre e di povertà . La dott. ssa Chinnici ha affermato che il problema dei minori non deve esser ignorato dai “piani alti” , anzi l’aiuto e la protezione devono essere una priorità nelle agende politiche . Infine, la prof.ssa Paparella ha sottolineato l’importanza delle figure educative che ruota- “DIRITTI E TUTELA no attorno a bambini e adolescenti. Maestre, professori, educatori, catechisti, insegnanti di pianoforte e mister sono i soggetti che , dopo DEI MINORI” la famiglia, sono a più stretto contatto con i mi- nori e sono loro a dover cogliere i “campanelli BARI, 19 NOVEMBRE 2016 d’allarme” di un eventuale disagio del minore, far si che i minori si fidino di loro e raccontino 2 a cosa è dovuto tale disagio. 0 Novembre 1989. L’Assemblea Ge- terina Chinnici ( Europarlamentare ) , la prof. Bambini e adolescenti sono indifesi, non hanno nerale delle Nazioni Unite approva la ssa Rosy Paparella ( Garante per i diritti dell’in- “armi” con cui combattere eventuali abusi, tal- “Convenzione sui diritti dell’infanzia”. fanzia e Adolescenza della Regione Puglia) e il volta preferiscono chiudersi nel silenzio piutto- Il bambino, o come meglio definisce Prof. Avv. Antonio Maria La Scala ( Presiden- sto che confidarsi con gli adulti per non sentirsi la Convenzione, il fanciullo , è il diretto, ma te Nazionale ass. Penelope Italia Onlus e Gens giudicati e sbagliati. Il compito di una comuni- non unico destinatario di questi diritti. Infatti Nova Onlus.). Ha moderato l’incontro il Col. tà di persone che voglia definirsi società è quel- la Convenzione è un impegno che tutti i Paesi Nicola Marzulli (Comandante Polizia Locale di lo di farli sentire al sicuro e mai sbagliati, perché firmatari e ratificanti hanno assunto nei con- Bari). i bambini forse non sapranno come difendersi , fronti di fanciulli affinché i diritti in essa elen- Ha aperto il dibattito il prof. avv Antonio Maria ma sanno amare nel modo più puro che ci sia. E cati siano garantiti “ a ogni fanciullo che dipende La Scala il quale, citando alcuni fatti di crona- oggigiorno questo tipo d’amore può solo esser dalla loro giurisdizione, senza distinzione di sorta ca, ha rilevato quanto poco i diritti dell’infanzia utile alla società. e a prescindere da ogni considerazione di razza, di siano effettivamente garantiti focalizzando la Alla fine dell’incontro la Dott.ssa CHINNICI colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione sua attenzione sul fenomeno della scomparsa. ha elogiato l’attività svolta da Gens Nova nel politica o altra del fanciullo o dei suoi genitori o Ci sono 37mila persone scomparse sul territo- corso degli anni sul fronte della tutela alle fasce rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, rio italiano, di questi, 17.800 sono minori e tra deboli. etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, di essi 2.000 sono italiani. L’avvocato, nonché Terminato l’incontro sono stati donati ai rela- dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni presidente di Penelope Italia Onlus, ha posto tori i gagliardetti della nostra associazione e del altra circostanza; “( Art 1 Conv.) l’accento su un aspetto molto importante : non Comune di Bari. La Convenzione è stata oggetto di un con- tutti i minori compresi nelle statistiche sono vegno organizzato dall’ass. Gens Nova Onlus il potenziali vittime di reati. Infatti, la distinzione Anna De Tommaso. 19 Novembre 2016 in occasione della Giornata tra minori italiani e minori stranieri nasce dal (Laurenda in Giurisprudenza Mondiale dei diritti dell’ Infanzia. fatto che il fenomeno della scomparsa di minori e socia di Gens Nova Onlus ) All’incontro hanno preso parte la Dott.ssa Ca- stranieri ha talvolta cause esterne rispetto a fatti
8 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 IL FENOMENO MIGRATORIO IN PUGLIA L ’immagine della Puglia come “terra del transito”, consolato- samente un potere selettivo che divide l’immigrazione “buona e ria per i media che continuano a presentare l’immigrazione utile” da quella “cattiva e poco lucrativa”. Del resto, si tratta di in termini di problema, è utile a definire il carattere princi- una tendenza riscontrabile in molti Paesi dell’Unione Europea. Ne pale del fenomeno migratorio in tale regione, soggetto a numerosi è un esempio l’Olanda, dove la conoscenza della lingua diventa cambiamenti nel corso degli anni, che rivelano la sua natura mol- condizione necessaria per poter richiedere il visto di entrata. teplice e variegata. La regione era infatti negli anni ’90 considerata una zona esclusiva Sottoscrivendo l’Accordo di integrazione, dunque, non solo si di- di approdi, un luogo dove costruire un futuro che realizzi pro- chiara di aderire alla “Carta dei valori della cittadinanza e dell’inte- spettive e aspettative di vita diverse da quelle dei Paesi di prove- grazione” del Ministero dell’Interno, ci si impegna a far frequenta- nienza dei migranti. Come ricordato dalla Dott.ssa Martiradonna re ai propri figli la scuola dell’obbligo, ma si promette soprattutto dell’Associazione Etnie, oggi è necessario affrontare la questione di conseguire entro due anni una conoscenza di livello A2 della in modo diverso, restando la Puglia uno “snodo importante (e con- lingua italiana. traddittorio) dell’immigrazione italiana, con interessanti esperienze A due anni dalla firma, infatti, lo Sportello Unico per l’Immigra- di imprenditoria e tentativi legislativi d’avanguardia, da una parte, e zione esaminerà la documentazione presentata dal cittadino stra- tristi fenomeni di caporalato, clandestinità e sfruttamento, dall’altra”. niero o, in mancanza, procederà sottoponendolo a un test. In ogni La consistente quota di immigrati residenti conferma la necessità caso, come riassunto efficacemente da Elvio Pasca, “la verifica si di adeguamento delle istituzioni ad un fenomeno crescente ai fini chiuderà con l’assegnazione di un punteggio: da trenta punti in su, di assicurare a tali soggetti il riconoscimento effettivo dei diritti di l’accordo si considera rispettato, da uno a ventinove si verrà ‘riman- cui sono titolari. In base ai dati dell’Istat del 1° Gennaio 2016, la dati’, con l’impegno a raggiungere quota trenta entro un anno. Ma se regione Puglia conta in questa data oltre 122mila stranieri residen- i punti sono zero o meno si perderà il diritto di soggiornare in Italia ti, registrando un incremento del +4,2% dall’ultimo Censimen- e scatterà l’espulsione”. Tale Accordo obbliga alla sua sottoscrizione to. Nella provincia del capoluogo pugliese si registra il 33,5% del soltanto i cittadini extracomunitari adulti; nel caso di minori, tra i totale regionale (poco piú di 41.000 individui), mentre il 21,8% 16 e i 18 anni, esso è sottoscritto anche dai genitori o da chi eser- (piú di 26mila persone) risiede invece nella provincia di Foggia. cita la potestà genitoriale purché regolarmente soggiornanti nel La domanda di ammissione per accedere al Fondo Europeo per territorio nazionale. l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi, nel quadro del progetto “ “Comunicare per esserci: io so l’italiano”, sottolinea come “[n]egli ultimi anni il fenomeno migratorio in Puglia si è caratterizzato so- prattutto per la sua strutturalizzazione”: elemento determinante per completare il processo di inserimento sociale da parte dei migranti è senza dubbio il contatto con le Istituzioni al fine di apprende- I richiedenti asilo in Italia nel re gli elementi fondanti della cultura del Paese ospitante. Occor- 2015 sarebbero stati re a questo punto ricordare come, per via di nuove disposizioni normative in vigore dal 10 marzo del 2012, i corsi di formazione pari a 83.245 linguistica divengono requisito essenziale per l’inclusione sociale non solo teorica, bensì concreta. A partire da tale data, infatti, chiunque arrivi in Italia, abbia dai sedici anni in su e faccia richie- Secondo il database online del EUROSTAT, i richiedenti asilo in sta di un permesso di soggiorno della durata di almeno un anno, è Italia sarebbero stati pari nel 2015 a 83.245, ponendo il nostro Pa- tenuto a firmare presso lo Sportello unico per l’immigrazione della ese al tredicesimo posto dopo Ungheria, Svezia, Austria, Finlandia, Prefettura o in Questura un ”accordo di integrazione” con lo Sta- Germania, Lussemburgo, Malta, Danimarca, Belgio, Bulgaria, Ci- to. Secondo l’accordo in questione, il diritto alla residenza in Italia pro e Olanda. Risulta dunque ancor meno tollerabile il fenome- si misura sulla base di un sistema di crediti, nel quale la vita stessa no secondo cui troppo spesso in Italia le procedure di accoglienza dell’individuo viene valutata, punita o ricompensata, attraverso il lascino spazio ad interventi temporanei, giustificati erroneamente conseguimento o la perdita di “punti”. Tali punti, sedici dei quali da una sorta di intramontabile “emergenza” che fornisce le basi per vengono assegnati automaticamente alla firma dell’accordo, posso- una discrezionalità governativa a volte eccessiva. Si dovrebbe ri- no essere persi in seguito a condanne penali anche non definitive, tornare a considerare il fenomeno migratorio come uno specchio, misure di sicurezza personali e illeciti amministrativi e tributari; un processo strutturale che concerne la società nel suo insieme, possono invece essere ottenuti grazie, ad esempio, alla frequenza di contribuisce a trasformarla ed arricchirla riflettendo infine un’im- corsi di educazione civica che informino riguardo il sistema sani- magine differente da quella iniziale, che va al di là del fenomeno in tario, scolastico, fiscale, nonché riguardo i “principi fondamentali sé. Osservare questo processo ci aiuta a comprendere il funziona- della Costituzione”. mento generale degli spazi che la società dedica a tale percorso ed In tal modo si rafforza, nella percezione sia dei migranti che degli il modo in cui le istituzioni lo recepiscono, piuttosto che rivelare le stessi italiani, l’idea secondo cui la legittimità della propria presen- caratteristiche peculiari e folcloriche del fenomeno in sé. za in un Paese debba essere comprovata, conquistata: essere italiani A partire dalla direttiva 2004/38/CE, è garantita la libera circo- è qualcosa che bisogna meritarsi dimostrando di essere dei buoni lazione all’interno dell’UE ai cittadini dei Paesi membri che han- cittadini. Inoltre occorre riflettere su un’altra questione: attraverso no firmato l’accordo di Schengen e la successiva convenzione del tale sistema le istituzioni statali rischiano di esercitare pericolo- 1990, che ha abolito le frontiere interne e dunque i controlli alle stesse fra i Paesi partecipanti. Per tali individui il diritto di sog-
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 9 giornare per un periodo superiore a tre mesi resta soggetto ad al- zazione in base alle reali necessità di ognuno. cune condizioni tra cui la disponibilità di risorse economiche suf- Per permettere davvero l’esercizio materiale del diritto all’integra- ficienti, un contratto di lavoro subordinato o autonomo nonché zione sociale occorrerebbe cambiare il punto di osservazione del un’assicurazione sanitaria al fine di non divenire un onere a cari- fenomeno: non interrogarsi più sulle modalità attraverso le quali co dell’assistenza sociale dello Stato membro ospitante. Qualsiasi l’individuo è capace di integrarsi, ma iniziare piuttosto a chiedersi cittadino dell’Unione può legalmente soggiornare in Italia a tali in che modo le istituzioni sono capaci di trasformarsi e di inglo- condizioni senza la necessità di un permesso di soggiorno: il diritto bare nuove biografie individuali e collettive per la costruzione di di permanenza viene automaticamente riconosciuto (in modo in- un nuovo spazio sociale. La stessa parola “integrazione”, ambigua condizionato) dopo un periodo di cinque anni di residenza legale e polisemica, sembra richiedere uno sforzo da parte del cittadi- ininterrotta (purché egli non sia stato oggetto di una misura di no straniero nel tentativo di allentare le maglie del tessuto sociale allontanamento). per poter raggiungere la tanto ambita inclusione. Bisognerebbe, Ciò conduce alla considerazione che il bisogno di apprendimento invece, considerare tali soggetti un contributo prezioso per la so- di un veicolo comunicativo quale nel nostro caso la lingua italiana, cietà dal momento del loro arrivo, lasciando alle spalle la politi- è essenziale tanto per i cittadini di Paesi terzi quanto per quelli ca dell’intimidazione e dell’emergenza, che, oltre ad ostacolare il comunitari. Tale strumento fondamentale, invero, permette non processo di inserimento sociale a livello psicologico ed emotivo, solo di relazionarsi con la realtà circostante ed orientarsi nella vita risulta controproducente ai fini dello sviluppo di una struttura so- quotidiana, ma è il mezzo principale per essere nelle condizioni lida e ben organizzata di servizi di accoglienza e formazione per i materiali di poter effettuare una ricerca dell’occupazione regolare. migranti. Il vero sforzo è da richiedere alle istituzioni, titolari del Il problema è costituito dal fenomeno che vede l’utente in cerca di dovere di favorire, socialmente e legalmente, tale percorso di inclu- un corso di italiano in balia degli eventi, spesso poco consapevole sione, attraverso un processo di collaborazione e coordinamento. dell’immensa incidenza che ha sulla sua storia il momento in cui Per queste ragioni l’associazione Gens Nova è da sempre impegna- tale bisogno venga intercettato da un ente di formazione piuttosto ta, attraverso la tutela legale gratuita ai meno abbienti e le varie che un altro, sia esso pubblico o privato. Occorre dunque ricordare iniziative a scopo preventivo, a stimolare il cambiamento culturale un concetto fondamentale: se il diritto ad una pari dignità socia- della nostra società. le è inalienabile, altrettanto inviolabile è il diritto dell’individuo a ricevere gli strumenti materiali per accedere ad un servizio che soddisfi dignitosamente la sua necessità. Un servizio che offra tale Silvia Scozia livello qualitativo riconoscerebbe all’utenza destinataria non tanto (Dott.ssa in Giurisprudenza, il diritto all’integrazione sociale, quanto il previo ed inalienabile studentessa dell’LL.M. diritto alla libertà: libertà innanzitutto di poter conoscere, libertà In Diritto Internazionale Umanitario e Diritti Umani di poter scegliere se prendere parte o meno al processo di alfabetiz- presso la Geneva Accademy of IHL)
10 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 PROTEGGERE I smo culturale dei diritti. Se è vero che la protezione dei diritti uma- DIRITTI UMANI TRA ni a livello regionale presenta il vantaggio di essere gestita da istituzioni potenzial- mente più consapevoli delle sensibilità UNIVERSALISMO E culturali delle comunità dei cittadini de- stinatari di tale protezione, l’adozione di MULTICULTURALISMO una prospettiva relativistica nell’interpre- tazione dei diritti e nella selezione degli stessi diritti da proteggere potrebbe ri- schiare di mettere in pericolo l’idea dell’u- IL CONTRIBUTO DEI SISTEMI REGIONALI ED IL LORO niversalità dei diritti umani e di costituire RAPPORTO CON LE AUTORITÀ NAZIONALI una minaccia alla loro salvaguardia. D all’adozione della Dichiara- Nonostante queste possibili criticità, i si- zione Universale dei Diritti Il ruolo dei sistemi regionali di protezione stemi regionali di protezione dei diritti dell’Uomo, nel 1948, il qua- è stato messo particolarmente in risalto a umani, sebbene caratterizzati da diversi dro internazionale per la pro- partire dagli anni novanta quando, in occa- gradi di evoluzione ed impatto (anche a tezione dei diritti umani ha subito notevoli sione della Terza Conferenza Mondiale sui causa della più o meno recente genesi di evoluzioni, testimoniate dall’adozione di Diritti Umani tenutasi a Vienna nel 1993, ciascuno) sono oggi riusciti a diventare un un considerevole numero di trattati aventi proprio l’elemento dell’universalità dei di- importantissimo strumento di tutela e cer- ad oggetto la protezione di diritti specifici, ritti umani è stato messo in crisi – in par- tamente il più efficace in riferimento alla dallo sviluppo di complessi meccanismi di ticolar modo nel contesto delle conferenze possibilità che essi conferiscono al singolo monitoraggio nel contesto del sistema del- regionali che hanno preceduto il summit individuo, vittima di violazioni di diritti le Nazioni Unite e dalla creazione e raffor- di Vienna – ed il ruolo dei sistemi regionali conferitigli dall’ordinamento internazio- zamento dei sistemi regionali. valorizzato in quanto cruciale nell’operare nale, di ottenere giustizia per quanto sof- un bilanciamento tra una prospettiva che ferto portando il proprio caso davanti ad La natura stessa delle convenzioni regionali tiene conto delle sensibilità culturali della una corte. a cui tali sistemi fanno riferimento li pone comunità di riferimento ponendosi però in una posizione cruciale rispetto alla ten- sempre in continuità rispetto ai principi Un simile processo di decentralizzazione sione tra la volizione all’universalismo, che proclamati nella Dichiarazione Universale. è emerso all’interno dei sistemi regionali è caratteristica intrinseca all’idea di diritti stessi, entro cui al fine di privilegiare lo umani affermatasi dopo la seconda guerra Questa tendenza verso una regionalizza- stesso principio di prossimità rispetto alle mondiale, e le critiche rivolte a questa pro- zione e quindi una decentralizzazione dei potenziali vittime con l’obiettivo di tene- spettiva dai sostenitori della tesi del relati- diritti umani dal livello universale al livello re conto di altre istanze – come la carente vismo culturale dei diritti, due prospettive regionale risulta controversa in riferimento legittimazione democratica delle corti ed il che per lungo tempo è sembrato non riu- agli stessi nodi che costituiscono il cuore rispetto per la sovranità nazionale – le corti scissero a trovare una conciliazione. del dibattito tra universalismo e relativi- regionali hanno mostrato diversi gradi di
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 11 deferenza nei confronti degli Stati membri pressanti a causa dell’indebolirsi delle prin- in relazione al contenuto specifico da attri- Una riflessione circa il contributo di questi cipali argomentazioni portate avanti dalla buire a determinate norme ed alle limita- due diversi approcci caratterizzanti il siste- Corte per sostenere la propria posizione, zioni a cui è possibile sottoporre la tutela ma europeo e quello interamericano, più basate principalmente sulla scarsa fiducia di certi diritti per favorire interessi concor- deferente l’uno e maggiormente accentra- nella capacità dei sistemi nazionali di poter renti, sulla scorta dell’idea che le autorità to l’altro, alla protezione dei diritti umani contribuire in maniera trasparente e rispet- nazionali si trovino in una posizione più risulta oggi particolarmente rilevante alla tosa della rule of law alla protezione dei favorevole a rendersi conto dei bisogni e luce degli sviluppi istituzionali che hanno diritti senza uno stretto controllo da parte delle sensibilità delle loro rispettive società. recentemente avuto luogo nel sistema di delle autorità regionali; tale giustificazio- Strasburgo ed alle critiche emergenti nei ne all’attivismo della Corte risulta sempre Tale tendenza verso un’ulteriore decentra- confronti dell’atteggiamento aggressivo meno difendibile quanto più gli Stati parte lizzazione ha caratterizzato lo sviluppo dei delle istituzioni interamericane espresse del sistema hanno progredito in un proces- diversi sistemi regionali di protezione ed è dagli Stati membri. so di democratizzazione che ha ormai rag- stata realizzata tramite l’utilizzo di diverse giunto livelli avanzati. dottrine elaborate dalle corti regionali, tra L’adozione del Protocollo 15 alla Conven- cui la dottrina del margine di apprezza- zione Europea dei Diritti Umani ha infatti Un equilibrio soddisfacente tra la deferen- mento, sviluppata dalla Corte europea dei per la prima volta introdotto nella Carta za nei confronti delle autorità degli Stati diritti umani ma applicata in un certo nu- un riferimento esplicito sia al principio di e lo scrutinio internazionale, che tenga mero di casi – talvolta direttamente o più sussidiarietà che alla dottrina del margine in considerazione le peculiarità nazionali spesso implicitamente - anche dalla Com- di apprezzamento, ed ha costituito il ri- senza mettere in pericolo la protezione dei missione e dalla Corte interamericane e sultato di un processo fortemente voluto diritti oggetto degli strumenti regionali di che più recentemente ha iniziato ad essere da alcuni Stati membri – e sponsorizzato protezione, non è facile da raggiungere ed menzionata nel sistema africano. specialmente dal Regno Unito – volto a uno sguardo all’evoluzione delle corti re- stimolare un utilizzo ancora più estensivo gionali in riferimento allo sviluppo delle Nel contesto interamericano, lo scettici- dei meccanismi di deferenza interni al si- dottrine sopra menzionate fa spesso emer- smo delle istituzioni regionali nei confronti stema Strasburgo, di cui non si può ancora gere incoerenze e contraddizioni. del principio di sussidiarietà ha fatto però conoscere l’impatto sull’evoluzione della preferire un approccio accentrato, che non giurisprudenza della Corte, non avendo ad Si può ad ogni modo ragionevolmente conferisse un’ampia discrezionalità alle oggi il Protocollo raggiunto le ratifiche ne- affermare che sebbene l’approccio inte- autorità degli Stati ed in cui dottrine fa- cessarie alla sua entrata in vigore. ramericano risulti, in linea di principio, vorevoli a una tale centralizzazione, come maggiormente garantista, la concessione quella del “controllo di convenzionalità”, Nel continente americano intanto, l’ag- da parte della Corte di Strasburgo di un potessero emergere. gressività dell’approccio della Corte ha su- margine di discrezionalità alle autorità bito negli ultimi anni critiche sempre più domestiche nell’attuazione delle tutele promosse dalla Convenzione Europea per i Diritti Umani, favorisce la cooperazione degli Stati con le istituzioni regionali, con- ferendo legittimità a queste ed effettività alla protezione dei diritti. Il successo di un sistema regionale di pro- tezione integrato, sul modello di quello eu- ropeo, può ad ogni modo mantenersi tale solamente nel momento in cui le garanzie di supervisione da parte della relativa cor- te regionale rispetto all’utilizzo da parte degli Stati del margine di apprezzamento concesso ed un utilizzo coerente di questo strumento (che non sempre ne è stato fatto dalla Corte di Strasburgo), ne impediscano un impiego arbitrario e permeabile ad in- fluenze politiche risultanti nell’applicazio- ne di double-standard, che ne minerebbe- ro l’autorevolezza e l’efficacia. Federica Merenda (Dott.ssa in Relazioni Internazio- nali e Studi Europei, studentessa dell’LL.M. In Diritto Internazionale Umanitario e Diritti Umani presso la Geneva Accademy of IHL)
12 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 CYBERBULLISMO: UN FENOMENO 2.0 L’OSPEDALE PEDIATRICO DI BARI IN PRIMA LINEA CON “TEEN EXPLORER” PER LA PREVENZIONE DELLE VIOLENZE ONLINE NELLE SCUOLE PUGLIESI G uardare oggi ai nostri ragazzi, preadolescenti e adole- può difendersi” (Smith, P. K., del Barrio, C., &Tokunaga, R. S., scenti, non può prescindere dal considerare che le loro 2013). Il fenomeno, in questa cornice teorica, è suddiviso in sette vite siano tecno mediate e che questo vivere costante- categorie differenziate a seconda delle azioni realizzate: mente alle prese con strumenti tecnologici impatti con - sms: l’invio e la ricezione di messaggi testuali offensivi e tutte le sfere del loro sviluppo psicofisico. diffamatori attraverso il telefono cellulare; In un’epoca dominata dalle nuove tecnologie (ICTs), tra compu- - mms: l’invio e la ricezione di materiale multimediale ter, internet, telefoni cellulari, videogames, i nostri giovani sono (foto/video) recante danno a terze persone; protagonisti di uno scenario in forte discontinuità con il passato, - calls: l’invio e la ricezione di chiamate diffamatorie, in cui abituati a comunicare in tempo reale e creare relazioni senza alcun l’aggressore intimidisce la vittima con minacce e insulti; confine di spazio (Ferri, 2011). - e-mail: l’invio di mail contenenti insulti, minacce, offese Non tutti i “cittadini digitali”, però, riescono, a scindere consape- e diffamazioni; volmente i comportamenti ammissibili in rete da quelli problema- - chatrooms: intimidazioni e offese in chat; tici e potenzialmente dannosi; è diffuso un uso distorto e impro- - instant message: insulti e offese tramite sistemi di comu- prio del web con conseguenze negative sotto vari aspetti: sociali nicazione istantanea (come MSN, Yahoo, Skype etc.); psicologici e giudiziali - websites: la rivelazione di informazioni personali o la di- Tra i numerosi rischi online, risulta sempre più preoccupante il vulgazione di immagini e video compromettenti (per la vittima) cyberbullismo, definito, in relazione con le consuete descrizioni attraverso siti internet. del bullismo tradizionale, “un atto aggressivo, intenzionale, ripe- Willard (2006) ha proposto una classificazione alternativa rispetto tuto nel tempo, di un singolo o di un gruppo, realizzato, attraverso alle diverse azioni di cyberbullismo perpetrate, come il flaming: varie forme di contatto elettronico, contro una vittima che non messaggi violenti e volgari che mirano a suscitare contrasti e bat- taglie verbali nei forum; l’harassment (molestie): l’invio ripetuto di messaggi offensivi e sgradevoli; denigration (denigrazione): in- sultare o diffamare qualcuno online attraverso dicerie, pettegolezzi e menzogne, volte a danneggiare la reputazione di una persona e i suoi rapporti; impersonation (furto d’identità): in questo caso l’aggressore ottiene le informazioni personali e i dati di accesso (nick, password, ecc.) di un account della vittima, con lo scopo di prenderne possesso e danneggiarne la reputazione; outing and trickering: diffondere online i segreti di qualcuno, informazioni scomode o immagini personali; spingere una persona, attraver- so l’inganno, a rivelare informazioni imbarazzanti e riservate per renderle poi pubbliche in rete; exclusion (Esclusione): escludere intenzionalmente qualcuno/a da un gruppo online (chat, liste di amici, forum tematici, ecc.); cyberstalking: invio ripetuto di mes- saggi intimidatori contenenti minacce e offese. Le due specificità del cyberbullismo, che lo differenziano da altre aggressioni, sono l’anonimato e il potenziale infinito di replica dei contenuti denigratori. La mancanza di una relazione diretta con la vittima, l’apparente- mente anonimato, aumenta il potenziale vessatorio del cyberbullo che, in mancanza di feedback emotivo con la vittima, diventa meno consapevole del danno arrecato rendendolo più disinibito, incapace di gestire i livelli di autocontrollo. La “distanza sociale” che il web crea aumenta l’efferatezza di alcuni comportamenti ag- gressori. Inoltre un episodio, di bullismo filmato con lo smartphone e divulgato a migliaia di astanti o un messaggio a contenuto of- fensivo pubblicato da un bullo e diffuso a cascata tra i riceventi, può arrecare un potenziale danno alla vittima anche senza la sua ripetizione nel tempo. Anche più del bullismo tradizionale, il cy- berbullismo può essere molto dannoso per il benessere e la salu-
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 13 verso un preliminare lavoro di formazione dei docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, seguito da una fase operati- va, condotta dagli stessi insegnanti, adeguatamente formati dagli esperti, tesa a stimolare nei giovani conoscenza e consapevolezza del web e a fornire loro strumenti per tutelarsi e maturare scelte responsabili. Il programma rientra nel “Piano Strategico per la Promozione della Salute nelle Scuole” realizzato nell’ambito del Protocollo d’Inte- sa sottoscritto dall’Assessorato alla Salute della Regione Puglia e dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. A nutrire il progetto sono i ragazzi stessi che, nella fase conclusiva del programma svolto a scuola, si fanno promotori della sicurez- za sul web, sviluppando dei lavori di comunicazione sociale (spot, cortometraggi, fumetti), poi condivisi in un evento collettivo, che coinvolge tutte le scolaresche partecipanti, nella convinzione che la prevenzione parta sempre da un’ azione educativa profonda, non fondata su meri divieti, ma sull’esperienza pratica, sulle capacità critiche e di tutela di Sé e dell’altro che i ragazzi devono sviluppare. Dal 2013 al 2016 sono stati coinvolti circa 10.000 ragazzi, formati te mentale dei ragazzi poiché incide negativamente sulla loro vita più di 600 insegnanti di 78 scuole di primo e secondo grado di sociale e scolastica; il malessere nelle vittime viene spesso espresso tutta la regione Puglia attraverso ansia, bassa concentrazione e può sfociare in compor- Nell’anno scolastico 2015-2016, i 3321 alunni che hanno corret- tamenti più gravi quali depressione e tentativi di suicidio, come tamente compilano un questionrio sugli atteggiament dei giovani, i casi di cronaca hanno mostrato di recente. Le conseguenze però , hanno evidenziato che i giovani internauti che navigano abitual- coinvolgono anche i cyberbulli che vanno considerati come ragazzi mente sul web utilizzano soprattutto lo smartphone (54,6%) o il maggiormente a rischio di sviluppare condotte illegali e devianti telefonino (29,9%), in parte con il computer (10,5%), in pochi anche in età adulta. con il tablet (5%) lontani quindi da possibili controlli da parte Tra i personaggi coinvolti, oltre al “cyberbullo” e alla “vittima”, di genitori. Le azioni preferite realizzate con lo smartphone sono: come abbiamo accennato, figurano illimitati “spettatori”, definiti chattare (73,70%), scaricare musica e giochi (56,10 %), scambiare bystanders, che possono osservare il fenomeno senza intervenire per foto e immagini (40,70%) e infine telefonare (35,90%). paura o indifferenza, o condividere video o foto sui social network, Gli atti di bullismo collegati ad internet interessano particolarmen- dando vita a un vero e proprio processo di vittimizzazione. Non te l’ambiente scolastico. Nel nostro campione il 6,8% dichiara di secondari, spiccano familiari spesso disinformati o impreparati a esserne stato vittima mentre il 71,2% dichiara di non aver mai dare supporto in caso di necessità. avuto esperienze di cyberbullismo; il 13,20% dichiara però di es- Nell’ampio spettro di problematiche adolescenziali, l’attenzione a sere stato spettatore di continue minacce, il 16.60% di messaggi questo tema è forte per i dati allarmanti che emergono e per le o violenti o intimi, il 11,10% di aggressioni fisiche o umiliazioni conseguenze, spesso tragiche. Da una recente ricerca di Skuola.net verbali. e AdoleScienza.it su 7000 studenti di 11 scuole superiori di tutta Il 31,20% del campione a fronte di atti di violenza tecno mediati Italia, emerge, infatti, che tra le vittime di cyberbullismo, 1 su 10 ha chiesto aiuto ai genitori, il 28% lo ha ignorato, solo il 22% ha ha tentato il suicidio, il 62% subisce contemporaneamente atti di denunciato. bullismo, circa la metà ha pensato di togliersi la vita, e una pari per- Più della metà dei ragazzi (50,8%) è consapevole della gravità degli centuale pratica autolesionismo, facendosi cioè intenzionalmente atti di cyberbullismo e delle sue relative conseguenze penali, il del male (si taglia con lamette o altri oggetti appuntiti, si brucia, 42% invece la ritiene solo una forma di mancanza di rispetto e il ha dato pugni al muro, ecc.) L’11%, poi, dichiara di aver tentato 7% uno scherzo tra ragazzi. concretamente di uccidersi. Gli atteggiamenti e le opinioni dei ragazzi pugliesi risultano sovrap- L’inquietante chiarezza dei dati, le cronache, e la rilevazione di ma- ponibili ai dati nazionali e tale andamento conferma la necessità di lesseri psicofisici con sintomi diversi, quali alterazioni del ritmo programmare interventi di prevenzione efficaci per scongiurare un sonno-veglia e dell’alimentazione, ansia generalizzata, fobia sociale, fenomeno che se non opportunamente affrontato dalle varie isti- stati depressivi, carenza di autostima etc. hanno portato gli opera- tuzioni sociosanitarie ed educative può causare gravi danni per lo tori sociosanitari ad affrontare sempre con maggiore attenzione il sviluppo psicofisico delle nuove generazioni e per lo stato di salute tema delle violenze online (Brugnola e al. 2014). generale della comunità futura. Il Servizio di Psicologia-GIADA dell’Ospedale Pediatrico Giovan- Per tutte queste ragioni l’Associazione Gens Nova ha scelto di in- ni XXIII di Bari, coordinato dalla dott.ssa Maria Grazia Foschino terloquire con le operatrici del progetto Giada, offrendo supporto Barbaro, è impegnato, ormai da quattro anni, nel programma dal nella persecuzione di un obiettivo comune. titolo “Teen Explorer”, attivo in tutte le province e fondato sulla prevenzione dei pericoli per la salute associati all’uso improprio del Dott.ssa Maria Grazia Foschino Barbaro, web, sostenuto dalla Regione Puglia e con la partecipazione delle Dott.ssa Alessandra Lombardo, ASL regionali e dei referenti GIADA dei diversi territori regionali Dott.ssa Domenica De Iaco (Foschino Barbaro e al. 2014) . Il progetto, pur delineando le po- (Servizio di Psicologia GIADA, Ospedale Pediatrico tenzialità e i rischi generali di Internet, si concentra in particolare Giovanni XXIII Azienda Ospedaliero Universitaria sulla prevenzione all’adescamento online e al cyberbullismo, attra- Policlinico Giovanni XXIII Bari)
14 Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 BENVENUTO INTERNET: ma può anche portare a gesti estremi quali la fuga e, nei casi peggiori, il suicidio in- fantile; per non BENVENUTO PERICOLO! parlare dei risvolti terribili che si nascon- dono dietro l’adescamento online, tra cui i più frequenti sono la violenza sessuale e il rapimento. La rete non è nostra nemica, ma solo fin- ché non se ne fa un uso distorto e finché l’utilizzatore non raggiunge l’età giusta per comprenderne tutti i rischi: l’ingenuità e la vulnerabilità degli adolescenti alle prime armi con il pianeta “Internet”, rappresentano la linfa vitale per coloro che vogliono sfruttare il peggio che gli strumenti virtua- li possono offrire. Sarebbe bene, dunque, non prendere sotto gamba gli effetti che possono deriva- re dall’avere un mondo virtuale sempre in tasca. Spesso il termine “virtuale” si associa a qualcosa che non esiste nella realtà, ma non c’è niente di più sbagliato: i pericoli che si nascondono dietro l’utilizzo della rete esistono e sono L reali! a tecnologia e il mondo della rete cyberbullismo, figli proprio di questa nuo- Ecco perché la nostra associazione da qual- si sono prepotentemente insediati va concezione virtuale del mondo. che anno è molto attiva nell’attività di pre- nelle nostre abitudini, assumendo Le conseguenze di questa rivoluzionaria venzione del fenomeno del cyberbullismo un ruolo centrale soprattutto per visione dei rapporti sono a volte inimma- attraverso i continui incontri all’interno i ragazzi, che sempre di più dedicano la ginabili. Il delle scuole medie inferiori e superiori, maggior parte del loro tempo a strumenti passaggio da “vittime virtuali” a “vittime riscuotendo grande apprezzamento e rico- quali smartphone, computer e tablet. reali” è estremamente rapido e spesso, pur- noscenza per la qualità e concretezza degli E’ indubbio che questi potenti mezzi di troppo, porta a interventi. comunicazione, se sfruttati al meglio e con fenomeni estremi: per esempio, la vergo- coscienza, portano con sé, in termini di gna che deriva dall’essere derisi e vederlo progresso, delle enormi potenzialità positi- pubblicato in rete Dott.ssa Chiara Romano ve; tuttavia, la loro costante presenza nella nel giro di qualche secondo, non solo può (Responsabile Gens Nova Onlus e società moderna ha fatto sì che il loro uti- avere delle conseguenze devastanti a livello Penelope Puglia Onlus lizzo ci risulti ormai indispensabile, anche psicologico, per Gioia del Colle) laddove non è così. Infatti la loro diffusio- ne così rapida e precoce nelle nostre vite, soprattutto in quelle degli adolescenti, ha contaminato il modo di interagire tra di noi, favorendo le conversazioni virtuali a discapito del confronto “faccia a faccia”. Inevitabile, dunque, riflettere sulla potenza travolgente di questo nuovo modo di espri- mersi, che mina costantemente le capacità di interazione: questo nuovo approccio ai rapporti è preoccupante non solo ai fini delle capacità relazionali, che dovrebbero svilupparsi proprio nell’età adolescenziale, ma anche come fenomeno sociale che or- mai ha preso il sopravvento e che, sfortunatamente, troppo spesso porta an- che a fenomeni criminosi, come l’adesca- mento online e il
Gens Nova 1 Ottobre - Dicembre 2016 15 CYBERBULLISMO: PROGETTO SCUOLE – PAROLA AI PRESIDENTI! Q uale è la Sua perce- zione delle esperien- ze educative che state af- Q ual è la Sua sensa- zione rispetto alle varie esperienze che frontando da tempo nelle sta vivendo negli isti- scuole? tuti scolastici di Bari, Molto positiva! A fronte di clas- a contatto con ragazzi si da 150 ragazzi, ho riscontrato di diversa estrazione che un buon 80% è molto atten- sociale, riguardo il fe- to, partecipe, interagisce e mostra nomeno del bullismo e particolare interesse verso queste del cyber bullismo? problematiche, probabilmente I ragazzi a cui ci rivolgiamo anche per il taglio pratico–concreto dimostrano particolare at- che tendiamo a dare agli incontri. tenzione forse perché inizia- Ci parli dell’obiettivo ulti- no a comprendere meglio che mo di questi incontri: tutti questi comportamenti L’obiettivo è proprio quello di che a loro possono sembrare fornire una serie di consigli uti- comuni ragazzate, bravate, li e pratici attraverso un’efficace come gli stessi genitori riten- programma di prevenzione che gono, non lo sono affatto, in contribuisce a sensibilizzare i ra- quanto costituiscono una se- gazzi, sia le vittime che gli artefi- rie di illeciti penali e civili, a ANTONIO GENCHI ci, nei confronti di questo triste e PRESIDENTE REGIONALE seconda della tipologia di AVV. ANTONIO MARIA LA SCALA grave fenomeno, tentando di ren- PENELOPE PUGLIA ONLUS condotte poste in essere. PRESIDENTE NAZIONALE derli più consapevoli di quelli che E CONSIGLIERE NAZIONALE Non nascondo che nella fase GENS NOVA ONLUS sono i pericoli concreti della rete e GENS NOVA ONLUS iniziale degli incontri, qual- E PENELOPE ITALIA ONLUS facendogli capire allo stesso tempo che ragazzo tende a sorridere l’importanza e l’efficacia di que- ed a sottovalutare il problema, sto importante mezzo, se usato in quando però iniziamo ad illustrare più nel concreto quelle che sono le modo corretto. reali conseguenze di tali comportamenti, anche tramite la visione di brevi filmati in cui gli dimostriamo che non si tratta di scherzi ma di Queste iniziative hanno un’ utilità anche per il corpo docente? veri e propri reati, il livello di attenzione sale soprattutto nei confronti Certo, stiamo riscontrando una gran partecipazione dei docenti; a dir il vero dei filmati d’impatto che vengono proiettati e che comunicano l’idea sono quelli forse più entusiasti, ci riempiono di complimenti e ci invitano a concreta di quelle che sono le responsabilità penali a seguito di tali atti. tornare; ogni volta hanno espresso grande apprezzamento ritenendo i nostri incontri molto più interessanti di tanti altri fatti con diversi esperti del set- Avete riscontrato molta partecipazione? tore; questo non perché siamo più bravi, ma perchè probabilmente diamo un Si, diciamo che in diverse scuole abbiamo riscontrato un feedback taglio concreto, pratico, operativo, a volte utilizzando un linguaggio piuttosto molto positivo. Dopo qualche giorno, infatti, in un paio d’ istituti, i duro, che credo sia quello più efficace per far arrivare al cuore ed al cervello ragazzi hanno realizzato uno scritto di loro iniziativa, che poi han- di questi ragazzi il messaggio in modo chiaro. no fatto pervenire alla nostra associazione, in cui descrivevano le loro sensazioni e ciò che più li aveva colpiti dell’incontro. Sono soddisfatto E’ risaputo che lo fate su base totalmente gratuita, cosa c’è in quanto sento che tramite quest’opera, contribuiamo anche noi con dietro questa scelta? il nostro impegno, ad aggiungere mattoni a quel muro di prevenzione Facciamo volontariato da decenni, io ho sempre creduto nei giovani, ritengo nei confronti di un fenomeno sempre più diffuso. che a livello di prevenzione nei confronti degli adulti, purtroppo, ci sia ormai Questi episodi sono sempre esistiti anche nel lontano passato, però oggi poco da fare, l’unica speranza sono le prossime generazioni che contribuiran- la tecnologia che ha reso le nuove generazioni native digitali, viene no concretamente a cambiare questo Paese. Un’efficace azione di prevenzione utilizzata in modo scorretto e diseducativo, senza filtri o protezioni di sui più giovani è la via giusta da intraprendere ed è per questa ragione che, alcun genere, molti ragazzi tendono ad emulare condotte spiacevoli e con tutto il cuore e le migliori intenzioni, l’Associazione Gens Nova compie spesso illegali, inconsapevoli di quelle che sono effettivamente le respon- da tempo quest’opera di volontariato su base totalmente gratuita, perchè cre- sabilità penali e civili che noi ci impegniamo ad illustrare in modo diamo fermamente che contribuire alla crescita sana delle nuove generazioni concreto ed efficace. sia l’unica possibilità che abbiamo per far si che il nostro Paese torni a sorri- dere quanto prima. Avv. ANTONIO MARIA LA SCALA ANTONIO GENCHI Pres. Regionale Penelope Puglia Onlus Presidente Nazionale Gens Nova Onlus e Penelope Italia Onlus e Consigliere Nazionale Gens Nova Onlus
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