Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
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Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia Migrazione = risorsa ph: Mario Noto Impresa multicolore per integrare e creare lavoro di Agostino Sella Si riparte con una start-up multicolore e multicultura- le. Dopo l’esperienza de “Il ponte sul di-stretto”, il progetto che 4 anni fa ha dato vita al DAS, una realtà ormai viva presente capil- larmente sul territorio, parte quel- la di “Sud - Arte & Design”, grazie al sostegno della Fondazione con il Sud, vero e proprio volano del terzo settore nel meridione d’Ita- lia. Questa volta l’epicentro del pro- getto sono i beni confiscati alla mafia nel comune di Villarosa, in provincia di Enna, che divente- ranno il centro di produzione di prodotti artigianali con la creazio- ne di un nuovo “brand” afroeuro- peo che mette insieme la vivaci- tà dei colori africani e la linearità delle forme europee. Una grande scommessa per un territorio tra i più poveri d’Italia dove - questa volta - migranti e giovani autoctoni lavoreranno insieme per la crea- zione di una nuova impresa. continua a pag. 3 La nostra Europa è qua Il reportage degli inviati di Rainews24 “ a casa loro” di Angela Caponnetto “Se avessimo l’opportunità di sfruttare le nostre risorse avremmo qui la nostra Europa” . È questa la frase che più mi risuo- na da quando ho rimesso i piedi nel Vecchio Continente dopo 10 giorni in Senegal. Quella frase me l’ha detta al microfono con un sorriso, voce morbida e senza polemica, un longilineo giovane che stava meditando di lasciare il paese affidandosi ai trafficanti di esseri umani. E che invece ha cambiato idea grazie al progetto dell’Associazio- ne Don Bosco 2000 potrà cresce- Pagg 2-3 Pagg 4-5 Pagg 6-7-8 Pagg 10-11 re professionalmente nella sua Sud - Arte & Design Intrattenimento e solidarietà Il progetto Senegal Don Bosco 2000 e il territorio città, a Tambacunda. per l’avvio del nuovo progetto continua a pag. 7
pag 2 n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione Sud – Arte & Design Un progetto per la legalita’ e l’integrazione Capitali umani diversi per un obiettivo comune di Gabriella Giunta SUD – ARTE & DESIGN La strategia complessiva del progetto è quella di mettere insieme capitali umani diversi (migranti e italiani) per la realizzazione e la vendita di un prodotto che rappresenta la sintesi tra due diversità culturali come quella africana e quella europea. In questo con- DURATA: 36 mesi testo, attraverso una fase compatta di formazione tra giovani al di sotto dei 29 anni siciliani e migranti (con buon livello di scolarizzazione) si metteranno in atto una serie di dinamiche già sperimentate che mirano a far diventare la diversità tra le risorse umane una ricchezza e non un limite. Il luogo di produzione è situato ENTE FINANZIATORE: Fondazione con il nella parte sottostante dei due beni confiscati alla mafia. Il personale di produzione è costituito da giovani inoccupati villarosani e giovani migranti beneficiari del progetto SPRAR di Villarosa. Il luogo di produzione e Sud di decoro si costruisce dunque in forma laboratoriale, un Fab Lab, una piccola officina che offre servizi per- sonalizzati di fabbricazione digitale, dotata di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in PARTNER: 5 soggetti (Don Bosco 2000, maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti. L’idea imprenditoriale è la creazione di un nuovo “brand” di prodotti di arredo-casa denominati “Sud-Arte & D.A.S. Società Cooperativa, Confcooperati- Design” in un processo di mini-filiera economica che va dalla produzione alla vendita dei prodotti su scala ve Sicilia, Comune di Villarosa, Associazione nazionale. Il brand è caratterizzato da un nuovo stile “afroeuopeo” sintesi di colori e forme tipicamente africa- ne e di quelle minimaliste europee. Si produrranno circa 30 prodotti in ceramica, stoffa, vetro e legno facili da Bellarrosa) realizzare e di ampio consumo, caratterizzati da elementi di economia solidale. La produzione e lo stoccag- gio per la vendita all’ingrosso e l’e-commerce sarà localizzata nei depositi di due beni confiscati a Villarosa. La vendita al dettaglio sarà localizzata in punti vendita situati strategicamente in zone metropolitane del sud PROGETTO: creazione di un nuovo “brand” Italia, sfruttando una forte rete di vendita che promuova il marchio sia all’interno di superfici plurimarca e di prodotti di arredo-casa in stile afro-euro- multiprodotto sia attraverso l’affiliazione a contratti di franchising e licensing. peo e start-up di un’attività imprenditoriale di produzione e vendita DESTINATARI: 20 giovani (10 inoccupati vil- larosani e 10 migranti) IMPATTO SUL TERRITORIO: nuova attività imprenditoriale localizzata in due beni dal si- gnificativo valore simbolico di lotta ad ogni forma di illegalità La ratio del progetto? L’associazione Don Bosco 2000 ha in gestione dal 2016 i due beni confiscati alla mafia nell’ambito del progetto di SPRAR del Comune di Villarosa per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Sin dalla fase progettuale è stata chiara la necessità di creare una sinergia tra le realtà locali per la valorizzazione delle risorse del territorio per incrementare il valore sociale del bene in nome di integrazione e legalità. La parte su- periore dei due beni (a circa 200 m l’uno dall’altro) è adibita a struttura abitativa di accoglienza ma gli ampi locali del pianterreno (ex stalle e magazzini) sono inutilizzati e sono oggetto dell’intervento del progetto. La zona è caratterizzata da un tessuto socio-economico critico per le attività della criminalità mafiosa e la crisi economica. La città ha vissu- to un lento spopolamento demografico, con un calo del numero delle famiglie ed un invecchiamento della popolazione. Recenti dati ISTAT riferiscono di 4937 abitanti al 31/12/2015 (erano 5680 al 31/12/2001) e un indice di vecchiaia significativo. L’economia si basa principalmen- te sull’agricoltura e la pastorizia. La chiusura del settore minerario ha portato disoccupazione ed emigrazione. Emergono quindi bisogni ed esigenze specifiche. 1. L’esigenza di riscatto legale, con un’attività che dia un segnale forte contro ogni forma di criminalità, riconvertendo i due beni in luoghi dove svolgere un’attività legale e produttiva. 2. L’esigenza di riscatto economico, rappresentata dal rinnovato spirito imprenditoriale e la realizzazione di un nuovo prodotto che ap- porti redditività al territorio e partecipazione alla creazione di un nuovo brand. 3. L’esigenza di riscatto sociale dei giovani del territorio e dei mi- granti, attraverso il reintegro di un doppio capitale umano: quello dei giovani villarosani che sono costretti ad emigrare e quello dei giovani rifugiati che vengono accolti. 4. L’esigenza di riscatto culturale e sociale, che necessita di un nuovo modello di integrazione che esuli dai paradigmi dell’accoglienza/ assistenzialismo e si muova nella direzione di una strategia di integra- zione socio-culturale motivata da un’iniziativa che unisca le forze di chi accoglie e di chi è accolto. Questi 4 bisogni sono aspetti chiave del contesto nel quale viene propo- sto il progetto in cui la valorizzazione di un bene confiscato alla mafia si unisce ad un progetto di accoglienza di migranti, come opportunità per sostenere lo sviluppo socio-economico del territorio.
n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione pag 3 “Ero scettico sui migranti, adesso non più” Il Sindaco di Villarosa parla delle potenzialità del progetto Giuseppe Fa- realizzare un progetto SPRAR nel dini di Villarosa, che hanno visto alla start-up di artigianato etnico. nostra comunità, creare degli in- sciana, neo- nostro territorio per la difficoltà ad con positività la presenza dei mi- Il partenariato con l’Associazione centivi anche esterni al progetto sindaco del integrare persone di etnie diverse granti. Per noi tutto ciò permette Don Bosco 2000 è stato uno dei per risvegliare uno spirito impren- Comune di e provenienti da altri paesi. Ad di allargare i nostri orizzonti verso primi che la mia amministrazione ditoriale che è un po’ dormiente Villarosa, è in- oggi ho molta fiducia in questo altre culture ed altre etnie. Quindi, ha stipulato dal momento dell’in- e creare attività in proprio. I valori tervenuto sul- progetto di accoglienza ed inte- a maggior ragione confidiamo nel sediamento. Speriamo che l’avvio che ci sono stati tramandati dai Giuseppe Fasciana l’impatto del grazione, soprattutto grazie alle progetto di Fondazione, perché di questa attività possa risveglia- nostri nonni nel settore dell’arti- progetto “Sud esperienze dei giovani villarosani anche questo rappresenta un aiu- re nei partecipanti competenze gianato possono ancora essere – Arte & Design” nel territorio e sul- che lavorano in qualità di opera- to verso i migranti. Ma non solo, il nel settore dell’artigianato che si recuperati e valorizzati, riportando la presenza del progetto SPRAR di tori nel centro di accoglienza ed progetto “Sud – Arte & Design” è stanno ormai perdendo nel nostro i valori del passato nel presente e accoglienza dei migranti nei beni integrazione gestito dall’Associa- un’opportunità di crescita perso- territorio ed in generale in tutto soprattutto nel futuro”. confiscati alla mafia. “All’inizio ero zione Don Bosco 2000. Commen- nale e professionale per i giova- l’entroterra siculo. Questo potreb- un po’ scettico sulla possibilità di ti positivi vengono anche dai citta- ni villarosani che parteciperanno be essere l’impatto atteso nella Gabriella Giunta continua da pag. 1 questi anni durerà almeno per altri – come dimostra l’ultimo rappor- 20 anni. to Oxfam - peggiora anno dopo Migrazione = risorsa Basta considerare due fattori per anno. La forbice tra ricchissimi e La migrazione è una risorsa. Que- non avere dubbi: quello demo- poverissimi si allarga sempre di sto per noi non è uno slogan da grafico e quello della povertà. più. Qualche esempio. Bill Gates, sbandierare ma è una realtà con- L’Africa ha una popolazione di l’uomo più ricco del mondo, ha un creta e ci piace gridarlo con forza 1,2 miliardi di persone, 900 mila patrimonio di 75 miliardi di dollari e convinzione in una società ed in dei quali hanno meno di 21 anni. pari al PIL di ben 9 paesi dell’Afri- un contesto culturale come quello I paesi da cui arrivano i ragazzi ca sub-sahariana, Senegal, Mali, di oggi in cui chi parla bene della africani hanno un’età media tra i Gambia, Burkina Faso, Sudan, migrazione è costretto a condurre 17 ed i 18 anni. Una donna sub- Eritrea, Guinea e Costa d’Avorio. una lotta di minoranza. sahariana ha in media dei 5 ai 6 Andando avanti di questo passo Eppure, anche chi ha fatto e farà figli. In questo momento l’Africa il mondo sarà sempre peggiore. le proprie fortune elettorali dando contiene il 17% della popolazione E cambiare passo, in questa fase addosso a chi lascia il proprio del pianeta. Nel 2100 le previsioni storica sembra proprio un’utopia. paese per realizzare il sogno di un dicono che il continente africano futuro migliore dovrà rassegnarsi. avrà 4,5 miliardi di persone con il L’esodo, soprattutto sub-saharia- 40% della popolazione mondiale. Agostino Sella no, che a cui stiamo assistendo in Poi c’è il fattore povertà che I partner del progetto Una sinergia di soggetti presenti nel territorio Comune di Villarosa L’Associazione Don Bosco 2000 è Il D.A.S. Società Cooperativa si Il ruolo di Confcooperative Sicilia Il Comune di Villarosa ha l’affida- L’Associazione culturale Bellar- il soggetto responsabile del pro- propone la promozione, la valo- si centra nelle azioni relative alla mento perpetuo dei due beni con- rosa è nata nel 2003 ed è stata getto e promuove realtà economi- rizzazione e lo sviluppo del terri- formazione, le work experience e fiscati alla mafia che sono oggetto nominata “gruppo d’interesse che autosostenibili, coinvolgendo torio. Nato nel 2012 come output lo start-up per sviluppare cono- del presente progetto e pertanto comunale e nazionale” nel 2011. nelle attività lavorative le fasce più principale di un progetto, “Il ponte scenze e capacità specializzate esercita una supervisione sulle at- Nella propria attività sottolinea il deboli, quali i giovani e i migranti, sul di-stretto” promosso da Fon- delle risorse umane, rendendole tività che vi si svolgono. Tra le atti- valore etnografico ed antropologi- di cui sostiene l’integrazione con dazione CON IL SUD, il DAS si capace di inserirsi ed adattarsi vità progettuali, oltre alla presenza co delle tradizioni del territorio di progetti di accoglienza. ripropone nella veste di incuba- proficuamente ai molteplici con- del Comune di Villarosa nella task Villarosa. L’associazione ha un in- Nel 2016, l’associazione Don tore sociale, veicolo de principio testi produttivi ed organizzativi dei force insieme a tutti i partner del teresse a aggregare ed integrare i Bosco 2000 ha acquisito la ge- di legalità, inclusione sociale e settori rilevanti nel progetto. La for- progetto, un ruolo chiave consi- vari soggetti del territorio attraver- stione di due beni confiscati alla sviluppo sostenibile. Il DAS cure- mazione sarà svolta nei beni con- ste nella gestione dell’attività del so l’organizzazione di attività ed mafia nell’ambito del progetto di rà l’area della comunicazione e fiscati attraverso lezioni sui temi monitoraggio delle varie fasi pro- eventi di interesse collettivo. SPRAR del Comune di Villarosa divulgazione delle buone prassi quali le tecniche di lavoro manua- gettuali. Si prevede di realizzare L’Associazione Bellarrosa avrà un per l’accoglienza e l’integrazione e dei risultati del progetto, attra- li, l’utilizzo dei macchinari, le stra- una valutazione sia qualitativa che ruolo specifico relativo all’orga- dei migranti. Il ruolo dell’associa- verso la testata giornalistica DAS tegie di produzione e di vendita. quantitativa delle azioni a medio nizzazione di eventi ed iniziative zione Don Bosco 2000 è quello News. Complessivamente, nel- Successivamente si avvieranno e lungo termine attraverso valuta- finalizzate alla promozione delle di coordinare il progetto e svolge- l’ambito del contributo alla cabina le work experience per concretiz- zioni sia d’impatto che di proces- attività progettuali. Gestirà la par- re le attività chiave dello stesso, di regia, il DAS coordinerà tutte le zare le competenze acquisite per so. A tal fine verranno predisposti te relativa agli eventi programma- creando un contratto di rete tra le fasi di produzione, avendo cura di l’inserimento professionale nel degli indicatori ad hoc per valuta- ti attraverso momenti musicali e realtà del territorio per incentivare perseguire gli obiettivi prefissati settore dell’artigianato artistico. re vari aspetti progettuali, legati al- momenti di sensibilizzazione sul l’occupazione giovanile attraver- e mantenere la vision del proget- Confcooperative Sicilia selezione- l’efficacia, all’efficienza, all’impat- tema della lotta alla criminalità so l’imprenditorialità di un gruppo to SUD Arte & Design. Nei locali rà le aziende siciliane nelle quali to, alla rilevanza, alla produttività organizzata e alle discriminazioni giovane e fortemente motivato: i del laboratorio di Villarosa verrà realizzare le work experience sulla ed anche alla trasferibilità delle razziali. L’associazione Bellarrosa migranti e i giovani del territorio. gestita la produzione e decorazio- base delle figure professionali da attività del progetto quale buona si farà promotore di una serie di ne degli oggetti che verranno poi sviluppare nel progetto. prassi da condividere iniziative per sensibilizzare il terri- venduti. torio.
pag 4 n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione Musica, degustazione e solidarietà Comincia così Sud - Arte & Design di Beatrice sa. L’evento prevede il saluto da dali. Un box sarà dedicato anche Di Salvo parte delle istituzioni e dei partner e la presentazione del progetto a alla presentazione del kit IO NON DISCRIMINO del VIS, che grazie La degustazione solidale dei Giovedì 26 ot- tobre presso cura del presidente Arch. Agosti- no Sella. Saranno presenti tutti i alle tecnologie multimediali della realtà aumentata sensibilizza sul vini del VIS i beni confi- partner del progetto. L’evento, in tema della migrazione con i rac- scati alla ma- nome della legalità e dell’integra- conti dei giovani migranti. fia a Villarosa si svolgerà l’evento zione, prevede un intrattenimento di avvio del progetto “Sud – Arte musicale folkloristico e etnico con & Design” che l’Associazione Don band locali. Sarà presente anche Giovedì 26 ottobre, in occasione dell’inaugurazione del progetto “Sud Bosco 2000 ha vinto sul bando la band Migrant Music Drums - Arte & Design”, si svolgerà la serata dei Vini, promossa dal VIS (Volon- “Beni Confiscati alle Mafie 2016” (MMD), composta da migranti in tariato Internazionale per lo Sviluppo). Sommelier della FIS, (Fondazio- di Fondazione con il Sud, in par- accoglienza presso i centri del- ne italiana Sommelier) presenteranno i vini delle cantine siciliane e della tenariato con il D.A.S. (Distretto di l’Associazione Don Bosco 2000, cantina palestinese di Cremisan. I fondi raccolti serviranno a sostenere Azione Solidale), Confcooperati- che si esibirà in musiche della tra- le attività del VIS che è presente con progetti di sviluppo in 40 paesi del ve Sicilia, l’Associazione Culturale dizione africana. Presenti stand di mondo. I sommelier verranno coadiuvati dai migranti presenti nel cen- Bellarrosa e il Comune di Villaro- artigianato e di raccolte fondi soli- tro di accoglienza ed integrazione gestito dall’associazione Don Bosco 2000 presso i beni confiscati alla mafia. TerritoriDiVini SERATA DI SOLIDARIETA’ CON IL VIS, con degustazione dei vini palestinesi della cantina Cremisan e dei vini siciliani Il VIS è una Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1986 e cresciuta nel mondo grazie all’impegno e alla passione dei volontari in- ternazionali, ragazzi e ragazze che hanno deciso di partire per mettersi a servizio, con professionalità e dedizione, dei più deboli nel mondo. Il VIS è presente in oltre 40 Paesi del mondo e si occupa di solidarietà e cooperazione internazionale. “Insieme, per un mondo possibile” è il motto del VIS. Indica l’intenzione di fare rete in Italia, in Europa e nel resto del mondo per migliorare le condizioni di vita delle bambine e dei bambini, dei giovani in condizioni di povertà e delle loro comunità. La spiga e il ra- moscello di ulivo del logo sono il simbolo del diritto al cibo e del diritto a un’esistenza serena per ogni bambina, bambino e giovane sulla terra.
n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione pag 5 “IO NON DISCRIMINO” La campagna di sensibilizzazione sul tema della migrazione nelle scuole e nelle realtà del territorio Il progetto “IO NON DISCRIMI- giornamento previsti: tra aprile e avviando un percorso di rifles- NO”, di cui l’Associazione Don maggio si sono svolti gli incontri sione che parte da stereotipi e Bosco 2000 è partner, è un inter- per operatori dell’accoglienza e pregiudizi i quali vengono deco- vento dell’Agenzia Italiana per la avvocati, ad ottobre si sono tenu- struiti attraverso le storie di alcu- Cooperazione e lo Sviluppo che ti due incontri rivolti ai funzionari ni migranti (le loro condizioni di vede impegnati 21 partners sul pubblici. Nei prossimi mesi sono partenza, il viaggio, le violenze, i territorio italiano guidati dal capo- in programma a Catania corsi e pericoli, le motivazioni, le speran- fila VIS (Volontariato Internazionale incontri sui temi dell’immigrazio- ze), i dati e i significati reali e le per lo Sviluppo). L’obiettivo che si ne per altri gruppi target: famiglie buone pratiche di accoglienza e propone è quello di avviare nelle d’appoggio, migranti, docenti e integrazione. Negli altri comuni, città di Roma, Milano e Catania un giornalisti. Il progetto prevede an- le attività vengono svolte durante processo volto alla promozione che il coinvolgimento di 10 clas- tutto l’anno scolastico con incontri di una cultura dell’accoglienza e si in un percorso di scoperta del mirati nelle giornate sensibili e nei del rispetto “dell’altro”, attraverso tragitto dei migranti dal paese di momenti di condivisione di espe- l’attuazione di specifiche azioni di origine al momento dell’approdo. rienze e racconti dei migranti. formazione e sensibilizzazione di Gli studenti entreranno a contatto Attraverso le numerosi azioni pre- gruppi target particolari che in vari con l’esperienza migratoria attra- viste dal progetto ci si propone di modi interagiscono con il mondo verso un kit didattico e una spe- far sì che “IO NON DISCRIMINO” dell’immigrazione. cifica APP che grazie agli effetti diventi uno stile di vita e non resti A Catania sono stati già realizzati della realtà aumentata permetterà solo uno slogan. tre dei corsi di formazione e ag- loro di approfondire le tematiche Dony Sapienza “DIAMO LORO RETTA” Raccolta fondi per sostenere l’istruzione dei giovani migranti “DIAMO LORO RETTA” è la cam- primissima accoglienza per Mi- pagna di raccolta fondi che per- nori Stranieri Non Accompagnati mette ai giovani migranti di conti- (MSNA) a Catania. I giovani mi- nuare a studiare. I giovani migranti granti in fuga dalle guerre e dalla che desiderano proseguire gli stu- povertà hanno specifiche esigen- di necessitano di percorsi perso- ze di studio, come momento di nalizzati e concentrati per evitare riscatto per costruire un futuro di- di cadere in reti di sfruttamento. verso. Il diritto allo studio diventa Le scuole secondarie superiori in un’opportunità unica, soprattutto grado di offrire loro percorsi di for- per i giovanissimi che hanno così mazione efficaci ed intensivi non la possibilità di mettersi in pari sono gratuite. Diamo Loro Retta è con i giovani italiani. la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per permettere ai Gabriella Giunta giovani migranti di studiare e for- marsi, sostenendo più facilmente le rette scolastiche. L’Associazio- ne Don Bosco 2000 sta promuo- vendo questa campagna sulla base dell’esperienza nel centro di www.diamolororetta.it
pag 6 n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione Don Bosco 2000 in Senegal Creare sviluppo locale con i migranti di ritorno Il progetto “Senegal” è un’iniziativa dell’Associazione Don Bosco 2000 e punta a creare un modello imprenditoriale forte e sostenibile attraver- so un ponte tra la Sicilia e il Senegal, terra di provenienza dei migranti accolti. L’azione in corso di svolgimento in Senegal ha un duplice obiettivo: Le fasi dell’azione senegalese sono le seguenti: • creare un’occasione di sviluppo locale Ottobre 2016 prima missione: viaggio esplorativo che ha por- • coinvolgere giovani senegalesi in attività lavorative tali da scoraggiare la migrazione. tato alla conoscenza del territorio e della popolazione per studiare Da un anno si è avviata un’intensa attività per creare nuove imprese ed le esigenze e le potenzialità umane ed infrastrutturali della regione individuare risorse per produrre un impatto economico e sociale positi- di Tambacounda; instaurati rapporti di partenariato sul territorio se- vo sulla comunità locale. La chiave del progetto è il coinvolgimento di risorse umane sul territorio negalese con enti ed istituzioni. senegalese, con il tutoraggio di un giovane senegalese, Seny Diallo, Settembre 2017 seconda missione a: ritorno in Senegal per mediatore interculturale presso l’associazione. Arrivato in Italia da mi- programmare l’attività di formazione e continuare la conoscenza grante e diventato un indispensabile operatore che sta gestendo la for- mazione e la start-up dell’attività imprenditoriale in Senegal dei bisogni del territorio, con al seguito una troupe della testata di Nei prossimi mesi continuerà la formazione e si avvierà un’attività di RaiNews che ha documentato tutte le tappe del viaggio. start-up nei seguenti 3 settori: Ottobre 2017 terza missione: individuazione di una sede o Agricoltura: fornire gli strumenti (attrezzi) e il tutoraggio per avviare una produzione agricola con l’affitto di lotti di terreno per la pro- operativa nella regione di Tambacounda; selezione di 33 giovani duzione di ortaggi locali destinati all’autosufficienza; senegalesi; avvio di un percorso di formazione negli ambiti del- o Turismo: pacchetto di turismo sostenibile per la conoscenza l’agricoltura, del turismo e dell’artigianato attraverso lezioni svolte del territorio senegalese e dei contesti di provenienza dei migranti; o Artigianato: realizzazione di un laboratorio di produzione da esperti europei competenti nei 3 ambiti (agricoltura, turismo ed di oggetti tipici della cultura senegalese, da esportare in Europa per la artigianato). vendita attraverso canali al dettaglio, all’ingrosso e con l’e-commerce. A.S. ph: Mario Noto Gli obiettivi del progetto Senegal Si esportano competenze per uno sviluppo circolare Siamo alla terza missione in Senegal, nel cuore della progettazione insieme ai 33 giovani ai quali stiamo offrendo il primo modulo di formazione sul tema della creazione di impresa per lo sviluppo locale nei settori di agricoltura, turismo e artigianato. Per creare opportunità di vita migliore nella regione di Tambacounda, un’area fortemente depressa, dal punto di vista economico, sociale e culturale. E così la formazione spesso travalica i confini dei tecnicismi inerenti la costituzione di impresa per diventare una spinta motivazionale al fare, a credere che i desideri talvolta, con molto impegno, si possono realizzare, senza implodere nell’immobilismo favorito da un contesto che non offre spunti di riflessione e di emulazione. Dai primi colloqui di formazione e dai momenti laboratoriali emerge che I giovani tambacunensi non conoscono alternative alla loro realtà. Significa che conoscono i loro villaggi, la loro città - campagna fatta di case di legno, di mattoni e di capanne e piccoli negozi per i generi di prima necessità. Vivono per lo più di agricoltura di sussistenza, condotta tra le tante difficoltà legate alla stagionalità: il periodo delle piogge che dura circa tre mesi ed è l’unico favorevole Alle produzioni, dopodiché manca l’acqua per irrigare. Solo In alcuni villaggi sono presenti pozzi. Inoltre, si coltiva la terra ancora con l’aratro ma le distese sono vastissime Oltre all’agricoltura proponiamo dei contenuti formativi su turismo e artigianato. Proviamo a innestare nei ragazzi che stiamo seguendo idee nuove, riflessione, ragionamento sui bisogni del territorio e su quelli delle persone per dire loro che bisogna agire su questi fabbisogni con azioni semplici ma significative. Perché ciò che ai nostri occhi può sembrare scontato o semplice, a Tambacounda potrebbe mettere in circolo l’economia, creare valore, empowerment. A conclusione della formazione nasceranno delle piccole imprese, tre o quattro nei settori succitati. Crediamo che questo possa uno stimolo propulsore al cambiamento, che possa rinvigorire la volontà di questi giovani e innescare processi di sviluppo continui anche attraverso l’azione del nostro incubatore sociale che avrà luogo proprio qui e che vogliamo sia destinato a raccogliere altre idee, altri giovani volenterosi di apprendere e di cambiare, inarrendevoli. È chiaro che il mutamento sociale ed economico è un processo molto lungo, la storia e la letteratura ce lo insegnano. Però è necessario e adesso che stiamo muovendo i primi passi, gioiamo dell’impegno dei nostri 33 ragazzi, della loro assiduità nella frequenza delle lezioni, del clima gioioso e familiare che si è subito creato tra tutti noi. Torneremo in Senegal il prossimo dicembre per il secondo ciclo di formazione relativa ai servizi per le imprese: accesso al credito linee di finanziamento, microcredito. Dopodiché ci dedicheremo alla fase di start up delle prime imprese. Roberta La Cara
n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione pag 7 “La nostra Europa è qua” Il reportage degli inviati di Rainews24 “a casa loro” continua da pag. 1 generatori di corrente, dove l’ac- negal ne ho avuto solo conferma. si scendeva da quel pulmino, ac- di una giornalista e di un camera- qua è un lusso e le medicine un Perché si parte per non morire cadeva infatti qualcosa che ci se- man che con caparbietà sono an- di Angela Caponnetto miraggio. Dove una bambina afri- sotto le bombe ma anche per non gnava il percorso. dati a farsi cercare dalla sua storia Guardavo quella terra bellissima, cana albina ha la pelle e gli occhi morire di fame. E si parte per ten- Come quando verso la fine del per poi raccontarla. Per racconta- dai colori violenti, a tratti così simi- deturpati dal sole perché non ha tare di avere una vita migliore di viaggio, siamo andati in giro a re che DuDu e gli altri che hanno le alla mia Sicilia. Una terra poten- gli strumenti sanitari per riparar- quella che si prospetta tra i vicoli Wassadou, un piccolo villaggio in aderito al progetto di impresa, zialmente ricca ma impoverita da sene. Dove le mamme mettono in di sporche strade sterrate in mez- un’area del Senegal tra il Gambia potranno restare nel loro paese. una miseria che mai avevo visto braccio a ignoti stranieri i loro figli zo alle capanne. O solo per avere e il Mali da dove parte il maggior Anche se per me il vero raggiungi- così profonda e disperata nono- più piccoli nella speranza di dar quelle possibilità di riscatto che a numero di giovani verso la Libia e mento della libertà è quello di po- stante quello fosse uno dei paesi loro un futuro migliore. chi è nato in quei paesi non sono poi verso il sogno Europa. Lì ab- tersi trasferire liberamente come del Subsahara tra i più sviluppati. Se non avevo mai avuto dubbi che concesse. biamo incontrato DuDu , l’unico possiamo fare noi che siamo nati Più ci si addentra nell’entroterra a generare i flussi migratori non è Non sapevo bene che tipo di re- giovane che ci concede un’intervi- altrove. E liberamente, legalmen- e nelle zone del sud, più le città solo la guerra ma anche povertà, portage sarebbe venuto fuori sta in mezzo a decine di occhi dif- te, scegliere di andare a vivere in diventano villaggi di case di mota fame, carestie, dittature e governi quando ho iniziato il viaggio in- fidenti. Dudu ci racconta dei suoi un altro paese senza barriere reali e paglia, dove la luce arriva per corrotti che immiseriscono le po- sieme al cameraman, al gruppo amici partiti per il sogno Europa o virtuali. poche ore la sera solo grazie ai polazioni, dopo aver visitato il Se- della Don Bosco 2000 e a Seny, e morti in Libia prima di tentare Nel frattempo, ben venga che ci il mediatore senegalese che face- di attraversare il Mediterraneo. Ci sia qualcuno ad aiutarli “a casa va da “gancio” nella loro ricerca dice che non è giusto che i miglio- loro”. di una sede per la loro impresa a ri giovani del suo paese siano co- Tambacunda, una delle principali stretti ad andare via. Ci fa vedere città nella omonima regione a sud la sua casa e ci dice che ha ere- est di Dakar. Serviva una struttura ditato dal nonno ettari ed ettari di ma soprattutto servivano le brac- terra che non riesce a far fruttare cia: giovani che avessero voglia perché non hai mezzi. Servono at- di cimentarsi in questa impresa, di trezzature adatte alla coltivazione imparare a portare avanti attività e soprattutto all’irrigazione. Vor- commerciali di artigianato locale, rebbe avere accesso agli aiuti che di coltivazione della terra e produ- arrivano dall’Europa. zione di prodotti agricoli. L’asso- “Ma dove sono i soldi dei Fon- ciazione avrebbe fornito loro quei di Europei per l’Africa? - si sfoga mezzi necessari per realizzare il DuDu - A noi non arrivano. Re- progetto: mezzi che loro non han- stano nelle mani dei nostri gover- no. Nelle aree più a sud di Tam- nanti. Questo è un paese dove bacunda distese di campi di mais c’è troppa corruzione ad alti livelli e miglio vengono coltivati ancora e l’Europa dovrebbe controllare con l’aratro trainato da asini e l’ac- dove vanno realmente a finire quei Angela Caponnetto è una qua si raccoglie nei pozzi, quelle soldi” giornalista della Rai, attual- poche volte che la poggia decide È in quel momento chi viene in mente impegnata a Rai- di regalarne qualche goccia. mente di portare DuDu da Agosti- news24. Siciliana trapian- Credevo fosse difficile in soli 9 no, Seny e gli altri ai quali man- tata a Roma, ha seguito il giorni di cui molti in viaggio tro- cava proprio quell’anello della ca- viaggio dell’Associazione vare le storie che cercavamo. Ep- tena. Qualcuno con una terra da Don Bosco 2000 in Senegal pure le cose si incatenavano una coltivare. a settembre 2017, con le dietro l’altra e le storie venivano Du Du è ora tra i trenta giovani che immagini di Andrea Vacca- quasi a cercare noi, come ci in- fanno parte del progetto. Spero rella. Insieme hanno docu- seguissero, come se una forza ci che la sua terra possa portare i mentato la realtà di partenza spingesse verso la realizzazione frutti che desidera e prosperità dei migranti senegalesi e le di quel reportage contro il nostro alla sua famiglia. E mi piace pen- possibilità di sviluppo. stesso volere. Ogni qual volta che sare che, in parte, è anche merito Il Senegal negli occhi dei ragazzi Il racconto di Francesco, psicologo nel centro MSNA di Catania di Poi un giorno sono arrivato; siamo va a chi, figlio di questa terra, non Francesco arrivati insieme a chi costruisce ce l’ha fatta. Perchè occorre cre- Lotta nel presente di questi ragazzi la scere lontano dalle tue radici, dai base del futuro. Vedi e senti. Gli tuoi cari, dal tuo Tutto. Perchè. Le In Senegal ci occhi si riempiono di colori, il ver- risposte possono essere tante ep- sono già sta- de su tutti, il bruno delle strade, pure nessuna sembra sufficiente. to. Decine di volte. Nei racconti della polvere, della ruggine dei La risposta più vera, più energi- dei ragazzi, dei minori che incon- camion, l’animosità delle vie. Le ca, nasce dalle forze più vive di triamo ogni giorno, arrivati e ac- orecchie piene del vociare, delle questo paese, da chi ha deciso colti come fratelli. grida dei giochi dei bambini. Re- di rimanere, di crederci, di non ri- Con i loro occhi ho visto come si spiro gli odori, gusto i sapori, ci nunciare alla bellezza che vede, al vive in Senegal, i problemi che un immergiamo nel tempo, nei tempi proprio Tutto. Questi giovani pos- ragazzo può incontrare nella vita di un popolo. Ti piace e forse te ne sono essere il faro di questa terra, di tutti i giorni, i desideri che spin- innamori. E allora ti chiedi Perchè. di chi è incerto del proprio futuro, gono a partire; la speranza che Perchè nascere in una terra così di chi in fondo all’anima non vede nasce in chi sente che la vita non bella e ricca non basta. Perchè oc- l’ora di ritornare. può essere tutta lì. corre rischiare la vita. E il pensiero
pag 8 n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione Un giorno che descrive l’emozione di un viaggio Il racconto del fotoreporter Mario Noto in Senegal di Mario Noto Non dimenticherò mai il 07 Settem- bre 2017. Ci troviamo a Wassadou, un piccolo villaggio nei dintorni del fiume Gam- bia. Qua la vegetazione è rigogliosissima, si stenta a credere di come in un ter- ritorio così fertile ci sia tanta povertà tra la gente. Con la troupe di Rai News si decide di andare a svolgere un sopralluogo nel villaggio per raccogliere testimonian- ze di come si vivesse da quelle parti. Con il fidato autista - guida Sebou ci inoltriamo nel villaggio, la gente ci guarda incuriosita, molti scappano, vita è dura per tutti, nessuno ti offre ulteriore fango, esce un serpente, una ha fatto crescere e dobbiamo farne loso stare là. molti si coprono il viso rannicchiando- niente e devi lavorare sodo per avere donna lo uccide a colpi di corteccia tesoro. Al secondo tentativo tutto è pronto, il si sulle ginocchia, si intuisce che forse qualcosa. di palma. Ogni rumore che assomigliasse a un ragazzo che guida il trattore accelera siamo ospiti sgraditi a loro, forse per Scendiamo dal pullman e Du Dù ci Il caldo si fa insopportabile, siamo trattore ci alziamo per andargli incon- a tutto gas, si solleva in aria una nube causa della telecamera, forse per ri- invita a visitare il campo. al centro dell’attenzione di tutti gli tro, ma niente da fare, non arriva an- di fumo nero mista a polvere rossa, servatezza. Vedo un uomo e un bambino che ara- abitanti del villaggio, tutti cercano di cora. stacca la frizione e il pullman esce dal Proseguiamo per Wassadou, un pic- no la terra con un aratro rudimenta- fare qualcosa per liberarci, quasi tutti i Decidiamo di andare a raggiungere il fossato. colo villaggio diviso da una strada le trainato da un asinello, un pastore bambini raccolgono cortecce e li met- gruppo, ringraziamo la contadina e ci Esplode un applauso generale da asfaltata di recente. fugge appena ci vede arrivare, la ter- tono sotto il pullman, ma tutto è inva- dirigiamo nel pullmino. ambedue le parti, ma mentre tutti gioi- Per la strada un uomo toglie le inte- ra è arida, come polvere, un enorme no, il pullman non esce dal fango. Passo in mezzo i bambini che gioca- scono, il trattore si è impantanato. riora a una pecora appena macellata paradosso per il territorio che offre il Comincia a prevalere il senso di ras- no con il resto del gruppo e improvvi- Uno stupido scherzo del destino, il appesa in un vicolo di una stradina, Senegal. segnazione, Seny telefona a tutti i samente vedo passare davanti a me nostro salvatore è diventato una vitti- dei bambini giocano con dei bidoni di L’acqua per irrigare si trova in un contatti che ha nel suo telefono per una bambina albina. ma, la vita è proprio strana, per salva- plastica allacciati con un filo facendoli pozzo riempito con acqua piovana e trovare una soluzione, il sole è allo E’ totalmente con la pelle bianca, ha re noi ha pagato lui. trascinare, ci sono delle bancarel- mancano gli strumenti necessari per zenith raggiungendo temperature ele- delle escoriazioni in tutto il corpo e ha Presi dallo sconforto cerchiamo di le che vendono verdure e aromi, un poter svolgere una basilare attività vatissime. un occhio chiuso. aiutare loro, ma stavolta è più compli- uomo davanti il suo negozietto im- agricola. Da quello che sta accadendo si per- Ci guardiamo per qualche secondo, cato, il trattore pesa diverse tonnella- braccia dei pannelli fotovoltaici. Un Per la strada passano due anziane cepiscono i valori ormai distrutti dalla lei mi guarda fisso, poi si volta e con- te, ci vuole un mezzo più pesante per forte paradosso. Qua non c’è corrente donne che vedendoci inscenano una nostra società civilizzata e capitalista, tinua a giocare. Parlo con Angela (la farlo uscire. elettrica, viene erogata a face orarie. fragorosa risata. l’uguaglianza, l’aiutare il prossimo, la giornalista) spiegandomi che la sua Offriamo la nostra disponibilità, ma Angela (la giornalista di Rai News), solidarietà. patologia non comporta l’esposizione ci dicono di andare, non c’è nulla da con il suo ottimo francese dialoga tra Effettuato il sopralluogo e risaliti sul Penso alla nostra gente, vittima dell’ ai raggi solari. Se lo fa potrebbe rima- fare, noi insistiamo, ma ci invitano a la gente raccogliendo testimonianze e pullman per fare ritorno al nostro al- informazione distorta che trasmetto- nere cieca. proseguire per la nostra strada, d’al- attorno a noi si forma una piccola folla loggio sfortunatamente passiamo su no i media, della strumentalizzazione La guardo da lontano, è perfettamen- tronde la loro missione è stata com- di persone incuriosita da quello che una enorme pozzanghera e sfortuna politica a discapito di questa gente, te integrata con i bambini che gioca- piuta ci dicono. sta accadendo. vuole che non si tratta di una sempli- dall’odio senza fondamento scaturito no con lei. Facciamo una colletta per dare a Improvvisamente un uomo con una ce pozzanghera ma di un banco di dalla gente contro di loro, prevalente- Finalmente arriva il trattore. A guidarlo questa gente un po’ di soldi. Se lo maglietta arancione chiede di essere fango. mente per scopi elettorali. è un bambino di 12 anni, fiero di pilo- meritano, ci hanno salvato dandoci intervistato. RIMANIAMO IMPANTANATI. Eppure questa gente ci sta aiutando tare l’imponente mezzo. contemporaneamente una lezione di Si chiama Du Dù, un uomo sui 30 anni Scendiamo tutti dal pullman, creden- sprecando tutte le loro energie con Tutti si adoperano a collegare i cavi vita. Loro accettano il denaro, ma ci che dichiara che lui ha un appezza- do che spingendo da dietro possia- una temperatura di quasi 40 gradi e nel paraurti del nostro mezzo di tra- invitano di andare con un triste sor- mento di terreno e sarebbe disposto mo far uscire dal fango il pullman, un tasso dell’80 % di umidità, con un sporto, il trattore ingrana la marcia a riso. ad aderire il progetto che l’Ass. Don nulla da fare, più la ruota gira nel fan- unico scopo, farci uscire da quel po- tutto gas e sradica il paraurti spezzan- Saliti sul pullman, distrutti dalla stan- Bosco 2000 ha in mente di svolge- go e più scende di livello, mettendo sto. dolo in due. chezza, sporchi, affamati e con le re, ovvero dei corsi formativi utili alla ulteriormente a rischio il mezzo ormai Seny trova una persona che ha un Cala una sensazione di sconforto, di spalle che ardono ci dirigiamo nel creazione aziende locali, sfruttando le compromesso. trattore, ma ci vogliono almeno 3 ore impotenza, Sebou il nostro autista si nostro alloggio, ricchi di questa espe- risorse del territorio. Vicino a noi ci sono 2 contadine e dei prima che arrivi, quindi abbandonata fa prendere dallo sconforto e si siede rienza, ma contemporaneamente Angela lo invita a voler salire sul mez- bambini, uno di loro scappa verso il ogni iniziativa aspettiamo. per terra. sconfitti perchè non siamo riusciti a zo per raggiungere Agostino (il Presi- sentiero. Io mi dirigo verso un campo per trova- Per fortuna il pullman ha un gancio di salvare chi prima ha salvato noi. dente dell’Ass. Don Bosco 2000), per Passano pochi minuti e siamo accer- re un po’ d’ombra sotto qualche albe- riserva sotto il motore. Un bambino Pensavo che sarebbe stato bello se chiedere delucidazioni e dopo che chiati da tutto il villaggio, Seny, il me- ro, le spalle ardono miste al sudore e scende nel fossato e lega il cavo aiu- avessimo fatto uscire quel trattore dal i due si presentano si siedono in un diatore dell’Ass. Don Bosco 2000, mi la polvere appiccicata nel corpo. Non tato da altre persone, i bambini che fango, avremo reso la nostra ricono- tavolo e sorseggiando una Coca Cola chiama e impugnando un machete mi è certamente una bella sensazione. prima giocavano adesso osservano, scenza per quello che hanno fatto (provvidenziale per il forte caldo), si invita a venire con lui per tagliare della La sete diventa fortissima e la stan- la bambina albina è seduta in prima loro a noi, ma purtroppo non è anda- decide di effettuare un sopralluogo legna da mettere sotto le ruote. chezza comincia a prevalere. C’è una fila, immobile, qualcuno li fa allonta- ta così. nel campo di Du Dù. “Siamo nella merda” mi dice urlando, contadina che impacciata vedendomi nare perché potrebbe essere perico- Saliamo tutti sul pullmino e ci rechia- “Sbrighiamoci a tagliare e raccogliere arrivare strappa l’erba con le mani mo nel luogo. la legna, il pullman sta sprofondan- e dopo che arriva qualcun altro del- Mario Noto è un fotografo freelan- Ad un certo punto la strada asfaltata do”. la compagnia lei si mette a suo agio ce siciliano, appassionato di foto- finisce e si prosegue per una strada Facciamo una catasta di rami e li por- continuando a strappare erba a mani sterrata fatta di buche ed enormi poz- grafia sociale. Ritrae spesso sog- tiamo dove c’è il pullman. nude e inchinata in una scomoda po- zanghere. getti al margine, interagendo con Con grande stupore ci accorgiamo sizione che fa pressione sulla schie- Nel percorso si vedono tanti conta- che tutto il villaggio sta collaborando na. loro, documentandoli nella loro dini che coltivano i campi, bambini a liberare le ruote sommerse dal fan- Arriva anche Seny e dopo che i due sfera sociale ed emotiva. Mostra piccolissimi che impugnano macheti go, un uomo scava con le mani, due parlano la donna impugna un ma- l’essenza dell’esistenza umana, più grandi della loro statura. Qua la bambini sotto il mezzo per liberarlo da chete e dirigendosi verso un pezzo di quella della vulnerabilità sociale, legno taglia dei frutti simili a noci di quella dei vinti, con uno stile ruvi- cocco e ce le porge a tutti i presenti. do e diretto. Nel 2012 espone alla Wave Photo Gallery di Brescia con la mostra inti- Ci ha salvato dalla sete, quei frutti tolata “Racconti dal Sud” avevano acqua e una polpa simile alla Nel 2012 viene pubblicato nella rivista Zoom noce di cocco. E’ stato un sollievo. Nel 2013 inizia la collaborazione con l’Associazione Don Bosco 2000 Da lontano intanto vedo un gruppo di Nel 2014 partecipa alla mostra collettiva intitolata “ Collezione Italiana” bambini che giocano con il resto del a Brescia gruppo, cantando canzoni e improv- Nel 2015 partecipa al progetto dell’Associazione Don Bosco 2000 al- visando girotondi, creando una piace- l’EXPO 2015 di Milano avente titolo “Migrants – Food – Identity” vole atmosfera. Loro sono felici, Noi siamo felici e Nel 2017 partecipa al progetto “Senegal” realizzato dall’Associazione consapevoli che quell’ esperienza ci Don Bosco 2000
n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione pag 9 La nuova edizione del DAS NEWS Una collaborazione per scoprire una realtà interessante e complessa aderente alla realtà. Il giornale Villarosa e Catania. Inoltre, ampio aiutarli sia nel nostro paese, sia Ognuno di noi deve adoperarsi online, dopo le modifiche apporta- spazio viene riservato alla divul- nel loro. Viviamo un momento al fine di costruire un futuro ricco te, propone nella sua home page gazione delle diverse azioni so- storico determinante nella com- di opportunità per tutti, compren- delle immagini, costantemente lidali, importanti per un contesto posizione di una società sempre dendo che la diversità etnica è un integrate o sostituite secondo la sociale che presenta numerose più multiculturale, opporsi al na- punto di forza, è un dovere che cronaca del momento, che scor- realtà problematiche. Sono ben turale corso degli eventi, a mio non dobbiamo disattendere , per rendo presentano diversi temi . consapevole che ho assunto un parere, è inutile e deleterio poi- riuscire a consegnare ai nostri figli Sotto il banner delle foto, seguen- impegno delicato e determinante ché inciderà negativamente su un mondo migliore. do una grafica leggibile nella sua per la formazione di una coscien- una civile e pacifica convivenza. semplicità, vengono pubblicati, za sociale che deve far percepi- in ordine cronologico, i diversi re, ad ognuno di noi, il luogo che articoli. Al fine di ottimizzare la abita di tutti . Non è accettabile di Marina Chiaramonte divulgazione della pubblicazione che sentimenti razzisti possano del Das News, l’attività informa- giustificare comportamenti che Nonostante siano solo pochi mesi tiva è supportata dal profilo FB spingono all’esclusione e al ri- che collaboro con il giornale Das del giornale. Il Das News si oc- fiuto, non è civile disconoscere il News, ho avuto modo di scopri- cupa di una comunicazione che diritto di ogni uomo a vivere digni- re una realtà dell’accoglienza e vuole sensibilizzare la comunità tosamente lontano dalla violenza dell’integrazione poco conosciu- rispetto a temi di primario interes- e dalla fame. Sono convinta che ta, in quanto spesso distorta dai se nella società contemporanea, è l’ignoranza la prima causa del numerosi pregiudizi che falsano i rendendo protagonisti i soggetti pregiudizio e va combattuta con fatti. L’informazione svolta da una che ruotano intorno alla realizza- una informazione corretta , per- testata giornalistica deve sempre zione dei progetti e delle attivi- mettendo a tutti di conoscere la garantire negli utenti la formazio- tà dell’associazione Don Bosco storia di questi popoli e le azioni ne di un pensiero il più possibile 2000 a Piazza Armerina, Aidone, che vengono programmate per DAS News Registrato al Tribunale di Enna dal 10 maggio 2012 al n° 131 Editore: Associazione Don Bosco 2000 Integrare e creare lavoro Direttore responsabile La Fondazione CON IL SUD è un ente non profit privato nato nel no- Agostino Sella vembre 2006 (come Fondazione per il Sud) dall’alleanza tra le fonda- zioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato Caporedattore per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, ovvero Gabriella Giunta favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo. La Fondazione sostiene interventi “esemplari” per l’educazione dei Graphic designer ragazzi alla legalità e per il contrasto alla dispersione scolastica, per Mauro Bonanno valorizzare i giovani talenti e attrarre i “cervelli” al Sud, per la tutela e valorizzazione dei beni comuni (patrimonio storico-artistico e culturale, Redazione Agostino Sella ambiente, riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie), per la qualifi- Gabriella Giunta cazione dei servizi socio-sanitari, per l’integrazione degli immigrati, per Roberta La Cara favorire il welfare di comunità. Dony Sapienza La Fondazione CON IL SUD ha sostenuto oltre 1000 iniziative, tra cui la Greta Carapezza nascita delle prime 5 Fondazioni di Comunità del Mezzogiorno, coinvol- Beatrice Di Salvo gendo 6.000 organizzazioni e 283 mila cittadini, soprattutto giovani, ed Greta Carapezza erogando complessivamente 176 milioni di euro. Francesco Lotta L’associazione Don Bosco 2000 è stato soggetto capofila del progetto Antonio Arcoria “Il Ponte sul Distretto” che ha portato alla nascita del D.A.S. Società Mario Noto Cooperativa, distretto di azione sociale, che ha aggregato le realtà del- Stampato da: l’economia sociale del territorio. Lussografica Caltanissetta
pag 10 n° 1 ottobre 2017 - marzo 2018 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione Sedi operative per costruire ponti tra realta’ diverse Le attivita’ dell’associazione Don Bosco 2000 per il territorio L’associazione Don Bosco 2000 nasce a Piazza Armerina nel 1998 per volontà di un gruppo di giovani della rete salesiana. Dopo 19 anni, da un piccolo oratorio salesiano nel cuore di Piazza Armerina, si è creata una rete di attività che si sono consolidate in Sicilia attraverso un intenso lavoro di progettazione con che si realizza grazie all’apporto di dipendenti, colla- boratori esterni, tirocinanti dell’università e volontari. “Costruttori di ponti”: questo lo slogan dell’associazione Don Bosco 2000, che da diversi anni si occupa di accoglienza migranti, sulle ali della mission salesiana del sostegno ai giovani vulnerabili. Questi i numeri dell’accoglienza migranti: 6 progetti, di cui 3 SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) finanziati dal Ministero dell’Interno nei comuni di Piazza Armerina, Aidone e Villarosa; 2 CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) a Piazza Armerina ed Aidone; un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati alla Colo- nia Don Bosco di Catania. Una rete di stakeholders che spazia dalle imprese del territorio agli interlocutori istituzionali, dalle università alle ONG internazionali, dal mondo del volontariato alle scuole del territorio. Più la nuova sede operativa in Senegal. “Don Bosco 2000 è una di quelle “belle” storie in cui un gruppo di giovani animati dalla voglia di rendersi utili agli altri condivide un progetto di vita – continua Agostino Sella - Perché stare con le mani in mano non è possibile quando intorno a noi ci sono persone vulnerabili che chiedono aiuto. La parola chiave è “integrazione”, processo necessario per progredire nel mondo contemporaneo, processo che richiede capacità di adattamento e passione”. Piazza Armerina: la sede storica Aidone: la comunità diffusa Catania: il centro per minori e il Villarosa: La legalità conviene Senegal: un ponte per lo dell’associazione motto “Chi è accolto, accoglie” sviluppo La sede di Piazza Armerina è ca- La comunità diffusa di Aidone na- “Quando tornerò in Senegal mi La comunità di Villarosa nasce nel La più recente sede operativa ratterizzata dalle attività di integra- sce nel 2014 grazie all’attivazione piacerebbe aprire un posto come 2016 all’indomani dell’aggiudica- dell’Associazione Don Bosco zione dei migranti nel territorio, del progetto SPRAR. E’ un mo- questo dove accogliere tutti i ra- zione del progetto SPRAR 2016 2000 è stata aperta nel cuore del sia nelle iniziative con le istituzio- dello di accoglienza innovativo, gazzi come in una grande casa”. – 2017. Ad oggi accogliamo 25 Senegal, a Tambacounda, dove ni scolastiche e il terzo settore caratterizzato dall’accoglienza di Così Ibrahim, 16 anni, vede il CPA beneficiari SPRAR, ai quali si sono stiamo realizzando un progetto di che nell’ambito dell’inserimento migranti non in un centro colletti- Don Bosco 2000 nel quale è ospi- aggiunti 15 ospiti su segnalazione cooperazione allo sviluppo. Il pro- socio-lavorativo. Nel corso del vo ma in appartamenti dislocati su te da 6 mesi ed è così, che anche della Prefettura di Enna. A Villaro- getto Senegal ci vede impegnati 2016, sono stati attivati ben 34 tutto il territorio del Comune ospi- a noi, piace pensarlo. Il Centro di sa agiamo su due beni confiscati nella costruzione di un ponte tra tirocini formativi (29 nel progetto tante. Le attività di integrazione prima Accoglienza di Catania per alla mafia. Il riutilizzo dei beni con- la Sicilia e l’Africa per sostenere lo SPRAR e 5 nel progetto CAS). Lo vengono svolte in collaborazione minori stranieri non accompagnati fiscati non può essere relegato sviluppo del territorio senegalese stesso trend si sta confermando con le varie associazioni e par- nasce il 7 ottobre 2015 e ospita 60 ad un ruolo di simbolica testimo- e tentare di bloccare la migrazio- nel corso del 2017. L’inserimento rocchie aidonesi. Tale modello di giovani. I minori vengono accolti nianza. Riteniamo fondamentale ne forzata di tanti giovani africani socio-lavorativo dei migranti è in- accoglienza punta ad un percorso direttamente al porto da un’equi- una dimensione sociale, culturale costretti ad abbandonare le loro fatti un punto di forza del proget- che porti alla piena autonomia e pe fatta da operatori, mediatori ed educativa,che dimostra che le terre a causa della povertà. Attra- to SPRAR, che si avvale di tutor autodeterminazione dei beneficia- e ragazzi ospiti, una volta arrivati mafie non sono invincibili e cia- verso i corsi di formazione, i nostri qualificate che seguono i ragazzi ri. Gli ospiti del centro si occupa- i giovani ospiti beneficeranno di scuno deve fare la propria parte, operatori stanno trasferendo co- nella fase della formazione, con- no della gestione della casa in cui assistenza sanitaria, legale, psi- per cui abbiamo voluto privile- noscenze sull’agricoltura, sul turi- sapevoli del fatto che tale aspet- abitano, dalle pulizie giornaliere, cologica, corsi di prima alfabetiz- giare anche un’ottica risarcitoria smo e sull’artigianato per avviare to ha una funzione valorizzatrice all’acquisto dei prodotti alimen- zazione e numerose attività volte a e di sviluppo locale in termini di nei prossimi mesi una start-up at- delle potenzialità e delle attitudi- tari fino alla preparazione dei pa- favorire l’integrazione. Di mattina i occupazione, di inclusione so- traverso finanziamenti provenienti ni dei migranti. Ma non solo: si sti. Particolare attenzione, inoltre, nostri ragazzi sono impegnati in ciale e di partecipazione attiva. In da progetti internazionali di coo- amplia l’ambito di collaborazio- viene rivolta alla vulnerabilità dei corsi di rafforzamento della lingua quest’ottica si inserisce il progetto perazione allo sviluppo. ne con le aziende del territorio e beneficiari accolti. Infatti, oltre al- italiana, allenamenti di calcio in vi- Sud - Art & Design. Crediamo che si individuano obiettivi comuni, l’attività di assistenza e sostegno sta dell’inizio del campionato CSI il nostro centro di Villarosa possa Gabriella Giunta che abbattono muri di diffidenza. dell’equipe multidisciplinare del- al quale parteciperemo con una catalizzare energie e risorse di Questo è anche l’obiettivo delle l’Associazione Don Bosco 2000 squadra. In più i minori frequenta- cui il territorio dispone, attraverso numerose attività di integrazione (educatori, psicologi, mediatori no numerosi laboratori di fotogra- un percorso di sensibilizzazione, realizzate con le scuole, con le culturali e linguistici, operatori fia, cucina, sartoria, saponificazio- responsabilizzazione e di consa- associazioni del terzo settore, con legali), l’attività di monitoraggio ne e riuso all’interno e all’esterno pevolezza partecipata. E’ questo il mondo del volontariato, in parti- psicologico viene anche attuata della struttura. Nel pomeriggio oggi un patrimonio culturale che colar modo nelle giornate sensibili grazie all’attivazione di laboratori tutti a scuola! Questi sono solo non va disperso ma rafforzato, e nei momenti di condivisione di realizzati con il supporto dei pro- alcuni degli aspetti che fanno del perché volano di crescita, in ter- temi specifici quali la giornata del fessionisti di “Psicologi per i Po- CPA Don Bosco 2000 quello che mini di accoglienza, inclusione, rifugiato, la giornata della legalità poli”. Attualmente, la comunità di Ibrahim e altri 59 giovani chiama- sostegno al lavoro, sviluppo e le- e la giornata contro la violenza Aidone consta di 25 abitazioni e no “Casa”. galità. sulle donne. ospita 130 persone. Samantha Barresi Angela Alaimo Dony Sapienza Roberta La Cara
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