Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale

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Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione               n° 1                                ottobre 2017 - marzo 2018

                                                          Sud - Arte & Design
                                         Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia

   Migrazione = risorsa
                                            ph: Mario Noto
    Impresa multicolore per
   integrare e creare lavoro

                     di Agostino Sella

                      Si riparte con
                      una start-up
                      multicolore e
                      multicultura-
le. Dopo l’esperienza de “Il ponte
sul di-stretto”, il progetto che 4
anni fa ha dato vita al DAS, una
realtà ormai viva presente capil-
larmente sul territorio, parte quel-
la di “Sud - Arte & Design”, grazie
al sostegno della Fondazione con
il Sud, vero e proprio volano del
terzo settore nel meridione d’Ita-
lia.
Questa volta l’epicentro del pro-
getto sono i beni confiscati alla
mafia nel comune di Villarosa, in
provincia di Enna, che divente-
ranno il centro di produzione di
prodotti artigianali con la creazio-
ne di un nuovo “brand” afroeuro-
peo che mette insieme la vivaci-
tà dei colori africani e la linearità
delle forme europee. Una grande
scommessa per un territorio tra i
più poveri d’Italia dove - questa
volta - migranti e giovani autoctoni
lavoreranno insieme per la crea-
zione di una nuova impresa.
                  continua a pag. 3

 La nostra Europa è qua

  Il reportage degli inviati di
   Rainews24 “ a casa loro”
                     di
                     Angela Caponnetto

                     “Se avessimo
                     l’opportunità
                     di sfruttare le
                     nostre risorse
avremmo qui la nostra Europa” .
È questa la frase che più mi risuo-
na da quando ho rimesso i piedi
nel Vecchio Continente dopo 10
giorni in Senegal. Quella frase
me l’ha detta al microfono con
un sorriso, voce morbida e senza
polemica, un longilineo giovane
che stava meditando di lasciare il
paese affidandosi ai trafficanti di
esseri umani.
E che invece ha cambiato idea
grazie al progetto dell’Associazio-
ne Don Bosco 2000 potrà cresce-           Pagg 2-3              Pagg 4-5                         Pagg 6-7-8            Pagg 10-11
re professionalmente nella sua            Sud - Arte & Design   Intrattenimento e solidarietà    Il progetto Senegal   Don Bosco 2000 e il territorio
città, a Tambacunda.                                            per l’avvio del nuovo progetto
                 continua a pag. 7
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
pag 2            n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                  Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione

                                                           Sud – Arte & Design
                                         Un progetto per la legalita’ e l’integrazione

                      Capitali umani diversi per un obiettivo comune

                        di Gabriella Giunta                                                                                              SUD – ARTE & DESIGN
                        La strategia complessiva del progetto è quella di mettere insieme capitali umani diversi
                        (migranti e italiani) per la realizzazione e la vendita di un prodotto che rappresenta la
                        sintesi tra due diversità culturali come quella africana e quella europea. In questo con-       DURATA: 36 mesi
testo, attraverso una fase compatta di formazione tra giovani al di sotto dei 29 anni siciliani e migranti (con
buon livello di scolarizzazione) si metteranno in atto una serie di dinamiche già sperimentate che mirano a
far diventare la diversità tra le risorse umane una ricchezza e non un limite. Il luogo di produzione è situato         ENTE FINANZIATORE: Fondazione con il
nella parte sottostante dei due beni confiscati alla mafia. Il personale di produzione è costituito da giovani
inoccupati villarosani e giovani migranti beneficiari del progetto SPRAR di Villarosa. Il luogo di produzione e
                                                                                                                        Sud
di decoro si costruisce dunque in forma laboratoriale, un Fab Lab, una piccola officina che offre servizi per-
sonalizzati di fabbricazione digitale, dotata di una serie di strumenti computerizzati in grado di realizzare, in       PARTNER: 5 soggetti (Don Bosco 2000,
maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti.
L’idea imprenditoriale è la creazione di un nuovo “brand” di prodotti di arredo-casa denominati “Sud-Arte &             D.A.S. Società Cooperativa, Confcooperati-
Design” in un processo di mini-filiera economica che va dalla produzione alla vendita dei prodotti su scala              ve Sicilia, Comune di Villarosa, Associazione
nazionale. Il brand è caratterizzato da un nuovo stile “afroeuopeo” sintesi di colori e forme tipicamente africa-
ne e di quelle minimaliste europee. Si produrranno circa 30 prodotti in ceramica, stoffa, vetro e legno facili da       Bellarrosa)
realizzare e di ampio consumo, caratterizzati da elementi di economia solidale. La produzione e lo stoccag-
gio per la vendita all’ingrosso e l’e-commerce sarà localizzata nei depositi di due beni confiscati a Villarosa.
La vendita al dettaglio sarà localizzata in punti vendita situati strategicamente in zone metropolitane del sud         PROGETTO: creazione di un nuovo “brand”
Italia, sfruttando una forte rete di vendita che promuova il marchio sia all’interno di superfici plurimarca e           di prodotti di arredo-casa in stile afro-euro-
multiprodotto sia attraverso l’affiliazione a contratti di franchising e licensing.
                                                                                                                        peo e start-up di un’attività imprenditoriale di
                                                                                                                        produzione e vendita

                                                                                                                        DESTINATARI: 20 giovani (10 inoccupati vil-
                                                                                                                        larosani e 10 migranti)

                                                                                                                        IMPATTO SUL TERRITORIO: nuova attività
                                                                                                                        imprenditoriale localizzata in due beni dal si-
                                                                                                                        gnificativo valore simbolico di lotta ad ogni
                                                                                                                        forma di illegalità

                                                                                                                    La ratio del progetto?

                                                                                                                    L’associazione Don Bosco 2000 ha in gestione dal 2016 i due beni
                                                                                                                    confiscati alla mafia nell’ambito del progetto di SPRAR del Comune di
                                                                                                                    Villarosa per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Sin dalla fase
                                                                                                                    progettuale è stata chiara la necessità di creare una sinergia tra le realtà
                                                                                                                    locali per la valorizzazione delle risorse del territorio per incrementare il
                                                                                                                    valore sociale del bene in nome di integrazione e legalità. La parte su-
                                                                                                                    periore dei due beni (a circa 200 m l’uno dall’altro) è adibita a struttura
                                                                                                                    abitativa di accoglienza ma gli ampi locali del pianterreno (ex stalle e
                                                                                                                    magazzini) sono inutilizzati e sono oggetto dell’intervento del progetto.
                                                                                                                    La zona è caratterizzata da un tessuto socio-economico critico per le
                                                                                                                    attività della criminalità mafiosa e la crisi economica. La città ha vissu-
                                                                                                                    to un lento spopolamento demografico, con un calo del numero delle
                                                                                                                    famiglie ed un invecchiamento della popolazione. Recenti dati ISTAT
                                                                                                                    riferiscono di 4937 abitanti al 31/12/2015 (erano 5680 al 31/12/2001) e
                                                                                                                    un indice di vecchiaia significativo. L’economia si basa principalmen-
                                                                                                                    te sull’agricoltura e la pastorizia. La chiusura del settore minerario ha
                                                                                                                    portato disoccupazione ed emigrazione. Emergono quindi bisogni ed
                                                                                                                    esigenze specifiche.
                                                                                                                         1. L’esigenza di riscatto legale, con un’attività che dia un segnale
                                                                                                                    forte contro ogni forma di criminalità, riconvertendo i due beni in luoghi
                                                                                                                    dove svolgere un’attività legale e produttiva.
                                                                                                                          2. L’esigenza di riscatto economico, rappresentata dal rinnovato
                                                                                                                    spirito imprenditoriale e la realizzazione di un nuovo prodotto che ap-
                                                                                                                    porti redditività al territorio e partecipazione alla creazione di un nuovo
                                                                                                                    brand.
                                                                                                                          3. L’esigenza di riscatto sociale dei giovani del territorio e dei mi-
                                                                                                                    granti, attraverso il reintegro di un doppio capitale umano: quello dei
                                                                                                                    giovani villarosani che sono costretti ad emigrare e quello dei giovani
                                                                                                                    rifugiati che vengono accolti.
                                                                                                                          4. L’esigenza di riscatto culturale e sociale, che necessita di un
                                                                                                                    nuovo modello di integrazione che esuli dai paradigmi dell’accoglienza/
                                                                                                                    assistenzialismo e si muova nella direzione di una strategia di integra-
                                                                                                                    zione socio-culturale motivata da un’iniziativa che unisca le forze di chi
                                                                                                                    accoglie e di chi è accolto.
                                                                                                                    Questi 4 bisogni sono aspetti chiave del contesto nel quale viene propo-
                                                                                                                    sto il progetto in cui la valorizzazione di un bene confiscato alla mafia si
                                                                                                                    unisce ad un progetto di accoglienza di migranti, come opportunità per
                                                                                                                    sostenere lo sviluppo socio-economico del territorio.
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                    Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione                                   pag 3

                “Ero scettico sui migranti, adesso non più”
                       Il Sindaco di Villarosa parla delle potenzialità del progetto

                    Giuseppe Fa-         realizzare un progetto SPRAR nel        dini di Villarosa, che hanno visto        alla start-up di artigianato etnico.      nostra comunità, creare degli in-
                    sciana, neo-         nostro territorio per la difficoltà ad   con positività la presenza dei mi-        Il partenariato con l’Associazione        centivi anche esterni al progetto
                    sindaco del          integrare persone di etnie diverse      granti. Per noi tutto ciò permette        Don Bosco 2000 è stato uno dei            per risvegliare uno spirito impren-
                    Comune          di   e provenienti da altri paesi. Ad        di allargare i nostri orizzonti verso     primi che la mia amministrazione          ditoriale che è un po’ dormiente
                    Villarosa, è in-     oggi ho molta fiducia in questo          altre culture ed altre etnie. Quindi,     ha stipulato dal momento dell’in-         e creare attività in proprio. I valori
                    tervenuto sul-       progetto di accoglienza ed inte-        a maggior ragione confidiamo nel           sediamento. Speriamo che l’avvio          che ci sono stati tramandati dai
Giuseppe Fasciana   l’impatto del        grazione, soprattutto grazie alle       progetto di Fondazione, perché            di questa attività possa risveglia-       nostri nonni nel settore dell’arti-
                    progetto “Sud        esperienze dei giovani villarosani      anche questo rappresenta un aiu-          re nei partecipanti competenze            gianato possono ancora essere
– Arte & Design” nel territorio e sul-   che lavorano in qualità di opera-       to verso i migranti. Ma non solo, il      nel settore dell’artigianato che si       recuperati e valorizzati, riportando
la presenza del progetto SPRAR di        tori nel centro di accoglienza ed       progetto “Sud – Arte & Design” è          stanno ormai perdendo nel nostro          i valori del passato nel presente e
accoglienza dei migranti nei beni        integrazione gestito dall’Associa-      un’opportunità di crescita perso-         territorio ed in generale in tutto        soprattutto nel futuro”.
confiscati alla mafia. “All’inizio ero     zione Don Bosco 2000. Commen-           nale e professionale per i giova-         l’entroterra siculo. Questo potreb-
un po’ scettico sulla possibilità di     ti positivi vengono anche dai citta-    ni villarosani che parteciperanno         be essere l’impatto atteso nella                            Gabriella Giunta

continua da pag. 1                       questi anni durerà almeno per altri     – come dimostra l’ultimo rappor-
                                         20 anni.                                to Oxfam - peggiora anno dopo
   Migrazione = risorsa                  Basta considerare due fattori per       anno. La forbice tra ricchissimi e
La migrazione è una risorsa. Que-        non avere dubbi: quello demo-           poverissimi si allarga sempre di
sto per noi non è uno slogan da          grafico e quello della povertà.          più. Qualche esempio. Bill Gates,
sbandierare ma è una realtà con-         L’Africa ha una popolazione di          l’uomo più ricco del mondo, ha un
creta e ci piace gridarlo con forza      1,2 miliardi di persone, 900 mila       patrimonio di 75 miliardi di dollari
e convinzione in una società ed in       dei quali hanno meno di 21 anni.        pari al PIL di ben 9 paesi dell’Afri-
un contesto culturale come quello        I paesi da cui arrivano i ragazzi       ca sub-sahariana, Senegal, Mali,
di oggi in cui chi parla bene della      africani hanno un’età media tra i       Gambia, Burkina Faso, Sudan,
migrazione è costretto a condurre        17 ed i 18 anni. Una donna sub-         Eritrea, Guinea e Costa d’Avorio.
una lotta di minoranza.                  sahariana ha in media dei 5 ai 6        Andando avanti di questo passo
Eppure, anche chi ha fatto e farà        figli. In questo momento l’Africa        il mondo sarà sempre peggiore.
le proprie fortune elettorali dando      contiene il 17% della popolazione       E cambiare passo, in questa fase
addosso a chi lascia il proprio          del pianeta. Nel 2100 le previsioni     storica sembra proprio un’utopia.
paese per realizzare il sogno di un      dicono che il continente africano
futuro migliore dovrà rassegnarsi.       avrà 4,5 miliardi di persone con il
L’esodo, soprattutto sub-saharia-        40% della popolazione mondiale.                             Agostino Sella
no, che a cui stiamo assistendo in       Poi c’è il fattore povertà che

                                                        I partner del progetto
                                         Una sinergia di soggetti presenti nel territorio

                                                                                                                                 Comune di Villarosa
L’Associazione Don Bosco 2000 è          Il D.A.S. Società Cooperativa si        Il ruolo di Confcooperative Sicilia       Il Comune di Villarosa ha l’affida-        L’Associazione culturale Bellar-
il soggetto responsabile del pro-        propone la promozione, la valo-         si centra nelle azioni relative alla      mento perpetuo dei due beni con-          rosa è nata nel 2003 ed è stata
getto e promuove realtà economi-         rizzazione e lo sviluppo del terri-     formazione, le work experience e          fiscati alla mafia che sono oggetto         nominata “gruppo d’interesse
che autosostenibili, coinvolgendo        torio. Nato nel 2012 come output        lo start-up per sviluppare cono-          del presente progetto e pertanto          comunale e nazionale” nel 2011.
nelle attività lavorative le fasce più   principale di un progetto, “Il ponte    scenze e capacità specializzate           esercita una supervisione sulle at-       Nella propria attività sottolinea il
deboli, quali i giovani e i migranti,    sul di-stretto” promosso da Fon-        delle risorse umane, rendendole           tività che vi si svolgono. Tra le atti-   valore etnografico ed antropologi-
di cui sostiene l’integrazione con       dazione CON IL SUD, il DAS si           capace di inserirsi ed adattarsi          vità progettuali, oltre alla presenza     co delle tradizioni del territorio di
progetti di accoglienza.                 ripropone nella veste di incuba-        proficuamente ai molteplici con-           del Comune di Villarosa nella task        Villarosa. L’associazione ha un in-
Nel 2016, l’associazione Don             tore sociale, veicolo de principio      testi produttivi ed organizzativi dei     force insieme a tutti i partner del       teresse a aggregare ed integrare i
Bosco 2000 ha acquisito la ge-           di legalità, inclusione sociale e       settori rilevanti nel progetto. La for-   progetto, un ruolo chiave consi-          vari soggetti del territorio attraver-
stione di due beni confiscati alla        sviluppo sostenibile. Il DAS cure-      mazione sarà svolta nei beni con-         ste nella gestione dell’attività del      so l’organizzazione di attività ed
mafia nell’ambito del progetto di         rà l’area della comunicazione e         fiscati attraverso lezioni sui temi        monitoraggio delle varie fasi pro-        eventi di interesse collettivo.
SPRAR del Comune di Villarosa            divulgazione delle buone prassi         quali le tecniche di lavoro manua-        gettuali. Si prevede di realizzare        L’Associazione Bellarrosa avrà un
per l’accoglienza e l’integrazione       e dei risultati del progetto, attra-    li, l’utilizzo dei macchinari, le stra-   una valutazione sia qualitativa che       ruolo specifico relativo all’orga-
dei migranti. Il ruolo dell’associa-     verso la testata giornalistica DAS      tegie di produzione e di vendita.         quantitativa delle azioni a medio         nizzazione di eventi ed iniziative
zione Don Bosco 2000 è quello            News. Complessivamente, nel-            Successivamente si avvieranno             e lungo termine attraverso valuta-        finalizzate alla promozione delle
di coordinare il progetto e svolge-      l’ambito del contributo alla cabina     le work experience per concretiz-         zioni sia d’impatto che di proces-        attività progettuali. Gestirà la par-
re le attività chiave dello stesso,      di regia, il DAS coordinerà tutte le    zare le competenze acquisite per          so. A tal fine verranno predisposti        te relativa agli eventi programma-
creando un contratto di rete tra le      fasi di produzione, avendo cura di      l’inserimento professionale nel           degli indicatori ad hoc per valuta-       ti attraverso momenti musicali e
realtà del territorio per incentivare    perseguire gli obiettivi prefissati      settore dell’artigianato artistico.       re vari aspetti progettuali, legati al-   momenti di sensibilizzazione sul
l’occupazione giovanile attraver-        e mantenere la vision del proget-       Confcooperative Sicilia selezione-        l’efficacia, all’efficienza, all’impat-     tema della lotta alla criminalità
so l’imprenditorialità di un gruppo      to SUD Arte & Design. Nei locali        rà le aziende siciliane nelle quali       to, alla rilevanza, alla produttività     organizzata e alle discriminazioni
giovane e fortemente motivato: i         del laboratorio di Villarosa verrà      realizzare le work experience sulla       ed anche alla trasferibilità delle        razziali. L’associazione Bellarrosa
migranti e i giovani del territorio.     gestita la produzione e decorazio-      base delle figure professionali da         attività del progetto quale buona         si farà promotore di una serie di
                                         ne degli oggetti che verranno poi       sviluppare nel progetto.                  prassi da condividere                     iniziative per sensibilizzare il terri-
                                         venduti.                                                                                                                    torio.
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
pag 4           n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione

                               Musica, degustazione e solidarietà
                                                         Comincia così Sud - Arte & Design

                      di Beatrice         sa. L’evento prevede il saluto da       dali. Un box sarà dedicato anche
                      Di Salvo            parte delle istituzioni e dei partner
                                          e la presentazione del progetto a
                                                                                  alla presentazione del kit IO NON
                                                                                  DISCRIMINO del VIS, che grazie          La degustazione solidale dei
                      Giovedì 26 ot-
                      tobre presso
                                          cura del presidente Arch. Agosti-
                                          no Sella. Saranno presenti tutti i
                                                                                  alle tecnologie multimediali della
                                                                                  realtà aumentata sensibilizza sul               vini del VIS
                      i beni confi-        partner del progetto. L’evento, in      tema della migrazione con i rac-
                      scati alla ma-      nome della legalità e dell’integra-     conti dei giovani migranti.
fia a Villarosa si svolgerà l’evento       zione, prevede un intrattenimento
di avvio del progetto “Sud – Arte         musicale folkloristico e etnico con
& Design” che l’Associazione Don          band locali. Sarà presente anche                                             Giovedì 26 ottobre, in occasione dell’inaugurazione del progetto “Sud
Bosco 2000 ha vinto sul bando             la band Migrant Music Drums                                                  - Arte & Design”, si svolgerà la serata dei Vini, promossa dal VIS (Volon-
“Beni Confiscati alle Mafie 2016”           (MMD), composta da migranti in                                               tariato Internazionale per lo Sviluppo). Sommelier della FIS, (Fondazio-
di Fondazione con il Sud, in par-         accoglienza presso i centri del-                                             ne italiana Sommelier) presenteranno i vini delle cantine siciliane e della
tenariato con il D.A.S. (Distretto di     l’Associazione Don Bosco 2000,                                               cantina palestinese di Cremisan. I fondi raccolti serviranno a sostenere
Azione Solidale), Confcooperati-          che si esibirà in musiche della tra-                                         le attività del VIS che è presente con progetti di sviluppo in 40 paesi del
ve Sicilia, l’Associazione Culturale      dizione africana. Presenti stand di                                          mondo. I sommelier verranno coadiuvati dai migranti presenti nel cen-
Bellarrosa e il Comune di Villaro-        artigianato e di raccolte fondi soli-                                        tro di accoglienza ed integrazione gestito dall’associazione Don Bosco
                                                                                                                       2000 presso i beni confiscati alla mafia.

                                                                                                                                         TerritoriDiVini
                                                                                                                           SERATA DI SOLIDARIETA’ CON IL VIS, con degustazione dei vini
                                                                                                                                palestinesi della cantina Cremisan e dei vini siciliani

                                                                                                                       Il VIS è una Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1986 e
                                                                                                                       cresciuta nel mondo grazie all’impegno e alla passione dei volontari in-
                                                                                                                       ternazionali, ragazzi e ragazze che hanno deciso di partire per mettersi
                                                                                                                       a servizio, con professionalità e dedizione, dei più deboli nel mondo.
                                                                                                                       Il VIS è presente in oltre 40 Paesi del mondo e si occupa di solidarietà
                                                                                                                       e cooperazione internazionale. “Insieme, per un mondo possibile” è il
                                                                                                                       motto del VIS.
                                                                                                                       Indica l’intenzione di fare rete in Italia, in Europa e nel resto del mondo
                                                                                                                       per migliorare le condizioni di vita delle bambine e dei bambini, dei
                                                                                                                       giovani in condizioni di povertà e delle loro comunità. La spiga e il ra-
                                                                                                                       moscello di ulivo del logo sono il simbolo del diritto al cibo e del diritto a
                                                                                                                       un’esistenza serena per ogni bambina, bambino e giovane sulla terra.
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n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                     Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione   pag 5

                                                          “IO NON DISCRIMINO”
                      La campagna di sensibilizzazione sul tema della migrazione
                               nelle scuole e nelle realtà del territorio

Il progetto “IO NON DISCRIMI-             giornamento previsti: tra aprile e      avviando un percorso di rifles-
NO”, di cui l’Associazione Don            maggio si sono svolti gli incontri      sione che parte da stereotipi e
Bosco 2000 è partner, è un inter-         per operatori dell’accoglienza e        pregiudizi i quali vengono deco-
vento dell’Agenzia Italiana per la        avvocati, ad ottobre si sono tenu-      struiti attraverso le storie di alcu-
Cooperazione e lo Sviluppo che            ti due incontri rivolti ai funzionari   ni migranti (le loro condizioni di
vede impegnati 21 partners sul            pubblici. Nei prossimi mesi sono        partenza, il viaggio, le violenze, i
territorio italiano guidati dal capo-     in programma a Catania corsi e          pericoli, le motivazioni, le speran-
fila VIS (Volontariato Internazionale      incontri sui temi dell’immigrazio-      ze), i dati e i significati reali e le
per lo Sviluppo). L’obiettivo che si      ne per altri gruppi target: famiglie    buone pratiche di accoglienza e
propone è quello di avviare nelle         d’appoggio, migranti, docenti e         integrazione. Negli altri comuni,
città di Roma, Milano e Catania un        giornalisti. Il progetto prevede an-    le attività vengono svolte durante
processo volto alla promozione            che il coinvolgimento di 10 clas-       tutto l’anno scolastico con incontri
di una cultura dell’accoglienza e         si in un percorso di scoperta del       mirati nelle giornate sensibili e nei
del rispetto “dell’altro”, attraverso     tragitto dei migranti dal paese di      momenti di condivisione di espe-
l’attuazione di specifiche azioni di       origine al momento dell’approdo.        rienze e racconti dei migranti.
formazione e sensibilizzazione di         Gli studenti entreranno a contatto      Attraverso le numerosi azioni pre-
gruppi target particolari che in vari     con l’esperienza migratoria attra-      viste dal progetto ci si propone di
modi interagiscono con il mondo           verso un kit didattico e una spe-       far sì che “IO NON DISCRIMINO”
dell’immigrazione.                        cifica APP che grazie agli effetti       diventi uno stile di vita e non resti
A Catania sono stati già realizzati       della realtà aumentata permetterà       solo uno slogan.
tre dei corsi di formazione e ag-         loro di approfondire le tematiche                            Dony Sapienza

                                    “DIAMO LORO RETTA”
                                            Raccolta fondi per sostenere
                                         l’istruzione dei giovani migranti
“DIAMO LORO RETTA” è la cam-              primissima accoglienza per Mi-
pagna di raccolta fondi che per-          nori Stranieri Non Accompagnati
mette ai giovani migranti di conti-       (MSNA) a Catania. I giovani mi-
nuare a studiare. I giovani migranti      granti in fuga dalle guerre e dalla
che desiderano proseguire gli stu-        povertà hanno specifiche esigen-
di necessitano di percorsi perso-         ze di studio, come momento di
nalizzati e concentrati per evitare       riscatto per costruire un futuro di-
di cadere in reti di sfruttamento.        verso. Il diritto allo studio diventa
Le scuole secondarie superiori in         un’opportunità unica, soprattutto
grado di offrire loro percorsi di for-    per i giovanissimi che hanno così
mazione efficaci ed intensivi non          la possibilità di mettersi in pari
sono gratuite. Diamo Loro Retta è         con i giovani italiani.
la campagna di sensibilizzazione
e raccolta fondi per permettere ai                           Gabriella Giunta
giovani migranti di studiare e for-
marsi, sostenendo più facilmente
le rette scolastiche. L’Associazio-
ne Don Bosco 2000 sta promuo-
vendo questa campagna sulla
base dell’esperienza nel centro di

    www.diamolororetta.it
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pag 6             n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione

                                             Don Bosco 2000 in Senegal
                                      Creare sviluppo locale con i migranti di ritorno

Il progetto “Senegal” è un’iniziativa dell’Associazione Don Bosco 2000
e punta a creare un modello imprenditoriale forte e sostenibile attraver-
so un ponte tra la Sicilia e il Senegal, terra di provenienza dei migranti
accolti.
L’azione in corso di svolgimento in Senegal ha un duplice obiettivo:              Le fasi dell’azione senegalese sono le seguenti:
          • creare un’occasione di sviluppo locale                                       Ottobre 2016 prima missione: viaggio esplorativo che ha por-
          • coinvolgere giovani senegalesi in attività lavorative tali da
scoraggiare la migrazione.
                                                                                  tato alla conoscenza del territorio e della popolazione per studiare
Da un anno si è avviata un’intensa attività per creare nuove imprese ed           le esigenze e le potenzialità umane ed infrastrutturali della regione
individuare risorse per produrre un impatto economico e sociale positi-           di Tambacounda; instaurati rapporti di partenariato sul territorio se-
vo sulla comunità locale.
La chiave del progetto è il coinvolgimento di risorse umane sul territorio
                                                                                  negalese con enti ed istituzioni.
senegalese, con il tutoraggio di un giovane senegalese, Seny Diallo,                     Settembre 2017 seconda missione a: ritorno in Senegal per
mediatore interculturale presso l’associazione. Arrivato in Italia da mi-         programmare l’attività di formazione e continuare la conoscenza
grante e diventato un indispensabile operatore che sta gestendo la for-
mazione e la start-up dell’attività imprenditoriale in Senegal
                                                                                  dei bisogni del territorio, con al seguito una troupe della testata di
  Nei prossimi mesi continuerà la formazione e si avvierà un’attività di          RaiNews che ha documentato tutte le tappe del viaggio.
start-up nei seguenti 3 settori:                                                         Ottobre 2017 terza missione: individuazione di una sede
          o Agricoltura: fornire gli strumenti (attrezzi) e il tutoraggio per
avviare una produzione agricola con l’affitto di lotti di terreno per la pro-
                                                                                  operativa nella regione di Tambacounda; selezione di 33 giovani
duzione di ortaggi locali destinati all’autosufficienza;                           senegalesi; avvio di un percorso di formazione negli ambiti del-
          o Turismo: pacchetto di turismo sostenibile per la conoscenza           l’agricoltura, del turismo e dell’artigianato attraverso lezioni svolte
del territorio senegalese e dei contesti di provenienza dei migranti;
          o     Artigianato: realizzazione di un laboratorio di produzione
                                                                                  da esperti europei competenti nei 3 ambiti (agricoltura, turismo ed
di oggetti tipici della cultura senegalese, da esportare in Europa per la         artigianato).
vendita attraverso canali al dettaglio, all’ingrosso e con l’e-commerce.

                                                                        A.S.

                                                                                                                                                                     ph: Mario Noto

                                Gli obiettivi del progetto Senegal
                               Si esportano competenze per uno sviluppo circolare
Siamo alla terza missione in Senegal, nel cuore della progettazione insieme ai 33 giovani ai quali stiamo offrendo il primo modulo di formazione sul tema della creazione di impresa per
lo sviluppo locale nei settori di agricoltura, turismo e artigianato. Per creare opportunità di vita migliore nella regione di Tambacounda, un’area fortemente depressa, dal punto di vista
economico, sociale e culturale. E così la formazione spesso travalica i confini dei tecnicismi inerenti la costituzione di impresa per diventare una spinta motivazionale al fare, a credere
che i desideri talvolta, con molto impegno, si possono realizzare, senza implodere nell’immobilismo favorito da un contesto che non offre spunti di riflessione e di emulazione. Dai primi
colloqui di formazione e dai momenti laboratoriali emerge che I giovani tambacunensi non conoscono alternative alla loro realtà. Significa che conoscono i loro villaggi, la loro città
- campagna fatta di case di legno, di mattoni e di capanne e piccoli negozi per i generi di prima necessità. Vivono per lo più di agricoltura di sussistenza, condotta tra le tante difficoltà
legate alla stagionalità: il periodo delle piogge che dura circa tre mesi ed è l’unico favorevole Alle produzioni, dopodiché manca l’acqua per irrigare. Solo In alcuni villaggi sono presenti
pozzi. Inoltre, si coltiva la terra ancora con l’aratro ma le distese sono vastissime Oltre all’agricoltura proponiamo dei contenuti formativi su turismo e artigianato. Proviamo a innestare
nei ragazzi che stiamo seguendo idee nuove, riflessione, ragionamento sui bisogni del territorio e su quelli delle persone per dire loro che bisogna agire su questi fabbisogni con azioni
semplici ma significative. Perché ciò che ai nostri occhi può sembrare scontato o semplice, a Tambacounda potrebbe mettere in circolo l’economia, creare valore, empowerment.
A conclusione della formazione nasceranno delle piccole imprese, tre o quattro nei settori succitati. Crediamo che questo possa uno stimolo propulsore al cambiamento, che possa
rinvigorire la volontà di questi giovani e innescare processi di sviluppo continui anche attraverso l’azione del nostro incubatore sociale che avrà luogo proprio qui e che vogliamo sia
destinato a raccogliere altre idee, altri giovani volenterosi di apprendere e di cambiare, inarrendevoli. È chiaro che il mutamento sociale ed economico è un processo molto lungo, la
storia e la letteratura ce lo insegnano. Però è necessario e adesso che stiamo muovendo i primi passi, gioiamo dell’impegno dei nostri 33 ragazzi, della loro assiduità nella frequenza
delle lezioni, del clima gioioso e familiare che si è subito creato tra tutti noi.
Torneremo in Senegal il prossimo dicembre per il secondo ciclo di formazione relativa ai servizi per le imprese: accesso al credito linee di finanziamento, microcredito. Dopodiché ci
dedicheremo alla fase di start up delle prime imprese.
                                                                                                                                                                              Roberta La Cara
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n° 1     ottobre 2017 - marzo 2018                      Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione                                 pag 7

                                                     “La nostra Europa è qua”
                                   Il reportage degli inviati di Rainews24 “a casa loro”

continua da pag. 1                         generatori di corrente, dove l’ac-       negal ne ho avuto solo conferma.         si scendeva da quel pulmino, ac-        di una giornalista e di un camera-
                                           qua è un lusso e le medicine un          Perché si parte per non morire           cadeva infatti qualcosa che ci se-      man che con caparbietà sono an-
di Angela Caponnetto                       miraggio. Dove una bambina afri-         sotto le bombe ma anche per non          gnava il percorso.                      dati a farsi cercare dalla sua storia
Guardavo quella terra bellissima,          cana albina ha la pelle e gli occhi      morire di fame. E si parte per ten-      Come quando verso la fine del            per poi raccontarla. Per racconta-
dai colori violenti, a tratti così simi-   deturpati dal sole perché non ha         tare di avere una vita migliore di       viaggio, siamo andati in giro a         re che DuDu e gli altri che hanno
le alla mia Sicilia. Una terra poten-      gli strumenti sanitari per riparar-      quella che si prospetta tra i vicoli     Wassadou, un piccolo villaggio in       aderito al progetto di impresa,
zialmente ricca ma impoverita da           sene. Dove le mamme mettono in           di sporche strade sterrate in mez-       un’area del Senegal tra il Gambia       potranno restare nel loro paese.
una miseria che mai avevo visto            braccio a ignoti stranieri i loro figli   zo alle capanne. O solo per avere        e il Mali da dove parte il maggior      Anche se per me il vero raggiungi-
così profonda e disperata nono-            più piccoli nella speranza di dar        quelle possibilità di riscatto che a     numero di giovani verso la Libia e      mento della libertà è quello di po-
stante quello fosse uno dei paesi          loro un futuro migliore.                 chi è nato in quei paesi non sono        poi verso il sogno Europa. Lì ab-       tersi trasferire liberamente come
del Subsahara tra i più sviluppati.         Se non avevo mai avuto dubbi che        concesse.                                biamo incontrato DuDu , l’unico         possiamo fare noi che siamo nati
Più ci si addentra nell’entroterra         a generare i flussi migratori non è       Non sapevo bene che tipo di re-          giovane che ci concede un’intervi-      altrove. E liberamente, legalmen-
e nelle zone del sud, più le città         solo la guerra ma anche povertà,         portage sarebbe venuto fuori             sta in mezzo a decine di occhi dif-     te, scegliere di andare a vivere in
diventano villaggi di case di mota         fame, carestie, dittature e governi      quando ho iniziato il viaggio in-        fidenti. Dudu ci racconta dei suoi       un altro paese senza barriere reali
e paglia, dove la luce arriva per          corrotti che immiseriscono le po-        sieme al cameraman, al gruppo            amici partiti per il sogno Europa       o virtuali.
poche ore la sera solo grazie ai           polazioni, dopo aver visitato il Se-     della Don Bosco 2000 e a Seny,           e morti in Libia prima di tentare       Nel frattempo, ben venga che ci
                                                                                    il mediatore senegalese che face-        di attraversare il Mediterraneo. Ci     sia qualcuno ad aiutarli “a casa
                                                                                    va da “gancio” nella loro ricerca        dice che non è giusto che i miglio-     loro”.
                                                                                    di una sede per la loro impresa a        ri giovani del suo paese siano co-
                                                                                    Tambacunda, una delle principali         stretti ad andare via. Ci fa vedere
                                                                                    città nella omonima regione a sud        la sua casa e ci dice che ha ere-
                                                                                    est di Dakar. Serviva una struttura      ditato dal nonno ettari ed ettari di
                                                                                    ma soprattutto servivano le brac-        terra che non riesce a far fruttare
                                                                                    cia: giovani che avessero voglia         perché non hai mezzi. Servono at-
                                                                                    di cimentarsi in questa impresa, di      trezzature adatte alla coltivazione
                                                                                    imparare a portare avanti attività       e soprattutto all’irrigazione. Vor-
                                                                                    commerciali di artigianato locale,       rebbe avere accesso agli aiuti che
                                                                                    di coltivazione della terra e produ-     arrivano dall’Europa.
                                                                                    zione di prodotti agricoli. L’asso-         “Ma dove sono i soldi dei Fon-
                                                                                    ciazione avrebbe fornito loro quei       di Europei per l’Africa? - si sfoga
                                                                                    mezzi necessari per realizzare il        DuDu - A noi non arrivano. Re-
                                                                                    progetto: mezzi che loro non han-        stano nelle mani dei nostri gover-
                                                                                    no. Nelle aree più a sud di Tam-         nanti. Questo è un paese dove
                                                                                    bacunda distese di campi di mais         c’è troppa corruzione ad alti livelli
                                                                                    e miglio vengono coltivati ancora        e l’Europa dovrebbe controllare
                                                                                    con l’aratro trainato da asini e l’ac-   dove vanno realmente a finire quei         Angela Caponnetto è una
                                                                                    qua si raccoglie nei pozzi, quelle       soldi”                                    giornalista della Rai, attual-
                                                                                    poche volte che la poggia decide         È in quel momento chi viene in            mente impegnata a Rai-
                                                                                    di regalarne qualche goccia.             mente di portare DuDu da Agosti-          news24. Siciliana trapian-
                                                                                       Credevo fosse difficile in soli 9      no, Seny e gli altri ai quali man-        tata a Roma, ha seguito il
                                                                                    giorni di cui molti in viaggio tro-      cava proprio quell’anello della ca-       viaggio     dell’Associazione
                                                                                    vare le storie che cercavamo. Ep-        tena. Qualcuno con una terra da           Don Bosco 2000 in Senegal
                                                                                    pure le cose si incatenavano una         coltivare.                                a settembre 2017, con le
                                                                                    dietro l’altra e le storie venivano      Du Du è ora tra i trenta giovani che      immagini di Andrea Vacca-
                                                                                    quasi a cercare noi, come ci in-         fanno parte del progetto. Spero           rella. Insieme hanno docu-
                                                                                    seguissero, come se una forza ci         che la sua terra possa portare i          mentato la realtà di partenza
                                                                                    spingesse verso la realizzazione         frutti che desidera e prosperità          dei migranti senegalesi e le
                                                                                    di quel reportage contro il nostro       alla sua famiglia. E mi piace pen-        possibilità di sviluppo.
                                                                                    stesso volere. Ogni qual volta che       sare che, in parte, è anche merito

                                     Il Senegal negli occhi dei ragazzi
                        Il racconto di Francesco, psicologo nel centro MSNA di Catania
                       di                  Poi un giorno sono arrivato; siamo       va a chi, figlio di questa terra, non
                       Francesco           arrivati insieme a chi costruisce        ce l’ha fatta. Perchè occorre cre-
                       Lotta               nel presente di questi ragazzi la        scere lontano dalle tue radici, dai
                                           base del futuro. Vedi e senti. Gli       tuoi cari, dal tuo Tutto. Perchè. Le
                         In Senegal ci     occhi si riempiono di colori, il ver-    risposte possono essere tante ep-
                         sono già sta-     de su tutti, il bruno delle strade,      pure nessuna sembra sufficiente.
to. Decine di volte. Nei racconti          della polvere, della ruggine dei         La risposta più vera, più energi-
dei ragazzi, dei minori che incon-         camion, l’animosità delle vie. Le        ca, nasce dalle forze più vive di
triamo ogni giorno, arrivati e ac-         orecchie piene del vociare, delle        questo paese, da chi ha deciso
colti come fratelli.                       grida dei giochi dei bambini. Re-        di rimanere, di crederci, di non ri-
Con i loro occhi ho visto come si          spiro gli odori, gusto i sapori, ci      nunciare alla bellezza che vede, al
vive in Senegal, i problemi che un         immergiamo nel tempo, nei tempi          proprio Tutto. Questi giovani pos-
ragazzo può incontrare nella vita          di un popolo. Ti piace e forse te ne     sono essere il faro di questa terra,
di tutti i giorni, i desideri che spin-    innamori. E allora ti chiedi Perchè.     di chi è incerto del proprio futuro,
gono a partire; la speranza che            Perchè nascere in una terra così         di chi in fondo all’anima non vede
nasce in chi sente che la vita non         bella e ricca non basta. Perchè oc-      l’ora di ritornare.
può essere tutta lì.                       corre rischiare la vita. E il pensiero
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
pag 8               n° 1     ottobre 2017 - marzo 2018                         Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione

    Un giorno che descrive l’emozione di un viaggio
                                     Il racconto del fotoreporter Mario Noto in Senegal

                      di Mario Noto

                      Non dimenticherò
                      mai il 07 Settem-
                      bre 2017.
Ci troviamo a Wassadou, un piccolo
villaggio nei dintorni del fiume Gam-
bia.
Qua la vegetazione è rigogliosissima,
si stenta a credere di come in un ter-
ritorio così fertile ci sia tanta povertà
tra la gente.
Con la troupe di Rai News si decide di
andare a svolgere un sopralluogo nel
villaggio per raccogliere testimonian-
ze di come si vivesse da quelle parti.
Con il fidato autista - guida Sebou
ci inoltriamo nel villaggio, la gente ci
guarda incuriosita, molti scappano,         vita è dura per tutti, nessuno ti offre      ulteriore fango, esce un serpente, una       ha fatto crescere e dobbiamo farne          loso stare là.
molti si coprono il viso rannicchiando-     niente e devi lavorare sodo per avere        donna lo uccide a colpi di corteccia         tesoro.                                     Al secondo tentativo tutto è pronto, il
si sulle ginocchia, si intuisce che forse   qualcosa.                                    di palma.                                    Ogni rumore che assomigliasse a un          ragazzo che guida il trattore accelera
siamo ospiti sgraditi a loro, forse per     Scendiamo dal pullman e Du Dù ci             Il caldo si fa insopportabile, siamo         trattore ci alziamo per andargli incon-     a tutto gas, si solleva in aria una nube
causa della telecamera, forse per ri-       invita a visitare il campo.                  al centro dell’attenzione di tutti gli       tro, ma niente da fare, non arriva an-      di fumo nero mista a polvere rossa,
servatezza.                                 Vedo un uomo e un bambino che ara-           abitanti del villaggio, tutti cercano di     cora.                                       stacca la frizione e il pullman esce dal
Proseguiamo per Wassadou, un pic-           no la terra con un aratro rudimenta-         fare qualcosa per liberarci, quasi tutti i   Decidiamo di andare a raggiungere il        fossato.
colo villaggio diviso da una strada         le trainato da un asinello, un pastore       bambini raccolgono cortecce e li met-        gruppo, ringraziamo la contadina e ci       Esplode un applauso generale da
asfaltata di recente.                       fugge appena ci vede arrivare, la ter-       tono sotto il pullman, ma tutto è inva-      dirigiamo nel pullmino.                     ambedue le parti, ma mentre tutti gioi-
Per la strada un uomo toglie le inte-       ra è arida, come polvere, un enorme          no, il pullman non esce dal fango.           Passo in mezzo i bambini che gioca-         scono, il trattore si è impantanato.
riora a una pecora appena macellata         paradosso per il territorio che offre il     Comincia a prevalere il senso di ras-        no con il resto del gruppo e improvvi-      Uno stupido scherzo del destino, il
appesa in un vicolo di una stradina,        Senegal.                                     segnazione, Seny telefona a tutti i          samente vedo passare davanti a me           nostro salvatore è diventato una vitti-
dei bambini giocano con dei bidoni di       L’acqua per irrigare si trova in un          contatti che ha nel suo telefono per         una bambina albina.                         ma, la vita è proprio strana, per salva-
plastica allacciati con un filo facendoli    pozzo riempito con acqua piovana e           trovare una soluzione, il sole è allo        E’ totalmente con la pelle bianca, ha       re noi ha pagato lui.
trascinare, ci sono delle bancarel-         mancano gli strumenti necessari per          zenith raggiungendo temperature ele-         delle escoriazioni in tutto il corpo e ha   Presi dallo sconforto cerchiamo di
le che vendono verdure e aromi, un          poter svolgere una basilare attività         vatissime.                                   un occhio chiuso.                           aiutare loro, ma stavolta è più compli-
uomo davanti il suo negozietto im-          agricola.                                    Da quello che sta accadendo si per-          Ci guardiamo per qualche secondo,           cato, il trattore pesa diverse tonnella-
braccia dei pannelli fotovoltaici. Un       Per la strada passano due anziane            cepiscono i valori ormai distrutti dalla     lei mi guarda fisso, poi si volta e con-     te, ci vuole un mezzo più pesante per
forte paradosso. Qua non c’è corrente       donne che vedendoci inscenano una            nostra società civilizzata e capitalista,    tinua a giocare. Parlo con Angela (la       farlo uscire.
elettrica, viene erogata a face orarie.     fragorosa risata.                            l’uguaglianza, l’aiutare il prossimo, la     giornalista) spiegandomi che la sua         Offriamo la nostra disponibilità, ma
Angela (la giornalista di Rai News),                                                     solidarietà.                                 patologia non comporta l’esposizione        ci dicono di andare, non c’è nulla da
con il suo ottimo francese dialoga tra      Effettuato il sopralluogo e risaliti sul     Penso alla nostra gente, vittima dell’       ai raggi solari. Se lo fa potrebbe rima-    fare, noi insistiamo, ma ci invitano a
la gente raccogliendo testimonianze e       pullman per fare ritorno al nostro al-       informazione distorta che trasmetto-         nere cieca.                                 proseguire per la nostra strada, d’al-
attorno a noi si forma una piccola folla    loggio sfortunatamente passiamo su           no i media, della strumentalizzazione        La guardo da lontano, è perfettamen-        tronde la loro missione è stata com-
di persone incuriosita da quello che        una enorme pozzanghera e sfortuna            politica a discapito di questa gente,        te integrata con i bambini che gioca-       piuta ci dicono.
sta accadendo.                              vuole che non si tratta di una sempli-       dall’odio senza fondamento scaturito         no con lei.                                 Facciamo una colletta per dare a
Improvvisamente un uomo con una             ce pozzanghera ma di un banco di             dalla gente contro di loro, prevalente-      Finalmente arriva il trattore. A guidarlo   questa gente un po’ di soldi. Se lo
maglietta arancione chiede di essere        fango.                                       mente per scopi elettorali.                  è un bambino di 12 anni, fiero di pilo-      meritano, ci hanno salvato dandoci
intervistato.                               RIMANIAMO IMPANTANATI.                       Eppure questa gente ci sta aiutando          tare l’imponente mezzo.                     contemporaneamente una lezione di
Si chiama Du Dù, un uomo sui 30 anni        Scendiamo tutti dal pullman, creden-         sprecando tutte le loro energie con          Tutti si adoperano a collegare i cavi       vita. Loro accettano il denaro, ma ci
che dichiara che lui ha un appezza-         do che spingendo da dietro possia-           una temperatura di quasi 40 gradi e          nel paraurti del nostro mezzo di tra-       invitano di andare con un triste sor-
mento di terreno e sarebbe disposto         mo far uscire dal fango il pullman,          un tasso dell’80 % di umidità, con un        sporto, il trattore ingrana la marcia a     riso.
ad aderire il progetto che l’Ass. Don       nulla da fare, più la ruota gira nel fan-    unico scopo, farci uscire da quel po-        tutto gas e sradica il paraurti spezzan-    Saliti sul pullman, distrutti dalla stan-
Bosco 2000 ha in mente di svolge-           go e più scende di livello, mettendo         sto.                                         dolo in due.                                chezza, sporchi, affamati e con le
re, ovvero dei corsi formativi utili alla   ulteriormente a rischio il mezzo ormai       Seny trova una persona che ha un             Cala una sensazione di sconforto, di        spalle che ardono ci dirigiamo nel
creazione aziende locali, sfruttando le     compromesso.                                 trattore, ma ci vogliono almeno 3 ore        impotenza, Sebou il nostro autista si       nostro alloggio, ricchi di questa espe-
risorse del territorio.                     Vicino a noi ci sono 2 contadine e dei       prima che arrivi, quindi abbandonata         fa prendere dallo sconforto e si siede      rienza, ma contemporaneamente
Angela lo invita a voler salire sul mez-    bambini, uno di loro scappa verso il         ogni iniziativa aspettiamo.                  per terra.                                  sconfitti perchè non siamo riusciti a
zo per raggiungere Agostino (il Presi-      sentiero.                                    Io mi dirigo verso un campo per trova-       Per fortuna il pullman ha un gancio di      salvare chi prima ha salvato noi.
dente dell’Ass. Don Bosco 2000), per        Passano pochi minuti e siamo accer-          re un po’ d’ombra sotto qualche albe-        riserva sotto il motore. Un bambino         Pensavo che sarebbe stato bello se
chiedere delucidazioni e dopo che           chiati da tutto il villaggio, Seny, il me-   ro, le spalle ardono miste al sudore e       scende nel fossato e lega il cavo aiu-      avessimo fatto uscire quel trattore dal
i due si presentano si siedono in un        diatore dell’Ass. Don Bosco 2000, mi         la polvere appiccicata nel corpo. Non        tato da altre persone, i bambini che        fango, avremo reso la nostra ricono-
tavolo e sorseggiando una Coca Cola         chiama e impugnando un machete mi            è certamente una bella sensazione.           prima giocavano adesso osservano,           scenza per quello che hanno fatto
(provvidenziale per il forte caldo), si     invita a venire con lui per tagliare della   La sete diventa fortissima e la stan-        la bambina albina è seduta in prima         loro a noi, ma purtroppo non è anda-
decide di effettuare un sopralluogo         legna da mettere sotto le ruote.             chezza comincia a prevalere. C’è una         fila, immobile, qualcuno li fa allonta-      ta così.
nel campo di Du Dù.                         “Siamo nella merda” mi dice urlando,         contadina che impacciata vedendomi           nare perché potrebbe essere perico-
Saliamo tutti sul pullmino e ci rechia-     “Sbrighiamoci a tagliare e raccogliere       arrivare strappa l’erba con le mani
mo nel luogo.                               la legna, il pullman sta sprofondan-         e dopo che arriva qualcun altro del-                                                  Mario Noto è un fotografo freelan-
Ad un certo punto la strada asfaltata       do”.                                         la compagnia lei si mette a suo agio
                                                                                                                                                                               ce siciliano, appassionato di foto-
finisce e si prosegue per una strada         Facciamo una catasta di rami e li por-       continuando a strappare erba a mani
sterrata fatta di buche ed enormi poz-                                                                                                                                         grafia sociale. Ritrae spesso sog-
                                            tiamo dove c’è il pullman.                   nude e inchinata in una scomoda po-
zanghere.                                                                                                                                                                      getti al margine, interagendo con
                                            Con grande stupore ci accorgiamo             sizione che fa pressione sulla schie-
Nel percorso si vedono tanti conta-         che tutto il villaggio sta collaborando      na.                                                                                   loro, documentandoli nella loro
dini che coltivano i campi, bambini         a liberare le ruote sommerse dal fan-        Arriva anche Seny e dopo che i due                                                    sfera sociale ed emotiva. Mostra
piccolissimi che impugnano macheti          go, un uomo scava con le mani, due           parlano la donna impugna un ma-                                                       l’essenza dell’esistenza umana,
più grandi della loro statura. Qua la       bambini sotto il mezzo per liberarlo da      chete e dirigendosi verso un pezzo di                                                 quella della vulnerabilità sociale,
                                                                                         legno taglia dei frutti simili a noci di                                              quella dei vinti, con uno stile ruvi-
                                                                                         cocco e ce le porge a tutti i presenti.                                               do e diretto.
                                                                                                                                        Nel 2012 espone alla Wave Photo Gallery di Brescia con la mostra inti-
                                                                                         Ci ha salvato dalla sete, quei frutti          tolata “Racconti dal Sud”
                                                                                         avevano acqua e una polpa simile alla          Nel 2012 viene pubblicato nella rivista Zoom
                                                                                         noce di cocco. E’ stato un sollievo.           Nel 2013 inizia la collaborazione con l’Associazione Don Bosco 2000
                                                                                         Da lontano intanto vedo un gruppo di           Nel 2014 partecipa alla mostra collettiva intitolata “ Collezione Italiana”
                                                                                         bambini che giocano con il resto del
                                                                                                                                        a Brescia
                                                                                         gruppo, cantando canzoni e improv-
                                                                                                                                        Nel 2015 partecipa al progetto dell’Associazione Don Bosco 2000 al-
                                                                                         visando girotondi, creando una piace-
                                                                                                                                        l’EXPO 2015 di Milano avente titolo “Migrants – Food – Identity”
                                                                                         vole atmosfera.
                                                                                         Loro sono felici, Noi siamo felici e           Nel 2017 partecipa al progetto “Senegal” realizzato dall’Associazione
                                                                                         consapevoli che quell’ esperienza ci           Don Bosco 2000
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
n° 1    ottobre 2017 - marzo 2018                 Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione                                pag 9

                                La nuova edizione del DAS NEWS
         Una collaborazione per scoprire una realtà interessante e complessa

                                      aderente alla realtà. Il giornale      Villarosa e Catania. Inoltre, ampio     aiutarli sia nel nostro paese, sia      Ognuno di noi deve adoperarsi
                                      online, dopo le modifiche apporta-      spazio viene riservato alla divul-      nel loro. Viviamo un momento            al fine di costruire un futuro ricco
                                      te, propone nella sua home page        gazione delle diverse azioni so-        storico determinante nella com-         di opportunità per tutti, compren-
                                      delle immagini, costantemente          lidali, importanti per un contesto      posizione di una società sempre         dendo che la diversità etnica è un
                                      integrate o sostituite secondo la      sociale che presenta numerose           più multiculturale, opporsi al na-      punto di forza, è un dovere che
                                      cronaca del momento, che scor-         realtà problematiche. Sono ben          turale corso degli eventi, a mio        non dobbiamo disattendere , per
                                      rendo presentano diversi temi .        consapevole che ho assunto un           parere, è inutile e deleterio poi-      riuscire a consegnare ai nostri figli
                                      Sotto il banner delle foto, seguen-    impegno delicato e determinante         ché inciderà negativamente su           un mondo migliore.
                                      do una grafica leggibile nella sua      per la formazione di una coscien-       una civile e pacifica convivenza.
                                      semplicità, vengono pubblicati,        za sociale che deve far percepi-
                                      in ordine cronologico, i diversi       re, ad ognuno di noi, il luogo che
                                      articoli. Al fine di ottimizzare la     abita di tutti . Non è accettabile
di Marina Chiaramonte
                                      divulgazione della pubblicazione       che sentimenti razzisti possano
                                      del Das News, l’attività informa-      giustificare comportamenti che
Nonostante siano solo pochi mesi
                                      tiva è supportata dal profilo FB        spingono all’esclusione e al ri-
che collaboro con il giornale Das
                                      del giornale. Il Das News si oc-       fiuto, non è civile disconoscere il
News, ho avuto modo di scopri-
                                      cupa di una comunicazione che          diritto di ogni uomo a vivere digni-
re una realtà dell’accoglienza e
                                      vuole sensibilizzare la comunità       tosamente lontano dalla violenza
dell’integrazione poco conosciu-
                                      rispetto a temi di primario interes-   e dalla fame. Sono convinta che
ta, in quanto spesso distorta dai
                                      se nella società contemporanea,        è l’ignoranza la prima causa del
numerosi pregiudizi che falsano i
                                      rendendo protagonisti i soggetti       pregiudizio e va combattuta con
fatti. L’informazione svolta da una
                                      che ruotano intorno alla realizza-     una informazione corretta , per-
testata giornalistica deve sempre
                                      zione dei progetti e delle attivi-     mettendo a tutti di conoscere la
garantire negli utenti la formazio-
                                      tà dell’associazione Don Bosco         storia di questi popoli e le azioni
ne di un pensiero il più possibile
                                      2000 a Piazza Armerina, Aidone,        che vengono programmate per

                                                                                                                                                                       DAS News
                                                                                                                                                             Registrato al Tribunale di Enna dal
                                                                                                                                                                10 maggio 2012 al n° 131
                                                                                                                                                                           Editore:
                                                                                                                                                              Associazione Don Bosco 2000

                                                                                                                                                                 Integrare e creare lavoro

                                                                                                                                                                   Direttore responsabile
                                                                             La Fondazione CON IL SUD è un ente non profit privato nato nel no-
                                                                                                                                                                       Agostino Sella
                                                                             vembre 2006 (come Fondazione per il Sud) dall’alleanza tra le fonda-
                                                                             zioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato                Caporedattore
                                                                             per promuovere l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, ovvero                     Gabriella Giunta
                                                                             favorire percorsi di coesione sociale per lo sviluppo.
                                                                             La Fondazione sostiene interventi “esemplari” per l’educazione dei                      Graphic designer
                                                                             ragazzi alla legalità e per il contrasto alla dispersione scolastica, per                Mauro Bonanno
                                                                             valorizzare i giovani talenti e attrarre i “cervelli” al Sud, per la tutela e
                                                                             valorizzazione dei beni comuni (patrimonio storico-artistico e culturale,                  Redazione
                                                                                                                                                                       Agostino Sella
                                                                             ambiente, riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie), per la qualifi-
                                                                                                                                                                      Gabriella Giunta
                                                                             cazione dei servizi socio-sanitari, per l’integrazione degli immigrati, per              Roberta La Cara
                                                                             favorire il welfare di comunità.                                                          Dony Sapienza
                                                                             La Fondazione CON IL SUD ha sostenuto oltre 1000 iniziative, tra cui la                  Greta Carapezza
                                                                             nascita delle prime 5 Fondazioni di Comunità del Mezzogiorno, coinvol-                   Beatrice Di Salvo
                                                                             gendo 6.000 organizzazioni e 283 mila cittadini, soprattutto giovani, ed                 Greta Carapezza
                                                                             erogando complessivamente 176 milioni di euro.                                           Francesco Lotta
                                                                             L’associazione Don Bosco 2000 è stato soggetto capofila del progetto                       Antonio Arcoria
                                                                             “Il Ponte sul Distretto” che ha portato alla nascita del D.A.S. Società                     Mario Noto
                                                                             Cooperativa, distretto di azione sociale, che ha aggregato le realtà del-
                                                                                                                                                                        Stampato da:
                                                                             l’economia sociale del territorio.                                                  Lussografica Caltanissetta
Sud - Arte & Design Una nuova start-up nei beni confiscati alla mafia - Nuovo Mondo Solidale
pag 10              n° 1     ottobre 2017 - marzo 2018                    Semestrale di promozione della legalità e dell’integrazione

                                             Sedi operative per costruire
                                               ponti tra realta’ diverse
                     Le attivita’ dell’associazione Don Bosco 2000 per il territorio

L’associazione Don Bosco 2000 nasce a Piazza Armerina nel 1998 per volontà di un gruppo di giovani della rete salesiana. Dopo 19 anni, da un piccolo oratorio salesiano nel cuore di
Piazza Armerina, si è creata una rete di attività che si sono consolidate in Sicilia attraverso un intenso lavoro di progettazione con che si realizza grazie all’apporto di dipendenti, colla-
boratori esterni, tirocinanti dell’università e volontari.
“Costruttori di ponti”: questo lo slogan dell’associazione Don Bosco 2000, che da diversi anni si occupa di accoglienza migranti, sulle ali della mission salesiana del sostegno ai giovani
vulnerabili. Questi i numeri dell’accoglienza migranti: 6 progetti, di cui 3 SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) finanziati dal Ministero dell’Interno nei comuni di
Piazza Armerina, Aidone e Villarosa; 2 CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) a Piazza Armerina ed Aidone; un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati alla Colo-
nia Don Bosco di Catania. Una rete di stakeholders che spazia dalle imprese del territorio agli interlocutori istituzionali, dalle università alle ONG internazionali, dal mondo del volontariato
alle scuole del territorio. Più la nuova sede operativa in Senegal.
“Don Bosco 2000 è una di quelle “belle” storie in cui un gruppo di giovani animati dalla voglia di rendersi utili agli altri condivide un progetto di vita – continua Agostino Sella - Perché
stare con le mani in mano non è possibile quando intorno a noi ci sono persone vulnerabili che chiedono aiuto. La parola chiave è “integrazione”, processo necessario per progredire
nel mondo contemporaneo, processo che richiede capacità di adattamento e passione”.

Piazza Armerina: la sede storica          Aidone: la comunità diffusa              Catania: il centro per minori e il       Villarosa: La legalità conviene          Senegal: un ponte per lo
dell’associazione                                                                  motto “Chi è accolto, accoglie”                                                   sviluppo

La sede di Piazza Armerina è ca-          La comunità diffusa di Aidone na-        “Quando tornerò in Senegal mi            La comunità di Villarosa nasce nel       La più recente sede operativa
ratterizzata dalle attività di integra-   sce nel 2014 grazie all’attivazione      piacerebbe aprire un posto come          2016 all’indomani dell’aggiudica-        dell’Associazione Don Bosco
zione dei migranti nel territorio,        del progetto SPRAR. E’ un mo-            questo dove accogliere tutti i ra-       zione del progetto SPRAR 2016            2000 è stata aperta nel cuore del
sia nelle iniziative con le istituzio-    dello di accoglienza innovativo,         gazzi come in una grande casa”.          – 2017. Ad oggi accogliamo 25            Senegal, a Tambacounda, dove
ni scolastiche e il terzo settore         caratterizzato dall’accoglienza di       Così Ibrahim, 16 anni, vede il CPA       beneficiari SPRAR, ai quali si sono       stiamo realizzando un progetto di
che nell’ambito dell’inserimento          migranti non in un centro colletti-      Don Bosco 2000 nel quale è ospi-         aggiunti 15 ospiti su segnalazione       cooperazione allo sviluppo. Il pro-
socio-lavorativo. Nel corso del           vo ma in appartamenti dislocati su       te da 6 mesi ed è così, che anche        della Prefettura di Enna. A Villaro-     getto Senegal ci vede impegnati
2016, sono stati attivati ben 34          tutto il territorio del Comune ospi-     a noi, piace pensarlo. Il Centro di      sa agiamo su due beni confiscati          nella costruzione di un ponte tra
tirocini formativi (29 nel progetto       tante. Le attività di integrazione       prima Accoglienza di Catania per         alla mafia. Il riutilizzo dei beni con-   la Sicilia e l’Africa per sostenere lo
SPRAR e 5 nel progetto CAS). Lo           vengono svolte in collaborazione         minori stranieri non accompagnati        fiscati non può essere relegato           sviluppo del territorio senegalese
stesso trend si sta confermando           con le varie associazioni e par-         nasce il 7 ottobre 2015 e ospita 60      ad un ruolo di simbolica testimo-        e tentare di bloccare la migrazio-
nel corso del 2017. L’inserimento         rocchie aidonesi. Tale modello di        giovani. I minori vengono accolti        nianza. Riteniamo fondamentale           ne forzata di tanti giovani africani
socio-lavorativo dei migranti è in-       accoglienza punta ad un percorso         direttamente al porto da un’equi-        una dimensione sociale, culturale        costretti ad abbandonare le loro
fatti un punto di forza del proget-       che porti alla piena autonomia e         pe fatta da operatori, mediatori         ed educativa,che dimostra che le         terre a causa della povertà. Attra-
to SPRAR, che si avvale di tutor          autodeterminazione dei beneficia-         e ragazzi ospiti, una volta arrivati     mafie non sono invincibili e cia-         verso i corsi di formazione, i nostri
qualificate che seguono i ragazzi          ri. Gli ospiti del centro si occupa-     i giovani ospiti beneficeranno di         scuno deve fare la propria parte,        operatori stanno trasferendo co-
nella fase della formazione, con-         no della gestione della casa in cui      assistenza sanitaria, legale, psi-       per cui abbiamo voluto privile-          noscenze sull’agricoltura, sul turi-
sapevoli del fatto che tale aspet-        abitano, dalle pulizie giornaliere,      cologica, corsi di prima alfabetiz-      giare anche un’ottica risarcitoria       smo e sull’artigianato per avviare
to ha una funzione valorizzatrice         all’acquisto dei prodotti alimen-        zazione e numerose attività volte a      e di sviluppo locale in termini di       nei prossimi mesi una start-up at-
delle potenzialità e delle attitudi-      tari fino alla preparazione dei pa-       favorire l’integrazione. Di mattina i    occupazione, di inclusione so-           traverso finanziamenti provenienti
ni dei migranti. Ma non solo: si          sti. Particolare attenzione, inoltre,    nostri ragazzi sono impegnati in         ciale e di partecipazione attiva. In     da progetti internazionali di coo-
amplia l’ambito di collaborazio-          viene rivolta alla vulnerabilità dei     corsi di rafforzamento della lingua      quest’ottica si inserisce il progetto    perazione allo sviluppo.
ne con le aziende del territorio e        beneficiari accolti. Infatti, oltre al-   italiana, allenamenti di calcio in vi-   Sud - Art & Design. Crediamo che
si individuano obiettivi comuni,          l’attività di assistenza e sostegno      sta dell’inizio del campionato CSI       il nostro centro di Villarosa possa                         Gabriella Giunta
che abbattono muri di diffidenza.          dell’equipe multidisciplinare del-       al quale parteciperemo con una           catalizzare energie e risorse di
Questo è anche l’obiettivo delle          l’Associazione Don Bosco 2000            squadra. In più i minori frequenta-      cui il territorio dispone, attraverso
numerose attività di integrazione         (educatori, psicologi, mediatori         no numerosi laboratori di fotogra-       un percorso di sensibilizzazione,
realizzate con le scuole, con le          culturali e linguistici, operatori       fia, cucina, sartoria, saponificazio-      responsabilizzazione e di consa-
associazioni del terzo settore, con       legali), l’attività di monitoraggio      ne e riuso all’interno e all’esterno     pevolezza partecipata. E’ questo
il mondo del volontariato, in parti-      psicologico viene anche attuata          della struttura. Nel pomeriggio          oggi un patrimonio culturale che
colar modo nelle giornate sensibili       grazie all’attivazione di laboratori     tutti a scuola! Questi sono solo         non va disperso ma rafforzato,
e nei momenti di condivisione di          realizzati con il supporto dei pro-      alcuni degli aspetti che fanno del       perché volano di crescita, in ter-
temi specifici quali la giornata del       fessionisti di “Psicologi per i Po-      CPA Don Bosco 2000 quello che            mini di accoglienza, inclusione,
rifugiato, la giornata della legalità     poli”. Attualmente, la comunità di       Ibrahim e altri 59 giovani chiama-       sostegno al lavoro, sviluppo e le-
e la giornata contro la violenza          Aidone consta di 25 abitazioni e         no “Casa”.                               galità.
sulle donne.                              ospita 130 persone.
                   Samantha Barresi                               Angela Alaimo                        Dony Sapienza                           Roberta La Cara
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