From VBL- Rad to eBON - Virtual Biophysics Lab with Radia5on Effects electronic Biophysical ONcology

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From VBL- Rad to eBON - Virtual Biophysics Lab with Radia5on Effects electronic Biophysical ONcology
from	
  VBL-­‐Rad	
  
Virtual	
  Biophysics	
  Lab	
  with	
  Radia5on	
  Effects	
  
                          to	
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        electronic	
  Biophysical	
  ONcology	
  

                       Edoardo	
  Milo>	
  
               CdS	
  Trieste	
  –	
  6	
  luglio	
  2010	
  
From VBL- Rad to eBON - Virtual Biophysics Lab with Radia5on Effects electronic Biophysical ONcology
VBL-­‐Rad	
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  VIRTUS	
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questo	
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  radiobiologia	
  cellulare.	
  

Cara+eris/che	
  del	
  modello	
  numerico	
  sviluppato	
  in	
  VBL/VBL-­‐Rad:	
  
•	
  inclusione	
  gerarchica	
  dei	
  processi	
  biologici,	
  i	
  par9colare	
  del	
  metabolismo	
  cellulare	
  
•	
  modello	
  biomeccanico	
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  cellule	
  
•	
  geometria	
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  topologia	
  delle	
  interazioni	
  completamente	
  3D	
  
• 	
  processi	
  di	
  reazione-­‐diffusione	
  modellizza9	
  numericamente	
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• 	
  radiotossicità	
  modellizzata	
  per	
  mezzo	
  di	
  un	
  modello	
  lineare-­‐quadra9co	
  dipendente	
  dalla	
  
fase	
  cellulare	
  
•	
  soQware	
  object-­‐oriented	
  	
  sviluppato	
  in	
  C++	
  
•	
  u9lizzo	
  di	
  poten9	
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  open	
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  (CGAL,	
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Altri	
  risulta/:	
  

• 	
   È	
   stato	
   sviluppato	
   un	
   modello	
   dell’azione	
   del	
   TNF,	
   una	
   citochina	
   che	
   potrebbe	
   essere	
  
responsabile	
  del	
  cosiddeKo	
  “effeKo	
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  nell’irraggiamento	
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  cellulari,	
  e	
  
che	
  pensiamo	
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  nel	
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  prossimo	
  futuro.	
  

•	
  È	
  quasi	
  pronto	
  un	
  modello	
  di	
  danno	
  al	
  DNA	
  di	
  9po	
  repair-­‐misrepair	
  

•	
  Abbiamo	
  esplorato	
  più	
  a	
  fondo	
  un	
  meccanismo	
  –	
  la	
  fosforilazione	
  mul9sito	
  –	
  che	
  produce	
  
processi	
   a	
   soglia,	
   importante	
   nella	
   definizione	
   di	
   transizioni	
   neKe	
   nel	
   comportamento	
  
cellulare.	
   Abbiamo	
   notato	
   la	
   similarità	
   di	
   questo	
   processo	
   con	
   quello	
   di	
   interazione	
   tra	
  
calcio	
   e	
   calbindine,	
   e	
   abbiamo	
   dimostrato	
   che	
   questo	
   ha	
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   conseguenze	
   per	
   i	
  
modelli	
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   del	
   calcio	
   intracellulare,	
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Questo	
   potrebbe	
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   futuri	
   di	
   VBL	
   che	
   tengano	
   conto	
   della	
  
comunicazione	
  cellulare	
  mediata	
  dal	
  canale	
  Ca.	
  	
  
Esempio di modello: le equazioni che regolano l’azione del Tumor Necrosis
Factor (TNF)
Surviving fraction in funzione del tempo, in seguito ad esposizione a TNF

(R. Chignola, M. Farina, A. Del Fabbro, and E. Milotti: “Bayesian inference of kinetic
parameters in a reduced model of tumor necrosis factor alpha cytotoxicity”, submitted)

                                                                           time after
                                                                           exposure
Parametro di regolarità (per l’interspike interval) in funzione della dev. st. del
rumore bianco associato al flusso di Ca intracellulare

(R. Chignola, A. Del Fabbro, E. Milotti: “Dynamics of intracellular Ca2+ oscillations in
the presence of multisite Ca2+-binding proteins”, Physica A 389 (2010) 3172)
Alcuni risultati delle simulazioni di sferoidi tumorali

• lo sferoide più grande che abbiamo simulato è arrivato a 1.5 milioni di cellule (diametro 700
µm, sovrapponibile a sferoidi sperimentali)

• in basso, una sezione di sferoide (16 giorni di tempo simulato), che mostra la concentrazione
di ossigeno – livello di grigio. Il grafico accanto mostra la pressione parziale dell’O2 in funzione
della distanza dal centroide.
Curva di crescita di sferoidi tumorali:
confronto con i dati sperimentali
Produzione scientifica nel 2009-10:

5 preprint su arXiv, 3 articoli in fase di referaggio, 6 articoli accettati, vinto un grant
CASPUR per 100000 ore di tempo di CPU

Articoli:
9. E. Milotti, R. Chignola: “Emergent Properties of Tumor Microenvironment in a Real-life Model of Multicell Tumor
Spheroids” (submitted)

8. R. Chignola, M. Farina, A. Del Fabbro, E. Milotti: “Modular network modeling of tumor necrosis factor alpha cytotoxicity and
Bayesian inference of kinetic parameters” (submitted)

7. R. Chignola, A. Del Fabbro, M. Farina, E. Milotti: “Computational Challenges of Tumor Spheroid Modeling” (submitted)

6. R. Chignola, E. Milotti: “Tumor microenvironment in a real-life model of tumor spheroids”, Proceedings of the 4th International
Advanced research Workshop in In Silico Oncology and Cancer Investigation, Atene 2010 (accepted)

5. E. Milotti, R. Chignola: “Physical and computational issues in a simulation of multicellular tumor spheroids”, Proceedings of
the 4th International Advanced research Workshop in In Silico Oncology and Cancer Investigation, Atene 2010 (accepted)

4. A.S. Gliozzi, C. Guiot, R. Chignola, P.P. Delsanto. Oscillations in growth of multicellular tumour spheroids: a revisited
quantitative analysis. Cell Proliferation 43 (2010), 344.

3. R. Chignola, A. Del Fabbro, E. Milotti: “Dynamics of intracellular Ca2+ oscillations in the presence of multisite Ca2+-binding
proteins”, Physica A 389 (2010) 3172

2. Carlo Tomelleri, Chiara Dalla Pellegrina, Roberto Chignola. Microplate spectrophotometry for the high-throughput screening of
cytotoxic molecules. Cell Proliferation 43 (2010) 130

1. E. Milotti, A. Del Fabbro, R. Chignola: “Numerical integration methods for large-scale biophysical simulations”, Computer
Physics Communications 180 (2009) 2166
La nuova proposta eBON (electronic Biophysical ONcology)
(durata prevista: due anni)

L’organizzazione 3D delle cellule in un aggregato implica la necessità di
considerare due caratteristiche biologiche fondamentali:

1. Il microambiente tumorale
2. L’adesione/repulsione tra cellule vicine.

Queste caratteristiche complicano la simulazione perché introducono importanti
correlazioni, ed in particolare implicano che gli oggetti fondamentali della
simulazione sono le singole specie chimiche, piuttosto che le cellule.

Le simulazioni di VBL-Rad mostrano che le dinamiche di reazione-diffusione delle
specie chimiche nel cluster di cellule hanno delle caratteristiche del tutto inattese e
determinano aspetti nuovi del microambiente. Attualmente questi aspetti sono
inaccessibili alle tecniche sperimentali, quindi questo tipo di simulazione si
configura come un nuovo metodo di analisi degli sferoidi tumorali.

In particolare potremmo imparare qualcosa di nuovo sulla dinamica dei farmaci
chemioterapici.
Riteniamo essenziale approfondire lo studio delle dinamiche del microambiente
anche in relazione agli effetti della terapia con chemioterapici (da confrontare con
gli effetti della terapia con radiazioni o di terapie combinate radiazioni/
chemioterapici).

Per realizzare questo obiettivo è necessario:

1. effettuare una estesa campagna di simulazioni per studiare le fluttuazioni e
l’origine delle stocasticità nei meccanismi biofisici

2. studiare lo spazio dei parametri relativi al modello biomeccanico anche
confrontando i risultati delle simulazioni con esperimenti ad hoc condotti in
laboratorio. Le forze di adesione/repulsione tra cellule determinano la struttura dello
sferoide e dunque anche la struttura del microambiente.

3. sviluppare un modello del flusso dell'acqua e dunque anche del controllo
osmotico del volume cellulare. Questo è fondamentale per verificare se la diffusione
di molecole terapeutiche possa essere ostacolata da moti convettivi nella regione
centrale di uno sferoide.

4. effettuare una estesa campagna di simulazioni con popolazioni di cellule disperse
e con sferoidi soggetti a trattamento con radiazioni o con chemioterapici o mediante
trattamento combinato con radiazioni e chemioterapia.
IN SINTESI, LO SCOPO DEL PROGETTO E’ DI ARRIVARE

AD UNA PRIMA SIMULAZIONE SIGNIFICATIVA DEL

COMPORTAMENTO       DI   MICROMASSE   TUMORALI

PREVASCOLARIZZATE
Richieste	
  finanziarie	
  per	
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  2011	
  
Missioni	
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Missioni	
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Inventario:	
   	
       	
        	
      	
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Pubblicazioni	
   	
     	
        	
      	
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  pubblicazioni	
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  della	
  collaborazione	
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  percentuali	
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  Roberto	
  Chignola	
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  univ.	
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  Alessio	
  Del	
  Fabbro	
  (docente	
  scuola	
  superiore	
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      •	
  Edoardo	
  Milo;	
  (Prof.	
  ass.UniTS	
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  (Resp.	
  nazionale	
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  resp.	
  locale)	
  

      •	
  Nicole	
  Cusimano	
  (laureanda	
  magistrale)	
  

Totale	
  complessivo:	
  2.5	
  FTE	
  	
  
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