Francia 2018 L'anno dei grandi festival - Torino Magazine
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© Jaques Muller Francia 2018 L’anno dei grandi festival Lorient: la Nuit interceltique di GUIDO BAROSIO foto MARCO CARULLI e ARCHIVIO FESTIVAL INTERCELTIQUE DE LORIENT UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI DUE APPUNTAMENTI PIÙ FREQUENTATI DI FRANCIA: IL FESTIVAL INTERCELTIQUE DE LORIENT E IL FESTIVAL D’AVIGNON. L’OCCASIONE PER CONOSCERE MEGLIO LA PROVENZA E LA BRETAGNA, IL VAUCLUSE DEL MARCHESE DE SADE E LE SCOGLIERE BATTUTE DAL VENTO, TRA SAPORI E DIMORE DI CHARME Avignone: il Ponte Saint-Bénézet e il Palazzo dei Papi
© Michel Le Tenier © Jack Fossard La Grande Parade La Nuit interceltique A ppuntamento imprescindibile della è, dal 1971, l’indiscussa capitale della musica celtica, paesi interessati dalla diaspora celtica, come Australia, precedenti. Ogni anno Lorient ospita 750mila visi- © Michel Renac © Bozeanne Davis cultura effimera contemporanea, Avignone, dal 1947, è sinonimo di teatro a livello Canada, Stati Uniti (la leggendaria Acadie), Cuba, Mes- tatori e gli spettatori paganti sono 80mila; numeri soggiorno estivo da mettere in agen- internazionale. L’altro elemento vincente che accomuna sico e Nuova Zelanda. Suoni ma anche gastronomia, formidabili per una cittadina di 57mila abitanti. Tutto da con mesi d’anticipo, luogo privi- le due destinazioni è il rapporto di partecipe conta- letteratura, artigianato. Lorient – per dieci giorni merito di una macchina organizzativa rodata negli legiato di incontro e confronto tra minazione tra spettatori e scena. A Lorient e ad all’anno – si trasforma in un grande villaggio dove tutti anni ed efficientissima: code rapide nonostante i pubblico e artisti a chilometri zero, Avignone non si va soltanto per vedere e sentire, ma partecipano alla festa, dal mattino fino a notte inoltrata. controlli, atmosfera calorosa e decontratta, gestione seriale ma irripetibile, il festival, il grande festival, è per esserci, per condividere l’esperienza, per realizzare Nelle diverse edizioni si sono esibiti artisti del calibro impeccabile dei parcheggi e dei mezzi pubblici, anche l’agorà dell’era globale. La Francia, inavvicinabile – insieme agli artisti – un ambiente unico e irripetibile. di Alan Stivell, The Chieftains, Joan Baez, Angelo perché la maggior parte degli ospiti alloggia fuori capolista del turismo internazionale, di festival ne Branduardi, Milladoiro, Kathryn Tickell, Sinead città. Un consiglio per chi desidera vivere l’atmosfera offre per ogni esigenza e aspettativa. Tra luglio e Lorient, dove rivive il sogno dei druidi O’Connor, Simple Minds, Suzanne Vega, per più giorni, e ne vale davvero la pena: prenotate agosto la mappa dell’hexagone è punteggiata da Fantasia e marketing per ricreare il paradiso perduto. Capercaillie, Hevia, Amy Macdonald. subito, la disponibilità delle camere in città è assai Hevia appuntamenti che toccano ogni genere musicale Questo è stato il sogno visionario di Jean-Pierre L’ultima rassegna ha visto la Scozia come paese limitata, e fatelo prima della definizione del programma, (classica, rock, blues, etnica, jazz) e tutte le forme di Pichard, fondatore del Festival Interceltique de ospite e il suono delle pipe band ha segnato tutta la dopo tutti si muovono alla ricerca di una sistemazione. spettacolo: teatro, circo, mimo, arte di strada, danza, Lorient, attualmente diretto da Lisardo Lombardia. durata del festival, mentre nel 2018 – dal 3 al 12 La vera magia di Lorient esclude la fretta: la musica cinema. Alcuni di questi festival meritano un viaggio Negli anni Sessanta le tradizioni locali erano cristallizzate, agosto – gli onori della ribalta saranno per il Galles. e l’animazione sono ovunque, nei caffè, lungo le perché inseriti in un contesto territoriale superbo, senza futuro, puro folklore. L’identità bretone priva di Ogni anno si esibiscono a Lorient 4500 musicisti, strade, in ogni piazza c’è sempre qualcuno che dove arte, storia, paesaggio e sapori si integrano nel- appeal contemporaneo. Pichard ebbe la prima grande che animano 120 spettacoli per il 60% gratuiti. suona e che danza, tutti partecipano al rito incorag- l’offerta territoriale complessiva. Dal palinsesto 2018 intuizione, valorizzando l’incontro e il confronto tra i Molte rappresentazioni – e l’accesso alle aree più giando e applaudendo, le tribù delle diverse nazioni ne abbiamo scelti due che sono agli antipodi geogra- suoni ancestrali e la musica più attuale, il rock, il pop, interessanti – è garantito dal ‘badge de soutien’, celtiche dominano la scena, le esibizioni spontanee ficamente – Lorient in Bretagna e Avignone in il jazz, le altre sonorità etniche. Elementi nuovi e che si acquista a soli 5 euro. Ma tutti i prezzi sono e fuori programma non si contano. E poi ci sono i Provenza – ma che vantano un successo consolidato vitali che animarono il festival di Lorient fin dai suoi decisamente contenuti, nel 2017 nessun concerto è bretoni, i padroni di casa che, grazie al festival, hanno con numeri da record. Insieme, le due rassegne supe- esordi. Quasi contemporaneamente arrivò l’apertura a stato proposto a più di 36 euro. Naturalmente è stra- valorizzato un repertorio musicale vitalissimo, rano i due milioni di visitatori, con ricadute imponenti tutto il mondo celtico, radicato a livello intercontinentale tegica la prenotazione con ampio anticipo: il prossimo continuamente aggiornato. Dimenticate gli stereotipi sul fatturato turistico territoriale. Inoltre, a dimostrazione ma privo di un vessillo dietro il quale mettersi in marcia. cartellone verrà presentato nel mese di aprile e i della musica folk sempre uguale, qua le composizioni di quanto siano gradite la formula e l’offerta, il pubblico Così Lorient cominciò a ospitare in modo organizzato biglietti si potranno acquistare sul sito ufficiale si creano e si rinnovano continuamente, mentre le Da sinistra: concerto acadienne al di habitué supera la soglia del 30%. Merito della tra- le delegazioni di Galles, Irlanda, Scozia, Cornovaglia, www.festival-interceltique.bhz, portale ricchissimo sonorità tradizionali vengono insegnate nelle scuole Da sinistra: due immagini della Grande Festival 2017 e la bagadoù Cap-Caval dizione di assoluta eccellenza nei temi proposti: Lorient Isola di Man, Asturie, Galizia e le comunità musicali dei di informazioni, aggiornamenti e video delle edizioni garantendo al passato un futuro prospero. Parade e danze galiziane © JMichel Renac © Michel Le Tenier © Michel Le Tenier © Jaques Muller © Pierre Salier
wil viaggio torino magazine ‘bénévole’, che sarebbero i volontari. Ce ne sono Avignone e il Vaucluse, cuore di Provenza 1600, un piccolo esercito, a ogni edizione consigliano, «Il Teatro Nazionale Popolare è popolare come lo controllano, tengono puliti i servizi, forniscono infor- sono l’acqua, la luce e il gas», affermava Jean Vilar, mazioni, verificano pass e biglietti, insomma fanno attore e regista di fama mondiale, direttore del Théâtre tutto loro, sono i veri angeli dell’accoglienza. National Populaire dal 1951 al 1963 e fondatore Lorient non è solo festival, ma l’ideale base di partenza del Festival di Avignone, che diresse dal 1947 al © J.N. Leveque per visitare alcune tra le più suggestive località bretoni: 1971, segnandone in modo indelebile il percorso. Cap Fréhel, Cap d’Erquy, Pléneuf-Val-André, Lui, l’attore Gérard Philipe e il coreografo Maurice Fort-la-Latte, Paimpol, Île-de-Bréhat, Pontrieux Béjart sono le icone di un appuntamento che incarna e, per restare in tema celtico, il sito megalitico Carnac. lo spirito stesso del teatro. Ogni anno, durante tre Scogliere a picco sull’oceano, spiagge battute dal settimane di luglio (le date per il 2018 non sono vento, silenziosi villaggi medioevali, immutabili porti ancora state definite), tutta la città si trasforma in pal- circondati dalle case dei pescatori, prati verde smeraldo coscenico e accoglie due festival paralleli: quello In, e nuvole in continuo movimento, non c’è niente come con la programmazione ufficiale, e quello Off, aperto La Grande Parade la Bretagna. Restando vicinissimi a Lorient si può a qualsiasi compagnia lo voglia senza limitazioni. Il migliore esempio sono le bagadoù: formazioni ban- esplorare l’incantata Île de Groix (collegamenti fre- Cortili storici, piazze, vie, chiostri e palazzi sono lette- © Michel Renac distiche dove spiccano cornamuse, bombarde e ralmente invasi da attori, artisti di strada, mimi e dan- Avignone: il Palazzo dei Papi quentissimi dal porto) e Port-Louis, con la sua citta- percussioni. Create nel 1948 sul modello delle pipe della che rievoca i fasti della Compagnia delle Indie. zatori. Le rappresentazioni più significative si tengono band scozzesi, hanno radici antiche ma una sorpren- Ma è la stessa sede del festival a rivelare più di una all’Opéra Grand Avignon e, soprattutto, nella Corte dente apertura verso contaminazioni universali che sorpresa. Capitale dei commerci con l’Asia nel XVII d’Onore del Palais des Papes, il teatro senza spaziano dalla musica classica al rock, dal jazz alla secolo, Lorient (che prende il nome proprio da soffitto più bello del mondo. Tra In e Off vanno in world music. Se andate a Lorient, annotatevi un l’Orient), sede di una gigantesca base sottomarina scena 1300 spettacoli (60 sono quelli ufficiali) con nome: Cap-Caval, la band di Plomeur (Finistère) che tedesca, è stata rasa al suolo dai bombardamenti mille compagnie, gli spettatori paganti sono ha vinto trofei a ripetizione, proponendo uno stile alleati nel 1943. Privata della bellezza originale, la 150mila e i visitatori previsti per il 2018 almeno un inconfondibile che parte dalla tradizione per inoltrarsi città ha saputo reiventare la propria immagine all’in- milione e 300mila. Oltre tremila i programmatori, verso territori inesplorati. Se la Nuit Interceltique – segna de ‘l’inattendu’, come evoca significativamente direttori e proprietari di teatro. La prossima edizione formidabile kermesse allo stadio con esibizioni live, il suo ufficio turistico. Così la base – che, ironia della – la numero 72 – sarà diretta da Olivier Py e proporrà danze, proiezioni, son et lumière, fuochi artificiali – è sorte, sopravvisse alle bombe contrariamente al centro la questione del genere, della transidentità e della Celtic Social Club l’evento mediatico più conosciuto, il momento mag- transessualità. Avignone è un festival per tutti: gli storico, distrutto – dopo essere stata cantiere per i giormente atteso del festival è la Grande Parade sommergibili francesi fino al 1997 divenne luogo di spettacoli Off sono gratuiti, mentre i prezzi del cartellone © Michel Renac des Nations Celtes, che si tiene la prima domenica attrazione e intrattenimento. Oggi gli immensi edifici vanno dai 12 ai 39 euro. Colori, folla in continuo della manifestazione. In una Lorient invasa dalla folla ospitano la Cité de la voile Éric Tabarly (avveniristico movimento, applausi, meraviglia, per 20 giorni il teatro (ma quanta disciplina spontanea e organizzazione!) spazio interattivo che emoziona velisti e appassionati sale in cattedra e governa la città. Quello che più sfilano per oltre quattro ore 3500 artisti e figuranti, – www.citevoile-tabarly.com), il Musée Sous-marin emoziona non sono i singoli spettacoli ma l’atmosfera, vessilli al vento, proponendo suoni, canti e danze (www.musee-sous-marin.com) e il museo dedicato complice e partecipe, che supera le barriere tra attore della propria terra d’origine. Ma è durante il Fest Noz al sottomarino Flore, integro, completo di tutti gli e spettatore creando contaminazione, dialogo, che la tradizione rivive quotidianamente coinvolgendo Avignone: le mura esterne del Palazzo dei Papi arredi di bordo e visitabile. L’esperienza è resa intima nativi e ospiti: al suono dei musicisti bretoni si danza e partecipativa da un’audioguida che racconta passo in cerchio o allineati, tenendosi per mano e facendo dopo passo (anche in ottimo italiano) tutti i dettagli mulinare le braccia a ritmo, tutto molto semplice, si della vita di bordo. impara subito. I Fest Noz sono praticamente ovunque Sì, Lorient è proprio ‘inattendue’. Moshen Amini e vi partecipano bambini, giovani e anziani, un rito transgenerazionale che incarna perfettamente il mito del festival di Lorient. Perché tutto funzioni alla perfe- zione non sono sufficienti gli organizzatori e le forze Lorient, la tradizione rivive in scena dell’ordine, allora – ogni anno – scendono in campo i © Michel Le Tenier Il porto di Lorient Avignone: il centro storico Avignone: Collection Lambert 164 165
Avignone: il Palazzo dei Papi Avignone: il Palazzo dei Papi Il castello di Saumane sorpresa, festa, avventura. – dal 1309 al 1377 – trasferì la capitale in Provenza che racconta ogni epoca anche nei suoi hôtel Dal 2017 è visitabile il Castello di Saumane, dove Ma Avignone non è solo il suo festival. I simboli rico- trasformando la città in gioiello, edificando chiese e particulier. Al Musée Calvet si incontrano David, De Sade visse la sua infanzia, tra i cinque e i dieci nosciuti a livello internazionale sono il pont Saint- residenze cardinalizie, attraendo i migliori artisti italiani Corot, Sisley, Dufy e una bella collezione egiziana anni. Maniero eclettico, continuamente rimaneggiato Bénézet e il Palais des Papes. Tempio della cristianità e francesi per creare una seconda Roma. Nelle sue (www.musee-calvet.org). dal Medioevo al XVIII secolo, l’edificio, coi suoi labirinti e fortezza, rifugio e prigione, questo è uno degli edifici forme il Palazzo dei Papi unisce i temi della fede e Al Musée Angladon si ammirano Van Gogh, Cézan- e i passaggi segreti, ha probabilmente segnato le emblematici del Medioevo europeo. La sua storia è del potere: nato per incutere sottomissione e mera- ne, Degas, Manet, Picasso e Modigliani (angla- prime fantasie di un giovane curioso e intraprendente. legata alla ‘cattività avignonese’, quando la chiesa viglia, la storia ce lo ha restituito vuoto e imponente. don.com). Per rivivere l’epopea del festival a pochi In età adulta sono numerosi i soggiorni nel maniero di Il villaggio di Lacoste Palazzo dei Papi: l’HistoPad Da pochi mesi i visitatori possono esplorarlo avva- passi dal Palazzo dei Papi, merita una visita la Maison Lacoste (dove De Sade esercitò le sue arti, ogni lendosi di HistoPad: un tablet che propone la scoperta Jean Vilar (www.maisonjeanvilar.org). arte…), edificio iconico del Luberon che domina il delle sale a 360 gradi, basta puntarlo in qualsiasi Partendo da Avignone ci si inoltra con naturalezza sottostante villaggio arroccato. direzione e appaiono suoni, figure e arredi del XIV verso il Luberon, il più suggestivo lembo di Provenza, Il castello – che, ristrutturato su precise indicazioni secolo, il commento (anche in italiano) racconta e la terra della lavanda (alta a inizio luglio, in contempo- del marchese, ospitava 42 stanze, un teatro e una descrive vicende e protagonisti. Nelle immediate vici- ranea col festival), delle crete fiammeggianti (il canyon cappella – venne scelto come location per ‘Le 120 nanze del palazzo si trovano i monumentali resti del di Roussillon) e dei villaggi fuori dal tempo: Gordes, giornate di Sodoma’, il suo primo romanzo. Distrutto ponte di Saint Bénézet, edificato tra il 1177 e il 1185, Bonnieux, Lourmarin, Cucuron e Lacoste. dai contadini durante la rivoluzione francese, Lacoste celebrato nella tradizionale canzone per bambini ‘Sur Proprio qui incontriamo le testimonianze di un perso- prese a rivivere grazie a Pierre Cardin, che lo acquistò le pont d’Avignon’. naggio leggendario dal fascino sulfureo: Donatien- nel 2001. Da allora, ogni anno nella seconda metà di Se la storia l’ha concepita magnifica, l’arte contem- Alphonse-François De Sade, anche conosciuto luglio, il castello è sede del Festival d’Arte lirica e poranea la rende costantemente vitale. Ad Avignone come il Divin Marchese. Libertino e illuminista, abate del Teatro, curato dallo stesso Cardin, che ospita i maestri del XX e del XXI secolo vengono proposti e anticlericale, eroe di guerra e truffatore, scrittore grandi star del firmamento internazionale. Sotto il Il marchese De Sade dalla Collection Lambert (www.collectionlambert.fr), torrenziale e infaticabile lettore, uomo di teatro e maniero, nel villaggio, è avvenuto il secondo miracolo: in un ricchissimo programma di mostre temporanee filosofo, considerato – non a torto – tra i precursori uno tra i più prestigiosi atenei privati al mondo – lo cui si aggiunge l’esposizione – periodicamente rin- dell’anarchia e della psicoanalisi, De Sade ha ispirato, SCAD, università per le carriere creative, con novata – del fondo permanente, raccolta formidabile e continua ad ispirare, opere letterarie e cinemato- sedi a Savannah, Atlanta e Hong Kong – ha colonizzato che comprende opere di Sol LeWitt, Douglas grafiche, studi e polemiche. Fin dalla sua infanzia, e (e restaurato) buona parte delle vecchie abitazioni Gordon, Jean-Michel Basquiat, Anselm Kiefer, poi nel suo frequente entrare e uscire dalle galere, il destinandole ai propri allievi e agli insegnanti. I ragazzi Andres Serrano… Avignone è uno scrigno d’arte marchese ha legato la sua memoria al Luberon. trascorrono a Lacoste una parte del proprio percorso Avignone: Palazzo dei Papi Avignone: la Collection Lambert Avignone: il Musée Calvet Il castello di Lacoste 167
Château de Mazan La Tuilière en Luberon Le Castellas Vaucluse, sapori e dimore di charme Château de Mazan Quando la grande cucina sceglie la via della sempli- prodotti di giornata, ma senza formule da alchimista. 8 place Napoleon – Mazan cità. Il quarantacinquenne Julien Gleize – che gestisce Ci sono molte ricette mediterranee che sono già Tel. 0033.4.90696261 L’Agape con la moglie Anne – viene da esperienze vegane, è sufficiente interpretarle col nostro stile». www.chateaudemazan.com stellate in locali iconici: l’Oasis di La Napoule, il Grande atmosfera per un hotel carico di storia. Il Jardin des Essences di Montpellier, la Maison Blanche Le Castellas castello, vicinissimo a Carpentras, ha dato i natali al di Parigi. Nomi che hanno segnato un percorso di Sivergues – Tel. 0033.4.90040065 padre e allo zio dell’abate De Sade ed è stato proprietà apprendimento che oggi approda alla bistronomie. www.lecastellas-luberon.com di famiglia fino al 1850. Sede di numerosi e lunghi «La mia cucina resta la stessa, quella che ho perfe- L’Himalaya del Luberon. Un luogo unico con un pano- soggiorni, il maniero ospitò eventi memorabili, come il zionato nei grandi ristoranti gastronomici, ma è meno rama maestoso che spazia dalle Alpi all’Ardèche. primo festival del teatro di Francia, che De Sade orga- cara. Punto su prodotti di grande qualità, sempre Nella ‘ferme’ leggendaria, che difende la sua posizione nizzò nel 1772. L’ambiente accorda in modo naturale stagionali, e propongo un servizio semplice, rapido, eroica dal 1720, ci si emoziona per il tramonto moz- le atmosfere settecentesche con le esigenze di un’ac- adatto al nuovo contesto – ci spiega Julien, e aggiunge zafiato gustando sapori ruspanti e golosi in grandi Le sale dell’Inguimbertine coglienza contemporanea di alto profilo. Una parte – Il mio grande amore restano i sapori di mare, dove tavolate all’aperto. L’ideale per apprezzare l’Haut In alto da sinistra: degli ambienti originali è stata recuperata con cura esprimo meglio la creatività. Un punto di forza del- Luberon in compagnia e per far festa, più in alto non di studi e animano diversi ‘atelier d’artiste’ con pro- (come la biblioteca del marchese) e l’offerta comprende la cattedrale di Saint-Siffrein l’Agape è la cantina: abbiamo 145 etichette con un si può andare, ci si sente padroni del territorio. e la sinagoga di Carpentras dotti e progetti frutto della loro creatività. anche un ristorante gastronomico – L’Ingenue – dalle ottimo rapporto tra prezzo e qualità. Difficile trovare Ultima tappa del nostro itinerario è Carpentras, capi- proposte raffinate e tradizionali. Di grande impatto una selezione del genere in un bistrot». La Tuilière en Luberon tale del Comtat Venaissin, territorio pontificio dal scenografico il parco secolare, bella la piscina celata Chemin de la Tuilière – Cadenet 1274 al 1791. In città la fede ha lasciato due tangibili dal verde. Ma di notte è impossibile (fa parte dello Restaurant La Mirande Tel. 0033.4.90682445 – tuiliere.free.fr testimonianze: la cattedrale di Saint-Siffrein – che spirito del luogo) non provare qualche brivido pensando 4 place de l’Amirande – Avignone L’approdo ideale per apprezzare l’atmosfera del Luberon. protegge il Saint-Mors, una delle più venerate reliquie a feste e frustini, delizie e trasgressioni fuori misura. Tel. 0033.4.90142020 Una dimora di charme in posizione strategica, vicinissima www.la-mirande.fr a Lourmarin, Bonnieux, Lacoste e Cucuron. Cinque di Francia, un chiodo della croce di Cristo che offre la Grand Hôtel Henri 30 anni, origini italiane, allievo di Pierre Gagnaire, belle stanze, arredate con gusto e personalità, in una pace ai tormentati dal diavolo – e la stupenda sina- 1 cours René Char – L’Isle-sur-la-Sorgue Florent Pietravalle non ha ancora la stella ma ci arriverà bastide del XVIII secolo, affacciata davanti agli ulivi, goga, fondata nel 1367, la più antica di Francia. Con Tel. 0033.4.90381052 prestissimo, scommettete? La sua grande occasione dove si respira l’atmosfera del film ‘Un’ottima annata’ le sue 650 candele, l’equilibrio e la proporzione degli www.grandhotelhenri.com si è materializzata ad Avignone, dove a La Mirande – di Ridley Scott. Nella bella stagione ci si rilassa a bordo interni, la bellezza delle decorazioni, questo monu- L’Isle-sur-la-Sorgue, oltre a essere la capitale degli magnifico hotel con ristorante a due passi dal Palazzo piscina (immersa nel verde) e la prima colazione si mento ci racconta di una storica integrazione. Nel- antiquari di Provenza e una piccola Venezia con dei Papi – cercavano proprio uno come lui: giovane, gusta nell’orangerie, attrezzata per chi desidera cucinare l’Europa medioevale che cacciava i giudei, il Comtat ponti e canali, costituisce una buona base di partenza creativo ma scrupoloso, talentuoso senza perdere i propri piatti. Clotilde e Didier Borgarino, padroni di per esplorare il Vaucluse. L’Hôtel Henri garantisce mai la misura. Come definisci la tua cucina? «Borghese casa impeccabili, vi faranno sentire chez vous. L’Inguimbertine à l’Hôtel-Dieu Venaissin era uno dei pochi approdi raggiungibili; servizi di livello in un edificio storico dal fascino con propensione alla modernità. Questa è la cucina immutato nel tempo. Ottima ristorazione con portate che si è affermata e sviluppata negli ultimi due secoli. Per saperne di più: fantasiose ma equilibrate, sapori territoriali che valo- E poi tutto parte dal prodotto, anche le ricette. Le www.france.fr merito di Clemente VI, che garantì alla diaspora rizzano i prodotti stagionali locali. materie prime vanno capite, studiate, e solo dopo www.bretagna-vacanze.com ospitalità nelle terre pontificie. Così Carpentras divenne puoi interpretarle. Io adoro questo territorio, ho tanti www.lorientbretagnesudtourisme.fr Restaurant l’Agape piccoli fornitori intorno ad Avignone». Cos’hai introdotto www.provenceguide.com meta dell’esodo e patria di due fedi. Inoltre, dal 4 21 place des Corps Saints – Avignone recentemente nella tua carta? «Oggi abbiamo anche www.avignon-tourisme.com novembre 2017, la città può anche vantare una delle Tel. 0033.4.90850406 un menù vegano, ma non è scritto in carta, lo propo- www.festival-avignon.com istituzioni culturali maggiori di Francia, e sicuramente www.restaurant-agape-avignon.com www.avignonleoff.com niamo su richiesta. In questo caso vanno impiegati i tra le più originali: l’Inguimbertine à l’Hôtel-Dieu. Nella sede dell’antico ospedale (l’Hôtel-Dieu del 1740) sono stati magnificamente collocati i 60mila documenti Julienne Gleize Grand Hôtel Henri Florent Pietravalle dell’Inguimbertine, biblioteca sui generis, con un fondo monumentale che comprende numerose opere d’arte. L’idea guida del nuovo progetto è quella di far coesistere libri e quadri, informatica e statue, in un allestimento funzionale, insieme sobrio e spettacolare. Tutto il mondo del sapere sotto lo stesso tetto, secoli di civiltà a portata di mano. wwI
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