L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento

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L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
L’apprendimento nello sport
Apprendimento del movimento

UFSPO
2532 Macolin                  Ufficio federale dello sport UFSPO
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
Indice
Introduzione                                                            3

Imparare significa agire                                                4
Apprendimento come processo individuale complesso                       4
Percezione come base dell’apprendimento                                 6
Caratteri ereditari e ambiente circostante                              8
Apprendere significa collegare in rete                                 10
Apprendere significa sviluppare il cervello: la plasticità cerebrale   12
Sfruttare al meglio le emozioni                                        14
Doti innate, talento e intelligenza                                    16
Conclusioni riguardo all’apprendimento                                 18

Bibliografia di riferimento                                            19
Bibliografia di approfondimento                                        20
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
Introduzione
L’apprendimento del movimento è il tema centrale del perfezionamento di
Gioventù+Sport per il periodo 2013/2014. Alcuni contenuti tratti da questo fascicolo
saranno approfonditi nei moduli di perfezionamento e attuati nelle varie discipline
sportive tenendo nella giusta considerazione le caratteristiche specifiche dei vari
gruppi di utilizzatori.

Le pagine seguenti consentono di scoprire da vicino i temi dell’apprendimento nello
sport e riportano le conclusioni raccolte nella pratica dai capidisciplina G+S, presentate
sotto forma di conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento. I monitori G+S attivi
con i bambini ricevono un documento ulteriore, pensato appositamente per questo
gruppo di destinatari.

I temi importanti per lo sport con i bambini e i giovani sono presentati sulla base delle
più recenti scoperte della ricerca. Il lavoro è stato curato dal Prof. Willi Stadelmann,
ex direttore dell’alta scuola pedagogica della Svizzera centrale di Lucerna, esperto
scientifico presso l’Österreichisches Zentrum für Begabtenförderung özbf, membro
dell’International Panel of Experts for Gifted Education iPEGE (entrambe istituzioni
attive nel sostegno di persone particolarmente dotate) e già sportivo di punta in
diverse discipline.

Il documento si articola su otto capitoli; nel primo W. Stadelmann illustra il concetto
della ricerca sul cervello nell’attuale discussione nel campo della formazione e ricorda
gli aspetti fondamentali dell’apprendimento in generale. I capitoli da 2 a 6 mettono
l’accento ciascuno su un tema diverso, e delineano le conseguenze per la pratica.
Il capitolo successivo è dedicato ai tre importanti concetti della dote innata, del ta-
lento e dell’intelligenza. Il fascicolo riporta infine le conclusioni per quel che riguarda
l’apprendimento, che si rifanno a quanto esposto da Kurt Reusser. A completare il
tutto seguono in chiusura i riferimenti bibliografici.

Gioventù+Sport augura a tutti i partecipanti ai moduli del perfezionamento una
piacevole lettura e spera che il fascicolo risulti loro utile nel lavoro con i giovani nelle
rispettive discipline sportive.

                                            L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 3
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
Imparare significa agire

                                          Non puoi insegnare qualcosa a un uomo.
                                          Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé.
                                          Galileo Galilei (1564 -1642)

   Apprendimento come processo individuale complesso
   Le conoscenze provenienti dalla neuropsicologia (ricerca sul
   cervello, neuroscienze) che confluiscono sempre più spesso         In linea di principio si possono distinguere due tipi di memoria a lungo
   nel dibattito in materia di istruzione non hanno evidenziato       termine; la memoria dichiarativa e la memoria procedurale (dichiarativa
                                                                      procedurale). La memoria dichiarativa immagazzina fatti, avvenimenti
   finora nuove dimensioni dell’apprendimento, e non rivolu-
                                                                      e teorie, esperienze personali, conoscenze generiche, saperi scolastici
   zionano i metodi d’insegnamento attuali. Al contrario, quello      (vocabolario attivo, conoscenze specifiche in particolari campi d’interesse,
   che sappiamo attualmente riguardo all’apprendimento e alla         regole, formule, principi, etc.), la memoria procedurale ha un significato
   guida dei processi di apprendimento in linea di massima è          decisivo per l’apprendimento del movimento perché con essa si registra
                                                                      come fare qualcosa (strategia di apprendimento, strategia di informa-
   noto da tempo, grazie alla pedagogia, alla psicologia dell’ap-
                                                                      zione) e in particolare le sequenze di movimento (camminare eretti, cor-
   prendimento e alla pratica dell’insegnamento. Le scoperte          rere, movimenti specializzati delle dita, andare in bicicletta, saltare
   della neuropsicologia contribuiscono però a comprendere            con l’asta, nuotare, etc.). Mentre la conoscenza dichiarativa spesso si può
   meglio l’apprendimento, evidenziandone i complessi mec-            apprendere molto velocemente, di regola le capacità motorie possono
                                                                      essere acquisite solo con notevoli esercizio e impiego di tempo (secondo
   canismi. L’apprendimento si compone di processi psicologici
                                                                      Mietzel 2007, p. 225, e Seitz 2001).
   e biologici estremamente complessi e non può essere ridotto
   a semplici formulazioni; basti pensare che nell’apprendere
   è coinvolto l’essere umano nel suo complesso e non solo
   il cervello. Ciò che è utile per l’apprendimento e ciò che        Sapere e memoria
   non lo è variano molto da individuo a individuo. Coscienti        Parlando di sapere ci riferiamo ad accadimenti, comporta-
   che le teorie neuropsicologiche mostrano solo un aspetto          menti, capacità, abilità (come sequenze di movimenti) ed
   dell’apprendimento, nelle pagine seguenti riportiamo alcune       emozioni, che abbiamo memorizzato. Tutti essi non sono
   conclusioni selezionate, che dovrebbero contribuire a spie-       immagazzinati nel cervello in blocco, ordinati in comparti-
   gare e interpretare le attuali conoscenze sui processi dell’ap-   menti ben definiti, ma sono conservati in diverse parti del
   prendimento che derivano dalla pedagogia, dalla psicologia        cervello e collegati nell’ambito di una fittissima rete di con-
   dell’apprendimento e dalla pratica dell’insegnamento.             nessioni neuronali. Una posizione di rilievo viene attribuita
                                                                     ad avvenimenti particolarmente importanti per il singolo,
                                                                     che suscitano emozioni, o a punti di riferimento per saperi e
    Corpo e mente non si sviluppano indipendentemente                comportamenti, immagazzinati in posti diversi a seconda del
    l’uno dall’altra. Capacità motorie non abbastanza                tipo: le impressioni relative ai colori sono conservate separate
    ­sviluppate frenano anche l’intelletto. Il movimento porta
                                                                     da quelle suscitate da forme e caratteristiche del materiale, o
     ad una migliore irrorazione sanguigna dei muscoli
     e del cervello e quindi a una migliore capacità di presta-      da profumi, suoni, movimenti e coordinazione di movimenti.
     zione intellettuale.                                            Quando si ricorda e si riproduce il cervello ricompone gli ele-
                                                                     menti immagazzinati nei diversi punti. D’altra parte il termine
                                                                     ricordare significa niente altro che rimettere nella memoria,
                                                                     quindi ricomporre. È assodato che l’apprendimento si può
                                                                     avere solo con l’aiuto di memorie. Tutto quello che è nuovo
                                                                     deve potersi basare su quanto si ha, che viene richiamato
                                                                     alla memoria (ricordato).

4 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
Significato, saperi, comportamenti, capacità, abilità, emo-         Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento
zioni non possono essere trasmessi direttamente a bambini           Garantire un ambiente che favorisca l’apprendimento
e giovani da genitori, insegnanti, allenatori e coach. Il signi-    Offrire opportunità di apprendimento variate
ficato di quello che gli insegnanti vogliono veicolare viene        Sostenere in modo adatto al livello e differenziato
interpretato ed elaborato individualmente nel cervello di           Creare situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti
ogni partecipante.                                                  Stimolare alla pratica sportiva individuale
                                                                    Insegnare a imparare; elaborare strategie di apprendimento
                                                                    Creare insieme iter didattici
 Chi impara costruisce il proprio mondo da solo, tramite il         Creare un’atmosfera di rispetto reciproco
 proprio agire. Sapere e comportamenti non possono                  Far sentire tutti competenti
 ­essere acquisiti passivamente, ma devono essere costruiti
  in modo attivo dal singolo individuo. Genitori, insegnanti,
  allenatori e coach non hanno alcun accesso diretto ai mec-
  canismi di apprendimento del singolo bambino o giovane;
  essi possono soltanto creare un ambiente favorevole,
  ­predisporre il materiale necessario, consentire l’approccio
   emotivo, fungere da esempio, stimolare, sempre con
   ­l’obiettivo di fare in modo che bambini e giovani ­siano
    ­attivi in prima persona. Lo scopo di ogni intervento
     ­didattico, a qualunque livello di età – dal bambino piccolo
        all’adulto – deve essere lo stimolo a fare da sé, uno
      ­stimolo che deve basarsi sempre sul potenziale del
       ­momento del singolo allievo.

                                                                                   L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 5
L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
Percezione come base dell’apprendimento

    Lo sviluppo dei sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) ha notevole importanza per la capacità
    di apprendimento del singolo e rappresenta il presupposto per l’apprendimento di movimenti
    complessi e per migliorare la coordinazione motoria. La percezione crea gli accessi al mondo
    esterno.

   Gli organi di senso non trasmettono al cervello e quindi alla       «Il cervello opera sulla base della propria storia». (Schmidt
   coscienza immagini, odori, suoni, sensazioni fisiche o qual-        1991, pp. 146-148). Detto ciò si comprende quanto siano
   siasi altro dato di fatto concreto. Tutto quello che recepiamo      importanti per un apprendimento efficace la biografia, le
   arriva codificato e sotto forma di impulsi elettrici al cervello,   conoscenze pregresse del singolo individuo, i saperi e le ca-
   dove i segnali codificati sono interpretati individualmente         pacità acquisiti anteriormente e quanto sia centrale l’accesso
   (trasformati in fatti coscienti). Il sistema nervoso senza il si-   fenomenologico, ovvero tramite l’esperienza sensoriale, al
   stema sensoriale (organi di senso) non avrebbe informazioni         sapere. Ai fini dell’apprendimento assumono grande impor-
   sul proprio stato né sugli stimoli provenienti dall’esterno.        tanza lo sviluppo e l’affinamento degli organi di senso, an-
   Le cellule nervose (neuroni) e le connessioni neuronali sono        che come presupposto per l’apprendimento dei movimenti
   semplicemente vettori di informazioni. Una rete neuronale           complessi e della coordinazione dei movimenti.
   staccata dal sistema sensoriale non può creare autonoma-
   mente delle informazioni. Non esiste informazione senza
   interpretazione individuale. Gli studi nel campo della neu-          «L’attenzione vigile è uno stato di più elevata percezione. Percepiamo
   rologia confermano quanto sappiamo già da tempo grazie               le cose con maggiore chiarezza, le ricordiamo e le comprendiamo
                                                                        ­meglio quanto maggiore è l’attenzione che dedichiamo loro.» L’atten-
   alla psicologia, e cioè che il mondo non può essere percepito
                                                                         zione consente di fare una selezione a partire dalla grande massa
   quale esso realmente è. Noi lo vediamo quale ci appare                di informazioni che ci arrivano. L’essere umano con l’aiuto del cervello
   nel quadro della qualità e della capacità di prestazione dei          deve poter selezionare le informazioni per lui più significative.
   nostri organi di senso e della capacità del nostro cervello di        La scelta può essere guidata dall’esterno (stimolo) o dall’interno (aspet-
                                                                         tative o interessi del singolo). (Roth 2011, p. 129)
   interpretare determinati segnali. Ne consegue che la perce-
   zione è possibile soltanto con l’aiuto della memoria, che ha
   la capacità di confrontare e paragonare vecchio e nuovo.
   L’apprendimento ha bisogno della memoria. Sia la memo-
   ria sia la percezione sono collegate con l’apprendimento.
   Con il cervello confrontiamo continuamente il nuovo con
   le esperienze, le conoscenze, le capacità e le abilità di cui
   disponiamo finora. Le percezione influenza la percezione
   (futura); la capacità di percezione viene allenata, sviluppata
   e affinata tramite una percezione costantemente attiva.

6 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento
Esercitare le capacità percettive
Migliorare la percezione del proprio corpo
Affinare tutti i sensi
Stimolare diversi sensi contemporaneamente e combinarli fra loro
Nelle consegne coinvolgere i sensi in modo mirato: un volta mostrare soltanto, una volta
  spiegare soltanto, una volta far toccare soltanto
Riassumere con il linguaggio la percezione (verbalizzare)
Collegare quanto percepito con quello che si conosce
Suscitare l’attenzione e creare una relazione
Indirizzare l’attenzione su punti chiave e ritmo del movimento
Migliorare l’attenzione ricorrendo a rituali

                                       L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 7
Caratteri ereditari e ambiente circostante

    «È la nostra conformazione biologica a decidere che cosa potrebbe divenire di noi. Quello
    che in effetti diveniamo dipende invece dalle esperienze che facciamo nel corso della vita
    nel q­ uadro di riferimento culturale in cui ci evolviamo. L’individuo è un essere biologico che
    si sviluppa in un certo ambito culturale» (Hüther 2011, p. 120).

   Perché gli esseri umani hanno diverse capacità di prestazione     (Neubauer 2005, p. 10; Neubauer/Stern 2007, p. 110) e di
   dipendenti dall’apprendimento? Sulla base di conoscenze           affermare che «... circa il 50 % delle differenze nella presta-
   scientifiche assodate possiamo affermare che la predispo-         zione registrate in una determinata popolazione di bambini
   sizione ereditaria (patrimonio genetico) non è la sola a de-      e giovani possono essere ricondotte al patrimonio genetico,
   terminare lo sviluppo. Sono assolutamente necessari anche         il 25 % circa a influenze ambientali (provenienti da membri
   influenze dell’ambiente circostante, stimoli grazie ai quali è    della famiglia, quindi familiari), il 20 % ad altre influenze
   possibile che i geni abbiano effetto sullo sviluppo cerebrale.    ambientali non condivise ( soprattutto influenze provenienti
                                                                     da fuori della famiglia), mentre il rimanente 5 % è attribuibile
                                                                     agli errori di valutazione dello studio.» «Nelle influenze non
    Per uno sviluppo cerebrale ottimale è pertanto per               condivise assumono grande importanza quantità e qualità
    un ­apprendimento ottimale sono necessari sia                    dell’indottrinamento». Se si prova a riassumere a grandi
    la pre­disposizione sia lo stimolo. Geni non si nasce,
                                                                     linee tali conoscenze si può concludere che circa il 50 %
    geni si diventa a partire dal proprio potenziale.
                                                                     delle differenze di intelligenza fra bambini e giovani sono
                                                                     riconducibili alla predisposizione ereditaria e circa il 45 % a
   Un bambino può venire al mondo con la migliore predispo-          famiglia, scuola, società sportiva etc. L’influsso di famiglia,
   sizione possibile, ad esempio per il movimento, il disegno,       scuola, gruppo di pari (peergroup), società sportive etc. è
   le arti applicate o la musica; se nell’ambito della famiglia      quindi molto più grande di quanto pensino molti genitori,
   non gli si offre il prima possibile l’opportunità di agire in     insegnanti, allenatori e coach. Ciò porta ad auspicare una
   quell’ambito, di muoversi, disegnare, creare, cantare e più       stretta collaborazione fra genitori, insegnanti e allenatori,
   tardi suonare uno strumento, tale predisposizione avrà effetti    avente per obiettivo lo sviluppo ottimale del bambino anche
   solo sub ottimali o non ne avrà affatto. Lo stesso vale chiara-   nel campo dell’apprendimento del movimento.
   mente anche per l’apprendimento di attività fisiche, motorie
   e sportive. Lo stimolo precoce è un importante presupposto        Genitori (famiglia e/o peergroup in cui il bambino cresce) e
   per lo sviluppo di movimenti complessi e della coordinazione      scuola/attività extrascolastiche portano insieme un’enorme
   motoria e per abituarsi al piacere del movimento. Non esiste      responsabilità anche per lo sviluppo della capacità di presta-
   una correlazione automatica fra predisposizione ereditaria        zione cognitiva e fisica dei bambini e degli adulti del domani.
   e sviluppo: un bambino con una buona predisposizione al
   movimento e all’attività sportiva non diventa senz’altro,
   quasi automaticamente, un buon atleta. Sono necessari              Lo stimolo ad agire è il motore di ogni tipo di apprendimento. Senza
   allo scopo stimoli ed esercizio, e genitori e ambiente circo-      stimoli esterni e interni non c’è apprendimento. La carenza
                                                                      di stimolo porta a lacune nel sapere, nelle capacità, nelle abilità
   stante assumono un ruolo decisivo. Ad esempio anche le
                                                                      e nei comportamenti. Attività efficaci per l’apprendimento
   aspettative dei genitori nei confronti dei figli e il sostegno     possono essere esteriori (ad es. motricità) o interiorizzate (ad es. ese-
   che danno loro hanno un notevole influsso sullo sviluppo           cuzione interiore di movimenti complessi).
   dell’apprendimento. Corredo genetico e stimolo quindi non
   hanno effetti assolutamente separati, ma si trovano in un’in-
   terdipendenza destinata a durare tutta la vita. Studi di gene-
   tica comportamentale condotti su gemelli e fratelli adottivi
   consentono di trarre alcune conclusioni sull’influsso dei geni
   e dell’ambiente sullo sviluppo cognitivo dell’essere umano

8 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’allenamento e l’insegnamento
Coinvolgere anche l’ambiente circostante (famiglia, scuola/datore di lavoro società
  sportiva, peergroup)
Presentarsi come esempio ed essere credibile
Consentire esperienze motorie variate
Ampliare il repertorio dei movimenti
Stimolare a svolgere attività fisiche
Far interiorizzare sequenze di movimento

                                        L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 9
Apprendere significa collegare in rete

     Processi di apprendimento che promuovono collegamenti, evidenziano correlazioni,
     coinvolgono i sensi, sono più efficaci e più duraturi di processi lineari, isolati, non finalizzati
     nell’ambito di un quadro di riferimento unitario.

    Il cervello è il sistema naturale con più collegamenti che si       Il nostro cervello non separa le esperienze sensoriali e le
    conosca. Nessun’altra rete naturale mostra un simile grado          materie di apprendimento in base alle diverse discipline,
    di collegamento e interconnessione. Si stima che nel nostro         ma le elabora in stretto collegamento. Quando vediamo
    cervello ci siano circa 100 miliardi di neuroni (cellule nervose)   qualcosa, colleghiamo ad essa anche sensazioni cinesteti-
    con collegamenti tridimensionali. Ogni neurone può gestire          che, uditive, tattili e olfattive che in seguito associamo a
    parecchie migliaia di contatti con altri neuroni, per cui si        tale ricordo. Ne deriva che i processi di apprendimento che
    forma una fitta rete di collegamenti e contatti per una lun-        promuovono collegamenti e sfruttano al meglio le capa-
    ghezza complessiva (stimata) di circa 400 000 km nei neuroni,       cità del cervello di eseguire collegamenti sono più efficaci
    o meglio fra di essi. A livello di neuroni si svolgono processi     delle forme lineari, isolate, e frammentarie. Pertanto vanno
    elettrici e chimici che consentono di recepire, interpretare,       preferiti metodi di insegnamento e di allenamento che si
    e restituire delle informazioni. Forza, capacità di prestazione     rivolgono a diversi canali afferenti e percezioni stimolando
    e potenziale del cervello consistono essenzialmente nella           svariate capacità, abilità e attività e pertanto stimolano in
    capacità di elaborare delle informazioni collegandole fra           modo multilaterale il cervello.
    loro. Dal punto di vista neurologico apprendere significa
    soprattutto collegare, unire, inserire nella rete esistente e
    ampliarla costantemente. Apprendere significa anche ot-
    timizzare la rete di collegamenti eliminando contatti inutili
    («pruning») e rendere più veloci determinate connessioni
    (mielinizzazione di assoni).

10 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenza per l’insegnamento e l’allenamento
Rivolgersi a tutti i canali afferenti della percezione
Porre domande, avviare il discorso
Collegare esperienze proprie e di altri con nuovi elementi di movimento
Sfruttare le famiglie di movimenti
Variare i movimenti (ripetere senza mai fare le stesse cose)
Collegare movimenti a immagini, ampliare la capacità di rappresentazione del movimento
Promuovere la bilateralità (allenare entrambe le braccia ed entrambe le gambe)

                                      L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 11
Apprendere significa sviluppare il cervello: la plasticità cerebrale

     Il cervello è allenabile, esattamente come un muscolo. L’apprendimento modifica le strutture
     cerebrali. Alcune attività di chi apprende (agire esterno o interiorizzato) modificano il cervello
     al motto di «use it or lose it».

     Tramite le attività di apprendimento si ampliano collegamenti neuronali complessi. Gli stimoli
     provenienti dagli organi di senso creano «immagini interiori» sempre più complesse e stabili,
     cui si associano suoni, odori, colori, etc. «Anche i segnali inviati al cervello dai muscoli quando
     si hanno cambiamenti del tono muscolare sono utilizzati per (…) registrare in determinate
     aree del cervello determinate immagini di movimento e di azione per operazioni motorie com-
     plesse, da richiamare quando se ne presenti la necessità» (Hüther 2011, p. 42).

    Risultati consolidati della ricerca nel campo delle neuro-            gresso di una persona. Un apprendimento lungo tutta la vita
    scienze confermano che i processi di apprendimento sono               presuppone essere attivi sempre. Un ambiente circostante
    possibili solo perché il cervello è in grado di svilupparsi           povero di stimoli è deleterio per sviluppare e mantenere la
    lungo l’arco di tutta la vita. In altre parole apprendimento          capacità di apprendimento.
    e sviluppo cerebrale sono connessi. Il passaggio delle in-
    formazioni viene migliorato tramite modifiche delle sinapsi
    (centri di contatto nella rete neuronale). Possono formarsi             A proposito di apprendimento e di sviluppo cerebrale non va sotto­
    sempre nuove sinapsi, il che porta a nuovi collegamenti e               valutata l’importanza del sonno. Sussiste una correlazione fra il
                                                                            consoli­damento di sapere, comportamenti, abilità, capacità e sonno.
    all’ampliamento della rete. Contemporaneamente però si
                                                                            «Sia la mancanza di sonno sia un sonno irrequieto hanno una note-
    possono anche eliminare determinati collegamenti che non               vole ­influenza sulle capacità di imparare e di ricordare. Un sonno
    servono più («pruning»). L’apprendimento influenza (anche              calmo e tranquillo invece favorisce un apprendimento destinato a
    molto) le strutture del cervello, che è plastico. A ciò si ag-         ­durare tutta la vita. Ciò vale soprattutto per i bambini e i giovani
                                                                            (Roth 2011, p. 118).
    giunge che la velocità di trasformazione delle informazioni
    può venire aumentata tramite l’apprendimento. Le diverse
    aree del cervello si sviluppano se sono stimolate e questi            Ogni processo di apprendimento getta le basi per altri
    cambiamenti sono sorprendentemente rapidi, soprattutto                processi di perfezionamento. Non solo si imparano saperi,
    nei bambini. Basti pensare che il cervello viene influenzato          comportamenti, movimenti complessi o emozioni, ma con-
    già prima della nascita da stimoli provenienti dall’ambiente          temporaneamente si creano nuovi potenziali e strategie di
    circostante. Anche il cervello dell’adulto conserva in via di         apprendimento per approfondire quando imparato. Le strut-
    principio la propria plasticità, anche se essa diminuisce poi         ture esistenti sono ampliate con l’aggiunta di altre. Si è avuta
    con l’avanzare dell’età. Pur senza esagerare con il sostegno          conferma della veridicità di conclusioni già assodate grazie
    precoce del bambino, non va dimenticato che alcune capa-              a psicologia e pedagogia: i saperi e le capacità pregresse,
    cità ed abilità devono essere imparate ed esercitate da subito,       quanto si è già appreso, assumono un’importanza decisiva
    per poterle utilizzare al meglio nel corso di tutta la vita. Ci       per l’approfondimento dell’apprendimento. I vantaggi di
    sono validi studi in questa direzione in merito all’appren-           apprendere qualcosa da adulti si sostanziano nel bagaglio
    dimento di uno strumento musicale, di una lingua o di un              di conoscenze ed esperienze, nel maggiore sapere di im-
    movimento. L’importante è fare in modo che le modifiche               mediata utilità, nella disponibilità di strategie di apprendi-
    nel cervello possano essere mantenute grazie all’esercizio, e         mento ben formate e ben collaudate. In tal modo si possono
    anche in questo ambito si hanno ottimi esempi nel campo               compensare efficacemente le sempre maggiori lacune nella
    dell’apprendimento della musica, di una lingua o nello svi-           plasticità cerebrale dovute all’avanzare dell’età. D’altra parte
    luppo della motricità fine. L’attività di chi impara e l’agire in     studi recenti evidenziano che la plasticità cerebrale resta
    prima persona (motorio o interiorizzato) sono indispensabili          sorprendentemente elevata fino in età avanzata, contraria-
    per l’apprendimento in quanto per il cervello vale il principio       mente alle precedenti opinioni di quanti ritenevano che si
    «use it or lose it». Il cervello quindi è il risultato dell’uso che   riducesse drasticamente a partire dalla pubertà.
    se ne fa. Le strutture cerebrali costituiscono il sapere pre-

12 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Tramite l’apprendimento si promuove l’individualità, perché         Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento
il cervello di ognuno si sviluppa in sintonia con la biografia      Considerare il bisogno di rigenerazione, inserire pause per il recu-
del singolo. Ogni cervello si distingue da tutti gli altri per la     pero (ritmo nelle unità di allenamento)
propria struttura (fine) come avviene con le impronte digitali.     Sottolineare quanto sia importante dormire abbastanza
Quindi in ogni squadra, classe o gruppo di allenamento si           Esercizio continuato e permanente, utilizzazione («use it or lose it»)
trovano bambini e giovani diversi, ciascuno con la propria          Differenziare e individualizzare l’insegnamento e l’allenamento
biografia di apprendimento e la propria struttura cerebrale         Sostenere e stimolare bambini e giovani in modo adeguato all’età
ben distinta, per cui si capisce che ciascun gruppo è sempre          e al livello
molto eterogeneo e complesso (non esistono gruppi omo-              Rafforzare quei movimenti che sembrano promettenti ai fini del
genei per prestazione e comportamento). L’eterogeneità dei            successo
gruppi è una caratteristica naturale (Buholzer/Stadelmann           Introdurre esperienze contrarie (contraddittorie), portare ad uno
2009, p. 15-24).                                                      svolgimento ottimale del movimento
                                                                    Mettere a disposizione degli spazi per la creatività individuale

                                                                                    L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 13
Sfruttare al meglio le emozioni

     Gli eventi vissuti dal singolo come significativi, importanti, emozionanti, piacevoli, utili, vengono
     appresi più velocemente, registrati meglio e ricordati più facilmente. Soprattutto nello sport le
     emozioni e gli atteggiamenti sia personali sia collettivi assumono un grande significato. Appren-
     dimento del movimento e sport possono stimolare emozioni importanti ai fini della facoltà di
     apprendere in generale e generare quindi influenze positive sull’apprendimento in altri settori:
     lo sport aumenta il benessere e la fiducia in se stessi. L’apprendimento di conoscenze e compor-
     tamenti coniugato con esperienze forti porta a ricordare meglio e più a lungo. Le esperienze
     forti vengono trattate dal cervello meglio di quelle insignificanti.

    Sappiamo già da tempo che l’apprendimento e le emozioni               promettenti, analogamente ai bambini che suonano uno
    si trovano in stretta correlazione. I concetti di «emozioni»          strumento. Edelmann descrive come segue la correlazione
    e «sentimenti» vengono spesso utilizzati come sinonimi nel            fra stato d’animo e motivazione.
    linguaggio di tutti i giorni. Le emozioni influenzano i pro-
    cessi dell’informazione e con essi anche l’apprendimento,
    «esse da un lato sono le risultanze di processi di elabora-             «Una motivazione particolare a ottenere prestazioni con l’azione
    zione dell’informazione e dall’altro li influenzano». «Nel              si ha quando la tendenza speranza di successo è più forte della
                                                                            tendenza paura dell’insuccesso» (ebd., S. 254).
    processo di elaborazione dell’informazione si tratta sempre
    dell’effetto combinato di processi cognitivi ed emozionali.
    Fattori emozionali (e motivazionali) partecipano alle attività        La parola motivazione deriva dal latino «movere», muovere.
    intellettuali anche nelle loro forme più astratte» (Edelmann          Una persona è motivata quando si mette in movimento,
    200, pp 240 ss.). Nell’elaborazione delle informazioni nel            quando agisce in prima persona, Motivare una persona si-
    quadro del processo di apprendimento le emozioni fungono              gnifica fra l’altro dargli la possibilità di avere successo nei
    da filtro per la selezione. «Il filtro lascia passare materiale che   suoi sforzi e nelle sue attività. Il sostegno e l’atteggiamento
    concorda con lo stato d’animo del recipiente, ma non quello           positivo di genitori, insegnanti, allenatori, è primordiale.
    ritenuto incongruente. Fattori importanti per le prestazioni          L’apprendimento (scolastico) deve svilupparsi ancora di più
    della memoria sono una sensazione intensa al momento della            passando dall’orientamento sulle lacune a quello sul soste-
    ricezione delle informazioni ed un maggiore significato della         gno e la valutazione della prestazione deve assumere sempre
    materia da apprendere. Il dimenticare qualcosa va attribuito          più un carattere di incentivazione e sostegno. Esperienze giu-
    soprattutto alla carente importanza soggettiva della materia          dicate importanti e significative dal singolo vengono apprese
    e alla mancanza di attenzione al momento della ricezione              più rapidamente e immagazzinate meglio. Sembra pertanto
    delle informazioni » (ibid). Anche l’attenzione dipende dalle         logico che sport, musica e arti applicate possano contribuire
    emozioni: diverse ricerche confermano che chi apprende in             notevolmente al trattamento delle emozioni.
    uno stato d’animo positivo (di sostegno, stimolante, bene-
    fico, promettente, teso al successo) riesce meglio a imparare
    e a capire collegamenti complessi. Possiamo affermare che
    i bambini che praticano sport dispongono di una maggiore
    coscienza delle proprie capacità e hanno atteggiamenti più

14 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’insegnamento e l’apprendimento
Continuare a sviluppare la propria personalità di monitore
  – Apprezzamento, rispetto, tolleranza
  – Emotività, saper essere emotivi
  – Capacità di entusiasmare
Fungere da esempio
Creare un’atmosfera di rispetto reciproco
Porre obiettivi realistici ma impegnativi
Risvegliare l’interesse e suscitare curiosità
Ricercare e promuovere una notevole identificazione con obiettivi comuni
Curare un atteggiamento motivante nel feedback
Consentire esperienze di successo
Rafforzare la fiducia in se stessi (eliminare le paure)
Parlare di come affrontare vittorie e sconfitte
Utilizzare in modo mirato la musica

                                       L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 15
Doti innate, talento e intelligenza

     Le doti innate sono espressione di un processo che dura tutta la vita, delle correlazioni fra
     ­predisposizione (potenziale) e ambiente circostante. Le persone dotate sono in grado di migliorare
      il proprio potenziale lungo tutto l’arco della vita tramite correlazioni con l’ambiente circostante
      e stimoli interiori. Parlando di doti naturali quindi si indica l’intera capacità di prestazione
      dell’essere umano. Le persone dotate cercano sempre il contatto con persone interessanti e con
      un ambiente da scoprire.

    La parola «dotato» contiene il concetto di dote, quindi sug-        L’intelligenza può essere vista come la capacità di pensare e di imparare
    gerisce che le doti naturali facciano parte della persona dalla     in generale, con diverse accentuazioni da un individuo all’altro. Essa
                                                                        comprende ad esempio la capacità di un individuo di rapportarsi a varie
    nascita e siano determinate e immutabili. Questa concezione
                                                                        materie; a una lingua, ai numeri e alle relazioni fra di loro, alle
    delle doti come costante nelle vita di una persona – se pure        caratte­ristiche dello spazio (capacità di rappresentazione spaziale).
    storicamente comprensibile – deve essere riveduta. Come si          Essa può essere determinata con una certa precisione grazie a dei
    è detto in precedenza l’essere umano con il suo potenziale          test standardizzati (test QI) per evidenziare lo stato in un determinato
                                                                        momento (quando si è eseguita la misurazione).
    in termini di apprendimento e di sviluppo entra in contatto
    con l’ambiente circostante e si crea una «correlazione che          L’intelligenza quindi è una parte delle doti naturali che può essere
    dura tutta la vita, in cui la persona influenza e cambia l’am-      misurata.
    biente e questo a sua volta influenza e cambia la persona
    (plasticità). In questo gioco di reciproca influenza si sviluppa
    il potenziale di prestazione dell’individuo, le sue doti. Come     Le doti di una persona non possono essere misurate e defi-
    doti possiamo intendere in generale la capacità potenziale         nite con un test come per il quoziente intellettivo. «La dote
    di prestazione nel suo complesso (iPEGE 2009, p. 17-20).           comprende più della sola intelligenza, dato che le capacità
                                                                       di pensare e di imparare da sole non riescono ancora ad ap-
    Le doti pertanto non sono una costante, ma piuttosto un            portare quasi automaticamente delle prestazioni particolari.
    processo che dura tutta la vita fra predisposizione e am-          Le capacità fisiche (motorie) sono parte delle doti naturali e
    biente, fra potenziale e stimolo. Le persone dotate si carat-      dell’intelligenza. Volontà di prestare, interesse per le cose,
    terizzano per il fatto che a partire da un certo potenziale        disciplina nel lavoro e fiducia in se stessi sono fattori delle
    piuttosto elevato possono essere stimolate tutta la vita e         doti naturali che continuano a formarsi per tutta la vita per
    quindi possono costantemente migliorare il proprio poten-          mezzo delle correlazioni reciproche viste in precedenza, e che
    ziale. Il sostengo di una persona dotata è possibile – e ne-       con i loro effetti incrociati con la capacità di pensare e di im-
    cessario – per tutta la vita.                                      parare consentono prestazioni particolari. L’organizzazione
                                                                       globale di tutti questi fattori può essere definita utilizzando
                                                                       il concetto di personalità». (ibid).
     Il talento è una dote elevata in un ambito particolare,
     ad esempio atletica leggera, nuoto, calcio …

16 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
«Ogni bambino è una persona e pertanto un caso unico,
un individuo. In senso lato il sostegno delle doti naturali
è sempre sviluppo della personalità.» (ebd.)

                                  L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 17
Conclusioni riguardo all’apprendimento
                Quanto più le conoscenze e i comportamenti vengono acquisiti
                In modo attivo, autoregolato, autonomo
                Orientandosi sull’azione e sulla soluzione
                Rifacendosi a conoscenze, comportamenti e capacità pregressi
                Consapevolmente e riflettendo
                Tramite il dialogo e l’interazione
                Con impegno dal punto di vista emotivo

                Tanto
                Meglio vengono compresi (trasparenza, chiarezza)
                Più a lungo vengono ricordati (stabilità)
                Più facilmente si posso sfruttare quando si tratta di pensare e agire in nuove situazioni
                Più positivamente si vivono i processi di apprendimento ad essi collegati (maggiore
                  motivazione interesse, auto efficacia)

                Secondo Kurt Reusser, Università di Zurigo, 2006 (leggermente completato da WS)

18 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
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                                                      L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 19
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                Macolin: UFSPO.

                Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2010). G+S Kids. Basi teoriche. Macolin: UFSPO.

                Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2010). G+S Kids. Esempi pratici. Macolin: UFSPO.

20 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Editore: Ufficio federale dello sport UFSPO

Autore: Willi Stadelmann
Consulenza didattica: Urs Rüdisühli
Consulenza tecnica: monitori G+S
Traduzione: Servizi linguistici UFSPO

Foto: Ueli Känzig
Illustrazioni: Bruno Fauser
Layout: Media didattici SUFSM

Una collaboratione della Scuola universitaria federale dello sport Macolin SUFSM
con Sport per i giovani e per gli adulti

Edizione: 2012
Internet: www.ufspo.ch, www.gioventuesport.ch
Ordinazioni: dok.js@baspo.admin.ch
N° di ordinazione: 30.80.090 i

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