L'apprendimento nello sport - Apprendimento del movimento
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L’apprendimento nello sport Apprendimento del movimento UFSPO 2532 Macolin Ufficio federale dello sport UFSPO
Indice Introduzione 3 Imparare significa agire 4 Apprendimento come processo individuale complesso 4 Percezione come base dell’apprendimento 6 Caratteri ereditari e ambiente circostante 8 Apprendere significa collegare in rete 10 Apprendere significa sviluppare il cervello: la plasticità cerebrale 12 Sfruttare al meglio le emozioni 14 Doti innate, talento e intelligenza 16 Conclusioni riguardo all’apprendimento 18 Bibliografia di riferimento 19 Bibliografia di approfondimento 20
Introduzione L’apprendimento del movimento è il tema centrale del perfezionamento di Gioventù+Sport per il periodo 2013/2014. Alcuni contenuti tratti da questo fascicolo saranno approfonditi nei moduli di perfezionamento e attuati nelle varie discipline sportive tenendo nella giusta considerazione le caratteristiche specifiche dei vari gruppi di utilizzatori. Le pagine seguenti consentono di scoprire da vicino i temi dell’apprendimento nello sport e riportano le conclusioni raccolte nella pratica dai capidisciplina G+S, presentate sotto forma di conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento. I monitori G+S attivi con i bambini ricevono un documento ulteriore, pensato appositamente per questo gruppo di destinatari. I temi importanti per lo sport con i bambini e i giovani sono presentati sulla base delle più recenti scoperte della ricerca. Il lavoro è stato curato dal Prof. Willi Stadelmann, ex direttore dell’alta scuola pedagogica della Svizzera centrale di Lucerna, esperto scientifico presso l’Österreichisches Zentrum für Begabtenförderung özbf, membro dell’International Panel of Experts for Gifted Education iPEGE (entrambe istituzioni attive nel sostegno di persone particolarmente dotate) e già sportivo di punta in diverse discipline. Il documento si articola su otto capitoli; nel primo W. Stadelmann illustra il concetto della ricerca sul cervello nell’attuale discussione nel campo della formazione e ricorda gli aspetti fondamentali dell’apprendimento in generale. I capitoli da 2 a 6 mettono l’accento ciascuno su un tema diverso, e delineano le conseguenze per la pratica. Il capitolo successivo è dedicato ai tre importanti concetti della dote innata, del ta- lento e dell’intelligenza. Il fascicolo riporta infine le conclusioni per quel che riguarda l’apprendimento, che si rifanno a quanto esposto da Kurt Reusser. A completare il tutto seguono in chiusura i riferimenti bibliografici. Gioventù+Sport augura a tutti i partecipanti ai moduli del perfezionamento una piacevole lettura e spera che il fascicolo risulti loro utile nel lavoro con i giovani nelle rispettive discipline sportive. L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 3
Imparare significa agire Non puoi insegnare qualcosa a un uomo. Lo puoi solo aiutare a scoprirla dentro di sé. Galileo Galilei (1564 -1642) Apprendimento come processo individuale complesso Le conoscenze provenienti dalla neuropsicologia (ricerca sul cervello, neuroscienze) che confluiscono sempre più spesso In linea di principio si possono distinguere due tipi di memoria a lungo nel dibattito in materia di istruzione non hanno evidenziato termine; la memoria dichiarativa e la memoria procedurale (dichiarativa procedurale). La memoria dichiarativa immagazzina fatti, avvenimenti finora nuove dimensioni dell’apprendimento, e non rivolu- e teorie, esperienze personali, conoscenze generiche, saperi scolastici zionano i metodi d’insegnamento attuali. Al contrario, quello (vocabolario attivo, conoscenze specifiche in particolari campi d’interesse, che sappiamo attualmente riguardo all’apprendimento e alla regole, formule, principi, etc.), la memoria procedurale ha un significato guida dei processi di apprendimento in linea di massima è decisivo per l’apprendimento del movimento perché con essa si registra come fare qualcosa (strategia di apprendimento, strategia di informa- noto da tempo, grazie alla pedagogia, alla psicologia dell’ap- zione) e in particolare le sequenze di movimento (camminare eretti, cor- prendimento e alla pratica dell’insegnamento. Le scoperte rere, movimenti specializzati delle dita, andare in bicicletta, saltare della neuropsicologia contribuiscono però a comprendere con l’asta, nuotare, etc.). Mentre la conoscenza dichiarativa spesso si può meglio l’apprendimento, evidenziandone i complessi mec- apprendere molto velocemente, di regola le capacità motorie possono essere acquisite solo con notevoli esercizio e impiego di tempo (secondo canismi. L’apprendimento si compone di processi psicologici Mietzel 2007, p. 225, e Seitz 2001). e biologici estremamente complessi e non può essere ridotto a semplici formulazioni; basti pensare che nell’apprendere è coinvolto l’essere umano nel suo complesso e non solo il cervello. Ciò che è utile per l’apprendimento e ciò che Sapere e memoria non lo è variano molto da individuo a individuo. Coscienti Parlando di sapere ci riferiamo ad accadimenti, comporta- che le teorie neuropsicologiche mostrano solo un aspetto menti, capacità, abilità (come sequenze di movimenti) ed dell’apprendimento, nelle pagine seguenti riportiamo alcune emozioni, che abbiamo memorizzato. Tutti essi non sono conclusioni selezionate, che dovrebbero contribuire a spie- immagazzinati nel cervello in blocco, ordinati in comparti- gare e interpretare le attuali conoscenze sui processi dell’ap- menti ben definiti, ma sono conservati in diverse parti del prendimento che derivano dalla pedagogia, dalla psicologia cervello e collegati nell’ambito di una fittissima rete di con- dell’apprendimento e dalla pratica dell’insegnamento. nessioni neuronali. Una posizione di rilievo viene attribuita ad avvenimenti particolarmente importanti per il singolo, che suscitano emozioni, o a punti di riferimento per saperi e Corpo e mente non si sviluppano indipendentemente comportamenti, immagazzinati in posti diversi a seconda del l’uno dall’altra. Capacità motorie non abbastanza tipo: le impressioni relative ai colori sono conservate separate sviluppate frenano anche l’intelletto. Il movimento porta da quelle suscitate da forme e caratteristiche del materiale, o ad una migliore irrorazione sanguigna dei muscoli e del cervello e quindi a una migliore capacità di presta- da profumi, suoni, movimenti e coordinazione di movimenti. zione intellettuale. Quando si ricorda e si riproduce il cervello ricompone gli ele- menti immagazzinati nei diversi punti. D’altra parte il termine ricordare significa niente altro che rimettere nella memoria, quindi ricomporre. È assodato che l’apprendimento si può avere solo con l’aiuto di memorie. Tutto quello che è nuovo deve potersi basare su quanto si ha, che viene richiamato alla memoria (ricordato). 4 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Significato, saperi, comportamenti, capacità, abilità, emo- Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento zioni non possono essere trasmessi direttamente a bambini Garantire un ambiente che favorisca l’apprendimento e giovani da genitori, insegnanti, allenatori e coach. Il signi- Offrire opportunità di apprendimento variate ficato di quello che gli insegnanti vogliono veicolare viene Sostenere in modo adatto al livello e differenziato interpretato ed elaborato individualmente nel cervello di Creare situazioni di apprendimento motivanti e stimolanti ogni partecipante. Stimolare alla pratica sportiva individuale Insegnare a imparare; elaborare strategie di apprendimento Creare insieme iter didattici Chi impara costruisce il proprio mondo da solo, tramite il Creare un’atmosfera di rispetto reciproco proprio agire. Sapere e comportamenti non possono Far sentire tutti competenti essere acquisiti passivamente, ma devono essere costruiti in modo attivo dal singolo individuo. Genitori, insegnanti, allenatori e coach non hanno alcun accesso diretto ai mec- canismi di apprendimento del singolo bambino o giovane; essi possono soltanto creare un ambiente favorevole, predisporre il materiale necessario, consentire l’approccio emotivo, fungere da esempio, stimolare, sempre con l’obiettivo di fare in modo che bambini e giovani siano attivi in prima persona. Lo scopo di ogni intervento didattico, a qualunque livello di età – dal bambino piccolo all’adulto – deve essere lo stimolo a fare da sé, uno stimolo che deve basarsi sempre sul potenziale del momento del singolo allievo. L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 5
Percezione come base dell’apprendimento Lo sviluppo dei sensi (vista, udito, olfatto, gusto, tatto) ha notevole importanza per la capacità di apprendimento del singolo e rappresenta il presupposto per l’apprendimento di movimenti complessi e per migliorare la coordinazione motoria. La percezione crea gli accessi al mondo esterno. Gli organi di senso non trasmettono al cervello e quindi alla «Il cervello opera sulla base della propria storia». (Schmidt coscienza immagini, odori, suoni, sensazioni fisiche o qual- 1991, pp. 146-148). Detto ciò si comprende quanto siano siasi altro dato di fatto concreto. Tutto quello che recepiamo importanti per un apprendimento efficace la biografia, le arriva codificato e sotto forma di impulsi elettrici al cervello, conoscenze pregresse del singolo individuo, i saperi e le ca- dove i segnali codificati sono interpretati individualmente pacità acquisiti anteriormente e quanto sia centrale l’accesso (trasformati in fatti coscienti). Il sistema nervoso senza il si- fenomenologico, ovvero tramite l’esperienza sensoriale, al stema sensoriale (organi di senso) non avrebbe informazioni sapere. Ai fini dell’apprendimento assumono grande impor- sul proprio stato né sugli stimoli provenienti dall’esterno. tanza lo sviluppo e l’affinamento degli organi di senso, an- Le cellule nervose (neuroni) e le connessioni neuronali sono che come presupposto per l’apprendimento dei movimenti semplicemente vettori di informazioni. Una rete neuronale complessi e della coordinazione dei movimenti. staccata dal sistema sensoriale non può creare autonoma- mente delle informazioni. Non esiste informazione senza interpretazione individuale. Gli studi nel campo della neu- «L’attenzione vigile è uno stato di più elevata percezione. Percepiamo rologia confermano quanto sappiamo già da tempo grazie le cose con maggiore chiarezza, le ricordiamo e le comprendiamo meglio quanto maggiore è l’attenzione che dedichiamo loro.» L’atten- alla psicologia, e cioè che il mondo non può essere percepito zione consente di fare una selezione a partire dalla grande massa quale esso realmente è. Noi lo vediamo quale ci appare di informazioni che ci arrivano. L’essere umano con l’aiuto del cervello nel quadro della qualità e della capacità di prestazione dei deve poter selezionare le informazioni per lui più significative. nostri organi di senso e della capacità del nostro cervello di La scelta può essere guidata dall’esterno (stimolo) o dall’interno (aspet- tative o interessi del singolo). (Roth 2011, p. 129) interpretare determinati segnali. Ne consegue che la perce- zione è possibile soltanto con l’aiuto della memoria, che ha la capacità di confrontare e paragonare vecchio e nuovo. L’apprendimento ha bisogno della memoria. Sia la memo- ria sia la percezione sono collegate con l’apprendimento. Con il cervello confrontiamo continuamente il nuovo con le esperienze, le conoscenze, le capacità e le abilità di cui disponiamo finora. Le percezione influenza la percezione (futura); la capacità di percezione viene allenata, sviluppata e affinata tramite una percezione costantemente attiva. 6 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento Esercitare le capacità percettive Migliorare la percezione del proprio corpo Affinare tutti i sensi Stimolare diversi sensi contemporaneamente e combinarli fra loro Nelle consegne coinvolgere i sensi in modo mirato: un volta mostrare soltanto, una volta spiegare soltanto, una volta far toccare soltanto Riassumere con il linguaggio la percezione (verbalizzare) Collegare quanto percepito con quello che si conosce Suscitare l’attenzione e creare una relazione Indirizzare l’attenzione su punti chiave e ritmo del movimento Migliorare l’attenzione ricorrendo a rituali L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 7
Caratteri ereditari e ambiente circostante «È la nostra conformazione biologica a decidere che cosa potrebbe divenire di noi. Quello che in effetti diveniamo dipende invece dalle esperienze che facciamo nel corso della vita nel q uadro di riferimento culturale in cui ci evolviamo. L’individuo è un essere biologico che si sviluppa in un certo ambito culturale» (Hüther 2011, p. 120). Perché gli esseri umani hanno diverse capacità di prestazione (Neubauer 2005, p. 10; Neubauer/Stern 2007, p. 110) e di dipendenti dall’apprendimento? Sulla base di conoscenze affermare che «... circa il 50 % delle differenze nella presta- scientifiche assodate possiamo affermare che la predispo- zione registrate in una determinata popolazione di bambini sizione ereditaria (patrimonio genetico) non è la sola a de- e giovani possono essere ricondotte al patrimonio genetico, terminare lo sviluppo. Sono assolutamente necessari anche il 25 % circa a influenze ambientali (provenienti da membri influenze dell’ambiente circostante, stimoli grazie ai quali è della famiglia, quindi familiari), il 20 % ad altre influenze possibile che i geni abbiano effetto sullo sviluppo cerebrale. ambientali non condivise ( soprattutto influenze provenienti da fuori della famiglia), mentre il rimanente 5 % è attribuibile agli errori di valutazione dello studio.» «Nelle influenze non Per uno sviluppo cerebrale ottimale è pertanto per condivise assumono grande importanza quantità e qualità un apprendimento ottimale sono necessari sia dell’indottrinamento». Se si prova a riassumere a grandi la predisposizione sia lo stimolo. Geni non si nasce, linee tali conoscenze si può concludere che circa il 50 % geni si diventa a partire dal proprio potenziale. delle differenze di intelligenza fra bambini e giovani sono riconducibili alla predisposizione ereditaria e circa il 45 % a Un bambino può venire al mondo con la migliore predispo- famiglia, scuola, società sportiva etc. L’influsso di famiglia, sizione possibile, ad esempio per il movimento, il disegno, scuola, gruppo di pari (peergroup), società sportive etc. è le arti applicate o la musica; se nell’ambito della famiglia quindi molto più grande di quanto pensino molti genitori, non gli si offre il prima possibile l’opportunità di agire in insegnanti, allenatori e coach. Ciò porta ad auspicare una quell’ambito, di muoversi, disegnare, creare, cantare e più stretta collaborazione fra genitori, insegnanti e allenatori, tardi suonare uno strumento, tale predisposizione avrà effetti avente per obiettivo lo sviluppo ottimale del bambino anche solo sub ottimali o non ne avrà affatto. Lo stesso vale chiara- nel campo dell’apprendimento del movimento. mente anche per l’apprendimento di attività fisiche, motorie e sportive. Lo stimolo precoce è un importante presupposto Genitori (famiglia e/o peergroup in cui il bambino cresce) e per lo sviluppo di movimenti complessi e della coordinazione scuola/attività extrascolastiche portano insieme un’enorme motoria e per abituarsi al piacere del movimento. Non esiste responsabilità anche per lo sviluppo della capacità di presta- una correlazione automatica fra predisposizione ereditaria zione cognitiva e fisica dei bambini e degli adulti del domani. e sviluppo: un bambino con una buona predisposizione al movimento e all’attività sportiva non diventa senz’altro, quasi automaticamente, un buon atleta. Sono necessari Lo stimolo ad agire è il motore di ogni tipo di apprendimento. Senza allo scopo stimoli ed esercizio, e genitori e ambiente circo- stimoli esterni e interni non c’è apprendimento. La carenza di stimolo porta a lacune nel sapere, nelle capacità, nelle abilità stante assumono un ruolo decisivo. Ad esempio anche le e nei comportamenti. Attività efficaci per l’apprendimento aspettative dei genitori nei confronti dei figli e il sostegno possono essere esteriori (ad es. motricità) o interiorizzate (ad es. ese- che danno loro hanno un notevole influsso sullo sviluppo cuzione interiore di movimenti complessi). dell’apprendimento. Corredo genetico e stimolo quindi non hanno effetti assolutamente separati, ma si trovano in un’in- terdipendenza destinata a durare tutta la vita. Studi di gene- tica comportamentale condotti su gemelli e fratelli adottivi consentono di trarre alcune conclusioni sull’influsso dei geni e dell’ambiente sullo sviluppo cognitivo dell’essere umano 8 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’allenamento e l’insegnamento Coinvolgere anche l’ambiente circostante (famiglia, scuola/datore di lavoro società sportiva, peergroup) Presentarsi come esempio ed essere credibile Consentire esperienze motorie variate Ampliare il repertorio dei movimenti Stimolare a svolgere attività fisiche Far interiorizzare sequenze di movimento L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 9
Apprendere significa collegare in rete Processi di apprendimento che promuovono collegamenti, evidenziano correlazioni, coinvolgono i sensi, sono più efficaci e più duraturi di processi lineari, isolati, non finalizzati nell’ambito di un quadro di riferimento unitario. Il cervello è il sistema naturale con più collegamenti che si Il nostro cervello non separa le esperienze sensoriali e le conosca. Nessun’altra rete naturale mostra un simile grado materie di apprendimento in base alle diverse discipline, di collegamento e interconnessione. Si stima che nel nostro ma le elabora in stretto collegamento. Quando vediamo cervello ci siano circa 100 miliardi di neuroni (cellule nervose) qualcosa, colleghiamo ad essa anche sensazioni cinesteti- con collegamenti tridimensionali. Ogni neurone può gestire che, uditive, tattili e olfattive che in seguito associamo a parecchie migliaia di contatti con altri neuroni, per cui si tale ricordo. Ne deriva che i processi di apprendimento che forma una fitta rete di collegamenti e contatti per una lun- promuovono collegamenti e sfruttano al meglio le capa- ghezza complessiva (stimata) di circa 400 000 km nei neuroni, cità del cervello di eseguire collegamenti sono più efficaci o meglio fra di essi. A livello di neuroni si svolgono processi delle forme lineari, isolate, e frammentarie. Pertanto vanno elettrici e chimici che consentono di recepire, interpretare, preferiti metodi di insegnamento e di allenamento che si e restituire delle informazioni. Forza, capacità di prestazione rivolgono a diversi canali afferenti e percezioni stimolando e potenziale del cervello consistono essenzialmente nella svariate capacità, abilità e attività e pertanto stimolano in capacità di elaborare delle informazioni collegandole fra modo multilaterale il cervello. loro. Dal punto di vista neurologico apprendere significa soprattutto collegare, unire, inserire nella rete esistente e ampliarla costantemente. Apprendere significa anche ot- timizzare la rete di collegamenti eliminando contatti inutili («pruning») e rendere più veloci determinate connessioni (mielinizzazione di assoni). 10 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenza per l’insegnamento e l’allenamento Rivolgersi a tutti i canali afferenti della percezione Porre domande, avviare il discorso Collegare esperienze proprie e di altri con nuovi elementi di movimento Sfruttare le famiglie di movimenti Variare i movimenti (ripetere senza mai fare le stesse cose) Collegare movimenti a immagini, ampliare la capacità di rappresentazione del movimento Promuovere la bilateralità (allenare entrambe le braccia ed entrambe le gambe) L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 11
Apprendere significa sviluppare il cervello: la plasticità cerebrale Il cervello è allenabile, esattamente come un muscolo. L’apprendimento modifica le strutture cerebrali. Alcune attività di chi apprende (agire esterno o interiorizzato) modificano il cervello al motto di «use it or lose it». Tramite le attività di apprendimento si ampliano collegamenti neuronali complessi. Gli stimoli provenienti dagli organi di senso creano «immagini interiori» sempre più complesse e stabili, cui si associano suoni, odori, colori, etc. «Anche i segnali inviati al cervello dai muscoli quando si hanno cambiamenti del tono muscolare sono utilizzati per (…) registrare in determinate aree del cervello determinate immagini di movimento e di azione per operazioni motorie com- plesse, da richiamare quando se ne presenti la necessità» (Hüther 2011, p. 42). Risultati consolidati della ricerca nel campo delle neuro- gresso di una persona. Un apprendimento lungo tutta la vita scienze confermano che i processi di apprendimento sono presuppone essere attivi sempre. Un ambiente circostante possibili solo perché il cervello è in grado di svilupparsi povero di stimoli è deleterio per sviluppare e mantenere la lungo l’arco di tutta la vita. In altre parole apprendimento capacità di apprendimento. e sviluppo cerebrale sono connessi. Il passaggio delle in- formazioni viene migliorato tramite modifiche delle sinapsi (centri di contatto nella rete neuronale). Possono formarsi A proposito di apprendimento e di sviluppo cerebrale non va sotto sempre nuove sinapsi, il che porta a nuovi collegamenti e valutata l’importanza del sonno. Sussiste una correlazione fra il consolidamento di sapere, comportamenti, abilità, capacità e sonno. all’ampliamento della rete. Contemporaneamente però si «Sia la mancanza di sonno sia un sonno irrequieto hanno una note- possono anche eliminare determinati collegamenti che non vole influenza sulle capacità di imparare e di ricordare. Un sonno servono più («pruning»). L’apprendimento influenza (anche calmo e tranquillo invece favorisce un apprendimento destinato a molto) le strutture del cervello, che è plastico. A ciò si ag- durare tutta la vita. Ciò vale soprattutto per i bambini e i giovani (Roth 2011, p. 118). giunge che la velocità di trasformazione delle informazioni può venire aumentata tramite l’apprendimento. Le diverse aree del cervello si sviluppano se sono stimolate e questi Ogni processo di apprendimento getta le basi per altri cambiamenti sono sorprendentemente rapidi, soprattutto processi di perfezionamento. Non solo si imparano saperi, nei bambini. Basti pensare che il cervello viene influenzato comportamenti, movimenti complessi o emozioni, ma con- già prima della nascita da stimoli provenienti dall’ambiente temporaneamente si creano nuovi potenziali e strategie di circostante. Anche il cervello dell’adulto conserva in via di apprendimento per approfondire quando imparato. Le strut- principio la propria plasticità, anche se essa diminuisce poi ture esistenti sono ampliate con l’aggiunta di altre. Si è avuta con l’avanzare dell’età. Pur senza esagerare con il sostegno conferma della veridicità di conclusioni già assodate grazie precoce del bambino, non va dimenticato che alcune capa- a psicologia e pedagogia: i saperi e le capacità pregresse, cità ed abilità devono essere imparate ed esercitate da subito, quanto si è già appreso, assumono un’importanza decisiva per poterle utilizzare al meglio nel corso di tutta la vita. Ci per l’approfondimento dell’apprendimento. I vantaggi di sono validi studi in questa direzione in merito all’appren- apprendere qualcosa da adulti si sostanziano nel bagaglio dimento di uno strumento musicale, di una lingua o di un di conoscenze ed esperienze, nel maggiore sapere di im- movimento. L’importante è fare in modo che le modifiche mediata utilità, nella disponibilità di strategie di apprendi- nel cervello possano essere mantenute grazie all’esercizio, e mento ben formate e ben collaudate. In tal modo si possono anche in questo ambito si hanno ottimi esempi nel campo compensare efficacemente le sempre maggiori lacune nella dell’apprendimento della musica, di una lingua o nello svi- plasticità cerebrale dovute all’avanzare dell’età. D’altra parte luppo della motricità fine. L’attività di chi impara e l’agire in studi recenti evidenziano che la plasticità cerebrale resta prima persona (motorio o interiorizzato) sono indispensabili sorprendentemente elevata fino in età avanzata, contraria- per l’apprendimento in quanto per il cervello vale il principio mente alle precedenti opinioni di quanti ritenevano che si «use it or lose it». Il cervello quindi è il risultato dell’uso che riducesse drasticamente a partire dalla pubertà. se ne fa. Le strutture cerebrali costituiscono il sapere pre- 12 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Tramite l’apprendimento si promuove l’individualità, perché Conseguenze per l’insegnamento e l’allenamento il cervello di ognuno si sviluppa in sintonia con la biografia Considerare il bisogno di rigenerazione, inserire pause per il recu- del singolo. Ogni cervello si distingue da tutti gli altri per la pero (ritmo nelle unità di allenamento) propria struttura (fine) come avviene con le impronte digitali. Sottolineare quanto sia importante dormire abbastanza Quindi in ogni squadra, classe o gruppo di allenamento si Esercizio continuato e permanente, utilizzazione («use it or lose it») trovano bambini e giovani diversi, ciascuno con la propria Differenziare e individualizzare l’insegnamento e l’allenamento biografia di apprendimento e la propria struttura cerebrale Sostenere e stimolare bambini e giovani in modo adeguato all’età ben distinta, per cui si capisce che ciascun gruppo è sempre e al livello molto eterogeneo e complesso (non esistono gruppi omo- Rafforzare quei movimenti che sembrano promettenti ai fini del genei per prestazione e comportamento). L’eterogeneità dei successo gruppi è una caratteristica naturale (Buholzer/Stadelmann Introdurre esperienze contrarie (contraddittorie), portare ad uno 2009, p. 15-24). svolgimento ottimale del movimento Mettere a disposizione degli spazi per la creatività individuale L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 13
Sfruttare al meglio le emozioni Gli eventi vissuti dal singolo come significativi, importanti, emozionanti, piacevoli, utili, vengono appresi più velocemente, registrati meglio e ricordati più facilmente. Soprattutto nello sport le emozioni e gli atteggiamenti sia personali sia collettivi assumono un grande significato. Appren- dimento del movimento e sport possono stimolare emozioni importanti ai fini della facoltà di apprendere in generale e generare quindi influenze positive sull’apprendimento in altri settori: lo sport aumenta il benessere e la fiducia in se stessi. L’apprendimento di conoscenze e compor- tamenti coniugato con esperienze forti porta a ricordare meglio e più a lungo. Le esperienze forti vengono trattate dal cervello meglio di quelle insignificanti. Sappiamo già da tempo che l’apprendimento e le emozioni promettenti, analogamente ai bambini che suonano uno si trovano in stretta correlazione. I concetti di «emozioni» strumento. Edelmann descrive come segue la correlazione e «sentimenti» vengono spesso utilizzati come sinonimi nel fra stato d’animo e motivazione. linguaggio di tutti i giorni. Le emozioni influenzano i pro- cessi dell’informazione e con essi anche l’apprendimento, «esse da un lato sono le risultanze di processi di elabora- «Una motivazione particolare a ottenere prestazioni con l’azione zione dell’informazione e dall’altro li influenzano». «Nel si ha quando la tendenza speranza di successo è più forte della tendenza paura dell’insuccesso» (ebd., S. 254). processo di elaborazione dell’informazione si tratta sempre dell’effetto combinato di processi cognitivi ed emozionali. Fattori emozionali (e motivazionali) partecipano alle attività La parola motivazione deriva dal latino «movere», muovere. intellettuali anche nelle loro forme più astratte» (Edelmann Una persona è motivata quando si mette in movimento, 200, pp 240 ss.). Nell’elaborazione delle informazioni nel quando agisce in prima persona, Motivare una persona si- quadro del processo di apprendimento le emozioni fungono gnifica fra l’altro dargli la possibilità di avere successo nei da filtro per la selezione. «Il filtro lascia passare materiale che suoi sforzi e nelle sue attività. Il sostegno e l’atteggiamento concorda con lo stato d’animo del recipiente, ma non quello positivo di genitori, insegnanti, allenatori, è primordiale. ritenuto incongruente. Fattori importanti per le prestazioni L’apprendimento (scolastico) deve svilupparsi ancora di più della memoria sono una sensazione intensa al momento della passando dall’orientamento sulle lacune a quello sul soste- ricezione delle informazioni ed un maggiore significato della gno e la valutazione della prestazione deve assumere sempre materia da apprendere. Il dimenticare qualcosa va attribuito più un carattere di incentivazione e sostegno. Esperienze giu- soprattutto alla carente importanza soggettiva della materia dicate importanti e significative dal singolo vengono apprese e alla mancanza di attenzione al momento della ricezione più rapidamente e immagazzinate meglio. Sembra pertanto delle informazioni » (ibid). Anche l’attenzione dipende dalle logico che sport, musica e arti applicate possano contribuire emozioni: diverse ricerche confermano che chi apprende in notevolmente al trattamento delle emozioni. uno stato d’animo positivo (di sostegno, stimolante, bene- fico, promettente, teso al successo) riesce meglio a imparare e a capire collegamenti complessi. Possiamo affermare che i bambini che praticano sport dispongono di una maggiore coscienza delle proprie capacità e hanno atteggiamenti più 14 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Conseguenze per l’insegnamento e l’apprendimento Continuare a sviluppare la propria personalità di monitore – Apprezzamento, rispetto, tolleranza – Emotività, saper essere emotivi – Capacità di entusiasmare Fungere da esempio Creare un’atmosfera di rispetto reciproco Porre obiettivi realistici ma impegnativi Risvegliare l’interesse e suscitare curiosità Ricercare e promuovere una notevole identificazione con obiettivi comuni Curare un atteggiamento motivante nel feedback Consentire esperienze di successo Rafforzare la fiducia in se stessi (eliminare le paure) Parlare di come affrontare vittorie e sconfitte Utilizzare in modo mirato la musica L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 15
Doti innate, talento e intelligenza Le doti innate sono espressione di un processo che dura tutta la vita, delle correlazioni fra predisposizione (potenziale) e ambiente circostante. Le persone dotate sono in grado di migliorare il proprio potenziale lungo tutto l’arco della vita tramite correlazioni con l’ambiente circostante e stimoli interiori. Parlando di doti naturali quindi si indica l’intera capacità di prestazione dell’essere umano. Le persone dotate cercano sempre il contatto con persone interessanti e con un ambiente da scoprire. La parola «dotato» contiene il concetto di dote, quindi sug- L’intelligenza può essere vista come la capacità di pensare e di imparare gerisce che le doti naturali facciano parte della persona dalla in generale, con diverse accentuazioni da un individuo all’altro. Essa comprende ad esempio la capacità di un individuo di rapportarsi a varie nascita e siano determinate e immutabili. Questa concezione materie; a una lingua, ai numeri e alle relazioni fra di loro, alle delle doti come costante nelle vita di una persona – se pure caratteristiche dello spazio (capacità di rappresentazione spaziale). storicamente comprensibile – deve essere riveduta. Come si Essa può essere determinata con una certa precisione grazie a dei è detto in precedenza l’essere umano con il suo potenziale test standardizzati (test QI) per evidenziare lo stato in un determinato momento (quando si è eseguita la misurazione). in termini di apprendimento e di sviluppo entra in contatto con l’ambiente circostante e si crea una «correlazione che L’intelligenza quindi è una parte delle doti naturali che può essere dura tutta la vita, in cui la persona influenza e cambia l’am- misurata. biente e questo a sua volta influenza e cambia la persona (plasticità). In questo gioco di reciproca influenza si sviluppa il potenziale di prestazione dell’individuo, le sue doti. Come Le doti di una persona non possono essere misurate e defi- doti possiamo intendere in generale la capacità potenziale nite con un test come per il quoziente intellettivo. «La dote di prestazione nel suo complesso (iPEGE 2009, p. 17-20). comprende più della sola intelligenza, dato che le capacità di pensare e di imparare da sole non riescono ancora ad ap- Le doti pertanto non sono una costante, ma piuttosto un portare quasi automaticamente delle prestazioni particolari. processo che dura tutta la vita fra predisposizione e am- Le capacità fisiche (motorie) sono parte delle doti naturali e biente, fra potenziale e stimolo. Le persone dotate si carat- dell’intelligenza. Volontà di prestare, interesse per le cose, terizzano per il fatto che a partire da un certo potenziale disciplina nel lavoro e fiducia in se stessi sono fattori delle piuttosto elevato possono essere stimolate tutta la vita e doti naturali che continuano a formarsi per tutta la vita per quindi possono costantemente migliorare il proprio poten- mezzo delle correlazioni reciproche viste in precedenza, e che ziale. Il sostengo di una persona dotata è possibile – e ne- con i loro effetti incrociati con la capacità di pensare e di im- cessario – per tutta la vita. parare consentono prestazioni particolari. L’organizzazione globale di tutti questi fattori può essere definita utilizzando il concetto di personalità». (ibid). Il talento è una dote elevata in un ambito particolare, ad esempio atletica leggera, nuoto, calcio … 16 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
«Ogni bambino è una persona e pertanto un caso unico, un individuo. In senso lato il sostegno delle doti naturali è sempre sviluppo della personalità.» (ebd.) L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 17
Conclusioni riguardo all’apprendimento Quanto più le conoscenze e i comportamenti vengono acquisiti In modo attivo, autoregolato, autonomo Orientandosi sull’azione e sulla soluzione Rifacendosi a conoscenze, comportamenti e capacità pregressi Consapevolmente e riflettendo Tramite il dialogo e l’interazione Con impegno dal punto di vista emotivo Tanto Meglio vengono compresi (trasparenza, chiarezza) Più a lungo vengono ricordati (stabilità) Più facilmente si posso sfruttare quando si tratta di pensare e agire in nuove situazioni Più positivamente si vivono i processi di apprendimento ad essi collegati (maggiore motivazione interesse, auto efficacia) Secondo Kurt Reusser, Università di Zurigo, 2006 (leggermente completato da WS) 18 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Bibliografia di riferimento Buholzer, A., & Stadelmann, W. (2009). Homogenität als Illusion. Kognitive Heterogenität als Herausforderung und Binnendifferenzierung. In: ide. Informationen zur Deutschdidaktik 3. Sekundarstufe I. Innsbruck: Studienverlag. Edelmann, W. (2000). Lernpsychologie. Weinheim: Beltz PVU. Hüther, G. (2011). Was wir sind und was wir sein könnten. Frankfurt am Main: S. Fischer. International Panel of Experts for Gifted Education (iPEGE) (2009). Professionelle Begabten förderung. Salzburg: Özbf. Jäncke, L. (2008). Macht Musik schlau? Bern: Hans Huber. Markowitsch, H.-J. (2002). Dem Gedächtnis auf der Spur. Vom Erinnern und Vergessen. Darmstadt: Primus. Mietzel, G. (2007). Pädagogische Psychologie des Lernens und Lehrens. Göttingen: Hogrefe. Neubauer, A., & Stern, E. (2007). Lernen macht intelligent. Warum Begabung gefördert werden muss. München: DVA. Roth, G. (2011). Bildung braucht Persönlichkeit. Wie lernen gelingt. Stuttgart: Klett-Cotta. Seitz, R.J. (2001). Motorisches Lernen: Untersuchungen mit der funktionellen Bildgebung. Deutsche Zeitschrift für Sportmedizin 52(12), S. 343 ff. Schmidt, S. J. (Hrsg.) (1991). Gedächtnis. Probleme und Perspektiven der interdisziplinären Gedächtnisforschung. Frankfurt am Main: Suhrkamp Wissenschaft. L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento 19
Bibliografia di approfondimento Damasio, A. (2000). Ich fühle, also bin ich. Die Entschlüsselung des Bewusstseins. München: Econ Ullstein List. Damasio, A. (2003). Alla ricerca di Spinoza. Emozioni, sentimenti e cervello. Milano: Adelphi. Gasser, P. (2010). Gehirngerecht lernen. Eine Lernanleitung auf neuropsychologischer Grundlage. Bern: Hep verlag ag. Gasser, P. (2011). Lerne lieber gehirngerecht! Bern: Hep verlag ag. Hüther, G. (2008). Die Macht der inneren Bilder. Wie Visionen das Gehirn, den Menschen und die Welt verändern. Göttingen: Vandenhoeck & Ruprecht. Largo, R. H. (2010). Lernen geht anders. Bildung und Erziehung vom Kind her denken. Hamburg: Edition Körber-Stiftung. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2009). Manuale di base Gioventù+Sport. Macolin: UFSPO. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2009). Physis. Basi teoriche. Macolin: UFSPO. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2009). Physis. Esempi pratici. Macolin: UFSPO. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2010). Psiche. Basi teoriche ed esempi pratici. Macolin: UFSPO. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2010). G+S Kids. Basi teoriche. Macolin: UFSPO. Ufficio federale dello sport UFSPO (editore) (2010). G+S Kids. Esempi pratici. Macolin: UFSPO. 20 L’apprendimento nello sport – Apprendimento del movimento
Editore: Ufficio federale dello sport UFSPO Autore: Willi Stadelmann Consulenza didattica: Urs Rüdisühli Consulenza tecnica: monitori G+S Traduzione: Servizi linguistici UFSPO Foto: Ueli Känzig Illustrazioni: Bruno Fauser Layout: Media didattici SUFSM Una collaboratione della Scuola universitaria federale dello sport Macolin SUFSM con Sport per i giovani e per gli adulti Edizione: 2012 Internet: www.ufspo.ch, www.gioventuesport.ch Ordinazioni: dok.js@baspo.admin.ch N° di ordinazione: 30.80.090 i Tutti i diritti riservati. Riproduzione e diffusione di ogni tipo, anche parziali, sono possibili solo previa autorizzazione dell’editore e con indicazione della fonte.
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