Fegato e celiachia Salvatore Zaru - UOC Gastroenterologia Osp SS Annunziata - Sassari
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Definizione • La malattia celiaca è un disordine autoimmune che può interessare tutte le fasce di età e colpire più organi • Si manifesta in individui geneticamente predisposti - La presenza di antigeni di istocompatibilità DQ2 e/o DQ8 è necessaria ma non sufficiente • È un disordine autoimmune “particolare” perché: - Sono conosciuti i fattori ambientali precipitanti (glutine) - Sono noti gli autoantigeni ( TTg ) - L’eliminazione del fattore trigger porta alla risoluzione completa
Celiachia: prevalenza nel mondo Prevalenza media screening 1% Prevalenza media casi diagnosticati: 0.27%-0,002 3-10 soggetti non identificati per ogni caso diagnosticato
The Spectrum of Clinical Presentations of Celiac Sprue Farrell R and Kelly C. N Engl J Med 2002;346:180-188
Manifestazioni cliniche • Gastrointestinale ( classica ) • Non gastrointestinale ( atipica ) • Asintomatica • Associata ad altre malattie autoimmuni o a sindromi cliniche
Manifestazioni gastrointestinali classiche • Diarrea cronica o ricorrente • Dolore addominale • Distensione addominale • Vomito • Anoressia • Stipsi • Ridotto accrescimento • Irritabilità • Perdita di peso
Manifestazioni non gastrointestinali Più comuni tra i giovani adolescenti e gli adulti • Dermatite erpetiforme • Anemia da carenza di ferro • Ipoplasia dentale • Ipertransaminasemia • Osteopenia/osteoporosi • Artrite • Bassa statura • Epilessia con calcificazioni • Pubertà ritardata occipitali
Genetics Genes • Several genes are involved • The most consistent genetic component depends on ? ? ? the presence of HLA-DQ (DQ2 and / or DQ8) genes ? HLA • Other genes (not yet identified) account for 60 % of the inherited component of the disease + • HLA-DQ2 and / or DQ8 genes are necessary (No Gluten DQ2/8, no Celiac Disease!) but not sufficient for the development of the disease Celiac Disease 10
Interaction of Gluten with Environmental, Immune, and Genetic Factors in Celiac Disease Green P and Cellier C. N Engl J Med 2007;357:1731-1743
Malattie epatiche associate alla celiachia Ipertransaminasemia isolata con danno parenchimale reversibile in seguito alla dieta priva di glutine (epatite celiaca) Cirrosi biliare primitiva Epatite autoimmune tipo 1 e tipo 2 Colangite sclerosante primitiva Colangite autoimmune NAFLD Cirrosi criptogenetica Insufficienza epatica acuta
Prevalenza • 40% adulti con malattia celiaca classica • 54% bambini Alterazione delle transaminasi Hagander B. Lancet 1997 Bardella MT. Hepatology 1995 Bonamico M. Minerva Pediatric 1986
9% dei soggetti adulti con epatopatia criptogenetica Malattia celiaca Volta U et al. Celiac disease hidden by criptogenic hypertransaminasemia. Lancet 1998 Bardella MT. Chronic unexplained hypertransaminasemia may be caused by occult celiac disease. Hepatology 1999
Patogenesi del danno epatico
Macroscopic arrangement (A) and microscopic composition (B) of intercellular tight junctions. The structural components of intercellular tight junctions can be classified as integral membrane proteins (occludin, claudins, and JAM), junctional complex proteins (ZO-1, ZO-2, p130 or ZO-3, 7H6, Symplekin, and cingulin), and cell cytoskeleton structures (microtubules, intermediate filaments and microfilaments).
Proposed zonulin intracellular signaling leading to the opening of the intestinal TJs. Zonulin interacts with a specific surface receptor [1] whose distribution within the intestine varies. The protein then activates phospholipase C [2] that hydrolyzes phosphatidyl inositol [3] to release inositol 1,4,5-tris phosphate (PPI-3) and diacylglycerol (DAG) [4]. PKCα is then activated [5], either directly (via DAG) [4] or through the release of intracellular Ca2+ (via PPI-3) [4a]. Membrane-associated, activated PKCα [6] catalyzes the phosphorylation of target protein(s), with subsequent polymerization of soluble G-actin in F-actin [7]. This polymerization causes the rearrangement of the filaments of actin and the subsequent displacement of proteins (including ZO-1) from the junctional complex [8]. As a result, intestinal TJs become looser (see freeze-fracture electron microscopy). Once the zonulin signaling is over, the TJs resume their baseline steady state.
Manifestazioni cliniche • Assenti o lievi-aspecifici (malessere astenia) • Eritema palmare • Ittero • Spider naevi • Epatomegalia • Splenomegalia
Esami di laboratorio • Lieve-moderato incremento AST- ALT (spesso unici parametri alterati) • Gamma-GT : normale • Bilirubina : normale • Isolato aumento • della fosfatasi alcalina origine ossea • Ipoalbuminemia • Allungamento malassorbimento tempo di protrombina
Esami strumentali
ecografia Da normale a disomogeneità ecostruttura Grado di fibrosi
Biopsia del fegato Alterazioni aspecifiche e lievi (più comuni, circa il 60%) Infiammazione periportale Aumento del numero di cellule di Kupffer Infiltrazione mononucleare degli spazi portali Steatosi microvescicolare e macrovescicolare Fibrosi Cirrosi
Utilità della biopsia Mancata normalizzazione dell’ipertransaminasemia dopo dieta priva di glutine Individualizzata sull’età Necessità di informazioni prognostiche e terapeutiche Comorbidità associate Hagander et al. Lancet 1977 Bardella. Hepatology 1995 Green. Gastroenterology 2002
Trattamento Dieta priva di glutine Normalizzazione transaminasi nel 75-95% dei casi, entro un anno Normalizzazione aspetti istologici più lievi ed aspecifici in tutti i pazienti Miglioramento aspetti clinici ed istologici anche negli stadi di malattia più avanzati Bardella MT. Hepatology 1995 Novacek G. Eur J.Gastroenterol 1999 KauKinen K. Gastroenterology 2002
Cirrosi biliare primitiva Case Series on Screening of Celiac Disease in Primary Biliary Cirrhosis Author No. Tested Serology Positive Cases for Serology [n (%)] BiopsyConfirmation [n (%)] Dickey et al. 57 EmA 6 (11%) 4 (7%) Kingham et al. 67 — 4 (6%) 4 (6%) Gillett et al. 378 tTGA, EmA 11 (2.6%) 5 (1.3%) Floreani et al. 87 EmA 3 (3.4%) 3 (3.4%) Volta et al. 173 tTGA, EmA 7 (4%) 7 (4%) Chatzicostas et al 62 tTGA, EmA 6 (10%) __ Bardella et al. 65 AGA, EmA 0 — Niveloni et al. 10 AGA, EmA 3 2 Total 899 — 40 (4.4%) 25 (2.7%)
Cirrosi biliare primitiva Prevalenza aumentata di 20 volte Studio danese e svedese (8631) Gut, 1999 Prevalenza aumentata di 3 volte Studio inglese (4732) Aliment Pharmacol Ther, 2005 La malattia celiaca è stata associata anche a PBC anti-mitocondrio neg.
Cirrosi biliare primitiva patogenesi • Aumentata permeabilità intestinale • Predispozione autoimmune alle due malattie Impatto della dieta priva di glutine sulla malattia: Scarsa influenza sul decorso della PBC Importante comunque una diagnosi precoce in relazione alle complicanze del malassorbimento
Colangite sclerosante primitiva Prevalenza : di CD in 61 pazienti con PSC, 1,6% Volta, Am J Gastroenterol 2002 di PSC in pazienti con CD aumentata da 4 a 8 volte Clin Gastroenterol Hepatol, 2007 Anche la colite ulcerosa, da sola, si associa significativamente alla malattia celiaca Patogenesi: l’associazione tra le due malattie può essere parzialmente spiegata dalla predisposizione immunogenetica all’autoimmunità per la presenza di alcune classi di HLA condivise (DR3 e DQ2).
Epatite autoimmune Prevalenza : di CD in pazienti con AIH dal 4 al 6,4 % sia nel tipo 1 che nel tipo 2 patogenesi Regione HLA-B8DR3 è in stretta associazione sul chr 6 con l’HLA-DQ2 Impatto della dieta priva di glutine : Necessaria soprattutto per controllare i sintomi e prevenire le complicazioni della celiachia Volta U.Dig Dis Sci 1998 Villalta D. J Clin Lab Anal 2005 Klein J. NEJM 2000
NAFDL Prevalenza della malattia: dal 10 al 24% della popolazione generale L’obesità è il maggior fattore di rischio per la nafld ma questo non esclude la celiachia (circa il 27% degli americani avevano un BMI>25 al momento della diagnosi di celiachia) Diversi studi riportano una prevalenza di celiachia nei pazienti con nafld circa del 3% Impatto della dieta priva di glutine Le alterazione dei test ematochimici nei pazienti con nafld e CD tendono a normalizzarsi dopo 6 mesi di dieta Frequente persistenza della steatosi Murray. Am J Clin Nutr 2004 Bardella MT. Dig Liver Dis 2004 Loiacono O. Am J Gastroenterol 2005
Approccio diagnostico
Conclusioni-1 • Le alterazioni epatiche sono una comune manifestazione extraintestinale di celiachia • Le lesioni epatiche variano da lievi alterazioni a più severi stadi di malattia • I meccanismi alla base delle lesioni epatiche sono poco compresi • La dieta priva di glutine è efficace nella grande maggioranza dei pazienti con interessamento epatico
Conclusioni-2 • L’associazione tra CD ed altre malattie epatiche croniche, in particolare le forme autoimmuni, è ben definita • L’effetto della dieta sulla progressione delle malattie associate è meno definito • La CD deve essere sospettata ed esclusa prima di una diagnosi di epatopatia criptogenetica
Grazie per la cortese attenzione
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