Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone

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Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
Velletri Libris: Bruno Vespa
fa il pienone
Cala il sipario sull’edizione 2020 della rassegna
internazionale di letteratura “Velletri Libris”,
ideata e realizzata dalla Fondazione De Cultura e dalla
Mondadori Bookstore Velletri in
collaborazione con Fondarc. Una manifestazione, in tempi di
pandemia, portata a termine
nonostante gli impedimenti normativi e per questo ancora più
sentita e preziosa visto
l’intento di regalare ai veliterni delle serate di normale e
straordinaria cultura.

Ci hanno pensato i titolari della Libreria, Aurora De Marzi e
Guido Ciarla, a ripercorrere un
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
programma di tredici serate sempre molto partecipate grazie
alle tematiche trattate nei
libri dei vari ospiti che si sono avvicendati sul palco della
Casa delle Culture e della Musica.

Dopo i doverosi ringraziamenti, è stata la volta degli
interventi istituzionali di Vera Dani (Fondarc), Romina Trenta
(Assessore alla Cultura del Comune di Velletri), Giancarlo
Righini (Consigliere Regionale). Proficua anche la
collaborazione con Telethon, che ha raccolto una somma
importante di donazioni grazie alla generosità dei veliterni.

L’ospite più atteso dell’ultima serata era tuttavia Bruno
Vespa, arrivato a Velletri per presentare il suo
“Bellissime” (edito da Rai Libri). Il noto giornalista e
conduttore televisivo, intervistato dalla
collega Laura Chimenti, ha ripercorso in una trattazione
accurata il fascino, la seduzione e
la pura bellezza delle donne che hanno fatto la storia dello
spettacolo italiano.

Da Gina Lollobrigida a Francesca Dellera, passando per
l’indimenticabile Sophia Loren fino a Diletta
Leotta, che oggi sui social spopola con i suoi migliaia di
followers e fans.

Il direttore ha spiegato che le tre caratteristiche
caratteriali di queste donne vanno di pari passo: il loro
fascino le rende attraenti, la loro capacità di seduzione le
pone al centro dei sogni degli italiani, la pura bellezza le
rende uniche.
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
Vespa ha disegnato ritratti molto completi di attrici,
giornaliste e conduttrici tv entrate di diritto
nell’immaginario dei telespettatori e nel dibattito con Laura
Chimenti è emersa la forza prorompente di queste donne, capaci
di attirarsi la stima e la simpatia di migliaia di italiani
per la loro competenza. Al termine della presentazione, in
esclusiva per l’Ufficio Stampa di “Velletri Libris”, l’autore
ha voluto
rivolgere un saluto alla città non prima di aver spiegato la
genesi del lavoro poi dato alle stampe da Rai Libri: “L’idea è
nata per raccontare settant’anni di storia del costume
italiano attraverso diciotto donne. Da quelle del dopoguerra,
come Sophia Loren e Gina Lollobrigida, fino a quelle che
vivono i social come Belen Rodriguez e Diletta Leotta.

Sono loro le bellissime che hanno caratterizzato la storia del
nostro cinema e del nostro
spettacolo, e anche della nostra vita quotidiana. È stato per
me un grandissimo piacere” –
ha aggiunto il direttore – “presentare il libro qui a
Velletri, in una rassegna molto raffinata
che neanche il covid è riuscita a fermare. Voglio fare i miei
più sinceri complimenti a tutto
lo staff”, ha concluso Vespa.

Con il conduttore di “Porta a porta” si conclude la quarta
edizione di una rassegna che ha accompagnato, seppur con le
limitazioni di capienza, centinaia di persone durante
un’estate atipica. Una scommessa vinta grazie alla
perseveranza della squadra, capitanata da Aurora e Guido
Ciarla, che lavora quotidianamente con la missione di
“aggregare intorno al libro”.

Rocco Della Corte
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
Ringraziamenti: Regione Lazio, MIBAC, Lazio Crea, Fondazione
di Partecipazione Arte &
Cultura Città di Velletri, Allianz, Banca Popolare del Lazio,
Clinica Madonna delle Grazie,

Fondazione     Telethon,    IRC,   Farmacia    Montecuollo,
Fantanimazione, Velletri Life Giornale,
PubliR, Le Camelie del Generale, Gelatomania, Casale della
Regina, CREA.
Si ringraziano altresì: Edoardo Amati, Emanuele Cammaroto,
Tiziana Mammucari, Silvia
Ciriaci e il circolo dei lettori, Rocco Della Corte, Riccardo
Cimmino, Massimo Morassut, Pino
Siciliano e tutto lo staff della Libreria composto da Arianna
Fiandra, Francesca Giuliani,
Luciana Spanu, Lorenzo Pistolesi, Maura Pigliucci, Piero
Zomegnan, Sofia Bucci.
Si ringraziano tutti gli autori e tutte le case editrici
intervenute.
Un ringraziamento speciale a Paolo Di Paolo che ha collaborato
alla direzione
artistica della rassegna.
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
Willy, ammazzato a calci e
pugni.    Il    sindaco    di
Grottaferrata: Tutti i Comuni
si costituiscano parte civile
ad       adiuvandum       nel
procedimento giudiziario
GROTTAFERRATA (RM) – L’Amministrazione e il Consiglio comunale
di Grottaferrata aderiscono all’iniziativa lanciata da Anci
Lazio in ricordo del 21enne Willy Monteiro Duarte, il ragazzo
ucciso a calci e pugni nello scorso fine settimana a
Colleferro.

Nel giorno in cui si terranno le esequie del giovane, data non
ancora stabilita in quanto la salma è a disposizione
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
dell’autorità giudiziaria, il Comune di Grottaferrata esporrà
le proprie bandiere a mezz’asta come segno di vicinanza alla
famiglia di Willy e alle vicine comunità di Paliano,
Colleferro e Artena colpite da un episodio tanto efferato che
ha visto come protagonisti, nei ruoli di vittima e carnefici,
tutti ragazzi del territorio.

Il sindaco di Grottaferrata, Luciano Andreotti alza anche il
livello di impegno che, a suo giudizio, in relazione alla
vicenda, possono mettere a disposizione i sindaci della
provincia sud di Roma:”Oltre ad aderire alla lodevole e
opportunamente simbolica iniziativa di Anci Lazio – dichiara
il primo cittadino grottaferratese – sarebbe un segnale deciso
e pratico, da parte dei sindaci dei Castelli e della Valle del
Sacco settentrionale, qualora i sindaci dei comuni
direttamente interessati lo faranno, costituirci tutti parte
civile ad adiuvandum nel procedimento, poiché quello che è
accaduto a Colleferro non solo ha turbato oltremodo gli animi
e le sensibilità delle comunità coinvolte e di quelle più
prossime, come noi, ma perché purtroppo è un fenomeno di
degenerazione sociale che può ripetersi accadere da tutte le
parti. Le amministrazioni comunali e le comunità civili hanno
quindi la possibilità e il dovere morale, agendo anche nella
opportuna sede giudiziaria – conclude Andreotti – di lanciare
un segnale importante, rispetto al quale si dovrà
necessariamente prendere atto, tra sindaci, comandanti delle
Polizie Locali e rappresentanti delle forze dell’ordine, del
fatto che all’eventuale insorgere di tali gravi problematiche,
si dovrà agire, rispondendo sempre insieme. Anche, ad esempio,
condividendo informazioni utili alla prevenzione di tali
episodi criminali. Si deve sapere che questi atti vigliacchi
non troveranno più spazio nei nostri territori e verranno
perseguiti dalle comunità nella loro interezza” “Da ultimo
credo sia doveroso lanciare anche un ulteriore appello ai
gestori di palestre nelle quali si praticano sport violenti. È
necessario che il ruolo di educatori degli istruttori torni a
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
prendere con decisione il sopravvento affinché, anche
collaborando laddove utile con l’istituzione pubblica, possano
fungere da vitali deterrente nei riguardi di chi intende
allenarsi non per agonismo o per autodifesa ma con l’obiettivo
di fare del male agli altri. Ciò già non è consentito ma,
anche alla luce dei gravissimi fatti di questi giorni, dovrà
essere opportunamente ribadito nelle strutture, senza che in
alcun modo si sentano penalizzate o colpevolizzate ma solo
ulteriormente richiamate al loro importante ruolo sociale e
responsabilizzate al senso civico che vale per tutti”. “Perché
Willy non sia solo l’ennesima vittima della barbarie. E di
più: perché nel nostro territorio della provincia di Roma non
abbiano più ragione di accadere orrori simili”.
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
Smart working, abiti formali
per    fare   fronte    alle
incertezze del futuro
Fiducia ed esperienza? Vanno cercate nell’armadio! Se per
alcuni il pigiama è stato il grande compagno delle settimane
da remoto, sono tantissimi coloro che hanno riscoperto
l’importanza degli abiti formali per vedersi più confident e,
di conseguenza, far fronte a stress e incertezza per il
futuro.

Nasce così lo stile conformal, ultima tendenza a dettare legge
in ambito lavorativo che unisce la sicurezza in se stessi (in
inglese confident) agli abiti formali.

Come dimostra uno studio pubblicato dall’Harvard Business
Review, infatti, il look business professional è il prediletto
da chi vuole apparire esperto agli occhi di clienti e
colleghi, anche per quanto riguarda le videochiamate.

Fra gli over 60 la percentuale di chi sceglie un abbigliamento
formale da remoto è addirittura del 46% ma, a differenza di
quanto si possa pensare, il trend riguarda da vicino anche le
nuove generazioni. Per impressionare positivamente, sono ben 8
su 10 i giovani che optano per un dress code business anche su
Skype e Zoom. In videochiamata, i vestiti sono infatti
considerati uno degli elementi più importanti per fare bella
figura, secondi solo al background. Infine, per il 39% degli
intervistati oltre al tipo di vestito è il colore scelto a
giocare un ruolo fondamentale: da quelli brillanti per
sembrare più affidabili (33% degli intervistati), ai toni
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
neutri per apparire esperti (74%), fino alle fantasie per dare
l’idea di essere innovativi (34%).

“Non sono bastati mesi di smart working per mettere la parola
fine all’importanza dell’eleganza, in ambito lavorativo e non
solo – afferma Stefano Bigi, cravattaio di terza generazione e
amministratore unico di Bigi Cravatte Milano – L’abito
continua ad essere l’outfit d’eccellenza per l’uomo in quanto
porta con sé un’aura di professionalità che pone
immediatamente chi lo indossa in una posizione privilegiata,
godendo di fiducia ed emanando professionalità e sicurezza.
Provate ad entrare in un negozio, in un ufficio o al
ristorante in giacca e cravatta e noterete di sicuro
un’attenzione differente. La cravatta, in particolare,
rafforza questa percezione positiva e permette di aggiungere a
qualsiasi look maschile un tocco di eleganza e di personalità:
giocando con i colori sarà possibile adattarla ad ogni
situazione, da quella più formale sino a quella che richiede
un abbigliamento più casual. Mai come in questo momento
indossare un abito classico ed elegante e una bella cravatta
di qualità è un segno di distinzione”.

La passione per il conformal è arrivata anche in Nuova
Zelanda, come racconta The Guardian: dall’isola dell’emisfero
australe è partito infatti il fenomeno del #formalFriday, in
totale controtendenza con quello in auge da qualche anno a
questa parte che prevede di indossare abiti casual il venerdì.
Ed è così che in tantissimi hanno iniziato a postare le loro
foto sui social vestiti di tutto punto, tanto che questo
hashtag conta oggi oltre 37 mila post. A sottolineare il
legame fra eleganza e comodità è anche l’editorialista
americano Robert Armstrong che sulle pagine del Financial
Times scrive: “Siamo a nostro agio quando ci vestiamo bene. I
completi maschili sono comodi, in quanto sono disegnati per
esserlo. Può darsi che quando torneremo in ufficio in un mondo
Velletri Libris: Bruno Vespa fa il pienone
ancora pieno di incertezze ci renderemo conto che il lavoro è
un privilegio, qualcosa per il quale occorre essere
all’altezza e ben vestiti”. Sul tema è intervenuto anche
Giovanni Maria Conti, docente di Storia e Scenari della Moda
presso il Politecnico di Milano: “L’abito formale da sempre
pone chi lo indossa sotto una luce diversa; comunica maggiore
rispetto e quindi ‘distanza’ in rapporto a modi di fare più
amicali. Dona autorevolezza e determina comportamenti più
ricercati”. E ancora sul cambio di paradigma innescato dalla
pandemia spiega: “Il lockdown ci sta portando a nuove o
rinnovate soluzioni di abbigliamento; credo che il
#formalFriday sia la risposta al fatto che ci si voglia ‘dare
attenzione’, prendersi cura di sé indossando abiti di un certo
tipo, belli”. E non è la prima volta che dopo un momento buio
della storia si assiste a una riscoperta dello stile come
riporta il New York Times. Il primo esempio risale addirittura
all’epidemia di peste bubbonica che colpì l’Europa nel
quattordicesimo secolo: in quel periodo, infatti, gli abiti si
arricchirono di ornamenti e l’abbigliamento divenne sempre più
importante. A cambiare sarà anche il modo di acquistare:
d’accordo con un’analisi elaborata dalla Royal Society, una
delle più antiche accademie scientifiche, contrariamente a
quanto avvenuto in Cina dove subito dopo la fine del lockdown
si è assistito al “revenge buying”, nel resto del mondo le
persone stimano di comprare meno vestiti, ma di spendere la
stessa cifra. I consumatori punteranno quindi di più sulla
qualità, acquistando meno ma meglio, lasciandosi alle spalle
il fast fashion e il continuo desiderio di nuovo che per anni
ha regnato sovrano.
Crema, suona la campanella di
scuola: un bambino ha la
febbre. Tutta la classe a
casa
La febbre di un bambino ha fatto scattare il protocollo anti-
Covid in una scuola a Crema (Cremona), con tutta la classe del
piccolo lasciata a casa, a pochi giorni dalla prima
campanella, come prevedono le norme sanitarie. Lo riporta oggi
La Provincia di Cremona.
A segnalare la temperatura sono stati, correttamente, i
genitori prima dell’uscita da casa verso la scuola
dell’infanzia comunale Iside Franceschini.
Per il bambino niente di grave, solo qualche linea di febbre,
ma ora i genitori dovranno avvisare il pediatra e il medico di
famiglia, e in attesa dell’esito del tampone sul minore tutta
la sezione dovrà rimanere a casa a scopo precauzionale. Se il
tampone sarà negativo torneranno tutti subito in classe, se
sarà positivo saranno necessari tempi ben più lunghi.

Pomezia, scuola primaria di
via  Cincinnato:   dopo  la
tromba d’aria di novembre
scorso partiti i lavori di
ristrutturazione del muro
perimetrale
POMEZIA (RM) – Sono partiti questa mattina i lavori di
ristrutturazione del muro di recinzione che circonda il
perimetro della scuola primaria di via Cincinnato a Pomezia,
crollato a novembre scorso a causa di una violenta tromba
d’aria.

Il muro, 90 metri lineari costruiti in blocchetti di tufo,
sarà completato nel giro di due settimane e i lavori non
interferiranno in alcun modo con l’avvio dell’anno scolastico.
“Sono ormai conclusi i lavori di manutenzione straordinaria
per l’emergenza Covid nelle scuole del territorio che
consentiranno a docenti, personale scolastico e studenti di
tornare in classe il prossimo 14 settembre in sicurezza –
spiega l’Assessora Federica Castagnacci – La ristrutturazione
del muro di recinzione della scuola di via Cincinnato, già in
programma prima dell’emergenza Coronavirus ma slittata a causa
del lockdown, va ad aggiungersi agli interventi messi in campo
in questi mesi sulle scuole”.

“La violenta tromba d’aria che si è abbattuta sulla nostra
Città a novembre scorso ha causato diversi danni, anche ai
plessi scolastici – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – Oggi
interveniamo ristrutturando tutto il muro di recinzione della
scuola di via Cincinnato con lavori del valore di circa 40.000
euro, rimborsati in parte dal fondo calamità naturali della
Regione Lazio”.
Permesso premio a Johnny lo
Zingaro e lui evade… per la
quinta volta. Il Prefetto
Tagliente “Non è questo la
funzione rieducativa della
pena che sognavano i nostri
padri costituenti”
Giuseppe Mastini, 60 anni, l’ergastolano conosciuto come
“Johnny lo Zingaro”, è evaso dal carcere di massima sicurezza
di Bancali, a Sassari, facendo sparire ogni traccia di se.

Alla sua ricerca sono impegnate tutte le forze dell’ordine già
da sabato scorso, quando è stata diramata la nota del
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che segnalava
il suo mancato rientro, fissato per le 12.20 di quello stesso
giorno, da un permesso premio alla casa famiglia “Don Giovanni
Muntoni” gestita dai salesiani a San Giorgio, una borgata di
Sassari.

Oltre alla questura e alle stazioni dei carabinieri di
Sassari, Porto Torres, Alghero e Olbia, dove si trovano i
principali porti e aeroporti del Nord Sardegna, è stata
allertata anche la polizia di frontiera degli scali di
Alghero, Olbia e Cagliari, nonché quella dei porti di Palau,
Olbia e Cagliari.

“Dopo 5 evasioni fotocopia l’ultima delle quali nel mese di
luglio del 2007, nonostante il suo profilo criminale e le sue
continue evasioni, al pluriomicida Johnny lo Zingaro gli viene
concesso un PERMESSO PREMIO e come era prevedibile evade
ancora”. Questo il commento del Prefetto Francesco Tagliente
già Questore di Roma e Firenze postato su Facebook a margine
della notizia. “No, no, cosi proprio non va. – Ha proseguito
Tagliente – Non è questo la funzione rieducativa della pena
che sognavano i nostri padri costituenti”.

Lo “zingaro”, il cui soprannome è legato alle sue origini
sinti, era rinchiuso da luglio del 2017 nel carcere sassarese,
dopo la precedente evasione avvenuta il 30 giugno di
quell’anno dal penitenziario di Fasano, in provincia di Cuneo.
Anche in quella circostanza era uscito, godendo del regime di
semilibertà, e non aveva fatto più rientro. Mastini ha alle
spalle una lunga scia di sangue dalla fine degli anni
Settanta. Il suo primo omicidio risale a quando aveva solo
undici anni. Era stato coinvolto anche nell’inchiesta sulla
morte di Pier Paolo Pasolini. Negli anni Ottanta aveva
seminato il terrore a Roma. La sua prima evasione risale al
1987 quando, approfittando di una licenza premio, non rientrò
in carcere e si rese protagonista di numerosi fatti criminali:
furti, rapine, ma anche il sequestro di una ragazza, Silvia
Leonardi, l’omicidio della guardia giurata Michele Giraldi e
il ferimento di un brigadiere dei carabinieri, Bruno Nolfi. Fu
catturato due anni dopo. È considerato socialmente pericoloso
Immigrazione    clandestina,
scoperta      organizzazione
criminale: fermate 14 persone
La Polizia di Stato ha eseguito il fermo di indiziato di
delitto disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia della
Procura della Repubblica di Palermo a carico di 14 cittadini
stranieri accusati di appartenenza ad un’associazione a
delinquere transnazionale finalizzata al favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina e all’esercizio di abusiva
attività di prestazione di servizi di pagamento e altri
delitti contro la persona, l’ordine pubblico, il patrimonio e
la fede pubblica; condotte criminali aggravate dall’aver
commesso il fatto avvalendosi del contributo di un gruppo
criminale organizzato impegnato in attività criminali in più
di uno stato.

A seguito di articolate indagini svolte dalla Squadra Mobile
di Palermo e dal Servizio Centrale              Operativo e
coordinate dal Procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, dal
Procuratore Aggiunto Marzia Sabella e dai Sostituti
Procuratore Gery Ferrara, Claudio Camilleri e Giorgia Righi,
è stato individuato un sodalizio criminale, con cellule
operanti in Africa, in diverse aree del territorio nazionale e
in altri paesi europei e non, che ha operato su due fronti
diversi, ma strettamente interconnessi fra loro: il
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e l’esercizio
abusivo di attività di intermediazione finanziaria tramite il
cosiddetto metodo “hawala”, utilizzato principalmente per il
pagamento dei viaggi dei migranti o del prezzo della loro
liberazione dalle “safe house” in territorio libico.

L’indagine costituisce la naturale prosecuzione delle
operazioni “Glauco I -II -III” condotte tra il 2013 ed il 2017
che hanno consentito, nel tempo, di individuare ed
identificare numerosi trafficanti di esseri umani operanti
sulla c.d. rotta del Mediterraneo centrale, molti dei quali
già condannati anche in via definitiva      a pesanti pene
detentive, ed i loro referenti sul territorio italiano.

Già nel corso delle indagini denominate Glauco era emerso il
ruolo di Ghermay Ermias @ Alem Ermias – destinatario di più
misure cautelari e tutt’ora latitante – e proprio dallo
sviluppo delle indagini finalizzate alla sua ricerca, anche
attraverso attività di cooperazione internazionale svolte ai
 sensi   della    Convenzione   di   Palermo    sui  crimine
  organizzato transnazionale, è stata            ricostruita
l’associazione a delinquere in oggetto operante tra il Centro
Africa (Eritrea, Etiopia, Sudan), i paesi del Maghreb
(soprattutto la Libia), l’Italia (Lampedusa, Agrigento,
Catania, Roma, Udine, Milano), nonchè vari paesi del Nord
Europa (Inghilterra, Danimarca , Olanda, Belgio e Germania) e
numerosi reati-fine commessi dagli appartenenti alla stessa.

Risulta accertato che sin dal 2017, l’organizzazione criminale
ha supportato le attività di traffico sia nel corso del
viaggio dei migranti sul continente africano che in occasione
del oro concentramento presso i campi di prigionia in Libia.

In seguito, appena gli stessi sono finalmente· giunti in
Sicilia, a bordo delle navi impiegate

in   attività   di   soccorso   in   mare,   gli   indagati   sono
intervenuti, in un primo momento, consentendo ai migranti ad
allontanarsi dai centri di accoglienza, ove erano ospitati,
nascondendoli in altri luoghi e fornendo loro in alcuni casi
vitto, alloggio, titoli di viaggio e falsi documenti, e, in un
secondo momento, curandone la partenza verso località del
centro e nord Italia, da dove poi raggiungere agevolmente le
località del nord Europa e talvolta gli USA meta finale del
loro viaggio. In altre occasioni, i membri del gruppo hanno
contattato direttamente i migranti, già giunti in Italia, al
fine di consentire loro la prosecuzione dei loro viaggio verso
altri Stati Europei o in alcuni casi anche verso gli Stati
Uniti (gestendo la pericolosa tratta del viaggio attraverso i
paesi del Sud America).

Tali attività seriali di favoreggiamento dell’immigrazione
clandestina sono state garantite a fronte dei pagamenti
effettuati o dai migranti stessi o dai loro familiari ed
amici, spesso residenti all’estero, i quali hanno inviato il
denaro richiesto dai trafficanti mediante il sistema
fiduciario “hawala” (che consente di trasferire denaro in
maniera illecita utilizzando una rete di intermediari
(hawaladars) operanti in tutto il mondo).

I capi e promotori dell’associazione sono:

Due cittadini eritrei rimasti latitanti, vertici
internazionali del sodalizio operanti principalmente
all’estero tra l’Africa, i paesi del Golfo Persico ed altri
Stati extraeuropei principali collettori dei flussi monetari
derivanti dai proventi del traffico di esseri umani;

TEKLIYES Solomon è il capo della cellula            operante
principalmente nel territorio di Udine; GHIRMAY     Mussie e
ANDEMICKAEL   Mosie   sono  entrambi   capi  della   cellula
operante principalmente nel territori o di Milano. Infatti,
 le   attività  investigative,         supportate anche
 da     servizi    di    osservazione con pedinamento e
perquisizione e sequestro (sia di documentazione che di
denaro- circa 30.000 euro in contante), hanno permesso di
individuare tra Milano, dove è presente una grande comunità
di cittadini proveniente dai Paesi del Corno d’Africa, ed il
Nord Est la base operativa del sodalizio (anche grazie alle
indicazioni fornire da un collaboratore di giustizia), nonchè
l’esistenza di una complessa rete di hawaladar operante sui
territorio italiano.

Altro aspetto rilevante sono gli accertati numerosissimi
contatti tra gli indagati e i migranti appena giunti in
Italia, che venivano quindi facilitati nel raggiungimento dei
altri paesi europei, nonchè tra gli stessi indagati e soggetti
presenti nelle “safe house” in territorio libico, strutture in
cui vengono “trattenuti” i migranti prima di partire verso le
coste italiane.

Dalle dichiarazioni dei migranti sono emerse· le condizioni di
vita in tali strutture (violenze fisiche e psicologiche e
torture, utilizzate dai t:rafficanti per ottenere dai relativi
congiunti il pagamento di somme di danaro per la loro
liberazione e per la prosecuzione del loro viaggi).

In particolare sono stati raccolti elementi indiziari sia
dalle dichiarazioni che dalle attivita tecniche di
intercettazione a carico di numerosi trafficanti di esseri
umani, operanti in Libia e Sudan e gestori direttamente di
alcune safe house, purtroppo non compiutamente identificati
nonostante le richieste di cooperazione internazionale in tal
senso e su cui sono tuttora in corso le indagini per la
identificazione.

AI gruppo criminale è riconducibile l’arrivo di alcuni dei
migranti giunti in Italia nell’ambito dei seguenti eventi
S.A.R. e il loro successivo spostamento dal territorio
nazionale verso l’estero (Nord Europa e USA):

     sbarco del14/07/2017 di 1422 migranti presso il porto di
     Catania;
     sbarco del27/11/2017 di 416 migranti giunti a bordo
     della nave Acquarius presso il porto di Catania;
     sbarco del16/12/2017 di 407 migranti pres::;o il porto
     di Augusta ;
     sbarco del16/08/2018 di 190 migranti giunti a bordo
     della nave della Marina Militare “U. Diciotti” presso il
     porto di Lampedusa.
All’esito delle indagini, oltre al reato associativo, vengono
contestati ad alcuni degli indagati i reati previsti dal
T.U.B. in materia di esercizio delle attività finanziarie, in
quanto prestavano servizi di pagamento senza l’autorizzazione
di cui all’art. 114-novies del D.Lgs. n. 385/1993 ed in
violazione della riserva prevista dall’articolo 114-sexies del
D.Lgs. n. 385/1993, in particolare offrivano a sogget:ti terzi
– attraverso il sistema denominato “hawala” – Ia possibilità,
previa pagamento di commissioni, di effettuare e ricevere
pagamenti nonche di trasferire fondi all’estero e in Italia in
elusione delle disposizioni del Testo Unico Bancario che
regolamentano simili operazioni bancarie e finanziarie. Tali
reati sono altresi aggravati per aver commesso il fatto
avvalendosi del contributo di un gruppo criminale organizzato
impegnato in attività criminali in pili di uno Stato.

Per quanta concerne l’immigrazione clandestina sono stati
contestati diversi episodi di favoreggiamento, tutti aggravati
per aver commesso il fatto avvalendosi del contributo di un
gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali
in pili di uno Stato e commessi in concorso con soggetti al
momento non identificati.
Recovery fund, Bankitalia:
Italia chiamata a sforzo
straordinario
Le stime dei benefici per l’economia italiana dalle risorse
del Recovery Fund sono difficili da quantificare e
“l’incertezza è molto elevata”. Ma “si può tuttavia affermare
con ragionevole certezza che tali benefici potranno essere
molto rilevanti per il nostro paese”. Lo afferma la Banca
d’Italia in audizione alla commissione bilancio della Camera
che ha comunque simulato, con il suo modello econometrico, due
scenari che prevedono, in quello più favorevole, un aumento
cumulato del livello del Pil di circa 3 punti percentuali
entro il 2025.

“Entrambi gli scenari – spiega l’istituto centrale –
presuppongono che i fondi disponibili per l’Italia, che si
assumono pari a 120 miliardi per i prestiti e a 87 per i
trasferimenti, siano utilizzati pienamente e senza
inefficienze, con una distribuzione della spesa uniforme nel
quinquennio 2021-2025”.

La Banca d’Italia ammonisce dunque che in vista dell’arrivo di
risorse del Recovery fund europeo, l’Italia è chiamata a “uno
sforzo straordinario nell’attività di programmazione e una
capacità di realizzazione che non sempre il Paese ha mostrato
di possedere”.
Uln Consalvo (calcio, Under
19   reg.   C),   Centrone:
“Vogliamo fare un campionato
importante”
Roma – Sarà il suo quinto anno al Consalvo, segno evidente di
una buona sintonia tra le parti. Mister Giuseppe Centrone sarà
il tecnico della nuova Under 19 regionale C e già da giovedì
scorso ha cominciato a far lavorare il suo gruppo in
collaborazione con il preparatore atletico Stefano Fiori
(responsabile della parte fisica di tutti i gruppi
dell’agonistica). “Mi trovo bene in questo club e con questi
ragazzi che già ho preso in corsa l’anno scorso – spiega
l’allenatore – E’ un gruppo con delle qualità che nella
passata stagione aveva preso un ritmo da vertice prima dello
stop per il Covid e anzi è stato un peccato essere stati
costretti a fermare la nostra corsa. Quest’anno l’ossatura è
rimasta la stessa e in più ci sarà qualche innesto per
rinforzare la rosa: la base è sicuramente buona e il vecchio
gruppo aveva dimostrato una certa compattezza”. Centrone
sembra molto fiducioso sul cammino dei suoi ragazzi nel nuovo
campionato: “Penso che si possa fare un torneo importante e
stare ai vertici della classifica – dice il tecnico – E’ vero
che in questa particolare categoria ci incroceremo con
avversari di blasone e con società che magari hanno una Under
19 nell’Elite o addirittura nel nazionale, ma siamo fiduciosi
di poter fare bene”. Il gruppo capitolino continuerà a fare un
lavoro di preparazione atletica quotidiana in questo primo
periodo, anche se l’inizio ufficiale del campionato è ancora
molto lontano. “Assieme al preparatore atletico Fiori, che
quest’anno la società ci ha messo a disposizione, stiamo
cercando di far tornare i ragazzi ad un certo livello di forma
fisica dopo il lungo periodo di stop dovuto alla pandemia. Poi
disputeremo alcune amichevoli per cercare di prendere un po’
di ritmo partita”. Il Consalvo punta molto su questi ragazzi
che sono praticamente prodotti “puri” del settore giovanile
del club capitolino: ora ci si aspetta che il campo regali
nuove soddisfazioni. Roma – Sarà il suo quinto anno al
Consalvo, segno evidente di una buona sintonia tra le parti.
Mister Giuseppe Centrone sarà il tecnico della nuova Under 19
regionale C e già da giovedì scorso ha cominciato a far
lavorare il suo gruppo in collaborazione con il preparatore
atletico Stefano Fiori (responsabile della parte fisica di
tutti i gruppi dell’agonistica). “Mi trovo bene in questo club
e con questi ragazzi che già ho preso in corsa l’anno scorso –
spiega l’allenatore – E’ un gruppo con delle qualità che nella
passata stagione aveva preso un ritmo da vertice prima dello
stop per il Covid e anzi è stato un peccato essere stati
costretti a fermare la nostra corsa. Quest’anno l’ossatura è
rimasta la stessa e in più ci sarà qualche innesto per
rinforzare la rosa: la base è sicuramente buona e il vecchio
gruppo aveva dimostrato una certa compattezza”. Centrone
sembra molto fiducioso sul cammino dei suoi ragazzi nel nuovo
campionato: “Penso che si possa fare un torneo importante e
stare ai vertici della classifica – dice il tecnico – E’ vero
che in questa particolare categoria ci incroceremo con
avversari di blasone e con società che magari hanno una Under
19 nell’Elite o addirittura nel nazionale, ma siamo fiduciosi
di poter fare bene”. Il gruppo capitolino continuerà a fare un
lavoro di preparazione atletica quotidiana in questo primo
periodo, anche se l’inizio ufficiale del campionato è ancora
molto lontano. “Assieme al preparatore atletico Fiori, che
quest’anno la società ci ha messo a disposizione, stiamo
cercando di far tornare i ragazzi ad un certo livello di forma
fisica dopo il lungo periodo di stop dovuto alla pandemia. Poi
disputeremo alcune amichevoli per cercare di prendere un po’
di ritmo partita”. Il Consalvo punta molto su questi ragazzi
che sono praticamente prodotti “puri” del settore giovanile
del club capitolino: ora ci si aspetta che il campo regali
nuove soddisfazioni.
Cynthialbalonga     (calcio,
serie D), Venturi: “Molto
contento per come sono andate
le cose a Cascia”
Genzano (Rm) – La Cynthialbalonga è tornata ieri dal proficuo
ritiro di Cascia, in Umbria. Mister Mauro Venturi tira le
somme di un’esperienza che è stata importante sotto tanti
punti di vista: “Abbiamo fatto un bel lavoro dal punto di
vista atletico e anche tattico, ma soprattutto sono stati
giorni positivi per cominciare a creare il giusto spirito di
squadra. Ringrazio la società per lo sforzo fatto: abbiamo
avuto una struttura a nostra completa disposizione, tra
l’altro rispettando in modo semplice tutte le normative anti-
Covid che stanno caratterizzando il periodo”. Il ritiro di
Cascia, nelle intenzioni della Cynthialbalonga, dovrà favorire
il processo di unione di un gruppo che è stato molto rinnovato
in estate: “Praticamente tutti gli over sono cambiati, fatta
eccezione per Cardillo, mentre l’ossatura degli “under” è
rimasta la stessa. Dal punto di vista tattico cambierà
qualcosa rispetto alla passata stagione: il presidente
Camerini e il direttore sportivo Tomei hanno esaudito diverse
mie richieste durante la sessione estiva di mercato e quindi
abbiamo lavorato già in una precisa direzione”. Tra gli arrivi
è ufficiale anche il forte difensore Alex Gagliardini che si è
unito al gruppo durante il ritiro di Cascia. “Manca ancora
qualcosa a livello di organico, ma nelle prossime ore
potrebbero arrivare gli elementi giusti per completare la
rosa” sottolinea Venturi. In settimana, finalmente, la Lega
Nazionale Dilettanti dovrebbe anche rendere noti i gironi e i
calendari del campionato: “Un raggruppamento vale l’altro, non
esistono gironi facili in questa categoria. Quello dell’anno
scorso mi è piaciuto molto e poi è sempre bello poter
affrontare avversari diversi da quelli tradizionali”. Da
domani la squadra riprenderà gli allenamenti (inizialmente ad
Albano per “preservare” il terreno di gioco di Genzano che è
stato oggetto di un profondo intervento) per preparare al
meglio l’esordio fissato per il prossimo 27 settembre.Genzano
(Rm) – La Cynthialbalonga è tornata ieri dal proficuo ritiro
di Cascia, in Umbria. Mister Mauro Venturi tira le somme di
un’esperienza che è stata importante sotto tanti punti di
vista: “Abbiamo fatto un bel lavoro dal punto di vista
atletico e anche tattico, ma soprattutto sono stati giorni
positivi per cominciare a creare il giusto spirito di squadra.
Ringrazio la società per lo sforzo fatto: abbiamo avuto una
struttura a nostra completa disposizione, tra l’altro
rispettando in modo semplice tutte le normative anti-Covid che
stanno caratterizzando il periodo”. Il ritiro di Cascia, nelle
intenzioni della Cynthialbalonga, dovrà favorire il processo
di unione di un gruppo che è stato molto rinnovato in estate:
“Praticamente tutti gli over sono cambiati, fatta eccezione
per Cardillo, mentre l’ossatura degli “under” è rimasta la
stessa. Dal punto di vista tattico cambierà qualcosa rispetto
alla passata stagione: il presidente Camerini e il direttore
sportivo Tomei hanno esaudito diverse mie richieste durante la
sessione estiva di mercato e quindi abbiamo lavorato già in
una precisa direzione”. Tra gli arrivi è ufficiale anche il
forte difensore Alex Gagliardini che si è unito al gruppo
durante il ritiro di Cascia. “Manca ancora qualcosa a livello
di organico, ma nelle prossime ore potrebbero arrivare gli
elementi giusti per completare la rosa” sottolinea Venturi. In
settimana, finalmente, la Lega Nazionale Dilettanti dovrebbe
anche rendere noti i gironi e i calendari del campionato: “Un
raggruppamento vale l’altro, non esistono gironi facili in
questa categoria. Quello dell’anno scorso mi è piaciuto molto
e poi è sempre bello poter affrontare avversari diversi da
quelli tradizionali”. Da domani la squadra riprenderà gli
allenamenti (inizialmente ad Albano per “preservare” il
terreno di gioco di Genzano che è stato oggetto di un profondo
intervento) per preparare al meglio l’esordio fissato per il
prossimo 27 settembre.
Real Rocca di Papa L.R.
(calcio,        Eccellenza),
Gimelli:    “I    test   pre-
campionato ci danno fiducia”
Rocca di Papa (Rm) – I primi passi del Real Rocca di Papa L.R.
sembrano promettenti. La formazione del presidente Tonino
D’Auria, pronta a sbarcare nell’Eccellenza, sta dando segnali
interessanti nei test pre-campionato. Cristiano Gimelli, il
più esperto del gruppo, parla con soddisfazione dei primi
giorni di lavoro: “Questa squadra è totalmente nuova e
probabilmente si pensava che all’inizio ci fossero maggiori
problemi di amalgama – spiega il difensore classe 1982 – I
primi passi sono positivi e ci danno fiducia, ma sappiamo che
c’è tanto da lavorare per riuscire ad ottenere il nostro
obiettivo anche se qui ci sono ragazzi grandi con esperienza e
giovani che hanno fatto comunque la categoria. Siamo stati
inseriti in un girone complicatissimo con alcune squadre che
hanno allestito rose da serie D, ma non abbiamo particolari
assilli: sarebbe bello salvarsi senza dover fare i play out,
ma siamo consci che sarà molto difficile anche per il
particolare regolamento di questa stagione e quindi saremo
preparati dal punto di vista mentale per giocare un eventuale
play out”. L’ex Viterbese (che l’anno scorso si è disimpegnato
in Promozione a Zagarolo e che in carriera ha giocato tra i
“pro” anche col Casale e con il Lanciano oltre ad avere fatto
dieci anni di serie D) racconta com’è nato l’accordo con il
Real Rocca di Papa L.R.: “Quando ho parlato con il ds
Cavalletto, mi ha prospettato l’idea di una squadra con due o
tre elementi “grandi” e tanti giovani, come poi è stato.
Questo mi ha responsabilizzato ed affascinato e così ritornerò
a fare l’Eccellenza a tre anni di distanza dall’ultima volta
col Grifone, anche perché ora posso far conciliare questo
impegno con quello lavorativo”. Buono anche l’impatto con
mister Cirimbilla e con la società: “L’allenatore ha la
capacità di saper dialogare con i grandi e con i giovani, è
umile ed è disponibile al confronto pur avendo ovviamente le
sue idee di calcio. Il club è molto vicino alla squadra e
sinceramente non pensavo che fosse così avanti dal punto di
vista organizzativo, avendo preso questo titolo poco più di un
mese fa. Inoltre il presidente D’Auria, che già conoscevo, ha
una grande passione e non ci fa mancare nulla”.
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