TUTTOSCUOL A - Gli Stati Generali della scuola digitale - stati generali della scuola digitale 2018
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TUTTOSCUOLA MENSILE PER INSEGNANTI GENITORI E STUDENTI FONDATO DA ALFREDO VINCIGUERRA FEBBRAIO 2019 | NUMERO 589 | ANNO XLIV | EURO 5,00 Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma Gli Stati Generali della scuola digitale
n Dossier SCUOLA DIGITALE Stati Generali della Scuola Digitale Fermiamoci per riflettere, per andare avanti “L e espressioni ‘società del- A LFONS O RU BINA CCI sostegno, ostativi, semplificatori. Il l’informazione’, ‘econo- E B EAT RIC E BA LDO digitale, infatti, produce ciclicamen- mia della conoscenza’, te polemiche, contrapposizioni, lun- ‘digitalizzazione’, ‘impresa 4.0’, ‘in- attenzione in quanto pone continue ghe discussioni che incidono poi ne- ternet delle cose’, e così via... tendo- sfide tra le quali la più significativa gativamente sulla tempistica e sui no a ricorrere nei discorsi sugli svi- è l’acquisizione di una capacità di modi della sua introduzione nelle luppi più recenti della società e cogliere attitudini e versatilità co- scuole. dell’economia” (Rapporto sulla co- niugate con capacità uniche di “vi- Ecco, allora, che diventa fonda- noscenza 2018, Economia e Società, vere” le nuove tecnologie, oltre che mentale per tutti gli attori, interni ed ISTAT). Questo scenario socio-eco- utilizzarle. esterni, del sistema educativo acqui- nomico e tecnologico globale, sem- Occorre una strategia ragionata sire maggiori elementi di conoscen- pre più complesso, innesca cambia- per prevenire atteggiamenti di cauto za e di giudizio su quali tecnologie menti radicali dell’intera società, possono essere più efficaci, quali uti- apre scenari fino ad oggi impensabili lizzi giovano maggiormente agli che richiedono nuove competenze alunni, quali competenze si richiedo- per rafforzare la competitività inter- no ai docenti, quali condizioni strut- nazionale del Paese, per offrire pro- turali nelle scuole favoriscono il con- spettive concrete di accesso ad un cretizzarsi delle ricadute positive mondo del lavoro in profonda tra- collegate alle tecnologie. sformazione. Tuttoscuola crede che questa sia Il problema richiede particolare una strada, la più praticabile per una 4 TUTTOSCUOLA n. 589
Dossier n SCUOLA DIGITALE formazione, studenti e genitori, si in- creare meccanismi virtuosi di siner- terrogano su cosa sia cambiato e su gia tra le scuole e il mondo esterno cosa ancora si debba cambiare. specializzato nel campo del coding, La giornata di studio bergamasca, delle STEM e, a livello universitario, fortemente voluta fin dalla sua prima l’importanza della diffusione della edizione, nel 2016, dalla Pre- computer science. Sicuramente c’è sidente del Centro anche un aspetto culturale legato al Studi Impara Digita- ruolo delle famiglie che, percentual- le, professoressa Dia- mente non sembrano essere interes- nora Bardi, ha rap- sate a determinati ambiti disciplinari, presentato un’ottima occa- probabilmente perché non ne colgo- sione per fermarsi a riflet- no attualmente la rilevanza e la per- tere su quali cambiamenti si vasività. siano verificati in questo Un altro aspetto importante che ha triennio attraverso l’introdu- sottolineato Attias è quello legato al- zione sistematica delle tecno- le digital skills: la maturità e la com- logie nella didattica, su quali petenza digitale sono qualcosa di cui cambiamenti ci siano ancora non possiamo permetterci il lusso di da apportare e su come debba- non occuparci, di fronte a un merca- no essere gestiti e affrontati. to del lavoro in rocambolesca e con- Il programma degli inter- tinua trasformazione. Alcune delle venti che si sono succeduti attuali professioni dieci anni fa non ha offerto ai partecipanti esistevano e gli alunni che frequen- alla seduta plenaria l’oppor- tano in questo momento la scuola tunità di ascoltare le posizioni primaria probabilmente svolgeranno di eminenti personalità nel professioni che ancora non esistono. campo del digitale, del mondo Su questo è importante riflettere, tut- della scuola e della ricerca scientifi- ti, non solo gli esperti del settore, co- ca. Infatti, dopo gli interventi del me è altrettanto importante riflettere sindaco Giorgio Gori, del direttore sul fatto che la digitalizzazione nel generale dell’USR Lombardia nostro paese vive una fase di stallo, dott.ssa Delia Campanelli, e della un deadlock, in cui i fenomeni cor- dott.ssa Patrizia Graziani i quali ruttivi e le inefficienze che bloccano scuola che vive un rapporto “amica- hanno evidenziato sia l’importanza la crescita economica del paese po- le” nei rapporti tra le diverse com- della continuità nella realizzazione trebbero essere rimossi da una signi- ponenti interne ed esterne in una di questa significativa giornata di ri- ficativo processo di digitalizzazione, “alleanza strategica” del fare forma- flessione e partecipazione della il quale però, a sua volta, è bloccato zione come base per ogni apprendi- scuola, come anche i cambiamenti proprio da quegli stessi fenomeni mento. intervenuti nel corso di questi tre an- corruttivi e inefficienze che dovreb- Di seguito il racconto dell’evento ni trascorsi dall’attuazione del be rimuovere. di Bergamo organizzato da Impara PNSD, hanno preso la parola, in tre È importante che il digitale non Digitale in collaborazione con il Co- distinte sessioni, Luca Attias, Fran- venga visto come una entità astratta, mune e con l’Ufficio Scolastico Ter- cesco Sacco e Ferdinando Pennaro- chiusa in una turris eburnea e che ritoriale, che ha fatto convergere sul- la, Dianora Bardi, Ernesto Burgio e non sia un interesse solo degli esperti la città più di mille docenti e dirigen- Daniela Lucangeli. di digitale ma di cui dobbiamo occu- ti provenienti da tutta Italia, per con- Luca Attias, neo incaricato com- parci tutti, ciascuno con ruoli e com- frontarsi sullo stato dell’arte della missario per l’attuazione dell’Agen- petenze diverse, ma con un approc- scuola digitale. da Digitale, ha sottolineato, in conti- cio che sia al contempo trasversale e A quasi tre anni dall’entrata in vi- nuità con quanto espresso già in pas- pervasivo. All’interno di questo sce- gore del Piano Nazionale Scuola Di- sato dal suo predecessore, Diego nario, quindi, qual è il ruolo della gitale, parte integrante della riforma Piacentini, l’importanza della scuola scuola? Il paese ha compreso che la della “Buona scuola”, docenti, diri- digitale ma, ancor di più, dell’educa- competenza digitale è fondamentale genti, Dsga, formatori, rappresentan- zione alla cittadinanza digitale. Ha per la crescita e lo sviluppo della so- ti delle associazioni e degli enti di messo in evidenza la necessità di cietà contemporanea? La formazio- u Febbraio 2019 5
n Dossier SCUOLA DIGITALE u ne nel settore deve partire dalla scuo- la, dal primo gradino di istruzione. E la formazione non può e non deve essere solo educazione digitale ma vera e propria educazione alla citta- dinanza. Si ringrazia la d.ssa Paola Torre per le determinanti riflessioni condi- vise che hanno contribuito a costrui- re, grazie anche all’apprezzata di- sponibilità degli interlocutori coin- volti, il contenuto del dossier. n Sintesi interventi di Luca Attias, Francesco Sacco, Ferdinando Pennarola, Dianora Bardi Per una (re-)introduzione proprio da questi tre fattori, ci indica chiaramente dell’Educazione che l’educazione civica ha molti legami e alcune sovrapposizioni con l’educazione alla cittadinanza Civica (Digitale) digitale. Non è un caso che la competenza digitale sia una Luca Attias delle otto competenze (specificatamente al quarto posto) individuate nella Raccomandazione del S pesso leggiamo lunghi elenchi dei problemi che affliggono la scuola italiana: infrastrutture, programmi, competenze innovative, supporto e Parlamento europeo e del Consiglio: «Le competenze chiave per l’apprendimento permanente» già dal 2006. Le competenze chiave motivazione per il corpo docente e molti altri. Tutti sotto forma di conoscenza, abilità e attitudini da considerare prioritari. Tuttavia, continuiamo a adeguate al contesto si ritengono essenziali per ogni sottovalutare la portata che avrebbe la individuo in una società basata sulla conoscenza. reintroduzione di un vero, moderno e pratico Una riforma che introduca l’educazione alla insegnamento dell’educazione civica. cittadinanza digitale come materia di base sin dalla Quando sui banchi di scuola c’ero io, era una scuola dell’obbligo, insegnata da docenti materia che nella maggior parte dei casi veniva specializzati per fasce d’età, deve essere una totalmente trascurata (ho vividi ricordi di libri priorità. Non solo potremmo creare nuovi argomenti intonsi), oppure si trasformava in una lettura acritica di conoscenza e cultura per i nostri figli, ma si dei princìpi della Costituzione e di un po’ di diritto creerebbero anche nuovi posti di lavoro: ci sono pubblico. Non ho le competenze per dire cosa esperti che dell’insegnamento delle nuove dovrebbe includere l’insegnamento dell’educazione tecnologie ai ragazzi dai 6 ai 18 anni ne hanno fatto civica ma sono, comunque, convinto che sapere un mestiere. E bisogna affidarsi a loro e alle loro come si vota e perché è un diritto fondamentale che competenze, evitando così un nuovo peso sui dobbiamo esercitare, cos’è l’etica e la coscienza docenti delle materie più “tradizionali”, che devono civile, perché dobbiamo fare la raccolta confrontarsi già tutti i giorni con le nuove differenziata, cos’è il volontariato e perché tanti lo tecnologie. praticano, perché bisogna combattere il malcostume I nostri ragazzi passano la maggior parte della loro e la corruzione, cos’è la criminalità organizzata, o vita connessi alla rete ma dobbiamo renderci conto ancora, com’è posizionata l’Italia in tutti questi che ciò non fa di loro dei cittadini consapevoli delle ambiti rispetto agli altri paesi europei, potrebbero opportunità e dei rischi del digitale. Siamo il Paese a essere alcuni dei temi da includere. più alto numero di smartphone pro-capite ma siamo Il fatto poi che la corruzione, l’inefficienza, la anche, secondo il DESI (Digital Economy and cultura della raccomandazione possano essere Society Index), uno dei Paesi europei a più alto combattute anche grazie al digitale, ma che allo digital divide e la scuola è il primo posto dove stesso tempo la digitalizzazione sia ostacolata affrontare questa contraddizione. n 6 TUTTOSCUOLA n. 589
Dossier n SCUOLA DIGITALE Ruolo dei big data nella del “data analyst” è già adesso tra le più ricercate sul mercato del lavoro e, in futuro, si prevede lo sarà scuola e nella didattica sempre di più. Ma l’università ancora non sta puntando ai big data per aiutare se stessa a Francesco Sacco* e Ferdinando Pennarola * * migliorare la sua missione se non, in parte, con i software antiplagio per le tesi di laurea e la ricerca I dati sono stati anche definiti il petrolio del nostro tempo. Crescono con grande rapidità e sembrano aver raggiunto una quantità di dati che non era scientifica. In questo, la scuola ha una missione da compiere verso le nuove generazioni ancora più delicata possibile archiviare, gestire e analizzare con un dell’università, non è nella posizione di guardare normale database. I progressi della tecnologia hanno direttamente al mondo dei big data come sbocco reso possibile gestire un enorme volume di dati, professionale e, allo stesso tempo, ha più difficoltà a anche molto variabili, da fonti diverse e strutturati in creare un contesto in cui i dati sono concentrati a tal modo diverso, generati e analizzati in continuazione, punto da rendere possibile un’analisi big data. ad elevata velocità. Trasformare i dati in qualcosa di Eppure, le potenzialità sarebbero notevoli. utile, di valore, non è semplice, eppure la tecnologia Ad esempio, a partire dai dati dei registri elettronici, non solo lo ha permesso, ma ha fatto in modo tale si potrebbero utilizzare i big data per migliorare la che sia possibile utilizzare questi dati senza violare didattica, analizzare in modo asettico i test di in alcun modo i diritti alla privacy, rendendo valutazione, individuare le strategie degli studenti e anonime tutte le informazioni nel momento stesso in allo stesso tempo quelle più efficaci da proporre ai cui vengono raccolte. docenti per indirizzare meglio i programmi dei Tutto ciò era inimmaginabile fino a poco tempo fa. propri corsi per materia, gestire i tempi di studio e Ma la digitalizzazione crea sempre più fonti di dati pianificare le attività didattiche. Se invece si che arricchiscono con nuovi elementi un quadro utilizzassero i dati di traffico delle infrastrutture di sempre più articolato. Le applicazioni dei big data si telecomunicazione, si potrebbe analizzare il grado di stanno diffondendo in tutti i campi. A partire dalla multitasking degli studenti durante le lezioni, le medicina si stanno espandendo ad altri settori, quali applicazioni più utilizzate dagli studenti e le la logistica, lo sport, le fabbriche. eventuali relazioni tra l’uso delle tecnologie e i I big data non ci dicono tanto “perché” accade contenuti dell’attività di apprendimento. qualcosa, ma ci dicono “cosa” accade e cosa Un mare di dati genera un mare di opportunità per tendenzialmente accadrà. Se prima era importante migliorare strutturalmente la scuola con uno sforzo avere un’idea della relazione causale che legava due contenuto. Pozze sparse di informazioni non fenomeni, adesso sono i dati stessi che ci indicano cambiano molto. Il futuro della scuola, come anche qual è la relazione causale che lega due fenomeni. altre volte, sta nella sua capacità di pensarsi in modo Nelle università i big data si stanno conquistando organico. A chi ne ha la responsabilità l’iniziativa. n rapidamente un loro spazio, soprattutto come futuro *SDA Bocconi e Università dell’Insubria sbocco professionale. La figura del “data scientist” o **SDA Bocconi e Università Bocconi u
n Dossier SCUOLA DIGITALE u Spunti di riflessione sugli ecosistemi di apprendimento e la loro governance Dianora Bardi I l nuovo millennio con le sue parole d’ordine – velocità, condivisione, libero accesso, etc. - ha svuotato di significato i luoghi comuni dell’apprendimento formale, anche nelle loro forme digitale, ma non li ha ancora disegnati. Da qui l’importanza della riflessione su tutti questi fenomeni che investono il mondo della scuola, delle conseguenze e delle risposte che dobbiamo trovare per comprendere quale sia il percorso migliore da seguire mettendo a frutto il pregresso, scommettendo sul futuro e su un uso del digitale che non sia mero addestramento, ma una messa a sistema come strumento a disposizione delle metodologie e della riflessione anche epistemologica sulle discipline, oltre che di una nuova governance della scuola. Il cambio di passo, di paradigma, è ormai indispensabile e ci viene chiesto a gran voce dal cambiamento profondo che ha investito i nostri ragazzi. Il fulcro degli interventi dei prof. Ernesto Burgio e Daniela Lucangeli, ricercatori rispettivamente sottolineato l’aspetto strumentale della tecnologia, il dell’ECERI di Bruxelles e del CNIS di Padova, è suo essere medium e, per quanto potente, pur sempre disponibile sul sito creato ad hoc per la ricerca, strumento: dobbiamo però chiederci che cosa ci www.digitalesino.imparadigitale.it. Qui, in sintesi, aspettiamo dalla tecnologia, come la vogliamo e alcune suggestioni che sono emerse nel corso dei dove vogliamo andare. Con una didattica basata loro interventi. Senza voler dividersi in modo sulla medialità e sulla tecnologia abbiamo enormi manicheo tra allarmisti e pompieri sull’uso del Wi- possibilità di rinforzo e questo determina un plus Fi e sulle sue conseguenze, bisogna, invece, secondo che non è minimamente garantito dalla lezione il prof. E. Burgio, conoscere scientificamente i dati frontale perché l’interesse, la curiosità, la che permettono una scelta consapevole all’interno di comunicazione sociale, la persistenza stimolate un fenomeno che ci ha investito in maniera così dall’uso della medialità permettono la costruzione di pervasiva ancora prima che riuscissimo a rendercene tutte quelle emozioni che veicolano conto. Partendo dall’ambito medico è necessario l’apprendimento, rendendolo efficace. Ciò che si è allagarsi alle potenzialità ma anche ai rischi e alle voluto sottolineare e che, nella ricerca è ampiamente criticità per la salute derivanti dall’uso dello riportato, è, da una parte l’aspetto preoccupante smartphone. Occorre partire dall’informazione che della dipendenza e dello stato di malessere in cui deve coinvolgere tutta la comunità medica al fine di vivono i nostri studenti; dall’altra, la prof.ssa informare i pazienti delle ricerche sui campi Lucangeli ha sottolineato la centratura etica degli elettromagnetici e i rischi in età pediatrica. Il interventi da mettere in atto per rendere efficaci e secondo rischio è la dipendenza e per affrontarla è significanti i risultati della ricerca già elaborati e necessario creare una stretta collaborazione tra le quelli che sono ancora di là da venire. La necessità è parti: insegnanti, studenti, genitori, formatori, quella di attivare un moltiplicatore che permetta di mondo medico, dirigenti scolastici, mondo formare, informare, condividere, riflettere e rendere universitario e, non ultima, l’industria della la rete e l’alleanza educativa solida e, soprattutto, telefonia. Parimenti, la prof.ssa Lucangeli ha operativa. Enorme importanza, quindi, acquista il 8 TUTTOSCUOLA n. 589
Dossier n SCUOLA DIGITALE recupero del valore dell’insegnante/maestro come digitale. Alcuni docenti di scuola primaria hanno motivatore nella sua interezza, l’importanza di sottolineato la perdita della scrittura in corsivo, incentivare un cervello plastico come quello dei come sintomatica della difficoltà di coordinazione bambini, di recuperare la dimensione motivazionale oculo-manuale e come accantonamento, in alcuni tra studenti e docenti, mediatori del digitale, in un casi, di un percorso di potenziamento della motricità processo che è di avanguardia educativa che può fine. Si è parlato di contaminazione tra materie diventare processo di cambiamento di sistema. scientifiche e umanistiche arrivando alla Questa quindi la finalità di questa giornata di studio: conclusione che è questo il tempo per realizzare la incontrarsi, ma per educare ed educarci, per concezione unitaria della Cultura. Le nuove sfide comprendere a fondo il problema che abbiamo di della scuola richiedono competenze sempre più fronte e proporre efficaci soluzioni condivise. n puntuali in merito alla lettura e scrittura per una visione olistica del mondo. Nel mondo della scuola I video e le slide dei relatori in questa sezione: ci sono ancora tanti docenti che non riescono a www.statigeneraliscuoladigitale.it/video-interventi staccarsi da un modello di programma scolastico che, nonostante le disposizioni ministeriali, ancora resiste nel loro immaginario. Mancano spazi Sintesi dei 14 Tavoli organizzati e innovativi che consentano la fruizione immediata degli strumenti e una composizione di lavoro del pomeriggio flessibile della classe. Ci sono ancora troppe aule grigie e spente a discapito del benessere. Lucia Oldrati La scuola del cambiamento non può prescindere dall’etica, si deve recuperare la funzione relazionale P artendo dagli stessi presupposti, nel pomeriggio, oltre 900 tra docenti, Dirigenti scolastici, rappresentanti di aziende, genitori e professionisti si del docente. Oggi si parla molto di intelligenza artificiale anche nella formazione, i docenti però ribadiscono che non si dovranno mai abbandonare le sono riuniti in gruppi più ristretti, in alcuni casi relazioni, perché gli studenti hanno bisogno di anche con la presenza dei relatori della mattina, per motivazione, di essere aiutati ad agire, l’utilizzo del riflettere su alcune tematiche individuate nei mesi computer in modo spersonalizzato può servire solo a precedenti tenendo conto delle suggestioni della riempire i ragazzi di informazioni. Il digitale è un base. Si sono venuti così costituendo circa 30 tavoli potenziamento, non deve essere un sostituto della di confronto (www.statigeneraliscuoladigitale.it metacognizione. Dobbiamo vedere la tecnologia /coordinatori-tavoli) su diverse tematiche che come mezzo non come fine senza mai dimenticare hanno riguardato la consapevolezza e la che l’insegnamento è personalizzazione. responsabilità nell’uso delle tecnologie nella Un tema molto attuale, affrontato nei tavoli tematici, didattica, per un armonico sviluppo della è stato quello relativo alla realtà virtuale, realtà cittadinanza digitale. La scuola deve farsi carico di aumentata come nuovo modo per raccontare e apprendere un utilizzo adeguato delle risorse raccontarsi, ma anche come fuga dalla realtà. digitali, in modo trasversale con altre discipline, si Quale sarà la scuola del futuro in relazione anche tratta di un radicale processo di trasformazione. alla fuga nell’immaterialità dei nostri ragazzi? Su La scelta di metodologie didattiche innovative questo argomento il dibattito è stato molto acceso. richiede insegnanti formati prima dell’inserimento La tecnologia deve essere collaborazione, i ragazzi in classe. Le diverse metodologie, EAS, Flipped devono imparare a riconoscere le criticità e le Classroom, Cooperative Learning, Circle time positività che l’utilizzo di determinati strumenti Project Based Learning, Problem solving, Debate, possono comportare. storytelling, IBSE , Scuola scomposta, Tinkering, Da tutto questo emerge la necessità che la scuola TEAL Service learning (sito di riferimento aiuti le famiglie ad essere consapevole delle www.metodologiedidattiche.it) presentano problematiche insite nel digitale, ma anche ad essere caratteristiche comuni, sottolineano il protagonismo allineate ai propri figli per quanto riguarda le e la partecipazione attiva degli studenti al processo competenze digitali. In questo processo, come si di apprendimento, la valorizzazione degli aspetti inserisce la Governance della scuola? Se lo sono inclusivi, la trasversalità dei saperi per ridurre la chiesti i numerosi dirigenti scolastici presenti al dispersione scolastica. tavolo 6: “cambiare la governance della scuola”, è Un altro tema che ha trovato un acceso confronto è non solo possibile, ma assolutamente necessario, stato quello legato alla lettura e scrittura nell’era perché deve dare “l’impronta”, deve motivare, u Febbraio 2019 9
n Dossier u sostenere le scelte di cambiamento senza tralasciare ANNO XLIV | N. 589 | Febbraio 2019 il dialogo. Non sono mancate le riflessioni sui PON, MENSILE | EURO 5,00 e sul contributo che hanno avuto nella progettazione di nuovi spazi, nell’acquisto di nuove tecnologie, progettazione di atelier creativi, inserimento del TUTTOSCUOLA da quarant’anni l’informazione educativa coding. L’argomento di discussione si è da subito Direttore Responsabile incanalato sulle principali problematiche rilevate Giovanni Vinciguerra durante l’attuazione dei diversi progetti, soprattutto Comitato Scientifico da un punto di vista di rendicontazione Giorgio Allulli | Dario Antiseri amministrativa, e ciò ha permesso di produrre Antonio Augenti | Sebastiano Bagnara Giuseppe Costa | Gaetano Domenici proposte interessanti per le future attività di Paola Gallegati | Silvano Tagliagambe attuazione. Coordinatore Comitato Scientifico Un altro argomento che ha trovato interesse da parte Alfonso Rubinacci dei partecipanti al tavolo tematico è stato quello Segretario del Comitato relativo alla privacy e sicurezza nella scuola Paola Gallegati (GDPR) oltre alla conoscenza degli strumenti da Redazione utilizzare per smascherare le notizie false (fake Maurizio Amoroso Sergio Govi news). Il giornalista facilitatore del tavolo ha Orazio Niceforo presentato una serie di tool utili a questo scopo, Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 spiegando che la gratuità di internet ha come (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1 DCB Roma rovescio della medaglia che l’utente regala al Registrazione del Tribunale di Roma n. 15857 del 7-4-1975 mercato una gran quantità di dati personali, finendo incanalato nella sua esistenza online, in una bolla PER ABBONARSI insieme ad altri utenti a lui affini. Come difendersi CONTATTARE I NOSTRI UFFICI da tutto questo? La curiosità. Vi è la necessità oggi Direzione, redazione, amministrazione di dare ampio spazio nelle scuole a laboratori di TUTTOSCUOLA giornalismo. Via della Scrofa, 39 | 00186 Roma La domanda che sorge spontanea dopo una tel. 06.68307851 | fax 06.68802728 www.tuttoscuola.com carrellata di novità è: la scuola è davvero cambiata? redazione@tuttoscuola.com Noi di Impara digitale possiamo affermare che “ci Editrice Srl stiamo provando”. n “EDITORIALE TUTTOSCUOLA” Via della Scrofa, 39 | 00186 Roma La sintesi più ampia e articolata del lavoro dei tavoli Grafica e impaginazione Fabrizio Munari sarà pubblicata sul sito di ImparaDigitale. fab.munari@gmail.com Stampa UNION PRINTING SpA Via Monte Bianco, 72 | 00141 Roma Tel. 06.8719631 r.a. info@unionprinting.it Gli articoli possono essere parzialmente riprodotti purché venga citata la fonte Una copia arretrata 6 euro I manoscritti e le fotografie anche non pubblicati non verranno restituiti. Le foto utilizzate sono normalmente di pubblico dominio e libere da diritti. Tuttoscuola si dichiara sin d’ora disponibile a riconoscere eventuali diritti dei quali non fosse stato possibile rintracciare l’origine. Data di chiusura in tipografia 31 gennaio 2018 PER LE INSERZIONI PUBBLICITARIE CONTATTARE DIRETTAMENTE I NOSTRI UFFICI 10 TUTTOSCUOLA n. 589
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