ERITREA - I Viaggi di Maurizio Levi
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ERITREA Architetture italiane e isole Dahlak La bella Asmara (patrimonio UNESCO), l’antica città di Kohaito, il mercato di Keren, Massawa e la navigazione tra le isole Dahlak Viaggio di 11 giorni - in hotel e tre notti in tenda Un viaggio interessante, particolarmente per noi italiani, in un paese con tradizioni legate al nostro periodo coloniale. La città di Asmara – la piccola Roma – con la sua atmosfera da cittadina coloniale italiana dell’epoca fascista con uno stile architettonico unico, fermo agli anni ‘30, dove trovare il Cinema Impero, il Caffè Roma, la concessionaria Fiat Tagliero e tanti abitanti che parlano ancora la nostra lingua. Il mercato del “berberè”, il peperoncino rosso alla base della cucina eritrea con le donne che effettuano tutta la lavorazione manualmente. Si visita l’affascinante altopiano del Kohaito e i resti archeologici più importanti del paese, quindi Keren e il suo caratteristico e genuino mercato del lunedì. Poi l’ardita strada costruita dagli italiani che dall’altopiano di oltre 2300 metri scende con spettacolari vedute fino alla desertica pianura costiera giungendo al porto di Massawa, sul Mar Rosso, costruito su due isole coralline e caratterizzato da uno stile arabo-moresco. Con barche veloci si raggiungeranno le più belle e selvagge isole dell’arcipelago delle Dahlak: Dohul, una delle poche abitate dai pescatori; Durghella e Durgham, con splendide barriere coralline e un’infinità di pesci colorati. Si pernotterà in tenda su selvagge spiagge di sabbia bianca sotto cieli stellati e con una grande sensazione di libertà. Tutti i gruppi sono accompagnati da una guida locale e da nostro esperto tour leader.
PROGRAMMA DI VIAGGIO – Partenze 2019/2020 1° giorno / Milano – Asmara Partenza al mattino da Milano Malpensa per Asmara con scalo intermedio. Arrivo ad Asmara in nottata, accoglienza da parte della guida locale e trasferimento in hotel. Pasti a bordo, pernottamento in hotel. 2° giorno / Asmara (la piccola Roma) Situata sull’altopiano a quasi 2.400 metri di altezza, Asmara, inserita dall’UNESCO tra i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2017, conserva intatta l’architettura razionalista italiana degli anni ’30: grandi viali alberati, tipiche case di stile fascista con angoli arrotondati e ancora molte insegne in italiano (Bar Roma, Cinema Impero, Caffè Alba, Bar Rosina, la Casa degli Italiani...). Si sente ancora parlare un po’ l’italiano e chi non lo sa quasi se ne scusa, dimostrando comunque grande gentilezza e una voglia profonda di farci sentire ben accetto. Sembra di essere sul set di un film felliniano: anziani signori in abito bianco e paglietta coloniale passeggiano appoggiandosi a sottili bastoni di bambù, sorseggiano il caffè in bar senza tempo dai nomi familiari e hanno voglia di discorrere. Eppure siamo in una città dalla grande voglia di modernizzazione che cerca di scrollarsi di dosso i molti, troppi anni di guerra e di lotta per l’indipendenza: sono quelli gli anni che pesano sulle nuove generazioni, mentre il periodo del colonialismo italiano è considerato più per le cose fatte che per quelle distrutte. Dopo la prima colazione giornata dedicata alla scoperta dell’eccezionale architettura e della piacevole atmosfera della capitale, passeggiando per le vie e sostando di tanto in tanto in un bar per gustarsi un pasticcino artigianale accompagnato da un succo di frutta o da un ottimo caffè. L’eccezionale retaggio coloniale di Asmara offre esempi di diversi stili architettonici: art déco, cubista, espressionista, funzionale, futurista, razionalista e neoclassico. Il Cinema Odeon, il Teatro dell’Opera, l’Ufficio Postale, l’Albergo Italia, la Cattedrale cattolica, il Cinema Impero, il Bar Impero, la Sinagoga, il Bar Zilli, il Palazzo Fiat Tagliero, il Cinema Roma ne sono tra gli esempi più significativi. Pranzo e cena liberi. Pernottamenti in hotel. 3° giorno / Asmara – Dekhamere – Segheneiti – Adi Qeiyh – Altopiano del Kohaito – Asmara (circa 250 Km) Dopo la prima colazione partenza in direzione sud, percorrendo l’ex “strada della vittoria”, che ad un’altitudine compresa tra 1.800 e 2.500 m attraversa spettacolari scenari che spaziano verso l’altipiano meridionale e il confine con l’Etiopia. Siamo nella zona a più alta concentrazione archeologica del paese. Dopo circa 40 km breve sosta a Dekhamere, concepita negli anni ’30 per essere la capitale industriale
dell’Eritrea, che presenta un bel centro cittadino, un interessante mercato e diverse costruzioni italiane dei primi anni del 1900. Si continua per Segheneiti, famosa per le sue piante di eucalipto e soprattutto per gli enormi sicomori: alcuni raggiungono i 300 anni e sono così imponenti che sotto la loro ombra si tengono le assemblee di villaggio. Il più antico (1.000 anni di età) è stato rappresentato sulla banconota da 5 nakfa. Successiva sosta ad Adi Qeiyh (2.500 m), antica città giardino dal clima sempre piacevole, dove si possono ammirare splendidi panorami sulla valle del Kohaito. Arrivo a Kohaito (2.700 m), circondata da affascinanti formazioni rocciose prodotte dall’erosione carsica ai piedi dell’Amba Soira, che con i suoi 3.018 metri è la montagna più alta d’Eritrea. Pranzo libero. Nel pomeriggio visita del sito della antica città axumita di Coloe, famosa per la diga del IV sec. a.C., lunga 67 m e profonda 16, che per oltre mille anni ha fornito acqua alle popolazioni locali. Un tempo importante tappa lungo il percorso che da Axum portava al porto di Adulis e ricco centro di commercio dell’avorio e area di grande produzione agricola, offre ai visitatori rovine che si estendono su un’area di ben 15 x 2,5 km, con una misteriosa “tomba egiziana” scavata nella roccia che deve il suo nome non tanto alla civiltà del faraoni, quanto alle sue dimensioni; il tempio di Mariam Wakiro di cui rimangono in piedi quattro colonne ed circondato dalle rovine di altri sei templi. Numerose sono le incisioni e pitture rupestri presenti nell’area. Nella vicina Keskesse sono visibili diverse stele cadute lunghe 10 metri, cinque pilastri di pietra che riportano scritte Sabee, resti di grandi e piccoli muri, e cimiteri. Inoltre sono sparsi in tutta la zona diversi lavori di artigianato, utensili in pietra, ornamenti di pietra e ottone. Rientro ad Asmara in serata, cena libera e pernottamento in hotel. NB: L’escursione a Kohaito è soggetta a conferma finale in base all’ottenimento dei permessi da parte delle autorità eritree. Escursione nella Piana dei Sicomori nel caso le autorizzazioni non venissero rilasciate. 4° giorno / Asmara – Keren (circa 90 Km) Dopo la prima colazione partenza verso Nord, attraverso l’altopiano, lungo una bella strada panoramica di montagna. Si discende un dislivello di circa 1.000 metri per giungere nella valle di Keren a circa 1.400 metri di altezza. Lungo il percorso si incontrano alcuni semplici villaggi, abitati dalla popolazione Bilen, in stile tipicamente africano con tucul in pietra e tetti di paglia. Lungo la strada si trovava la più grande azienda agro-industriale italiana dei tempi. L’importanza commerciale di questa cittadina crebbe a dismisura durante il periodo italiano che qui vi fece passare la ferrovia che la collegava con Asmara e, per via del suo piacevole clima, divenne ben presto – e lo è tuttora – un piacevole luogo di villeggiatura. Sebbene oggi sia la terza città dell’Eritrea per importanza, dopo Asmara e Massawa, a Keren si respira ancora
un’aria raccolta, un ambiente più intimo che non di grande centro, forse anche per questa ragione viene considerata una delle città più belle e affascinanti dell’Eritrea. Nella vecchia stazione ferroviaria e nella vecchia zona residenziale è evidente lo stile architettonico italiano. Essendo stata in passato teatro di numerose battaglie per la sua posizione strategica, Keren ospita il cimitero di guerra britannico e quello italiano. Qui, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebbe luogo una battaglia tra gli Inglesi e gli Italiani, che difendevano Keren per bloccare la conquista inglese dell’Eritrea. Interessanti sono la Chiesa Greca, la Chiesa di San Michele in stile romanico, la Moschea e la Villa del Governatore Italiano. Nei pressi dell’area del mercato svetta un secolare baobab nodoso che al suo interno ospita una piccola cappella, nota con il nome di St. Mary Derait, ossia “Madonna del Baobab”, costruita dai soldati italiani in ringraziamento, in quanto utilizzata come rifugio durante i bombardamenti inglesi. Pasti liberi in hotel o ristorante locale, pernottamento in hotel. 5° giorno / Keren (il mercato del lunedì) – Asmara (circa 90 km) Il lunedì è un importante giorno di mercato a Keren. Questo appuntamento settimanale è un caleidoscopio di persone, storie e situazioni differenti e si pone in un contesto differente da quanto finora osservato; si respira un’aria più mediorientale che africana, con molti uomini che indossano il turbante e contrattano come in un vero souk. Una moltitudine di gente proveniente dalle montagne e dai villaggi circostanti si raduna tra decine e decine di cammelli, che trasportano fascine di legna da ardere sul dorso, nella speranza di concludere qualche buon affare. Dopo la visita del mercato, pranzo libero a Keren. Nel pomeriggio ritorno ad Asmara. Sistemazione in hotel, cena libera e pernottamento. 6°-8° giorno / Asmara – Massawa - Arcipelago delle isole Dahlak (navigazione e pernottamenti in tenda) Dopo la prima colazione partenza per Massawa sul Mar Rosso. Si percorre una strada ricca di suggestioni e di ricordi, estremamente panoramica mentre dai 2400 m di altezza della capitale si scende verso il mare. Ad ogni curva si aprono scenari grandiosi e sempre diversi sulle ampie vallate. Bello il belvedere che si apre a 16 km da Asmara, dove un tempo si trovava una delle stazioni di controllo dell’esercito italiano, mentre passando da Ghinda si può notare, su di un picco che domina il paese, un antico monastero. Si passa dalla collina di Dogali dove si trova il piccolo cimitero dove sono seppelliti oltre 500 soldati italiani uccisi durante la battaglia di Dogali nel 1887, poi si passa davanti ai resti di uno stabilimento italiano di acqua minerale. Appaiono gli antichi terrazzamenti e i resti delle antiche piantagioni di mango e guava distrutte durante la guerra. Poi si giunge alla desertica piana costiera e la temperatura dell’aria aumenta sensibilmente. Arrivo a Massawa, affascinante città, dal sapore arabo-africano
e importante porto sul Mar Rosso in tempo utile per salire a bordo dell’imbarcazione che ci porterà tra le più belle isole delle Dahlak: Durghella e Durgam con le meravigliose barriere coralline e Dohul con il suo villaggetto di pescatori afar, dove saremo accolti dalle donne pronte a esibire le loro conchiglie; Una delle caratteristiche delle isole Dahlak è proprio quella di essere lembi di deserto emersi dal mare. Possibilità di stupendi bagni e di snorkeling su barriere coralline fra le più belle e vergini del mondo. Le isole Dahlak rappresentano uno degli ultimi paradisi sommersi. Isolate dal turismo per oltre trent’anni, a causa della guerra di indipendenza eritrea conclusasi nel 1992, e tuttora assai poco conosciute perché mancano strutture alberghiere, turistiche e sportive (diving) adeguate, vanno vissute con un certo spirito di adattamento, sia per quel che riguarda i trasporti (le imbarcazioni che utilizzeremo - lance veloci -, le migliori tra quelle disponibili a Massawa, sono comunque abbastanza spartane secondo gli standard del Mar Rosso egiziano e sudanese), sia per quanto riguarda il pernottamento in tenda e sia, infine, per quel che concerne la disponibilità di acqua dolce: le Dahlak sono infatti un arcipelago molto arido, situate così come sono tra il deserto della penisola arabica a oriente e quello dancalo a occidente, per cui ogni imbarcazione deve portare con sé un’idonea scorta di acqua potabile (bottiglie di acqua minerale) e di acqua dolce per cucinare e per sommari risciacqui. Questi piccoli sacrifici sono però ricompensati da una natura, sopra e sotto il mare, ancora pressoché intonsa, che consente di vivere emozioni fortissime. Le oltre 200 isole e isolette dell’arcipelago, molte delle quali senza nome sulle carte nautiche, sono, tranne quattro (Dahlak Kebir, Dissei, Norah e Dohul), disabitate. Quasi tutte di origine corallina, sono in genere costituite in tavolati di corallo fossile, alti sulla superficie del mare soltanto qualche metro, con coste sempre di corallo fossile interrotte da spiaggette di sabbia corallina. Le più piccole (Madote, Enteara, Durgella, Durgam solo per citarne alcune) sono invece nulla di più che banchi di sabbia corallina, la cui sommità massima è di un paio di metri sul livello del mare e con una vegetazione scarsissima, costituita da bassi arbusti. La fauna selvatica è costituita da uccelli (vari tipi di gabbiani, cormorani e trampolieri, pellicani, falchi pescatori e sterne) e da crostacei (granchi e paguri). A Dahlak Kebir vi sono anche gazzelle e, nell’interno, si dice siano presenti aspidi. Pressoché assenti insetti molesti, tranne nelle isole maggiori o in quelle che presentano mangrovie durante il periodo delle piogge, quando è possibile che vi siano mosche e zanzare.
La fauna marina è quanto di meglio si possa pensare in questi mari tropicali: sono presenti e facilmente osservabili infinite specie di pesci di barriera (farfalla, angelo, scorpione, pipistrello, di vetro, pappagalli, donzelle eccetera), varie specie di razze e trigoni, molti tipi di pesce commestibile (lasciate però che sia lo staff della barca a procurarveli!): bonitos e alalunga, saraghi e dentici, carangidi e ricciole e frequentissimi gli avvistamenti di pesci volanti. Frequenti anche per gli amanti dello snorkeling gli incontri con delfini e barracuda, non rari, soprattutto se ci si spinge alquanto al di fuori dei bassi fondali attorno ai coralli, quelli con testuggini e squali (pinne nere, pinne bianche, grigi). Non frequenti per chi nuota in superficie o si immerge soltanto in apnea gli incontri con le mante e gli squali martello. Pasti e pernottamenti al campo allestito sull’isola. N.B. Naturalmente l’itinerario della navigazione alle isole Dahlak è subordinato alle condizioni meteomarine. Il capitano ha la responsabilità della sicurezza dei passeggeri ed è quindi a sua discrezione quali e quante isole si potranno visitare. 9° giorno / Arcipelago delle Dahlak - Massawa – Asmara (110 km) Rientro a Massawa nella mattinata, breve passeggiata tra i vicoli della città vecchia dove si può ammirare l’architettura moresca delle abitazioni, della sede dell’ex Banca d’Italia e del palazzo del Governatore (in tutta la città, ma particolarmente in questi due edifici, sono ancora evidenti le ferite della guerra di liberazione). Pranzo libero e partenza per Asmara ripercorrendo in senso inverso la strada costruita dagli italiani. Arrivo nella capitale, cena libera e pernottamento in hotel. .
10° giorno / Asmara Giornata dedicata al completamento della visita della città: la Cattedrale copta del 1920, la Moschea di Jamie el Kufala (1937), entrambe costruite su progetti italiani; l’antico Caravanserraglio, una vecchia zona recuperata grazie all’apertura di piccole botteghe artigiane: dai falegnami ai costruttori di reti per il letto, da quelli che recuperano e smontano qualsiasi oggetto in ferro alle donne che macinano il peperoncino (berberè), molto utilizzato nella cucina locale, avvolte in una gran nube di polvere rossastra, dai venditori di anticaglie fino a quelli che propongono ricambi per tutti gli usi e i gusti; il cimitero italiano; il cimitero dei carri armati; la via degli argentieri; Villa Roma (solo dall’esterno) e l’attuale residenza dell’Ambasciatore Italiano. Pranzo e cena liberi. Camere in hotel a disposizione fino alla partenza, che avverrà con un volo notturno. 11° giorno / Asmara – Milano Scalo intermedio lungo il tragitto aereo e arrivo a Milano nel primo pomeriggio. Per ragioni tecnico-organizzative le visite di Asmara, sono possibili con un ordine diverso rispetto quanto descritto, senza che questo alteri le caratteristiche del viaggio.
Sistemazioni solitamente previste: Asmara – Hotel Crystal (3*), o similare Keren – Sarina Hotel (3*), o similare Altre informazioni: Trasporti – Si utilizzano minibus per i trasferimenti via terra. Per la crociera alle isole Dahlak vengono utilizzate “lance veloci” fino a 8 passeggeri + equipaggio. Durante le giornate alle Dahlak i pernottamenti avvengono in tenda sulla spiaggia dell’isola scelta dal capitano. Nelle giornate successive si effettuano le escursioni sulle altre isole e si rientra su quella dove è posizionato il campo. Le barche sono condotte da esperti barcaioli eritrei che conoscono a fondo come si fa a navigare tra le isole imprimendosi nella mente la geografia dell'arcipelago (non hanno bisogno del GPS!), immedesimandosi nelle forze della natura per capire e prevedere come sarà il mare, quando e da dove inizierà ad alzarsi il vento e così di seguito. E' necessario comunque uno spirito di adattamento, è importante la capacità di socializzare con gli altri componenti del gruppo (la vita in comune è predominante) e solo così si può godere dell'esperienza di visitare l'arcipelago, esattamente come fanno da centinaia di anni le popolazioni che qui sono nate e vivono. Le imbarcazioni dispongono di sistemi di comunicazione radio e di GPS, sono munite di buone dotazioni di sicurezza (giubbotti salvagente e kit pronto soccorso), oltre a due motori fuoribordo che ne garantiscono la sicurezza. Organizzazione – I pernottamenti sulle isole sono effettuati in tenda (tutti gli equipaggiamenti vengono forniti dall’organizzazione locale, eccetto il sacco a pelo). Pranzi e cene sulla spiaggia dove è disponibile una tenda ristorante (con tavolini e sedie da campeggio) per ripararsi dal sole o da eventuale pioggia. Guida locale parlante italiano, nostro accompagnatore dall’Italia a partire da 8 partecipanti. Partenze Individuali – Nel caso di viaggiatori individuali, i trasporti a terra verranno effettuati utilizzando veicoli modello berlina o minivan. Clima – Il clima è molto vario: nel bassopiano e alle isole Dahlak la temperatura è sempre oltre i 30°, con elevata umidità e con notti piacevolmente calde. Sull'altopiano invece, si è oltre i 2.000 mt, la temperatura è temperata e molto piacevole e va dai 20° fino a un massimo dei 30° in Aprile a un minimo di 8°-10° nel mese di Dicembre. Il
periodo ideale per visitare l'Eritrea è quello che va da Ottobre ad Aprile. Possibilità di cieli nuvolosi e piogge sulle isole Dahlak a cavallo nei mesi di Dicembre e Gennaio. Disposizioni sanitarie – Non sono obbligatorie vaccinazioni. Il rischio di malaria esiste tutto l'anno nell'intero paese al di sotto dei 2000 metri ma sulle isole la presenza di zanzare è molto rara. Non c’è alcun rischio ad Asmara e sull’altopiano. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale di propria competenza. Formalità burocratiche – E’ richiesto il visto d’ingresso che sarà a cura della nostra organizzazione (occorre un mese circa). Necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà – Viaggio interessantissimo per noi italiani che possono vedere uno spaccato d’Italia di 50 anni fa. Una parte del viaggio si dedica al Mar Rosso con bagni e navigazione e una vita spartana sulle isole che richiede un grande spirito di adattamento e di disponibilità alla vita in comune, ma garantisce un grande senso di libertà. Temperature alte con un po’ di umidità sulla costa nei mesi di Ottobre e Marzo-Aprile, possibile tempo brutto nel periodo di fine anno.
QUOTAZIONE PER PERSONA da Milano: € 3.280 base 10-14 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano € 3.450 base 8-9 partecipanti, con guida locale e nostro accompagnatore italiano Da aggiungere: - supplemento singola € 210 - supplemento per partenza da altre città su richiesta - (a) supplemento alta stagione aerea € 160 - tasse aeroportuali, fuel e security surcharge € 340 - copertura assicurativa di viaggio vedi tabella sotto - costo individuale gestione pratica € 90 - visto consolare € 100 Facoltative: - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in doppia): € 195 - supplemento per Hotel Italia ad Asmara (in singola): € 340 NB: Si precisa che l’Hotel Italia non dispone di camere twin, ma solo di 10 camere con letti matrimoniali. Date di partenza: 1) da giovedì 14 a domenica 24 Novembre 2019 2) (a) da giovedì 26 Dicembre a domenica 5 Gennaio 2020 (alta stagione aerea) 3) da giovedì 2 a domenica 12 Aprile 2020 Promozione “Prenota Prima” Prenotate il vostro viaggio con un anticipo di almeno 90 giorni dalla partenza e otterrete uno sconto del 50% sul costo della copertura assicurativa “all inclusive”. Le quotazioni includono: Voli di linea in classe economica, accoglienza e trasferimenti privati da/per l’aeroporto, i pernottamenti in hotel e in tenda alle isole Dahlak, solo prima colazione durante il viaggio via terra, pasti inclusi durante i giorni sulle isole Dahlak, tutte le attrezzature da campo eccetto sacco a pelo e cuscino, trasporti in minibus o fuoristrada e barche veloci, guida locale parlante italiano e nostro accompagnatore italiano a partire da 8 partecipanti, staff eritreo, permessi di viaggio per le isole Dahlak, visite ed escursioni come specificato sul programma, assicurazione come specificato, dossier informativo/culturale sul paese. Le quotazioni non includono: Tutti pranzi e le cene all’infuori dei giorni alle isole Dahlak, eventuali tasse governative in uscita dal paese, il visto d’ingresso, mance ed extra personali, tutto quanto non espressamente specificato sul programma.
La nostra nuova ed esclusiva copertura assicurativa “all inclusive” - Annullamento del viaggio prima della partenza - Interruzione viaggio (con rimborso dei giorni persi fino a € 5.000) - Assistenza sanitaria tramite centrale operativa h24 - Spese mediche in viaggio fino a € 20.000 (di cui € 5.000 fino a 45 gg dal rientro) - Bagaglio fino a € 750 - Viaggi Rischio Zero per eventi fortuiti e casi di forza maggiore in corso di viaggio - Indennizzo fino a € 150.000 per infortunio che causi decesso o invalidità permanente Il costo a passeggero del pacchetto assicurativo è da aggiungere alle spese accessorie e da versare al momento dell’iscrizione al viaggio. Il calcolo dell’importo si evince dalla tabella che segue: Quota totale fino a: Costo a passeggero* € 1.000,00 € 50 € 2.000,00 € 90 € 3.000,00 € 130 € 4.000,00 € 165 € 5.000,00 € 190 € 10.000,00 € 200 NB: il conteggio del totale assicurabile non deve includere visto e spese gestione pratica. *comprensivo di imposte di assicurazione e diritti di agenzia. Copertura Integrativa E’ possibile estendere la copertura delle spese mediche in viaggio fino a € 120.000 stipulando una polizza facoltativa con premio lordo per passeggero di € 55,00, da specificare espressamente all’operatore. Le condizioni dettagliate delle coperture assicurative sono consultabili sul nostro sito www.viaggilevi.com.
NOTE IMPORTANTI La quotazione è calcolata col valore del rapporto di cambio USD / Euro = 0,89 in vigore nel mese di Luglio 2019. In caso di oscillazioni del cambio di +/-3% a 20 giorni dalla data di partenza sarà effettuato un adeguamento valutario. Per ragioni tecnico-organizzative – in fase di prenotazione o in corso di viaggio – l’itinerario via terra potrebbe subire delle modifiche, anche senza preavviso e persino pochi giorni prima della partenza, o potrebbe variare la rotta di navigazione, per motivi di sicurezza e altre circostanze straordinarie. In caso ciò avvenga si cercherà di mantenere invariate quanto più possibile le visite e le escursioni programmate. Le tariffe aeree prevedono classi di prenotazione dedicate, soggette a disponibilità limitata di posti. Al momento della prenotazione, in caso di non confermabilità della tariffa utilizzata per la costruzione del prezzo del viaggio, comunicheremo il supplemento. Molte compagnie aeree prevedono l’emissione immediata del biglietto. In tal caso vi informeremo all'atto della vostra conferma e procederemo alla emissione. L'acconto dovrà includere anche l'importo intero del biglietto, che non sarà rimborsabile, e le penali del viaggio in questione derogheranno dalle nostre pubblicate. L’importo delle tasse aeree dipende dal rapporto di cambio del USD e del costo del petrolio, stabilito dalle compagnie aeree. Il valore esatto viene definito all’atto dell’emissione dei biglietti aerei. Milano, 04.07.2019 n.1 Organizzazione tecnica: I Viaggi di Maurizio Levi Via Londonio, 4 – 20154 Milano (Italia) Tel 0039 02 34934528 – Fax 0039 02 34934595 E-Mail: info@viaggilevi.com // Web site: www.viaggilevi.com
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